Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 17

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Deliberazioni della Giunta regionale 2 aprile 2001, n. 54 - 2663

Approvazione di un Capitolato tipo d’Appalto per l’affidamento della gestione del servizio di Pubblica Illuminazione, nonché per la realizzazione di interventi di efficienza energetica, messa in sicurezza e contenimento dell’inquinamento luminoso sugli impianti di proprietà comunale, mediante il ricorso all’opzione del Finanziamento tramite Terzi, nel quadro delle previsioni della Legge regionale 24 marzo 2000, n. 31

A relazione dell’Assessore Pichetto Fratin:

Nel Piano d’Azione per migliorare l’efficienza energetica nell’Unione Europea, la Commissione ha stabilito che il miglioramento di tale efficienza sarà uno dei fattori chiave che consentirà all’U.E. di raggiungere in maniera più economica l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 attribuitole dal Protocollo di Kyoto, e al tempo stesso di ridurre la dipendenza degli Stati membri dall’importazione di energia e di offrire opportunità di sviluppo alle imprese europee.

La stessa Direzione Generale (TREN) Energia e Trasporti della Commissione Europea, nell’ambito del Programma GreenLight, varato nel febbraio 2000 per promuovere e diffondere la corretta gestione dell’energia negli usi finali per illuminazione, ha poi enfatizzato la dimensione e la portata del contributo che, nei termini citati, potrà derivare anche da un più razionale utilizzo dell’illuminazione di edifici e di aree esterne e stradali.

A tale riguardo, un recente studio svolto per la Commissione Europea rivelerebbe la possibilità di risparmiare una quantità di energia elettrica anche compresa tra il 30% e il 50%, investendo in sistemi di illuminazione efficienti, nonché l’esistenza, nella maggior parte dei casi, di condizioni di remuneratività degli investimenti e di miglioramento della qualità di illuminamento.

La remuneratività mediamente posseduta dagli investimenti di efficienza energetica nel settore dell’illuminazione sia interna, sia pubblica, ha indotto in ultimo la Commissione europea a non prevedere, nell’ambito del Programma GreenLight, l’attivazione di specifici finanziamenti a sostegno degli investimenti promossi. Per contro, nel Programma citato si promuove solamente il ricorso a strumenti quali il Finanziamento tramite terzi, di cui alla Direttiva CEE n. 93/76 SAVE, che, tramite la operatività delle ESCO (Energy Service Companies), trova attuazione nell’ambito di specifici contratti di prestazione basati sulla capacità dei risparmi energetici di soddisfare l’ammortamento del capitale investito dalla ESCO per la realizzazione degli interventi.

Tali linee d’intervento hanno trovato conferma nell’attenzione già da tempo dedicata ai temi in questione dalla Regione Piemonte, che ha recentemente aderito al Programma comunitario GreenLight in qualità di sostenitore.

Tra le iniziative e gli obiettivi di sensibilizzazione dei grandi consumatori pubblici verso un uso più razionale dell’energia nel settore dell’illuminazione, l’Assessorato regionale all’Ambiente e all’Energia ha avviato fin dal 1998 iniziative di studio, ricerca e promozione finalizzate alla diffusione di una maggiore efficienza energetica e luminosa negli impianti comunali di pubblica illuminazione. Tale iniziativa, in seguito articolatasi nel progetto LUMEN, ha concentrato la sua attenzione sugli impianti d’illuminazione stradale sia per le evidenti correlazioni con l’esercizio del corrispondente servizio pubblico da parte delle Amministrazioni Comunali piemontesi, sia per le prerogative di carattere strategico, economico , sociale, oltreché ambientale ad esso connesse.

Infatti, il settore della pubblica illuminazione, per lungo tempo sottovalutato e trascurato nelle sue potenzialità di miglioramento, può concorrere oggi alla qualificazione di importanti fattori quali la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, la sicurezza del traffico e l’arredo urbano, il risparmio di energia e la tutela dell’ambiente, con importanti ricadute anche di tipo occupazionale connesse alle attività di progettazione, installazione, gestione e manutenzione degli impianti.

Sotto il profilo prettamente energetico, il settore della pubblica illuminazione ha registrato nel 1999, a livello nazionale, un consumo di energia elettrica pari a 5.373 milioni di kWh, e a livello piemontese un consumo pari a 416 milioni di kWh. Nel contempo, l’efficienza media del parco-lampade oggi in uso nel Paese può stimarsi pari ad un valore di circa 50 lumen/Watt, mentre un obiettivo ritenuto realisticamente conseguibile è dato da un valore pari a 90 lumen/Watt, con la conseguente opportunità di ridurre la potenza impegnata a parità di servizio reso. Con ciò, risulta di estremo interesse il potenziale di efficienza energetica ancora sfruttabile negli usi finali per illuminazione stradale.

A questo proposito, ipotizzando un intervento di razionalizzazione energetica sull’intero patrimonio impiantistico in questione, potrebbe essere conseguito un obiettivo di riduzione dei consumi pari al 30%, e cioè pari a 1.612 milioni di kWh su base nazionale e pari a 125 milioni di kWh in Piemonte. A tali dati di consumo evitato di energia elettrica corrisponderebbero, poi, una minore spesa da parte delle Amministrazioni Comunali pari rispettivamente a circa 275 miliardi di lire/anno in Italia e a circa 21,5 miliardi di lire/anno in Piemonte, a cui peraltro andrebbero a sommarsi le economie derivanti da una riduzione della potenza elettrica impegnata e da una più razionale gestione impiantistica e delle opportunità di approvvigionamento elettrico. A tali benefici si aggiungerebbero infine una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 1.128.400 ton./anno su base nazionale e a 87.5000 ton./anno circa in Piemonte, unitamente al contenimento delle emissioni luminose verso il cielo, ovvero del fenomeno recentemente definito col termine di inquinamento luminoso.

Ciò premesso, l’iniziativa regionale sviluppatasi nell’ambito del progetto citato ha fornito per prima cosa un supporto conoscitivo alle Amministrazioni Comunali interessate, mediante l’organizzazione di un seminario sul tema delle innovazioni tecniche e gestionali in materia di pubblica illuminazione. Quindi, a seguito di un’opera di selezione di un campione rappresentativo delle varie realtà urbanistico-territoriali del Piemonte composto da dodici Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti, si è dato avvio alla realizzazione di una campagna di diagnosi energetiche sugli impianti di proprietà delle Amministrazioni selezionate. Tale fase diagnostica, finalizzata a registrare lo stato tecnico-impiantistico esistente e a proporre soluzioni d’intervento integrate sotto il profilo tecnico-economico e volte ad incrementare il rendimento luminoso e a ridurre i consumi energetici, è stata completata con la consegna degli elaborati tecnici alle Amministrazioni interessate nell’autunno dello scorso anno.

L’avvio della seconda fase del progetto LUMEN, a seguito dell’approvazione della Legge regionale n. 31/00, ha comportato l’attività di studio e di elaborazione condotta nell’ambito della Posizione Organizzativa “Piani e programmi in materia energetico-ambientale” di un Capitolato tipo per l’appalto della gestione del servizio di pubblica illuminazione e la realizzazione di interventi di efficienza energetica e luminosa, secondo i criteri dei più avanzati contratti di prestazione, di cui alla norma UNI 10685, nonché secondo l’opzione del Finanziamento tramite terzi, la cui funzionalità è stata ribadita in ultimo dal Programma GreenLight e dal menzionato Piano comunitario d’Azione in materia di efficienza energetica.

Tale attività di elaborazione di un modello contrattualistico in materia di gestione del servizio di pubblica illuminazione, peraltro in linea con l’azione ormai consolidata della Direzione regionale competente, che già nel 1998 elaborava e sottoponeva all’attenzione della Giunta Regionale un Capitolato tipo per la gestione del servizio-energia nelle strutture ospedaliere, ha coinciso pienamente con l’esercizio del ruolo di indirizzo e coordinamento che, ai sensi del D. Lgs. n. 112/98 e della L.R. n. 44/2000, compete all’Ente Regione.

Nella fattispecie, poi, l’iniziativa ha dato adempimento alle disposizioni normative nel frattempo stabilite dalla L.R. n. 31/2000 “Disposizioni per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”, che all’art. 4, c. 1 prevede specificamente tra le competenze della Regione la definizione “di appositi capitolati tipo per l’illuminazione pubblica”.

Pensato ed elaborato quale atto di indirizzo in materia di corretta gestione della risorsa energetica nell’ambito dell’erogazione di un servizio pubblico, il Capitolato tipo di cui trattasi, che si allega alla presente deliberazione quale parte integrante, costituisce un documento utilizzabile da parte delle Amministrazioni comunali del Piemonte, al fine di appaltare la gestione del servizio di pubblica illuminazione secondo criteri di trasparenza e di evidenza pubblica, rispetto della concorrenza, garanzia della prestazione richiesta, e di efficienza energetica ed ambientale.

Nel suo esplicito ricorso alle procedure di evidenza pubblica previste in materia di appalti di servizi, inoltre, esso pare di fatto anticipare una delle disposizioni più significative del progetto di riforma dei servizi pubblici locali, già approvato da un ramo del Parlamento nella Legislatura testé conclusasi, quale quella, per l’appunto, della preferibilità del ricorso a procedure di gara nell’affidamento del servizio in questione.

In tale veste anticipatoria l’atto regionale assume valenza strategica, peraltro in linea con gli indirizzi comunitari espressi nel citato Piano d’Azione, nel riconoscere preminente importanza alla predisposizione di linee guida e capitolati tipo per gli appalti pubblici, al fine di promuovere la diffusione e la dimostrazione di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e di modelli funzionali da seguire anche sotto l’aspetto prettamente finanziario.

Complessivamente, quindi, e in linea con la funzione di indirizzo e di coordinamento agli Enti Locali propria della Regione nella materia, l’iniziativa regionale si configura come attività volta ad erogare servizi qualificati, e risulta coerente con gli indirizzi comunitari nella materia dell’uso razionale dell’energia e con la normativa nazionale di settore.

Alla luce di quanto sopra ampiamente illustrato dai relatori

- vista la DGR n. 24-1955 del 9.10.1995 in materia di Finanziamento tramite Terzi;

vista la DGR n. 9 - 24551 dell’11.05.1998 di approvazione di un Capitolato tipo per la gestione del servizio-energia e la realizzazione di interventi di risparmio energetico con Finanziamento tramite Terzi nelle ASL regionali;

vista la L.R. n. 31 del 24 marzo 2000;

considerata la Direttiva CEE n. 93/76 del 22.09.1993;

preso atto delle indicazioni programmatiche contenute nella Comunicazione della Commissione europea “Piano d’Azione per migliorare l’efficienza energetica nella Comunità europea” del 26.04.2000;

vista la proposta di Capitolato tipo per l’appalto della gestione del servizio di pubblica illuminazione, allegata al presente atto per costituirne parte integrante;

la Giunta Regionale, unanime, nelle forme di legge

delibera

di approvare il Capitolato tipo allegato, da utilizzare da parte delle Amministrazioni Comunali quale contributo e riferimento per l’appalto della gestione del servizio di pubblica illuminazione e la realizzazione di interventi di efficienza e di adeguamento normativo sugli impianti di proprietà, mediante il ricorso all’opzione del Finanziamento tramite Terzi;

di avviare, conseguentemente, iniziative anche di tipo seminariale per la diffusione ed esplicazione del modello di Capitolato, e più in generale dei contratti di prestazione e della formula del Finanziamento tramite Terzi, presso le Amministrazioni Comunali piemontesi;

di garantire attraverso il coordinamento della Direzione regionale Tutela e Risanamento ambientale e del Settore Programmazione e Risparmio in materia energetica, un’azione di supporto tecnico e sperimentale intesa a coadiuvare le Amministrazioni Comunali che ne facessero richiesta, nell’implementazione del modello di Capitolato in specifiche soluzioni di gara;

di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto, al fine di consentire la massima divulgazione degli stessi.

(omissis)

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