Bollettino Ufficiale n. 09 del 28 / 02 / 2001

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Deliberazione della Giunta Regionale 5 febbraio 2001, n. 60-2189

Individuazione dei criteri, disciplina e svolgimento delle Conferenze Programmatiche per l’espressione del parere regionale sul progetto del Piano per l’Assetto Idrogeologico adottato dall’Autorità di Bacino con Deliberazione n.1/99 dell’11 maggio 1999

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

a) di approvare l’allegato 1 “Procedura di approvazione del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) che si articola nei sub allegati 1, 2, 3, 4, in premessa descritti, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo;

b) di definire:

- gli ambiti territoriali per i quali sono articolate le Conferenze Programmatiche, ai sensi del comma 3, art. 1-bis, Decreto Legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito nella Legge 11 dicembre 2000, n. 365, come da allegato n. 4;

- la disciplina per lo svolgimento e il termine di completamento delle Conferenze Programmatiche di cui ai commi 3 e 4, art. 1-bis, Decreto Legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito nella Legge 11 dicembre 2000, n. 365, come da allegato n. 4;

- di individuare nei Dirigenti regionali, indicati nell’allegato 4, i Responsabili del Procedimento, quali rappresentanti dell’Amministrazione regionale nelle Conferenze programmatiche. I Dirigenti regionali responsabili di Settore con funzione di supporto tecnico al Responsabile del procedimento (indicati nell’allegato 4) potranno individuare i funzionari referenti per ogni Conferenza (che sono indicativamente elencati nello stesso allegato);

c) di fornire alle Direzioni regionali interessate, i seguenti indirizzi e criteri per giungere alle determinazioni delle Conferenze Programmatiche:

- individuazione di quei Piani Regolatori approvati con D.G.R., già redatti sulla base di analisi geomorfologiche condotte secondo i disposti della Circolare PGR 7/LAP/96, laddove non si sia modificato il quadro del dissesto; condivisione del quadro urbanistico nelle Conferenze Programmatiche;

- modifica della normativa, attraverso l’introduzione di una norma transitoria, al fine di prevedere un tempo congruo affinché i Comuni possano procedere alla verifica di compatibilità con i dissesti ed i rischi esistenti sul proprio territorio ed alle eventuali conseguenti varianti urbanistiche: entro tale termine, le aree interessate dai dissesti, di cui all’allegato 4 al Titolo I delle Norme di attuazione del PAI, non sono sottoposte a misure di salvaguardia;

- trasmissione all’Autorità di bacino di tutte le verifiche di compatibilità, via via completate: tali analisi contribuiranno ad aggiornare e ad integrare il quadro dei dissesti;

- integrazione del PAI con le perimetrazioni derivanti dal Piano Straordinario redatto ed approvato ai sensi della legge 267/98, che saranno cartografate alla scala 1:25000 con la sigla RME/267/99;

- perimetrazione di nuove aree a rischio molto elevato, secondo i criteri della legge 267/98, che saranno cartografate alla scala 1:25000 con la sigla RME/267/01, derivanti dall’individuazione di porzioni di aree alluvionate dai recenti eventi o aree già individuate dal PAI e confermate quali aree a rischio molto elevato;

- modifica della normativa (con la proposta di introduzione dell’articolo 9 bis), al fine di associare le aree di cui ai punti precedenti alle norme d’uso dei suoli prescritte nell’apparato normativo del Piano Straordinario 267;

d) di individuare le Comunità Montane tra gli enti chiamati a partecipare alle Conferenze Programmatiche, oltre a quelli individuati dalla legge 365/00, all’art. 1 bis, comma 3.

(omissis)

allegato