Bollettino Ufficiale n. 43 del 24 / 10 / 2001

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Codice 16.4
D.D. 30 luglio 2001, n. 153

L.R. 40/1998 - Fase di Verifica della procedura di V.I.A. inerente il permesso di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi, denominato “Trino”, presentato dalle Società Total Fina Elf Italia S.p.A. e BG Rimi S.p.A., localizzato nelle Province di Alessandria, Asti, Torino e Vercelli - Necessità di sottoporre il progetto delle attività alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. Il progetto degli interventi relativi all’attività di prospezione geofisica ed alla perforazione di un pozzo esplorativo, finalizzati allo sviluppo del permesso di ricerca denominato “Trino”, localizzato nei Comuni di: Provincia di Alessandria: Camino, Castelletto Merli, Cerrina Monferrato, Coniolo, Gabiano, Mombello Monferrato, Moncestino, Morano sul Po, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Pontestura, Sologhello, Villadeati, Villamiroglio; Provincia di Asti: Cocconato, Montigio, Robella; Provincia di Torino: Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, Verrua Savoia; Provincia di Vercelli: Bianzè, Borgo d’Ale, Caresanablot, Casanova Elvo, Collobiano, Costanzana, Crescentino, Crova, Desana, Fontaneto Po, Lamporo, Lignana, Livorno Ferraris, Moncrivello, Olcenengo, Oldenico, Palazzolo Vercellese, Quinto Vercellese, Salasco, Sali Vercellese, Saluggia, San Germano Vercellese, Santhià, Tricerro, Trino, Ronsecco, Tronzano Vercellese, Vercelli, presentato ai sensi dell’articolo 10 della l.r. 40/1998 dalle Società Total Fina Elf Italia S.p.A. con sede legale in Milano - Viale Premuda n. 27 e BG Rimi S.p.A. con sede legale in Milano - Piazza Cavour n. 2, deve essere sottoposto alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/1998, per le motivazioni dettagliatamente espresse in premessa e relative agli elementi di verifica di cui all’allegato E della l.r. 40/1998, di seguito così sintetizzate:

- delicatezza del sistema ambientale e territoriale interessato dal progetto, con particolare riguardo alle attività agricole sia di pianura che di collina, al sistema di circolazione delle acque superficiali e sotterranee, all’ambiente urbano e rurale, alla presenza di numerosi biotopi e zone umide di notevole interesse, alla presenza di zone in frana sia attive sia in quiescenza;

- salvaguardia delle falde acquifere, costituenti il serbatoio di approvvigionamento dei pozzi idropotabili e del sistema acquedottistico;

- presenza di un importante reticolo idrografico superficiale di collina e di pianura costituito dal Po e dai tributari;

- interferenza degli interventi di ricerca, seppure esterni ad aree protette, con le caratteristiche ambientali delle stesse; possibilità di interferenze parziali o totali di una o più linee sismiche con zone a elevata sensibilità;

- necessità di definizione delle strade di accesso, delle problematiche loro connesse, definizione dei potenziali impatti e dei provvedimenti conseguenti;

- necessità di quantificazione delle potenziali interferenze e, di conseguenza, delle distanze di sicurezza che si intendono rispettare rispetto agli elementi sensibili;

- necessità di definizione degli schemi di propagazione delle onde elastiche e dell’entità delle vibrazioni indotte dalle attività di ricerca al fine di giustificare e consentire la verifica delle distanze di sicurezza proposte.

2. Fatta salva la possibilità di avvalersi della fase di specificazione di cui all’art. 11 della l.r. 40/1998, l’analisi e la conseguente valutazione degli impatti relativi all’attività di prospezione geofisica e all’attività di perforazione del pozzo esplorativo, dovrà essere affrontata in fasi successive nel tempo nell’ambito di specifici studi di impatto ambientale.

3. La presente determinazione verrà inviata al proponente, ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/1998, al (ufficio U.N.M.I.G. del) Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato - Direzione Generale dell’energia e delle risorse minerarie.

4. Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Direttore regionale
Vito Valsania