Bollettino Ufficiale n. 33 del 14 / 08 / 2001

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CONCORSI

 

Regione Piemonte

Concorso speciale per esami a n. 1 posto di dirigente per il profilo professionale di “Esperto amministrativo” riservato al personale già in servizio presso “L’agenzia dell’impiego del Piemonte”

N.B.
Sulla busta contenente la domanda indicare quale riferimento
Bando n. 155


Il Direttore della Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”, in esecuzione della determinazione n. 271 del 8 agosto 2001

rende noto

che è indetto, in forza della D.G.R. n. 61-3538 del 16.7.2001, ai sensi dell’art. 11, comma 5, della L.R. 41/98 un concorso speciale per esami a n. 1 posto di dirigente per il profilo professionale di “Esperto amministrativo”, riservato al personale già in servizio presso l’Agenzia dell’Impiego del Piemonte, in servizio alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 469/97 (cioè al 9.1.1998) con l’incarico di “Direttore” e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.Lgs 469/97, in possesso del diploma di laurea e di una esperienza di servizio di almeno 4 anni nella direzione dell’Agenzia dell’Impiego del Piemonte.

L’ammissione al concorso e l’espletamento della procedura sono disciplinati dai seguenti articoli.

Art. 1
(Requisiti di ammissione)

Per essere ammessi al concorso i candidati devono essere in possesso, alla data di scadenza del termine utile stabilito per la presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana (per le equiparazioni valgono le norme in materia);

b) godimento dei diritti politici;

c) non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissione all’impiego pubblico;

d) idoneità fisica all’impiego;

e) essere titolare di contratto di lavoro di diritto privato a tempo determinato già in servizio presso l’Agenzia dell’Impiego del Piemonte, in servizio alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 469/97 (cioè al 9.1.1998) con l’incarico di “Direttore” e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.Lgs 469/97; possesso del diploma di laurea unitamente ad una esperienza di servizio di almeno 4 anni nella direzione dell’Agenzia dell’Impiego del Piemonte.

Non possono accedere all’impiego coloro che siano esclusi dall’elettorato politico attivo e coloro che siano stati destituiti, licenziati, dispensati o siano stati dichiarati decaduti dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione.

Art. 2
(Presentazione delle domande)

Le domande di ammissione al concorso, redatte in carta semplice, devono essere inoltrate a mezzo raccomandata A.R., ovvero consegnate a mano in busta chiusa dalle ore 9,00 alle ore 12,00 del Giovedì, alla Regione Piemonte - Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane” - Settore “Reclutamento, mobilità e gestione dell’organico”, P.zza Castello, 165 - 10122 Torino, nel termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione delle domande si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Per la determinazione del termine di scadenza, in caso di inoltro a mezzo raccomandata, fa fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante. L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

I candidati devono allegare alla domanda fotocopia semplice di un proprio documento d’identità in corso di validità.

Nella domanda di ammissione, che deve essere redatta secondo lo schema allegato al presente bando, il candidato - consapevole che in caso di falsa dichiarazione, secondo quanto previsto dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, verranno applicate le sanzioni previste dal Codice penale e che, ai sensi dell’art. 75 del citato D.P.R. 445/2000, decadrà dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera - deve dichiarare, a pena di esclusione:

1) di essere cittadino italiano (o di essere in possesso del titolo di equiparazione),;

2) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali (ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime);

3) di non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissione all’impiego pubblico (ovvero le eventuali condanne riportate ovvero gli eventuali carichi pendenti);

4) di essere fisicamente idoneo allo svolgimento delle attività relative al posto messo a concorso;

5) la posizione riguardo agli obblighi militari (solo per i candidati di sesso maschile);

6) di non essere stato destituito, licenziato, dispensato o dichiarato decaduto dall’impiego presso una pubblica amministrazione o le eventuali cause di risoluzione di rapporti di lavoro presso una pubblica amministrazione;

7) di essere in possesso dei requisiti previsti dall’art. 1 punto e) del bando di concorso risultanti da apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da allegare alla domanda.

I candidati dovranno inoltre indicare:

1) il proprio cognome e nome;

2) il proprio codice fiscale;

3) il luogo e la data di nascita;

4) la propria residenza;

5) l’eventuale stato di disabile di cui alla L. 68/99, indicando la categoria di appartenenza;

6) l’eventuale possesso di titoli di preferenza a parità di merito di cui all’art. 5 del D.P.R. 487/94 [allegato B) al presente bando]. I titoli di cui al punto 17) e b) dell’allegato B) devono essere allegati alla domanda in carta semplice o in copia autenticata;

7) il domicilio o il recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni, se diverso dalla residenza.

Ai sensi della Legge 104/92, a pena di decadenza del beneficio, i candidati riconosciuti portatori di handicap devono fare esplicita richiesta nella domanda di partecipazione al concorso, in relazione al proprio handicap, dell’eventuale ausilio necessario, nonché dell’eventuale necessità di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove.

La domanda di partecipazione deve essere redatta utilizzando il modulo che costituisce l’allegato C) del presente bando e che sarà in distribuzione presso gli uffici regionali di Torino - P.zza Castello, 165.

Ai sensi dell’art. 10, comma 1, della Legge 31.12.1996, n. 675, i dati forniti dai candidati sono raccolti presso la Direzione Regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”, per le finalità di gestione del concorso e saranno trattati anche successivamente per le finalità inerenti la gestione del rapporto di lavoro. I candidati godono dei diritti di cui all’art. 13 della medesima legge che possono essere fatti valere nei confronti del Direttore della Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”.

Art. 3
(Motivi di esclusione)

Non vengono prese in considerazione le domande:

- di coloro che siano esclusi dall’elettorato attivo;

- di coloro che siano stati destituiti, licenziati, dispensati o siano stati dichiarati decaduti dall’impiego presso una pubblica amministrazione;

- non sottoscritte;

- non complete delle dichiarazioni di cui all’art. 2, comma 4 dai punti 1) a 7);

- spedite oltre il termine di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Art. 4
(Allegati)

I candidati devono allegare alla domanda:

a) certificazione, anche mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, dell’esperienza di servizio di almeno 4 anni nella direzione dell’Agenzia dell’Impiego del Piemonte;

b) eventuali documenti comprovanti il diritto a preferenza in caso di parità di merito come indicato all’art. 2 del presente bando;

c) fotocopia semplice di un documento di identità in corso di validità.

Non sono tenuti in considerazione i titoli di cui ai punti a), b) e c) se presentati oltre il termine di scadenza per la presentazione delle domande.

Art. 5
(Commissione giudicatrice)

La Commissione giudicatrice del concorso, composta a norma della L.R. 26/94, è nominata con successivo provvedimento; decide circa l’ammissione o esclusione dei candidati, fa luogo alle prove d’esame e al giudizio sulle stesse e formula la graduatoria finale, con l’osservanza delle disposizioni vigenti in materia di precedenza e di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie.

Art. 6
(Prove d’esame - valutazione - titoli di preferenza)

Gli esami del concorso per il profilo professionale di “Esperto amministrativo”, consistono in due prove scritte e in un colloquio così come indicato nell’allegato A) che forma parte integrante del presente bando.

Per la valutazione delle prove d’esame la Commissione giudicatrice si attiene ai seguenti criteri:

su un totale di 180 punti la ripartizione è la seguente:

- 1° prova scritta punti 60

- 2° prova scritta punti 60

- colloquio punti 60.

Il diario e la sede delle prove d’esame sono fissati dalla Commissione giudicatrice.

Ai candidati ammessi al concorso è data comunicazione della data, dell’ora e della sede in cui si svolgeranno le prove scritte almeno 15 giorni prima dell’inizio delle prove stesse con lettera di invito o telegramma.

L’assenza dalle prove d’esame è considerata come rinuncia al concorso.

Sono ammessi alla seconda prova scritta i candidati che hanno ottenuto non meno di 42/60 nella prima prova scritta.

Ai candidati ammessi alla seconda prova scritta è data comunicazione dell’avvenuta ammissione, con l’indicazione del voto riportato nella prima prova scritta.

Sono ammessi al colloquio i candidati che hanno ottenuto non meno di 42/60 nella seconda prova scritta.

Ai singoli candidati ammessi al colloquio è data comunicazione dell’avvenuta ammissione, con l’indicazione del voto riportato nella seconda prova scritta.

Il calendario delle prove orali è reso noto ai singoli candidati non meno di 20 giorni prima di quello in cui essi debbono sostenere la prova stessa.

Il colloquio deve svolgersi in un’aula aperta al pubblico di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione.

Il colloquio non si intende superato se il candidato non ha ottenuto la votazione di almeno 42/60; al termine di ogni seduta la Commissione giudicatrice forma un elenco dei candidati esaminati indicando per ognuno di essi la votazione conseguita nel colloquio; l’elenco, previa sottoscrizione del Presidente e del Segretario della Commissione, è affisso presso la sede in cui viene sostenuto il colloquio.

La graduatoria finale di merito è formulata sommando le votazioni conseguite nelle prove scritte e nel colloquio.

A parità di merito valgono i titoli di preferenza di cui all’Allegato B) al presente bando.

A parità di merito e di titoli per la preferenza si fa riferimento a quanto previsto dall’art. 5 del D.P.R. 487/94 e successive modifiche ed integrazioni.

Ai sensi dell’art. 2, comma 7, Legge 15.5.1997, n. 127 così come modificato ed integrato dall’art. 2, comma 9, Legge 16.6.1998, n. 191, se due o più candidati ottengono,

a conclusione delle operazioni di valutazione delle prove d’esame e degli eventuali titoli di precedenza e/o preferenza, pari punteggio, è preferito il candidato più giovane di età.

Art. 7
(Accesso agli atti - avvio al servizio)

Si fa presente che, ai sensi dell’art. 7 comma 6 del regolamento per l’attuazione del diritto di accesso ai documenti amministrativi promulgato con D.P.G.R. n. 652 del 13.2.1995, è differito sino all’approvazione della graduatoria l’accesso ad ogni atto del procedimento concorsuale ad esclusione dei verbali della Commissione giudicatrice relativi all’ammissione alle prove.

L’Amministrazione verificherà d’ufficio la veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese dai candidati. Qualora in esito a detti controlli sia accertata la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decade dagli eventuali benefici conseguenti i provvedimenti adottati sulla base delle dichiarazioni non veritiere, ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 26 della legge n. 15/68.

Il vincitore del concorso sarà assegnato all’Agenzia Piemonte e Lavoro e inquadrato nei ruoli dell’Agenzia medesima, alla quale compete la stipula del contratto di lavoro; allo stesso sarà corrisposto il trattamento economico spettante al personale dirigente previsto dal C.C.N.L.

Art. 8
(Norme di rinvio)

Il presente bando è stato adottato tenuto conto dei benefici in materia di assunzioni riservate ai disabili e agli aventi diritto ai sensi della Legge n. 68 del 12.3.1999.

Per quanto non esplicitamente previsto nel presente bando si fa riferimento alla legislazione statale e regionale in materia, al regolamento recante le modalità per lo svolgimento dei concorsi pubblici indetti dall’Amministrazione Regionale e, in quanto applicabili, ai principi del D.Lgs. n. 165/2001, al regolamento attuativo adottato con D.P.R. n. 487/94 e successive modifiche ed integrazioni, nonché alle disposizioni contenute nella Legge 10.4.1991, n. 125 sulle pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro.

La partecipazione al concorso comporta la esplicita ed incondizionata accettazione delle clausole del bando, nonché delle eventuali modifiche che potranno essere apportate.

Allegato A)

1a prova scritta:

- conoscenza, nell’ambito dei principi del diritto costituzionale e amministrativo, del diritto regionale, delle leggi e regolamenti della Regione Piemonte, che sia adeguata alla preparazione professionale necessaria ai fini dell’espletamento delle funzioni proprie del dirigente.

2° prova scritta:

- analisi e descrizione di un caso, nell’ambito delle materie di competenza dell’Agenzia, con particolare riguardo al profilo professionale di “Esperto amministrativo”.

Colloquio:

- le stesse materie delle prove scritte.

Allegato B)

A parità di merito i titoli di preferenza sono:

1) gli insigniti di medaglia al valor militare;

2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;

3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;

4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

5) gli orfani di guerra;

6) gli orfani per fatto di guerra;

7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

8) i feriti in combattimento;

9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa;

10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;

11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;

12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;

14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;

15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

16) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;

17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il concorso;

18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;

19) gli invalidi ed i mutilati civili;

20) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:

a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;

b) dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche.

Ai sensi dell’art. 3, comma 7, Legge 15.5.1997, n. 127 così come modificato ed integrato dall’art. 2, comma 9, Legge 16.6.1998 n. 191, se due o più candidati ottengono, a conclusione delle operazioni di valutazione delle prove d’esame e degli eventuali titoli di precedenza e/o di preferenza, pari punteggio, è preferito il candidato più giovane di età.

N.B.:

- per i punti 17) e b) non è valida l’autocertificazione;

- per i punti 18) e a) i figli devono essere a carico dell’interessato.


Allegato c)