Bollettino Ufficiale n. 51 del 19 / 12 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 26 novembre 2001, n. 88-4626

Legge regionale 12 novembre 1999, n. 28, art. 17 - D.G.R. n. 49-29754 del 27/03/00. Formazione professionale degli esercenti e degli addetti al settore commerciale: approvazione piani di formazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare i piani di formazione compiegati al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, attinenti rispettivamente:

1) l’ igiene dei prodotti alimentari - autocontrollo e utilizzazione del sistema HACCP, di cui all’allegato a);

2) gestione dell’ambiente - la disciplina dei rifiuti solidi, liquidi e degli imballaggi, di cui all’ allegato b);

- di autorizzare in via sperimentale l’attivazione dei percorsi formativi in premessa descritti, secondo i progetti ( o piani) formativi succitati, allegati a) e b), parti integranti della presente deliberazione, con riferimento all’anno 2001-2002, mediante convenzioni da stipularsi con i soggetti organizzatori e gestori dei corsi, individuati dall’art. 17 comma 4, L.R. 28/99;

- di riservarsi di valutare l’opportunità di proseguire con la sperimentazione suddetta, sulla base dei risultati conseguiti dalla stessa.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Progetto del corso:

Autocontrollo e principi dell’HACCP: aspetti normativi e teorico-applicativi.

Il corso è suddiviso in due parti: la prima della durata di 15 ore e la seconda di 10 ore.

LIVELLO: aggiornamento professionale.

DESTINATARI: operatori del settore alimentare già in attività.

I corsi vengono tenuti per gruppi di almeno 12 partecipanti, al fine di valorizzare l’esperienza lavorativa dei singoli a favore del gruppo; in particolare durante le lezioni devono essere favoriti gli scambi tra i partecipanti per il loro arricchimento reciproco, e devono essere utilizzate le loro situazioni lavorative concrete per arrivare a teorizzare partendo dalla realtà pratica.

Il limite massimo di partecipanti è fissato a 20 persone per corso, al fine di consentire la partecipazione attiva ed il coinvolgimento di tutti.

FREQUENZA:

la frequenza al corso è obbligatoria. I partecipanti devono frequentare almeno l’80% delle ore di lezione per poter ottenere il rilascio dell’attestato di frequenza.

FINALITA’:

Il percorso formativo è finalizzato ad elevare il livello professionale degli addetti al settore alimentare e a riqualificare gli operatori in attività.

Al termine della prima parte del corso i partecipanti saranno in grado di:

* inquadrare il D.Lgs. 155/97 ed il tema dell’autocontrollo nel contesto della legislazione comunitaria, nazionale e regionale inerente l’igiene alimentare;

* conoscere i principi su cui si basa il sistema HACCP, con particolare riferimento alle “linee guida per l’applicazione del sistema HACCP” elaborate dal Codex Alimentarius;

* attuare nella propria azienda le modifiche necessarie a rispondere alle esigenze dei “ requisiti preliminari” che devono essere presenti nella propria attività prima di procedere all’applicazione del sistema HACCP;

* utilizzare gli strumenti teorici acquisiti per poter partecipare attivamente alla fase successiva, al fine di arrivare, al termine del percorso formativo completo, ad acquisire una reale autonomia professionale in materia.

Al termine della seconda parte del corso i partecipanti saranno in grado di:

* redigere il proprio Manuale Aziendale di Autocontrollo;

* implementare nella propria azienda il piano HACCP;

* gestire correttamente la documentazione inerente il Manuale Aziendale di Autocontrollo;

* aggiornare e revisionare il Manuale Aziendale di Autocontrollo.

DURATA COMPLESSIVA:

Il percorso formativo ha una durata complessiva di 25 ORE.

I corsi saranno programmati tenendo conto, per la scelta delle fasce orarie e dei giorni di lezione, delle esigenze lavorative degli esercenti (ad es. orari di apertura al pubblico, giorni di chiusura infrasettimanali, periodi annuali di minor attività lavorativa...).

MATERIE e PIANIFICAZIONE DEL CORSO

PARTE 1

* La legislazione alimentare comunitaria: 2 ore

* La legislazione alimentare nazionale: 5 ore

* La legislazione alimentare regionale: 2 ore

* I principi del sistema HACCP: 6 ore

PARTE 2

* L’analisi dei pericoli: 3 ore.

* L’identificazione dei punti critici: 1 ora.

* Limiti critici, monitoraggio, azioni correttive: 2 ore.

* La verifica del sistema: 1 ora.

* La documentazione: 3 ore.

CONTENUTI:

PARTE 1

Legislazione

* Introduzione al diritto alimentare: le fonti normative, gli interessi tutelati, la terminologia.

* Legislazione: esame sintetico almeno dei seguenti testi: Legge 30 aprile 1962 n. 283; D.P.R. 26 marzo 1980 n. 327; D.Lgs. 3 marzo 1993 n. 123; D. Lgs.27 gennaio 1992 n.109; D.Lgs. 26 maggio 1997 n.155 e successive modifiche; Direttiva 93/43/CEE; Decisione CEE 20 maggio 1994 n. 356; Circolare 7 agosto 1998 n.11; Legge 21 dicembre 1999 n. 526 e deliberazione della Regione Piemonte 27 marzo 2000 n. 21 sull’ Art. 10 di tale legge.

* Riferimento alla Direttiva 1/97 della Regione Piemonte - Assessorato Regionale alla Sanità “Buone pratiche di fabbricazione e linee guida per l’autocontrollo negli stabilimenti di produzione di alimenti di origine animale”.

I principi del sistema HACCP

* Storia dell’HACCP.

* I principi generali di igiene alimentare del Codex Alimentarius.

* Vantaggi e svantaggi del sistema HACCP.

* La terminologia dell’HACCP.

* Le linee guida per l’applicazione del sistema HACCP del Codex Alimentarius: i sette principi.

* I passi preliminari all’applicazione dei sette principi: applicazioni pratiche.

* Le differenze tra l’applicazione del sistema HACCP in aziende alimentari e in piccoli/medi esercizi di vendita.

PARTE 2

L’applicazione pratica del metodo HACCP in azienda

* L’analisi dei pericoli: metodo per condurla e fonti di informazione; l’identificazione delle misure preventive; applicazioni pratiche.

* I punti critici di controllo: loro significato e metodi per identificarli; applicazioni pratiche.

* Limiti critici, monitoraggio, azioni correttive: significato ed applicazioni pratiche.

* Le attività di verifica del sistema (analisi, audit), la loro frequenza e documentazione; la validazione.

* La documentazione: modulistica, procedure ed altri documenti collegati al piano HACCP.

MATERIALE DIDATTICO: ai partecipanti deve essere consegnata tutta la documentazione necessaria ad assimilare i contenuti del corso. In particolare verranno forniti dai docenti copia delle leggi, delle norme e dei documenti illustrati durante le lezioni e un elenco di testi utili per eventuali approfondimenti personali.

Tutto il materiale didattico utilizzato (eventuali dispense, copie dei lucidi ecc.) deve essere chiaro, pertinente ed aggiornato, e dovrà tenere conto del livello culturale dei partecipanti.

CRITERI DI QUALIFICA DEI DOCENTI: i docenti devono essere competenti sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo didattico. Devono avere un titolo di studio pari alla laurea, in un settore attinente la disciplina insegnata, o in alternativa il diploma di scuola media superiore unito ad almeno cinque anni di esperienza nel settore specifico. Tali requisiti devono essere dimostrabili. I curricula dei docenti devono essere depositati presso gli enti formativi che gestiscono i corsi.

CRITERI DI VERIFICA DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE

Al fine di verificare l’efficacia della formazione, è necessario valutare in quale misura le capacità e conoscenze acquisite dai partecipanti vengono trasferite nella situazione di lavoro.

Tale valutazione si può ricavare da parametri indiretti: a tale scopo verrà effettuato, a cura degli enti formatori, un sondaggio rivolto a tutti i singoli partecipanti, tramite intervista telefonica documentata oppure tramite questionario scritto; tale sondaggio sarà mirato ad evidenziare:

* l’incidenza effettiva delle nozioni apprese rispetto alla realtà lavorativa dei partecipanti stessi

* in quale misura hanno trovato applicazione concreta i concetti appresi durante il corso.

Deve essere inoltre valutato, tramite apposito questionario distribuito al termine dei corsi, il grado di soddisfazione dei partecipanti rispetto al corso.

Valutazione finale dell’apprendimento

I partecipanti verranno valutati, al termine del corso ma comunque nell’ambito delle ore di insegnamento previste, sui contenuti dello stesso. La valutazione sarà effettuata rispetto alle finalità del corso, e non si tradurrà quindi in una attribuzione di voti di tipo scolastico, ma sarà considerata essa stessa attività formativa, avente lo scopo principale di permettere alla persona in formazione di progredire, partendo dai suoi punti di forza e di debolezza.

Pertanto, l’obiettivo di tale momento di valutazione sarà quello di fare scoprire ai partecipanti le cause degli eventuali “insuccessi” , ma anche quello di far prendere coscienza delle acquisizioni compiute, presentando quindi “l’errore” come fonte di apprendimento e non come qualcosa di negativo.

L’attestato di frequenza al corso verrà rilasciato a tutti i partecipanti che hanno raggiunto il monte ore minimo di frequenza al corso e sostenuto la prova finale, e indipendentemente dal risultato di tale prova.

Gli esiti della valutazione devono inoltre essere presi in considerazione dai docenti e, più in generale, dall’ente formatore che ha erogato il corso, per rivedere i punti deboli del percorso formativo e procedere verso il miglioramento continuo. Tale autovalutazione, effettuata dal responsabile dei corsi in collaborazione con i docenti e con altri soggetti eventualmente interessati, deve essere documentata ed archiviata presso l’ente formatore.

Allegato (fare riferimento al file PDF) B

Progetto del corso:

Gestione dell’ambiente - La disciplina dei rifiuti solidi e liquidi e degli imballaggi

Disciplina dei rifiuti solidi e liquidi e degli imballaggi.

LIVELLO

Aggiornamento professionale.

DESTINATARI

Esercenti ed addetti all’attività commerciale.

MODALITA’ DI AMMISSIONE

I corsi vengono tenuti per gruppi di almeno 12 partecipanti e fino ad un massimo di 20 partecipanti per corso, al fine di consentire la partecipazione attiva ed il coinvolgimento di tutti.

FREQUENZA

La frequenza al corso è obbligatoria. I partecipanti devono frequentare almeno l’80% delle ore di lezione per poter ottenere il rilascio dell’attestato di frequenza.

FINALITA’

Il percorso formativo, specifico per gli operatori d’imprese interessate ad approfondire le disposizioni della vigente normativa, ha lo scopo di fornire gli strumenti necessari per avvicinarsi alla nuova disciplina dei rifiuti e degli imballaggi, al fine di approfondirne gli aspetti principali in termini di terminologia e classificazione, definizione dei ruoli, delle competenze e degli obblighi, di adempimenti procedurali, amministrativi e burocratici.

Al termine della formazione, i partecipanti saranno in grado di affrontare autonomamente le problematiche derivanti dall’obbligo imposto dalla vigente normativa, di gestire correttamente i rifiuti e gli imballaggi, in termini di adempimenti sia burocratico-amministrativi che procedurali ed organizzativi.

DURATA

Il percorso formativo ha una durata complessiva di 24 ore.

I corsi saranno programmati tenendo conto, per la scelta delle fasce orarie e dei giorni di lezione, delle esigenze lavorative degli esercenti (ad es. orari di apertura al pubblico, giorni di chiusura infrasettimanali, periodi annui di minor attività lavorativa...).

MATERIE E PIANIFICAZIONE DEL CORSO

- Il quadro normativo: 6 ore;

- La codifica e la classificazione dei rifiuti: 4 ore;

- La documentazione e le procedure autorizzative: 6 ore;

- Gli adempimenti e le scadenze per le imprese: 4 ore;

- La gestione degli imballaggi: 4 ore.

CONTENUTI

La normativa di riferimento: il Decreto Legislativo n° 22 del 5/2/1997 e s.m.i.; analisi degli articoli più importanti del decreto, illustrazione di tutto il regime autorizzatorio previsto, e delle procedure attualmente in vigore:

- definizioni;

- il metodo per la classificazione dei rifiuti attraverso l’attribuzione del codice CER;

- obblighi di tenuta e modalità di compilazione dei registri di carico e scarico e dei formulari di trasporto dei rifiuti;

- il modello unico di dichiarazione ambientale (MUD);

- l’Albo Gestori;

- le procedure semplificate;

- il recupero dei rifiuti non pericolosi;

- le sanzioni;

- definizione degli imballaggi;

- il CONAI;

- soggetti tenuti all’iscrizione al CONAI;

- il contributo ambientale CONAI: definizione e soggetti obbligati;

- procedure particolari e procedure semplificate;

- i consorzi di filiera.

Descrizione degli strumenti applicativi per la compilazione del MUD e dei registri di carico e scarico, e per la corretta gestione degli imballaggi.

MATERIALE DIDATTICO

Ai partecipanti deve essere consegnata tutta la documentazione necessaria ad assimilare i contenuti del corso. In particolare verranno forniti dai docenti copia delle leggi, delle norme e dei documenti illustrati durante le lezioni.

Tutto il materiale didattico utilizzato (eventuali dispense, copie di lucidi...) deve essere chiaro, pertinente ed aggiornato e deve tenere conto del livello culturale dei partecipanti.

CRITERI DI QUALIFICA DEI DOCENTI

I docenti devono essere competenti sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo didattico. Devono avere un titolo di studio pari alla laurea, in un settore attinente la disciplina insegnata o in alternativa il diploma di scuola media superiore unito ad almeno 5 anni di esperienza nel settore specifico. Tali requisiti devono essere dimostrabili. I curricula dei docenti devono essere depositati presso gli enti formativi che gestiscono i corsi.

CRITERI DI VERIFICA DELL’EFFICACIA DELLA FORMAZIONE

Al fine di verificare l’efficacia della formazione, è necessario valutare in quale misura le capacità e conoscenze acquisite dai partecipanti vengono trasferite nella situazione di lavoro.

Tale valutazione si può ricavare da parametri indiretti: a tale scopo verrà effettuato, a cura degli enti formatori, un sondaggio rivolto a tutti i singoli partecipanti, tramite questionario scritto, mirato ad evidenziare:

- L’incidenza effettiva delle nozioni apprese rispetto alla realtà lavorativa dei partecipanti stessi;

- In quale misura hanno trovato applicazione concreta i concetti appresi durante il corso.

Deve inoltre essere valutato, tramite apposito questionario distribuito al termine dei corsi, il grado di soddisfazione dei partecipanti rispetto al corso.

Valutazione finale dell’apprendimento

I partecipanti verranno valutati, al termine del corso ma comunque nell’ambito delle ore di insegnamento previste, sui contenuti dello stesso. La valutazione sarà effettuata rispetto alle finalità del corso e non si tradurrà quindi in un’attribuzione di voti di tipo scolastico, ma sarà considerata essa stessa attività formativa, avente lo scopo principale di permettere alla persona in formazione di progredire, partendo dai suoi punti di forza e di debolezza.

Pertanto, l’obiettivo di tale momento di valutazione sarà quello di far scoprire ai partecipanti le cause degli eventuali “insuccessi”, ma anche quello di far prendere coscienza delle acquisizioni compiute, presentando quindi “l’errore” come fonte di apprendimento e non come qualcosa di negativo.

L’attestato di frequenza al corso verrà rilasciato a tutti i partecipanti che hanno raggiunto il monte ore minimo di frequenza al corso e sostenuto la prova finale, e indipendentemente dal risultato di tale prova.

Gli esiti della valutazione devono essere inoltre presi in considerazione dai docenti e, e più in generale, dall’ente formatore che ha erogato il corso, per rivedere i punti deboli del percorso formativo e procedere verso il miglioramento continuo.

Tale autovalutazione, effettuata dal responsabile dei corsi in collaborazione coi docenti e con altri soggetti eventualmente interessati, deve essere documentata ed archiviata presso l’ente formatore.