Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 24
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Comune di Pogno (Novara)
Statuto comunale
Indice
Titolo I - Autonomia e finalità del Comune
Art. 1 - Autonomia del Comune
Art. 2 - Sede, stemma e gonfalone
Art. 3 - Funzioni
Art. 4 - Statuto comunale
Art. 5 - Regolamenti
Art. 6 - Albo Pretorio
Titolo II - Ordinamento Istituzionale
Capo I - Gli organi istituzionali
Art. 7 - Organi
Capo II - Il Consiglio
Art. 8 - Elezione, composizione durata e funzionamento
Art. 9 - I Consiglieri
Art. 10 - Gruppi Consiliari
Art. 11 - Prima seduta del Consiglio
Art. 12 - Attribuzioni del Presidente del Consiglio
Art. 13 - Linee programmatiche dellazione di governo dellente
Art. 14 - Competenze del Consiglio
Art. 15 - Commissioni consiliari
Capo III - Il Sindaco
Art. 16 - Il Sindaco
Art. 17 - Competenze del Sindaco
Art. 18 - Il Vice Sindaco
Art. 19 - Deleghe ed incarichi
Art. 20 - Cessazione dalla carica di Sindaco
Capo IV - La Giunta
Art. 21 - Composizione della Giunta
Art. 22 - Funzionamento della Giunta
Art. 23 - Competenze della Giunta
Art. 24 - Rapporto tra attività di sovraintendenza del Sindaco ed attività di sovraintendenza del Segretario Comunale
Art. 25 - Revoca e dimissioni degli Assessori
Capo V - Norme comuni
Art. 26 - Mozione di sfiducia
Art. 27 - Divieto generale di incarichi e consulenze ed obblighi di astensione
Titolo III - Decentramento amministrativo e partecipazione
Art. 28 - Libere forme associative
Art. 29 - Diritto daccesso e dinformazione dei cittadini
Art. 30 - Referendum consultivo
Titolo IV - Rapporto tra gli organi di governo e lapparato amministrativo. Ordinamento degli Uffici e dei Servizi. - Lorganizzazione amministrativa.
Art. 31 - Ordinamento degli uffici e dei servizi
Art. 32 - Personale
Art. 33 - Incarichi ai responsabili degli uffici e dei servizi ed indirizzi di gestione amministrativa
Art. 34 - Il Segretario Comunale
Art. 35 - Vice segretario comunale
Art. 36 - Nomina del Segretario Comunale a direttore generale
Art. 37 - Competenze del Segretario Comunale nominato direttore generale
Art. 38 - Convenzione per il servizio di direzione generale
Art. 39 - Controllo per la valutazione del personale
Titolo V - Organizzazione territoriale e forme associative
Art. 40 - Principio di cooperazione
Art. 41 - Convenzioni
Art. 42 - Consorzi
Art. 43 - Accordi di programma
Titolo VI - Finanza e Contabilità
Art. 44 - Autonomia finanziaria
Art. 45 - Potestà impositiva in materia tributaria
Art. 46 - Demanio e patrimonio
Art. 47 - Revisione economico-finanziaria
Art. 48 - Tesoreria
Art. 49 - Controllo di gestione e controllo di qualità
Titolo VII - Disposizione finale
Art. 50 - Entrata in vigore dello statuto.
TITOLO I
Autonomia e finalità del Comune
Art. 1
Autonomia del Comune
Il Comune è lente espressione della comunità locale, dotato di autonomia costituzionalmente garantita.
Il Comune rappresenta la popolazione insediata nel proprio territorio, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo civile, sociale ed economico, nel rispetto delle leggi e secondo i principi dellordinamento della Repubblica.
Il Comune ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa e finanziaria.
E titolare di funzioni e poteri propri ed esercita le funzioni attribuite, conferite o delegate dallo Stato e dalla Regione, secondo il principio di sussidiarietà.
Il Comune favorisce la più ampia partecipazione della popolazione alle scelte amministrative, riconosce e sostiene le libere associazioni ed il volontariato, quale momento di aggregazione e confronto su temi di interesse della comunità locale.
Informa la sua attività e la sua organizzazione a criteri di democrazia, di economicità, di efficacia e di pubblicità.
Art. 2
Sede, stemma e gonfalone
Il Comune ha sede nel capoluogo.
Il Comune ha come segno distintivo lo stemma riconosciuto con provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Comune fa uso, nelle cerimonie ufficiali e nelle altre pubbliche ricorrenze, del gonfalone riconosciuto con provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La Giunta può autorizzare luso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse.
Art.3
Funzioni
Il Comune esercita tutte le funzioni ed i compiti amministrativi necessari alla cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo della comunità comunale, non attribuiti espressamente per legge allo Stato, alla Regione ed alla Provincia.
Il Comune nellesercizio delle sue funzioni e per lespletamento ottimale dei servizi, informa la sua attività ai principi associativi e di cooperazione nei rapporti con gli altri Comuni, con la Provincia e con la Regione. Tali principi si attuano mediante gli strumenti previsti dallordinamento.
Il Comune gestisce il servizio elettorale, dellanagrafe, dello stato civile, di statistica e leva militare ed ogni altro servizio dello Stato e della Regione organizzato a livello locale.
Art.4
Statuto comunale
Il Comune determina il proprio ordinamento nello statuto, a cui devono uniformarsi i regolamenti e gli atti degli organi istituzionali e di quelli amministrativi e di gestione.
Lo Statuto è adottato dal Consiglio Comunale con le maggioranze e le procedure stabilite dalla legge.
Le modifiche dello statuto sono approvate dal Consiglio a scrutinio palese, con votazioni separate sui singoli articoli e votazione complessiva finale.
Le modifiche di iniziativa consiliare debbono essere proposte da almeno un quinto dei consiglieri assegnati.
Lo Statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla pubblicazione allalbo pretorio successiva allesame dellOrgano di controllo.
Lo Statuto è a disposizione dei cittadini per la consultazione presso la sede Comunale.
Art.5
Regolamenti
Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie.
Il Comune esercita la potestà regolamentare nellambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie.
I Regolamenti comunali soggetti ad approvazione del Consiglio Comunale entrano in vigore, se non diversamente previsto dalla legge, al compimento di un periodo di deposito presso la Segreteria Comunale della durata di dieci giorni, da effettuare successivamente allesecuzione delle relative deliberazioni di approvazione.
Del Deposito è data comunicazione ai cittadini mediante contestuale affissione di avviso allalbo pretorio.
I regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione, che ne mettano in evidenza i contenuti e gli aspetti significativi.
Art.6
Albo Pretorio
Il Comune ha un Albo pretorio per la pubblicazione degli atti, dei provvedimenti e degli avvisi soggetti per legge o per statuto a tale adempimento.
Il Responsabile dellArea Amministrativa Generale sovrintendente al servizio delle pubblicazioni.
Il Messo Comunale cura materialmente sia la tenuta dellalbo che laffissione degli atti soggetti a pubblicazione.
Al Segretario Comunale compete la certificazione di avvenuta pubblicazione su attestazione del Messo comunale.
Il Comune può inoltre individuare ulteriori spazi di pubblicazione ed affissione dei provvedimenti riguardanti la collettività.
TITOLO II
ORDINAMENTO ISTITUZIONALE
CAPO I
Gli organi istituzionali
Art. 7
Organi
Sono organi istituzionali del Comune il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.
Il consiglio Comunale è organo di indirizzo e di controllo politico ed amministrativo.
Il Sindaco è responsabile dellamministrazione ed è legale rappresentante del Comune, egli esercita inoltre le funzioni di ufficiale di governo secondo le leggi dello Stato.
La Giunta comunale collabora con il Sindaco nel governo del Comune, svolge attività propositive e di impulso nei confronti del Consiglio ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
Gli amministratori nellesercizio delle proprie funzioni improntano il proprio comportamento a criteri di imparzialità e buona amministrazione.
CAPO II
Il Consiglio
Art.8
Elezione, composizione, durata, funzionamento
e pubblicità delle sedute.
Il Consiglio Comunale è eletto a suffragio universale ed è composto dal Sindaco e da dodici Consiglieri.
Il Consiglio, costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale.
Lelezione del Consiglio Comunale, il numero e la posizione giuridica dei consiglieri, nonché le cause di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza sono regolate dalla legge.
Oltre che nei casi previsti dalla legge, i Consiglieri decadono dalla carica per la mancata partecipazione senza giustificato motivo a tre sedute consecutive del Consiglio. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, entro il termine di dieci giorni successivi alla seduta del Consiglio Comunale. Scaduto questo termine, il Consiglio esamina ed infine delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte del consigliere interessato. Copia della delibera è notificata allinteressato entro dieci giorni.
La decadenza è pronunciata dal Consiglio negli stessi termini e modalità previsti dalla legge per la dichiarazione di incompatibilità.
I Consiglieri entrano in carica allatto della proclamazione ovvero, in caso di surrogazione non appena adottata la relativa deliberazione.
La durata in carica del Consiglio comunale è stabilita dalla legge.
Dopo lindizione dei comizi elettorali e sino alla data delle elezioni per il rinnovo dellorgano, il Consiglio adotta i soli atti urgenti ed improrogabili.
I consiglieri cessati dalla carica per effetto del rinnovo o dello scioglimento del Consiglio, continuano ad esercitare gli incarichi esterni, nei limiti temporali delle norme sul rinnovo degli organismi amministrativi.
Il funzionamento del Consiglio è disciplinato dal regolamento approvato a maggioranza assoluta.
Le sedute del consiglio sono di norma pubbliche, salvo i casi nei quali si discute e si delibera su persone con apprezzamenti sulle qualità morali, sui meriti e sui demeriti e sulle capacità stesse; in tali ipotesi le sedute sono segrete.
Art.9
I Consiglieri
I Consiglieri comunali rappresentano lintera comunità ed esercitano le funzioni senza vincoli di mandato.
Le prerogative ed i diritti dei Consiglieri sono disciplinati dalla legge, dal presente Statuto e dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale.
I consiglieri hanno potere ispettivo sullattività della Giunta e degli uffici e servizi dellEnte mediante presentazione di interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione.
I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle aziende ed enti dipendenti tutte le notizie e le informazioni utili allespletamento del proprio mandato. Essi, nei limiti e con le forme stabilite dal regolamento, hanno diritto i visionare gli atti e documenti amministrativi formati dallamministrazione o dalla stessa stabilmente detenuti.
I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere copia degli atti e dei documenti necessari per lesercizio del mandato elettivo, senza essere tenuti al rimborso dei costi di riproduzione delle copie e degli atti richiesti.
I Consiglieri comunali sono tenuti al segreto nei casi specifici stabiliti dalla legge, incorrendo in caso di violazione, nelle sanzioni di legge previste.
Ciascun consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale presso il quale verranno recapitati li avvisi di comunicazione del Consiglio ed ogni altra comunicazione ufficiale.
Art.10
Gruppi Consiliari
I Consiglieri possono costituirsi in gruppi, secondo quanto previsto nel regolamento del consiglio comunale e ne danno comunicazione al Sindaco e al Segretario comunale unitamente allindicazione del nome del capogruppo. Qualora non si eserciti tale facoltà o nelle more della designazione, i gruppi sono individuati nelle liste che si sono presentate alle elezioni ed i relativi capogruppo nei consiglieri, non appartenenti alla Giunta, che abbiano riportato il maggior numero di preferenze.
Art.11
Prima seduta del Consiglio
La prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni è convocata dal Sindaco nel termine di dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e deve tenersi entro dieci giorni dalla diramazione dellinvito di convocazione.
E presieduta dal Sindaco o in caso di assenza o impedimento dal Consigliere anziano intendendosi come tale colui che ha conseguito la maggiore cifra elettorale individuale.
Prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, lAssemblea procede alla convalida dei consiglieri eletti e del Sindaco.
La seduta prosegue con il giuramento del sindaco, con la comunicazione da parte del Sindaco della composizione della Giunta, la costituzione e nomina delle commissioni consiliari permanenti, e quindi, con la trattazione degli altri eventuali argomenti iscritti allordine del giorno.
Art.12
Attribuzioni del Presidente del Consiglio
Il sindaco, quale presidente del Consiglio:
* Rappresenta il Consiglio Comunale;
* Convoca e fissa le date delle riunioni del Consiglio stesso, presiede la seduta e ne dirige i lavori;
* Ha poteri di polizia nel corso dello svolgimento delle sedute consiliari;
* Si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei Consiglieri;
* Sottoscrive il verbale delle sedute insieme al Segretario Comunale;
* Convoca e presiede la conferenza dei Capigruppo;
* Assicura adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli Consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio;
* Esercita ogni altra funzione demandatagli dallo statuto o dai regolamenti dellEnte.
In caso di assenza o impedimento del Sindaco la Presidenza del Consiglio è
assunta dal Vice- Sindaco. In caso di assenza del Sindaco e del Vice- Sindaco
presiede un Assessore delegato.
Art.13
Linee programmatiche dellazione di governo dellente
Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta, sentita la Giunta, al Consiglio Comunale per lapprovazione entro sessanta giorni dallinsediamento dello stesso.
Il documento contenente le linee programmatiche dellazione amministrativa e gli adeguamenti necessari sono messi a disposizione dei Consiglieri almeno dieci giorni prima della data fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, con una unica votazione per appello nominale.
Il documento così approvato costituisce il principale atto dindirizzo dellattività amministrativa e riferimento per lesercizio della funzione di controllo politico- amministrativa del Consiglio.
Al termine del mandato politico- amministrativo, il Sindaco presenta allorgano consiliare il documento di rendicontazione dello stato di attuazione e di realizzazione delle linee programmatiche. Detto documento è sottoposto allapprovazione del Consiglio previo esame del grado di realizzazione degli interventi previsti.
Art.14
Competenze del Consiglio
Il Consiglio Comunale esercita le potestà e le competenze previste dalla legge e svolge le sue attribuzioni conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.
Impronta lazione complessiva dellEnte ai principi di pubblicità, trasparenza legalità ai fini di assicurare il buon andamento e limparzialità.
Nelladozione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione, perseguendo il raccordo con la programmazione provinciali, regionale e statale.
Gli atti fondamentali devono contenere la individuazione degli obiettivi e delle finalità da raggiungere e la destinazione delle risorse e degli strumenti necessari allazione da svolgere.
Ispira la propria azione al principio di solidarietà.
Art.15
Commissioni consiliari
Il Consiglio Comunale potrà istituire, con apposita deliberazione, commissioni permanenti, temporanee o speciali per fini di controllo, di indagine, di inchiesta, di studio. Dette commissioni sono composte solo da Consiglieri Comunali, con criterio proporzionale. Per quanto riguarda le commissioni aventi funzioni di controllo e di garanzia, la presidenza è attribuita ai Consiglieri appartenenti ai gruppi di opposizione.
Il funzionamento, la composizione, i poteri, loggetto e la durata delle commissioni verranno disciplinate con apposito regolamento.
La delibera di istituzione dovrà essere adottata a maggioranza assoluta dei Componenti del Consiglio.
CAPO III
II Sindaco
Art.16
Il Sindaco
Il Sindaco è il capo dellamministrazione comunale, eletto democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto.
Il Sindaco rappresenta il Comune ed è responsabile dellamministrazione dellEnte cui provvede con la collaborazione degli assessori da lui preposti alla cura di settori organici di attività.
Sovrintende allandamento generale dellEnte, provvede a dare impulso allattività degli altri organi comunali e ne coordina lattività.
Il Sindaco assicura la rispondenza dellattività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio e sovrintende al buon andamento degli uffici e dei servizi comunali.
La legge disciplina le modalità per lelezione, i casi di incompatibilità e di ineleggibilità allufficio del Sindaco, il suo status e le cause di cessazione dalla carica.
Il Sindaco assume le funzioni di Ufficiale di Governo nei casi previsti dalla legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle leggi e dallo statuto.
Per lesercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici comunali.
Prima di assumere le funzioni il Sindaco presta davanti al Consiglio, nella seduta di insediamento il giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana.
Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della repubblica e lo stemma del Comune da portare a tracolla.
Art.17
Competenze del Sindaco
Spetta al sindaco lemanazione degli atti di cui le legge gli attribuiscono la competenza.
Compete comunque al Sindaco, nellambito delle attribuzioni amministrative comunali:
* Convocare e presiedere il Consiglio e la Giunta comunali, fissandone lordine del giorno;
* Sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici ed allesecuzione degli atti di tutti gli organi comunali;
* Adottare ordinanze contingibili ed urgenti nelle materie di propria competenza;
* Nominare componenti della Giunta tra cui un Vice Sindaco, dandone comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva allelezione;
* Nominare il Segretario Comunale scegliendolo nellapposito albo professionale;
* Impartire direttive al Segretario Comunale o al Direttore Generale, se nominato, in ordine agli indirizzi funzionali e di vigilanza sullintera gestione amministrativa di tutti gli uffici e servizi;
* Conferire eventualmente al Segretario comunale, le funzioni di Direttore Generale nel caso in cui non sia stipulata la convenzione con altri Comuni per la nomina del Direttore;
* Nominare i Responsabili degli uffici e dei servizi;
* Nominare i rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale;
* La responsabilità verso il Consiglio Comunale dellattuazione degli indirizzi politico- amministrativi da questo definiti;
* Il coordinamento e lorganizzazione, nellambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, degli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché dintesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, degli orari di apertura al pubblico degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare lesplicazione dei servizi alle esigenze degli utenti.
* Promuovere, concludere e sottoscrivere gli accordi di programma.
Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla legge o dallo statuto assumono il nome di decreti.
Art.18
II Vice Sindaco
Il Vice Sindaco sostituisce il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso, dalla carica in tutte le funzioni, comprese quelle spettanti al Sindaco in qualità di ufficiale di governo.
In caso di assenza o impedimento anche del Vice Sindaco, alla sostituzione del Sindaco provvede lassessore più anziano di età.
Art.19
Deleghe ed incarichi
Il Sindaco ha facoltà di assegnare ai singoli Assessori lesercizio delle proprie attribuzioni.
Il Sindaco non può delegare la propria competenza generale di capo e responsabile dellamministrazione o ricomprendere nella delega tutte le proprie funzioni e competenze.
La delega può essere permanente o temporanea, generale in ordine a determinate materie o speciale per il compimento di singoli atti o procedimenti.
Latto di delega- in forma scritta obbligatoria - indicata loggetto, la materia, gli eventuali limiti in cui opera il trasferimento della competenza e deve contenere gli indirizzi generali in base ai quali deve essere esercitata.
La potestà del delegato concorre con quella del Sindaco e non la sostituisce ed il Sindaco, anche dopo aver rilasciato delega, può continuare ad esercitare le proprie funzioni e competenze senza alcuna limitazione.
La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo concessa come atto meramente discrezionale nellinteresse dellamministrazione.
Le deleghe sono comunicate al Consiglio.
Il Sindaco può attribuire agli Assessori e Consiglieri incarico di svolgere attività di istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni nellinteresse dellAmministrazione.
Tali incarichi non costituiscono delega di competenze e non abilitano allo svolgimento di un procedimento amministrativo che si concluda con un atto amministrativo ad efficacia esterna.
Art. 20
Cessazione della carica di Sindaco
Limpedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta e allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Il Consiglio e la Giunta restano temporaneamente in carica fino a nuove elezioni.
Nei casi previsti dal primo comma le funzioni del sindaco sono assunte dal Vice Sindaco.
Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al protocollo ed il Consiglio deve essere riunito entro i successivi dieci giorni a cura del Vice Sindaco.
Una volta decorso il termine di venti giorni dalla presentazione senza che le dimissioni siano state ritirate, le stesse diventano efficaci ed irrevocabili e danno luogo allimmediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della Giunta e allo scioglimento del Consiglio Comunale.
Di tale evenienza il Segretario Comunale dà immediata comunicazione al Prefetto, affinché questi possa adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti per lo scioglimento del Consiglio e la nomina del Commissario.
CAPO IV
LA GIUNTA
Art.21
Composizione della Giunta
La Giunta è composta dal Sindaco che la presiede e da due a quattro Assessori, compreso il Vice - Sindaco.
Il Sindaco nomina il Vice Sindaco e gli Assessori, prima dellinsediamento del consiglio Comunale, tra i cittadini in possesso dei requisiti di compatibilità e di eleggibilità a consigliere comunale.
Il Segretario Comunale dà immediata comunicazione dellavvenuta nomina al Prefetto.
Possono essere nominati Assessori sia i Consiglieri Comunali sia i cittadini non facenti parte del Consiglio; la carica di Assessore non è incompatibile con quella di Consigliere Comunale.
Non possono far parte della Giunta contemporaneamente assessori che siano tra loro coniugi, ascendenti, i discendenti, o parenti e affini fino al 2° grado ed il coniuge, gli ascendenti, i discendenti ed i parenti ed affini fino al 3° grado del Sindaco.
Gli stessi non possono essere nominati rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni ed organismi interni ed esterni allente, se non nei casi espressamente previsti dalla legge ed in quelli in cui ciò non competa loro per effetto della carica rivestita.
La Giunta allatto dellinsediamento esamina le condizioni di eleggibilità e compatibilità dei propri componenti.
Gli Assessori non Consiglieri Comunali partecipano ai lavori del Consiglio e delle commissioni consiliari senza diritto di voto e senza concorrere a determinare il numero legale per la validità delle riunioni. Hanno diritto di accedere alle informazioni necessarie per lespletamento del mandato e di depositare proposte rivolte al Consiglio.
Art.22
Funzionamento della Giunta
Nello svolgimento della propria attività la Giunta si uniforma al principio della collegialità.
Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura lunità dindirizzo politico degli assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni.
La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco. Le modalità di convocazione e di funzionamento della Giunta sono stabilite in modo informale dalla stessa.
La Giunta delibera a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede la seduta in sua vece.
Le sedute della Giunta non sono pubbliche.
A discrezione del Sindaco possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta Funzionari del Comune e Autorità, al fine di acquisire elementi valutativi sugli argomenti in discussione.
Art.23
Competenze della Giunta
La Giunta collabora con il Sindaco nel governo del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
Svolge funzioni propositive e di impulso nei confronti del Consiglio ed impronta la propria attività ai principi della trasparenza e dellefficienza.
La Giunta compie gli atti di amministrazione che non siano riservarti dalla legge e dallo statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, del Segretario Comunale, del Direttore Generale e dei Responsabili degli uffici e dei servizi.
La Giunta collabora con il Sindaco nellattuazione degli indirizzi generali del Consiglio.
Spetta alla Giunta la promozione, resistenza, conciliazione e transazione delle liti in qualsiasi grado di giudizio.
Dispone laccettazione o il rifiuto di lasciti e donazioni.
Approva gli accordi di contrattazione decentrata integrativa.
E competente nella determinazione delle aliquote dei tributi.
Modifica le tariffe, mentre elabora e propone al Consiglio i criteri per la determinazione di quelle nuove.
Art.24
Rapporto tra attività di sovraintendenza
del Sindaco ed attività
di sovraintendenza
del Segretario Comunale.
Al Sindaco spetta sovrintendere al funzionamento degli uffici e dei servizi sotto il profilo di indirizzo, programmazione e controllo politico, mentre al Segretario spetta il continuo e puntuale riscontro di tutte le attività dei vari settori dellamministrazione.
Art.25
Revoca e dimissioni degli Assessori
Nel corso del mandato amministrativo il Sindaco può revocare dallincarico uno o più Assessori, provvedendo con il medesimo atto alla nomina dei sostituti.
La revoca è sinteticamente motivata, anche solo con riferimento al venir meno del rapporto fiduciario, ed è comunicata al Consiglio nella prima seduta utile unitamente ai nominativi dei nuovi Assessori.
Le dimissioni dalla carica di Assessore sono presentate dallinteressato al Sindaco. Esse sono irrevocabili ed immediatamente efficaci. Il Sindaco è tenuto a sostituire gli Assessori dimissionari entro e non oltre quindici giorni dalla data di dimissioni. Le nuove nomine vengono comunicate al Consiglio nella prima seduta utile.
CAPO V
Norme comuni
Art.26
Mozione di sfiducia
Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi.
Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
La mozione di sfiducia, sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, deve essere motivata ed è messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione.
Nel caso in cui la mozione di sfiducia sia approvata, il Segretario Comunale ne informa il Prefetto, ai fini dellassunzione dei conseguenti provvedimenti di scioglimento del Consiglio e di nomina del Commissario.
Art.27
Divieto generale di incarichi e consulenze
ed obblighi di astensione
Al Sindaco, al Vice Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze, anche a titolo gratuito, presso il Comune, nonché presso enti, aziende ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dello stesso.
I componenti della Giunta aventi competenza in materia di urbanistica, edilizia e lavori pubblici devono astenersi dallesercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nellambito del territorio comunale.
Tutti gli amministratori hanno altresì lobbligo di astenersi dal prendere parte alle discussioni ed alle votazioni di deliberazioni riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado.
Lobbligo di astensione non si applica ai provvedimenti a contenuto generale, compresi quelli urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto dellatto e specifici interessi degli amministratori o di loro parenti ed affini fino al quarto grado.
Il medesimo obbligo di astensione sussiste inoltre nei confronti dei Responsabili di servizio in relazione ai pareri da esprimere sugli atti deliberativi ed agli altri atti di gestione di propria competenza.
TITOLO III
Decentramento amministrativo e partecipazione
Art.28
Libere forme associative
Il Comune riconosce e valorizza le libere forme associative, il volontariato e gli organismi operanti nel territorio con fini sociali e culturali, non aventi scopo di lucro, quali strumenti di espressione e di partecipazione dei cittadini allamministrazione locale.
Il Comune può erogare alle associazioni, con esclusione dei partiti politici, contributi economici da destinarsi allo svolgimento dellattività associativa.
Il Comune può altresì mettere a disposizione delle associazioni, di cui al comma precedente, a titolo di contributi in natura. strutture, beni o servizi in modo gratuito.
Le modalità di erogazione dei contributi o di godimento delle strutture, beni o servizi dellente è stabilita in apposito regolamento, in modo da garantire a tutte le associazioni pari opportunità.
Le associazioni che hanno ricevuto contributi in denaro o in natura dallEnte devono redigere al termine di ogni anno apposito rendiconto che ne evidenzi limpiego.
Per essere ammesse a fruire del sostegno del Comune le associazioni devono garantire la libertà discrizione allassociazione a tutti i cittadini residenti nel comune ed assicurare la rappresentatività e lelettività delle cariche, nonché la pubblicità degli atti degli organi sociali e dei bilanci.
Art.29
Diritto daccesso e dinformazione dei cittadini
Il Comune esercita lattività amministrativa secondo criteri di economicità, efficienza e trasparenza.
Le norme regolamentari stabiliscono il termine entro il quale, a domanda o dufficio deve essere emesso il provvedimento richiesto o dovuto.
In mancanza di termini specifici il termine per lemissione del provvedimento amministrativo è di trenta giorni.
Lattività amministrativa deve svolgersi con trasparenza ed imparzialità.
I cittadini che sono portatori di un interesse giuridicamente rilevante, personale e concreto, hanno diritto di accedere ai documenti amministrativi, ossia di prenderne visione ed ottenerne copia secondo le modalità previste dal regolamento.
Il regolamento individua le categorie di atti per i quali laccesso è escluso o limitato in ragione della tutela del diritto alla riservatezza delle persone o i casi in cui laccesso è differito onde evitare pregiudizi o grave ostacolo allo svolgimento dellattività amministrativa.
Art.30
Referendum consultivo
Per realizzare la consultazione dei cittadini su questioni di rilevante interesse per lo sviluppo economico e sociale della comunità locale, può essere effettuato un referendum consultivo.
Sono escluse dal referendum materie concernenti i bilanci, i tributi locali, lassunzione di mutui, il piano regolatore generale e strumenti urbanistici attuativi, le questioni di materia statutaria, lespropriazione per pubblica utilità, nonché ogni altra materia vincolata da leggi statali o regionali.
Le consultazioni referendarie non possono aver luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali e comunali.
I referendum consultivi sono indetti dal Sindaco su iniziativa del Consiglio Comunale, assunta a maggioranza di almeno due terzi dei componenti, o su richiesta di un terzo degli elettori residenti al 31 dicembre dellanno precedente, le cui firme devono essere autentiche nelle forme di legge.
Il Segretario Comunale decide sullammissibilità della richiesta referendaria.
Il referendum è valido se vi partecipa almeno la metà dei cittadini aventi diritto al voto. Sintende approvata la risposta che abbia conseguito la maggioranza dei consensi validamente espressi. Il Consiglio Comunale adotta entro quattro mesi dalla proclamazione dellesito della consultazione le determinazioni conseguenti, coerentemente alle indicazioni espresse dagli elettori.
Il mancato recepimento delle indicazioni referendarie dovrà essere adeguatamente motivato ed adottato a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
Le modalità di prestazione dei quesiti referendari e di raccolta delle firme. le procedure ed i termini per lindizione della consultazione referendaria sono disciplinate con regolamento da adottarsi da parte del Consiglio Comunale secondo i principi dello statuto.
TITOLO IV
Rapporti tra gli organi di governo
e lapparato amministrativo
Ordinamento degli Uffici e dei Servizi
- Lorganizzazione amministrativa
Art.31
Ordinamento degli uffici e dei servizi
Attraverso il regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi il Comune definisce il proprio assetto organizzativo in funzione delle esigenze della comunità amministrata secondo principi di autonomia e di ricerca della massima rispondenza ai bisogni collettivi.
Nel regolamento è disciplinata lorganizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti daccesso allimpiego, in conformità alle disposizioni di legge, dello statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli enti locali.
Lorganizzazione deve essere improntata al pieno rispetto del principio di separazione delle competenze tra sfera politica e sfera burocratica.
Agli organi di governo è attribuita la funzione di indirizzo e di controllo, intesa come potestà di stabilire in piena autonomia obiettivi e finalità dellazione amministrativa in ciascun settore e verificarne il conseguimento; al direttore ed ai responsabili di servizio spetta, ai fini del perseguimento degli obiettivi assegnati, il compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli obiettivi più operativi e la gestione amministrativa, tecnica e contabile secondo principi di professionalità e responsabilità. In particolare il Consiglio Comunale determina gli indirizzi programmatici di ordine generale ed i criteri generali di organizzazione; la Giunta definisce gli indirizzi gestionali e le norme regolamentari nelle materie organizzative; il Sindaco sovrintende al buon funzionamento degli uffici e dei servizi, impartisce al Segretario comunale ed ai responsabili di servizio le direttive generali, tenendo conto degli indirizzi consiliari e di giunta. Gli indirizzi e le direttive devono comunque rispettare lautonomia tecnica e la professionalità del personale, il quale nel caso in cui ritenga illegittime le direttive ovvero lesive del principio di separazione della competenze fra sfera politica e sfera burocratica, può motivatamente richiedere la loro conferma per iscritto.
Gli uffici sono organizzati secondo i principi di trasparenza ed efficienza e criteri di funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della struttura e del personale e della massima collaborazione tra gli uffici stessi.
Il regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi è adottato dalla Giunta comunale sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi approvati dal Consiglio Comunale.
La dotazione organica e lorganigramma del personale sono qualitativamente e quantitativamente dimensionati in relazione alle esigenze di esercizio delle funzioni e dei servizi gestiti dal Comune ed alle disponibilità finanziarie consolidate dellEnte.
Gli orari dei servizi aperti al pubblico vengono fissati per il miglior soddisfacimento delle esigenze dei cittadini.
Art.32
Personale
Il Comune promuove e realizza il miglioramento delle prestazioni del personale attraverso lammodernamento delle strutture, la formazione, la qualificazione professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti.
I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici e ordinati secondo categorie in conformità alla disciplina generale sullo stato giuridico ed il trattamento economico del personale stabilito dalla legge e dagli accordi collettivi nazionali, svolgono la propria attività al servizio e nellinteresse dei cittadini.
Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere con correttezza e tempestività agli incarichi di competenza dei relativi uffici e servizi e nel rispetto delle competenze dei rispettivi ruoli, a raggiungere gli obiettivi assegnati. Egli è altresì direttamente responsabile nei confronti del Direttore, ove nominato, Responsabile del servizio, Amministrazione, degli atti compiuti e dei risultati conseguiti nellesercizio delle proprie funzioni.
Art.33
Incarichi ai responsabili degli uffici e dei servizi ed indirizzi
di gestione amministrativa
Gli organi istituzionali dellEnte uniformano la propria attività al principio dellattribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai Responsabili di uffici e dei servizi.
Stabiliscono in provvedimenti formali gli indirizzi e le direttive generali per lazione amministrativa e la gestione, indicando le priorità di intervento, i criteri e le modalità per lesercizio delle attribuzioni.
I dipendenti della categoria apicale investiti della responsabilità di un servizio esercitano, limitatamente a detto servizio, le competenze di natura dirigenziale ad essi assegnate contestualmente allatto di nomina e sono responsabili della attuazione dei programmi approvati dagli organi istituzionali e della regolarità formale e sostanziale dellattività delle strutture che da essi dipendono.
A tal fine sono riconosciuti poteri di organizzazione, amministrazione e gestione del personale, delle risorse finanziarie e strumentali assegnate, che esercitano nei limiti e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo.
I responsabili degli uffici e dei servizi nellesercizio delle loro attribuzioni assumono, con le modalità stabilite dal regolamento e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo, provvedimenti aventi rilevanza esterna, comportanti accertamenti e valutazioni anche di carattere discrezionale.
I Responsabili di servizio rispondono, nei confronti del Direttore generale, del mancato raggiungimento degli obiettivi loro assegnati.
La direzione degli uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale o a Dirigenti e funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe allinterno dellEnte, con le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti dellEnte.
Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il Responsabile di servizio, secondo le modalità stabilite dal regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.
Gli atti dei Responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del Sindaco, ma bensì del direttore generale se nominato.
E in ogni caso fatta salva leventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del Responsabile del servizio inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare lincarico di direzione ove ne ricorrano i presupposti.
Art.34
Il Segretario Comunale
Il Segretario Comunale è nominato dal sindaco da cui dipende funzionalmente ed è scelto tra gli iscritti nellapposito albo professionale.
Il Consiglio Comunale può approvare la stipulazioni di convenzioni con altri comuni per la gestione associata dellufficio del Segretario Comunale.
Lo stato giuridico ed il trattamento economico del Segretario Comunale sono stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.
E titolare delle seguenti competenze di carattere generale:
Svolge compiti di collaborazione e funzione di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dellente in ordine alla conformità dellazione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti. Destinatari dellattività consultiva e collaborativa del Segretario non sono solo gli organi politici ( Sindaco, Consiglio e Giunta) ma anche gli uffici dellEnte; a tal riguardo i responsabili di servizio, ferma restando la competenza allemanazione degli atti e lassunzione delle conseguenti responsabilità, qualora necessitino di un supporto giuridico a sostegno di una determinazione, possono richiedere verbalmente o per iscritto un parere al Segretario Comunale, ovvero richiedere al Sindaco lacquisizione di un parere legale.
Partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e ne cura la verbalizzazione anche tramite persona di fiducia.
E attributario di una potestà rogatoria generalizzata nei confronti di tutti i contratti in cui lente sia parte, ivi compresi i contratti di mutuo, di donazione, concessioni e convenzioni urbanistiche, salvo quando non sia necessario ricorrere allassistenza di un notaio per motivi di carico di lavoro ed estrema complessità della materia; può altresì autenticare scritture private ed atti unilaterali nellinteresse dellEnte;
Sottoscrive le deliberazioni degli organi collegiali;
Attesta lavvenuta esecutività delle deliberazioni degli organi collegiali.
Presiede lufficio comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni popolari e dei referendum e riceve le dimissioni del Sindaco, degli Assessori, dei Consiglieri nonché le proposte di revoca e di sfiducia.
Spetta al Segretario Comunale lesercizio delle competenze tutte proprie del direttore generale qualora sia stato investito di detto ruolo; la sovrintendenza ed il coordinamento dei responsabili di servizio, al fine di garantire rispettivamente sia lunità di indirizzo amministrativo e sia la prevenzione e/o risoluzione di conflitti che possono insorgere tra responsabili di aree, siano essi positivi o negativi, reali o virtuali e lesercizio di tutte quelle altre competenze espressamente individuate nel regolamento sullordinamento degli uffici e dei servizi.
Resta ferma la facoltà del Sindaco di conferire al Segretario ulteriori attribuzioni nellambito di quelle proprie del capo dellamministrazione, e con esclusione di quelle a rilevanza squisitamente politica.
Il Segretario per lesercizio delle proprie funzioni si avvale della struttura, dei servizi e del personale dellEnte.
Art.35
Vice Segretario Comunale
La dotazione organica del personale potrà prevedere un Vicesegretario a cui compete esclusivamente la sostituzione del Segretario Comunale in caso di assenza od impedimento. Laffidamento dellincarico deve avvenire da parte del Capo dellAmministrazione ad una delle figure apicali dellente che sia necessariamente in possesso del requisito richiesto per laccesso al concorso propedeutico allammissione al corso per liscrizione allalbo dei segretari comunali e provinciali, ossia il diploma di laurea in giurisprudenza, economia e commercio o scienze politiche.
Art.36
Nomina del Segretario Comunale a direttore generale
Il Sindaco può affidare con apposito decreto le funzioni di direttore generale al Segretario Comunale.
Il Sindaco, procede alla nomina con proprio atto, reso esecutivo dal responsabile del servizio finanziario con lapposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria. Il concerto del responsabile del servizio finanziario ha ad oggetto lassunzione dellimpegno di spesa.
Al Segretario Comunale compete una indennità di direzione generale nella misura determinata dalla Giunta, qualora non fosse stata stabilita dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria.
In ogni caso qualora e sino a che non si sia provveduto alla nomina del direttore generale compete al Segretario Comunale la sovraintendenza allo svolgimento delle funzioni ed il coordinamento dellattività dei responsabili di servizio.
Art.37
Competenze del Segretario Comunale nominato direttore generale.
1. Competenze al Segretario Comunale nominato Direttore Generale:
- lattuazione degli indirizzi e degli obiettivi determinati dagli organi politici, avvalendosi dei responsabili di servizio;
- la sovraintendenza in generale alla gestione dellEnte garantendo il perseguimento di livelli ottimali di efficienza e di efficacia;
- la proposta del piano delle risorse finanziarie e degli obiettivi da sottoporre allapprovazione della Giunta per il tramite del Sindaco;
- la predisposizione del piano dettagliato degli obiettivi;
- il coordinamento e la sovraintendenza dei responsabili di servizio e dei responsabili del procedimento;
- la definizione dei criteri generali per lorganizzazione degli uffici, previa informazione alle rappresentanze sindacali e nel rispetto dei criteri individuati dalla fonte legislativa e delle direttive del capo dellamministrazione;.
- ladozione di misure per lanalisi e la valutazione dei costi dei singoli uffici;
- la determinazione degli orari di servizio e di apertura al pubblico, previa informazione alle rappresentanze sindacali ed eventuale esame congiunto e nel rispetto dei criteri di legge , dei contratti collettivi e del potere di coordinamento del Sindaco;
- ladozione delle misure per linterconcessione sia tra uffici della stessa amministrazione, che con altre amministrazioni;
- ladozione degli atti di competenza dei responsabili di servizio inadempienti, previa diffida;
- ogni altra competenza attribuitagli dal presente regolamento.
Entro quindici giorni dalla chiusura dellesercizio finanziario il Segretario nominato Direttore generale relaziona alla Giunta sullandamento della gestione dellanno precedente per ciascun settore di attività dellente.
La Giunta entro i successivi quindici giorni si esprime con motivato parere, confermando la fiducia al Direttore, o adottando provvedimento di revoca ove il livello dei risultati non risulti soddisfacente.
Art.38
Convenzione per il servizio di direzione generale
LEnte può stipulare con altri Comuni, con popolazione inferiore a quindicimila abitanti, una convenzione avente per oggetto il servizio di direzione generale.
Complessivamente la popolazione dei Comuni convenzionati deve essere pari ad almeno quindicimila abitanti.
Nellipotesi di cui al comma 1, i criteri per la nomina del direttore generale sono stabiliti in sede di convenzione così come in essa sono individuate procedure e competenze per la nomina.
La competenza a deliberare la convenzione spetta al Consiglio Comunale.
Art.39
Controllo per la valutazione del personale
Le prestazioni del personale dipendente, ivi comprese quelle dei Responsabili dei servizi, sono soggette a valutazione da parte di apposito nucleo.
Il Nucleo di valutazione, composto da esperti nominati dal Sindaco, annualmente verifica, anche sulla base del controllo di gestione, i risultati dellattività amministrativa, in attuazione di criteri e procedure predeterminati con apposita deliberazione della Giunta Comunale. Ai componenti del nucleo può essere affidato, con lo stesso atto di nomina, di controllo di gestione.
Il sistema d valutazione deve rispondere ai requisiti di neutralità, obiettività e trasparenza. La valutazione dovrà essere rivolta a dirigere e guidare lorganizzazione dellEnte verso la realizzazione dei fini istituzionali.
La relazione contenente i giudizi sul personale valutato costituisce presupposto per lerogazione dei trattamenti economici accessori che la legge o i contratti collettivi di lavoro subordinano a procedure valutative.
Il procedimento di valutazione è improntato, in generale, ai principi ed alle garanzie dettate per il pubblico impiego ed in particolare deve attenersi alle seguenti prescrizioni:
a) conoscenza dellattività del valutato;
b) partecipazione al procedimento, con acquisizione in contraddittorio delle giustificazioni dellinteressato, qualora il giudizio non sia positivo.
TITOLO V
Organizzazione territoriale e forma associative
Art.40
Principio di cooperazione
Lattività dellente, diretta a conseguire uno o più obiettivi dinteresse comune con gli altri enti locali, si organizza avvalendosi dei moduli e degli istituti previsti dalla legge attraverso accordi ed intese di cooperazione.
Art.41
Convenzioni
Il Comune promuove la collaborazione, il coordinamento e lesercizio associato di funzioni, anche individuando nuove attività di comune interesse, ovvero lesecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e di programmi speciali ed altri servizi, privilegiando la stipulazione di apposite convenzioni con altri enti Locali o loro enti strumentali.
Le convenzioni contenenti gli elementi e gli obblighi previsti dalla legge, sono approvate dal Consiglio Comunale a maggioranza assoluta dei componenti.
Art.42
Consorzi
Il Consiglio Comunale, in coerenza ai principi statutari, promuove la costituzione del Consorzio tra enti locali per realizzare e gestire servizi rilevanti sotto il profilo economico od imprenditoriale, ovvero per economia di scala qualora non sia conveniente listituzione di azienda speciale e non sia opportuno avvalersi delle forme organizzative per i servizi stessi, previste nellarticolo precedente.
La convenzione deve prevedere lobbligo di pubblicazione degli atti fondamentali del consorzio negli albi pretori degli enti contraenti.
Il Consiglio comunale, unicamente alla convenzione, approva lo statuto del consorzio che deve disciplinare lordinamento organizzativo e funzionale del nuovo Ente secondo le norme previste per le aziende speciali dei comuni, in quanto compatibili.
Il Consorzio assume carattere polifunzionale quando si intendono gestire da parte dei medesimi enti locali una pluralità di servizi attraverso il modulo consortile.
Art.43
Accordi di programma
Il Comune per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in leggi speciali o settoriali che necessitano dellattivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e lintegrazione dellattività di più soggetti interessati, promuove e conclude accordi di programma.
Il Sindaco definisce e stipula laccordo, previa deliberazione dintenti del Consiglio Comunale con losservanza delle altre formalità previste dalla legge e nel rispetto delle funzioni attribuite con lo Statuto.
TITOLO VI
Finanza e Contabilità
Art.44
Autonomia finanziaria
Nel rispetto dei principi costituzionali e delle legge in materia di finanza pubblica il Comune ha autonomia finanziaria, fondata su certezza di risorse proprie trasferite.
Entro il mese di dicembre di ciascun anno o nel diverso termine stabilito dalla legge, il Consiglio comunale delibera il bilancio di previsione per lanno successivo.
Il bilancio è corredato dalla relazione previsionale e programmatica, redatta per programmi, progetti ed interventi, che evidenzi in maniera distinta la spesa corrente, consolidata, la spesa di sviluppo e quella destinata agli investimenti.
Prima dellinizio dellesercizio finanziario la Giunta approva il piano delle risorse finanziarie e degli obiettivi, attraverso il quale predetermina gli obiettivi ed il livello qualitativo e quantitativo dei servizi e delle prestazioni allutenza ed assegna ai responsabili dei servizi la dotazione finanziaria, strumentale e di personale necessaria per lordinaria gestione e lattuazione degli interventi programmati.
Nel corso dellesercizio lazione amministrativa è strettamente correlata al costante mantenimento dellequilibrio economico e finanziario ed è soggetta a verifica ed aggiornamenti, in relazione alla realizzazione delle entrate e allandamento della spesa.
I risultati della gestione sono rilevati mediante contabilità economica e dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del bilancio finanziario, il conto economico e quello del patrimonio, secondo le disposizioni di legge e del regolamento di contabilità.
La Giunta municipale entro il trenta giugno di ciascun anno presenta al Consiglio per lapprovazione il bilancio consuntivo dellanno precedente, accompagnato da una relazione illustrativa dei risultati della gestione, in rapporto alle risorse economiche conseguite e agli obiettivi definiti in sede revisionale e programmatica.
I contenuti significativi e caratteristici del bilancio annuale saranno resi noti ai cittadini e agli organismi della partecipazione con adeguati mezzi informativi.
Art.45
Potestà impositiva in materia tributaria
Il Comune è titolare di potestà impositiva autonoma, che esercita attraverso lapplicazione di imposte e tasse e la riscossione di tariffe, corrispettivi e contributi per lerogazione dei servizi comunali.
La potestà impositiva in materia tributaria viene svolta dal Comune, nel rispetto dei principi dettati dallo statuto del contribuente in ambito locale mediante adeguamento dei relativi atti amministrativi.
Lorgano competente a rispondere allistituto dellinterpello è il Responsabile dellufficio tributi.
Il Comune è tenuto ad assicurare la conoscibilità degli atti attraverso la loro notifica al contribuente.
E fatto altresì espresso divieto di richiedere documentazioni ed informazioni al contribuente che siano già in possesso dellEnte o di altra Pubblica Amministrazione indicate dal Cittadino.
Il Comune applica le imposte tenendo conto della capacità contributiva dei soggetti passivi secondo i principi di progressività stabiliti dalla Costituzione ed applica le tariffe in modo da privilegiare le categorie più deboli della popolazione.
Art.46
Demanio e patrimonio
I beni di proprietà del Comune sono soggetti, in relazione alla natura e alla destinazione, al regime giuridico proprio del demanio e del patrimonio degli enti pubblici.
La gestione dei beni comunali si ispira ai principi della conservazione, della valorizzazione e dellutilità pubblica.
I beni non impiegati per fini istituzionali dellente e non strumentali alla erogazione dei servizi, sono dati di norma in locazione o in uso, compatibilmente con la loro natura, a canoni tali da conseguire unadeguata redditività e fissati con apposita deliberazione giuntale.
I beni comunali, mobili ed immobili, sono registrati in apposito inventario da redigere, in conformità alle disposizioni di legge, secondo i principi e le tecniche della contabilità patrimoniale. Linventario è tenuto aggiornato da un funzionario designato dal Sindaco. Il funzionario incaricato delle tenuta, dellinventario, dei beni ha altresì lobbligo di conservare i titoli, gli atti e le scritture relative al patrimonio del Comune.
Art.47
Revisione economico-finanziaria
Un Revisore dei Conti , nominato dal Consiglio Comunale esercita la vigilanza sulla regolarità contabile, economica e finanziaria della gestione del Comune e delle istituzioni.
Il Revisore attesta la veridicità delle scritture contabili e la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione che accompagna la proposta di deliberazione del conto consuntivo.
La relazione deve evidenziare i dati e gli elementi necessari per la valutazione del livello di produttività ed economicità della gestione ed esprime suggerimenti e proposte tese a migliorare lefficienza ed i risultati.
Nellesercizio delle sue attribuzioni, il Revisore dei Conti ha accesso a tutti gli uffici comunali per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari per lespletamento dellincarico ed ha diritto ad ottenere direttamente dagli stessi copia degli atti e dei documenti necessari.
Il regolamento di contabilità definisce le funzioni del Revisore dei Conti e può attribuire allo stesso ulteriori compiti di verifica e controllo, rispetto, a quelli previsti dalla legge, nonché di supporto allattività degli organi amministrativi dellente.
Il regolamento di contabilità disciplina lorganizzazione ed il funzionamento dellorgano, le modalità di presentazione al Consiglio Comunale del referto su gravi irregolarità della gestione e specifica i rapporti del revisore con gli organi elettivi e burocratici.
Il Comune mette a disposizione del Revisore le strutture logistiche ed i mezzi necessari per lo svolgimento dei propri compiti.
Art.48
Tesoreria
Lattività finanziaria del Comune viene espletata attraverso il servizio di Tesoreria con le modalità previste dalla legge in materia di ordinamento finanziario e dal regolamento di contabilità.
Art.49
Controllo di gestione e controllo di qualità
Al fine di verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati, nonché lefficienza, lefficacia e leconomicità della gestione, è istituito il controllo di gestione nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti.
Per i servizi gestiti direttamente dallEnte e per quelli eventualmente erogati attraverso le istituzioni, deve essere posto in essere un sistema di rivelazioni dei costi dei ricavi secondo le tecniche della contabilità economica analitica, tenendo conto dellarticolazione organizzativa degli uffici e dei servizi.
Per lesercizio del controllo di gestione il Comune può avvalersi di professionalità esterne allente o di società ed organismi specializzati.
Nei servizi erogati allutenza il Comune definisce gli standard qualitativi e quantitativi delle prestazioni e determina indici e parametri idonei a misurare e valutare i risultati conseguiti.
Il livello qualitativo e quantitativo dei servizi è periodicamente verificato con gli utenti attraverso idonee forme di consultazione anche a campione, ed è costantemente adeguato al mutare delle esigenze e della domanda.
TITOLO VII
Disposizione finale
Art.50
Entrata in vigore dello statuto
Lo statuto comunale entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione allalbo pretorio abrogando completamente quello precedente.
Il presente statuto, conservato nellarchivio storico del Comune, è inviato al Ministero dellInterno, anche su supporto magnetico, per essere inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti e nel sito internet http:cedweb.mininterno.it