Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 03

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Deliberazione della Giunta Regionale 7 gennaio 2001, n. 28-1913

Programmazione sanitaria: obiettivi gestionali ed economici per l’anno 2001 - ASL 1 di Torino

A relazione dell’Assessore D’Ambrosio:

Considerato quanto stabilito con D.G.R. “Programmazione Sanitaria: determinazione per la gestione del Servizio Sanitario Regionale per l’anno 2001", è necessario definire per ogni A.S.R. un budget per il 2001 che possa risultare pertinente sia con le disponibilità finanziarie generali derivate dallo Stato e dal bilancio regionale, sia con gli obiettivi di tutela della salute dei cittadini piemontesi. Per rendere efficace l’intervento occorre considerare le specificità proprie di ogni contesto aziendale, collegandosi alle caratteristiche strutturali, ai caratteri evolutivi, e definendo previsioni di breve e medio periodo.

Il percorso di analisi si deve basare su di una chiave di lettura particolare, che è quella generale definita dal PSR e dai provvedimenti della Giunta che ne sono conseguiti. Si tratta di una linea strategica che richiede costantemente ai Direttori delle ASR lo sviluppo di azioni ampie e qualificate di riorganizzazione e razionalizzazione delle attività. In base alle indicazioni del PSR, ribadite nei provvedimenti motivati di nomina dei Direttori aziendali, sono stati richiesti dalla Giunta non tanto interventi di crescita organizzativa e produttiva, quanto la messa in opera di un generale processo di riadattamento del sistema sanitario volto a superare irrazionalità e duplicazioni storiche nell’erogazione dei servizi, uso appropriato e concentrato delle apparecchiature diagnostiche e più in generale dell’uso delle nuove tecnologie, massima efficienza gestionale a fronte di una domanda sanitaria costantemente in crescita.

La situazione di ogni ASR, la sua collocazione funzionale all’interno dei servizi sanitari piemontesi e delle strategie precedentemente indicate può essere sintetizzata in base a due profili:

A) il primo prende a riferimento le osservazioni prodotte dall’Assessorato nel biennio 1998-2000 in merito alle risultanze dei piani di attività annuali collegati alla stipula delle intese di programma e all’applicazione del “Patto di Buon Governo”. Queste osservazioni possono essere integrate anche prendendo a riferimento le criticità aziendali indicate nei singoli provvedimenti di nomina dei Direttori delle ASR. L’insieme di queste osservazioni si colloca sul versante della lettura delle strategie organizzative aziendali;

B) il secondo deriva dai dati raccolti in merito alla programmazione impostata dalle Aziende per il periodo di attività 2000-2003. Queste informazioni permettono di verificare sia il contesto evolutivo dell’organizzazione aziendale sia gli andamenti e le previsioni di carattere finanziario (a cui si collegano in lettura i dati consuntivi e pre-consuntivi dei bilanci delle ASR).

In base a quanto precedentemente esposto, relativamente alle osservazioni concernenti il periodo di attività 1998-2000, la situazione organizzativa dell’ASL 1 si può così sintetizzare:

* necessità di qualificare con interventi di alta specializzazione le attività dei due presidi ospedalieri di riferimento (Ospedale Oftalmico e San Giovanni Antica Sede);

* insufficienza dello sviluppo della funzione di tutela sanitaria, attribuibile alla rete distrettuale che, stante la particolare configurazione aziendale dovrebbe rappresentarne l’obiettivo principale. In particolare è stata segnalata una programmazione tesa a sviluppare la funzione di produzione territoriale per le specialità direttamente gestite dall’Azienda, osservando una evidente ipotesi di sviluppo dell’organizzazione specialistica ambulatoriale con minore attenzione agli altri aspetti dei servizi territoriali. Ne risulterebbe un difficile coordinamento in termini di efficienza con l’attività delle altre aziende cittadine rendendo difficile l’integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale;

* la configurazione di strutture dirigenziali e funzioni non sufficientemente motivate.

Pertanto le maggiori criticità dell’Azienda sono state la gestione: del Dipartimento di Prevenzione a valenza interaziendale, dei due presidi ospedalieri specialistici a valenza regionale, l’assistenza di base e specialistica fornita a livello distrettuale, anche in relazione alla prevalenza della popolazione anziana. Considerata la situazione , in occasione dei provvedimenti di approvazione del piano di attività 1999 è stata prescritta all’Azienda la necessità di collegare l’espansione o l’avvio di nuove attività, qualora non compatibili con le risorse assegnate, alla riconversione o soppressione di altre attività o economie di carattere generale, unendo strettamente le ipotesi di sviluppo con i finanziamenti previsti e assegnati nell’ambito delle intese di programma, degli accordi di quadrante e del “Patto di Buon Governo”.

Desta perplessità osservare come la programmazione aziendale 2000-2003 preveda, in contrasto con quella nazionale e regionale, un aumento generalizzato dell’attività ospedaliera, posti letto, ricoveri, personale e una riduzione di quella ambulatoriale territoriale, pur restando invariato il costo del relativo personale.

A fronte delle considerazioni sopra citate è necessario che l’Azienda conformi la propria gestione a criteri di maggiore efficienza ed economicità anche attraverso l’integrazione fra le risorse proprie dell’ASL e quelle degli altri presidi insistenti sul suo territorio, evitando così duplicazioni di funzioni e strutture e garantendo, nel contempo, l’indispensabile integrazione fra ospedale e territorio anche al fine della continuità terapeutica e assistenziale.

Il quadro finanziario di fabbisogno netto aziendale del triennio 1999/2001 risulta il seguente:

Anno

1999
consuntivo

2000
pre-consuntivo

2001
previsione

Importo in miliardi

362

396

401

Per il periodo 2000/2003 le risorse destinate alla prevenzione non presentano rilevanti scostamenti rispetto alle previsioni regionali.

Dall’analisi dei dati programmatici di attività aziendale per l’anno 2000, per quanto attiene la produzione diretta di prestazioni ospedaliere, si evidenzia un costo complessivo di 92 miliardi di cui 74 miliardi per la sola attività di ricoveri ordinari e day-hospital. In merito ai ricoveri ospedalieri si registrano ancora notevoli difficoltà da parte dell’azienda a convertire in prestazioni ambulatoriali i day-hospital medici impropri (21% dei casi), mentre i day-hospital chirurgici raggiungono soltanto il 16% delle previsioni regionali. Inoltre risultano costantemente superiori rispetto all’obiettivo regionale i ricoveri ordinari (+ 18%), con previsione al 2003 di un ulteriore aumento (+ 42%). Di conseguenza tale maggiore produzione determina, già per l’anno 2000 e per la sola attività di ricovero, costi superiori di 14,7 miliardi (24,7%) rispetto all’obiettivo regionale per l’anno 2003.

Sotto il profilo dell’efficienza i costi di presidio ospedaliero per la produzione di ricoveri e prestazioni ambulatoriali, confrontati con la media regionale determinano una necessità di recupero pari al 32,6% (30 miliardi).

Come logica conseguenza di tale andamento aziendale, si riscontra una sovrastima dei posti letto ospedalieri per ricoveri ordinari (+ 19% nel 2003).

Queste indicazioni sono confermate dagli studi dell’ARESS che nell’analisi della attività ospedaliera aziendale rileva valori di appropriatezza, efficacia, efficienza operativa ed economica peggiori rispetto allo standard regionale.

Simile è il riscontro relativo all’attività territoriale, la quale già nel 2000 supera, in modo differenziato per le diverse tipologie di prestazioni, del 43% (96,1 miliardi) le previsioni regionali di costo per l’anno 2003. In particolare, nel confronto tra l’attività e i costi proposti dall’Azienda per l’anno 2000 e l’obiettivo regionale per il 2003, a fronte del maggior impegno finanziario complessivo, risulta un minor impegno di risorse (- 5,2%) sulle attività di cure domiciliari, assistenza residenziale e semiresidenziale, con una punta negativa del 60% nell’assistenza domiciliare ma con degli esuberi di assorbimento di risorse nell’area della residenzialità psichiatrica (+ 70%). L’adesione dell’azienda al progetto regionale “Città in salute” di cui all’art. 71 della l. 448/98 potrà essere occasione di riequilibrio delle risposte assistenziali a natura territoriale, nonché opportunità di reperimento delle risorse necessarie.

Occorre inoltre dare atto che, già per l’anno 1999, per i cittadini residenti la quota capitaria di spesa che tiene conto delle prestazioni direttamente prodotte dall’azienda e di quelle acquisite da erogatori esterni, privati e pubblici, risulta del 33% superiore alla media regionale.

E’ necessario quindi che l’azienda operi già a partire dall’anno 2001 le necessarie e indispensabili razionalizzazioni in relazione ai fenomeni sovraindicati. Pertanto non risulta compatibile il fabbisogno finanziario netto indistinto indicato dall’azienda in 401 miliardi che viene invece ridefinito in 362 (trecentosessantadue) miliardi.

Al fabbisogno così ridefinito l’azienda può sommare gli importi relativi agli oneri derivanti dall’applicazione dei contratti nazionali per il personale dipendente e delle convenzioni uniche nazionali. Per quanto attiene gli effetti derivanti dalla parziale e progressiva soppressione dei ticket sull’assistenza farmaceutica e su alcune prestazioni specialistiche ed ambulatoriali, gli stessi saranno valutati nel corso dell’anno e saranno oggetto di appositi provvedimenti, da definirsi a seguito delle determinazioni nazionali anche rispetto ad ulteriore finanziamento della spesa sanitaria.

Restano comunque a carico del bilancio dell’azienda gli eventuali maggiori costi derivanti dalla non integrale applicazione delle indicazioni di cui alla D.G.R. “Programmazione sanitaria: determinazioni per la gestione del servizio sanitario regionale nell’anno 2001".

L’integrale rispetto ed applicazione delle indicazioni regionali riportate nel presente provvedimento e nel precitato provvedimento “Programmazione sanitaria: determinazioni per la gestione del servizio sanitario regionale per l’anno 2001", sono oggetto di valutazione nei confronti del Direttore Generale per quanto attiene ”al rispetto dei principi di legalità, efficienza, efficacia, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa nonché alla corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate", di cui al contratto di prestazione d’opera intellettuale sottoscritto dal Presidente della Giunta Regionale e dal Direttore Generale.

Visto il D. Lgs 502/92 e s.m.i;

vista la L.R. 61/97;

visti gli artt. 20 e 22 della L.R. 8/95;

vista la D.G.R. “Programmazione sanitaria: determinazioni per la gestione del servizio sanitario regionale nell’anno 2001" adottata in data odierna e in questa stessa seduta;

la Giunta Regionale a voti unanimi

delibera

- di stabilire che l’azienda operi a partire dall’anno 2001 le necessarie e indispensabili razionalizzazioni gestionali ed economiche in relazione ai fenomeni riportati in premessa;

- di determinare in L. 362 (trecentosessantadue) miliardi il fabbisogno netto indistinto per l’anno 2001 finanziabile dalla Regione;

- di dare atto che al fabbisogno così ridefinito l’azienda può sommare gli importi relativi agli oneri derivanti dall’applicazione dei contratti nazionali per il personale dipendente e delle convenzioni uniche nazionali;

- di dare atto che per quanto attiene gli effetti derivanti dalla parziale e progressiva soppressione dei ticket sull’assistenza farmaceutica e su alcune prestazioni specialistiche ed ambulatoriali, gli stessi saranno valutati nel corso dell’anno e saranno oggetto di appositi provvedimenti, da definirsi a seguito delle determinazioni nazionali anche rispetto ad ulteriore finanziamento della spesa sanitaria;

- di stabilire che restano comunque a carico del bilancio dell’azienda gli eventuali maggiori costi derivanti dalla non integrale applicazione delle indicazioni di cui alla D.G.R. “Programmazione sanitaria: determinazioni per la gestione del servizio sanitario regionale nell’anno 2001";

- di stabilire che l’integrale rispetto ed applicazione delle indicazioni regionali riportate nel presente provvedimento e nel precitato provvedimento “Programmazione sanitaria: determinazioni per la gestione del servizio sanitario regionale nell’anno 2001", sono oggetto di valutazione nei confronti del Direttore Generale per quanto attiene ”al rispetto dei principi di legalità efficienza, efficacia, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa nonché alla corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate", di cui al contratto di prestazione d’opera intellettuale sottoscritto dal Presidente della Giunta Regionale e dal Direttore Generale.

(omissis)