Bollettino Ufficiale n. 51 del 20 / 12 / 2000
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Deliberazione della Giunta Regionale 5 dicembre 2000, n. 34 - 1549
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Castelnuovo Don Bosco
(AT). Variante n. 3 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente.
Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977
n. 56 e successive modificazioni, la variante n. 3 al Piano Regolatore
Generale Intercomunale vigente, riferita unicamente al Comune di Castelnuovo
Don Bosco, in provincia di Asti, e dallo stesso adottata e successivamente
rettificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 12 in data 2.4.1998,
n. 23 in data 22.9.1998 e n. 16 in data 28.6.2000, subordinatamente allintroduzione
ex officio, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modificazioni
specificatamente riportate nellallegato documento A in data 27.11.2000,
che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte salve
comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della
Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495
e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione definitiva costituente la variante n. 3 al Piano Regolatore
Generale Intercomunale vigente, riferita unicamente al Comune di Castelnuovo
Don Bosco e dal medesimo adottata, debitamente vistata, si compone di:
- Deliberazioni consiliari n. 12 in data 2.4.1998, n. 23 in data 22.9.1998
e n. 16 in data 28.6.2000, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
Elab. Controdeduzioni alle osservazioni dellassessorato regionale allurbanistica
Elab. Controdeduzioni alle osservazioni al progetto preliminare
Elab. Scheda quantitativa dei dati urbani
Elab. Relazione Geologico-Tecnica a supporto delle scelte urbanistiche
Elab.C1 Relazione Illustrativa
Elab.C2 Norme Tecniche di Attuazione
Elab. Allegato Fotografico
Tav.1 Carta Geologica interpretativa, in scala 1:10000
Tav.2 Carta Geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000
Tav.3 Carta Geo-Idrologica e delle opere idrauliche, in scala 1:10000
Tav.4 Carta litotecnica, in scala 1:10000
Tav.5 Carta dellAcclività, in scala 1:10000
Tav.02 Stato di fatto: Acquedotto - Fognatura Vincolo idrogeologico, in
scala 1:5000
Tav.02bis Stato di fatto: terreni e/o edifici vincolati ad uso agricolo
colture specializzate, in scala 1:5000
Tav.06 Progetto: Planimetria sintetica - Previsioni Comuni contermini,
in scala 1:10000
Tav.6 Carta di sintesi della pericolosità Geomorfologica e dellidoneità
allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10000
Tav.7 Carta di sintesi della pericolosità Geomorfologica e dellidoneità
allutilizzazione urbanistica, in scala 1:2000
Tav.07 Progetto: intero territorio comunale, in scala 1:5000
Tav.07 Progetto: intero territorio comunale - Localizzazione delle osservazioni
in scala 1:5000
Tav.07bis Territorio comunale: classi edificabilità dei suoli aree boscate
- Vincolo idrogeologico, in scala 1:5000
Tav.8 Sezioni Geologiche schematiche, in scala 1:10000
Tav.08a Progetto: dettaglio delle aree urbanizzate - Concentrico, in scala
1:2000
Tav.08a Progetto: dettaglio delle aree urbanizzate - Concentrico - Localizzazione
delle osservazioni, in scala 1:2000
Tav.08b Progetto: dettaglio delle aree urbanizzate Bardella-Ranello, in
scala 1:2000
Tav.08c Progetto: dettaglio delle aree urbanizzate - Morialdo Colle Don
Bosco, in scala 1:2000
Tav.09a Progetto: centro storico - Castelnuovo Don Bosco, in scala 1:1000
Tav.09b Progetto: Centro Storico - Mondonio, in scala 1:1000.
(omissis)
Allegato
Modifiche di introduzione ex officio ai sensi dell11º comma art. 15,
L.R. 56/77 e s.m.i.
Sulle tavole di Variante al P.R.G.I.
Sugli elaborati di P.R.G.I.: Tav. 6 Carta della pericolosità geomorfologica
e dellidoneità allutilizzazione urbanistica scala 1:10.000, Tav. 7 Carta
di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione
urbanistica - Dettaglio del Concentrico scala 1:2000, sono apposte le seguenti
dizioni:
Indipendentemente da quanto rappresentato e disposto dagli elaborati di
questo P.R.G.I., devono essere osservate le seguenti disposizioni di seguito
elencate.
Lungo il Torrente Traversola e tutto il corso del Rio Nissone vige una
fascia di rischio di classe III a per una profondità di mt. 50. Tale indicazione
può ritenersi sufficientemente cautelativa anche se per i tratti esterni,
eventuali edificazioni nella piana alluvionale del T. Traversola dovranno
essere precedute, in fase attuativa, da indagini di dettaglio di carattere
geomodologico e/o idraulico al fine di definire puntualmente il reale grado
di rischio. Sono inoltre fatte salve ulteriori limitazioni evidenziate
per i tratti caratterizzati da flussi di alta energia, indicati nella presente
cartografia.
Per il tratto di T. Traversola, compreso tra la confluenza dei Rii Nevissano
- Bardella e il confine di valle dellarea A.P.C.O.6, e per i Rii di cui
sopra si deve prevedere una fascia di mt. 25 da ascrivere alla classe III
(indifferenziata). In tale fascia, escluso il tratto relativo allarea
A.P.C.O.6., da considerare in classe IlI a, gli interventi edilizi ammissibili
sono limitati alle seguenti categorie:
- manutenzione ordinaria e straordinaria;
- restauro e risanamento;
- ristrutturazione edilizia;
- esclusi i primi 10 mt. di inedificabilità assoluta, modesti ampliamenti
e modeste pertinenze funzionali, sul lato opposto a quello prospiciente
il corso dacqua, solo per le classi di rischio III (indifferenziata) e
III b, in questo caso sarà necessario valutare che gli interventi in questione
siano adeguati alle condizioni di rischio locale e che non determinino
un aumento del pericolo per la pubblica incolumità.
Per larea A.P.C.O.6 sarà inoltre necessario considerare unulteriore fascia
a margine della fascia III a da ascrivere alla classe di rischio III b,
di ampiezza pari a 25 mt..
Considerato quanto descritto nella Carta dellAcclività, le porzioni di
territorio con pendenze superiori a 25º sono inserite nelle classi di rischio
III.
Particolare attenzione deve essere posta in località frazione Garesio,
il cui territorio è interessato da fenomeni franosi relativi allevento
alluvionale del 1994"
Tav. 07 Progetto: Intero territorio Comunale scala 1:5.000, Tav. 08a Progetto:
Dettaglio Aree urbanizzate del concentrico scala 1:2000, Tav. 08b Progetto:
Dettaglio delle Aree urbanizzate Bardella - Ramello scala 1:2.000, Tav.
08c, Progetto: Dettaglio delle Aree urbanizzate Morialdo Colle Don Bosco
scala 1:2000, Tav. 09a Progetto: Centro Storico Castelnuovo Don Bosco scala
1:1000, Tav. 09b, Progetto: Centro Storico Mondonio scala 1:1.000, sono
inserite le seguenti dizioni:
Lassenza di approfondimenti di indagine atti a stabilire lorigine e
levoluzione di alcune morfologie sintomatiche di una potenzialità dissestiva
dei versanti interessati e la documentazione geologica di P.R.G.I., indipendentemente
da quanto rappresentato su queste tavola di piano, determinano stralci
e limitazioni alle previsioni insediative delle seguenti aree:
- area residenziale 27, evidenzia condizioni geologiche sfavorevoli (forte
acclività) per le quali, stante la dotazione di approfondimenti di dettaglio
di questo piano, ne determinano lo stralcio;
- area residenziale 9, utilizzabile unicamente per le destinazioni previste
alle condizioni prescritte nella relazione geologico-tecnica del Dott.
Geol. G. Mandrone del dicembre 1999; in particolare dovranno essere approfondite
le problematiche connesse a una potenziale mobilizzazione dei depositi
scaricati alla sommità del versante e incombenti sui medesimi;
- per lutilizzo delle aree A.P.C.O.2 e A.P.C.O.6 situate in vicinanza
del T. Traversola e Rio Bardella, sarà necessario rispettare i disposti
contenuti nella relazione geologico-tecnica del Dott. Geol. G. Mandrone
nonché i vincoli previsti nelle Tavv.: 6 e 7;
- dellarea A.P.C.O.6 è stralciata dalla destinazione produttiva la fascia
di rischio in classe III a ed inoltre deve essere considerata, allinterno
della destinazione produttiva unulteriore fascia da ascrivere alla Classe
di rischio III b, di ampiezza pari a 25 mt.".
Ledificazione dellarea residenziale 31 e di quella produttiva A.P.C.O.8
ricompresa nella conca di Vezzolano è sottoposta alle cautele e alle procedure
previste allart. 16 ter delle norme di attuazione ed inoltre per lattuazione
degli interventi nellarea produttiva A.P.C.O.7 devono essere previsti
opportuni accorgimenti atti a garantire un corretto inserimento ambientale
dei manufatti.
La parte ampliata dellarea residenziale 10 è stralciata e ridestinata
a parcheggio pubblico in incremento della superficie dellarea P19".
Indipendentemente da quanto rappresentato sulle tavole di piano, le delimitazioni
delle fasce dei rispetti cimiteriali da osservare sono quelle al momento
vigenti, autorizzate dallautorità sanitaria competente ed inoltre sono
stralciate le previsioni ricadenti nel territorio dei comuni confinanti
(vedi ad es. fasce di rispetto).
Sulle Norme di Attuazione
Art. 3, paragrafo 2)
E stralciato il paragrafo di nuovo inserimento che recita: Ai sensi dei
2º comma ____ omissis ____ ad una successiva attività.
Art. 3, paragrafo 4)
La dizione Sono soggetti alla denuncia ____ omissis ____ per gli effetti
dellart. 2 della L. 24.12.1993, n. 537 e s.m.i. è sostituita dalla seguente:
Ai sensi delle Leggi 493/93, 662/96 e 135/97 i seguenti interventi potranno
essere subordinati a Dichiarazione di Inizio Attività a condizione siano
ammessi dalle presenti norme di attuazione, non riguardano edifici vincolati
ai sensi della Legge 1089/39, o zone tutelate, ai sensi delle Leggi 1497/39,
183/89 o 431/85 per qualità paesistico - ambientali (per i quali è necessaria
lautorizzazione manifesta o il silenzio assenso).
Art. 4, terzo rigo di pag. 10
La dizione prevedere è sostituita con attuare.
Artt. 7, 8, 9, 10, 10 bis, 11, 12, 12bis, 13, 14.
Dopo la dizione: ____ in calce alle presenti Norme di Attuazione è inserita
la seguente: ____, sulla Relazione Geologico - Tecnica a supporto delle
scelte urbanistiche.
Art. 10, paragrafo C - Modalità dintervento
E stralciata la dizione in casi specifici.
Art. 10 bis
Di seguito al secondo comma, è inserito il seguente, che recita: Lo S.U.E.
deve prevedere:
- le dotazioni di spazi pubblici di, cui allart. 21 della L.R. 56/77 e
s.m.i., in misura non inferiore a 25 mq. ogni 100 mc. di volume edificato
destinato ad attività Turistico-ricettive;
- quanto stabilito al punto 3) del primo comma e dal secondo comma dellart.
21 della L.R. 56/77 e. s.m.i. (nel caso di destinazioni esclusivamente
commerciali);
- idonee dotazioni di parcheggi privati e il rispetto della normativa vigente
in materia di eliminazione delle barriere architettoniche".
Art. 12 bis
Di seguito alla dizione: Il rapporto di copertura è pari a 0,50 mq/mq
è aggiunta la seguente: della superficie fondiaria e laltezza massima
a mt. 7,00".
Art. 12 ter
Di seguito alla dizione: Il rilascio dellautorizzazione, è inserita
la seguente: per la realizzazione delle eventuali strutture, la cui altezza
non può essere superiore a quella delle aree A.P.S., è sottoposto al vincolante
parere dellautorità sanitaria competente, relativamente ai rispetti da
osservare nei confronti dellimpianto delle acque reflue esistente.
Art. 15
La scala della Tav. 07 è sostituita con: 1:5000".
Art. 16
La dizione: Per il cimitero del Capoluogo ____ omissis ____ di cui alla
Deliberazione n. 18 del 28 Aprile 1999", è sostituita dalla seguente: Indipendentemente
da quanto rappresentato sulle tavole di piano, le delimitazioni delle fasce
dei rispetti cimiteriali da osservare sono quelle al momento vigenti, autorizzate
dallautorità sanitaria competente".
Art. 16, lettera C
Tutto il testo delle disposizioni di cui alla lettera C), che recitano:
Sulla cartografia di piano in scala 1:5000 (Tav. 07) e ____ omissis ____
dellart. 27 della L.R. 56/77 e successive modifiche e integrazioni è
sostituito dal seguente: Lungo entrambe le sponde dei corsi dacqua pubblici
vigono i disposti del testo unico R.D. n. 523/1904, della L. 431/1985,
dellart. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i. (nel caso del T. Traversola) e ovunque
devono essere osservate le limitazioni ed i divieti alledificazione determinati
dalle classi di rischio idrogeologico.
In ogni caso le profondità delle zone di rispetto (in cui non sono ammesse
nuove edificazioni) da osservare nei confronti delle acque pubbliche, indipendentemente
da quanto rappresentato sulle tavole di piano, sono le seguenti:
- mt. 50 lungo tutto il Rio Nissone ed il corso del T. Traversola compreso
tra il confine valle dellarea A.P.C.O.6 e il confine comunale;
- mt. 25 per tutti gli altri Rii e per il restante tratto del T. Traversola.
Per gli edifici esistenti in queste zone gli interventi edilizi ammessi
sono quelli di cui al seguente Art. 18.
Art. 16 ter, pag. 53
Il testo è così modificato:
- è stralciata la dizione che recita: Il vincolo non si applica alle zone
perimetrate dal P.R.G.I.;
- di seguito a: ____ infrastrutture per lagricoltura e delle residenze
rurali è inserita la seguente dizione: qualora autorizzate dalle Autorità
competenti in materia di aree a vincolo paesaggistico ai sensi della L.
1497/1939";
- prima della dizione: E altresì consentito ____ è inserita la seguente:
A seguito delle succitate autorizzazioni delle Autorità competenti.
Art. 17 bis, pag. 54
Dopo la dizione: ____ verificate le indicazioni e le prescrizioni contenute
è inserita la seguente nelle tavole geologiche n. 6 scala 1:10.000, n.
7 scala 1:2.000, nella relazione geologico-tecnica a firma Dott. Geol.
G. Mandrone e ____.
Art. 18
Al testo dellarticolo sono aggiunte le seguenti dizioni:
Indipendentemente da quanto rappresentato e disposto dagli elaborati di
questo P.R.G.I., devono essere osservate le seguenti disposizioni:
Lungo il Torrente Traversola e tutto il corso del Rio Nissone vige una
fascia di rischio di classe III a per una profondità di mt. 50. Tale indicazione
può ritenersi sufficientemente cautelativa anche se per i tratti esterni,
eventuali edificazioni nella piana alluvionale del T. Traversola dovranno
essere precedute, in fase attuativa, da indagini di dettaglio di carattere
geomorfologico e/o idraulico al fine di definire puntualmente il reale
grado di rischio. Sono inoltre fatte salve ulteriori limitazioni evidenziate
per i tratti caratterizzati da flussi di alta energia, indicati nella presente
cartografia.
Per il tratto di T. Traversola, compreso tra la confluenza dei Rii Nevissano
- Bardella e il confine di valle dellarea A.P.C.O.6, e per i Rii di cui
sopra si deve prevedere una fascia di mt. 25 da ascrivere alla classe III
(indifferenziata). In tale fascia, escluso il tratto relativo allarea
A.P.C.O.6. da considerare in classe III a, gli interventi edilizi ammissibili
sono limitati alle seguenti categorie:
- manutenzione ordinaria e straordinaria;
- restauro e risanamento;
- ristrutturazione edilizia;
- esclusi i primi 10 mt. di inedificabilità assoluta, modesti ampliamenti
e modeste pertinenze funzionali, sul lato opposto a quello prospiciente
il corso dacqua, solo per le classi di rischio III (indifferenziata) e
II b, in questo caso sarà necessario valutare che gli interventi in questione
siano adeguati alle condizioni di rischio locale e che non determinino
un aumento del pericolo per la pubblica incolumità.
Per larea A.P.C.O.6 sarà inoltre necessario considerare unulteriore fascia
a margine della fascia III a da ascrivere alla classe di rischio III b,
di ampiezza pari a 25 mt..
Considerato quanto descritto nella Carta dellAcclività, le porzioni di
territorio con pendenze superiori a 25º sono inserite nelle classi di rischio
III.
Particolare attenzione deve essere posta in località frazione Garesio,
il cui territorio è interessato da fenomeni franosi relativi allevento
alluvionale del 1994".