Bollettino Ufficiale n. 43 del 24 / 10 / 2001
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Codice 16.4
L.R. 40/1998 - Fase di Verifica della procedura di V.I.A. inerente il permesso
di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi, denominato Trino, presentato
dalle Società Total Fina Elf Italia S.p.A. e BG Rimi S.p.A., localizzato
nelle Province di Alessandria, Asti, Torino e Vercelli - Necessità di sottoporre
il progetto delle attività alla Fase di Valutazione di cui allart. 12
della L.R. 40/1998
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1. Il progetto degli interventi relativi allattività di prospezione geofisica
ed alla perforazione di un pozzo esplorativo, finalizzati allo sviluppo
del permesso di ricerca denominato Trino, localizzato nei Comuni di:
Provincia di Alessandria: Camino, Castelletto Merli, Cerrina Monferrato,
Coniolo, Gabiano, Mombello Monferrato, Moncestino, Morano sul Po, Murisengo,
Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Pontestura, Sologhello, Villadeati,
Villamiroglio; Provincia di Asti: Cocconato, Montigio, Robella; Provincia
di Torino: Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, Verrua Savoia; Provincia di Vercelli:
Bianzè, Borgo dAle, Caresanablot, Casanova Elvo, Collobiano, Costanzana,
Crescentino, Crova, Desana, Fontaneto Po, Lamporo, Lignana, Livorno Ferraris,
Moncrivello, Olcenengo, Oldenico, Palazzolo Vercellese, Quinto Vercellese,
Salasco, Sali Vercellese, Saluggia, San Germano Vercellese, Santhià, Tricerro,
Trino, Ronsecco, Tronzano Vercellese, Vercelli, presentato ai sensi dellarticolo
10 della l.r. 40/1998 dalle Società Total Fina Elf Italia S.p.A. con sede
legale in Milano - Viale Premuda n. 27 e BG Rimi S.p.A. con sede legale
in Milano - Piazza Cavour n. 2, deve essere sottoposto alla Fase di Valutazione
di cui allart. 12 della l.r. 40/1998, per le motivazioni dettagliatamente
espresse in premessa e relative agli elementi di verifica di cui allallegato
E della l.r. 40/1998, di seguito così sintetizzate:
- delicatezza del sistema ambientale e territoriale interessato dal progetto,
con particolare riguardo alle attività agricole sia di pianura che di collina,
al sistema di circolazione delle acque superficiali e sotterranee, allambiente
urbano e rurale, alla presenza di numerosi biotopi e zone umide di notevole
interesse, alla presenza di zone in frana sia attive sia in quiescenza;
- salvaguardia delle falde acquifere, costituenti il serbatoio di approvvigionamento
dei pozzi idropotabili e del sistema acquedottistico;
- presenza di un importante reticolo idrografico superficiale di collina
e di pianura costituito dal Po e dai tributari;
- interferenza degli interventi di ricerca, seppure esterni ad aree protette,
con le caratteristiche ambientali delle stesse; possibilità di interferenze
parziali o totali di una o più linee sismiche con zone a elevata sensibilità;
- necessità di definizione delle strade di accesso, delle problematiche
loro connesse, definizione dei potenziali impatti e dei provvedimenti conseguenti;
- necessità di quantificazione delle potenziali interferenze e, di conseguenza,
delle distanze di sicurezza che si intendono rispettare rispetto agli elementi
sensibili;
- necessità di definizione degli schemi di propagazione delle onde elastiche
e dellentità delle vibrazioni indotte dalle attività di ricerca al fine
di giustificare e consentire la verifica delle distanze di sicurezza proposte.
2. Fatta salva la possibilità di avvalersi della fase di specificazione
di cui allart. 11 della l.r. 40/1998, lanalisi e la conseguente valutazione
degli impatti relativi allattività di prospezione geofisica e allattività
di perforazione del pozzo esplorativo, dovrà essere affrontata in fasi
successive nel tempo nellambito di specifici studi di impatto ambientale.
3. La presente determinazione verrà inviata al proponente, ai soggetti
interessati di cui allart. 9 della l.r. 40/1998, al (ufficio U.N.M.I.G.
del) Ministero dellIndustria, del Commercio e dellArtigianato - Direzione
Generale dellenergia e delle risorse minerarie.
4. Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti
legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale
Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni
dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo
le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 oppure Ricorso Straordinario
al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi
del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199.
Il Direttore regionale
D.D. 30 luglio 2001, n. 153
Vito Valsania