Bollettino Ufficiale n. 41 del 10 / 10 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 1 ottobre 2001, n. 5-4011

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Moasca (AT). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Moasca (AT), adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 28 in data 22.11.1997, n. 10 in data 5.6.1998 e n. 25 in data 21.12.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 22.8.2001, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente del Comune di Moasca, debitamente vistata, si compone di:

Deliberazioni consiliari n. 28 in data 22.11.1997 e n. 10 in data 5.6.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

-  Elab. - Relazione geologica

-  Tav. - Carta geoidrologica, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta geostrutturale e geologico-stratigrafica, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta delle acclività, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta delle frane e area soggetta a vincolo per scopi idrogeologici, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta dei caratteri geomorfologici, in scala 1:5000

-  Tav. 3B - Planimetria sintetica, in scala 1:10000

-  Tav. 3C - Planimetria di P.R.G., in scala 1:2000

-  Tav. 3E - Planimetria di P.R.G.,in scala 1:5000

-  Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

-  Elab. - Relazione illustrativa

-  Elab. - Schede di zona

-  Elab. - Norme di attuazione

-  Elab. - Aree normative di Piano

Deliberazione consiliare n. 25 in data 21.12.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

-  Elab. - Osservazioni

-  Elab. - Relazione illustrativa

-  Elab. - Norme di attuazione

-  Elab. - Schede di zona

-  Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

-  Tav. 3C - Planimetria di P.R.G., in scala 1:2000

-  Tav. 3E - Planimetria di P.R.G., in scala 1:5000

-  Elab. - Relazione controdeduttiva alle osservazioni del Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico

-  Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica

-  Tav. - Carta geomorfologica, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta delle acclività, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta geoidrologica, in scala 1:5000

-  Tav. - Carta geostrutturale e geologico-stratigrafica.

(omissis)

Allegato

Modifiche di introduzione “ex officio” ai sensi comma art. 15, L.R. 56/77 e s.m.i.

Sulle tavole di progetto n. 3E in scala 1:5000, n. 3C in scala 1:2000, Carta di Sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:5000, per il recepimento delle limitazioni e condizioni cautelative contenute nei pareri del competente Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico - Area di Asti, Vercelli e Biella, sono inserite le seguenti disposizioni:

“Lungo le aree caratterizzate da ruscellamento concentrato in fossi, così come delimitate sulla Carta geomorfologica in scala 1:5000, di questo P.R.G.C., vigono, per entrambe le sponde di detti fossi, fasce di rispetto ascritte alla classe di idoneità urbanistica IIIa non inferiori a 20 mt di profondità”.

“Il settore di territorio, compreso tra la SP per Canelli (a oriente di questa) il rio Valletto e il torrente Nizza, classificato sulla Carta di Sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, in classe I e IIa è invece ascritto alla classe IIIa di idoneità urbanistica”.

“L’attuazione degli interventi previsti nelle superfici relative alle aree: C2, C3, residenziali di completamento, E2, residenziale di espansione e D3, produttiva di nuovo impianto, è sottoposta al preventivo espletamento delle indagini di dettaglio previste nella 3ª fase della Circolare P.G.R: 7LAP/96; inoltre, per le aree C1, residenziale di completamento, ed E1, residenziale di espansione, si devono osservare le disposizioni della Relazione geologica adottata con D.C. n. 28 del 22.11.1997 e del fascicolo denominato Aree normative di Piano adottato con D.C. n. 10 del 5.6.1998".

“Gli interventi di riassetto territoriale, previsti nelle aree di P.R.G.C. ascritte alla classeIIIb di idoneità urbanistica, dovranno essere di carattere pubblico”.

Sulle tavole di progetto n. 3E in scala 1:5000, n. 3C in scala 1.2000 e all’Art. 19 delle Norme di Attuazione, per una corretta gestione del P.R.G.C., è inserita la seguente disposizione:

“Indipendentemente da quant’altro stabilito in merito dal P.R.G.C., l’attuazione degli interventi edilizi previsti nelle aree E1 ed E2 è sempre sottoposta a Strumenti Urbanistici ed Esecutivi che prevedano, oltre alle urbanizzazioni e dotazioni di Spazi Pubblici di cui all’Art. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i., idonee viabilità di accesso alle aree, i cui costi siano posti a carico dei soggetti attuatori delle residenze. Inoltre, per l’area E1, l’attuazione degli interventi edilizi è anche subordinata alla messa in sicurezza dell’innesto alla viabilità esistente, con la realizzazione, d’intesa con l’Amministrazione Provinciale e costi a carico dei soggetti attuatori delle residenze, di una corsia di decelerazione o di una rotonda alla francese.

E’ compito della A.C. verificare sempre le motivazioni che inducono la reiterazione prolungata dei vincoli di P.R.G.I., quali spazi ed infrastrutture pubbliche sugli immobili di proprietà privata per una loro futura espropriazione, al fine di non incorrere nella violazione degli interessi legittimi (cfr. Sentenza Corte di Cassazione - Sezione riunite - n. 500 del 22.7.1999) valutando le necessità di stralci o rilocalizzazioni di detti vincoli a mezzo di apposite varianti urbanistiche".

Sulle Tavole di progetto n. 3E in scala 1:5000, n. 3C in scala 1:2000, per correzione di errore materiale, è inserita la seguente dizione:

“Il lotto relativo al fabbricato esistente in zona agricola vincolato al mantenimento della destinazione al servizio dell’attività agricola, con destinazione d’uso a centro abitato, ricompreso tra la strada Bricco e l’area di nuovo impianto produttivo D1 è da intendersi ascritto all’area agricola”.

Sulle Norme di Attuazione, per maggiore conformità alle disposizioni di legge e una migliore intelligibilità con gli elaborati del P.R.G.C., sono apposte alcune modificazioni ai seguenti articoli:

Art. 1

nell’elenco dei documenti del P.R.G.C., è inserito il seguente elaborato:

“Aree normative di piano”.

Art. 15

al testo è aggiunto un comma finale che recita:

“Le attività commerciali devono essere riferite alle disposizioni e ai parametri di cui alla L.R. n. 28 del 12.11.1999 e D.C.G. n. 563-13414 del 29.10.1999.”.

Art. 17

- a pag. 19, dopo la dizione: “20% del volume del fabbricato residenziale da ampliare” è inserita la seguente: “una-tantum”;

- a pag. 19, è stralciata la dizione seguente a: “da strade”, che recita:

“’0,00 m. o”;

- all’ultimo comma, dopo la dizione: “____ B è ammesso” è inserita la seguente:

“nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 21 del 6.8.1998 e per gli edifici ad essa preesistenti”.

Art. 21

all’ultimo comma è aggiunta la seguente dizione:

“e l’osservanza delle indicazioni della Carta di Sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica”.

Art. 23

- al paragrafo III) dopo la dizione “____ adeguate fasce di rispetto” è inserita la seguente dizione:

“conformemente alle disposizioni del vigente Nuovo Codice della Strada e suo Regolamento di Attuazione e”

- la titolatura del paragrafo IV), è sostituita dalla seguente:

“Aree di centro storico o edifici vincolati ai sensi della legge 1089/1939 e aree gravate da usi civici”;

- al testo del paragrafo IV) è aggiunta la seguente dizione:

“c) le terre gravate da usi civici sono incluse tra quelle sottoposte a tutela paesaggistica ed ambientale in conformità delle Leggi 431/85 e 1497/39";

- la titolatura del paragrafo V) è sostituita dalla seguente:

“Classi di idoneità all’utilizzazione urbanistica e aree soggette a vincolo idrogeologico e zone boscate”;

- al testo del paragrafo V), di seguito a “Il P.R.G. riporta” è inserita la dizione:

“le classi di idoneità all’utilizzazione urbanistica, prevalenti su ogni altra destinazione d’uso del Piano”;

ed è stralciata la dizione che recita:

“e le aree interessate ____  omissis ____ Circolare Regione Piemonte 7/LAP del 6.5.1996)”;

- al testo del paragrafo V), la disposizione che recita: “b) nelle aree di classe III di idoneità urbanistica” è sostituita dalla seguente:

“b) in tutte le aree soggette a dissesto a pericolo di valanghe o di alluvione o che comunque presentino caratteri geomorfologici che le rendano inidonee a nuovi insediamenti; sul territorio comunale di Moasca, ogni nuova costruzione è subordinata alle disposizioni geologiche del P.R.G.C., ed in particolare a quelle della Relazione Geologica, delle Aree Normative di Piano e della Carta di Sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica”

- al testo del paragrafo V), la disposizione che recita: “Nelle zone soggette a vincolo idrogeologico ____ omissis ____ transito per mezzi di servizio (art. 30 L.R. 56/7)” è sostituita dalla seguente:

“Deve inoltre essere osservato quanto stabilito all’art. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i.”;

- al termine del testo del paragrafo V), è inserita la seguente dizione relativa al P.A.I.:

“Al fine di considerare il P.R.G.C. del Comune di Moasca adeguato ai disposti previsti dal P.A.I., sarà cura dell’Amministrazione Comunale predisporre e trasmettere alla Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione, in tempi successivi, le schede di rilevamento delle frane e dei processi lungo la rete idrografica (Allegati 2 e 3 della Circolare P.G.R. 7/LAP/96) ad integrazione della documentazione geologica facente parte del presente Piano Regolatore.”