AFFARI INTERNAZIONALI E COMUNITARI

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 33-4329

L.R. 50/94 - Realizzazione iniziative regionali nell’ambito di accordi di collaborazione con entità istituzionali di Paesi esteri. Riduzione dell’accantonamento assunto con DGR n. 50-4055 del 1/10/2001 di L. 836.000.000 sul cap. 10865/01

AGRICOLTURA

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 67-4361

Adesione della Regione Piemonte all’Associazione delle Regioni Europee Ortoflorofrutticole (AREFLH). L.R. n. 6/77. Accantonamento di lire 5.808.810 sul cap. 10940/01

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 68-4362

Adesione della Regione Piemonte al Centro di ricerche, studi e valorizzazione per la viticoltura montana (CERVIM) per l’anno 2001. Accantonamento lire 20.000.000 Cap. 10940/2001

D.G.R. 19 novembre 2001, n. 68-4537

Regolamento (CE) n. 951/1997 - Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Programma operativo 1994-99. Fidejussioni

Codice 12.1
D.D. 25 ottobre 2001, n. 170

L.R. 20/98 e Reg. CE 1221/97 - Emanazione bando annuale per la realizzazione di corsi di formazione per apicoltori e per tecnici apistici

ARTIGIANATO

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 30-4326

Rinnovo e approvazione per il 2001 dello schema di Convenzione fra Regione Piemonte e Unioncamere per la tenuta degli Albi delle imprese artigiane e il funzionamento delle Commissioni provinciali per l’artigianato. Spesa di L. 3.550.000.000 (Cap. 16005/2001)

ASSISTENZA

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 15-4311

Integrazione D.G.R. n. 76-20021 in data 16/11/1992 avente quale oggetto: “Opera Pia Chiodi-Corazza di Gamalero (AL). Estinzione”

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 16-4312

Art. 17 L.R. 8/8/97. n. 51 - Individuazione di attività in materia socio-assistenziale - Accantonamento di L. 116.800.000 sul cap. 11880/2001 e assegnazione delle risorse alla Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 69-4363

LL.RR. nn. 18/94 e 76/96 “Norme di attuazione della legge n. 381 - Disciplina delle cooperative sociali”: Costituzione di un fondo di garanzia ai sensi dell’art. 15, accantonamento di L. 400.000.000 (quattrocento milioni) sul cap. 20665/01, nonchè approvazione della convenzione da stipularsi con Finpiemonte, indicante i criteri e le modalità di gestione del fondo

D.G.R. 12 novembre 2001, n. 43 - 4413

Legge 8/11/2000 n. 328 relativa alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. “Indirizzi operativi per l’applicazione del DM 21/5/2001 n. 308" attuativo della legge - Approvazione

BENI CULTURALI

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 62-4356

Accordo di programma Acqui Terme. Accantonamento di L. 50.000.000 a favore della Direzione Beni Culturali sul cap. 25607/2001. Riduzione di L. 89.000.000 sull’accantonamento n. 101025 sul cap. 20430/2001

BILANCIO

D.G.R. 5 marzo 2001, n. 11-2363

Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 dell’Agenzia per la protezione ambientale (A.R.P.A.)

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 55-4349

Variazione al bilancio di previsione per l’anno 2001 in applicazione di variazioni compensative previste dall’art. 28 della L.R. 10/2001

COMMERCIO

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 61-4355

L.R. 51/97 - Art. 17, comma 1, lett. c. Direzione Commercio e Artigianato. Riduzione di accantonamento nell’entità di Lire 1.666.000.000 sul capitolo 25545 del Bilancio 2001

CONSIGLIO REGIONALE

Legge regionale 19 novembre 2001, n. 32.

Norme in materia di valutazione di insindacabilita’ dei Consiglieri regionali, ai sensi dell’articolo 122, comma 4, della Costituzione.

D.C.R. 13 novembre 2001, n. 208-35343

Modifica della deliberazione consiliare n. 176-25037 del 27 luglio 2001 “Istituzione Commissione speciale per lo Statuto della Regione Piemonte” (Proposta di deliberazione n. 276)

Codice D3S3
D.D. 5 novembre 2001, n. 676

Incarico professionale per l’assistenza nella detenzione e impiego di un apparecchio controllo corrispondenza a raggi X presso la sede del Consiglio regionale di via Alfieri, 15 - Torino affidamento di incarico al dottor Luigi Pizzi per il periodo dal 1.11.2001 al 30.10.2004 - Spesa di L. 4.320.000 (euro 2.231,09)

CONTENZIOSO

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 3-4299

Parziale modifica e integrazione D.G.R. n. 10-22685 del 7.7.1997. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 4-4300

Autorizzazione a proporre ricorso in Consiglio di Stato per l’annullamento della sentenza T.A.R. Piemonte n. 1701/2001 in ordine a occupazione d’urgenza nel comune di Bubbio a favore di una Società. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli avv.ti Enrico Romanelli e Giovanna Scollo

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 49-4343

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte proposto da Società per l’annullamento della D.G.R. n. 1-3809 del 9.8.2001 e dell’Accordo 31.8.2000. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giulietta Magliona

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 5-4301

Autorizzazione a transigere la vertenza pendente dinanzi al Giudice di Pace di Ovada promossa da un privato c/ Regione Piemonte. Spesa L. 900.000 sul cap. 13097 L. 1.074.448 sul cap. 10560 del bilancio ‘01

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 50-4344

Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti il T.A.R. Piemonte proposti da per l’annullamento della D.G.R. n. 1-3809 del 9.8.2001. Patrocinio nei giudizi e nelle successive esecuzioni dell’avv. Giulietta Magliona

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 51-4345

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un Ordine avverso D.G.R. 4.6.01 n. 46-3163 concernente progetto “Tutti i bambini hanno diritto ad una famiglia” ed avviso pubblico di concorso per l’assunzione di n. 5 assistenti sociali. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 52-4346

Dipendente Arch. Mauro Forno; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del Comune di Asti ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 6-4302

Liquidazione competenze professionali quale C.T.P. all’arch. Maria Pia Orsini. Spesa L. 468.800 (cap. 10560/2001)

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 7-4303

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato per l’accertamento del diritto al pagamento delle differenze economiche connesse allo svolgimento delle funzioni superiori di Aiuto. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 8-4304

Autorizzazione a costituirsi nel ricorso in Cassazione proposto da un privato per l’annullamento della sentenza della Corte d’Appello di Torino, Sez. Lavoro, n. 299/01. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli avv.ti Paolo Monti ed Enrico Romanelli

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 9-4305

Liquidazione competenze professionali quale C.T.P. al dott. Giorgio Serafini. Spesa L. 1.450.000 (cap. 10560/2001)

CORTE COSTITUZIONALE

Corte costituzionale

Ordinanza n. 362 del 6 novembre 2001

CULTURA

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 32-4328

Fondazione per il Salone del Libro e per il Salone della Musica. Accantonamento di L. 275.000.000 cap. 10940/2001 a favore della Direzione Beni Culturali

ECONOMIA MONTANA E FORESTE

Codice 14.6
D.D. 18 settembre 2001, n. 545

Reg. (CE) 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEOGA - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Approvazione dell’invito pubblico per l’attuazione dell’Azione I.6b “Realizzazione di punti acqua e piazzole di atterraggio elicotteri” - Apertura del bando per la presentazione delle domande di contributo

EDILIZIA RESIDENZIALE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 1-4297

Finanziamenti di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata. Definizione dei criteri ai fini della richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di accredito dei fondi attribuiti con le leggi 5.8.1978 n. 457, 25.3.1982 n. 94, 5.4.1985 n. 118, 11.3.1988 n. 67, 17.2.1992 n. 179, 23.12.1996 n. 662 e circolari 28.2.1985 n. 123/c e 23.4.1985 n. 127/c

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 47-4341

Accantonamento dei finanziamenti statali e regionali anno 2001 finalizzati all’attuazione dei programmi di competenza della Direzione Regionale dell’Edilizia e di attribuzione delle risorse alla medesima Direzione (art. 17, lett. c della L.R. 51/97), per complessive L. 934.935.011 (Euro 482.853,64)

Codice 18.3
D.D. 1 ottobre 2001, n. 160

Ripartizione tra i Comuni delle risorse relative al fondo per il sostegno alla locazione esercizio 2000 e relativa autorizzazione all’erogazione delle somme spettanti

EDILIZIA SPORTIVA

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 66-4360

Accantonamento di L. 100.000.000 (Cap. 15840/2001) per il pagamento degli interessi di mora - annualità 1995/96/97/98 relativi all’impiantistica sportiva

ENTI LOCALI

D.C.R. 13 novembre 2001, n. 211-35416

Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16, articolo 2 - Classificazione dei Comuni svantaggiati o molto svantaggiati (Proposta di deliberazione n. 215)

FORMAZIONE PROFESSIONALE - LAVORO

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 34-4330

L.R. 41/98 - DGR 26-1368 DEL 20/11/2000 - DGR 64-3233 del 11/06/2001. Riduzione di assegnazione ed accantonamento somme a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro. Assegnazione ed accantonamento somme a favore della Direzione Comunicazione istituzionale della Giunta Regionale sui capp. 11341 - 11359 - 11357/2001

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 63-4357

F.S.E. P.O.R. Obiettivo 3 2000/2006 - CE1260/99. Costituzione Nucleo Valutazione Progetti Direttiva “Rafforzamento Lauree professionalizzanti primo livello”. Misura F1. Accantonamento e assegnazione risorse alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro. L. 120.000.000. Bilancio 2001 Capp. vari

D.G.R. 12 novembre 2001, n. 81-4451

Asse D - Misura D3 - Linee di intervento 1 - 2 - 3 del Complemento di Programmazione - POR Ob 3 FSE 2000/2006 - Definizione indirizzi e riparto risorse alle Province - Prenotazione di L. 8.170.680.000 e L. 8.130.501.000 sui capp. vari bil. pluriennale 2002/2003 a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro

Codice 15.10
D.D. 5 novembre 2001, n. 1035

Asse E - Misura E1 - Bando annuale azioni linee d’intervento 3 e 4 - anno 2001/2002 - finalizzato al sostegno alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente ed autonomo e promozione imprenditoria femminile - D.G.R. n. 66-2762 del 09/04/01 - Approvazione delle graduatorie

INDUSTRIA

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 53-4347

Variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 ai sensi del D.Lgs. 112/98 per il finanziamento di funzioni e compiti conferiti in materia di industria

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 64-4358

L. R. 26 aprile 2000, n. 44. Programma di attività dell’Osservatorio regionale settori produttivi industriali

INIZIATIVE TORINO 2006

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 42-4336

Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006

MOVIMENTI MIGRATORI

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 14-4310

Accantonamento ed assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale della somma di Lire 1.228.000.000 per l’attuazione delle politiche in materia di emigrazione (capp.11892 - 11990 - 20570/2001)

MUSEI E BIBLIOTECHE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 31-4327

Convenzione tra la Regione Piemonte e la Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema per la gestione e le attività del Museo Nazionale del Cinema - approvazione del Piano previsionale di attività e di spesa 2001-2002

NAVIGAZIONE INTERNA E PORTI

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 15098 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Orta San Giulio (Località Isola) in fregio a Piazza San Giulio, Foglio 3, all. A

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 17012 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Orta San Giulio (Località Capoluogo) in fregio ai mappali 358-359-360-361-362-363-364-365 del foglio 4

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 17014 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Pella (Località Porto) in fregio ai mappali 337 del fg. 3

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 17016 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Pella (Località S. Filiberto) in fregio ai mappali 1134-1135 del fg. 4

NOMINE

D.P.G.R. 19 novembre 2001, n. 101

Nomina componenti della Commissione Tecnica per l’Informazione ai sensi della L.R. 52/90

OPERE PUBBLICHE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 2-4298

Delega all’arch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi indetta dal Provveditorato Regionale alle OO.PP. per il Piemonte in merito alla sostituzione di n. 3 sostegni della linea 220 KV Verampio-Pallanzeno T. 225, nel territorio dei comuni di Crodo, Masera e Montecrestese

ORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 43-4337

Assegnazione fondi alle Direzioni regionali per l’affidamento di collaborazioni esterne a loro supporto. Accantonamento L. 2.302.974.000 - Prenotazione di L. 452.000.000 Euro 233.438,52 (Cap. 10870/2002) e di L. 95.000.000 Euro 49.063,41 (cap. 10870/2003)

PARCHI E RISERVE NATURALI

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 13-4309

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo-Sport-Parchi della somma di Lire 10.000.000 stanziata sul Capitolo 10940 del Bilancio 2001 per il finanziamento dell’adesione alla Associazione Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali

PATRIMONIO

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 10-4306

Attivita’ istituzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settori Attivita’ Negoziale e Contrattuale e Patrimonio Immobiliare. Accantonamento ed incremento di precedenti accantonamenti per un totale di L. 2.384.880.000 sul bilancio 2001 - (Capitoli 10400, 10404 e 10540)

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 11-4307

Incremento di complessive Lire 150.000.000 dei fondi stanziati sui capitoli 10320 e 10520 del bilancio 2001, assegnati alla Direzione Patrimonio e Tecnico con D.G.R. n. 25-2105 del 29.01.2001

POLITICHE COMUNITARIE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 35-4331

Presa d’atto dell’affidamento del servizio di assistenza tecnica all’esecuzione del Programma Operativo obiettivo 3 2000/2006 - Ex Reg. CE 1260/99. Misura F1. Spesa complessiva L. 5.280.000.000 o.f.c. (Euro 2.726.892,43), con prenotazione di L. 145.200.000 (Euro 74.989,54) sul Bilancio 2002, con prenotazione di L. 2.494.800.000 (Euro 1.288.456,672) sul Bilancio 2003. Capp. Vari

PROTEZIONE CIVILE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 40-4334

Legge 11 dicembre 2000, n. 365 e Direttiva Dipartimento Protezione civile 30 gennaio 2001, art. 2. Criteri e modalità per l’erogazione dei contributi in conto interessi e la prestazione delle garanzie

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 54-4348

Variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 ai sensi del D.Lgs. 112/98 per il finanziamento di funzioni e compiti conferiti in materia di prevenzione dagli incendi boschivi

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 70-4364

Accantonamento di Lit. 66.201.000 sul cap. 10740/01 e di Lit. 521.892.857 sul cap. 10741/01 a favore della Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 71-4365

Approvazione della bozza di Convenzione tra la Regione Piemonte e l’Agenzia Spaziale Italiana per la cooperazione nel settore della gestione degli avvenimenti connessi al rischio di impatto con gli asteroidi

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 72-4366

Accantonamento di Lit. 23.300.000 pari a 12033,44 euro sul cap. 10870/2001 e prenotazione di 68327,25 euro sul cap. 10870/2002 e di 16733,20 euro sul cap. 10870/2003 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

SANITA’

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 17-4313

Accantonamento della somma di Lire 4.218.473.000 di cui L. 1.324.000.000 sul cap. 12480/01 e L. 2.894.473.000 sul cap. 12490/01 per l’assegnazione all’Istituto Zooprofilattico di Torino di quanto spettante per i riparti residui deliberati dal CIPE anni 1999 e 2000 e per il riparto 2000 a copertura degli oneri contrattuali

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 18-4314

Accantonamento a favore della Direzione Sanita Pubblica della somma di Lire 318.600.000 da assegnare all’Istituto Zooprofilattico di Torino per le spese in conto capitale anno 1997 (cap. 20820/01)

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 20-4316

Assessorato alla Sanita’. Accantonamento di L.863.767.000= sul cap. 20906 del bilancio 2001 a favore della Direzione Programmazione Sanitaria - Settore Edilizia Sanitaria. Liquidazione fondi perenti regionali a favore dell’ A.S.L. n. 12 di Biella

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 22-4318

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 22 di Novi Ligure. Atto n. 609 del 27.9.01 “Convenzione con l’Universita degli Studi di Torino per l’utilizzazione delle strutture sanitarie degli OO.RR. di Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada da parte della scuola di specializzazione in Patologia Clinica. A.A. 2001/2002". Approvazione

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 23-4319

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 14 di Omegna. Atto n. 483 del 4.10.01 “Accordo convenzionale triennale con la Facolta’ di Psicologia dell’Univ. degli Studi di TO per l’espletamento di tirocinii di formazione ed orientamente presso l’ASL 14 ai sensi art. 18 L. 196/97 e D.M. 25.3.98 n. 142". Approvazione

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 24-4320

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASL 14 di Omegna. Atto n. 482 del 4.10.01 “Attuazione protocollo intesa Univ./Regione per Scuole di Specializzazione. Rinnovo accordo conv. A.A. 2001/2002 tra ASL 14 e Univ. Piemonte Orientale A. Avogadro di Novara per utilizzaz. strutture san. U.O.A. Assistenza alle Tossicodip. da parte Scuola Specializzazione in Psichiatria”. Approvazione

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 25-4321

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 9 di Ivrea. Atto n. 940 del 2.10.01 “Presa d’atto ed approvazione del disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per Scuola di Specializzazione in Chirurgia I e II. Periodo 1.11.01-31.10.02". Approvazione condizionata

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 26-4322

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 6 di Cirie’. Atto n. 1441/DG del 24.9.01 “Presa d’atto disciplinari attuativi del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione. A.A. 2001/2002. Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale I e II”. Approvazione condizionata

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 27-4323

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 6 di Cirie’. Atto n. 1457/DG del 28.9.01 “Presa d’atto disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino e l’Universita’ del Piemonte Orientale per le Scuole di Specializzazione A.A. 2001/2002. Scuola di Specializzazione in Psichiatria”. Approvazione condizionata

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 28-4324

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 18 di Alba. Atto n. 1615 del 20.9.01 “ASL 18-Univ. Studi di TO. Convenzione con Scuola di Spec. in Urologia. Disciplinare attuativo del protocollo intesa tra Regione Piemonte e Universita’ Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione. Anno Accademico 2001/2002". Approvazione condizionata

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 29-4325

Sostituzione componenti aziendali in seno alla Conferenza Permanente prevista dall’art. 6 lettera C, comma 3 del C.C.N.L. dell’Area della Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale. -Modifica alla D.G.R. n. 39-2390 del 05.3.2001

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 41-4335

D.G.R. n. 17-4168 del 22.10.2001. Definizione del trattamento economico del Direttore generale dell’Agenzia regionale per i servizi sanitari

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 56-4350

Accantonamento a favore della Direzione Sanità Pubblica della somma di Lire 150.000.000 (cap. 12170/01) per il potenziamento del sistema informativo per le attività connesse all’anagrafe canina

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 57-4351

Decreto Ministeriale 16 maggio 2001 n. 306. Trasferimento alle Regioni delle competenze autorizzative in materia di vendita diretta e all’ingrosso di medicinali veterinari

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 58-4352

Assessorato Sanità - Accantonamento su un capitolo del bilancio 2001 di somme a favore della Direzione Programmazione Sanitaria per la copertura delle spese in materia di competenza di cui alla L.R. 61/97. (Promozione e sviluppo dei trapianti di organi e tessuti). Accantonamento di L. 590.846.800 sul cap. 12322

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 59-4353

Assessorato Sanità - Accantonamento su un capitolo del bilancio 2001 di somme a favore della Direzione Programmazione Sanitaria per la copertura delle spese in materia di competenza di cui alla L.R. 61/97. (Interventi sanitari a favore di pazienti affetti da fibrosi cistica). Accantonamento di L. 66.000.000 sul cap. 12565

Comunicato dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte

Graduatoria provvisoria dei Medici di Medicina Generale, per l’assegnazione delle zone carenti per l’assistenza primaria del territorio piemontese, relativa al 1º e 2º semestre 1999

TRASPORTI

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 44-4338

Approvazione della bozza di “Contratto di servizio regionale” per il trasporto pubblico locale ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione Piemonte e la SATTI S.p.A.

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 45-4339

Determinazione dei contenuti normativi ed economici del contratto di lavoro del Direttore generale dell’Agenzia regionale delle strade del Piemonte (ARES-Piemonte) ai sensi dell’art. 6, comma 2 L.R. 6 agosto 2001, n. 19. - Approvazione bando e schema di contratto

Codice 26.3
D.D. 27 settembre 2001, n. 634

L.R. 18/04/1989 n. 23. Piano scuolabus 2001. Criteri e modalità di erogazione dei contributi per l’acquisto di scuolabus a seguito delle DD.G.R. n. 1-3278 del 25/06/2001 e n. 36-3947 del 17/09/2001. Spesa di L. 4.036.000.000=, pari ad Euro 2.084.420,02=. (Cap. 20170/2001), (n. 100981/acc.)

Codice 26
D.D. 28 settembre 2001, n. 635

Approvazione dello Schema di “Contratto di servizio regionale” per il trasporto pubblico locale ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione Piemonte e la Trenitalia S.p.A.. Impegno di spesa a favore della Società Trenitalia S.p.A., per far fronte agli oneri derivanti dalla sottoscrizione dello stesso Contratto, della somma di L. 312.500.000.000= sul cap. 14321/2001 (A. 101172)

TURISMO

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 36-4332

Approvazione dello schema di Accordo di programma, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000, inerente la realizzazione di interventi turistico-sportivi funzionali allo svolgimento dei Campionati Mondiali di Canoa 2002

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 65-4359

Accantonamento a favore della Direzione Turismo, Sport e Parchi della somma di L. 1.000.000.000= cap. 14706/2001, per la liquidazione della quota di partecipazione all’Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte

TUTELA DELL’AMBIENTE

D.G.R. 5 novembre 2001, n. 12-4308

Approvazione di modalità e criteri per la presentazione delle domande e l’ammissione a contributo per il sostegno di iniziative di documentazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale per l’anno 2002. Prenotazione di L.700.000.000= (Cap. 15640/02)

Codice 22.1
D.D. 8 novembre 2001, n. 552

Approvazione della modulistica relativa alle richieste di contributo per iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale per l’anno 2002. DGR n. 12-4308 del 5.11.2001

Codice 22.1
D.D. 19 novembre 2001, n. 583

Approvazione di un metodo di analisi multicriteriale per la valutazione dei progetti di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale per l’anno 2002, presentati ai sensi della D.G.R. n. 12-4308 del 5.11.2001

URBANISTICA

D.G.R. 12 novembre 2001, n. 18 - 4388

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Pallanzeno (VCO). Variante di revisione al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 12 novembre 2001, n. 19 - 4389

L.R. n .56/77 e successive modificazioni. Comune di Magliano Alfieri (CN). Approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale

D.G.R. 19 novembre 2001, n. 1 - 4472

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Nichelino (TO). Approvazione della Variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

D.G.R. 19 novembre 2001, n. 2 - 4473

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Lequio Tanaro (CN). Variante n. 3/2000 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

VIABILITA’

Codice 26.2
D.D. 24 agosto 2001, n. 548

Impegno di spesa di L. 3.000.000.000 sul cap. 25355/2001 del Bilancio Regionale per il saldo del contributo sull’Accordo di Programma per la realizzazione del sottopassaggio di Caselle della linea ferroviaria Torino-Ceres

Codice 26.2
D.D. 27 agosto 2001, n. 550

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997. Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Comune di Racconigi - Rettifica del dispositivo della determinazione dirigenziale n. 434 in data 11 luglio 2001 per meno errore materiale nella trascrizione dell’importo da recuperare

Codice 26.2
D.D. 3 settembre 2001, n. 584

D.Lgs. 285/92 art. 36. D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligatori con D.C.R. n. 249 - C.R. 9457 del 18 giugno 1996 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 17.500.000 erogate a favore del Comune di Fossano

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 597

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 1.200.000 erogate a favore del Comune di Trofarello

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 598

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 5.030.400 erogate a favore del Comune di Santa Maria Maggiore

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 599

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 6.499.200 erogate a favore del Comune di Caluso

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 600

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 25 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 8.457.600 erogate a favore del Comune di La Loggia

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 601

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 800.000 erogate a favore del Comune di Candelo

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 602

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 2.000.000 erogate a favore del Comune di Frabosa Soprana

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 603

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 7.680.000 erogate a favore del Comune di Briga Novarese

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 604

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 800.000 erogate a favore del Comune di Formazza

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 605

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 800.000 erogate a favore del Comune di Fenestrelle

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 606

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 11.101.600 erogate a favore del Comune di Caresanablot

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 607

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 6.029.184 erogate a favore del Comune di Cameri

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 608

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 10.000.000 erogate a favore del Comune di Lesa

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 609

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 6.008.000 erogate a favore del Comune di Gozzano

Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 610

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 3.233.354 erogate a favore del Comune di Vigliano Biellese

Codice 26.2
D.D. 20 settembre 2001, n. 626

Autorizzazione al pubblico esercizio del nuovi impianto tranviario di Piazza Caio Mario e di Corso Agnelli relativo al percorso della linea 10 con motrici serie az. 2800, 3100 e 5000 (come da piantina allegata al verbale)

Codice 26.2
D.D. 20 settembre 2001, n. 628

Linea tranviaria a cremagliera “Sassi - Superga”. Modifica di alcune strutture esistenti e realizzazione di nuove protezioni lungo la linea e nelle stazioni. Approvazione del progetto ai sensi dell’art. 3 D.P.R. 753/80

Codice 26.2
D.D. 20 settembre 2001, n. 629

Ferrovia Torino - Ceres. Deroga all’art. 49 del D.P.R. n. 753/80. Mantenimento in servizio di basso fabbricato (tettoia) esistente su area di proprietà della Ditta Sistema Terra S.r.l. di Giordano Nicola sita in Comune di Villanova C.se - Via Torino, 42 - distinta in catasto al foglio n. 61 - particelle nn. 39 e 40. Progetto depositato in data 05.04.2001 prot. n. 3797/26.2

Codice 26.2
D.D. 21 settembre 2001, n. 630

Art. 10 L.R. 40/98. Fase di Verifica della procedura VIA inerente il progetto “Ampliamento della Linea Tranviaria 4" Lotti 1B-2B-3B-4B-4A-6 presentato dalla Città di Torino

Codice 26.2
D.D. 21 settembre 2001, n. 632

Funivia monofune con seggiole biposto ad ammorsamento fisso, denominata “Bersezio - Pied Del Beu”, da m. 1644 a m. 2308 s.l.m., in comune di Argentera (CN). Concessionario il comune di Argentera. Costruzione di una stazione intermedia, fra i sostegni n. 12 e n. 13, dell’impianto. Approvazione progetto

Codice 26.2
D.D. 2 ottobre 2001, n. 651

Rilascio di Nulla Osta per l’autorizzazione alla variante in corso d’opera dell’attraversamento della Ferrovia Torino - Ceres con condotta gas metano alla prog. Km 16*828 in Comune di San Maurizio C.se per alimentazione alla Società P.I.S.T.A. S.p.A.. Approvazione documentazione

Codice 26.2
D.D. 2 ottobre 2001, n. 652

Funivia monofune con cabinette aperte, denominata “Oropa Sport - Monte Camino” da m. 1890 a m. 2388 s.l.m., in Comune di Biella. Concessionaria la società “Funivie Oropa”. Revisione generale con sostituzione delle rulliere con altre di nuova costruzione. Approvazione progetto

Codice 26.2
D.D. 2 ottobre 2001, n. 653

L.R. n. 4/83 art. 2. Contributi alla Province per la progettazione di interventi sulla rete viaria di interesse nazionale - D.G.R. n. 4 - 3722 del 06.08.2001. Approvazione dello schema di convenzione

Codice 26.2
D.D. 4 ottobre 2001, n. 663

Art. 25 della Legge n. 210 del 17.05.1985 - Approvazione opere FS S.p.A. - Progetto per la “Realizzazione del Museo del Trasporto ferroviario in Comune di Bussoleno”

Codice 26.2
D.D. 5 ottobre 2001, n. 675

Tranviaria a cremagliera, “Sassi-Superga” in concessione alla società “A.T.M. di Torino. Rilascio parere favorevole per la riapertura al pubblico esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto

Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 690

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.614", in servizio pubblico, per sola discesa con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 691

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.616", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 692

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.615", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 693

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.617", in servizio pubblico, per sola discesa con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

Codice 26.2
D.D. 16 ottobre 2001, n. 702

Ferrovia Torino - Ceres in concessione alla S.p.A. Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI. Rilascio parere favorevole per l’apertura del fabbricato viaggiatori della stazione Caselle-Città

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


LEGGI E REGOLAMENTI

Legge regionale 19 novembre 2001, n. 32.

Norme in materia di valutazione di insindacabilita’ dei Consiglieri regionali, ai sensi dell’articolo 122, comma 4, della Costituzione.

Il Consiglio regionale ha approvato.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

promulga

la seguente legge:

Art. 1.

(Finalita’)

1. La presente legge, a salvaguardia dell’autonomia e dell’indipendenza riservata ai componenti del Consiglio regionale dall’articolo 122, comma 4 della Costituzione, definisce le procedure per il giudizio di valutazione di insindacabilita’ dei Consiglieri regionali.

Art. 2.

(Principi)

1. I Consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere per le opinioni espresse nell’esercizio delle loro funzioni.

2. Nella fattispecie di cui al comma 1 sono ricomprese tutte le attivita’ che costituiscono esplicazione della funzione consiliare tipica, sia delle attribuzioni direttamente affidate al Consiglio regionale dalla Costituzione e dallo Statuto o da altre fonti normative cui la stessa Costituzione rinvia, nonche’ quelle collegate da nesso funzionale con l’esercizio delle attribuzioni proprie dell’organo legislativo regionale.

3. Il Consiglio regionale e’ l’organo competente a valutare la insindacabilità della condotta eventualmente addebitata ad un proprio membro.

Art. 3.

(Valutazione di insindacabilita’)

1. Qualora un Consigliere sia chiamato a rispondere davanti all’autorita’ giudiziaria per le opinioni espresse nell’esercizio delle sue funzioni, ne da’ immediata comunicazione al Presidente del Consiglio regionale, il quale investe della questione il Consiglio regionale.

2. Il Consiglio regionale procede alla valutazione di insindacabilita’ e si pronuncia entro il termine perentorio di trenta giorni.

3. Qualora il Consiglio regionale deliberi con provvedimento motivato la insindacabilita’ del Consigliere, il Presidente del Consiglio regionale trasmette immediatamente la deliberazione all’Autorita’ giudiziaria titolare del procedimento giudiziario, per quanto di competenza.

Art. 4.

(Istruttoria)

1. La Giunta per le elezioni è l’organismo interno consiliare che ha il compito di procedere all’istruttoria della valutazione di insindacabilita’ e di riferire al Consiglio ai fini dell’assunzione della deliberazione di cui all’articolo 3, comma 2.

La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.

Data a Torino, addì 19 novembre 2001

Enzo Ghigo


DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 19 novembre 2001, n. 101

Nomina componenti della Commissione Tecnica per l’Informazione ai sensi della L.R. 52/90

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Di nominare i Sig.ri Giovanna Maria Fenu e Giulio Cesare Rattazzi, designati dal CORECOM in data 14.11.2001, quali componenti della Commissione Tecnica ai sensi della L.R. 52/90.

Enzo Ghigo


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 5 marzo 2001, n. 11-2363

Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 dell’Agenzia per la protezione ambientale (A.R.P.A.)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, in termini di competenza ed in termini di cassa il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 dell’Agenzia per la protezione ambientale (A.R.P.A.), di cui all’allegato A, parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)

allegato



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 1-4297

Finanziamenti di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata. Definizione dei criteri ai fini della richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di accredito dei fondi attribuiti con le leggi 5.8.1978 n. 457, 25.3.1982 n. 94, 5.4.1985 n. 118, 11.3.1988 n. 67, 17.2.1992 n. 179, 23.12.1996 n. 662 e circolari 28.2.1985 n. 123/c e 23.4.1985 n. 127/c

A relazione dell’Assessore Botta

Il decreto legislativo 31.3.1998, n. 112, art. 63, 1° comma ha demandato alla Conferenza Stato-Regioni il compito di fissare i criteri, le modalità e i tempi per il trasferimento delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica, mediante l’attivazione di accordi di programma tra la competente Amministrazione dello Stato e ciascuna regione;

in data 19.4.2001 è stato siglato, sulla base dell’intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni nelle sedute del 2 e 16 marzo 2000, l’Accordo di Programma tra il Ministero dei Lavori Pubblici, Direzione Generale delle Aree Urbane, e la Regione Piemonte;

l’art. 10 del citato Accordo di Programma attribuisce alla Regione Piemonte un ammontare complessivo pari a L. 827.158.773.045 (euro 427.191.855), di cui L. 720.747.760.570 (euro 372.235.153,5) per le disponibilità attribuite ai sensi degli artt. 2, 3, 4 e 5 del medesimo Accordo e lire 106.411.012.475 (euro 54956.701,53) per le “giacenze rientri art. 25 legge 513/77", così come individuate dall’art. 7 dell’Accordo stesso;

la gestione delle risorse attribuite alla Regione Piemonte, conferite sul conto corrente infruttifero n. 20128/1208 “CDP.ED.Sovv.FONDO GLOBALE REG.”, è disciplinata dalla Convenzione firmata tra la Regione Piemonte e la Cassa Depositi e Prestiti in data 25.7.2001, che modifica le procedure fino ad ora seguite per l’accredito dei fondi;

l’art. 3 della citata Convenzione prevede che la Regione formuli, alla fine di ogni bimestre, la richiesta di accredito alla Cassa Depositi e Prestiti per l’utilizzo delle risorse depositate sul conto corrente sopra richiamato, relativamente alle spese effettivamente sostenute;

ai sensi dell’art. 4 della Convezione può essere costituito un fondo di dotazione della Regione, per un importo massimo pari al 10% delle disponibilità attribuite, per richieste urgenti di pagamento da parte dei beneficiari;

in particolare la Convenzione stipulata tra la Regione Piemonte e la Cassa Depositi e Prestiti prevede che l’emissione del mandato di pagamento sia supportata dalle attestazioni del Responsabile del procedimento sulle spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli interventi nel periodo di riferimento;

inoltre le richieste di accredito dei finanziamenti possono essere avanzate alla Cassa Depositi e Prestiti solo se risultano esaurite le disponibilità di fondi giacenti presso le Tesorerie Provinciali derivanti dagli accrediti effettuati antecedentemente alla stipula della Convenzione;

ai fini della richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti dell’accredito dei fondi occorre che il Responsabile del procedimento amministrativo del Comune o dell’A.T.C. accerti le spese effettivamente sostenute, maturate o rendicontate per la realizzazione dell’intervento e quantificate in base alla documentazione contabile esibita dal beneficiario del finanziamento. Tale documentazione contabile costituisce quindi il riferimento in base al quale il responsabile del procedimento avanza le richieste di accredito dei finanziamenti alla Regione. Gli uffici regionali ai fini dello svolgimento delle competenze loro attribuite e delle eventuali verifiche ritenute opportune, possono richiedere la trasmissione della documentazione contabile in base alla quale il responsabile del procedimento ha avanzato la richiesta;

per quanto riguarda l’utilizzo del fondo di dotazione della Regione per fronteggiare le richieste urgenti di pagamento da parte dei beneficiari del finanziamento (art. 4 della convenzione), occorre procedere all’individuazione delle casistiche che possono comportare necessità urgenti di pagamento a fronte di disponibilità di fondi giacenti presso la Tesoreria Provinciale esaurite;

possono essere considerate condizioni di urgenza i casi in cui il mancato pagamento delle somme dovute comporti un aggravio dei costi dell’intervento (quali interessi per ritardato pagamento) o sia richiesto un immediato esborso in conseguenza di provvedimenti emessi dalle autorità pubbliche competenti a cui occorra dare esecuzione o a seguito di accordi bonari o di risultanze di arbitrati. Il Responsabile del procedimento amministrativo del comune o dell’A.T.C. quantifica le spese effettivamente sostenute, maturate o rendicontate tramite la documentazione contabile esibita dal beneficiario del finanziamento;

la Direzione Edilizia, con nota prot. n. 8300/18 del 19.9.2001 ha provveduto a richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti l’accredito del 10% delle risorse attribuite al fine di costituire il proprio fondo di dotazione. La Cassa Depositi e Prestiti ha comunicato con nota prot. n. 413864 del 2.10.2001 di aver emesso il mandato n. 53448 di complessive L. 82.715.877.300 a favore della Regione Piemonte; con nota prot. n. 9179/18 del 23.10.2001 la Direzione Edilizia, sentite le Agenzie Territoriali per la Casa, ha individuato le modalità per l’utilizzo delle somme accreditate e giacenti presso le Tesorerie Provinciali delle A.T.C.. Ciò al fine di fornire immediata risposta alle richieste di pagamento avanzate dai beneficiari del finanziamento e non incorrere quindi in possibili aggravi dei costi di attuazione degli interventi.

Tutto ciò premesso e considerato, la Giunta Regionale, con voto unanime, espresso nelle forme di legge,

delibera

1) di approvare, in attuazione della Convenzione tra la Cassa Depositi e Prestiti e la Regione Piemonte, stipulata in data 25.7.2001, per l’utilizzo dei fondi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata attribuiti dalle leggi 5.8.1978 n. 457, (con esclusione dei fondi di cui all’art. 3 lettera q), 25.3.1982 n. 94, 5.4.1985 n. 118, 11.3.1988 n. 67, 17.2.1992 n. 179, 23.12.1996 n. 662, e dalle circolari 28.2.1985 n. 123/c, 23.4.1985 n. 127/c, resi disponibili con l’Accordo di Programma stipulato con il Ministero dei LL.PP. in data 19.4.2001, i seguenti criteri:

- le richieste di nuovi accrediti possono essere avanzate alla Cassa Depositi e Prestiti solo se risultano esaurite le disponibilità di fondi giacenti presso le Tesorerie Provinciali, derivanti dagli accrediti effettuati antecedentemente alla data di stipula della Convenzione;

- il Responsabile del procedimento amministrativo del comune o dell’A.T.C. accerta le spese effettivamente sostenute, maturate o rendicontate per la realizzazione dell’intervento e quantificate in base alla documentazione contabile esibita dal beneficiario del finanziamento. Tale documentazione contabile costituisce il riferimento in base al quale il Responsabile del procedimento avanza le richieste di accredito dei finanziamenti alla Regione;

- gli uffici regionali ai fini dello svolgimento delle competenze loro attribuite e delle eventuali verifiche ritenute opportune, possono richiedere la trasmissione della documentazione contabile in base alla quale di Responsabile del procedimento ha avanzato la richiesta;

- l’accredito delle somme disponibili sul fondo di dotazione della Regione, (art. 4 della Convenzione) destinate a soddisfare le richieste urgenti di pagamento da parte dei beneficiari del finanziamento, è autorizzato nei casi in cui il mancato pagamento delle somme dovute comporti un aggravio dei costi dell’intervento (quali interessi per ritardato pagamento) o sia richiesto un immediato esborso in conseguenza di provvedimenti emessi dalle autorità pubbliche competenti a cui occorra dare esecuzione o a seguito di accordi bonari o di risultanze di arbitrati. Il Responsabile del procedimento amministrativo del comune o dell’A.T.C. quantifica le spese effettivamente sostenute, maturate o rendicontate tramite la documentazione contabile esibita dal beneficiario del finanziamento;

- le procedure per i pagamenti delle somme dovute ai soggetti attuatori (A.T.C., Comuni, Imprese, Cooperative) da parte delle Tesorerie Provinciali restano invariate;

2) di demandare alla Direzione Edilizia la gestione della nuova procedura di richiesta di accredito alla Cassa Depositi e Prestiti e la predisposizione della modulistica necessaria.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 2-4298

Delega all’arch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi indetta dal Provveditorato Regionale alle OO.PP. per il Piemonte in merito alla sostituzione di n. 3 sostegni della linea 220 KV Verampio-Pallanzeno T. 225, nel territorio dei comuni di Crodo, Masera e Montecrestese

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di delegare l’arch. Claudio Fumagalli, Dirigente responsabile del competente settore “Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica” della Direzione Pianificazione e gestione urbanistica, in qualità di rappresentante unico della Regione Piemonte nella Conferenza di Servizi convocata per il giorno 14 novembre 2001 - ed eventuali futuri aggiornamenti - per la definizione dell’intesa con lo Stato, secondo le modalità definite dall’art. 3 del D.P.R. 18.4.1994, n. 383, finalizzata alla valutazione e approvazione del progetto descritto nelle premesse al presente provvedimento deliberativo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 3-4299

Parziale modifica e integrazione D.G.R. n. 10-22685 del 7.7.1997. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di modificare la D.G.R. n. 10-20685 del 7.7.97 sostituendo l’Avv. Silvia di Palo con l’avv. Giovanna Scollo nella difesa dell’Amministrazione Regionale nel succitato procedimento;

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 4-4300

Autorizzazione a proporre ricorso in Consiglio di Stato per l’annullamento della sentenza T.A.R. Piemonte n. 1701/2001 in ordine a occupazione d’urgenza nel comune di Bubbio a favore di una Società. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli avv.ti Enrico Romanelli e Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale ad interporre ricorso avanti al Consiglio di Stato come in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa tanto unitamente quanto disgiuntamente degli avv.ti Enrico Romanelli e Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso il primo in Roma, Via Cosseria n. 5.

La spesa afferente l’incarico all’avv. Enrico Romanelli verrà impegnata e liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine professionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 5-4301

Autorizzazione a transigere la vertenza pendente dinanzi al Giudice di Pace di Ovada promossa da un privato c/ Regione Piemonte. Spesa L. 900.000 sul cap. 13097 L. 1.074.448 sul cap. 10560 del bilancio ‘01

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di liquidare in via transattiva al (omissis), presso il domicilio legale eletto nello studio dell’avv. Vittorio Gatti, Via Trotti n. 58, Alessandria, la somma di L. 900.000 a titolo di indennizzo sul cap. 13097 del Bilancio 2001 che sarà oggetto d’impegno con successiva determinazione dirigenziale e la somma di L. 1.074.448 a titolo di spese legali che si impegna sul cap. 10560 del bilancio 2001 (5411/I).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 6-4302

Liquidazione competenze professionali quale C.T.P. all’arch. Maria Pia Orsini. Spesa L. 468.800 (cap. 10560/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di liquidare, quali spettanze dovute per l’opera svolta per conto della Regione Piemonte all’Arch. Maria Pia Orsini la somma di L. 1.468.800 al lordo della ritenuta d’acconto.

La somma residua di L. 468.800 è impegnata sul cap. 10560/2001 (imp. n. 5409).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 7-4303

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato per l’accertamento del diritto al pagamento delle differenze economiche connesse allo svolgimento delle funzioni superiori di Aiuto. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 8-4304

Autorizzazione a costituirsi nel ricorso in Cassazione proposto da un privato per l’annullamento della sentenza della Corte d’Appello di Torino, Sez. Lavoro, n. 299/01. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli avv.ti Paolo Monti ed Enrico Romanelli

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio dinanzi la Suprema Corte di Cassazione in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente e nella eventuale successiva esecuzione mediante la rappresentanza, tanto unitamente quanto disgiuntamente, degli Avv.ti Paolo Monti ed Enrico Romanelli, presso il secondo dei quali elegge domicilio in Roma, Via Cosseria n. 5.

La spesa relativa impugnata e contestualmente liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 9-4305

Liquidazione competenze professionali quale C.T.P. al dott. Giorgio Serafini. Spesa L. 1.450.000 (cap. 10560/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di liquidare al Dott. Giorgio Serafini, (omissis) la somma di L. 1.450.000.

La somma residua di L. 1.450.000 è impegnata sul cap. 10560/2001 (imp. n. 5410).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 10-4306

Attivita’ istituzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settori Attivita’ Negoziale e Contrattuale e Patrimonio Immobiliare. Accantonamento ed incremento di precedenti accantonamenti per un totale di L. 2.384.880.000 sul bilancio 2001 - (Capitoli 10400, 10404 e 10540)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di integrare degli importi di L. 1.830.880.000 e di L. 272.000.000 rispettivamente l’accantonamento A 100328 effettuato sul capitolo 10400 e A 100330 effettuato sul cap. 10404 del bilancio 2001 con la D.G.R. n. 3-2129 del 30.01.2001 per il raggiungimento degli obiettivi ivi indicati;

* di accantonare sul capitolo 10540 del bilancio per l’esercizio 2001 i sottoriportati importi assegnandoli all’area funzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico per il raggiungimento degli obiettivi di cui alle premesse, riferiti alle attività dei Settori indicati a lato degli importi stessi:

- lire 152.000.000 - per IL Settore Attività Negoziale e Contrattuale (A/101414)

- lire 130.000.000 - per il Settore Patrimonio Immobiliare.  (A/101415)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 11-4307

Incremento di complessive Lire 150.000.000 dei fondi stanziati sui capitoli 10320 e 10520 del bilancio 2001, assegnati alla Direzione Patrimonio e Tecnico con D.G.R. n. 25-2105 del 29.01.2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di incrementare gli accantonamenti di cui alla D.G.R. n. 25-2105 del 29-1-2001 nel seguente modo:

• da L. 318.000.000 a L. 418.000.000 la somma ivi assegnata alla Direzione Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa, nell’ambito dello stanziamento sul capitolo 10320 del bilancio per l’esercizio 2001 (assegnazione n. 100310);

• da L. 2.184.000.000 a L. 2.234.000.000 la somma ivi assegnata alla Direzione Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa, nell’ambito dello stanziamento sul capitolo 10520 del bilancio per l’esercizio 2001 (assegnazione n. 100308).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 12-4308

Approvazione di modalità e criteri per la presentazione delle domande e l’ammissione a contributo per il sostegno di iniziative di documentazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale per l’anno 2002. Prenotazione di L.700.000.000= (Cap. 15640/02)

A relazione dell’Assessore Cavallera

Premesso che l’azione di documentazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale impostata dall’Assessorato all’Ambiente prevede il sostegno in forma di contributo finanziario ad iniziative proposte e sviluppate localmente da soggetti sia amministrativi che a carattere associativo.

Rilevato che il sistema dei contributi ha rappresentato un’efficace modalità operativa per dare spazio all’iniziativa e alla progettualità a livello locale, valorizzando e incentivando da un lato l’azione di enti pubblici e di associazioni, e dall’altro contribuendo allo sviluppo di un sistema di rete regionale articolato in Laboratori Territoriali presenti in tutte le province piemontesi.

Osservato che i Laboratori Territoriali sono stati costituiti allo scopo di raccordare, sul piano organizzativo e propositivo, le amministrazioni, gli enti, le associazioni e la scuola, ed attualmente rappresentano un punto di riferimento per l’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione ed educazione ambientale, attivate e gestite nell’ambito della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale.

Considerato, inoltre, che la valorizzazione del territorio deve essere perseguita attraverso una partecipazione, per quanto possibile, allargata e corresponsabile di tutti gli attori sociali che operano in campo ambientale e, pertanto, è opportuno il coinvolgimento degli enti e delle associazioni del territorio, anche con la sperimentazione di nuove modalità organizzative ed operative (es. Agenda XXI locali) che puntino su azioni integrate, innanzitutto di tipo preventivo, finalizzate alla protezione e valorizzazione delle risorse ambientali ed al loro utilizzo ecocompatibile.

Valutato inoltre che le politiche di tutela dell’ambiente possono rappresentare un’occasione per valorizzare le risorse del territorio, in modo consapevole ed equilibrato e che la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali, intese anche come risorse economiche, presuppongono un’azione sinergica e concertata tra i diversi soggetti istituzionali ed associativi e che l’educazione ambientale può essere un valido mezzo per stimolare nei cittadini e nelle istituzioni comportamenti consapevoli e responsabili nei confronti del contesto ambientale.

Considerato che promuovere e sostenere l’educazione ambientale, intesa come un processo formativo interdisciplinare e trasversale che comprende componenti emotive e cognitive, valori e comportamenti, significa sensibilizzare sulle problematiche ambientali cittadini ed istituzioni, incentivando e facilitando l’interesse e la partecipazione della scuola ma anche di un pubblico adulto nei confronti di iniziative ed azioni finalizzate alla conoscenza del territorio locale, all’analisi dei problemi determinati dalla compatibilità sviluppo-ambiente e alla promozione di cambiamenti nei comportamenti individuali e collettivi.

Valutato che l’educazione ambientale consente di comprendere la complessità delle relazioni tra fenomeni fisici e attività umane, contribuisce a sviluppare il senso civico, a formare la cittadinanza attiva, a ricostruire il senso di identità e le radici di appartenenza dei singoli e dei gruppi, diffondendo la cultura della partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente e creando un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il territorio.

Visto l’art.5 dello Statuto della Regione Piemonte;

vista la Legge Regionale n.32 del 1982.

Per quanto sopra premesso la Giunta Regionale unanime, con voto espresso nelle forme di legge,

delibera

- di approvare i criteri, le procedure e le modalità per la richiesta di contributi per azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale ideate, attivate e gestite da enti pubblici, da associazioni senza fini di lucro e dai Laboratori della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale per l’anno 2002, come previsti dal documento allegato alla presente deliberazione di cui è parte integrante;

- di prevedere il sostegno contributivo per le azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale ammesse a contributo fino al 50 % delle spese ammissibili, richiedendo la compartecipazione economica da parte degli enti pubblici, delle associazioni senza fini di lucro e degli enti sede di Laboratorio Territoriale;

- di prenotare per le finalità del presente bando la somma di L. 700.000.000= (100221/P) sul capitolo 15640/2002; rimandando ad un successivo provvedimento l’individuazione di ulteriori risorse da destinare alle attività previste;

- di prevedere la contemporanea pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione, del dispositivo della deliberazione e del documento allegato relativo ai criteri, alle procedure e alle modalità per le richieste di contributo.

(omissis)

Le Determinazioni Dirigenziali n. 552 dell’8 novembre 2001 Codice 22.1 e n. 583 del 19 novembre 2001 Codice 22.1 relative alla presente Deliberazione di Giunta sono pubblicate in questo Bollettino Ufficiale, Parte I (n.d.r.)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AD ENTI PUBBLICI, ALLE AMMINISTRAZIONI SEDE DEI LABORATORI TERRITORIALI DELLA RETE REGIONALE DI SERVIZI PER L’EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLE ASSOCIAZIONI SENZA FINI DI LUCRO PER AZIONI ED INIZIATIVE DI DOCUMENTAZIONE, INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE IN CAMPO AMBIENTALE PER L’ANNO 2002

FINALITA’ E LINEE DI INTERVENTO

I progetti devono promuovere la sostenibilità ambientale in una logica di azione corresponsabile e partecipata che coinvolga diversi attori, pubblici e privati, che operano in campo ambientale. Il successo delle politiche di tutela, protezione e valorizzazione delle risorse ambientali presuppone infatti un’azione sinergica e concertata tra diversi soggetti istituzionali e la cosiddetta società civile. Una delle finalità del presente bando è pertanto la progettazione partecipata e corresponsabile che, in un’ottica di condivisione degli obiettivi e delle risorse, coinvolga istituzioni pubbliche e soggetti privati, anche tramite modalità organizzative e operative di tipo innovativo.

I progetti devono perseguire le seguenti linee di intervento:

* sensibilizzare sulle problematiche ambientali cittadini ed istituzioni;

* stimolare cambiamenti nei comportamenti e nelle abitudini, promuovendo atteggiamenti di rispetto nei confronti dell’ambiente;

* diffondere informazioni e conoscenze sui temi ambientali ed incentivare la partecipazione del pubblico ai processi decisionali riguardanti l’ambiente;

* promuovere e sostenere l’educazione ambientale.

TEMI DI RIFERIMENTO

I progetti devono essere finalizzati a diffondere sensibilità ambientale e conseguenti comportamenti positivi sui seguenti temi:

a) tutela del territorio e prevenzione dei rischi naturali

b) campagne di informazione sulla produzione e sullo smaltimento dei rifiuti (prevenzione e recupero)

c) inquinamento atmosferico, acustico, idrico

d) conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e salvaguardia della biodiversità

e) avvio di processi di Agende XXI locali

f) campagne di comunicazione e percorsi didattici sulle produzioni e i consumi agroalimentari, biologici ed ecocompatibili

g) ecologia urbana

h) mobilità sostenibile

i) promozione del risparmio energetico

j) programmi di informazione ed educazione al rispetto degli animali ed alla loro salute.

SOGGETTI BENEFICIARI

Enti pubblici, Amministrazioni sede dei laboratori territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale e Associazioni non aventi finalità di lucro, attestata con la presentazione di copia dello statuto o dell’atto costitutivo, qualora non ancora in possesso del competente Settore regionale.

TERMINE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Data ultima per la presentazione delle domande e dei progetti è stabilita nel giorno venerdì 29 marzo 2002, entro le ore 12.00. Le istanze presentate o spedite oltre tale data non saranno ammesse all’istruttoria e, nel caso di presentazione di più domande da parte di uno stesso soggetto proponente sarà comunque presa in considerazione una sola domanda ad insindacabile giudizio del Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento ambientale.

Le domande, regolarizzate ai fini dell’imposta di bollo (D.P.R. n. 642/72 e successive modificazioni), con esclusione degli enti pubblici e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), sono da prodursi a firma del legale rappresentante.

Consegna:

* a mano: la consegna delle domande e dei progetti dovrà essere attestata da numero di protocollo della Direzione regionale Tutela e Risanamento ambientale, Programmazione gestione rifiuti (orario 10/12 - 14/16 dal lunedì al giovedì e 10/12 il venerdì);

* spedizione: le domande ed i progetti dovranno essere indirizzate a: Regione Piemonte Assessorato Ambiente, Settore Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale, via Principe Amedeo, 17 - 10123 Torino (farà fede il timbro postale);

* mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.3961, o posta elettronica utilizzando l’indirizzo risanamento.ambientale@regione.piemonte.it , accompagnate dalla fotocopia non autenticata del documento di identità del legale rappresentante, con l’obbligo - entro i dieci giorni successivi - di integrare la domanda con la marca da bollo relativa (salvo i casi di esenzione), mediante consegna a mano o invio per posta.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo, nell’oggetto del fax o della posta elettronica dovrà essere scritto: “L.R.: 32/82 - Sostegno ad azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale - anno 2002".

Per informazioni:

dott.ssa Anna Maria Sacco, tel. 011/432.4772, e-mail: annamaria.sacco@regione.piemonte.it

dott. Alessandro Palese, tel. 011/432.4761, e-mail: palese@regione.piemonte.it

MODALITA’ PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda ed i progetti dovranno essere compilati utilizzando i modelli approvati con determinazione del dirigente e pubblicati sul presente numero del B.U.R.P.

I progetti dovranno riportare l’indicazione del responsabile e del referente e dovranno essere corredati da un piano economico complessivo con la specificazione delle singole voci di spesa, delle risorse eventualmente impegnate e di altri contributi richiesti o concessi. Non verranno esaminati eventuali documenti allegati ai progetti diversi da quelli richiesti.

Le schede riassuntive dei progetti dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio e-mail ai seguenti indirizzi:

annamaria.sacco@regione.piemonte.it

palese@regione.piemonte.it

Nel caso in cui la documentazione pervenuta non consenta di svolgere un adeguato esame della proposta, il Settore regionale competente potrà richiedere anche per via breve le necessarie integrazioni.

In ogni caso il Settore stesso, a suo insindacabile giudizio, potrà ritenere motivo di esclusione la presentazione di una documentazione insufficiente.

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti, senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

AMMONTARE DEL CONTRIBUTO

Il sostegno contributivo che comunque non potrà eccedere il 50% del costo totale dell’iniziativa, è fissato per un ammontare non eccedente L. 30.000.000 per gli enti pubblici, L. 60.000.000 per le amministrazioni sede dei laboratori territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale e L. 10.000.000 per le associazioni senza fini di lucro.

I contributi, subordinati alla disponibilità finanziaria del bilancio regionale per l’anno 2002, saranno assegnati previa istruttoria con Determinazione del dirigente responsabile del Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”.

MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PER GLI ENTI PUBBLICI ED ASSOCIAZIONI SENZA FINI DI LUCRO

Il contributo regionale sarà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’iniziativa, previa presentazione dei seguenti documenti:

- relazione attestante la conclusione delle attività da compilare secondo il modello che verrà inviato a seguito dell’ammissione a contributo;

- rendiconto delle spese sostenute con riferimento all’ammontare del costo complessivo per la realizzazione dell’intero progetto (parte II del modello sopra richiamato);

- dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa al rendiconto;

- materiale eventualmente prodotto, utile come documentazione per i Laboratori Territoriali e per il Settore competente (congruo numero di copie). Detto materiale dovrà essere inviato direttamente ai suddetti Laboratori e al Settore competente.

Il materiale prodotto con il contributo della Regione Piemonte non potrà essere oggetto di forme di commercializzazione, dovrà riportare il logo della Regione Piemonte, nonché la dizione “Realizzato con il contributo della Regione Piemonte Assessorato all’Ambiente”.

Nel caso che la spesa complessiva dichiarata sia inferiore a quanto previsto nel progetto iniziale, il saldo sarà ridotto in proporzione.

Qualora il progetto non venga terminato entro due anni dalla data di pubblicazione sul bollettino ufficiale dell’atto di ammissione a contributo, si procederà alla revoca del medesimo.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PER LE AMMINISTRAZIONI SEDE DI LABORATORIO TERRITORIALE

La concessione del contributo sarà subordinata alla verifica dei seguenti requisiti:

1. rapporto convenzionale in essere

2. presentazione delle schede di rilevazione sullo stato di attuazione dei progetti finanziati nel 2001

3. redazione dei progetti secondo i modelli pubblicati sul presente numero del B.U.R.P.

L’ammontare del contributo verrà determinato in base alla valutazione della qualità del programma di attività del Laboratorio, che verrà effettuata dal Settore regionale competente, attraverso un’analisi che terrà conto sia degli elementi costitutivi dei progetti, sia delle modalità di redazione delle domande.

Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione all’approvazione dei progetti, stante il rapporto convenzionale con le Amministrazioni sede dei Laboratori.

Le Amministrazioni assegnatarie, entro un anno dall’avvenuta erogazione del contributo, dovranno far pervenire la documentazione comprovante l’avvenuta attuazione o l’avvio delle attività finanziate, con un dettagliato elenco delle spese già sostenute relative alle attività svolte.

A conclusione dei lavori dovrà essere presentato il rendiconto consuntivo, nonché una relazione con tutti gli elementi di conoscenza e le informazioni utili ad illustrare lo sviluppo e la realizzazione dei progetti, i risultati ottenuti e copia di eventuali materiali prodotti in numero adeguato a dotarne tutti gli altri laboratori territoriali.

MOTIVI DI NON AMMISSIBILITÀ ALL’ISTRUTTORIA

Non saranno ammesse all’istruttoria:

1. domande presentate direttamente dalle scuole, ad eccezione di consorzi o di reti di scuole formalmente costituiti, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. n.275 dell’8 marzo 1999;

2. domande relative ad iniziative già realizzate;

3. iniziative che sviluppano temi diversi da quelli previsti nel presente Bando;

4. corsi di formazione professionale;

5. istanze consegnate o spedite oltre il 29 marzo 2002;

6. domande che presentano richieste di contributo superiori all’ammontare previsto;

7. domande e progetti non compilati utilizzando i modelli pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, domande e progetti incompleti o privi dei requisiti richiesti dal bando;

8. domande presentate da organizzazioni di volontariato iscritte nella sezione “Tutela e valorizzazione dell’ambiente” del Registro regionale in quanto beneficiano di specifico bando;

9. domande presentate da enti pubblici e associazioni che hanno subito provvedimento di revoca, escluse le ipotesi di rinuncia;

10. domande inviate da enti convenzionati nell’ambito della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale non inserite nella programmazione dei Laboratori Territoriali.

ONERI NON AMMISSIBILI A CONTRIBUTO

* Allestimento o recupero di strutture da destinarsi a Centri di educazione ambientale

* Ripristino di aree degradate

* Arredi vari, compresi quelli per parchi e giardini (con esclusione di bacheche illustrative per esposizione e percorsi autoguidati)

* Beni mobili (apparecchiature e arredi da ufficio, strumentazioni audio e video, computer...) e beni immobili

* Spese per l’ordinario funzionamento dell’organizzazione

* Oneri relativi ad iniziative autopromozionali dell’organizzazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I progetti presentati dai Laboratori Territoriali istituiti ai sensi dei Programmi triennali per la tutela dell’ambiente (P.T.T.A.) 1989-91 e 1994-96 non saranno selezionati secondo i criteri di valutazione sotto riportati stante il rapporto convenzionale in essere, ma dovranno essere coerenti con la programmazione della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale. I Laboratori Territoriali rappresentano infatti i nodi sul territorio della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale. Secondo il disegno progettuale approvato con D.G.R. 44-26677 del 15 febbraio 1999 “tale denominazione infatti può essere riferita esclusivamente a quelle istanze che, avendo aderito tramite convenzione al progetto della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale, intendono avvalersi dei servizi, delle iniziative e delle risorse disponibili per la Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale e per converso ne condividono gli obiettivi, i programmi e le modalità di funzionamento.”

Gli elementi costitutivi dei progetti presentati dai Laboratori Territoriali sono i seguenti:

* analisi del contesto di riferimento in cui si colloca l’intervento

* finalità generali del progetto e delle sue eventuali articolazioni

* obiettivi e risultati attesi

* tipologia dei destinatari e delle azioni previste

* descrizione delle fasi di realizzazione del progetto

* tempi di attuazione previsti

* aspetti qualificanti del progetto, con particolare riferimento agli obiettivi, alle metodologie e agli strumenti previsti per il monitoraggio delle attività

* prospettive di sviluppo delle iniziative e possibile estensione e riproducibilità delle stesse

La valutazione dei progetti presentati da enti pubblici ed associazioni senza fini di lucro sarà effettuata con l’utilizzo di un metodo di analisi multicriteriale che sarà approvato con determinazione dirigenziale.

Tale valutazione sarà effettuata sulla base delle seguenti dimensioni:

1. qualità del progetto

2. diffusione e ampiezza dell’impatto

3. dimensione finanziaria

Ad ogni dimensione corrispondono più criteri di valutazione che fanno riferimento agli elementi progettuali richiesti nella “scheda riassuntiva del progetto” di cui al modello approvato determinazione dirigenziale e pubblicato sul presente numero del B.U.R.P.

* qualità del progetto: livello di dettaglio, monitoraggio, progettazione partecipata e concertazione

* diffusione e ampiezza dell’impatto: piano di comunicazione, coinvolgimento, categorie coinvolte, diffusione sul territorio regionale

* dimensione finanziaria: rapporto costo-benefici, affidabilità,.

FORMULAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda ed il progetto dovranno essere compilati utilizzando i modelli approvati con determinazione del dirigente e pubblicati sul presente numero del B.U.R.P.

Il progetto dovrà riportare l’indicazione del responsabile e referente e dovrà essere corredato da un piano economico complessivo con la specificazione delle singole voci di spesa, delle risorse eventualmente impegnate e di altri contributi richiesti o concessi. Non verranno esaminati eventuali documenti allegati al progetto diversi da quelli richiesti.

Le schede riassuntive del progetto dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio e-mail ai seguenti indirizzi:

annamaria.sacco@regione.piemonte.it

palese@regione.piemonte.it

Nel caso in cui la documentazione pervenuta non consenta di svolgere un adeguato esame della proposta, il Settore regionale competente potrà richiedere anche per via breve le necessarie integrazioni.

In ogni caso il Settore stesso, a suo insindacabile giudizio, potrà ritenere motivo di esclusione la presentazione di una documentazione insufficiente.

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

A norma della Legge 675/1996 “Tutela della persona e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali” si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”, sarà unicamente finalizzato all’espletamento delle proprie funzioni istituzionali di informazione, documentazione e promozione delle politiche ed attività realizzate nel settore della tutela ambientale. L’istanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona del Dirigente del Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”.



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 13-4309

Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Turismo-Sport-Parchi della somma di Lire 10.000.000 stanziata sul Capitolo 10940 del Bilancio 2001 per il finanziamento dell’adesione alla Associazione Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di disporre l’accantonamento e l’assegnazione alla Direzione Turismo-Sport-Parchi della somma di Lire 10.000.000 stanziata sul Capitolo 10940 del Bilancio di previsione 2001 per rinnovare l’adesione per l’anno 2001 della Regione Piemonte alla Associazione Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali con sede presso la Comunità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Via Nefetti, n. 3, in Comune di Santa Sofia (Forlì). (A. 101416)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 14-4310

Accantonamento ed assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale della somma di Lire 1.228.000.000 per l’attuazione delle politiche in materia di emigrazione (capp.11892 - 11990 - 20570/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Per le motivazioni illustrate in premessa:

* di accantonare ed assegnare alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale le somme di seguito elencate per la realizzazione degli interventi contenuti nel Programma Attuativo 2001, in materia di emigrazione:

Cap. 11892 Spese dirette per il finanziamento degli interventi in materia di movimenti migratori (L.R. 1/1987) L. 443.000.000 A.101418

Cap. 11990 Interventi in materia di movimenti migratori L 765.000.000 A. 101419

Cap. 20570 Interventi per l’incentivazione dell’attività produttiva degli emigrati che rientrano (art.14 della L.R. 1/1987) L. 20.000.000 A. 101420

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 15-4311

Integrazione D.G.R. n. 76-20021 in data 16/11/1992 avente quale oggetto: “Opera Pia Chiodi-Corazza di Gamalero (AL). Estinzione”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di integrare la D.G.R. n. 76-20021 in data 16/11/1992, concernente l’estinzione dell’Opera Pia “Chiodi-Corazza” di Gamalero, con l’individuazione dei due appezzamenti di terreno descritti in narrativa onde consentire al Comune stesso di effettuare la trascrizione e voltura catastale dei terreni medesimi.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 16-4312

Art. 17 L.R. 8/8/97. n. 51 - Individuazione di attività in materia socio-assistenziale - Accantonamento di L. 116.800.000 sul cap. 11880/2001 e assegnazione delle risorse alla Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare, nell’ambito di quanto già previsto al punto 1) dell’Allegato alla D.G.R. n. 28-3671 del 3/8/2001 e in attuazione dell’art. 3 della L.R. 62/95, la realizzazione di una campagna di comunicazione “Pronti ad ascoltare” volta a contrastare la solitudine delle persone più deboli, supportandole nel soddisfacimento delle proprie necessità di relazione e di conoscenza delle possibili soluzioni ai loro problemi sociali, nella loro accezione più generale;

- di accantonare la somma di L. 116.800.000 sul cap 11880/2001, assegnandola alla Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale per la realizzazione delle attività sopra indicate. A. 101423.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 17-4313

Accantonamento della somma di Lire 4.218.473.000 di cui L. 1.324.000.000 sul cap. 12480/01 e L. 2.894.473.000 sul cap. 12490/01 per l’assegnazione all’Istituto Zooprofilattico di Torino di quanto spettante per i riparti residui deliberati dal CIPE anni 1999 e 2000 e per il riparto 2000 a copertura degli oneri contrattuali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare, per le ragioni in premessa espresse, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma di complessiva di L. 4.218.473.000 di cui L. 1.324.000.000 sul cap. 12480/01 (101349/A) e L. 2.894.473.000 sul cap. 12490/01 (101413/A) per far fronte all’erogazione di quanto ancora spettante all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con sede in Torino, via Bologna 148 per le spese correnti anni 1999 - 2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 18-4314

Accantonamento a favore della Direzione Sanità Pubblica della somma di Lire 318.600.000 da assegnare all’Istituto Zooprofilattico di Torino per le spese in conto capitale anno 1997 (cap. 20820/01)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare, a favore della Direzione Sanità Pubblica, per quanto in premessa espresso, la somma di L. 318.600.000 sul cap. 20820/01 (101412/A), quale quota spettante all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, con sede in Torino, via Bologna 148, per le spese in conto capitale anno 1997.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 20-4316

Assessorato alla Sanita’. Accantonamento di L.863.767.000= sul cap. 20906 del bilancio 2001 a favore della Direzione Programmazione Sanitaria - Settore Edilizia Sanitaria. Liquidazione fondi perenti regionali a favore dell’ A.S.L. n. 12 di Biella

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare, a favore della Direzione Programmazione Sanitaria dell’Assessorato alla Sanità, l’accantonamento di L. 863.767.000 sul cap. 20906 del bilancio 2001, al fine di procedere alle liquidazioni delle parcelle spettanti ai progettisti incaricati della redazione del progetto relativo al nuovo Ospedale di Biella. (A. 101398)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 22-4318

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 22 di Novi Ligure. Atto n. 609 del 27.9.01 “Convenzione con l’Universita degli Studi di Torino per l’utilizzazione delle strutture sanitarie degli OO.RR. di Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada da parte della scuola di specializzazione in Patologia Clinica. A.A. 2001/2002”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L. 22 di Novi Ligure n. 609 del 27.09.01 avente ad oggetto “Convenzione con l’Università degli Studi di Torino per l’utilizzazione delle strutture sanitarie degli OO.RR. di Acqui Terme, Novi Ligure e Ovada, da parte della Scuola di Specializzazione di Patologia Clinica - A.A. 2001/2002”;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 23-4319

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 14 di Omegna. Atto n. 483 del 4.10.01 “Accordo convenzionale triennale con la Facolta’ di Psicologia dell’Univ. degli Studi di TO per l’espletamento di tirocinii di formazione ed orientamente presso l’ASL 14 ai sensi art. 18 L. 196/97 e D.M. 25.3.98 n. 142”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L. 14 di Omegna n. 483 del 4.10.01 avente ad oggetto “Accordo convenzionale, per un periodo triennale, con la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, per l’espletamento di tirocinii di formazione ed orientamento presso l’ASL n. 14-V.C.O. di Omegna, ai sensi dell’art. 18 della L. 24.6.1997 n. 196 e discendente D.M. 25.3.1998 n. 142;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 24-4320

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASL 14 di Omegna. Atto n. 482 del 4.10.01 “Attuazione protocollo intesa Univ./Regione per Scuole di Specializzazione. Rinnovo accordo conv. A.A. 2001/2002 tra ASL 14 e Univ. Piemonte Orientale A. Avogadro di Novara per utilizzaz. strutture san. U.O.A. Assistenza alle Tossicodip. da parte Scuola Specializzazione in Psichiatria”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L. 14 di Omegna n. 482 del 4.10.01 avente ad oggetto “Attuazione protocollo di intesa Università/Regione per le Scuole di Specializzazione. Rinnovo accordo convenzionale per l’anno accademico 2001/2002 tra l’ASL n. 14-V.C.O. di Omegna e l’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro di Novara per l’utilizzazione delle strutture sanitarie dell’U.O.A. di Assistenza alle Tossicodipendenze da parte della Scuola di Specializzazione in Psichiatria;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 25-4321

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 9 di Ivrea. Atto n. 940 del 2.10.01 “Presa d’atto ed approvazione del disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per Scuola di Specializzazione in Chirurgia I e II. Periodo 1.11.01-31.10.02". Approvazione condizionata

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L. 9 di Ivrea n. 940. del 2.10.01 avente ad oggetto “Presa d’atto ed approvazione del disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per Scuola di Specializzazione in Chirurgia I e II. Periodo 1.11.01-31.10.02” a condizione che:

1. le previsioni concernenti l’accertamento dell’impegno orario degli specializzandi e la responsabilità del relativo controllo si conformino alle prescrizioni del protocollo d’intesa Regione-Università A.A. 2000/2001 (D.G.R. 28-320 del 29.6.2000);

2. gli oneri concernenti la copertura assicurativa per i rischi professionali e infortuni connessi all’attività formativa siano posti a carico dell’Università secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 8, D.Lgs 257/91, pur potendo, l’Azienda, stipulare polizza meramente integrativa per la copertura assicurativa concernente eventi esclusivamente ricadenti sotto la propria diretta responsabilità.

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 26-4322

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 6 di Cirie’. Atto n. 1441/DG del 24.9.01 “Presa d’atto disciplinari attuativi del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione. A.A. 2001/2002. Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale I e II”. Approvazione condizionata

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L. 6 di Ciriè n. 1441/D.G. del 24.09.01 avente ad oggetto “Presa d’atto disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione A.A. 2001/2002 - Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale I e II”a condizione che:

1. le previsioni concernenti l’accertamento dell’impegno orario degli specializzandi e la responsabilità del relativo controllo si conformino alle prescrizioni del protocollo d’intesa Regione-Università A.A. 2000/2001 (D.G.R. 28-320 del 29.6.2000);

2. gli oneri concernenti la copertura assicurativa per i rischi professionali e infortuni connessi all’attività formativa siano posti a carico dell’Università secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 8, D.Lgs 257/91, pur potendo, l’Azienda, stipulare polizza meramente integrativa per la copertura assicurativa concernente eventi esclusivamente ricadenti sotto la propria diretta responsabilità.

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 27-4323

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 6 di Cirie’. Atto n. 1457/DG del 28.9.01 “Presa d’atto disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino e l’Universita’ del Piemonte Orientale per le Scuole di Specializzazione A.A. 2001/2002. Scuola di Specializzazione in Psichiatria”. Approvazione condizionata

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L. 6 di Ciriè n. 1457/D.G. del 28.09.01 avente ad oggetto “Presa d’atto disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale per le Scuole di Specializzazione A.A. 2001/2002 - Scuola di Specializzazione in Psichiatria” a condizione che:

1. le previsioni concernenti l’accertamento dell’impegno orario degli specializzandi e la responsabilità del relativo controllo si conformino alle prescrizioni del protocollo d’intesa Regione-Università A.A. 2000/2001 (D.G.R. 28-320 del 29.6.2000);

2. gli oneri concernenti la copertura assicurativa per i rischi professionali e infortuni connessi all’attività formativa siano posti a carico dell’Università secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 8, D.Lgs 257/91, pur potendo, l’Azienda, stipulare polizza meramente integrativa per la copertura assicurativa concernente eventi esclusivamente ricadenti sotto la propria diretta responsabilità;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 28-4324

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 18 di Alba. Atto n. 1615 del 20.9.01 “ASL 18-Univ. Studi di TO. Convenzione con Scuola di Spec. in Urologia. Disciplinare attuativo del protocollo intesa tra Regione Piemonte e Universita’ Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione. Anno Accademico 2001/2002". Approvazione condizionata

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L 18 di Alba n. 1615. del 20.09.01 avente ad oggetto “ASL 18/Università degli Studi di Torino. Convenzione con la Scuola di Specializzazione in Urologia. Disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione. Anno Accademico 2001/2002" a condizione che:

1. le previsioni concernenti l’accertamento dell’impegno orario degli specializzandi e la responsabilità del relativo controllo si conformino alle prescrizioni del protocollo d’intesa Regione-Università A.A. 2000/2001 (D.G.R. 28-320 del 29.6.2000);

2. gli oneri concernenti la copertura assicurativa per i rischi professionali e infortuni connessi all’attività formativa siano posti a carico dell’Università secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 8, D.Lgs 257/91, pur potendo, l’Azienda, stipulare polizza meramente integrativa per la copertura assicurativa concernente eventi esclusivamente ricadenti sotto la propria diretta responsabilità;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 29-4325

Sostituzione componenti aziendali in seno alla Conferenza Permanente prevista dall’art. 6 lettera C, comma 3 del C.C.N.L. dell’Area della Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale. -Modifica alla D.G.R. n. 39-2390 del 05.3.2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di sostituire, per le motivazioni di cui in premessa, i componenti sottoindicati:

Dott. Zenga Giovanni

Dott.ssa Fresco Marina

rispettivamente con:

Dott. Frascisco Paolo

Dott. Frigione Carmelo

Dando atto che la componente aziendale in seno alla Conferenza permanente istituita ai sensi dell’art. 6 comma 3 del vigente C.C.N.L. dell’Area della Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale risulta, pertanto, così composta:

1) Lombardo Mario Direttore Generale ASL 1 Torino

2) Frigione Carmelo Direttore Amministrativo ASL 2 Torino

3) Chiado’ Ada Responsabile Uffici Staff ASL 9 Ivrea

4) Frascisco Paolo Direttore Generale ASL 12 Biella

5) Cavagliani Luigi Direttore Generale ASL 16 Mondovì

6) Di Santo Antonio Direttore Generale ASL 19 Asti

7) Boveri Gianluigi Direttore Generale ASO OIRM/S.ANNA Torino

8) Fico Miranda Responsabile Personale ASO S.LUIGI Orbassano

e che restano ferme e confermate tutte le altre determinazioni assunte ed approvate con propria deliberazione n. 39-2390 del 5 marzo 2001.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 30-4326

Rinnovo e approvazione per il 2001 dello schema di Convenzione fra Regione Piemonte e Unioncamere per la tenuta degli Albi delle imprese artigiane e il funzionamento delle Commissioni provinciali per l’artigianato. Spesa di L. 3.550.000.000 (Cap. 16005/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare lo schema di Convenzione per l’anno 2001 tra Regione Piemonte e Unioncamere per la tenuta degli Albi provinciali delle imprese artigiane e il funzionamento delle Commissioni provinciali per l’Artigianato allegato alla presente deliberazione che ne costituisce parte integrante e di autorizzare in parziale sanatoria il Presidente della Giunta regionale a stipulare la medesima per l’anno 2001.

Alla copertura delle spese connesse alla Convenzione in oggetto, si fa fronte con la somma di lire 3.550.000.000 (o.f.c.) sul Cap 16005 del bilancio regionale 2001 (n. accantonamento 101047): tale somma sarà impegnata ed erogata con apposita determina dirigenziale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 31-4327

Convenzione tra la Regione Piemonte e la Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema per la gestione e le attività del Museo Nazionale del Cinema - approvazione del Piano previsionale di attività e di spesa 2001-2002

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, il Piano di attività per gli anni 2001-2002, che si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale, presentato dalla Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema ai sensi della convenzione Rep. n. 5902/2001 “Convenzione tra la Regione Piemonte e la Fondazione Maria Adriana Prolo - Museo Nazionale del Cinema - Archivi di cinema, fotografia ed immagine per la gestione e le attività del Museo Nazionale del Cinema;

- di indicare in L. 500.000.000 l’ammontare massimo della quota di contributo ordinario da erogarsi a favore della Fondazione per l’anno 2001 da parte della Regione Piemonte in qualità di socio fondatore e in L. 1.300.000.000 l’ammontare massimo del contributo complessivo da assegnarsi per la realizzazione delle seguenti attività descritte nel piano previsionale per l’anno 2001:

attività promozionali L. 130.000.000

didattica L. 70.000.000

Cineteca L. 200.000.000

acquisto attrezzature L. 70.000.000

acquisizione collezioni museali L. 130.000.000

completamento allestimento Mole L. 500.000.000

biblioteca L. 200.000.000

- di autorizzare la Direzione Regionale ai Beni Culturali ad assumere i conseguenti provvedimenti amministrativi per l’assegnazione dei contributi sopra indicati, nell’ambito delle risorse assegnate a proprio favore con le DD.G.R. n. 14-2317 del 26/2/2001 e n. 45-3466 del 9/7/2001 sui capitoli 11750 e 20450 del Bilancio regionale - esercizio 2001.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 32-4328

Fondazione per il Salone del Libro e per il Salone della Musica. Accantonamento di L. 275.000.000 cap. 10940/2001 a favore della Direzione Beni Culturali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare la somma di L. 275.000.000 sul cap. 10940/2001 alla Direzione Beni Culturali;

- di autorizzare la Direzione ai Beni Culturali all’adozione dei competenti provvedimenti per destinare la quota di L. 275.000.000 alla fondazione per il Salone del Libro e per il Salone della Musica per le motivazione e le finalità di cui in premessa;

Alla spesa di L. 275.000.000 si farà fronte con l’accantonamento n. 101397 sul cap. 10940/2001.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 33-4329

L.R. 50/94 - Realizzazione iniziative regionali nell’ambito di accordi di collaborazione con entità istituzionali di Paesi esteri. Riduzione dell’accantonamento assunto con DGR n. 50-4055 del 1/10/2001 di L. 836.000.000 sul cap. 10865/01

A relazione dell’Assessore Laratore

La L.R. 50/94 prevede la realizzazione di iniziative regionali nell’ambito di accordi di collaborazione con entità istituzionali di Paesi esteri.

In attuazione della suddetta legge regionale, con D.G.R. n. 50 - 4055 del 1° ottobre 2001, è stato approvato un primo programma di interventi regionali per il sostegno di iniziative previste dalla legge, promosse da enti piemontesi.

Per l’attuazione di tale programma sono state accantonate, per mero errore materiale, le risorse disponibili sul capitolo 10865/2001, anziché sul cap. 10893/2001.

A completamento del programma già approvato, occorre predisporre un secondo piano di indirizzi per la cui realizzazione saranno individuati specifici progetti affidati ad enti piemontesi e per i quali saranno utilizzate le risorse del capitolo 10865/2001.

In particolare:

Iniziative da realizzare attraverso attività di consulenza e assistenza tecnica da parte di volontari con alto livello di professionalità.

Queste iniziative possono essere realizzate anche in relazione alla convenzione già attivata nel 2000 con la ONLUS Seniores-Italia che ha acquisito una notevole esperienza in Italia e in Paesi Emergenti, con interventi a sostegno di fasce sociali meno favorite che opera inviando propri tecnici/volontari esperti, il cui intervento prevede esclusivamente rimborsi spese.

Attività progettuali relative soprattutto al settore agro-alimentare nella provincia di Sichuan.

Negli ultimi due anni la Regione Piemonte ha attuato questi progetti con l’auspicio che possano concretizzarsi in collaborazioni fattive e proficue per le imprese piemontesi.

La Regione Piemonte è presente in Cina con la struttura denominata “Antenne Piemonte” che si realizza attraverso una rete di contatti con partners locali dislocati in aree strategiche.

In particolare l’Antenna Piemonte è rappresentata a Pechino dalla Camera di Commercio Italiana in Cina mentre a Chengdu, in Sichuan (provincia centro-occidentale dove esiste da 1990 un formale accordo di collaborazione con il Foreign Affairs Office) è domiciliata presso l’ufficio ICE locale.

Attuazione di parchi industriali in Marocco e in Bosnia- Erzegovina, ed in particolare per la realizzazione di studi e assistenza tecnica nella regione di Rabat e nel cantone di Zenica (Bosnia-Erzegovina), con le cui istituzioni sono stati stipulati accordi di cooperazione.

Tutto ciò premesso,

vista la L.R. 50/94;

vista la L.R. 10/2001;

vista la L.R. 21/2001;

vista la D.G.R. 50 - 4055 del 1° ottobre 2001;

la Giunta regionale, a voti unanimi,

delibera

per le ragioni illustrate in premessa

- di approvare le linee di indirizzo indicate in premessa, a completamento del programma approvato con D.G.R. 50 - 4055 del 1° ottobre 2001, per la realizzazione del quale sono state per mero errore materiale accantonate le somme disponibili sul cap. 10865/01 anziché sul cap. 10893/01;

- di ridurre l’accantonamento indicato nella suddetta DGR n. 50 -4055 (101266/A) da L. 1.000.000.000 a L. 164.000.000, quale somma necessaria alla realizzazione del programma in argomento, già assegnate alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale sul capitolo 10865/2001.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 34-4330

L.R. 41/98 - DGR 26-1368 DEL 20/11/2000 - DGR 64-3233 del 11/06/2001. Riduzione di assegnazione ed accantonamento somme a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro. Assegnazione ed accantonamento somme a favore della Direzione Comunicazione istituzionale della Giunta Regionale sui capp. 11341 - 11359 - 11357/2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Di stabilire le modalità ed i termini di realizzazione della parte riguardante il sistema regionale dei servizi per l’impiego compresa nel progetto di comunicazione di cui dalla DGR 64 - 3233 del 11/06/2001 così come indicato nell’allegato - A - alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante.

Di stabilire che le proposte operative derivanti dalla attività congiunta della Direzione comunicazione istituzionale e della Direzione Formazione professionale - Lavoro saranno approvate dalla Giunta Regionale previa acquisizione del parere integrante di un comitato tecnico, in capo alla Direzione Formazione professionale - Lavoro, istituito dal presente provvedimento composto da n. 6 componenti, di cui n. 3 designati dall’Amministrazione Regionale e n. 3 dalle Amministrazioni delle Province, con appositi atti.

Di stabilire la riduzione della somma di lire 300.000.000 dalla somma di lire 15.040.341.238 prenotata a carico del bilancio pluriennale 2000/2002 e confermata dalla DGR 16-2146 del 5 /02/2001 a favore della Direzione Regionale Formazione professionale - lavoro, secondo la seguente ripartizione:

accantonamento n. 100081 da lire 6.768.153.559 a lire 6.633.153.559 sul cap 11546/2001,

accantonamento n. 100082 da lire 6.617.750.146 a lire 6.485.750.146 sul cap.11442/2001, accantonamento n. 100083 da lire 1.654.437.536 a lire 1.621.437.536 sul cap. 11540/2001.

Di stabilire l’assegnazione ed accantonamento della corrispondente somma di lire 300.000.000 a favore della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale secondo la seguente ripartizione:

lire 135.000.000 sul cap. 11341/2001 (A. 101394),

lire 132.000.000 sul cap. 11359/2001 (A. 101395),

lire 33.000.000 sul cap. 11357/2001 (A. 101396).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 35-4331

Presa d’atto dell’affidamento del servizio di assistenza tecnica all’esecuzione del Programma Operativo obiettivo 3 2000/2006 - Ex Reg. CE 1260/99. Misura F1. Spesa complessiva Lire 5.280.000.000 o.f.c. (Euro 2.726.892,43), con prenotazione di Lire 145.200.000 (Euro 74.989,54) sul Bilancio 2002, con prenotazione di Lire 2.494.800.000 (Euro 1.288.456,672) sul Bilancio 2003. Capp. Vari

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di prendere atto della necessità di servizio di assistenza tecnica all’esecuzione del Programma Operativo obiettivo 3 della Regione Piemonte per il periodo 2002/2005 - ex Regolamento (CE) 1260/99;

* di provvedere all’aggiudicazione del predetto servizio nei modi di legge;

* di demandare al Direttore Formazione Professionale - Lavoro la predisposizione degli atti necessari all’indizione della gara e alla definizione del pertinente capitolato per l’affidamento del servizio di assistenza tecnica contenente le specifiche tecniche e le condizioni contrattuali in coerenza con i criteri e gli indirizzi stabiliti dalla presente deliberazione ed in premessa indicati;

* di riservare, per l’appalto afferente al servizio in oggetto, risorse complessive per un importo massimo di L. 5.280.000.000 o.f.c. (Euro 2.726.892,43), e di assegnare alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro la predetta somma necessaria alla realizzazione del servizio che si intende affidare per il periodo di validità contrattuale 2002/2005;

* di eventualmente procedere, trascorso il quadriennio di valenza del contratto, al rinnovo di esso in capo allo stesso soggetto per un ulteriore triennio, fino al termine della programmazione dei Fondi Strutturali (2008), in base a quanto stabilito all’art. 7, lettera f) del DLgs. n.157 del 17 marzo 1995, per un importo stimato in L. 3.960.000.000 o.f.c. (Euro 2.045.169,32); l’affidamento delle attività di assistenza tecnica per il successivo periodo 2006-2008 avverrà in ogni caso in coerenza con le norme in materia di appalti pubblici di servizi e nei limiti delle risorse che saranno messe a disposizione dai bilanci regionali annuali e pluriennali di riferimento;

* di dare atto che alla spesa si farà fronte secondo il principio del cofinanziamento ripartendo, il totale delle risorse disponibili sui competenti capitoli di spesa, per il 45% a carico del FSE, per il 44% a carico del Fondo di Rotazione Nazionale e per l’11% a carico dei Fondi Regionali:

alla spesa di L. 5.280.000.000 o.f.c. (Euro 2.726.892,43) si farà fronte:

per L. 145.200.000 (Euro 74.989,54) mediante prenotazioni sui capitoli del bilancio 2002;

per L. 2.494.800.000 (Euro 1.288.456,672) mediante prenotazioni sui capitoli del bilancio 2003, secondo la seguente ripartizione:

L. 145.200.000 (Euro 74.989,54) Cap.11357/2002 Cofinanziamento Regionale 100224/P

L.1.188.000.000 (Euro 613.550,80) Cap.11340/2003 Fondo Sociale Europeo 100032/P

L.1.161.600.000 (Euro 599.916,33) Cap.11358/2003 Fondo di Rotazione  100033/P

L. 145.200.000 (Euro 74.989,54) Cap.11357/2003 Cofinanziamento Regionale 100034/P

* di demandare a successivi provvedimenti amministrativi la prenotazione delle restanti somme allorquando verrà formalizzato il recepimento delle risorse previste nell’asse “F Assistenza Tecnica” del POR obiettivo 3 2000/2006 conseguentemente all’approvazione dei bilanci della Regione annuali e pluriennali di riferimento;

* di demandare ad un successivo provvedimento da parte della Direzione Patrimonio e Tecnico la nomina della Commissione Tecnica, preposta all’esame e alla valutazione delle offerte pervenute, i cui componenti, stante il contenuto tecnico della gara, dovranno disporre di competenze specialistiche maturate attraverso significative esperienze nei campi della formazione professionale e lavoro.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 36-4332

Approvazione dello schema di Accordo di programma, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000, inerente la realizzazione di interventi turistico-sportivi funzionali allo svolgimento dei Campionati Mondiali di Canoa 2002

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, la collaborazione tra la Regione Piemonte, la Provincia di Vercelli e i Comuni di Pila, Scopa, Scopello e Varallo per la realizzazione degli interventi turistico-sportivi funzionali allo svolgimento dei “Campionati mondiali di Canoa” che si terranno in Valsesia nel 2002, da attuarsi mediante la stipula di un Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000;

di approvare lo schema di Accordo di programma, allegato e parte integrante della presente deliberazione;

di autorizzare l’Assessore regionale al Turismo Ettore Racchelli alla stipula del suddetto Accordo e ad apportare al medesimo, in sede di sottoscrizione, eventuali modifiche non sostanziali che si ritenessero necessarie.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 40-4334

Legge 11 dicembre 2000, n. 365 e Direttiva Dipartimento Protezione civile 30 gennaio 2001, art. 2. Criteri e modalità per l’erogazione dei contributi in conto interessi e la prestazione delle garanzie

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Le premesse fanno parte della presente deliberazione.

Per la concessione dei contributi in conto interessi ai sensi dell’articolo 2 della Direttiva 30 gennaio 2001 del Dipartimento della protezione civile l’istituto finanziario regionale Finpiemonte SpA è autorizzata a stipulare accordi con gli istituti di credito sulla base dei criteri contenuti nell’allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante.

Finpiemonte, quale titolare e beneficiario finale delle somme destinate alla concessione delle garanzie ai sensi dell’art. 2.6 della Direttiva, è autorizzata a stipulare appositi accordi con le strutture di garanzia collettiva fidi costitute e ed operanti sul territorio regionale sulla base dei criteri contenuti nell’allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante.

Negli accordi di cui ai paragrafi precedenti sono disciplinati i dettagli delle operazioni di finanziamento in ordine alle scadenze fisse delle rate semestrali, alle modalità di calcolo del tasso prescelto e alle modalità di accredito del contributo alle imprese da parte degli istituti di credito.

La Convenzione tra Regione e Finpiemonte rep. 5899 del 20 giugno 2001 è integrata con quanto disposto dal presente provvedimento.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 41-4335

D.G.R. n. 17-4168 del 22.10.2001. Definizione del trattamento economico del Direttore generale dell’Agenzia regionale per i servizi sanitari

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di determinare, secondo le previsioni contenute nella legge regionale 10 del 16.3.1998 e tenuto conto delle disposizioni contenute nella deliberazione di Giunta Regionale n. 17-4168 del 22.10.2001, in lire duecentosettantacinquemilioni il trattamento base del Direttore Generale dell’Agenzia regionale per i servizi sanitari;

- di stabilire che il trattamento economico così ridefinito sia riconosciuto dalla data di entrata in vigore del DPCM 31.5.2001 n. 319;

- di approvare la modifica del contratto di cui al rep. n 342 del 24.9.1998 stipulato con il Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per i servizi sanitari in carica come indicato nell’allegato facente parte integrante del presente provvedimento.

Contro il presente provvedimento è dato ricorso, nel termine di sessanta giorni dalla notifica al Tribunale amministrativo regionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 42-4336

Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di precisare modalità e tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 secondo l’ALLEGATO 1 che costituisce parte integrante della presente deliberazione;

- di assicurare al presente provvedimento la massima diffusione e conoscenza, anche al fine di eventuali modifiche a seguito della prima sperimentazione delle procedure.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) 1

1. PREMESSA

L’art. 9 della Legge 285/2000 Interventi per i Giochi olimpici invernali “Torino 2006” disciplina le procedure per l’approvazione dei progetti ai fini della realizzazione degli interventi, di cui agli allegati 1, 2 e 3 e delle opere connesse ai sensi dell’art.1 comma 1 della legge stessa, attraverso un’apposita Conferenza di servizi articolata in due momenti:

- Conferenza di servizi di cui all’art.9, commi 1 e 2, L.285/2000, di seguito denominata Conferenza di Servizi Preliminare, convocata dalla Regione Piemonte, anche su richiesta dell’Agenzia, ovvero su motivata e documentata richiesta dell’interessato, prima della presentazione di un’istanza o di un progetto definitivo, finalizzata a verificare le modalità e le condizioni per pervenire ai necessari atti di consenso.

- Conferenza di servizi di cui all’art.9, commi da 3 a 9, L.285/2000, di seguito denominata Conferenza di Servizi Definitiva, convocata dalla Regione Piemonte nei tempi e nei modi previsti dallo stesso articolo, ai fini dell’approvazione dei progetti e dell’ottenimento dei necessari atti di consenso per la realizzazione degli interventi.

Occorre armonizzare le procedure previste dal citato articolo con quelle di cui alla Legge Regionale n.40/1998 Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione (VIA) ed altre leggi e normative vigenti che interferiscono con le procedure definite dalla L.285/2000, anche alla luce delle indicazioni procedurali formulate con Deliberazione della Giunta Regionale del 9 aprile 2001, n. 45-2741 Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 (VAS).

In ottemperanza a quanto indicato alla lettera B del paragrafo 2 INDIRIZZI PROCEDURALI della Deliberazione della Giunta Regionale del 9 aprile 2001, n. 45-2741 Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, e nel rispetto dei Piani di accompagnamento e dei criteri definiti nel Programma di attività relativo agli adempimenti in materia ambientale per la realizzazione del Programma Olimpico, concordato in data 3 settembre 2001 da Regione Piemonte, TOROC e Ministero dell’Ambiente, gli accorpamenti degli interventi di cui all’art.1 comma 1 della L.285/2000 , anche in funzione delle Conferenze ex art.9 della L.285/2000, dovranno essere individuati dal proponente e concordati, prima della richiesta di convocazione della Conferenza di Servizi Preliminare, con la Struttura Flessibile per l’attuazione del progetto “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006", definita dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 1 - 3479 del 16 luglio 2001.

La documentazione di corredo alla richiesta di convocazione della Conferenza di Servizi Preliminare dovrà, quindi, essere redatta e presentata in osservanza degli accorpamenti concordati e, per tutte le fasi e le procedure sotto notate, in coerenza con le indicazioni espresse nella VAS.

La Conferenza di Servizi Preliminare esaminerà attraverso un’istruttoria complessiva ed integrata gli elaborati relativi agli interventi accorpati, indicando le condizioni e gli elementi necessari per ottenere, in sede di presentazione dei progetti definitivi, i necessari atti di consenso nel rispetto delle prescrizioni della VAS.

Successivamente alla fase preliminare potranno essere indette Conferenze di Servizi Definitive relative all’intero accorpamento ovvero distinte per le singole opere. Dovrà, tuttavia, essere assicurato un coordinamento complessivo fra i diversi iter autorizzatori previsti per le singole opere ricomprese nei diversi accorpamenti.

Gli atti autorizzatori relativi ai singoli interventi saranno comunque distinti e opportunamente differenziati nel provvedimento finale del responsabile di procedimento della Conferenza di Servizi Definitiva.

Sono fatte salve, per le diverse procedure di VIA regionale, le disposizioni previste nella D.G.R. 21 - 27037 del 12 aprile 1999 concernenti l’individuazione dell’organo tecnico di cui all’art. 7 della L.R. 40/1998.

Per i progetti relativi agli impianti di Trampolini e Bob, individuati in VAS come progetti da sottoporre a VIA, si individuano come Direzione Regionale competente la Direzione Turismo Sport Parchi, e come Direzioni interessate le direzioni Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti, Pianificazione e Gestione Urbanistica, Trasporti, Difesa del Suolo, Opere Pubbliche, Pianificazione delle Risorse Idriche, Servizi Tecnici di Prevenzione e Industria.

Viene di seguito delineato l’iter procedurale integrato per l’approvazione dei progetti.

2. CONFERENZA DI SERVIZI PRELIMINARE

All’interno della Conferenza di Servizi Preliminare, possono verificarsi le seguenti ipotesi:

2.1 PROCEDURA NORMALE: nel caso di opere non soggette né alla fase di verifica, ai sensi dell’art 10 della L.R. 40/1998, né alla fase di valutazione, ai sensi dell’art.12 della L.R. 40/98 o della D.G.R. 45 - 2741 del 9 aprile 2001(VAS), né a valutazione d’incidenza, ai sensi del D.P.R. n. 357/1997;

2.2 PROCEDURA CON VERIFICA: nel caso di opere soggette alla fase di verifica, ai sensi dell’art. 10 della L.R. 40/98;

2.3 PROCEDURA PROPEDEUTICA ALLA VALUTAZIONE: nel caso di opere soggette alla fase di valutazione, ai sensi dell’art.12 della L.R. 40/98 o della D.G.R. 45 - 2741 del 9 aprile 2001(VAS);

2.4 PROCEDURA CON VALUTAZIONE DI INCIDENZA: nel caso di opere soggette a valutazione d’incidenza, ai sensi del D.P.R. n. 357/1997, e non soggette a procedura di VIA ai sensi della legislazione vigente.

Alla Conferenza partecipano tutti i soggetti interessati ad esprimere intese, concerti, nulla osta od assensi comunque denominati, la cui acquisizione è necessaria per l’iter procedurale di approvazione del progetto: i soggetti che intervengono alla conferenza dovranno essere formalmente legittimati ad intervenire e ad esprimersi in via definitiva.

Alla Conferenza partecipa l’ARPA Piemonte, per le proprie competenze tecnico-scientifiche e le proprie conoscenze in campo ambientale, a supporto di tutti gli enti territoriali coinvolti; partecipa altresì, quando lo ritenga opportuno, il Ministero dell’Ambiente, il quale viene sistematicamente informato dell’indizione della Conferenza.

AI fine di assolvere agli oneri di pubblicità previsti dalla D.G.R. n.45-2741 del 9.04.2001 “Valutazione ambientale strategica del piano degli interventi per i Giochi Olimpici invernali Torino 2006" alla lettera q) del punto A del paragrafo 1. INDIRIZZI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE INTRINSECA, copia degli elaborati presentati dovrà essere inviata anche all’Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici e messi inoltre a disposizione della Consulta Ambientale istituita presso il TOROC.

In sede di Conferenza di Servizi Preliminare le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico o alla tutela della salute si pronunciano per quanto riguarda l’interesse da ciascuna tutelato nonchè sulle soluzioni progettuali prescelte. Qualora non emergano elementi preclusivi alla realizzazione del progetto, le suddette amministrazioni indicano le condizioni e gli elementi necessari per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso.

2.1 Procedura normale

La Regione Piemonte, anche su richiesta dell’Agenzia, ovvero dell’interessato, prima della presentazione di una istanza o di un progetto definitivo, convoca una Conferenza di Servizi Preliminare al fine di verificare quali siano le condizioni per ottenere, all’atto della presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso, in coerenza con le indicazioni espresse nella VAS.

Ai fini dell’attivazione della Conferenza, il proponente, unitamente all’istanza, dovrà presentare una documentazione progettuale avente i contenuti pari a quelli del progetto preliminare di cui alla L.109/94 ss.mm.ii. e rispondente alle prescrizioni del capitolo Tematiche Generali contenuto nell’Allegato A della D.G.R. n.45-2741 del 9.04.2001 “Valutazione ambientale strategica del piano degli interventi per i Giochi Olimpici invernali Torino 2006" ed ai criteri generali per la predisposizione e l’avanzamento delle varie fasi progettuali indicati nel documento Programma di attività relativo agli adempimenti in materia ambientale per la realizzazione del Programma Olimpico. Tale documentazione dovrà rappresentare compiutamente le principali soluzioni alternative valutate, le modalità realizzative proposte, tipologie e materiali di riferimento e dovrà essere corredata dall’elenco degli atti autorizzatori, concessori e assimilati, dalla certificazione dell’Amministrazione Comunale circa i vincoli di tutela gravanti sull’area di intervento ai sensi del D.Lgs 29 ottobre 1999 n. 490 Titolo I e II, dell’identificazione cartografica dei vincoli che interferiscono con l’ambito interessato dall’opera nonchè dell’individuazione delle variazioni di cui all’art. 9 comma 4 della 285/2000, dovrà essere trasmessa in tre copie alla Regione Piemonte, una copia all’ARPA Piemonte ed una copia degli estratti progettuali di interesse ad ognuno degli Enti chiamati ad esprimersi in Conferenza.

La Conferenza di Servizi si esprime entro quaranta giorni dalla convocazione.

Il procedimento si conclude con determinazione del responsabile di procedimento individuato dal responsabile gestionale delle Conferenze di Servizi, determinato nella D.G.R. n. 1-3479 del 16.07.2001. La determinazione del responsabile di procedimento è riassuntiva delle decisioni adottate in Conferenza.

2.2 Procedura con verifica

Nel caso in cui sia richiesta la fase di verifica della procedura di VIA ai sensi dell’art. 10 della L.R.40/98, l’Agenzia o l’interessato provvede a trasmettere in 3 copie alla Regione Piemonte ed una all’ARPA Piemonte, nonchè ai soggetti autorizzatori e all’Autorità competente in materia di VIA, gli elaborati ed i documenti ai sensi del citato art. 10 e gli approfondimenti atti ad identificare e descrivere le alternative progettuali e localizzative, ai sensi del comma 2, art. 9 della L.285/2000, contestualmente all’istanza di convocazione della Conferenza Preliminare di cui al precedente punto 2.1.

La Conferenza di Servizi Preliminare verrà convocata dalla Regione Piemonte comunque entro quindici giorni dalla pubblicazione dell’avviso dell’avvenuto deposito sul B.U.R.

All’interno della Conferenza di Servizi Preliminare, l’Autorità competente in materia di VIA conduce l’istruttoria, anche esaminando le principali alternative, compresa l’alternativa zero, e verificando l’esistenza di eventuali elementi di incompatibilità, pure in riferimento alle localizzazioni previste, ai sensi del comma 2, art.9 della L.285/2000, e si esprime, nei tempi e nei modi previsti dall’art.10 della L.R.40/98.

In tale sede, se il progetto risulta escluso dalla fase di valutazione, fatte salve le indicazioni e le prescrizioni dell’Autorità competente in materia di VIA, le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico o alla tutela della salute si pronunciano per quanto riguarda l’interesse da ciascuna tutelato, nonchè sulle soluzioni progettuali prescelte e qualora non emergano elementi preclusivi alla realizzazione del progetto, tutte le amministrazioni coinvolte nel procedimento indicano, entro quarantacinque giorni dalla convocazione della Conferenza di Servizi, le condizioni e gli elementi necessari per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso, in coerenza con le indicazioni espresse nella VAS.

Qualora risulti invece necessario sottoporre il progetto alla fase di valutazione, l’Autorità competente in materia di VIA, entro sessanta giorni dalla convocazione della Conferenza di Servizi, fornisce indicazioni sugli approfondimenti da compiere nell’ambito della redazione del progetto definitivo e del relativo studio di impatto ambientale e qualora non sussistano elementi di incompatibilità, unitamente a tutte le amministrazioni coinvolte nel procedimento, indica le condizioni e gli elementi necessari per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso, in coerenza con le indicazioni espresse nella VAS.

Il procedimento si conclude con le modalità indicate al punto 2.1., assolvendo anche alle funzioni di cui al successivo punto 2.3.

2.3 Procedura propedeutica alla valutazione

Nel caso in cui sia richiesta la fase di valutazione della procedura di VIA ai sensi dell’art.12 della L.R.40/98 o della D.G.R. 45 - 2741 del 9 aprile 2001(VAS) e non sia già stata espletata una Conferenza di Servizi Preliminare ai fini della verifica, contestualmente all’istanza di convocazione della Conferenza Preliminare di cui al precedente punto 2.1, l’Agenzia o l’interessato provvede a trasmettere in 3 copie alla Regione Piemonte ed una all’ARPA Piemonte, nonchè ai soggetti autorizzatori e all’Autorità competente in materia di VIA, gli elaborati ed i documenti ai sensi dell’art. 11 della L.R.40/1998 nonchè gli approfondimenti atti ad identificare e descrivere le alternative progettuali e localizzative, ai sensi del comma 2, art. 9 della L.285/2000.

Nell’ambito della Conferenza dei Servizi Preliminare, l’Autorità competente in materia di VIA, ai sensi del comma 2, art.9 della L.285/2000 e nei tempi e nei modi dell’art.11 L.R. 40/98, si esprime sulle condizioni per l’elaborazione del progetto e dello studio di impatto ambientale; esamina inoltre le principali alternative, compresa l’alternativa zero, e verifica l’esistenza di eventuali elementi di incompatibilità, anche con riferimento alla localizzazione prevista dal progetto e, qualora tali elementi non sussistano, indica, unitamente alle altre amministrazioni coinvolte nell’ambito della Conferenza di Servizi, le condizioni per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso, in coerenza con le indicazioni espresse nella VAS.

Qualora l’Autorità competente in materia di VIA non svolga le attività di propria competenza nei tempi previsti dall’art.11 della L.R. 40/98 si esprime comunque nell’ambito della Conferenza di Servizi, che si conclude entro i successivi trenta giorni dalla scadenza dei predetti termini.

Il procedimento si conclude con le modalità indicate al punto 2.1.

2.4 Procedura con valutazione di incidenza.

In caso di opere soggette a valutazione d’incidenza ai sensi D.P.R. n 357/1997 e non soggette a procedura di VIA ai sensi della legislazione vigente, la Conferenza si esprime di norma entro sessanta giorni e comunque non oltre novanta giorni dalla presentazione della relazione prodotta secondo i contenuti indicati nell’All.G del D.P.R.357/97 e del progetto preliminare, fatto salvo quanto previsto dal comma 6, art.5 del citato decreto.

Il procedimento si conclude con le modalità indicate al punto 2.1.

3. CONFERENZA DI SERVIZI DEFINITIVA

All’interno della Conferenza di Servizi Definitiva, possono verificarsi le seguenti ipotesi:

3.1 PROCEDURA NORMALE: nel caso di opere non soggette a fase di valutazione della procedura di VIA, ai sensi dell’art.12 della L.R.40/98 o della D.G.R. 45 - 2741 del 9 aprile 2001(VAS);

3.2 PROCEDURA CON VALUTAZIONE: nel caso di opere soggette a fase di valutazione della procedura di VIA, ai sensi dell’art.12 della L.R.40/98 o della D.G.R. 45 - 2741 del 9 aprile 2001(VAS);

Alla Conferenza partecipano tutti i soggetti interessati ad esprimere intese, concerti, nulla osta od assensi comunque denominati, la cui acquisizione è necessaria per l’iter procedurale di approvazione del progetto: i soggetti che intervengono alla Conferenza dovranno essere formalmente legittimati ad intervenire e ad esprimersi in via definitiva.

Alla Conferenza può partecipare inoltre l’ARPA Piemonte, a supporto di tutti i soggetti istituzionali titolari di autorizzazioni ambientali, per le proprie competenze tecnico-scientifiche e le proprie conoscenze in campo ambientale; partecipa altresì, quando lo ritenga opportuno, il Ministero dell’Ambiente, il quale viene sistematicamente informato dell’indizione della Conferenza.

Qualora la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Piemonte non abbia partecipato alla Conferenza Definitiva, e in presenza di ambiti sottoposti a vincoli di tutela ai sensi del D. Lgs 490/99, il provvedimento conclusivo deve essere inoltrato, dal responsabile del procedimento, alla Soprintendenza per il controllo di competenze.

AI fine di assolvere agli oneri di pubblicità previsti dalla D.G.R. n.45-2741 del 9.04.2001 “Valutazione ambientale strategica del piano degli interventi per i Giochi Olimpici invernali Torino 2006" alla lettera q) del punto A del paragrafo 1. INDIRIZZI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE INTRINSECA, copia degli elaborati presentati dovrà essere inviata anche all’Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici e messi inoltre a disposizione della Consulta Ambientale istituita presso il TOROC.

3.1 Procedura normale

La stazione appaltante trasmette i progetti definitivi, ai sensi della Legge 109/1994, in tre copie alla Regione Piemonte e copia degli estratti progettuali di interesse ad ognuno degli Enti chiamati ad esprimersi in Conferenza.

Entro dieci giorni dalla ricezione della documentazione, la Regione Piemonte convoca la Conferenza di Servizi Definitiva e ne da comunicazione alla stazione appaltante ai fini della pubblicazione sul BUR ai sensi dell’art. 9 del D.P.R 554/1999 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni. La Conferenza di Servizi Definitiva si pronuncia di norma entro venti giorni e comunque non oltre trenta giorni.

Il procedimento si conclude con determinazione del responsabile di procedimento individuato dal responsabile gestionale delle Conferenze di Servizi, determinato nella D.G.R. n. 1-3479 del 16.07.2001. La determinazione del responsabile di procedimento è riassuntiva delle decisioni adottate in Conferenza.

3.2 Procedura con valutazione

Nel caso in cui sia richiesta la fase di valutazione della procedura di VIA ai sensi dell’art.12 della L.R.40/98 o della D.G.R.45 - 2741 del 9 aprile 2001(VAS), il proponente provvede a trasmettere e presentare in 3 copie alla Regione Piemonte ed una all’ARPA Piemonte, nonchè ai soggetti autorizzatori e all’Autorità competente in materia di VIA, gli elaborati ed i documenti ai sensi del citato art. 12, provvedendo agli adempimenti previsti nell’articolo medesimo.

La Regione Piemonte, entro venti giorni dalla data di avvenuto deposito di cui sopra, convoca la Conferenza di Servizi Definitiva.

L’Autorità competente in materia di VIA conduce l’istruttoria, esprime il giudizio di compatibilità ambientale e conclude il proprio procedimento all’interno della Conferenza di Servizi Definitiva nei tempi e nei modi previsti dagli artt. 12 e 13 della L.R.40/98.

La Giunta della Regione Piemonte, in caso di VIA regionale, prende atto della conclusione del procedimento e assume il provvedimento finale con propria deliberazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 12 e 13 della L.R. 40/1998 e dell’art.9 della L.285/00.

Qualora la conclusione del procedimento di valutazione non avvenga nei tempi previsti dall’art. 12 della L.R. 40/98 l’Autorità competente in materia di VIA si esprime comunque all’interno della Conferenza, i cui lavori termineranno nei trenta giorni successivi dalla scadenza dei predetti termini.

Analogamente nel caso in cui da parte dell’Autorità competente in materia di VIA non sia possibile concludere il procedimento con il rilascio coordinato dei diversi atti di consenso necessari alla realizzazione dell’opera ai sensi del comma 4, art.13 della L.R.40/98, la Conferenza provvede comunque a terminare i propri lavori non oltre trenta giorni dalla scadenza dei termini assegnati all’Autorità competente in materia di VIA.

Il procedimento si conclude con le modalità indicate al punto 3.1.

Qualora il provvedimento di VIA sia negativo, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 5 comma 2 lettera c-bis) della L. 400 del 23/8/1988 introdotta dall’articolo 12 comma 2 del Decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 303, può deferire al Consiglio dei Ministri, ai fini di una complessiva valutazione ed armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, la decisione di questioni sulle quali siano emerse valutazioni contrastanti tra amministrazioni a diverso titolo competenti in ordine alla definizione di atti e provvedimenti.

4. VARIAZIONI ANCHE INTEGRATIVE AGLI STRUMENTI URBANISTICI ED AI PIANI TERRITORIALI NONCHE’ RELATIVE AD IMMOBILI DI NATURA DEMANIALE CIVICA OVVERO SOGGETTI A DIRITTO D’USO CIVICO

4.1 Opere che costituiscono variazione agli strumenti urbanistici ed ai piani territoriali. (art. 9 comma 4 L. 285/2000)

Nel caso in cui le opere di cui all’articolo 1 comma 1 della legge n. 285/2000 non siano conformi alla strumentazione urbanistica, le variazioni alla stessa sono efficaci, una volta divenuta esecutiva la determinazione di conclusione positiva del procedimento, secondo la seguente procedura.

Nella conferenza preliminare viene verificata la congruità urbanistica dell’opera e l’eventuale necessità della variazione urbanistica. In questo caso, in tale sede, si definiscono le modalità in base alle quali formare la proposta di variazione di cui al comma 4 dell’art. 9, legge 285/2000.

Il proponente l’opera predispone gli elaborati di detta variazione e li trasmette al Comune interessato.

Il Comune, entro dieci giorni dalla ricezione di tali elaborati e comunque nei tempi minimi stabiliti dallo statuto comunale per la convocazione del Consiglio, esprime, con deliberazione del Consiglio Comunale, parere sulla proposta di variazione allo strumento urbanistico, di cui al comma 4 dell’art. 9 legge 285/2000.

Tale proposta di variazione deve essere pubblicata, dal momento della ricezione, per almeno otto giorni nell’albo pretorio comunale; nei successivi dieci giorni chiunque può presentare osservazioni.

La mancata espressione del parere da parte del Consiglio Comunale non impedisce il prosieguo della procedura di cui all’articolo 9 della legge n. 285/2000 per la conferenza definitiva, fatti salvi gli obblighi di pubblicazione e raccolta delle osservazioni previsti.

La proposta di variazione viene trasmessa contestualmente al progetto definitivo dell’opera per la discussione nella conferenza definitiva, all’interno della quale sono esaminate anche le osservazioni pervenute, seguendo le modalità previste dalla legge n. 285/2000, e il parere espresso dal Consiglio Comunale.

La determinazione di conclusione positiva del procedimento della conferenza definitiva costituisce approvazione della variazione allo strumento urbanistico.

La proposta di variazione allo strumento urbanistico deve contenere almeno:

a) una relazione esplicativa delle modifiche previste allo strumento urbanistico, della tipologia di variazione prevista e delle ragioni della stessa;

b) le tavole dello strumento di pianificazione vigente, interessate dalla variazione;

c) analoghe tavole che localizzino le opere, gli interventi che evidenzino gli ambiti oggetto di variazione con l’indicazione delle destinazioni previste, ivi comprese le delimitazioni ed il dimensionamento delle eventuali aree a standard relative alle destinazioni insediate;

d) le nuove tavole in sostituzione o integrazione allo strumento urbanistico contenenti le variazioni previste;

e) il testo vigente e quello variato delle norme di attuazione dello strumento urbanistico;

f) gli allegati tecnici, con particolare riferimento alle indagini geologiche da predisporsi secondo quanto previsto dalla circolare PGR n. 7/LAP/96 (cfr. anche successivo punto 4.2), ai vincoli fluviali, idro-geologici, paesistici, storico-artistici, di parco, o di altro tipo, esistenti, ed alle cautele conseguentemente assunte.

Nel caso di variazione degli strumenti di pianificazione territoriale verrà seguita analoga procedura.

4.2 Opere soggette a vincoli derivanti dal P.A.I.

La disciplina relativa alle aree assoggettate ai vincoli derivanti dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), approvato con DPCM 24 maggio 2001, è definita dalle Norme di attuazione del PAI medesimo e dalla deliberazione di adozione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po, n. 18/01 del 26 aprile 2001.

Qualora le Amministrazioni Comunali non avessero già provveduto agli adempimenti previsti dall’articolo 6 della deliberazione citata e dall’articolo 18 delle Norme di attuazione del PAI, in merito alla verifica di compatibilità delle previsioni urbanistiche con le condizioni di rischio esistenti, per i dissesti, individuati dall’Atlante dei rischi idraulici ed idrogeologici - Allegato 4, secondo le disposizioni dell’articolo 1 della deliberazione n. 18/01, si potrà seguire la procedura più sotto descritta (per le sole opere di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 285/2000).

Da tale procedura sono escluse:

- le aree a rischio molto elevato, per le quali le prescrizioni del Titolo IV delle norme di attuazione del PAI rivestono carattere immediatamente vincolante (art. 4 della deliberazione n. 18/01);

- le aree in dissesto che saranno delimitate con apposito segno grafico (articoli 2, 3, 4, 5 della deliberazione n. 18/01) ed appositamente deliberate dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po come ulteriore integrazione della cartografia del PAI;

- le fasce fluviali individuate dal Piano Stralcio delle Fasce Fluviali e dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico vigenti.

Nei diciotto mesi previsti dalla cosiddetta “norma transitoria” di cui all’articolo 6, comma 1, della deliberazione già richiamata, si possono verificare le due seguenti situazioni:

1. se l’intervento è conforme allo strumento urbanistico, l’approvazione del progetto è subordinata alla valutazione della compatibilità dell’intervento con le condizioni di dissesto mediante idonea documentazione tecnica che garantisca la sicurezza del singolo intervento e il non aggravio del dissesto idrogeologico e del rischio presente (art. 6, comma 3 della deliberazione n. 18/01);

2. se l’intervento non è conforme allo strumento urbanistico, per l’approvazione del progetto, nell’ambito della proposta di variazione al piano regolatore, di cui al precedente punto 4.1, si dovrà procedere alla verifica di compatibilità idraulica ed idrogeologica (sulla base di quanto definito nella Circolare PGR n. 7/Lap/96) per l’adeguamento delle previsioni del PRG al PAI, secondo quanto disposto dall’articolo 6, comma 1 della deliberazione n. 18/01 e dall’articolo 18 delle norme di attuazione del PAI, limitatamente all’area interessata dal progetto ed alle aree di influenza, eventualmente definite nella Conferenza preliminare; tale fattispecie è da considerarsi quale anticipazione dell’adeguamento complessivo del PRG al PAI da attuarsi, in ogni caso, entro i 18 mesi previsti.

Decorso tale termine, in assenza di adeguamento, gli interventi consentiti sono quelli previsti dalle norme di attuazione del PAI.

4.3 Opere interferenti con immobili di natura demaniale civica ovvero soggetti a diritti di usi civici.

Nel caso in cui le opere di cui all’art. 1 comma 1 L. 285/2000 risultino presumibilmente su terreni gravati da uso civico, nella conferenza di servizi preliminare ne viene verificata l’esistenza ed in questa sede vengono indicati gli elementi ed i documenti da predisporre e presentare in sede di conferenza di servizi definitiva. Tale documentazione dovrà contenere almeno:

1) estratto e certificato catastale delle particelle oggetto di provvedimento;

2) foglio di mappa con chiara localizzazione delle particelle oggetto di provvedimento;

3) relazione sull’attuale destinazione d’uso dell’area e sullo stato possessorio di fatto.

La chiusura positiva del procedimento della conferenza definitiva tiene luogo delle autorizzazioni in materia di usi civici, fatte salve le determinazioni economiche per le quali dovrà essere prodotta documentazione tecnica entro e non oltre 6 mesi dalla conclusione della conferenza di servizi definitiva.

Tali determinazioni economiche avranno carattere cogente nei confronti del soggetto proponente.

5. PROCEDURA IN CASO DI PARERI DISSENZIENTI (art.9 commi 6-7-8 L. 285/2000)

Il dissenso deve essere manifestato nella conferenza e congruamente motivato e deve recare specifiche indicazioni delle modifiche progettuali necessarie ai fini dell’assenso.

Se il motivato dissenso è espresso da un’amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistica e territoriale, del patrimonio storico artistico o alla tutela della salute, l’amministrazione procedente, entro 30 giorni, richiede la determinazione di conclusione del procedimento al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Presidente della Giunta Regionale o al Presidente della Provincia o al sindaco a seconda della natura della amministrazione procedente o dissenziente.

La determinazione positiva è assunta previa deliberazione rispettivamente del Consiglio dei Ministri, dei competenti organi regionali, provinciali o comunali. Trascorsi 30 giorni senza che l’amministrazione procedente richieda la determinazione di conclusione, il procedimento si intende concluso in senso negativo.

Se il motivato dissenso NON è espresso da un’amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistica e territoriale, del patrimonio storico artistico o alla tutela della salute, l’amministrazione procedente assume comunque la determinazione di conclusione del procedimento.

In caso di determinazione positiva l’amministrazione procedente ne da comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Presidente della Giunta Regionale o al Presidente della Provincia o al sindaco a seconda della natura della amministrazione procedente o dissenziente. Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione, il soggetto cui è stata fatta la comunicazione, puo disporre la sospensione, previa sua deliberazione.

Qualora avvenga tale sospensione, la Conferenza dei Servizi Decisoria può pervenire ad una nuova decisione che tenga conto delle osservazioni; decorso inutilmente tale termine, la conferenza è sciolta ed il procedimento prosegue nelle forme ordinarie.

Nel caso in cui non avvenga la sospensione entro i 30 giorni dalla ricezione della comunicazione la determinazione diviene esecutiva.



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 43-4337

Assegnazione fondi alle Direzioni regionali per l’affidamento di collaborazioni esterne a loro supporto. Accantonamento L. 2.302.974.000 - Prenotazione di L. 452.000.000 Euro 233.438,52 (Cap. 10870/2002) e di L. 95.000.000 Euro 49.063,41 (cap. 10870/2003)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di assegnare alle Direzioni regionali elencate nell’allegato 1 alla presente deliberazione, le risorse finanziarie per l’affidamento di collaborazioni esterne indispensabili per il perseguimento dei compiti propri delle Direzioni stesse e specificate nello stesso allegato.

Alla spesa complessiva di L.2.302.974.000 si fa fronte con gli accantonamenti sul cap. 10870 del bilancio 2001 specificati nell’allegato 1; per le collaborazioni a carattere pluriennale o la cui scadenza dell’obbligazione ricade in esercizi futuri, si provvede alle prenotazioni indicate nell’allegato 1 sul cap. 10870 dei bilanci 2002 e 2003 .

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 44-4338

Approvazione della bozza di “Contratto di servizio regionale” per il trasporto pubblico locale ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione Piemonte e la SATTI S.p.A.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare la bozza di “Contratto di Servizio Regionale” tra la Regione Piemonte e la Satti S.p.A. per l’esercizio del trasporto pubblico locale ferroviario di interesse regionale attribuito alla Regione Piemonte attraverso l’Accordo di Programma sottoscritto ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. 422/97, che è allegata alla presente per farne parte integrante.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 45-4339

Determinazione dei contenuti normativi ed economici del contratto di lavoro del Direttore generale dell’Agenzia regionale delle strade del Piemonte (ARES-Piemonte) ai sensi dell’art. 6, comma 2 L.R. 6 agosto 2001, n. 19. - Approvazione bando e schema di contratto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare, sulla base dei criteri illustrati in premessa, il contenuto del bando di cui all’allegato A) ed il contenuto dello schema del contratto di lavoro di diritto privato di cui all’allegato B), costituenti parti integranti della presente deliberazione;

- di stabilire la retribuzione del Direttore generale dell’ARES-Piemonte costituita dal trattamento economico fondamentale di L. 225.000.000 pari ad Euro 116.202, annui lordi e dal trattamento economico accessorio fino ad un massimo di L. 50.000.000, pari ad Euro 25.822, oltre agli oneri a carico dell’Agenzia ARES-Piemonte. Il trattamento economico fondamentale viene corrisposto in 13 mensilità posticipate. Il trattamento economico accessorio viene corrisposto secondo i criteri applicati per i Direttori Regionali e con modalità che prevedono la corresponsione dell’intera somma, o da quote-parti di questa in relazione al numero ed al grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati. In caso di missioni e trasferte è dovuto un trattamento pari a quello previsto per i dirigenti generali dello Stato dal D.P.C.M. 15 febbraio 1995 e successive rideterminazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 47-4341

Accantonamento dei finanziamenti statali e regionali anno 2001 finalizzati all’attuazione dei programmi di competenza della Direzione Regionale dell’Edilizia e di attribuzione delle risorse alla medesima Direzione (art. 17, lett. c della L.R. 51/97), per complessive L. 934.935.011 (Euro 482.853,64)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare i progetti della Direzione Regionale dell’Edilizia e di dare atto che la gestione finanziaria tecnica e amministrativa compete alle strutture di seguito indicate e di approvare altresì l’accantonamento delle risorse finanziarie per la loro realizzazione, ed esattamente:

Obiettivo di competenza del Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia.

Contributi per la ricostruzione, riparazione e ripristino degli immobili ad uso abitativo danneggiati o distrutti dagli eventi alluvionali nei periodi settembre-ottobre 1992, settembre-ottobre-novembre 1993 e dall’alluvione del 5-6 novembre 1994 ovvero per la nuova costruzione od il recupero di immobili da destinare alle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali del 5-6 novembre 1994 ovvero per la nuova costruzione od il recupero di immobili da destinare alle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali del 8 luglio 1996.

Capitolo 26256 accantonamento di lire 850.00.000. (101426/A)

Obiettivo di competenza del Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia.

Contributi per interventi tesi all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati ai sensi della legge 9/01/1989, n° 13.

Capitolo 26310 accantonamento di lire 84.935.011. (101427/A)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 49-4343

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte proposto da Società per l’annullamento della D.G.R. n. 1-3809 del 9.8.2001 e dell’Accordo 31.8.2000. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giulietta Magliona

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nei giudizi avanti il T.A.R Piemonte in premessa descritti ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nei giudizi e nelle eventuali successive esecuzioni, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giulietta Magliona ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 50-4344

Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti il T.A.R. Piemonte proposti da Società per l’annullamento della D.G.R. n. 1-3809 del 9.8.2001. Patrocinio nei giudizi e nelle successive esecuzioni dell’avv. Giulietta Magliona

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nei giudizi avanti il T.A.R Piemonte in premessa descritti ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nei giudizi e nelle eventuali successive esecuzioni, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giulietta Magliona ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 51-4345

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un Ordine avverso D.G.R. 4.6.01 n. 46-3163 concernente progetto “Tutti i bambini hanno diritto ad una famiglia” ed avviso pubblico di concorso per l’assunzione di n. 5 assistenti sociali. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, P.zza Castello, 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 52-4346

Dipendente Arch. Mauro Forno; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del Comune di Asti ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare, ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 23.1.1989 n. 10, l’arch. Mauro Forno ad assumere l’incarico di consulenza tecnica a favore del Comune di Asti per validare il progetto esecutivo inerente i lavori di ristrutturazione e funzionalizzazione fabbricato “Ex Enofila”, entro il mese di novembre 2001.

Lo svolgimento dell’incarico dovrà avvenire fuori dall’orario di servizio oppure mediante impegno di recuperare le ore non lavorate presso la Regione entro i 90 giorni successivi all’assenza.

L’assunzione dell’incarico di cui trattasi comporta il diritto a percepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente al dipendente, con l’obbligo di dare notizia all’Amministrazione Regionale delle somme a tale titolo erogate.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 53-4347

Variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 ai sensi del D.Lgs. 112/98 per il finanziamento di funzioni e compiti conferiti in materia di industria

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ai sensi del D.Lgs 112/98 di variare il bilancio di previsione della Regione per l’anno finanziario 2001 secondo quanto indicato nell’allegato A, parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 54-4348

Variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 ai sensi del D.Lgs. 112/98 per il finanziamento di funzioni e compiti conferiti in materia di prevenzione dagli incendi boschivi

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ai sensi del D.Lgs 112/98 di variare il bilancio di previsione della Regione per l’anno finanziario 2001 secondo quanto indicato nell’allegato A, parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 55-4349

Variazione al bilancio di previsione per l’anno 2001 in applicazione di variazioni compensative previste dall’art. 28 della L.R. 10/2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ai sensi dell’art. 28 della L.R. 10/2001, in esecuzione dell’art. 24 della L.R. 7/2001, di apportare le variazioni inserite nell’allegato A parte integrante della presente deliberazione e di assegnare la somma di lire 836.000.000 iscritta al capitolo 10893 alla Direzione S1.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 56-4350

Accantonamento a favore della Direzione Sanità Pubblica della somma di Lire 150.000.000 (cap. 12170/01) per il potenziamento del sistema informativo per le attività connesse all’anagrafe canina

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di accantonare, per le ragioni in premessa espresse, a favore della Direzione Sanità Pubblica, la somma complessiva di L. 150.000.000 sul cap. 12170 del bilancio 2001 (101424/A, per sostenere le spese derivanti dal potenziamento del sistema informativo per le attività connesse all’anagrafe canina gestita dalle ASL.

Con successive determinazioni dirigenziali verranno adottati i provvedimenti necessari per l’impegno e l’erogazione della somma accantonata con il presente atto.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 57-4351

Decreto Ministeriale 16 maggio 2001 n. 306. Trasferimento alle Regioni delle competenze autorizzative in materia di vendita diretta e all’ingrosso di medicinali veterinari

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di affidare alla Direzione “Sanità Pubblica”, che si avvarrà, in fase istruttoria, dei Servizi Veterinari delle ASL piemontesi, la competenza al rilascio delle autorizzazioni regionali previste dal decreto ministeriale 16 maggio 2001 n. 306;

- di fissare in 90 giorni dal ricevimento della domanda, il termine ultimo per il rilascio delle autorizzazioni, salvo giustificate interruzioni del procedimento legate al completamento dell’istruttoria, fatti salvi gli effetti della sospensione dei termini di cui sopra, qualora entro i previsti 90 giorni non venga comunicato all’interessato il provvedimento di diniego, la domanda di autorizzazione si considera accolta;

- di demandare alla Direzione “Sanità Pubblica”, il compito di definire le procedure per il rilascio delle autorizzazioni ai richiedenti, in modo da fornire, ai Servizi Veterinari delle ASL ed agli operatori del settore, utili indicazioni per la corretta applicazione sul territorio regionale, del decreto ministeriale 306/01;

- di affidare alla Direzione “Sanità Pubblica”, l’elaborazione del Piano regionale di vigilanza sul commercio e sull’impiego dei farmaci veterinari, con facoltà di avvalersi, per la pratica attuazione, oltre che dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, anche del “Nucleo Operativo Regionale di Vigilanza Veterinaria - NORV”.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 58-4352

Assessorato Sanità - Accantonamento su un capitolo del bilancio 2001 di somme a favore della Direzione Programmazione Sanitaria per la copertura delle spese in materia di competenza di cui alla L.R. 61/97. (Promozione e sviluppo dei trapianti di organi e tessuti). Accantonamento di L. 590.846.800 sul cap. 12322

A relazione dell’Assessore D’Ambrosio

Vista la legge 23.12.78 n. 833 e successive modifiche;

vista la L.R. 8/95 (art. 3,4, e 7);

visto il Piano Sanitario Regionale per il triennio 1997-1999 approvato con legge regionale 12 dicembre 97, n. 61 che stabilisce i criteri per il raggiungimento degli obiettivi in materia di Promozione e sviluppo dei trapianti di organi e tessuti (all. C, capitolo 2);

risulta opportuno accantonare la somma di competenza sul capitolo 12322 del bilancio 2001, al fine di permettere alla Direzione Programmazione Sanitaria dell’Assessorato alla Sanità l’assunzione di atti amministrativi a fronte delle necessità di competenza per l’anno 2001 ;

tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di effettuare, per permettere alla Direzione Programmazione Sanitaria dell’Assessorato alla Sanità l’assunzione di atti amministrativi a fronte delle necessità di competenza, il seguente accantonamento sul bilancio dell’anno 2001 :

- Capitolo 12322 L. 590.846.800 (101421/A)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 59-4353

Assessorato Sanità - Accantonamento su un capitolo del bilancio 2001 di somme a favore della Direzione Programmazione Sanitaria per la copertura delle spese in materia di competenza di cui alla L.R. 61/97. (Interventi sanitari a favore di pazienti affetti da fibrosi cistica). Accantonamento di L. 66.000.000 sul cap. 12565

A relazione dell’Assessore D’Ambrosio

Vista la legge 23.12.78 n. 833 e successive modifiche;

vista la L.R. 8/95 (art. 3,4, e 7);

visto la legge 548 del 23.12.1993 in materia di interventi sanitari a favore di pazienti affetti da fibrosi cistica, nonché le DGR n. 170-34460 del 2.5.1994; n. 72-1461 del 16.9.1995 e n. 12-20638 del 1.7.1997 avente ad oggeto le modalità di attuazione della legge suddetta;

risulta opportuno accantonare la somma di competenza sul capitolo 12565 del bilancio 2001, al fine di permettere alla Direzione Programmazione Sanitaria dell’Assessorato alla Sanità di dare corso per il terzo anno alla convenzione con l’Università degli Studi di Torino - Cattedra di Genetica Medica;

tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di effettuare, per permettere alla Direzione Programmazione Sanitaria dell’Assessorato alla Sanità l’assunzione di atti amministrativi a fronte delle necessità di competenza, il seguente accantonamento sul bilancio dell’anno 2001 :

- Capitolo 12565 L. 66.000.000 (101422/A)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 61-4355

L.R. 51/97 - Art. 17, comma 1, lett. c. Direzione Commercio e Artigianato. Riduzione di accantonamento nell’entità di Lire 1.666.000.000 sul capitolo 25545 del Bilancio 2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di ridurre l’accantonamento n. 100373 sul capitolo 25545 assunto con D.G.R. 25-2155 del 5.2.2001 e adottare i conseguenti provvedimenti amministrativi per trasferire la somma in esame sul capitolo 25573, secondo quanto consentito dall’art. 28 della L.R. 10/2001;

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 62-4356

Accordo di programma Acqui Terme. Accantonamento di L. 50.000.000 a favore della Direzione Beni Culturali sul cap. 25607/2001. Riduzione di L. 89.000.000 sull’accantonamento n. 101025 sul cap. 20430/2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare la Direzione Beni Culturali a adottare i competenti provvedimenti per la completa attuazione dell’accordo di programma di cui in premessa e di accantonare la somma di L. 50.000.000 sul cap. 25607/2001 (A. 101417);

- di ridurre, per le motivazioni di cui in premessa l’accantonamento n. 101025 cap. 20430 per l’importo di L. 89.000.000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 63-4357

F.S.E. P.O.R. Obiettivo 3 2000/2006 - CE1260/99. Costituzione Nucleo Valutazione Progetti Direttiva “Rafforzamento Lauree professionalizzanti primo livello”. Misura F1. Accantonamento e assegnazione risorse alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro. L. 120.000.000. Bilancio 2001 Capp. vari

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare la costituzione di un nucleo di valutazione dei progetti relativi alla Direttiva biennale finalizzata al Rafforzamento Lauree Professionalizzanti di primo livello;

di assegnare a soggetti esterni la valutazione dei progetti in base alle classi di valutazione così come indicati nella direttiva in oggetto;

di accantonare ed assegnare alla Direzione Formazione Professionale Lavoro la somma di L. 120.000.000 necessaria alla realizzazione alla valutazione di cui sopra.

Alla spesa di L. 120.000.000 si fa fronte con accantonamento sui sottoelencati capitoli del Bil. 2001:

L. 54.000.000 Cap. 11340 FSE  (101409/A)

L. 52.800.000 Cap. 11358 F.R.  (101410/A)

L. 13.200.000 Cap. 11357 Cof. Reg.le. (101411/A)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 64-4358

L. R. 26 aprile 2000, n. 44. Programma di attività dell’Osservatorio regionale settori produttivi industriali

A relazione dell’Assessore Laratore

Vista la L.R. 26/4/2000 n. 44, che al comma 1 dell’art.22 istituisce l’Osservatorio regionale settori produttivi industriali;

premesso che:

* l’attività dell’Osservatorio, ai sensi del comma 2, deve essere finalizzata a:

a) fornire il necessario supporto conoscitivo alla programmazione regionale,

b) conseguire un’adeguata conoscenza del sistema industriale piemontese, delle sue articolazioni settoriali e territoriali e della sua prevedibile evoluzione,

c) effettuare il monitoraggio e la valutazione degli interventi attivati dalla Regione a favore dell’industria piemontese,

d) rilevare le necessità espresse dal sistema delle imprese che possono essere soddisfatte dall’intervento pubblico ed il livello di gradimento degli interventi attivati,

e) fornire informazioni alle imprese anche mediante gli Sportelli Unici comunali, così come previsto dall’art. 23, comma 2 del d.lgs. 112/1998, e ad altri soggetti interessati,

f) realizzare un sistema informativo regionale, in raccordo e connessione con analoghe strutture nazionali, regionali, di enti locali, del sistema camerale, delle associazioni imprenditoriali, dell’amministrazione regionale;

* come previsto dal comma 4 della suddetta legge regionale, con D.G.R. n. 24 - 2154 del 5/2/2001, la Giunta regionale ha costituito la Commissione tecnico-scientifica a supporto dell’Osservatorio regionale settori produttivi industriali, provvedendo alla nomina dei componenti;

* la Commissione tecnico-scientifica, cui sono affidate funzioni consultive e propositive a supporto dell’Osservatorio, si è riunita presso la sede della competente Direzione Industria, individuando, in ottemperanza alle finalità stabilite dalla legge, le linee prioritarie di indagine e ricerca per l’avvio dell’attività dello stesso Osservatorio;

* è stabilito, dal comma 7 dell’art.22, che la Giunta regionale approvi il programma di attività, di norma biennale, dell’Osservatorio, e che lo trasmetta alla Commissione consiliare competente.

Visto che con D.G.R. n. 61 - 3704 del 3 agosto 2001 la Giunta regionale ha disposto l’accantonamento a favore della Direzione regionale Industria dell’importo di L. 470.000.000 e specificatamente:

- L. 300.000.000 sul cap. 15997/2001 (accantonamento n° 101124),

- L. 70.000.000 sul cap. 16003/2001 (accantonamento n° 101125),

- L. 100.000.000 sul cap. 15108/2001 (accantonamento n° 101126).

per finanziare (oltrechè iniziative di informazione alle imprese, assistenza tecnica agli uffici della Direzione Industria per il Docup 2000-2006) l’attività dell’Osservatorio settori produttivi industriali;

dato atto che, nel corso della riunione del 24 ottobre 2001 presso la Direzione Industria, la Commissione tecnico scientifica a supporto dell’Osservatorio si è espressa favorevolmente riguardo alle attività previste dal competente Settore Osservatorio settori produttivi industriali, ed in particolare ha esaminato i progetti di indagine e ricerca descritti nell’allegato programma che costituisce parte integrante della presente deliberazione;

considerato che l’approvazione da parte della Giunta regionale del “Programma di attività dell’Osservatorio regionale settori produttivi industriali” non comporta oneri di spesa in quanto alle azioni ivi previste verrà data attuazione con successivi provvedimenti, assumendo i relativi impegni di spesa;

esaminata e valutata la documentazione predisposta dal Settore Osservatorio settori produttivi industriali;

visto e considerato quanto in premessa, la Giunta Regionale, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,

delibera

di approvare il Programma di attività dell’Osservatorio regionale settori produttivi industriali, come dettagliato nell’allegato elaborato che costituisce parte integrante della presente deliberazione.

La presente deliberazione, unitamente all’allegato elaborato, viene trasmessa per informazione alla Commissione consiliare competente in materia di Industria ai sensi dell’art.22, comma 7 L.R. 44/2000 e verrà pubblicata integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

DIREZIONE REGIONALE INDUSTRIA - OSSERVATORIO SETTORI PRODUTTIVI INDUSTRIALI

PROGRAMMA DI ATTIVITA’

Premessa.

L’Osservatorio settori produttivi industriali ha il suo fondamento normativo nell’art.22 della l.r. 26/4/2000 n° 44 e si propone come strumento di indagine, di analisi e di informazione sul sistema industriale piemontese, al fine di fornire elementi di valutazione a supporto delle decisioni in materia di politica industriale regionale oltrechè di realizzare un’attività di informazione a beneficio delle imprese e, più in generale, del sistema economico-produttivo e delle istituzioni locali.

L’articolazione ed il funzionamento dell’Osservatorio comportano, in prospettiva, un coinvolgimento a pieno titolo delle Province, quali punti di osservazione ma anche di autonoma elaborazione di dati ed informazioni, all’interno di un necessario coordinamento regionale. In attesa di intraprendere un rapporto di collaborazione con le Province, queste ultime sono state coinvolte nell’attività della struttura regionale mediante la partecipazione di un loro rappresentante nell’ambito della commissione tecnico-scientifica (prescritta dal comma 4 art.22 l.r. cit.)che svolge importanti compiti di consulenza ma anche propositivi a supporto dell’Osservatorio.

Così come prescrive il comma 7 dell’art.22 della L.r. 44/2000, l’attività dell’Osservatorio trova una preventiva formalizzazione in un programma (di norma biennale) che contiene le principali iniziative che la struttura è chiamata a realizzare nel periodo di riferimento. Il programma è predisposto dalla Direzione regionale competente (nella fattispecie: la Direzione Industria) ed è approvato dalla Giunta regionale.

Il programma relativo è stato elaborato dalla competente struttura in stretto raccordo con la commissione tecnico-scientifica che ha contribuito alla individuazione dei filoni di indagine su cui attivare l’Osservatorio.

Il programma si compone :

* di un’attività di ricerca ed elaborazione di informazioni relative alla presenza sul territorio regionale ed alla capacità operativa degli Sportelli unici per le attività produttive (scheda A);

* di una serie di ricerche monotematiche dedicate allo studio di alcuni profili del sistema delle imprese industriali piemontesi, in particolare i flussi occupazionali, la dinamica economico-finanziaria analizzata sulla base dei dati di bilancio, la ricognizione degli strumenti di aiuto pubblico alle imprese (schede B-C-D). In particolare sui flussi occupazionali, vi è la necessità di individuare una metodologia che consenta di costruire i flussi aggiornati in riferimento alle fonti disponibili; un lavoro non di breve momento da articolare in steps successivi, che richiede una preventiva “costruzione” di una metodologia idonea: ciò che costituisce, appunto, l’oggetto della ricerca inclusa nel presente programma.

Scheda A

INDAGINE SUGLI SPORTELLI UNICI
PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E ATTIVITÀ
DI INFORMAZIONE E ASSISTENZA
ALLE IMPRESE.

Lo Sportello Unico per le attività produttive è una struttura di competenza comunale e svolge principalmente due funzioni:

* una prettamente amministrativa, attraverso la gestione del procedimento unico che consente alle imprese di presentare un’unica domanda ai fini del rilascio di autorizzazione per la realizzazione degli impianti produttivi;

* una informativa, con particolare riferimento alle opportunità localizzative e alle agevolazioni per le imprese.

L’avvio dello Sportello Unico, previsto dalla normativa statale a far data dal 27 maggio 1999, non è avvenuto in modo omogeneo nè sul territorio nazionale nè su quello piemontese.

Obiettivo dell’indagine, che ha come riferimento temporale il triennio 1999-2001, è di fornire una prima rappresentazione aggiornata sullo stato di attuazione degli Sportelli unici in Piemonte.

L’indagine intende rilevare:

1) il numero e l’articolazione territoriale degli Sportelli Unici;

2) le forme di gestione del servizio, adottate dagli Sportelli piemontesi;

3) le modalità di gestione del procedimento unico con particolare riferimento agli Sportelli associati;

4) le risorse umane e materiali a disposizione degli Sportelli Unici;

5) il grado di operatività degli Sportelli Unici

Per il raggiungimento di questi fini è stato predisposto, in collaborazione con il CSI Piemonte, un questionario che è stato inviato, il 6 aprile 2001, ai Sindaci dei Comuni Piemontesi, ai Presidenti delle Comunità Montane e ai responsabili di Sportello Unico. Il 31 luglio 2001 è terminata la raccolta dei questionari compilati che si compongono di quattro sezioni, dedicate, rispettivamente:

a) ALLO STATO DI ATTUAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO;

b) AI RIFERIMENTI ANAGRAFICI E INDIRIZZI INTERNET;

c) ALLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLO SPORTELLO UNICO;

d) ALLA COSTITUZIONE ED AL FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO.

L’elaborazione dei dati è suddivisa in due fasi, temporalmente distinte:

a) nella prima , in via di ultimazione, i dati sono stati aggregati e analizzati su base provinciale;

b) nella seconda saranno esaminate in modo puntuale alcune specificità emerse nel corso della prima elaborazione.

Sulla base dei dati anagrafici reperiti tramite questionario, verrà realizzato un data-base regionale dei recapiti (anche telematici) degli Sportelli Unici.

Il data-base dei recapiti degli SS.UU. andrà ad integrarsi con le banche-dati relative alle opportunità localizzative ed alle agevolazioni per le attività produttive, attualmente già disponibili sul sito web della Regione.

Scheda B

Denominazione della ricerca:

INDAGINE SUGLI INTERVENTI
DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE IN PIEMONTE

Analisi degli strumenti di incentivazione fruiti dalle imprese nella regione Piemonte attraverso:

* la ricognizione di tutti gli interventi agevolativi alle imprese attuati da soggetti pubblici (Stato, Regione, U.E.),

* la quantificazione e destinazione degli aiuti.

Periodo di riferimento temporale: triennio 1998-2000.

1) Predisposizione di un data-base degli incentivi di fonte statale e regionale in base alla disponibilità dei dati forniti dai gestori

Predisposizione di un data-base omogeneo degli incentivi statali e regionali, previa implementazione con informazioni relative agli incentivi di fonte regionale (leggi regionali e Docup) non presenti nelle attuali banche-dati.

Contenuti del data-base:

* elenco degli incentivi (riferimento normativo, descrizione sintetica della finalità e del settore economico-produttivo agevolato);

* informazioni disponibili in ordine a: n° domande pervenute, n° domande ammesse all’incentivo, ammontare degli incentivi richiesti, ammontare degli incentivi concessi, distribuzione territoriale delle agevolazioni erogate, volume investimenti agevolati.

Verifica delle informazioni mancanti e della loro rilevanza ai fini della valutazione di efficacia e della programmazione: proposte operative nella prospettiva di un nuovo data-base.

Flussi di incentivi statali in Piemonte e comparazione con le altre regioni.

2) Incentivi di fonte statale: analisi di alcuni strumenti.

Interventi a sostegno degli investimenti:

* lo strumento valutativo (L.488/92)

* lo strumento automatico (L. 341/95, L. 266/97, L.449/97).

Variabili considerate:

* n° di domande di accesso all’incentivo presentate,

* n° di domande di accesso all’incentivo accolte,

* entità delle agevolazioni richieste,

* entità delle agevolazioni concesse,

* la distribuzione per Provincia e per Comune delle agevolazioni concesse,

* la distribuzione delle agevolazioni per dimensione delle imprese beneficiarie,

* la distribuzione delle agevolazioni per macrosettori (turismo, industria, commercio) e per settore merceologico delle imprese beneficiarie,

* ammontare degli investimenti agevolati.

Interventi a sostegno della R & S:

* lo strumento valutativo (L. 46/82 artt.14 e 19)

* lo strumento automatico (L. 140/97).

Variabili considerate:

* n° di domande di accesso all’incentivo presentate,

* n° di domande di accesso all’incentivo accolte,

* entità delle agevolazioni richieste,

* entità delle agevolazioni concesse,

* la distribuzione per Provincia e per Comune delle agevolazioni concesse,

* la distribuzione delle agevolazioni per dimensione delle imprese beneficiarie,

* la distribuzione delle agevolazioni per settore merceologico delle imprese beneficiarie,

* ammontare degli investimenti agevolati.

Uno strumento “tradizionale”: la legge Sabatini (L. 1329/65)

Variabili considerate:

* n° di domande di accesso all’incentivo presentate,

* n° di domande di accesso all’incentivo accolte,

* entità delle agevolazioni richieste,

* entità delle agevolazioni concesse,

* la distribuzione per Provincia delle agevolazioni concesse,

* la distribuzione delle agevolazioni concesse per dimensione delle imprese beneficiarie,

* la distribuzione delle agevolazioni concesse per macro settori (industria, commercio, artigianato, ecc.) e per settore merceologico delle imprese beneficiarie,

* ammontare degli investimenti agevolati.

3) Incentivi di fonte regionale: analisi di alcuni strumenti

Docup 97/99 e programmi comunitari (Retex, P.M.I., ecc): misure d’aiuto alle imprese

Variabili considerate:

* entità delle agevolazioni concesse,

* ammontare degli investimenti agevolati.

Incentivi alle imprese industriali e artigiane da leggi regionali

Variabili considerate:

* entità delle agevolazioni concesse,

* distribuzione delle agevolazioni concesse per macro settori (industria/agroindustria, artigianato, turismo, ecc.) e

* distribuzione delle agevolazioni concesse per forma dell’intervento (contributo c/capitale, c/interessi, ecc.),

* ammontare degli investimenti agevolati.

Scheda C

Denominazione della ricerca:

DINAMICA ECONOMICA-FINANZIARIA
DELLE IMPRESE PIEMONTESI

1 Contenuti

La ricerca ha come oggetto l’analisi della dinamica economica-finanziaria di un campione di circa tremila imprese di capitale localizzate nella regione Piemonte.

Sulla base dei bilanci aziendali riportati nella banca dati AIDA di proprietà della Regione Piemonte, la ricerca si pone come obiettivo quello di rispondere ad alcune domande come: quali sono le imprese piemontesi che si sviluppano maggiormente? Quali differenze nell’attività industriale emergono? Le imprese piemontesi godono di una buona solidità patrimoniale? La redditività è soddisfacente e in linea con quella di altre aree geografiche nazionali? Il sistema distrettuale piemontese è competitivo con quello di altre regioni italiane?

Per rispondere a queste domande verrà utilizzata come metodologia di ricerca l’analisi dei bilanci aziendali su una base temporale di tre anni.

Il rapporto finale, oltre a comprendere un’analisi introduttiva dell’evoluzione dell’industria nella regione Piemonte, riporterà:

* un’analisi complessiva della Regione Piemonte;

* il confronto temporale su base dimensionale, settoriale e per aree territoriali;

* un’analisi specifica per le piccole imprese, per i settori ad alta tecnologia, per alcuni settori industriali e per alcuni distretti industriali;

* alcuni confronti con aree territoriali non piemontesi.

L’indagine riporterà, altresì alcuni incroci tra le diverse classificazioni.

2 Classificazioni

Il raggruppamento delle imprese avverrà secondo tre criteri:

* Dimensionale. La normativa europea per la definizione delle piccole e medie imprese è stata integrata inserendo una classe inferiore che evidenzi le imprese minori una classe superiore per le imprese medio grandi;

* Settoriale. Sono state predisposte due classificazioni, la prima segue la tassonomia di Pavitt, che suddivide le imprese in quanttro raggruppamenti (alta tecnologia, specializzata, scala, tradizionali), e la classificazione Istat per le attività economiche.

* Territoriale con suddivisione provinciale e distrettuale.

Riportiamo qui di seguito i diversi criteri di selezione.

2.1 Dimensionale per dipendente e fatturato (mil. Euro)*

    Dipendenti    Fatturato    Attivo
Imprese minori    20    3    2
Piccole    50    7    5
Medie    250    40    27
Medio grandi    1000    160    108

* i valori riportati in tabella si intendono come limiti massimi

2.2 Settoriale

* Tassonomia Pavitt: alta tecnologia; specializzate; scala e tradizionali

* Settori Industriali:

1) Alimentare;

2) Carta e stampa;

3) Gomma e plastica;

4) Lavorazione metalli;

5) Lavorazione minerali;

6) Legno e mobili;

7) Macchine elettriche;

8) Meccanica;

9) Mezzi di trasporto;

10) Carbone, petrolio e chimica

11) Abbigliamento, cuoio e pelli;

12) Tessile

2.3 Aree territoriali

* Distretti industriali:

1) Biella (tessile laniero) in confronto con Prato;

2) Valenza (orafo) in confronto con Vicenza e Arezzo;

3) Cusio-Valsesia (rubinetteria) in confronto con Lumezzane.

* Province piemontesi.

3 Metodologia di indagine statistica

La metodologia di indagine sarà quella del bilancio somma per ciascuna tipologia di raggruppamento. L’elaborazione degli incentivi ricavati dai bilanci aziendali avverrà tramite il calcolo di alcune costanti caratteristiche quali: la frequenza, la media aritmetica, la variabilità e la distribuzione per quantili.

Per rispondere alle domande oggetto di questa indagine verranno utilizzati i seguenti indici di bilancio:

* Indicatori di sviluppo: fatturato; valore aggiunto; occupazione; capitale investito operativo netto;

* Indicatori di attività industriale: valore aggiunto/fatturato (proxy del grado di integrazione verticale); valore aggiunto/dipendenti (proxy della produttività del lavoro); costo del lavoro/dipendenti; investimenti fissi/Immobilizzazioni lorde (Tasso di accumulazione);

* Struttura finanziaria e patrimoniale: debiti/capitale proprio (Grado di indebitamento); debiti a breve/capitale totale (Grado di rigidità delle fonti); immobilizzazioni/capitale totale (Grado di rigidità del capitale investito); modello margine-struttura; modello fonti-impieghi (Indicatore di tesoreria e margine struttura); costo del denaro, grado di capitalizzazione;

* Redditività: ROE, ROI, MOL/fatturato; effetto di leva finanziaria; pressione fiscale.

Scheda D

Denominazione della ricerca:

CONFRONTO TRA STATISTICHE
SULL’INDUSTRIA PIEMONTESE

Esistono diverse fonti statistiche, di origine amministrativa, che forniscono dati e informazioni sulle imprese e sui lavoratori.

Non sempre però le statistiche possono essere confrontate e possono divergere tra loro e rispetto alla fonte “ufficiale” ISTAT. In ogni archivio amministrativo infatti l’ambito di competenza, le unità di rilevazione e i loro attributi (settore di attività, localizzazione, ecc.) sono determinati dalle norme che regolano l’attività istituzionale; anche se le informazioni raccolte rappresentano lo stesso fenomeno (numero di imprese, di occupati, ecc.), si osserva, ad esempio, che gli universi di competenza dell’INPS differiscono da quelli delle Camere di Commercio, che le posizioni assicurative dell’INPS non sono confrontabili con le analoghe posizioni INAIL, o che gli standard di classificazione dell’attività economica sono differenti.

La presente ricerca ha come obiettivo:

1. Indagare e raccogliere le statistiche dalle fonti principali.

Le principali fonti statistiche esistenti (anche sui siti web) sono

- ISTAT - (Censimento intermedio e altre rilevazioni)

- INPS - (Osservatorio DM - imprese - e O1M - lavoratori dipendenti)

- INAIL

- Registro Imprese

Per ognuna delle fonti verranno raccolti i dati delle statistiche esistenti almeno per quanto riguarda la Regione. Parallelamente verrà acquisita, ove possibile, la documentazione relativa al campo di osservazione, alle variabili di analisi, alle procedure di costruzione delle statistiche, fornendo un quadro esaustivo delle caratteristiche e dei tempi di aggiornamento di ciascuna fonte.

2. Analizzare le diverse definizioni, classificazioni e origini delle differenze.

Per definire e valutare le differenze che si osservano tra le informazioni delle diverse fonti è necessario analizzare l’ambito di competenza di ciascuna amministrazione (INPS ? INAIL ? Registro Imprese), le definizioni adottate (es. impresa vs. unità locale, e, nel caso, come è definita l’"impresa" e dove viene localizzata; dipendenti vs. occupati, si stima l’occupazione media o si “contano” gli individui in un certo periodo, al limite un solo giorno dell’anno), gli standard di classificazione utilizzati (principalmente il settore di attività, alcuni enti utilizzano la classificazione Ateco, altri hanno codici propri, ma anche come è definito il lavoro dipendente, il lavoro autonomo, o come sono definite le qualifiche di operaio, impiegato, ecc.), il grado di disaggregazione delle informazioni (ad esempio la scala territoriale - regionale, provinciale, comunale o settoriale - ramo, classe, categoria) e verificare quando è possibile procedere ad un’attività di unificazione, standardizzazione e identificazione delle parti comuni.

3. Presentare un quadro sull’industria Piemontese originato dalle statistiche disponibili.

Raccolti i dati e analizzate le differenze si propone infine di costruire e commentare il quadro descrittivo dell’industria piemontese che emerge dalle diverse fonti.

L’attenzione si concentrerà sulle caratteristiche della “struttura” e dei “flussi”, per le variabili osservabili, dei diversi settori industriali. Potranno essere oggetto di studio, ad esempio, il numero di imprese, di unità locali, di occupati e le retribuzioni.

Sarà indagata la possibilità di analisi delle forme “atipiche” di lavoro (parasubordinati o collaborazioni coordinate e continuative), della distribuzione territoriale delle unità locali (unità locali in altre regioni di imprese con sede in Piemonte e viceversa) e delle migrazioni di imprese attive dall’artigianato all’industria e viceversa.

4. Verificare la significatività e la variabilità di alcune variabili

Si propone di verificare le potenzialità di dati INPS (il panel di lavoratori dipendenti e imprese costruito da R&P) per indagare alcuni fenomeni di particolare interesse.

- Localizzazione della sede dell’impresa e localizzazione sul territorio, a livello provinciale, del lavoratore.

- Effetti delle variazioni mensili e della stagionalità sull’occupazione.

- Correlazione e variabilità del rapporto monte retributivo / numero di occupati. In altre parole media e varianza delle retribuzioni medie di impresa e delle retribuzioni individuali.

- Effetti delle normalizzazioni delle retribuzioni

- Mobilità del lavoro

(si noti che alcuni di questi argomenti si collegano anche alla procedura di stima effettuata da INAIL che osserva solo il monte retributivo assicurato e non il numero di persone assicurate).

Questa fase del progetto richiede elaborazioni ad hoc sull’archivio.



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 65-4359

Accantonamento a favore della Direzione Turismo, Sport e Parchi della somma di L. 1.000.000.000= cap. 14706/2001, per la liquidazione della quota di partecipazione all’Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare sul cap. 14706 la spesa di L. 1.000.000.000.= (101425) per il versamento della quota di adesione della Regione Piemonte al Consorzio “Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte”, di cui alla legge regionale 75/96, assegnando la relativa disponibilità finanziaria alla Direzione Turismo, Sport e Parchi per gli adempimenti attuativi e l’impegno di spesa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 66-4360

Accantonamento di L. 100.000.000 (Cap. 15840/2001) per il pagamento degli interessi di mora - annualità 1995/96/97/98 relativi all’impiantistica sportiva

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

per i motivi esposti in premessa, di accantonare Lire 100.000.000 sul cap. 15840/2001 (101434/A) a favore della Direzione Turismo, Sport e Parchi per il pagamento all’Istituto per il Credito Sportivo degli interessi di mora dovuti al ritardo nel versamento della prima rata semestrale del contributo regionale per le annualità 1995/96/97/98 dei programmi di investimento per l’impiantistica sportiva.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 67-4361

Adesione della Regione Piemonte all’Associazione delle Regioni Europee Ortoflorofrutticole (AREFLH). L.R. n. 6/77. Accantonamento di lire 5.808.810 sul cap. 10940/01

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Di aderire all’Assemblea delle Regioni Ortoflorofrutticole Europee (AREFLH).

Di designare, quali rappresentanti della Regione Piemonte in seno al Collegio delle Regioni dell’AREFLH il Presidente della Giunta Regionale del Piemonte e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, rispettivamente membro titolare e membro supplente.

Di stabilire che i produttori ortofrutticoli piemontesi siano rappresentati in seno all’AREFLH da membri indicati dalle organizzazioni dei produttori più rappresentative a livello regionale.

Di accantonare a favore dalla Direzione Regionale 12 Sviluppo dell’Agricoltura che provvederà ad assumere i conseguenti atti di impegno e liquidazione, la somma di Lire 5.808.810 sul capitolo 10940 del Bilancio Regionale, quale quota di adesione della Regione Piemonte all’AREFLH per il 2001. (n. 101459/acc.)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 68-4362

Adesione della Regione Piemonte al Centro di ricerche, studi e valorizzazione per la viticoltura montana (CERVIM) per l’anno 2001. Accantonamento lire 20.000.000 Cap. 10940/2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare la somma di lire 20.000.000 a favore della Direzione 12 - Sviluppo dell’Agricoltura per l’adesione per l’anno 2001 della Regione Piemonte al Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura montana (CERVIM) di Aosta.

La somma di lire 20.000.000 è accantonata sul Cap. 10940/2001 del bilancio per l’anno 2001. (101458/Acc.)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 69-4363

LL.RR. nn. 18/94 e 76/96 “Norme di attuazione della legge n. 381 - Disciplina delle cooperative sociali”: Costituzione di un fondo di garanzia ai sensi dell’art. 15, accantonamento di L. 400.000.000 (quattrocento milioni) sul cap. 20665/01, nonchè approvazione della convenzione da stipularsi con Finpiemonte, indicante i criteri e le modalità di gestione del fondo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

-1) di approvare l’allegata convenzione, parte integrante del presente atto, perché riassuntiva di tutti i criteri e modalità che regolano i rapporti tra la Regione e Finpiemonte S.p.A. per la gestione del fondo di garanzia di cui all’art. 15 della L.R. n. 18/94;

-2) di autorizzare il Dirigente della Direzione Politiche sociali alla stipula della convenzione di cui al precedente punto 1);

-3) di assegnare alla medesima Direzione la somma di L. 400.000.000 ( quattrocentomilioni) da accantonarsi sul capitolo 20665/01 (Acc/101430).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 70-4364

Accantonamento di Lit. 66.201.000 sul cap. 10740/01 e di Lit. 521.892.857 sul cap. 10741/01 a favore della Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

l’accantonamento di Lire 66.201.000 a favore della Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale assunto sul Capitolo 10740/01 (101432/Acc);

l’accantonamento di lire 521.892.857 a favore della Struttura Speciale Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale assunto sul capitolo 10741/01 (101433/Acc.).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 71-4365

Approvazione della bozza di Convenzione tra la Regione Piemonte e l’Agenzia Spaziale Italiana per la cooperazione nel settore della gestione degli avvenimenti connessi al rischio di impatto con gli asteroidi

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare la bozza di convenzione , che costituisce parte integrante della presente deliberazione, con l’ASI per sviluppare congiuntamente le attività di cooperazione nel settore degli avvenimenti connessi al rischio di impatto da asteroidi.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 novembre 2001, n. 72-4366

Accantonamento di Lit. 23.300.000 pari a 12033,44 euro sul cap. 10870/2001 e prenotazione di 68327,25 euro sul cap. 10870/2002 e di 16733,20 euro sul cap. 10870/2003 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare la somma di Lit. 23.300.000 pari a 12033,44 euro sul cap. 10870/2001 (101431/Acc.) con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale;

di prenotare per l’anno 2002 la somma di 68327,25 euro (Lit. 132.300.000) sul cap 10870/2002 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale; (100225/P)

di prenotare per l’anno 2003 la somma di 16733,20 euro (Lit. 32.400.000) sul cap. 10870/2003 con assegnazione alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale; (100035/P)

di demandare alla Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale la definizione di specifiche convenzioni per il raggiungimento degli obiettivi, in premessa indicati.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 12 novembre 2001, n. 18 - 4388

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Pallanzeno (VCO). Variante di revisione al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante di revisione al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Pallanzeno, Provincia del Verbano Cusio Ossola, adottata e successivamente integrata e rettificata con deliberazioni consiliari n. 24 in data 27.9.2000 e n. 6 in data 23.4.2001, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, nell’ elaborato normativo della variante, delle modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento in data 10.10.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante di revisione al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Pallanzeno, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazioni consiliari n. 24 in data 27.9.2000 e n. 6 in data 23.4.2001, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab.All.A - Relazione

- Elab.All.B - Norme Tecniche di Attuazione

- Elab.All.C - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab.All.D - Controdeduzioni alle osservazioni

- Tav.URB 1 - Corografia, in scala 1:5000

- Tav.URB 2 -Azzonamento, Territorio Comunale e Comuni contermini, in scala 1:25000

- Tav.URB 2bis - Azzonamento, Territorio Comunale, in scala 1:5000

- Tav.URB 3 - Azzonamento, Territorio urbanizzato, in scala 1:2000.

- Tav.URB 4  - Ambiti ed edifici di interesse storico ambientale, in scala 1:500

- Tav.URB 5  - Urbanizzazioni esistenti, in scala 1:2000

- Tav.URB 7 - Azzonamento, Territorio Comunale con vincoli di tipo geologico, in scala 1:5000

- Tav.GEO 1 - Relazione Geologica

- Tav.GEO 2 - Carta geologico-strutturale e geomorfologica dell’intero territorio, in scala 1:5000

- Tav.GEO 2a - Carta dell’acclività, in scala 1:5000

- Tav.GEO 3 - Carta idrologica dell’intero territorio, in scala 1:5000

- Tav.GEO 4 - Carta geomorfologica e del dissesto dell’intero territorio, in scala 1:5000

- Tav.GEO 5 - Carta geomorfologica e del dissesto del territorio urbanizzato, in scala 1:2000

- Tav.GEO 6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica dell’intero territorio, in scala 1:5000

- Tav.GEO 7 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica del territorio urbanizzato, in scala 1:2000

- Elab.GEO 8 - Relazione geologico-tecnica relativa alle areee interessate da nuovi insediamenti o opere pubbliche di particolare importanza.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Elenco modifiche introdotte “ex officio” sul testo delle N.T.A.

Art. 1, p.to 18

- Aggiungere in calce alla norma la seguente precisazione: “In termini di abitabilità si richiamano  comunque i disposti di cui al D.M. 5 luglio 1975 e alla L.R. 21/’98".

Art. 41

- Aggiungere l’ulteriore prescrizione: “I progetti_ pubblici di riassetto debbono  obbligatoriamente contenere esplicita conferma a firma del Progettista, del Direttore Lavori e del Collaudatore in ordine alla concreta ed efficace riduzione del rischio nei confronti  dei beni oggetto di difesa”.

Art. 44

- Aggiungere al termine dell’articolato la prescrizione: “Per quanto riguarda le schede geologiche-tecniche si evidenzia che le porzioni ricadenti nelle zone attribuite alla classe IIIa sono inedificabili (fatto salvo quanto previsto dall’art. 31 della L.R. 56/’77)”.

Art. 45

- Aggiungere la prescrizione: “Nelle porzioni ricadenti nelle aree attribuite alla classe IIIb non dovranno essere consentiti aumenti di carico urbanistico in assenza degli interventi di sistemazione”.



Deliberazione della Giunta Regionale 12 novembre 2001, n. 19 - 4389

L.R. n .56/77 e successive modificazioni. Comune di Magliano Alfieri (CN). Approvazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi dell’ art. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Magliano Alfieri (CN), adottato e successivamente modificato con deliberazioni consiliari n. 44 in data 6.10.1999 e n. 11 in data 23.4.2001, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 10.10.2001, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa al nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Magliano Alfieri, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 44 in data 6.10.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione tecnica

- Elab. - Esame delle osservazioni

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. - Schede riassuntive di cui al BUR 32 del 9.8.1989 Sezione I Scheda C Allegato 1-2-3-4

- Elab. - Norme di Attuazione

- Tav.A - Uso del suolo-Vincoli in scala 1:5000

- Tav.B - Servizi-acquedotto in scala 1:2000

- Tav.C - Servizi-fognatura in scala 1:2000.

- Tav.D - Servizi-metano in scala 1:2000

- Tav.E - Tavola di conservazione dei fabbricati in scala 1:1000

- Tav.F - Destinazione edifici al piano terreno in scala 1:2000

- Tav.G - Destinazione edifici al primo piano in scala 1:2000

- Tav. - Osservazioni in scala 1:2000

- Tav.1 - Inquadramento territoriale in scala 1:25000

- Tav.2 - Progetto di Piano in scala 1:5000

- Tav.3 - Progetto di Piano in scala 1:2000

- Tav.4 - Progetto di Piano in scala 1:2000

- Tav.5 - Progetto di Piano-Centro storico in scala 1:1000

- Elab. - Relazione Geologico Tecnica Generale e Indagini Geologiche e schede delle aree di nuova espansione urbanistica

- Tav.1 - Carta Geolitologica in scala 1:10000

- Tav.2 - Carta Geomorfologia, dei dissesti, della dinamica fluviale e del reticolo idrografico minore in scala 1:10000

- Tav.3 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologia e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:10000

- deliberazione consiliare n. 11 in data 23.4.2001, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione tecnica adeguamento ed integrazioni comunali al parere del SUR

- Elab. - Norme di Attuazione modificate

- Tav.2 - Progetto di Piano in scala 1:5000

- Tav.3 - Progetto di Piano in scala 1:2000

- Tav.4 - Progetto di Piano in scala 1:2000

- Tav.5 - Progetto di Piano Centro storico in scala 1:1000

- Tav.3 - Carta di Sintesi della Pericolosità Geomorfologia e dell’idoneità all’utilizzazione Urbanistica.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche Cartografiche:

Carta di Sintesi ____ Tavola 3 in scala 1:10.000:

Nel testo compreso nel riquadro in calce alla legenda le parole “modificare la Fascia C” si intendono sostituite con “ampliare le Fasce”;

inoltre la frase finale (ultima riga) si intende stralciata e sostituita con la seguente “Il recepimento delle nuove delimitazioni delle Fasce dovrà avvenire successivamente all’approvazione definitiva della Variante al P.S.F.F.; sino ad allora si applicherà la salvaguardia delle Fasce del Progetto di Variante al P.S.F.F.”

Modifiche normative:

Art. 2.0. - Prescrizioni geologico-tecniche.

1º comma, dopo le parole “____ Circolare P.G.R. n. 7/LAP - 1996" si intende inserita la frase: ”Si richiamano le prescrizioni contenute nella Relazione Geologico Tecnica, sia della Parte I Generale che della Parte II sulle singole aree:"

Al termine dell’articolo si intendono aggiunte le seguenti prescrizioni:

“Con successiva Variante al P.R.G.C. gli elaborati (Tavole e N. di A.) saranno adeguati ai contenuti del vigente P.S.F.F. e della successiva Variante P.S.F.F. allorquando approvata. In attesa di ciò dovranno essere rispettare le Norme del vigente P.S.F.F. e la salvaguardia del Progetto di Variante al P.S.F.F. in corso di approvazione.”.

Art. 7.1. - Aree agricole - Generalità

Lettera F), 2º comma:

- dopo le parole “attività turistico-ricettiva” si intendono inserite le parole “limitatamente ai ristoranti tipici di modeste dimensioni”;

- dopo le parole “servizi collegati ad attività sportive” si intendono inserite le parole  “a raso di uso familiare”.

Lettera G): al termine si intendono eliminate le parole “superiore a 1 unità”.

Art. 8.1 - Nuclei Frazionali Rurali - Generalità

Lettera M): al termine si intendono eliminate la parole “superiore a 1 unità”.



Deliberazione della Giunta Regionale 12 novembre 2001, n. 43 - 4413

Legge 8/11/2000 n. 328 relativa alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. “Indirizzi operativi per l’applicazione del DM 21/5/2001 n. 308” attuativo della legge - Approvazione

A relazione dell’ Assessore Cotto :

Vista la legge 8/11/2000 n. 328, avente ad oggetto la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, che attribuisce alle regioni specifici compiti e funzioni in materia;

visto il decreto ministeriale attuativo 21/5/2001 n. 308, riguardante i requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, emanato ai sensi dell’art. 11 della legge;

visto, altresì, l’art. 8 - comma 3, lettera f) - della legge quadro, ove si prevede che le regioni, sulla base dei requisiti minimi fissati dallo Stato, definiscano i criteri per l’autorizzazione, l’accreditamento e la vigilanza delle strutture e dei servizi;

dato atto che l’Assessorato alle Politiche Sociali sta approntando il testo della legge regionale di recepimento e tenuto conto che le difficoltà interpretative rappresentate da più parti, ed espressamente dal Comune di Torino e da alcune Aziende Sanitarie Locali, rendono necessaria, nelle more dell’emanazione della normativa regionale, la formulazione di adeguati chiarimenti, per favorire un’applicazione coerente ed uniforme delle nuove disposizioni sul territorio piemontese;

esaminato l’allegato A, ad oggetto “Indirizzi operativi per la prima applicazione del DM 21/5/01 n. 308", e ritenuto che le indicazioni contenute in tale documento, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, siano appropriate per disciplinare le attività di realizzazione e di gestione delle strutture socio-assistenziali, sia operanti che di nuova istituzione, nelle more del recepimento della Legge n. 328/2000 e dei relativi decreti attuativi;

vista la legge 8/11/2000 n. 328

visto il DM 21/5/2001 n. 308

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di approvare, nelle more dell’emanazione della legge regionale di recepimento della Legge 3/11/2000 n. 328 e dei relativi decreti attuativi, gli “Indirizzi operativi per la prima applicazione del DM 21/5/2001 n. 308", contenuti nell’allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Indirizzi operativi per la prima applicazione
del D.M. 21/5/2001 n. 308.

Il 28/11/2000 è entrata in vigore la legge 8/11/2000 n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e le relative disposizioni debbono essere recepite con proprie leggi e provvedimenti amministrativi dalle regioni.

Le regioni, gli Enti locali, gli altri soggetti pubblici, il terzo settore e le parti sociali sono chiamati a partecipare in vari modi e a differenti livelli alla realizzazione degli interventi secondo le attribuzioni definite dalla legge e in base ad indirizzi e criteri emanandi attraverso atti governativi e regolamentari di attuazione.

Tra questi, per quanto riguarda lo specifico settore delle strutture destinate alle fasce deboli , assume una fondamentale rilevanza il Decreto Ministeriale 21/5/2001 n. 308 “Regolamento concernente requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’art. 11 della legge 8/11/2000 n. 328".

Si tratta del provvedimento con il quale lo Stato definisce per la prima volta, in forma integrata e con una visione unitaria, i requisiti strutturali e organizzativi riguardanti i presidi socio-assistenziali, intervenendo, così, rispetto alle regole adottate, in materia, dalle diverse regioni e dalla Regione Piemonte che ha fortemente innovato la propria normativa in questo campo, nel corso degli anni 90’.

Tra le numerose tipologie residenziali disciplinate dalla normativa vigente, il D.M. 308/01 non richiama le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) per le quali si ritengono tuttora applicabili i parametri di cui al D.P.C.M. 22/12/89 e s.m.i., mentre accorpa in quattro gruppi le restanti strutture, precisamente:

* Strutture a carattere comunitario

* Strutture residenziali a prevalente accoglienza alberghiera

* Strutture residenziali protette

* Strutture a ciclo diurno

Di fatto, la normativa piemontese appare abbastanza evoluta e la generalità dei presidi socio-assistenziali possiede perciò le caratteristiche necessarie per poter entrare nelle nuove classificazioni tipologiche.

Tuttavia, confrontando i requisiti strutturali vigenti in Piemonte con quelli previsti dal D.M. 308/01, si rilevano alcune differenze su cui appare opportuno soffermarsi per valutare i prevedibili effetti e definire i possibili indirizzi applicativi sulla base di scelte meditate e omogenee.

Le variazioni in questione assumono un valore relativo se si considerano quelle recuperabili attraverso limitate ridefinizioni normative, come nel caso della capacità ricettiva delle strutture a carattere comunitario, o confermando soddisfacenti soluzioni alternative già in essere, come nel caso della consistenza degli impianti di elevazione, mentre presentano invece maggior criticità di risoluzione, se si considera il rapporto tra servizi igienici e camere nei nuclei delle Residenze Assistenziali Flessibili (RAF) e delle Residenze Assistenziali (RA).

Per quanto riguarda i requisiti organizzativi, si osserva che le disposizioni regionali raggiungono un elevato livello di dettaglio, sostanzialmente coerente con le previsioni del decreto.

Passando ad esaminare gli ambiti e le modalità di applicazione delle nuove disposizioni, occorre fare riferimento al combinato disposto normativo dell’art. 11 della L. 328/00 e del decreto attuativo, nel suo insieme.

Tale articolo, al 2° comma, stabilisce che “i requisiti minimi nazionali trovano immediata applicazione per i servizi e strutture di nuova istituzione” e la decorrenza dell’obbligo non può che riferirsi alla data di entrata in vigore del decreto stesso, ovverosia il 12/8/2001, che affida alle regioni il compito di definire “le condizioni in base alle quali le strutture sono considerate di nuova istituzione”.

Al riguardo, si ritiene che questo termine possa rivestire un significato esteso e allo stesso tempo riferito sia alla fase della progettazione, dell’acquisizione di pareri e di rilascio di concessioni edilizie, sia alla fase costruttiva, sia, infine, al positivo espletamento degli adempimenti richiesti per l’autorizzazione al funzionamento di un qualsiasi presidio socio-assistenziale.

Il termine utilizzato lascia supporre che il legislatore abbia voluto riconoscere una propria discrezionalità alle regioni nella individuazione degli stadi del processo realizzativo, da assumere come riferimento per stabilire se le strutture debbano ritenersi o meno “istituite”, poiché ha anche espressamente affermato, all’art. 1 del decreto, che il recepimento regionale dei requisiti minimi avviene “in relazione alle esigenze locali” e che l’adeguamento ai medesimi può essere previsto “anche in regime di deroga”.

Volendo ora delineare i possibili ambiti applicativi, se appare inopportuna e dispendiosa l’applicazione dei nuovi requisiti per gli interventi in corso di esecuzione o almeno appaltati, alla stessa stregua vale la pena di considerare se sia conveniente far introdurre i requisiti in questione nei casi in cui i medesimi interventi siano oggetto di progettazione.

Relativamente ai progetti in corso, si conviene di fare salvi quelli che, alla data di entrata in vigore del D.M. 308/01, avevano conseguito la prescritta concessione edilizia comunale, correlata con la presentazione degli elaborati corrispondenti al livello “definitivo” previsto dalla L. 109/94 e s.m.i. evitando, in tal modo, sia l’aggravamento dei costi di redazione, sia la ripetizione delle procedure concessorie. Questa soluzione può riguardare qualsiasi progetto di presidi socio-assistenziali, indipendentemente dai soggetti attuatori e dalla concessione di finanziamenti regionali.

Per i presidi in costruzione nel momento dell’entrata in vigore di nuove disposizioni, come è già accaduto in occasione dell’emanazione delle DD.G.R. n. 38/92 e n. 41/95, l’Amministrazione regionale ha consentito il completamento dei lavori, a condizione che gli interventi possedessero i requisiti strutturali richiesti dalla normativa vigente all’atto dell’approvazione del relativo progetto o dell’assegnazione dei contributi, e tale soluzione appare tuttora congrua.

Proseguire in questa direzione significa porsi nel solco della continuità interpretativa, in coerenza anche con la ratio della norma, ma è non meno importante considerare come il recepimento e l’applicazione delle nuove disposizioni rappresenti un obiettivo di miglioramento delle caratteristiche delle strutture, dal quale deriva un innalzamento della qualità dell’assistenza erogabile, che potrà trovare adeguato riconoscimento sia nell’istituto dell’accreditamento sia nelle priorità di scelta effettuate dall’utenza.

Pertanto, i titolari di progetti concessionati e di interventi avviati prima del 12/8/2001 valuteranno l’evidente interesse ad un’immediata applicazione dei nuovi parametri e potranno prevedere, ovunque possibile, il rapporto stabilito dal D.M. 308/01 per quanto riguarda i bagni di servizio delle camere, ricordando che l’adozione delle misure in questione riveste carattere di priorità per i nuclei destinati all’accoglienza alberghiera, quali le R.A. e le R.A.A., per comprensibili motivi correlati con la piena fruibilità da parte degli ospiti autosufficienti.

L’introduzione dei nuovi parametri è particolarmente raccomandata per gli interventi comunque assistiti da contribuzione regionale e che, al 12/08/2001, non risultavano ancora progettati al livello “definitivo” di cui alla L. 109/94 e s.m.i.

Analogo comportamento potrà essere seguito relativamente all’attivazione dei servizi e presidi per i quali non occorra mettere in atto o riferirsi a procedimenti di concessione edilizia e similari, in quanto le relative attività socio-assistenziali hanno luogo in immobili già esistenti, potendosi, in tali casi, fare riferimento alle istanze di autorizzazione presentate all’autorità competente al rilascio.

Chiarito, quindi, quali sono i riferimenti realizzativi e progettuali che non si identificano nella “nuova istituzione di servizi e strutture”, si evince che per tutti gli altri interventi, comunque avviati dopo il 12 agosto 2001, trovano immediata applicazione, ai sensi dell’art. 11, 2° comma - 1° capoverso, della L. 328/2000, i requisiti minimi stabiliti dal D.M. 308/2001.

A completamento della disamina delle disposizioni aventi una immediata rilevanza ai fini applicativi, si reputa utile soffermarsi sui procedimenti inerenti l’autorizzazione dei presidi socio-assistenziali, normati dagli articoli 4 e 8 del decreto, nonché dall’art. 11 della legge.

Al riguardo, rilevato come la competenza ad autorizzare risulti attribuita ai Comuni, dall’art. 4, peraltro confermando il trasferimento previsto dalla legge, si osserva che la norma può risultare applicabile in assenza di una “disciplina regionale”, dovendosi, in caso contrario, applicare “le norme regionali relative ai procedimenti di autorizzazione emanate prima dell’entrata in vigore della legge n. 328/2000", come previsto dall’art. 8.

Poiché la Regione Piemonte ha specificamente normato la materia, la competenza non viene esercitata dai Comuni fino all’emanazione della legge regionale di recepimento della legge e del decreto.

Quindi, a fronte della nuova istituzione di servizi e strutture, individuate come detto precedentemente, l’autorizzazione all’esercizio continua ad essere rilasciata secondo le modalità di cui all’art. 8, ferma restando l’applicazione dei requisiti minimi.

Un’ultima notazione interpretativa riguarda ancora l’art. 11, 2° comma della legge, ed espressamente la disposizione che recita “per i servizi e le strutture operanti alla data di entrata in vigore della presente legge, i Comuni provvedono a concedere autorizzazioni provvisorie, prevedendo l’adeguamento ai requisiti regionali e nazionali nel termine stabilito da ciascuna regione e in ogni caso non oltre il termine di cinque anni”.

La materia del rilascio di autorizzazioni provvisorie sarà disciplinata dalla legge regionale o dai provvedimenti amministrativi di recepimento della legge e del decreto in argomento, che definiranno tempi e modalità dell’adeguamento dei servizi e delle strutture esistenti, nonché le fattispecie in cui questo istituto potrà trovare applicazione.

Si richiama, infine, il rispetto della norma contenuta nell’art. 8, 2° comma del decreto, riguardante, da un lato, il divieto di aumentare la capacità ricettiva nelle strutture in cui questa risulta superiore a quella fissata nell’allegato A e con camere fino ad un massimo di quattro posti letto e, dall’altro, l’obbligo di organizzare l’attività per nuclei funzionali fino a 30 ospiti.



Deliberazione della Giunta Regionale 12 novembre 2001, n. 81-4451

Asse D - Misura D3 - Linee di intervento 1 - 2 - 3 del Complemento di Programmazione - POR Ob 3 FSE 2000/2006 - Definizione indirizzi e riparto risorse alle Province - Prenotazione di L. 8.170.680.000 e L. 8.130.501.000 sui capp. vari bil. pluriennale 2002/2003 a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di stabilire le modalità, i tempi e i criteri di attuazione delle azioni previste alle linee d’intervento 1 - 2 - 3 della Misura D 3, ricomprese nel Complemento del Programma Operativo Regionale - FSE - Obiettivo 3 - 2000/2006 approvato dalla DGR n. 44-1879 del 28/12/2000, così come indicato nell’allegato 1 alla presente deliberazione quale parte integrante.

Di autorizzare le Province a presentare programmi specifici di attività e spesa per il biennio 2002 - 2003, redatti in conformità al Programma allegato alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante.

Di autorizzare la ripartizione delle risorse finanziarie tra le Province del Piemonte relative alle azioni 1 - 2 -3 della Misura D3 in base alla perequazione dell’incidenza percentuale statistica provinciale della disoccupazione allargata per condizione (in cerca di prima occupazione - disoccupati - in cerca di lavoro) rilevata come media dell’anno 2000 secondo gli indici ISTAT con l’incidenza percentuale statistica della popolazione attiva provinciale dell’anno 2000, assegnando inoltre a tutte le Province una somma fissa pari all’1% delle risorse complessive della misura D3 per gli anni 2002 e 2003, così come indicato nell’allegato 2 alla presente deliberazione quale parte integrante.

Di stabilire che all’impegno delle risorse a favore delle Province del Piemonte, l’Amministrazione Regionale provveda in forma cumulativa al fine di favorire eventuali legittime compensazioni tra le stesse Amministrazioni Provinciali beneficiarie, nell’ambito dell’esercizio finanziario di riferimento.

Di prenotare a favore della Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro la somma complessiva di L. 16.301.181.000 (euro 8.418.857,38) così ripartita:

per L. 8.170.680.000 (euro 4.219.804,05) mediante prenotazione sui sottoelencati capitoli del bilancio 2002.

- L. 3.676.806.000 - (euro 1.898.911,83) sul cap.11546/2002 (FSE), (100226/P)

- L. 3.595.099.200 - (euro 1.856.713,78) sul cap. 11442/2002 (FR), (100227/P)

- L. 898.774.800 - (euro 464.178,44) sul cap.11540/2002 (cof. reg.); (100228/P)

per L. 8.130.501.000 (euro 4.199.053,33) mediante prenotazione sui sottoelencati capitoli del bilancio 2003;

- L. 3.658.725.450 - (euro 1.889.574,01) sul cap.11546/2003 (FSE), (100036/P)

- L. 3.577.420.440 - (euro 1.847.583,46) sul cap. 11442/2003 (FR),  (100037/P)

- L. 894.355.110 - (euro 461.895,86) sul cap.11540 /2003 (cof. reg.). (100038/P)

(omissis)

allegato



Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2001, n. 1 - 4472

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Nichelino (TO). Approvazione della Variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n. 2 al vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Nichelino, in Provincia di Torino, adottata, modificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 50 in data 30.4.1999, n. 80 in data 20.12.2000 e n. 18 in data 13.2.2001, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 16.10.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione costituente la Variante n.2 al vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Nichelino, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 50 in data 30.4.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione di controdeduzione alle osservazioni dei privati

- Elab. -Relazione illustrativa comprensiva di:

Allegato (fare riferimento al file PDF) A: Elenco degli obiettivi della Variante parziale n. 2 al PRGC vigente

Allegato (fare riferimento al file PDF) B: Tabella A e Tabella B

- Elab. -Norme tecniche di attuazione

- Elab. -Parti urbane a progettazione specifica - Allegato alle Norme tecniche di attuazione

- Tav.1 -Planimetria sintetica del piano, in scala 1:25000

- Tav.2 -Funzioni del sistema viabile di piano, in scala 1:10000

- Elab.Tav.3 -Legende tavv. 3.1/3.7-4.2/4.16

- Tav.3.1 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.2 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.3 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.4 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.5 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.6 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.7 -Progetto di piano, in scala 1:5000

- Tav.4.16 -Progetto urbanistico, in scala 1:1000

- Elab. AT.1.1  -Relazione geologico-tecnica

- Tav. AT.1.2  -Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.3  -Carta geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.4  -Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica (in ottemperanza alla C.P.G.R. 8/5/1996, n° 7/LAP), in scala 1:10000

- Tav.AT3-bis Tav.12 -Stato di fatto con riconoscimento dei beni ambientali e uso del suolo in atto, in scala 1:5000

- Tav.AT5-Tav.17 -Vincoli, in scala 1:5000

- Deliberazioni consiliari n. 80 in data 20.12.2000 e n. 18 in data 13.2.2001, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. Allegato “A” -Osservazioni e proposte di modifica della Regione Piemonte: nota prot.6961/19.9Pa del 22.5.2000 e suoi Allegati

- Elab. -Relazione di controdeduzione alle osservazioni della Regione Piemonte

- Elab. -Relazione illustrativa comprensiva di:

Allegato (fare riferimento al file PDF) A: Elenco degli obiettivi della Variante parziale n. 2 al PRGC vigente

Allegato (fare riferimento al file PDF) B: Tabella A e Tabella B

- Elab. -Norme tecniche di attuazione

- Elab. -Parti urbane a progettazione specifica - Allegato alle Norme Tecniche di attuazione

Tav.1 -Planimetria sintetica del piano, in scala 1:25000

- Tav.2 -Funzioni del sistema viabile di piano, in scala 1:10000

- Elab. Tav.3 -Legende tavv. 3.1/3.7-4.2/4.16

- Tav.3.1 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.2 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.3 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.4 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.5 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.6 -Progetto di piano, in scala 1:2000

- Tav.3.7 -Progetto di piano, in scala 1:5000

- Tav.4.16 -Progetto urbanistico, in scala 1:1000

- Elab. AT.1.1   -Relazione geologico-tecnica

- Tav. AT.1.2  -Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.3  -Carta geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.4 -Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità alla utilizzazione urbanistica, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.5 -Carta dell’evoluzione storica dei canali di deflusso del T. Sangone e degli eventi alluvionali recenti, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.6 -Carta della distribuzione dei dati geognostici e stratigrafici, in scala 1:10000

- Tav. AT.1.7 -Carta della mosaicatura degli elaborati di sintesi dei Comuni limitrofi, in scala 1:20000

- Elab. AT.1.8  -Raccolta dati geognostici e stratigrafici

- Tav.AT3-bis Tav.12  -Stato di fatto con riconoscimento dei beni ambientali e uso del suolo in atto, in scala 1:5000

- Tav.AT5-Tav.17 -Vincoli, in scala 1:5000.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Modificazioni introdotte “ex officio” ai sensi dell’11º comma dell’art. 15 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i..

1. Sulla Cartografia

Alla Tav. 3 - Legende Tavv.: 3.1./3.7 - 4.2/4.16, al punto “Aree a prevalente destinazione industriale”, alla lettera D, la parola “commerciale” deve essere stralciata in conformità con quanto precisato all’art. 15 delle NTA.

Sulle Tavole 3.7 - Progetto di piano in scala 1.5.000, Tavola 3.5 - Progetto di piano in scala 1:2.000 e sugli Allegati tecnici AT5 - Tav. 17 - Vincoli, scala 1:5.000, deve essere stralciata l’area D n. 732 e ricondotta all’originaria destinazione d’uso: “Aree a prevalente destinazione agricola - EE”.

La tavola “Tav. 5 - Ambiti di insediamento commerciale D.Lgs. 114/98 - L.R. 28/99, in scala. 1:10.000" deve intendersi stralciata.

2. Sulla relazione illustrativa

Stralciare il capitolo 6 - Adeguamento alla L.R. 28/99 e alla D.C.R. 563-13414/99 della Variante 2 al PRGC" della Relazione Illustrativa della Variante 2.

3. Sulle norme tecniche di attuazione

Art. 2 - Elaborati del PRG e della Variante 2

Al punto 3) stralciare la lettera “d) l’adeguamento del PRGC alla L.R. 28/99 e alla D.C.R. 563-13414/99".

Al punto 5) stralciare le parole “Tav. 5 Ambiti di insediamento commerciale. D.Lgs. 114/98 L.R. 28/99 scala 1:10.000".

Art. 7 - Standard e connessioni funzionari

Al punto 3), stralciare le parole che vanno da “aree a standard ____” fino alle parole “risulti necessario un cambio di destinazione d’uso” e ripristinare il testo adottato con D.C.C. n. 50 del 30.4.1999.

Art. 10 - Autorizzazione, concessione edilizia, convenzionamento Stralciare l’ultimo comma.

Art. 10bis - Strutture distributive di commercio al dettaglio - Adeguamento L.R. 28/99

Stralciare l’intero articolo.

Art. 23 - Classe t: attività terziarie per la produzione e l’erogazione di servizi di interesse collettivo, pubblici e privati.

ripristinare il testo dell’Articolo 23 delle N.T.A. così come adottato con D.C.C. n. 50 del 30.4.1999 della Variante al P.R.G.C. n. 2 e stralciare le parole introdotte con le controdeduzioni alle osservazioni della Regione adottate con Deliberazione del C.C. n. 80 del 20.12.2000 e D.C.C. n. 18 del 13.2.2001.

Art. 37 - Volume edificato o edificabile

Al 3º comma, Caso a), le parole “edifici relativi a concessioni rilasciate entro il 4.2.99" sono stralciate e sostituite dalle seguenti: ”edifici esistenti che rientrino nei casi previsti dalla L.R. 21/98, secondo i suoi dettami e modalità applicative."

Al 3º comma, Caso b), dopo le parole “concessioni” sia aggiunta la parola “legittimamente”.

Dopo le parole “____ 4.2.99" siano introdotte le parole ”anche in applicazione delle misure di salvaguardia di cui all’art. 85, 5º comma. “

Al 4º comma, le parole “Nei casi a) e b)” sono da intendersi sostituite da: “Nel caso b)”.

Art. 52 - Prescrizione per BR4

Al punto c), dopo le parole “dell’art. 3 ”occorre aggiungere le parole: “e dell’art. 5".

Art. 53 - Prescrizioni per BP1 Quale ultimo comma dell’articolo in esame devono essere aggiunte le seguenti parole:

“In materia di rischio di incidente rilevante, per quanto riguarda le ”aree di danno" della Ditta Liri Industriale S.r.l., il P.R.G.C. dovrà essere adeguato ai disposti del Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 9.5.2001 “Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante”.

Nelle more di tale adeguamento, le concessioni e autorizzazioni edilizie sono rilasciate - qualora il progetto sia conforme ai requisiti di sicurezza previsti dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 9.5.2001 (Tabella 3b) - previo parere tecnico dell’Autorità competente, come prescritto dall’articolo 14 del D. Lgs. 334/99".

Art. 54 - Prescrizioni per BP2

Quale ultimo comma dell’articolo in esame devono essere introdotte le seguenti parole:

“In materia di rischio di incidente rilevante, per quanto riguarda le ”aree di danno" della Ditta Liri Industriale S.r.l., il P.R.G.C. dovrà essere adeguato ai disposti del Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 9.5.2001 “Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante”.

Nelle more di tale adeguamento, le concessioni e autorizzazioni edilizie sono rilasciate - qualora il progetto sia conforme ai requisiti di sicurezza previsti dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 9.5.2001 (Tabella 3b) - previo parere tecnico dell’Autorità competente, come prescritto dall’articolo 14 del D. Lgs 334/99.

Art. 55 - Prescrizioni per BT1

Quale ultimo comma si introducono le seguenti parole:

“In materia di rischio di incidente rilevante, per quanto riguarda le ”aree di danno" della Ditta Liri Industriale S.r.l., il P.R.G.C. dovrà essere adeguato ai disposti del Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 9.5.2001 “Requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante”.

Nelle more di tale adeguamento, le concessioni e autorizzazioni edilizie sono rilasciate - qualora il progetto sia conforme ai requisiti di sicurezza previsti dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 9.5.2001 (Tabella 3b) - previo parere tecnico dell’Autorità competente, come prescritto dall’articolo 14 del D. Lgs. 334/99."

Art. 60 - Prescrizioni per D

Sono stralciati gli ultimi commi dell’articolo 60 inerenti all’area urbanistica n. 732.

Art. 67 - Prescrizioni per FV

All’ultimo comma, stralciare le parole “artt. 28a e 28b” e integrare la normativa con il seguente ultimo comma:

“Nell’area individuata, sulle Tavole di Piano, quale Ambito di coordinamento degli strumenti urbanistici esecutivi, dovrà essere realizzato uno Strumento Urbanistico Esecutivo unitario di iniziativa pubblica, finalizzato alla riqualificazione ambientale, infrastrutturale e naturalistica con l’obbiettivo di ricostruire la continuità dell’area a parco (anche attraverso la creazione di percorsi turistici pedonali e ciclabili, l’eliminazione delle recinzioni, etc.), consentendo la percezione visiva e la fruibilità della fascia spondale.

All’interno di tale strumento potrà essere verificata l’opportunità - previo programma di rilocalizzazione degli attuali insediamenti - di riutilizzare parte delle strutture esistenti per attrezzature di pubblico interesse collegate alla fruibilità del parco.

Art. 71 - Prescrizioni per F.G.P.

Al 3º comma, al punto “- Area 002" inserire dopo le parole ”Esecutivo unitario" le parole “, in Variante integrativa al P.R.G.C. per quanto concerne la definizione dei parametri Urbanistici d’intervento,”

All’ultimo comma, dopo le parole “tabella normativa.”, inserire le parole “nel rispetto della Legge Regionale n., del 14 gennaio 1992 istitutiva del Parco di Stupinigi, in particolare alle prescrizioni degli Artt. 3 e 5 della Legge stessa.”

Art. 74 - Individuazione, classificazione e tutela

Stralciare l’ultimo comma.

Art. 79 - Fasce di rispetto per strade e tracciati ferroviari, prescrizioni integrative per i tracciati stradali

Nelle note alla tabella Fasce di rispetto dal confine stradale, al punto **) stralciare le parole “possono essere realizzate anche sul filo della pubblica via.” e si deve intendere ripristinato il testo del punto **) conformemente a quanto adottato con D.C.C. n. 50 del 30.4.1999 della Variante al P.R.G.C. n. 2.

Art. 81 - Fasce di rispetto di fiumi, torrenti, canali, idoneità all’utilizzazione urbanistica sotto l’aspetto geologico, aree di inedificabilità assoluta

Dopo il 4º comma è inserito un nuovo 5º comma:

“Per quanto concerne i corsi d’acqua minori e dei canali irrigui presenti sul territorio comunale, vista la individuazione degli stessi su apposita cartografia (elaborato AT 1.2) con la segnalazione dei tratti intubati e degli organi di intercettazione sui canali, si prescrive la delimitazione delle fasce di rispetto previste dall’art. 29 della L.R. 56/77, non edificabili. L’ampiezza di tali fasce, tenuto conto delle riduzioni di ampiezza previste dal comma 2 dell’art. 29 della suddetta Legge Regionale dovrà essere pari a 25 metri per sponda.”

Art. 81 quinquies - Fasce fluviali e Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico.

Al “Capo II - Fasce di rispetto dei corsi d’acqua, dei cimiteri e degli impianti tecnologici” viene introdotto un nuovo articolo:

Art. 81 quinquies - Fasce fluviali e Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico.

Sulla cartografia di Piano è stata riportata la delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Sangone, così come individuate dal PAI, approvato con D.P.C.M. del 24.5.2001.

Si intende qui integralmente riportata la normativa contenuta nelle Norme di Attuazione del predetto PAI, con particolare riferimento all’art. 18 - Indirizzi alla pianificazione urbanistica e agli artt. 28, 29, 30 e 31 inerenti la normativa specifica delle Fasce Fluviali A, B, C.

In particolare, nei territori posti all’interno della fascia fluviale C del PAI è espressamente vietata la realizzazione di locali interrati, anche se è diversamente indicato nelle prescrizioni relative alle classi di pericolosità geomorfologica sottesi dai terreni in esame (nella fattispecie terreni posti in classe 2b, 2c e 3b).

Nei territori posti all’interno della fascia fluviale C la realizzazione di nuove edificazioni deve essere subordinata alla attuazione del cronoprogramma delle opere di cui al punto 7.10 della Nota tecnica esplicativa alla Circ. 7/LAP.

Nei territori posti all’interno della fascia fluviale C il piano di calpestio delle nuove edificazioni dovrà essere realizzato ad una quota compatibile con il livello idrico della piena calcolata dal PAI nella perimetrazione della fascia C.

Art. 82 - Piani Esecutivi in vigore e adottati, concessioni rilasciate, attuazione transitoria del P.R.G.C.

Al 1º comma, sono stralciate le parole “____, purchè approvati precedentemente alla fase di stesura definitiva della Variante 2 al P.R.G.C.” che vengono così sostituite da: “individuati dalle deliberazioni di Consiglio Comunale n. 40 e 41 del 9.4.1999 e n. 51 del 30.4.1999 e localizzati sulle tavole di progetto con le lettere a), b) e c).”

Alla fine del comma sono corrispondentemente stralciate le parole da “Gli strumenti urbanistici ____” a “____ con le lettere a), b) e c).”

Art. 84 - Deroghe

Al 2º comma il richiamo al “disegno di Legge Regionale n. 564" deve essere corretto in: ”n. 256 presentato in data 2.2.2001.”.

Stralciare inoltre l’ultimo comma dell’articolo in esame.



Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2001, n. 2 - 4473

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Lequio Tanaro (CN). Variante n. 3/2000 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n. 3/2000 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Lequio Tanaro (CN), adottata con deliberazione consiliare n. 29 in data 1.8.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 26.10.2001, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante n. 3/2000 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Lequio Tanaro, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 29 in data 1.8.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione

- Elab. - Norme di Attuazione e Tabelle di zona

- Tav.0 - Legende in scala 1:5000 e 1:2000

- Tav.1 - Previsioni territorio comunale in scala 1:5000

- Tav.2 - Previsioni capoluogo in scala 1:2000

- Tav.3 - Previsioni frazione Costamagna in scala 1:2000.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche normative

Art. 21 - Aree destinate a Servizi Pubblici:

- punto 5, 1º comma - al termine del 1º comma il testo si intende integrato con l’aggiunta del seguente disposto: “tali strutture non dovranno superare i 400 mc. di volume e in altezza non dovranno superare i 3,50 mt”;

- si intende inoltre aggiunto un nuovo ultimo comma che recita: “Per la nuova area a servizi destinata a museo etnografico individuata in loc. Costamagna, l’intervento edilizio massimo ammesso sarà quello volto al recupero del fabbricato esistente tramite Restauro e Risanamento Conservativo, così come descritto al precedente Art. 9 Interventi edilizi e loro definizioni, punto 4, lettera C)”.



Deliberazione della Giunta Regionale 19 novembre 2001, n. 68-4537

Regolamento (CE) n. 951/1997 - Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Programma operativo 1994-99. Fidejussioni

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) ai fini della liquidazione del contributo ai sensi del Programma Operativo 1994-99 della Regione Piemonte, I e II tranche (approvato con Decisione della Commissione Europea del 02.10.1996 n. C(99) 2599 di cui al Regolamento (CE) n. 951/97) in favore delle Ditte che hanno presentato la documentazione dopo la prevista scadenza del 31 marzo 2001 valgono le seguenti disposizioni:

Le Ditte devono procedere:

* il rinnovo fino al 31 marzo 2002 a favore della Regione Piemonte della fideiussione stipulata nel caso di erogazione di anticipi;

* l’accensione fino al 31 marzo 2002 a favore della Regione Piemonte di una fideiussione bancaria o assicurativa pari all’importo del contributo ancora da liquidare che si desume dalla perizia asseverata prevista dalla D.G.R: n. 1-24386 del 20/04/1998.

2) Le fideiussioni di cui sopra devono essere presentate entro il 3 dicembre 2001 alla Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’agricoltura.

3) In mancanza di presentazione della fideiussione prevista nei termini sopra indicati il finanziamento viene revocato con conseguente recupero delle somme già liquidate secondo le vigenti disposizioni.

4) L’Amministrazione svincolerà le fideiussioni, a seguito dei controlli.

(omissis)









DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione del Consiglio Regionale 13 novembre 2001, n. 208-35343

Modifica della deliberazione consiliare n. 176-25037 del 27 luglio 2001 “Istituzione Commissione speciale per lo Statuto della Regione Piemonte” (Proposta di deliberazione n. 276)

(omissis)

Tale deliberazione, nel testo che segue, è posta in votazione con procedimento elettronico: il Consiglio approva.

Il Consiglio regionale

Vista la deliberazione n. 176-25037 del 27 luglio 2001, con cui veniva istituita la Commissione speciale per lo Statuto della Regione Piemonte;

delibera

di sostituire, come segue, il primo periodo del punto 4 del dispositivo della deliberazione n. 176-25037 del 27 luglio 2001:

4. “di determinare che la Commissione speciale per lo Statuto sia composta da 27 Consiglieri, di cui 16 espressi  dai gruppi consiliari di maggioranza, 11 espressi dai gruppi consiliari di opposizione, in modo da garantire la presenza di tutti i gruppi. (Il gruppo misto ha un solo rappresentante)”.

(omissis)



Deliberazione del Consiglio Regionale 13 novembre 2001, n. 211-35416

Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16, articolo 2 - Classificazione dei Comuni svantaggiati o molto svantaggiati (Proposta di deliberazione n. 215)

(omissis)

Tale deliberazione è posta in votazione con procedimento elettronico; il Consiglio approva.

Il Consiglio regionale

Vista la legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16 (Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e dell’economia collinare), che ha dettato disposizioni volte a salvaguardare le zone collinari marginali, individuando all’articolo 2, quali beneficiari degli interventi previsti dalla legge stessa, i Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti i cui territori siano classificati totalmente o parzialmente collinari ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12 maggio 1988 e che siano altresì classificati svantaggiati o molto svantaggiati con deliberazione del Consiglio regionale da emanarsi su proposta della Giunta regionale;

preso atto che, ai fini della proposta di classificazione di cui all’articolo 2, comma 2, della l.r. 16/2000, la Giunta regionale si è avvalsa dello studio dell’IRES intitolato “Aree di marginalità nella collina piemontese - Aggiornamento (27 settembre 2000)”, allegato alla deliberazione della Giunta regionale n. 13-2316 del 26 febbraio 2001 quale parte integrante e sostanziale: tale studio, tramite l’applicazione della procedura di classificazione del territorio collinare piemontese per fasce di marginalità, già precedentemente elaborata dal predetto Istituto nel 1998-99 su richiesta della III Commissione del Consiglio regionale, fornisce gli elementi che consentono di giungere alla determinazione dell’indice di marginalità da prendere in considerazione ai fini dell’individuazione dei territori collinari svantaggiati e molto svantaggiati;

ritenuto che, sulla base delle considerazioni espresse nello studio dell’IRES sopra citato, siano da classificarsi molto svantaggiati i Comuni con indice di marginalità minore od uguale a -0,6 e svantaggiati quelli con indice di marginalità superiore a -0,6 ma inferiore o uguale a -0,2;

atteso che la classificazione in questione deve riferirsi unicamente ai Comuni  associabili in Comunità collinari e quindi, come chiaro con circolare  del Presidente della Giunta regionale 9 ottobre 2000, n. 6/ASC, ai soli Comuni inferiore ai 15mila abitanti totalmente o parzialmente  collinari  che non facciano parte di Comunità montana;

preso atto pertanto che dall’elenco dei Comuni da classificarsi svantaggiati o molto svantaggiati sulla base dello studio dell’IRES vanno espunti i Comuni inseriti in Comunità montana ed elencati nell’allegato B facente parte integrale e sostanziale della presente deliberazione;

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 13-2316 del 26 febbraio 2001;

visto il parere della Conferenza permanente Regione-Autonomie locali espresso in data 24 gennaio 2001;

sentito il parere favorevole espresso a maggioranza in sede consultiva dalla VIII Commissione consiliare in data 21 maggio 2001;

sentito altresì il parere favorevole espresso all’unanimità in sede referente dalla III Commissione consiliare in data  28 maggio 2001

delibera

- di classificare svantaggiati o molto svantaggiati, ai sensi ed ai fini dell’articolo 2, comma 2 della l.r. 16/2000, sulla base dello studio dell’IRES intitolato “Aree di marginalità nella collina piemontese - Aggiornamento (27 settembre 2000)” allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (allegato A), i Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti i cui territori siano classificati totalmente o parzialmente collinari ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12 maggio 1988 e non facenti parte di Comunità montana, come di seguito specificato:

- Comuni svantaggiati: aventi indice di marginalità superiore a -0,6 ma inferiore o uguale  a -0,2;

- Comuni molto svantaggiati: aventi indice di marginalità minore od uguale a -0,6;

- di individuare i Comuni, di cui all’allegato B facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, con popolazione inferiore a 15 mila abitanti i cui territori siano totalmente o parzialmente collinari ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12 maggio 1988 e che, pur essendo classificati svantaggiati o molto svantaggiati sulla base dello studio dell’IRES, facciano parte di Comunità montane e siano quindi esclusi dall’attuazione della l.r. 16/2000;

- di approvare, ai soli fini dell’attuazione della l.r. 16/2000:

- la tabella, riportata nell’allegato C facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che  contiene l’elenco dei Comuni classificati svantaggiati o molto svantaggiati rispettivamente ordinati per marginalità decrescente, con indicazione dell’indice di marginalità relativo a ciascun Comune oggetto di classificazione;

- la tabella, riportata nell’allegato D facente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, contenente l’elenco dei Comuni suindicati ordinati per Provincia e per ordine alfabetico;

- di fare comunque salvi i contenuti e gli effetti della deliberazione del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12 maggio 1988 e di riservarsi l’eventuale riformulazione della classificazione adottata ai sensi dell’articolo 2, comma 2 della l.r. 16/2000 e allegata alla presente deliberazione, a seguito della fase di prima applicazione della legge stessa.  

(omissis)

allegato

DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Consiglio regionale


Codice  D3S3
D.D. 5 novembre 2001, n. 676

Incarico professionale per l’assistenza nella detenzione e impiego di un apparecchio controllo corrispondenza a raggi X presso la sede del Consiglio regionale di via Alfieri, 15 - Torino affidamento di incarico al dottor Luigi Pizzi per il periodo dal 1.11.2001 al 30.10.2004 - Spesa di L. 4.320.000 (euro 2.231,09)

(omissis)

Il Diretore regionale
Wally Montagnini

Giunta regionale


Codice 12.1
D.D. 25 ottobre 2001, n. 170

L.R. 20/98 e Reg. CE 1221/97 - Emanazione bando annuale per la realizzazione di corsi di formazione per apicoltori e per tecnici apistici

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Per le motivazioni citate in premessa,

di emanare il bando annuale per la realizzazione di corsi di formazione per apicoltori e per tecnici apistici ai sensi della Legge Regionale 3 agosto 1998, n. 20 e del Regolamento Ce 1221/97;

per l’anno 2001 valgono le seguenti indicazioni:

tipologia delle iniziative formative ammissibili:

corsi per apicoltori e per tecnici apistici,

data di apertura e chiusura della presentazione delle domande:

dal 25.10.2001 al 15.12.2001,

requisiti dei beneficiari:

Associazioni produttori apistici riconosciute dalla Regione,

periodo di svolgimento delle iniziative formative:

dal 25.10.2001 al 31.3.2002.

risorse finanziarie disponibili per tali iniziative formative:

per l’anno 2001 fino a un massimo di 136 milioni di lire pari a 70.238,13 Euro.

criteri di riparto dei fondi alle Associazioni riconosciute:

secondo quanto indicato nelle istruzioni operative,

parametri per il calcolo della spesa massima ammissibile:

La spesa massima ammissibile per l’anno 2001 (comprese le spese forfettarie) è calcolata secondo i seguenti parametri orari e per partecipante:

partecipanti n.: primi 10 da 11 a 30

importo lire 25.000 lire 4.000 per ogni allievo in più;

Il costo delle docenze viene riconosciuto entro i limiti massimi:

per docenti universitarie o del Politecnico, docenti di Istituti Scientifici di natura pubblica, professionisti, consulenti o esperti del settore:

L. 120.000/ora + rimborso spese + oneri fiscali (se dovuti)

per altri docenti, o altro personale qualificato: L. 80.000/ora + rimborso spese (costo Km = 1/5 del costo di un libro di benzina verde AGIP al 1º giorno del mese di riferimento) + oneri fiscali (se dovuti).

Le spese di coordinamento didattico sono riconosciute forfettariamente per una percentuale corrispondente fino al 25% rispetto al totale delle altre spese rendicontate.

Per i corsi di durata giornaliera sono ammissibili le spese di vitto di allievi e docenti (fino a un massimo di lire 18.900 a pasto).

Tutti i parametri per il calcolo della spesa massima ammissibile possono, se ritenuto necessario, essere modificati con il bando annuale.

autorità alla quale è possibile ricorrere nel caso di diniego della concessione del finanziamento:

in caso di diniego, in prima istanza è possibile chiedere il riesame della domanda al Direttore Regionale - Direzione 12.

Il Dirigente responsabile
Luigi Balzola



Codice  14.6
D.D. 18 settembre 2001, n. 545

Reg. (CE) 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEOGA - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Approvazione dell’invito pubblico per l’attuazione dell’Azione I.6b “Realizzazione di punti acqua e piazzole di atterraggio elicotteri” - Apertura del bando per la presentazione delle domande di contributo

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) di approvare l’Invito pubblico e le norme tecniche ed amministrative in esso contenute per l’attuazione dell’azione I.6b “Realizzazione di punti acqua e piazzole di atterraggio elicotteri” del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) di cui al Reg. CE 1257/1999, allegate alla presente determinazione di cui fanno parte integrante;

2) di stabilire l’apertura del bando per l’accoglimento delle domande di contributo riferite all’Azione I.6b dal giorno di approvazione della presente determinazione al 30 novembre 2001.

Il Dirigente responsabile
Vincenzo Renna



Codice 15.10
D.D. 5 novembre 2001, n. 1035

Asse E - Misura E1 - Bando annuale azioni linee d’intervento 3 e 4 - anno 2001/2002 - finalizzato al sostegno alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente ed autonomo e promozione imprenditoria femminile - D.G.R. n. 66-2762 del 09/04/01 - Approvazione delle graduatorie

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Di approvare la graduatoria dei progetti pervenuti in esecuzione al bando emanato con la citata D.G.R. per l’anno 2001/2002, così come riportato nell’allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto.

Di approvare l’elenco dei progetti ammessi alla valutazione e non finanziati, così come riportato nell’allegato B parte integrante e sostanziale del presente atto.

Di approvare l’elenco dei progetti non ammessi alla valutazione, così come riportato nell’allegato C parte integrante e sostanziale del presente atto.

Di utilizzare una quota parte delle risorse programmate sulla linea 3 ad integrazione delle risorse programmate sulla linea 4, in merito alla quale si è verificato un maggior afflusso di progetti.

Di rinviare a successiva determinazione dirigenziale la formalizzazione dell’impegno di spesa e l’affidamento in gestione ai rispettivi soggetti attuatori che risultano nella graduatoria dei progetti approvati e finanziati.

Il Direttore regionale
Giuseppe De Pascale

allegato



Codice 18.3
D.D. 1 ottobre 2001, n. 160

Ripartizione tra i Comuni delle risorse relative al fondo per il sostegno alla locazione esercizio 2000 e relativa autorizzazione all’erogazione delle somme spettanti

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare l’erogazione ai Comuni elencati nell’allegato n. 2 alla presente determinazione delle somme loro spettanti per la concessione di contributi per il sostegno alla locazione, di cui all’articolo 11 della legge n. 431/98, a valere sui capitoli di bilancio e sugli impegni indicati nell’allegato medesimo.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso in via gerarchica innanzi al Direttore della Direzione regionale Edilizia, nonchè ricorso in via ordinaria presso gli organi e nei termini stabiliti dalle disposizioni vigenti.

Il Dirigente responsabile
Alessandra Semini

allegato



Codice 22.1
D.D. 8 novembre 2001, n. 552

Approvazione della modulistica relativa alle richieste di contributo per iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale per l’anno 2002. DGR n. 12-4308 del 5.11.2001

Premesso che con D.G.R. n. 12-4308 del 5.11.2001 la Giunta Regionale ha approvato le procedure e le modalità per richieste di contributi relative ad azioni ed iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale inoltrate sia da enti pubblici che da associazioni senza fini di lucro sia dalle Amministrazioni sede dei Laboratori Territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale.

Dato atto che i criteri generali, approvati con la citata deliberazione, presuppongono la presentazione delle domande di contributo servendosi di appositi modelli, a cui devono attenersi gli enti pubblici, le associazioni senza fini di lucro e le amministrazioni sede dei Laboratori Territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale.

Ritenuto che occorre procedere all’approvazione dei modelli di domanda come previsto dalla D.G.R. n. 12-4308 del 5.11.2001.

Per quanto sopra premesso

IL DIRIGENTE

Visti gli artt.3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 e successive modifiche e integrazioni;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

vista la L.R. 55/81

determina

- di approvare i modelli di domanda da presentarsi rispettivamente da parte di enti pubblici e associazioni senza fini di lucro, nonché dalle Amministrazioni sede dei Laboratori Territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale, per l’accesso ai contributi relativi ad azioni ed iniziative di informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale; tali modelli, allegati alla presente determinazione, ne costituiscono parte integrante;

- di richiedere la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte della presente determinazione contestualmente al dispositivo della D.G.R. n. 12-4308 del 5.11.2001 e del relativo allegato concernente criteri e modalità di accesso ai contributi.

Il Responsabile del Settore
Carlo Bonzanino

allegato



Codice 22.1
D.D. 19 novembre 2001, n. 583

Approvazione di un metodo di analisi multicriteriale per la valutazione dei progetti di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale per l’anno 2002, presentati ai sensi della D.G.R. n. 12-4308 del 5.11.2001

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di approvare, stante le motivazioni riportate in premessa, il metodo di analisi multicriteriale, per la valutazione dei progetti di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale (D.G.R. n. 12-4308 del 5.11.2001) riportato nell’allegato A del presente atto, di cui costituisce parte integrante.

Il Dirigente Responsabile
Carlo Bonzanino

Allegato A

METODO DI ANALISI MULTICRITERIALE

Premesso che la valutazione delle iniziative di documentazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione in campo ambientale per l’anno 2002, si attua in relazione ai criteri individuati dalla D.G.R. n. 12- 4308 del 5.11.2001, si illustra il metodo di analisi multicriteriale che si basa sulle seguenti dimensioni: qualità del progetto, diffusione e ampiezza dell’impatto e dimensione finanziaria (analisi economica).

Ad ogni dimensione corrispondono più criteri di valutazione.

Dimensioni e criteri

DIMENSIONI

CRITERI

Qualità del progetto

g1 Livello di dettaglio
g2 Progettazione partecipata
g3 Monitoraggio

Diffusione e ampiezza dell’impatto

 g4 Piano della comunicazione
g5 Diffusione sul territorio regionale
g6 Categorie coinvolte
g7 Coinvolgimento

Dimensione finanziaria

g8 Rapporto costi-benefici
g9 Affidabilità

DESCRIZIONE DELLE “DIMENSIONI”
E DEI RELATIVI “CRITERI”

QUALITA’ DEL PROGETTO

Nell’ambito della valutazione della qualità del progetto viene considerato l’elaborato progettuale nel suo insieme, l’idea progettuale ed il suo prodotto (che deve risultare coerente e pertinente ai bisogni del territorio sul quale si interviene, nonché con i piani e i programmi di livello superiore), la concretezza e la rilevanza locale, la definizione degli obiettivi ed il controllo degli stati di avanzamento, la partecipazione allargata e corresponsabile degli attori sociali che operano sul territorio in campo ambientale.

Sono stati individuati, pertanto, i seguenti criteri:

- Livello di dettaglio

- Progettazione partecipata

- Monitoraggio

G1 Livello di dettaglio.

Si valuta la presenza e lo sviluppo dei seguenti elementi costituivi del progetto:

a) definizione degli obiettivi e dei risultati attesi

b) modalità esecutive ed operative e programma temporale

c) concertazione tra diversi soggetti istituzionali ed associativi

d) piano della comunicazione

e) diffusione sul territorio

f) strumenti di monitoraggio e di verifica in itinere del progetto

g) definizione degli investimenti (finanziari, tecnici e in risorse umane), coerenza e disarticolazione costi

h) destinatari dell’iniziativa

Il livello di dettaglio prevede quattro stati di valutazione. Ad ognuno di questi stati è associata una definizione.

OTTIMO: sono valutati in questo modo i progetti che presentano una chiara ed articolata descrizione di tutti i punti sopra riportati.

BUONO: per i progetti che presentano una discreta descrizione dei punti di cui sopra, o che non contengono una articolata definizione del punto g)

SUFFICIENTE: per le proposte che si presentano poco strutturate, ma comunque valide, o per la mancanza dei punti c).

INSUFFICIENTE: questa valutazione è destinata a quei progetti in cui gli elementi costitutivi sopra esposti, ritenuti presupposti fondamentali sul quale impostare il discorso progettuale, si presentano generici e appena accennati.

G2 Progettazione partecipata

La dimensione di lavoro relativa a questo criterio mira ad identificare percorsi di lavoro che intendono promuovere e perseguire una partecipazione allargata e corresponsabile di diversi attori sociali che operano in campo ambientale, dalla fase ideativa alla programmazione degli interventi, alla gestione, al monitoraggio e alla valutazione del progetto. Ogni soggetto coinvolto diventa portatore di una competenza utile per intraprendere un’esperienza sulle problematiche ambientali condivise e rilevanti a livello locale.

Si individuano i seguenti stati di valutazione:

ALTA: quando è presente una progettazione partecipata e concertata tra i diversi soggetti istituzionali ed associativi presenti sul territorio.

MEDIA: nel caso in cui la concertazione sia limitata.

BASSA: qualora il progetto non preveda tale processo.

G3 Monitoraggio

La definizione di strumenti e di modalità di osservazione e di monitoraggio sono ritenuti elementi fondamentali da costruire in un ambito progettuale.

Questo criterio è relativo alle attività programmate nel progetto che permettono di seguirne l’ evoluzione, apportando in corso d’opera eventuali adeguamenti al programma stesso, di valutarne le ricadute, misurando il raggiungimento degli obiettivi e lo scarto rispetto allo stato di fatto “ante” progetto.

Vengono individuati i seguenti stati di valutazione:

CHIARO: quando sono previsti e descritti con chiarezza gli strumenti di monitoraggio al fine di definire le attività sopra specificate.

SUFFICIENTE: quando non sia previsto alcuno strumento di monitoraggio, ma solo attività per la valutazione delle ricadute.

INSUFFICIENTE: qualora le attività di monitoraggio e valutazione delle ricadute non siano previste o siano appena individuate e non sviluppate nei dettagli.

DIFFUSIONE E AMPIEZZA DELL’IMPATTO

Questa dimensione è rivolta a definire l’impatto della proposta sul territorio a cui è destinata attraverso la valutazione della sua diffusione, con riferimento all’ampiezza della realtà territoriale interessata, alle strategie di comunicazione previste e alla tipologia e numerosità dei destinatari.

Essa è caratterizzata dai criteri:

- Piano della comunicazione

- Diffusione sul territorio regionale

- Categorie coinvolte

- Coinvolgimento

G4 Piano della comunicazione

Il piano della comunicazione è relativo agli strumenti utilizzati per attuare la “comunicazione” del messaggio educativo/informativo relativo all’iniziativa; la sua qualità determina la capacità di diffusione dell’azione prevista ed il livello di interazione possibile.

Il piano della comunicazione può riguardare una o più delle seguenti possibilità :

1. incontri-riunioni-dibattiti

2. mostre, mostre-mercato

3. radio/televisioni locali

4. stampa locale, giornali/riviste specializzate

5. lezioni, corsi di aggiornamento insegnanti

6. dispense-pacchetti didattici

7. sistemi multimediali

8. pubblicazione testi

9. videocassette /documentazione fotografica

10. materiale ludico-didattico

11. opuscoli/ volantini

12. bacheche illustrative, plastici

13. altro

Tre sono gli stati di valutazione:

BUONO: qualora il piano di comunicazione preveda l’utilizzo di più strumenti di comunicazione, tra quelli sopra riportati, e la loro descrizione in maniera dettagliata.

SUFFICIENTE: nel caso in cui il piano di comunicazione, pur riguardando l’utilizzo di più strumenti, si presenti privo di dettaglio e/o riguardi principalmente strumenti poco efficaci e scarsamente interattivi (ad es. bacheche, opuscoli, e volantini).

INSUFFICIENTE: quando il piano di comunicazione si presenta scarsamente articolato, oppure sia attuato attraverso l’esclusivo utilizzo di volantini (punto11).

G5 Diffusione sul territorio regionale

Tale criterio è volto a considerare la diffusione dell’iniziativa sul territorio regionale, ritenuto di dover valorizzare quelle proposte che presentano capacità organizzative e progettuali e volontà di raccordarsi con il territorio utile a coinvolgere un’ampia realtà territoriale, di cui sono stati identificati i bisogni nel rispetto delle specificità e delle problematiche ambientali presenti.

La scala adottata comprende quattro stati di diffusione, elencati in ordine di valutazione decrescente

OTTIMO: qualora sia prevista una diffusione dell’iniziativa a livello interprovinciale.

BUONO: qualora sia prevista una diffusione dell’iniziativa a livello provinciale o intercomunale

SUFFICIENTE: qualora sia prevista una diffusione dell’iniziativa a livello del territorio comunale.

INSUFFICIENTE: qualora non sia meglio specificata la realtà territoriale interessata dall’iniziativa.

G6 Categorie coinvolte

E’ stata espressa una scala di preferenza per quanto riguarda il coinvolgimento diretto dell’utenza a cui il progetto si rivolge; gli stati di valutazione, in ordine decrescente dal primo all’ultimo, sono:

CATEGORIE PARTICOLARMENTE SENSIBILI: con questa espressione si intendono coloro che si trovano ad interagire in prima persona con l’ambiente (ad esempio: agricoltori o allevatori, titolari di lavanderie ed officine meccaniche…)

SCUOLA E TERRITORIO: progetto rivolto all’ambito scolastico ed eventualmente ad un ambito territoriale definito.

TERRITORIO: progetto rivolto in generale alla cittadinanza o ad un ambito non meglio definito.

G7 Coinvolgimento

Con tale criterio si prende in considerazione la capacità di coinvolgimento dell’iniziativa, in relazione ai soggetti a cui è destinata. I progetti, pertanto, dovrebbero fornire indicazioni sul numero dei soggetti coinvolti, almeno in modo approssimativo.

La scala adottata comprende cinque stati :

ALTO: qualora sia previsto il coinvolgimento tra 500 e 1000 persone (o più di 1000) e sia presente un piano di comunicazione valutato buono.

DISCRETO: qualora sia previsto il coinvolgimento di un numero di persone superiore a 200, con un piano di comunicazione valutato sufficiente, oppure superiore a 200, con un piano valutato buono.

SUFFICIENTE: qualora sia previsto il coinvolgimento di un numero di persone tra 200 e 50, con un piano di comunicazione almeno sufficiente.

INSUFFICIENTE: in tutti gli altri casi, quando il numero di persone coinvolte è inferiore a 50, oppure quando non è stimabile, o la valutazione del piano di comunicazione non permette un coinvolgimento neppure sufficiente.

ANALISI ECONOMICA

Questa dimensione è destinata a valutare il grado di concreta realizzabilità della proposta, tenuto conto delle risorse indicate come necessarie.

La dimensione è costituita dai seguenti criteri:

- rapporto costi-benefici

- affidabilità

G8 Rapporto costi-benefici

La validità della proposta è rappresentata dal rapporto tra i risultati attesi e le risorse necessarie per la sua realizzazione; la tipologia delle risorse deve essere indicata con riferimento alle risorse umane, materiali ed economiche.

Sono previsti tre stati di valutazione

BUONO: quando l’indicazione dei costi è proporzionato ai risultati attesi ed in presenza di una attenta disarticolazione dei costi

SUFFICIENTE: quando il piano economico presenta una scarsa disarticolazione dei costi o si evince scarsa coerenza tra le risorse indicate e la produzione che si intende ottenere.

INSUFFICIENTE: quando il piano economico rientra in una valutazione negativa per tutti gli aspetti descritti sopra.

G9 Affidabilità

Questo criterio intende verificare la capacità di attivare risorse (di cui vanno previste le modalità di reperimento), la ricchezza di strumenti e di metodologie e le precedenti esperienze di sensibilizzazione ed educazione ambientale maturate nell’ambito della L.R. 32/82.

Si indicano i seguenti stati di valutazione:

ALTA: qualora il progetto presenti quanto sopra richiesto ed in presenza di precedenti esperienze positive.

MEDIA: qualora il progetto, pur presentando una ricchezza di strumenti e metodologie e avendo maturato esperienze positive in precedenza, non indichi, in maniera chiara, le modalità di reperimento delle risorse attivabili. Rientrano in questa valutazione anche i progetti presentati da soggetti che non presentano passate esperienze, ma che hanno ottenuto una valutazione accettabile per gli altri aspetti richiesti dal criterio.

BASSA: nel caso in cui quanto sopra richiesto si connoti in modo negativo.

Tabella riassuntiva dei criteri, stati di valutazione e calcolo dei punteggi.

Per ciascun criterio è definita una scala ordinale cui sono associati degli stati di valutazione, relativi a livelli o giudizi da assegnare (indicati per importanza crescente) e il peso corrispondente.

Criteri

Stati di valutazione

Pesi

g1
livello di dettaglio

Insufficiente, sufficiente, buono, ottimo

0,11

g2
progettazione partecipata

Bassa, media, alta

0,14

g3
monitoraggio

Insufficiente, sufficiente, chiaro

0,13

g4
piano della comunicazione

Insufficiente, sufficiente, buono

0,13

g5
diffusione sul territorio regionale

Insufficiente, sufficiente, buono, ottimo

0,09

g6
categorie coinvolte

Territorio, scuola e territorio, categorie particolarmente sensibilibili

0,08

g7
coinvolgimento

Insufficiente, sufficiente, discreto, alto

0,08

g8
rapporto costi-benefici

Insufficiente, sufficiente, buono

0,11

g9
affidabilità

Bassa, media, alta

0,13

Calcolo del punteggio per ciascun criterio.

Ad ogni criterio è stato attribuito un coefficiente di importanza detto “peso”, la somma di tutti i pesi è ricondotta ad uno.

Assegnato lo stato di valutazione, si procede a moltiplicare il peso di ogni singolo criterio per il punteggio corrispondente.

Tale punteggio si ottiene: considerato 100 il punteggio massimo riferibile allo stato di valutazione migliore (che nella tabella sopra riportata corrisponde all’ultimo stato di valutazione), si ripartisce il punteggio per il numero degli stati di valutazione indicati per ciascun criterio.

Su n.3 stati di valutazione: 33, 66, 100

Su n. 4 stati di valutazione: 25, 50, 75, 100

Calcolo del punteggio finale

La somma dei risultati così ottenuti, avendo considerato tutti gli stati di valutazione (da g1 a g9), costituirà il punteggio finale.

Il metodo di selezione distingue i progetti in tre classi, in relazione al punteggio finale ottenuto:

- ACCETTABILI (punteggio finale da 68 a 100)

- INCERTI (punteggio da 60 a 67) per progetti non sicuramente accettabili, né non accettabili.

- NON ACCETTABILI (punteggio da 0 a 59)



Codice 26.2
D.D. 24 agosto 2001, n. 548

Impegno di spesa di L. 3.000.000.000 sul cap. 25355/2001 del Bilancio Regionale per il saldo del contributo sull’Accordo di Programma per la realizzazione del sottopassaggio di Caselle della linea ferroviaria Torino-Ceres

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di impegnare la somma di L. 3.000.000.000 sul cap. 25355/2001 del Bilancio Regionale per il saldo del contributo sull’Accordo di Programma per la realizzazione del sottopassaggio di Caselle della linea ferroviaria Torino - Ceres.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 27 agosto 2001, n. 550

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997. Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Comune di Racconigi - Rettifica del dispositivo della determinazione dirigenziale n. 434 in data 11 luglio 2001 per meno errore materiale nella trascrizione dell’importo da recuperare

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di rettificare il dispositivo della determinazione dirigenziale n. 434 in data 11 luglio 2001 in cui per mero errore materiale è trascritta la somma di Lire 1.200.000=, in luogo della corretta somma di Lire 1.799.040=.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 3 settembre 2001, n. 584

D.Lgs. 285/92 art. 36. D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligatori con D.C.R. n. 249 - C.R. 9457 del 18 giugno 1996 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 17.500.000 erogate a favore del Comune di Fossano

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Fossano di pagare la somma di Lire 17.500.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 17.500.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 802/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 597

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 1.200.000 erogate a favore del Comune di Trofarello

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Trofarello di pagare la somma di Lire 1.200.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 1.200.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 803/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 598

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 5.030.400 erogate a favore del Comune di Santa Maria Maggiore

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Santa Maria Maggiore di pagare la somma di Lire 5.030.400 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 5.030.400 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 804/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 599

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 6.499.200 erogate a favore del Comune di Caluso

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Caluso di pagare la somma di Lire 6.499.200 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 6.499.200 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 805/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 600

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 25 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 8.457.600 erogate a favore del Comune di La Loggia

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di La Loggia di pagare la somma di Lire 8.457.600 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 8.457.600 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 806/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 601

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 800.000 erogate a favore del Comune di Candelo

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Candelo di pagare la somma di Lire 800.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 800.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 807/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 602

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 2.000.000 erogate a favore del Comune di Frabosa Soprana

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Frabosa Soprana di pagare la somma di Lire 2.000.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 2.000.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 808/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 603

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 7.680.000 erogate a favore del Comune di Briga Novarese

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Briga Novarese di pagare la somma di Lire 7.680.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 7.680.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 809/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 604

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 800.000 erogate a favore del Comune di Formazza

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Formazza di pagare la somma di Lire 800.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 800.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 810/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 605

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 800.000 erogate a favore del Comune di Fenestrelle

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Fenestrelle di pagare la somma di Lire 800.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 800.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 811/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 606

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 11.101.600 erogate a favore del Comune di Caresanablot

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Caresanablot di pagare la somma di Lire 11.101.600 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 11.101.600 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 812/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 607

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 6.029.184 erogate a favore del Comune di Cameri

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Cameri di pagare la somma di Lire 6.029.184 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 6.029.184 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 813/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 608

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 10.000.000 erogate a favore del Comune di Lesa

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Lesa di pagare la somma di Lire 10.000.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 10.000.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 814/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 609

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 6.008.000 erogate a favore del Comune di Gozzano

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Gozzano di pagare la somma di Lire 6.008.000 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 6.008.000 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 815/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 settembre 2001, n. 610

D.G.R. n. 60-22769 del 20 ottobre 1997 - Contributi a favore dei Comuni obbligati con D.C.R. n. 506 - C.R. 14260 del 24 novembre 1998 alla redazione del Piano Urbano del Traffico. Recupero di Lire 3.233.354 erogate a favore del Comune di Vigliano Biellese

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di ordinare al Comune di Vigliano Biellese di pagare la somma di Lire 3.233.354 quale quota dell’importo erogato dal Comune per la redazione del P.U.T. e non coperta da contributo regionale, sotto pena degli atti esecutivi.

La somma di Lire 3.233.354 dovrà essere versata sul C/C postale n. 10364107 intestato alla Tesoreria Regione Piemonte - Piazza Castello n. 165 - 10122 Torino, oppure sul C/C bancario n. 10/395258 - codice ABI 01025 - codice CAB 01100 - entro 30 giorni dalla notificazione della presente e sarà introitata con riferimento al Cap. 2400 di Entrata (Acc. 816/01).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 20 settembre 2001, n. 626

Autorizzazione al pubblico esercizio del nuovi impianto tranviario di Piazza Caio Mario e di Corso Agnelli relativo al percorso della linea 10 con motrici serie az. 2800, 3100 e 5000 (come da piantina allegata al verbale)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. n. 753/80, l’attivazione al pubblico servizio del nuovo impianto tranviario di Piazza Caio Mario e di Corso Agnelli relativo al percorso della linea 10 con motrici serie az. 2800, 3100 e 5000 (come da piantina allegata al verbale).

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 20 settembre 2001, n. 628

Linea tranviaria a cremagliera “Sassi - Superga”. Modifica di alcune strutture esistenti e realizzazione di nuove protezioni lungo la linea e nelle stazioni. Approvazione del progetto ai sensi dell’art. 3 D.P.R. 753/80

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 753/80, il progetto relativo alla modifica di alcune strutture esistenti ed alla realizzazione di nuove protezioni lungo il tracciato e nelle stazioni della linea tranviaria a cremagliera “Sassi-Superga”, di proprietà del comune di Torino, società esercente ATM S.p.A., Azienda Torinese Mobilità. Gli elaborati progettuali sono depositati presso la Direzione Regionale Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi - al prot. n. 5685/26.2 del 01/06/2001.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



 Codice 26.2
D.D. 20 settembre 2001, n. 629

Ferrovia Torino - Ceres. Deroga all’art. 49 del D.P.R. n. 753/80. Mantenimento in servizio di basso fabbricato (tettoia) esistente su area di proprietà della Ditta Sistema Terra S.r.l. di Giordano Nicola sita in Comune di Villanova C.se - Via Torino, 42 - distinta in catasto al foglio n. 61 - particelle nn. 39 e 40. Progetto depositato in data 05.04.2001 prot. n. 3797/26.2

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di non rilasciare, ai sensi dell’art. 58 del D.P.R. 753/80, il Nulla Osta per l’autorizzazione, in deroga all’art. 49 del D.P.R. 11/07/80 n. 753, per il mantenimento in servizio di basso fabbricato (tettoia) esistente su area di proprietà della Ditta Sistema Terra S.r.l. di Giordano Nicola sita in Comune di Villanova C.se - Via Torino, 42 - distinta in catasto al foglio n. 61 - particelle nn. 39 e 40, come da progetto presentato in data 05/04/2001 prot. n. 3797/26.2.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 21 settembre 2001, n. 630

Art. 10 L.R. 40/98. Fase di Verifica della procedura VIA inerente il progetto “Ampliamento della Linea Tranviaria 4" Lotti 1B-2B-3B-4B-4A-6 presentato dalla Città di Torino

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

 . Di rinviare il progetto “Ampliamento della linea tranviaria 4", lotti 1B, 2B, 3B, 4A, 4B, 6" presentato dalla Città di Torino, localizzato in Comune di Torino alla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della L.R. 40/1998, così come previsto all’art. 4 della L.R. 40/1998 per i progetti di cui all’allegato B1, tipologia n. 13, parzialmente compresi in area protetta

 . di richiedere, fin d’ora, che gli elaborati che saranno predisposti per la Fase di valutazione, ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998, tengano conto di tutte le problematiche emerse in merito alla realizzazione dell’infrastruttura, risolvendo le criticità ambientali e le carenze progettuali evidenziate e introducendo gli ulteriori approfondimenti già specificatamente richiesti in premessa.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della L.R. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 21 settembre 2001, n. 632

Funivia monofune con seggiole biposto ad ammorsamento fisso, denominata “Bersezio - Pied Del Beu”, da m. 1644 a m. 2308 s.l.m., in comune di Argentera (CN). Concessionario il comune di Argentera. Costruzione di una stazione intermedia, fra i sostegni n. 12 e n. 13, dell’impianto. Approvazione progetto

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

A) Di approvare, ai sensi dell’art. 8) l.r. n. 74/89, il progetto per la costruzione di una stazione intermedia tra il sostegno n. 12 e il n. 13, dell’impianto funiviario, funivia monofune con seggiole biposto ad ammorsamento fisso, denominato “Bersezio - Pied Del Beu”, da m. 1644 a m. 2308 s.l.m. costruito sul territorio del comune di Argentera (CN).

B) di stabilire, che le suddette opere dovranno essere eseguite nel rispetto degli elaborati di progetto depositati presso la Direzione Trasporti - Settore Viabilità ed Impianti Fissi - di questa Regione al prot. n. 6778/26.2 in data 3/07/2001.

Sono fatti salvi eventuali ed ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.3
D.D. 27 settembre 2001, n. 634

L.R. 18/04/1989 n. 23. Piano scuolabus 2001. Criteri e modalità di erogazione dei contributi per l’acquisto di scuolabus a seguito delle DD.G.R. n. 1-3278 del 25/06/2001 e n. 36-3947 del 17/09/2001. Spesa di L. 4.036.000.000=, pari ad Euro 2.084.420,02=. (Cap. 20170/2001), (n. 100981/acc.)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare ed erogare, conformemente a quanto stabilito dalle DD.G.R. n. 1-3278 del 25/06/2001 e n. 36-3947 del 17/09/2001, ai Comuni di cui all’allegato A) che costituisce parte integrante della presente determinazione, per l’acquisto di scuolabus i contributi a fianco di ciascuno indicati.

I Comuni beneficiari, ai fini del controllo della spesa, devono trasmettere alla Regione Piemonte Assessorato ai Trasporti - Direzione Trasporti - Settore Trasporto Pubblico Locale - Piazza Nizza 44 10126 Torino - i seguenti documenti in originale o in copia conforme all’originale:

1) atti deliberativi e/o determinazioni comunali relativi all’acquisto dello scuolabus;

2) fattura comprovante l’acquisto dello scuolabus;

3) carta di circolazione rilasciata dal competente ufficio M.C.T.C.;

4) in alternativa alla documentazione di cui al punto 3), carta provvisoria di circolazione (o foglio di via);

5) inoltre dovrà essere riportata a cura del beneficiario sulle due fiancate laterali del veicolo oltre alla scritta “scuolabus”, l’ulteriore scritta “acquistato con contributo della Regione Piemonte”, che dovrà risultare a mezzo invio di apposita documentazione fotografica;

Il contributo assegnato a ciascun Comune si intende di misura pari al cinquanta per cento (50%) circa del costo dell’investimento.

Qualora il costo dell’investimento comprovato dalla fattura (IVA compresa), ridotto con la stessa percentuale di assegnazione risulti inferiore al rispetto importo indicato nell’Allegato A), il contributo regionale è determinato rispetto all’importo della fattura stessa.

I Comuni beneficiari del contributo dovranno entro il termine del 31 agosto 2002, far pervenire all’Amministrazione regionale la documentazione relativa all’acquisto dello scuolabus sopra citata.

Qualora risulti che il 50% del costo dell’investimento comprovato dalla fattura di acquisto (IVA compresa) sia inferiore al contributo assegnato la differenza risultante dovrà essere versata sul Cap. 2400 di Entrata del Bilancio regionale con la causale “Restituzione contributo scuolabus” alla Tesoreria della Regione Piemonte, presso Istituto Bancario San Paolo IMI di Torino - ABI 01025 CAB 01100 sul conto corrente bancario n. 10/395258 nei (trenta) 30 giorni, successivi alla data di ricevimento della Determinazione dirigenziale di accertamento dell’economia. I crediti di importo non superiore al limite stabilito dalla normativa regionale vigente si considerano estinti e non si procederà alla loro riscossione.

Qualora il Comune non acquisti il mezzo o rinunci all’acquisto, entro il 30 aprile 2002 deve comunicare con proprio Atto Amministrativo la rinuncia del contributo ottenuto. L’importo del contributo dovrà essere versato sul Cap. 2400 di Entrata del Bilancio regionale con la causale “Restituzione contributo scuolabus” alla Tesoreria della Regione Piemonte, presso Istituto Bancario San Paolo IMI di Torino - ABI 01025 CAB 01100 sul conto corrente bancario n. 10/395258, nei (trenta) 30 giorni successivi alla data di ricevimento della Determinazione dirigenziale di accertamento dell’economia.

Nel caso di non rispetto da parte dei soggetti beneficiari del contributo dei termini sopra stabiliti la Regione Piemonte agirà nei confronti dei soggetti inadempienti nei modi e forme previste dalla normativa vigente.

La spesa di L. 4.036.000.000=, pari ad Euro 2.084.420,02= è impegnata sul Cap. 20170 del Bilancio 2001 (n. 100981/acc.).

Il Dirigente responsabile
Lorenzo Marchisio



Codice 26
D.D. 28 settembre 2001, n. 635

Approvazione dello Schema di “Contratto di servizio regionale” per il trasporto pubblico locale ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione Piemonte e la Trenitalia S.p.A.. Impegno di spesa a favore della Società Trenitalia S.p.A., per far fronte agli oneri derivanti dalla sottoscrizione dello stesso Contratto, della somma di L. 312.500.000.000= sul cap. 14321/2001 (A. 101172)

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- Di approvare lo Schema di “Contratto di servizi regionale” allegato alla presente per farne parte integrante, tra la Regione Piemonte e la Società Trenitalia S.p.A. per la gestione dei servizi ferroviari di interesse regionali attribuiti alla Regione Piemonte;

- di impegnare a favore della Società Trenitalia la somma di L. 312.500.000.000 sul Cap. 14321/2001 (A. 100172) per far fronte agli oneri derivanti dalla sottoscrizione del suddetto Contratto;

- di individuare, ai sensi della L.R. 51/97, nel Direttore della Direzione regionale Trasporti, il soggetto preposto alla firma del Contratto di Servizio regionale tra la Regione Piemonte e Trenitalia S.p.A. anche in presenza di modifiche non sostanziali.

Il Direttore regionale
Aldo Manto



Codice 26.2
D.D. 2 ottobre 2001, n. 651

Rilascio di Nulla Osta per l’autorizzazione alla variante in corso d’opera dell’attraversamento della Ferrovia Torino - Ceres con condotta gas metano alla prog. Km 16*828 in Comune di San Maurizio C.se per alimentazione alla Società P.I.S.T.A. S.p.A.. Approvazione documentazione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rilasciare alla Società SATTI S.p.A., ai sensi dell’art. 58 del D.P.R. 753/80, il Nulla Osta per autorizzare la variante in corso d’opera dell’attraversamento della Ferrovia Torino - Ceres richiesto dalla Società P.I.S.T.A. S.p.A. con condotta gas metano alla progr. Km. 16+828 in Comune di San Maurizio C.se;

- che la presente approvazione è rivolta esclusivamente alle caratteristiche dell’attraversamento e non entra nel merito della costruzione della condotta gas metano lasciata alla responsabilità dei tecnici preposti;

- che ad ultimazione dei lavori sia effettuata la prescritta visita di constatazione per accertarne la conformità degli stessi rispetto al progetto depositato.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 2 ottobre 2001, n. 652

Funivia monofune con cabinette aperte, denominata “Oropa Sport - Monte Camino” da m. 1890 a m. 2388 s.l.m., in Comune di Biella. Concessionaria la società “Funivie Oropa”. Revisione generale con sostituzione delle rulliere con altre di nuova costruzione. Approvazione progetto

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto delle nuove rulliere da installare, in sostituzione di quelle obsolete, sull’impianto funiviario, in concessione alla società “Funivia Oropa” di Biella, funivia monofune con cabinette aperte, denominato “Oropa Sport - Monte Camino”, da m. 1890 a m. 2388 s.l.m. in comune di Biella. Il progetto, a firma del progettista ing. Andrea Marocchi, per conto della ditta costruttrice “C.C.M. di Finotello”, con sede in Via Vercelli, 10 Pianezza (TO), è depositato presso la Direzione Trasporti, Settore Viabilità ed Impianti Fissi, con prot. n. 7572/26.2 del 24/7/2001.

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 2 ottobre 2001, n. 653

L.R. n. 4/83 art. 2. Contributi alla Province per la progettazione di interventi sulla rete viaria di interesse nazionale - D.G.R. n. 4 - 3722 del 06.08.2001. Approvazione dello schema di convenzione

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il testo dello schema di Convenzione allegato alla presente quale parte integrante, da stipularsi tra Regione Piemonte e Provincia del Verbano Cusio Ossola.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o dalla piena conoscenza secondo le modalità di cui alla Legge 6/12/1971, nº 1034.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 4 ottobre 2001, n. 663

Art. 25 della Legge n. 210 del 17.05.1985 - Approvazione opere FS S.p.A. - Progetto per la “Realizzazione del Museo del Trasporto ferroviario in Comune di Bussoleno”

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare, ai sensi dell’art. 25 della Legge n. 210 del 17/05/1985, il progetto relativo alla “Realizzazione del Museo del Trasporto ferroviario in Comune di Bussoleno”, depositato in data 24/11/2000 prot. n. 9652/26.2 e in data 15/06/2001 prot. n. 6088/26.2, nel rispetto delle condizioni evidenziate nella relazione istruttoria e in premessa citate.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 5 ottobre 2001, n. 675

Tranviaria a cremagliera, “Sassi-Superga” in concessione alla società “A.T.M. di Torino. Rilascio parere favorevole per la riapertura al pubblico esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

A. Di rilasciare, ai sensi dell’art. 10 della l.r. 74/90, parere favorevole per la riapertura al pubblico esercizio dell’impianto, tranvia a cremagliera, “Sassi - Superga”, in comune di Torino, in concessione alla società “ATM” con sede in C.so Turati, 19/6 Torino, con le prescrizioni sopra riportate,

B. che l’impianto debba essere esercito in configurazione senza raddoppio,

C. di approvare il Regolamento di esercizio subordinatamente alle correzioni ed integrazioni riportate sull’elaborato a seguito della visita di ricognizione con verifiche e prove funzionali.

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 690

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.614", in servizio pubblico, per sola discesa con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) Di rilasciare, per quanto di competenza, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio dell’impianto, “Scala mobile, Schindler nº. RK 87.614", in servizio pubblico, per sola discesa con moto continuo, fino alla scadenza temporale di cui al D.M. 02/01/85, nº 23. L’impianto, installato nella stazione ”Caselle Città", della linea ferroviaria “Torino-Ceres” è in concessione alla S.p.A. “Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI”, con sede in C.so F. Turati n. 19/6, Torino.

b) di rilasciare l’assenso per la nomina dell’ing. Novaretti Gianpiero quale Responsabile di esercizio dell’impianto in oggetto.

c) di approvare il Regolamento di esercizio del’impianto in oggetto. L’elaborato è depositato presso il Settore Viabilità ed Impianti Fissi di questa Regione in data 30/07/2001 al prot. n. 7751/26.2;

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammesso proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 691

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.616", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) Di rilasciare, per quanto di competenza, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio dell’impianto, “Scala mobile, Schindler nº. RK 87.616", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, fino alla scadenza temporale di cui al D.M. 02/01/85, nº 23. L’impianto, installato nella stazione ”Caselle Città", della linea ferroviaria “Torino-Ceres” è in concessione alla S.p.A. “Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI”, con sede in C.so F. Turati n. 19/6, Torino.

b) di rilasciare l’assenso per la nomina dell’ing. Novaretti Gianpiero quale Responsabile di esercizio dell’impianto in oggetto.

c) di approvare il Regolamento di esercizio dell’impianto in oggetto. L’elaborato è depositato presso il Settore Viabilità ed Impianti Fissi di questa Regione in data 30/07/2001 al prot. n. 7749/26.2;

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammesso proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 692

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.615", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) Di rilasciare, per quanto di competenza, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio dell’impianto, “Scala mobile, Schindler nº. RK 87.615", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, fino alla scadenza temporale di cui al D.M. 02/01/85, nº 23. L’impianto, installato nella stazione ”Caselle Città", della linea ferroviaria “Torino-Ceres” è in concessione alla S.p.A. “Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI”, con sede in C.so F. Turati n. 19/6, Torino.

b) di rilasciare l’assenso per la nomina dell’ing. Novaretti Gianpiero quale Responsabile di esercizio dell’impianto in oggetto.

c) di approvare il Regolamento di esercizio dell’impianto in oggetto. L’elaborato è depositato presso il Settore Viabilità ed Impianti Fissi di questa Regione in data 30/07/2001 al prot. n. 7750/26.2;

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammesso proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 12 ottobre 2001, n. 693

Ferrovia “Torino-Ceres” in concessione alla S.p.A. “SATTI” di Torino. Rilascio, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio, benestare per la nomina del Responsabile di esercizio ed approvazione del Regolamento di esercizio dell’impianto “Scala mobile, Schindler n. RK 87.617", in servizio pubblico, per sola discesa con moto continuo, costruito nella stazione ”Caselle Città"

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

a) Di rilasciare, per quanto di competenza, parere favorevole per l’apertura al pubblico esercizio dell’impianto, “Scala mobile, Schindler nº. RK 87.617", in servizio pubblico, per sola salita con moto continuo, fino alla scadenza temporale di cui al D.M. 02/01/85, nº 23. L’impianto, installato nella stazione ”Caselle Città", della linea ferroviaria “Torino-Ceres” è in concessione alla S.p.A. “Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI”, con sede in C.so F. Turati n. 19/6, Torino.

b) di rilasciare l’assenso per la nomina dell’ing. Novaretti Gianpiero quale Responsabile di esercizio dell’impianto in oggetto.

c) di approvare il Regolamento di esercizio dell’impianto in oggetto. L’elaborato è depositato presso il Settore Viabilità ed Impianti Fissi di questa Regione in data 30/07/2001 al prot. n. 7747/26.2;

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Contro il presente provvedimento è ammesso proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 16 ottobre 2001, n. 702

Ferrovia Torino - Ceres in concessione alla S.p.A. Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI. Rilascio parere favorevole per l’apertura del fabbricato viaggiatori della stazione Caselle-Città

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di rilasciare, per quanto di competenza, parere favorevole per l’apertura del Fabbricato viaggiatori della stazione Caselle-Città della linea ferroviaria Torino-Ceres, subordinatamente alle sotto elencate prescrizioni:

a) Il fabbricato di stazione deve essere perfettamente agibile sia dall’esterno sia dall’interno e deve essere garantita sempre la piena funzionalità delle uscite d’emergenza,

b) la stazione durante l’apertura al servizio pubblico deve essere comunque presenziata da agente.

Sono fatti salvi eventuali ulteriori adempimenti regolamentari e legislativi che esulano dalla competenza di questo Settore.

Il fabbricato, sito in comune di Caselle Torinese, è in concessione alla S.p.A. “Torinese Trasporti Intercomunali - SATTI”, con sede in C.so F. Turati n. 19/6, Torino.

Contro il presente provvedimento è ammesso proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data di avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino


COMUNICATI

Comunicato dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte

Graduatoria provvisoria dei Medici di Medicina Generale, per l’assegnazione delle zone carenti per l’assistenza primaria del territorio piemontese, relativa al 1º e 2º semestre 1999

La presente pubblicazione della graduatoria provvisoria dei Medici di Medicina Generale, per l’assegnazione delle zone carenti per l’assistenza primaria del territorio piemontese, relativa al 1º e 2º semestre 1999, viene effettuata, ai sensi dell’art. 20 del D.P.R. n. 270 del 2 ottobre 2000.

Avverso tale graduatoria, i medici interessati e le Aziende Sanitarie potranno presentare, entro e non oltre i 15 giorni successivi, eventuali controdeduzioni in merito al punteggio assegnato.

Trascorsa tale data, sarà pubblicata la graduatoria definitiva, a seguito della quale le Aziende Sanitarie potranno attivare le procedure di assegnazione degli incarichi.

Il Dirigente del Settore
Daniela Nizza

Domande escluse dalle zone carenti
relative alla graduatoria 1999

Domande prive dei requisiti previsti.

Bovetto Giorgio

Giorlando Girolamo

Leonardi Giuliana

Piana Antonio

Sanfilippo Anna Maria

Toscano Gerardo

Graduatoria




Parte II
ATTI DELLO STATO


ALTRI PROVVEDIMENTI

Corte costituzionale

Ordinanza n. 362 del 6 novembre 2001

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE COSTITUZIONALE

composta dai signori:

- Cesare Ruperto Presidente

- Massimo Vari Giudice

- Riccardo Chieppa Giudice

- Gustavo Zagrebelsky Giudice

- Valerio Onida Giudice

- Carlo Mezzanotte Giudice

- Fernanda Contri Giudice

- Guido Neppi Modona Giudice

- Piero Alberto Capotosti Giudice

- Franco Bile Giudice

- Giovanni Maria Flick Giudice

ha pronunciato la seguente

ORDINANZA

nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 8 della legge della Regione Piemonte 8 luglio 1999, n. 19 (Norme in materia di edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 “Tutela ed uso del suolo”), promosso con ordinanza emessa il 21 dicembre 2000 dal Tribunale amministrativo regionale del Piemonte sul ricorso proposto da Trombetta Francesco ed altra contro il Comune di Domodossola, iscritta al n. 95 del registro ordinanze 2001 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 7, prima serie speciale, dell’anno 2001.

Visto l’atto di intervento della Regione Piemonte;

udito nella camera di consiglio del 10 ottobre 2001 il Giudice relatore Riccardo Chieppa.

Ritenuto che con ordinanza emessa il 21 dicembre 2000 il Tribunale regionale amministrativo del Piemonte, nel corso di un giudizio, in cui era stata impugnata una ordinanza del Comune di Domodossola 26 settembre 2000, n. 159, contenente ingiunzione ai ricorrenti di ripristinare l’originaria destinazione d’uso direzionale di un immobile (realizzato in base ad un piano esecutivo convenzionato) illegittimamente adibito ad uso residenziale in assenza della concessione edilizia prescritta dall’art. 8 della legge regionale Piemonte 8 luglio 1999, n. 19 (Norme in materia di edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 “Tutela ed uso del suolo”) , ha sollevato questione di legittimità costituzionale della predetta disposizione normativa;

che la questione è proposta sotto il profilo della violazione dell’art. 117 Costituzione, in quanto la norma regionale imporrebbe che i cambiamenti di destinazione d’uso, ancorché eseguiti senza opere, siano subordinati al previo rilascio di un titolo concessorio, in contrasto con il principio fondamentale che sarebbe sancito dall’art. 25 della legge statale 28 febbraio 1985, n. 47 (Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie), “a norma del quale - scrive testualmente il giudice rimettente la variazione della destinazione d’uso degli immobili, se eseguita senza opere edilizie, può essere soggetta, tutt’al più, a semplice autorizzazione”;

che il giudice rimettente afferma che la questione sia non manifestamente infondata e rilevante, atteso che “dalla sua risoluzione dipende la legittimità o meno del provvedimento ripristinatorio impugnato nel giudizio di merito, che sarebbe precluso se l’intervento non può effettivamente ritenersi soggetto a concessione edilizia”;

che nel giudizio è intervenuto il Presidente della Giunta regionale del Piemonte deducendo l’inammissibilità della questione sia per difetto di motivazione sulla rilevanza attesa la “sommarietà, incertezza e contraddittorietà sugli elementi di fatto” della motivazione stessa; sia per omessa considerazione che l’art. 25 della legge n. 47 del 1985 sarebbe stato modificato dall’art. 4 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398 (Disposizioni per l’accelerazione degli investimenti a sostegno dell’occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia), convertito, con modificazioni, in legge 4 dicembre 1993, n. 493, così come, infine, sostituito dall’art. 2, comma 60, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica);

che, sempre secondo la Regione, il “nuovo” ultimo comma dell’art. 25 attribuirebbe alle Regioni piena autonomia nell’individuazione di quali mutamenti di destinazione d’uso debbano essere subordinati a concessione e quali ad autorizzazione, siano o meno esistenti opere edilizie.

Considerato che, a prescindere dagli eventuali effetti innovativi sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni ordinarie in materia urbanistica per effetto delle sopravvenute modifiche dell’art. 117 della Costituzione (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante “Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione”) è preliminare l’esame dell’ammissibilità della questione alla luce di una delle eccezioni proposte dalla Regione;

che è pienamente fondata l’eccezione di inammissibilità sollevata sotto il profilo della omessa considerazione, da parte del giudice a quo, che l’art. 25 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 era stato oggetto di modifiche sostanziali ad opera dell’art. 4 del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 398 - convertito con modifiche in legge 4 dicembre 1993, n. 493 - nel testo (comma 20) risultante dalle modifiche ulteriormente introdotte dall’art. 2, comma 60, della legge 23 dicembre 1996, n. 662;

che, pertanto, anteriormente alla legge regionale denunciata e alla ordinanza di rimessione, è intervenuta una modifica del testo dell’art. 25, ultimo comma, della legge 25 febbraio 1985, n. 47, il quale nella originaria formulazione affidava alla legge regionale la determinazione dei criteri e delle modalità, cui i Comuni avrebbero dovuto attenersi per l’eventuale regolamentazione delle destinazioni d’uso, nonché dei casi in cui per le variazioni delle predette sarebbe stata necessaria la preventiva autorizzazione;

che, infatti, con la legge n. 662 del 1996, si è passati ad una previsione, di rinvio completo alle leggi regionali cui compete stabilire “quali mutamenti, connessi o non connessi a trasformazioni fisiche, dell’uso di immobili o di loro parti” debbano essere subordinati a concessione o ad autorizzazione;

che, stante la mancanza di qualsiasi riferimento nell’ordinanza di rimessione al testo normativo vigente (sia alla data di emanazione della legge regionale denunciata, sia al momento della rimessione della questione) dell’art. 25, ultimo comma, della legge 28 febbraio 1985, n. 47, invocato come norma interposta, deve essere dichiarata la manifesta inammissibilità della questione.

Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87 e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi avanti alla Corte costituzionale.

Per questi motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale, dell’art. 8 della legge della Regione Piemonte 8 luglio 1999, n. 19 (Norme in materia di edilizia e modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 “Tutela ed uso del suolo”) sollevata, in riferimento all’art. 117 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale del Piemonte con l’ordinanza indicata in epigrafe.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 6 novembre 2001.

Presidente

Redattore

Cancelliere

Depositata in Cancelleria il 7 novembre 2001



Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 15098 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Orta San Giulio (Località Isola) in fregio a Piazza San Giulio, Foglio 3, all. A

IL PRESIDENTE

Visti gli artt. 94 e 97 del R.D. 25 luglio 1904 n. 523;

Visti gli artt. 3 e 4 del D.R. 1.12.1895 n. 726;

Vista la nota dell’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, n. 19341/01 in data 23.1.2001 avente per oggetto art. 1 Legge 16.5.1970 n. 281. Trasferimento alla Regione Piemonte dei porti lacuali situati sul Lago Maggiore e sul Lago d’Orta;

Vista la planimetria catastale nei luoghi interessati dalla delimitazione;

Visto il rilievo planimetrico eseguito in data 19.1.99 dall’Ing. Rogora per conto della Regione Piemonte che definisce lo stato attuale dei luoghi;

Visto il sopralluogo preliminare effettuato in data 24.4.01;

Ritenuta quindi la necessità di eseguire un sopralluogo per gli opportuni accertamenti e per le eventuali osservazioni di tutti gli Enti Pubblici e degli eventuali soggetti privati interessati alla predetta delimitazione, prima di giungere all’emissione del relativo decreto;

ordina

E’ disposta una nuova delimitazione dell’alveo del lago d’Orta, nel Comune di Orta San Giulio - Località Isola, in Provincia di Novara;

Il sopralluogo per le relative operazioni avverrà il giorno 11 dicembre 2001 con ritrovo dei rappresentanti degli organi dello Stato, della Regione Piemonte, degli Enti locali e delle Ditte interessate alle ore 10,00 presso l’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, sezione staccata di Novara;

La presente ordinanza dovrà essere pubblicata, per la durata di 15 giorni consecutivi, all’Albo Pretorio del Comune di Orta San Giulio corredata dalla planimetria dei luoghi interessati dalla delimitazione, nonchè all’Albo Murale dell’Ufficio Operativo di Pavia e all’Albo Murale del Magistrato per il Po in Parma e inserita a cura del Magistrato per il Po, nel B.U.R. della Regione Piemonte.

La stessa ordinanza sarà infine comunicata all’Ufficio Operativo di Pavia, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Torino, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Novara, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Verbania, alla Regione Piemonte, Direzione Trasporti, settore navigazione interna e merci di Torino, alla Regione Piemonte, Direzione Patrimonio e Tecnico di Torino, al Comune di Orta San Giulio.

Il Presidente
Ernesto Reali



Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 17012 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Orta San Giulio (Località Capoluogo) in fregio ai mappali 358-359-360-361-362-363-364-365 del foglio 4

IL PRESIDENTE

Visti gli artt. 94 e 97 del R.D. 25 luglio 1904 n. 523;

Visti gli artt. 3 e 4 del D.R. 1.12.1895 n. 726;

Vista la nota dell’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, n. 19341/01 in data 23.1.2001 avente per oggetto art. 1 Legge 16.5.1970 n. 281. Trasferimento alla Regione Piemonte dei porti lacuali situati sul Lago Maggiore e sul Lago d’Orta;

Vista la planimetria catastale nei luoghi interessati dalla delimitazione;

Visto il rilievo planimetrico eseguito in data 19.1.99 dall’Ing. Rogora per conto della Regione Piemonte che definisce lo stato attuale dei luoghi;

Visto il sopralluogo preliminare effettuato in data 24.4.01;

Ritenuta quindi la necessità di eseguire un sopralluogo per gli opportuni accertamenti e per le eventuali osservazioni di tutti gli Enti Pubblici e degli eventuali soggetti privati interessati alla predetta delimitazione, prima di giungere all’emissione del relativo decreto;

ordina

E’ disposta una nuova delimitazione dell’alveo del lago d’Orta, nel Comune di Orta San Giulio - Località Capoluogo, in Provincia di Novara;

Il sopralluogo per le relative operazioni avverrà il giorno 11 dicembre 2001 con ritrovo dei rappresentanti degli organi dello Stato, della Regione Piemonte, degli Enti locali e delle Ditte interessate alle ore 10,00 presso l’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, sezione staccata di Novara;

La presente ordinanza dovrà essere pubblicata, per la durata di 15 giorni consecutivi, all’Albo Pretorio del Comune di Orta San Giulio corredata dalla planimetria dei luoghi interessati dalla delimitazione, nonchè all’Albo Murale dell’Ufficio Operativo di Pavia e all’Albo Murale del Magistrato per il Po in Parma e inserita a cura del Magistrato per il Po, nel B.U.R. della Regione Piemonte.

La stessa ordinanza sarà infine comunicata all’Ufficio Operativo di Pavia, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Torino, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Novara, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Verbania, alla Regione Piemonte, Direzione Trasporti, settore navigazione interna e merci di Torino, alla Regione Piemonte, Direzione Patrimonio e Tecnico di Torino, al Comune di Orta San Giulio.

Il Presidente
Ernesto Reali



Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 17014 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Pella (Località Porto) in fregio ai mappali 337 del fg. 3

IL PRESIDENTE

Visti gli artt. 94 e 97 del R.D. 25 luglio 1904 n. 523;

Visti gli artt. 3 e 4 del D.R. 1.12.1895 n. 726;

Vista la nota dell’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, n. 19341/01 in data 23.1.2001 avente per oggetto art. 1 Legge 16.5.1970 n. 281. Trasferimento alla Regione Piemonte dei porti lacuali situati sul Lago Maggiore e sul Lago d’Orta;

Vista la planimetria catastale nei luoghi interessati dalla delimitazione;

Visto il rilievo planimetrico eseguito in data 19.1.99 dall’Ing. Rogora per conto della Regione Piemonte che definisce lo stato attuale dei luoghi;

Visto il sopralluogo preliminare effettuato in data 23.4.01;

Ritenuta quindi la necessità di eseguire un sopralluogo per gli opportuni accertamenti e per le eventuali osservazioni di tutti gli Enti Pubblici e degli eventuali soggetti privati interessati alla predetta delimitazione, prima di giungere all’emissione del relativo decreto;

ordina

E’ disposta una nuova delimitazione dell’alveo del lago d’Orta, nel Comune di Pella - Località Porto, in Provincia di Novara;

Il sopralluogo per le relative operazioni avverrà il giorno 11 dicembre 2001 con ritrovo dei rappresentanti degli organi dello Stato, della Regione Piemonte, degli Enti locali e delle Ditte interessate alle ore 10,00 presso l’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, sezione staccata di Novara;

La presente ordinanza dovrà essere pubblicata, per la durata di 15 giorni consecutivi, all’Albo Pretorio del Comune di Orta San Giulio corredata dalla planimetria dei luoghi interessati dalla delimitazione, nonchè all’Albo Murale dell’Ufficio Operativo di Pavia e all’Albo Murale del Magistrato per il Po in Parma e inserita a cura del Magistrato per il Po, nel B.U.R. della Regione Piemonte.

La stessa ordinanza sarà infine comunicata all’Ufficio Operativo di Pavia, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Torino, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Novara, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Verbania, alla Regione Piemonte, Direzione Trasporti, settore navigazione interna e merci di Torino, alla Regione Piemonte, Direzione Patrimonio e Tecnico di Torino, al Comune di Pella.

Il Presidente
Ernesto Reali



Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Magistrato per il Po - Parma

Ordinanza di sopralluogo n. 17016 del 9 novembre 2001 - (III-L/1-NO-83) delimitazione dell’alveo e della spiaggia del lago d’Orta in Comune di Pella (Località S. Filiberto) in fregio ai mappali 1134-1135 del fg. 4

IL PRESIDENTE

Visti gli artt. 94 e 97 del R.D. 25 luglio 1904 n. 523;

Visti gli artt. 3 e 4 del D.R. 1.12.1895 n. 726;

Vista la nota dell’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, n. 19341/01 in data 23.1.2001 avente per oggetto art. 1 Legge 16.5.1970 n. 281. Trasferimento alla Regione Piemonte dei porti lacuali situati sul Lago Maggiore e sul Lago d’Orta;

Vista la planimetria catastale nei luoghi interessati dalla delimitazione;

Visto il rilievo planimetrico eseguito in data 28.1.99 dall’Ing. Rogora per conto della Regione Piemonte che definisce lo stato attuale dei luoghi;

Visto il sopralluogo preliminare effettuato in data 23.4.01;

Ritenuta quindi la necessità di eseguire un sopralluogo per gli opportuni accertamenti e per le eventuali osservazioni di tutti gli Enti Pubblici e degli eventuali soggetti privati interessati alla predetta delimitazione, prima di giungere all’emissione del relativo decreto;

ordina

E’ disposta una nuova delimitazione dell’alveo del lago d’Orta, nel Comune di Pella - Località S. Filiberto, in Provincia di Novara;

Il sopralluogo per le relative operazioni avverrà il giorno 11 dicembre 2001 con ritrovo dei rappresentanti degli organi dello Stato, della Regione Piemonte, degli Enti locali e delle Ditte interessate alle ore 10,00 presso l’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, sezione staccata di Novara;

La presente ordinanza dovrà essere pubblicata, per la durata di 15 giorni consecutivi, all’Albo Pretorio del Comune di Orta San Giulio corredata dalla planimetria dei luoghi interessati dalla delimitazione, nonchè all’Albo Murale dell’Ufficio Operativo di Pavia e all’Albo Murale del Magistrato per il Po in Parma e inserita a cura del Magistrato per il Po, nel B.U.R. della Regione Piemonte.

La stessa ordinanza sarà infine comunicata all’Ufficio Operativo di Pavia, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Alessandria, all’Agenzia del Demanio, Filiale di Torino, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Novara, alla Regione Piemonte, settore OO.PP. e Difesa Assetto idrogeologico di Verbania, alla Regione Piemonte, Direzione Trasporti, settore navigazione interna e merci di Torino, alla Regione Piemonte, Direzione Patrimonio e Tecnico di Torino, al Comune di Pella.

Il Presidente
Ernesto Reali