Bollettino Ufficiale n. 18 del 2 / 05 / 2001
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Comunicazione dellAssessorato Agricoltura, Caccia, Pesca
Richiesta di riconoscimento ai sensi dellart. 5 del Reg. CEE n. 2081/92:
Indicazione Geografica protetta salame Cremona
Si comunica che è pervenuta allufficio competente dellAssessorato Agricoltura
Caccia e Pesca della Regione Piemonte la seguente richiesta di riconoscimento
ai sensi dellart. 5 del Reg. CEE n. 2081/92:
Indicazione Geografica Protetta
Entro trenta giorni dalla data della presente comunicazione gli interessati
potranno produrre alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Settore
Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, C.so Stati Uniti n. 21,
10128 Torino, osservazioni e controdeduzioni.
Per informazioni in merito alla richiesta citata contattare la Dr.ssa Gimondo,
tel. 011/432.2962, o il Signor Brocardo, tel. 011/432.4835, del Settore
Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli, Assessorato Agricoltura,
Caccia e Pesca, Regione Piemonte, C.so Stati Uniti n. 21, 10128 Torino.
Il Dirigente Regionale
Disciplinare di produzione della indicazione geografica protetta - Salame
Cremona
Art. 1
Lindicazione Geografica Protetta Salame Cremona è riservata al prodotto
di salumeria che risponde alle indicazione ed ai requisiti stabiliti nel
presente disciplinare di produzione.
Art. 2
Il Salame Cremona, allatto dellimmissione al consumo, presenta le seguenti
caratteristiche:
2.1 Materie prime
Impasto di carne suina ottenuta da muscolatura striata appartenente alla
carcassa, frazioni muscolari striate e adipose di suino, sale, spezie,
pepe in grani o pezzi grossolani, aglio pestato e spalmato nellimpasto.
Possono inoltre essere impiegati: vino bianco o rosso fermo, zucchero e/o
destrosio e/o fruttosio e/o lattosio, colture di avviamento alla fermentazione,
nitrato di sodio e/o potassio, nitrito di sodio e/o potassio, acido ascorbico
e suo sale sodico.
Non possono essere impiegate carni separate meccanicamente.
2.2 Fisico morfologiche
Peso a fine stagionatura non inferiore a 50Ogr
Diametro al momento della preparazione non inferiore a 70 mm
Lunghezza al momento della preparazione non inferiore a 150 mm
2.3 Chimiche e Chimico-Fisiche
Proteine totali: min. 20.0%
Rapporto collageno/proteine: max 0.10
Rapporto acqua/proteine: max 2.00
Rapporto grasso/proteine: max 2.00
PH: maggiore o uguale a 5.20
2.4 Microbiologiche
Carica microbica mesofila: 1X10 alla settimana unità colonia/grammo con
prevalenza di lattobaciliacee e coccacee.
2.5 Organolettiche
Aspetto esterno: forma cilindrica a tratti irregolare.
Consistenza: il prodotto deve essere compatto di consistenza morbida Aspetto
al taglio: la fetta si presenta compatta ed omogenea, caratterizzandosi
per la tipica coesione delle frazioni muscolari e adipose, tale da non
consentire una netta evidenziazione dei contorni (aspetto smelmato).
Non sono presenti frazioni aponeurotiche evidenti.
Colore: rosso intenso
Odore: profumo tipico e speziato
Art. 3
La zona di elaborazione dei salame Cremona comprende il territorio delle
seguenti regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.
Art. 4
Gli elementi che comprovano lorigine del Salame Cremona sono:
4.1 riferimenti storici che attestano in modo chiaro e preciso lorigine
del prodotto ed il legame dello stesso con il territorio, nonché linserimento
in ricette e tradizioni gastronomiche che dal territorio della provincia
di Cremona si è poi esteso nellambito della valle Padana;
4.2 riferimenti culturali con cui il prodotto era ben presente nelle tradizionali
manifestazioni popolari e contadine, già a partire dallinizio dei secolo.
Ancora oggi, nonostante la fortissima industrializzazione e terziarizzazione
della valle Padana, il Salame Cremona viene simbolizzato nelle principali
fiere agroalimentari lombarde e della valle Padana (Fiera di Cremona ottobre,
Millenaria di Gonzaga inizio settembre, Reggio Emilia fine aprile, ecc.).
4.3 la presenza di numerosi produttori - siano essi a capacità industriale
o e artigianale - che si sono sviluppati per la trasformazione delle carni
dei suini che nella pianura Padana si andavano diffondendo a seguito della
perfetta integrazione con lindustria lattiero - casearia e la coltivazione
dei cereali (soprattutto mais). E questo legame, che è andato sempre più
rafforzandosi nel secolo appena concluso, che ha fortemente contribuito
allo sviluppo economico e sociale dellintera area: cereali ed erbai che
forniscono lalimento per suini e vacche da latte, il siero dei latte da
sottoprodotto ad ottimo alimento per suini, il letame ed il liquame che
mantengono e migliorano la fertilità della terra, gli artigiani prima e
le industrie poi che trasformano il latte e la carne.
Art. 5
5.1. Preparazione
Le frazioni muscolari e adipose, ottenute da carni macellate secondo le
vigenti disposizioni, sono mondate accuratamente asportando le parti connettivali
di maggiore dimensioni ed il tessuto adiposo molle, linfonodi e grossi
tronchi nervosi.
La macinatura deve essere effettuata in tritacarne con stampi 6 mm.
La temperatura della carne alla triturazione deve essere superiore a 0ºC.
La salatura deve essere effettuata durante la macinazione, ottenuto il
macinato si uniscono gli altri ingredienti e gli aromi.
Limpastatura di tutti gli ingredienti deve essere effettuata in macchine
sottovuoto o a pressione atmosferica per un tempo prolungato per ottenere
la tipica coesione dellimpasto.
Il Salame Cremona deve essere insaccato in budello naturale suino di diametro
iniziale non inferiore a 70 mm.
La legatura, eseguita manualmente o meccanicamente, è effettuata con spago.
5.2 Asciugatura
Lasciugamento è effettuato a caldo (temperatura compresa tra 15º e 25º
C). Lasciugamento deve consentire una rapida disidratazione delle frazioni
superficiali nei primi giorni di trattamento.
5.3 Stagionatura
La stagionatura del salame Cremona deve essere condotta in locali dove
sia assicurato un sufficiente ricambio di aria a temperatura compresa fra
11º e 16º C.
Il tempo di stagionatura non deve essere comunque inferiore alle 5 settimane.
5.4 Confezionamento
Il Salame Cremona può essere immesso al consumo in pezzi singoli, ovvero
confezionato sottovuoto o in atmosfera protettiva, intero o in tranci o
affettato. Le operazioni di confezionamento o porzionamento devono avvenire,
sotto la sorveglianza della struttura di controllo indicata allart. 7,
esclusivamente nella zona di produzione indicata allart. 3.
Art. 6
Il prodotto Salame Cremona presenta un forte e consolidato legame con lambiente,
che le deriva dallaffermarsi nella zona di Cremona prima e nella Pianura
Padana poi, dellallevamento suino legato ai caseifici ed alla coltivazione
dei mais.
Il perfetto e vincente sinergismo tra lallevamento del bovino da latte
e quello dei suini, insieme alla coltivazione dei cereali, trova da tempo
nel clima, nebbioso e poco ventilato, un alleato eccezionale che permette
ai prodotti insaccati posti a stagionare, come i salami, di acquisire particolari
caratteristiche di morbidezza, pastosità e spiccata aromaticità.
Il tutto, però, non avrebbe potuto consentire al Salame Cremona di raggiungere
tali caratteristiche qualitative, se non fosse intervenuto il fattore umano
che, nella zona di produzione, ha saputo nel tempo mettere a punto tecniche
di preparazione e stagionatura dei salami del tutto peculiari.
Ancora oggi il Salame Cremona è prodotto con procedimenti che rispettano
appieno la tradizione, i quali ben si coniugano con le nuove tecnologie
apportate ai processi di lavorazione.
Il fattore ambientale dovuto al clima e la spiccata capacità tecnica degli
addetti alla preparazione del Salame Cremona, rimangono quindi ancora oggi
elementi fondamentali e insostituibili.
Il legame con lambiente è anche comprovato dai seguenti adempimenti cui
si sottopongono i produttori:
- iscrizione ad un apposito albo tenuto dallOrganismo di controllo di
cui al successivo art. 7;
- denuncia allOrganismo di controllo delle quantità di salame Cremona
prodotta annualmente;
- tenuta degli appositi registri di produzione del salame Cremona.
Art. 7
Il controllo per lapplicazione delle disposizioni del presente disciplinare
di produzione è svolto da un Organismo privato autorizzato, conformemente
a quanto stabilito dallart. 10 del Reg. Cee n. 2081/92.
Art. 8
La designazione della Indicazione Geografica Protetta Salame Cremona
è intraducibile e deve essere apposta sulletichetta in caratteri chiari
e indelebili nettamente distinguibili da ogni altra scritta ed essere immediatamente
seguita dalla menzione Indicazione Geografica Protetta e/o dalla sigla
IGP" che deve essere tradotta nella lingua in cui il prodotto viene commercializzato.
E vietata laggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista.
E tuttavia consentito lutilizzo di indicazioni che facciano riferimento
a nomi o ragioni sociali o marchi privati purchè non abbiano significato
laudativo o tali da trarre in inganno lacquirente.
Salame Cremona
Carlo Audiberti
Denominazione
Caratteristiche del prodotto
Zona di produzione
Prova dellorigine
Metodo di ottenuto
Legame con lambiente
Controlli
Etichettatura