Bollettino Ufficiale n. 28 del 11 / 07 / 2001

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Codice 16.4
D.D. 27 aprile 2001, n. 60

L.R. 40/1988 - Fase di verifica della procedura di VIA inerente il progetto di ricerca per idrocarburi liquidi e gassosi, denominato “Vercelli”, presentato dalla Società British Gas RIMI S.p.A., localizzato nelle Province di Novara, Vercelli e Alessandria - Necessità di sottoporre il progetto alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1. Gli interventi relativi all’attività di prospezione geofisica ed alla perforazione di un pozzo esplorativo, finalizzati allo sviluppo del permesso di ricerca denominato “Vercelli”, localizzato nei comuni di: Casalino, Casalvolone, Vespolate, Vinzaglio, in Provincia di Novara - Asigliano Vercellese, Borgo Vercelli, Caresana, Costanzana, Desana, Lignana, Motta De’ Conti, Pertengo, Pezzana, Prarolo, Rive, Stroppiana, Vercelli, e Villata in Provincia di Vercelli - Balzola, Borgo San Martino, Bozzole, Casale Monferrato, Cella Monte, Coniolo, Frassineto Po, Giarole, Morano sul Po, Occimiano, Ozzano Monferrato, Pomaro Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Terruggia, Ticineto, Treville, Valmacca e Villanova Monferrato in Provincia di Alessandria, presentato ai sensi dell’articolo 10 della l.r. 40/1998 dalla Società British Gas RIMI S.p.A. con sede in Milano - Piazza Cavour n. 2, devono essere sottoposti alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della l.r. 40/1998, per le motivazioni dettagliatamente espresse in premessa e relative agli elementi di verifica di cui all’allegato E della L.R. 40/1998, di seguito così sintetizzate:

- delicatezza del sistema ambientale e territoriale interessato dal progetto, con particolare riguardo alle attività agricole sia di pianura che di collina, al sistema di circolazione delle acque superficiali e sotterranee, all’ambiente urbano e rurale, alla presenza di numerosi biotopi e zone umide di notevole interesse, alla presenza di zone in frana sia attive sia in quiescenza;

- necessità di salvaguardia delle falde acquifere, costituenti il serbatoio di approvvigionamento dei pozzi idropotabili, attivi e in riserva, e delle rispettive aree di ricarica;

- mancanza di una localizzazione puntuale delle azioni di progetto;

- interferenza degli interventi di ricerca, seppure esterni ad aree protette, con le caratteristiche ambientali delle stesse; possibilità di interferenze parziali o totali di una o più linee sismiche con zone a elevata sensibilità;

- definizione delle strade di accesso, problematiche connesse, definizione dei potenziali impatti e dei provvedimenti conseguenti;

- quantificazione delle potenziali interferenze e, di conseguenza, delle distanze di sicurezza che si intendono rispettare rispetto agli elementi sensibili;

- schemi di propagazione delle onde elastiche ed entità delle vibrazioni indotte dalle attività di ricerca al fine di giustificare e consentire la verifica delle distanze di sicurezza proposte.

2. Lo studio di impatto ambientale di cui all’art. 11 della l.r. 40/1998, fatta salva la possibilità di avvalersi della fase di specificazione, dovrà comunque essere oggetto di due distinte fasi di valutazione ex art. 12 della l.r. 40/1998 relativamente alla prospesizione sismica e alla realizzazione del pozzo esplorativo.

3. La presente determinazione verrà inviata al proponente, ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della l.r. 40/1998, al Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato - Direzione generale dell’energia e delle risorse minerarie ed alla Regione Lombardia.

4. Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 104 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n. 1199.

Il Direttore regionale
Vito Valsania