Bollettino Ufficiale n. 27 del 4 / 07 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 25 giugno 2001, n. 49-3326

Deliberazione CIPE 5 agosto 1998, n. 100 - Rifinanziamento art. 16 comma 1 Legge 266/97: approvazione del programma attuativo regionale relativo all’attività ordinaria dei Centri di Assistenza Tecnica al commercio (CAT)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare il programma attuativo ivi allegato, per le motivazioni esposte nella parte narrativa del presente provvedimento, che qui integralmente e sostanzialmente si richiama, ai fini del cofinanziamento previsto dalla L. 266/97, art. 16 c. 1 e dal Decreto ministeriale 30/3/00.

(omissis)

Allegato

Programma attuativo deliberazione
CIPE 5/8/98 n. 100
(Decreto ministeriale 30/3/00 - Rifinanziamento art. 16, e. 1 L. 266/97)

Motivazioni degli interventi, descrizione del contesto di realizzazione e degli obiettivi che si intendono raggiungere

Il presente programma regionale si inserisce in un complesso di interventi condivisi dalla Regione Piemonte e finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge 266/97 art. 16 c.1 e dal D.L.vo 114/98.

La legge regionale 12/11/99 n. 28 recante “Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte”, emanata in attuazione del D.L.vo 31/3/98, n. 114 prevede all’art. 18 c. 1 punto d) appositi finanziamenti per l’istituzione dei Centri di Assistenza Tecnica al Commercio (CAT), al fine di sviluppare i processi di ammodernamento della rete distributiva, per mezzo di interventi di assistenza tecnica, di formazione e aggiornamento tecnologico ed organizzativo, di gestione economica e finanziaria di impresa, accesso ai finanziamenti anche comunitari, sicurezza e tutela dei consumatori, tutela dell’ambiente, igiene e sicurezza sul lavoro e di interventi finalizzati alla introduzione di sistemi di qualità e alla loro certificazione.

Per raggiungere questi obiettivi è necessaria l’integrazione ed il coordinamento di programmi ed interventi di carattere strutturale ed economico, pubblici e privati.

Considerato che la D.G.R. n. 78-29567 del 1 marzo 2000 ha promosso l’istituzione di Centri di Assistenza Tecnica al commercio ed un contributo alla nascita ed alla prima attività di tali strutture nell’interesse di tutte le imprese commerciali che ne richiedano le prestazioni e che la D.G.R. n. 31-2481 del 19 marzo 2001 ha definito i criteri e le modalità per l’incentivazione dell’attività ordinaria dei CAT, il presente programma intende coordinare ed ottimizzare tutte quelle iniziative che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi sopra citati nella loro complessità.


PIANO DI COPERTURA FINANZIARIA - DOTAZIONE FINANZIARIA REGIONALE

Piano generale

 

 

2000

2001

2002

 2003

 Totali

%

 

Lire* Euro

Lire* Euro

Lire* Euro

 Lire* Euro

Lire* Euro

 

Stato

 

 

 

 

2.799
1.445,56

 0,21

Regione

1.000
516,46

1.000
516,46

1.000
516,46

 

3.000
1.549,37

0,23

 

 

 

 

 

 

0,56

Altri (pubblico o privato)

250
129,15

3.600
1.859,25

3.600
1.859,25

 

7.450
3.847,60

 

Costo totale

 

 

 

 

13.249
6.842,53

 

(*) I dati sono espressi in milioni di Lire


Alle risorse regionali di Lire 3.000.000.000 si fa fronte con gli stanziamenti di cui al capitolo 26109, previsti per gli esercizi finanziari 2000-2001-2002, approvati con la L.R. n. 33 del 7/4/2000 recante “Bilancio di previsione 2000 e pluriennale 2000-2002" e n. 10 del 14/5/2001 recante ”Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 e pluriennale 2001-2003".

Intervento n. 1

Beneficiari

Sono beneficiari i Centri di Assistenza Tecnica al commercio, di seguito denominati CAT, così come definiti dal Decreto Legislativo 114/98 e dalla L.R. 28/99, autorizzati dall’Amministrazione regionale ed aventi sede operativa nel territorio della Regione Piemonte.

Soggetti costitutori dei CAT sono:

1. le Associazioni di categoria del settore commercio rappresentative di almeno il 5% delle aziende commerciali operanti sul territorio regionale, anche congiuntamente ad altri soggetti interessati;

2. le associazioni e gli altri soggetti che abbiano svolto attività di assistenza tecnica alle imprese commerciali, nei tre anni precedenti la costituzione del CAT.

I soggetti costitutori devono disporre di una struttura articolata e funzionante sul territorio regionale e non devono già essere stati autorizzati dalla Regione Piemonte per altri CAT. Ai fini della concessione dell’autorizzazione si richiede che lo Statuto, tra l’altro, preveda lo svolgimento di specifiche attività di assistenza tecnica a favore di tutte le imprese commerciali richiedenti le prestazioni, a prescindere dall’appartenenza delle stesse soggetti costitutori dei CAT.

Istituzione e prima attività dei centri di assistenza tecnica al commercio

Con D.G.R. n. 78-29567 del 1 marzo 2000 sono stati fissati i criteri per la costituzione ed il rilascio dell’autorizzazione regionale ai Centri di Assistenza Tecnica al commercio (CAT). Con D.D. n. 200 del 3/8/2000 sono stati autorizzati tre CAT, aventi le medesime caratteristiche e requisiti previsti alla voce “Beneficiari” del presente programma e che hanno presentato alla Direzione Commercio e Artigianato della Regione Piemonte i seguenti documenti:

- atto costitutivo del CAT;

- Statuto del CAT che prevede, tra l’altro, le attività e le materie che verranno svolte dal centro e che devono corrispondere a quelle previste dalla L.R. 28/99, art. 16 comma 1, e la disponibilità a svolgere tali attività a favore di tutte le imprese commerciali richiedenti le prestazioni, a prescindere dalla loro appartenenza ai soggetti costitutivi dei CAT;

- dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà presentata e sottoscritta dal legale rappresentante di ciascun soggetto costitutore dei CAT che dichiari, per le associazioni di categoria: il numero di aziende commerciali associate alla data dei 31 dicembre dell’anno precedente la costituzione del CAT, di aver svolto attività di assistenza tecnica nei tre anni precedenti la costituzione del CAT e dì non aver partecipato alla costituzione dì altri CAT;

- curriculum dell’attività di cui al precedente punto;

- relazione sull’articolazione strutturale, funzionale e territoriale del CAT.

Natura degli interventi ammissibili

La L.R. 28/99 prevede all’articolo 18, comma 1 lettera d) il sostegno alla costituzione dei CAT. Il finanziamento per la nascita dei CAT, a valere sul capitolo di spesa 26109 per l’esercizio finanziario 2000, è stato ripartito tra spese per la realizzazione strutturale ed operativa dei CAT, pari al 75% della disponibilità e spese per inizio attività, pari al restante 25%.

Spese ammesse per la realizzazione strutturale e operativa del CAT:

1. attrezzature e macchinari d’ufficio;

2. strumenti e prodotti informatici;

3. strumenti e spese funzionali all’attivazione ed alla successiva attività del centro;

4. spese per la formazione professionale degli operatoria

5. consulenze esterne.

Sono ammesse spese per un importo massimo di Ure 250 milioni per ciascun CAT, finalizzate all’apertura della sede centrale e per l’attivazione di sportelli provinciali e territoriali diversi da quelli dove è ubicata la sede centrale.

Spese per inizio attività:

Il finanziamento per l’inizio di attività di ciascun CAT è stato attribuito sulla base della rappresentatività delle associazioni di categoria costitutrici di ciascun CAT, sulla base dei dati dichiarati all’atto dell’autorizzazione, rispetto non solo alle aziende loro associate ma anche rispetto al totale delle aziende commerciali piemontesi.

Presentazione delle istanze

La domanda di finanziamento relativa alla realizzazione strutturale e operativa dei CAT deve essere presentata entro 30 giorni dalla concessione dell’autorizzazione, corredata da:

1. relazione illustrativa della realizzazione strutturale ed operativa;

2. preventivi ed eventuali progetti;

3. documentazione delle azioni da svolgersi nel periodo intercorrente tra l’apertura dei CAT e fine anno, relativamente alla prima attività di tali Centri.

Entità dell’agevolazione

Il contributo è pari al 100% delle spese ammesse. E’ concesso un anticipo pari al 50% del contributo ammesso. Il saldo verrà effettuato a presentazione del rendiconto delle spese, corredato di fatture o altre pezze giustificativi. La documentazione per il saldo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2000.

Attività ordinaria dei centri di assistenza al commercio

1) Natura degli interventi ammissibili

Possono ottenere i benefici di cui al presente documento i Centri di Assistenza Tecnica al Commercio, autorizzati dalla Regione, che svolgano le tipologie di attività, elencate nei tre seguenti gruppi:

Gruppo Uno

Attività ordinaria organizzativa ed amministrativa del CAT medesimo, di informazione ed assistenza generica alle imprese.

Gruppo Due

Azioni di assistenza tecnica svolta a favore di ciascuna singola impresa commerciale, appartenenti alle voci di seguito elencate:

a) corsi di formazione e aggiornamento professionale sugli argomenti di cui al comma 1 dell’art. 16 della L.R. 28/99;

b) analisi di fattibilità per l’apertura di un nuovo punto vendita;

c) valutazione commerciale sugli insediamento e sui trasferimenti d’impresa;

d) assistenza alla costituzione di nuove imprese e/o alla compravendita di impresa;

e) valutazione ed analisi urbanistico-commerciale sulla localizzazione del punto vendita;

f) valutazione del mix di assortimento trattato, in relazione alla clientela di riferimento;

g) verifica gestionale e commerciale sul mix dei fornitori;

h) analisi sulla clientela;

i) analisi sull’introduzione di nuovi reparti/merceologie;

l) analisi redditività dei reparti trattati;

k) attività di assistenza alle imprese commerciali con particolare riguardo al passaggio dalla Lira all’Euro;

1) programmazione di campagne pubblicitarie e studi d’immagine;

m) predisposizione dei progetti e della documentazione necessaria per l’accesso ai finanziamento pubblici;

n) analisi e assistenza gestionale generale e commerciale dell’impresa, al di fuori degli ordinari adempimenti di legge;

o) valutazione e predisposizione di progetti inerenti la tutela ambientale;

p) preparazione alla certificazione di qualità da parte delle singole imprese;

q) analisi, valutazioni, predisposizione di interventi inerenti la situazione organizzati delle singole imprese;       

r) predisposizione di interventi inerenti l’inserimento di procedure adeguate al fine di migliorare l’igiene e la sicurezza dei lavoratori da parte delle singole imprese;

s) analisi finalizzate all’innovazione aziendale (informatizzazione, siti Internet, etcc__);

t) predisposizione di interventi per la salvaguardia dell’igiene e della sicurezza degli alimenti nelle singole imprese (HACCP);

Gruppo Tre

Attività di ricerca e progettazione, rivolta a porzioni determinate dei territorio regionale e/o ad una pluralità di imprese, appartenente alle voci di seguito elencate:

a) studi relativi al monitoraggio sull’andamento congiunturale e sulle prospettive di comparti merceologici;

b) studi relativi al monitoraggio sull’andamento congiunturale e sulle prospettive di ambiti territoriali;

c) studi e ricerche sulle prospettive di sviluppo del franchising e dell’associazionismo fra imprese per ambito merceologico e/o territoriale;

d) analisi di marketing e di merchandising per ambiti merceologici e/o territoriali;

e) assistenza alla predisposizione di Piani di Qualificazione Urbana (PQU), previsti ai punti e - f comma 2 dell’art. 3 della L.R. 28/99 e dagli artt. 18-19 della D.C. R. 563-13414 del 28/10/99;

f) assistenza alla predisposizione di Piani Integrati di Rivitalizzazione delle realtà minori (PIR), previsti ai punti e - f comma 2 dell’art. 3 della L.R. 28/99 e dagli artt. 18-19 della D.C.R. 563-13414 del 28/10/99:

g) assistenza a gruppi di imprese nell’individuazione e gestione di campagne promozionali e di servizi collettivi a livello categoriale e/o territoriale;

h) studi ed assistenza per la progettazione/realizzazione di centri commerciali naturali;

i) approcci a tematiche riguardanti il commercio di tipo innovativo.

2) Entità delle agevolazioni

Il contributo regionale si basa sulla tipologia dell’attività e sul numero di interventi svolti dal CAT e non può essere superiore, per ciascun centro, al 25% del fatturato annuo complessivo, risultante dalla rendicontazione finanziaria di fine anno.

In relazione alla tipologia di attività, il finanziamento sarà suddiviso come segue:

A) 25% in rapporto all’attività appartenente al gruppo uno, il cui parametro  di stanziamento sarà proporzionale alla percentuale di rappresentatività delle associazioni di categoria costitutrici di ciascun CAT, calcolato in base non solo al numero di aziende commerciali aderenti alle medesime associazioni ed operanti sul territorio regionale ed aggiornato annualmente, ma anche rispetto al totale delle aziende commerciali piemontesi.

B) 50% in rapporto all’attività rientrante nel gruppo due, secondo il numero di azioni di assistenza tecnica svolte nel corso dell’anno.

C) 25% in rapporto all’attività di cui al gruppo tre, secondo il numero di azioni svolte nel corso dell’anno.

Ai fini del calcolo dei benefici concedibili, si applicano le modalità stabilite con il regime “de minimis”, in attesa dell’esito della notifica alla Commissione Europea del provvedimento indicante i criteri e le modalità per l’incentivazione (D.G.R. n. 31-2481 del 19 marzo 2001).

3) Criteri di assegnazione delle agevolazioni

Al fine del finanziamento, verrà attribuito:

un punto per ciascuna delle attività di cui alle lettere a), b), c), d), e), f), g), h), i), j), k), l), m) del gruppo n. 2;

due punti per ciascuna delle attività di cui alle lettere n), o), p), q), r), s), t) del gruppo n. 2; venti punti per ciascuna delle attività dei gruppo n. 3,

4) Presentazione delle istanze e modalità di erogazione dell’agevolazione

Entro il quindici Dicembre di ciascun anno precedente a quello di riferimento, i CAT devono presentare domanda di finanziamento redatta in carta libera ed indirizzata alla Regione Piemonte - Direzione Commercio ed Artigianato - con allegata la documentazione attestante il programma di attività di tipo ordinario, quella di tipo innovativo ed i progetti che il CAT intende svolgere nel corso dell’anno.

Alla documentazione dovrà essere allegato:

- documentazione relativa alle attività ordinarie e progettuali da realizzare nel corso dell’anno;

- descrizione dei progetti con specifica indicazione delle finalità, dei destinatari, dei luoghi e dei tempi di intervento;

- dichiarazione rilasciata dal legale rappresentante del CAT attestante fl permanere dei requisiti soggettivi ed oggettivi, sottostanti il rilascio dell’autorizzazione da parte della Regione.

Il contributo si basa sullo stanziamento disponibile, iscritto a bilancio di competenza sull’apposito capitolo 26109 “Interventi a favore dei Centri di Assistenza Tecnica al commercio”, a cui va ad aggiungersi la quota di cofinanziamento statale, sulla tipologia di attività e sul numero di interventi, con l’applicazione dei parametri di cui al punto precedente.

In tutti i casi, l’ammontare del contributo non potrà superare il 25% del fatturato annuo complessivo del CAT.

Alla presentazione della documentazione iniziale verrà erogato il 50% del contributo, a titolo d’acconto.

L’ulteriore 50% o la minor somma, a titolo di saldo, verrà erogato su presentazione del consuntivo relativo alle attività svolte, da consegnare alla Direzione Commercio Artigianato della Regione entro fine gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento;

Il consuntivo dovrà contenere:

- una relazione finale sull’attività svolta;

- la documentazione attentante il fatturato dell’anno di riferimento;

- l’elenco delle singole azioni svolte e fatturate, con l’indicazione di numero e data della fattura corrispondente;

5) Revoche e monitoraggio degli interventi

I controlli e le verifiche saranno effettuati dalla Direzione Commercio e Artigianato e dagli uffici competenti e potranno riguardare l’effettiva realizzazione degli interventi e dei progetti ammessi alle agevolazioni e l’esibizione della documentazione, ivi compresi i bilanci e le fatture.

In caso di mancata realizzazione degli interventi o di perdita dei requisiti comportanti l’autorizzazione regionale, si procederà alla revoca dell’agevolazione, che comporterà la restituzione della somma ammessa a beneficio ed indebitamente fruita, maggiorata degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto vigente alla data di erogazione dei benefici e per il periodo intercorrente da tale data a quella di versamento delle somme da restituire. L’Amministrazione regionale, attraverso gli uffici competenti, provvede al monitoraggio degli interventi, al fine di verificare lo stato di attuazione del programma e la capacità di perseguirne gli obiettivi. A tal fine, predispone annualmente una relazione sulla attività svolta indicante lo stato di attuazione finanziario; l’efficacia, in termini quantitativi, degli interventi rispetto agli obiettivi perseguiti; l’eventuale fabbisogno finanziario per gli interventi in vigore; l’esistenza di nuovi interventi, tenuto conto degli obiettivi e dei possibili risultati conseguibili.

Risultati attesi

Al fine di valutare i benefici, derivanti dalle misure poste in essere con il presente documento, si è provveduto ad individuare alcuni indicatori, sociali ed economici, anche per favorire il confronto tra la bontà del programma e i risultati attesi.

In questo modo si offre uno strumento, suscettibile di aggiornamento, che consente di adeguare gli interventi previsti all’eventuale mutamento del contesto operativo.

Dal punto di vista procedurale, l’ufficio regionale competente provvederà ad acquisire in sede di rendicontazione il numero e l’elenco dettagliato degli interventi effettivi dei CAT, confrontandoli con quelli attesi. Tali dati analizzati e valutati costituiranno una relazione sull’andamento e lo sviluppo dell’attività dei CAT.

La Regione Piemonte trasmetterà, conseguentemente, al Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato apposita relazione sull’avanzamento del programma, tenendo conto dei seguenti due indicatori:

1. Indice di incremento annuo del numero di interventi di assistenza tecnica al commercio.

Valore atteso > = 1 00 interventi per ciascun CAT.

2. Indice di incremento annuo del numero interventi di predisposizione di progetti di cui al gruppo tre dell’attività ordinaria dei CAT.

Valore atteso > = 5 per ciascun CAT.

Analisi dell’impatto ambientale

Il programma in esame prevede l’incentivazione di interventi di assistenza tecnica al commercio e di predisposizione di progetti volti a migliorare i processi di ammodernamento della rete distributiva, che non comportano una ripercussione di tipo ambientale, essendo volti soprattutto alla produzione di servizi alle imprese commerciali già esistenti.


Forme di promozione e pubblicità degli interventi

La pubblicizzazione degli interventi proposti con il presente programma regionale è attuata mediante mezzi diversificati quali:

gli ordinari canali di pubblicazione tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte; comunicati stampa ai quotidiani a tiratura nazionale e locale;

l’esistente sito Internet, dedicato alla Regione Piemonte, che contiene il ventaglio di tutti gli interventi condivisi dalla Regione in merito alle opportunità di agevolazione offerte dalla medesima in ambito commerciale;

l’ufficio regionale per le relazioni con il pubblico;

forme di informazione diretta ai potenziali fruitori delle agevolazioni regionali, tenuto conto del limitato numero dei CAT;

E’ altresì prevista la creazione di tavoli di concertazione con i soggetti interessati al fine di coordinare i loro programmi annuali di attività.