Bollettino Ufficiale n. 49 del 5 / 12 / 2001
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Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2001 n. 65-4534
L.R. 22 dicembre 1995, n. 95. Interventi regionali per lo sviluppo del
sistema agroindustriale piemontese. Bando: apertura domande IV tranche,
art. 7, commi 7 e 8, approvazione istruzioni operative
A relazione dellAssessore Cavallera:
La L.R. 95/95 Interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindustriale
piemontese allart. 9, comma 3 prevede che la Giunta Regionale annualmente
fissi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, lentità degli
aiuti, le priorità tra settori e le diverse tipologie di intervento.
La D.G.R. 24-19577 del 2 giugno 1997 ha approvato le Istruzioni operative
di cui al comma 1 dellart. 9.
Le D.D.G.R. n.87-22886 e 88-22887 del 27 ottobre 1997 hanno fissato i criteri
operativi per la gestione della legge in oggetto.
La D.G.R. n. 158-21204 del 21 luglio 1997 avente per oggetto L.R. 95/95.
Interventi per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese - Disposizioni
attuative D.G.R. 24-19577 del 2/6/97 per quanto riguarda la concessione
di contributi ad imprenditori agricoli a titolo principale di cui allart.
4 comma 1, lettera C, per realizzazione di investimenti di trasformazione,
commercializzazione, conservazione, valorizzazione, vendita prodotti agricoli
aziendali prevede che i contributi in conto interesse previsti dallart.
7.8 vengano liquidati in modo forfettizzato attualizzato direttamente allimprenditore
agricolo purchè dimostri di avere contratto con listituto di credito un
prestito a cinque anni di importo almeno pari allinvestimento riconosciuto
dalla Regione.
La D.G.R. 50- 27647 del 21/06/1999 ha esteso agli altri beneficiari della
L.R.95/95 la medesima agevolazione.
La D.G.R. n. 1-24386 del 20 aprile 1998 relativa a Prime disposizioni
di razionalizzazione e semplificazione delle procedure riguardanti gli
interventi gestiti dalla Direzione Programmazione e Valorizzazione dellagricoltura
riguarda, tra laltro, gli interventi previsti agli artt. 6 e 7 della L.R.
95/95.
Vista la D.G.R. n. 52-1001 del 2/10/2000 Adeguamento dei regimi di aiuto
riguardanti gli investimenti nelle aziende agricole e nella trasformazione
e commercializzazione dei prodotti agricoli con riferimento agli Orientamenti
comunitari in materia di aiuti di stato nel settore agricolo.
Visto il DPR 28/12/2000, n. 445 Testo Unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.
Visto il D.lgs. 18/05/2001, n. 228 Orientamento e modernizzazione del
settore agricolo, a norma dellart. 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57".
Alla luce dellesperienza di gestione delle prime tre tranche di domande,
è emersa la necessità di apportare alcuni adeguamenti alle Istruzioni operative
che tengano conto anche delle normative sopra citate.
Considerata la necessità di promuovere iniziative nellambito delle imprese
agroindustriali, ad integrazione delle iniziative per le quali è previsto
il finanziamento dal P.S.R., si è ritenuto opportuno aprire in tempi brevi
i termini per la presentazione delle domande di finanziamento degli interventi
ordinari di cui allart 7, commi 7 (adeguamento tecnologico) e 8 (acquisto
macchine) della Legge 95/95, in favore dei beneficiari di cui allart.
4 comma 1, lettere a, b, d, f.
Sentita in data 25/10/2001 la Commissione regionale consultiva per lagroindustria
di cui allart. 11 della L.R. 95/95.
Sentita in data 19/11/2001 la III Commissione consiliare;
la Giunta Regionale, unanime,
delibera
1. E disposta lapertura dei termini di presentazione delle domande di
finanziamento ai sensi dellart. 7, comma 7 (adeguamento tecnologico) e
comma 8 (acquisto macchine), della L.R. 22/12/95, n.95, dal 10/12/2001
al 12/04/2002.
2. Sono approvate le istruzioni operative di cui allallegato A alla presente
deliberazione per farne parte integrante.
3. Per la presente apertura di domande è destinata la somma complessiva
di L. 10.700.000.000 (euro 5.526.088,82) ripartita sul bilancio della Regione
Piemonte degli anni 2003 e 2004.
In dettaglio:
Art. 7.7 L. 10.100.000.000 (euro 5.216.214,68)
Art. 7.8 L. 600.000.000 (euro 309.874,14)
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte
ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
(omissis)
Allegato A
L.R. 22/12/1995, n. 95. Art. 7, commi 7 e 8 INTERVENTI REGIONALI PER LO
SVILUPPO DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE PIEMONTESE - Istruzioni operative
INDICE
I PARTE GENERALE
1. FINALITA GENERALI
2. PROGRAMMAZIONE
3. POLITICA COMUNITARIA
4. BENEFICIARI
5. CRITERI
6. ESCLUSIONI
7. PUNTEGGI
8. PROCEDURE
9. RICORSI
10. AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE
11. NORME TECNICHE
12. VINCOLO DI DESTINAZIONE
13. MODULISTICA
II INTERVENTI
1. DISPOSIZIONI GENERALI
2. ADEGUAMENTO TECNOLOGICO (art. 7, punto 7)
3. ACQUISTO MACCHINE (art. 7, punto 8)
I PARTE GENERALE
1. FINALITA GENERALI.
Con la legge regionale n. 95/95 la Regione si propone lo sviluppo dellagroindustria
nel tessuto economico piemontese attraverso:
* la valorizzazione delle produzioni agricole e zootecniche ed in particolare
quelle ottenute con metodi rispettosi dellambiente e della salute degli
agricoltori e dei consumatori.
* la tutela ed il miglioramento del reddito degli agricoltori;
* il consolidamento o laccrescimento delloccupazione nelle imprese operanti
nel settore della trasformazione e della commercializzazione agroindustriale;
* il miglioramento della qualità igienico sanitaria, organolettica e di
servizio dei prodotti agricoli, zootecnici ed agroalimentari;
Gli strumenti individuati per lottenimento delle finalità generali sono:
* linnovazione tecnologica degli impianti;
* linnovazione di processo e di prodotto;
* il rafforzamento dellintegrazione orizzontale e verticale tra le imprese
operanti nelle diverse filiere;
* la riorganizzazione delle funzioni aziendali attraverso la implementazione
di sistemi di qualità e ladozione di idonea strumentazione analitica;
* ladeguamento di locali ed impianti alle normative sanitarie, a quelle
della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;
* la riduzione dei costi di conservazione, trasformazione e commercializzazione
dei prodotti;
* limpiego di personale qualificato e specializzato per lattuazione di
servizi ad elevato contenuto di innovazione tecnologica e commerciale;
* la realizzazione di progetti commerciali e di marketing innovativi su
target mirati.
2. PROGRAMMAZIONE.
Con la legge regionale n. 95/95 la Regione disciplina gli interventi per
lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese attraverso lutilizzo
coordinato delle risorse finanziarie della Regione, dello Stato e dellUnione
Europea.
Le iniziative per essere ammesse ai benefici regionali debbono essere in
armonia con:
* gli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato (2000/C 28/02), pubblicati
sul GUCE - serie C del 1 febbraio 2000 ed in particolare quelli relativi
al miglioramento delle condizioni per la trasformazione e la commercializzazione
dei prodotti agricoli.
* Il Piano regionale di sviluppo rurale della Regione Piemonte (P.S.R.,
Reg.1257/99 e n. 1750/99)
3. POLITICA COMUNITARIA.
Gli interventi sono conformi alle norme fissate dalla UE in tema di aiuti
di Stato per gli investimenti relativi alla trasformazione e alla commercializzazione
dei prodotti agricoli, con particolare riferimento agli Orientamenti comunitari
per gli aiuti di Stato (2000/C 28/02), e successive modificazioni ed integrazioni.
4. BENEFICIARI.
Di seguito vengono riportate le definizioni dei beneficiari dei finanziamenti
previsti nelle presenti norme:
a) Cooperative agricole e loro consorzi, ivi comprese le Piccole società
cooperative di cui allart. 11 del D.L. n. 40 dell1/2/1996, iscritte nella
sezione agricola del Registro prefettizio o che abbiano presentato domanda
di iscrizione nei termini previsti dalla legge e, comunque, prima della
presentazione della domanda di contributo.
b) Associazioni dei Produttori riconosciute dallo Stato o dalla Regione
come di seguito individuate:
- Organizzazioni produttori ortofrutticoli previste dallattuale OCM (Reg.
2200/96 e seguenti)
- Associazioni di produttori operanti in settori diversi dallortofrutta
costituite ai sensi del Reg. CEE n. 1360/78 e della L.R. n. 27/80.
Entro 24 mesi dallentrata in vigore del D. lgs. 228/2001, le Associazioni
dei Produttori dovranno trasformarsi in una delle forme giuridiche previste
dallart. 26 del D.lgs. stesso, in caso contrario il contributo concesso
verrà revocato.
c) Società di capitali con finalità di operare nel settore agroindustriale
il cui capitale sia posseduto per almeno il 50% da uno o più dei seguenti
soggetti:
* cooperative agricole iscritte al Registro prefettizio e loro consorzi;
* associazioni ed organizzazioni dei produttori agricoli riconosciute;
* imprenditori agricoli a titolo principale;
* consorzi di difesa di cui allart. 10 della L. 185/92.
La quota capitale del 50% può essere raggiunta anche con la partecipazione
congiunta di Enti pubblici e/o di società a capitale prevalentemente pubblico.
Ai sensi della vigente legislazione sono società di capitali:
* Società per azioni (art. 2325 del Codice Civile);
* Società in accomandita per azioni (art. 2462 del Codice Civile);
* Società a responsabilità limitata (art. 2772 del Codice Civile).
d) Consorzi costituiti ai sensi dellart. 2602 del Codice Civile, senza
fini di lucro, il cui statuto preveda tra gli scopi sociali il trattamento
di sottoprodotti inquinanti derivanti da processi di trasformazione di
prodotti agricoli e zootecnici.
5. CRITERI.
Per trasformazione di un prodotto agricolo si intende il trattamento di
un prodotto agricolo, in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque
un prodotto compreso nellallegato I (Orientamenti comunitari per gli aiuti
di Stato nel settore agricolo 2000/C 28/02, art. 2.3).
5.1 Requisiti di ammissibilità. Per poter beneficiare degli aiuti previsti
dalla Legge i soggetti beneficiari dovranno dimostrare di possedere i seguenti
requisiti:
a) essere aziende di provata redditività, sulla base di una valutazione
delle loro prospettive;
b) rispettare i requisiti comunitari e nazionali minimi in materia di ambiente,
igiene e benessere degli animali;
c) fornire prove sufficienti dellesistenza di normali sbocchi di mercato
per i prodotti;
d) gli impianti oggetto di finanziamento devono aver sede nel territorio
piemontese, (qualora linvestimento fosse inserito in una iniziativa a
carattere interregionale la Regione finanzia gli interventi che riguardano
il territorio e gli interessi economici piemontesi);
e) i prodotti lavorati e/o trasformati dalle cooperative o loro consorzi
devono provenire per almeno il 60% dal conferimento dei soci fatto salvo
comprovati motivi di forza maggiore per un periodo limitato di tempo;
f) le Società di capitali e le imprese di trasformazione devono garantire
una adeguata e duratura partecipazione dei produttori agricoli ai vantaggi
economici che da esse derivano attraverso la sottoscrizione di accordi
interprofessionali e la stipula di contratti di coltivazione e vendita,
ai sensi della legge n. 88/88, di durata non inferiore a cinque anni a
partire dal momento in cui entra in funzione limpianto, pena la restituzione
delle agevolazioni ricevute.
5.2 Dimostrazione di alcuni requisiti di ammissibilità.
a) Redditività economica.
Le imprese al fine di dimostrare di essere in condizioni di redditività
economica e di essere in equilibrio finanziario, devono dimostrare in sede
di presentazione della domanda un indice di redditività dellimpresa ,
ottenuto dal bilancio riclassificato, ed identificato con il margine operativo
lordo della gestione caratteristica (collegata cioè allattività tipica
dellazienda) calcolato relativamente allultimo anno e ai tre anni successivi
la realizzazione dellinvestimento.
La metodologia da adottare è quella indicata dalle istruzioni operative
per la Misura G del Piano di Sviluppo rurale 2000-2006 della Regione Piemonte.
b) Requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali.
I requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali
si intendono soddisfatti quando vi è il rispetto, da parte delle imprese
beneficiarie delle normative obbligatorie vigenti al momento della presentazione
della domanda, fatte salve le eventuali deroghe concesse. Tali requisiti
saranno autocertificati da parte dellimpresa beneficiaria allatto di
presentazione della domanda e, a richiesta dellUfficio competente, dovrà
essere dimostrato lavvenuto adeguamento entro le scadenze stabilite dalla
legislazione. Il quadro normativo (disposizioni comunitarie, nazionali
e regionali) in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali con
riferimento al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti
agricoli è riportato sul PSR.
6. ESCLUSIONI.
Oltre alle cause di esclusione indicate successivamente per ciascuna tipologia
di intervento, non sono ammissibili i seguenti investimenti:
* investimenti iniziati prima della presentazione della domanda di aiuto;
* acquisto del terreno;
* sistemazione (sbancamento e livellamento) del terreno, salvo casi di
entità limitata e di comprovata necessità.
* acquisto di macchinari ed attrezzature usate;
* investimenti che prevedano il mero trasferimento di proprietà di un bene
materiale da un operatore economico ad un altro, salvo che si tratti di
strutture produttive dismesse da almeno 1 anno alla data di presentazione
della domanda, o che siano state utilizzate per attività non agricole,
purchè, in entrambi i casi, siano previsti investimenti significativi a
fini di razionalizzazione e ristrutturazione per attività agroindustriali;
* acquisto di strutture per la cui realizzazione siano stati erogati contributi
pubblici;
* demolizioni,
* lavori di ordinaria manutenzione e di abbellimento,
* acquisto di materiali di consumo e tutti gli acquisti non soggetti ad
ammortamento,
* attrezzature per il contenimento e limballaggio dei prodotti (bins,
cassette, pallets, barriques, ecc...)
* investimenti che contravvengano ai divieti o alle restrizioni stabilite
nelle organizzazioni comuni di mercato
* investimenti che riguardino la fabbricazione o commercializzazione di
prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari.
Gli investimenti in ogni caso devono essere coerenti con gli obiettivi,
le politiche, i contenuti e le priorità dei Piani di settore di cui allarticolo
3 della legge, nonché dei Piani di settore redatti ai sensi del Reg. CE
1257/99.
Verrà valutata caso per caso lammissibilità di tutte le opere non strettamente
produttive (sale riunioni, recinzioni, piazzali, alloggi custode, ...)
che, comunque, devono essere inserite in un idoneo progetto produttivo.
La spesa per IVA, imposte, o tasse non è mai ammissibile a finanziamento.
7. PUNTEGGI.
Ai fini dellapplicazione delle presenti norme per la classificazione e
la ripartizione del territorio regionale si rimanda alla deliberazione
del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12/5/1988 e successive modificazioni.
La collina depressa è equiparata alla collina.
Ai fini dellassegnazione del punteggio occorre fare riferimento unicamente
alla zona altimetrica in cui è ubicato lo stabilimento oggetto o sede degli
investimenti.
Per la predisposizione della graduatoria i punteggi attribuibili ai singoli
progetti sono i seguenti:
* beneficiario con sede operativa in zona montana (D.C.R. n. 826-6658 del
12/05/1988) punti 5
* beneficiario con sede operativa in zona ob. 2, phasing out, o in zona
parco (non ricadente in zona montana) punti 2
* beneficiario con sede operativa in zona individuata come colpita da calamità
naturali riconosciute, negli ultimi 18 mesi (alluvione, terremoto, trombe
daria) punti 1
* cantierabilità del progetto (dimostrata mediante: autorizzazioni e concessioni
edilizie, contratti dacquisto, buoni dordine, ecc... relativi al 100%
degli investimenti previsti nel progetto) punti 3
* beneficiario che trasforma e commercializza prodotti biologici (almeno
50% del totale trasformato/commercializzato) punti 2
* beneficiario che trasforma e commercializza prodotti VQPRD, DOP, IGP
(almeno 50% del totale trasformato/commercializzato) o che abbia ottenuto
il riconoscimento per letichettatura facoltativa delle carni di cui al
Reg.CE 1760/2000 punti 1
* beneficiario che abbia ottenuto la certificazione del sistema di qualità
e/o del sistema di audit ambientale punti 1
* imprese che trasformano/commercializzano materia prima agricola che sia
almeno per l80% prodotta sul territorio della Regione Piemonte punti 2
A parità di punteggio, la priorità viene stabilita sulla base dei seguenti
criteri da utilizzare progressivamente:
* opere da realizzarsi in zone classificate montagna
* aziende che dimostrano di trasformare e/o commercializzare una maggiore
percentuale di prodotti agricoli di provenienza regionale
* aziende che non hanno attualmente in corso altre domande di finanziamento
sulla L.R. 95/95 e sul Fondo Investimenti Piemonte (FIP)
8. PROCEDURE.
8.1 Domande. Le domande dovranno essere presentate al Settore Sviluppo
Agroindustriale dellAssessorato Agricoltura e Qualità, C.so Stati Uniti
21 - 10128 Torino, dal giorno successivo allapprovazione del bando da
parte della Giunta Regionale fino al 05/04/2002.
Le domande vanno presentate in carta libera, su modelli predisposti dallAssessorato,
allegando la documentazione prevista dalle istruzioni; la documentazione,
se non diversamente specificato, deve essere prodotta in originale.
Per il rispetto dei termini di presentazione della domanda fa fede la data
di protocollo dellufficio se consegnata a mano, oppure la data del timbro
postale se inviata per posta a mezzo lettera raccomandata.
Entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande,
lufficio provvede, ai sensi dellart. 12 della L.R. n. 27/94, a dare comunicazione
agli interessati dellavvio del procedimento.
8.2. Preistruttoria e assegnazione dei punteggi. Il Settore Sviluppo Agroindustriale
effettuerà una preistruttoria con eventuali accertamenti in loco per valutare
lesistenza dei requisiti fondamentali.
Entro 90 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande
lAmministrazione provvede ad archiviare le istanze giunte fuori termine,
quelle non corredate dalla documentazione prescritta e quelle ritenute
inammissibili per mancanza dei requisiti soggettivi ed oggettivi. Larchiviazione
delle domande sarà comunicata agli interessati specificando le motivazioni.
Terminata la fase di preistruttoria, il Settore Sviluppo Agroindustriale
provvederà ad assegnare i punteggi ed a formare le graduatorie.
8.3. Determinazione di approvazione delle graduatorie. LAssessorato, sentito
il parere della Commissione regionale consultiva per lagroindustria di
cui allart. 11, predisporrà la determinazione del Direttore regionale
con la quale verranno approvate le graduatorie per singolo intervento.
La determinazione stabilisce il limite massimo di spesa ammissibile per
ciascuna iniziativa ed il relativo contributo a carico del bilancio regionale.
Per le istanze non finanziabili lAssessorato darà comunicazione motivata
del mancato accoglimento a tutti i soggetti interessati.
8.5. Istruttoria. Il Settore Sviluppo Agroindustriale dopo la determinazione
del Direttore, provvederà a definire listruttoria tecnico-amministrativa
di ciascuna domanda e a predisporre il provvedimento del responsabile del
Settore con il quale verrà determinata lesatta spesa ammessa, limporto
del contributo in conto capitale e/o del contributo in conto interessi,
verranno fissate le necessarie prescrizioni e verranno effettuati gli impegni
di spesa.
8.6 . Anticipo. Dopo lapprovazione del progetto, purchè gli investimenti
siano iniziati, le Ditte possono richiedere un anticipo fino all80% (in
ununica soluzione), su presentazione di fideiussione bancaria in favore
della Regione Piemonte di importo pari allimporto richiesto.
8.7. Collaudo. I contributi a saldo saranno erogati, su richiesta dei beneficiari,
previo accertamento di avvenuta esecuzione dei lavori e degli acquisti
e a seguito della presentazione della documentazione prescritta con il
provvedimento dirigenziale di concessione di cui al punto 8.5.
9. RICORSI.
I provvedimenti di archiviazione, diniego, sospensione e revoca delle istanze
devono essere comunicati a mezzo lettera raccomandata A.R., con obbligo
per lAmministrazione di motivare le ragioni del provvedimento; la comunicazione
deve contenere lindicazione degli organi ai quali è possibile presentare
ricorso.
Contro i provvedimenti del Settore Sviluppo Agroindustriale gli interessati
possono, entro 30 giorni dalla notifica, avanzare ricorso gerarchico in
carta legale al Direttore regionale competente.
Sui ricorsi gerarchici decide il Direttore regionale competente entro 90
giorni dalla loro presentazione, sentito il parere della Commissione consultiva
per lagroindustria di cui allart. 11 della Legge.
Avverso tutti i provvedimenti dellAmministrazione Regionale è consentito
il ricorso giurisdizionale al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale).
10. AUTOCERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI SOSTITUTIVE.
I documenti richiesti possono essere resi mediante dichiarazioni sostitutive
di certificazione o dichiarazioni sostitutive dellatto di notorietà secondo
quanto previsto dagli artt. 19, 46, 47, 48 e 49 del D.P.R. 28 dicembre
2000, n. 445.
LAmministrazione provvederà a verificare la rispondenza delle informazioni
contenute nelle dichiarazioni sostitutive mediante controlli a campione
e, in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle
dichiarazioni stesse, come previsto dallart. 71 del medesimo D.P.R..
Ai sensi dellart. 73, le pubbliche amministrazioni e i loro dipendenti,
salvi i casi di dolo o colpa grave, sono esenti da ogni responsabilità
per gli atti emanati, quando lemanazione sia conseguenza di false dichiarazioni
o di documenti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità, prodotti
dallinteressato o da terzi.
11. NORME TECNICHE.
11.1. Inizio lavori. A partire dalla data di presentazione della domanda
completa della documentazione prevista, linteressato può iniziare i lavori
od effettuare gli acquisti a proprio rischio.
Linizio dei lavori per le opere edili viene attestato dalla comunicazione
inviata al Comune; per gli acquisti si fa riferimento alla data di fatturazione.
Linizio dei lavori non comporta impegno alcuno per lAmministrazione ai
fini di un eventuale finanziamento.
11.2. Varianti. Sono ammesse varianti tecniche al progetto approvato in
istruttoria, previa autorizzazione della Amministrazione regionale, sempre
che le modifiche rientrino nellambito della stessa tipologia di investimento
e nel limite dellimpegno complessivo di spesa stabilito in precedenza.
La domanda di variante deve essere presentata allUfficio che ha eseguito
listruttoria corredata dalla seguente documentazione:
* copia del verbale dellorgano competente con la quale si autorizza il
legale rappresentante alla presentazione della variante;
* progetto completo di variante (disegni, relazione tecnica, computo metrico
estimativo, preventivi, ecc.).
* concessione edilizia di variante nei casi previsti dalle vigenti leggi
* perizia asseverata di congruità dei prezzi e quantità.
Si possono apportare, senza preventiva autorizzazione, compensazioni tra
voci di spesa che restino nel limite del 15% di ognuna di esse, nellambito
della spesa massima complessivamente ammessa.
La variazione della marca o della ditta fornitrice di manufatti, impianti
e attrezzature non si configura come variante e pertanto non necessita
di preventiva autorizzazione.
Varianti che, conseguentemente alla mancata realizzazione di opere e/o
acquisti, comportino una riduzione superiore al 30% della spesa ammessa
complessiva a finanziamento costituiranno motivo di revoca dellintero
finanziamento.
Non sono ammesse varianti in sanatoria.
11.3. Tempo di esecuzione delle opere. Il termine per lesecuzione delle
opere è stabilito di norma in dodici mesi a far data dallapprovazione
del progetto, salvo casi particolari e motivati per i quali si può arrivare
sino a diciotto mesi.
Trascorso il termine assegnato senza lavvenuta esecuzione delle opere
e senza che sia stato richiesto il relativo accertamento, lagevolazione
decade con conseguente recupero delle somme eventualmente versate a titolo
di anticipo maggiorate degli interessi legali.
Tuttavia in casi di comprovata impossibilità, non dipendente dalla volontà
dellinteressato e sempreché i lavori siano in avanzato stato di esecuzione,
può essere concessa, su apposita richiesta, una proroga per un tempo limitato.
11.4. Liquidazione con riserva per opere ed impianti. LAmministrazione
regionale può procedere alla liquidazione delle agevolazioni concesse relative
alla costruzione di opere ed impianti anche in assenza delle prescritte
autorizzazioni e certificazioni rilasciate da pubbliche amministrazioni,
(vigili del fuoco, autorità sanitaria, comuni, ecc.) sempreché linteressato
dimostri di aver tempestivamente adempiuto a quanto in suo dovere per ottenere
il rilascio della suddetta documentazione e su presentazione di fideiussione
bancaria in favore della Regione Piemonte di importo pari allimporto richiesto.
Rimane a carico del beneficiario lobbligo di presentare i documenti mancanti
entro il termine stabilito dallAmministrazione e comunque non appena ne
venga in possesso, pena la decadenza delle agevolazioni e la conseguente
restituzione delle somme riscosse maggiorate degli interessi legali.
11.5. Congruità di prezzi e quantità. Le Ditte per dimostrare la congruità
dei prezzi del progetto devono presentare una perizia asseverata, circostanziata
e motivata, senza lobbligo di fare riferimento a prezzari, ma facendo
riferimento a preventivi dettagliati e computo metrico le quantità riportate
nel quale, dovranno essere dichiarate congrue .
Tale perizia deve essere eseguita da un professionista iscritto al relativo
albo utilizzando il modello predisposto dallAmministrazione.
Non sono previste maggiorazioni imputabili ad inflazione, imprevisti e
aggiornamento prezzi.
11.6. Spese generali e tecniche. La percentuale massima ammissibile per
spese generali e tecniche è fissata come segue:
* 8% dellimporto relativo ad opere edili ed impianti produttivi fissi;
* 2,5% dellimporto relativo a macchine ed attrezzature mobili
Ai fini della determinazione delle spese generali fanno parte delle opere
edili anche gli impianti elettrici, idrici, termici, ecc.. necessari ad
assicurare una normale funzionalità agli stabilimenti.
11.7 Quietanze. Le fatture presentate unitamente alla richiesta di liquidazione
del contributo devono essere quietanzate dalle ditte emittenti. La dicitura
pagato apposta sulle fatture non è sufficiente. Per essere regolarmente
quietanzata la fattura deve riportare gli estremi delle modalità di pagamento
(contante, ricevuta bancaria, cambiale, ecc.) e deve essere datata e firmata.
In alternativa può essere allegato alla fattura copia del bonifico bancario
o della ricevuta bancaria, ovvero lettera della ditta emittente la fattura
di dichiarazione di quietanza. Tale lettera deve riportare lintestazione
della ditta emittente la fattura stessa, gli estremi di questultima, le
modalità e i tempi di pagamento nonché la formula di quietanza liberatoria.
12. VINCOLO DI DESTINAZIONE.
Le strutture e le attrezzature fisse realizzate con il contributo regionale
non possono essere distolte dalle finalità e dalluso per cui sono stati
ottenuti i benefici, né alienate, totalmente o parzialmente, per un periodo
di dieci anni dalla richiesta di collaudo; i macchinari e le attrezzature
mobili, per un periodo di cinque anni dal loro acquisto.
E ammessa, previa autorizzazione dellAmministrazione regionale, lalienazione
anticipata di strutture, di impianti e di macchinari, purché determinata
da cause di forza maggiore o da motivate ragioni di ordine tecnico-economico.
Linosservanza dei termini sopraindicati, anche quando ciò avviene in conseguenza
della cessazione dellattività dellimpresa e, se trattasi di società,
anche in caso di scioglimento anticipato, liquidazione o fallimento, comporta
la revoca immediata delle agevolazioni concesse e il recupero delle stesse
maggiorate degli interessi legali.
13. MODULISTICA.
Per il presente bando, i modelli predisposti dallAssessorato Agricoltura
e Qualità da utilizzare sono:
* domanda (modello 01/95);
* catastino soci cooperative (modello 02/95)
* elenco soci per le società di capitali (mod. 03/95)
* elenco fornitori per società di capitali (modello 04/95 );
* scheda rilevamento dati tecnico-economici (modello 05/95);
* scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06/95)
* modello richiesta anticipo
* modello richiesta collaudo
* perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità
* perizia asseverata di collaudo
* fac-simile garanzia fidejussoria per anticipo
* fac-simile dichiarazione sostitutiva di certificazione
* fac-simile dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
II INTERVENTI
1. DISPOSIZIONI GENERALI
La spesa minima ammissibile per le domande di contributo presentate ai
sensi del presente bando è pari a 25.000 euro, la spesa massima ammissibile
è pari a 520.000 euro.
Gli investimenti per il commercio al minuto (spacci, negozi, punti vendita,
ecc...) saranno finanziati nel limite di spesa massima ammissibile di 120.000
euro.
Le abitazioni del personale di custodia saranno finanziati nel limite di
spesa massima ammissibile di 62.000 euro.
Tali limiti di spesa devono essere considerati cumulativamente per lart.
7 commi 7 e 8.
2. ADEGUAMENTO TECNOLOGICO (art. 7, punto 7)
2.1 Iniziative finanziabili. Fatte salve le esclusioni contenute nella
parte generale delle presenti istruzioni, sono finanziabili:
a) la costruzione ed il potenziamento;
b) la ristrutturazione e l ammodernamento;
c) lacquisto
di impianti produttivi per la trasformazione e la commercializzazione dei
prodotti agricoli ed agroindustriali.
Tra le iniziative finanziabili sono compresi gli interventi per la tutela
dellambiente, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, la messa in
sicurezza dei luoghi di lavoro, e lo smaltimento dei sottoprodotti ottenuti
dai processi di trasformazione aziendale. Tali investimenti sono finanziabili
esclusivamente se realizzati allo scopo di conformarsi a nuovi requisiti
minimi in materia di ambiente, igiene o benessere degli animali oppure
se tesi a superare i requisiti minimi in vigore.
Lacquisto di strutture esistenti è ammesso solo quando si tratti di impianti
agroalimentari dismessi da almeno 1 anno, oppure di stabilimenti utilizzati
per attività non agricole per i quali siano previsti investimenti significativi
a fini di razionalizzazione e ristrutturazione per attività agroindustriali.
2.2 Agevolazioni previste.
- Contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ritenuta ammissibile
per investimenti localizzati in zone classificate di montagna;
- Contributo in conto capitale fino al 35% della spesa ritenuta ammissibile
per investimenti localizzati in zone classificate di pianura e collina
;
2.3 Procedure e documentazione.
Le domande, redatte su modello di domanda 01/95, dovranno essere presentate
al Settore Sviluppo Agroindustriale dellAssessorato, entro la data prevista
dalla D.G.R. di approvazione del bando, accompagnate dalla seguente documentazione:
1. copia dellatto costitutivo e dello statuto vigente con gli estremi
di omologazione;
2. certificato di iscrizione al Registro Prefettizio delle cooperative
agricole (se non è mai stato presentato) nonché dichiarazione sostitutiva
di certificazione firmata dal legale rappresentante della società da cui
risultino gli estremi delliscrizione (solo per le cooperative e loro consorzi);
3. copia del provvedimento di riconoscimento delle Associazione dei Produttori
Agricoli oppure indicazione degli estremi del provvedimento nel caso in
cui il riconoscimento sia stato effettuato dalla Regione;
4. copia della delibera dellorgano competente, con la quale si è assunta
la decisione di chiedere lintervento regionale (importo e descrizione
del progetto) e si è designata la persona incaricata della presentazione
della domanda, della riscossione del contributo e di tutti gli adempimenti
eventualmente occorrenti;
5. elenco dei soci (mod. 02/95) reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva
dellatto di notorietà (solo per cooperative e associazioni dei produttori);
6. elenco dei soci (mod. 03/95) con lindicazione della qualifica e della
percentuale di capitale posseduta da ognuno, reso sotto forma di dichiarazione
sostitutiva dellatto di notorietà (solo per le società di capitali);
7. elenco dei fornitori della materia prima (mod.04/95) reso sotto forma
di dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà (solo per le società
di capitali) ;
8. copia degli accordi interprofessionali e dei contratti di coltivazione
e vendita stipulati ai sensi della Legge n. 88/88 (solo per le società);
9. copia dellultima revisione biennale oppure della revisione straordinaria
eseguita dal Ministero del Lavoro o dalle Organizzazioni cooperativistiche
ufficialmente riconosciute (solo per le cooperative);
10. copia dellultimo bilancio di esercizio, recante gli estremi di deposito,
completo di nota integrativa, relazione sulla gestione, relazione del collegio
sindacale e verbale dellassemblea che ha approvato il bilancio;
11. certificato di iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio,
dal quale risulti il nominativo del legale rappresentante della società
e lelenco degli amministratori;
12. computo metrico di massima distinto per categorie di opere (opere edili,
macchinari, attrezzature, ecc.);
13. scheda rilevamento dati tecnico-economici (mod. 05/95);
14. scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06/95);
15. dichiarazione di conformità alloriginale dei documenti presentati
in copia resa come dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà firmata
dal legale rappresentante unitamente a fotocopia del documento di identità
del legale rappresentante.
2.4 Documentazione istruttoria. Le iniziative che hanno superato la fase
di preistruttoria dovranno essere completate con la seguente documentazione:
1. computo metrico dettagliato di spesa, distinto per categorie di opere,
che comprenda anche i macchinari e le attrezzature, firmato dal legale
rappresentante e dal tecnico progettista (anche solo quantitativo);
2. disegni dettagliati delle opere da eseguire con lindicazione delle
eventuali opere preesistenti (colorate in blu), di quelle da demolirsi
(colorate in giallo) e di quelle da costruirsi (colorate in rosso). Inoltre
dovrà prodursi una planimetria di insieme di tutti i fabbricati su scala
1:500 con riportati gli estremi catastali;
3. preventivi dettagliati di spesa di Ditte specializzate a scelta del
beneficiario;
4. perizia asseverata di congruità di prezzi e quantità indicati nei preventivi;
5. relazione tecnica dettagliata, con lindicazione del tempo occorrente
per la realizzazione delle opere, firmata dal legale rappresentante e dal
tecnico progettista;
6. titolo di possesso del terreno su cui devono sorgere le opere o dello
stabilimento in cui devono essere installati i macchinari (certificato
catastale, copia dellatto di acquisto debitamente trascritto, compromesso
di vendita, contratto di affitto registrato, ecc.);
7. copia della deliberazione con la quale il Consiglio di amministrazione
ha approvato il progetto esecutivo;
8. concessione edilizia;
9. certificazione camerale uso antimafia (se il contributo supera L. 300.000.000).
2.5 Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata
a seguito di specifica richiesta corredata dalla seguente documentazione:
1. perizia asseverata di collaudo;
2. indicazione delle modalità di pagamento del contributo;
3. computo metrico consuntivo;
4. fatture dettagliate e quietanzate;
5. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul registro IVA acquisti;
6. disegni esecutivi;
7. certificato di agibilità o equivalente;
8. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio
col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio
dei propri diritti;
9. ogni altra documentazione prescritta con latto di concessione;
10.dichiarazione di conformità alloriginale dei documenti presentati in
copia resa come dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà firmata
dal legale rappresentante unitamente alla fotocopia del documento di identità
del legale rappresentante.
3. ACQUISTO MACCHINE. (art. 7, punto 8)
3.1 Iniziative finanziabili.
Acquisto macchinari ed attrezzature per la conservazione, la trasformazione
e la vendita dei prodotti e sottoprodotti; le strumentazioni di laboratorio,
le apparecchiature informatiche e telematiche, gli automezzi adibiti unicamente
al trasporto delle derrate trasformate e dei sottoprodotti derivanti dalla
trasformazione aziendale, compresi gli automezzi adibiti al trasporto del
latte.
Non sono finanziabili i mobili, gli arredi e le attrezzature per ufficio
(telefoni, fax, fotocopiatrici,...), gli automezzi per il trasporto persone,
lattrezzatura minuta e i materiali di consumo.
3.2 Agevolazioni previste.
Contributi negli interessi su prestiti di durata quinquennale, stipulati
in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, di importo
pari alla spesa ammessa.
Il contributo viene erogato direttamente al beneficiario, in via attualizzata,
nella misura del 14% del prestito.
3.3. Procedure.
Le domande, redatte su modello 01/95, dovranno essere presentate al Settore
Sviluppo Agroindustriale dellAssessorato entro la data prevista dalla
D.G.R. di approvazione del bando, accompagnate dalla seguente documentazione:
1. copia dellatto costitutivo e dello statuto vigente con gli estremi
di omologazione;
2. certificato di iscrizione al Registro Prefettizio delle cooperative
agricole (se non è mai stato presentato) nonché dichiarazione sostitutiva
di certificazione firmata dal legale rappresentante della società da cui
risultino gli estremi delliscrizione (solo per le cooperative e loro consorzi);
3. copia del provvedimento di riconoscimento delle Associazione dei Produttori
Agricoli oppure indicazione degli estremi del provvedimento nel caso in
cui il riconoscimento sia stato effettuato dalla Regione;
4. copia della delibera dellorgano competente, con la quale si è assunta
la decisione di chiedere lintervento regionale (importo e descrizione
del progetto) e si è designata la persona incaricata della presentazione
della domanda, della riscossione del contributo e di tutti gli adempimenti
eventualmente occorrenti; la delibera deve indicare listituto di credito
finanziatore;
5. elenco dei soci (mod. 02/95) reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva
dellatto di notorietà (solo per cooperative e associazioni dei produttori);
6. elenco dei soci (mod. 03/95) con lindicazione della qualifica e della
percentuale di capitale posseduta da ognuno, reso sotto forma di dichiarazione
sostitutiva dellatto di notorietà (solo per le società di capitali);
7. elenco dei fornitori della materia prima (mod.04/95) reso sotto forma
di dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà (solo per le società
di capitali) ;
8. elenco dei soci con lindicazione della percentuale di capitale posseduta
da ognuno reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio
(solo per le società di capitale)
9. copia degli accordi interprofessionali e dei contratti di coltivazione
e vendita stipulati ai sensi della Legge n. 88/88 (solo per le società);
10. copia dellultima revisione biennale oppure della revisione straordinaria
eseguita dal Ministero del Lavoro o dalle Organizzazioni cooperativistiche
ufficialmente riconosciute (solo per le cooperative);
11. certificato di iscrizione al registro ditte della Camera di Commercio,
dal quale risulti il nominativo del legale rappresentante della società
e lelenco degli amministratori
12. elenco dettagliato delle attrezzature da acquistare con lindicazione
del relativo costo;
13. scheda rilevamento dati tecnico-economici (mod. 05/95);
14. scheda di auto-attribuzione del punteggio (modello 06/95);
15. dichiarazione di conformità alloriginale dei documenti presentati
in copia resa come dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà firmata
dal legale rappresentante unitamente alla fotocopia del documento di identità
del legale rappresentante.
3.4 Documentazione istruttoria. Le iniziative che hanno superato la fase
di preistruttoria dovranno essere completate, con la seguente documentazione:
1. titolo di possesso dello stabilimento ove saranno collocati i macchinari;
2. un preventivo dettagliato di ditta specializzata per ogni attrezzatura;
3. perizia asseverata di congruità dei prezzi riportati nei preventivi
3.5 Collaudo e liquidazione. La liquidazione del contributo verrà effettuata
a seguito di specifica richiesta corredata dalla sottoindicata documentazione:
1. indicazione delle modalità di pagamento del contributo;
2. elenco delle attrezzature acquistate;
3. perizia asseverata di collaudo
4. fatture dettagliate e quietanzate;
5. dichiarazione di iscrizione delle fatture sul registro IVA acquisti;
6. copia autenticata del libretto di circolazione (per gli automezzi);
7. certificato di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio
col quale si attesta che la società si trova nel pieno possesso ed esercizio
dei propri diritti;
8. copia del contratto di prestito stipulato con la Banca prescelta;
9. ogni altra documentazione prescritta con latto di concessione;
10. dichiarazione di conformità alloriginale dei documenti presentati
in copia resa come dichiarazione sostitutiva dellatto di notorietà firmata
dal legale rappresentante unitamente alla fotocopia del documento di identità
del legale rappresentante.