Bollettino Ufficiale n. 45 del 7 / 11 / 2001

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Codice 25.9
D.D. 29 agosto 2001, n. 1203

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Cesara (VB). Lavori di ripristino sezioni di deflusso tratto rio Valleggio in località Scardini. Importo L. 338.000.000.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il progetto dei lavori di ripristino sezioni di deflusso tratto rio Valleggio in località Scardini in Comune di Cesara dell’importo complessivo di L. 338.000.000, così suddiviso:

a) per lavori    L.    243.000.000
b) oneri per la sicurezza    L.    7.000.000
Totale    L.    250.000.000
c) somme a disposizione dell’Amministrazione:
per IVA sull’importo dei lavori (10%)    L.    26.594.909
per spese tecniche    L.    30.637.255
per IVA su spese tecniche e
c.n.p.a.i.a. (20%)    L.    8.318.745
per spese per accertamenti,
verifiche, ecc.    L.    3.000.000
per lavori in economia
esclusi dall’appalto    L.    6.000.000
per rilievi, accertamenti    L.    3.500.000
imprevisti e arrotondamenti    L.    9.949.91
Sommano    L.    88.000.000
Totale    L.    338.000.000

a condizione che:

- i parapetti in progetto siano realizzati conformi a quelli previsti dal Codice della strada;

- l’Amministrazione comunale provveda alla verifica della corretta aliquota IVA sui lavori (10% oppure 20%)

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) - i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) - in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) - gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) - dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erogazione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) - i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) - i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali rii o colatori;

7) - dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, e della L.R. n. 45/89;

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole