Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 03

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Codice 11.4
D.D. 12 gennaio 2001, n. 3

Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte. Misura g “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”. Istruzioni operative

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 109-1822 del 18.12.2000, ha approvato il Bando relativo alla misura g “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” prevista dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte (d’ora in poi PSR) approvato con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 118-704 del 31 luglio 2000 e approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2000) 2507 del 7 settembre 2000.

Il Bando rinvia a una determinazione della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’agricoltura l’adozione di istruzioni operative circa le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione (specifiche), le procedure generali di istruttoria (istruttoria, verifiche, adattamenti, proroghe, erogazione del contributo ecc.), la modulistica e quant’altro necessario per l’operatività.

Sono state pertanto elaborate le istruzioni operative che fanno parte integrante della presente determinazione.

Per quanto non previsto nelle istruzioni operative si rinvia al Bando approvato con Deliberazione n. 109-1822 del 18.12.2000.

Visto l’articolo 3 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51 “Norme sull’organizzazione degli uffici e sull’ordinamento del personale regionale”

IL DIRETTORE

Visti gli artt. 3 e 16 del D. lgs. N. 29/93 come modificato dal D. lgs. N. 470/93;

visto l’art. 23 della L.R. 8 agosto 1997, n. 51;

vista la L.R. n. 55/81;

determina

In applicazione del Bando relativo alla misura g “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” del Piano Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte sono approvate le istruzioni operative allegate per farne parte integrante.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte.

Il Direttore regionale
Vito Viviano

Allegato

ISTRUZIONI OPERATIVE

INDICE

A. PREMESSE

B. DISCIPLINA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE.

1. Disposizioni generali.

2. Documentazione per la presentazione delle domande.

3. Requisiti di ammissibilità.

a. Conformità agli obiettivi specifici.

b. Requisiti di ammissibilità delle imprese e degli investimenti.

c. Criteri di scelta degli investimenti.

4. Indicazioni sulla dimostrazione di alcuni dei requisiti di ammissibilità.

a. Redditività economica e finanziaria dell’impresa nella situazione ex-ante gli investimenti.

b. Redditività economica e finanziaria derivante dalla realizzazione degli investimenti ex-post.

c. Cantierabilità dell’investimento.

d. Partecipazione adeguata dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano dagli investimenti.

e. Requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali.

5. Condizioni di esclusione.

6. Spese ammissibili.

7. Spese non ammissibili.

8. Inizio e decorrenza degli investimenti ammissibili.

C. PROCEDURE GENERALI DELL’ISTRUTTORIA.

1. Istruttoria formale.

2. Istruttoria di merito.

a. Preistruttoria e approvazione delle graduatorie.

b. Istruttoria ed approvazione del progetto.

3. Dimostrazione dell’inizio lavori.

4. Termine di ultimazione degli investimenti ed eventuale proroga.

5. Modifiche ai progetti ammessi a finanziamento: variante, adattamento tecnico-economico e cambiamenti della ragione sociale.

6. Erogazione del contributo.

7. Accertamenti dei lavori.

D. MODULISTICA.

1. Modello “Domanda di contributo”.

2. Modello “Conto economico a valore aggiunto”.

3. Modello “Stato patrimoniale sintetico”.

4. Dichiarazione sui requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali.

5. Modello “Conto economico previsionale a valore aggiunto” e Tabelle 1-6.

6. Modello “Materie prime e semilavorati”.

7. Modello “Prodotti trasformati”.

8. Modello “Prezzi delle materie prime e dei semilavorati”.

9. Modello “Autoattribuzione dei punteggi di merito relativi ai criteri di priorità”.

10. Facsimile “Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”.

11. Facsimile “Dichiarazione sostitutiva di certificazione”.


A. PREMESSE.

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 109-1822 del 18.12.2000, ha approvato il Bando relativo alla misura g “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli” prevista dal Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte (d’ora in poi PSR) approvato con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 118-704 del 31 luglio 2000 e approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2000) 2507 del 7 settembre 2000.

Il Bando rinvia a una determinazione della Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’agricoltura l’adozione di istruzioni operative circa le spese ammissibili, i requisiti di ammissibilità (specifiche e indicazioni sulla loro dimostrazione), le condizioni di esclusione (specifiche), le procedure generali di istruttoria (istruttoria, verifiche, adattamenti, proroghe, erogazione del contributo ecc.), la modulistica e quant’altro necessario per l’operatività.

Sono state pertanto elaborate le presenti istruzioni operative.

Per quanto non previsto nelle presenti istruzioni operative si rinvia al Bando approvato con Deliberazione n. 109-1822 del 18.12.2000.

B. DISCIPLINA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE.

1. Disposizioni generali.

Si rinvia al bando per tutto ciò che riguarda le scadenze, le modalità e l’ufficio al quale presentare le domande.

Eventuali informazioni possono essere richieste alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, Corso Stati Uniti, 21, 10128 Torino.

Le domande presentate oltre il termine prescritto o prive della documentazione prevista saranno archiviate dandone comunicazione agli interessati.

E’ ammessa la presentazione di una sola domanda di contributo, che può riguardare anche più di una unità produttiva, per singolo beneficiario.

La presentazione delle domande da parte delle imprese interessate non comporta alcun impegno finanziario per l’Amministrazione regionale.

I lavori e gli acquisti eventualmente realizzati prima dell’approvazione del progetto sono effettuati a rischio e pericolo dell’impresa.

2. Documentazione per la presentazione delle domande.

Le ditte beneficiarie dovranno presentare:

1) modello “Domanda di contributo”;

2) nota informativa sull’impresa:

a. denominazione e ragione sociale, sede legale, anno di costituzione, localizzazione stabilimento/i, numero soci (nel caso di Società cooperative agricole), numero di dipendenti fissi e stagionali, qualifiche occupazionali;

b. breve cronistoria dell’attività aziendale;

c. settore produttivo: descrizione del mercato dei prodotti, delle ricerche di mercato svolte, degli accordi commerciali, della quantità di prodotto destinato alla trasformazione o alla commercializzazione distinta per varietà o altra tipologia e per provenienza territoriale;

d. descrizione delle strutture produttive esistenti;

3) nota informativa sul progetto:

a. titolo del progetto;

b. individuazione degli obiettivi del progetto in conformità col PSR;

c. durata e localizzazione del progetto;

d. descrizione degli investimenti previsti (opere edili, impianti, macchine ed attrezzature, spese generali e tecniche, tra cui, se del caso, brevetti e licenze);

e. cronogramma degli investimenti e relative spese con periodicità annuale;

f. strategie di commercializzazione previste in relazione al progetto;

g. benefici aziendali attesi;

h. benefici sull’occupazione previsti;

i. stima dei benefici previsti per gli agricoltori, descrizione della tipologia delle imprese fornitrici ed area di reperimento dei prodotti di base.

Tale nota informativa dovrà essere redatta in maniera argomentata e le informazioni contenute dovranno essere esaustive e dimostrate.

4) documentazione relativa alla situazione aziendale:

a. copia conforme all’originale dell’atto costitutivo e dello statuto;(1)

b. certificato di iscrizione alla CCIAA attestante che il beneficiario non risulta in stato fallimentare, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata;(1)

c. certificato di iscrizione al Registro prefettizio, sezione agricola, per le Società cooperative; (1)

d. copia del bilancio degli ultimi tre esercizi sociali con relativi allegati recanti gli estremi di deposito al Registro delle imprese della CCIAA. I titolari delle imprese che non hanno l’obbligo di deposito del bilancio dovranno presentare lo Stato patrimoniale e il Conto economico dell’impresa riferiti agli ultimi tre esercizi sociali; (1)

e. modello “Conto economico a valore aggiunto”;

f. modello “Stato patrimoniale sintetico”;

g. indice di redditività dell’impresa: margine operativo lordo riferito agli ultimi 3 anni (vedere indicazioni operative al paragrafo 4.a);

h. elenco dei soci delle Società cooperative agricole o elenco fornitori per le altre imprese con l’indicazione dei prodotti conferiti/acquistati distinti per qualità e quantità;(2)

i. dichiarazione del legale rappresentante della ditta attestante che(1):

I. la ditta è in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore di dipendenti e collaboratori;

II. la ditta è in regola con il pagamento di imposte, tasse e contributi;

5) documentazione relativa agli investimenti:

a. dichiarazioni del legale rappresentante della ditta:

I. che riportino gli adempimenti amministrativi e tecnici ottemperati per le diverse normative di settore(2):

a) impatto ambientale (per i progetti che rientrano nelle fattispecie della L.R. n. 40/98 indicare le verifiche e/o valutazioni richieste o già ottenute),

b) requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali obbligatori per il settore di attività della ditta (vedere facsimile riportato nel paragrafo C.Modulistica punto 4.);

II. che riportino i dati dei contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti, nonché l’impegno a presentare all’atto dell’accertamento dello stato finale dei lavori contratti e/o accordi eventualmente sostitutivi di quelli esibiti in sede di approvazione del progetto; la stessa documentazione deve essere presentata anche dalle Società cooperative per la parte di prodotto trasformato acquistato da terzi (2);

b. deliberazione del competente organo societario, conformemente alle norme di legge, che autorizzi il legale rappresentante, o chi per lui, a presentare domanda di contributo, a riscuotere il contributo e a compiere quanto ritenuto necessario dall’Amministrazione per l’espletamento della pratica;

c. titolo di possesso del terreno e degli immobili interessati dagli investimenti la cui durata sia pari almeno a quella dei vincoli di uso e di destinazione;

d. concessione edilizia o richiesta di concessione edilizia e dichiarazione del Sindaco che certifica la destinazione urbanistica della particella su cui insisterà l’investimento, dichiarazione di inizio attività (DIA);

e. indicatore di redditività degli investimenti (modello “Conto economico previsionale a valore aggiunto” e relative Tabelle);

f. corografia generale (scala 1:25.000 / 1:50.000) con l’ubicazione degli impianti del beneficiario, con precisazione del numero del foglio di mappa e del numero di particella catastale;

g. disegni esecutivi per opere edili, fabbricati, sistemazioni esterne, ecc. (piante, sezioni, prospetti, indicazione del foglio di mappa, n. particelle catastali, sub-particelle ecc.);

h. riepilogo analitico degli investimenti, comprensivo di tutte le opere previste e suddiviso nelle seguenti principali categorie di investimenti: acquisto di fabbricati, lavori stradali e di sterro (sbancamento generale, accessi, fognature, sistemazioni esterne, piazzali, recinzioni, parcheggi, ecc.), opere edili per la costruzione di fabbricati e strutture, impianti, macchinari, attrezzature, spese generali e tecniche;

i. computo metrico estimativo delle opere edili previste, suddiviso nelle seguenti principali categorie di investimenti: lavori stradali e di sterro (sbancamento generale, accessi, fognature, sistemazioni esterne, piazzali, recinzioni, parcheggi, ecc.), opere edili per la costruzione di fabbricati e strutture, impianti. Il computo metrico dovrà essere redatto utilizzando il prezzario di riferimento per Opere e Lavori Pubblici pubblicato sul B.U. della Regione Piemonte, supplemento straordinario n. 7 del 16/2/2000;

j. per le opere edili speciali, non riscontrabili o non riportate a prezziario, un preventivo in originale di ditta del settore; (3)

k. un preventivo in originale di ditta del settore per ogni macchinario e attrezzatura;(3)

l. modello “Materie prime e semilavorati”;

m. modello “Prodotti trasformati”;

n. modello “Prezzi delle materie prime e dei semilavorati”;

o. modello “Autoattribuzione dei punteggi di merito relativi ai criteri di priorità” e documentazione giustificativa.

La mancata presentazione della documentazione sopraelencata comporta l’archiviazione della domanda.

Parimenti comporta l’archiviazione della domanda la presentazione di documentazione, dati ed informazioni redatti in modo incompleto e tali da non rappresentare la situazione aziendale e dell’investimento.

3. Requisiti di ammissibilità.

a. Conformità agli obiettivi specifici.

I progetti per i quali è richiesto il contributo devono rispondere a uno o più degli obiettivi specifici della misura g del PSR:

I. ammodernamento degli impianti di trasformazione agro-industriale;

II. ammodernamento degli impianti di commercializzazione agro-industriale;

III. aumento della produzione di qualità commercializzata, in particolare dei prodotti tipici e di qualità legati al territorio.

b. Requisiti di ammissibilità delle imprese e degli investimenti.

Le imprese:

1. devono essere in condizioni di redditività economica e in equilibrio finanziario negli ultimi tre anni;

2. non devono trovarsi in stato fallimentare, liquidazione amministrativa coatta, ammissione in concordato o amministrazione controllata, concordato preventivo e non devono avere in corso procedimenti che possano determinare una delle predette procedure;

3. devono rispettare i requisiti minimi in materia di igiene, ambiente e benessere degli animali delle normative obbligatorie, nazionali e comunitarie vigenti al momento della presentazione della domanda;

4. devono essere in regola con le normative sulla sicurezza sul lavoro;

5. devono vincolare la destinazione d’uso dei beni finanziati dalla data dell’accertamento dello stato finale dei lavori, in particolare per 10 anni gli immobili e per 5 anni i macchinari e le attrezzature;

6. devono disporre di contratti e/o accordi con i produttori singoli ed associati per le materie prime e per i prodotti semilavorati, che devono coprire l’intero fabbisogno dell’impianto finanziato;

7. devono essere disponibili a fornire i dati aziendali e contabili a fini statistici e per il monitoraggio fisico e finanziario.

Gli investimenti devono:

1. riguardare i prodotti di provenienza comunitaria, dell’allegato I del Trattato, esclusi i prodotti della pesca;

2. riguardare di norma un solo settore del PSR della Regione Piemonte approvato con DGR 118-704 del 31 luglio 2000; sono ammessi tuttavia progetti presentati da imprese che trasformano e commercializzano in un’unica o più unità produttive prodotti appartenenti a settori produttivi diversi purché rispettino le disposizioni previste;

3. concorrere al miglioramento della situazione dei settori di base interessati e pertanto garantire una partecipazione adeguata dei produttori di base ai vantaggi economici che da essi derivano;

4. essere cantierabili e sostenibili sotto l’aspetto logistico;

5. essere realizzabili sotto l’aspetto economico e finanziario (fattibilità), tenuto anche conto della situazione economico-finanziaria dell’impresa;

6. mirare ad adeguare le imprese beneficiarie della presente misura alla nuova normativa in materia di ambiente igiene e benessere degli animali, ovvero alla normativa di recente introduzione; gli investimenti sono finanziabili a condizione che tale adeguamento si realizzi entro e non oltre la scadenza stabilita dalla legislazione.

c. Criteri di scelta degli investimenti.

Come riportato nel PSR misura g paragrafo 2b, Settori interessati al sostegno degli investimenti: criteri di scelta relativamente agli investimenti destinati al miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli secondo quanto previsto dall’art. 26 del Reg. (CE) n. 1257/99 e dall’articolo 22 par. 1 e 2 del Reg. (CE) n. 1750/99, non sono ammissibili a finanziamento investimenti che comportino un aumento della capacità di trasformazione e commercializzazione aziendale dei seguenti settori/sottosettori/prodotti c.d. sensibili:

1. Settori cereali e riso;

2. Settore lattiero caseario vaccino, relativamente ai prodotti: prodotti biologici, prodotti DOP (grana padano, taleggio, gorgonzola), latte fresco pastorizzato, prodotti tradizionali;

3. Settore oleaginose e proteaginose;

4. Settore vino e alcoli;

5. Settore carne bovina: macelli e lavorazione e preparazione carne;

6. Settore carne suina: macelli e lavorazione e preparazione carne;

7. Settore carne bovina: macelli e lavorazione e preparazione carne;

8. Settore carne ovicaprina: macelli e lavorazione e preparazione carne; è viceversa ammissibile il finanziamento di impianti che aumentino la capacità di conservazione;

9. Settore carni avicole e cunicole: macelli e lavorazione e preparazione carne; è viceversa ammissibile il finanziamento di impianti che aumentino la capacità di conservazione;

10. Settore patate;

11. Settore uova;

12. Settore ortofrutta:

* lavorazione, condizionamento, conservazione e commercializzazione dei prodotti relativamente a tutte le specie frutticole ed a quelle orticole, tranne quelle di seguito riportate: melone, zucchino, fagiolo fresco, cavolfiore fresco, asparago, fragole e piccoli frutti (mirtilli e lampone);

* trasformazione prodotti: relativamente a tutti i prodotti tranne quelli innovativi in linea con le tendenze dei consumi finali e intermedi; nel caso della trasformazione di pomodoro, pesche e pere sciroppate non sono ammissibili investimenti volti ad aumentare le capacità di trasformazione ed è in ogni caso obbligatorio il rispetto delle quote e dei limiti produttivi stabiliti dalle o.c.m..

In considerazione di quanto riportato dal PSR e ripreso al capoverso precedente nei settori, sottosettori e prodotti indicati non è ammissibile il finanziamento di una nuova impresa o di nuova unità locale di un’impresa esistente.

Nei settori, sottosettori e prodotti indicati viceversa l’ammissibilità a finanziamento di una nuova impresa o di nuova unità locale di un’impresa esistente è condizionata alla dimostrazione, all’atto della presentazione della domanda da parte dell’impresa, dell’avvenuto abbandono dopo la data di ricevibilità del PSR da parte della Commissione Europea, vale a dire dopo il 13 marzo 2000, nella zona di insediamento dell’impresa o in Piemonte di un’eguale capacità di trasformazione e commercializzazione. L’impresa dovrà esibire, a riguardo, probante documentazione a corredo di quanto previsto al paragrafo B.2 punto 3) (nota informativa degli investimenti).

L’Amministrazione regionale effettua nel corso dell’istruttoria del progetto dell’impresa opportuni controlli atti a verificare l’attendibilità della dimostrazione portata dall’impresa. L’impresa è ammissibile a finanziamento atteso che si rivelino positivi i controlli effettuati dall’Amministrazione regionale. La capacità di trasformazione e commercializzazione abbandonata nella zona o in Piemonte è utilizzabile una sola volta da un’impresa o da più imprese contemporaneamente purché nell’ambito dello stesso bando.

Nel caso degli investimenti nel settore ortofrutticolo e corilicolo, per quanto riguarda gli interventi collettivi di commercializzazione, per i quali è stata concessa l’eccezione a norma dell’articolo 37, paragrafo 3, comma 2, del Regolamento (CE) n. 1257/99, vale la disciplina riportata nel PSR, Aspetti generali, sottoparagrafi 12.5.1, 12.5.2 e 12.5.3 pagg.232 e 233. Nello specifico gli Uffici accertano, a fini di ammissibilità delle domande per le quali è richiesto il sostegno finanziario sulla misura g del PSR, che:

* le Organizzazioni dei Produttori abbiano presentato alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, nei tempi previsti dal Regolamento (CEE) n. 2200/96 e successive modificazioni ed integrazioni, richiesta di modifica dei relativi Programmi Operativi, stralciando da questi gli interventi collettivi di commercializzazione di cui al sottoparagrafo 12.5.2 dei quali è richiesto il sostegno finanziario sulla misura g) del PSR;

* la Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, abbia approvato detta modifica dei Programmi Operativi.

4. Indicazioni sulla dimostrazione di alcuni requisiti di ammissibilità.

a. Redditività economica e finanziaria dell’impresa nella situazione ex ante gli investimenti.

Le imprese, al fine di dimostrare di essere in condizioni di redditività economica e di essere in equilibrio finanziario, devono esibire in sede di presentazione della domanda un indice di redditività dell’impresa, ottenuto dal bilancio riclassificato, secondo le caratteristiche delle diverse imprese.

L’indice di redditività, che consente di evidenziare la capacità della gestione operativa delle imprese di produrre reddito, di reintegrare il capitale fisso consumato nel processo produttivo, di far fronte agli oneri finanziari ed al pagamento delle imposte, viene identificato con il margine operativo lordo della gestione caratteristica (collegata cioè all’attività tipica dell’azienda), calcolato relativamente agli ultimi 3 anni.

Il margine operativo lordo della gestione caratteristica viene calcolato con la seguente metodologia:

VALORE AGGIUNTO = RICAVI DELLE VENDITE + ALTRI RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA + VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI MAGAZZINO + IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI - COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO.

MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) DELLA GESTIONE CARATTERISTICA = VALORE AGGIUNTO - COSTI PER SERVIZI - COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI - COSTI PER IL PERSONALE - ACCANTONAMENTO RISCHI - ALTRI ACCANTONAMENTI - ONERI DIVERSI DI GESTIONE.

Nel caso delle Società cooperative agricole, causa la particolare missione aziendale, i costi delle materie prime conferite dai soci (6.1 del Conto Economico secondo lo schema della quarta Direttiva CEE) rappresentano gli effettivi pagamenti ai soci conferenti e non i prezzi di mercato. Per il calcolo del MOL i costi delle materie prime possono essere ricalcolati con riferimento, per ciascuno dei tre anni, ai prezzi medi di mercato di prodotti omologhi effettivamente realizzati in zona. L’impresa cooperativa deve dare giustificazione della fonte da cui è tratta l’informazione sui prezzi (mercuriali della CCIAA, prezzi di riferimento fissati dalla contrattazione tra le parti, ecc.).

Perché ci sia il rispetto del requisito della redditività ex ante, il valore del MOL deve essere pari o superiore a zero nei tre anni considerati.

Nel caso in cui, anche per uno solo dei tre anni, il valore dell’indicatore (MOL) sia minore di zero, l’impresa deve corredare la domanda di documentazione probante che attesti l’accadimento di eventi congiunturali tali da aver condizionato negativamente i risultati della gestione caratteristica relativamente agli anni con MOL negativo. Si richiede inoltre la compilazione modello “Conto economico riclassficato” (relativo agli ultimi tre bilanci approvati) corredato di un sintetico commento relativo ai risultati della gestione finanziaria (insieme dei costi e dei ricavi collegati alla struttura e tipologia dei finanziamenti e degli investimenti aziendali), extra-caratteristica (che comprende tutte quelle attività svolte con continuità, ma estranee alla gestione tipica dell’impresa) e straordinaria (che racchiude il risultato delle operazioni che determinano componenti reddituali straordinari).

b. Redditività economica e finanziaria derivante dalla realizzazione degli investimenti ex-post.

Per la dimostrazione della redditività economica e finanziaria derivante dalla redditività degli investimenti si richiede la compilazione dello schema di “Conto Economico previsionale a Valore Aggiunto” (vedere modello) e di una serie di tabelle previsionali (dal n. 1 al n. 6).

Le tabelle costituiscono un supporto utile alla stesura del modello “Conto Economico previsionale a valore aggiunto” richiesto.

In base all’analisi dei flussi finanziari viene data dimostrazione della redditività economica e finanziaria derivante dalla realizzazione degli investimenti, cioè viene rispettato il requisito dell’ammissibilità ex-post, se il cash flow netto previsionale relativamente all’anno in cui l’investimento è a regime risulta maggiore o uguale a zero.

c. Cantierabilità dell’investimento.

Il requisito della cantierabilità dell’investimento è dimostrato, per quanto riguarda le opere edili e strutturali oggetto della domanda di contributo, con la presentazione della concessione edilizia oppure con la denuncia di opere interne ai sensi della normativa vigente. Tale requisito è anche dimostrato presentando la richiesta di concessione edilizia e la dichiarazione del Sindaco che certifica la destinazione urbanistica della particella sulla quale insisterà l’investimento.

La cantierabilità è requisito implicitamente posseduto e dimostrato quando gli investimenti oggetto della domanda di finanziamento riguardano esclusivamente l’acquisto di macchine ed attrezzature.

Con l’atto di approvazione del progetto verrà fissato il termine entro cui il beneficiario dovrà iniziare i lavori e gli acquisti. Il mancato rispetto di tale prescrizione comporterà la revoca del contributo concesso ed il conseguente recupero delle somme eventualmente erogate.

d. Partecipazione adeguata dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano dagli investimenti.

Al fine di dimostrare la ricaduta sui produttori di base dei vantaggi economici derivanti dagli investimenti, il legale rappresentante di imprese di trasformazione e le Società cooperative, nel caso di acquisti di prodotto da terzi non soci, in sede di presentazione della domanda, devono allegare una dichiarazione sostitutiva di notorietà che riporti i dati dei contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti, stipulati con i produttori singoli e associati.

A seguito dell’approvazione della graduatoria di ammissibilità dei progetti, le ditte ammesse al finanziamento dovranno presentare i contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti opportunamente registrati presso l’Ufficio Registro.

Tali contratti e/o accordi devono:

a. essere stipulati con produttori agricoli singoli od associati,

b. avere valenza giuridica ed essere registrati,

c. avere validità almeno quinquennale dalla data di accertamento dello stato finale dei lavori,

d. coprire l’intero fabbisogno della materia prima e di semilavorati dell’impianto finanziato. Fanno eccezione a tale contrattualizzazione i prodotti del sottobosco e i liquidi di governo dei prodotti finiti.

Per impianto finanziato si intende:

1. l’intero stabilimento qualora il finanziamento pubblico riguardi la realizzazione di un nuovo stabilimento o la ristrutturazione o l’ammodernamento dello stabilimento esistente nel suo complesso;

2. una parte dello stabilimento qualora il finanziamento pubblico riguardi l’ampliamento dello stabilimento esistente mediante la realizzazione ad esempio, di un capannone o magazzino aggiuntivo e la installazione degli impianti ivi contenuti (nuove linee di lavorazione, nuove celle frigorifere aggiuntive);

3. una specifica linea di lavorazione di uno o più prodotti.

I contratti e/o accordi devono riportare almeno i seguenti elementi:

1. tipo, qualità e quantità di prodotti vincolati contratti e/o accordi,

2. riferimenti anagrafici del produttore di base o dell’associazione di produzione o del conferente ( per es. ragione sociale, data di nascita, residenza o domicilio, Codice fiscale, Partita IVA ecc.);

3. durata dei contratti e degli accordi (almeno 5 anni dalla data di accertamento dello stato finale dei lavori) e condizioni di rinnovo o interruzione;

4. criteri di determinazione del prezzo che garantiscano il ritiro del prodotto alle migliori condizioni di mercato;

5. tempi e modalità di consegna della materia prima e/o dei semilavorati;

6. tempi e condizioni di pagamento;

7. eventuali criteri per il pagamento dei prodotti secondo la qualità;

8. clausole di garanzia;

9. istituto al quale ricorrere per la soluzione delle controversie.

Qualora il contraente, fornitore dei prodotti semilavorati o dei sottoprodotti, non sia un produttore singolo o associato, il contratto deve riportare l’elenco dei produttori fornitori della materia prima, la durata di tale fornitura, i criteri di determinazione del prezzo, tempi e modalità di consegna della materia prima, condizioni di pagamento.

Nel caso di Società cooperative agricole il requisito della partecipazione adeguata dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano dagli investimenti è considerato implicitamente soddisfatto quando la materia prima è conferita dai soci. Per eventuali quote di prodotto non conferito dai soci le Società cooperative agricole dovranno presentare contratti e/o accordi secondo quanto disposto sopra.

e. Requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali.

I requisiti minimi in materia di ambiente igiene e benessere degli animali si intendono soddisfatti quando vi è il rispetto, da parte delle imprese beneficiarie della presente misura, delle normative obbligatorie, nazionali e comunitarie vigenti al momento della presentazione della domanda, fatte salve le eventuali deroghe concesse.

Tali requisiti saranno autocertificati da parte della impresa beneficiaria e, se richiesto dall’Ufficio competente, sarà dimostrato con idonea documentazione l’avvenuto adeguamento entro e non oltre le scadenze stabilite dalla legislazione.

Il quadro normativo (disposizioni comunitarie, nazionali e regionali) in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali con riferimento al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli è riportato sul PSR.

5. Condizioni di esclusione.

Non viene concesso il contributo alle imprese che realizzino investimenti che:

a. contravvengano ai divieti od alle restrizioni stabiliti nelle organizzazioni comuni di mercato; in particolare, non saranno ammessi a finanziamento investimenti che comportino il superamento delle limitazioni comunitarie esistenti nei diversi settori;

b. riguardino prodotti provenienti da paesi terzi;

c. non rispettino i divieti, le limitazioni e le prescrizioni del PSR;

d. non soddisfino i requisiti di ammissibilità riportati nella presente determinazione;

e. riguardino settori o sotto-settori non previsti nel PSR;

f. non concorrano al miglioramento della situazione dei settori di produzione agricola interessati;

g. siano proposti da beneficiari che sul Reg. (CE) n. 951/97 e sul Reg. (CEE) n. 2081/93, DocUP 1994-99 ob. 5b, sottoprogramma 1, misura I.5 tipologia d1, di cui al periodo di programmazione 1994-99, e sulla legge regionale 95/95, pur avendo ottenuto la concessione di un contributo pubblico, non abbiano realizzato gli investimenti previsti senza addurre valida motivazione o per i quali siano state accertate irregolarità che hanno determinato la revoca del contributo;

h. siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali e comunitarie, anche quando la sommatoria dei diversi contributi non superi le percentuali ammesse dal PSR;

i. non garantiscano la sottoscrizione di accordi o di contratti di fornitura dei prodotti agricoli che devono coprire il 100% del fabbisogno di materia prima dell’impianto finanziato;

j. riguardino il commercio al dettaglio;

k. riguardino la fabbricazione e la commercializzazione di prodotti di imitazione e sostituzione del latte o dei prodotti lattiero caseari;

l. interessino progetti di ricerca o di promozione dei prodotti agricoli.

6. Spese ammissibili.

Le spese ammissibili riguardano:

a. la costruzione, l’acquisizione e il miglioramento di beni immobili, escluso l’acquisto dei terreni. Nel caso di acquisto di un immobile questo deve essere strettamente funzionale alla realizzazione del progetto, il suo costo deve essere separato da quello del terreno di sua pertinenza e il valore considerato per il calcolo della spesa ammissibile a contributo è quello inferiore tra quello dichiarato nell’atto di acquisto e quello risultante dalla rendita catastale. L’importo massimo ammissibile per l’acquisto di immobili non potrà superare il 30% della spesa complessivamente ammessa per la realizzazione del progetto. Gli investimenti relativi alle abitazioni destinate al personale di custodia dello stabilimento sono ammissibili fino a Lire 120.000.000;

b. le macchine e le attrezzature nuove, compresi i sistemi e i programmi informatici (hardware e software), gli impianti telefonici, il telefax e le attrezzature di laboratorio;

c. l’acquisto di veicoli specializzati per il trasporto delle materie prime dalle aziende di produzione allo stabilimento di trasformazione e commercializzazione nonché l’acquisto di veicoli e di container specializzati per il trasporto del prodotto semilavorato o finito dallo stabilimento di trasformazione e commercializzazione alle imprese della distribuzione, se destinato direttamente ed esclusivamente al trasporto dei prodotti citati, purché tale spesa non incida sulla spesa ammessa totale in percentuale superiore al 20%;

d. le spese generali e tecniche comprendenti le spese di progettazione, predisposizione e gestione della pratica, perizie, direzione lavori, contabilità e collaudo delle opere. Sono escluse le somme relative agli acquisti di qualsiasi natura e genere, fatto salvo l’acquisto di brevetti e licenze.

Le spese generali e tecniche sono ammissibili fino all’8% per tutte le voci riportate alla lettera a) e per il 2,5% per le voci riportate alle lettere b) e c).

Qualora siano previsti gli acquisti di brevetti e licenze, i costi relativi saranno compresi nelle spese generali e tecniche che, in tal caso, saranno ammissibili fino a un massimo del 12%. Per tali acquisti si dovranno fornire informazioni dettagliate su caratteristiche, modalità di uso ed effetti di tali brevetti e licenze nei confronti di processi produttivi, prodotti, profitti.

7. Spese non ammissibili.

Non sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spesa:

a. acquisto di terreni;

b. spese notarili, tasse e imposte;

c. acquisto di fabbricati destinati alla demolizione;

d. acquisto di immobili già destinati ad attività di trasformazione e di commercializzazione di prodotti appartenenti allo stesso settore produttivo nel quale si chiede il contributo, a meno che sia dimostrato che l’attività economica sia dismessa da almeno 3 anni;

e. demolizione di opere e manufatti esistenti;

f. opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del progetto;

g. sale di conferenza e di esposizione dei prodotti (show room);

h. acquisto di veicoli e di container non specializzati, di motrici di trasporto;

i. arredi di ufficio;

j. acquisto di imballaggi, cassoni, contenitori, barriques ecc. anche se ammortizzabili;

k. acquisto di attrezzature normalmente ammortizzabili in un anno;

l. noleggio di attrezzature e investimenti finanziati con leasing; tuttavia, detti investimenti sono ammessi se il contratto noleggio-acquisto o leasing finanziario prevede il riscatto e la piena proprietà entro la data di liquidazione del contributo purché vengano escluse le spese amministrative e gli interessi attualizzati;

m. investimenti immateriali, diversi da brevetti e licenze;

n. indennità versate dai beneficiari a terzi per espropri, frutti pendenti ecc.;

o. manutenzione di attrezzature e di macchinari;

p. acquisto ed installazione di attrezzature, macchinari ed impianti usati;

q. lavori di abbellimento (allestimento giardini, spazi verdi).

8. Inizio e decorrenza degli investimenti ammissibili.

Sono ammessi al contributo gli investimenti avviati a partire dalla data di presentazione della domanda completa e valida in ogni sua parte.

I contratti o le ordinazioni di lavori e di forniture possono anche essere antecedenti alla data ammessa, purché l’effettivo inizio dei lavori o la consegna dei beni sia avvenuta non prima della data di presentazione della domanda.

Le fatture delle spese relative agli investimenti, comprese le spese generali, dovranno essere successive alla data di presentazione della domanda completa, pena la non ammissibilità della spesa al finanziamento.

C. PROCEDURE GENERALI DELL’ISTRUTTORIA.

1. Istruttoria formale.

Gli Uffici regionali verificano l’ammissibilità amministrativa delle domande (data di presentazione, beneficiari, completezza e regolarità della documentazione, ecc.) e predispongono un verbale di ammissibilità o di non ammissibilità delle stesse.

Le domande non ammissibili sono archiviate, con determinazione dirigenziale che riporta la motivazione dell’archiviazione, dandone comunicazione alle ditte interessate.

2. Istruttoria di merito.

a. Preistruttoria e approvazione delle graduatorie.

Relativamente alle domande ammissibili gli Uffici competenti si riservano di richiedere alle Ditte ulteriori informazioni per la valutazione tecnico economica dei progetti.

Gli Uffici competenti effettuano la valutazione tecnico economica delle domande ammissibili, che si conclude con la predisposizione di verbali di preistruttoria, contenenti le risultanze del procedimento e cioè:

* l’individuazione dei progetti ritenuti non idonei, di cui si propone l’archiviazione;

* l’attribuzione a ciascun progetto ritenuto idoneo, di cui si propone l’approvazione, del punteggio di merito;

* l’indicazione per ciascun progetto ritenuto idoneo della spesa massima ammissibile e del contributo massimo concedibile.

I verbali di preistruttoria costituiscono la base per le determinazioni dirigenziali di:

* archiviazione dei progetti non idonei, con motivazione dell’archiviazione stessa;

* approvazione di una graduatoria per i progetti idonei localizzati in montagna e di graduatorie di settore per tutti gli altri progetti idonei che individuano:

* i progetti idonei e finanziabili nei limiti e nelle proporzioni delle risorse finanziarie previsti per ciascun settore nell’Allegato paragrafo 7 della DGR n. 109-1822 del 18.12.2000, fatta salva la rimodulazione finanziaria tra i settori, con indicazione per ogni progetto del punteggio di merito, della spesa massima ammissibile e del contributo massimo concedibile.

* i progetti idonei, non finanziabili e conseguentemente archiviati.

b. Istruttoria ed approvazione del progetto.

Le Ditte entrate in graduatoria sono invitate a presentare all’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, entro i termini che saranno indicati nella comunicazione:

* il certificato di iscrizione alla CCIAA con dicitura antimafia;

* i contratti e/o accordi di fornitura dei prodotti, conformemente a quanto disposto nelle presenti disposizioni;

* la perizia sulla congruità dei prezzi. La perizia asseverata sulla congruità dei prezzi, relativa agli impianti, ai macchinari e alle attrezzature, nonché alle opere speciali previste e non conteggiate a prezziario nel computo metrico, deve essere eseguita da un professionista iscritto al relativo Albo professionale, esperto della materia oggetto dell’investimento. Nel caso di acquisti di brevetti e licenze, la Ditta dovrà produrre un’ulteriore perizia asseverata di stima del valore del brevetto e della licenza eseguita da un professionista iscritto al relativo Albo professionale, esperto della materia oggetto dell’acquisto. La perizia può essere unica, qualora il perito abbia competenze sia nella materia oggetto dell’investimento, sia nella materia oggetto dell’acquisto di brevetti e licenze.

A seguito della presentazione della citata documentazione da parte delle Ditte, gli Uffici competenti completano l’istruttoria di ogni progetto, predisponendo per ogni progetto un verbale di istruttoria che costituisce la base per la determinazione dirigenziale di approvazione.

La determinazione dirigenziale di approvazione del progetto contiene l’indicazione de:

* il punteggio di merito;

* gli investimenti ammessi a finanziamento;

* la spesa ammessa a contributo;

* il contributo concesso;

* la data prevista per l’inizio dei lavori;

* la data prevista per l’ultimazione degli investimenti e per la presentazione della documentazione per l’erogazione del saldo o della totalità del contributo;

* le prescrizioni che la Ditta è tenuta ad osservare per ottenere l’erogazione dei contributi.

3. Dimostrazione dell’inizio dei lavori.

I lavori devono iniziare entro i termini stabiliti nella determinazione di approvazione del progetto; in caso contrario il contributo sarà revocato.

La dimostrazione dell’inizio lavori avviene tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà da parte del legale rappresentante della Ditta. Gli Uffici competenti possono prevedere controlli in loco.

4. Termine di ultimazione degli investimenti ed eventuale proroga.

Il termine di ultimazione degli investimenti, stabilito nel provvedimento di approvazione del progetto, può essere prorogato, a seguito di richiesta motivata dalla Ditta. La richiesta avanzata all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura dovrà pervenire entro 45 giorni precedenti il termine stesso.

L’eventuale concessione della proroga del termine di ultimazione degli investimenti è stabilita con determinazione dirigenziale.

In ogni caso, il termine ultimo per il completamento degli investimenti e per la presentazione della documentazione per la erogazione del saldo o della totalità del contributo è stabilito, compresa l’eventuale sopraddetta proroga, entro e non oltre il 30 settembre 2003.

Il progetto è ultimato quando tutte le spese relative agli investimenti sono state effettivamente pagate dal Beneficiario.

5. Modifiche ai progetti ammessi a finanziamento: variante, adattamento tecnico-economico e cambiamento della ragione sociale.

Le Ditte beneficiarie possono, nel corso della realizzazione degli investimenti, apportare modifiche al progetto approvato.

Le modifiche possono essere di tre tipi:

a) variante;

b) adattamento tecnico-economico;

c) cambiamento della ragione sociale della ditta beneficiaria.

a) Variante.

E’ considerata variante la modifica significativa del progetto approvato ed in particolare:

I. il cambiamento della sede dell’investimento;

II. le modifiche degli investimenti approvati, che superino il 10% della spesa ammessa, al netto della voce spese generali e tecniche;

III. le modifiche degli investimenti approvati con cambiamento nella capacità di trasformazione e commercializzazione.

Per poter effettuare variante il beneficiario deve presentare preventiva richiesta alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura.

La variante per essere ammissibile deve:

* rispettare tutta la disciplina di cui alla misura g del PSR, della DGR n. 109-1822 del 18.12.2000, avente per oggetto “Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 della Regione Piemonte. Misura g ”Miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli". Bando", e della presente determinazione;

* fare riferimento allo stesso settore produttivo;

* confermare la finalità del progetto iniziale approvato;

* confermare il punteggio di merito ottenuto;

* confermare la redditività degli investimenti.

In ogni caso, la variante non può comportare l’aumento della spesa ammessa e del contributo concesso.

Nel caso di cambiamento di sede degli investimenti, la variante è ammissibile solo:

* per sopraggiunte e comprovate cause di forza maggiore;

* se gli investimenti già realizzati possono essere trasferiti nella nuova sede senza pregiudizio.

La documentazione da produrre per la richiesta di variante è la seguente:

1. richiesta di variante;

2. approvazione della variante da parte dell’organo societario competente e autorizzazione alla sua presentazione alla Regione Piemonte;

3. relazione di variante (descrizione, motivazioni e conseguenze sul piano tecnologico, del processo produttivo, del prodotto e del mercato, ecc.);

4. quadro economico della variante ;

5. quadro di raffronto con il progetto precedentemente approvato;

6. computo metrico estimativo (nel caso di opere edili) redatto con il prezziario indicato nelle presenti disposizioni;

7. disegni esecutivi (nel caso di opere edili);

8. un preventivo originale di ditta del settore per ogni macchinario od attrezzatura inseriti nella variante. nonché per le opere edili speciali, non riscontrabili o non riportate a prezziario.

La variante è oggetto di istruttoria da parte dell’Ufficio competente.

Qualora la variante risulti ammissibile l’Ufficio competente provvede a comunicare alla Ditta interessata l’ammissibilità della stessa ed a richiedere la presentazione della perizia asseverata sulla congruità dei prezzi degli investimenti inseriti in variante.

A seguito di presentazione da parte della Ditta della perizia la variante è approvata con determinazione dirigenziale.

Qualora la richiesta di variante risulti non ammissibile l’Ufficio competente provvede a comunicare l’esito negativo dell’istruttoria al Beneficiario.

Qualora la Regione Piemonte verifichi la realizzazione di una variante non approvata provvede a revocare il contributo concesso e la restituzione di eventuali anticipazioni e/o acconti erogati gravati dagli interessi legali.

b) Adattamento tecnico-economico.

E’ considerato adattamento tecnico-economico la modifica che riguarda soluzioni tecniche migliorative della funzionalità degli investimenti approvati e realizzati, purché contenute nell’ambito del 10% della spesa totale approvata, al netto delle spese generali e tecniche.

L’adattamento tecnico-economico non richiede preventiva autorizzazione da parte della Regione Piemonte, non può determinare cambiamenti nella spesa ammessa e nel contributo concesso e nel punteggio di merito.

Il beneficiario resta in ogni caso responsabile del buon fine dell’adattamenti tecnico-economico, senza nessun impegno da parte della Regione Piemonte.

c) Cambiamento della ragione sociale della ditta beneficiaria.

Nel caso di cambiamenti della ragione sociale della ditta beneficiaria conseguenti a modifiche societarie, comprese fusioni, incorporazioni, vendite successioni ecc., il nuovo soggetto deve:

* rientrare tra i possibili beneficiari della misura g,

* appartenere al medesimo settore produttivo,

* farsi carico di tutti gli impegni assunti dal precedente soggetto beneficiario.

Il nuovo soggetto deve presentare alla Regione Piemonte, Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura, la documentazione probante il cambiamento della ragione sociale della ditta non appena esperite le necessarie procedure previste dalla legislazione vigente in materia. La Regione Piemonte, verificate le condizioni sovraesposte, provvede a prendere atto della nuova ragione sociale con determinazione dirigenziale.

6. Erogazione dei contributi.

In base a quanto sarà stabilito a livello nazionale con la predisposizione da parte dell’A.G.E.A. del “Manuale delle procedure” verranno emanate, con successiva determinazione, le procedure per l’erogazione del contributo.

7. Accertamenti dell’esecuzione dei lavori.

L’accertamento dell’esecuzione dei lavori è effettuato da persone diverse da quelle che hanno eseguito l’istruttoria.

A seguito degli accertamenti verrà redatto apposito verbale e verrà trasmessa la proposta di liquidazione all’Organismo pagatore.

Note:

(1) Oppure dichiarazione sostitutiva di certificazione

(2) reso sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

(3) Sui preventivi presentati verrà richiesta in sede di istruttoria una perizia asseverata sulla congruità dei prezzi.

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