Bollettino Ufficiale n. 40 del 3 / 10 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 6 agosto 2001, n. 55 - 3773

L.R.67/95: approvazione del Piano Annuale degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale. Accantonamento di L.1.469.100.000 sul capitolo 11016/01 e L.185.303.184 sul capitolo 11012/01

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare, nelle more dell’approvazione delle Direttive di Carattere Generale con validità triennale e per le motivazioni espresse in premessa, il piano annuale 2001 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, per l’attuazione delle iniziative previste dalla L.R. 67/95, riportato in allegato, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

* di accantonare la somma di L.1.469.100.000 sul capitolo 11016/2001 (A. 101155) e L.185.303.184 sul capitolo 11012/2001 (A. 101157) e di assegnarla alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale;

* di rinviare a successivi provvedimenti le eventuali modifiche ed integrazioni che si rendessero necessarie a seguito dell’approvazione delle Direttive.

(omissis)

PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI REGIONALI PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA ED EDUCAZIONE DI PACE, PER LA COOPERAZIONE E LA SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE

ANNO 2001

AMBITI E MODALITA’ DI INTERVENTO

Premessa

Per quanto riguarda gli obiettivi dell’azione Regionale occorre, nelle more dell’approvazione delle nuove direttive triennali di carattere programmatico, confermare gli obiettivi contenuti nelle precedenti direttive triennali 1997-1999, tenendo tuttavia conto dei nuovi provvedimenti varati in sede nazionale in materia di decentramento di compiti e funzioni agli enti locali.

In particolare si sottolinea l’importanza di radicare nella realtà piemontese una cultura di pace favorendo la partecipazione delle diverse componenti della società civile ai diversi programmi regionali promuovendo la costituzione di reti e consorzi tra diversi soggetti.

Anche negli altri ambiti di intervento, sulla base dell’esperienza accumulata nel passato la Regione orienterà le proprie azioni al fine di stabilizzare e consolidare la sua posizione di centro di riferimento dell’informazione locale sulla cooperazione e del patrimonio di progetti e di materiale informativo dei singoli soggetti operanti in Piemonte.

L’azione regionale sarà finalizzata in modo particolare alla costituzione ed al consolidamento delle reti di relazioni con il territorio, quale soggetto che deve svolgere un ruolo di coordinamento e di collegamento con le istanze nazionali ed internazionali tra Associazioni, Ong, Istituzioni pubbliche e private, imprese, organismi religiosi, ecc., e favorendo sotto il profilo organizzativo e finanziario la partecipazione nei programmi degli Enti Locali.

Coerentemente con le attuali tendenze rivolte al decentramento dei compiti e delle funzioni, si intende coinvolgere gli enti locali (in particolare le Province) promuovendone un ruolo attivo nelle attività di informazione e di sensibilizzazione delle comunità locali intorno al valore della pace e della solidarietà tra i popoli, e corresponsabilizzandole nell’attuazione della politica regionale, in base a modalità che garantiscano il ruolo e le competenze di ciascun soggetto coinvolto.

Ciò anche per quanto riguarda la promozione di programmi di cooperazione decentrata che, sulla base delle positive esperienze condotte nel passato e tuttora in fase di realizzazione, mireranno da un sempre maggiore coinvolgimento delle diverse componenti della società civile piemontese (Associazioni, enti, istituzioni scolastiche, aziende, municipalizzate, ecc.) in azioni di sostegno ad altre realtà di paesi in via di sviluppo e ad economie di transizione.

Per tutti gli ambiti di intervento verrà data particolare rilevanza al sostegno di quelle iniziative che rivestono carattere sperimentale nella metodologia di realizzazione, nei contenuti e nei territori di realizzazione.

A) INIZIATIVE CULTURALI, DI RICERCA E DI INFORMAZIONE

Obiettivi per l’anno 2001

Come già sperimentato negli ultimi Piani Annuali, si ritiene che le iniziative di ricerca debbano assumere carattere strumentale rispetto agli altri ambiti di intervento previsti dalla L.R. 67/95.

Si ritiene importante mantenere un’azione di stimolo e di collaborazione con le istituzioni universitarie, incentivando quelle attività che promuovono ed indirizzano le attività di ricerca del sistema universitario piemontese che hanno attinenza con le attività svolte dalla Regione per l’attuazione della L.R. 57/95;

Per dare concretezza a tali obiettivi, si procederà ad attivare borse di studio per studi e ricerche che siano attinenti con le attività promosse dalla Regione e siano integrate all’attività di ricerca dei Dipartimenti Universitari. A tal fine sarà opportuno svolgere attività di sensibilizzazione per consentire una maggiore finalizzazione e orientamento delle ricerche.

Nel campo dell’informazione verranno realizzate iniziative di sviluppo del Sistema Informativo “Agorà” per renderlo ancora più articolato e rispondente alle esigenze degli utenti.

INIZIATIVA a1)

Finanziamento di borse di studio per studenti universitari laureandi o neolaureati.

Per valorizzare le ricerche che le istituzioni universitarie svolgono nell’ambito delle loro funzioni e che possono avere significative ricadute nelle attività e nelle azioni promosse dai programmi regionali di cui alla L.R. 67/95, verrà predisposto un finanziamento di borse di studio per studenti universitari finalizzate a completare il percorso di studi di laurea, di specializzazione e di dottorato.

Le borse dovranno essere collegate ad azioni e progetti che le università svolgono in collaborazione con la Regione.

INIZIATIVA a2)

Iniziative di manutenzione e di Sviluppo del Sistema Informativo Regionale “Agorà Piemonte”

Al fine di consentire una continua ed efficace azione di monitoraggio sulla funzionalità del sistema e l’assistenza ai centri convenzionati e agli utenti, proseguirà l’esecuzione del servizio di manutenzione del Sistema Informativo regionale “Agorà Piemonte” e verranno garantiti i contributi per il caricamento dei testi bibliografici nell’archivio, in base a quanto previsto dalle convenzioni stipulate con i centri aderenti alla rete.

Verranno inoltre individuate ulteriori iniziative di sviluppo del Sistema al fine di favorire l’ampliamento della banca dati e della documentazione in esso contenuta, e la sua diffusione presso la Comunità regionale.

Si prevede infine di avviare possibili integrazione con altre Banche Dati anche per coordinare le modalità di raccolta e di archiviazione dei dati a livello regionale e nazionale.

L’obiettivo è quello di una banca dati costantemente aggiornata, mediante l’intervento attivo degli utenti del sistema.

B) INIZIATIVE DI EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA COMUNITA’ REGIONALE

Obiettivi per l’anno 2001

La Regione Piemonte ha maturato nel corso degli ultimi quattro anni una significativa esperienza nell’ambito di tali iniziative.

A partire dal 1997 ha infatti promosso annualmente due bandi di concorso per il sostegno di iniziative sui temi della L.r. 67/95, uno rivolto alle scuole medie superiori e l’altro agli enti, associazioni, Ong:

Coerentemente con le attuali tendenze rivolte al decentramento dei compiti e delle funzioni, si intende coinvolgere gli enti locali (in particolare le Provincie) promuovendone un ruolo attivo nelle attività di sensibilizzazione delle comunità locali intorno al valore della pace e della solidarietà tra i popoli, e corresponsabilizzandone nell’attuazione della politica regionale.

L’obiettivo è quello di realizzare tali iniziative mediante l’attivazione della collaborazione e il coinvolgimento delle provincie piemontesi a livello promozionale, gestionale e di compartecipazione finanziaria al progetto.

Sulla base della positiva esperienza avviata con i precedenti piani annuali, si conferma quella linea di intervento finalizzata a promuovere le attività proposte dagli istituti scolastici. Tale orientamento assume particolare significato in relazione alle nuove politiche governative, che tendono a riconoscere un ruolo sempre più autonomo alle singole scuole. In questàottica, si ritiene opportuno promuovere una maggior correlazione tra il sistema scolastico e le altre componenti della società civile, premiando in particolare quelle verranno realizzate quelle iniziative provenienti ed indirizzate al mondo scolastico sui temi della L.R. 67/95, iniziative che permettano di realizzare il collegamento tra scuole, tra scuole ed enti locali, associazioni, università, al fine di contribuire ad avviare stabili e proficui rapporti con l’ambiente scolastico piemontese.

Al di fuori del sistema scolastico, l’azione regionale conferma l’indirizzo già assunto con i precedenti programmi, integrando con le proprie risorse e con i propri orientamenti l’azione delle altre realtà locali (enti, associazioni, Ong, Comuni, Province) nel quadro di iniziative di educazione e di sensibilizzazione alle tematiche della L.R. 67/95. L’impegno della Regione sarà inoltre ancora una volta rivolto a quelle iniziative di particolare rilevanza che coinvolgono soggetti ed organismi nazionali ed internazionali, o che prevedono la partecipazione congiunta dalle altre Regioni od istituzioni.

In termini metodologici si ritiene fondamentalmente promuovere e indirizzare la progettualità dei soggetti sul territorio affinchè le iniziative di sensibilizzazione:

 - Prevedano il più possibile la partecipazione attiva di più soggetti tra loro complementari (associazioni e realtà formative; associazioni multietniche e associazioni di volontariato; ecc.) e di enti locali (in quanto rappresentanti istituzionali di comunità di cittadini);

- Costituiscano occasioni di pubblicizzazione, promozione e divulgazione di iniziative concrete realizzate sul territorio piemontese e dei PVS sulle tematiche della legge

La Regione inoltre promuoverà e sosterrà quelle iniziative che hanno carattere sperimentale sia sotto il profilo metodologico che sotto quello dei contenuti.

INIZIATIVA b1)

Sostegno di iniziative promosse dal sistema scolastico piemontese relative alle materie della L.R. 67/95

Sempre nell’ambito delle iniziative di educazione e sensibilizzazione della comunità regionale, si intende proseguire l’esperienza di sostegno delle iniziative progettate dalle scuole medie superiori piemontesi relative alle materie della L.R. 67/95, per progetti di educazione alla pace, di educazione interculturale, di scambio internazionale (non finanziati dai Programmi di Azione Comunitaria), di diffusione di Agorà nelle scuole, per corsi di formazione per insegnanti, per la realizzazione di pubblicazioni ecc...

Occorrerà in ogni caso rafforzare il rapporto tra le scuole e gli enti locali e le associazioni presenti sul territorio, la collaborazione attiva con le scuole dei PVS, nonchè quelle azioni che realizzeranno una ricaduta positiva sulle attività che la Regione ha in corso di realizzazione nelle materie disciplinate dalla L.R. 67/95.

Potranno inoltre essere promosse iniziative indirizzate agli istituti scolastici che intendono diffondere e valorizzare le proprie peculiari esperienze nella realizzazione e partecipazione a progetti di educazione alla pace, di educazione interculturale, di cooperazione, mediante la produzione di materiale documentale (pubblicazioni, audiovisivi, prodotti multimediali).

Da un punto di vista metodologico l’obiettivo è quello di realizzare l’iniziativa mediante l’attivazione della collaborazione e il coinvolgimento delle province piemontesi a livello promozionale, gestionale e di compartecipazione finanziaria al progetto, in base a modalità che garantiscano il ruolo e le competenze di ciascuno.

INIZIATIVA b2)

Sostegno di iniziative promosse da enti e associazioni piemontesi sulle tematiche della L.R. 67/95

Sempre nell’ambito delle iniziative di educazione e di sensibilizzazione della comunità regionale, si intende proseguire l’esperienza di sostegno di iniziative promosse da enti pubblici singoli e associati, associazioni senza fini di lucro, istituti scolastici, ecc. sulle tematiche della L.R. 67/95.

Potranno inoltre essere promosse iniziative indirizzate agli Enti e alle associazioni che intendono diffondere e valorizzare le proprie peculiari esperienze nella realizzazione e partecipazione a progetti di educazione alla pace, di educazione interculturale, di cooperazione (mediante la produzione di materiale documentale quale pubblicazioni, audiovisivi, prodotti multimediali, momenti di formazione, seminari ecc.).

Da un punto di vista metodologico l’obiettivo è quello di realizzare l’iniziativa mediante l’attivazione della collaborazione e il coinvolgimento delle province piemontesi a livello promozionale, gestionale e di compartecipazione finanziaria al progetto, in base a modalità che garantiscano il ruolo e le competenze di ciascuno.

INIZIATIVA b3)

Collaborazione con la Provincia e il Comune di Torino per l’offerta di servizi delle scuole superiori piemontesi

L’iniziativa ha il fine di proseguire l’esperienza avviata nel corso del precedente anno per la pubblicizzazione congiunta presso le scuole piemontesi di iniziative nel settore della pace, della solidarietà tra i popoli e dell’educazione interculturale e per l’estensione a scuole non torinesi di servizi predisposti dal Comune di Torino per scuole del proprio territorio.

La collaborazione prevede, oltre alla diffusione nel territorio piemontese di manifesti con le iniziative proposte dai tre enti, che la Regione Piemonte sostenga la fruizione da parte di scuole non del capoluogo regionale di servizi forniti dal Comune di Torino ai propri istituti scolastici.

E’ inoltre prevista, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Torino, l’organizzazione di un seminario sul tema “Giovani e intercultura” rivolto a sostenere e potenziare gli aspetti dell’interculturalità, della cooperazione e dello scambio.

C) INIZIATIVE DI FORMAZIONE

Obiettivi per l’anno 2001

L’obiettivo è quello di realizzare una rete di collegamento culturale proiettata ed indirizzata sull’attività operativa dei soggetti e degli operatori pubblici e privati, singoli ed associati, tale da creare interscambi di professionalità e momenti di riflessione su tematiche di particolare rilevanza che possano costituire un valido strumento di confronto e di perfezionamento per tali soggetti.

INIZIATIVA c1)

Iniziativa “Laboratorio per una società sostenibile. Area Intercultura e mondialità”

Questa iniziativa proseguirà il cammino avviato nel precedente piano annuale, che si sviluppa sulla base della proposta ideata dal Consorzio “Pra Catinat” e dall’O.n.G. CISV, e che ha l’obiettivo di identificare le problematiche e impostare la sperimentazione di uno schema di proposta educativa sui temi dello sviluppo sostenibile, dell’intercultura e della mondiabilità, rivolta alle classi della scuola secondaria superiore.

Successivamente, sulla base delle riflessioni che emergeranno, verranno coinvolte altre istituzioni e associazioni per completare il processo avviato.

Il percorso progettuale avrà l’obiettivo di favorire la elaborazione e la costruzione di una competenza metodologica relativa ai processi “interculturali” spendibile in tutti i contesti operativi di attività del “Laboratorio”, e favorire l’arricchimento con nuovi percorsi estensibili a classi di altre Province piemontesi o Regioni d’Italia.

D) INIZIATIVE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Obiettivi per l’anno 2001

Come previsto dalla Legge Regionale 67/95 le iniziative di cooperazione internazionale dovranno essere finalizzate al soddisfacimento dei bisogni primari, alla salvaguardia della vita umana, alla autosufficienza alimentare, alla valorizzazione delle risorse umane, alla conservazione del patrimonio ambientale, all’attuazione e al consolidamento dei processi dis viluppo endogeno e alla crescita economica sociale e culturale dei Paesi interessati, al miglioramento della condizione femminile e dell’infanzia, a sostegno della promozione della donna.

Con Delibera della Giunta Regionale n. 47-2398 del 5 marzo 2001 sono state approvate le linee direttrici delle attività istituzionali della Regione Piemonte all’estero nell’ambito della cooperazione e della promozione commerciale per l’anno 2001, nella quale sono state definite una serie di priorità territoriali alcune delle quali sono già oggetto di consolidati programmi di cooperazione (Bosnia, Sahel, Marocco, Tunisia, Ungheria), mentre altre rappresentano aree di interesse strategico sulle quali sarà necessario individuare le opportunità di future azioni di cooperazione.

Le aree di interesse sono:

- Corridoio 5 (Slovenia, Ungheria, ....) Allo scopo di rafforzare la direttrice di sviluppo europeo più coerente con gli interessi piemontesi, favorendo investimenti comunitari e di creare i legami con aree che offrono al sistema economico piemontese maggiore facilità di relazioni

- Balcani, al fine di localizzare la regione Piemonte in un’area che sarà oggetto di cospicui investimenti da parte della comunità internazionale e rafforzare la stabilità della regione

- Maghreb (Tunisia, Marocco), al fine di creare le condizioni per trarre i maggiori vantaggi dalla liberalizzazione degli scambi commerciali con la sponda sud del mediterraneo (prevista per il 2010); la Tunisia al fine di stabilire legami con il mercato più avanzato della regione (porta d’ingresso economico al Maghreb) e il Marocco che rappresenta il paese da cui proviene la quota maggiore degli immigrati piemontesi;

Le altre aree saranno individuate di volta in volta tenendo conto degli interessi regionali prevalenti e delle indicazioni provenienti dalla società civile piemontese.

Ciò al fine di arricchire iniziative già avviate con ulteriori competenze ed attività correlate alle azioni in corso di realizzazione.

Da un punto di vista metodologico occorre che l’azione regionale sia finalizzata in modo particolare alla costituzione e al consolidamento di reti di relazioni con il territorio, promuovendosi quale soggetto in grado di svolgere un ruolo di coordinamento e il collegamento con le istanze nazionali ed internazionali tra associazioni, ong, istituzioni pubbliche e private, imprese, organismi religiosi, ecc..

Si ritiene inoltre molto importante favorire ed incentivare sotto il profilo organizzativo e finanziario le azioni di cooperazione degli enti locali sia realizzate autonomamente sia nel quadro di programmi ed azioni promossi a livello nazionale e regionale.

Particolare interesse rivestono inoltre le iniziative che coinvolgono il sistema universitario piemontese nei quali l’università assume un ruolo di catalizzatore di competenze presenti nelle diverse componenti della società civile piemontese o integra sul piano scientifico e formativo le azioni di cooperazione sviluppate da altri soggetti.

L’intervento regionale si indirizzerà verso le aree considerate prioritarie o nei confronti di quei paesi verso i quali emergeranno iniziative provenienti dai soggetti piemontesi, e sarà caratterizzato da due diverse modalità di intervento:

a) azioni di rafforzamento istituzionale (institution building) e trasferimenti di competenze proprie dell’Amministrazione ad istituzioni di paesi in via di sviluppo o ad economia di transizione, in particolare quelle attivate con la collaborazione delle altre Direzioni Regionali: tali iniziative si indirizzeranno (tutti i PVS e PECO);

b) azioni di cooperazione decentrata mediante il sostegno di rapporti di partenariato tra le diverse componenti della società civile della nostra regione e quelle delle realtà locali nelle quali si interviene. Questa seconda tipologia di intervento sarà attuata con tre diverse modalità:

b1 - attivazione di relazioni preferenziali (protocollo di cooperazione) con un partner istituzionale omologo (regioni/cantone/provincia ecc.) e promozione di interventi di altri soggetti piemontesi pubblici e privati, individuati sulla base delle specifiche richieste avanzate dal partner (aree prioritarie);

b2 - promozione dell’intervento degli enti locali per l’attivazione di rapporti di partenariato con omologhe realtà dei PVS e PECO. A tal fine verranno individuati appositi percorsi formativi e di sostegno (tutti i PVS e PECO);

b3 - sostegno ad iniziative di cooperazione decentrata già avviate da istituzioni locali e da Associazioni ed Ong, al fine di armonizzarne l’azione anche in relazione ai programmi delle Organizzazioni Internazionali (aree prioritarie);

INIZIATIVA d1)

Iniziative di cooperazione decentrata con i paesi Tunisia e Marocco

La Tunisia e il Marocco sono stati individuati come paesi di grande importanza per l’attivazione di rapporti di collaborazione e di partenariato con la realtà piemontese, sia per ragioni geografiche e culturali sia sulla base della rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territorio.

In particolare in Marocco si intende rafforzare l’azione regionale già avviata nell’anno 2000, attivando iniziative di cooperazione decentrata sulla base della metodologia e dell’esperienza maturata nel corso dell’anno passato.

L’azione regionale intende articolarsi in due percorsi specifici:

- Il primo percorso “Programmazione regionale” prevede la prosecuzione del Progetto di Cooperazione con la Regione di CHAOUIA-OURDIGHA nel campo dello sviluppo locale, attraverso azioni di sostegno alla creazione d’impiego e creazione d’impresa

- Il secondo percorso “Sostegno alla progettualità di altri soggetti” riguarda un’attività di “Promozione e regia” che la Regione Piemonte intende sostenere nei confronti di altri progetti ed iniziative di Cooperazione Decentrata con il Marocco ad opera di Organismi Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio, imprese private, etc...), utilizzando lo strumento del bando di concorso.

L’interesse regionale verso il Marocco si è concretizzato ulteriormente con la firma del protocollo di collaborazione tra la Regione Piemonte e la Regione di Rabat-Salè-Zemmour-Zaer, che prevede l’attivazione di un rapporto di partenariato e di cooperazione tra le due Regioni.

Nell’ambito di tale rapporto sono stati richiesti finanziamenti al Governo  Italiano per la realizzazione di azioni rivolte alla formazione di quadri, di personale da impiegare nell’ambito di collaborazioni con aziende piemontesi, studio di fattibilità ambientale e di servizi formativi per la gestione del Parco industriale progettato dalla Regione di Rabat, e a informare le nostre aziende sulle opportunità che potranno essere offerte con la realizzazione di questa importante infrastruttura.

Per quanto riguarda la Tunisia si intende proseguire l’esperienza di sostegno a quelle iniziative svolte in collaborazione con istituzioni locali piemontesi, orientando le azioni al fine di sviluppare sinergie con le attività di Organismi Internazionali.

In particolare sarà data la priorità a quelle iniziative rivolte allo sviluppo dell’Habitat.

INIZIATIVA d2)

Iniziative di cooperazione con i paesi dell’area dei Balcani

In tale ambito si intendono attivare iniziative di raccordo e di promozione delle opportunità di intervento nell’area, a sostegno dei soggetti piemontesi interessati, anche valorizzando l’esperienza acquisita nel gemellaggio con il Cantone di Zenica della Bosni Herzegovina.

A tal fine saranno attivate iniziative rivolte all’individuazione e all’analisi delle fonti finanziarie nazionali ed internazionali che potranno essere utilizzate a sostegno degli interventi.

INIZIATIVA d3)

Sostegno di iniziative svolte in collaborazione con altre Direzioni Regionali

Al fine di valorizzare le molteplici competenze dell’Amministrazione regionale verranno promosse azioni rivolte al coinvolgimento delle altre Direzioni Regionali nei progetti di cooperazione, in particolare in quelle attività che prevedono un trasferimento di competenze proprie dell’Amministrazione ad istituzioni di Paesi in via di sviluppo o ad economia di transizione e azioni di rafforzamento istituzionale (institution building).

In particolare si intende proseguire l’esperienza di collaborazione avviata l’anno passato in Brasile con UNICA, e che permetterà, in sinergia con la Direzione Promozione Attività Culturali, di istituire in loco una mostra dai contenuti e dalle finalità simili a quelle di Esperimenta.

INIZIATIVA d4)

Sostegno alle iniziative di cooperazione decentrata dei Comuni e degli enti locali

Al fine di promuovere le azioni di cooperazione decentrata dei Comuni e degli enti locali piemontesi si intende destinare una parte delle risorse al sostegno di quelle iniziative che i Comuni, singolarmente o associati tra loro, attiveranno autonomamente, anche al di fuori delle aree considerate prioritarie dell’intervento regionale.

Tali iniziative dovranno comunque caratterizzarsi come interventi rivolti a stimolare e promuovere rapporti duraturi di partenariato e di collaborazione tra le nostre realtà e quelle dei PVS e PECO.

Il contributo regionale massimo per tali progetti non potrà superare i 30 milioni.

INIZIATIVA d5)

Sostegno alle iniziative dei soggetti piemontesi in Ungheria

Nell’ambito delle aree di intervento regionale l’Ungheria riveste un interesse strategico sulle quali sarà necessario individuare le opportunità di future azioni di cooperazione.

L’interesse regionale per l’area è motivato dal fatto che l’Ungheria è uno snodo centrale nel quadro delle politiche dei trasporti paneuropei ed è posizionata nel corridoio numero cinque di collegamento multimodale (gomma, rotaia, ecc.) Trieste - Budapest - Kiev percorso che è la naturale evoluzione del tracciato della Torino - Venezia - Trieste.

Un rafforzamento delle relazioni politiche e economiche in tale paese consente di promuovere l’azione del Sistema Piemonte in un area di più facile accesso che può divenire base per eventuali ulteriori contatti in paesi limitrofi.

Un primo passo importante in tale direzione è stato svolto con la partecipazione della nostra Regione, in collaborazione con la Regione Basilicata, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, al “Programma regionale per l’applicazione della normativa europea dei fondi strutturali in Ungheria” nell’ambito del programma PHARE Twinning dell’Unione Europea;

In tale contesto si intende rafforzare l’azione regionale già avviata, promuovendo ed attivando iniziative di cooperazione decentrata mediante il sostegno alle proposte progettuali provenienti da Organismi Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio, imprese private, etc....), utilizzando, qualora se ne ravvisi l’opportunità, lo strumento del bando di concorso.

INIZIATIVA d6)

Monitoraggio progetti sicurezza alimentare

Il grado di realizzazione e l’efficacia degli interventi per la sicurezza alimentare nell’area del Sahel saranno oggetto di azioni di monitoraggio (a cura di soggetti previsti delle competenze e delle esperienze necessarie). L’analisi degli interventi realizzati nell’area del Sahel, resa possibile dal monitoraggio, consentirà di acquisire competenze e di mettere a punto modelli di intervento utilizzabili in altre aree del mondo in cui vi sia un interesse della Regione ad operare.

In questo modo sarà possibile pervenire ad una più stretta integrazione tra le azioni regionali soggette alla programmazione del presente piano annuale e quelle escluse.

Tale attività di monitoraggio sarà pertanto finanziata con i fondi di cui al capitolo 11012/2000.

E) INIZIATIVE DI EMERGENZA E DI SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE

Tali iniziative, per il loro carattere di eccezionalità, non sono soggette alla ordinaria programmazione annuale, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 67/95.

Esse vengono attivate in seguito della deliberazione del Consiglio Regionale di riconoscimento dello stato di emergenza per le popolazioni e le aree interessate, a seguito della quale la Giunta Regionale, previa intesa con l’autorità statale, definisce le azioni e le modalità di intervento, anche avvalendosi delle proposte di intervento provenienti dai soggetti piemontesi.

INIZIATIVA e1)

Sicurezza alimentare nei paesi del Sud del Mondo

Per la realizzazione degli interventi rivolti a garantire la Sicurezza alimentare nei paesi del Sud del Mondo, per il 2001 la Giunta Regionale provvederà, d’intesa con d’intesa con il Comitato di Solidarietà, ad elaborare apposite Direttive.

La regione inoltre, in tutti gli ambiti di intervento previsti dalla legge, promuoverà e sosterrà quelle iniziative che hanno carattere sperimentale sia sotto il profilo metodologico che sotto quello dei contenuti.

Ulteriori iniziative che verranno ritenute meritevoli di sostegno potranno essere individuate successivamente all’approvazione del presente piano per una quota non superiore al 20% delle risorse destinate ai capitoli 11016 e 11012 di competenza.