Bollettino Ufficiale n. 04 del 24 / 01 / 2001

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Codice 19.16
D.D. 8 gennaio 2001, n. 9

Procedure ex art. 10, comma 2 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40. Istruttoria regionale relativa alla fase di Verifica della Procedura di V.I.A. per la ralizzazione di un “Albergo Centro Conferenze” in Comune di Sizzano (NO), presentato dalla Societa’ Country Paradise La Bergamina Golf Club Executive S.p.A.

Vista l’istanza presentata in data 17.10.2000, con la quale la Società Country Paradise La Bergamina Golf Club Executive S.p.A. con sede legale in Comune di Sizzano (NO), via Roma n.18, ha chiesto la procedura di verifica ai sensi dell’art.10 L.R. 40/1998 relativamente al progetto di “Realizzazione di un Albergo Centro Conferenze in località Bergamina in Comune di Sizzano (NO);

preso atto che a cura della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica in quanto autorità competente, individuata ai sensi dell’allegato alla deliberazione n.21-27037 del 12 aprile 1999, è stato dato annuncio sul Bollettino Ufficiale n.45 del 8 novembre 2000 relativo all’istanza citata, pervenuta alla Direzione in data 24.10.2000 tramite l’organo tecnico di cui all’art.7, comma 3 della L.R. 40/1998;

preso atto che la Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica tramite il Settore Urbanistico Territoriale di Novara, ha indetto, ai sensi della deliberazione n.21-27037 del 12 aprile 1999, la Conferenza di Servizi, convocata con note n.15207/19.16 del 20.12.2000, n.16336/19.16 del 6.12.2000 e n.16829/19.16 del 15.12.2000 nei giorni 28 novembre 2000, 13 dicembre 2000 e 21 dicembre 2000;

visti i verbali relativi alle riunioni del 28.11.2000, 13.12.2000 e 21.12.2000;

considerato che entro i trenta giorni, a decorrere dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale, non è stata presentata alcuna osservazione da parte del pubblico;

viste le note pervenute dai Settori Regionali e dagli Enti convocati alla Conferenza di Servizi che costituiscono atto allegato al Verbale della riunione tenutasi in data 21.12.2000;

preso atto dell’integrazione al parere del 21.12.2000, prot.n.42870, inviato dalla Provincia di Novara in data 22.12.2000 e pervenuta alla Direzione in data 3.1.2001 (prot. n.44/19);

verificato che la realizzazione dell’Albergo Centro Conferenze, oggetto della presente verifica, risulta parte di un più vasto complesso di tipo sportivo destinato al gioco del golf che è inserito nella strumentazione urbanistica comunale che è stata approvata dalla Giunta Regionale (provvedimento n.22-18424 del 21.04.1997) con l’obbligo di procedere all’attuazione mediante la redazione di un Piano Particolareggiato, già approvato dal Comune di Sizzano con delibera di Consiglio Comunale n.37 in data 29.10.1998;

verificato che il Piano Regolatore prescrive l’attivazione dell’area sopra menzionata attraverso tre fasi consequenziali (Cfr. art.28/7 del P.R.G.I. vigente) subordinate alla realizzazione di un idoneo accesso all’area da attuarsi contestualmente alla prima fase e che lo stesso Piano subordina l’attuazione della seconda fase alla conclusione della precedente, prescrivendo la verifica della realizzazione di tutte le opere necessarie a consentire la immediata fruizione del sito;

preso atto che il progetto é attualmente sottoposto alla fase di verifica di compatibilità ambientale, ex art.10 della L.R.40/98, in quanto con L.R.10.11.2000, n.54 sono stati abrogati i commi 4 e 5 dell’art.23 della legge 40/1998 e, di conseguenza, pur essendo state attivate procedure autorizzative precedenti alla data di entrata in vigore della stessa legge - non ancora concluse con i relativi provvedimenti - la realizzazione delle opere deve essere sottoposta a quanto previsto dall’art.10 della L.R.40/98;

preso atto che le carenze dell’analisi riportata nella relazione e le problematicità sottolineate in sede di discussione istruttoria richiederebbero il rinvio alla fase di valutazione come sede idonea ad approfondire tutte le possibili criticità ambientali del nuovo insediamento, ma che tuttavia il complesso alberghiero risulta parte di un più ampio progetto, articolato e collegato ad una serie di attività diversificate, la cui storia amministrativa ha prodotto elementi di analisi e di collegamento dell’intero complesso;

atteso che la costruzione del fabbricato oggetto della presente verifica è stato ritenuto complementare al progetto di utilizzazione a campo di golf dell’intervento di deforestazione (la cui procedura di verifica di compatibilità ambientale è stata attivata presso il Comune di Sizzano) e che l’incontro unificato delle Conferenze di Servizi avvenuto il 13 dicembre u.s. ha permesso la visuale complessiva dei due interventi in argomento, pur mantenendo le autorità competenti distinte e autonome nelle conclusioni dei loro rispettivi provvedimenti;

verificato che dalle risultanze degli incontri è stata evidenziata la carenza o l’incompletezza progettuale, riferita in particolare ad alcune analisi finalizzate:

* alla valutazione dell’impatto prodotto durante la fase di cantiere sulle acque superficiali e sotterranee, sulla componente faunistica, sulle tipologie e produzione dei rifiuti e sul loro eventuale stoccaggio in sito;

* alla caratterizzazione idrogeologica del sito ed alle problematiche di stabilità spondale;

* alla previsione di attività di monitoraggio sulle acque, finalizzate alla mitigazione degli effetti;

* all’approvvigionamento idrico ed ai relativi sistemi di scarico, nonché dell’impianto di depurazione e di gestione dei fanghi, delle strutture fognarie e della raccolta delle acque meteoriche;

* al quadro dei consumi energetici previsti a livello termico, elettrico e frigorifero e alle possibili strategie per il soddisfacimento del fabbisogno;

* all’approfondimento di alcuni aspetti paesaggistici;

atteso che le Strutture Regionali e gli Enti che hanno partecipato alla Conferenza di Servizi (Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti - Settore Sistema Informativo Ambientale e Valutazione Impatto Ambientale - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Gestione Beni Ambientali - Settore Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A.) -Amministrazione Provinciale di Novara - Corpo Forestale dello Stato e Comune di Sizzano) hanno puntualmente elencato, nei pareri rilasciati, le problematicità legate all’intervento, dagli stessi dichiarate superabili a condizione che il progetto venga subordinato a specifiche prescrizioni, da verificare in sede di rilascio delle autorizzazioni di legge;

verificato che le prescrizioni formulate nei pareri sopra citati risultano essere le seguenti:

a) Aspetti ambientali

a1) La fase di cantiere dovrà essere preliminarmente progettata individuando l’organizzazione, la tempistica di realizzazione delle opere previste, i percorsi viari utilizzati dai mezzi di trasporto dei materiali occorrenti alla costruzione delle opere in progetto ed il numero dei viaggi necessari. Dovranno inoltre essere definite le modalità di rifornimento dei mezzi a motore utilizzati (con la eventuale presenza in sito di sostanze pericolose quali carburanti, oli minerali, ecc.), le modalità di intervento in caso di incidenti che possano coinvolgere le matrici ambientali e gli aspetti legati alla produzione dei rifiuti.

a.2) Il sistema di approvvigionamento idrico ed il sistema di scarico dovranno essere completamente rivisti nei loro aspetti progettuali e nelle modalità di realizzazione di tali servizi. In particolare:

* dovrà essere indicato con chiarezza il reale fabbisogno idropotabile e dovranno essere giustificati i consumi previsti in funzione delle presenze umane, comprensive sia del personale di servizio che degli utilizzatori delle opere in progetto, tenendo conto per questi ultimi del massimo e del minimo afflusso prevedibile. Dovrà inoltre essere approfondito il progetto dell’impianto di distribuzione e potabilizzazione dell’acqua idropotabile, con particolare attenzione alle opere di adduzione ed al serbatoio di compenso;

* dovranno essere indicati nuovi elementi per il soddisfacimento del fabbisogno irriguo previsto, in quanto, ai sensi della legislazione vigente, non potrà essere garantito dalla utilizzazione delle acque reflue depurate, ma dovrà essere assicurato dai pozzi freatici. Il soddisfacimento del fabbisogno inoltre dovrà evitare il depauperamento delle falde freatiche e a questo scopo dovrà essere predisposto un accurato studio idrogeologico della falda con riferimento alla zona ristretta interessata dal progetto in esame;

* per la raccolta delle acque meteoriche, le strutture fognarie e depurative dovrà essere chiarito se tali impianti restino di pertinenza del privato - e come tali autorizzati dal Comune ai sensi della L.R. 13/1990 e L.R. 48/1993 - oppure se entrino nella gestione comunale, configurandosi pertanto come una pubblica fognatura di competenza provinciale. Si richiede inoltre - stante il dato dimensionale di scarico finale dichiarato che risulta superiore alla soglia fissata dalla L.R. 13/1990 - di definire il corpo idrico superficiale atto a ricevere tali scarichi, così come richiesto dalla stessa L.R. 13/1990. Nel caso fosse utilizzato come ricettore il Torrente Strona sarà necessario una preliminare verifica delle portate (minima, media e massima) e dei periodi di portata nulla.

b) Aspetti paesaggistici

Stante la localizzazione della struttura alberghiera sul culmine di una dorsale in affaccio sulla valle del Torrente Strona, la cui visibilità parrebbe chiaramente percepibile dai territori circostanti, si evidenzia la necessità di predisporre opportuni approfondimenti per gli interventi volti alla sistemazione, al ripristino vegetativo, alla rinaturalizzazione delle aree circostanti il fabbricato ad uso alberghiero, nonché alle zone da destinarsi a parcheggi di pertinenza. Dovrà pertanto essere affrontata l’analisi e la specifica progettazione di studi di mitigazione della percezione visiva delle nuove volumetrie in progetto, con particolare riguardo ai prospetti in affaccio sulla valle del Torrente Strona.

In particolare dovranno essere predisposti studi e specifica progettazione di piantumazione di specie arboree per un’ampia fascia di terreno, con profondità adeguata ad assolvere alla funzione di mitigazione visiva del nuovo complesso in progetto, nei confronti delle visuali percepibili dall’intorno, ed ulteriori approfondimenti attinenti la sistemazione delle aree a parcheggio, che non risultano sufficientemente analizzate.

In generale dovranno essere altresì forniti specifici studi di dettaglio delle opere di riqualificazione paesaggistica, nonché specificati i relativi tempi di attuazione che dovranno risultare strettamente connessi all’attuazione delle opere edilizie.

c) Preliminarmente all’intervento dovrà essere redatto un piano di monitoraggio qualitativo delle acque superficiali e quali-quantitativo delle acque sotterranee (falde acquifere superficiali e profonde) da concordare con il Dipartimento A.R.P.A. territorialmente competente.

Con lo stesso Dipartimento dovranno inoltre essere concordate:

* le modalità di raccolta, trasporto ed invio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti prodotti, sia in fase di cantiere che di gestione, sulla base della stima di produzione complessiva e delle singole frazioni di rifiuti in relazione alla singola opera ed al complesso degli interventi, modalità da raccordarsi funzionalmente al sistema di gestione dei rifiuti già in atto nel comune interessato;

* le modalità di gestione dei fanghi di depurazione previsti, con riferimento specifico alla frazione potenzialmente gestibile all’interno dell’area e al processo di compostaggio proposto;

* il piano di monitoraggio da effettuarsi in fase di cantiere, per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico ed acustico.

d) Infine dovranno essere ottemperate le seguenti prescrizioni:

d1) Preliminarmente alla costruzione dovrà essere operata una verifica dell’intervento rispetto agli studi geologici effettuati sull’area interessata che dovranno essere conformi alla legislazione di settore vigente in materia ed in particolare a quanto richiesto dalla Circolare P.G.R. 8.5.1996 n.7/LAP.

d2) così come richiesto nella relazione della Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, Programmazione e Gestione Rifiuti:

* per la realizzazione di sottofondi e rilevati, dovranno essere utilizzati prioritariamente rifiuti inerti secondo quanto previsto dal D.M. 5.02.1998, rispondenti alle norme tecniche UNI in materia, anziché materiale di cava;

* per gli involucri dovranno essere curate le coibentazioni di tetto, solaio e pareti esterne e ridotte le dispersioni relativa ai serramenti e dovrà essere utilizzato materiale di costruzione che garantisca il massimo risparmio energetico;

* per quanto riguarda gli impianti, sulla base dei consumi previsti, dovrà essere verificata la possibilità di ricorrere a sistemi di cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e di calore), anche in abbinamento all’uso di macchine ad assorbimento per il soddisfacimento del fabbisogno frigorifero nei periodi estivi;

* in alternativa dovrà essere verificata la possibilità di soddisfare il fabbisogno presunto mediante il ricorso all’utilizzo di fonti rinnovabili (caldaie alimentate a cippato di legna, pannelli solari per acqua calda).

Rilevato che le osservazioni sopra richiamate, emerse in sede di Conferenza di Servizi, sono riferite analiticamente agli elementi di verifica di cui all’Allegato E della L.R.40/1998;

tutto ciò premesso

vista la L.R.40/1998;

vista la D.G.R. n.21-27037 del 12 aprile 1999;

il Responsabile del Procedimento determina

1. Per le motivazioni espresse in premessa che il progetto per la realizzazione di un “Albergo Centro Conferenze”. nel Comune di Sizzano (NO), presentato ai sensi dell’articolo 10, L.R.40/1998 dalla Società Country Paradise La Bergamina Golf Club Executive S.p.A., non debba essere sottoposto alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art.12 della L.R.40/98.

2. Il progetto esecutivo, relativo all’istanza in oggetto, dovrà essere integrato con le prescrizioni riportate ai precedenti punti a), b), c) e d) che dovranno essere verificate in sede di rilascio delle autorizzazioni di legge.

3. La presente determinazione verrà inviata ai soggetti interessati di cui all’art.9 della L.R. 40/1998.

4. Avverso la presente determinazione è ammessa, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di Ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971 n.1304 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971 n.1199.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art.65 dello Statuto.

Il responsabile del procedimento
Angela M.Malosso