Bollettino Ufficiale n. 34 del 22 / 08 / 2001
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Deliberazione della Giunta Regionale 6 agosto 2001, n. 34-3752
Approvazione di iniziative da realizzarsi ai sensi dellart. 3 della l.
r. 62/95. Accantonamento di L. 2.287.000.000 (capitoli 11880 e 12022/2001)
A relazione dellAssessore Cotto:
Nella premessa al punto 1. dellallegato alla D.G.R. n. 28-3671 del 3.08.2001
sono già state esplicitate le modalità di utilizzo dei fondi disponibili
sui capitoli 11880 e 12022 del bilancio regionale, destinati, rispettivamente,
a spese dirette regionali e a contributi per la realizzazione delle iniziative
previste dallart. 3 della L.R. 62/95.
Nellambito di dette modalità, con la presente deliberazione vengono approvate
le iniziative individuate in dettaglio nel dispositivo e vengono accantonate
le risorse necessarie per la loro realizzazione.
La Giunta regionale,
Visto lart. 3 della L.R. 62/95;
visto lart. 4 della L.R. 27/94
Visto lart. 17 della L.R. 51/97
a voti unanimi, espressi nelle forme di legge,
delibera
di approvare la realizzazione delle seguenti iniziative, ai sensi dellart.
3 della L.R. 62/95:
1) Sostegno per lutilizzo di asili nido privati
Liniziativa si propone di promuovere unazione finalizzata a favorire
la fruizione del servizio di asilo-nido attivato da operatori privati in
Comuni nei quali non siano disponibili analoghi servizi pubblici.
a) Destinatari dei contributi
I contributi regionali sono erogati ai comuni nei quali siano funzionanti
asili-nido gestiti da Soggetti privati (sono esclusi i baby parking) e
nei quali non siano presenti asili-nido comunali.
Le strutture devono essere in possesso dellautorizzazione al funzionamento
rilasciata come asilo-nido dallASL competente per territorio, ai sensi
della normativa vigente.
I Comuni assegnano, a loro volta, i contributi ricevuti alle famiglie che
usufruiscono del servizio di asilo-nido privato o, in alternativa, agli
stessi soggetti gestori degli asili-nido, secondo criteri individuati,
in piena autonomia, dai Comuni medesimi.
b) Entità del contributo
Lentità del contributo è fissato in L. 1 milione per ogni posto bambino
autorizzato. Il Comune, nelladozione dei criteri di cui al punto a), nel
caso in cui assegni i contributi direttamente alle famiglie, può diversificare
i contributi da assegnare tenendo conto dei redditi delle singole famiglie.
c) Procedure per la presentazione delle domande
Le domande di contributo devono essere consegnate o inoltrate tramite servizio
postale (in tal caso fa fede la data del timbro postale) dai Comuni interessati
alla Regione Piemonte -Direzione Politiche Sociali -C.so Stati Uniti, 1
- 10128 TORINO entro il 28 Settembre 2001, corredate dalla seguente documentazione:
- Istanza del Sindaco contenente una dichiarazione in cui si attesti che
gli asili-nido privati interessati svolgono un servizio di pubblica utilità
e che nel Comune non esistono asili-nido comunali.
- Copia fotostatica dellautorizzazione al funzionamento degli asili-nido
privati rilasciata dallAzienda Sanitaria competente per territorio, nella
quale sia indicata la capienza massima autorizzata.
d) Modalità di assegnazione ed erogazione dei contributi.
Lassegnazione e lerogazione dei contributi ai Comuni interessati saranno
disposti contestualmente con Determinazione Dirigenziale.
Somma da accantonare
Cap. 12022/2001: L. 261.000.000
2) Promozione di attività rivolte alla fascia adolescenziale
Liniziativa si propone di promuovere e diffondere sul territorio piemontese
limplementazione di risposte efficaci ai bisogni emergenti dei pre-adolescenti
ed adolescenti (fascia 11-17 anni) e lofferta di nuove opportunità per
la medesima fascia di età attraverso:
* lattivazione di progetti per favorire laggregazione degli adolescenti;
* la valorizzazione del ruolo e dellapporto dei minori alla vita della
propria comunità;
* lo sviluppo di azioni a sostegno della relazione genitori/figli pre-adolescenti
ed adolescenti;
* la diffusione di spazi ed occasioni dedicati allascolto ed alla condivisione
dei problemi degli adolescenti.
Tali iniziative non dovranno sovrapporsi, ma coordinarsi, in modo effettivo
e documentato, con le attività eventualmente già finanziate ex L. 285/97.
a) Destinatari dei contributi
I contributi regionali sono erogati agli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali
di cui allart. 13 della L.R. 62/95, previa presentazione di piani progettuali
predisposti con la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie e
delle risorse sociali presenti sul territorio.
I piani progettuali dovranno prevedere la compartecipazione dellente proponente
per almeno il 20% del costo complessivo del progetto.
b) Entità dei contributi e loro assegnazione
Lindividuazione dellentità dei contributi ai singoli Enti gestori e la
relativa assegnazione avverrà con successiva determinazione dirigenziale,
sulla base dei seguenti criteri:
* l85% delle risorse finanziarie previste verrà ripartito sulla base della
popolazione minorile 11/17 anni, adottando un parametro medio provinciale
da applicarsi alla popolazione residente sul territorio di competenza;
* il 10% delle risorse verrà ripartito sulla base della dispersione scolastica
(insuccesso scolastico) relativa alla scuola dellobbligo, adottando un
parametro medio provinciale da applicarsi alla popolazione residente sul
territorio di competenza;
* il 5% delle risorse verrà ripartito sulla base della dispersione della
popolazione sul territorio di competenza.
c) Procedure per la presentazione delle domande
Gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali dovranno consegnare
o far pervenire tramite servizio postale (in tal caso fa fede la data del
timbro postale) entro il 16 ottobre 2001 alla Regione Piemonte - Direzione
Politiche Sociali - C.so Stati Uniti 1 - 10128 Torino - il piano progettuale
approvato dallorgano deliberante corredato di piano finanziario comprensivo
della quota di compartecipazione prevista.
d) Modalità di approvazione dei piani progettuali ed erogazione dei contributi
I piani progettuali valutati positivamente dalla Direzione Politiche Sociali
verranno validati ed approvati con determinazione dirigenziale; con la
stessa determinazione si provvederà allerogazione dei contributi.
Potranno essere richiesti ulteriori elementi utili per la valutazione del
programma presentato. In caso di non approvazione del piano progettuale
verrà revocata lassegnazione.
La revoca dellassegnazione è prevista anche per gli enti gestori che non
presenteranno piani progettuali o che li presenteranno oltre il termine
di scadenza.
Eventuali risorse finanziarie residue verranno redistribuite tra gli enti
titolari dei piani progettuali approvati, sulla base dei criteri di cui
alla lett. b)
Alla conclusione del piano progettuale gli enti gestori dovranno far pervenire
una relazione, su apposito schema regionale, sui risultati ottenuti.
Somma da accantonare
Cap. 12022/2001 : L. 2.000.000.000
3) Realizzazione di uno spot televisivo finalizzato alla sensibilizzazione
per la tutela e il rispetto degli spazi riservati al parcheggio dei veicoli
delle persone disabili, con la collaborazione e la partecipazione finanziaria
del CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni).
Il filmato verrà realizzato e distribuito in due versioni: integrale
della durata di 40" e short da 10" ai network locali, opportunamente
selezionati dal CORECOM, e alla sede regionale RAI
Somma da accantonare
Cap. 11880/2001: L.. 26.000.000
Le risorse finanziarie per la realizzazione delle iniziative sopraindicate
sono assegnate alla Direzione Politiche Sociali
(omissis)
La Determinazione Dirigenziale 13 agosto 2001, n. 293, Codice 30, relativa
alla sopracitata D.G.R. è pubblicata in questo Bollettino Ufficiale (Ndr).