ARTIGIANATO
D.G.R. 28 dicembre 2000, n. 21 - 1857L.R. 9 Maggio 1997 n. 21 - Sistema di Qualità e Certificazione - Contributi 1999 - Proroga per la presentazione della documentazione finale di cui allart. 20
BILANCIO
Comunicato della Direzione Affari Istituzionali e Processo di DelegaLegge regionale 6 dicembre 1999, n. 31 Prima variazione al bilancio di previsione dellanno finanziario 1999 nonchè disposizioni finanziarie per gli anni 2000 e 2001 e approvazione delle schede Fondo Investimenti Piemonte (FIP)
COMMERCIO
Deliberazione della Conferenza dei Servizi 21 dicembre 2000, Prot. n. 19821/17.1Comune di Pombia - Soc. Mercantone U.G. di Pombia S.r.l. - Richiesta autorizzazione amministrativa ai sensi dellart. 9 del D.Lgs. 114/98, della L.R. 28/99 e della D.C.R. n. 563 - 13414 del 29.10.99 - Conferenza dei servizi seduta del 30.11.2000
Deliberazione della Conferenza dei Servizi 21 dicembre 2000, Prot. n. 19822/17.1Comune di Burolo - Soc. Facit S.p.A. - Richiesta autorizzazione amministrativa ai sensi dellart. 9 del D.Lgs. 114/98, della L.R. 28/99 e della D.C.R. n. 563 - 13414 del 29.10.99 - Conferenza dei servizi seduta del 30.11.2000
EDILIZIA RESIDENZIALE
D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 14 - 1635L.R. 6.12.1999, n. 31. Fondo Investimenti Piemonte - Scheda Edilizia Residenziale Pubblica - Specificazioni e approvazione ripartizione delle risorse
FIERE E MERCATI
Codice 17.4Approvazione e pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del Calendario regionale delle manifestazioni fieristiche del Piemonte e il Calendario regionale delle sagre e fiere mercato per lanno 2001
FORMAZIONE PROFESSIONALE, LAVORO
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 90 - 1803Avviso pubblico per la presentazione di progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per lanno 2000/2001. Prenotazione della somma di L.1.857.392.556.= sul cap. 11400 del Bilancio pluriennale 2000/2002 - anno 2001
Regione Piemonte - Direzione Regionale Formazione Professionale LavoroL.R. n. 67/94. Avviso per la nomina dellesperto di diritto nel Comitato Tecnico
ORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE
D.P.G.R. 20 dicembre 2000, n. 131Assegnazione temporanea delle funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale
PROCESSO DI DELEGA
D.G.R. 28 dicembre 2000, n. 29 - 1864Attuazione L.R. 44/2000 - Individuazione data di decorrenza delle funzioni trasferite e dei flussi finanziari necessari al loro svolgimento
PROTEZIONE CIVILE
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 108 - 1821Eventi alluvionali dellautunno 2000 - Approvazione piano generale degli interventi di ricostruzione di competenza regionale ai sensi dellart. 1 dellordinanza del Ministro dellInterno con delega alla protezione civile n. 300 del 18.10.2000
Codice 25.9Evento sismico del 21.8.2000 - L.R. 38/78 e Ordinanza Ministro dellInterno n. 3084 del 28.9.2000. Piano stralcio interventi di ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate. Importo L. 7.976.000.000=
Codice 25.2Evento alluvionale ottobre 2000 - Ordinanza del Ministero dellInterno con delega alla protezione civile n. 3090 del 18/10/2000 - Impegno della somma di L. 180.462.180.977.= sul Cap. 24102/2000
SANITA
D.G.R 28 dicembre 2000, n. 39 - 1874Costituzione elenco idonei alla nomina a direttore generale di azienda sanitaria regionale
Codice 27Approvazione bando regionale per il finanziamento di progetti di Ricerca Sanitaria Finalizzata. Stanziamento di Lire 3.000.000.000=, sul Cap. 12265/2000. (I. 5699)
TRASPORTI
D.G.R. 21 dicembre 2000, n. 1 - 1824Agevolazioni tariffarie sulle linee extraurbane ed urbane finanziate dalla Regione Piemonte ai sensi della L.R. 4 gennaio 2000 n. 1
TURISMO
D.G.R. 21 dicembre 2000, n. 12 - 1835Legge Regionale 24.1.2000 n.4 e s.m.i. Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici - Parziale rettifica della D.G.R.n. 58-1399 del 20.11.2000
TUTELA DELLAMBIENTE
Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61Disposizioni per la prima attuazione del Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152 in materia di tutela delle acque
URBANISTICA
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 66 - 1779L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Borghetto di Borbera (AL). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunit Montana Valli Borbera e Spinti, interessante il Comune stesso. Approvazione
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 67 - 1780L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Lauriano (TO). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente. Approvazione
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 68 - 1781L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Seconda Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunità Montana della Langa Astigiana Val Bormida interessante unicamente il Comune di Olmo Gentile (AT). Approvazione
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 69 - 1782L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Rive (VC). Variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente. Approvazione
D.G.R. 18 dicembre 2000, n. 70 - 1783L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Frabosa Sottana (CN). Approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale
D.G.R. 28 dicembre 2000, n. 4 - 1840Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i. Comune di S. Stefano Belbo (CN). Variante n. 3 al Piano Regolatore Comunale vigente. Approvazione.
D.G.R. 28 dicembre 2000, n. 5 - 1841L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Riva Valdobbia (VC). Variante 96 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione.
D.G.R. 28 dicembre 2000, n. 6 - 1842L.R. n. 56/77 e successive modificazioni - Comune di San Giorgio Canavese (TO) - Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente
D.G.R. 28 dicembre 2000, n. 7 - 1843Riapertura dei termini ed integrazione dei criteri e delle modalità per lerogazione dei contributi ai Comuni aventi titolo già disposti con D.G.R. n. 1 - 819 del 15.9.00
Parte I
ATTI DELLA REGIONE
LEGGI E REGOLAMENTI
Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61
Disposizioni per la prima attuazione del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152 in materia di tutela delle acque.
Il Consiglio regionale ha approvato.
Il Commissario del Governo ha apposto il visto.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
la seguente legge:
Art. 1.
(Disposizioni transitorie in materia di competenze
previste dalla
normativa di tutela
delle acque dallinquinamento)
1. Sino alla data di effettivo esercizio delle funzioni attribuite con la legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 (Disposizioni normative per lattuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"), la Regione, le Province, i Comuni e gli Enti gestori delle pubbliche infrastrutture di raccolta e depurazione delle acque reflue urbane assicurano lesercizio delle competenze nelle materie disciplinate dal decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152 (Disposizioni sulla tutela delle acque dallinquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dallinquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole), modificato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258, già loro spettanti alla data di entrata in vigore della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa).
2. Sino alla data di cui al comma 1, lautorità competente per effetto della disposizione di cui allo stesso comma 1 alla vigilanza o al controllo delle relative fattispecie procede altresì allirrogazione delle sanzioni amministrative previste dallarticolo 54 del d.lgs. 152/1999, modificato dallarticolo 21, comma 1 del d.lgs. 258/2000, fatte salve le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale) in materia di accertamento degli illeciti amministrativi.
3. Spetta alla Regione lesercizio delle funzioni amministrative di cui allarticolo 40 del d.lgs. 152/1999 inerenti al controllo delle operazioni di svaso, sghiaiamento e sfangamento delle dighe sulla base dei criteri di cui allarticolo 40, comma 4 del d.lgs. 152/1999, nonchè lirrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui allarticolo 54, comma 10 del d.lgs. 152/1999.
4. Sino alla data di cui al comma 1, i proventi derivanti dallapplicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie disciplinate dallarticolo 54 del d.lgs. 152/1999 sono introitati in appositi capitoli di bilancio degli enti irrogatori e sono utilizzati dai medesimi per la realizzazione di interventi di prevenzione e riduzione dellinquinamento dei corpi idrici.
5. Con riferimento alle sanzioni amministrative pecuniarie di cui allarticolo 55 del d.lgs. 152/1999, sostituito dallarticolo 21, comma 2 del d.lgs. 258/2000, sono fatte salve le disposizioni della legge regionale 3 luglio 1996, n. 35 (Delega o subdelega delle funzioni amministrative sanzionatorie in materia di igiene alimenti e bevande, sostanze destinate allalimentazione, sanità pubblica e veterinaria, disciplina dellattività urbanistico-edilizia).
6. Ai sensi della legge regionale 13 aprile 1995, n. 60 (Istituzione dellAgenzia regionale per la protezione ambientale) lAgenzia regionale per la protezione ambientale assicura il supporto tecnico-scientifico necessario allesercizio delle competenze disciplinate dalla presente legge.
Art. 2.
(Delegificazione e semplificazione dei procedimenti
amministrativi
in materia di tutela
quantitativa e qualitativa delle acque)
1. In attuazione dellarticolo 20, comma 7 della l. 59/1997 sono emanati regolamenti per la delegificazione e la semplificazione e la disciplina dei procedimenti amministrativi di cui allAllegato A, in conformità ai criteri ed ai principi di cui allarticolo 20, comma 5 della l. 59/1997, nonchè della legislazione nazionale e regionale vigente in materia di uso e tutela delle acque.
2. Per effetto dellarticolo 23, comma 9 ter del d.lgs. 152/1999, modificato dallarticolo 7, comma 1 del d.lgs. 258/2000, dalla data di entrata in vigore dei regolamenti di cui allAllegato A, punto 1, non trovano applicazione nellordinamento regionale le norme statali regolatrici dei procedimenti di concessione di derivazione di acque pubbliche e sono abrogate le norme regionali incompatibili indicate dagli stessi regolamenti.
Art. 3.
(Regolamenti di attuazione della legislazione in materia
di tutela
quantitativa e qualitativa delle acque)
1. Ai fini della prima attuazione del d.lgs. 152/1999 e delle normative dallo stesso modificate o integrate sono emanati regolamenti nelle materie indicate nellAllegato B in conformità alla legislazione nazionale e regionale vigente in materia di uso e tutela delle acque.
Art. 4.
(Scarico delle acque di lavaggio provenienti da alpeggi
e da piccoli
caseifici annessi ad aziende agricole)
1. Ai sensi dellarticolo 28, comma 7, lettera e) del d.lgs. 152/1999, sostituito dallarticolo 9, comma 2 del d.lgs. 258/2000, sono assimilate alle acque reflue domestiche, a condizione che sia effettuata la separazione dalle stesse della totalità del siero o della scotta:
a) le acque di lavaggio dei locali e delle attrezzature destinati allattività di caseificazione esercitata, anche in forma cooperativa, da aziende agricole che procedano, con carattere di normalità e complementarietà funzionale al ciclo produttivo aziendale, alla valorizzazione o trasformazione di latte proveniente per almeno due terzi esclusivamente dallattività zootecnica esercitata dallazienda stessa oppure dalle aziende socie e per un quantitativo complessivo di latte non superiore a 500 mila litri allanno;
b) le acque di lavaggio dei locali e delle attrezzature zootecniche e di caseificazione degli alpeggi che producano un quantitativo di latte non superiore a 500 mila litri allanno.
2. Lo scarico delle acque reflue di cui al comma 1, lettera a) è ammesso in acque superficiali oppure sul suolo. In caso di scarico in corpi idrici superficiali, le acque reflue sono sottoposte ai limiti di accettabilità di cui allAllegato 2, tabella 2-IV della legge regionale 26 marzo 1990, n. 13 (Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi civili), modificato dalla legge regionale 21 dicembre 1994, n. 66. Lo scarico sul suolo è ammesso secondo prescrizioni stabilite nellatto di autorizzazione volte a garantire allo scarico finale valori di pH compresi tra 5,5 e 9,5 e modalità di effettuazione che evitino ristagni o ruscellamenti.
3. Lo scarico delle acque reflue di cui al comma 1, lettera b) è ammesso esclusivamente sul suolo. Fermo restando il divieto di cui allarticolo 21, comma 5, lettera a) del d.lgs. 152/1999, sostituito dallarticolo 5, comma 1 del d.lgs. 258/2000, lo scarico deve avvenire a valle di eventuali punti di prelievo di acqua per uso potabile e, se a monte, ad una distanza minima di cento metri dagli stessi, nonchè secondo prescrizioni stabilite nellatto di autorizzazione volte a garantire allo scarico finale valori di pH compresi tra 5,5 e 9,5 e modalità di effettuazione che evitino ristagni o ruscellamenti.
4. Per quanto non diversamente disposto dalla presente legge, si applicano le disposizioni della l.r. 13/1990, da ultimo modificata dalla legge regionale 3 luglio 1996, n. 37.
Art. 5.
(Dichiarazione durgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dellarticolo 45 dello Statuto ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.
Data a Torino addì, 29 dicembre 2000
Enzo Ghigo
Allegato A
(Art. 2)
PROCEDIMENTI OGGETTO DI DELEGIFICAZIONE
1. Procedimenti relativi alle derivazioni di acqua superficiale o sotterranea (principali riferimenti normativi: regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, regio decreto 14 agosto 1920, n. 1285, legge 5 gennaio 1994, n. 36, d.lgs. 152/1999, legge regionale 30 aprile 1996, n. 22, legge regionale 29 novembre 1996, n. 88).
2. Autorizzazione provvisoria agli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue per il tempo necessario al loro avvio o in caso di realizzazione di impianti di depurazione delle acque reflue urbane per lotti funzionali (principali riferimenti normativi: d.lgs. 152/1999, l.r. 13/1990).
3. Immissioni di sole acque meteoriche di dilavamento, nonchè di acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne sottoposte ad autorizzazione o comunicazione ai sensi del regolamento di cui allAllegato B (principali riferimenti normativi: d.lgs. 152/1999).
4. Comunicazioni per leffettuazione dellutilizzazione agronomica di effluenti di allevamento nonchè di acque reflue provenienti da aziende agricole e piccole aziende agroalimentari (principali riferimenti normativi: d.lgs. 152/1999, l.r. 13/1990).
5. Procedimento di definizione delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano (principali riferimenti normativi: decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 236 e d.lgs. 152/1999).
Allegato B
(Art. 3)
MATERIE OGGETTO DI DISCIPLINA
REGOLAMENTARE
1. Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano (articolo 21 del d.lgs. 152/1999).
2. Deflusso minimo vitale (articolo 22 del d.lgs. 152/1999).
3. Definizione degli obblighi di installazione e manutenzione dei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi dacqua pubblica derivati e restituiti, nonchè degli obblighi e delle modalità di trasmissione dei risultati delle misurazioni (articolo 22 del d.lgs. 152/1999).
4. Risparmio idrico e riutilizzo dellacqua (articoli 25 e 26 del d.lgs. 152/1999).
5. Scarichi di reti fognarie provenienti da agglomerati a forte fluttuazione stagionale degli abitanti (articolo 31 del d.lgs. 152/1999) da emanare entro il 31 gennaio 2001.
Immissioni di sole acque meteoriche di dilavamento, nonchè di acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne (articolo 39 del d.lgs. 152/1999).
Progetti e modalità di gestione degli impianti di depurazione di acque reflue urbane (articolo 47 del d.lgs. 152/1999).
6. Interventi di trasformazione e di gestione del suolo e del soprassuolo previsti nella fascia di almeno 10 metri dalla sponda di fiumi, laghi, stagni e lagune (articolo 41 del d.lgs. 152/1999).
7. Integrazione del codice di buona pratica agricola (articolo 19 del d.lgs. 152/1999) ed elaborazione di codici di buona pratica agricola con valenza regionale riguardanti lirrigazione, luso di concimi contenenti fosforo e lutilizzo di fitofarmaci.
Programmi dazione per le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola (articolo 19 del d.lgs. 152/1999).
Utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento nonchè di acque reflue provenienti da aziende agricole e piccole aziende agroalimentari (articolo 38 del d.lgs. 152/1999).
Comunicato della Direzione Affari Istituzionali e Processo di Delega
Legge regionale 6 dicembre 1999, n. 31 Prima variazione al bilancio di previsione dellanno finanziario 1999 nonché disposizioni finanziarie per gli anni 2000 e 2001 e approvazione delle schede Fondo Investimenti Piemonte (FIP).
Ai fini della concessione degli Aiuti previsti dalle Schede FIP Trasporti 1 e 2, allegate alla legge regionale 31/99, si comunica che la Commissione Europea, con note del 14/12/2000 e del 20/12/2000, ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti delle relative misure.
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 20 dicembre 2000, n. 131
Assegnazione temporanea delle funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
Di attribuire temporaneamente le funzioni di Vice Presidente della Giunta regionale allAssessore Ugo Cavallera con delega a sostituire il Presidente della Giunta regionale nella mattina di giovedì 21 dicembre 2000.
Enzo Ghigo
DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2000, n. 14 - 1635
L.R. 6.12.1999, n. 31. Fondo Investimenti Piemonte - Scheda Edilizia Residenziale Pubblica - Specificazioni e approvazione ripartizione delle risorse
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare, le specificazioni espresse in premessa relative alle indicazioni contenute nella legge regionale 31/99 F.I.P. - Scheda Edilizia Residenziale Pubblica;
di approvare la ripartizione delle risorse regionali a livello di obiettivo, di cui alla tabella 1), la ripartizione delle risorse regionali a livello di obiettivo e per ambito, di cui alla tabella 2) e la ripartizione dei finanziamenti da attribuire ai Comuni di cui alla tabella 3).
Le succitate tabelle sono allegate al presente atto deliberativo per farne parte integrante e sostanziale.
Allimpegno di competenza dei fondi relativi al F.I.P. - Edilizia Residenziale Pubblica - si provvederà con successivo atto amministrativo.
(omissis)
Allegato (Fare riferimento al file PDF)
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 66 - 1779
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Borghetto di Borbera (AL). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunit Montana Valli Borbera e Spinti, interessante il Comune stesso. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunità Montana Valli Borbera e Spinti, interessante unicamente il Comune di Borghetto di Borbera (AL) e dallo stesso adottata e successivamente modificata con deliberazioni consiliari n. 19 in data 30.3.1998, n. 35 in data 30.11.1998 e n. 22 in data 5.6.2000, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune di Borghetto di Borbera, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazioni consiliari n. 19 in data 30.3.1998 e n. 35 in data 30.11.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione Illustrativa e allegati tecnici
- Elab. - Esame delle osservazioni al progetto preliminare di Variante parziale al PRGC
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. - Norme di attuazione
- Tav.1.a - Destinazioni duso del suolo in scala 1:5000
- Tav.1.b - Destinazioni duso del suolo in scala 1:5000
- Tav.2.a - Destinazioni duso del suolo (Borghetto B., TorreRatti, Persi, Forneto, Costiolo Castellaro, Pernuzzo, Castel Ratti, Liveto, Cereseto) in scala 1:2000
- Tav.2.b - Destinazioni duso del suolo (Roncoli, Fontana) in scala 1:2000
- Tav.2.c - Destinazione duso del suolo (Cerreto di Molo, Fighetto) in scala 1:2000
- Tav.2.d - Destinazioni duso del suolo (Molo Borbera, Castello di Molo) in scala 1:2000
- Tav.2.e - Destinazione duso del suolo (Pessina, S.Martino, Sabbione, Cella, Bignasca, Prati, Croci, Guasconi, Corti, Cervari, Poggio Maggiore) in scala 1:2000
- Tav.2.f - Destinazioni duso del suolo(zona industriale,Località Mulino Nuovo) in scala 1:2000
- Tav.3.a - Disciplina per aree ed edifici di interesse storico(Borghetto B.,Persi) in scala 1:1000
- Tav.3.b - Disciplina per aree ed edifici di interesse storico(Torre Ratti,Castel Ratti,Cerreto Ratti,Liveto,Cerreto di Molo,Molo di Borbera,Castello di Molo, Fontana, Poggio M.,Roncoli, Cella, Corti, Cervari, Croci, S.Martino, Fighetto) in scala 1:1000
- Tav.4.a - Stato di fatto degli insediamenti esistenti(Borghetto B.,Torre Ratti,Persi,Forneto,Costiolo Castellaro, Pernuzzo, Castel Ratti, Liveto, Cerreto in scala 1:2000
- Tav.4.b - Stato di fatto degli insediamenti esistenti(Roncoli,Fontana) in scala 1:2000
- Tav.4.c - Stato di fatto degli insediamenti esistenti(Cerreto di Molo,Fighetto) in scala 1:2000
- Tav.4.d - Stato di fatto degli insediamenti esistenti(Molo Borbera,Castello di Molo) in scala 1:2000
- Tav.4.e - Stato di fatto degli insediamenti esistenti (Pessina, S.Martino, Sabbione, Cella, Bignasca, Prati, Croci, Guasconi, Corti, Cervari, Poggio Maggiore in scala 1:2000
- Tav.4.f - Stato di fatto degli insediamenti esistenti(zona industriale,Località Mulino Nuovo) in scala 1:2000
- Tav.4.g - Stato di fatto degli insediamenti esistenti(Borghetto Borbera, Persi) in scala 1:1000
- Tav.5 - Planimetria di sintesi del Piano Regolatore Intercomunale in scala 1:25000
- Elab. - Relazione Geologico-Tecnica
- Tav.1 - Carta Geologico-Strutturale
- Tav.2 - Carta Geomorfologica e dei Dissesti in scala 1:10.000
- Tav.3 - Carta Geoidrologica e delle opere di difesa idraulica in scala 1:10.000
- Tav.4 - Carta della Caratterizzazione litotecnica dei terreni in scala 1:10.000
- Tav.5 - Carta di Sintesi della Pericolosità Geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione Urbanistica
- Tav.6 - Carta dellAcclività
- deliberazione consiliare n. 22 in data 5.6.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione Tecnica
- Elab. - Norme di Attuazione
- Tav.1.a - Destinazione duso del suolo in scala 1:5000
- Tav.1.b - Destinazioni duso del suolo in scala 1:5000
- Tav.2.a - Destinazioni duso del suolo (Borghetto B.,Torre Ratti, Persi, Forneto, Costiolo Castellaro, Pernuzzo, Castel Ratti, Liveto, Cerreto) in scala 1:2000
- Tav.2.b - Destinazione duso del suolo(Roncoli,Fontana) in scala 1:2000
- Tav.2.c - Destinazioni duso del suolo(Cerreto di Molo,Fighetto)in scala 1:2000
- Tav.2.d - Destinazioni duso del suolo(Molo Borbera,Castello di Molo) in scala 1:2000
- Tav.2.e - Destinazioni duso del suolo (Pessina, S.Martino, Sabbione, Cella, Bignasca, Prati, Croci, Guasconi, Corti, Cervari, Poggio Maggiore) in scala 1:2000
- Tav.2.f - Destinazioni duso del suolo (zona industriale, Località Mulino Nuovo) in scala 1:2000
- Elab. - Relazione Geologico-Tecnica
- Elab. - Relazione integrativa
- Tav.2 - Carta Geomorfologica e dei dissesti in scala 1:10.000
- Tav.5 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica in scala 1:10.000.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 67 - 1780
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Lauriano (TO). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante unicamente il Comune di Lauriano, in provincia di torino, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 3 in data 25.1.1997, n. 41 in data 28.7.1997, n. 21 in data 17.3.1998, n. 64 in data 11.12.1999 e n. 13 in data 3.4.2000, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante al P.R.G.I., delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 5.9.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
Lapprovazione della presente Variante del Comune di Lauriano al vigente P.R.G.I., congiuntamente alla Variante strutturale precedentemente approvata con D.G.R. n. 14-29388 in data 21.2.2000 e con lintroduzione ex officio delle modifiche ed integrazioni riportate nei documenti allegati ai rispettivi provvedimenti, costituiscono adeguamento dello Strumento Urbanistico comunale al Progetto Territoriale Operativo (P.T.O.) del fiume Po ed al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (P.S.F.F.).
ART. 3
La documentazione costituente, nella forma definitiva, la Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, adottata e successivamente integrata e modificata dal Comune di Lauriano, debitamente vistata, si compone di:
Atti amministrativi
- Deliberazioni consiliari n. 3 in data 25.1.1997 e n. 41 in data 28.7.1997, esecutive ai sensi di legge
- Deliberazioni Consiliari n. 64 in data 11.12.1999 e n. 13 in data 3.4.2000, esecutive ai sensi di legge
Elaborati tecnici
- Elab. - Proposte per le controdeduzioni alle osservazioni relative alla variante generale di P.R.G.I.
- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni
- Elab. - Relazione integrativa
- Elab. - Norme tecniche di attuazione con allegato Scheda quantitativa dei dati urbani
- Tav. 1AV - Stato di fatto territorio urbanizzato: individuazione cellule aree di più antica formazione e zone limitrofe, in scala 1:1000
- Tav. 1BV - Stato di fatto territorio urbanizzato: individuazione cellule aree di più recente formazione, in scala 1:2000
- Tav. 1CV - Stato di fatto territorio urbanizzato: individuazione cellule aree di più antica formazione e zone limitrofe PIAZZO, in scala 1:1000
- Tav. 1DV - Stato di fatto territorio urbanizzato: individuazione cellule aree di più recente formazione PIAZZO, in scala 1:2000
- Tav. 1EV - Stato di fatto territorio urbanizzato: consistenza edilizia aree di più antica formazione e zone limitrofe, in scala 1:1000
- Tav. 1FV - Stato di fatto territorio urbanizzato: consistenza edilizia aree di più recente formazione, in scala 1:2000
- Tav. 1GV - Stato di fatto territorio urbanizzato: consistenza edilizia aree di più antica formazione e zone limitrofe PIAZZO, in scala 1:1000
- Tav. 1HV - Stato di fatto territorio urbanizzato: consistenza edilizia aree di più recente formazione PIAZZO, in scala 1:2000
- Tav. 2AV - Opere di U.U. primaria e secondaria spazi pubblici in progetto e esistenti - Lauriano, in scala 1:2000
- Tav. 2BV - Opere di U.U. primaria e secondaria spazi pubblici in progetto e esistenti - PIAZZO, in scala 1:2000
- Tav. 3V - Tavola sintetica di Piano, in scala 1:5000
- Tav. 4AV - Tavola di Piano: nucleo di più antica formazione - Lauriano, in scala 1:1000
- Tav. 4BV - Tavola di Piano: nucleo di più antica formazione - PIAZZO, in scala 1:1000
- Tav. 4CV - Tavola di Piano: destinazione aree - Lauriano, in scala 1:2000
- Tav. 4DV - Tavola di Piano: destinazione aree - PIAZZO, in scala 1:2000
- Elab. - Relazione geologica generale, geomorfologica, idrologica, idrogeologica
- Elab. - Relazione geologico-tecnica sulle aree di completamento e sulle opere pubbliche di particolare importanza
- Tav. 1G - Carta geologica, in scala 1:10000
- Tav. 2G - Carta geomorfologica, in scala 1:10000
- Tav. 3G - Carta del reticolato idrografico, in scala 1:10000
- Tav. 4G - Carta della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10000
- Tav. 5G - Carte di sintesi, in scala 1:5000
- Elab. - Studio idrologico e idraulico del Rio Grande di Lauriano per la determinazione delle distanze di rispetto dei fabbricati dal corso dacqua nel centro abitato. Relazione geologica per ladeguamento del PRG al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali.
- Deliberazione consiliare n. 21 in data 17.3.1998, escutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Carta delluso del suolo in atto ai fini agricoli,
con allegato:
- Tav. 1/3, in scala 1:5000
- Tav. 2/3, in scala 1:5000
- Tav. 3/3, in scala 1:5000
- Elab. - Delimitazione cartografica delle aree boscate e delle zone a vincolo idrogeologico, con allegato:
- Tav. 1/3, in scala 1:5000
- Tav. 2/3, in scala 1:5000
- Tav. 3/3, in scala 1:5000.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex-officio:
Art. 2 - Elementi costitutivi il P.R.G.I.
- 1º comma: tra i documenti di cui si compone la Variante Generale al P.R.G.I. inserire i seguenti elaborati:
- Relazione integrativa
- Controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte,
- Controdeduzioni alle osservazioni relative alla Variante Generale di P.R.G.I.".
- 1º comma: dopo P.R.G.I. aggiungere la seguente precisazione secondo quanto riportato sulla D.C. n. 13/2000..
- 1º comma, lettera D): aggiungere inserito con la D.C. n. 26/99..
Aggiungere i seguenti commi:
- Lelenco degli elaborati deve intendersi integrato con il richiamo ai Pareri del Settore Prevenzione del Rischio Geomorfologico, Meteorologico e Sismico della Regione Piemonte del 27.8.1996 e 27.11.1997..
- Si intendono inseriti anche gli atti ed elaborati della Variante Strutturale al PRGI approvata con D.G.R. n. 14-29388 in data 21.2.2000".
- Aggiungere il seguente comma: gli elaborati di seguito elencati sono stati modificati in sede di controdeduzione:
- Norme Tecniche di Attuazione;
- Tavola 3V;
- Tavola 4BV;
- Tavola 4CV;
- Tavola 4DV.".
Titolo III - Interventi e Destinazioni dUso
- 1º comma: sostituire ___ modificazioni apportate" con e dalle modificazioni apportate.
Art. 6.1 - Aree per urbanizzazioni primarie
- 2º comma, lettera A): dopo ___ e tutte le opere aggiungere necessarie al buon funzionamento delle reti già.
- 2º comma, lettera B): stralciare la frase per le opere in previsione ___ omissis ___ (Merloni-Ter")".
Art. 6.3 - Opere di urbanizzazione indotta
- aggiungere al termine dellarticolo la seguente specificazione: Per quanto riguarda larea SP10 (ex AR14) devono rispettate le prescrizioni dellarea AR14 contenute nel parere del Settore Geologico Regionale del 27.8.96 e quelle della Circolare PGR dell8.5.1996 n. 7/LAP riferite alle classi IIa e IIIa.
Art. 7.2 - Aree industriali a capacità insediativa esaurita oggetto di riordino (AR)
- 2º comma: sostituire le parole ___ ricadenti in classe III a Pericolosità ___ con le seguenti ___ ricadenti classe IIIb a Pericolosità ___.
- 2º comma: al termine aggiungere la seguente frase I terreni ricadenti in classe IIIa della Circolare PGR dell8.5.1996 n. 7/LAP, devono ritenersi inedificabili. Per le opere infrastrutturali di interesse pubblico non altrimenti localizzabili vale quanto indicato allart. 31 della L.R. 56/77".
Art. 7.3.2 - Aree residenziali di riordino e completamento speciali AC*
- Al termine dellarticolo aggiungere le seguenti prescrizioni:
Futuri interventi nella AC1* dovranno essere subordinati a specifici approfondimenti geologici che dovranno dimostrare la fattibilità degli interventi edificatori mediante indagini geognostiche dirette volte a dimensionare i dissesti presenti ed individuare le soluzioni progettuali idonee per il consolidamento degli stessi.
Per larea AC2*, ricadendo nella classe IIa della Circolare P.G.R. n. 7/LAP, gli interventi dovranno essere subordinati alla adozione di accorgimenti tecnici volti a superare le condizioni di pericolosità geomorfologica con particolare attenzione alla presenza segnalata nellelaborato Carte di sintesi di una Nicchia di distacco.
Futuri interventi nella AC3* dovranno essere subordinati alla realizzazione di interventi di riassetto territoriale i cui progetti dovranno essere approvati dal Comune e prevedere esplicitamente indagini geognostiche dirette, interventi di consolidamento dei versanti (drenaggi, riprofilature, opere di sostegno, ecc.) ed interventi di regimazione delle acque superficiali.
Gli interventi in tutte le aree AC* dovranno inoltre essere subordinati da una specifica relazione idrogeologica che attesti la compatibilità dal punto di vista idraulico, al fine di non aggravare le situazioni di pericolosità per il contesto edificato esistente.".
Art. 8.1 - Aree produttive, industriali, artigianali, direzionali e commerciali parzialmente compromesse (IACPC)
Si intende sostituito il punto (*) Larea IACPC dello stabilimento ___ omissis ____ edifici esistenti con il seguente: (*) per larea IACPC dello Stabilimento Calce e Cementi S.p.A. è possibile derogare tale limite massimo per le necessità inerenti alladeguamento tecnologico di locali macchinari e volumi tecnici senza comunque superare laltezza massima degli edifici esistenti.
Art. 8.2 - Area artigianale parzialmente compromessa (APC)
- Aggiungere la seguente prescrizione: Per quanto riguarda larea APC (ex AR16) nuovi interventi edificatori devono essere limitati alle zone ricadenti nella classe IIa della Circolare P.G.R. 7/LAP.
La parte della nuova area APC ricadente nella classe IIIA della Circolare P.G.R. 7/LAP precedentemente inserita in area agricola si intende stralciata e ricondotta alla destinazione agricola".
Art. 8.3 - Aree produttive di riordino e completamento (APRC)
- 7º comma: sostituire le parole superficie territoriale con le parole superficie fondiaria, in conformità a quanto prescritto dallart. 21, comma 1, punto 2 della L.R. 56/1977.
- 8º comma, parametro Aree a servizi (parcheggi, verde e attrezzature varie): il punto 10% della superficie territoriale" si deve intendere sostituito con il punto 10% della superficie fondiaria.
- 8º comma, parametro Altezza massima consentita: sostituire le parole privilegiando soluzioni che non interferiscano troppo con lo skyline del contesto; con le parole privilegiando soluzioni che interferiscano in modo limitato con lo skyline del contesto..
Aggiungere il seguente parametro:
- distanze dalle strade: a seconda della categoria delle strade, ai sensi del Nuovo Codice della Strada e del suo Regolamento di Attuazione e s.m.i..
- Al termine dell11º comma Per il rilascio ___ legge regionale aggiungere i seguenti commi
Per le pari di dette aree inserite in classe IIIa Pericolosità Geomorfologica elevata, saranno ammesse nuove opere solo a seguito dellattuazione di idonei interventi di riassetto e dellavvenuta minimizzazione della pericolosità (vd Relazione Geomorfologica e Pareri del Settore Prevenzione del Rischio Geomorfologico, Meteorologico e Sismico della Regione Piemonte qui allegati).
In particolare, considerando il fatto che tali interventi si configurano allinterno del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali del Po, in particolare in fascia C di esondazione per piena catastrofica, si è provveduto a regolamentare le attività consentite".
- 13º comma: dopo ___ ricadendo in classe IIIb aggiungere e IIIa.
- 14º comma: nel comma riguardante larea APRC2, dopo fronti di cavo aggiungere le parole Per le nuove edificazioni anche se in ampliamento dei fabbricati esistenti, si prescrive una sopralevazione del piano terreno non inferiore ad 1 metro. Eventuali recinzioni delle parti più depresse del sito non dovranno costituire significativo ostacolo al deflusso delle acque di eventuali piene catastrofiche..
- Aggiungere quali nuovi commi le seguenti prescrizioni:
Di norma non potranno essere realizzati nuovi accessi veicolari diretti sulla strada statale ma dovranno essere utilizzati quelli esistenti attrezzandoli con derivazioni organicamente inserite nella rete di viabilità esistente ed opportunamente distanziate in rapporto alle esigenze di visibilità dellarteria principale e della scorrevolezza del traffico di transito.
Tutti gli interventi coinvolgenti le strade e/o le relative fasce di rispetto devono sottostare alle prescrizioni del Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento attuativo (D.L. n. 285 del 30.4.1992 e D.P.R. n. 495 del 16.12.1992).
Apposite aree da destinare a parcheggio privato, in conformità ai disposti della Legge n. 122/1989 e s.m.i., dovranno essere realizzate per le parti in ampliamento degli edifici esistenti.
Tutti gli interventi dovranno essere redatti ai sensi del D.M. 11.3.1988 recante Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, lesecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione di cui al punto C) - Opere di fondazione - e delle relative Norme tecniche per terreni e fondazioni - Istituzioni applicative di cui alla Circ. LL.PP. 24.9.1988 n. 30483.
Dovranno essere mantenute inedificate le fasce di 25 mt. dal piede esterno degli argini dei Rii del Piano e Abramo, in applicazione delle disposizioni relative alle fasce di rispetto dei corsi dacqua di cui al punto c) dellart. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i.".
Art. 8.5 - Aree produttive commerciali di nuovo impianto (C)
- Al 1º comma, dopo le parole ___ 50% della dotazione minima precedente, si aggiunga il seguente comma:
Per le attività commerciali al dettaglio con superficie di vendita superiore i 400 mq. devono essere osservati gli standard relativi al fabbisogno dei parcheggi pubblici stabiliti al 1º comma pto 3 e 2º comma dellart. 21 della L.R. 56/77, così come modificata ai sensi della L.R. 12.11.1999, n. 28 Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del Decreto Legislativo 31.3.1998, n. 114".
- Al 2º comma, dopo le parole ___ art. 26 della L.R. n. 56/77 e s.m.i. aggiungere le parole così come modificata ai sensi della L.R. 12.11.1999, n. 28".
Art. 9 - Interventi su edifici su interesse storico-ambientale-paesaggistico
- Lultimo comma: tutti gli interventi ___omissis___ n. 56/77 e s.m.i." si intende sostituito con il seguente: tutti gli interventi che richiedono la concessione edilizia dovranno essere sottoposti al parere della Commissione Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali di cui allart. 49 della L.R. 56/77 e s.m.i. conformemente a quanto previsto nel disposto dellart. 13 della L.R. 3.4.1989 n. 20".
Art. 11 - Interventi nelle aree soggette a vincolo o fasce di rispetto
- punto 1 - Aree ricadenti allinterno del vincolo idrogeologico ed aree boscate
3º comma: aggiungere dopo ___ lequilibrio idrogeologico: ogni intervento la seguente frase", ivi compresi quelli di cui allart. 7 del R.D. 30.12.1923 n. 3267".
- punto 2, lettera a) - Aree ricadenti in ambito di P.T.O., P.di A.
1º comma: sostituire le norme del PTO prevalgono con le norme del PdA prevalgono;
2º comma: dopo In ambito di P.T.O. aggiungere e P.dA.;
2º comma: trattandosi di una attività non estrattiva, così come dichiarato nella relazione di C.D. alle Osservazioni Regionali, la terminologia cava risulta essere impropria; si intende perciò sostituirla con la dicitura impianto;
2º comma, 3º punto: stralciare di P.t.O. e;
2º comma: al termine aggiungere in seguente 4º punto - Per le parti del territorio comunale ricadenti in ambito di P.T.O. nella zona A2, in caso di difformità tra la normativa delle zone agricole di P.R.G.C. e la normativa del P.T.O. valgono il combinato disposto delle prescrizioni riportate allart. 2.5 nonchè allart. 2.8 (tabella riepilogativa) delle N.T.A. del P.T.O.;
2º comma: aggiungere il seguente 5º punto: Si intendono normati il percorso storico accertato" ed i percorsi di fruizione presenti nel territorio comunale, secondo quanto prescritto allart. 3.7.4 comma 2 e 3 delle N.T.a. del PTO e PdA.".
Si intendono normati i principali corridoi ecologici ed il reticolo ecologico minore presenti nel territorio comunale secondo quanto riportato allart. 3.3 delle NTA del PTO e PdA.
- punto 2, lettera b) - Aree ricadenti in ambito di P.S.F.F.
- sostituire 04/07/98" con 24/07/98";
- aggiungere quale ultimo comma la seguente precisazione: Indipendentemente dalle indicazioni grafiche delle tavole di Piano, si intendono vigenti le delimitazioni riportate sui fogli n. 156 sez.I - Chivasso e n. 157 sez. IV - Crescentino del P.S.F.F..
- punto 3 - Aree vincolate alle limitazioni e condizioni di utilizzo imposte dal Settore Prevenzione del Rischio Geomorfologico, Meteorologico e Sismico della Regione Piemonte
- aggiungere la seguente precisazione: Lelaborato Relazione Geologico Tecnica deve intendersi rielaborato in funzione dei pareri del Settore Geologico Regionale del 27.8.96 e 27.11.97 e delle modifiche introdotte in fase di controdeduzioni della Variante Generale;
- aggiungere la precisazione: Il parere geologico regionale del27.8.1996 detta inoltre precise prescrizioni per altre interessate dalla variante al P.R.G.I. ed ulteriori prescrizioni generali alle quali occorre fare riferimento.
Art. 12.1 - Edifici residenziali esistenti in zona agricola ed in zona residenziale
Aggiungere il seguente comma: Per tali tipi di edifici occorre richiamare esclusivamente le disposizioni corrispondenti alle zone AR dellart. 7.2, 6º comma..
Art. 12.2 - Edifici destinati ad attività artigianali o industriali ubicati in zona agricola
- punto 2): per tali tipi di edifici occorre richiamare esclusivamente le disposizioni corrispondenti alle zone AR dellart. 7.2 comma 5, punto 1).
- punto 3): sostituire il titolo Attività produttiva di lavorazione ___ con il seguente: Area di ripristino ambientale destinata attualmente ad attività produttiva di lavorazione ___.
3º comma:
- sostituire del P.T.O. con del Piano dArea;
- sostituire senza previsione di con escludendo ogni;
- sostituire allestinzione con alla cessazione dellattività in atto;
- stralciare la parola eventualmente;
- Aggiungere il seguente 4º comma: Nellarea in questione, ricadente in zona N1 del P.d.A. (di primario interesse naturalistico), alla cessazione dellattività produttiva di lavorazioni inerti devono essere ripristinate le condizioni di naturalità ambientale.
Art. 13bis - Aree ricadenti nelle fasce di rispetto dei corsi dacqua
- E stralciato il 1º comma.
- Al 2º comma, dopo le parole ___ attuale assetto geometrico del corso dacqua, è aggiunto il seguente comma:
Le disposizioni del comma precedente relative alle riduzioni delle fasce di rispetto del Rio Grande di Lauriano, indipendentemente dalle indicazioni cartografiche riportate sulle Tavole di PRG, non si applicano in assenza delle integrazioni ed approfondimenti delle indagini di cui alla nota Prot. n. 2465/25.3 del 21.8.2000 del Settore Regionale OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico, e comunque in carenza di un positivo parere dello stesso Settore. Qualora le conclusioni dellindagine o del Parere differissero da quanto riportato nelle tavole e nella normativa di Piano, dovrà essere redatta una specifica variante di adeguamento del PRG ai sensi dellart. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i.
Scheda quantitativa delle aree residenziali
- Area di piano AC1: sostituire la SF in progetto totale 10510" con il dato 5502".
- punto N.B.: sostituire il valore 100" dellindice volumetrico abitativo medio con il valore 120".
2.9 Cartografia
- Indipendentemente da quanto riportato in cartografia, le fasce di rispetto dei corsi dacqua minori devono essere ricondotte a metri 25.
Tav. 3V in scala 1:5.000
- In legenda sostituire Cava per lavorazione inerti _(no estrazione) con la seguente denominazione area di ripristino ambientale destinata attualmente ad attività produttiva di lavorazione inerti.
Tav. 4AV - Nucleo di più antica formazione - Lauriano - in scala 1:1.000 (adottata con D.C. 26/99)
- Nella legenda deve intendersi stralciata (modifica P.T. totale e sagoma).
Tav. 4CV in scala 1:2.000, Tav. 3V in scala 1:5.000
- La superficie dellarea a servizi pubblici esistenti ed in progetto SP5 deve essere ricondotta a quella riportata sugli estratti della Tav. 57 Area Conrado in scala 1:2.000 e Tav. 14 in scala 1:5.000 della Variante strutturale al P.R.G.I. vigente approvata cond.G.R. n. 14-29388 in data 21.2.2000.
- Si intende riportato graficamente il percorso storico accertato individuato sulle Tavv. 12 e 13 del P.T.O.
- Deve intendersi stralciata la strada ad W della SP1 (di collegamento alla ex area Assa).
- Si intendono graficamente riportati i reticoli ecologici minori individuati sulle tav. 12 e 13 del PTO
- Si intende riportata larea a Parco del Po.
Tav. 4DV in scala 1:2.000
- Si intende inserita cartograficamente la sigla AR 15 erroneamente stralciata in sede di controdeduzioni.
- La porzione dellarea APC ad Est, aggiunta in fase di controdeduzioni e ricadente nella classe IIIa Aree inedificate inidonee a nuovi insediamenti della Circolare PGR dell8.5.1996 n. 7/LAP, si intende stralciata e ricondotta alla destinazione agricola.
Cartografia in generale
- Si intendono riportati i confini del PTO e del P. di A. del Po.
- Conformemente a quanto riportato ai punti 2.3 e 2.10 della presente Relazione e indipendentemente da quanto riportato in cartografia, le fasce di rispetto dei corsi dacqua minori devono essere ricondotte a metri 25.
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 68 - 1781
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Seconda Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunità Montana della Langa Astigiana Val Bormida interessante unicamente il Comune di Olmo Gentile (AT). Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la 2^ Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunità Montana della Langa Astigiana Val Bormida, relativa al solo Comune di Olmo Gentile (AT) e dallo stesso adottata e successivamente modificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 8 in data 17.2.1999, n. 14 in data 28.7.1999 e n. 7 in data 28.6.2000, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali della Variante, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nellallegato documento A in data 7.11.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla 2^ Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente della Comunità Montana della Langa Astigiana Val Bormida, relativa al solo Comune di Olmo Gentile, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazioni consiliari n. 8 in data 17.2.1999 e n. 14 in data 28.7.1999, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Norme di Attuazione
- Elab. - Note illustrative
- Elab. - Integrazioni geologiche relative allarea in cui sono previsti i nuovi insediamenti
- Elab. - Tabelle di zona
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. 1 - Progetti provinciali approvati relativi ad interventi di sistemazione e nuova costruzione di opere viabilistiche di livello provinciale
- Tav. T.1 - Seconda variante comunale, in scala 1:25000
- Tav. T.2 - Seconda variante comunale, in scala 1:5000
- Tav. T.3 - Seconda variante comunale, in scala 1:2000
- Tav. T.4 - Seconda variante comunale, in scala 1:1000
- deliberazione consiliare n. 7 in data 28.6.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Tabelle di zona
- Elab. - Norme di Attuazione
- Tav. T.2 - Seconda variante comunale, in scala 1:5000
- Tav. T.3 - Seconda variante comunale, in scala 1:2000
- Tav. T.4 - Seconda variante comunale, in scala 1:1000.
(omissis)
Allegato
Modifiche di introduzione ex officio ai sensi dell11º comma art. 15, L.R. 56/77 e s.m.i.
Sulla TAV. T 4, sc. 1:1000
La legenda è integrata con la seguente dizione:
La classificazione delle zone A e delle adiacenti superfici a spazi pubblici è quella rappresentata sulla TAV. T 3 in scala 1:2000"
Sulla scheda di zona (stralcio): Tabella Area = A 1.3
La disposizione che recita Possibilità di ampliamento sulle ___omissis___ le disposizioni previste dallart. 22 della L.R. 56/77" è sostituita dalla seguente:
Conseguentemente alle indicazioni formulate nella nota n. PS/559/5152/6269 del 29.7.1997 della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte, a tutela dellimmagine autenticata del Castello e per giusto equilibrio progettuale, i limiti dimensionali degli ampliamenti delle fabbriche dellarea A 1.3 di centro storico, eventualmente previsti nel contesto del Piano di Recupero saranno stabiliti dal vincolante parere della citata Soprintendenza e dovranno riguardare funzioni organiche alla destinazione duso principale.
Il Piano di Recupero determinerà lobbligo di verifica degli standards di cui allart. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i. ed il conseguente reperimento degli spazi pubblici preferibilmente, nelle aree adiacenti in tal senso destinate dal P.R.G.C.M."
E stralciata la dizione relativa alla destinazione duso non ricompresa tra quelle originariamente inserite in questa Variante, che recita:
attività alberghiera.
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 69- 1782
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Rive (VC). Variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, riferita unicamente al Comune di Rive, in provincia di Vercelli, dallo stesso adottata e successivamente rettificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 16 in data 18.12.1997, n. 6 in data 1.6.1998, n. 8 in data 24.2.2000 e n. 13 in data 22.6.2000, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali, dellulteriore modificazione specificatamente riportata nellallegato documento in data 24.11.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione costituente la variante n. 2 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente, riferita unicamente al Comune di Rive e dal medesimo adottata, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazioni consiliari n. 16 in data 18.12.1997 e n. 6 in data 1.6.1998 (questultima comprensiva dellelaborato Elaborati integrativi alla Relazione geologico-tecnica), esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. A - Relazione
- Elab. - Relazione geologico - tecnica
- Elab. B - Estratto norme tecniche di attuazione
- Tav.8/1V/a- Stato di fatto, in scala 1:2000
- Tav.8/1V/b- Raffronto, in scala 1:2000
- Tav.8/1V/c- Variante, in scala 1:2000
- deliberazioni consiliare n. 8 in data 24.2.2000 e n. 13 in data 22.6.2000, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione Illustrativa
- Elab. - Relazione Geologica
- Tav.8/1V/c- Variante, in scala 1:2000.
(omissis)
Allegato
Modifiche introdotte ex officio
Tav. n. 81/1 V/C Sviluppi del PRG - Aree e tipi di intervento
- modificare la nota K riportata nella legenda nei seguenti termini:
K - lattuazione dellopera pubblica prevista - comunque compatibile con i disposti di cui allart. 27 della L.R. 56/77 relativi ai vincoli cimiteriali - dovrà avvenire su un rilevato di almeno m. 1.00 rispetto alloriginario piano di campagna.
Larea è inserita in classe IIIb che impone la realizzazione di interventi di riassetto territoriale: nella fattispecie questi possono ricondursi a pulizia degli alvei, drenaggi e/o realizzazione di rilevati. Tali interventi potranno essere eseguiti direttamente dallEnte Pubblico e/o da questi condivisi ed approvati.".
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 70- 1783
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Frabosa Sottana (CN). Approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi dellart. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Frabosa Sottana (CN), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 41 in data 1.8.1998 e n.1 in data 24.1.2000, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nellallegato documento A in data 13.11.2000, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART.2
La documentazione costituente il Piano Regolatore Generale del Comune di Frabosa Sottana, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 41 in data 1.8.1998, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. - Norme di Attuazione e Tabelle di Zona
- Elab. - Osservazioni e Controdeduzioni
- Elab - Relazione geologico-tecnica con allegate appendici cartografiche:
- Tav. - Carta Geoidrologica, in scala 1:10.000
- Tav. - Carta Geologico-Strutturale, in scala 1:10.000
- Elab - Relazione geologico-tecnica. Allegato A
- Tav. - Carta geomorfologica dei dissesti e della dinamica fluviale, in scala 1:10.000
- Tav. - Carta della localizzazione probabile delle valanghe , in scala 1:10.000
- Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10.000
- Tav. B2 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. B3 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. B4/a - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. B4/b - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. B5/a - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B5/b - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B5/c - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Artesina, in scala 1:2.000
- Tav. A 1.0 - Stato attuale. Destinazioni aree ed edifici. Legenda, in scala 1:2.000
- Tav. A 1.1 - Stato attuale. Destinazioni aree ed edifici. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. A 1.2 - Stato attuale. Destinazioni aree ed edifici. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. A 1.3 - Stato attuale. Destinazioni aree ed edifici. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. A 1.4 - Stato attuale. Destinazioni aree ed edifici. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. A 1.5 - Stato attuale. Destinazioni aree ed edifici. Artesina, in scala 1:2.000
- Tav. A 2.0 - Stato attuale. Epoca di costruzione edifici. Legenda, in scala 1:2.000
- Tav. A 2.1 - Stato attuale. Epoca di costruzione edifici. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. A 2.2 - Stato attuale. Epoca di costruzione edifici. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. A 2.3 - Stato attuale. Epoca di costruzione edifici. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. A 2.4 - Stato attuale. Epoca di costruzione edifici. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. A 2.5 - Stato attuale. Epoca di costruzione edifici. Artesina, in scala 1:2.000
- Tav. A 3.0 - Stato attuale. Urbanizzazione e servizi. Legenda, in scala 1:2.000
- Tav. A 3.1 - Stato attuale. Urbanizzazione e servizi. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. A 3.2 - Stato attuale. Urbanizzazione e servizi. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. A 3.3 - Stato attuale. Urbanizzazione e servizi. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. A 3.4 - Stato attuale. Urbanizzazione e servizi. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. A 3.5 - Stato attuale. Urbanizzazione e servizi. Artesina, in scala 1:2.000
- Tav. A 4 - Analisi dello stato attuale, in scala 1:5.000
- Tav. B 0 - Progetto P.R.G.. Legenda, in scala 1:2.000
- Tav. B 0.1 - Progetto P.R.G.. Legenda, in scala 1:1.000
- Tav. B 1 - Progetto P.R.G.. Territorio comunale, in scala 1:5.000
- Tav. B 2 - Progetto P.R.G.. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. B 2.1 - Progetto P.R.G.. Capoluogo - dettaglio centro antico, in scala 1:1.000
- Tav. B 3 - Progetto P.R.G.. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. B 3.1 - Progetto P.R.G.. Miroglio - dettaglio centro antico, in scala 1:1.000
- Tav. B 4 - Progetto P.R.G.. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. B 5 - Progetto P.R.G.. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B 6 - Progetto P.R.G.. Artesina, in scala 1:2.000
- Tav. B 7 - Planimetria sintetica di piano, in scala 1:25.000
- deliberazione consiliare n. 1 in data 24.1.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione integrativa
- Elab. - Norme di Attuazione e Tabelle di Zona
- Elab. - Relazione geologico-tecnica integrativa
- Tav. B 1 - Progetto P.R.G.. Territorio comunale, in scala 1:5.000
- Tav. B 2 - Progetto P.R.G.. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. B 2.1 - Progetto P.R.G.. Capoluogo - dettaglio centro antico, in scala 1:1.000
- Tav. B 3 - Progetto P.R.G.. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. B 4 - Progetto P.R.G.. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. B 5 - Progetto P.R.G.. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B 6 - Progetto P.R.G.. Artesina, in scala 1:2.000
- Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10.000
- Tav. B2 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Capoluogo, in scala 1:2.000
- Tav. B3 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Miroglio, in scala 1:2.000
- Tav. B4/a - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. B4/b - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Gosi-Chiasse, in scala 1:2.000
- Tav. B5/a - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B5/b - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B5/c - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Prato Nevoso, in scala 1:2.000
- Tav. B6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica. Artesina, in scala 1:2.000.
(omissis)
Allegato
Elenco delle modifiche introdotte Ex Officio.
Modifiche cartografiche:
Nellarea residenziale denominata R5 1c in località Prato Nevoso, si intendono stralciate dalla cartografia di progetto di P.R.G.C. le individuazioni della sagoma indicativa edifici in progetto.
Modifiche normative:
- Art. 8 - Interventi edilizi e loro definizioni
- punto 4.2 - C2) Risanamento conservativo (R.C.) - al punto Elementi strutturali il testo e di quelle relative ____dingombro degli stessi si intende stralciato.
- punto 5.1 - D1) Ristrutturazione edilizia interna o di tipo A (R.I) - al punto Impianti tecnologici ___ si intendono stralciate le parole analogamente a quanto ammesso al punto 4.2 precedente.
- punto 7 - F) Ampliamento e Sopraelevazione - 2º comma - il riferimento al comma 4.2" si intende stralciato. Al termine del testo del punto 7, si intendono inserite le seguenti parole: Valgono comunque i disposti contenuti allart. 9 del D.M. 1444/68".
- Art. 10 - Aree a prevalente destinazione residenziale: destinazioni duso.
- punto 7 - al termine del testo si intendono aggiunte le seguenti parole: nel rispetto della L.R. n. 28 del 12.11.1999"
- Art. 11 - R1 - Aree di interesse storico - artistico - ambientale.
- punto 16 - il riferimento al comma 4.2" del precedente art. 8 si intende stralciato.
- Art. 13 - R3-R4-R5- Aree a capacità insediativa esaurita o residua di recedente edificazione, di completamento e di nuovo impianto.
- punto 3, lettera g) - il testo: per gli edifici____le altezze preesistenti si intende integrato con laggiunta, di seguito, delle parole solo in caso di ristrutturazione totale.
- Art. 18 - E - Aree agricole
- punto 4 - la frase: a distanze inferiori ___distanze in atto si intende stralciata.
- punto 9 - lettera a) - dopo le parole: a servizio dei fondi si intende inserito il seguente testo: (con superficie unitaria di proprietà non inferiore a mq. 5.000)
- Art. 20 - Comprensorio sciabile
- punto 3 - sostituire le parole del testo: Variante parziale con le parole: Variante strutturale. Concludere il testo del punto 3 con le seguenti parole: La realizzazione di dette strutture dovrà comunque intendersi subordinata a specifiche indagini geologiche.
- Art. 29 - Aree e norme speciali
- punto 4 - si intendono sostituiti i parametri tecnici tre piani e mt. 9.30" rispettivamente con due piani" e mt. 7.50".
- punto 7 - secondo capoverso - dopo la parola torrente si intendono inserite le seguenti parole e a specifica perizia strutturale; dopo le parole sicurezza del sito si intendono inserite le seguenti parole e delle strutture. A completamento del testo del punto 7 si intende inserito il seguente testo: E ammessa la ricomposizione volumetrica (non superiore a quella attualmente definita) con unaltezza massima pari a tre piani fuori terra.
- punto 14 - dopo le parole nella tabella di zona completare il testo con laggiunta delle seguenti parole e comunque nel rispetto dei limiti di cui al 2º comma, lettera a) dellart. 23 L.R. 56/77 e s.m.i..
- punto 15 - 3º comma, secondo capoverso - In conformità al parere della Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione, prot. n. 7977/206 del 3.10.2000, si intendono inserite le seguenti prescrizioni: In fase di predisposizione dello strumento urbanistico esecutivo (obbligatorio) dellarea R.5.1.b dovranno essere approfondite preventivamente le indagini nel substrato verificando la presenza di cavità nel sottosuolo perlomeno fino alla profondità di mt. 15. Le risultanze degli approfondimenti di indagini, condotte anche ai sensi del D.M. 11.3.1988, dovranno:
a) stabilire come ed in quale misura si potrà edificare sulle aree in questione;
b) consentire la definizione della tipologia degli edifici da costruire, il loro dimensionamento nonchè le loro caratteristiche costruttive (fondazioni, ecc.___)".
- punto 17 - al termine della frase con lavvertenza ___ tre piani fuori terra si intende aggiunta la seguente prescrizione ed un numero massimo di piani fuori terra in elevazione dalla quota del piazzale esistente a monte, contenuta in due piani con un altezza massima non superiore a mt. 7.50".
- punto 18 - dopo la parola variante si intende inserita la parola strutturale, al termine del testo si intendono aggiunte di seguito le parole: E comunque ammessa leventuale demolizione senza ricostruzione.
- punto 19 - Norme specifiche per singole aree - aree P1.5 (tav. B4) - dopo le parole sui fabbricati esistenti si intende inserito il seguente testo da attuare con S.U.E.
Note alle tabelle di zona
- Ultima nota - dopo le parole abitazione e/o uffici si intendono inserite le parole e ad usi produttivi.
Nel testo delle N. di A. e delle Tabelle di Zona si intende stralciato ogni riferimento al volume in progetto realizzabile (ed alla conseguente capacità inseditativa) nellarea R5.1c.
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 90 - 1803
Avviso pubblico per la presentazione di progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per lanno 2000/2001. Prenotazione della somma di L.1.857.392.556.= sul cap. 11400 del Bilancio pluriennale 2000/2002 - anno 2001
Visti:
- la Legge 21 dicembre 1978, n. 845 Legge quadro in materia di formazione professionale e successive modificazioni;
- la Legge Regionale n. 63/95 del 13/4/95 Disciplina delle attività di formazione e orientamento professionale;
- lAccordo per il Lavoro, siglato tra Governo e Parti Sociali il 24 settembre 1996, che si prefigge, tra le altre, la finalità di istituire accanto allofferta universitaria un autonomo sistema di formazione superiore non in continuità rispetto alla scuola secondaria superiore, affermando una dimensione di alta professionalità tecnica, supportata da una forte valenza culturale, come ulteriore offerta rispetto alle lauree triennali;
- la Legge 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed Enti Locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa, in particolare lart. 21, che legiferando in materia di autonomia scolastica, finalizzata anche allampliamento dellofferta formativa da parte delle istituzioni scolastiche prevede percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dellabbandono e della dispersione scolastica, _ e, nellambito degli accordi fra le Regioni e lamministrazione scolastica, percorsi integrati fra i vari sistemi formativi nonché un coordinamento con il contesto territoriale per le diverse iniziative;
- la Legge 24 giugno 1997, n. 196 Norme in materia di promozione delloccupazione con la quale, tra le altre disposizioni, viene promossa la sinergia tra istruzione, formazione e politiche del lavoro. In particolare, lart. 17 è espressamente dedicato al riordino della formazione professionale quale strumento per migliorare la qualità dellofferta di lavoro, elevare le capacità competitive del sistema produttivo _ incrementare loccupazione prevedendo nuove modalità di certificazione e di riconoscimento delle competenze quali crediti formativi nellambito del sistema integrato di istruzione, formazione e lavoro documentabili nel libretto formativo;
- il Decreto Legislativo n. 469/97 Conferimento alle Regioni e agli Enti Locali di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, a norma dellart. 1 della Legge 15 marzo 1997, n. 59";
- il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997 n. 59", in particolare gli artt. 138 e 139;
- la Legge Regionale n. 41/98 del 14/12/98 Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia del mercato del lavoro;
- il documento La Formazione Tecnico - Professionale Superiore Integrata (FIS) approvato il 9 luglio 1998 dalla Conferenza Stato-Regioni unificata, trasmesso dal Ministero della Pubblica Istruzione con nota n. 5505/CF/10 del 31.08.98, che, ricollegandosi strettamente alle indicazioni espresse nellAccordo per il Lavoro, prevede tra le sue articolazioni anche listituzione di un nuovo canale di formazione non universitario denominato Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS) da realizzarsi in discontinuità con i percorsi scolastici, attraverso la predisposizione, da parte delle Regioni, di piani di sperimentazione per progetti pilota;
il Patto Sociale per lo Sviluppo e lOccupazione, siglato dal Governo e dalle Parti Sociali il 22 dicembre 1998, che prevede tra gli obiettivi di riforma e modernizzazione del sistema dellistruzione, della formazione professionale e della ricerca di operare in una logica di sviluppo e governo integrato di sistemi e, nello specifico, impegna il governo a costruire il nuovo sistema di formazione superiore integrato (FIS) sviluppando al suo interno il nuovo canale formativo IFTS, teso ad ampliare ed articolare fortemente lofferta formativa per quadri e tecnici a media ed alta professionalità, con forte base culturale, attraverso lintegrazione tra formazione, istruzione e lavoro, per un allineamento alle esperienze già operanti in altri paesi Europei;
il Patto per lo sviluppo del Piemonte siglato tra Governo, Regione Piemonte, Enti Locali e Parti sociali il 5/5/99, che annovera tra le sue strategie la realizzazione di un sistema formativo integrato con gli apporti della Scuola, della Formazione Professionale, dellUniversità e del sistema Lavoro;
il Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 7 ottobre 1998 con il quale viene istituito a livello nazionale il Comitato di progettazione, previsto al paragrafo 9 del documento FIS sopracitato, composto da rappresentanti del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, del Ministero dellUniversità e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, della Conferenza dei Presidenti e delle Regioni, della Conferenza Città ed Autonomie Locali e delle Parti Sociali, con compiti di responsabilità di promozione, indirizzo, coordinamento e valutazione della formazione tecnico-professionale superiore;
- la Legge 18 dicembre 1997, n. 440, art. 1 comma 1, che istituisce il Fondo per larricchimento e lampliamento dellofferta formativa e per gli interventi perequativi che è destinato tra laltro alla realizzazione di iniziative di formazione post-secondaria non universitaria, allo sviluppo della formazione ricorrente_attraverso interventi integrati";
- la direttiva applicativa n. 180/99 della legge 440/97 sopra citata;
- le delibere CIPE del 14 aprile 1998 n. 32, 25 maggio 1998 n. 42 e 15 febbraio 2000 n. 14 che integrano il fondo previsto dalla L. 440/97 per il finanziamento dei piani regionali dei progetti IFTS per lanno 2000/01;
- la nota inviata dal Ministero della Pubblica Istruzione in data 7/11/2000 prot. n. 3960/CF/10, con la quale si trasmette il piano di riparto delle risorse finanziarie nazionali stanziate a favore delle Regioni per il corrente esercizio finanziario dalla Legge n. 440/97 e dal CIPE, sulla base dei criteri deliberati allunanimità dal Comitato di progettazione FIS, tenuto conto delle determinazioni assunte dal Coordinamento degli Assessori alla formazione professionale, destinando per la Regione Piemonte L. 4.333.915.965 (pari a Euro 2.238.280,8);
la Legge 17 maggio 1999, n. 144 Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi alloccupazione e della normativa che disciplina lINAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali, in particolare lart. 69 che istituisce, nellambito del sistema di formazione integrata superiore (FIS), il sistema dellistruzione e formazione tecnica superiore IFTS;
la D.G.R. del Piemonte n. 39 - 27491 del 31/5/99 Costituzione del Comitato Regionale di Programmazione, Promozione, Monitoraggio e Valutazione per la gestione dei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS);
che il Comitato Regionale IFTS del Piemonte ha approvato il documento Proposta per la definizione delle linee programmatiche IFTS per lanno formativo 2000/2001, nella quale venivano individuati i Comparti, le Aree professionali e le Figure professionali dei percorsi IFTS 2000/01;
preso atto dellAccordo sancito dalla Conferenza Unificata Stato - Regioni nella seduta del 14/9/2000 (pubblicato sulla G.U. del 28/9/2000 n. 227) in cui si approvano:
il Documento tecnico per la programmazione dei percorsi IFTS per lanno 2000/01 e delle relative misure di sistema;
Allegato A - Nota operativa per la progettazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore;
Allegato A1" - Glossario";
Allegato A2" - Classificazione delle professioni fino al terzo digit - Estratto da ISTAT metodi e norme serie C - n. 11 (ed. 1991)";
Allegato A3" - Classificazione delle attività economiche - Estratto da ISTAT metodi e norme serie C - n. 11 (ed. 1991)";
Allegato B - Schema di disciplinare per i bandi regionali;
Allegato C - Scheda sintetica del Piano di programmazione regionale;
Allegato D - Formulario per la presentazione dei progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) 2000/01";
tenuto conto che i documenti sopra citati costituiscono comune riferimento e sostegno metodologico per la progettazione 2000/01, per i soggetti che si candidano al presente avviso;
ritenuto opportuno, per le considerazioni sopra esposte, dare avvio ad una ulteriore fase sperimentale dei corsi IFTS per lanno 2000/01 e procedere allapprovazione di un avviso pubblico per la presentazione di progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore le cui disposizioni sono contenute nellAllegato 1", parte integrante e sostanziale del presente atto;
dato atto che alla finanziabilità dei progetti candidati al presente avviso concorreranno L. 4.333.915.965 di risorse statali (pari a Euro 2.238.280,8); L. 1.857.392.556 di risorse autonome regionali (pari a Euro 959.263,2); L. 5.000.000.000 di fonte comunitaria, POR obiettivo 3, misura C3 (pari a Euro 2.582.284,5) per un importo complessivo di L. 11.191.308.521 (pari a Euro 5.779.828,5);
sentito il parere del Comitato Regionale IFTS e del Segretariato per la Formazione e lOrientamento professionale riuniti nella seduta del 13/12/2000.
Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, unanime,
delibera
di approvare l"Avviso pubblico per la presentazione di progetti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per lanno 2000/2001" di cui allAllegato 1", parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
di dare atto che alla finanziabilità dei progetti contribuiranno risorse regionali, comunitarie e statali per un complessivo di Lire L. 11.191.308.521 (pari a Euro 5.779.828,5), così ripartite:
L. 1.857.392.556 di risorse autonome regionali (pari a Euro =1857392556/1936,27 959.263,2§) corrispondenti al 16,6% del finanziamento complessivo, che afferiscono al Cap. 11400 del Bilancio pluriennale 2000/2002 - anno 2001;
L. 5.000.000.000 (pari a Euro _ =5000000000/1936,27 2.582.284,5§), derivanti dal POR, obiettivo 3, misura C3, corrispondenti al 44,7 % del finanziamento complessivo;
L. 4.333.915.965 di risorse statali (pari a Euro _ =4333915965/1936,27 2.238.280,8§) corrispondenti al 38,7 % del finanziamento complessivo che afferiscono alla Legge n. 440/97 e alle Delibere CIPE 15/2/2000 n. 14, 14/4/98 n. 32 e 25/5/98 n. 42;
3) di prenotare, a favore della Direzione Formazione Professionale - Lavoro, la somma di L.1.857.392.556.= per il finanziamento di cui sopra;
4) di stabilire che lesame per lapprovazione dei progetti di cui allAllegato 1", parte integrante del presente atto, venga attuato da un gruppo di valutazione interno alla Direzione Formazione Professionale - Lavoro, composto da dirigenti e funzionari appartenenti ai Settori Attività Formativa", Standard formativi, Qualità e Orientamento Professionale, Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro e aperto alla collaborazione delle Province;
che il Direttore Regionale FPL provvederà con propria determinazione allapprovazione della graduatoria dei progetti selezionati dal gruppo di valutazione nel rispetto dei criteri di osservanza indicati nellAllegato 1;
6) di stabilire che con riguardo alla gestione, controllo e rendicontazione delle iniziative approvate, i soggetti beneficiari e gestori dei finanziamenti pubblici faranno riferimento alle disposizioni di dettaglio contenute nel documento approvato con determinazione dirigenziale n. 916 del 31/10/2000, e successive integrazioni.
(omissis)
Allegato (Fare riferimento al file PDF)
Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2000, n. 108 - 1821
Eventi alluvionali dellautunno 2000 - Approvazione piano generale degli interventi di ricostruzione di competenza regionale ai sensi dellart. 1 dellordinanza del Ministro dellInterno con delega alla protezione civile n. 300 del 18.10.2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1) E approvato il piano generale di ricostruzione di competenza regionale di cui allart. 1 dellordinanza del Ministro dellInterno con delega alla protezione civile n. 3090/2000, in dipendenza degli eventi alluvionali dellautunno 2000, allegato quale parte integrante al presente atto.
2) Il presente piano, prima della sua attuazione operativa, sarà inviato, per la prevista presa datto, al Dipartimento della protezione civile.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 21 dicembre 2000, n. 1 - 1824
Agevolazioni tariffarie sulle linee extraurbane ed urbane finanziate dalla Regione Piemonte ai sensi della L.R. 4 gennaio 2000 n. 1
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di riconfermare le categorie di utenti ai fini delle agevolazioni di libera circolazione di cui alle precedenti DD.G.R. n. 58-8267 del 14.10.1986, n. 38-12800 del 28.4.1987 e n. 107-18324 del 14.9.1992 estendendone la validità oltrecché alle linee extraurbane anche a quelle urbane finanziate ex L.R. 1/2000 per il biennio 2001/2;
- di prorogare a tutto lanno 2001, in considerazione della ristrettezza dei tempi a disposizione e al fine di non creare situazioni disagevoli ai soggetti titolari di tessera di libera circolazione, la validità delle tessere già rilasciate sino al 31.12.2000; le medesime, dal 1.1.2001 hanno validità su tutte le linee extraurbane e urbane finanziate dalla Regione Piemonte;
- di approvare i fac simile di tessera di libera circolazione, con validità 2001/2002, di cui allAllegato che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
- di provvedere alla copertura dei minori introiti alle aziende tramite le risorse di cui al Cap. 14351 pari a L. 6.000.000.000= del Bilancio di Previsione 2001, attualmente allesame del Consiglio regionale, che sono ripartite ai Comuni e alle Province secondo i disposti di cui agli Accordi di Programma ex art. 9 L.R. 1/2000;
- di conferire le funzioni amministrative e finanziarie relative al rilascio delle tessere di libera circolazione di cui alla presente deliberazione agli Enti soggetti di delega di cui agli Accordi di Programma ex art. 9 L.R. 1/2000.
(omissis)
Allegato (Fare riferimento al file PDF)
Deliberazione della Giunta Regionale 21 dicembre 2000, n. 12 - 1835
Legge Regionale 24.1.2000 n.4 e s.m.i. Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici - Parziale rettifica della D.G.R.n. 58-1399 del 20.11.2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Vista la D.G.R. n. 58-1399 del 20.11.2000 con la quale è stata approvata la graduatoria degli Studi di Fattibilità dei Progetti unitari di intervento presentati ai sensi del Piano annuale di attuazione 2000, attuativo della Legge Regionale 24.1.2000 n.4 s.m.i. Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici, contenente altresì lindicazione circa il termine di presentazione dei Progetti unitari di intervento riferiti agli Studi di Fattibilità risultati idonei;
visto che, nel dispositivo della citata Deliberazione. n. 58-1399 del 20.11.2000, il termine ultimo di presentazione dei Progetti unitari di intervento è stato erroneamente indicato in 120 giorni dalla pubblicazione della graduatoria anziché in 90 giorni come peraltro stabilito al paragrafo 2.1 del Piano triennale degli interventi 2000-2002 attuativo della L.R. 4/2000 e s.m.i.;
ritenuto pertanto di dover rettificare, sulla base di quanto sopra, la precedente D.G.R. n. 58-1399 del 29.11.2000;
atteso inoltre che in sede di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della precedente D.G.R. n.58-1399 è stata omessa, per mero errore, la pubblicazione degli allegati alla stessa e che quindi si rende necessario ovviare a tale carenza in sede di pubblicazione del presente provvedimento; resta inteso di conseguenza che da tale nuova data decorrerà il termine di 90 giorni per la presentazione dei progetti unitari;
la Giunta regionale, con voti unanimi espressi nelle forme di legge
delibera
- di rettificare, secondo quanto esposto in premessa, la precedente deliberazione n. 58-1399 del 20.11.2000 fissando in 90 giorni anziché 120 giorni dalla pubblicazione della graduatoria approvata con la medesima deliberazione, il termine entro il quale i soggetti beneficiari devono presentare i Progetti unitari di intervento riferiti agli Studi di Fattibilità valutati idonei ai sensi del Piano annuale di attuazione 2000 attuativo della L.R. 24.1.2000 n.4 e s.m.i. Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici.
- di disporre la pubblicazione sul B.U., unitamente al presente provvedimento, degli allegati alla D.G.R.n. 58-1399, precisando che il termine di 90gg. per la presentazione dei Progetti Unitari di intervento decorre dalla data di pubblicazione dei predetti allegati.
(omissis)
La Deliberazione di Giunta Regionale 20 novembre 2000, n. 58 - 1399, relativa agli allegati di seguito riportati, è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 50 del 13 dicembre 2000, Parte I a pagina 98 (Ndr).
(Fare riferimento al file PDF)
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 4 - 1840
Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i. Comune di S. Stefano Belbo (CN). Variante n. 3 al Piano Regolatore generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Art. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n. 3 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di S. Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, adottata con deliberazione consiliare n. 25 in data 29.6.2000, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante al Piano, delle modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 14.12.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
Art. 2
La documentazione relativa alla Variante n. 3 al Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di S. Stefano Belbo, debitamente vistata, si compone di:
- Deliberazione consiliare n. 25 in data 29.6.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. A Relazione illustrativa comprensiva della Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. B Norme di attuazione
- Elab. Indagine geologico-tecnica - relazione tecnica ed allegati cartografici
- Elab. Controdeduzioni alle osservazioni
- Tav 1 PRGC vigente (stralcio) - in scala, 1:5000
- Tav. 2 PRGC in variante (stralcio) - in scala, 1:5000
- Tav. 3 PRGC vigente (stralcio) - in scala, 1:2000
- Tav. 4 PRGC in variante (stralcio) - in scala, 1:2000
- Tav. 5 Tavola della viabilità (stralcio) - in scala, 1:5000
- Tav. 6 Tavola della permeabilità e delle tipologie edilizie - in scala, 1:200.
(omissis)
Allegato
Elenco delle modifiche introdotte ex officio
Modifiche normative
Art. 39 bis:
- al termine del testo che recita Allinterno dellarea dovranno essere individuati ... parcheggi pubblici. si intende aggiunta di seguito lulteriore prescrizione Fatti salvi tali minimi, prima del rilascio della concessione dovrà comunque essere verificata la dotazione delle aree per servizi pubblici di cui alle lettere c) e d) del punto 1) del primo comma dellarticolo 21 della L.R. 56/77 e s.m.i. in relazione alla capacità turistico-insediativa prevista; tale dotazione dovrà essere reperita in massima parte presso la struttura turistico ricettiva, come stabilito dalla Variante 3, mentre per leventuale carenza di superfici che si dovesse riscontrare si dovrà verificare se la quantità di aree a servizi previste complessivamente dal Piano è tale da soddisfare comunque il fabbisogno necessario.;
- allultimo comma si intendono aggiunte di seguito le parole finali allinterno delle volumetrie già esistenti..
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 5 - 1841
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Riva Valdobbia (VC). Variante 96 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Art. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante 96 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Riva Valdobbia, in Provincia di Vercelli, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 33 in data 18.12.1997 e n. 33 in data 27.12.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento in data 23.11.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
Art. 2
La documentazione costituente, nella forma definitiva, la Variante 96 al Piano Regolatore Generale vigente, adottata e successivamente integrata e modificata dal Comune di Riva Valdobbia, debitamente vistata, si compone di:
Atti amministrativi
- Deliberazione Consiliare n. 33 in data 18.12.1997, esecutiva ai sensi di legge
- Deliberazione Consiliare n. 33 in data 27.12.1999, esecutiva ai sensi di legge
Elaborati tecnici
- Elab. - Allegato - A - Controdeduzioni ad osservazioni e ricorsi al Progetto preliminare della Variante 1996
- Elab. - Norme di Attuazione (integrate)
- Elab. - Tabelle di prescrizioni parametriche
- Elab. - Relazione
- Elab. - Indagine Geologico-tecnica - Relazione illustrativa
- Elab. - Indagine Geologico-tecnica - Relazione illustrativa integrazione
- Elab. - Controdeduzioni a osservazioni e ricorsi (con stralci cartografici di individuazione)
- Tav. - Allegato - A - Indicazioni delle variazioni conseguenti alla variante 1996 riportate sulla base del P.R.G.C. vigente - Tav. 7P 1:2000, in scala 1:2000
- Tav. n. 6P - Previsioni di Piano dellintero territorio comunale, in scala 1:5000
- Tav. n. 7P - Previsioni di Piano delle aree urbanizzate ed urbanizzande, in scala 1:2000
- Tav. n. 8P - Previsioni di Piano delle aree urbanizzate ed urbanizzande, in scala 1:2000
- Tav. n. 9P - Previsioni di Piano relative al Capoluogo, in scala 1:1000
- Tav. n. 10P - Previsioni di Piano delle aree urbanizzate ed urbanizzande, in scala 1:1000
- Tav. n. 10P - Previsioni di Piano delle aree urbanizzate ed urbanizzande, in scala 1:1000
- Tav. n. 11P - Previsioni di Piano delle Aree urbanizzate ed urbanizzande, in scala 1:1000
- Elab. n. 12P - Aree urbanizzate: definizione delle categorie di intervento edilizio, in scala 1:1000
- Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:5000
- Tav. - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:5000 - integrazione -
- Tav. - Carta Geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:5000.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio al testo delle NTA.
Art. 23 5º comma
- sostituire nella norma relativa allarea C2 i puntini di sospensione con le parole vicinale dellIsolello.
Art. 25
- introdurre quale ultimo comma la disposizione Nuove edificazioni o modifiche di destinazione duso degli edifici esistenti che comporteranno un aumento del carico antropico sono condizionate allesecuzione di opere di riassetto territoriale finalizzate alla minimizzazione del rischio. Tali interventi di carattere pubblico potranno essere valutati allinterno di un cronoprogramma. Gli ampliamenti, di cui al precedente punto d), dovranno essere realizzati dalla parte opposta rispetto al torrente Otro ovvero in aree rientranti geologicamente in classe II.
Art. 30 terzo comma
- aggiungere la prescrizione: Lo strumento urbanistico esecutivo dovrà contenere una relazione geologica-tecnica che definisca, a seguito di approfondite valutazioni della zona di accumulo del materiale di smarino di miniera, la stabilità delle scarpate esistenti in funzione del suo eventuale utilizzo futuro e le caratteristiche delle opere idrauliche previste al piede a protezione dellerosione del torrente Otro e del fiume Sesia.
Art. 30 ultimo comma
- sostituire la norma proposta con la seguente: Oltre alle aree a servizi suddette dovrà essere reperita una superficie corrispondente allo standard calcolato per luso terziario indicato nella tabella di prescrizione parametrica. Tale dotazione minima dovrà essere opportunamente incrementata, secondo quanto indicato nella suddetta tabella, al fine di permettere unefficace drenaggio del traffico veicolare in arrivo e permettere listituzione della funzione di vera e propria porta del comprensorio del Monte Rosa.
Art. 54 quale ultimo comma
- aggiungere le prescrizioni che recitano: La carta di Sintesi della Pericolosità Geomorfologica e dellidoneità allUtilizzazione Urbanistica di cui sopra è comunque da intendersi modificata come risulta dallo stralcio qui di seguito riportato relativamente alla parte del conoide del torrente Otro ed alla zona attualmente occupata dal campeggio.
(Fare riferimento al file PDF)
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 6 - 1842
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni - Comune di San Giorgio Canavese (TO) - Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Art. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di San Giorgio Canavese (TO), adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 4 in data 16.3.1999, n. 22 in data 9.6.1999 e n. 21 in data 12.5.2000, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 22.11.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
Art. 2
La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di San Giorgio Canavese, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazioni consiliari n. 4 in data 16.3.1999 e n. 22 in data 9.6.1999, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione illustrativa
- Elab. - Tabelle di analisi
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Tav. 19.1 - Infrastrutture: rete acquedotto, in scala 1:5000
- Tav. 19.2 - Infrastrutture: rete fognatura, in scala 1:5000
- Tav. 19.3 - Infrastrutture: rete illuminazione, in scala 1:5000
- Tav. 20 - Aree per servizi, in scala 1:2000
- Tav. 21 - Dinamica edilizia, in scala 1:2000
- Tav. 22 - Planimetria sintetica di piano, in scala 1:25000
- Tav. 23 - Assetto generale di piano, in scala 1:10000
- Tav. 24.a - Aree urbanizzate ed urbanizzande, capoluogo, in scala 1:2000
- Tav. 24.a - Aree urbanizzate ed urbanizzante, capoluogo, localizzazione delle osservazioni, in scala 1:2000
- Tav. 24.b - Aree urbanizzate ed urbanizzande, Cortereggio, in scala 1:2000
- Tav. 24.b - Aree urbanizzate ed urbanizzande, Cortereggio, localizzazione delle osservazioni, in scala 1:2000
- Tav. 24.c - Aree urbanizzate ed urbanizzande, zone industriali, in scala 1:2000
- Tav. 25 - Centro storico: tipi di intervento in scala 1:1000
- Elab. - Schema delle modifiche apportate dalla variante alle N.D.A. vigenti
- Elab. - Osservazioni al progetto preliminare
- Elab. - Relazione geologico tecnica
- Elab. - Relazione geologico tecnica sulle aree di nuova espansione urbanistica
- Tav. 1 - Carta geomorfologica, dei dissesti, della dinamica fluviale e del reticolato idrografico minore in scala 1:10000
- Tav. 2 - Carta dellacclività in scala 1:10000
- Tav. 3 - Carta Geoidrologica, in scala 1:10000
- Tav. 4 - Carta Litotecnica, in scala 1:10000
- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10000
- Tav. 6a - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica dettagliata a scala di piano, in scala 1:2000, Capoluogo
- Tav. 6b - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica dettagliata a scala di piano, in scala 1:2000, Cortereggio
- Tav. 6c - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica dettagliata alla scala di piano, in scala 1:2000, zone industriali
- deliberazione consiliare n. 21 in data 12.5.2000, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Controdeduzioni
- Elab. - Norme di Attuazione
- Tav. 23 - Assetto generale del piano, in scala 1:5000
- Tav. 24.a - Aree urbanizzate ed urbanizzande, Capoluogo, in scala 1:2000
- Tav. 24.b - Aree urbanizzate ed urbanizzande, Cortereggio, in scala 1:2000_
- Tav. 24.c - Aree urbanizzate ed urbanizzande, zone industriali, in scala 1:2000
- Tav. 25 - Centro storico: tipo di intervento, in scala 1:1000
- Elab. - Integrazione relazione geologico tecnica sulle aree di nuova espansione urbanistica - aree inserite o modificate in sede di progetto definitivo.
(omissis)
Allegato
Modificazioni ex-officio introdotte ai sensi dell11º comma dellart. 15 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i., per le motivazioni espresse nella relazione desame in data 22.11.2000.
Azzonamento
tavv. n. 23 (scala 1:10.000) e n. 24b (scala 1:2.000)
In frazione Cortereggio si intendono stralciate le aree RN7 ed RC45.
tavv. n. 23 (scala 1:10.000)
La delimitazione delle fasce imposte dal P.S.F.F. si intende sostituita con quella riportata nellallegato planimetrico n. 1)
Norme di Attuazione
quale Art. 1 bis - Nota esplicativa
inserire la norma: Il testo normativo che segue riproduce le molteplici disposizioni che governano gli usi e le trasformazioni del territorio comunale, così come si sono venute a configurare a seguito dellentrata in vigore del piano regolatore e della successiva variante.
Per mero errore di trascrizione non sono state riportate alcune modifiche, regolarmente operanti, introdotte con la D.G.R. 63 - 29042 del 25.10.93, di approvazione dello strumento urbanistico generale, che qui di seguito si intendono integralmente richiamate.
A maggiore specificazione le sopracitate omissioni riguardano gli articoli e le schede di zona contrassegnati nella originaria stesura approvata con i numeri e le sigle: 28/5ºc./P.to1/lett.h, 28/5ºc./P.to1/lett.i, 30/lett.g, 30/lett.h, 30/6ºc., 30/8ºc., 34/2° c., 35/2° c., 41/1ºc., 41 bis, 43/1ºc., 43/2ºc., 43 comma aggiunto, 44/4ºc., 47 bis, 51/1ºc.,/lett.a2, RC7, RN2, RN7, RN8; SP."
Art. 19 bis - Osservanza delle prescrizioni idrogeologiche
Quale ultimo comma si aggiunta la seguente norma: Ai sensi del 5º comma dellart. 8 del P.S.F.F., in via transitoria fino allavvenuta realizzazione delle opere programmate per la messa in sicurezza dellambito compreso in fascia C, delimitato dal limite di progetto, si applicano di norma le prescrizioni relativa alla fascia B..
Art. 28 - Aree a capacità insediativa esaurita (RE)
Nel testo del punto 2) relativo alle aree REb, il valore dellindice territoriale (I.T.) di 1 mc/mq si intende sostituito con 0,80 mc/mq.
Tabelle normative di zona
Tabella n. 8 - Aree produttive attrezzate di nuovo impianto - IN
Alla voce prescrizioni particolari sostituire il valore relativo al R.C. di 1/2" con il valore: 1/3".
Tabella n. 14 - Aree per attività commerciali - AC
Si aggiunga alla voce prescrizioni particolari la seguente frase: Larea AC3 si dovrà attuare con Concessione Convenzionata, che definisca le modalità di dismissione delle aree a servizi previste.
Tabella n. 15 - Aree terziarie per strutture ricettive - TP
Alla voce prescrizioni particolari si sostituisca il valore relativo allaltezza massima (per larea RP2) H=7m con H=4,00m.
Inoltre si integri la norma come segue: dopo le parole: ... lorda di pavimento, ..., si aggiunga la precisazione: così come la viabilità di accesso; quale ultima prescrizione si aggiunga la seguente frase: Lattuazione dellarea è subordinata a concessione convenzionata; la porzione darea ricompresa in classe geologica IIIB (nella carta di sintesi - tav. 6b) è inedificabile, pur concorrendo alla determinazione dei parametri edificatori..
(Fare riferimento al file PDF)
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 7 - 1843
Riapertura dei termini ed integrazione dei criteri e delle modalità per lerogazione dei contributi ai Comuni aventi titolo già disposti con D.G.R. n. 1 - 819 del 15.9.00
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di riaprire i termini per la presentazione delle domande per finanziare le verifiche di compatibilità idraulica ed idrogeologica dello Strumento Urbanistico effettuate dai Comuni individuati dallallegato n. 1 del PAI ed inseriti nelle classi di rischio R4 e R3, verifiche da effettuare in conformità con quanto disposto dalla circolare 7LAP;
di fissare come termine ultimo di presentazione il 28.2.2001;
di ammettere a contributo anche i Comuni, inseriti nelle classi di rischio R4 e R3, che abbiano ottenuto o richiesto contributi statali ai sensi della L. 35/95, per la riformulazione degli strumenti urbanistici a seguito dellalluvione del novembre 1994, o regionali ai sensi della L.R. 24/96 a condizione che il loro territorio sia stato danneggiato in maniera superiore al 30% come disposto dallart. 1 dellordinanza ministeriale n. 3095 del 23 novembre 2000; ovvero quei Comuni gravemente danneggiati come indicato nellart. 1 dellordinanza ministeriale n. 3096;
la situazione di cui sopra dovrà essere documentata dal Comune con apposita certificazione ed accertata dalla Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione con parere espresso nel termine di 60 giorni;
di stabilire che il contributo da erogare per le procedure di compatibilità idraulica ed idrogeologica sia concesso nella misura del 70% della spesa sostenuta calcolata nei preventivi di parcella redatti dai professionisti incaricati e muniti di parere di congruità emessi dai competenti Ordini professionali, esclusi gli oneri fiscali e previdenziali;
di gestire i finanziamenti con le seguenti modalità:
a) presentazione delle domande, entro il 28.2.2001 corredate dalla certificazione del Comune attestante la necessità di procedere alle verifiche di compatibilità idraulica ed idrogeologica dello Strumento Urbanistico previste dal PAI, dalla deliberazione di conferimento dellincarico e da dettagliati preventivi di parcella redatti dai professionisti incaricati e muniti di parere di congruità emesso dai competenti Ordini professionali;
b) erogazione di un contributo fino ad un massimo di L. 35.000.000 per Comuni inseriti nelle classi di rischio R4 ed R3.
Di erogare i contributi con le seguenti modalità:
ai Comuni classificati in R4 ed R3 un acconto pari al 50% del contributo concesso, alla presentazione della domanda, redatta e corredata della documentazione prevista dal punto a), e lerogazione del saldo dopo la certificazione del Comune attestante la conclusione e lesito delle verifiche effettuate;
di erogare in unica soluzione il contributo qualora il suo ammontare, calcolato con le modalità di cui sopra, non superi L. 15.000.000;
di prevedere, eccezionalmente, la possibilità di superare la soglia massima del contributo di cui al punto b), o di ammettere a contributo i Comuni inseriti nelle classi di rischio R2 e R1, come indicato in premessa;
di revocare i contributi concessi decorso il termine di 18 mesi dal provvedimento di concessione del contributo senza che il Comune abbia trasmesso al competente Settore Studi, Regolamenti e Programmi Attuativi in Materia Urbanistica nota informativa e rendiconto che documenti le spese sostenute.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 21 - 1857
L.R. 9 Maggio 1997 n. 21 - Sistema di Qualità e Certificazione - Contributi 1999 - Proroga per la presentazione della documentazione finale di cui allart. 20
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
per le considerazioni di cui in premessa
- il termine di 18 mesi dalla data di presentazione della domanda, previsto dallart. 4 dellallegato alla D.G.R. n. 63-27306 del 10 maggio 1999 per la presentazione della documentazione finale di spesa, è prorogato a 22 mesi.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 29 - 1864
Attuazione L.R. 44/2000 - Individuazione data di decorrenza delle funzioni trasferite e dei flussi finanziari necessari al loro svolgimento
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di stabilire nell1/1/2001 ovvero nella data di pubblicazione, se successiva, del D.P.C.M. relativo ai trasferimenti finanziari strumentali e di personale alle Regioni italiane, la data dellesercizio delle funzioni conferite agli Enti Locali con la L.r. 44/2000;
- di provvedere allindividuazione delle risorse per lattuazione delle predette normative regionali secondo quanto contenuto nei documenti allegati, dando atto che le stesse saranno successivamente valutate sotto il profilo della congruità, anche rispetto ai fondi trasferiti dallo Stato;
- di autorizzare, di norma fino al 31.12.2001, lavvalimento delle strutture regionali da parte degli Enti che lo richiedono per lesercizio delle funzioni trasferire, prevedendo già sin da ora che le stesse saranno esercitate senza oneri da parte degli enti che ne chiedono lattivazione;
- di prevedere altresì la stipula di specifiche convenzioni con gli Enti locali che lo richiedono, al fine di garantire una adeguata assistenza tecnico - amministrativa;
- di prevedere già, sin da ora, lattivazione di azioni di monitoraggio dei costi effettivi collegati allesercizio delle funzioni attribuite agli Enti locali, di tipo quadrimestrale/entro il 30/4, entro il 31/8, entro il 30/11), al fine di stabilire la congruità dei trasferimenti finanziari, delle risorse umane e dei beni strumentali; provvedendo alle necessarie eventuali integrazioni e adottando i provvedimenti conseguenti, che verranno sottoposti alla verifica nellambito della Conferenza Permanente Regione Autonomie Locali;
- di riconoscere fin dora un flusso aggiuntivo di L. 2 miliardi ai fini della copertura della spese di funzionamento che gli Enti locali dovranno affrontare, per lattuazione del decreto legislativo n. 112/98, dando atto che, su questo versante, occorrerà dare corso ad azioni di verifica della congruità delle stesse, tenuto conto del principio di cui alla legge finanziaria 2000 di non incremento della spesa pubblica;
- di dare atto che la predetta somma sarà destinata principalmente alle Province piemontesi, in quanto destinatarie di maggiori conferimenti di funzione;
- di autorizzare, già sin da ora, quale anticipazione, il versamento del 20% dellinsieme delle risorse finanziarie attribuite agli Enti locali, entro la data del 31.1.2001, necessarie per le prime incombenze gestionali, previa individuazione in seno alla Conferenza Permanente Regione autonomie locali delle modalità e criteri di ripartizione del flusso finanziario previsto;
- di provvedere, tramite le Direzioni regionali ad individuare i procedimenti concernenti funzioni e compiti conferiti agli Enti locali, non ancora esauriti, procedendo, previo accordo, alla loro consegna agli enti locali destinatari interessati e assicurando lavvalimento degli uffici regionali fino alla conclusione dei procedimenti stessi;
- lAmministrazione regionale si riserva di procedere al trasferimento di unità di personale da individuarsi con successivo provvedimento in luogo della monetizzazione di personale;
- di procedere alla formulazione degli emendamenti necessari al D.D.L. di approvazione del Bilancio di previsione 2001.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2000, n. 39 - 1874
Costituzione elenco idonei alla nomina a direttore generale di azienda sanitaria regionale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di prendere atto dei lavori della Commissione istituita per la verifica del possesso dei requisiti per linserimento nellelenco di idonei alla nomina a direttore generale di ASR con DGR n. 103-689 del 31.7.2000 quali risultano dai verbali indicati in premessa;
di costituire lelenco di idonei alla nomina a direttore generale di azienda sanitaria regionale come da Allegato facente parte integrate della presente deliberazione; tale elenco verrà aggiornato periodicamente a partire dallanno 2001 con le modalità stabilite da apposito provvedimento della Giunta regionale come previsto dalla DGR n. 103-689 del 31.7.2000.
(omissis)
Allegato
ELENCO IDONEI
COGNOME NOME LUOGO DATA NASCITA
AIMONE MASSIMO VEROLENGO 12.02.50
ANFOSSI RICCARDO CUNEO 17.11.46
ANSELMO CLAUDIO TORINO 12.06.54
ANTINOZZI ROBERTO VITERBO 25.03.45
ARENA FRANCESCO SAN REMO 06.08.57
AROSSA WALTER TORINO 19.02.50
BALDELLI MARGHERITA RIMINI 23.05.48
BALZARRO GIORGIO TORINO 17.06.56
BARABINO MAURO GENOVA 23.02.46
BARBANO PAOLO FRANCO CASALE M.TO 17.01.53
BARETTO VITTORIO GENOVA 30.09.54
BAZZOLI FRANCO PESCHIERA DEL GARDA 07.01.47
BELLAN BRUNO TORINO 05.06.34
BELLAVIA EMANUELE GENOVA 22.03.37
BEOLETTO SILVIO SAMPEYRE 08.10.36
BERETTA ROSARIO VERANO BRIANZA 16.07.48
BERGAMO RAFFAELE IMPERIA 07.02.46
BERGER GIUSEPPE PADOVA 04.05.36
BERTINARIA ALESSANDRO TORINO 22.04.53
BERTONE SERGIO CIRIE 25.03.46
BEZZAN LUIGI ESTE 31.12.42
BIGHETTI ENRICO TORINO 16.03.48
BOCCHINO ENRICO VERCELLI 31.07.41
BOLTRI FRANCESCO TORINO 08.02.39
BORRA COSTANZO NOVI LIGURE 14.06.42
BORSOTTI MARIO TORINO 03.08.51
BOSIA PIERFRANCO ASTI 04.12.46
BOVERI GIANLUIGI TORINO 01.01.37
BRACCO GUGLIELMO TORINO 20.11.50
BRAMBATI CLAUDIO BRA 09.04.47
BRESCIANO IVANO FOSSANO 20.03.54
BRIGNOGLIO VITTORIO CASALE M.TO 02.02.43
BRUNA LAURA GRAZIELLA RICALDONE 07.04.51
BRUSA ARTEMIO PRAROLO 23.04.51
BUONAIUTO ANTONIO PAGO DEL VALLO DI LAURO 4.05.40
CABELLA GIAN PAOLO VALENZA 29.06.44
CAFFARATTO ADALBERTO TORINO 09.02.50
CANDIDO MARIO ANGELO SULMONA 12.09.46
CANINO VITTORIO MONDOVI 20.11.39
CAPONE MARCO AFRAGOLA 15.06.49
CARBONE GIUSEPPE ANTONIO ROSSANO 02/06/45
CARCO FRANCESCO PAOLO REGGIO CALABRIA 11.10.40
CAROSIO PIER LUIGI QUARANTI 15.09.43
CARUSO GIOVANNI CATANIA 13.09.52
CASILE PAOLO BOVA MARINA 13.02.39
CAVAGLIANI LUIGI SORISO 23.02.41
CELLI BRUNO REGGIO CALABRIA 30.01.50
CIRAVEGNA RENATO GRUGLIASCO 16.11.42
COPPOLA NICOLO ALESSANDRO TORINO 07.07.42
CORRARELLO GIUSEPPE NICOTERA 10.01.44
COSTAMAGNA GIANPAOLO TORINO 31.01.41
COZZA GIUSEPPE MORANO CALABRO 01.03.39
CRAPARO CALOGERO SCIACCA 04.07.40
DE INTINIS GIUSEPPE PENNE 23.08.52
DE MAIO ANTIMO CAPUA 23.01.40
DEL GIUDICE CARMELO GEROCARNE 22.02.47
DI SANTO ANTONIO NAPOLI 19.06.47
ESTI MARIO NAPOLI 11.08.53
FABBRICATORE ANTONIO S. GREGORIO MAGNO 16.11.39
FARALDI ITALO TRIORA 01.01.34
FAVRETTO SERGIO CASALE M.TO 18.08.52
FERRARI GIUSEPPE CAMERI 01.12.37
FICO MIRANDA MINTURNO 23.10.53
FIORUCCI GIOVANNI CARLO CITTA DI CASTELLO 04.02.36
FLECCHIA MARIA TERESA MAGNANO 27.05.46
FLORIO SERGIO NAPOLI 04.05.44
FONTANA SANDRO VARESE 25.03.36
FORNERO GIULIO TORINO 18.04.55
FRASCISCO PAOLO TORINO 24.03.58
FRESCO MARINA TORINO 13.01.50
FRIGIONE CARMELO ROMETTA 31.10.48
GALANZINO GIUSEPPE TORINO 23.11.48
GALLO ALESSANDRA GORZEGNO 05.02.49
GENOCCHIO VINCENZO OVADA 01.07.45
GIANETTO LUIGI MAZZE 16.07.46
GIARDINO STANISLAO SOLOPACA 20.12.48
GIOIA VINCENZO CASTELLAMMARE DEL GOLFO 27.01.43
GIUNTA PAOLO NAPOLI 28.11.46
GIUSTI GIUSEPPE SANTA MARGHERITA LIGURE 19.11.42
GOBETTO MARIO BARTOLOMEO GASSINO 04.05.51
GONZALES GIUSEPPE BIANCO 13.01.41
GRANDO GIORGIO SERRA RICCO 14.08.43
GRASSO MANFREDI TORINO 23.07.45
GRILLO EUGENIA PANCALIERI 11.09.48
GROSSI IDA VOGHERA 23.02.54
IMBALZANO GIUSEPPE COSENZA 24.04.53
IODICE EMILIO NOVARA 25.06.51
LANTERI ANTONELLO ALBA 10.02.52
LAPENTA ANTONIO MARIA TORINO 10.11.49
LATINO GIOVANNI ORGOSOLO 02.07.57
LOMBARDO MARIO CERIGNOLA 15.04.53
LOSANO OTTAVIO LUSERNA S. GIOVANNI 16.09.47
LOVILI GIORGIO ROCCABIANCA 07.11.45
MACCHIOLO MARTINO SALUZZO 04.11.40
MAGGI ANTONIO TORINO 14.06.53
MALVICINI GIANNINO GARLASCO 26.12.35
MANCINI MAURIZIO GENOVA 21.04.35
MANICONE ANTONIO MATERA 21.07.43
MARCHI FABIO TORINO 19.01.55
MARINO CARLO NOVARA 08.11.48
MARTINY GIORGIO GENOVA 18.11.51
ster" SIZE="1">MASSA FERRUCCIO BOSCONERO 13.08.47
MASTRODOMENICO PASQUALE FOGGIA 05.06.50
MATRICARDI GIUSEPPE FRANCAVILLA AL MARE 14.06.53
MINIERI FERDINANDO NOLA 28/07/50
MOIRANO FULVIO QUILIANO 16.12.52
MOLINARI MARIO MERCATO SARACENO 03.10.38
MOMO LUIGI TORINO 09.05.42
MONCHIERO GIOVANNI CANALE 16.07.46
MONTESANTI FEDERICO ROMA 31.10.41
MORABITO FRANCESCO ALBA 09.05.50
MOTTA LUIGI GIGNESE 04.09.46
NICOLAI MARINO LA SPEZIA 03.12.45
NIGRO RICCARDO ROMA 20.12.43
ODASSO LUIGI NIZZA M.TO 15.04.49
PANARISI PIERINO RAFFADALI 29.04.52
PARACCHINO VALTER ASTI 16.09.46
PASCALE SILVANO CUNEO 27.09.43
PASINO MARIO SOLERO 03.09.44
PETRINI MARIO LUIGI MILANO 01.06.42
PIETRA CAMILLO PAVIA 18.08.44
PLASTINO VITO RIONERO IN VULTURE 14.06.51
PODNER KOMAROMY UGO VANARIA REALE 25.01.51
PONCINI DANILO TORINO 24.09.46
PONZETTI CLEMENTE TORINO 11.06.57
PORRETTO SIMONE LAZZARO GENOVA 20.03.56
POZZO ELVIRA BUTTIGLIERA DASTI 01.06.55
RABACCHI GRACE PHILADELPHIA (U.S.A.) 27.01.56
RABINO GIORGIO TORINO 20.09.49
RABINO FRANCO RIVOLI 26.03.48
RAMELLO ADRIANO CUNEO 02.09.38
RANIERI MARIA RENATA PAOLA TORINO 11.12.51
RAPETTI LUCIANO VISONE 15.03.48
RICCARDI BRUNO CRESCENTINO 06.03.55
RISSONE GIOVANNI TORINO 30.03.48
ROBOTTI EZIO VERCELLI 09.01.43
ROMANO GIOVANNI RUSSI 27.08.46
RONCO MARCO OMEGNA 01.08.48
SABBIONI UBALDO FICAROLO 20.05.50
SAGLIONE GIANFRANCO SAVIGLIANO 15.10.46
SALTARI PAOLO BONDENO 06.08.50
SAMMARTANO FRANCESCO SALEMI 17.08.44
SANDRINI RENZO OMEGNA 04.10.53
SARTORE LUIGI MOGADISCIO (SOMALIA) 02.11.46
SAVINI FABIO MASSIMO FIRENZE 29.03.38
SCARABOSIO LUCIANO ASTI 21.03.39
SECRETO RENZO TRIESTE 08.02.50
SERRA GUERMANI LAURA TORINO 03.06.46
SILANO EROS VILLANOVA DEL BATTISTA 17.10.46
SILVANO STEFANO GAMBARANA 21.03.39
SIMONETTA ROSARIO VIBO VALENTIA 22.04.36
STRICAGNOLO MARIO VENARIA REALE 19.01.41
STROILI MANUELA UDINE 23.06.56
SURICO LEONARDO GIOIA DEL COLLE 13.10.48
TABASSO CARLO S. MAURO T.SE 22.08.43
TALAMONA CARLO AUGUSTO CAPRI 16.12.47
TERZI ROBERTO BIELLA 11.06.48
TETI ALESSANDRO TAURIANOVA 22.11.48
TEZZO GIULIANO LA MORRA 09.11.46
TINELLA MAURO MONTECCHIO 24.08.49
TOFANINI PAOLO MONTEPULCIANO 19.08.50
UBERTI MASSIMO TORINO 17.04.58
URANI REMO FULVIO TORINO 09.08.45
VANNINI MARIO SORISO 25.04.46
VESCOVI WALTER PIETRA MARAZZI 11.03.48
VICUNA VEZIO NAPOLI 10.01.50
VINEIS DANIELA MARIA ALBA 21/8/57
VIVINETTO ANGELO GERACI SICULO 27.06.38
VOGLIOLO BRUNO ASTI 19.07.47
VOLPI ULPIANO TORINO 04.09.46
ZAMPERONE EUGENIO BIELLA 30.03.48
ZENGA GIOVANNI TORINO 16.02.45
ZERELLA EMILIO BENEVENTO 20.05.30
DELIBERAZIONI
DELLE CONFERENZE
DEI SERVIZI
Deliberazione della Conferenza dei Servizi 21 dicembre 2000, n. Prot. n. 19821/17.1
Comune di Pombia - Soc. Mercantone U.G. di Pombia S.r.l. - Richiesta autorizzazione amministrativa ai sensi dellart. 9 del D.Lgs. 114/98, della L.R. 28/99 e della D.C.R. n. 563 - 13414 del 29.10.99 - Conferenza dei servizi seduta del 30.11.2000
(omissis)
la Conferenza dei Servizi, con voti unanimi, espressi dai soggetti a partecipazione obbligatoria presenti;
delibera
1) di accogliere la richiesta della Soc. Mercatone U.G. di Pombia S.r.l. per lattivazione di un esercizio commerciale extralimentare (tipologia distributiva GSE1), ubicato nel Comune di Pombia, Via Larino, PPE area Sud, (addensamento A5), avente le seguenti inderogabili caratteristiche:
a) superficie di vendita mq. 3500
b) superficie espositiva mq. 4400
c) superficie complessiva dellesercizio commerciale mq. 9972
d) fabbisogno di parcheggi e altre aree di sosta per la tipologia di struttura distributiva (G-SE1) di mq. 3500: non inferiore a mq. 6448, pari a posti auto n. 248" secondo le prescrizioni contenute nella D.C.R. n. 563-13414 del 29.10.99; in relazione alla superficie utile lorda e al rispetto dellart. 21 comma 1 sub 3/c comma 2 della L.R. 56/77 smi, lo standard dei parcheggi pubblici non deve essere inferiore a mq. 4949; in relazione al volume del fabbricato la superficie destinata a parcheggi privati non deve essere inferiore a quella prescritta dalla L. 122/89.
e) Aree scarico e carico merci mq. 950
2) di prescrivere il rispetto dellart. 26 della L.R. 56/77 in ordine allacquisizione dellautorizzazione urbanistica preventiva al rilascio della concessione edilizia che dovrà contenere le seguenti prescrizioni:
- il progetto di rotatoria introdotto con la specifica 3a Variante di P.R.G.I. dovrà essere oggetto di studio e concertazione con gli enti preposti, al fine di determinare, con convenzione, i tempi, i costi, i soggetti interessati alla realizzazione delle opere di viabilità generale interessante lintero lotto compreso nel PPE del PRGI vigente;
- limitatamente al comparto 1 del PPE, ove verrà realizzato lintervento oggetto della presente deliberazione, dovranno essere risolti i problemi legati alla viabilità attenendosi alla soluzione progettuale di rotatoria appartenente al progetto redatto dalla Provincia per conto ANAS;
- dovranno essere eliminate le confluenze a T previste per la nuova viabilità ex PPE in uscita sulla S.S. 32 a monte della rotatoria;
3) di far salvo il rispetto dei regolamenti locali di polizia urbana, annonaria, igienico-sanitaria, dei regolamenti edilizi, delle norme urbanistiche e di quelle relative alla destinazione duso;
4) di allegare, come parte integrante e sostanziale dellautorizzazione amministrativa, latto di impegno dobbligo, stipulato tra il richiedente e il Comune in ordine alla quantificazione delle superficie di vendita e della superficie espositiva, nonchè lutilizzo di questultima ai sensi del disposto dellart. 5, comma 6 della D.C.R. n. 563 - 13414 del 29.10.99.
Il Presidente della Conferenza dei Servizi
Dirigente Settore Programmazione
ed interventi dei Settori Commerciali
Carlo Salvadore
Deliberazione della Conferenza dei Servizi 21 dicembre 2000, n. Prot. n. 19822/17.1
Comune di Burolo - Soc. Facit S.p.A. - Richiesta autorizzazione amministrativa ai sensi dellart. 9 del D.Lgs. 114/98, della L.R. 28/99 e della D.C.R. n. 563 - 13414 del 29.10.99 - Conferenza dei servizi seduta del 30.11.2000
(omissis)
la Conferenza dei Servizi, con voti unanimi, espressi dai soggetti a partecipazione obbligatoria presenti;
delibera
1) di accogliere la richiesta della Soc. Facit S.p.A. per il rilascio dellautorizzazione amministrativa allattivazione di un esercizio commerciale extralimentare di tipologia di struttura distributiva (G-SE1), ubicato nel Comune di Burolo Via Lombardia Parco Commerciale Continente (localizzazione L2), avente le seguenti inderogabili caratteristiche:
a) superficie di vendita mq. 2495,46
b) superficie complessiva dellesercizio commerciale mq. 3838,30
c) fabbisogno di parcheggi e altre aree di sosta per la tipologia di struttura distributiva (G-SE1) di mq. 2495,46: non inferiore a mq. 4342, pari a posti auto n. 167" secondo le prescrizioni contenute nella D.C.R. n. 563-13414 del 29.10.99; in relazione alla superficie utile lorda e al rispetto dellart. 21 comma 1 sub 3/c comma 2 della L.R. 56/77 smi, lo standard dei parcheggi pubblici non deve essere inferiore alla SUL; in relazione al volume del fabbricato la superficie destinata a parcheggi privati non deve essere inferiore a quella prescritta dalla L. 122/89.
e) Aree scarico e carico merci mq. 540.
Con la prescrizione dellassoluto divieto allapertura futura di nuovi accessi sulla Strada Statale dai percorsi di servizio alla struttura commerciale, anche se previsti dal PRG.
2) di far salvo il rispetto dei regolamenti locali di polizia urbana, annonaria, igienico-sanitaria, dei regolamenti edilizi, delle norme urbanistiche e di quelle relative alla destinazione duso;
3) di far salvo il rispetto da parte dellAmministrazione Comunale della verifica di conformità urbanistica in particolare sulla corretta dotazione di aree a parcheggio al servizio di insediamenti esistenti.
Il Presidente della Conferenza dei Servizi
Dirigente Settore Programmazione
ed interventi dei Settori Commerciali
Carlo Salvadore
DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI
La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)
Giunta regionale
Codice 17.4
D.D. 22 novembre 2000, n. 332
Approvazione e pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del Calendario regionale delle manifestazioni fieristiche del Piemonte e il Calendario regionale delle sagre e fiere mercato per lanno 2001
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
di approvare il Calendario regionale delle manifestazioni fieristiche e il Calendario regionale delle sagre e fiere mercato del Piemonte per lanno 2001, allegati alla presente determinazione per farne parte integrante;
di autorizzare senza successivi atti determinativi eventuali variazioni di data o altro delle suddette manifestazioni fino alla pubblicazione dei calendari medesimi;
di pubblicare i suddetti calendari sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi degli artt. 12 della L.R. 47/87 e 14 della L.R. 17/95.
La presente determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
Il Dirigente responsabile
Grazia Maria Calvano
Allegato (Fare riferimento al file PDF)
Codice 25.9
D.D. 16 novembre 2000, n. 1215
Evento sismico del 21.8.2000 - L.R. 38/78 e Ordinanza Ministro dellInterno n. 3084 del 28.9.2000. Piano stralcio interventi di ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate. Importo L. 7.976.000.000=
A seguito di una forte scossa di terremoto che interessò, nella serata del 21.8.2000, il territorio di molti comuni delle province di Alessandria e Asti, oltre ad alcuni della provincia di Cuneo confinanti con la zona colpita dal sisma, venne attivata la richiesta presso il Ministro degli Interni per la dichiarazione dello stato di emergenza, nonchè per il riconoscimento di un adeguato concorso economico nella spesa. Infatti, fin dai primi accertamenti effettuati dalle strutture tecniche regionali, si delineò un quadro dei danni molti ingenti - alla prima scossa tra laltro ne seguirono altre seppur di minore intensità - riferiti in particolare a fabbricati di civile abitazione, in alcuni casi non più agibili, ad edifici pubblici adibiti a servizi essenziali (scuole, sedi municipali, case di riposo, torri civiche, ecc.), ad infrastrutture igienico-sanitarie (depuratori ed acquedotti, soprattutto torri piezometriche), ad edifici di culto (chiese e campanili), a locali sede di attività produttive (capannoni, negozi, ecc.), nonchè dipendenti, in talune occasioni, da dissesti di natura idrogeologica innescati o aggravati dalla scossa tellurica.
Il Ministro dellInterno con delega alla Protezione Civile, con propria Ordinanza n. 3084 del 28.9.2000, ha concesso alla regione Piemonte un primo contributo di 20 miliardi, di cui 5 miliardi finalizzati, ai sensi dellart. 7 - comma 1 - della stessa Ordinanza, al ripristino degli edifici storico-monumentali-artistici danneggiati dal sisma.
Nelle more delleffettiva disponibilità delle somme assegnate e sulla scolta delle indicazioni fornite dai Settore Decentrati OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico competenti per territorio, con DD.DD. nn. 1059 del 9.10.2000 e 1148 del 31.10.2000, vennero finanziati alcuni interventi, ai sensi della L.R. 38/78, utilizzando parte delle risorse messe alluopo a disposizione della Direzione OO.PP. sul Cap. 24080/2000 con D.G.R. n. 29-762 del 31.8.2000. I lavori anzidetti sono attinenti a opere di somma urgenza già iniziate, tramite Ordinanze sindacali, ovvero a interventi indispensabili per il ripristino di servizi essenziali, in particolare concernenti edifici scolastici e sedi municipali, non più procrastinabili.
Ora, a seguito della trasmissione da parte dei Settori Decentrati OO.PP. degli elenchi inerenti le opere pubbliche danneggiate dal sisma ed in attesa dellacquisizione dei dati definitivi dei danni subiti dai privati, riferiti tanto alle spese di prima emergenza e per lautonoma sistemazione quanto al fabbisogno per il ripristino dei fabbricati, si ritiene opportuno approvare un primo programma organico di interventi urgenti, sulla scorta dei criteri di massima di cui alla D.G.R. n. 23-972 del 2.10.2000, privilegiando le opere igienico-sanitarie ed il ripristino di infrastrutture ed edifici pubblici adibiti a servizi civili essenziali ovvero taluni interventi inerenti campanili, torri civiche, versanti e muri di sostegno, il cui mancato ripristino potrebbe essere fonte di protezione pericolo per la pubblica incolumità.
Al finanziamento di tale programma si provvederà in parte con fondi regionali di cui alla L.R. 38/78 (Cap. 24080/2000-2001) ed in parte con i fondi di cui allOrdinanza n. 3084 del 28.9.2000 (Cap. 24290/2000). la quantificazione dellimporto da imputare ai singoli capitoli sarà definita con successivo provvedimento amministrativo allatto dellassunzione del relativo impegno di spesa, anche in relazione allavvenuta acquisizione dei dati definitivi concernenti i danni subiti dai privati ed alla possibile messa a disposizione di ulteriori provvidenze statali.
IL DIRIGENTE
viste le LL.RR. n. 38/78 e n. 18/84;
visti gli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;
visti gli artt. 22 e 23 della L.R. 51/97;
vista la L.R. 7 aprile 2000, n. 33;
vista lOrdinanza del Ministro dellInterno con delega alla Protezione Civile n. 3084 del 28.9.2000;
vista la D.G.R. n. 29-762 del 31.8.2000 di assegnazione ed accantonamento alla Direzione Regionale OO.PP. di ulteriori risorse per lanno 2000;
vista la D.G.R. n. 23-972 del 2.10.2000;
vista la D.G.R. n. 1-1268 del 7.11.2000;
visti gli elenchi trasmessi dai Settori Decentrati OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria e Asti e sentiti in proposito i funzionari responsabili degli stessi Settori;
determina
1. di approvare, sulla scorta delle segnalazioni pervenute da parte dei Settori Decentrati OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria e Asti, un piano stralcio di interventi urgenti, predisposto a cura del responsabile della posizione organizzativa interventi infrastrutturali di emergenza sul territorio a seguito calamità naturali del Settore Infrastrutture e Pronto Intervento, per il ripristino di infrastrutture pubbliche danneggiate dallevento sismico del 21.8.2000, il cui elenco viene allegato alla presente determinazione per farne parte integrante;
2. di precisare che, in attesa dellacquisizione dei dati definitivi riferiti ai danni subiti dai privati, il presente programma è stato redatto, in base ai criteri di cui alla D.G.R. n. 23-972 del 2.10.2000 e sentiti i responsabili dei Settori Decentrati OO.PP. competenti per territorio, privilegiando le opere pubbliche di natura igienico-sanitaria, il ripristino di infrastrutture ed edifici pubblici adibiti a servizi civili essenziali ovvero taluni interventi inerenti campanili torri civiche, versanti e muri di sostegno che, se non ripristinati, potrebbero essere fonte di potenziale pericolo per la pubblica incolumità;
3. di stabilire che al finanziamento del programma di cui sopra si provvederà in parte con fondi regionali di cui alla L.R. 38/78 (Cap. 24080/2000-2001) ed in parte con i fondi di cui allOrdinanza n. 3084 del 28.9.2000 (Cap. 24290/2000);
4. di rinviare a successivo provvedimento, una volta acquisiti i dati definitivi inerenti i danni subiti dai privati, lassunzione del relativo impegno di spesa nonchè la ripartizione dellimporto allinterno dei predetti capitoli, anche in relazione alla possibile messa a disposizione di ulteriori provvidenze statali;
5. di segnalare che, ai sensi dellart. 2 - comma 3 - dellOrdinanza 3084/2000, il presente piano, sarà sottoposto, preliminarmente alla sua attuazione, alla presa datto del Dipartimento della Protezione Civile.
Il Vicario del Direttore
Andrea Tealdi
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Codice 25.2
D.D. 28 novembre 2000, n. 1295
Evento alluvionale ottobre 2000 - Ordinanza del Ministero dellInterno con delega alla protezione civile n. 3090 del 18/10/2000 - Impegno della somma di L. 180.462.180.977.= sul Cap. 24102/2000
Con D.G.R. n. 2-1269 del 7/11/2000 sono state fornite le priorità dellutilizzo delle prime risorse resesi disponibili e finalizzate agli interventi da eseguirsi nelle zone colpite dallalluvione dellottobre 2000 secondo lo spirito e i principi di cui allordinanza del Ministro dellInterno con delega alla protezione civile n. 3090 del 18/10/2000 e successive modifiche ed integrazioni, e in ossequio alle norme di cui alla direttiva applicativa del 23/10/2000.
Col medesimo provvedimento la Direzione regionale alle opere pubbliche e la Direzione S1 Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale sono state incaricate degli adempimenti necessari al trasferimento delle precitate somme ai comuni interessati, secondo modalità e criteri espressamente indicati.
Inoltre, con D.G.R. n. 3-1422 del 21/22/2000 è stato predisposto un primo programma stralcio del piano generale di ricostruzione previsto allart. 1 della citata ordinanza ministeriale 3090/2000 in cui sono ricompresi gli interventi più urgenti da realizzarsi a seguito dellevento alluvionale, nonchè i fondi da trasferire preventivamente alla Prefettura per il ristoro delle somme spese in emergenza dagli Enti locali interessati.
Al fine dellattuazione operativa dei disposti stabiliti, è stato autorizzato laccantonamento sul Cap. 24102/2000 (acc. 101112), della comma di L. 180.462.180.977.= a favore della Direzione regionale alle opere pubbliche.
Poichè è evidente, data la situazione, la necessità di erogare immediatamente gli acconti ai comuni interessati sia per i privati, sia per i primi interventi sulle OO.PP. non appena acquisita la documentazione necessaria, secondo i criteri di priorità impartiti, nonchè trasferire alle Prefetture i fondi destinati al pagamento dei lavori disposti in emergenza, diviene indispensabile impegnare la somma di L. 180.462.180.977.= sul CP. 24102/2000.
Tutto ciò premesso;
IL DIRIGENTE
vista lordinanza del Ministro dellInterno con delega alla protezione civile n. 3090 del 18/10/2000 e successive modifiche e integrazioni;
vista la direttiva ministeriale in data 23/10/2000;
vista la D.G.R. n. 2-1269 del 7/11/2000;
vista la D.G.R. n. 3-1422 del 21/11/2000;
vista la D.G.R. n. 64-1405 del 20/11/2000 di accantonamento e di assegnazione;
visti gli articoli 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.Lgs. n. 470/93;
visti gli articoli 22 e 23 della L.R. n. 51/97;
determina
1. di impegnare sul Cap. 24102/2000 la somma di L. 180.462.180.977.= necessaria ai primi interventi di soccorso alle popolazioni e ai comuni colpiti dallalluvione dellottobre 2000, nonchè al trasferimento alle Prefetture dei fondi relativi alle opere disposte in emergenza;
2. lerogazione di detti fondi avverrà in ossequio ai criteri indicati espressamente nella D.G.R. n. 2-1259 del 7/11/2000 a favore dei comuni colpiti dallevento non appena perverranno le documentazioni giustificative dei contributi.
Il Vicario del Direttore
Andrea Tealdi
Codice 27
D.D. 21 dicembre 2000, n. 570
Approvazione bando regionale per il finanziamento di progetti di Ricerca Sanitaria Finalizzata. Stanziamento di Lire 3.000.000.000=, sul Cap. 12265/2000. (I. 5699)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di approvare le disposizioni di cui allallegato A del bando regionale, che costituisce parte integrante della presente determinazione e disciplina le modalità di richiesta per il finanziamento di progetti di Ricerca Sanitaria Finalizzata;
di far fronte al finanziamento con la somma di Lire 3.000.000.000=, già accantonata con D.G.R. n. 36-985 del 02.10.2000, sul Cap. 12265 (A 100996) del bilancio finanziario 2000 ed impegnata con determinazione n. 511 del 27.11.2000 (I 5699).
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 giorni.
Il Direttore regionale
Mario Valpreda
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COMUNICATI
Regione Piemonte - Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro
L.R. n. 67/94. Avviso per la nomina dellesperto di diritto nel Comitato Tecnico
Il Direttore della Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro
rende noto
che è indetto, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L.R. n. 67/94:
Avviso pubblico per la nomina dell esperto di diritto nel Comitato Tecnico.
Le candidature devono essere corredate dal curriculum personale da cui risulti:
- cittadinanza italiana;
- requisiti personali in riferimento alla nomina;
- attività lavorative ed esperienze svolte;
- eventuali condanne penali o carichi pendenti.
Le domande devono essere inoltrate a mezzo raccomandata A.R. alla Regione
Piemonte - Direzione Formazione Professionale - Lavoro - via Pisano, 6 - 10152 Torino, nel termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione delle domande si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo.
Per la determinazione del termine di scadenza fa fede la data del timbro dellUfficio Postale accettante. LAmministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del candidato oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Non vengono esaminate le candidature con timbro postale di data posteriore al termine stabilito nel presente Avviso e quelle non sottoscritte.
Inoltre la domanda deve contenere lindicazione, oltreché dei dati anagrafici, del domicilio o del recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni.
I criteri di individuazione dell esperto sono quelli approvati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 49-998 del 02.10.2000 e precisamente:
- che deve essere individuato tra professionisti disponibili a riunirsi almeno due volte al mese, nonché tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, secondo le valutazioni del Presidente del Comitato;
- tra professionisti che hanno maturato unesperienza nella valutazione di progetti di sviluppo;
- tra professionisti abilitati per il patrocinio avanti le Giurisdizioni superiori aventi
conoscenza della tematica giuridica, economica e finanziaria inerente la cooperazione.
La Direzione Formazione Professionale-Lavoro darà comunicazione degli esiti dellindividuazione dellesperto entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande e predisporrà la determinazione per la nomina del Comitato Tecnico.
Ad integrazione di quanto sopra si precisa, ai sensi dellart. 8 della L.R. n. 67/94 che:
1. Il Comitato Tecnico è composto da:
a) un funzionario regionale, che lo presiede, designato dallAssessore avente delega in materia di cooperazione;
b) un esperto individuato tra il personale degli Enti strumentali della Regione;
c) tre esperti in materie economiche, giuridiche ed aziendali scelti in ambiente universitario e/o fra professionisti iscritti agli Albi Professionali possibilmente con esperienza in materia di cooperazione.
Le sedute del Comitato Tecnico sono valide con la presenza della maggioranza assoluta dei suoi componenti; i pareri sono assunti con la maggioranza dei presenti alla riunione.
Il Presidente del Comitato, secondo i criteri stabiliti preventivamente dal Comitato stesso, designa uno o più relatori per ogni singola domanda, tra gli esperti di cui alle lettere b) e c).
2. Il Comitato si riunisce almeno due volte al mese, nonché tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, secondo le valutazioni del Presidente. Nella prima seduta il Comitato adotta il regolamento sulle modalità di convocazione e di funzionamento.
3. Non possono far parte del Comitato Tecnico:
a) coloro che si trovano nelle condizioni previste dallarticolo 2382 del c.c., il coniuge, i parenti e gli affini del Direttore regionale, che indice il presente bando, entro il quarto grado;
b) i titolari, i soci, gli amministratori, i gestori di enti o società pubbliche o private operanti nelle materie di competenza del Settore Sviluppo dellImprenditorialità.
4. Il componente del Comitato che, senza giustificato motivo, non partecipi a tre sedute consecutive, decade dalla nomina. Decade altresì il componente la cui assenza, ancorché motivata, si protragga per oltre un mese.
5. Ai componenti del Comitato Tecnico di cui alla lettera c) del precedente punto 1 del presente bando, sono riconosciuti, per ogni seduta, i compensi di cui alla Legge Regionale 2 luglio 1976, n. 33 (Compensi ai componenti di commissioni, consigli, comitati e collegi operanti presso lAmministrazione Regionale), nonché per ogni caso trattato in qualità di relatore, un compenso determinato, come da provvedimento di nomina del Comitato Tecnico sulla base dellarticolo 8 della Legge Regionale 25 gennaio 1988, n. 6 (Norme relative allo svolgimento di collaborazioni nellambito dellattività dellamministrazione regionale) e successive modificazioni. Il numero dei casi trattati da ogni componente è attestato dal Presidente del Comitato.
Agli oneri di funzionamento del Comitato si provvede ai sensi della L.R. n. 33/1976. Alle spese relative alle collaborazioni di cui al comma 6 si provvede ai sensi della L.R. n. 6/1988 e successive modificazioni.