AGRICOLTURA

D.P.G.R. 18 aprile 2001, n. 39

Art. 24, l.r. 4.9.1996, n. 70 - Comitato regionale di coordinamento delle attività venatorie e per la tutela della fauna selvatica - Rinnovo

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 33-2643

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA) - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Interventi a titolarita’ regionale - Misura I (Azione 16), Misura N (Azioni N1, N2, N3 intervento a), Misura S (iniziative a, c, d), Misura T (Azione T2) - Quantificazione delle necessita’ finanziarie per il periodo 2000-2006

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 73-2682

Attribuzione di capitoli del Bilancio della Regione per l’anno 2001 alle Direzioni competenti dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca (art. 17, I comma, lettera c) della L.R. 8 agosto 1997, n. 51) - 3^ assegnazione. Lire 7.258.682.770=

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 74-2683

Legge regionale 22.12.1995 n. 95, art. 11 - Rinnovo della Commissione Regionale Consultiva per l’Agroindustria

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 75-2684

L.R. n. 63/78, art. 46 e successive modificazioni ed integrazioni - Sovvenzioni ordinarie annuali alle Organizzazioni Professionali Regionali dei Coltivatori Diretti - Disposizioni per l’anno 2001

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 76-2685

Reg. CEE 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e commercializzazione del miele. Adozione programma regionale 2001-2002

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 77 - 2686

Criteri per l’esecuzione di trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei sulla vite per la campagna 2001

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 78-2687

Programma regionale nel settore dell’acqualcoltura e della pesca professionale per il periodo 2000-2006, quale complemento di programmazione regionale al DOCUP nazionale “Azioni strutturali nel settore della Pesca 2000 - 2006, Regioni fuori obiettivo n. 1". Approvazione

Codice 11.3
D.D. 25 gennaio 2001, n. 17

Legge regionale 22 dicembre 1995, n. 95 (Interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese). Reimpegno e liquidazione del contributo in conto capitale in favore della Cantina Tre Castelli s.c.r.l. con sede in Montaldo Bormida (AL). L. 41.611.050 capitolo 27190/2001

Codice 11
D.D. 30 gennaio 2001, n. 19

Convenzione-quadro tra la Regione Piemonte e l’Istituto Finanziario Regionale Piemontese - FinPiemonte S.p.A. per incarico riguardante l’istruttoria di programmi di sviluppo agro-industriale - impegno parziale di lire 25.000.000 - cap. 1261/2001

Codice 11.2
D.D. 5 febbraio 2001, n. 20

L.R. n. 63/78, art. 41 - Impegno di spesa di L. 99.937 a integrazione della spesa di L. 3.867.200 già impegnata con Determinazione Dirigenziale n. 197 del 24 ottobre 2000. (cap. 12730/2001)

Codice 11.1
D.D. 5 febbraio 2001, n. 21

L.R. 8/7/99 n. 17 - Versamento alle Provincie del saldo sulle somme assegnate per il Fondo a finalità generale - L.R. 63/78 (Capitolo 16005/2000 - L. 3.225.000.000 - imp. 6784)

Codice 11.3
D.D. 5 febbraio 2001, n. 22

Legge regionale n. 59/96 (FIP) - Scheda agricoltura. Reimpegno del saldo del contributo a fondo perduto, concesso con Determinazione n. 91 del 23.7.1998 alla Società a.r.l. Centro Latte Cappello di Alba (CN). L. 6.000.000 (cap. 27190/2001)

Codice 11.3
D.D. 5 febbraio 2001, n. 23

L.r. n. 43/94 e n. 40/95 (FIP). Scheda n. 3 Agricoltura. Reimpegno del saldo del contributo a fondo perduto, concesso con D.G.R. n. 62-651 del 7.8.1995 alla Società a.r.l. Centro Latte Cappello di Alba (CN) L. 10.000.000 (cap. 27190/2001)

Codice 11.3
D.D. 7 febbraio 2001, n. 24

L:R: n. 63/78 art. 51 - Acquisto macchine ed attrezzature - Reimpegno de contributo a fondo perduto, concesso con determinazione n. 269 del 26/11/98 alla Soc. Coop. C.A.P.I. a r.l. di Vercelli L. 19.800.000 capitolo 27190/2001

Codice 11.1
D.D. 8 febbraio 2001, n. 26

Programmazione 2000-2006. Piano di Sviluppo Rurale Regionale ai sensi del Regolamento (CE) n. 1257/99 - Versamento n. 2 all’AGEA di L. 7.000.000.000 - Capitolo 21012/2000 - imp. 4241

Codice 11.2
D.D. 9 febbraio 2001, n. 27

L.R. n. 63/78 art. 41 - Partecipazione alla Mostra specializzata dell’Agroalimentare (MEDIAL) di Palermo. Spesa di L. 43.200.000 (cap. 12730/2001)

Codice 11.2
D.D. 9 febbraio 2001, n. 28

L.R. n. 63/78 art. 41 - Partecipazione del Piemonte agroalimentare al MEDIAL di Palermo. Concessione contributi in c/c di L. 108.000.000 (cap. 13330/2001)

Codice 11.2
D.D. 12 febbraio 2001, n. 29

L.R. n. 63/78 art. 41 - Impegno di spesa di L. 1.080.000 a integrazione della spesa di L. 25.680.000 già impegnata per L. 15.600.000 con la Determinazione Dirigenziale n. 363 del 30/11/1999 e per L. 10.080.000 con la Determinazione Dirigenziale n. 180 del 10/10/2000. (Cap. 12730/2001)

Codice 11.2
D.D. 12 febbraio 2001, n. 30

L.R. n. 63/78, art. 41 - Concessione contributo integrativo di L. 130.000.000 alla Società Orticola Verbanese per la partecipazione a Euroflora di Genova dal 21 aprile al 1 maggio 2001. (Cap. 13330/2001)

Codice 11.4
D.D. 13 febbraio 2001, n. 31

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) - Programma Operativo 1994/99, II tranche. Ditta: Irvas S.p.A. - Via Umberto I, 115 - Priocca (CN). Proroga ultimazione lavori di cui alla determinazione n. 387 del 22/12/1999 di approvazione del progetto

Codice 11.4
D.D. 13 febbraio 2001, n. 32

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) - Programma Operativo 1994/99, I tranche. Ditta: Lovovo Agroalimentare S.r.l. con sede in Morozzo (CN). Proroga data ultimazione lavori di cui alla Determinazione n. 95 del 29/06/2000

Codice 11.1
D.D. 14 febbraio 2001, n. 33

Indagine ISTAT sui risultati economici delle aziende agricole (REA) nel 1999. Liquidazione alle Amministrazioni Provinciali ed alle Organizzazioni Professionali Agricole degli importi a titolo di rimborso spese per il proprio personale impegnato nella rilevazione e revisione dei dati. D.D. n. 253 del 12/12/2000 - Integrazione impegno di lire 714.100 capitolo 12880/2001

Codice 11.4
D.D. 15 febbraio 2001, n. 34

Regolamento (CEE) 208/93 - Obiettivo 5b. Misura I.5 - tipologia D1. Variante al progetto presentato dalla Società Cooperativa Cantina Sociale di Tortona (AL). Ammodernamento e potenziamento dello stabilimento di Villaromagnano

Codice 11.4
D.D. 5 marzo 2001, n. 39

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) Programma Operativo 1994/99, II tranche. Ditta: Cooperativa Solidarietà Tre S.C.R.L. - Via Donizetti 7/9 - Carmagnola (TO). Proroga ultimazione lavori di cui alla determinazione n. 170 del 28/07/1999 di approvazione del progetto

Codice 11
D.D. 6 marzo 2001, n. 40

Affidamento incarico per istruttoria e controllo tecnico-amministrativo di progetti agroindustriali finanziati dalla Regione Piemonte - spesa lire 100.000.000 - cap. 10870/2001

Codice 11.4
D.D. 9 marzo 2001, n. 43

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) Programma Operativo 1994/99, II tranche. Ditta: Quaranta Frutta S.r.l. con sede in Lagnasco (CN). Proroga data ultimazione lavori di cui alla Determinazione n. 321 del 17/11/1999

Codice 11.3
D.D. 12 marzo 2001, n. 44

L.r. n. 63/78 art. 14. Reimpegno del contributo in conto capitale in favore della Soc. Coop. L’Alternativa della Primavera a.r.l. con sede in Saluggia (VC). Determinazione Dirigenziale n. 25 del 7.2.2001. Parziale rettifica

Codice 11.2
D.D. 14 marzo 2001, n. 46

Programma regionale “Comunicazione ed Educazione Alimentare” di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (P.I.C.) affidamento incarico ed impegno di spesa di L. 370.000.000 (cap. 12818/2001)

Codice 11.2
D.D. 15 marzo 2001, n. 47

L.R. n. 63/78 art. 41 - Attività promozionali - Intervento editoriale sulla rivista Civiltà del Bere e realizzazione relativo estratto. Spesa complessiva di L. 63.900.000 IVA compresa (12730/2001)

Codice 12.4
D.D. 6 febbraio 2001, n. 4

Interreg II Italia/Francia (Alpi) 1994 - 1999 - Progetto: “Strategie di sviluppo delle filiere ovicaprine del Piemonte e della P.A.C.A.” - Beneficiario Pro.Zoo.A. Ovicaprini Carne (TO) - Reimpegno e liquidazione di Lire 1.186.650, Cap. 27190/01

Codice 12.4
D.D. 7 febbraio 2001, n. 5

Servizi di sviluppo agricolo - L.R. 12.10.1978 n. 63, artt. 47 e 48 - Iniziative di divulgazione in campo agricolo, anno 2001 - Contributo L. 20.000.000 - (Cap. 13480/01)

Codice 12.3
D.D. 5 marzo 2001, n. 7

L.R. 63/78, art. 47. Spese per le attività ed il funzionamento dei laboratori agrochimici e fitopatologici e dell’agrometeorologia del Settore Fitosanitario regionale. Modifica determinazione n. 90 del 13.07.00 (Cap. 12990/2000, I. n. 3231). Liquidazione fattura

Codice 13.1
D.D. 23 febbraio 2001, n. 25

L.R. 21/99 - art. 65 - comma 2 - Seminario di studio: “Una nuova politica dell’irrigazione: piano regionale per le attività di bonifica e d’irrigazione ed il riordino dei consorzi di irrigazione” - Affidamento incarico a Risorse Idriche S.p.A. - L. 42.000.000 - cap. 12655/2001

Codice 13.1
D.D. 28 febbraio 2001, n. 27

L.R. 63/78 - art. 30 e 36 - Reimpegni in conto capitale per impianti irrigui ed acquedotti rurali - L. 508.132.600 - cap. 27190/01

Codice 13.1
D.D. 12 marzo 2001, n. 31

Contributi in conto capitale previsti dal Reg. (CE) n. 1257/99 - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006. Misura Q: gestione delle risorse idriche in agricoltura per la realizzazione di opere irrigue collettive. Individuazione dei beneficiari, dei contributi ammissibili e della spesa complessiva

Comunicazione dell’Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca

Richiesta di riconoscimento ai sensi dell’art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92: Indicazione Geografica protetta salame Cremona

Comunicazione dell’Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca

Richiesta di riconoscimento ai sensi dell’art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92: Denominazione di origine protetta Quarantina Bianca Genovese

ASSISTENZA

D.G.R. 17 aprile 2001, n. 20 - 2784

LL.RR. nn. 18/94 e 76/96, artt. 15,16 e 17 - Fondo di rotazione per i prestiti a tasso agevolato alle cooperative sociali iscritte all’albo regionale: innalzamento della quota di partecipazione regionale al 70% del finanziamento complessivo e approvazione dei criteri e delle modalità di presentazione delle domande. Revoca della D.G.R. n.134-21352 del 29.7.97

Codice 30.1
D.D. 12 aprile 2001, n. 126

Programma 2000 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. n. 64/89 e D.lgs. n. 286/98 attuativo della L. n. 40/98 - Disciplina e norma sulla condizione dello straniero. Assegnazione ed erogazione contributi per un totale di L. 4.517.916.000 di cui 1.100.000.000 disponibili sul Cap. n.12000/2000 e L. 3.517.916.000 disponibili sul Cap. n. 11918/2000 del bilancio regionale

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 11-2621

Educandato Orfanotrofio “Mons. Gandolfi” di Montiglio (AT). Estinzione

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 12-2622

Asilo Infantile “Nitardi” di Villafalletto, fraz. Gerbola. Estinzione

ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 50-2659

D.G.R. n. 126-712 del 31.7.2000. Associazione Emilia Orio Calosso. Approvazione modifica statutaria

CACCIA

Codice 13.4
D.D. 13 febbraio 2001, n. 12

Rinnovo concessione azienda faunistico-venatoria “L’Agraria” (AT)

CAVE E TORBIERE

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 18-2628

Accantonamento ed assegnazione di L. 3.000.000 (cap. 10590/2001) alla Direzione Industria per il pagamento dei compensi spettanti ai componenti la Commissione Tecnico-Consultiva “Cave e Torbiere” L.R. 69/1978 per il periodo gennaio-febbraio 2001

COMMERCIO

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 66-2675

L.R. 50/94 “Iniziative per l’attuazione di accordi di collaborazione fra la Regione ed entità istituzionali di paesi esteri” Protocollo di collaborazione con Unioncamere Piemonte e Centro Estero Camere Commercio Piemontesi per l’attuazione di strutture operative

COMUNICAZIONE

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 40-2649

L.R. n. 3 del 22/01/2001. Accantonamento di L.3.457.000.000 sui competenti capitoli di bilancio della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 41-2650

Affidamento di incarico onorifico al Dr. Itzhak Pakin quale coordinatore dei rapporti tra Regione Piemonte ed Israele

CONTENZIOSO

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 2-2612

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso pareri dei Servizi regionali Geologico di Cuneo e Gestione Beni Ambientali e del Corpo Forestale di Stato di Cuneo concernenti domanda di coltivazione cava nel Comune di Bagnolo Piemonte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 3-2613

Autorizzazione a resistere al giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino proposto da un privato per ottenere il risarcimento dei danni causati da animali selvatici. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giulietta Magliona

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 4-2614

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al Giudice di Pace di Torino proposto da un privato per ottenere il risarcimento dei danni causati da animali selvatici. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 5-2615

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il Tribunale di Saluzzo proposto da un privato avverso determinazione prot. n. 966 del 6.9.2000 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 6-2616

Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti al T.A.R. Piemonte proposti da Comunità Montana e da Comuni per l’annullamento della D.G.R. n. 27-1912 del 7.1.2001. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 7-2617

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte proposto da un’Associazione per l’annullamento della D.G.R. n. 27-1912 del 7.1.2001. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giulietta Magliona

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 8-2618

Liquidazione parcella all’avv. Teodoro Crupi. Spesa complessiva L. 18.146.869 (cap. 10560/2001)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 80-2689

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso determinazione 5.1.2001 n. 1 del Dirigente Settore Gestione Beni Ambientali concernente diniego di attivare coltivazione mineraria in Comune di Rifreddo. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 81-2690

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato per l’annullamento, previa sospensione, della determinazione dirigenziale n. 1 del 10.1.2001 e del provvedimento prot. n. 942/21.2 del Dirigente del Settore Offerta Turistica. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 82-2691

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato per l’annullamento, previa sospensione, della D.G.R. n. 50-29540 del 1.3.2000 e della determinazione dirigenziale n. 1 del 10.1.2001. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 83-2692

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti la Corte d’Appello di Torino proposto da una società per ottenere la riforma della sentenza del Tribunale di Torino n. 682/2000 concernente la richiesta di corresponsione di interessi e rivalutazione per ritardato pagamento di sovvenzione di esercizio. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

D.G.R. 5 aprile 2001, n. 2-2697

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino proposto da privato cittadino per ottenere il risarcimento di presunti danni subiti in seguito ad una collisione con un cinghiale. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Alessandro Mattioda

DELEGA DI FUNZIONI

D.P.G.R. 23 aprile 2001, n. 40

Assegnazione temporanea delle funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale

DIRITTO ALLO STUDIO

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 65-2674

L.R. 29/99, art. 2, comma 3 - Approvazione delle convenzioni con l’Universita’ degli Studi di Torino, con il Politecnico, con l’Universita’ del Piemonte Orientale e con l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario

ECONOMIA MONTANA E FORESTE

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 34-2644

Spese di funzionamento dei Settori decentrati della Direzione Economia Montana e Foreste per l’anno 2001. Accantonamento della somma di L. 55.000.000 sul capitolo 10450/01 a favore della Direzione Economia Montana e Foreste

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 79-2688

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16, art. 29 - DGR n. 39-432 del 10/07/2000 di approvazione della graduatoria dei progetti integrati delle Comunita’ Montane presentati entro il 31/03/2000. Accantonamento a favore della Direzione regionale Economia Montana e Foreste della somma di L. 3.837.150.000 (cap. 23252/2001)

Codice 14.4
D.D. 16 gennaio 2001, n. 14

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Svincolo deposito cauzionale - Ditta: Panero Giulio e Faccenda Graziella da Sanfrè (CN) - Lavori eseguiti in Comune di Sanfrè - Reimpegno di lire 1.000.000 sul Cap. 15940/2001

Codice 14.4
D.D. 18 gennaio 2001, n. 28

Reg. CEE 2081/93 ob 5b misura II.1. Protezione, valorizzazione e conservazione del patrimonio forestale - Reimpegno di lire 14.703.252 sul Cap. 27190/2001 a favore della Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana - Apertura di credito al Funzionario delegato del Settore Economia Montana - Coordinamento e gestione delle attività territoriali di Cuneo

Codice 14.7
D.D. 18 gennaio 2001, n. 29

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Enel Distribuzione S.p.A. - Esercizio di Alessandria - Comuni: Cartosio e Ponzone (AL) - Tipo di intervento: autorizzazione per realizzazione impianto elettrico a bassa tensione 400 V in cavo aereo

Codice 14.7
D.D. 25 gennaio 2001, n. 38

Spese per salari e stipendi agli operai ed impiegati a tempo indeterminato assunti per l’esecuzione delle opere previste agli artt. 23 e 25 della L.R. 63/78 in base al C.C.N.L. e Contratto Integrativo Regionale per gli addetti alla sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Impegno della somma di L. 260.000.000 sul Capitolo 13768/2001 e apertura di credito

Codice 14.7
D.D. 29 gennaio 2001, n. 40

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Grosso Gabriele-Legale Rappresentante della Società “Grosso S.a.s. di Grosso Gabriele e C.” - Comune: Gavi (AL) - Tipo di intervento: autorizzazione ad eseguire movimenti di terra necessari per le opere di urbanizzazione primaria dell’area a destinazione residenziale a P.E.C.O.

Codice 14.7
D.D. 31 gennaio 2001, n. 43

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Meli Salvatore - per conto della ditta “Edilcase di Meli Salvatore” - Comune: Cantarana (AT) - Tipo di intervento: autorizzazione per costruzione di un fabbricato unifamiliare sul lotto “F” e sistemazione delle aree di pertinenza P.E.C.O. RC3

Codice 14.3
D.D. 8 febbraio 2001, n. 58

L.R. 72/95 art. 21 - D.G.R. n. 286-14773 del 29/11/1996. Reimpegno e liquidazione della somma di L. 41.821.000.// sul Cap. 27190/2001 a favore della C.M. Bassa Valle Susa e Val Cenischia per la corresponsione dell’anticipo del contributo in conto capitale, relativo al progetto denominato: “Realizzazione area di parcheggio in località Montebenedetto”

Codice 14.7
D.D. 8 febbraio 2001, n. 59

Legge Regionale 2.07.1999 n. 16. Approvazione variante Progetto Speciale Integrato denominato “Centro di vinificazione collettiva a servizio delle aziende vitivinicole della Comunità Montana” anno 1999. Beneficiario: Comunità Montana Alta Val Lemme ed Alto Ovadese. Bosio (AL)

Codice 14.7
D.D. 9 febbraio 2001, n. 60

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Comune di Formazza - Comune: Formazza (VB) - Tipo di intervento: autorizzazione costruzione seggiovia biposto ad agganciamento fisso denominata “Sagersbodenh” - Approvazione variante

Codice 14.7
D.D. 12 febbraio 2001, n. 62

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Moriggia Carla - Comune: Calamandrana (AT) - Tipo di intervento: autorizzazione per interventi di spianamento, rimodellamento delle pendenze, opere di contenimento terra armata relativi alla piantumazione di nuovo vigneto

Codice 14.7
D.D. 13 febbraio 2001, n. 63

Legge 14.02.1992 n. 185 - art. 3, comma 3, lettera b. Ripristino di opere di bonifica montana danneggiate dagli eventi alluvionali del Novembre 1994. Reimpegno di L. 500.000.000 e liquidazione a favore della Comunità Montana Valli Curone Grue Ossona - Cap. 21916/2001

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 67

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Drofin s.a.s. (Legale Rappresentante sig. Drocco Claudio) con sede in Alba (CN), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di capannone ad uso industriale in Comune di Grinzane Cavour (CN) - località Via Borzone, 42

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 68

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Autostrada TO - SV S.p.A. con sede in Moncalieri (TO), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di sistemazione e sagomatura alveo T. Morey mediante gabbionate e georete - rete di raccolta acque - Comune di Niella Tanaro (CN) - località Torrente Morey

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 69

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Autostrada TO - SV S.p.A. con sede in Moncalieri (TO), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione alveo affluente T. Morey mediante materassi metallici e gabbionate - rete di raccolta acque - Comune di Niella Tanaro (CN) - località Torrente Morey 2

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 70

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Autostrada TO - SV S.p.A. con sede in Moncalieri (TO) per modificazione suolo necessaria alla realizzazione alveo Rio del Frocco e realizzazione rete di raccolta acque - Comuni di Niella Tanaro e Mondovì - località Rio del Frocco

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 71

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Savigliano (CN) - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT e BT, in parte aereo ed in parte sotterraneo, in Comune di Crissolo (CN) - località Serre e Pian della Regina

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 72

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - Direzione Piemonte e Valle d’Aosta - con sede in Torino, per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT aereo in Comune di Barge (CN) - località Ponte Basso - Strada per Giala

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 73

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Alba (CN) - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT aereo nei Comuni di Santa Vittoria d’Alba e Monticello (CN) - località Borgo e SantàAntonio

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 74

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Cuneo - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT, in parte aereo ed in parte sotterraneo, nei Comuni di Boves e Robilante (CN) - località Rosbella e Malandrè

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 75

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Cuneo - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT e BT, in parte aereo ed in parte sotterraneo, in Comune di Priero (CN) - località San Bernardo - T. Cevetta

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 76

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta BOR.GIO. s.a.s. (Legale Rappresentante sig. Borletto Michele) con sede in Torino, per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di fabbricato di civile abitazione in ambito P.E.C. - Comune di Novello (CN) - località Le Strette

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 77

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Soc. Immobiliare “Vista su Alba” (Legale Rappresentante sig. Mondino Riccardo) con sede in Alba (CN) - Artusio Oreste e Artusio Onorino da Guarene (CN) - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di n. 6 fabbricati di civile abitazione - Comune di Guarene (CN) - località Castelrotto

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 78

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’Azienda Agricola Monsordo - Bernardina s.s. (Legale Rappresentante sig. Ceretto Marcello) con sede in Alba (CN), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di interventi per la ristrutturazione di fabbricati rurali con costruzione di una cantina interrata - Comune di Alba (CN) - località Cascina Bernardina

Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 79

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Revelli Adriano da Boves (CN), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di fabbricato seminterrato ad uso autorimessa - Comune di Limone Piemonte (CN) - località Rivalta

Codice 14.3
D.D. 14 febbraio 2001, n. 88

Legge 16 dicembre 1985 n. 752 e legge regionale 29 agosto 1986 n. 37 art. 4, modificata dalla legge regionale 9 agosto 1989 n. 46. Rinnovo della Commissione d’esame per l’accertamento dell’idoneità alla ricerca ed alla raccolta dei tartufi per la provincia di Cuneo

Codice 14.7
D.D. 20 febbraio 2001, n. 96

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Meli Salvatore per conto della Ditta Edilcase - Comune: Cantarana (AT) - Tipo di intervento: inserimento Lotto E) nel P.E.C.O. e nuova intestazione del D.P.G.R. di autorizzazione n. 767 del 03.03.1997

Codice 14
D.D. 5 marzo 2001, n. 109

L.r. 8/84 art. 31, comma 1, lettera b) - Approvazione contratto biennale tra la Regione Piemonte ed il Consorzio Fisia Teletron per l’assistenza tecnica in fase di gestione del sistema di monitoraggio elettronico automatico permanente e di comando e controllo per la prevenzione degli incendi boschivi e la manutenzione delle opere realizzate con contratto Rep. n. 4727 del 28 aprile 1995

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 110

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal geom. Caruso Elio, funzionario delegato del Settore Gestione Proprietà Forestali Reg.li e Vivaistiche di BI e VC, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 10400, 10430, 10450, 10490, 10520, 13766, 13768, 13770, 13790, 23100, 23324, 23332, 23333, 23335, 23342, 23343, 23345, 23430, 23434, 23995, 23996, del bilancio 1999 per complessive L. 1.860.288.354

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 111

Approvazione dei rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Iacomuzio Livio - funzionario delegato del Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Torino - nell’esercizio finanziario 1999 sui capitoli: 13822, 13823, del bilancio 1999 per l’importo complessivo di L. 346.773.295

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 112

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dall’arch. Persi Fausto e dal dr. Mannino Fulvio, funzionari delegati del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1998 sui capp.: 13770, 23100, 23110, 23324, 23326, 23332, 23333, 23334, 23335, 23342, 23343, 23344, 23345 del bilancio 1996, per l’importo complessivo di L. 2.473.610.479

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 113

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dall’arch. Persi Fausto e dal dr. Mannino Fulvio, funzionari delegati del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1998 sui capp.: 10250, 10400, 10520, 13766, 13768, 23100, 23324, 23326, 23332, 23334, 23342, 23344, 24785 del bilancio 1997, per l’importo complessivo di L. 488.291.812

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 114

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dall’arch. Persi Fausto e dal dr. Mannino Fulvio, funzionari delegati del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1998 sui capp.: 10250, 10400, 10410, 10450, 10520, 13766, 13768, 23326, 23334, 23344, del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 1.884.358.154

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 115

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Mannino Fulvio, funzionario delegato del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 10400, 13766, 13768, 23100, 23324, 23326, 23332, 23333, 23334, 23342, 23343, 23344, 23435 del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 1.851.151.538

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 116

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Mannino Fulvio, funzionario delegato del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 13766, 23100, 23324, 23326, 23332, 23334, 23342, 23344, 23435, 24785 del bilancio 1997, per l’importo complessivo di L. 2.862.815.583

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 117

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Mannino Fulvio, funzionario delegato del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 10400, 10450, 10520, 13766, 13768, 23100, 23333, 23335, 23343, 23345 del bilancio 1999, per l’importo complessivo di L. 1.810.103.346

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 118

Approvazione dei rendiconti pagamenti eseguiti dal geom. Caruso Elio, funzionario delegato del Settore Proprietà regionali Forestali e vivaistiche di BI e VC, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 23100, 23324, 23326, 23332, 23334, 23342, 23344, 23433, 24785 del bilancio 1997, per l’importo complessivo di L. 1.176.514.325

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 119

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal geom. Caruso Elio, funzionario delegato del Settore Gestione Proprietà regionali Forestali e Vivaistiche di BI e VC, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 13766, 13768, 23100, 23110, 23324, 23326, 23332, 23333, 23334, 23342, 23343, 23344, 23430, 23435 del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 2.274.771.351

Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 120

Approvazione dei rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Iacomuzio Livio, funzionario delegato del Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Torino - nell’esercizio finanziario 1999 sui capitoli: 13822, 13823 del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 109.061.885

Codice 14.4
D.D. 12 marzo 2001, n. 121

Legge statale n. 752/85 e leggi regionali n. 37/86 e n. 46/89 - Rinnovo riconoscimento tartufaia controllata - Comune di Cherasco (CN) - Ditta Bogetti Pier Giorgio

Codice 14.4
D.D. 12 marzo 2001, n. 122

Legge statale n. 752/85 e leggi regionali n. 37/86 e n. 46/89 - Rinnovo riconoscimento tartufaia controllata - Comune di Cherasco (CN) - Ditta Panero Giovanni

Codice 14.4
D.D. 12 marzo 2001, n. 123

Legge statale n. 752/85 e leggi regionali n. 37/86 e n. 46/89 - Rinnovo riconoscimento tartufaia controllata - Comune di Cherasco (CN) - Ditta Panero Francesco

Codice 14.4
D.D. 15 marzo 2001, n. 132

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 - art. 29. Comunità Montana Alta Langa (CN) - Progetto Integrato “Corte degli Scarampi di Prunetto” - Approvazione progetto esecutivo dell’importo complessivo di lire 2.013.368.000=

Codice 14
D.D. 15 marzo 2001, n. 133

Adesione all’Associazione A.E.M. (“Association des Elus de la Montagne” - Associazione Europea della Montagna). Sottoscrizione per l’anno 2001. Impegno e liquidazione di L. 13.553.890 (cap. 10940/2001)

Codice 14.2
D.D. 15 marzo 2001, n. 134

Applicazione in Piemonte del Reg. C.E.E. 867/90 - Contributi per il miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti della selvicoltura (cap. 21015/98 - imp. 330972 - Reimpegno e liquidazione di L. 17.109.900 (cap. 27190/2001)

Codice 14.2
D.D. 15 marzo 2001, n. 135

Programma Operativo Interreg II Italia-Francia 1994/99 - Misura 4.3 a regia pubblica - Progetto n. 33R - 2a fase “Gestione e promozione delle risorse silvo-pastorali montane - GESMO” - reimpegno e liquidazione di L. 120.362.731 sul cap. 27190/01

Codice 14
D.D. 15 marzo 2001, n. 136

L.R. 9 giugno 1994, n. 16. Articoli 2, 4 e 10 della Convenzione Rep. n. 5386 del 26/02/01 stipulata con il Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte. Istituzione del Gruppo di Lavoro Misto

Codice 14.4
D.D. 16 marzo 2001, n. 138

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 - art. 29 - Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana (CN) - Progetto Integrato “Interventi di strutturazione turistica nei Comuni di Cigliè e Raccacigliè” - Approvazione progetto definitivo dell’importo complessivo di lire 552.280.000=

EDILIZIA RESIDENZIALE

Comunicato del Presidente della Giunta regionale  23 aprile 2001, prot. n. 3642/18

Nomina Direttore Generale dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Novara - Presentazione candidature

FINANZE

Legge regionale 23 aprile 2001, n. 9

Disposizioni fiscali per l’acquisto delle benzine in territori regionali di confine.

FORMAZIONE PROFESSIONALE LAVORO

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 31-2641

L.R. 41/98, art. 2, comma 2, lett. d) - Dlgs 81/2000, art. 8, comma 1 - Pagamento assegno per attività socialmente utili e per nucleo familiare a favore di soggetti di cui all’art.2, comma 1 del decreto stesso per il periodo dal 01/05/2001 al 30/06/2001 - Assegnazione ed accantonamento della somma di lire 12.761.537.156 sul cap. 11420/2001 a favore della direzione Regionale 15 Formazione Professionale - Lavoro

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 69-2678

Circolare Ministeriale n. 92/2000 recante le disposizioni per la gestione del fondo relativo all’art. 9 della Legge 236/93, destinato alla realizzazione di interventi di formazione continua dei lavoratori dipendenti: assegnazione alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro delle relative quote di finanziamento. Spesa complessiva L. 27.889.570.310=, capitoli vari

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 70-2679

Approvazione degli standard relativi agli “Attestati di Qualifica Professionale” e “ Attestati di Frequenza e Profitto” da rilasciarsi a cura delle Province al termine dei corsi di formazione professionale (art. 77 lett. c) legge regionale 26 aprile 2000 n. 44) e approvazione del modello di “Certificato delle Competenze Acquisite”

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 71-2680

L. 25 febbraio 1992, n. 215. Indirizzi per la gestione regionale degli interventi a favore dell’imprenditoria femminile. Accantonamenti sul capitolo 20145/01 e sul cap. 20085/01 della somma di L. 15.298.000.000

INDUSTRIA

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 17-2627

Accantonamento ed assegnazione di L. 1.150.000 (cap. 10940/2001) alla Direzione Industria per il rinnovo quote di iscrizione per l’anno 2001 all’Associazione Georisorse ed Ambiente, alla Societa’ Italiana Gallerie, alla Sezione Acque Sotterranee

NOMINE

D.P.G.R. 23 aprile 2001, n. 41

Commissione Regionale per la Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali Ambientali - Nomina del Delegato del Presidente della Commissione Tecnica Urbanistica

ORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE

D.P.G.R. 23 aprile 2001, n. 42

Istituzione Registro regionale Persone Giuridiche Private - Delega alla vidimazione del Registro

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 38-2647

Integrazioni alle DD.G.R. n. 1-729 del 4.8.2000 e n. 2-1838 del 28/12/2000 relative all’affidamento di collaborazione ai sensi dell’art. 15 comma 6 della L.R. n. 51/97

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 39-2648

Provvedimenti relativi al D.P.R. 10.02.2000 n. 361. Istituzione Registro regionale centralizzato provvisorio delle persone giuridiche

PARTECIPAZIONI REGIONALI

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 19-2629

GEAC S.p.A. - Collegio Sindacale - Designazione di un Sindaco effettivo (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 21-2631

S.A.I.A. S.p.A. - Collegio Sindacale - Nomina di un Sindaco effettivo con funzioni di Presidente (art. 2, 2 comma, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 22-2632

S.A.I.A. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 Amministratore (art. 2, 2 comma l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 23-2633

SO.P.R.IN. S.p.A. - Collegio Sindacale - Nomina di un Sindaco effettivo (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 24-2634

SO.P.R.IN. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 Amministratore (art. 2, 2 comma l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 25-2635

GEAC S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 Amministratore (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 26-2636

S.A.CE. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Designazione di 2 Amministratori (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 27-2637

SO.CO.TRAS. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Designazione di 1 Amministratore (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 28-2638

EXPO 2000 S.p.A. - Collegio Sindacale - Nomina di 1 Sindaco effettivo con funzioni di Presidente (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 29-2639

PROMARK S.p.A. (in liquidazione) - Collegio Sindacale - Nomina di due Sindaci effettivi ed uno supplente (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 67-2676

Parziale privatizzazione Sagat S.p.A. - affidamento di incarichi professionali da parte della Città di Torino - rimborso pro quota a carico della Regione - rinnovazione dell’impegno di spesa, gi’ disposto con D.G.R. n. 54-28729 del 23.11.1999, di lire 22.750.852 sul cap. 10870/2001

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 68-2677

Tenuta Cannona S.r.l. - Consiglio di Amministrazione - Designazione dell’Amministratore Unico (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

PERSONALE REGIONALE

D.G.R. 19 marzo 2001, n. 35 - 2484

Dott. Sergio Rolando: presa d’atto della nomina a Responsabile della Struttura Speciale “Controllo di gestione” e contestuale presa d’atto della cessazione dall’incarico di componente del Nucleo di valutazione in qualita’ di esperto esterno

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 9-2619

Dirigente regionale dr.ssa Caterina Ronco: designazione quale vicario del settore Fitosanitario regionale. Art. 27, comma 3, l.r. 51/97

PROCESSO DI DELEGA

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 72-2681

Modalità per l’esercizio delle funzioni amministrative conferite ai Comuni ai sensi dell’art. 14, punto b), della L.R. 26 aprile 2000, n. 44, in materia di impianti autostradali di distribuzione carburanti

PROTEZIONE CIVILE

Codice S1.5
D.D. 12 aprile 2001, n. 450

Dgr n. 51-2660 del 2.4.2001 “Criteri per l’assegnazione di contributi per le attività di protezione civile effettuate dagli Enti locali”. Approvazione modulistica

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 10-2620

L.R. 3.9.86 n. 41 e L.R. 12.3.90 n. 10 - Criteri per l’assegnazione di contributi per attività di protezione civile, la formazione, l’addestramento e la dotazione di mezzi delle associazioni di volontariato di protezione civile

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 51 - 2660

Criteri per l’assegnazione di contributi per le attività di protezione civile effettuate dagli Enti Locali (l.r. 41/1986; l.r. 10/1990)

Circolare del Presidente della Giunta Regionale 23 aprile 2001, n. 6/LAP

Integrazione alla Circolare del Presidente della Giunta Regionale del 31 gennaio 2001, n. 1/LAP “Alluvione Ottobre-Novembre 2000 - Direttiva del Ministro dell’interno per l’applicazione dei benefici di cui all’art.4 bis della legge 365/2000.” - Proroga termini

SANITA’

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 13-2623

Accantonamento della somma di L. 300.000.000 sul Cap. di spesa 12208/2001 per l’attuazione del progetto denominato “Realizzazione dell’Osservatorio regionale delle tecnologie (O.T.R.)” ai sensi dell’art. 12 del D.lgs 502/92 e successive modifiche ed integrazioni

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 14-2624

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO Maggiore della Carita’ di Novara. Atto n. 253 del 15.02.2001 “Convenzione con l’Universita’ degli Studi di Pavia per l’utilizzo delle strutture dell’Azienda Ospedaliera da parte degli allievi della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione (A.A. 2000-2001)”. Approvazione condizionata

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 15-2625

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 3 di Torino. Atto n. 247/013/2001 del 26.02.01 “Convenzione tra l’Universita’ degli Studi di Salerno e l’Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino per lo svolgimento di attivita’ di tirocinio di formazione da parte di studenti specializzandi in Farmacia Ospedaliera”. Approvazione

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 16-2626

Definizione dei nuovi ambiti territoriali di scelta per la Medicina Generale dell’ A.S.L. n. 12 di Biella

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 63-2672

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 15 di Cuneo. Atto n. 124/01 del 20.02.2001 “Approvazione bilancio consuntivo 1999". Approvazione

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 64-2673

Accantonamento ed assegnazione di L. 43.478.000= (cap. 12165/2001) alla Direzione Controllo delle attività sanitarie per trasferimento di somme alle Aziende ASL per spese di funzionamento delle Commissioni Mediche Locali per gli anni 1996, 1997, 1998 e 1999

SPORT

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 87-2696

L.R. 50/92 art. 8. Determinazione della quota parte di spesa a carico dei partecipanti al corso di formazione professionale per maestri di sci alpino

TRASPORTI

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 1-2611

Accantonamento della somma di L. 2.000.000 a favore della Direzione Trasporti per il versamento della quota associativa annuale al Comitato Nazionale Italiano dell’Associazione Mondiale della Strada - AIPCR (Cap. 10940/2001)

TURISMO

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 84-2693

Approvazione delle procedure di valutazione dei Progetti unitari di intervento, presentati ai sensi della L.R. n. 4/2000 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici”

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 86-2695

Assemblea del Consorzio dell’Agenzia di promozione turistica del Piemonte - partecipazione da parte di un rappresentante della Regione Piemonte

TUTELA DELL’AMBIENTE

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 52-2661

Avvio della campagna di controlli dei gas di scarico dei veicoli a motore per il rilascio del bollino blu. Regolamentazione del calendario per l’effettuazione del controllo dei veicoli che per la prima volta sono soggetti all’obbligo previsto dalla Legge regionale 7 aprile 2000, n. 43

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 53-2662

Completamento opere per la bonifica del sito ex Ramel, in Comune di Salmour. Importo complessivo L. 3.925.000.000. Assegnazione alla Direzione 22 della somma di L. 1.100.000.000. Cap.26905/01

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 55-2664

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Piossasco (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 56-2665

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Settimo Torinese (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 57-2666

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Crescentino (VC): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 58-2667

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Alessandria: procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell_allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 59-2668

Centrale termoelettrica da realizzarsi in comune di Leinì: procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 60-2669

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Cumiana (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell_allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 61-2670

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Borgo San Dalmazzo (CN): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell_allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 62-2671

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Carmagnola (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

Codice 22.5
D.D. 13 aprile 2001, n. 222

L.R. 59/95, art. 25 - D.G.R. 45-2494 del 19.3.2001. Incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento

Codice 22.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 230

L.R. 2.11.1982 n. 32 e successive modifiche, art. 22 - Istituzione tesserino per la raccolta dei funghi: indicazione del limite massimo del costo del tesserino per l’anno 2001

TUTELA DEL SUOLO

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 47-2656

Legge 10.5.1989 n.183 e s.m.i. - Progetto di piano per l’assetto idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n.1/99 in data 11.5.1999. Presa d’atto degli esiti delle Conferenze Programmatiche della provincia di Cuneo

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 48-2657

Legge 10/5/89 n. 183 e successive modifiche ed integrazioni. Progetto di Piano per l’Assetto Idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale della Autorità di Bacino con deliberazione 1/99 in data 11/5/99. Presa d’atto degli esiti della Conferenza programmatica della Provincia di Vercelli

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 49-2658

Legge 10.05.1989 n. 183 e successive modifiche ed integrazioni. Progetto di piano per l’assetto idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 1/99 in data 11.05.1999. Presa d’ atto degli esiti della Conferenza Programmatica della Provincia del Verbano Cusio Ossola

URBANISTICA

D.G.R. 2 aprile 2001, n. 46-2655

L.R. 56/77 e successive modificazioni. Aumento della quota di accantonamento previsto per l’anno 2001 e prenotazione per gli anni 2002 e 2003 sul Capitolo 10590, per il pagamento dei compensi spettanti ai membri della Commissione Tecnica Urbanistica

D.G.R. 17 aprile 2001, n. 41-2804

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Crevoladossola (V.C.O.). Variante n. 4 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 17 aprile 2001, n. 42-2805

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Faule (CN). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 17 aprile 2001, n. 43-2806

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comunità Montana Alta Valle Elvo. Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante i Comuni di Sala Biellese e Zimone (BI)

Comunicato del Presidente della Giunta Regionale

Vostra circolare 14 novembre 2000 n. SCT/106/25011/2000 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dei 14 marzo 2001 n. 61

ZOOTECNIA

Codice 12.1
D.D. 21 febbraio 2001, n. 6

L.R. 63/78, art. 17, Lett. F) - intervento sperimentale per lo smaltimento delle carcasse degli animali morti in allevamento al fine di tutelare la produzione zootecnica. Lire 9.332.200. Cap. 13260/2001

Codice 12.1
D.D. 12 marzo 2001, n. 9

Piano Regionale di Assistenza Tecnica Zootecnica. Definizione del saldo del finanziamento spettante all’Ente erogatore del servizio Associazione Provinciale Allevatori di Alessandria, per l’attività 2° Semestre 1999 ed utilizzo del residuo di lire 54.339.569 quale anticipo per l’attività svolta nell’anno 2000

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


LEGGI E REGOLAMENTI

Legge regionale 23 aprile 2001, n. 9

Disposizioni fiscali per l’acquisto delle benzine in territori regionali di confine.

Il Consiglio regionale ha approvato.

Il Commissario del Governo ha apposto il visto.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

promulga

la seguente legge:

Art. 1.

(Finalità)

1. La Regione Piemonte, nel rispetto dei principi di armonizzazione dei bilanci pubblici e di coordinamento della finanza regionale con quella statale ed in coerenza con le disposizioni dell’Unione europea in materia di aiuti concessi ai singoli consumatori per l’acquisto delle benzine, con la presente legge detta le norme per concedere, anche in misura differente per singoli comuni in ragione inversamente proporzionale alla distanza dai confini nazionali con la Svizzera, un bonus fiscale a favore dei soggetti residenti nei comuni della provincia del Verbano Cusio Ossola garantendo uguale trattamento anche nei comuni delle province limitrofe che si trovano ad uguale distanza, individuati con deliberazione della Giunta regionale di cui all’articolo 4, comma 1.

Art. 2.

(Definizioni)

1. Ai fini della presente legge si intende:

a) con il termine “beneficiari”:

1) le persone fisiche residenti nel territorio dei comuni individuati con la deliberazione della Giunta regionale di cui all’articolo 4, comma 1, intestatarie di uno o più veicoli;

2) le organizzazioni senza fini di lucro operanti nei settori espressamente indicati all’articolo 10, comma 1, del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 (Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale), la cui attività sia caratterizzata dal perseguimento di esclusive finalità di solidarietà sociale, che abbiano sede sul territorio dei medesimi comuni e siano intestatarie di uno o più veicoli;

b) con il termine “veicoli”, gli autoveicoli o motoveicoli soggetti ad iscrizione nei pubblici registri;

c) con il termine “intestatario”, il proprietario come risulta dal certificato di proprietà del veicolo.

Art. 3.

(Modalità di concessione del bonus fiscale)

1. Ai beneficiari viene concesso un rimborso per ogni litro di benzina acquistato, ed immesso contestualmente nel serbatoio del veicolo, presso gli impianti di distribuzione carburanti nell’anno precedente la richiesta dell’agevolazione, secondo i limiti e i criteri stabiliti dalla Giunta regionale.

2. Il rimborso è attribuito mediante la procedura del bonus fiscale. Il beneficiario utilizza il bonus fiscale in unica soluzione, prioritariamente per il pagamento della tassa automobilistica regionale alla prima scadenza successiva alla concessione dell’agevolazione o, in subordine, in occasione del primo versamento dell’addizionale regionale Imposte sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF).

3. Il bonus fiscale è concesso una sola volta all’anno per veicolo.

4. L’acquisto della benzina, ai fini dell’agevolazione, deve avvenire esclusivamente presso gli impianti di distribuzione carburanti siti nel territorio dei comuni individuati dalla Giunta regionale.

5. La concessione del bonus fiscale è subordinata al rispetto del principio comunitario del “de minimis”.

Art. 4.

(Disposizioni attuative della Giunta regionale)

1. La Giunta regionale, con propria deliberazione da emanarsi entro centoventi giorni dall’entrata in vigore della presente legge, individua:

a) i comuni del territorio regionale interessati alle disposizioni di cui all’articolo 1;

b) le modalità di fruizione delle agevolazioni, differenziate in ragione inversamente proporzionale alla distanza dei comuni dai confini nazionali con la Svizzera;

c) i limiti e i criteri per la concessione dell’agevolazione;

d) le modalità organizzative ed operative dei procedimenti di concessione delle agevolazioni.

2. La Giunta regionale è delegata ad adottare eventuali intese con altri Enti, locali e non, che possano collaborare per l’effettiva realizzazione della legge anche a condizioni onerose.

Art. 5.

(Monitoraggio e coordinamento)

1. Per le finalità della presente legge, la Giunta regionale, tramite l’Osservatorio regionale per la rete carburanti, di cui all’articolo 18 della legge regionale 23 aprile 1999, n. 8 (Norme di indirizzo programmatico per la razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti per autotrazione), provvede alla rilevazione dei prezzi praticati alla pompa nello Stato confinante e dei consumi delle benzine nei territori interessati.

2. L’applicazione della presente legge viene sottoposta a monitoraggio da parte della Giunta regionale che presenta annualmente una relazione alla competente commissione consiliare. E’ introdotto un periodo di sperimentazione di un anno al termine del quale la Giunta regionale adotterà eventuali modificazioni alle disposizioni attuative di cui all’articolo 4.

3. In ogni caso la Regione Piemonte assicura il necessario raccordo con i soggetti pubblici e privati coinvolti nei procedimenti di concessione del beneficio.

Art. 6.

(Sanzioni)

1. Il rilascio di dichiarazioni mendaci al solo fine di ottenere l’agevolazione prevista comporta, oltre alla denuncia presso gli organi giudiziari competenti, la revoca del bonus fiscale e, ove già utilizzato, la restituzione dello stesso, maggiorato degli interessi legali e di mora, oltre il pagamento di una sanzione amministrativa pari a quattro volte l’importo ottenuto.

2. Ai gestori degli impianti di distribuzione carburanti, che falsificano in tutto o in parte i dati relativi all’erogazione delle benzine nei modelli a tal fine predisposti, si applica una sanzione amministrativa da un minimo di lire 500 mila ad un massimo di lire 2 milioni, in base alla continuazione o al ripetersi dell’azione illecita.

Art. 7.

(Efficacia delle disposizioni)

1. Le disposizioni della presente legge hanno effetto dalla data di entrata in vigore della deliberazione della Giunta regionale di cui all’articolo 4, comma 1.

2. Le medesime disposizioni non si applicano qualora il prezzo delle benzine praticato alla pompa non sia superiore a quello praticato nello Stato confinante.

3. A tale fine la Giunta regionale provvede all’adeguamento dell’entità del bonus fiscale in relazione all’andamento dei prezzi praticati nello Stato confinante, rilevato secondo le disposizioni dell’articolo 5, comma 1.

Art. 8.

(Norma finanziaria)

1. Per l’applicazione della presente legge è autorizzata, per l’anno finanziario 2001, la spesa di lire 500 milioni.

2. Agli oneri finanziari di cui al comma 1, si provvede mediante istituzione di apposito capitolo di spesa denominato “Oneri per la procedura di concessione del bonus fiscale” con la dotazione di lire 500 milioni e mediante riduzione di pari importo del capitolo 15950.

3. Per gli anni successivi si provvede in sede di predisposizione dei relativi bilanci.

Art. 9.

(Dichiarazione d’urgenza)

1. La presente legge regionale è dichiarata urgente ai sensi dell’articolo 45 dello Statuto ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.

Data a Torino, addì 23 aprile 2001

Enzo Ghigo


DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 aprile 2001, n. 39

Art. 24, l.r. 4.9.1996, n. 70 - Comitato regionale di coordinamento delle attività venatorie e per la tutela della fauna selvatica - Rinnovo

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

E’ rinnovato, ai sensi dell’art. 24 della l.r. 70/96, il Comitato regionale di coordinamento delle attività venatorie e per la tutela della fauna selvatica, come segue:

Presidente:

- Assessore regionale competente;

Componenti:

- Assessore della Provincia di Alessandria con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Asti con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Biella con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Cuneo con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Novara con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Torino con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Vercelli con delega in materia;

- Assessore della Provincia di Verbano-Cusio-Ossola con delega in materia;

- Pier Paolo Mussa esperto in zoologia, laureato in medicina veterinaria;

- Italo Currado esperto in problemi agrari, laureato in scienze agrarie;

- Gian Mauro Mottini esperto in tipica fauna alpina;

- Gianfranco Francisetti in rappresentanza dell’associazione venatoria nazionale riconosciuta F.I.D.C.;

- Mario Bruciamacchie in rappresentanza venatoria nazionale riconosciuta ARCI Caccia;

- Roberto Corti in rappresentanza venatoria nazionale riconosciuta Libera Caccia;

- Claudio Arneodo in rappresentanza venatoria nazionale riconosciuta Ital Caccia;

- Paolo Durio in rappresentanza dell’associazione ambientalista Italia Nostra;

- Mario Casana in rappresentanza dell’associazione ambientalista Legambiente;

- Piero Belletti in rappresentanza dell’associazione ambientalista Pro Natura;

- Maurizio Quirino in rappresentanza dell’associazione ambientalista WWF;

- Giovanni Peverati e Giovanni Marco Girò in rappresentanza della Federazione Regionale Coltivatori Diretti;

- Giuseppe Cassina in rappresentanza della Federazione Regionale Agricoltori del Piemonte;

- Elena Di Bella in rappresentanza della Confederazione Italiana Agricoltori;

- Carlo Falletti in rappresentanza dell’E.N.C.I.;

- Mario Piodi in rappresentanza del C.I.C.;

- Ugo Pallavidino in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Alessandria;

- Pinuccio Gatti Agrot in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Asti;

- Cleto Canova in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Biella;

- Giuseppe Pio in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Cuneo;

- Sergio Maio in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Novara;

- Franco Gaiottino in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di  Torino;

- Giorgio Grassino in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Vercelli;

- Giorgio Canova in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Biella;

- Emanuele Fracchia in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Cuneo;

- Mauro Garbolino in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Torino;

- Massimo Langhi in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Vercelli;

- Aldo Girlanda in rappresentanza degli A.T.C. della Provincia di Verbano - Cusio - Ossola.

Le funzioni di Segretario del Comitato, ai sensi dell’art. 24, comma 6, della l.r. 70/96, sono svolte dal Sig. Paolucci Giorgio, funzionario del Settore Caccia e Pesca.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 aprile 2001, n. 40

Assegnazione temporanea delle funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Di attribuire temporaneamente le funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale, con delega a sostituire il Presidente della Giunta regionale nella giornata di martedì 24 aprile 2001 all’Assessore Ugo Cavallera.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 aprile 2001, n. 41

Commissione Regionale per la Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali Ambientali - Nomina del Delegato del Presidente della Commissione Tecnica Urbanistica

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

A parziale modifica ed integrazione del precedente D.P.G.R. n. 130 del 20.12.2000, ai sensi del 2º comma dell’art. 8 della Legge Regionale 3.4.1989 n. 20 ed a norma del successivo 3º comma, è nominato, quale numero delegato del Presidente della Commissione Tecnica Urbanistica, il Sig. Dott. Arch. Picco Cristiano, in caso di sua assenza o  impedimento.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 aprile 2001, n. 42

Istituzione Registro regionale Persone Giuridiche Private - Delega alla vidimazione del Registro

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

di delegare il Direttore Responsabile della Direzione Patrimonio e Tecnico, Dr.ssa Maria Grazia Ferreri, alla vidimazione e tenuta del Registro regionale delle Persone  Giuridiche Private.

Enzo Ghigo


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 19 marzo 2001, n. 35 - 2484

Dott. Sergio Rolando: presa d’atto della nomina a Responsabile della Struttura Speciale “Controllo di gestione” e contestuale presa d’atto della cessazione dall’incarico di componente del Nucleo di valutazione in qualita’ di esperto esterno

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di prendere atto, con riferimento a quanto richiamato dall’art. 31 della L.R. 51/97, della cessazione dall’incarico per l’anno 2001 di componente del Nucleo di Valutazione in qualità di esperto esterno di cui all’art. 31 della L.R. 51/97 del dott. Sergio Rolando;

- di dare atto che, in dipendenza di quanto stabilito con la D.G.R. n. 14-2021 del 22 gennaio 2001 sopracitata, il dott. Sergio Rolando quale Responsabile della Struttura di cui all’art. 14, comma primo, lett. d) della L.R. 51/97 é “ope legis” componente effettivo del Nucleo di Valutazione, ai sensi dell’art. 31, comma terzo della L.R. 51/97;

- di prendere atto che la Giunta regionale con la deliberazione n. 22-1986 del 15 gennaio 2001 ha provveduto all’accantonamento della somma di (omissis) sul capitolo 10870 del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2001 - (100291/Acc) e che, con successivo provvedimento del responsabile della Direzione Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane si é provveduto all’impegno della somma di (omissis) sul capitolo 10870 del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2001 (impegno n. 257) ;

- di prendere atto che con successivo provvedimento del Responsabile della Direzione Organizzazione si revocherà l’impegno a favore del dott. Sergio Rolando;

- di prendere atto che, nelle more dell’individuazione del componente esterno per il ruolo della Giunta regionale in sostituzione del dott. Sergio Rolando, il Nucleo di Valutazione, risulta provvisoriamente così composto:

Ing. Sergio Crescimanno - in qualità di componente interno del ruolo della Giunta Regionale designato dalla medesima;

Dott. Pierluigi Lesca - in qualità di componente interno del ruolo della Giunta Regionale designato dalla medesima e a scavalco in qualità di “Responsabile della Struttura Speciale Controllo di gestione”;

Dott. Sergio Rolando - in qualità di componente interno del Nucleo di valutazione del ruolo della Giunta regionale designato dalla medesima;

Dott.ssa Maria Rovero - in qualità di componente interno del ruolo del Consiglio regionale designato dal medesimo;

Dott. Nicola Longo - in qualità di esperto esterno all’Amministrazione designato dalla Giunta Regionale;

Dott. Salvatore Corrado - in qualità di esperto esterno all’Amministrazione designato dal Consiglio regionale;

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 1-2611

Accantonamento della somma di L. 2.000.000 a favore della Direzione Trasporti per il versamento della quota associativa annuale al Comitato Nazionale Italiano dell’Associazione Mondiale della Strada - AIPCR (Cap. 10940/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare la somma di L. 2.000.000 sul cap. 10940/2001 (A. 100662) e di assegnarla alla Direzione Trasporti, affinché provveda al pagamento della quota associativa annuale al Comitato Nazionale Italiano dell’Associazione Mondiale della Strada - AIPCR.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 2-2612

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso pareri dei Servizi regionali Geologico di Cuneo e Gestione Beni Ambientali e del Corpo Forestale di Stato di Cuneo concernenti domanda di coltivazione cava nel Comune di Bagnolo Piemonte. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 3-2613

Autorizzazione a resistere al giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino proposto da un privato per ottenere il risarcimento dei danni causati da animali selvatici. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giulietta Magliona

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giulietta Magliona ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165;

di incaricare il dott. Enrico Patrizio Mambretti, notaio in Torino, C.so Vinzaglio n. 3 per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dell’art.183 c.p.c.

La spesa afferente all’incarico al notaio dott. Enrico Patrizio Mambretti sarà liquidata ed impegnata con apposito atto deliberativo previa presentazione della parcella vistata dal competente Collegio Notarile.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 4-2614

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al Giudice di Pace di Torino proposto da un privato per ottenere il risarcimento dei danni causati da animali selvatici. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Alessandra Rava ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 5-2615

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il Tribunale di Saluzzo proposto da un privato avverso determinazione prot. n. 966 del 6.9.2000 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Saluzzo in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Alessandria Rava ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 6-2616

Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti al T.A.R. Piemonte proposti da Comunità Montana e da Comuni per l’annullamento della D.G.R. n. 27-1912 del 7.1.2001. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 7-2617

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte proposto da un’Associazione per l’annullamento della D.G.R. n. 27-1912 del 7.1.2001. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giulietta Magliona

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giulietta Magliona ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 8-2618

Liquidazione parcella all’avv. Teodoro Crupi. Spesa complessiva L. 18.146.869 (cap. 10560/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di liquidare, quali spettanze dovute per l’opera svolta per conto della Regione Piemonte, all’avv. Teodoro Crupi la somma di L. 18.146.869 , al lordo della ritenuta d’acconto;

La somma totale di L. 18.146.869 è impegnata sul cap. 10560/2001 (imp. n.1105).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 9-2619

Dirigente regionale dr.ssa Caterina Ronco: designazione quale vicario del settore Fitosanitario regionale. Art. 27, comma 3, l.r. 51/97

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

per le considerazioni in premessa illustrate, ai sensi dell’art. 27, comma 3, della l.r. 51/97:

- di designare, nell’ambito della Direzione 12, la dr.ssa Caterina Ronco vicario del settore Fitosanitario regionale nei casi di assenza o impedimento del dirigente titolare:

- di stabilire che tale designazione ha effetto dalla data di notifica della presente deliberazione;

- di precisare che il presente provvedimento non comporta modificazione alla posizione giuridica ed economica della dirigente.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 10-2620

L.R. 3.9.86 n. 41 e L.R. 12.3.90 n. 10 - Criteri per l’assegnazione di contributi per attività di protezione civile, la formazione, l’addestramento e la dotazione di mezzi delle associazioni di volontariato di protezione civile

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) - di approvare, per l’anno 2001, l’adozione dei criteri e delle procedure contenuti nel documento allegato A “Criteri per l’erogazione dei contributi agli organismi di volontariato previsti dalle leggi: L.R. n. 41/86 e L.R. n.10/90", che costituisce parte integrante della presente deliberazione, per la formazione, l’addestramento e la dotazione di mezzi delle associazioni di volontariato di protezione civile;

2) - di approvare l’allegato B “Telecomunicazioni alternative di emergenza - Specifiche tecniche impianti radio”

3) - di rimandare a una successiva determinazione l’approvazione della modulistica necessaria alla presentazione delle richieste di contributo;

4) - di stabilire che le domande di contributo, ai sensi delle suddette leggi regionali, debbano pervenire entro le ore 12 di martedì 31 luglio 2001;

5) - di stabilire che l’assegnazione e l’erogazione dei contributi verrà disposta con determinazione dirigenziale, a seguito di istruttoria compiuta da un apposito gruppo di lavoro interno al Settore Protezione Civile;

6) - di fissare il termine del 12 ottobre 2001 per la conclusione del procedimento amministrativo;

(omissis)

allegato

Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 11-2621

Educandato Orfanotrofio “Mons. Gandolfi” di Montiglio (AT). Estinzione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

l’estinzione dell’Educandato Orfanotrofio “Mons. Gandolfi” di Montiglio ed il trasferimento dell’intero patrimonio al Comune di Montiglio con il vincolo della destinazione dei beni, e delle relative rendite, a servizi socio-assistenziali.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente ed il Sindaco del Comune di Montiglio sono incaricati, in esecuzione del presente provvedimento, di curare l’espletamento degli atti necessari al trasferimento dei beni al Comune medesimo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 12-2622

Asilo Infantile “Nitardi” di Villafalletto, fraz. Gerbola. Estinzione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

l’estinzione dell’Asilo Infantile “Nitardi” di Villafalletto, fraz. Gerbola, ed il trasferimento dell’intero patrimonio, eventuali passività incluse, al Comune di Villafalletto con il vincolo della destinazione dei beni, e delle relative rendite, a servizi socio-assistenziali e/o, in ogni caso, alle attività precedentemente perseguite dall’Asilo.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente ed il Sindaco del Comune di Villafalletto sono incaricati, in esecuzione del presente provvedimento, di curare l’espletamento degli atti necessari al trasferimento dei beni al Comune medesimo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 13-2623

Accantonamento della somma di L. 300.000.000 sul Cap. di spesa 12208/2001 per l’attuazione del progetto denominato “Realizzazione dell’Osservatorio regionale delle tecnologie (O.T.R.)” ai sensi dell’art. 12 del D.lgs 502/92 e successive modifiche ed integrazioni

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, l’accantonamento, sul capitolo numero 12208/2001 del bilancio regionale, dell’importo complessivo di L. 300.000.000 (trecentomilioni) per il finanziamento del progetto denominato “Realizzazione dell’Osservatorio Regionale delle Tecnologie (O.T.R.)”, ex art. 12 D. lgs. 502/92 (Acc. 100676);

- di autorizzare la Direzione Regionale Controllo delle Attività Sanitarie, e per quanto di competenza, il Settore Osservatorio Prezzi e Monitoraggio del Patrimonio Aziendale Sanitario a predisporre tutti gli atti conseguentí;

- di autorizzare il Settore sopra individuato ad assumere i singoli provvedimenti di determinazione di spese.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 14-2624

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO Maggiore della Carita’ di Novara. Atto n. 253 del 15.02.2001 “Convenzione con l’Universita’ degli Studi di Pavia per l’utilizzo delle strutture dell’Azienda Ospedaliera da parte degli allievi della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione (A.A. 2000-2001)”. Approvazione condizionata

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.O Maggiore della Carità di Novara Monferrato n. 253 del 15.02.2001 avente ad oggetto “Convenzione con l’Università degli Studi di Pavia per l’utilizzo delle strutture dell’Azienda Ospedaliera da parte degli allievi della Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione (A.A. 2000/2001)” a condizione che siano modificati gli artt. 6 e 8 della convenzione, rispettivamente, ponendo a carico dell’Università, conformemente a quanto dichiarato nella parte narrativa della deliberazione, anche la copertura assicurativa contro “i rischi derivanti da responsabilità civile verso terzi” ed eliminando la clausola di tacito rinnovo della convenzione;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 15-2625

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 3 di Torino. Atto n. 247/013/2001 del 26.02.01 “Convenzione tra l’Universita’ degli Studi di Salerno e l’Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino per lo svolgimento di attivita’ di tirocinio di formazione da parte di studenti specializzandi in Farmacia Ospedaliera”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L 3 di Torino n. 247/013/2001 del 26.02.2001 avente ad oggetto “Convenzione tra l’Università degli Studi di Salerno e l’Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino per lo svolgimento di attività di tirocinio di formazione da parte di studenti specializzandi in Farmacia Ospedaliera;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 16-2626

Definizione dei nuovi ambiti territoriali di scelta per la Medicina Generale dell’ A.S.L. n. 12 di Biella

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare quali ambiti territoriali di scelta dell’A.S.L. n. 12 di Biella per la Medicina Generale entro i quali l’assistito può esercitare il proprio diritto di scelta/revoca del Medico, i seguenti gruppi di Comuni:

1. Trivero, Soprana, Callabiana, Mosso, Veglio;

2. Vallemosso, Bioglio, Vallanzengo, Valle S. Nicolao;

3. Cossato, Lessona, Quaregna, Castelletto Cervo, Mottalciata, Casapinta, Crosa, Mezzana M.go, Strona;

4. Vigliano, Cerreto C.llo, Piatto, Valdengo;

5. Brusnengo, Curino, Masserano, Villa del Bosco.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 17-2627

Accantonamento ed assegnazione di L. 1.150.000 (cap. 10940/2001) alla Direzione Industria per il rinnovo quote di iscrizione per l’anno 2001 all’Associazione Georisorse ed Ambiente, alla Societa’ Italiana Gallerie, alla Sezione Acque Sotterranee

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di assegnare alla Direzione Industria, per i motivi in premessa illustrati, la somma di L. 1.150.000 relativa al Cap.10940/2001, per l’adozione dei provvedimenti ai sensi degli artt. 22 e 23 della L.R. 51/1997 (100667/A).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 18-2628

Accantonamento ed assegnazione di L. 3.000.000 (cap. 10590/2001) alla Direzione Industria per il pagamento dei compensi spettanti ai componenti la Commissione Tecnico-Consultiva “Cave e Torbiere” L.R. 69/1978 per il periodo gennaio-febbraio 2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di assegnare alla Direzione Industria, per i motivi in premessa indicati, la somma di L. 3.000.000 relativa al cap. 10590/2001 per l’adozione dei provvedimenti ai sensi degli artt. 22 e 23 della l.r. 51/1997 (100663/A).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 19-2629

GEAC S.p.A. - Collegio Sindacale - Designazione di un Sindaco effettivo (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di designare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Sindaco effettivo della “GEAC S.p.A.”, il signor:

- Antonio Colloca

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 21-2631

S.A.I.A. S.p.A. - Collegio Sindacale - Nomina di un Sindaco effettivo con funzioni di Presidente (art. 2, 2 comma, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Sindaco effettivo con funzioni di Presidente della “S.A.I.A. S.p.A.”, il signor:

- Valter Franco

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 22-2632

S.A.I.A. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 Amministratore (art. 2, 2 comma l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Amministratore della “S.A.I.A. S.p.A.”, il signor:

- Luigi Airoldi

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 23-2633

SO.P.R.IN. S.p.A. - Collegio Sindacale - Nomina di un Sindaco effettivo (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Sindaco effettivo della “SO.P.R.IN. S.p.A.”, il signor:

- Virginio Do

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 24-2634

SO.P.R.IN. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 Amministratore (art. 2, 2 comma l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Amministratore della “SO.P.R.IN. S.p.A.”, il signor:

- Flavio Riva

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 25-2635

GEAC S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Nomina di 1 Amministratore (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Amministratore della “GEAC S.p.A.”, il signor:

- Sergio Giordano

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 26-2636

S.A.CE. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Designazione di 2 Amministratori (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di designare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quali Amministratori della “S.ACE. S.p.A.”, i signori:

- Giovanni Piero Marafante

- Federico Salino

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 27-2637

SO.CO.TRAS. S.p.A. - Consiglio di Amministrazione - Designazione di 1 Amministratore (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di designare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Amministratore della “SO.CO.TRAS. S.p.A.”, il signor:

- Alessandro Salamone

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 28-2638

EXPO 2000 S.p.A. - Collegio Sindacale - Nomina di 1 Sindaco effettivo con funzioni di Presidente (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quale Sindaco effettivo con funzioni di Presidente della “EXPO 2000 S.p.A.”, il signor:

- Edoardo Benedicenti

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 29-2639

PROMARK S.p.A. (in liquidazione) - Collegio Sindacale - Nomina di due Sindaci effettivi ed uno supplente (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, quali Sindaci effettivi della “PROMARK S.p.A.” (in liquidazione), i signori:

- Lucia Loro Piana

- Sergio Urru

e di riservarsi di nominare con successivo provvedimento un sindaco supplente sulla base delle indicazioni a tal fine pervenute da parte dei Presidenti dei Gruppi consiliari di minoranza.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 31-2641

L.R. 41/98, art. 2, comma 2, lett. d) - D.lgs. 81/2000, art. 8, comma 1 - Pagamento assegno per attività socialmente utili e per nucleo familiare a favore di soggetti di cui all’art.2, comma 1 del decreto stesso per il periodo dal 01/05/2001 al 30/06/2001 - Assegnazione ed accantonamento della somma di lire 12.761.537.156 sul cap. 11420/2001 a favore della Direzione Regionale 15 Formazione Professionale - Lavoro

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di stabilire, ai sensi della LR 41/98, art. 2, comma 3, lett. d), quale servizio che richiede l’unitario esercizio a livello Regionale, in attuazione della Convenzione n. 4/06.17 sottoscritta il 3/01/2001 con il Ministero del lavoro e della previdenza sociale ai sensi dell’art. 8, comma 1 del Dlgs 81/2000 e quale atto dovuto per gli effetti dell’art. 78, comma 2, lett. b) della L 388/2000, il versamento a favore dell’INPS, sede competente per il Piemonte, della somma di lire 1.123.860.250 necessaria per far fronte al pagamento degli assegni per attività socialmente utili e per il nucleo familiare a favore dei soggetti di cui all’art. 2, comma 1 del citato decreto, pari a n.1175, relativamente al differimento dei termini di scadenza del periodo di rinnovo di cui all’art. 4, comma 2 del decreto stesso.

Di assegnare ed accantonare la somma di lire 12.761.537.156 sul cap. 11420/2001 (A100675) a favore della Direzione Regionale 15 Formazione Professionale - Lavoro per gli atti di impegno e liquidazione, tra l’altro, della citata somma di lire 1.123.860.250 a favore della Direzione regionale per il Piemonte dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 33-2643

Reg. (CE) n. 1257/1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA) - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte - Interventi a titolarita’ regionale - Misura I (Azione 16), Misura N (Azioni N1, N2, N3 intervento a), Misura S (iniziative a, c, d), Misura T (Azione T2) - Quantificazione delle necessita’ finanziarie per il periodo 2000-2006

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di quantificare nella misura indicata nella tabella (allegata alla presente per farne parte integrante) gli importi finanziari necessari all’attuazione degli interventi a titolarità regionale previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 34-2644

Spese di funzionamento dei Settori decentrati della Direzione Economia Montana e Foreste per l’anno 2001. Accantonamento della somma di L. 55.000.000 sul capitolo 10450/01 a favore della Direzione Economia Montana e Foreste

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare la somma di L. 55.000.000 sul capitolo 10450 del bilancio regionale per l’anno 2001 a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste per le spese dei Settori territoriali relative alla corrispondenza postale e alle comunicazioni telegrafiche; la ripartizione della somma ai diversi Settori sarà effettuata con successivi provvedimenti dalla Direzione stessa. (100664/Acc)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 38-2647

Integrazioni alle DD.G.R. n. 1-729 del 4.8.2000 e n. 2-1838 del 28/12/2000 relative all’affidamento di collaborazione ai sensi dell’art. 15 comma 6 della L.R. n. 51/97

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di modificare l’art. 5 della convenzione allegata alla D.G.R. n. 1-729 del 4/8/2000 con il nuovo testo di cui all’allegato atto aggiuntivo, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di impegnare la somma massima di L. 185.000.000 sul cap. 10870 del bilancio 2001 (I. 1238), già prenotati con la D.G.R. n. 2-1838 del 28/12/2000.;

- di dare atto che della presente deliberazione deriva una riduzione della previsione di spesa di L. 4.000.000 rispetto a quanto previsto con la precedente D.G.R n. 2-1838 del 28/12/2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 39-2648

Provvedimenti relativi al D.P.R. 10.02.2000 n. 361. Istituzione Registro regionale centralizzato provvisorio delle persone giuridiche

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di provvedere all’istituzione di un Registro regionale centralizzato provvisorio delle persone giuridiche private, ai fini e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 361/2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 40-2649

L.R. n. 3 del 22/01/2001. Accantonamento di L.3.457.000.000 sui competenti capitoli di bilancio della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare le seguenti attività di competenza della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale:

* campagne di comunicazione istituzionale;

* iniziative pubblicitarie, promozionali e di immagine istituzionale;

* manifestazioni, mostre, convegni e/o azioni di rappresentanza interne ed esterne all’Ente e in occasione di visite di personalità;

* gestione delle richieste di contributi;

* gestione di strumenti informativi;

* attività editoriali e pubblicazioni non periodiche della Giunta regionale;

con riserva di eventuali modifiche, integrazioni o adeguamenti a seguito del Piano di attività 2001 che sarà presentato ai sensi della legge regionale n. 51/97 e dell’approvazione del bilancio definitivo per l’esercizio 2001;

di provvedere, per le motivazioni espresse in premessa, ai seguenti accantonamenti a favore della Direzione Comunicazione Istituzionale:

per L. 128.000.000 sull’A/100181 a carico del cap. 10050;

per L. 1.288.000.000 sull’A/100183 a carico del cap. 10330;

per L. 105.000.000 sull’A/100184 a carico del cap. 10332;

per L. 721.000.000 sull’A/100185 a carico del cap.10340;

per L. 690.000.000 sull’A/100186 a carico del cap. 10370;

per L. 525.000.000 sull’A/100187 a carico del cap. 10930

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 41-2650

Affidamento di incarico onorifico al Dr. Itzhak Pakin quale coordinatore dei rapporti tra Regione Piemonte ed Israele

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di affidare, per le motivazioni di cui in premessa, l’incarico di coordinatore dei rapporti tra la Regione Piemonte e lo stato di Israele al dr. Pakin a titolo onorifico al fine di ulteriormente sviluppare i rapporti bilaterali amministrativi ed economici, fatte salve le eventuali spese di trasferta che questi dovesse sostenere per conto della Regione Piemonte;

* di impegnare la spesa presunta in L. 12.000.000 sul cap. 10870/2001 (I. 1237) e di ridurre di L. 12.000.000 a tal fine la prenotazione n. 100017 effettuata con DGR n. 31-202 del 12/06/2000 di cui in premessa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 46-2655

L.R. 56/77 e successive modificazioni. Aumento della quota di accantonamento previsto per l’anno 2001 e prenotazione per gli anni 2002 e 2003 sul Capitolo 10590, per il pagamento dei compensi spettanti ai membri della Commissione Tecnica Urbanistica

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Di richiedere, a favore della Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, l’aumento della somma accantonata con prenotazione n° 342890 per l’anno 2001 implementando l’impegno sul Capitolo 10590 della somma originariamente prevista in L. 25.000.000, pari a Euro 12.911,42 alla somma di L. 35.000.000, pari a Euro 18.075,99.

Di prenotare, a favore della Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, per le motivazioni esposte in narrativa:

per il pagamento dei compensi spettanti ai membri della C.T.U. per le sedute da svolgersi nell’anno 2001, della somma di L. 40.000.000, pari a Euro 20.658,27, al Capitolo 10590 dell’anno 2002 (P. 100063);

per il pagamento dei compensi spettanti ai membri della C.T.U. per le sedute da svolgersi nell’anno 2002, la somma di L. 40.000.000, pari a Euro 20.658,27, al Capitolo 10590 dell’anno 2003 ( P. 100004).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 47-2656

Legge 10.5.1989 n.183 e s.m.i. - Progetto di piano per l’assetto idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n.1/99 in data 11.5.1999. Presa d’atto degli esiti delle Conferenze Programmatiche della provincia di Cuneo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di prendere atto dei documenti dei Verbali n. 1-2-3-4 delle Conferenze Programmatiche della Provincia di Cuneo, che risultano depositati presso la Direzione regionale Difesa del Suolo, e che risultano costituiti da:

I. i fogli delle presenze relative ai rappresentanti della Regione Piemonte, dell’Autorità di bacino del fiume Po, dei Comuni, delle Comunità Montane, della Provincia;

II. la sintetica verbalizzazione degli interventi della Conferenza Programmatica e la descrizione dello svolgimento della Conferenza stessa;

III. le schede relative alla situazione urbanistica dei 250 Comuni, con allegate le sintesi delle osservazioni pervenute, il parere istruttorio della Regione Piemonte, nonché la scheda, consegnata nell’ambito della Segreteria tecnica nei giorni 12-13-14 19-20-21 marzo 2001, con le ulteriori annotazioni degli Enti;

IV. le iniziali proposte di perimetrazione della Regione Piemonte di aree a rischio molto elevato RME/267/01 relative ai Comuni di Gaiola, Vinadio, Bellino, Crissolo, Fossano, Melle, Pontechianale, Sampeyre, Camerana, e le valutazioni prodotte dai Comuni in sede di Conferenza Programmatica;

V. le iniziali proposte di applicazione della L. 267/98 per i comuni di Camerana, Cravanzana, Gorzegno, Gottasecca, Igliano, Lesegno, Murazzano, Ormea, Parodo già interessati dai provvedimenti cautelari di cui all’art. 9 bis della L. R. 56/77 che non hanno provveduto ad adottare una variante di adeguamento dello strumento urbanistico vigente alle risultanze delle indagini di cui alla Circolare 7LAP/96;

VI. cartografia in scala 1:25.000 relativa alle perimetrazioni definite RME/267/99 per i comuni di Savigliano, Acceglio, Racconigi, Polonghera e Villanova Solaro;

VII. i quadri riassuntivi delle diverse situazioni comunali in rapporto a: osservazioni presentate, presenza di dissesti nell’atlante allegato n. 2 al Progetto di P.A.I., situazione urbanistica;

3. di demandare a successivo atto deliberativo:

a. il riepilogo delle integrazioni sulle osservazioni presentate dagli Enti alle Conferenze Programmatiche;

b. le risultanze istruttorie alle integrazioni di cui al punto precedente;

c. il testo contenente le osservazioni alle Norme di Attuazione del Progetto di Piano per l’Assetto Idrogeologico e la relativa bozza di istruttoria tecnica, predisposto dagli uffici della Regione Piemonte, integrato dalle valutazioni e dal giudizio sintetico;

d. la definizione delle perimetrazioni delle aree RME/267/01 relative ai comuni di cui al precedente punto 1 lettera e

e. la formalizzazione di tutte le conseguenti decisioni in ordine alla definizione delle aree RME/267/01.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 48-2657

Legge 10/5/89 n. 183 e successive modifiche ed integrazioni. Progetto di Piano per l’Assetto Idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale della Autorità di Bacino con deliberazione 1/99 in data 11/5/99. Presa d’atto degli esiti della Conferenza programmatica della Provincia di Vercelli

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di prendere atto dei documenti del Verbale n. 6 della Conferenza Programmatica della Provincia di Vercelli, che risultano depositati presso la Direzione regionale Difesa del Suolo, e che risultano costituiti da:

a. i fogli delle presenze relative ai rappresentanti della Regione Piemonte, dell’Autorità di Bacino del fiume Po, dei Comuni, della Provincia;

b. la sintetica verbalizzazione degli interventi della Conferenza Programmatica e la descrizione dello svolgimento della Conferenza stessa;

c. le schede relative alla situazione urbanistica e geomorfologica degli 86 Comuni, della Comunità Montana Valsesia e della Provincia di Vercelli, con allegate le sintesi delle osservazioni pervenute, il parere istruttorio della Regione Piemonte, nonché la scheda, consegnata nell’ambito della Segreteria tecnica nei giorni 5 - 6 - 7 marzo, con le ulteriori annotazioni degli Enti ;

d. le proposte di perimetrazione della Regione Piemonte di aree a rischio molto elevato RME/267/01 relative ai Comuni di Alagna e Riva Valdobbia, Scopello, Varallo Sesia, Borgosesia, e delle valutazioni prodotte dai Comuni in sede di Conferenza Programmatica;

e. i quadri riassuntivi delle diverse situazioni comunali in rapporto alla dotazione degli strumenti urbanistici;

2. di prendere atto della necessità di integrare gli elaborati di cui all’Allegato 4 al Titolo I delle Norme di attuazione del Progetto di PAI con l’indicazione delle aree a rischio molto elevato RME/267/99 già individuate dal Piano Straordinario per il Comune di Cravagliana;

3. di demandare a successivo atto deliberativo:

a. il riepilogo delle valutazioni sulle osservazioni presentate dagli Enti e dai privati;

b. il testo contenente le osservazioni alle Norme di Attuazione del Progetto di Piano per l’Assetto Idrogeologico e la relativa bozza di istruttoria tecnica, predisposto dagli uffici della Regione Piemonte, integrato dalle valutazioni e dal giudizio sintetico;

c. la formalizzazione di tutte le conseguenti decisioni in ordine alla definizione delle aree RME/267/01.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 49-2658

Legge 10.05.1989 n. 183 e successive modifiche ed integrazioni. Progetto di piano per l’assetto idrogeologico adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 1/99 in data 11.05.1999. Presa d’ atto degli esiti della Conferenza Programmatica della Provincia del Verbano Cusio Ossola

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di prendere atto dei documenti del Verbale della Conferenza Programmatica della Provincia del Verbano Cusio Ossola, che risultano depositati presso la Direzione Regionale Difesa del Suolo e che risultano costituiti da:

a. i fogli delle presenze relative ai rappresentanti della Regione Piemonte, dell’Autorità di Bacino del fiume Po, dei Comuni, delle Comunità Montane, della Provincia;

b. la sintetica verbalizzazione degli interventi della Conferenza Programmatica e la descrizione dello svolgimento della Conferenza stessa;

c. le schede relative alla situazione urbanistica e geomorfologica dei 77 Comuni, nonché la scheda della Provincia del Verbano Cusio Ossola, con allegate le sintesi delle osservazioni pervenute, le risultanze delle istruttorie della Regione Piemonte con allegate le schede con le considerazioni del Gruppo di Lavoro;

d. le schede consegnate nell’ambito della Segreteria Tecnica nei giorni 19,20,21 febbraio restituite in sede di Conferenza Programmatica con ulteriori osservazioni (allegato n°2);

e. perimetrazioni di aree a rischio molto elevato RME/267/99 relative ai Comuni di Bognanco e Druogno (allegato n°3);

f. le iniziali proposte di perimetrazione della Regione Piemonte di aree a rischio molto elevato RME/267/01 relative ai Comuni di Baveno, Ceppo Morelli, Formazza, Montescheno e Trasquera (allegato n°4);

g. elenco dei Comuni suddivisi per tipologie così come predisposto in sede di Segreteria Tecnica e presentato in Conferenza Programmatica (allegato n° 5.1);

h. elenco dei Comuni suddivisi sulla base della situazione dello Strumento Urbanistico Generale aggiornato al termine della Conferenza Programmatica (allegato n° 5.2);

i. carta della proposta di inserimento di fasce B di progetto sul Fiume Toce in corrispondenza degli abitati di Candoglia e Ornavasso (allegato n°6);

j. cartografia delle aree esondate evento alluvionale Ottobre 2000, che non vengono materialmente allegate ma saranno successivamente trasmesse alla segreteria della Conferenza, alla Direzione difesa del Suolo e all’Autorità di Bacino da parte della Direzione 20 (allegato n°7);

k. planimetria, presentata in sede di Conferenza dall’Amministrazione di Verbania, con proposte di modifica delle fasce fluviali del Fiume Toce nel territorio comunale (allegato n°8);

l. elenco presenze e registro di accesso ai documenti da parte degli Enti, nei giorni di Segreteria Tecnica del 19,20 e 21 Febbraio (allegato n°9).

2. di prendere atto delle seguenti indicazioni emerse dalla Conferenza Programmatica:

a. esigenza di definire, ad integrazione degli elaborati di cui all’Allegato 4 al Titolo I delle Norme di attuazione del Progetto di PAI, le perimetrazioni delle aree a rischio molto elevato RME/267/01 per i Comuni di, Ceppo Morelli, Formazza, Montescheno e Trasquera, secondo quanto riportato negli estratti cartografici (allegato A);

b. opportunità di integrare gli elaborati di cui all’Allegato 4 al Titolo I delle Norme di attuazione del Progetto di PAI con l’indicazione delle perimetrazioni delle aree a rischio molto elevato RME/267/99 già individuate dal Piano Straordinario per il Comuni di Bognanco e Druogno;

c. opportunità di integrare l’atlante dei rischi idraulici e idrogeologici relativamente al territorio Comunale di Ghiffa, secondo quanto riportato nell’allegato estratto cartografico, elaborato anche a seguito delle risultanze dello studio idrogeologico effettuato dall’Amministrazione comunale;

d. opportunità di inserire fasce B di progetto sul Fiume Toce in corrispondenza degli abitati di Candoglia e Ornavasso come risulta dalla cartografia predisposta dall’Autorità di Bacino e presentata in sede di Conferenza Programmatica;

3. di demandare a successivo atto deliberativo:

a. il riepilogo delle valutazioni sulle osservazioni presentate dagli Enti e dai Privati;

b. il testo contenente le osservazioni alle Norme di attuazione del Progetto di Piano per l’Assetto Idrogeologico e la relativa bozza di istruttoria tecnica, predisposto dagli uffici della Regione Piemonte, integrato dalle valutazioni e dal giudizio sintetico;

c. la formalizzazione di tutte le conseguenti decisioni in ordine alla definizione delle aree RME/267/01.

d. la nuova perimetrazione delle aree a rischio molto elevato RME/267/01 relativa al territorio comunale di Baveno in fase di rielaborazione da parte della Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 50-2659

D.G.R. n. 126-712 del 31.7.2000. Associazione Emilia Orio Calosso. Approvazione modifica statutaria

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di rettificare la D.G.R. n. 126-712 del 31.7.2000 per le motivazioni in premessa indicate.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 51 - 2660

Criteri per l’assegnazione di contributi per le attività di protezione civile effettuate dagli Enti Locali (l.r. 41/1986; l.r. 10/1990)

A relazione dell’Assessore Picchetto Fratin

Visto l’art. 1 della L.R. 3 Settembre 1986 n. 41 che prevede per la Regione, quali funzioni e responsabilità eminentemente pubbliche, la difesa del suolo, la tutela dell’ambiente e la tutele della salute;

Visto l’art. 1 della Legge 24 Febbraio 1992 n. 225 che istituisce il Servizio nazionale di protezione civile al fine di tutelare l’integrità della vita , i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri elementi calamitosi;

visto l’art. 108 del D.Lgs. 31 Marzo 1998 n. 112, “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997 n. 59";

Visti gli artt. N. 70 e 72 della Legge Regionale 26 Aprile 2000 n. 44 che detta le disposizioni normative per l’attuazione del D.Lgs. 31 Marzo 1998 n. 112;

Visto l’art.15 della Legge n. 225/’92 secondo il quale la Regione, nel rispetto delle competenze ad esse affidate, favorisce nei modi e con le forme ritenuti opportuni, l’organizzazione di strutture comunali di protezione civile;

visto l’art.n.108 lett.c del D.Lgs. n.112/’98 in attuazione della Legge 15 marzo 1997 n. 59, che attribuisce ai Comuni i compiti di prevenzione e gestione dell’emergenza nell’ambito amministrativo di competenza;

considerato che, ai sensi dell’art.4 della L.R. 41/86 ed ai sensi degli artt, 70 e 72 della L.R. n. 44 del 26/04/2000, la Regione nell’ambito della propria competenza esercita nei confronti degli Enti Locali una funzione d’impulso, indirizzo e coordinamento, sia in sede di formazione, sia in sede di attuazione del Piano di Protezione Civile, stimolando ed organizzando il loro autonomo concorso ed apporto ai fini di una efficace ed unitaria attività di protezione civile nell’ambito regionale, delegando all’uopo compiti di interesse locale;

rilevato che, l’art.5 della suddetta legge, prevede la costituzione di un sistema di centri operativi dislocati sul territorio regionale, per tempestivi interventi di soccorso e di assistenza in caso di emergenza;

atteso che, ai sensi dell’art.8 della L.R. 12 marzo 1990 n.10, la Regione può erogare contributi a copertura delle spese sostenute da gruppi ed enti - ritenendo opportuno ricondurre in tale ambito le attività dei gruppi comunali ed intercomunali - per l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione, addestramento ed aggiornamento dei suddetti gruppi può altresì concedere agli Enti Locali contributi destinati all’acquisizione, al mantenimento, all’uso temporaneo di strutture, strumenti o altri mezzi funzionali alle attività di protezione civile di gruppi comunali e intercomunali;

considerato che il sistema dei contributi, che vede la Regione non direttamente coinvolta nella realizzazione di tali progetti ed iniziative, ha rappresentato nel tempo una efficace modalità per dare spazio all’iniziativa ed alla progettualità a livello locale tesa allo sviluppo, sensibilizzazione ed informazione sui temi di protezione civile;

viste le linee di indirizzo del Dipartimento della Protezione Civile contenute nella Direttiva Sperimentale del dicembre 1995, nelle quali si prevede che i gruppi comunali ed intercomunali operino mantenendo uno stretto contatto con le autorità locali e in particolare con i Sindaci ed i Prefetti;

ritenuto opportuno assicurare ai soggetti beneficiari di contributi, ai sensi delle leggi sopra citate, l’adozione di criteri e procedure volti ad offrire pari opportunità agli Enti Locali per le attività di protezione civile;

visto l’art. 4 della L.R. n. 27 del 25.7.94 “norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” che stabilisce l’obbligo di definire e pubblicizzare i criteri per la concessione dei contributi;

vista la D.G.R. n. 79 - 1792 del 18.12.2000 con la quale è stata prenotata la somma di L. 1.500.000 sul capitolo 10920/2001;

vista la D.G.R. n. 16 - 2146 di “conferma assegnazione sul bilancio 2001 di risorse finanziarie a Direzioni Regionali derivanti da prenotazioni disposte nel corso dell’esercizio 1999 e 2000";

visto e considerato quanto in premessa, la Giunta Regionale, a voti unanimi espressi nelle forme di legge,

delibera

di approvare per l’anno 2001, ai sensi delle LL.R. 41/86 e 10/90, i “Criteri per l’erogazione dei contributi per le attività di Protezione Civile effettuate dagli Enti Locali” allegati alla presente deliberazione di cui ne costituiscono parte integrante (Allegato A);

di rimandare a successiva determinazione l’approvazione della modulistica necessaria alla presentazione delle istanze di contributo;

di fissare nel giorno 16 Luglio 2001 il termine utile per la presentazione delle domande di contributo per le attività di Protezione Civile effettuate dagli Enti Locali;

di stabilire che l’assegnazione dei contributi verrà disposta con determinazione dirigenziale, sulla base della formazione di una graduatoria di merito, stilata, ai sensi dei presenti criteri, previa istruttoria compiuta da un apposito gruppo di lavoro istituito all’interno del Settore Protezione Civile;

di stabilire che erogazione dei contributi verrà disposta nel termine di due anni, in ragione della disponibilità dello stanziamento sul pertinente capitolo, del bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario corrente (10920/2001), ovvero per quello successivo (10920/2002).

(omissis)

allegato

Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 52-2661

Avvio della campagna di controlli dei gas di scarico dei veicoli a motore per il rilascio del bollino blu. Regolamentazione del calendario per l’effettuazione del controllo dei veicoli che per la prima volta sono soggetti all’obbligo previsto dalla Legge regionale 7 aprile 2000, n. 43

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di prevedere, per tutti i veicoli a motore di proprietà di persone, imprese o enti aventi residenza o sede nella Regione Piemonte e immatricolati da almeno un anno che, per la prima volta, sono soggetti all’obbligo di attestazione del rispetto delle prescrizioni tecniche di cui all’articolo 2 del Decreto del Ministro dei Trasporti e della Navigazione 5 febbraio 1996, mediante l’esibizione del “bollino blu” e il possesso del certificato relativo al controllo delle emissioni, lo scaglionamento delle date di effettuazione dei controlli medesimi tenendo conto del mese di rilascio della carta di circolazione del veicolo.

Pertanto, per tali veicoli, l’effettuazione del controllo dei gas di scarico per il rilascio del bollino blu seguirà il seguente calendario:

Mese e anno di rilascio della carta di circolazione ** Mese per l’effettuazione del primo controllo per il rilascio del bollino blu

Luglio 2000 o Luglio di anni precedenti Luglio 2001

Agosto 2000 o Agosto di anni precedenti Agosto 2001

Settembre 2000 o Settembre di anni precedenti Settembre 2001

Ottobre 2000 o Ottobre di anni precedenti Ottobre 2001

Novembre 2000 o Novembre di anni precedenti Novembre 2001

Dicembre 2000 o Dicembre di anni precedenti Dicembre 2001

Gennaio 2001 o Gennaio di anni precedenti Gennaio 2002

Febbraio 2001 o Febbraio di anni precedenti Febbraio 2002

Marzo 2001 o Marzo di anni precedenti Marzo 2002

Aprile 2001 o Aprile di anni precedenti Aprile 2002

Maggio 2001 o Maggio di anni precedenti Maggio 2002

Giugno 2001 o Giugno di anni precedenti Giugno 2002

** qualora il veicolo debba essere sottoposto a visita di revisione nei mesi suindicati, l’obbligo di controllo per il rilascio del bollino blu viene automaticamente assolto, in quanto i controlli ed i costi della visita di revisione ricomprendono anche quelli per il bollino blu.

Si ricorda che, secondo quanto prescritto dall’articolo 7 della Direttiva del Ministro dei Lavori Pubblici del 7 luglio 1988, il controllo deve essere ripetuto ogni sei mesi se il veicolo è stato immatricolato per la prima volta anteriormente al 1° gennaio 1988 e ogni dodici mesi se immatricolato per la prima volta dopo il 1° gennaio 1988.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 53-2662

Completamento opere per la bonifica del sito ex Ramel, in Comune di Salmour. Importo complessivo L. 3.925.000.000. Assegnazione alla Direzione 22 della somma di L. 1.100.000.000. Cap.26905/01

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di dare atto del superamento del pregresso contenzioso con la Società Castalia S.p.A. Concessionaria dell’intervento di bonifica del sito ex Ramel in Comune di Salmour per quanto previsto dalla Perizia Suppletiva e di Variante, redatta dalla Direzione dei Lavori nel rispetto dei principi espressi dalla normativa vigente.

- di dare atto che la predetta Perizia Suppletiva e di Variante dell’intervento di bonifica del sito ex Ramel in Comune di Salmour, dell’importo complessivo di L. 3.925.000.000, ha ottenuto il parere favorevole del Comitato Regionale OO.PP.- Sezione Infrastrutture- nella seduta del 21.12.2000.

- di accantonare, allo scopo di garantire la copertura finanziaria delle attività necessarie all’ultimazione dell’intervento, la somma di L. 1.100.000.000 sul Cap. 26905/01 (100677/A) e di assegnare la stessa alla Direzione Regionale “Tutela e risanamento ambientale, programmazione gestione rifiuti” per gli adempimenti conseguenti all’approvazione, in linea tecnica, della Perizia Suppletiva e di Variante, alla stipula del contratto di smaltimento dei rifiuti con la Società Barricalla S.p.A. ed all’assunzione dei relativi impegni di spesa al capitolo 26905/01.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 55-2664

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Piossasco (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) per l’integrazione della Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per l’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali connesse con l’istruttoria tecnica di cui all’articolo 6 citato:

ing. Stefano Rigatelli, funzionario del settore Programmazione interventi di risanamento bonifiche;

arch. Giovanni Nuvoli, funzionario del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

ing. Aldo Leonardi, funzionario del Settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale.

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, il dottor Mauro Porta, funzionario della direzione Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 56-2665

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Settimo Torinese (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

ing. Pier Franco Ariano, funzionario del Settore Grandi rischi industriali;

arch. Giovanni Nuvoli, funzionario del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

ing. Adriano Mussinatto, funzionario del Settore Risanamento acustico ed atmosferico.

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, la dottoressa Raffaella Porrato, funzionario del settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 57-2666

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Crescentino (VC): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) per l’integrazione della Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per l’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali connesse con l’istruttoria tecnica di cui all’articolo 6 citato:

ing. Carla Contardi, dirigente del Settore Risanamento acustico ed atmosferico;

ing. Aldo Leonardi, sentito il responsabile del Settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale;

dott. Filippo Baretti, funzionario del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica.

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, la dottoressa Annamaria Clinco, funzionario del settore Programmazione e risparmio in materia energetica.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 58-2667

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Alessandria: procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) per l’integrazione della Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per l’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali connesse con l’istruttoria tecnica di cui all’articolo 6 citato:

ing. Adriano Mussinatto, sentito il responsabile del Settore Risanamento acustico ed atmosferico;

dott. Filippo Baretti, sentito il responsabile del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

ing. Aldo Leonardi, sentito il responsabile del Settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale.

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, il prof. Paolo Ferraris, ordinario di macchine elettriche presso il Politecnico di Torino, c/o sede di Alessandria.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 59-2668

Centrale termoelettrica da realizzarsi in comune di Leinì: procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) ing. Alberto Buracco, dirigente del Settore Tecnologie di smaltimento e recupero rifiuti;

arch. Giovanni Nuvoli, funzionario del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

ing. Adriano Mussinatto, funzionario del Settore Risanamento acustico ed atmosferico.

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, il dottor Mauro Porta, funzionario della direzione Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 60-2669

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Cumiana (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) per l’integrazione della Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per l’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali connesse con l’istruttoria tecnica di cui all’articolo 6 citato:

ing. Pier Franco Ariano, funzionario del settore Grandi rischi industriali;

sig.ra Franca Sordi, funzionario del Settore Risanamento acustico ed atmosferico;

geom. Roberto Righero, funzionario del Settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale.

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, la dott.ssa Raffaella Porrato, funzionario del settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 61-2670

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Borgo San Dalmazzo (CN): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) per l’integrazione della Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per l’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali connesse con l’istruttoria tecnica di cui all’articolo 6 citato:

ing. Roberta Baudino, funzionario del Settore Risanamento acustico ed atmosferico;

arch. Giovanni Nuvoli, funzionario del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

ing. Aldo Leonardi, funzionario del Settore Sistema informativo ambientale e valutazione d’impatto ambientale.

b) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, la dottoressa dottor Annamaria Clinco, funzionario del settore Programmazione e risparmio in materia energetica.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 62-2671

Centrale a ciclo combinato da realizzarsi in comune di Carmagnola (TO): procedimento di valutazione di impatto ambientale. Designazione funzionari regionali ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di designare ai fini delle nomine ai sensi degli articoli 6 e 7 dell’allegato IV del d.p.c.m. 27-12-1988 i sottoindicati funzionari:

1) per l’integrazione della Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per l’espletamento dei compiti e delle funzioni istituzionali connesse con l’istruttoria tecnica di cui all’articolo 6 citato:

dott. Roberto Quaglia, dirigente responsabile del settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

sig. Giorgio Pelissetti, sentito il responsabile del Settore Programmazione e risparmio in materia energetica;

ing. Roberta Baudino, funzionario del Settore Risanamento acustico ed atmosferico;

2) per l’assistenza al Presidente dell’inchiesta pubblica di cui all’articolo 7 dell’allegato citato, la dottoressa Elena Giuffrida, funzionario del settore Programmazione e risparmio in materia energetica.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 63-2672

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 15 di Cuneo. Atto n. 124/01 del 20.02.2001 “Approvazione bilancio consuntivo 1999". Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’A.S.L 15 di Cuneo n. 124/01 del 20.02.2001 avente ad oggetto “Approvazione bilancio consuntivo 1999" in quanto l’allegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998, 1-28836 del 30.11.1999 e 2-448 del 13.7.2000;

* di prendere atto che le risultanze contabili evidenziano una perdita di esercizio pari a L. 257.128.050, rinviando ai successivi provvedimenti statali e regionali di cui in premessa;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 64-2673

Accantonamento ed assegnazione di L. 43.478.000= (cap. 12165/2001) alla Direzione Controllo delle attività sanitarie per trasferimento di somme alle Aziende ASL per spese di funzionamento delle Commissioni Mediche Locali per gli anni 1996, 1997, 1998 e 1999

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare il progetto e l’obiettivo della Direzione Controllo delle attività sanitarie e l’accantonamento dei fondi occorrenti per la loro realizzazione, individuando nel contempo la struttura a cui le risorse sono assegnate, così come riportato nella scheda allegata che fa parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo;

La struttura in premessa individuata assumerà i singoli provvedimenti di determinazione di spesa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 65-2674

L.R. 29/99, art. 2, comma 3 - Approvazione delle convenzioni con l’Universita’ degli Studi di Torino, con il Politecnico, con l’Universita’ del Piemonte Orientale e con l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, per le motivazioni indicate in premessa e ai sensi dei commi 3 e 4 dell’articolo 2 della legge regionale 18 novembre 1999, n. 29, la stipulazione delle convenzioni con l’Università degli Studi di Torino, con il Politecnico di Torino, con l’Università del Piemonte Orientale, con l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario, per l’attuazione dei programmi generali di interventi di cui agli articoli 1 e 2 della medesima legge, secondo gli schemi allegati alla presente deliberazione per farne parte integrante.

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale o l’Assessore delegato alla stipula delle suddette convenzioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 66-2675

L.R. 50/94 “Iniziative per l’attuazione di accordi di collaborazione fra la Regione ed entità istituzionali di paesi esteri” Protocollo di collaborazione con Unioncamere Piemonte e Centro Estero Camere Commercio Piemontesi per l’attuazione di strutture operative

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare lo schema di protocollo d’intesa fra Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e Centro Estero delle Camere di Commercio piemontesi, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante (All. 1), in cui si stabilisce di attivare le Strutture operative locali, denominate “Antenne Piemonte” nei paesi delle corrispondenti entità istituzionali con i quali la Regione e l’Unioncamere Piemonte intendono stipulare accordi di cooperazione con i rispettivi partners istituzionali e nei quali entrambi gli enti si avvalgono delle competenze del Centro Estero.

* di approvare lo schema di convenzione operativa fra Regione Piemonte, Unioncamere Piemonte e Centro Estero delle Camere di Commercio piemontesi, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante (All. 2), per la definizione dei compiti delle “Antenne Piemonte”, delle modalità di attuazione, del finanziamento delle attività delle strutture, dell’individuazione delle sedi e del personale delle Antenne, degli importi, tempi e modalità di erogazione del contributo;

* di dare mandato al Dirigente del Settore Affari Internazionali di stipulare la convenzione operativa sopra descritta (All. 2);

* di rinviare a successiva deliberazione l’accantonamento dei fondi necessari all’attivazione delle “Antenne Piemonte”, secondo le modalità stabilite dagli artt. 4, 5 e 6 della convenzione operativa (All. 2).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 67-2676

Parziale privatizzazione Sagat S.p.A. - affidamento di incarichi professionali da parte della Città di Torino - rimborso pro quota a carico della Regione - rinnovazione dell’impegno di spesa, gi’ disposto con D.G.R. n. 54-28729 del 23.11.1999, di lire 22.750.852 sul cap. 10870/2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di impegnare la somma di L. 22.750.852 sul capitolo 10870 (1231/I) del bilancio 2001 per far fronte alla spesa derivante dall’obbligo di tenere indenne la Città di Torino di parte degli oneri sostenuti per l’affidamento (anche per conto della Regione) di incarichi professionali attinenti al processo di parziale privatizzazione della Sagat S.p.A.;

* di demandare alla Direzione Programmazione e Statistica (che ha già provveduto alla verifica della corretta rendicontazione della spesa) i conseguenti adempimenti liquidatori.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 68-2677

Tenuta Cannona S.r.l. - Consiglio di Amministrazione - Designazione dell’Amministratore Unico (art. 2, comma 2, l.r. 39/95)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di designare, sulla base dei criteri di cui alla citata D.G.R. n. 154/2944 del 6.11.95, come candidato ad Amministratore unico della Società “Tenuta Cannona S.r.l.” la signora:

- Rosanna Stirone

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 69-2678

Circolare Ministeriale n. 92/2000 recante le disposizioni per la gestione del fondo relativo all’art. 9 della Legge 236/93, destinato alla realizzazione di interventi di formazione continua dei lavoratori dipendenti: assegnazione alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro delle relative quote di finanziamento. Spesa complessiva L. 27.889.570.310=, capitoli vari

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di destinare l’importo complessivamente pari a L.17.216.706.980= costituito dal 60 % delle risorse attribuite dalla Circolare Ministeriale 92/2000 del 29/12/2000 e dalle economie sulle precedenti Circolari derivanti del differenziale tra gli importi approvati in sede di autorizzazione dei progetti e le somme effettivamente rendicontate a conclusione dei medesimi, al completamento del finanziamento dei progetti a suo tempo già approvati a valere sulla precedente Circolare Ministeriale n.30/2000 e tuttora in lista d’attesa, questi ultimi purché pervenuti entro la data del 27/11/2000, di cui alla circolare ministeriale 92/2000, ed accompagnati da accordo tra le parti o da parere positivo delle organizzazioni sindacali dei lavoratori;

- di destinare il restante 40 % delle risorse attribuite dalla Circolare Ministeriale 92/2000, pari a L.10.672.863.330=, al finanziamento di piani formativi aziendali , territoriali e settoriali concordati tra le parti sociali, da realizzare attraverso idonee procedure di evidenza pubblica;

- di assegnare alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro l’insieme delle suddette risorse, per un importo complessivo pari a L.27.889.570.310=, destinate alla realizzazione delle azioni di formazione continua dei lavoratori, in applicazione dell’art.17 della Legge 196/97, e previste dalla medesima Circolare Ministeriale n.92/2000, ivi incluso il completamento del finanziamento delle azioni a suo tempo già approvate a valere sulla precedente Circolare Ministeriale n.30/2000 e tuttora in lista d’attesa, purché rispondenti ai requisiti precedentemente indicati.

Alla spesa di L.27.889.570.310= si fa fronte mediante accantonamento sui sottoelencati capitoli del bilancio 2001:

per L.26.682.158.310= sul cap.11535/2001 Legge 236/1C (100669/A)

per L.1.207.412.000= sul cap. 11536/2001 Legge 236/1C reimpostati (100670/A)

La Direzione Formazione Professionale - Lavoro provvederà, ai sensi dell’art.23 della L.R. 51/97, mediante l’adozione degli opportuni provvedimenti e nel rispetto degli indirizzi di cui alla presente deliberazione, a dare attuazione al rifinanziamento delle azioni in lista d’attesa relative alla precedente Circolare Ministeriale n.30/2000;

Con successivo atto deliberativo si provvederà inoltre ad approvare, ai sensi dell’art.18 della L.R. n.63/95, un’apposita Direttiva per la disciplina del finanziamento dei piani formativi aziendali, territoriali e settoriali concordati tra le parti sociali, nel rispetto delle condizioni definite dalla Circolare Ministeriale n.92/2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 70-2679

Approvazione degli standard relativi agli “Attestati di Qualifica Professionale” e “ Attestati di Frequenza e Profitto” da rilasciarsi a cura delle Province al termine dei corsi di formazione professionale (art. 77 lett. c) legge regionale 26 aprile 2000 n. 44) e approvazione del modello di “Certificato delle Competenze Acquisite”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare per le motivazioni esposte in premessa gli allegati otto modelli standard di “Attestato di Qualifica Professionale”, diversificati in ragione del logotipo delle singole Province piemontesi corredati dei tre schemi di allegati (uguali per tutti i modelli) riferiti, il primo, ai contenuti dei corsi e i successivi due alle competenze acquisite;

il modello standard e gli allegati sono definiti nel rispetto di quanto previsto dal Decreto del Ministro del Lavoro 12 marzo 1996 e dall’art. 77 lett. c) della legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, con le integrazioni convenute, da intendersi a valenza generale e che sono:

1) i riferimenti legislativi e normativi ai sensi e per gli effetti dei quali gli attestati sono rilasciati;

2) l’emblema europeo su tutti gli attestati;

3) la descrizione in allegato, oltre che dei contenuti, da rilasciarsi obbligatoriamente, delle competenze acquisite, la cui compilazione assumerà, a far data da qui ad un anno, carattere obbligatorio.

Gli otto modelli provinciali con i relativi tre allegati sono da intendersi quali parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare, perché conforme agli standard convenuti, gli allegati otto modelli di: “Attestato di Frequenza e Profitto” corredati dei tre allegati, su questi attestati non viene apposto alcun riferimento legislativo, al fine di non generare confusione, in quanto, per la brevità dei corsi e parzialità degli obiettivi perseguiti, gli stessi non assumono rilevanza giuridica.

Gli otto modelli provinciali con i relativi tre allegati riferiti ai contenuti dei corsi ed alle competenze acquisite sono da intendersi quali parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare l’allegato modello di “Certificato delle Competenze Acquisite”, estendendo anche alle certificazioni intermedie, rilasciate dalle strutture formative ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, la descrizione per competenze, quale parte integrante della presente deliberazione;

- di dare mandato al dirigente del Settore “ Standard Formativi, Qualità ed Orientamento Professionale” di mettere in atto con proprie determinazioni, sentite le Province, l’adeguamento dei modelli di attestati rilasciati per le diverse certificazioni e per i vari comparti produttivi, ai fini di uniformarli agli standard definiti con la presente deliberazione e di provvedere alle successive modificazioni ed integrazioni delle attestazioni delle competenze in seguito all’evoluzione della sperimentazione in corso sulla descrizione dei profili per competenze.

Si dà atto che la presente deliberazione non comporta oneri di spesa per l’Amministrazione regionale;

(omissis)

allegato



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 71-2680

L. 25 febbraio 1992, n. 215. Indirizzi per la gestione regionale degli interventi a favore dell’imprenditoria femminile. Accantonamenti sul capitolo 20145/01 e sul cap. 20085/01 della somma di L. 15.298.000.000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Di prendere atto di quanto in premessa indicato.

Di accantonare, per le motivazioni di cui in premessa, per l’anno 2001:

- sul cap. 20085 la somma di L. 13.798.000.000 (A. 100658);

- sul cap. 20145 la somma di L. 1.000.000.000 (A. 100659);

- sul cap. 20145 la somma di L. 500.000.000 (A. 100660).

Di assegnare le predette somme alla Direzione Formazione Professionale-Lavoro per l’adozione dei provvedimenti attuativi ai sensi degli artt. 22 e 23 della L.R. n. 51/97.

Di dare indicazione alla Direzione Formazione Professionale-Lavoro per le motivazioni dettagliate in premessa, di avvalersi della Finpiemonte S.p.A. per lo svolgimento di attività di istruttoria e di erogazione dei benefici concessi dalla L. n.215/92 .

All’ affidamento dell’ incarico ed alla conseguente stipula della Convenzione provvederà la Direzione Formazione Professionale-Lavoro con successivi atti ai sensi degli artt. 22 e 23 della L.R. n.51/97, avvalendosi delle risorse statali e regionali accantonate con la presente deliberazione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 72-2681

Modalità per l’esercizio delle funzioni amministrative conferite ai Comuni ai sensi dell’art. 14, punto b), della L.R. 26 aprile 2000, n. 44, in materia di impianti autostradali di distribuzione carburanti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, per le considerazioni di cui in premessa, le modalità per l’esercizio delle funzioni amministrative conferite ai comuni, ai sensi dell’art. 14, punto b) della L.R. 26.4.2000, n. 44, relativamente alle concessioni per l’installazione e l’esercizio di impianti di distribuzioni carburanti lungo le autostrade ed i raccordi autostradali di cui all’allegato A) che fa parte integrante della presente deliberazione.

(omissis)

Art. 1

Concessione per nuovi impianti

La concessione per l’installazione di un nuovo impianto autostradale di carburanti è subordinata alla conformità alle disposizioni del piano regolatore, alle prescrizioni fiscali e a quelle concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale, antincendio nonché alle disposizioni per la tutela dei beni storici e artistici.

L’istanza per il rilascio della concessione per l’installazione e l’esercizio del nuovo impianto autostradale e della relativa concessione edilizia è presentata dall’interessato al Comune competente per territorio, fatto salvo quanto disposto dal D.P.R. 7.12.2000, n. 440.

Alla domanda per il rilascio della concessione per l’installazione e l’esercizio del nuovo impianto autostradale devono essere allegati i seguenti documenti:

a) perizia giurata, redatta da tecnico competente per la sottoscrizione del progetto presentato, iscritto al relativo albo professionale, attestante il rispetto delle prescrizioni di cui sopra

b) dichiarazione sostitutiva volta a dimostrare il possesso, da parte del richiedente, dei requisiti soggettivi nonché la capacità tecnico-organizzativa ed economica di cui agli artt. 5, 6 e 7 del D.P.R. 27 ottobre 1971, n. 1269;

c) dichiarazione di assenso da parte della Società titolare della concessione autostradale o dell’ANAS.

Qualora la richiesta riguardi i prodotti g.p.l. e/o metano il Comune verifica altresì la compatibilità urbanistica.

Entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, completa della citata documentazione, il soggetto di cui al comma 2 provvede al rilascio della concessione per l’installazione e l’esercizio del nuovo impianto e della relativa concessione edilizia.

L’esercizio dell’impianto è subordinato all’esito positivo del collaudo di cui al successivo art. 6 che l’interessato deve richiedere al Comune competente per territorio, ultimata la realizzazione dell’impianto.

La concessione ha validità diciottennale ed è soggetta a rinnovo.

Art. 2

Potenziamento

Per potenziamento di un impianto si intende l’aggiunta di carburanti non precedentemente autorizzati.

L’autorizzazione al potenziamento di un impianto autostradale è rilasciata subordinatamente alla conformità alle prescrizioni fiscali, sanitarie, ambientali e antincendio.

La relativa domanda deve essere presentata al Comune competente per territorio, fatto salvo quanto disposto dal D.P.R. 7.12.2000, n. 440, unitamente ad una perizia giurata redatta da tecnico competente per la sottoscrizione del progetto presentato, iscritto al relativo albo professionale, attestante il rispetto delle prescrizioni di cui sopra.

Della presentazione della domanda deve essere data comunicazione alla Società titolare della concessione autostradale o all’ENAS., entro dieci giorni dalla presentazione della stessa.

Qualora la richiesta riguardi i prodotti g.p.l. e/o metano il Comune verifica altresì la compatibilità urbanistica

Entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, completa della citata documentazione, il soggetto di cui al comma 3 provvede al rilascio dell’autorizzazione.

L’esercizio delle apparecchiature oggetto del potenziamento è subordinato alla presentazione di perizia giurata, redatta da tecnico competente per la sottoscrizione del progetto, iscritto al relativo albo professionale, attestante la conformità dell’intervento realizzato all’istanza di potenziamento autorizzata.

Art. 3

Modifiche degli impianti

Costituiscono modifiche dell’impianto i seguenti interventi:

a) sostituzione di colonnine a semplice o doppia erogazione con altri a doppia o multipla erogazione e viceversa, per prodotti già autorizzati:

b) aumento o diminuzione del numero di colonnine mono o multiprodotto per carburanti, già autorizzati:

c) installazione di apparecchi accettatori di carte di credito;

d) cambio di destinazione delle colonnine, per prodotti già autorizzati;

e) cambio di destinazione dei serbatoi e conseguenti modifiche dei collegamenti meccanici;

f) sostituzione e/o aumento del numero dei serbatoi e/o della loro capacità di stoccaggio;

g) sostituzione di miscelatori manuali con altri elettrici o elettronici;

h) installazione di apparecchiature self-service..

Le modifiche di cui al comma precedente sono realizzate nel rispetto delle norme di sicurezza e di quelle fiscali, sanitarie e ambientali.. Esse sono comunicate, prima della loro realizzazione, al Comune competente per territorio ed ai competenti Comando Provinciale Vigili del Fuoco e ‘U.T.F., alla Società titolare della concessione autostradale o all’ENAS.

Art. 4

Trasferimento della titolarità della concessione

La domanda, intesa ad ottenere il trasferimento della titolarità della concessione, deve essere presentata al Comune competente per territorio, fatto salvo quanto disposto dal D.P.R. 7.12.2000 n. 440 e sottoscritta dal concessionario uscente e dal subentrante e deve riportare l’indicazione di tutti gli elementi atti ad identificare l’impianto autostradale .

Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:

a) dichiarazione di assenso da parte della Società titolare della concessione autostradale o dell’ENAS;

b) impegno del concessionario uscente al trasferimento della proprietà dell’impianto al subentrante;

c) dichiarazione sostitutiva dalla quale risulti che il soggetto subentrante è in possesso dei requisiti soggettivi nonché della capacità tecnico-organizzativa ed economica di cui agli artt. 5, 6, e 7 del D.P.R. n. 1269/71;

d) parere dell’Ufficio Tecnico di Finanza.

Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, completa della citata documentazione, il soggetto di cui al comma 1 provvede al trasferimento della titolarità dell’impianto dandone comunicazione al l’U.T.F. ed ai Vigili del fuoco per gli adempimenti di competenza.

Art. 5

Rinnovo della concessione

La domanda di rinnovo della concessione di un impianto di carburanti autostradale deve essere presentata al Comune competente per territorio, fatto salvo quanto disposto dal D.P.R. 7.12.2000, n. 440 e, per conoscenza, alla Società titolare della concessione autostradale o all’ENAS,.almeno sei mesi prima della scadenza diciottennale e comunque entro e non oltre la data di validità della medesima. Fino all’emanazione del provvedimento di rinnovo sono fatti salvi diritti e doveri relativi all’esercizio dell’impianto.

Le concessioni, per le quali l’istanza di rinnovo non è presentata entro i termini fissati al capoverso precedente, è soggetta a decadenza.

La domanda deve essere corredata da:

a) dichiarazione di assenso, da parte della Società titolare della concessione autostradale, alla permanenza dell’impianto ovvero copia dell’istanza inviata alla Società autostrade, destinata ad ottenerlo;

b) dichiarazione sostitutiva dalla quale risulti che il titolare della concessione è in possesso dei requisiti soggettivi nonché della capacità tecnico-organizzativa ed economica di cui agli artt. 5, 6, e 7 del D.P.R. n. 1269/71, quando l’impianto non è gestito direttamente dal titolare;

c) perizia giurata, redatta da tecnico competente, iscritto al relativo albo professionale, attestante la conformità dell’impianto alle prescrizioni fiscali e a quelle concernenti la sicurezza sanitaria, ambientale e antincendio nonché alle disposizioni per la tutela dei beni storici ed artistici;

d) richiesta di accertamento dell’idoneità tecnica delle attrezzature dell’impianto;

Il rinnovo della concessione è subordinato all’esito positivo dell’accertamento dell’idoneità tecnica delle attrezzature dell’impianto. Tale idoneità deve risultare da regolare verbale di collaudo redatto dalla Commissione di cui al successivo art.6.

Entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, completa della citata documentazione, il soggetto di cui al comma 1 provvede al rinnovo della concessione.

Art. 6

Collaudo degli impianti ed esercizio provvisorio

L’idoneità tecnica delle attrezzature dell’impianto è accertata da apposita Commissione nominata dal Sindaco del Comune ove è localizzato l’impianto oggetto del collaudo.

La Commissione è convocata per il collaudo dei nuovi impianti di cui all’art. 1 e per il rinnovo diciottennale della concessione di cui all’art. 5 ed è così composta :

a) un rappresentante del Comune competente per territorio;

b) un rappresentante dell’U.T.F. competente per territorio;

c) un rappresentante del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco competente per territorio;

d) un rappresentante dell’ASL competente per territorio.

La Commissione provvede ad effettuare il collaudo entro 60 giorni dalla presentazione della domanda da parte dell’interessato.

In caso di esito negativo della visita di collaudo, il Comune competente per territorio assegna un termine al richiedente per la eliminazione delle irregolarità riscontrate sull’impianto e, quando necessario, dispone una nuova visita di collaudo.

In presenza di due collaudi consecutivi con esito negativo, il Comune può disporre la sospensione dell’attività dell’impianto.

Copia del verbale di collaudo è trasmessa, a cura del Comune competente per territorio, al concessionario, alla Regione ed ai competenti Comando dei Vigili del Fuoco e U.T.F.

Ai componenti la Commissione, esterni alla Amministrazione comunale, spetta un compenso onnicomprensivo, per ogni collaudo effettuato, di lire 250.000, da assoggettare alle ritenute di legge.

Non sono previsti rimborsi spese e trattamenti di missione, salvo quanto previsto dalle norme applicabili alle diverse amministrazioni od enti.

Gli oneri del collaudo sono a carico del richiedente che provvede direttamente al pagamento, dandone comunicazione all’Amministrazione di appartenenza del componente la commissione.

In attesa del collaudo e su richiesta del concessionario il Comune competente per territorio può concedere l’esercizio provvisorio per un periodo non superiore a centottanta giorni, prorogabili, previa presentazione della seguente documentazione:

a) perizia giurata rilasciata da tecnico competente, iscritto al relativo albo professionale, comprovante il rispetto delle norme di sicurezza nonché la corretta esecuzione dei lavori in conformità al progetto approvato.

b) richiesta al competente Comando dei Vigili del Fuoco del certificato di prevenzione incendi da parte del concessionario con l’impegno all’osservanza delle prescrizioni o condizioni di esercizio imposte dai Vigili del Fuoco

Sono escluse dall’esercizio provvisorio le apparecchiature destinate al contenimento o all’erogazione di g.p.l. o metano per autotrazione.

Art. 7

Orari

Ai sensi dell’art. 12, comma 4, del D.P.C.M. 11 settembre 1989, gli impianti di distribuzione carburanti situati sulle autostrade, nonché sui raccordi autostradali, svolgono servizio continuativo ed ininterrotto.

Art. 8

Monitoraggio

I concessionari trasmettono ai Comuni ed alla competente Direzione regionale, entro il 31 marzo di ogni anno, i dati sui quantitativi di prodotti erogati nell’anno precedente per ciascun impianto ed ogni altro dato utile al monitoraggio della rete autostradale che è loro richiesto tramite prospetti predisposti dalla Regione.

I Comuni trasmettono alla competente Direzione regionale copia dei provvedimenti assunti nell’esercizio delle loro funzioni.

Art. 9

Norme transitoria

Le pratiche in corso alla data di entrata in vigore dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22.12.2000, pubblicati sulla G.U. - Supplemento ordinario n. 31 del 21.2.2001, sono individuate dai competenti uffici regionali che provvederanno a trasmettere ai comuni la relativa documentazione per la conclusione delle medesime.



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 73-2682

Attribuzione di capitoli del Bilancio della Regione per l’anno 2001 alle Direzioni competenti dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca (art. 17, I comma, lettera c) della L.R. 8 agosto 1997, n. 51) - 3 a assegnazione. Lire 7.258.682.770=

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di assegnare, in applicazione dell’articolo 17 della L.R. 51/97, alle Direzioni regionali dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, competenti per materia le risorse finanziarie dei capitoli contenuti nel documento allegato (A) al presente atto deliberativo per farne parte sostanziale ed integrante.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 74-2683

Legge regionale 22.12.1995 n. 95, art. 11 - Rinnovo della Commissione Regionale Consultiva per l’Agroindustria

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di rinnovare la Commissione Regionale Consultiva per l’Agroindustria prevista all’articolo 11 della l.r. 95/95 in base alle designazioni pervenute come segue:

a) l’Assessore pro-tempore all’agricoltura, caccia e pesca o in suo assenza dal Direttore della Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura o dal Responsabile del Settore Sviluppo Agroindustriale ;

b) Rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole:

1) Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti - Federazione Regionale del Piemonte:

- titolare dr. Piero Torchio

- supplente dr. Marco Cantatore

2) Confederazione Italiana Agricoltori - Confederazione Regionale del Piemonte:

- titolare dr. Attilio Borroni

- supplente dr. Peppino Cancelliere

3) Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana - Federazione Regionale degli Agricoltori del Piemonte:

- titolare dr. Luigi Martino

- supplente Paolo Bertolotto

c) Rappresentanti delle Organizzazioni cooperativistiche agricole:

1) Confcooperative Piemonte - Federazione Regionale delle Cooperative agricole ed Agroalimentari:

- titolare dr. Tommaso Mario Abrate

- supplente dr. Domenico Sorasio

2) ANCA LEGACOOP Piemonte - Associazione regionale cooperative agroalimentari:

- titolare dr. Giancarlo Sironi

- supplente dr. Biagio Bergesio

d) Rappresentante designato congiuntamente dalle Associazioni degli Imprenditori Agroindustriali:

- titolare ing. Riccardo Pozzoli

f) Rappresentante designato congiuntamente dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori dell’agroindustria:

- titolare dr. Umberto Radin

Le funzioni di segreteria sono svolte dal p.a. Busso Giuseppe o in suo assenza da altro funzionario del Settore Sviluppo Agroindustriale.

Si fa riserva di procedere, per i motivi in premessa indicati, all’integrazione della Commissione con i rappresentanti delle Associazioni dei produttori agricoli, del rappresentante delle Associazioni del Commercio, del rappresentante delle Associazioni dei Consumatori non appena verranno designati, di comune accordo, da parte delle stesse.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 75-2684

L.R. n. 63/78, art. 46 e successive modificazioni ed integrazioni - Sovvenzioni ordinarie annuali alle Organizzazioni Professionali Regionali dei Coltivatori Diretti - Disposizioni per l’anno 2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. Di procedere, anche per l’anno 2001, alla concessione della sovvenzione agli Enti aventi diritto ai sensi dell’art. 46 della l.r. 12.10.1978, n. 63.

2. Di riconfermare le disposizioni vigenti adottate con D.G.R. n. 69 del 24/4/1979, n. 59 del 17/6/1980, n. 6 del 18/3/1981 e n. 57 del 22/6/1982, con i seguenti adeguamenti:

- la concessione e la liquidazione della sovvenzione è effettuata con determinazione della Direzione 12, Settore Servizi di Sviluppo Agricolo;

- è’ richiesto, ad integrazione della documentazione prevista, il numero di imprenditori agricoli, iscritti alle Camere di Commercio, assistiti dall’Organizzazione Professionale.

3. Di stanziare per l’anno 2001 la somma di L. 800.000.000, già accantonata con DGR n. 3-1964 del 12.01.2001 (acc. n. 100247) in favore della Direzione regionale 12 “Sviluppo dell’Agricoltura”, Settore Servizi di Sviluppo Agricolo, che procederà alla concessione e alla liquidazione della sovvenzione agli aventi diritto.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 76-2685

Reg. CEE 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e commercializzazione del miele. Adozione programma regionale 2001-2002

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1- di adottare il programma regionale 2001-2002 di attuazione del Reg.(CE) 1221/97 del Consiglio del 25 giugno 1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante;

2- di riservarsi di procedere all’approvazione del programma regionale dopo la decisione della Commissione Europea;

3- di disporre la ricezione delle domande con scadenza 18.06.2001, con la precisazione che le spese e le attività possono essere sostenute a partire dal 1 settembre 2001 e comunque a rischio dell’interessato non avendo nulla da rivendicare nei confronti della Commissione Europea, dello Stato, della Regione e degli Enti delegati qualora il contributo non possa essere concesso.

(omissis)

REGIONE PIEMONTE
ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
DIREZIONE SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA

SETTORE SVILUPPO
DELLE PRODUZIONI ANIMALI

PROGRAMMA REGIONALE 2001 - 2002 AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1221/97 DEL CONSIGLIO DEL 25 GIUGNO 1997, RELATIVO ALLE REGOLE GENERALI DI APPLICAZIONE DELLE AZIONI DIRETTE A MIGLIORARE LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL MIELE.

Indice

1. Premessa

1.A. Durata

2. Il quadro regionale

2.A. Il patrimonio apistico

2.B. La produzione di miele

2.C. Altri prodotti

2.D. Api regine

2.E. Il consumo di miele

2.F. Il mercato

2.G. L’impollinazione

2.H. La situazione associativa

2.I. La ricerca scientifica

2.L. L’importanza ecologica

2.M. L’importanza economica

3. I vincoli

3.A. I limiti dell’assistenza tecnica

3.B. I vincoli dovuti alla varroasi

3.C. Vincoli al nomadismo

3.D. Vincoli dovuti alla carenza del controllo della qualità del miele e delle sue caratteristiche

4. Le finalità

5. Le azioni

5.A. Azioni per l’assistenza tecnica

5.B. Azioni di lotta contro la varroasi

5.C. Azioni a sostegno del nomadismo

6. Piano di finanziamento e priorità

7. Riferimenti legislativi, regolamentari, amministrativi e organizzativi

8. Procedure

9. Organizzazioni e cooperative coinvolte nel programma

10. Indirizzo, coordinamento, monitoraggio e raccordo operativo

11. Disposizioni finali

1. Premessa

Il presente programma regionale costituisce l’attuazione del Regolamento (CE) n. 1221/97 del Consiglio del 25 giugno1997, relativo alle regole generali di applicazione delle azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e ne condivide, pertanto, finalità, azioni, obiettivi.

Il programma è rivolto ad un comparto particolare della zootecnia piemontese e si inserisce nell’ottica degli obiettivi di sviluppo e programmazione della Regione Piemonte.

Il presente programma é stato elaborato in collaborazione con le Associazioni produttori miele legalmente riconosciute dalla Regione nonché con le Province quali enti delegati per l’attuazione del programma (azioni B3 e C2).

1.A. Durata

Il presente programma regionale riguarda il periodo 01.09.2001 - 31.08.2002.

2. Il quadro regionale

L’apicoltura piemontese si é manifestata in passato come attività integrativa del reddito agricolo; solo nel corso dell’ultimo ventennio, infatti, si é sviluppata con un gran numero di aziende non direttamente collegate all’attività di coltivazione diretta del fondo.

Dopo un periodo in cui tale sviluppo ha subito un certo ridimensionamento, a seguito del diffondersi di patologie avverse e dell’avvento di difficoltà di mercato, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un fenomeno che ha visto l’ampliamento delle dimensioni delle aziende apistiche, per cui diversi “apicoltori hobbisti” sono diventati “apicoltori produttori apistici”, mentre molte aziende di piccole e medie dimensioni stanno evolvendo verso dimensioni semiprofessionali o professionali.

Il quadro regionale é stato definito con l’approvazione della legge regionale 3 agosto 1998, n. 20 recante “Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura in Piemonte”, la quale ha introdotto importanti novità nella differenziazione dell’apicoltore amatoriale dall’apicoltore produttore apistico, nel riconoscimento dell’attività apistica come attività agricola, nelle modalità di realizzazione del censimento apistico ed infine nei criteri cui si ispira la regolamentazione del nomadismo.

2.A. Il patrimonio apistico

Attualmente si stanno elaborando i dati del censimento regionale apistico previsto dalla L.R. 20/98 concluso il 31.12.2000, per cui i dati già rilevati sono quelli relativi al censimento apistico effettuato dal Settore Assistenza Veterinaria nel 1999, dal quale risulta quanto segue:

Provincia    n. aziende     alveari
Alessandria    620    9.230
Asti    469    8.083
Biella    321    4.550
Cuneo    1.355    14.613
Novara    20    47.050
Torino    1.517    18.565
Verbania    390    5.900
Vercelli    209    3.820
Totale    5.085    71.811

Da notizie provenienti dal mondo apistico regionale, tali dati risultano sicuramente sottostimati.

La media di alveari per addetto, circa 14, indicherebbe che in Piemonte, come del resto in Italia, é diffusa la presenza di apicoltori hobbisti e semiprofessionisti, mentre più contenuta risulta quella degli apicoltori professionisti.

2.B. La produzione di miele

Considerando una produzione annua media per arnia di 40 chilogrammi, si stima per l’anno 1999, una produzione regionale di miele pari a 2872 tonnellate, che, venduta alla media di lire 4.000.000/t., dà una produzione lorda vendibile di 11,489 miliardi di lire circa.

La produzione più significativa, sia sotto l’aspetto quantitativo che economico, é rappresentata dal miele monoflorale di robinia, per il quale si svolge una intensa attività di nomadismo anche da parte di apicoltori provenienti dalle regioni limitrofe.

Altre produzioni sono rappresentate dal miele di castagno, tiglio, rododendro, tarassaco, ciliegio, girasole, millefiori, flora alpina e melate, che pur essendo qualitativamente inferiori al miele di robinia, non sono sufficientemente valorizzati nella commercializzazione.

2.C. Altri prodotti

Sono scarse le conoscenze per quanto concerne la produzione di propoli, polline, pappa reale e cera; si tratta comunque di quantitativi non significativi.

2.D. Api regine

L’allevamento delle api regine si é andato via via sviluppando nel corso degli ultimi anni.

Si é evidenziata una buona base produttiva con aziende specializzate ma prive di orientamenti comuni per la selezione.

2.E. Il consumo di miele

Mancano, allo stato attuale, dati precisi per quantificare il consumo pro capite e globale di miele. Una grossa parte di consumatori si rivolge direttamente al produttore, per cui la quantità di prodotto avviata alla grande distribuzione è sicuramente inferiore a quella venduta direttamente, anche a causa della mancanza di iniziative in grado di coprire efficacemente questo ruolo e di incidere sul mercato.

Si stima che il consumo umano di miele in Italia sia di 0,3 kg/pro capite all’anno con un grado di autoapprovvigionamento del 50% (dati Eurostat).

Il consumo di miele in Piemonte, come nel resto d’Italia, risulta basso rispetto agli altri partner europei.

2.F. Il mercato

La peculiarità del mercato del miele é sicuramente la polverizzazione e la sua capillare diffusione sul territorio. Gli apicoltori, così, non sono in grado di fornire grosse partite omogenee di prodotto.

Succede di conseguenza che, a causa del prezzo estremamente concorrenziale, le quantità utilizzate dall’industria dolciaria e in particolare dai torronifici sono ricoperte dai mieli di importazione.

2.G. L’impollinazione

L’utilizzo delle api per incrementare, mediante una migliore impollinazione, la resa produttiva dei fruttiferi é largamente praticato nelle zone ad intensiva vocazione frutticola, dove maggiore risulta la necessità di tale beneficio.

Si calcola che, al fine di favorire ed incrementare l’impollinazione, oltre 5.000 alveari vengono annualmente spostati nel triangolo fruttifero di Cuneo-Saluzzo-Fossano e nell’areale di Vercelli- Borgo D’Ale.

2.H. La situazione associativa

La grande diffusione territoriale dell’apicoltura ha favorito il sorgere di associazioni e consorzi a carattere locale, provinciale e regionale. Attualmente esistono due associazioni regionali di produttori giuridicamente riconosciute dalla Regione Piemonte ai sensi del Regolamento (CEE) n. 1360/78 del Consiglio del 19.6.1978 che associano 1934 produttori con un fatturato di circa 9,8 miliardi di lire (dati 1999).

2.I. La ricerca scientifica

Si é dovuto purtroppo constatare negli anni passati che, per vari motivi, gli obiettivi perseguiti dalla ricerca scientifica sono risultati poco aderenti agli interessi produttivi; i relativi risultati sono pertanto parzialmente utilizzabili dagli apicoltori per l’applicazione pratica in azienda.

Negli ultimi anni si è rilevata una inversione di tendenza grazie anche alle proposte pervenute dal settore produttivo attraverso le Associazioni.

2.L. L’importanza ecologica

L’ape svolge il suo servizio ecologico tramite l’impollinazione ed il monitoraggio dell’inquinamento ambientale. Una eventuale diminuzione o scomparsa di questo preziosissimo insetto porterebbe a forti squilibri e modifiche dell’ecosistema.

2.M. L’importanza economica

E’ da sottolineare il continuo e gratuito servizio che l’ape svolge come impollinatore su tutte le colture, assicurando alle aziende agricole la fruttificazione delle piante entomofile e la conseguente produzione vegetale.

L’ape rappresenta, quindi, un bene strettamente legato alle attività svolte dall’uomo in campo agricolo. Tale contributo a livello nazionale é valutato in circa 2.000 miliardi di lire.

3. I vincoli

Lo sviluppo dell’apicoltura regionale é rallentato o frenato da tutta una serie di vincoli.

3.A. I limiti dell’assistenza tecnica

L’assistenza tecnica lamenta una certa carenza di tecnici apistici che possano consigliare l’apicoltore sui nuovi metodi di allevamento, sulla conduzione razionale degli alveari, sulla produzione e sui metodi corretti di estrazione del miele, nonchè sui sistemi più efficaci di lotta alle patologie.

Gli apicoltori piemontesi, infatti, registrano uno scarso livello conoscitivo delle tecniche di allevamento e di conduzione razionale degli apiari, fatto questo che incide in modo determinante sulla qualità e sulla quantità dei prodotti dell’alveare.

3.B. Vincoli dovuti alla varroasi

La varroasi rappresenta per l’apicoltura piemontese, al pari di quella nazionale, un vincolo notevole per uno sviluppo strutturale e produttivo.

In questi ultimi anni, infatti, la varroasi ha spazzato via più del 60% degli alveari presenti in Piemonte.

Oltre che al rapido diffondersi della patologia, la causa della rarefazione degli alveari é da ricercare anche nella mancanza di piani di risanamento e di tecnici che, con adeguata preparazione, potessero seguire e consigliare gli apicoltori. Le associazioni ed i consorzi hanno fatto tutto il possibile ma, spesso, con scarsi risultati dovuti anche alla carenza di fondi e di mezzi.

Le zone in cui sono presenti apicoltori dotati di una certa professionalità, che hanno curato l’allevamento con una certa costanza e che hanno fatto volontariato per assistere i colleghi meno attenti e professionali, hanno risentito meno dei danni causati dalla varroa e da altre patologie.

3.C. Vincoli al nomadismo

In Piemonte esistono diversi agricoltori che potenzialmente potrebbero avvalersi della transumanza per sfruttare le risorse nettarifere presenti in vaste zone del territorio regionale.

L’assenza delle risorse finanziarie necessarie per dotarsi di quegli strumenti tecnici e logistici propri del nomadismo hanno impedito di fatto lo svilupparsi delle potenzialità latenti.

3.D. Vincoli dovuti alla carenza di controllo della qualità del miele e delle sue caratteristiche

L’esigua quantità di controlli effettuata sui mieli prodotti in Piemonte ha impedito di caratterizzare i mieli piemontesi e di distinguerli da quelli importati, che purtroppo, a causa dei bassi prezzi registrati e della carenza di controlli analitici per frodi e sofisticazioni, creano notevoli problemi sui mercati locali e sulla grande distribuzione.

La Regione Piemonte ha messo a disposizione degli apicoltori il proprio laboratorio agrochimico di Alessandria ai fini dell’analisi qualitativa dei mieli. Il laboratorio andrebbe potenziato strumentalmente e professionalmente al fine di consentire una più vasta gamma di analisi fisico-chimiche e melissopalinologiche.

4. Finalità

Gli obiettivi primari ed essenziali del presente programma regionale sono i seguenti:

a) assistenza tecnica agli apicoltori al fine di migliorare le condizioni di produzione e di commercializzazione del miele;

b) lotta alla varroasi e malattie connesse, nonché miglioramento delle condizioni di trattamento degli alveari;

c) razionalizzazione della transumanza;

5. Le azioni

Per poter conseguire le finalità sopracitate si sono individuate una serie di azioni ed incentivi finalizzati a rimuovere i vincoli che frenano l’apicoltura piemontese e consentire alla stessa il necessario sviluppo qualitativo e quantitativo.

5.A. Azioni per l’assistenza tecnica

L’assistenza tecnica agli apicoltori risulta basilare per salvaguardare, tutelare e sviluppare l’apicoltura. Occorre pertanto assicurare una assistenza tecnica adeguata a mezzo di esperti apistici, che, formati ed aggiornati con appositi corsi, saranno, tramite le associazioni, messi a disposizione degli apicoltori di tutta la regione. Intanto potranno risultare utili apposite convenzioni con i tecnici apistici esistenti.

I tecnici opereranno presso le sedi delle Associazioni dei produttori e delle Organizzazioni professionali agricole e mediante visite presso le aziende apistiche.

Il costo annuo per l’assistenza tecnica viene valutato in lire 360 milioni, per 6 tecnici necessari per coprire le province di Alessandria-Asti, Biella-Vercelli, Cuneo, Torino, Novara-Verbania, così dettagliato:

- costo per tecnico: compenso     lire 52.000.000

- spese per trasferte e supporti

tecnici    lire    8.000.000
totale    lire    60.000.000

Saranno tenuti periodici corsi di aggiornamento, anche con dimostrazioni in azienda, sui nuovi ed innovativi metodi di allevamento delle api e di prevenzione e lotta alle patologie dell’alveare, si prevede la realizzazione di un seminario o convegno tematico per la presentazione dei risultati conseguiti nel periodo di applicazione degli interventi previsti dal programma regionale con un costo presunto di 13.000.000 di lire per le due azioni.

Un contributo notevole dovrà venire da quelle riviste periodiche specializzate del settore che sono in grado di fornire informazioni tecniche, economiche ed organizzative per gli operatori.

Dovrà pertanto essere incentivata, da parte delle associazioni produttori, la sottoscrizione, a favore dei propri iscritti, di abbonamenti cumulativi a riviste specializzate che soddisfino i requisiti sopra indicati.

Il costo degli abbonamenti viene calcolato in lire 26.000.000.

Pertanto le risorse finanziarie necessarie per realizzare le azioni previste a favore dell’assistenza tecnica ammontano a lire 399.000.000 (360.000.000 + 13.000.000 + 26.000.000).

5.B. Azioni di lotta contro la varroasi

Nella lotta contro tale parassitosi assume considerevole importanza il ruolo dei tecnici apistici, cui spetta la funzione di coordinare, in collaborazione con i Servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali della Regione, la realizzazione di piani di lotta territoriali.

Per la realizzazione dei suddetti piani, risulta fondamentale far ricorso a periodici incontri con gli apicoltori, a dimostrazioni pratiche in apiario, alla predisposizione e distribuzione di specifico materiale divulgativo.

Il costo delle azioni sopracitate viene valutato in lire 9.000.000, per organizzare una serie di incontri o dimostrazioni, mentre per il materiale divulgativo si fa riferimento a quello predisposto per l’assistenza tecnica.

Considerevole importanza assume, inoltre, la realizzazione da parte delle Associazioni dei produttori miele, giuridicamente riconosciute dalla Regione, di ricerche sul campo finalizzate alla messa a punto di strategie di lotta alla varroa, caratterizzate da un basso impatto chimico sugli alveari e da eseguire in collaborazione con Istituzioni scientifiche. Il costo delle ricerche viene valutato in lire 52.000.000.

La divulgazione delle ricerche sarà effettuata direttamente dalla Regione a mezzo della rivista tecnica “Quaderni di agricoltura della Regione Piemonte”.

Risulterà, altresì, fondamentale ed efficace, ai fini dell’eradicazione della parassitosi, l’incentivazione a favore degli “apicoltori produttori apistici” per l’acquisto di arnie dotate di fondo a rete, che consentono una più razionale lotta contro il parassita.

Il costo dell’azione sopra descritta viene calcolato in lire 280.000.000.

Pertanto le risorse finanziarie per realizzare le azioni previste a favore della lotta alla varroasi ammontano a lire 341.000.000 (9.000.000 + 52.000.000 + 280.000.000).

5.C. Azioni a sostegno del nomadismo

Il nomadismo, come pratica indispensabile per lo sfruttamento razionale ed ottimale delle risorse nettarifere della regione, deve essere favorito ed incentivato.

A tal fine risulta prioritario incentivare l’investimento da parte di “apicoltori produttori apistici” per l’acquisto di macchine ed attrezzature necessarie alla movimentazione degli alveari (muletti, gru, supporti per arnie che ne consentano la movimentazione, ecc.), con esclusione dei mezzi per il trasporto degli alveari.

Il costo dell’azione e le relative risorse finanziarie necessarie vengono calcolate in lire 430.000.000.

6. Piano di finanziamento e priorità

In riferimento ai costi stimati per le singole azioni a alle relative risorse finanziarie occorrenti, si riporta nell’allegato A) il piano di finanziamento nel quale sono evidenziate le spese a carico dell’Unione Europea, dello Stato e degli apicoltori.

Per quanto riguarda le azioni B3 e C2 è accordata priorità alle domande, in regola con le prescrizioni fissate, già presentate alle Province e non finanziate nell’anno precedente per mancanza di disponibilità finanziaria.

7. Riferimenti legislativi, regolamentari, amministrativi e organizzativi

Per quanto previsto nel presente programma si fa riferimento:

per la parte normativa non prevista dal programma:

a) alla D.G.R. n. 4 - 27749 del 12 luglio 1999 e D.G.R. n. 65 - 883 del 18 settembre 2000 di approvazione delle istruzioni operative del presente programma;

b) alla L.R. 3 agosto n. 20 “Norme per la disciplina, la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura in Piemonte” e alle relative istruzioni operative approvate con D.G.R. n. 6 - 28773 del 29 novembre 1999.

8. Procedure

Le domande vengono presentate alle Province competenti per territorio entro il 18.06.2001, le quali effettuano le istruttorie e trasmettono l’elenco di liquidazione alla Direzione regionale Sviluppo dell’Agricoltura entro il 31.05.2002. Le Province comunicheranno alla Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura la situazione delle domande pervenute entro il 2 luglio 2001.

Si precisa che le spese e le attività possono essere sostenute a partire dal 1 settembre 2001 e comunque a rischio dell’interessato non avendo nulla da rivendicare nei confronti della Commissione Europea, dello Stato, della Regione e degli Enti delegati qualora il contributo non possa essere concesso.

9. Organizzazioni e cooperative coinvolte nel programma

Le organizzazioni rappresentative del comparto apicolo che hanno collaborato per l’elaborazione del presente programma regionale sono:

- Associazione Produttori miele Aspromiele, con sede in Torino Corso Francia, 9;

- Associazione Produttori miele Agripiemonte miele, con sede in Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 58.

10. Indirizzo, coordinamento, monitoraggio e raccordo operativo

Viene effettuato dalla Giunta Regionale tramite la Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura - Settore Sviluppo delle Produzioni Animali il quale provvederà ad eseguire le necessarie verifiche sulla realizzazione degli interventi di interesse regionale.

La valutazione del programma verrà eseguita mediante riunioni periodiche, almeno una a semestre, con le Province e con le Associazioni produttori miele giuridicamente riconosciute dalla Regione.

11. Disposizioni finali

Il presente programma regionale di attuazione del Regolamento (CE) n. 1221/97 viene attuato a mezzo delle apposite istruzioni deliberate dalla Giunta Regionale.

Le risorse finanziarie previste per ogni singola azione che, per vari motivi, rimarranno, in tutto od in parte, inutilizzate potranno essere devolute a quelle azioni che lamenteranno un rapporto deficitario tra risorse e richieste nei limiti previsti dalla circolare del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali n. 1 del 21.02.2000.


AZIONE    SPESA A CARICO U.E.    SPESA A    SPESA A CARICO    TOTALE
        CARICO STATO     APICOLTORI

A) ASSISTENZA TECNICA                
A1) CORSI AGGIORNAMENTO     L. 1.350.000      L. 1.350.000      L. 300.000      L. 3.000.000
A2) SEMINARI E CONVEGNI TEMATICI     L. 5.000.000      L. 5.000.000      L. -      L. 10.000.000
A3) AZIONI DI COMUNICAZIONE     L. 11.700.000      L. 11.700.000      L. 2.600.000      L. 26.000.000
A4) SPESA PER TECNICI     L. 153.000.000      L. 153.000.000      L. 54.000.000      L. 360.000.000

TOTALE ASSISTENZA TECNICA     L. 171.050.000      L. 171.050.000      L. 56.900.000      L. 399.000.000

B) LOTTA ALLA VARROASI                
B1) INCONTRI E DIMOSTRAZIONI
LOTTA ALLA VARROA     L. 3.600.000      L. 3.600.000      L. 1.800.000      L. 9.000.000
B2) INDAGINI LOTTA ALLA VARROA     L. 26.000.000      L. 26.000.000      L. -      L. 52.000.000
B3) ACQUISTO ARNIE FONDO A RETE     L. 84.000.000      L. 84.000.000      L. 112.000.000      L. 280.000.000

TOTALE LOTTA ALLA VARROA     L. 113.600.000      L. 113.600.000      L. 113.800.000      L. 341.000.000

C)SOSTEGNO AL NOMADISMO                
C2) MATERIALI PER NOMADISMO     L. 107.500.000      L. 107.500.000      L. 215.000.000      L. 430.000.000

TOTALE GENERALE     L. 392.150.000      L. 392.150.000      L. 385.700.000      L. 1.170.000.000


Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 77 - 2686

Criteri per l’esecuzione di trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei sulla vite per la campagna 2001

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, ai sensi del D. Lvo n. 194 del 17 marzo 1995, i criteri per l’esecuzione dei trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei nella campagna 2001:

1 - limitatamente alla coltura della vite;

2 - fino e non oltre il 31 agosto 2001 e comunque nel rispetto del periodo di carenza degli anticrittogamici impiegati;

3 - esclusivamente per la difesa dalle crittogame (Peronospora ed Oidio);

4 - impiegando formulati registrati “ad hoc”;

5 - nel rispetto delle prescrizioni di cui all’allegato A, che fa parte integrante della presente deliberazione e, per quanto non ivi esplicitamente previsto, degli indirizzi generali di riferimento di cui alla circolare del Ministero della Sanità del 19 luglio 1984, n. 55, fatta eccezione, per particolari condizioni di ambiente, a quanto indicato alla lettera c) del capitolo 1-2.

L’autorizzazione all’esecuzione dei trattamenti con mezzi aerei sulla vite verrà rilasciata con successiva determinazione dirigenziale.

(omissis)

MODALITA’ E PRESCRIZIONI PER I TRATTAMENTI CON MEZZI AEREI SULLA VITE

1) La richiesta di autorizzazione, agli atti del Settore Fitosanitario regionale, deve essere completata dalla seguente documentazione:

a) coltura ed avversità;

b) indicazione dei prodotti fitosanitari da usare per i trattamenti, i quali devono risultare registrati per l’impiego con mezzo aereo;

c) epoche d’impiego (ipotesi di calendario dei trattamenti);

d) località interessate (Comuni) e relative superfici da sottoporre ai trattamenti;

e) elenco delle basi operative ed indicazione delle generalità e del recapito degli addetti alle basi;

f) planimetria degli appezzamenti da trattare, in scala idonea 1:10000 o 1:5000 o più dettagliata riportante l’indicazione delle zone di rispetto previste dall’art. 6 del D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236;

g) relazione tecnica ambientale, sottoscritta dal presidente del Consorzio aeragricolo, che descriva:

- la presenza di eventuali zone sensibili (abitazioni, allevamenti di bestiame, di api, di pesci, ecc., strade aperte al traffico);

- la valutazione complessiva della compatibilità dei prodotti fitosanitari con le colture praticate nel comprensorio di competenza;

- la situazione climatica ed anemologica nonchè le principali caratteristiche orografiche del comprensorio di competenza.

2) La stessa documentazione, unita a copia della domanda, deve essere inviata, entro il termine stabilito, anche all’Azienda sanitaria locale (ASL) competente per territorio, al fine di consentire alla stessa l’effettuazione dei relativi controlli ed al Dipartimento ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) competente per territorio.

3) L’Assessorato Regionale all’Agricoltura, Settore Fitosanitario regionale, provvede ad inoltrare le autorizzazioni agli operatori interessati ed alle Aziende sanitarie locali (ASL) competenti per territorio ed al Dipartimento ARPA competente per territorio.

4) Le Aziende sanitarie locali (ASL) competenti per territorio sono incaricate della sorveglianza delle operazioni e dell’esatta osservanza da parte degli operatori delle disposizioni impartite con la presente deliberazione.

5) Prima di dare inizio ai trattamenti della campagna 2001, gli Eliconsorzi aeragricoli devono produrre dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dal pilota del mezzo aereo da inviare al Settore Fitosanitario regionale, alle Aziende sanitarie locali (ASL) competenti per territorio ed al Dipartimento ARPA competente per territorio dalla quale risulti che ha provveduto ad eseguire un’accurata ricognizione del territorio da trattare, al fine di accertare:

a) la sicurezza delle persone, degli animali d’azienda, dei beni pubblici e privati, dei corsi d’acqua, delle zone sensibili in generale;

b) l’eventuale presenza di ostacoli al volo (antenne, cavi, pali, ecc.);

c) l’eventuale presenza di piante isolate o limitate colture diverse all’interno del territorio o monocoltura da trattare.

6) Gli operatori interessati devono, ogni volta e tempestivamente, comunicare il giorno e l’ora di inizio degli interventi con mezzi aerei alle singole Aziende sanitarie locali (ASL) competenti per territorio, a mezzo telegramma, ed all’Assessorato Regionale all’Agricoltura a mezzo lettera. I casi di rinvio dei trattamenti devono, altresì, essere comunicati immediatamente all’Azienda sanitaria locale (ASL) competente per territorio secondo modalità preventivamente concordate.

7) Gli operatori devono provvedere ad inviare ai Sindaci dei Comuni interessati ai trattamenti un congruo numero di manifesti indicanti il periodo in cui sono previsti gli interventi aerei, le zone sorvolate, i fitofarmaci che verranno utilizzati (specificando il nome commerciale, il principio attivo, le dosi di impiego, il periodo di carenza e la classe tossicologica), nonchè l’intervallo di inagibilità degli appezzamenti per la durata di 48 ore. Le stesse indicazioni con la data esatta di ogni intervento devono essere riportate anche su manifesti che, a cura degli operatori, devono essere affissi tempestivamente ed in numero adeguato nelle zone interessate al trattamento con mezzi aerei.

8) Gli addetti alle basi, delegati dal titolare dell’autorizzazione ai trattamenti antiparassitari con mezzi aerei, devono essere sempre presenti durante le operazioni nelle basi loro assegnate.

9) Durante i trattamenti è vietato ai mezzi aerei il sorvolo dei centri abitati, intendendosi per tali quelli indicati dall’art. 2 del D.P.R. 15 giugno 1959, n. 343, e dall’art. 1 del D.P.R. 30 giugno 1959, n. 420. In ogni caso il sorvolo delle vie di comunicazione e dei corsi d’acqua, con ugelli chiusi, deve avvenire intersecando gli stessi nel tratto più breve.

10) Al fine di ridurre gli effetti di deriva devono essere osservate le seguenti prescrizioni:

a) deve essere garantita dal Consorzio la perfetta efficienza delle attrezzature impiegate nelle irrorazioni;

b) il diametro delle particelle delle miscele irrorate non deve essere inferiore ai 100 micron, evitando nebbie con gocce ad ultra basso volume;

c) i trattamenti devono essere eseguiti in assenza di vento;

d) i trattamenti devono essere eseguiti in modo che il pilota possa fruire di mezzi idonei a terra (contrassegni di confine, zone di rispetto, indicazioni di direzione di volo e simili) che gli consentano di operare nel modo migliore;

e) la distribuzione dei prodotti fitosanitari deve avvenire con traiettorie di volo alle minime altezze e velocità compatibili con la sicurezza del volo e l’efficienza del trattamento;

f) gli appezzamenti da trattare devono essere sufficientemente estesi in relazione alle specifiche  e particolari situazioni territoriali.

11) Nell’esecuzione dei trattamenti devono essere tutelate le zone di rispetto previste dall’art. 6 del D.P.R. 25 maggio 1988, n. 236, nonchè le altre zone sensibili, quali abitazioni, allevamenti di bestiame, di api, di pesci, ecc., strade aperte al traffico, ecc.

12) Le ditte esercenti i mezzi aerei devono essere in possesso del disciplinare di lavoro aereo ed in regola con le norme di sicurezza del Ministero dei Trasporti ed i piloti in possesso di tutte le abilitazioni necessarie per l’attività.

13) I Consorzi aeragricoli che trattano vigneti aderenti al Programma regionale di attuazione del Reg. CEE 2078/92 Misura A1 ed al Piano di sviluppo rurale 2000-2006 del REG (CE) N. 1257/99 Azione F1, devono rispettare i disciplinari di produzione e le indicazioni fornite dalla Struttura pubblica tecnica coordinata dalla Direzione regionale Sviluppo dell’Agricoltura, nonchè operare in stretto raccordo con i Soggetti erogatori di assistenza tecnica privata, di cui alle D.G.R. n. 516-41385 del 30 novembre 1994 e n. 77-1961 del 7 gennaio 2001, ai quali devono essere comunicati tempestivamente le date dei trattamenti, i prodotti e le dosi impiegati, al fine di consentire ai viticoltori di aggiornare con regolarità la scheda dei trattamenti.

14) Nei casi di inadempienza alle sopracitate disposizioni i trattamenti non possono essere effettuati. Tale sospensione, che in caso di continuità dell’inadempienza sarà notificata dall’Autorità locale, decadrà con il ripristino dell’osservanza delle presenti istruzioni tecniche operative.

Su segnalazione dell’Autorità locale, in casi di gravi o reiterate inadempienze, l’Amministrazione Regionale provvederà alla revoca dell’autorizzazione.

15) Per quanto non esplicitamente previsto nelle suesposte prescrizioni vanno rispettati gli indirizzi generali di riferimento di cui alla circolare del Ministero della Sanità 19 luglio 1984, n. 55.



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 78-2687

Programma regionale nel settore dell’acqualcoltura e della pesca professionale per il periodo 2000-2006, quale complemento di programmazione regionale al DOCUP nazionale “Azioni strutturali nel settore della Pesca 2000 - 2006, Regioni fuori obiettivo n. 1". Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- è approvato il “Programma regionale nel settore dell’acquacoltura e della pesca professionale per il periodo 2000-2006" quale complemento di programmazione al DOCUP nazionale, relativo al Regolamento (CE) n. 2792/99 finanziato con lo SFOP, riportato nell’allegato per farne integrante;

- è incaricato il Settore Caccia e Pesca della Direzione Territorio Rurale dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, quale struttura di gestione a svolgere le funzioni individuate nel capitolo “Modalità di attuazione” di cui al Complemento di programmazione;

- si rinvia a successivi provvedimenti amministrativi e di legge l’iscrizione nel bilancio regionale delle assegnazioni comunitarie e nazionali e dei fondi di competenza della Regione necessari al finanziamento delle Misure;

- con successivi atti si provvederà all’approvazione dei bandi per la presentazione delle domande sulle diverse Misure e delle relative istruzioni operative, nonchè alla costituzione del Nucleo di valutazione, formato dai funzionari dei Settori regionali dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca e Sanità Pubblica, competenti nelle materie di cui alle misure sopracitate, designati dai rispettivi Direttori.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 79-2688

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16, art. 29 - DGR n. 39-432 del 10/07/2000 di approvazione della graduatoria dei progetti integrati delle Comunita’ Montane presentati entro il 31/03/2000. Accantonamento a favore della Direzione regionale Economia Montana e Foreste della somma di L. 3.837.150.000 (cap. 23252/2001)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

sulla base di quanto descritto in premessa

- di accantonare a favore della Direzione Regionale Economia Montana e Foreste la somma di L. 3.837.150.000 sul Cap. 23252/2001 per consentire l’erogazione delle anticipazioni per i progetti speciali integrati di cui all’art. 29 della L.R. 16/99, presentati dalle Comunità Montane e ammessi al finanziamento Regionale con D.G.R. n. 39 - 432 del 10/7/2000.(100668/Acc.)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 80-2689

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso determinazione 5.1.2001 n. 1 del Dirigente Settore Gestione Beni Ambientali concernente diniego di attivare coltivazione mineraria in Comune di Rifreddo. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 81-2690

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato per l’annullamento, previa sospensione, della determinazione dirigenziale n. 1 del 10.1.2001 e del provvedimento prot. n. 942/21.2 del Dirigente del Settore Offerta Turistica. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare la costituzione della Regione Piemonte, in persona del il Presidente pro-tempore della Giunta regionale, nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Eugenia Salsotto ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 82-2691

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato per l’annullamento, previa sospensione, della D.G.R. n. 50-29540 del 1.3.2000 e della determinazione dirigenziale n. 1 del 10.1.2001. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare la costituzione della Regione Piemonte in persona del Presidente pro-tempore della Giunta regionale, nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Eugenia Salsotto ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 83-2692

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti la Corte d’Appello di Torino proposto da una società per ottenere la riforma della sentenza del Tribunale di Torino n. 682/2000 concernente la richiesta di corresponsione di interessi e rivalutazione per ritardato pagamento di sovvenzione di esercizio. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti la Corte d’Appello di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 84-2693

Approvazione delle procedure di valutazione dei Progetti unitari di intervento, presentati ai sensi della L.R. n. 4/2000 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare le procedure di valutazione dei “Progetti unitari di intervento” presentati ai sensi del Piano Triennale degli interventi 2000-2002 e del Piano Annuale di attuazione 2000, attuativi della Legge Regionale 24.1.2000 n. 4 modificata con Legge Regionale 24.1.2000 n. 5 “Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo dei territori turistici”, così come definite nelle “Procedure di valutazione dei Progetti unitari di intervento” riportate nell’allegato A), nonché nella “Verifica preliminare del Dossier di candidatura e Griglia di valutazione dei Progetti unitari di intervento” di cui all’allegato B), entrambi parti integranti della presente deliberazione.

(omissis)

allegato

Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 86-2695

Assemblea del Consorzio dell’Agenzia di promozione turistica del Piemonte - partecipazione da parte di un rappresentante della Regione Piemonte

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare l’Assessore al Turismo o, in caso di sua assenza od impedimento, il funzionario da lui delegato, ad intervenire all’Assemblea dei Consorziati dell’Agenzia regionale per la promozione turistica del Piemonte, dando mandato al rappresentante regionale, come sopra designato, di partecipare alle deliberazioni concernenti i punti iscritti all’ordine del giorno, secondo le indicazioni riportate in premessa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2001, n. 87-2696

L.R. 50/92 art. 8. Determinazione della quota parte di spesa a carico dei partecipanti al corso di formazione professionale per maestri di sci alpino

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di stabilire, per le motivazioni descritte in premessa, ai sensi dell’art. 8 punto 4) della citata legge regionale n. 50/92, che la quota a carico di ciascun allievo per la frequenza del Corso di formazione professionale per maestri di sci alpino, è di L. 2.000.000=

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 5 aprile 2001, n. 2-2697

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino proposto da privato cittadino per ottenere il risarcimento di presunti danni subiti in seguito ad una collisione con un cinghiale. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Alessandro Mattioda

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Giudice di Pace di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Alessandro Mattioda ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 17 aprile 2001, n. 20 - 2784

LL.RR. nn. 18/94 e 76/96, artt. 15,16 e 17 - Fondo di rotazione per i prestiti a tasso agevolato alle cooperative sociali iscritte all’albo regionale: innalzamento della quota di partecipazione regionale al 70% del finanziamento complessivo e approvazione dei criteri e delle modalità di presentazione delle domande. Revoca della D.G.R. n.134-21352 del 29.7.97

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di stabilire la quota di partecipazione regionale, per il prestito a tasso agevolato alle cooperative iscritte all’albo, nella misura corrispondente al 70% dell’investimento complessivo e che i finanziamenti a valere sul fondo medesimo siano concessi a tasso zero senza richiedere garanzie;

* di istituire il fondo di garanzia così come previsto dalla L.R. n. 18/94, art. 15, per la parte corrispondente al 30%, a carico degli Istituti bancari convenzionati, autorizzando a stipulare la relativa convenzione con Finpiemonte S.p.A.

* di approvare l’allegato, parte integrante della presente deliberazione, nel quale sono definiti i criteri per l’utilizzo e l’accesso ai finanziamenti nonché le modalità di presentazione delle domande e la documentazione da allegare alle stesse.

* di revocare la precedente D.G.R. n. 134-21352 in data 29/7/1997 “Criteri e modalità di presentazione delle domande per l’accesso ai finanziamenti a tasso agevolato alle cooperative sociali iscritte all’albo regionale”.

(omissis)

1. SOGGETTI FINANZIABILI

Sono ammessi ai finanziamenti di cui all’ art. 16 della L.R. n. 18/94 modificata con L.R.  n. 76/96 le cooperative sociali iscritte all’albo regionale, istituito ai sensi dell’ art. 2 della medesima legge e che risultino in regola con gli adempimenti previsti ai successivi artt. 4 e 5  indicanti le condizioni per il mantenimento dell’iscrizione.

2. SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse a finanziamento le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda, che si sostanzino in:

a) acquisizione di impianti, macchinari, attrezzature, automezzi, arredi licenze, inerenti l’attività della cooperativa;

b) realizzazione di opere murarie e di impiantistica generica riferibili agli immobili destinati all’attività della cooperativa.

Sono ammissibili gli investimenti in beni usati, purché accompagnati da regolare perizia valutativa del prezzo, non sono ammissibili quelli effettuati tramite leasing. Sono consentite le spese attuate in economia purché le stesse siano coerenti con il piano di investimenti e compatibili con l’attività risultante dal certificato camerale nonché accompagnate da dichiarazione del legale rappresentante sulla congruità dei costi. Le spese sostenute per le perizie richieste al presente articolo possono far parte integrante del piano di investimenti.

3. PARTECIPAZIONE DEL FONDO REGIONALE

Il fondo regionale verrà utilizzato - in  concorso con fondi messi a disposizione dal sistema bancario -  in misura pari al 70% dell’investimento ammesso all’agevolazione.

I finanziamenti a valere sul fondo regionale sono concessi a tasso zero senza richiedere garanzie. Per la parte corrispondente al 30%  a carico degli Istituti  bancari convenzionati, é istituito un fondo di garanzia così come previsto dalla L.R. n. 18/94, art. 15, gestito  dalla Finpiemonte S.p.A.

4. COMITATO TECNICO

Per l’esame dei progetti di investimento ci si avvale del Comitato Tecnico, istituito presso Finpiemonte S.p.A. con determinazione dirigenziale  n. 20/30.1  del 4.02.1998, così composto:

- un rappresentante di Finpiemonte S.p.A., che lo presiede;

- un funzionario regionale designato dall’Assessore competente;

- un esperto in materia di cooperazione sociale designato congiuntamente dalle maggiori centrali cooperative.

Il Comitato delibera a maggioranza, alla presenza di tutti i membri.

5. VERIFICA ED APPROVAZIONE DEI PIANI DI INVESTIMENTO

Il Comitato Tecnico procede all’istruttoria delle domande - entro un termine massimo di 60 giorni dal loro arrivo - finalizzata a stabilire l’ammissibilità al finanziamento, rispettando l’ordine di presentazione delle richieste e previa verifica dei requisiti previsti dalla L.R. 18/94, modificata e integrata, per il mantenimento dell’iscrizione all’albo regionale delle cooperative sociali. In caso di espressione favorevole da parte del Comitato, Finpiemonte provvederà a trasmettere la documentazione ad un Istituto di Credito convenzionato, per la necessaria delibera. Al termine dell’istruttoria, la Giunta regionale autorizza Finpiemonte a trasmettere i fondi necessari per il concorso nel finanziamento.

I finanziamenti erogati  dal sistema bancario con il concorso di Finpiemonte potranno essere assistiti da garanzie offerte dai Consorzi e dalle Cooperative di garanzia fidi.

6. PROCEDURE E CONTROLLI

L’erogazione del finanziamento avviene in via preventiva, sulla base del programma di investimenti presentato dalla cooperativa. Per programmi di investimento annuali, in unica soluzione. Per piani di investimento pluriennali, in “tranches” annuali, proporzionali all’investimento approvato per ogni anno. Il finanziamento viene  erogato immediatamente al termine dell’istruttoria del Comitato e della Banca;  in caso di programmi pluriennali le successive “tranches” sono erogate dietro presentazione da parte della cooperativa di un rendiconto relativo alle spese sostenute nel periodo precedente.

Entro il termine di 90 giorni dalla conclusione del piano di investimenti, la cooperativa produce tutta la documentazione comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti e degli eventuali inserimenti occupazionali.

7. DURATA DEL FINANZIAMENTO

Al momento della presentazione della domanda la cooperativa potrà scegliere la durata del finanziamento, optando fra le seguenti possibilità alternative:

- 42 mesi, comprensivi di 6 mesi di pre ammortamento, con rate trimestrali posticipate;

- 60 mesi senza pre ammortamento, suddiviso in rate trimestrali posticipate, a partire dal trimestre successivo a quello di erogazione del finanziamento.

8. INCREMENTI OCCUPAZIONALI

Le cooperative che ricevono un finanziamento annuo superiore ai cinquanta milioni sul fondo regionale devono procedere all’assunzione di almeno una unità lavorativa. Per assunzione di un’ unità lavorativa si  intende assunzione di socio e/o dipendente a tempo indeterminato. Qualora previsto in specifici contratti di lavoro (tipo  operai agricoli) detto obiettivo é raggiunto anche con l’assunzione a tempo determinato, purché siano effettuate le giornate lavorative previste nei contratti medesimi e la continuità del rapporto  sia confermata dal mantenimento del medesimo numero di matricola. I lavoratori assunti, salvo documentate  impossibilità sopraggiunte per cause non imputabili alla cooperativa, dovranno essere impegnati in modo continuativo nell’attività lavorativa e inquadrati a condizioni non peggiorative rispetto ai contratti di categoria e/o delle cooperative sociali nei loro diversi aspetti retributivi, previdenziali assicurativi e regolamentari. L’impegno a procedere all’assunzione deve essere dichiarato all’atto di presentazione della domanda e convalidato da idonea documentazione entro il termine di 90 giorni dalla conclusione del programma di investimenti.

9. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E DOCUMENTI DA ALLEGARE

Le domande di finanziamento sono  presentate alla Finpiemonte S.p.A., redatte su  moduli appositamente predisposti  e sottoscritte, con firma autenticata, dal legale rappresentante.

Alle domande sono allegati:

1) Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio;

2) copia dell’ultimo bilancio approvato e situazione economica aggiornata;

3) documentazione antimafia, per le richieste di finanziamento di importo superiore ai 100 milioni di lire ( partecipazione dei fondi regionali superiore a 50 milioni di lire).

10. REVOCA

Il mancato rispetto degli impegni assunti all’atto della presentazione della domanda comporta la revoca del finanziamento.



Deliberazione della Giunta Regionale 17 aprile 2001, n. 41-2804

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Crevoladossola (V.C.O.). Variante n. 4 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n. 4 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Crevoladossola, in Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 2 in data 29.1.1998 e n. 32 in data 30.5.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento in data 30.3.2001, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione costituente la Variante n. 4 al Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di Crevoladossola, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 2 in data 29.1.1998, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione tecnica

- Elab. - Norme tecniche di attuazione

- Tav.VPD2b - Tavola di zonizzazione, in scala 1:2000

- Elab. - Indagine geologico-tecnica

- Tav.9 - Carta dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:2000

- Tav.10 - Carta dei vincoli ambientali esistenti, in scala 1:2000

- Deliberazione consiliare n. 32 in data 30.5.2000, esecutiva ai sensi di legge, comprensiva degli elaborati: Relazione tecnica integrativa e Norme tecniche di attuazione.

(omissis)

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

- correggere il riferimento all’"art. 3.1.1" riportato nel titolo dell’articolato che disciplina le aree CD - Aree per nuovi insediamenti commerciali e direzionali con “art. 3.4.2", al fine di eliminare un errore materiale riscontrato negli atti

- aggiungere alla voce “Disposizioni particolari” dell’art. 3.4.2 quarto periodo il seguente testo: “In sede di progettazione esecutiva dovranno essere presi in particolare considerazione gli elementi che attengono alla viabilità ed al traffico, non limitando le analisi ai soli confini dell’area ma estendendo le valutazioni di impatto sulla viabilità e sul traffico ad ambiti più vasti allo scopo di eliminare le negative ricadute che potrebbero generarsi con l’attivazione delle strutture commerciali, secondo quanto contenuto all’art. 27 della D.C.R. n. 563-13414 del 28/10/1999.

Si richiamano altresì le prescrizioni e le cautele poste dalla Relazione Geologico tecnica predisposta a corredo della variante n. 4 adottata con D.C. n. 2 del 29/1/1998".



Deliberazione della Giunta Regionale 17 aprile 2001, n. 42-2805

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Faule (CN). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Faule, in provincia di Cuneo, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 2 in data 13.1.1998 e n. 17 in data 7.4.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 14.3.2001 che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART.2

L’approvazione della presente variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Faule costituisce adeguamento dello Strumento Urbanistico al Progetto Territoriale Operativo (P.T.O.) e al Piano D’Area del fiume Po.

ART.3

La documentazione costituente la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Faule, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 2 in data 13.1.1998, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa

- Tav. 2 - Planimetria generale del territorio comunale, in scala 1:5000

- Tav. 3 - Viabilità, in scala 1:2000

- Tav. 4 - Azzonamento, in scala 1:2000

- Tav. 5 - Centro Storico, tipologia degli interventi, in scala 1:1000

- Elab. - Norme di attuazione

- Deliberazione consiliare n. 17 in data 7.4.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa delle controdeduzioni alle osservazioni

- Elab. - Norme tecniche di attuazione

- Tav. 2 - Planimetria generale del territorio comunale, in scala 1:5000

- Tav. 3 - Viabilità, in scala 1:2000

- Tav. 4 - Azzonamento, in scala 1:2000

- Tav. 5 - Centro storico, tipologia degli interventi, in scala 1:1000.

(omissis)

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche cartografiche

Le tavole n. 2 e 4 di Variante sono da intendersi modificate mediante:

- lo stralcio di tutte le indicazioni di legenda e perimetrazioni riferite alle fasce A-B-C del vigente P.S.F.F.;

- la ridefinizione dell’area Rc6 secondo il perimetro e le destinazioni d’uso previste dal vigente P.R.G.C.;

- la puntuale revisione delle previsioni relative al settore territoriale compreso tra la strada comunale di Villafranca, il Po ed i confini comunali di Pancalieri nonchè quelle relative al settore territoriale costituente “isola amministrativa” (con previsioni sviluppate nella tav. 2) per adeguamento a quanto effettivamente previsto dalla tav. 6 e dalle normative di P.T.O. e P.d.A. del Po;

- la parziale rettifica del perimetro del “Limite sistema aree protette Fascia Fluviale del Po (L.R. 65/95)” in modo da comprendere in questo tutto il settore libero dell’area Iec4, come previsto dalla ci tata tav. 6 di P.T.O. e P.d.A.;

- l’evidenziazione con simbologia “T” inscritta incerchio prevista dalla strumentazione regionale in località Ponte di Faule ed introduzione di specifico richiamo in legenda riferito all’art. 38 delle N.t.a. di P.T.O.;

- l’estensione dell’indicazione di “reticolo ecologico minore” a tutto il corpo idrico che dall’area Iec 4 si sviluppa sino a raggiungere il ponte in cui sottopassa via delle Ghiare.

Relativamente alle aree e parti di aree residenziali stralciate si precisa che queste sono da intendersi associate ai contigui ambiti normativi Aa1 e per quanto attiene quelli esclusi dall’area Rc6, anche parzialmente interessati dalla fascia di tutela derivante dalla presenza del “percorso storico accertato” individuato sulla S.S. n. 663 e via Moretta.

I contenuti della tavola n. 2 sono inoltre da intendersi perfezionati mediante:

- l’evidenziazione della fascia di tutela con profondità di mt. 50 afferente al citato “percorso storico” lungo tutto il lato est della predetta strada statale;

- l’estensione, verso sud, dell’indicazione relativa ai “Principali corridoi ecologici” corrispondente al fiume Po, sino a raggiungere i confini del Comune di Moretta;

- l’inserimento, a conclusione dei testi di legenda, della seguente nota:

“Nota: Il settore territoriale corrispondente all’isola amministrativa riportato nell’estratto cartografico sviluppato nella presente tavole ricade integralmente entro il ”Limite del sistema delle aree Protette della Fascia Fluviale del Po" ed inoltre nella “Fascia di Pertinenza Fluviale” di cui all’art. 2.2 delle N.d.A del P.T.O.".

Modifiche normative

Articolo 1 - Applicazione del Piano.

A conclusione dell’articolo è da intendersi inserito il seguente testo:

“2. In attesa che il Comune provveda al prescritto adeguamento del P.R.G.C. al P.S.F.F. e  s.m. l’attuazione degli interventi di nuova costruzione ammessi è da intendersi subordinata alla preventiva predisposizione di specifiche indagini geoidrologiche e geologico-tecniche redatte secondo lo standard previsto dalla Circolare P.G.R. n. 7/LAP 1977 che attestino l’idoneità del sito all’utilizzazione urbanistica in riferimento alla dinamica fluviale e definiscano le eventuali tipologie ed accorgimenti tecnici da adottare per la loro realizzazione.

Articolo 25 - Zone produttive con impianti esistenti e confermati

A conclusione del  testo del punto 4 è inserito il seguente disposto:

“Il settore libero dell’area Iec 4 in oggetto, compreso nella delimitazione della L.R. 65/95, potrà in ogni caso essere utilizzato solo per la parte non ricadente nella ”fascia B" del P.S.F.F. e limitatamente ad interventi ed attività che non risultino in contrasto con la classificazione di zona A2 operata dal P.T.O./P.d.A. del Po".

Articolo 28 - Le zone agricole

- a conclusione del testo del punto 1 è inserita la seguente precisazione:

“Si evidenzia che le predette zone N2-N3-A1-A2-A3 sono state nel dettaglio anche classificate nella tavola 4 di P.R.G.C. ed in parte nella tav. 2 (riquadro relativo all’isola  amministrativa) come aree AA1 - AA2 - (o Aa2) - AA3 (o Aa3) - AN2 ecc.”;

- nel successivo punto 2.2, il testo che recita: “e dall’art. 13, lettere a), b), c) della L.R. 56/77 e s.m.i.” è da intendersi stralciato in quanto la definizione di intervento richiamata presenta, a rigore, alcuni elementi di difformità rispetto alla normativa statale di riferimento.

Articolo 29 - Zone con attività consolidate.

- i disposti finali del punto 2.1 sono da intendersi conformati nella sostanza a quanto previsto dal P.R.G.C. e dal testo originario della variante in oggetto mediante lo stralcio delle parole: “e turistico-ricettivo” e: “In zona Ar3";

- il testo del successivo punto 2.3 è da intendersi per lo stesso fine modificato mediante lo stralcio delle parole “e turistico-ricettivo” e l’inserimento della seguente precisazione finalizzata alla tutela del notevole complesso edilizio di impianto preunitario di Cascina Motta:

“Si richiamano anche per questa zona la prescrizioni degli edifici esistenti di antica origine aventi valore architettonico ambientale previste a conclusione del precedente punto 2.1".

Articolo 30 - Edifici con destinazioni d’uso in contrasto con le zone di P.R.G.C.

Il testo dell’articolo è da intendersi integralmente sostituito dal vigente testo dell’art. 29 di P.R.G.C. integrato con la seguente precisazione conclusiva:

“L’applicabilità di quanto disposto nei precedenti commi di questo articolo trova limitazione per quanto attiene alle destinazioni d’uso ed interventi che possano configurarsi in contrasto con le specifiche normativa di zona e con quanto stabilito dalle norme tecniche del P.T.O. e del P.d.A. del Po, che interessano buona parte del territorio, nonchè del vigente P.S.F.F. che interessano la totalità del territorio comunale.”

Articolo 35 - Zone destinate alla viabilità.

- al punto 7) del 2º comma le parole: “ed all’articolo 13 comma 3 lettere a), b), c) della L.R. 56/77 e s.m.i.” sono da intendersi stralciate per le motivazioni già espresse in riferimento all’art. 28;

- dopo il successivo punto 8) è da intendersi inserito il seguente disposto:

“9. Relativamente agli arretramenti dalle strade da osservarsi nella costruzione di edifici, impianti, muri di cinta e recinzioni si richiama quanto disposto dal Nuovo Codice della Strada e relativo regolamento di esecuzione ed attuazione. Per l’installazione degli impianti di distribuzione del carburante si richiamano altresì le specifiche normative di settore.”

Articolo 38  - Infrastrutture, impianti ed attrezzature tecnologiche.

- a conclusione di quanto disposto al punto 1 è da intendersi inserito il seguente disposto:

“- risultino inequivocabilmente riconducibili alle infrastrutture, impianti ed attrezzature ammesse  dalle normative di zona del P.T.O.”.

- a conclusione dell’articolo sono inoltre inseriti i seguenti punti:

“5. La realizzazione di ogni intervento è da intendersi altresì subordinato alle prescrizioni operative e limitazioni derivanti dal vigente P.S.F.F.

6. I progetti relativi al tracciato di viabilità provinciale previsto tra via Polonghera e la S.S. n. 663 ed agli interventi previsti nella zona a verde pubblico individuata lungo la strada comunale di Villafranca dovranno essere dotati di specifico studio di verifica di compatibilità ambientale, come previsto dalla normativa di P.T.O.

7. Relativamente alla citata viabilità provinciale il predetto studio di compatibilità dovrà anche verificare che l’opera non comporti ricadute negative sull’assetto idrologico locale tali da incidere sulla sicurezza delle aree residenziali."

Articolo 39 - Provvedimenti  per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

- a conclusione dell’articolo è da intendersi inserito il seguente punto:

“3. Si richiamano i disposti dell’art. 91 octies della L.R. 56/77 e s.m.”

Tabelle di sintesi delle utilizzazioni territoriali

- a conclusione del prospetto relativo alla destinazione residenziale è da intendersi inserita la seguente nota:

“Nota: i dati della presente tabella sono da considerare indicativi per quanto attiene i valori relativi all’area Rc6, da riverificare in fase attuativa in considerazione dei vincoli gravanti sull’area e della superficie effettivamente confermata.”.

- a conclusione del prospetto relativo alla destinazione produttiva è da intendersi inserita la seguente nota:

“Nota: i dati relativi all’area Iec4 sono indicativi e da riverificare in fase attuativa in considerazione dei vincoli gravanti su parte dell’area.”



Deliberazione della Giunta Regionale 17 aprile 2001, n. 43-2806

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comunità Montana Alta Valle Elvo. Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante i Comuni di Sala Biellese e Zimone (BI)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Sala Biellese e Zimone, adottata e successivamente modificata dalla Comunità Montana Alta Valle Elvo con deliberazioni consiliari n. 10 in data 3.6.1999 e n. 12 in data 13.9.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento in data 14.3.2001, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Sala Biellese e Zimone, facenti parte della Comunità Montana Alta Valle Elvo, si compone di:

- deliberazione consiliare della Comunità Montana n. 10 in data 3.6.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

Comune di Sala Biellese:

- Elab.P-A - Relazione Illustrativa

- Elab.A-S1 - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab.A-C1 - Carta delle pendenze in scala 1:15000

- Elab.A-C2 - Carta delle esposizioni in scala 1:15000

- Elab.A-C3 - Idrologia superficiale in scala 1:15000

- Elab.A-C4 - Aree di interesse archeologico in scala 1:5000

- Elab.P-B - Norme Tecniche di attuazione

- Tav. A-C5 - Carta delle aziende agricole in scala 1:5000

- Tav. A-C6 - Acque pubbliche in scala 1:5000

- Tav. P-01 - Planimetria generale in scala 1:25000

- Tav. P-02 - Planimetria generale-intero territorio in scala 1:10000

- Tav. P-03 - Aree boscate in scala 1:10000

- Tav. P-04 - Territorio agricolo in scala 1:10000

- Tav. P-05 - Vincolo idrogeologico in scala 1:10000

- Tav. P-06 - Planimetria generale-intero territorio in scala 1:5000

- Tav. P-07 - Aree urbane-zona nord in scala 1:2000

- Tav. P-08 - Aree urbane-zona sud in scala 1:2000

- Tav. P-09 - N.A.F. Capoluogo in scala 1:1000

- Tav. P-10 - N.A.F. Bornasco in scala 1:1000

- Elab.A-G1 - Relazione Geologica

- Tav. A-G2 - Carta a curve di livello in scala 1:10000

- Tav. A-G3 - Carta dell’acclività in scala 1:10000

- Tav. A-G4 - Carta Geologica in scala 1:10000

- Tav. A-G5 - Carta Geomorfologica e dei dissesti in scala 1:10000

- Tav. A-G6 - Carta idrogeologica in scala 1:10000

- Tav. A-G7 - Carta litotecnica in scala 1:10000

- Tav. A-G8 - Carta dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:5000

- Elab.A-G9 - Relazione sulle aree di nuovo intervento

- Tav. A-G10 - Ubicazione aree di nuovo intervento in scala 1:5000

Comune di Zimone:

- Elab.P-A - Relazione illustrativa

- ElaB.A-S1 - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab.A-C1 - Carta delle pendenze in scala 1:5000

- Elab.A-C2 - Carta delle esposizioni in scala 1:5000

- Elab.A-C3 - Idrologia superficiale in scala 1:5000

- Elab.P-B - Norme Tecniche di Attuazione

- Tav. A-C4 - Aree di interesse archeologico in scala 1:5000

- Tav. A-C5 - Carta delle aziende agricole in scala 1:5000

- Tav. A-C6 - Acque pubbliche in scala 1:5000

- Tav. P-01 - Planimetria generale in scala 1:25000

- Tav. P-02 - Aree boscate in scala 1:5000

- Tav. P-03 - Territorio agricolo in scala 1:5000

- Tav. P-04 - Vincolo idrogeologico in scala 1:5000

- Tav. P-05 - Planimetria generale in scala 1:5000

- Tav. P-06 - Aree urbane in scala 1:2000

- Tav. P-07 - Nuclei di antica formazione in scala 1:1000

- Elab.A-G1 - Relazione Geologica

- Tav. A-G2 - Carta a curve di livello in scala 1:10000

- Tav. A-G3 - Carta delle acclività in scala 1:10000

- Tav. A-G4 - Carta Geologica in scala 1:5000

- Tav. A-G5 - Carta Geomorfologica e dei dissesti in scala 1:5000

- Tav. A-G6 - Carta idrogeologica in scala 1:5000

- Tav. A-G7 - Carta di caratterizzazione litotecnica in scala 1:5000

- Tav. A-G8 - Carta dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:5000

- Elab.A-G9 - Relazione sulle aree di nuovo intervento

- deliberazione consiliare della Comunità Montana n. 12 in data 13.9.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

Comune di Sala Biellese:

- Elab.C - Controdeduzioni

- Elab.P-B - Norme Tecniche di attuazione

- Tav. P-02 - Planimetria Generale-intero territorio in scala 1:10000

- Tav. P-03 - Aree boscate in scala 1:10000

- Tav. P-04 - Territorio agricolo in scala 1:10000

- Tav. P-05 - Vincolo idrogeologico in scala 1:10000

- Tav. P-06 - Planimetria generale-intero territorio in scala 1:5000

- Tav. P-07 - Aree urbane-zona nord in scala 1:2000

- Tav. P-08 - Aree urbane-zona sud in scala 1:2000

- Tav. P-09 - N.A.F. Capoluogo in scala 1:1000

- Tav. P-10 - N.A.F. Bornasco in scala 1:1000

- Tav. A-G5 - Carta Geomorfologica e dei dissesti in scala 1:10000

- Tav. A-G8 - Carta dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:5000

- Elab.A-G11 - Relazione Geologica Integrativa

Comune di Zimone:

- Elab.C - Controdeduzioni

- Elab.P-B - Norme Tecniche di attuazione

- Tav. A-C4 - Aree di interesse archeologico in scala 1:5000

- Tav. A-C5 - Carta delle aziende agricole in scala 1:5000

- Tav. P-02 - Aree boscate in scala 1:5000

- Tav. P-03 - Territorio agricolo in scala 1:5000

- Tav. P-04 - Vincolo idrogeologico in scala 1:5000

- Tav. P-05 - Planimetria generale in scala 1:5000

- Tav. P-06 - Aree urbane in scala 1:2000

- Tav. P-07 - Nuclei di antica formazione in scala 1:1000

- Tav. A-G2 - Carta a curve di livello in scala 1:5000

- Tav. A-G3 - Carta dell’ acclività in scala 1:10000

- Tav. A-G5 - Carta Geomorfologica e dei dissesti in scala 1:5000

- Tav. A-G8 - Carta dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica in scala 1:5000

- Tav. A-G10 - Relazione Geologica Integrativa.

(omissis)

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

Azzonamento

tavv. n. P-06 e n. P-07 (Comune di Sala)

- eliminare l’area residenziale di nuova edificazione contrassegnata con la sigla C-01

tavv. n. P-05 e n. P-06 (Comune di Zimone)

- eliminare l’area residenziale di nuova edificazione contrassegnata con la sigla C-01

Norme tecniche attuazione

art. 5 p.to 4 - 6º comma (Comuni di Sala e Zimone)

- sostituire le parole “modesti incrementi” riportate dopo “Tali contenute variazioni delle superfici e” con “recupero”.

art. 10, p.to 5 (Comuni di Sala e Zimone)

- aggiungere in calce all’articolato la prescrizione: “Relativamente all’azzonamento A, sottoclassi A1 e A2 il tipo di intervento è modificabile esclusivamente al primo livello successivo, con esclusione degli interventi di DS e DR”.

art. 12 (Comuni di Sala e Zimone)

- aggiungere la seguente disposizione: “Si richiamano altresì i contenuti del D.M. 1/8/1985".

art. 17 pt. 4 (Comuni di Sala e Zimone)

- correggere il dato “15 m” riferito alla distanza dai corsi d’acqua in “mt. 50" aggiungendo altresì al termine della frase ”____ che risulta prescrittivo per questo tipo di vincolo" la precisazione “dovendosi in ogni caso  ritenere riperimetrate le fasce di rispetto nei confronti della rete idrografica minore in mt. 50".

art. 20 (Comuni di Sala e Zimone)

- sostituire la dizione “estensione di 15 m. per fianco” riportata alla voce “classe III” con “di profondità pari a 50 m. per sponda, anche in presenza di diverse indicazioni grafiche riportate sugli elaborati geologici”

art. 21 (Comune di Sala)

- aggiungere al termine della frase “Si intendono di seguito richiamate ____ omissis ____ allegati alla presente variante al P.R.G.I.” l’espressione “nonchè le limitazioni d’uso previste dalla Cir. P.G.R. i LAP/96 nella classe III (IIIA e IIIB) individuabili cartograficamente nella Carta di Sintesi”.

- introdurre l’ulteriore disposizione che recita: “Si precisa altresì che per l’area residenziale B 04 individuata in località Cascinette, ove si evidenziano condizioni morfologiche più sfavorevoli, in fase attuativa sarà necessario prevedere una piena applicazione del D.M. 11.3.1988 e che per l’area indicata quale servizi pubblici in loc. Crosa (Bornasco) non si potranno variare le attuali destinazioni a parcheggi e verde”

art. 21 (Comune di Zimone)

- aggiungere al termine della frase “Si intendono di seguito richiamate ____ omissis ____ allegati alla presente variante al P.R.G.I.” l’espressione “nonchè le limitazioni d’uso previste dalla Circ. P.G.R. 7 LAP/96 nella classe III (IIIA e IIIB) individuabili cartograficamente nella Carta di Sintesi”.

- introdurre la seguente ulteriore prescrizione: “Ferme restando le soprarichiamate norme cautelari, per l’attuazione dell’area a spazio pubblico per parcheggi a valle del Cimitero si dovrà verificare che le condizioni d’uso previste dal piano siano compatibili con le condizioni di pericolosità presenti, nel pieno rispetto del D.M. 11.3.88"

art. 32, Disposizioni particolari (Comuni di Sala e Zimone)

- stralciare l’elocuzione: “La cartografia ____ omissis ____ urbanistico esecutivo.”

art. 33 (Comune di Sala Biellese)

- inserire di seguito alle prescrizioni di cui alle voci “Interventi ammessi”, “Parametri urbanistici ed edilizi” e “Modalità d’intervento” la seguente dizione: “con D.C. n. 30 in data 12.10.’98".

art. 34 (Comune di Sala Biellese)

- aggiungere alla voce “disposizioni particolari”, la prescrizione “L’edificazione sull’area residenziale C-07 dovrà necessariamente avvenire in stretta correlazione con il contesto edificato preesistente e armonizzarsi con lo stesso in particolare per quanto riguarda forme e materiali delle coperture ed i rapporti dimensionali delle aperture”.

art. 36 (Comune di Zimone)

- inserire alla voce “disposizioni particolari” dopo le parole “la nuova edificazione” la seguente elocuzione: “, avente superficie coperta non superiore a 400 mq.”,

art. 37 (Comune di Zimone)

- inserire alla voce “disposizioni particolari”, in testa alle prescrizioni in essere, la norma “I nuovi interventi edificatori dovranno interessare la porzione d’area più prossima alla strada comunale Zimone-Salussola”.

art. 40 (Comune di Sala Biellese)

- aggiungere alla voce “disposizioni particolari” la frase che recita: “Le potenziali edificazioni acconsentite al precedente primo comma dovranno trovare debita collocazione esterna alla fascia idropotabile ed in prossimità dell’edificato esistente”.


DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Giunta regionale


Codice 11.3
D.D. 25 gennaio 2001, n. 17

Legge regionale 22 dicembre 1995, n. 95 (Interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese). Reimpegno e liquidazione del contributo in conto capitale in favore della Cantina Tre Castelli s.c.r.l. con sede in Montaldo Bormida (AL). L. 41.611.050 capitolo 27190/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11
D.D. 30 gennaio 2001, n. 19

Convenzione-quadro tra la Regione Piemonte e l’Istituto Finanziario Regionale Piemontese - FinPiemonte S.p.A. per incarico riguardante l’istruttoria di programmi di sviluppo agro-industriale - impegno parziale di lire 25.000.000 - cap. 1261/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.2
D.D. 5 febbraio 2001, n. 20

L.R. n. 63/78, art. 41 - Impegno di spesa di L. 99.937 a integrazione della spesa di L. 3.867.200 già impegnata con Determinazione Dirigenziale n. 197 del 24 ottobre 2000. (cap. 12730/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.1
D.D. 5 febbraio 2001, n. 21

L.R. 8/7/99 n. 17 - Versamento alle Provincie del saldo sulle somme assegnate per il Fondo a finalità generale - L.R. 63/78 (Capitolo 16005/2000 - L. 3.225.000.000 - imp. 6784)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Giancarlo Prina Pera



Codice 11.3
D.D. 5 febbraio 2001, n. 22

Legge regionale n. 59/96 (FIP) - Scheda agricoltura. Reimpegno del saldo del contributo a fondo perduto, concesso con Determinazione n. 91 del 23.7.1998 alla Società a.r.l. Centro Latte Cappello di Alba (CN). L. 6.000.000 (cap. 27190/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.3
D.D. 5 febbraio 2001, n. 23

L.r. n. 43/94 e n. 40/95 (FIP). Scheda n. 3 Agricoltura. Reimpegno del saldo del contributo a fondo perduto, concesso con D.G.R. n. 62-651 del 7.8.1995 alla Società a.r.l. Centro Latte Cappello di Alba (CN) L. 10.000.000 (cap. 27190/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.3
D.D. 7 febbraio 2001, n. 24

L.R. n. 63/78 art. 51 - Acquisto macchine ed attrezzature - Reimpegno del contributo a fondo perduto, concesso con determinazione n. 269 del 26/11/98 alla Soc. Coop. C.A.P.I. a r.l. di Vercelli L. 19.800.000 capitolo 27190/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.1
D.D. 8 febbraio 2001, n. 26

Programmazione 2000-2006. Piano di Sviluppo Rurale Regionale ai sensi del Regolamento (CE) n. 1257/99 - Versamento n. 2 all’AGEA di L. 7.000.000.000 - Capitolo 21012/2000 - imp. 4241

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Giancarlo Prina Pera



Codice 11.2
D.D. 9 febbraio 2001, n. 27

L.R. n. 63/78 art. 41 - Partecipazione alla Mostra specializzata dell’Agroalimentare (MEDIAL) di Palermo. Spesa di L. 43.200.000 (cap. 12730/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.2
D.D. 9 febbraio 2001, n. 28

L.R. n. 63/78 art. 41 - Partecipazione del Piemonte agroalimentare al MEDIAL di Palermo. Concessione contributi in c/c di L. 108.000.000 (cap. 13330/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.2
D.D. 12 febbraio 2001, n. 29

L.R. n. 63/78 art. 41 - Impegno di spesa di L. 1.080.000 a integrazione della spesa di L. 25.680.000 già impegnata per L. 15.600.000 con la Determinazione Dirigenziale n. 363 del 30/11/1999 e per L. 10.080.000 con la Determinazione Dirigenziale n. 180 del 10/10/2000. (Cap. 12730/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.2
D.D. 12 febbraio 2001, n. 30

L.R. n. 63/78, art. 41 - Concessione contributo integrativo di L. 130.000.000 alla Società Orticola Verbanese per la partecipazione a Euroflora di Genova dal 21 aprile al 1 maggio 2001. (Cap. 13330/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.4
D.D. 13 febbraio 2001, n. 31

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) - Programma Operativo 1994/99, II tranche. Ditta: Irvas S.p.A. - Via Umberto I, 115 - Priocca (CN). Proroga ultimazione lavori di cui alla determinazione n. 387 del 22/12/1999 di approvazione del progetto

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di concedere alla Ditta Irvas S.p.A., Via Umberto I, 115 - 12040 Priocca (CN), la proroga di fine lavori al 31/03/2001 e richiedere nella stessa data il collaudo finale.

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.4
D.D. 13 febbraio 2001, n. 32

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) - Programma Operativo 1994/99, I tranche. Ditta: Lovovo Agroalimentare S.r.l. con sede in Morozzo (CN). Proroga data ultimazione lavori di cui alla Determinazione n. 95 del 29/06/2000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di concedere alla Ditta Lovovo Agroalimentare S.r.l. con sede in Via Luciano Eula 17, Morozzo (CN), la proroga di fine lavori al 30/06/2001 e richiedere nella stessa data il collaudo finale.

2) Di non prevedere la concessione di ulteriori proroghe oltre la presente e di considerare decaduto il progetto qualora la Ditta non rispetti la data del 30/06/2001 per l’ultimazione dei lavori e la richiesta di collaudo finale.

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.1
D.D. 14 febbraio 2001, n. 33

Indagine ISTAT sui risultati economici delle aziende agricole (REA) nel 1999. Liquidazione alle Amministrazioni Provinciali ed alle Organizzazioni Professionali Agricole degli importi a titolo di rimborso spese per il proprio personale impegnato nella rilevazione e revisione dei dati. D.D. n. 253 del 12/12/2000 - Integrazione impegno di lire 714.100 capitolo 12880/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Giancarlo Prina Pera



Codice 11.4
D.D. 15 febbraio 2001, n. 34

Regolamento (CEE) 208/93 - Obiettivo 5b. Misura I.5 - tipologia D1. Variante al progetto presentato dalla Società Cooperativa Cantina Sociale di Tortona (AL). Ammodernamento e potenziamento dello stabilimento di Villaromagnano

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.4
D.D. 5 marzo 2001, n. 39

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) Programma Operativo 1994/99, II tranche. Ditta: Cooperativa Solidarietà Tre S.C.R.L. - Via Donizetti 7/9 - Carmagnola (TO). Proroga ultimazione lavori di cui alla determinazione n. 170 del 28/07/1999 di approvazione del progetto

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11
D.D. 6 marzo 2001, n. 40

Affidamento incarico per istruttoria e controllo tecnico-amministrativo di progetti agroindustriali finanziati dalla Regione Piemonte - spesa lire 100.000.000 - cap. 10870/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.4
D.D. 9 marzo 2001, n. 43

Regolamento (CE) n. 951/97 del Consiglio del 20 maggio 1997 (ex Reg. CEE 866/90) Programma Operativo 1994/99, II tranche. Ditta: Quaranta Frutta S.r.l. con sede in Lagnasco (CN). Proroga data ultimazione lavori di cui alla Determinazione n. 321 del 17/11/1999

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.3
D.D. 12 marzo 2001, n. 44

L.r. n. 63/78 art. 14. Reimpegno del contributo in conto capitale in favore della Soc. Coop. L’Alternativa della Primavera a.r.l. con sede in Saluggia (VC). Determinazione Dirigenziale n. 25 del 7.2.2001. Parziale rettifica

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.2
D.D. 14 marzo 2001, n. 46

Programma regionale “Comunicazione ed Educazione Alimentare” di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (P.I.C.) affidamento incarico ed impegno di spesa di L. 370.000.000 (cap. 12818/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 11.2
D.D. 15 marzo 2001, n. 47

L.R. n. 63/78 art. 41 - Attività promozionali - Intervento editoriale sulla rivista Civiltà del Bere e realizzazione relativo estratto. Spesa complessiva di L. 63.900.000 IVA compresa (12730/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 12.4
D.D. 6 febbraio 2001, n. 4

Interreg II Italia/Francia (Alpi) 1994 - 1999 - Progetto: “Strategie di sviluppo delle filiere ovicaprine del Piemonte e della P.A.C.A.” - Beneficiario Pro.Zoo.A. Ovicaprini Carne (TO) - Reimpegno e liquidazione di Lire 1.186.650, Cap. 27190/01

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Filippo D’Onofrio



Codice 12.4
D.D. 7 febbraio 2001, n. 5

Servizi di sviluppo agricolo - L.R. 12.10.1978 n. 63, artt. 47 e 48 - Iniziative di divulgazione in campo agricolo, anno 2001 - Contributo L. 20.000.000 - (Cap. 13480/01)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Filippo D’Onofrio



Codice 12.1
D.D. 21 febbraio 2001, n. 6

L.R. 63/78, art. 17, Lett. F) - intervento sperimentale per lo smaltimento delle carcasse degli animali morti in allevamento al fine di tutelare la produzione zootecnica. Lire 9.332.200. Cap. 13260/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Vito Viviano



Codice 12.3
D.D. 5 marzo 2001, n. 7

L.R. 63/78, art. 47. Spese per le attività ed il funzionamento dei laboratori agrochimici e fitopatologici e dell’agrometeorologia del Settore Fitosanitario regionale. Modifica determinazione n. 90 del 13.07.00 (Cap. 12990/2000, I. n. 3231). Liquidazione fattura

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Ivano Scapin



Codice 12.1
D.D. 12 marzo 2001, n. 9

Piano Regionale di Assistenza Tecnica Zootecnica. Definizione del saldo del finanziamento spettante all’Ente erogatore del servizio Associazione Provinciale Allevatori di Alessandria, per l’attività 2º Semestre 1999 ed utilizzo del residuo di lire 54.339.569 quale anticipo per l’attività svolta nell’anno 2000

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Luigi Balzola



Codice 13.4
D.D. 13 febbraio 2001, n. 12

Rinnovo concessione azienda faunistico-venatoria “L’Agraria” (AT)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Di Bisceglie



Codice 13.1
D.D. 23 febbraio 2001, n. 25

L.R. 21/99 - art. 65 - comma 2 - Seminario di studio: “Una nuova politica dell’irrigazione: piano regionale per le attività di bonifica e d’irrigazione ed il riordino dei consorzi di irrigazione” - Affidamento incarico a Risorse Idriche S.p.A. - L. 42.000.000 - cap. 12655/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Torrengo



Codice 13.1
D.D. 28 febbraio 2001, n. 27

L.R. 63/78 - art. 30 e 36 - Reimpegni in conto capitale per impianti irrigui ed acquedotti rurali - L. 508.132.600 - cap. 27190/01

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Torrengo



Codice 13.1
D.D. 12 marzo 2001, n. 31

Contributi in conto capitale previsti dal Reg. (CE) n. 1257/99 - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006. Misura Q: gestione delle risorse idriche in agricoltura per la realizzazione di opere irrigue collettive. Individuazione dei beneficiari, dei contributi ammissibili e della spesa complessiva

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Carlo Torrengo



Codice 14.4
D.D. 16 gennaio 2001, n. 14

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Svincolo deposito cauzionale - Ditta: Panero Giulio e Faccenda Graziella da Sanfrè (CN) - Lavori eseguiti in Comune di Sanfrè - Reimpegno di lire 1.000.000 sul Cap. 15940/2001

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 18 gennaio 2001, n. 28

Reg. CEE 2081/93 ob 5b misura II.1. Protezione, valorizzazione e conservazione del patrimonio forestale - Reimpegno di lire 14.703.252 sul Cap. 27190/2001 a favore della Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana - Apertura di credito al Funzionario delegato del Settore Economia Montana - Coordinamento e gestione delle attività territoriali di Cuneo

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.7
D.D. 18 gennaio 2001, n. 29

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Enel Distribuzione S.p.A. - Esercizio di Alessandria - Comuni: Cartosio e Ponzone (AL) - Tipo di intervento: autorizzazione per realizzazione impianto elettrico a bassa tensione 400 V in cavo aereo

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 25 gennaio 2001, n. 38

Spese per salari e stipendi agli operai ed impiegati a tempo indeterminato assunti per l’esecuzione delle opere previste agli artt. 23 e 25 della L.R. 63/78 in base al C.C.N.L. e Contratto Integrativo Regionale per gli addetti alla sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria. Impegno della somma di L. 260.000.000 sul Capitolo 13768/2001 e apertura di credito

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 29 gennaio 2001, n. 40

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Grosso Gabriele-Legale Rappresentante della Società “Grosso S.a.s. di Grosso Gabriele e C.” - Comune: Gavi (AL) - Tipo di intervento: autorizzazione ad eseguire movimenti di terra necessari per le opere di urbanizzazione primaria dell’area a destinazione residenziale a P.E.C.O.

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 31 gennaio 2001, n. 43

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Meli Salvatore - per conto della ditta “Edilcase di Meli Salvatore” - Comune: Cantarana (AT) - Tipo di intervento: autorizzazione per costruzione di un fabbricato unifamiliare sul lotto “F” e sistemazione delle aree di pertinenza P.E.C.O. RC3

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.3
D.D. 8 febbraio 2001, n. 58

L.R. 72/95 art. 21 - D.G.R. n. 286-14773 del 29/11/1996. Reimpegno e liquidazione della somma di L. 41.821.000.// sul Cap. 27190/2001 a favore della C.M. Bassa Valle Susa e Val Cenischia per la corresponsione dell’anticipo del contributo in conto capitale, relativo al progetto denominato: “Realizzazione area di parcheggio in località Montebenedetto”

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Vincenzo Scannella



Codice 14.7
D.D. 8 febbraio 2001, n. 59

Legge Regionale 2.07.1999 n. 16. Approvazione variante Progetto Speciale Integrato denominato “Centro di vinificazione collettiva a servizio delle aziende vitivinicole della Comunità Montana” anno 1999. Beneficiario: Comunità Montana Alta Val Lemme ed Alto Ovadese. Bosio (AL)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 9 febbraio 2001, n. 60

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Comune di Formazza - Comune: Formazza (VB) - Tipo di intervento: autorizzazione costruzione seggiovia biposto ad agganciamento fisso denominata “Sagersbodenh” - Approvazione variante

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 12 febbraio 2001, n. 62

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Moriggia Carla - Comune: Calamandrana (AT) - Tipo di intervento: autorizzazione per interventi di spianamento, rimodellamento delle pendenze, opere di contenimento terra armata relativi alla piantumazione di nuovo vigneto

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.7
D.D. 13 febbraio 2001, n. 63

Legge 14.02.1992 n. 185 - art. 3, comma 3, lettera b. Ripristino di opere di bonifica montana danneggiate dagli eventi alluvionali del Novembre 1994. Reimpegno di L. 500.000.000 e liquidazione a favore della Comunità Montana Valli Curone Grue Ossona - Cap. 21916/2001

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 67

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Drofin s.a.s. (Legale Rappresentante sig. Drocco Claudio) con sede in Alba (CN), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di capannone ad uso industriale in Comune di Grinzane Cavour (CN) - località Via Borzone, 42

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 68

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Autostrada TO - SV S.p.A. con sede in Moncalieri (TO), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di sistemazione e sagomatura alveo T. Morey mediante gabbionate e georete - rete di raccolta acque - Comune di Niella Tanaro (CN) - località Torrente Morey

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 69

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Autostrada TO - SV S.p.A. con sede in Moncalieri (TO), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione alveo affluente T. Morey mediante materassi metallici e gabbionate - rete di raccolta acque - Comune di Niella Tanaro (CN) - località Torrente Morey 2

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 70

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Autostrada TO - SV S.p.A. con sede in Moncalieri (TO) per modificazione suolo necessaria alla realizzazione alveo Rio del Frocco e realizzazione rete di raccolta acque - Comuni di Niella Tanaro e Mondovì - località Rio del Frocco

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 71

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Savigliano (CN) - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT e BT, in parte aereo ed in parte sotterraneo, in Comune di Crissolo (CN) - località Serre e Pian della Regina

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 72

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - Direzione Piemonte e Valle d’Aosta - con sede in Torino, per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT aereo in Comune di Barge (CN) - località Ponte Basso - Strada per Giala

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 73

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Alba (CN) - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT aereo nei Comuni di Santa Vittoria d’Alba e Monticello (CN) - località Borgo e SantàAntonio

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 74

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Cuneo - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT, in parte aereo ed in parte sotterraneo, nei Comuni di Boves e Robilante (CN) - località Rosbella e Malandrè

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 75

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’ENEL S.p.A. - zona di Cuneo - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di impianto elettrico MT e BT, in parte aereo ed in parte sotterraneo, in Comune di Priero (CN) - località San Bernardo - T. Cevetta

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 76

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta BOR.GIO. s.a.s. (Legale Rappresentante sig. Borletto Michele) con sede in Torino, per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di fabbricato di civile abitazione in ambito P.E.C. - Comune di Novello (CN) - località Le Strette

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 77

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Soc. Immobiliare “Vista su Alba” (Legale Rappresentante sig. Mondino Riccardo) con sede in Alba (CN) - Artusio Oreste e Artusio Onorino da Guarene (CN) - per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di n. 6 fabbricati di civile abitazione - Comune di Guarene (CN) - località Castelrotto

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 78

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione all’Azienda Agricola Monsordo - Bernardina s.s. (Legale Rappresentante sig. Ceretto Marcello) con sede in Alba (CN), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di interventi per la ristrutturazione di fabbricati rurali con costruzione di una cantina interrata - Comune di Alba (CN) - località Cascina Bernardina

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 14 febbraio 2001, n. 79

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Autorizzazione alla Ditta Revelli Adriano da Boves (CN), per modificazione suolo necessaria alla realizzazione di fabbricato seminterrato ad uso autorimessa - Comune di Limone Piemonte (CN) - località Rivalta

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.3
D.D. 14 febbraio 2001, n. 88

Legge 16 dicembre 1985 n. 752 e legge regionale 29 agosto 1986 n. 37 art. 4, modificata dalla legge regionale 9 agosto 1989 n. 46. Rinnovo della Commissione d’esame per l’accertamento dell’idoneità alla ricerca ed alla raccolta dei tartufi per la provincia di Cuneo

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Il rinnovo della Commissione d’esame per l’accertamento dell’idoneità alla ricerca ed alla raccolta dei tartufi per la provincia di Cuneo, con la seguente composizione:

- Vincenzo Scannella, Responsabile del Settore Gestione delle Attività strumentali per l’Economia montana e le Foreste, quale Settore competente in materia a livello Regionale, Presidente

- Teresio Panero, funzionario del Settore, Presidente supplente

- Vittorino Cerutti, funzionario del Settore, componente

- Enrico Raina, funzionario del Settore, componente supplente

- Teresio Vaschetto, esperto designato dalla Associazione di categoria, componente

- Agostino Aprile, esperto designato dalla Associazione di categoria, componente supplente.

La composizione delle Commissioni d’esame competenti per le province di Alessandria, Asti e Torino risulta invariata.

Le Commissioni d’esame potranno svolgere le loro funzioni fino a tutta la durata in carica del Consiglio Regionale.

Il Dirigente responsabile
Vincenzo Scannella



Codice 14.7
D.D. 20 febbraio 2001, n. 96

L.R. 09.08.1989 n. 45 - Ditta: Meli Salvatore per conto della Ditta Edilcase - Comune: Cantarana (AT) - Tipo di intervento: inserimento Lotto E) nel P.E.C.O. e nuova intestazione del D.P.G.R. di autorizzazione n. 767 del 03.03.1997

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Fulvio Mannino



Codice 14
D.D. 5 marzo 2001, n. 109

L.r. 8/84 art. 31, comma 1, lettera b) - Approvazione contratto biennale tra la Regione Piemonte ed il Consorzio Fisia Teletron per l’assistenza tecnica in fase di gestione del sistema di monitoraggio elettronico automatico permanente e di comando e controllo per la prevenzione degli incendi boschivi e la manutenzione delle opere realizzate con contratto Rep. n. 4727 del 28 aprile 1995

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 110

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal geom. Caruso Elio, funzionario delegato del Settore Gestione Proprietà Forestali Reg.li e Vivaistiche di BI e VC, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 10400, 10430, 10450, 10490, 10520, 13766, 13768, 13770, 13790, 23100, 23324, 23332, 23333, 23335, 23342, 23343, 23345, 23430, 23434, 23995, 23996, del bilancio 1999 per complessive L. 1.860.288.354

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 111

Approvazione dei rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Iacomuzio Livio - funzionario delegato del Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Torino - nell’esercizio finanziario 1999 sui capitoli: 13822, 13823, del bilancio 1999 per l’importo complessivo di L. 346.773.295

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 112

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dall’arch. Persi Fausto e dal dr. Mannino Fulvio, funzionari delegati del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1998 sui capp.: 13770, 23100, 23110, 23324, 23326, 23332, 23333, 23334, 23335, 23342, 23343, 23344, 23345 del bilancio 1996, per l’importo complessivo di L. 2.473.610.479

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 113

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dall’arch. Persi Fausto e dal dr. Mannino Fulvio, funzionari delegati del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1998 sui capp.: 10250, 10400, 10520, 13766, 13768, 23100, 23324, 23326, 23332, 23334, 23342, 23344, 24785 del bilancio 1997, per l’importo complessivo di L. 488.291.812

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 114

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dall’arch. Persi Fausto e dal dr. Mannino Fulvio, funzionari delegati del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1998 sui capp.: 10250, 10400, 10410, 10450, 10520, 13766, 13768, 23326, 23334, 23344, del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 1.884.358.154

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 115

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Mannino Fulvio, funzionario delegato del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 10400, 13766, 13768, 23100, 23324, 23326, 23332, 23333, 23334, 23342, 23343, 23344, 23435 del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 1.851.151.538

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 116

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Mannino Fulvio, funzionario delegato del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 13766, 23100, 23324, 23326, 23332, 23334, 23342, 23344, 23435, 24785 del bilancio 1997, per l’importo complessivo di L. 2.862.815.583

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 117

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Mannino Fulvio, funzionario delegato del Settore Idraulica Forestale e Tutela del Territorio di AL, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 10400, 10450, 10520, 13766, 13768, 23100, 23333, 23335, 23343, 23345 del bilancio 1999, per l’importo complessivo di L. 1.810.103.346

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 118

Approvazione dei rendiconti pagamenti eseguiti dal geom. Caruso Elio, funzionario delegato del Settore Proprietà regionali Forestali e vivaistiche di BI e VC, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 23100, 23324, 23326, 23332, 23334, 23342, 23344, 23433, 24785 del bilancio 1997, per l’importo complessivo di L. 1.176.514.325

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 119

Approvazione rendiconti pagamenti eseguiti dal geom. Caruso Elio, funzionario delegato del Settore Gestione Proprietà regionali Forestali e Vivaistiche di BI e VC, nell’esercizio finanziario 1999 sui capp.: 10250, 13766, 13768, 23100, 23110, 23324, 23326, 23332, 23333, 23334, 23342, 23343, 23344, 23430, 23435 del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 2.274.771.351

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 12 marzo 2001, n. 120

Approvazione dei rendiconti pagamenti eseguiti dal dr. Iacomuzio Livio, funzionario delegato del Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Torino - nell’esercizio finanziario 1999 sui capitoli: 13822, 13823 del bilancio 1998, per l’importo complessivo di L. 109.061.885

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 12 marzo 2001, n. 121

Legge statale n. 752/85 e leggi regionali n. 37/86 e n. 46/89 - Rinnovo riconoscimento tartufaia controllata - Comune di Cherasco (CN) - Ditta Bogetti Pier Giorgio

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 12 marzo 2001, n. 122

Legge statale n. 752/85 e leggi regionali n. 37/86 e n. 46/89 - Rinnovo riconoscimento tartufaia controllata - Comune di Cherasco (CN) - Ditta Panero Giovanni

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 12 marzo 2001, n. 123

Legge statale n. 752/85 e leggi regionali n. 37/86 e n. 46/89 - Rinnovo riconoscimento tartufaia controllata - Comune di Cherasco (CN) - Ditta Panero Francesco

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 15 marzo 2001, n. 132

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 - art. 29. Comunità Montana Alta Langa (CN) - Progetto Integrato “Corte degli Scarampi di Prunetto” - Approvazione progetto esecutivo dell’importo complessivo di lire 2.013.368.000=

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14
D.D. 15 marzo 2001, n. 133

Adesione all’Associazione A.E.M. (“Association des Elus de la Montagne” - Associazione Europea della Montagna). Sottoscrizione per l’anno 2001. Impegno e liquidazione di L. 13.553.890 (cap. 10940/2001)

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.2
D.D. 15 marzo 2001, n. 134

Applicazione in Piemonte del Reg. C.E.E. 867/90 - Contributi per il miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti della selvicoltura (cap. 21015/98 - imp. 330972 - Reimpegno e liquidazione di L. 17.109.900 (cap. 27190/2001)

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Franco Licini



Codice 14.2
D.D. 15 marzo 2001, n. 135

Programma Operativo Interreg II Italia-Francia 1994/99 - Misura 4.3 a regia pubblica - Progetto n. 33R - 2 a fase “Gestione e promozione delle risorse silvo-pastorali montane - GESMO” - reimpegno e liquidazione di L. 120.362.731 sul cap. 27190/01

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Franco Licini



Codice 14
D.D. 15 marzo 2001, n. 136

L.R. 9 giugno 1994, n. 16. Articoli 2, 4 e 10 della Convenzione Rep. n. 5386 del 26/02/01 stipulata con il Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte. Istituzione del Gruppo di Lavoro Misto

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 14.4
D.D. 16 marzo 2001, n. 138

Legge regionale 2 luglio 1999, n. 16 - art. 29 - Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana (CN) - Progetto Integrato “Interventi di strutturazione turistica nei Comuni di Cigliè e Raccacigliè” - Approvazione progetto definitivo dell’importo complessivo di lire 552.280.000=

(omissis)

Il Direttore regionale
Nino Berger



Codice 22.5
D.D. 13 aprile 2001, n. 222

L.R. 59/95, art. 25 - D.G.R. 45-2494 del 19.3.2001. Incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti. Modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento

Vista la D.G.R. n. 45-2494 del 19.3.2001 con la quale è stata riconfermata la D.G.R. 22-29512 del 1.3.2000 relativa ai criteri e modalità per la concessione e revoca dei contributi regionali a Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti, ai sensi dell’art. 25 L.R. 59/95;

considerato che con la medesima D.G.R. è stato disposto l’accantonamento della somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/2001 che è stata assegnata alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti per l’adozione dei provvedimenti di competenza ai sensi della L.R. 51/97;

vista la nota n. 7326/22 del 27.3.2001 con la quale il Direttore competente ha assegnato al Settore Programmazione Gestione Rifiuti la somma di L. 1.300.000.000 sul cap. 27035/2001 da destinare ad incentivi a favore di Cooperative ed Associazioni di volontariato per la raccolta ed il recupero dei rifiuti;

ritenuto di definire, come previsto dalla D.G.R. n. 22-29215 del 1.3.2000 e riconfermato con D.G.R. 45-2494 del 19.3.2001, le modalità e termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento ed il modello per la richiesta di contributo, di cui agli Allegati 1 e 2, parti integranti alla presente determinazione;

tutto ciò premesso;

IL DIRETTORE

visti gli artt. 3 e 16 del D.Lgs. n. 29/1993, come modificato dal D.Lgs n. 470/1993 e dal D.Lgs n. 80/1998;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

in conformità con gli indirizzi ed i criteri disposti nella materia del presente provvedimento dalla Giunta Regionale con le Deliberazioni n. 22-29215 del 1.03.2000 e n. 45-2494 del 19.3.2001;

determina

- di approvare le modalità ed i termini per la redazione e presentazione delle istanze di finanziamento da parte di Cooperative sociali ed Associazioni di volontariato ai sensi dell’art. 25 della L.R. 59/95, come riportate all’Allegato 1 alla presente determinazione quale parte integrante;

- di approvare il modello per la richiesta di contributo ex art. 25 L.R. 59/95, come riportato in Allegato 2 alla presente determinazione quale parte integrante;

- di definire nel 16 luglio 2001 la data ultima per la presentazione delle istanze di finanziamento;

- di dare atto che alla spesa relativa alla concessione dei contributi si farà fronte con i fondi di cui al capitolo 27035/2001, già accantonati con la D.G.R. 45-2494 del 19.3.2001 (A. 100628).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro 60 giorni dal ricevimento della stessa al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Agata Milone

allegato

Codice  22.1
D.D. 23 aprile 2001, n. 230

L.R. 2.11.1982 n. 32 e successive modifiche, art. 22 - Istituzione tesserino per la raccolta dei funghi: indicazione del limite massimo del costo del tesserino per l’anno 2001

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Il limite massimo dell’importo da versarsi per il rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi, relativo all’anno 2001 è il seguente:

L. 10.000 per il rilascio del tesserino giornaliero;

L. 20.000 per il rilascio del tesserino settimanale;

L. 50.000 per il rilascio del tesserino annuale.

Entro i suddetti limiti le Comunità Montane ed i Comuni interessati determineranno per l’anno 2001, l’importo da versarsi per ottenere il rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi nel territorio di relativa competenza.

Il Dirigente responsabile
Carlo Bonzanino



Codice 30.1
D.D. 12 aprile 2001, n. 126

Programma 2000 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. n. 64/89 e D.lgs. n. 286/98 attuativo della L. n. 40/98 - Disciplina e norma sulla condizione dello straniero. Assegnazione ed erogazione contributi per un totale di L. 4.517.916.000 di cui 1.100.000.000 disponibili sul Cap. n.12000/2000 e L. 3.517.916.000 disponibili sul Cap. n. 11918/2000 del bilancio regionale

Vista la Legge Regionale n. 64/89 “Interventi a favore degli immigrati extracomunitari residenti in Piemonte;

visto il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n: 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello stranieri), emanato in attuazione della delega contenuta nella Legge 8 marzo 1998, n. 40 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero);

vista la Deliberazione n. 564 - C.R. 13913 del 9.11.1999 con la quale il Consiglio Regionale ha approvato il programma 1999 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari previsti dalla L.R. n. 64/89 e dal D.Lgs. 286/98, attuativo della L. 40/98; ed ha individuato le linee di intervento in materia ed i conseguenti criteri di finanziamento;

vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 131-717 del 31 luglio 2000 “Riapertura termini per la presentazione di progetti previsti dal programma 1999 a favore degli immigrati extracomunitari di cui alla L.R. n. 64/89 e al D.Lgs 286/98, attuativo della legge 40/98";

vista la Determinazione Dirigenziale n. 547/30.1 del 30.11.2000, con la quale sono stati individuati i soggetti promotori dei progetti elencati nell’allegato A, parte integrante della deliberazione stessa, e che con detta Determinazione Dirigenziale , sono state inoltre impegnate (I. n. 6424 e n. 6425) le somme di :

- lire 1.100.000.000 sul capitolo 12000/2000 (A. n. 100938);

- lire 3.517.916.000 sul capitolo 11917/2000 (A. n. 35236);

considerata la volontà dell’Amministrazione regionale di favorire prioritariamente quelle iniziative rivolte alle diverse opportunità di integrazione e crescita personale e comunitaria dei cittadini immigrati extracomunitari nel territorio piemontese;

dato atto che per favorire la politica di integrazione è necessario che le istituzioni, in collaborazione con enti pubblici, consorzi e privato sociale, mettano in atto ogni forma di attività volta a ridurre gli ostacoli che lo straniero incontra per una piena integrazione nel tessuto sociale;

ritenuto pertanto utile, al fine dell’integrazione dei cittadini extracomunitari, incentivare l’attività di quegli attori sociali (enti pubblici, consorzi, e privato sociale) che portano avanti progetti finalizzati a tale scopo sostenendoli finanziariamente;

preso atto che la totalità delle domande pervenute riguardano progetti complessi, meglio specificati nella documentazione agli atti dell’Amministrazione regionale;

verificato che sulla base delle domande pervenute, ritualmente inviate all’Amministrazione regionale e delle valutazioni effettuate, risultano ammissibili a contributo, nel rispetto delle linee stabilite dalla suddetta deliberazione del Consiglio regionale n. 564 - C.R. 13913 del 9.11.1999, quelle riferite ai progetti elencati nell’allegato A che costituisce parte integrante della presente determinazione;

ritenuto, pertanto, necessario :

- di dover dare attuazione al programma 2000 degli interventi a favore degli immigrati extracomunitari;

- di assegnare i contributi ai soggetti beneficiari, tenendo conto dell’opportunità di coprire i diversi ambiti di intervento previsti dal programma, nonché di una razionale ed omogenea distribuzione sulle diverse province piemontesi, in rapporto alle esigenze espresse dai singoli territori provinciali. A tale riguardo ci si è dotati di un elenco di indicatori oggettivi che permettesse una valutazione il più possibile omogenea in presenza anche di una progettualità molto variegata e complessa e non facilmente comparabile.

Si , è proceduto, quindi, alla valutazione secondo le modalità di seguito riportare :

Motivi di non finanziamento dei progetti:

1. Progetti non dettagliati, con documentazione insufficiente o con preventivo economico incongruente rispetto all’obiettivo da raggiungere (Cod. 1);

2. Progetti che prevedono iniziative nell’ambito culturale, sportivo, sanitario, abitativo, formazione professionale o rivolti alla popolazione nomade, per i quali è possibile accedere a finanziamenti attraverso altri settori regionali (Cod. 2);

3. Progetti che riguardano monitoraggi e raccolta dati poiché è intenzione della Regione istituire un proprio osservatorio, nonché progetti di ricerca (non di immediato interesse regionale) (Cod. 3);

4. Progetti esclusi perché nel territorio di competenza sono presenti strutture che offrono prestazioni o servizi analoghi (Cod. 4);

5. Progetti pervenuti fuori termine .

Indicatori utilizzati nella valutazione dei progetti

priorità indicate dalla (D.C.R. 564-CR 13913):

- progetti che consolidano le esperienze e i programmi che, già avviati negli anni passati, hanno fornito risultati positivi;

- progetti di integrazione sociale rivolti a “minori e a donne, con priorità alle iniziative volte a favorire la tutela sociale della maternità”;

- ambito di intervento ( in relazione alle linee di intervento previste dalla D.C.R. 564-CR 13913);

- distribuzione territoriale per provincia;

- presenza di immigrati sul territorio; progetti che prevedono la partecipazione attiva di enti locali;

- realizzazione del progetto in partenariato tra più enti;

- collaborazione con altri enti o associazioni che operano nel settore in un’ottica di lavoro di rete;

- cantierabilità dell’intervento;

- progettazione di attività finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento innovativo;

- nel caso di percorsi formativi coerenza con le politiche regionali di formazione professionale;

- rapporto ottimale costi/ benefici in relazione :

- al numero di persone destinatarie

- all’effetto moltiplicatore dell’intervento

- alla trasferibilità dei risultati.

Nel caso di Enti o Istituzioni presentatori di progetti complessi si sono selezionati per il finanziamento gli interventi più significativi, al momento attuale;

tutto ciò premesso e considerato :

IL DIRIGENTE

visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

vista la legge 55/81 e successive modificazioni ed integrazioni;

vista la nota del Direttore regionale n. 465 del 12/1/2001, con la quale è stata attribuita ai Dirigenti la delega a gestire le risorse finanziarie disponibili sui capitoli relativi alla materia di competenza di ciascun settore;

nell’ambito delle risorse assegnate e in conformità con gli indirizzi in materia disposti dalla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 564-C.R.13913 del 9.11.1999 e nell’ambito delle risorse impegnate con la Determinazione Dirigenziale n. 547 del 30.11.2000;

determina

- di approvare l’allegato A, elenco delle domande di contributi concessi distinte per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare l’allegato B, elenco delle domande dei contributi ammessi ma non finanziati distinte per Provincia , parte integrante della presente deliberazione;

- di approvare l’allegato C, elenco delle domande dei contributi esclusi distinti per Provincia, parte integrante della presente deliberazione;

- di dare attuazione al programma 2000 degli interventi previsti dalla L.R. n. 64/89 e al D.Lgs. 286/98, attuativo della L. 40/98, assegnando contributi per un totale complessivo di lire 4.617.916.000 così come specificato nell’allegato A, parte integrante della presente determinazione, di cui lire 1.100.000.000 disponibili sul cap. 12000/2000 e di lire 3.517.916.000 sul cap. 11918/2000, con le seguenti modalità :

- di erogare ai soggetti indicati nell’elenco allegato, la somma a fianco di ognuno riportata nella misura del 50% all’avvio del progetto; il restante 50% sarà erogato su presentazione di una relazione finale attestante la realizzazione del progetto e corredata da dichiarazione sostitutiva e/o idonee pezze giustificative attestanti il costo effettivo delle iniziative e delle attività finanziate;

- di revocare il contributo concesso qualora l’iniziativa non si realizzi in conformità a quanto previsto della presente determinazione, ovvero vengano accertate irregolarità nella contabilizzazione delle spese;

- di ridurre proporzionalmente i contributi assegnati qualora venga accertata, in sede di verifica, una diminuzione della spesa ammessa a contributo;

La realizzazione dei progetti dovrà avvenire entro il termine di 18 mesi dall’esecutività della presente Determinazione.

Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso al TAR del Piemonte entro il termine di 60 giorni della notificazione o dall’intervenuta piena conoscenza.

Il Dirigente responsabile
Anna Toffanin

allegato

Codice S1.5
D.D. 12 aprile 2001, n. 450

Dgr n. 51-2660 del 2.4.2001 “Criteri per l’assegnazione di contributi per le attività di protezione civile effettuate dagli Enti locali”. Approvazione modulistica

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

Di approvare l’allegato Modello MOD2001 “schema di domanda per la richiesta di contributo a favore di Enti Locali per attività di protezione civile”.

Il Direttore regionale
Maria Leddi

La D.G.R. n. 51 - 2660 del 2.4.2001 relativa alla Determinazione sotto riportata è pubblicata sul presente Bollettino Ufficiale, Parte I (ndr)

allegato


CIRCOLARI / DIRETTIVE

Circolare del Presidente della Giunta Regionale 23 aprile 2001, n. 6/LAP

Integrazione alla Circolare del Presidente della Giunta Regionale del 31 gennaio 2001, n. 1/LAP “Alluvione Ottobre-Novembre 2000 - Direttiva del Ministro dell’interno per l’applicazione dei benefici di cui all’art.4 bis della legge 365/2000.” - Proroga termini

Ai Sindaci dei Comuni danneggiati
Ai Presidenti delle Province
Ai Presidenti delle Comunità Montane
Ai Prefetti
Alle C.C.I.A.A.
Alle Associazioni di categoria
Agli Ordini professionali
della Regione Piemonte
Loro Sedi

Il Ministro dell’Interno ha emanato in data 30 gennaio 2001 la direttiva per l’applicazione dei benefici previsti dall’art. 4 bis della L. 11 dicembre 2000, n. 365 relativi ai danni dovuti all’alluvione dell’autunno 2000.

La Circolare del Presidente della Giunta regionale del 31 gennaio 2001 (pubblicata sul 2° suppl. al B.U. n. 8 del 21 febbraio 2001) ha fornito le prime indicazioni necessarie ad attivare le procedure di ottenimento dei benefici di cui sopra.

Detta Circolare prevede che, per la concessione dei benefici previsti, i privati ed i soggetti esercenti attività produttive presentino la domanda di contributo entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della suddetta sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ossia entro il 21 aprile 2001.

Viste le richieste degli Enti Locali e delle Associazioni di categoria interessate, di proroga dei termini di cui sopra in considerazione delle difficoltà a predisporre nei tempi previsti le perizie asseverate richieste dalle disposizioni ministeriali, si integra la Circolare di cui sopra disponendo che la scadenza dei termini per la presentazione delle domande per i soggetti privati ed i soggetti esercenti attività produttive sia prorogata all’11 maggio 2001.

Si dà altresì atto che con DGR n.1-2764 dell’11 aprile 2001, il termine per la presentazione delle domande per le imprese agricole, è stato fissato al 21 maggio 2001.

Al fine di superare incertezze segnalate in ordine alla compilazione da parte dei Comuni del modulo riepilogativo dei contributi richiesti da privati per danni ai beni immobili, mobili e mobili registrati, se ne dispone la modifica secondo l’allegato schema.

Distinti saluti.

Il Presidente
Enzo Ghigo

Visto:     L’Assessore
    Ugo Cavallera

allegato: nuovo modulo riepilogativo.



COMUNICATI

Comunicato del Presidente della Giunta Regionale 13 aprile 2001, prot. n. 6920/5

Al Ministro ai Beni e le Attività Culturali
On. Giovanna Melandri

Al Sottosegretario ai Beni e le Attività Culturali
On. D’Andrea

Vostra circolare 14 novembre 2000 n. SCT/106/25011/2000 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dei 14 marzo 2001 n. 61

In relazione alla circolare di cui all’oggetto, la Regione Piemonte intende ribadire la propria peculiare posizione, manifestata, in varie circostanze e confermata di recente alla presenza dei funzionari ministeriali competenti.

In occasione dell’incontro intercorso il 2 febbraio scorso, presso codesto Ministero con il Sottosegretario D’Andrea e con i Dirigenti del settore, è stata unanimamente riconosciuta la particolarità del “caso piemontese" in merito alla vicenda dei decreti ministeriali “galassini”, ed è stata affermata, da parte del Sottosegretario, la necessità di approfondimenti e dell’attivazione di un tavolo di concertazione (stante la competenza concorrente dello Stato e della Regione sulla materia), per giungere alla soluzione del problema relativo alla non vigenza dei decreti “galassini” nel territorio piemontese. Si rammenta che, l’inefficacia dei decreti in questione, è stata sancita con circolare 16/PET del 30 luglio 1986 a firma del Presidente Beltrami, mai revocata né impugnata e dalle sentenze del T.A.R. Piemonte relative ai contestati decreti - anch’esse non appellate dal competente Ministero BB.CC.

Nell’attesa della soluzione predetta, la Regione Piemonte così come richiesto da codesto Ministero onde evitare possibili interpretazioni estensive non equiparabili al caso piemontese, si è astenuta dal porre in essere ulteriori azioni, sospendendo ogni comunicazione in merito.

Peraltro, alla luce della recente pubblicazione sulla G.U. della circolare di cui all’oggetto, risulta quanto mai necessario provvedere in tempi ristretti alla verifica in corso, al fine di evitare che al silenzio tenuto dalla Regione a seguito di tale pubblicazione, possa essere attribuito un significato di tacita accettazione.

Infatti, nel ribadire la propria posizione in merito alla non applicabilità della circolare ministeriale 14/11/2000 al Piemonte, in attesa della definizione concertata del problema, non si è proceduto ad alcuna azione nei confronti della circolare di cui trattasi, ritenuta non riferibile per le ragioni note, al territorio piemontese evidenziando peraltro come tale situazione di attesa non equivalga ad accettazione del contenuto della Stessa, e anticipando sin d’ora che saranno esperite nei confronti del provvedimento in oggetto le necessarie azioni ove la definizione di che trattasi tardi ad intervenire.

Cordiali saluti.

Enzo Ghigo



Comunicato del Presidente della Giunta regionale

Nomina Direttore Generale dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Novara - Presentazione candidature

Si comunica che sono aperti i termini per la presentazione di candidature per il conferimento dell’incarico di Direttore Generale dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Novara.

Ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 26 aprile 1993, n. 11 e successive modificazioni, il Direttore Generale della A.T.C. è nominato dalla Giunta Regionale, sentito il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia, ed è scelto di norma, fra i dirigenti del comparto degli Enti Locali. La Giunta Regionale può altresì, eccezionalmente e con provvedimento motivato, scegliere il Direttore Generale tra esperti del settore privato.

Il Direttore Generale dura in carica cinque anni rinnovabili e, con atto motivato, può essere in qualunque momento rimosso dall’incarico dalla Giunta Regionale, anche su proposta del Consiglio di Amministrazione dell’A.T.C..

Il trattamento giuridico del Direttore Generale è disciplinato dalle norme regionali di recepimento dell’accordo nazionale di comparto.

Il trattamento economico spettante al Direttore Generale dell’A.T.C. di Novara è stato stabilito con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 594-14400 del 16.11.1999.

I compiti e le responsabilità del Direttore Generale dell’A.T.C. sono specificati nella già citata legge regionale n. 11/1993 e nello Statuto dell’Agenzia.

Le modalità di inoltro delle candidature sono le seguenti:

- spedizione tramite lettera raccomandata alla Regione Piemonte - Assessorato all’Urbanistica ed Edilizia Residenziale Pubblica - Direzione Edilizia - Via XX Settembre 88 - 10122 Torino;

oppure:

- invio tramite fax al numero 011-4322632;

oppure:

- consegna a mano presso gli uffici della Direzione Edilizia della Regione Piemonte di Via XX Settembre 88, Torino, dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 12,30.

Termine ultimo di presentazione delle domande: 25 maggio 2001. Tale termine è da considerarsi perentorio, pertanto non verranno esaminate le candidature inviate o presentate in data posteriore.

Nel caso di spedizione tramite lettera raccomandata fa fede, per il rispetto del termine di scadenza, la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante. L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o a forza maggiore.

Nella domanda, da redigere in carta semplice, i candidati, sotto la propria responsabilità, oltre all’indicazione dei propri dati anagrafici, devono fornire dichiarazione circa il possesso della cittadinanza italiana o equivalente; il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della loro non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; le eventuali condanne penali riportate e gli eventuali carichi pendenti (o la dichiarazione in senso negativo); i titoli di studio posseduti.

Alla domanda deve essere allegato un curriculum formativo e professionale, redatto in carta semplice e datato, contenente, tra l’altro, l’elencazione delle attività lavorative svolte e delle esperienze maturate, nonché le cariche (elettive e non) ricoperte.

Unitamente alla domanda deve essere rilasciata espressa dichiarazione di preventiva accettazione della nomina, di inesistenza di eventuali incompatibilità o di impegno a rimuoverle, e di insussistenza di alcune delle condizioni comportanti decadenza previste dalla legge 18 gennaio 1992, n. 16 e s.m.i..

La domanda, comprensiva dell’allegato curriculum vitae e della dichiarazione di cui al precedente paragrafo, deve recare in calce la data e la firma autenticata del candidato.

La sottoscrizione dell’istanza non è soggetta ad autenticazione se apposta in presenza dei funzionari dell’ufficio competente a riceverla; del pari non occorre autenticazione se la candidatura è accompagnata da copia fotostatica di un documento d’identità del sottoscrittore.

Le informazioni comunicate a questa Amministrazione saranno trattate, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 31 dicembre 1996, n. 675, esclusivamente ai fini del procedimento di nomina di cui al presente avviso.

Enzo Ghigo



Comunicazione dell’Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca

Richiesta di riconoscimento ai sensi dell’art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92: Indicazione Geografica protetta salame Cremona

Si comunica che è pervenuta all’ufficio competente dell’Assessorato Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Piemonte la seguente richiesta di riconoscimento ai sensi dell’art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92:

Indicazione Geografica Protetta
Salame Cremona

Entro trenta giorni dalla data della presente comunicazione gli interessati potranno produrre alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino, osservazioni e controdeduzioni.

Per informazioni in merito alla richiesta citata contattare la Dr.ssa Gimondo, tel. 011/432.2962, o il Signor Brocardo, tel. 011/432.4835, del Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, Regione Piemonte, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino.

Il Dirigente Regionale
Carlo Audiberti

Disciplinare di produzione della indicazione  geografica protetta - Salame Cremona

Art. 1
Denominazione

L’indicazione Geografica Protetta “Salame Cremona” è riservata al prodotto di salumeria che risponde alle indicazione ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.

Art. 2
Caratteristiche del prodotto

Il Salame Cremona, all’atto dell’immissione al consumo, presenta le seguenti caratteristiche:

2.1 Materie prime

Impasto di carne suina ottenuta da muscolatura striata appartenente alla carcassa, frazioni muscolari striate e adipose di suino, sale, spezie, pepe in grani o pezzi grossolani, aglio pestato e spalmato nell’impasto. Possono inoltre essere impiegati: vino bianco o rosso fermo, zucchero e/o destrosio e/o fruttosio e/o lattosio, colture di avviamento alla fermentazione, nitrato di sodio e/o potassio, nitrito di sodio e/o potassio, acido ascorbico e suo sale sodico.

Non possono essere impiegate carni separate meccanicamente.

2.2 Fisico morfologiche

Peso a fine stagionatura non inferiore a 50Ogr

Diametro al momento della preparazione non inferiore a 70 mm

Lunghezza al momento della preparazione non inferiore a 150 mm

2.3 Chimiche e Chimico-Fisiche

Proteine totali: min. 20.0%

Rapporto collageno/proteine: max 0.10

Rapporto acqua/proteine: max 2.00

Rapporto grasso/proteine: max 2.00

PH: maggiore o uguale a 5.20

2.4 Microbiologiche

Carica microbica mesofila:  1X10 alla settimana unità colonia/grammo con prevalenza di lattobaciliacee e coccacee.

2.5 Organolettiche

Aspetto esterno: forma cilindrica a tratti irregolare.

Consistenza: il prodotto deve essere compatto di consistenza morbida Aspetto al taglio: la fetta si presenta compatta ed omogenea, caratterizzandosi per la tipica coesione delle frazioni muscolari e adipose, tale da non consentire una netta evidenziazione dei contorni (aspetto “smelmato”). Non sono presenti frazioni aponeurotiche evidenti.

Colore: rosso intenso

Odore: profumo tipico e speziato

Art. 3
Zona di produzione

La zona di elaborazione dei salame Cremona comprende il territorio delle seguenti regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.

Art. 4
Prova dell’origine

Gli elementi che comprovano l’origine del Salame Cremona sono:

4.1 riferimenti storici che attestano in modo chiaro e preciso l’origine del prodotto ed il legame dello stesso con il territorio, nonché l’inserimento in ricette e tradizioni gastronomiche che dal territorio della provincia di Cremona si è poi esteso nell’ambito della valle Padana;

4.2 riferimenti culturali con cui il prodotto era ben presente nelle tradizionali manifestazioni popolari e contadine, già a partire dall’inizio dei secolo.

Ancora oggi, nonostante la fortissima industrializzazione e terziarizzazione della valle Padana, il Salame Cremona viene simbolizzato nelle principali fiere agroalimentari lombarde e della valle Padana (Fiera di Cremona ottobre, Millenaria di Gonzaga inizio settembre, Reggio Emilia fine aprile, ecc.).

4.3 la presenza di numerosi produttori - siano essi a capacità industriale o e artigianale - che si sono sviluppati per la trasformazione delle carni dei suini che nella pianura Padana si andavano diffondendo a seguito della perfetta integrazione con l’industria lattiero - casearia e la coltivazione dei cereali (soprattutto mais). E’ questo legame, che è andato sempre più rafforzandosi nel secolo appena concluso, che ha fortemente contribuito allo sviluppo economico e sociale dell’intera area: cereali ed erbai che forniscono l’alimento per suini e vacche da latte, il siero dei latte da sottoprodotto ad ottimo alimento per suini, il letame ed il liquame che mantengono e migliorano la fertilità della terra, gli artigiani prima e le industrie poi che trasformano il latte e la carne.

Art. 5
Metodo di ottenuto

5.1. Preparazione

Le frazioni muscolari e adipose, ottenute da carni macellate secondo le vigenti disposizioni, sono mondate accuratamente asportando le parti connettivali di maggiore dimensioni ed il tessuto adiposo molle, linfonodi e grossi tronchi nervosi.

La macinatura deve essere effettuata in tritacarne con stampi 6 mm.

La temperatura della carne alla triturazione deve essere superiore a 0ºC.

La salatura deve essere effettuata durante la macinazione, ottenuto il macinato si uniscono gli altri ingredienti e gli aromi.

L’impastatura di tutti gli ingredienti deve essere effettuata in macchine sottovuoto o a pressione atmosferica per un tempo prolungato per ottenere la tipica coesione dell’impasto.

Il Salame Cremona deve essere insaccato in budello naturale suino di diametro iniziale non inferiore a 70 mm.

La legatura, eseguita manualmente o meccanicamente, è effettuata con spago.

5.2 Asciugatura

L’asciugamento è effettuato a caldo (temperatura compresa tra 15º e 25º C). L’asciugamento deve consentire una rapida disidratazione delle frazioni superficiali nei primi giorni di trattamento.

5.3 Stagionatura

La stagionatura del salame Cremona deve essere condotta in locali dove sia assicurato un sufficiente ricambio di aria a temperatura compresa fra 11º e 16º C.

Il tempo di stagionatura non deve essere comunque inferiore alle 5 settimane.

5.4 Confezionamento

Il Salame Cremona può essere immesso al consumo in pezzi singoli, ovvero confezionato sottovuoto o in atmosfera protettiva, intero o in tranci o affettato. Le operazioni di confezionamento o porzionamento devono avvenire, sotto la sorveglianza della struttura di controllo indicata all’art. 7, esclusivamente nella zona di produzione indicata all’art. 3.

Art. 6
Legame con l’ambiente

Il prodotto Salame Cremona presenta un forte e consolidato legame con l’ambiente, che le deriva dall’affermarsi nella zona di Cremona prima e nella Pianura Padana poi, dell’allevamento suino legato ai caseifici ed alla coltivazione dei mais.

Il perfetto e vincente sinergismo tra l’allevamento del bovino da latte e quello dei suini, insieme alla coltivazione dei cereali, trova da tempo nel clima, nebbioso e poco ventilato, un alleato eccezionale che permette ai prodotti insaccati posti a stagionare, come i salami, di acquisire particolari caratteristiche di morbidezza, pastosità e spiccata aromaticità.

Il tutto, però, non avrebbe potuto consentire al Salame Cremona di raggiungere tali caratteristiche qualitative, se non fosse intervenuto il fattore umano che, nella zona di produzione, ha saputo nel tempo mettere a punto tecniche di preparazione e stagionatura dei salami del tutto peculiari.

Ancora oggi il Salame Cremona è prodotto con procedimenti che rispettano appieno la tradizione, i quali ben si coniugano con le nuove tecnologie apportate ai processi di lavorazione.

Il fattore ambientale dovuto al clima e la spiccata capacità tecnica degli addetti alla preparazione del Salame Cremona, rimangono quindi ancora oggi elementi fondamentali e insostituibili.

Il legame con l’ambiente è anche comprovato dai seguenti adempimenti cui si sottopongono i produttori:

- iscrizione ad un apposito albo tenuto dall’Organismo di controllo di cui al successivo art. 7;

- denuncia all’Organismo di controllo delle quantità di salame Cremona prodotta annualmente;

- tenuta degli appositi registri di produzione del salame Cremona.

Art. 7
Controlli

Il controllo per l’applicazione delle disposizioni del presente disciplinare di produzione è svolto da un Organismo privato autorizzato, conformemente a quanto stabilito dall’art. 10 del Reg. Cee n. 2081/92.

Art. 8
Etichettatura

La designazione della Indicazione Geografica Protetta “Salame Cremona” è intraducibile e deve essere apposta sull’etichetta in caratteri chiari e indelebili nettamente distinguibili da ogni altra scritta ed essere immediatamente seguita dalla menzione “Indicazione Geografica Protetta e/o dalla sigla ”IGP" che deve essere tradotta nella lingua in cui il prodotto viene commercializzato.

E’ vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. E’ tuttavia consentito l’utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati purchè non abbiano significato laudativo o tali da trarre in inganno l’acquirente.



Comunicazione dell’Assessorato Agricoltura, Caccia, Pesca 26 aprile 2001, n. 2

Richiesta di riconoscimento ai sensi dell’art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92: Denominazione di origine protetta Quarantina Bianca Genovese

Si comunica che è pervenuta all’ufficio competente dell’Assessorato Agricoltura Caccia e Pesca della Regione Piemonte la seguente richiesta di riconoscimento ai sensi dell’art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92:

Denominazione di origine protetta
Quarantina Bianca Genovese

Entro trenta giorni dalla data della presente comunicazione gli interessati potranno produrre alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino, osservazioni e controdeduzioni.

Per informazioni in merito alla richiesta citata contattare la Dr.ssa Gimondo, tel. 011/432.2962, o il Signor Brocardo, tel. 011/432.4835, del Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, Regione Piemonte, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino.

Il Dirigente Regionale
Carlo Audiberti

Disciplinare di produzione - Denominazione di origine protetta [D.O.P.] “Quarantina Bianca Genovese”

Art. 1
Denominazione

La denominazione di origine protetta [D.O.P.] Quarantina Bianca Genovese è riservata alle produzioni di patata (Solanum tuberosum, L.):

- derivanti dalla varietà descritta nel successivo art. 2;

- rispondenti ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione;

- prodotte nella zona di produzione definita nel successivo art. 3.

Art. 2
Varietà

La D.O.P. Quarantina Bianca Genovese designa il prodotto della varietà locale e tradizionale di patata Quarantina bianca:

1. individuata attraverso una specifica ricerca storico-territoriale [vedi: M. Angelini, Le patate tradizionali della Montagna genovese, Co.Re.Pa., Genova 1999] e definita attraverso i descrittori riportati nel successivo art. 4;

2. notoriamente conosciuta nella zona di produzione [successivo art. 3] anche attraverso i sinonimi locali (l’asterisco * precede la forma più corrente del nome vernacolare locale): Bianca quarantina (*Gianca quántinn~a), Quarantina (*Quantinn-a), Bianca di Torriglia (*Gianca de Torriggia), Quarantina dagli occhi rossi (*Quantìnn-a dai eugi rosci), oppure con l’aggettivo Quarantina associato a un toponimo locale compreso nella zona di produzione (tra i più comuni: Quarantina di Torriglia, dei Casoni, delle Capanne, di Grondana, di Montoggio).

Art. 3
Zona di produzione

La produzione di tuberi da propagazione e da consumo della Quarantina Bianca Genovese D.O.P. avviene nella zona nella quale la varietà da conservazione Quarantina bianca è stata tradizionalmente coltivata, a quota superiore a 300 m. slm., entro i seguenti limiti territoriali:

Provincia di Genova: tutti i comuni.

Provincia di Alessandria: Arquata Scrivia, Belforte Monferrato, Bosio, Carrosio, Casaleggio Boiro, Fraconalto, Gavi, Lerma, Molare, Montaldeo, Mornese, Ovada, Parodi Ligure, Tagliolo Monferrato, Voltaggio, Albera Ligure, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Grondona, Mongiardino Ligure, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure.

Provincia di Parma: Albareto, Bedonia, Tornolo.

Provincia di Piacenza: Cerignale, Ferriere, Ottone, Zerba.

Provincia di Savona: Sassello, Urbe.

Provincia della Spezia: Carro, Maissana, Varese Ligure.

Art. 4
Caratteristiche di riconoscimento del prodotto

I ruberi ammessi con la denominazione di Quarantina Bianca Genovese D.O.P. appartengono alla varietà locale e tradizionale di patata Quarantina bianca, riconoscibile attraverso le seguenti principali caratteristiche medie, definite sulla base degli standard internazionali vigenti (per le caratteristiche fenologiche, i descrittori UPOV):

a. Tubero di forma corta ovale, da tonda a tonda-ovale; con occhi profondi, buccia liscia e gialla, base degli occhi di colore rosso (molto debole).

b. Germoglio piccolo, cilindrico largo, con colorazione antocianica alla base blu-viola di intensità da molto debole a scarsa; pianta di altezza media, con stelo da sottile a medio e habitus semieretto; foglia da piccola a media, con silohuette aperta; bassa frequenza di fiori nella pianta, con media dimensione della corolla e colore bianco della parte interna; maturazione di media precocità.

c. Qualità culinaria di tipo BA [adatta per tutti gli usi], con medio-scarsa consistenza della polpa e aspetto da umido ad abbastanza umido, non farinosa, con granulazione fine, gusto tipico di patata poco pronunciato, senza retrogusti o aromi spiacevoli, di sapore delicato. Sostanza secca media: 18,67%.

Art. 5
Qualità dei siti di produzione

I terreni idonei per la coltivazione e atti alla produzione della Quarantina Bianca Genovese D.O.P. sono preferibilmente esposti a Sud, Sud-Est, e hanno le seguenti caratteristiche pedologiche ottimali riferite allo stato esplorativo delle radici: terreno sciolto o franco-sabbioso; drenaggio buono; profondità utile ottimale per lo sviluppo dell’apparato radicale di almeno 40 cm.

Art. 6
Norme generali di produzione

La produzione della Quarantina Bianca Genovese D.O.P. soddisfa le seguenti norme generali di coltivazione:

1. Fertilizzazione:

è incoraggiato l’uso dei prodotti previsti nell’elenco __prodotti per la concimazione e l’ammendamento"_ pubblicato in appendice al regolamento UE 2092/91 e successive modifiche e integrazioni; lo stallatico deve provenire da piccoli allevamenti familiari o, comunque, da allevamenti non intensivi purché utilizzino le risorse foraggiere locali.

2. Tuberi da propagazione:

la produzione di tuberi da propagazione viene fatta:

a. oltre i 700 metri di quota sul livello del mare per tutte le varietà, comunque in località che abbiano condizioni ottimali per limitare la diffusione delle virosi;

b. a partire da tuberi:

- integri e di buona conformazione;

- privi di evidenti segni di malattia o marcescenza, con presenza di scabbia non superiore al 5%;

- non tagliati;

- pregerminati a luce diffusa, con germogli sani e di robusta conformazione;

c. con distruzione anticipata del cespo, durante la fioritura, comunque non oltre 100 giorni dalla piantata dei tuberi;

d. con rotazione minima quadriennale, preferibilmente con processione di cereali autunnovernini, leguminose o foraggere, comunque a esclusione delle solanacee.

Se il peso dei tuberi di calibro maggiore di 50 mm è superiore a 1/3 del peso della produzione totale, i tuberi prodotti non possono più essere considerati “da propagazione” qualunque sia la loro dimensione.

3. Tuberi da consumo:

la produzione di tuberi da consumo viene fatta:

a. a partire da tuberi da propagazione prodotti secondo le norme del presente disciplinare:

- di buona conformazione e calibro compreso tra 25 e 50 mm;

- privi di evidenti segni di malattia o marcescenza, con presenza di scabbia non superiore al 5%;

- preferibilmente non tagliati; è consentito il taglio dei tuberi di calibro maggiore di 40 mm, purché sia consentita la completa cicatrizzazione della superficie tagliata e siano rispettate le più comuni norme igieniche;

- pregerminati a luce diffusa, con germogli sani e di robusta conformazione;

b. con tempi di raccolta rispettosi delle consuetudini locali; è ammessa la distruzione anticipata dei cespi, con metodi meccanici o termici, anche per la coltivazione di tuberi per il mercato fresco, con lo scopo di limitare lo sviluppo di gravi fitopatie (es.: peronospora).

c. con rotazione triennale, preferibilmente con processione di cereali autunno-vernini, leguminose o foraggere, comunque a esclusione delle solanacee.

d. a quota superiore di 300 metri s.l.m.;

4. Tecnica d’impianto

sono vietate le tecniche di coltivazione senza suolo.

Il sesto d’impianto è variabile in relazione al tipo di terreno e al numero di gemme per tubero e porzione di tubero.

La distanza fra le file non deve essere inferiore a 45 cm.; le distanze sulla fila devono portare a un investimento che non superi le 80.000 piante per Ha.

5. Cure colturali

Sono sempre ammesse le cure colturali che rispettano le consuetudini locali, purché non in contrasto con altri punti del presente disciplinare.

La pacciamatura è ammessa solo con residui vegetali e altri materiali naturali.

Per il controllo delle erbe spontanee, sono ammessi l’uso di tecniche di controllo con mezzi meccanici, il termodiserbo e il pirodiserbo. Sono invece vietati i diserbanti chimici e ormonici. L’irrigazione è ammessa una volta al tempo della fioritura. Può essere ammessa anche altre volte, ma solo nei periodi di prolungata siccità e con l’autorizzazione del Consorzio di tutela della Quarantina bianca Genovese e delle patate tradizionali della Montagna genovese [Consorzio] per i produttori che ne fanno parte o della Regione Liguria per gli altri.

Per la produzione di tuberi da propagazione è prevista l’epurazione sul campo di piante non conformi alla varietà coltivata o affette da malattie da virus e batteriche.

Sono vietate la disinfezione e la disinfestazione del terreno con mezzi chimici e fisici.

6. Difesa fitosanitaria

Sono ammessi, nel pieno rispetto dei dosaggi previsti e dei tempi di carenza, i trattamenti fitosanitari fatti con:

a. prodotti compresi nell’elenco _prodotti fitosanitari", pubblicato in appendice al regolamento UE 2092/91 e successive modifiche e integrazioni;

b. prodotti che, pur non compresi nell’elenco del punto precedente, appartengono alla classe tossicologica “non classificato”.

L’uso di prodotti chimici di sintesi è ammesso per situazioni eccezionali purché sia preventivamente concordato con il Consorzio.

7. Raccolta

La raccolta è effettuata con mezzi meccanici o manuali, con terreno “in tempera” (anche dopo leggera irrigazione), in modo da rispettare al massimo l’integrità dei tuberi.

Art. 7
Conservazione dei tuberi

I tuberi devono essere opportunamente conservati, in ambienti arieggiati e all’ombra o in apposite celle frigorifere, così da evitare alterazioni patologiche e menomazioni del vigore vegetativo. E’ ammessa la conservazione sotterranea dei tuberi all’interno delle cosiddette “fosse” fasciate di paglia o foglie di castagno, nelle località dove tale pratica è stata tradizionalmente utilizzata. Per la conservazione dei tuberi da propagazione è preferibile una temperatura di +3-4ºC, salvo la necessità di differenti temperature per un’adeguata preparazione dello stato fisiologico del seme. E’ vietato l’uso di sostanze chimiche di sintesi per la conservazione e i trattamenti post-raccolta, nonché l’uso di radiazioni.

Non sono ammessi prodotti ormonici per favorire la dormienza o la sua interruzione.

L’eventuale conservazione a bassa temperatura deve essere preceduta dalla cicatrizzazione dei tuberi a temperatura ambiente o controllata (circa 15-18ºC) per 10-15 giorni.

Non sono ammessi trattamenti anti-germoglianti e trattamenti anti-parassitari post-raccolta Stoccaggio, selezione e confezionamento avvengono all’interno della zona di produzione (art. 3) da strutture agricole o aziende commerciali associate al Consorzio o da esso autorizzate.

Art. 8
Controlli

Il Consorzio emana apposite norme e dispone i controlli che ritiene più opportuni per verificare il rispetto del presente disciplinare da parte dei propri consorziati. L’esito di ogni controllo è immediatamente verbalizzato. I produttori consorziati sono tenuti a fornire la massima collaborazione agli incaricati dei controlli e a garantire l’immediato e libero accesso ai luoghi di produzione, trattamento e conservazione.

Il Consorzio indica le norme da adottarsi per l’iscrizione, per l’effettuazione delle denunce annuali di produzione e per le certificazioni conseguenti ai fini di un corretto e opportuno controllo della produzione riconosciuta e commercializzata annualmente con la Denominazione di Origine Protetta.

La verifica sull’attività del Consorzio e la verifica sui controlli da esso effettuati è demandata a un organismo pubblico, proposto all’approvazione della Regione Liguria.

Su eventuale richiesta di tale organismo pubblico, il Consorzio si impegna a svolgere attività di controllo sul corretto rispetto delle norme previste nel disciplinare D.O.P. anche nei confronti di produttori non consorziati.

Il Consorzio cura la conservazione dei registri dei produttori consorziati di tuberi da propagazione, di tuberi da consumo e dei trasformatori convenzionati affiliati. Su eventuale richiesta dell’organismo pubblico di controllo, il Consorzio cura la conservazione dei registri anche per produttori e trasformatori non consorziati.

Art. 9
Caratteristiche di commercializzazione del prodotto

I tuberi di Quarantina Bianca Genovese D.O.P. sono ammessi alla commercializzazione per il consumo solo se sono sani, integri, non germogliati e ben formati, se rispondono alle descritte caratteristiche di riconoscimento e se hanno un calibro superiore a 45 mm; i calibri inferiori possono essere oggetto di commercializzazione separata per preparazioni specifiche (per esempio: patatine da forno).

Per le patate da consumo, nella medesima partita è ammesso uno scarto di tuberi di calibro maggiore non superiore al 3% in peso.

I limiti possono variare in funzione dell’annata, con decisione del Consorzio, prima dell’inizio del periodo di commercializzazione.

Art. 10
Designazione del prodotto

La commercializzazione delle varietà di Quarantina Bianca Genovese D.O.P. avviene in contenitori e recipienti idonei, riportanti uno specifico contrassegno, le cui capacità e caratteristiche sono definite con apposito regolamento.

Sui contenitori e recipienti dovrà essere indicata in caratteri di stampa la dicitura Quarantina Bianca Genovese D.O.P. seguita immediatamente dalla dizione Denominazione di origine protetta. Per gli aderenti al Consorzio tali diciture devono essere aggiunte al marchio consortile. Nel medesimo campo visivo deve comparire il nome, la ragione sociale e l’indirizzo del produttore nonché il peso netto all’origine. La dizione Denominazione di origine protetta può essere ripetuta in altra parte del contenitore o dell’etichetta anche in forma di acronimo D.O.P.

Deve inoltre figurare la dizione “prodotto in ltalia” per le partite destinate all’esportazione.