Bollettino Ufficiale n. 43 del 24 / 10 / 2001
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Codice S1.4
L.R. 67/95: approvazione del bando pubblico per lassegnazione di contributi
a favore di progetti concernenti la promozione e la creazione dimpiego
e dimpresa in Marocco -anno 2001
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
* Di approvare il Bando pubblico per lassegnazione di contributi a favore
di progetti concernenti la promozione e la creazione dimpiego e dimpresa
in Marocco, -anno 2001- allegato alla presente determinazione di cui ne
costituisce parte integrante e sostanziale;
* di pubblicare lapposito bando sul B.U. della Regione Piemonte;
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro
60 giorni.
Il Direttore regionale
Allegato
BANDO PUBBLICO PER LASSEGNAZIONE
La Tunisia e il Marocco sono stati individuati come paesi di grande importanza
per lattivazione di rapporti di collaborazione e di partenariato con la
realtà piemontese, sia per ragioni geografiche e culturali sia sulla base
della rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territorio.
Il Piano annuale 2001 degli interventi regionali per la promozione di una
cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale,
proseguendo lesperienza già avviata lo scorso anno, prevede al punto D1)
la realizzazione di Iniziative di cooperazione decentrata con i paesi Tunisia
e Marocco.
Si intende pertanto rafforzare lazione regionale attivando iniziative
di cooperazione decentrata sulla base della metodologia e dellesperienza
maturata nel programma regionale di sicurezza alimentare nellarea del
Sahel, avvalendosi delle indicazioni emerse dai risultati dello studio
preliminare approvato nel 1998 e della prima esperienza svolta lo scorso
anno.
Dallo studio sono emerse una serie di indicazioni per lindividuazione
dei bisogni, delle linee strategiche e delle opportunità di cooperazione.
Per quanto riguarda specificamente la realtà marocchina sono stati individuati
una serie di obiettivi e priorità che interessano i soggetti piemontesi
e marocchini e prevedono:
* la promozione ed il sostegno ai soggetti piemontesi che propongano iniziative
di cooperazione con il Marocco;
* la creazione di rapporti tra soggetti omologhi delle due parti di reciproco
rafforzamento;
* lofferta di risposte concrete ai problemi locali;
* il sostegno ai processi di decentramento del Marocco;
* lofferta alla regione marocchina di maggiori opportunità di relazione
con il Nord e con lUE.
I rapporti tra la Regione Piemonte e il Marocco hanno recentemente intensificato
i loro rapporti a seguito della firma del protocollo di collaborazione
con la Regione di Rabat-Salè-Zammour-Zaer a cui seguirà a breve quello
con la Regione di Chaouia-Ourdigha.
Dagli incontri e dai contatti con le autorità locali è emersa la priorità
di attivare azioni di Cooperazione Decentrata rivolte alla promozione e
alla creazione dimpiego e creazione dimpresa, allo scopo di favorire
lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.
Tali scelte derivano principalmente da due considerazioni generali:
* Il Marocco in generale, le regioni centrali e la Provincia di Khouribga
in particolare rappresentano le aree di maggiore pressione migratoria verso
il Piemonte. Un legame diretto di cooperazione in questarea costituisce
dunque, da un lato uno sviluppo degli scambi inter-culturali tra le due
Regioni che può certamente arricchire le politiche di accoglimento e integrazione
del territorio piemontese e dallaltro un contributo allo sviluppo locale
e al contenimento della pressione migratoria, anche valorizzando il ruolo
delle Associazioni di immigrati marocchini presenti sul territorio piemontese.
* E stato avviato in alcune province del Marocco (Settat ed El Jadida)
un progetto di Promozione della micro e piccola impresa finanziato dalla
DGCS del Ministero Affari Esteri Italiano ed affidato esecutivamente allOIL.
Tale progetto ha compiuto una sua prima fase pilota con risultati di notevole
interesse e successo. In questo quadro, la Regione Piemonte è interessata
ad inserirsi - pur nella necessaria autonomia operativa - in un contesto
di estensione e rafforzamento delle principali lezioni derivate da tal
esperienza.
A partire da queste premesse di carattere generale lazione regionale è
articolata in due percorsi specifici:
* Il primo percorso Programmazione regionale ha visto lavvio lo scorso
anno del progetto di Cooperazione con la Regione di CHAOUIA-OURDIGHA nel
campo dello sviluppo locale. Il progetto opera in due Provincie di tale
Regione - Khouribga e Benslimane - attraverso azioni di sostegno alla creazione
dimpiego e creazione dimpresa
* Il secondo percorso Sostegno alla progettualità di altri soggetti riguarda
unattività di Promozione e regia che la Regione Piemonte ha avviato
lo scorso anno e che intende proseguire nei confronti di altri progetti
ed iniziative di Cooperazione Decentrata con il Marocco ad opera di Organismi
Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio,
imprese private, etc...).
La finalità del presente bando è pertanto quella di attuare il secondo
percorso, consentendo ad enti, associazioni ed organismi piemontesi di
presentare proposte di progetto finalizzate alla promozione e alla creazione
dimpiego e creazione dimpresa, allo scopo di favorire lo sviluppo economico
locale e la lotta alla povertà.
Articolo 1
PRINCIPI
Nel promuovere e sostenere le iniziative di cui sopra, la Regione adotta
il metodo definito della cooperazione decentrata.
Tale metodo si basa sui seguenti principi:
* valorizzazione del patrimonio di esperienze e di conoscenze circa i bisogni
e le opportunità locali;
* sostegno ad iniziative che coinvolgano, in attività di cooperazione,
gruppi di immigrati provenienti dal Marocco;
* promozione dello sviluppo economico tramite lo scambio di conoscenze,
risorse tecniche e finanziarie tra il sistema produttivo piemontese e quello
del Marocco;
* stimolo e appoggio alle relazioni istituzionali e di cooperazione tecnica
e scientifica tra le Università piemontesi, quelle marocchine e i differenti
soggetti decentrati locali per lo sviluppo economico, sociale e culturale
;
* promozione della collaborazione per progetti comuni tra le Università
ed i soggetti piemontesi impegnati nei programmi di cooperazione, nel rispetto
dei ruoli e delle competenze di ciascun Ente;
* stimolo a iniziative di scambio e di solidarietà internazionale tra associazioni,
scuole, università, istituti di ricerca, che siano finalizzate a creare
reti transnazionali di rapporti territoriali, per lideazione, la programmazione
e la realizzazione di progetti di crescita culturale e di educazione alla
pace;
* sostegno ad iniziative di cooperazione proposte da Enti e Istituzioni
locali marocchini nellambito di accordi di partenariato.
Articolo 2
SOGGETTI ELEGGIBILI
Le richieste di contributo potranno essere presentate dai soggetti di seguito
elencati:
1) Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Province, Comunità Montane, Parchi
regionali, Università, Istituti scolastici di ogni ordine e grado e forme
associative o di cooperazione tra gli stessi, che abbiano sede in Piemonte.
2) Associazioni, Enti, Organizzazioni non Governative, ONLUS, Istituti
religiosi e Cooperative che possiedano i seguenti requisiti :
* sede legale in Piemonte ovvero, nel caso di soggetti di carattere nazionale,
svolgenti la loro attività sul territorio regionale tramite una loro sezione,
* non aventi finalità di lucro.
3) Imprese, forme di associazione tra le medesime e loro consorzi che possiedano
i seguenti requisiti:
* sede legale in Piemonte
* le attività e le azioni realizzate nellambito del progetto non siano
finalizzate alla formazione del profitto dimpresa.
Articolo 3
INIZIATIVE AMMISSIBILI
Saranno presi in considerazione progetti proposti da soggetti appartenenti
alle categorie di cui allart.2, che siano volti ad affrontare le problematiche
relative alla creazione dimpiego e dimpresa mediante azioni di sensibilizzazione,
scambio culturale, progetti di rientro, rafforzamento istituzionale, trasferimento
di know-how, formazione, assistenza tecnica. La fornitura di attrezzature
dovrà essere funzionale alla realizzazione delle azioni precedentemente
citate.
Articolo 4
PRESELEZIONE DELLE INIZIATIVE
Le iniziative presentate saranno oggetto di una preselezione, da parte
dellUfficio regionale competente, nel corso della quale verrà valutata:
1) lammissibilità delle domande in base ai requisiti di ammissione definiti
agli articoli 2 e 3;
2) il grado di conformità dei progetti alle priorità di cui allarticolo
7.
Articolo 5
CONCERTAZIONE E COORDINAMENTO
Conclusa la preselezione, la Regione promuoverà unazione di concertazione
allo scopo di coordinare le proposte pervenute favorendo eventuali azioni
di raccordo tra i progetti presentati, allo scopo di definire il programma
operativo complessivo.
La concertazione verrà pertanto condotta al fine di raggiungere gli obiettivi
individuati per la definizione del programma operativo complessivo di cui
allarticolo 6. I soggetti autori dei progetti saranno pertanto convocati
dalla Regione per i necessari approfondimenti.
Articolo 6
DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA
Esaurita la fase di concertazione, lUfficio regionale competente esaminerà
ciascuna richiesta di contributo ed elaborerà un programma operativo complessivo,
determinando lentità dei contributi da assegnare a ciascuno di essi.
Il programma verrà predisposto al fine di raggiungere gli obiettivi di
seguito specificati:
1) promuovere la partecipazione al programma regionale di un ampio numero
di soggetti piemontesi che collaborino attivamente valorizzando le rispettive
specificità; .
2) Ampliare la gamma di tipologie di soggetti piemontesi coinvolti.
3) Favorire la diversificazione degli interventi in base al contenuto.
4) Promuovere la partnership tra i soggetti decentrati del Piemonte (istituzioni
pubbliche, amministrazioni locali, enti, associazioni, organizzazioni del
settore privato, economico, sociale, scientifico e culturale, ...) e gli
omologhi soggetti locali del Sud.
Articolo 7
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione dei progetti avverrà attribuendo ai progetti un punteggio
sulla base dei seguenti criteri:
1) ricadute sulla popolazione in termini di promozione e creazione di impresa
e di impiego; (fino a 30 punti)
2) valorizzazione delle capacità locali di promozione del proprio sviluppo;
(fino a 24 punti)
3) quantità e qualità delle sinergie con altri partner piemontesi; (fino
a 16 punti)
4) continuità con i progetti già esistenti; (10 punti)
5) capacità di assicurare ricadute di informazione e sensibilizzazione
sulla comunità piemontese; (fino a 8 punti)
Ulteriori punti verranno assegnati ai singoli progetti in rapporto al verificarsi
di una o più delle seguenti condizioni:
6) esperienza in attività di cooperazione internazionale con i paesi in
via di sviluppo; (10 punti);
7) la località di intervento sia situata nel territorio della Regione di
CHAOUIA-OURDIGHA; (8 punti)
8) la località di intervento sia situata nel territorio della Regione di
Rabat-Salè-Zammour-Zaer ; (8 punti)
9) collaborazione, nellattuazione e/o nel finanziamento del progetto,
di associazioni di immigrati marocchini in Piemonte; (4 punti);
10) collaborazione di piccole e medie imprese o aziende artigiane piemontesi
con realtà economiche del Marocco; (8 punti)
11) partecipazione al progetto di Università piemontesi; (6 punti)
12) partecipazione al progetto di Aziende Sanitarie Locali; (6 punti)
13) partecipazione al progetto di Enti Locali, singoli o associati; (4
punti)
Per esperienza in attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo
si intende lavere realizzato interventi che siano stati co-finanziati
in base a una delle seguenti leggi o ad uno dei seguenti programmi:
* legge 49/87 Nuova disciplina della cooperazione dellItalia con i paesi
in via di sviluppo (PVS) e successive modifiche e integrazioni;
* legge 212/92 Collaborazione con i paesi dellEuropa centrale e orientale
(PECO);
* programmi dellUnione Europea o di Organismi Internazionali per interventi
nei PVS o nei PECO;
* legge regionale 67/95.
Articolo 8
EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
Il contributo regionale per ogni progetto non potrà superare il 60% dei
costi complessivi, a fronte di risorse messe a disposizione dagli enti
proponenti per un importo non inferiore al 30% del finanziamento regionale.
Esso inoltre non potrà essere superiore a L.60.000.000.
In sede di concertazione, in caso di progetti di particolare rilevanza
rispetto ai criteri di priorità, il contributo regionale massimo potrà
essere elevato oltre il tetto massimo sopra specificato.
I contributi assegnati saranno erogati in due e rate rispettivamente del
40% e 60%.
La prima rata verrà liquidata dalla Regione, come anticipo sulle spese
da sostenere, non appena sia stata adottata la determinazione di approvazione
del programma operativo complessivo dei progetti ed una volta ricevuta
la comunicazione dellavvio delliniziativa da parte del soggetto proponente.
La seconda verrà liquidata, concluso il progetto, alla presentazione di
una relazione sugli interventi eseguiti e di una rendicontazione delle
spese sostenute per lattuazione di tutti gli interventi previsti nel progetto,
nelle modalità specificate nel successivo articolo 9.
Articolo 9
RENDICONTAZIONE
La rendicontazione delle spese dovrà essere redatta in base alla modulistica
predisposta dalla Regione e dovrà comprendere:
* una tabella comparativa dei preventivi presentati e dei consuntivi di
spesa realizzati, firmata dal legale rappresentate dellente (MODULO G);
* un elenco dei documenti giustificativi delle spese, firmato dal legale
rappresentate dellente e avallato da sindaci o revisori dei conti (MODULO
H);
* una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che comprovi leffettivo
utilizzo delle risorse finanziarie per la copertura dei costi delle azioni
indicate nei progetti approvati dalla Regione (MODULO I);
* una relazione finale sugli interventi realizzati (in forma libera)
I documenti giustificativi delle spese non dovranno essere allegati alla
rendicontazione ma dovranno essere archiviati e mantenuti a disposizione
della Regione Piemonte nelle sedi legali degli Enti per un periodo di 5
anni. Durante tale periodo i medesimi documenti potranno essere sottoposti
a verifica.
Le spese previste dalle azioni concordate per lassegnazione dei contributi
dovranno essere rendicontate entro il 30/6/2003.
In casi eccezionali gli enti possono presentare alla Regione Piemonte una
domanda di proroga del termine per la rendicontazione adeguatamente motivata
redatta sullo schema del MODULO F. Trascorsi inutilmente 30 giorni dal
ricevimento della domanda, questa si intende accolta; leventuale diniego
da parte della Regione deve essere motivato e comunicato per iscritto allente
interessato.
La somma delle spese rendicontate non dovrà essere inferiore a quella indicata
nel preventivo allegato al progetto presentato. Diversamente si procederà
ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente
sostenute e documentate.
Nel caso in cui non pervenga allufficio regionale preposto la comunicazione
dellavvio delliniziativa entro 60 giorni dalla data di comunicazione
dellammissione a contributo, si potrà procedere alla revoca del contributo
stesso.
Il contributo potrà inoltre essere revocato qualora:
* non venga presentata idonea documentazione dalla quale si desuma il costo
effettivo delle iniziative e delle attività realizzate;
* le iniziative finanziate non siano state realizzate secondo quanto previsto
dal provvedimento di assegnazione del contributo
Articolo 10
VARIAZIONE DEI PROGETTI IN CORSO DOPERA
Qualora durante il periodo di realizzazione degli interventi si verifichino
eventi eccezionali ed imprevisti, gli enti beneficiari di contributo potranno
presentare richiesta motivata di variazione dei progetti in corso dopera
redatta sulla base del MODULO E.
I funzionari regionali incaricati valuteranno le modifiche proposte al
progetto e nei successivi 30 giorni comunicheranno per iscritto allente
interessato lesito dellistanza.
Le modifiche ammesse potranno concernere :
1. parziale variazione delle località di intervento, purché non vengano
variati gli obiettivi e le tipologie di azioni specifiche,
2. parziale variazione dei partners, purché si tratti di sostituzioni o
aggiunte, debitamente motivate,
3. variazione di singole voci del preventivo di spesa per quote non superiori
al 30%, purché la variazione non comporti un aumento del contributo assegnato.
Non è necessaria lautorizzazione per la modifica del preventivo qualora
la compensazione tra i capitoli di spesa non superi il 10% di variazione
per singolo capitolo,
4. variazioni di caratteristiche tecniche delle opere in fase di realizzazione,
5. parziale variazione delle metodologie previste per la realizzazione
delle azioni specifiche.
Articolo 11
TERMINE E MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Per accedere ai finanziamenti i soggetti interessati dovranno presentare,
per ogni progetto, una domanda in carta semplice , compilata secondo il
MODULO A.
Le domande dovranno essere sottoscritte dal rappresentante legale dellente
o dellassociazione proponente. La firma del rappresentante legale dovrà
essere autenticata. Non è soggetta ad autenticazione quando è apposta in
presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla o quando la domanda
con la firma è presentata insieme alla fotocopia di un documento di identità.
Alle domande di contributo (MODULO A) dovranno essere allegati i seguenti
documenti utilizzando, ove specificato, i moduli predisposti dalla Regione:
* una scheda descrittiva delle attività e delle azioni previste dal progetto
redatta in forma libera;
* una scheda di sintesi del progetto ( MODULO B) ;
* un preventivo dettagliato dei costi ( MODULO C ) ;
* le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini
delleventuale erogazione del contributo (MODULO D );
* la fotocopia non autenticata del documento didentità del legale rappresentante
dellente (solo nel caso in cui la domanda non venga firmata in presenza
del dipendente pubblico addetto a riceverla);
* latto costitutivo e lo Statuto dellente, qualora non fossero già in
possesso degli uffici regionali competenti;
* certificato di iscrizione alla prefettura (per le imprese che presentano
domanda)
* Documentazione che supporti lapplicazione delle priorità di cui allarticolo
7 (lettere di adesione degli enti coinvolti, documentazione che comprovi
le esperienze in attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo
ecc.).Tale documentazione, nel caso in cui non possa essere prodotta contestualmente
alla presentazione del progetto, potrà anche essere inviata nei 30 giorni
successivi;
La modulistica descritta è reperibile presso il sito http://agora.regione.piemonte.it/news.html,
presso il sito www.regione.piemonte.it oppure può essere direttamente richiesta
agli uffici regionali del Settore Affari Internazionali e Comunitari, Ufficio
Cooperazione Internazionale - Torino, P.zza Castello 165 - quinto piano
(tel 011-4323940/4778)
La scheda di sintesi del progetto e il preventivo di spesa dovranno pervenire
alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio
e-mail allindirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it
Le istanze di contributo dovranno pervenire entro il giorno venerdì 23
novembre 2001 al seguente indirizzo:
REGIONE PIEMONTE
Le istanze dovranno essere inoltrate utilizzando una delle seguenti modalità:
a) a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Farà
fede la data del timbro dellufficio postale di spedizione;
b) con consegna a mano esclusivamente al Settore Affari Internazionali
e Comunitari, Ufficio Cooperazione Internazionale - Torino, P.zza Castello
165 - quinto piano, uffici n. 501/507/511; la consegna potrà avvenire dalle
ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.
c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.5972;.
Sulla busta contenente listanza di contributo dovrà essere scritto:
BANDO PUBBLICO PER LASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI PROGETTI CONCERNENTI
LA PROMOZIONE E LA CREAZIONE DIMPIEGO E DIMPRESA IN MAROCCO. Anno 2001
Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere già
avviate autonomamente prima dellapprovazione dei relativi atti amministrativi
senza che ciò comporti alcun impegno da parte dellAmministrazione regionale.
Le istanze pervenute oltre il termine previsto saranno prese in considerazione
solo fino allesaurimento delle risorse eventualmente ancora disponibili.
Articolo 12
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
La Regione Piemonte avvierà apposite azioni per monitorare e valutare la
realizzazione dei progetti approvati.
Articolo 13
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Ai sensi della Legge 675/1996 si informa che il trattamento dei dati personali
che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali
e Comunitari, sarà unicamente finalizzato allespletamento delle funzioni
inerenti alle procedure di finanziamento, di informazione e promozione
delle attività realizzate. Listanza di contributo equivale a consenso
al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato
nella persona della D.ssa Giuliana Bottero, Direttore del Gabinetto della
Presidenza della Grinta Regionale.
Ulteriori informazioni possono essere richieste allufficio Cooperazione
Internazionale ai seguenti numeri:
Telefono: 011/432.2757 - 3940 -4778
Il testo del presente bando, con i relativi allegati, è disponibile presso
i siti Internet:
www.regione.piemonte.it
La modulistica completa comprende:
* MODULO A: schema di domanda in carta semplice
* MODULO B: scheda di sintesi del progetto;
* MODULO C: preventivo dei costi;
* MODULO D: dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai
fini delleventuale erogazione del contributo;
* MODULO E: richiesta di variazione dei progetti in corso dopera;
* MODULO F: domanda di proroga del termine per la rendicontazione;
* MODULO G: tabella comparativa dei preventivi e dei consuntivi di spesa;
* MODULO H: elenco dei documenti giustificativi delle spese;
* MODULO I: dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che accompagna
il MODULO H.
D.D. 18 ottobre 2001, n. 940
Giuliana Bottero
DI CONTRIBUTI A FAVORE DI PROGETTI
CONCERNENTI
LA PROMOZIONE E LA CREAZIONE
DIMPIEGO E DIMPRESA IN MAROCCO.
ANNO 2001
DELLE INIZIATIVE
OPERATIVO COMPLESSIVO E ASSEGNAZIONE
DEI CONTRIBUTI
PER LA PRESELEZIONE DELLE INIZIATIVE
Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta
Regionale
Settore Affari Internazionali e Comunitari
P.zza Castello 165
10122
TORINO
Fax: 011/432.5972
E-mail: coopera.int@regione.piemonte.it.
http:\\agora.regione.piemonte.it/news.html