Bollettino Ufficiale n. 10 del 7 / 03 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 26 febbraio 2001, n. 31 - 2333

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di San Maurizio Canavese (TO). Prima Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Prima Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di San Maurizio Canavese (TO), adottata e successivamente modificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 13 e n. 14 rispettivamente in data 20.2.1998 ed in data 23.2.1998, n. 55 in data 12.10.1998 e n. 28 in data 4.8.2000, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nell’allegato documento in data 1.2.2001, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

L’approvazione della presente variante al vigente Piano Regolatore Generale del Comune di San Maurizio Canavese costituisce adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (P.S.F.F.).

ART. 3

La documentazione costituente la Prima Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di San Maurizio Canavese, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazioni consiliari n. 13 e n. 14 rispettivamente in data 20.2.1998 ed in data 23.2.1998, integrate con deliberazione consiliare n. 55 in data 12.10.1998, tutte esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav. 1 - Inquadramanto territoriale. Individuazione vincoli P.T.R., in scala 1:25.000

- Elab.2 - Relazione riguardante le caratteristiche geomorfologiche ed idrogeologiche del territorio

- Tav. 3 - Carta dei dissesti idrogeologici, in scala 1:10.000

- Tav. 4 - Carta di sintesi o dell’edificabilità, in scala 1:10.000

- Elab.5 - Relazione geologico tecnica relativa alle aree interessate da nuovi insediamenti o da opere pubbliche di particolare importanza

- Tav. 6 - Uso del suolo in atto ai fini agricoli, forestali, estrattivi, in scala 1:5.000

- Tav. 7 - Insediamenti residenziali e relativi vincoli, in scala 1:5.000

- Tav. 8 - Dotazione attrezzature e servizi pubblici, insediamenti artigianali, produttivi, commerciali, in scala 1:5.000

- Tav. 9 - Centro storico. Tipologie edilizie, in scala 1:1.000

- Tav. 10 - Infrastrutture di servizio. Localizzazione aree E.E.P., in scala 1:5.000

- Tav. 11 - Azzonamento e viabilità, in scala 1:5.000

- Tav. 12 - Azzonamento e viabilità. Concentrico, in scala 1:2.000

- Tav. 13 - Azzonamento e viabilità. Ceretta, in scala 1:2.000

- Tav. 14 - Azzonamento e viabilità. Aeroporto, in scala 1:2.000

- Tav. 15 - Azzonamento e viabilità. Malanghero, in scala 1:2.000

- Tav. 16 - Interventi modificativi della variante rispetto alle previsioni del P.R.G.C. approvato, in scala 1:5.000

- Elab.17 - Norme tecniche di attuazione

- Elab.18 - Schede di zona

- Elab.19 - Fascicolo delle osservazioni proposte al progetto preliminare, da n.1 a n.34

- Elab.19/1 - Fascicolo delle osservazioni proposte al progetto preliminare, da n.35 a n.68

- Elab.19/2 - Fascicolo delle osservazioni proposte al progetto preliminare, da n.69 a n.103

- Elab.20 - Sintesi delle osservazioni e proposte al progetto preliminare. Controdeduzioni dell’Ammininistrazione

- Elab.2 bis - Relazione riguardante le caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche del territorio. Integrazioni

- Tav. 3 bis - Carta geologico strutturale, in scala 1:10.000

- Tav. 4 bis - Carta geoidrologica e delle alluvioni, in scala 1:10.000

- deliberazione consiliare n. 28 in data 4.8.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. A - Fascicolo delle controdeduzioni del Comune di San Maurizio Canavese alle osservazioni della Regione Piemonte

- Elab. - Relazione illustrativa

- Elab.5 - Relazione geologico tecnica relativa alle aree interessate da nuovi insediamenti o da opere pubbliche di particolare importanza. Documento integrato con le controdeduzioni proposte dal Comune

- Elab.17 - Norme tecniche di attuazione. Documento integrato con le controdeduzioni proposte dal Comune

- Elab.18 - Schede di zona. Documento integrato con le controdeduzioni proposte dal Comune

- Elab. - Relazione Geologica

- Tav. 10 - Infrastrutture di servizio. Localizzazione aree E.E.P., in scala 1:5.000

- Tav. 11 - Azzonamento e viabilità, in scala 1:5.000

- Tav. 12 - Azzonamento e viabilità. Concentrico, in scala 1:2.000

- Tav. 14 - Azzonamento e viabilità. Aeroporto, in scala 1:2.000

- Tav. 16 - Interventi modificativi della variante rispetto alle previsioni del P.R.G.C. approvato, in scala 1:5.000.

(omissis)

Elenco delle modifiche introdotte “Ex Officio”

Norme di attuazione

art. 16, comma 13.3 - Definizione degli interventi

Si aggiunga alla fine del punto b) la seguente precisazione: “secondo i contenuti del precedente comma 13.2.”.

art. 18, comma 3

Il comma 3 si intende così modificato:

- al primo capoverso dopo le parole: “___ parti di esse ___” si inserisce la seguente precisazione: “di limitata entità”;

- sostituire l’ultimo capoverso con la seguente frase: “Le quote per servizi di cui si ammette la monetizzazione dovranno in ogni caso risultare eccedenti rispetto alle quantità minime di legge stabilite per verde e parcheggi, da garantire all’interno del perimetro del P.E.C.”.

art. 36 - Area Tcr1

Si aggiunga quale comma 8 la seguente precisazione: “La capacità edificatoria massima dell’area è comprensiva dei volumi esistenti.”.

Schede di zona

Aree di nuovo impianto Cr11, 12, 13, 14, 15, 16, 17

Alla voce “Norme specifiche” si aggiunta la seguente prescrizione: “L’area Cr17 dovrà essere attuata con S.U.E. unitario nel quale siano puntualmente definite le modalità di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria ed in particolare del collegamento con la rete fognaria comunale in assenza del quale non potranno essere rilasciate le singole Concessioni Edilizie. La superficie a servizi di cui all’art. 21 della L.U.R., relativa alle quote di verde e parcheggi dovrà essere reperita all’interno del perimetro dello S.U.E. Gli edifici dovranno essere realizzati in coerenza con i caratteri aggregativi e tipologici dell’edificato del nucleo agricolo frazionale di S. Lucia, con tipologia continua (non isolata) ed orientamento nord-sud”.

Aree di nuovo impianto Cr23, 24, 26, 29, 30, 31

Alla voce “Norme specifiche” si aggiunga la seguente prescrizione: “Le aree Cr23 e Cr31 dovranno essere attuate con S.U.E., nel quale siano definite le modalità di attuazione del collegamento fognario e del tratto stradale in progetto. Il rilascio delle concessioni edilizie dovrà essere subordinato alla realizzazione di entrambe le opere infrastrutturali previste. Gli edifici dovranno essere realizzati alla maggiore distanza possibile dalla vicina aerostazione compatibilmente con i limiti imposti dalla fascia di rispetto stradale e ferroviaria.

L’attuazione dell’intervento sarà comunque subordinata a verifica delle prescrizioni in materia di danni da rumore, a cura dell’Amministrazione Comunale, e dovrà essere congruente con i contenuti regolamentari eventualmente previsti dal “Master Plan” dell’aeroporto di Caselle.".

Aree di nuovo impianto Cr23, 24, 26, 29, 30, 31

Alla voce “Norme specifiche” inserire la seguente prescrizione specifica: “L’attuazione dell’area Cr30 è soggetta a P.E.C. unitario, che dovrà contenere uno specifico progetto di razionalizzazione della rete fognaria locale, da realizzarsi mediante canalizzazioni a gravità, finalizzato sia al corretto collegamento infrastrutturale degli edifici in progetto sia all’adeguamento dei sistemi di scarico degli edifici circostanti. Il rilascio delle concessioni edilizie è subordinato all’avvenuta realizzazione di tali opere di urbanizzazione.”.

Area per attività terziarie Tcr2

 Alla voce “rapporto copert.” si intende aggiunta la parola “___ fondiario”; inoltre il valore “2/3" si intende sostituito con ”1/2" e nella stessa casella ove lo stesso risulta riportato, si aggiunge la seguente specificazione: “___ calcolato al netto della viabilità di servizio dell’area e degli spazi pubblici”.

 Alla voce “categorie e modalità di intervento”, dopo la sigla “P.E.C.” si aggiunge la parola “unitario”.

 La voce “norme specifiche” si intende integrata come segue:

- al primo comma dopo le parole “___ destinazioni residenziali ___”, il testo si intende integrato dalla seguente frase: “___ e dovranno risultare reperite all’interno dell’area, prioritariamente verso la S.P. 1, escludendone la monetizzazione;

- al secondo comma prima delle parole “Dovranno essere ___” si aggiunge “Relativamente alla residenza ___”;

- quale terzo comma si aggiunge il seguente testo: “Il P.E.C. prescritto per l’attuazione dovrà essere unitario e prevedere, in sede di convenzione, l’adeguata infrastrutturazione dell’incrocio e la realizzazione di specifica viabilità di servizio interna all’area, concordando i progetti esecutivi con i competenti uffici dell’Ente Provincia di Torino; tale infrastruttura viaria dovrà convogliare in un unico raccordo sulla viabilità provinciale tutto il traffico veicolare dell’area, nonchè quello del contiguo nucleo rurale ”Nr1", i cui attuali accessi dovranno, a cura dell’Amministrazione Comunale, essere eliminati contestualmente all’attivazione della nuova viabilità locale. Il rilascio delle singole concessioni edilizie è subordinato all’avvenuta realizzazione di tutte le opere viarie ed infrastrutturali sopra prescritte.".

- quale quarto comma si aggiunge il seguente testo: “In ogni caso tutti gli edifici in progetto dovranno rispettare un arretramento di almeno 30 metri dal margine della viabilità provinciale. Il progetto edilizio del P.E.C. dovrà garantire l’unitarietà tipologica degli interventi con particolare riferimento alle sagome, alle forme aggregative, alle coperture ed ai materiali da costruzione. La destinazione residenziale e le relative destinazioni economiche (terziaria, commerciale, artigianale) dovranno risultare, per i singoli interventi, integrate in un unico edificio.”.