Bollettino Ufficiale n. 32 del 8 / 08 / 2001
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Codice 15.10
Approvazione manuale esplicativo per la valutazione dei progetti in esecuzione
del Bando sulla Misura E1, linee di intervento 3 e 4, approvato con D.G.R.
n. 66 - 2762 del 9/4/01.
Vista la DGR n. 66 - 2762 del 9/4/01 di approvazione del Bando annuale
relativo alle azioni attuative delle linee di intervento 3 e 4 della Misura
E1, anno 2001/2002, finalizzato al Sostegno alla partecipazione delle donne
al lavoro dipendente e autonomo e promozione imprenditoria femminile,
preso atto che nel Bando sopra citato sono definiti i criteri e i relativi
punteggi per la valutazione dei progetti in sede di istruttoria ex-ante,
considerato che nella deliberazione citata si demanda alla Direzione Formazione
Professionale-Lavoro la predisposizione del manuale per la valutazione,
ravvisata la necessità di fornire indicazioni e note esplicative, secondo
i criteri indicati nel bando, sulle modalità di attribuzione dei punteggi
per procedere alla valutazione ex-ante degli operatori e dei progetti presentati
in esecuzione del bando,
tutto ciò premesso,
IL DIRIGENTE
visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 470/93;
visto lart. 22 della L.r. 51/97;
determina
di approvare lallegato, facente parte integrante della presente determinazione,
contenente le indicazioni e le note esplicative per la valutazione ex-ante,
secondo i criteri definiti nel Bando allegato alla DGR n. 66-2762 del 9/4/01,
al fine di procedere allistruttoria relativa alle domande di contributi
presentate in esecuzione del Bando 2001 sulla Misura E1 per le azioni delle
linee di intervento 3 e 4.
La presente determinazione verrà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte
ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
La presente Determinazione Dirigenziale è già stata pubblicata, priva degli
allegati di seguito riportati, sul Bollettino Ufficiale n. 30 del 25 luglio
2001, Parte I (ndr)
Allegato (fare riferimento al file PDF)
Regione Piemonte
Indicazioni per la valutazione
Note esplicative per la lettura e la valutazione dei progetti proposti
sul Bando 2001 per le azioni delle Linee di intervento 3 e 4, approvato
con D.G.R. 66-2762 del 9/4/01
Premessa
Il primo bando sulla Misura E1, emesso nellanno 2001 ed approvato con
D.G.R. n. 66-2762 del 9/4/01, Sostegno alla partecipazione delle donne
al lavoro dipendente e autonomo e promozione dellimprenditoria femminile
con scadenza 18 giugno 2001, per le seguenti azioni delle Linee di Intervento
3 e 4:
Linea 3
3.1 - Progetti rivolti alle aziende
3.2 - Progetti per la diffusione della cultura di parità
Linea 4
4.1 - Iniziative di mainstreming
4.2 - Aiuti agli attori di Pari Opportunità
ha accantonato risorse destinate al biennio 2000/2001 per complessivi 14
miliardi di Lire, pari a Euro 7.230.396,58, così ripartiti:
Linea di intervento 3 - L. 8.000.000.000, pari a Euro 4.131.655,19
Linea di intervento 4 - L. 6.000.000.000, pari a Euro 3.098.741,39.
Seguono alcune brevi indicazioni di carattere esplicativo, messe a disposizione
del Nucleo di valutazione, per la lettura e valutazione dei progetti.
1 - Ammissibilità delloperatore
Si considerano ammissibili gli operatori individuati nel bando quali aventi
titolo per ciascuna delle Linee dintervento. Qualora loperatore che
abbia proposto uno o più progetti non rientri tra i citati soggetti aventi
titolo, deve considerarsi inammissibile alla valutazione.
2 - Ammissibilità delle proposte
Sono considerati ammissibili alla valutazione i progetti pervenuti in osservanza
delle procedure di presentazione descritte nel bando, che prevede la trasmissione
telematica sul formulario predisposto da CSI Piemonte e con invio del modulo
di domanda firmato in bollo con unito il progetto cartaceo, indirizzato
a Regione Piemonte - Direzione Regionale Formazione Professionale-Lavoro,
via Pisano 6 - 10153 Torino.
Tuttavia, in considerazione delle difficoltà riscontrate da alcuni operatori
in ordine a:
- Assegnazione del Codice Operatore
- Scarico/stampa dellapplicativo
- Compilazione/trasmissione del formulario,
Si considerano validi e di conseguenza ammissibili alla valutazione anche
quei progetti che non risultano trasmessi con procedura telematica per
problemi di collegamento, purchè siano stati spediti tramite Raccomandata
A.R., corredati dagli allegati ove richiesti, (come da indicazioni per
gli operatori della Regione Piemonte fornite al CSI tramite comunicato
trasmesso in data 15/6/2001 e nella stessa data inserito sul sito).
Qualora linvio telematico non abbia avuto esito positivo e non sia stato
possibile effettuare il doppio invio - cartaceo + telematico - si considera
valido a tutti gli effetti linvio del cartaceo purchè regolarmente spedito
entro il termine del 18/6/2001, completo di tutti i dati identificativi
delloperatore richiesti e della proposta, comprendente il preventivo di
spesa.
3 - Compiti del Nucleo di valutazione
I progetti pervenuti e considerati ammissibili alla valutazione, suddivisi
per Linea dintervento e per azione, sono presi in carico dal Nucleo di
valutazione composto dai funzionari regionali dei competenti uffici con
il supporto di esperti esterni, come indicato nella D.G.R. 56 - 3415 del
2/7/01, che si insedierà entro 40 giorni dallultimo giorno utile per la
presentazione delle proposte.
AI momento del suo insediamento il Nucleo di valutazione, presieduto dalla
Dirigente del settore Sviluppo dellImprenditorialità, definisce lagenda
e la metodologia di lavoro e si impegna a completare i lavori di valutazione,
nonchè a definire le graduatorie, entro il termine massimo di 60 giorni
dal suo insediamento.
Il Nucleo di valutazione approva a maggioranza esprimendosi su ogni singolo
progetto, motivando le proprie decisioni.
Al termine delle procedure di valutazione e della definizione delle graduatorie
dovrà essere redatto un verbale da cui risulti lelenco dei progetti approvati,
i relativi importi ammessi a finanziamento a carico del F.S.E., e lelenco
dei progetti respinti.
Il verbale, redatto e sottoscritto dal Nucleo di valutazione, viene trasmesso
alla Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro per gli atti
amministrativi di competenza.
4 - Indicazioni per la lettura dei progetti
Tutti gli operatori, ancorchè si propongano anche come attuatori dei progetti,
devono risultare in possesso del Codice anagrafico operatore rilasciato
dalla Regione Piemonte (rif. punto 1.1 del formulario); il soggetto proponente
non è tenuto ad indicare il codice anagrafico qualora, trattandosi di Istituzione
di parità, abbia provveduto a designare con atto formale il soggetto attuatore.
Qualora il codice operatore sia stato richiesto prima della scadenza del
bando, ma non sia stato attribuito in tempo utile dallUfficio regionale
competente prima della presentazione della proposta, deve essere acquisito
dalla struttura successivamente, come requisito essenziale.
Nella valutazione dei progetti, per la quale verrà adottata una griglia
di lettura, unattenzione particolare va prestata ai punti:
1 - Definizione e caratteristiche del soggetto attuatore
ed in particolare alla sezione 1.9 - Caratteristiche del soggetto attuatore,
in relazione:
- alle esperienze in tema di pari opportunità,
- alle iniziative che utilizzano gli strumenti della Società dellinformazione,
- allaccordo tra le parti sociali o alle iniziative di partenariato, con
attenzione alle iniziative di sviluppo locale.
2 - Definizione del progetto, per quanto riguarda gli obiettivi, larea
di attività e le competenze del soggetto proponente/attuatore, in relazione
alla descrizione generale del progetto articolata nelle sezioni:
2.1 - Contenuti tecnici del progetto e coerenza interna
2.2 - Monitoraggio e valutazione
2.3 - Strategie e metodologie innovative del progetto
2.4 - Coerenza con le strategie di programma
2.5 - Tempi di realizzazione
2.6 - Contesto in cui nasce lidea progettuale
2.7 - Obiettivi e risultati previsti
2.8 - Elementi di trasferibilità del progetto
2.9 - Divisione in fasi e scansione temporale del progetto
in ordine allarmonizzazione e coerenza tra le diverso sezioni interne
del punto 2.
3 - Preventivo di spesa del progetto
Il preventivo di spesa deve essere articolato nelle voci indicate nel formulario:
a) b) e) d) e) e deve riportare il totale del preventivo in Lire ed in
Euro. Eventuali ulteriori dettagli delle voci di spesa sono ammessi e ritenuti
utili alla valutazione.
5 - Valutazione delle proposte pervenute
Quando la proposta è considerata dal Nucleo di valutazione coerente con
gli obiettivi del bando e rispondente alle azioni della linea dintervento
su cui è proposta, vanno verificate lidoneità/qualità del soggetto attuatore
e lidoneità/qualità del progetto proposto rispetto ai contenuti del bando
e, per le linee dintervento 3.1, 3.2, 4.1, va altresì verificata la rispondenza
della dimensione dei progetti che non può superare gli importi indicati
dal bando per ciascuna linea.
Eventuali preventivi eccedenti i limiti di L. 200 milioni per le PMI (o
L. 500 milioni per le grandi imprese) per la linea 3.1, oppure il limite
di L. 200 milioni per le linee 3.2 e 4.1 non sono valutabili; tuttavia
la struttura regionale può segnalare allattuatore lincongruenza e richiedere
la tempestiva riformulazione del preventivo, nel rispetto dei limiti previsti
dal bando.
Per i progetti proposti dalle Parti sociali (organizzazioni imprenditoriali
e sindacali) che prevedano la sperimentazione in collaborazione con le
imprese dovranno essere trasmesse, qualora mancanti, le lettere di adesione
o di conferma dellimpegno al coinvolgimento delle imprese stesse.
La linea 4.2, riservata esclusivamente ai proponenti istituzionali che
operano nel settore delle pari opportunità, consente lindividuazione di
un soggetto attuatore che sarà altresì il destinatario del finanziamento,
e non pone limiti di spesa per ciascun progetto.
6 - Coerenza tra contenuti della proposta e preventivo di spesa
E compito del Nucleo di valutazione verificare la coerenza tra i contenuti
della proposta ed il preventivo di spesa presentato. Qualora i contenuti
del progetto non consentano di verificare se ci sia coerenza tra contenuti
e spesa prevista, la struttura potrà richiedere alloperatore gli opportuni
chiarimenti e/o maggiori circa la formulazione del preventivo stesso, ai
fini di operare una corretta procedura di valutazione.
Eventuali costi compresi nel preventivo di spesa che esulano da quelli
previsti nel bando non possono essere considerati come costi ammissibili.
7 - Criteri per lattribuzione dei punteggi
Sono ammesse a valutazione tutte le proposte pervenute nei termini indicati
al punto 1 - Ammissibilità - e già considerate ammissibili alla valutazione,
in coerenza con quanto indicato ai capitoli precedenti. I criteri di valutazione
e di attribuzione del punteggio sono indicati nel bando, del quale sono
parte integrante e sono raggruppati in due classi di punteggio, ovvero:
- Idoneità/Qualità del soggetto attuatore - il limite massimo di punteggio
attribuibile è 350, formato da tre gruppi di punteggio inerenti:
- le caratteristiche dellimpresa/ente - 115 punti max
- lesperienza dellimpresa/ente - 130 punti max
C) i rapporti dellimpresa/ente con altri soggetti del territorio - 105
punti max.
2) Idoneità/Qualità del progetto proposto - il limite massimo di punteggio
attribuibile è 650, formato da cinque gruppi di punteggio inerenti:
- la congruenza del progetto con le caratteristiche dellimpresa/ente -
115 punti max
- i contenuti del progetto - 120 punti max
- il monitoraggio e la valutazione - 80 punti max
- le strategie e metodologie innovative del progetto - 190 punti max
- la coerenza con le strategie di programma - 145 punti max.
Soglia minima di punteggio
Le proposte che ottengono almeno in una delle due classi un punteggio superiore
alla soglia minima di:
- 175 punti di valutazione per la qualità/idoneità del soggetto attuatore
- 325 punti di valutazione per la qualità/idoneità del progetto proposto
sono ammesse alla formazione delle graduatorie.
Nelleventualità che alcuni progetti in corso di valutazione non raggiungano
il punteggio minimo complessivo di 500 sulle due classi di merito, considerati
necessari per accedere alla graduatoria, sono da considerarsi esclusi dalla
compilazione della graduatoria dei progetti approvati.
8 - Formazione delle graduatorie
Tra i progetti ammessi alla valutazione, si procede allattribuzione dei
punteggi secondo i criteri del punto precedente e allo scopo di evitare
lesclusione o la penalizzazione di una determinata azione o di una determinata
area territoriale, vengono compilate le graduatorie distinte:
- per tipologia di azione - basata sulla validità delle proposte, che deve
altresì tener conto delle risorse del Bando accantonate sulle diverse linee
di intervento - 3 e 4 - equamente ripartite, ove ci siano progetti, su
entrambe le azioni 3.1 e 3.2;
- per province - basata sulla partecipazione al bando dellintero territorio
regionale, in cui tutte le realtà provinciali siano partecipi alle azioni
a bando e rappresentate con almeno una proposta sulla misura E1.
9 - Richiami al V.I.S.P.O. - Valutazione Impatto Strategico Pari Opportunità
Il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri
- area Lavoro e Formazione, in collaborazione con il Dipartimento Politiche
di Sviluppo del Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica,
ha elaborato nel 1999 le Linee Guida per lattuazione del principio di
pari opportunità per uomini e donne, da applicare nellambito della gestione
dei Fondi Strutturali 2000/2006, con invito alle Regioni di fare proprio
il documento, applicandolo nella valutazione ex-ante.
In merito alla valutazione di impatto e di risultato, va richiamato un
documento della Commissione Europea - D.G. XVI Valutare lapplicazione
del principio di pari opportunità negli interventi dei Fondi Strutturali
- Proposte metodologiche.
Nel P.O.R. - F.S.E. per lobiettivo 3 della Regione Piemonte il principio
di trasversalità del mainstreaming è osservato; tuttavia, a prescindere
dalle azioni di mainstreaming previste in tutte le misure del P.O.R., unintervento
più incisivo è atteso dalle azioni specifiche previsto alla misura E1 Sostegno
alla partecipazione delle donne al lavoro dipendente e autonomo e promozione
dellimprenditoria femminile nellambito del F.S.E..
V.I.S.P.O. è un metodo per misurare limpatto delle politiche di pari opportunità
da adottare in costanza di strategie rivolte a:
- migliorare laccesso delle donne sul M.d.L.
- favorire la conciliabilità tra lavoro e vita professionale attraverso
i servizi e le politiche per il lavoro, la formazione, la promozione del
lavoro femminile, puntando in specifico per quanto concerne il F.S.E. sullinterconnessione
degli obiettivi globali e degli obiettivi specifici.
10 - Richiami al contesto generale della legislazione italiana
Le misure e le azioni già previste dalle leggi 125/91, 215/92, 53/00 costituiscono
un riferimento importante per laffermazione e lapplicazione dei principi
di pari opportunità nel mondo del lavoro, con risultati apprezzabili sulla
quantità e qualità delloccupazione femminile.
Negli ultimi 10 anni, durante i quali il panorama italiano delloccupazione
è notevolmente mutato sotto un profilo di presenza e di opportunità, va
riconosciuto il cambiamento che tali Leggi hanno indotto sullorganizzazione
del lavoro, producendo un graduale aumento della partecipazione femminile
al mercato del lavoro.
Unazione di collegamento tra la legislazione italiana ed un corretto impiego
delle risorse del F.S.E. è opportuna nella valutazione delle proposte,
nellintento di ridurre il divario esistente tra occupazione maschile e
femminile.
D.D. 11 luglio 2001, n. 647
Olga Sartirana