ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Assessorato alle Politiche Sociali. Direzione Politiche Sociali

Assegnazione di contributi agli Enti gestori di cui all’art. 13, 4° comma della L.R. 62/95 per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alle donne in difficoltà ai sensi dell’art. della L.R. 62/95

Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali - Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia per la Qualificazione del Personale Socio-Assistenziale

Scheda riepilogativa del procedimento - Denominazione del procedimento: finanziamento a Comuni e Comunità Montane ai sensi della L.R. 23 marzo 1995 n. 45. “Impiego di detenuti in semilibertà o ammessi al lavoro all’esterno per lavori socialmente utili a protezione dell’ambiente”

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica Rio Torto in Comune di Manta con cavo staffato al ponte a 15 kV

Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche

Comune di Nebbiuno (NO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia di due sorgenti dell’acquedotto comunale denominate “Donati” - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 e successive modificazioni

Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Richiesta di autorizzazione idraulica per la realizzazione strada collegamento Maneggio-Cros - Comune di Limone Piemonte

Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Asti

Intervento di manutenzione ordinaria sul Torrente Bormida di Spigno in loc. C.na Lamotta nel Comune di Mombaldone per ripristino sezione deflusso mediante rimozione di materiali litoidi (mc. 500,00) pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque

Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche

Comune di Nebbiuno (NO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia di sei pozzi dell’acquedotto comunale denominati “Tapigliano, Fossano e Ostobbio” - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 e successive modificazioni

Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche

Comune di  Vicolungo (NO) - Ridefinizione dell’area di salvaguardia del pozzo dell’acquedotto comunale denominato “Mazzini” - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 e successive modificazioni

Regione Piemonte - Assessorato alla Sanità e all’Assistenza Direzione Politiche Sociali

Assegnazione di contributi agli enti previsti dalla D.G.R. 133-00719 del 31.7.2000 relativi ad interventi regionali in favore dei cittadini handicappati, ai sensi dell’art. 42, comma 6, lett. q) della L. 104/92

Regione Piemonte - Assessorato alla Sanità e all’Assistenza Direzione Politiche Sociali

Approvazione dei piani progettuali presentati dagli Enti Gestori delle Funzioni Socio-Assistenziali ai sensi della L. 162/98 relativa all’handicap grave e gravissimo

Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località Fornaci Vecchie del Comune di Rossana (CN). Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

Provincia di Novara - Terzo Settore - Tutela e Sviluppo del Territorio - Ufficio Deposito Progetti Via

Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di valutazione della procedura di VIA ai sensi dell’art. 13, comma 1 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 del progetto di ampliamento di un impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi localizzato nel Comune di Cameri (NO)


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Murello (Cuneo)

Statuto

Comune di Robella (Asti)

Statuto Comunale - Adeguamento e Modifiche


ALTRI ANNUNCI

ASL n. 10 - Pinerolo (Torino)

Pubblicazione di informativa relativa al convenzionamento esterno per il servizio di odontoprotesi (D.G.R. 171-4767 del 18/12/1995) sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte - Avviso

ASL n. 21 - Casale Monferrato (Alessandria)

Regolamento aziendale per la composizione e il funzionamento della commissione di gara e degli organismi collegiali di valutazione tecnico qualitativa nei procedimenti di scelta del contraente

Associazione Museo Ferroviario Piemontese - Torino

Convocazione Assemblea straordinaria dei Soci

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, Comune di Venasca

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, Comune di Novello

Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, Comune di Verzuolo

Comune di Beinasco (Torino)

Albo appaltatori e fornitori

Comune di Biandrate (Novara)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 in data 7 novembre 2000. Approvazione P.I.P. con contestuale variante al P.R.G.I.

Comune di Berzano di San Pietro (Asti)

Annuncio

Comune di Bianzè (Vercelli)

Avviso d’asta per la vendita di terreni di proprietà comunale

Comune di Bosconero (Torino)

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile a carico delle Utenze Comunali

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero immobile in Via Beata Caterina, 7 di proprietà Osella-Perlo ora Edilgranda S.r.l.

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di deposito - Adozione progetto preliminare piano di recupero di iniziativa privata immobile sito in Via San Sebastiano, 47 di proprietà Fusero - Camisassa

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di deposito - Adozione progetto preliminare piano di recupero di iniziativa privata immobile sito in Vicolo Mattirolo, 7 di proprietà Tavella-Casale

Comune di Castellamonte (Torino)

Lavori di manutenzione straordinaria musoleo, vialetti e reti idrica del cimitero comunale 1° e 2° stralcio. Avviso ad opponendum

Comune di Castellamonte (Torino)

Lavori di realizzazione area mercatale ed infrastrutture pubbliche: area stazione-ex querio - Via Buffa - 1° lotto - Avviso ad opponendum

Comune di Castiglione Falletto (Cuneo)

Piano di recupero di iniziativa privata fabbricato in via circonvallazione presentato dall’azienda agricola vietti s.s. - approvazione

Comune di Cerano (Novara)

Approvazione di variante parziale al P.R.G.C. vigente art. 17, 7° comma L.R. 56/77 e s.m.i., relativa ai terreni siti in via Molino Vecchio

Comune di Chivasso (Torino)

Avviso di pubblicazione e deposito variante al P.R.G.C. strada provinciale di collegamento da montanaro alla ss. 26 ai sensi art. 17- 4 comma l.r. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni

Comune di Fiano (Torino)

Pubblicazione ex art. 41 bis L.R. 56/77 e s.m.i.

Comune di Gaiola (Cuneo)

Avviso di pubblicazione approvazione piano particolareggiato, art. 38, 39, 40 L.R. 5-12-1976 n. 56 e s.m.i.

Comune di Giaveno (Torino)

Estratto della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 26.09.2000: “Variante 1 quater: Variante parziale al Piano Regolatore Generale Comunale, ai sensi dell’art. 17, 7° comma della L.R. 56/77, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 29/7/1997 n. 41 - Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione del Progetto Definitivo”

Comune di Grugliasco (Torino)

Avviso di pubblicazione.  Elenco professionisti per l’affidamento di incarichi

Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Pubblicazione dell’estratto della delibera n. 28 in data 5.9.2000 del Consiglio Comunale con la quale si approva la variante n. 2 al Piano Particolareggiato per gli Insediamenti Produttivi

Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Pubblicazione dell’estratto della delibera n. 29 in data 5.9.2000 del Consiglio Comunale con la quale si approva il Piano di recupero d’iniziativa privata: Impresa Tomatis S.r.l. - Ambito Ab7 - 1 del P.R.G.C.

Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Pubblicazione dell’estratto della delibera n. 30 in data 5.9.2000 del Consiglio Comunale con la quale si approva il Piano di recupero d’iniziativa privata: Impresa Tomatis S.r.l. - Ambito Ab11-2 del P.R.G.C.

Comune di Montemale di Cuneo (Cuneo)

Bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P.S.

Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Sdemanializzazione tratto di Mulattiera in F.ne Nava - Delibera C.C. n. 45 del 3.10.2000

Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Approvazione definitiva piano di recupero - Delibera C.C. n. 47 del 3.10.2000

Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Approvazione regolamento edilizio - Delibera C.C. n. 39 del 3.10.2000

Comune di Mosso (Biella)

Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 4.9.2000 ad oggetto: Approvazione Regolamento Edilizio - L.R. n. 19/1999

Comune di Orbassano (Torino)

Decreto n. 2/2000 del 25/10/2000 - Espropriazione definitiva delle aree occorse per la realizzazione dei lavori di sistemazione stradale in via Parini

Comune di Pinerolo (Torino)

Occupazione d’urgenza di area da asservire per la costruzione della fognatura di Baudenasca e zone limitrofe - 1° stralcio

Comune di Poirino (Torino)

Avviso di deposito - Avviso di deposito degli atti per l’esproprio e l’occupazione anticipata d’urgenza degli immobili necessari per i lavori di realizzazione opere di urbanizzazione e di protezione ambientale relative alla zona industriale F2 dei PRGC denominata Valle Masio

Comune di Rivarossa (Torino)

Delibera C.C. n. 37 del 28.9.2000

Comune di Sambuco (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale del 27.9.2000 n. 24. Approvazione ai sensi art. 3, c.3, L.R. 19/99 del regolamento edilizio comunale

Comune di Stresa (Verbano Cusio Ossola)

Legge Regionale 24 gennaio 20000, n. 4. Intervento di rivitalizzazione e miglioramento qualitativo del territorio comunale in località Lido di Carciano. Bando pubblico per la manifestazione d’interesse da parte di privati

Comune di Varallo Pombia (Novara)

Estratto avviso d’asta asta pubblica per la vendita di immobile di proprietà comunale in via porto denominato “Ristorante alla Trota Vagabonda”

Comune di Vigliano Biellese (Biella)

Deliberazione C.C. n. 46 del 29.09.2000 - controdeduzioni alle osservazioni - Approvazione definitiva Peep di Via Libertà

Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese - Castagneto Po (Torino)

Avviso di adozione “per notizia” del Piano d’Area del Parco Naturale di Superga

Provincia di Cuneo

Pubblicazione ai sensi della legge regionale 29.11.1996 n. 88 - art. 4 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” rinnovo Derivazione n. 58 Fiume Tanaro - Comune di Bagnasco - Saracco Anna e Jole - Istanza 26.5.1998


ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Assessorato alle Politiche Sociali Direzione Politiche Sociali

Assegnazione di contributi agli Enti gestori di cui all’art. 13, 4º comma della L.R. 62/95 per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alle donne in difficoltà ai sensi dell’art. della L.R. 62/95

Data di avvio del procedimento: 2 ottobre 2000.

Termine massimo per la conclusione del procedimento: entro il 30 novembre 2000.

Dirigente Responsabile del procedimento: il Direttore regionale ing. Ruggero Teppa.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Domenica Genisio (tel. 011 432 2350), Laura Sarto (tel. 011 43 2226).

Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Politiche a supporto di persone portatrici di disabilità fisica o psichica - Corso Stati Uniti n. 1 - Torino.

Il Direttore Regionale
Ruggero Teppa



Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali - Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia per la Qualificazione del Personale Socio-Assistenziale

Scheda riepilogativa del procedimento - Denominazione del procedimento: finanziamento a Comuni e Comunità Montane ai sensi della L.R. 23 marzo 1995 n. 45. “Impiego di detenuti in semilibertà o ammessi al lavoro all’esterno per lavori socialmente utili a protezione dell’ambiente”

- Data di avvio: 15 ottobre 2000

- Termine massimo per la conclusione del procedimento: 15 novembre 2000

- Ufficio e funzionario responsabile del procedimento: Dirigente del Settore Programmazione e Promozione interventi a sostegno della persona e della famiglia e per la qualificazione del personale socio-assistenziale - dr.ssa Anna Toffanin tel. 011/4325431

- Funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica e ufficio dove è possibile prendere visione degli atti: dr.ssa Carla Martoglio P.O. Politiche a supporto delle fasce deboli di popolazione - tel. 011/4323258-4323329 - Fax 011/4325430.

- Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento, 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Contro il provvedimento finale del procedimento è possibile per chiunque vi abbia interesse proporre ricorso al TAR del Piemonte entro 60 giorni dalla notifica o dalla intervenuta piena conoscenza.

La Responsabile del Procedimento
Anna Toffanin



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Richiesta di nulla osta per attraversamento corso d’acqua pubblica Rio Torto in Comune di Manta con cavo staffato al ponte a 15 kV

Data di avvio: 19 ottobre 2000

N. protocollo dell’istanza: 32269

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Ing. Carlo Giraudo

Funzionario a cui  è stata assegnata la pratica ed a cui rivolgersi per informazioni: Sig.ra Luisa Piola

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo -

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche

Comune di Nebbiuno (NO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia di due sorgenti dell’acquedotto comunale denominate “Donati” - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 e successive modificazioni

Data di avvio: 24/10/2000

n. di protocollo dell’istanza: 7578 n. assegnato: 217

Ufficio e responsabile del procedimento: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P.Amedeo, 17 10123 Torino - Ing. Salvatore De Giorgio.

Ufficio competente all’adozione del provvedimento finale: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Dott. Arch. Claudio Salanitro tel 011/4324548.

Ufficio dove è possibile prendere visione degli atti: Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche; Via P. Amedeo, 17 Torino, 1° piano c/o Dott. Arch. Claudio Salanitro.

Termine di presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: quindici giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato all’istanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.

Il Responsabile del procedimento
Salvatore De Giorgio



Regione Piemonte - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - Cuneo

Richiesta di autorizzazione idraulica per la realizzazione strada collegamento Maneggio-Cros - Comune di Limone Piemonte

Data di avvio: 24/10/2000

19 ottobre 2000

N. protocollo dell’istanza: 33469

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 90 gg.

Dirigente Responsabile del procedimento: Dott. Ing. Carlo Giraudo

Per informazione sullo stato della pratica rivolgersi a: Geom. N. Cuomo

Settore in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico - C.so Kennedy 7 bis - Cuneo

Termine per la presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Carlo Giraudo



Regione Piemonte - Direzione Opere Pubbliche - Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Asti

Intervento di manutenzione ordinaria sul Torrente Bormida di Spigno in loc. C.na Lamotta nel Comune di Mombaldone per ripristino sezione deflusso mediante rimozione di materiali litoidi (mc. 500,00) pregiudizievoli al regolare deflusso delle acque

Data di avvio: 25 ottobre 2000

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 120 giorni;

Funzionario responsabile del procedimento: Il Responsabile del Settore;

Funzionari ai quali rivolgersi per informazione sullo stato della pratica: Geom. Carlo Binello e Geom. Giuseppe Bosio.

Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Settore OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Asti, Corso Dante n. 163.

Termine per la presentazione di memorie o documento in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: 15º giorno dalla data della pubblicazione sul B.U.R.

Il Responsabile del Settore
Mario Romiti



Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche

Comune di Nebbiuno (NO) - Ridefinizione delle aree di salvaguardia di sei pozzi dell’acquedotto comunale denominati “Tapigliano, Fossano e Ostobbio” -  Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 e successive modificazioni

Data di avvio: 26/10/2000

n. di protocollo dell’istanza: 7682 n. assegnato: 218

Ufficio e responsabile del procedimento: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P.Amedeo, 17 10123 Torino - Ing. Salvatore De Giorgio.

Ufficio competente all’adozione del provvedimento finale: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Dott. Arch. Claudio Salanitro tel 011/4324548.

Ufficio dove è possibile prendere visione degli atti: Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche; Via P. Amedeo, 17 Torino, 1° piano c/o Dott. Arch. Claudio Salanitro.

Termine di presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: quindici giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato all’istanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.

Il Responsabile del procedimento
Salvatore De Giorgio



Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche - Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche

Comune di Vicolungo (NO) - Ridefinizione dell’area di salvaguardia del pozzo dell’acquedotto comunale denominato “Mazzini” - Art. 21 del Decreto Legislativo 11 maggio 1999 e successive modificazioni

Data di avvio: 02/11/2000

n. di protocollo dell’istanza: 7830 n. assegnato: 188

Ufficio e responsabile del procedimento: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P.Amedeo, 17 10123 Torino - Ing. Salvatore De Giorgio.

Ufficio competente all’adozione del provvedimento finale: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Dott. Arch. Claudio Salanitro tel 011/4324548.

Ufficio dove è possibile prendere visione degli atti: Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche; Via P. Amedeo, 17 Torino, 1° piano c/o Dott. Arch. Claudio Salanitro.

Termine di presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: quindici giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato all’istanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.

Il Responsabile del procedimento
Salvatore De Giorgio



Regione Piemonte - Assessorato alla Sanità e all’Assistenza Direzione Politiche Sociali

Assegnazione di contributi agli enti previsti dalla D.G.R. 133-00719 del 31.7.2000 relativi ad interventi regionali in favore dei cittadini handicappati, ai sensi dell’art. 42, comma 6, lett. q) della L. 104/92

Data di avvio del procedimento: 2 novembre 2000.

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 15 dicembre 2000.

Dirigente Responsabile del procedimento: la Dirigente del Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia e per la Qualificazione del Personale Socio-Assistenziale, Dott.ssa Anna Toffanin.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Domenica Genisio, Gianfranco Scarcali, M. Antonietta Cozzolino, Domenica Diana (tel. 011/432.5871/2175/3804).

Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Politiche a supporto di persone portatrici di disabilità fisica o psichica - Corso Stati Uniti n. 1 - Torino.

La Dirigente del Settore
Anna Toffanin



Regione Piemonte - Assessorato alla Sanità e all’Assistenza Direzione Politiche Sociali

Approvazione dei piani progettuali presentati dagli Enti Gestori delle Funzioni Socio-Assistenziali ai sensi della L. 162/98 relativa all’handicap grave e gravissimo

Data di avvio del procedimento: 2 novembre 2000.

Termine massimo per la conclusione del procedimento: 15 dicembre 2000.

Dirigente Responsabile del procedimento: la Dirigente del Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia e per la Qualificazione del Personale Socio-Assistenziale, Dott.ssa Anna Toffanin.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Domenica Genisio, Gianfranco Scarcali, M. Antonietta Cozzolino, Domenica Diana (tel. 011/432.5871/2175).

Ufficio in cui è possibile prendere visione degli atti: Politiche a supporto di persone portatrici di disabilità fisica o psichica - Corso Stati Uniti n. 1 - Torino.

La Dirigente del Settore
Anna Toffanin



Regione Piemonte - Direzione Industria

Progetto di cava in località Fornaci Vecchie del Comune di Rossana (CN). Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

In data 17 ottobre 2000 la Società Calce Piasco S.p.A., con sede legale in Via Venasca n. 38 del Comune di Piasco (CN) ha depositato, ai sensi dell’articolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di cava in località Fornaci Vecchie del Comune di Rossana (CN).

La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale prot. n. 22251 del 17 ottobre 2000 ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è l’Ing. Andrea Carpi del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Direttore Generale
Vito Valsania



Provincia di Novara - Terzo Settore - Tutela e Sviluppo del Territorio - Ufficio Deposito Progetti Via

Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di valutazione della procedura di VIA ai sensi dell’art. 13, comma 1 della Legge Regionale 14 dicembre 1998, n. 40 del progetto di ampliamento di un impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi localizzato nel Comune di Cameri (NO)

Strada Provinciale Cameri Galliate, presentato dalla Società La Batteria S.n.c. con sede legale ed amministrativa in Cameri (NO) Via Diaz n. 34

In data 3.11.2000 la Società La Batteria S.n.c. con sede legale ed amministrativa in Cameri (NO) Via Diaz n. 34 ha depositato presso l’Ufficio di Deposito Progetti - Ufficio VIA - dell’Amministrazione Provinciale di Novara - 3° Settore - Tutela e Sviluppo del Territorio sito in Novara in C.so Cavour n. 2, ai sensi dell’art. 12, comma 2, lettera a) della L.R. n. 40/98, copia degli elaborati relativi al progetto di ampliamento impianto di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi localizzato nel Comune di Cameri (NO) - Strada Provinciale Cameri Galliate, legati alla domanda di pronuncia di compatibilità ambientale, presentata all’Amministrazione Provinciale di Novara - Ufficio Deposito Progetti in data 3.11.2000, ai sensi dell’art. 12, comma 1 della L.R. n. 40/98.

Contestualmente, il proponente ha dato avviso dell’avvenuto deposito degli elaborati sul quotidiano nazionale “La Padania”, pubblicato in data 3.11.2000.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di Deposito nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - tel. 0321-378410, per quarantacinque giorni a partire dal 3.11.2000, data di avvenuto deposito degli elaborati.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico scientifici potranno essere presentate all’Ufficio di Deposito nel termine di quarantacinque giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di valutazione è stabilita entro 150 giorni dalla data di avvenuto deposito degli elaborati, fatto salvo quanto previsto all’art. 12, comma 6 e all’art. 14, comma 5 della L.R. n. 40/98.

Ai sensi dell’art. 4 e seguenti della Legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dirigente del Settore Ambiente presso il 3° Settore Dipartimentale Dott. Alberto Ventura - tel 0321-378404.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte o ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Responsabile del procedimento
Alberto Ventura












STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Murello (Cuneo)

Statuto

INDICE

TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI

ART. 1 PRINCIPI FONDAMENTALI

ART. 2 FINALITA’

ART. 3 PROGRAMMAZIONE E FORME DI COOPERAZIONE

ART. 4 TERRITORIO E SEDE COMUNALE

ART. 5 ALBO PRETORIO

ART. 5 BIS STEMMA E GONFALONE

TITOLO II - ORDINAMENTO ISTITUZIONALE DEL COMUNE

ART. 6 ORGANI

ART. 7 CONSIGLIO COMUNALE

ART. 8 COMPETENZE E ATTRIBUZIONI

ART. 9 SESSIONI E CONVOCAZIONI

ART. 10 COMMISSIONI

ART. 11 ATTRIBUZIONI DELLE COMMISSIONI

ART. 12 CONSIGLIERI

ART. 13 GIUNTA COMUNALE

ART. 14 ELEZIONI E PREROGATIVE

ART. 15 COMPOSIZIONE

ART. 16 FUNZIONAMENTO DELLA GIUNTA

ART. 17 ATTRIBUZIONI DELLA GIUNTA

ART. 18 DELIBERAZIONI DEGLI ORGANI COLLEGIALI

ART. 19 SINDACO ORGANO ISTITUZIONALE

ART. 20 COMPETENZE DEL SINDACO

ART. 21 DELEGAZIONI DEL SINDACO

ART. 22 ORDINANZE

TITOLO III - UFFICI E PERSONALE

ART. 23 IL SEGRETARIO COMUNALE

ART. 24 ATTRIBUZIONI DEL SEGRETARIO

ART. 25 PERSONALE

TITOLO IV - ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

ART. 26 SERVIZI PUBBLICI

ART. 27 CONVENZIONI

ART. 28 CONSORZI

ART. 29 UNIONE DI COMUNI

ART. 29 BIS APPALTI

TITOLO V - FINANZA E CONTABILITA’

ART. 30 CONTROLLO ECONOMICO DELLA GESTIONE

ART. 31 REVISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

TITOLO VI - ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE

ART. 32 PARTECIPAZIONE

ART. 33 INTERVENTI NEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

ART. 34 ISTANZE

ART. 35 PETIZIONI

ART. 36 PROPOSTE

ART. 37 REFERENDUM

ART. 38 EFFETTI DEL REFERENDUM

ART. 39 DIRITTO DI ACCESSO

ART. 40 DIRITTO DI INFORMAZIONE

TITOLO VII - DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

ART. 41 MODIFICAZIONI ED ABROGAZIONI DELLO STATUTO

ART. 42 REGOLAMENTI

ART. 43 ENTRATA IN VIGORE

TITOLO I
Disposizioni Generali

Art. 1
Principi fondamentali

1. Il Comune di Murello é Ente autonomo locale il quale ha rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione e della legge generale dello Stato.

2. L’autogoverno del Comune si realizza con i poteri e gli istituti di cui al presente Statuto.

3. Il Comune è ripartizione territoriale della Repubblica e sede di decentramento dei servizi e degli Uffici dello Stato.

4. Il Comune è dotato di autonomia statutaria e normativa, autonomia organizzativa ed amministrativa, nonchè impositiva e finanziaria nell’ambito del proprio Statuto e dei regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica.

5. Il Comune è titolare di funzioni proprie e di quelle conferitigli con leggi dello Stato e della Regione, secondo il principio di sussidiarietà. 6. Il Comune esercita le funzioni mediante propri organi, secondo le attribuzione delle competenze stabilite dallo Statuto, dai Regolamenti e dalla Legge 08.06.1990, n. 142 e ss. mm. ii.

Art. 2
Finalità

1. Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico della propria comunità ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione.

2. Il Comune persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla amministrazione.

3. Il Comune assicura le condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della Legge 10.04.1991, n. 125.

Art. 3
Programmazione e forme di cooperazione

1. Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione, cioè individuare gli obiettivi di ordine generale e definire le risorse per realizzare tali obiettivi.

2. Il Comune concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi dello Stato e della Regione Piemonte, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali e culturale operanti nel suo territorio.

3. I rapporti con gli altri Comuni, con la Provincia e la Regione sono informati ai principi di cooperazione, equiordinazione, complementarietà e suddiarietà tra le diverse sfere di autonomia.

Art. 4
Territorio e Sede Comunale

1. Il territorio del Comune é costituito dal concentrico e dai seguenti nuclei abitati: Tetti Spertini, Bonavalle, Cascina Rivarola.

2. Il territorio del Comune si estende per Kmq. 17,20 confinante con i comuni di: Polonghera, Moretta, Villanova Solaro, Ruffia, Cavallerleone e Racconigi.

3. Il palazzo civico, sede comunale, é ubicato nello stesso Comune di Murello, Via Caduti Murellesi n. 72.

4. Le adunanze degli organi elettivi colleggiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio può radunarsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

5. La modifica della denominazione dei nuclei familiari o della sede comunale è disposta con Legge regionale.

Art. 5
Albo Pretorio

1. Il Comune ha un “Albo Pretorio” per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla legge, dallo Statuto e dai Regolamenti.

2. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità, l’integralità e la facilità di lettura.

3. Il Segretario cura l’affissione degli atti di cui al 1º comma avvalendosi di un dipendente comunale con funzioni di Messo Comunale e, su attestazione di questo, ne certifica l’avvenuta pubblicazione.

Art. 5 Bis
Stemma e Gonfalone

1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con lo stemma.

2. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco o altro amministratore autorizzato dal Sindaco, si può esibire il gonfalone comunale con foggia autorizzata.

3. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali sono vietati.

TITOLO II
Ordinamento Istituzionale del Comune

Art. 6
Organi

1. Sono organi elettivi del Comune: il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.

2. E’ garantita la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi Collegiali del Comune.

Art. 7
Consiglio Comunale

1. Il Consiglio Comunale rappresenta l’intera comunità, determina l’indirizzo ed esercita il controllo politico amministrativo.

2. Il Consiglio, costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale. L’elezione del Consiglio Comunale, la sua durata in carica, il numero dei Consiglieri, le cause di ineleggibilità e di decadenza sono stabilite dalla legge.

3. Il Consiglio discute ed approva in apposito documento gli indirizzi generali di governo.

4. Il funzionamento del Consiglio è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta.

5. La prima seduta del Consiglio deve essere convocata entro il termine perentorio di 10 giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di 10 giorni dalla convocazione. In caso di inosservanza dell’obbligo di convocazione, provvede in via sostitutiva il Prefetto.

6. Il Consiglio Comunale è presieduto dal Sindaco.

In caso di assenza o impedimento temporaneo, nonchè in caso di sospensione dell’esercizio, delle funzioni del Sindaco, il Consiglio è presieduto dal Vice Sindaco e, in mancanza di questo, dal Consigliere Anziano.

7. Il consiglio Comunale si scioglie nei casi previsti dalla legge.

Lo scioglimento determina la decadenza del Sindaco e della Giunta Comunale.

Art. 8
Competenze e Attribuzioni

1. Il Consiglio comunale esercita la potestà e le competenze previste dalla legge e svolge le sue attribuzioni conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.

2. Impronta l’azione complessiva dell’Ente ai principi di economicità, pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare il buon andamento e l’imparzialità.

3. Nell’adozione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione, perseguendo il raccordo con la programmazione provinciale, regionale e statale, individuando obiettivi di ordine generale o particolare e definendo le risorse per realizzare tali obiettivi.

4. Le linee programmatiche che si intendono realizzare nel corso del mandato da parte del Sindaco sono presentate al Consiglio entro 60 giorni dall’insediamento.

Art. 9
Sessioni e Convocazioni

1. L’attività del Consiglio si svolge in sessioni ordinarie, straordinarie ed urgenti.

2. Ai fini della convocazione, sono considerate ordinarie le sedute nelle quali vengono inserite le proposte di deliberazione inerenti l’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione.

3. Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno cinque giorni prima del giorno stabilito; quelle straordinarie almeno tre. In caso d’urgenza, da indicarsi espressamente, la convocazione può avvenire con anticipo di almeno 24 ore; in questo caso gli avvisi devono essere consegnati almeno 24 ore prima. Nello stesso termine, 24 ore prima, devono essere recapitati gli ordini del giorno aggiunti sia per le sessioni ordinarie che straordinarie.

4. La convocazione del Consiglio e l’ordine del giorno degli argomenti da trattare è effettuata dal Sindaco di sua iniziativa o su richiesta di almeno un quinto dei Consiglieri in carica; in quest’ultimo caso la riunione deve tenersi entro 20 giorni e devono essere iscritti all’ordine del giorno gli argomenti proposti, purchè di competenza conciliare.

5. La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti contenenti le questioni da trattare, da consegnarsi a ciascun Consigliere al domicilio eletto nel territorio del Comune; la consegna deve risultare da dichiarazione di dipendente comunale inquadrato nella categoria B svolgenti le mansioni di messo.

6. Il Consiglio delibera validamente con l’intervento di almeno la metà dei Consiglieri assegnati ed a maggioranza assoluta dei votanti, salvo che la legge, lo Statuto o il Regolamento prevedano una maggioranza diversa. In seconda convocazione, che avrà luogo in altro giorno dalla data fissata per la prima seduta, il Consiglio delibera validamente con l’intervento di almeno un terzo dei Consiglieri assegnati per legge all’Ente, senza computare a tale fine il Sindaco.

Art. 10
Commissioni

1. Il Consiglio Comunale può istituire nel proprio seno, con apposite deliberazioni, Commissioni permanenti o temporanee assicurando la rappresentanza proporzionale a tutti i gruppi in esso presenti.

2. La delibera di istituzione di una Commissione deve essere adottata a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.

3. Il funzionamento, la composizione, i poteri, l’oggetto e la durata delle Commissioni sono disciplinate con le singole deliberazioni di istituzione.

Art. 11
Attribuzioni delle Commissioni

1. Compito principale delle Commissioni permanenti l’esame preparatorio degli atti deliberativi consiliari al fine di favorire il miglior esercizio delle funzioni dell’organo stesso.

2. Compito delle Commissioni temporanee é l’esame di materie relative a questioni di carattere particolare o generale individuate dal Consiglio comunale.

3. La nomina del Presidente della Commissione é riservata al Consiglio comunale.

Art. 12
Consiglieri

1. La posizione giuridica e lo status dei Consiglieri sono regolati dalla legge. Essi rappresentano l’intera Comunità alla quale costantemente rispondono.

2. E’ Consigliere anziano colui che ha ottenuto, nelle elezioni, il maggior numero di voti con esclusione del Sindaco neo eletto e dei candidati alla carica di sindaco proclamati consiglieri ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 415/93. Il Consigliere anziano può rinunciare a detta carica in qualsiasi momento. In tal caso viene sostituito dal Consigliere che dopo di lui ha riportato, nelle elezioni, il maggior numero di voti. Il Consigliere anziano sottoscrive, assieme al Sindaco ed al Segretario, i verbali delle deliberazioni consiliari e, in sua assenza lo sostituisce il Consigliere che dopo di lui ha riportato, nelle elezioni, il maggior numero di voti. Il Consigliere anziano presiede le adunanze del Consiglio Comunale nei casi previsti dall’art. 7 comma 6.

3. Le dimissioni dalla carica di Consigliere sono presentate dal Consigliere stesso al Consiglio. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla relativa surroga.

4. Il seggio rimasto vacante per decadenza, dimissioni od altra causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l’ultimo eletto.

5. I Consiglieri comunali che non intervengono alle sedute per tre volte consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio comunale. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, entro il termine di 10 giorni successivi alla seduta del C.C. Scaduto questo termine, il Consiglio esamina e infine delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificativi presentate da parte del Consigliere interessato. Copia della delibera è notificata all’interessato entro 10 giorni.

Art. 13
Giunta Comunale

1. La Giunta e l’organo di governo e amministrazione del Comune.

2. Impronta la propria attività ai principi della collegialità, della trasparenza e della efficienza.

3. Adotta tutti gli atti concreti, idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell’Ente nel quadro degli indirizzi generali ed in attuazione degli atti fondamentali approvati dal Consiglio comunale. 4. Esamina collegialmente gli argomenti da proporre al Consiglio comunale, svolge l’attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio.

Art. 14
Elezione e prerogative

1. Il Sindaco nomina i componenti della Giunta, tra cui un Vice Sindaco e ne da comunicazione al Consiglio Comunale nella prima seduta successiva all’elezione unitamente alla proposta degli indirizzi generali di governo.

2. Le cause di ineleggibilità ed incopatibilità, la posizione giuridica, lo status dei componenti l’organo e gli istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge.

3. Oltre ai casi di ineleggibilità previsti al comma 2, non possono far parte della Giunta il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini fino al terzo grado del Sindaco. Gli stessi non possono essere nominati rappresentanti del Comune.

4. Il Sindaco e gli Assessori, esclusi i casi di dimissioni singole degli assessore, restano in carica fino all’insediamento dei successori.

5. Al Sindaco nonchè agli Assessori e Consiglieri Comunali è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze presso enti, Aziende ed Istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune. I componenti la Giunta Comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato.

Art. 15
Composizione

1. La Giunta é composta dal Sindaco, che la presiede e da 2 (due) Assessori, di cui uno è investito dalla carica di Vice-Sindaco.

2. E’ facoltà del Sindaco nominare assessore n. 1 (uno) cittadino non Consigliere aventi i requisiti di eleggibilità alla carica di Consigliere Comunale e Assessore.

2-bis. L’Assessore di cui al precedente comma non potrà essere nominato Vice-Sindaco.

3. Gli Assessori esterni partecipano al Consiglio Comunale, senza diritto di voto, per illustrare argomenti di cui sono relatori. Gli Assessori avranno diritto ad un compenso pari al gettone di presenza percepito dai Consiglieri Comunali per la partecipazione alle sedute.

Art. 16
Funzionamento della Giunta

1. La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco che stabilisce l’ordine del giorno, tenuto conto degli argomenti proposti dai singoli Assessori.

2. Le modalità di convocazione e di funzionamento saranno stabilite dalla Giunta stessa con apposito regolamento.

3. Le dimissioni da componente della Giunta sono presentate al Sindaco il quale provvede alla sostituzione.

4. Il Sindaco può revocare uno o più Assessori, con proprio decreto dandone motivata comunicazione al Consiglio nella prima seduta utile.

5. La Giunta decade in caso di dimissioni, impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco e si procede allo scioglimento del Consiglio.

La Giunta ed il Consiglio rimangono in carica fino all’elezione del nuovo Sindaco e del nuovo Consiglio.

6. I singoli componenti della Giunta possono altresì decadere per il verificarsi di uno degli impedimenti, delle incompatibilità e delle incapacità contemplate dalla legge.

7. Alla sostituzione dei singoli Assessori dimissionari, revocati, decaduti, o cessati dall’ufficio per altra causa, provvede il Sindaco con proprio decreto dandone comunicazione al Consiglio nella 1º seduta successiva all’emanazione del provvedimento.

8. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.

9. La mozione di sfiducia dev’essere motivata e sottoscritta da almeno 2/5 dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco e viene messa in discussione non prima dei lo giorni e non oltre 30 giorni dalla sua presentazione.

10. Se la mozione viene approvata si procede allo scioglimento del Consiglio ed alla nomina di un Commissario ai sensi delle leggi vigenti. 11. La mozione va presentata al Segretario Comunale perchè ne disponga l’immediata acquisizione al protocollo generale dell’Ente, oltre alla contestuale formale comunicazione al Sindaco ed agli Assessori. Da tale momento decorrono i termini di cui al precedente 9º comma.

Art. 17
Attribuzioni della Giunta

1. Alla Giunta comunale compete l’adozione di tutti gli atti di amministrazione e gestione a contenuto generale o ad alta discrezionalità, nonchè di tutti gli atti che per loro natura devono essere adottati da organo collegiale e non rientrano nella competenza esclusiva del Consiglio, del Segretario Comunale o del Sindaco.

2. La Giunta svolge le funzioni di propria competenza con provvedimenti deliberativi generali con i quali si indica lo scopo e gli obiettivi perseguiti, i mezzi idonei ed ì criteri cui dovranno attenersi gli altri uffici nell’esercizio delle proprie competenze gestionali ed esecutive loro attribuite dalla legge o dallo statuto.

3. L’entità ed i tipi di indennità spettanti a ciascun assessore, sono stabiliti dalla Giunta stessa entro i limiti previsti dalla legge.

Art. 18
Deliberazioni degli Organi Collegiali

Gli organi collegiali deliberano validamente con l’intervento della metà dei componenti assegnati ed a maggioranza dei voti favorevoli sui contrari, salvo maggioranze speciali previste espressamente dalle leggi, dallo Statuto e dal regolamento.

2. Tutte le deliberazione sono assunte, di regola, con votazione palese. Sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone.

3. Le sedute del Consiglio e delle Commissioni consiliari sono pubbliche. Nel caso in cui debbano essere formulate valutazioni ed apprezzamenti su “persone”, il Presidente dispone la trattazione dell’argomento in “seduta privata”.

4. Le sedute della Giunta sono segrete.

5. L’istruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazione, il deposito degli atti e la verbalizzazione delle sedute del Consiglio e della Giunta, sono curate dal Segretario Comunale, secondo le modalità ed i termini stabiliti dal regolamento. Il Segretario comunale non partecipa alle sedute, quando si trova in uno dei casi di incompatibilità. In tal caso é sostituito in via temporanea da un componente del collegio nominato dal Presidente.

6. I verbali delle sedute sono firmati dal Presidente, dal Segretario e dal componente più anziano per voti fra i presenti.

Art. 19
Sindaco Organo Istituzionale

1. Il Sindaco è l’organo responsabile dell’Amministrazione del Comune.

2. Il Sindaco è il Capo del Governo locale e in tale veste esercita funzioni di rappresentanza, di presidenza, di sovrintendenza e di amministrazione.

3. Ha competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo dell’attività degli Assessori e delle strutture gestionali-esecutive.

4. Il Sindaco è eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto, secondo le disposizioni dettate dalla legge ed è membro del Consiglio.

La legge disciplina i casi di incompatibilità e di ineleggibilità alla carica di Sindaco, il suo Status e le cause di cessazione dalla carica.

5. Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente Statuto e dai regolamenti, attribuzione quale organo di amministrazione, di vigilanza e poteri di autorganizzazione delle competenze connesse all’ufficio.

6. Le dimissioni presentate dal Sindaco diventano irrevocabili e producono gli effetti di cui all’art. 16 - comma 5 trascorso il termine di giorni 20 dalla loro presentazione al Consiglio.

7. Il Sindaco non può ricoprire incarichi ed assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendente o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza del comune.

Art. 20
Competenze del Sindaco

1. Il Sindaco, quale capo dell’Amministrazione:

a) rappresenta il Comune;

b) convoca il Consiglio Comunale, ne determina l’ordine del giorno e ne fissa il giorno delle adunanze, sentita la Giunta Comunale;

c) convoca la Giunta Comunale, ne fissa l’ordine del giorno e la data delle adunanze;

d) vigila sullo svolgimento delle pratiche affidate a ciascun Assessore e ne firma i provvedimenti anche per mezzo dell’Assessore da lui delegato;

e) stabilisce gli argomenti da trattarsi nelle adunanze del Consiglio e della Giunta;

f) sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e vigila a che il Segretario Comunale ed i responsabili dei servizi diano esecuzione alle deliberazioni del Consiglio e della Giunta, secondo le direttive da esso impartite;

g) presiede le gare di appalto;

h) sottoscrive i contratti, nonchè gli accordi previsti dalla legge;

i) impartisce, nell’esercizio delle funzioni di polizia locale, le direttive, vigila sull’espletamento del servizio di polizia municipale e adotta i provvedimenti previsti dalle leggi e dai Regolamenti ed applica al trasgressore le sanzioni pecuniarie e amministrative secondo le disposizioni di legge;

l) rilascia attestati di notorietà pubblica;

m) rappresenta il Comune in giudizio, sia attore o convenuto, sentita la Giunta Comunale, promuove davanti all’autorità giudiziaria, salvo a riferirne alla Giunta nella prima seduta i provvedimenti cautelativi e le azioni possessorie;

n) sovrintende a tutti gli uffici e Istituti comunali;

o) sospende, nei casi di urgenza, i dipendenti comunali riferendone alla Giunta ed alle organizzazioni sindacali di appartenenza dei sospesi.

p) coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale e nell’ambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, di intesa con i responsabili territorialmente competenti delle Amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l’espletamento dei servizi e le esigenze complessive e generali degli utenti;

q) indice i referendum comunali;

r) esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dal presente Statuto e dai Regolamenti e sovraintende all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune.

s) fa pervenire all’ufficio del Segretario comunale ed al Vice Sindaco l’atto di dimissioni perchè il Consiglio comunale prenda atto della decadenza della Giunta e si proceda allo scioglimento del Consiglio Comunale.

t) il Sindaco o gli Assessori da questo delegati rispondono entro 30 giorni alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Le modalità di presentazione di questi atti e delle relative risposte sono disciplinate dal regolamento consiliare.

t-bis) informa la popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, di cui all’art. 36 del regolamento di esecuzione della legge 8 dicembre 1970, n. 996, approvato con D.P.R. 06.02.1981, n. 66.

u) provvede alla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune, non di competenza del Consiglio Comunale, presso Enti, Aziende ed Istituzioni, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio.

v) nomina e revoca gli Assessori, compreso il Vice Sindaco.

2. Il Sindaco, quale ufficiale di Governo, sovraintende:

a) alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli adempimenti demandatigli dalle leggi in materia elettorale, di leva militare e di statistica

b) alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai Regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, di sanità e di igiene pubblica;

c) allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziario, alle funzioni affidategli dalla legge;

d) alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il Prefetto.

3. Il Sindaco, quale ufficiale di Governo, adotta con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini per, l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al Prefetto, ove occorre, l’assistenza della forza pubblica.

Il Sindaco, inoltre, esercita la funzione di Ufficiale del Governo in tutti i casi previsti dalla legge.

Art. 21
Delegazioni del Sindaco

1. Il Vice Sindaco è l’Assessore, nominato dal Sindaco, che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento temporaneo, nonché nel caso di sospensione dall’esercizio delle funzioni adottate ai sensi dell’art. 15 comma 4 bis della Legge 19.03.1990 n. 55, come modificato dall’art. 1 della Legge 18.01.1992, n. 16.

2. In caso di assenza o di impedimento del Vice-Sindaco, l’altro Assessore esercita le funzioni sostitutive del Sindaco.

3. Il Sindaco ha facoltà di assegnare, con suo provvedimento, ad carni Assessore, funzioni ordinate organicamente per gruppi di materie e con delega a firmare gli atti relativi alle funzioni istruttorie ed esecutive loro assegnate.

4. Nel rilascio delle deleghe di cui al precedente comma, che devono essere fatte per iscritto, il Sindaco uniformerà i suoi provvedimenti al principio per cui spettano agli Assessori i poteri di indirizzo e controllo.

5. Il Sindaco può modificare per iscritto l’attribuzione dei compiti e delle funzioni di ogni Assessore ogni qualvolta, per motivi di coordinamento e funzionalità, lo ritenga opportuno.

Art. 22
Ordinanze

1. Il Sindaco emana ordinanze in conformità alle leggi ed ai Regolamenti comunali.

2. Il Sindaco emana, altresì, nel rispetto delle norme costituzionali e dei principi generati dell’ordinamento giuridico, ordinanze contingibili ed urgenti sulle materie e per le finalità di cui al comma 2 dell’art. 38 della legge 8 giugno 1990 n. 142. Tali provvedimenti devono essere adeguatamente motivati. La loro efficacia necessariamente limitata nel tempo, non può superare il periodo in cui perdura la necessità.

3. In caso di assenza del sindaco, le ordinanze sono emanate da chi lo sostituisce ai sensi del presente Statuto.

4. Quando l’ordinanza ha carattere individuale essa deve essere notificato al destinatario.

TITOLO III
UFFICI E PERSONALE

Art. 23
Il Segretario Comunale

1. Il Segretario Comunale è nominato dal Sindaco ed è scelto nell’apposito albo di cui al comma 75 dell’art. 17 della legge 127/1997.

2. Il Segretario Comunale, nel rispetto della legge che ne disciplina stato giuridico, ruolo e funzioni, è l’organo burocratico che assicura la direzione tecnico amministrativa degli uffici e dei servizi.

3. Allo stesso organo sono affidate attribuzioni di carattere gestionale, consultavo, di sovraintendenza e di coordinamento, di legalità e di garanzia, secondo le norme di legge e del presente Statuto.

4. Al Segretario Comunale possono essere conferite dal Sindaco, le funzioni di Direttore Generale, ai sensi di quanto previsto dall’art. 51/bis della Legge n. 142/1990, inserito dall’art. 6, comma 10, della Legge n. 127/1997.

5. Il Consiglio Comunale può approvare la stipulazione di convenzioni con altri Comuni per la gestione consortile dell’ufficio del Segretario Comunale.

6. Lo stato giuridico e il trattamento economico del Segretario Comunale sono stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

Art. 24
Attribuzioni del Segretario

1. Il Segretario Comunale, nel rispetto delle direttive impartitegli dal Sindaco da cui dipende funzionalmente:

a) sovraintende allo svolgimento delle funzioni del personale e ne coordina l’attività;

b) roga i contratti del Comune, nei quali l’Ente è parte, quando non sia necessaria l’assistenza di un notaio, e autentica le scritture private e gli atti unilaterali nell’interesse dell’Ente.

c) verifica e risponde all’istruttoria delle deliberazioni;

d) provvede ai relativi atti esecutivi;

e) partecipa alle riunioni della Giunta e del Consiglio, ne redige i verbali che sottoscrive insieme col Sindaco ed il membro anziano.

2. Il Segretario comunale, inoltre, adotta i seguenti atti:

a) presiede le Commissioni di concorso con l’assistenza d’un Ufficiale verbalizzante secondo i criteri ed i principi procedimentali in materia, fissati dalla normativa regolamentare dell’Ente;

b) roga gli atti nell’interesse del Comune;

c) adotta e sottoscrive tutti gli atti ed i provvedimenti, anche a rilevanza esterna, per i quali gli sia stata attribuita competenza;

d) verifica l’efficacia e l’efficienza dell’attività degli uffici e del personale ad essi preposto;

e) esercita funzioni d’impulso, coordinamento, direzione e controllo nei confronti degli uffici e del personale;

f) esplicita e sottoscrive i pareri previsti dalla legge sulle proposte di provvedimenti deliberativi;

g) cura la trasmissione degli atti deliberativi al Comitato di Controllo ed attesta, su dichiarazione del Messo comunale, l’avvenuta pubblicazione all’albo e l’esecutività di provvedimenti ed atti dell’Ente;

h) autorizza le prestazioni straordinarie, i congedi ed i permessi al personale, con l’osservanza delle norme vigenti e del Regolamento;

i) solleva contestazioni di addebiti, propone provvedimenti disciplinari ed adotta le sanzioni del richiamo, scritto nei confronti del personale, con l’osservanza delle norme regolamentari;

l) riceve l’atto di dimissioni del Sindaco e la mozione di sfiducia.

m) presiede l’ufficio, comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni popolari e dei referendum.

Art. 25
Personale

1. Il Comune promuove e realizza il miglioramento delle prestazioni del personale attraverso l’ammodernamento delle strutture, la formazione, la qualificazione professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti.

2. Lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale sono disciplinati dagli accordi collettivi nazionali.

TITOLO IV
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA

Art. 26
Servizi Pubblici

1. Il Comune può gestire i pubblici servizi nelle seguenti forme:

a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche

dei servizi, non sia opportuno costituire una Istituzione o una Azienda;

b) in concessione a terzi, quando esistano ragioni tecniche, economiche e

di opportunità sociale;

c) a mezzo di Azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale;

d) a mezzo di istituzioni, per l’esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;

e) a mezzo di Società per Azioni a prevalente capitale pubblico locale, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati.

2. Nella deliberazione di assunzione diretta di un servizio, già affidato in appalto o in concessione, dovranno indicarsi le notizie di cui all’art. 3 del D.P.R. Il ottobre 1986, n. 902. Trattasi di norma di riferimento a cui bisogna attenersi qualora ricorra il caso.

Art. 27
Convenzioni

1. Il Consiglio Comunale, su proposta della Giunta, delibera apposite convenzioni da stipularsi con altri Comuni e la Provincia, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati.

2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie.

Art. 28
Consorzi

Il Comune può partecipare alla costituzione di Consorzi con altri Comuni, Province per, la gestione associata di uno o più servizi secondo le norme previste dall’art. 27 del presente Statuto, in quanto compatibili.

2. A questo fine il Consiglio comunale approva, a maggioranza assoluta dei componenti, una convenzione ai sensi del precedente articolo, unitamente allo Statuto del Consorzio.

3. La convenzione deve prevedere l’obbligo, a carico del Consorzio, della trasmissione al Comune degli atti fondamentali del Consorzio stesso.

4. Il Sindaco o un suo delegato fa parte dell’Assemblea del Consorzio con responsabilità pari alla quota di partecipazione fissata dalla convenzione o dallo Statuto del Consorzio.

Art. 29
Unione di Comuni

1. Il Comune può costituire una unione con altri Comuni contermini per l’esercizio di una pluralità di funzioni o di servizi.

2. L’atto costitutivo e lo Statuto dell’unione sono approvati dai Consigli dei Comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie.

3. Sono organi dell’Unione il Consiglio, la Giunta ed il Presidente scelto tra i Sindaci dei Comuni interessati.

4. Il Regolamento dell’unione:

a) può prevedere che il consiglio dell’unione stessa sia espressione dei Comuni partecipanti e ne disciplina le forme;

b) contiene l’indicazione degli organi e dei servizi da unificare, nonché le norme relative alle finanze dell’unione ed ai rapporti finanziari con i Comuni.

Art. 29 Bis
Appalti

1. Il Comune, ai fini del comma 2º, per l’affidamento di lavori, appalti subappalti e/o forniture, di qualsiasi natura, per attivare un’azione di contrasto alla criminalità mafiosa, istituirà albi permanenti di appaltatori e fornitori stimati e notoriamente affidabile. Il Comune, in sede di predisposizione del regolamento sull’esecuzione delle opere o delle forniture dovrà provvedere una disciplina normativa capace di evitare condizionamenti alla attività amministrativa, nonchè pressioni, intimidazioni, collusioni o corruttele.

2. E’ ammessa la trattativa privata per lavori, appalti, servizi e/o fornitura di qualsiasi natura fino ad un massimo a base d’asta di L. 30.000.000 (EURO 24.151,98) da espletarsi con almeno cinque ditte scelte come previsto al comma 10.

TITOLO V
Finanza e Contabilità

Art. 30
Controllo Economico della Gestione

Il Regolamento determina le modalità di svolgimento del controllo economico e di gestione.

Art. 31
Revisione Economico-Finanziaria

1. Il Consiglio comunale affida la revisione economico-finanziaria ad un Revisore eletto a maggioranza assoluta dei suoi membri e scelto tra esperti iscritti nel ruolo dei Revisori ufficiali dei conti o negli Albi dei dottori commercialisti o dei ragionieri.

1-bis. Il revisore del conto oltre a possedere i requisiti prescritti dalle norme sull’Ordinamento delle Autonomie Locali deve possedere quelli di eleggibilità fissati dalla legge per l’elezione a consigliere comunale e non ricadere nei casi di incompatibilità previsti dalle vigenti leggi.

2. Il Revisore dura in carica tre anni ed è rieleggibile per una sola volta; è revocabile per inadempienza e quando ricorrano gravi motivi che influiscono negativamente sull’espletamento del suo mandato.

3. Il Revisore collabora con il Consiglio comunale nella sua funzione di controllo e di indirizzo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziata della gestione dell’Ente ed attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione, che accompagna la proposta di deliberazione conciliare del conto consuntivo.

4. Per l’esercizio delle sue funzioni il Revisore ha diritto di accesso agli atti e documenti dell’Ente.

5. Nella relazione di cui al comma 3 il Revisore esprime rilievi e proposte tendenti a conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione.

6. Il Consiglio comunale può affidare al Revisore il compito di eseguire periodiche verifiche di cassa

7. Il Revisore risponde della veridicità delle sue attestazioni. Ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dell’Ente ne riferisce immediatamente al Consiglio.

TITOLO VI
Istituti di Partecipazione

Art. 32
Partecipazione

1. Il Comune garantisce e promuove la partecipazione dei cittadini all’attività dell’Ente al fine di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.

2. Per gli stessi fini, il Comune privilegia le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato, incentivandone l’accesso alle strutture ed ai servizi dell’Ente.

3. L’Amministrazione può attivare forme di consultazione, per acquisire il parere di soggetti economici su specifici problemi.

Art. 33
Interventi nel Procedimento Amministrativo

1. I cittadini ed i soggetti portatori di interessi coinvolti in un procedimento amministrativo, hanno facoltà di intervenire, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla legge e dai regolamenti comunali.

2. La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti collettivi rappresentativi di interessi superindividuali.

3. Il responsabile del procedimento, contestualmente all’inizio dello stesso, ha l’obbligo di informare gli interessati mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per legge.

4. Il regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere inviati, nonchè i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti ovvero i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento.

5. Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi la renda particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione all’albo pretorio o di altri mezzi, garantendo, comunque, altre forme di idonea pubblicazione e informazione.

6. Gli aventi diritto, entro 30 giorni dalla comunicazione personale o dalla pubblicazione del procedimento, possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti all’oggetto del procedimento.

7. Il responsabile dell’istruttoria, entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste di cui a precedente comma 6, deve pronunciarsi sull’accoglimento o meno e rimettere le sue conclusioni all’organo comunale competente all’emanazione del provvedimento finale, che dovrà essere adottato entro 30 giorni.

8. Il mancato o parziale accoglimento delle richieste e delle sollecitazioni pervenute deve essere adeguatamente motivato nella premessa dell’atto e può essere preceduto da contraddittorio orale.

9. I soggetti di cui al comma 1º hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il regolamento sottrae all’accesso.

Art. 34
Istanze

1. Sono istanze le richieste rivolte ad un organo politico o burocratico di compiere una data attività attinente alla esplicazione della propria funzione per perseguire interessi collettivi.

2. Le istanze possono essere rivolte da singoli cittadini o da Associazioni anche di fatto.

3. Le risposte alle istanze vengono fornite entro il termine massimo di 30 giorni.

4. Le modalità e le forme dell’inoltro delle istanze e delle risposte sono indicate dal regolamento sulla partecipazione.

Art. 35
Petizioni

1. Tutti i cittadini possono rivolgersi in forma singola o collettiva, agli organi dell’Amministrazione per sollevare l’intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità.

2. La petizione è esaminata dall’organo competente entro 30 giorni dalla presentazione.

3. Se il termine previsto al comma secondo non è rispettato, ciascun Consigliere può sollevare la questione in Consiglio, chiedendo ragione al Sindaco del ritardo o provocando una discussione sul contenuto della petizione. Il Sindaco è comunque tenuto a porre la petizione all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio.

4. La procedura si chiude in ogni caso con un provvedimento espresso, del quale è garantita la comunicazione al soggetto proponente.

Art. 36
Proposte

1. Sono proposte tutti gli atti propulsivi con in quali non solo si dà inizio ad un procedimento amministrativo, ma si esprime un avviso in ordine al contenuto che dovrebbe avere il provvedimento da emanarsi da parte dell’organo di amministrazione atti va al fine di perseguire interessi collettivi.

2. Il 25% dei cittadini elettori possono avanzare proposte per l’adozione di atti amministrativi che il Sindaco trasmette entro 30 giorni successivi all’organo competente, corredate dal parere dei responsabili dei servizi interessati e del Segretario, nonchè dell’attestazione relativa alla copertura finanziaria.

3. L’organo competente deve sentire i proponenti dell’iniziativa entro 30 giorni dalla ricezione della proposta.

4. Tra l’amministrazione comunale ed i proponenti si può giungere alla stipulazione di accordi nel perseguimento del pubblico interesse al fine di determinare il contenuto del provvedimento finale per cui é stata promossa l’iniziativa popolare.

Art. 37
Referendum

1. Sono previsti referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nell’azione amministrativa.

2. Non possono essere indetti referendum: in materia di tributi locali e di tariffe, su attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali, su materie che sono già state oggetto di consultazione referendaria nell’ultimo quinquennio.

3. Soggetti promotori del referendum possono essere:

a) il 30% del corpo elettorale;

b) il Consiglio comunale, con maggioranza assoluta dei Consiglieri in carica.

4. Il Consiglio comunale fissa nel Regolamento: i requisiti di ammissibilità, i tempi, le condizioni di accoglimento e le modalità organizzativi della consultazione.

5. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materia di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.

Art. 38
Effetti del Referendum

1. Entro 60 giorni dalla proclamazione del risultato da parte del Sindaco, il Consiglio delibera i relativi e conseguenti atti di indirizzo.

2. Il mancato recepimento delle indicazioni referendarie deve essere deliberato, a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.

Art. 39
Diritto di accesso

1. Ai cittadini singoli o associati é garantita la libertà di accesso agli atti dell’Amministrazione e dei Soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal Regolamento.

2. Sono sottratti al diritto di accesso gli atti che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione e quelli esplicitamente individuati dal Regolamento;

3. Il Regolamento, oltre ad enunciare le categorie degli atti riservati, disciplina anche i casi in cui é applicabile l’Istituto, dell’accesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie ed il costo delle medesime.

Art. 40
Diritto di Informazione

1. Tutti gli atti dell’Amministrazione, delle Aziende speciali e delle Istituzioni sono pubblici, con le limitazioni previste al precedente articolo.

2. L’Ente deve, di norma, avvalersi, oltre che dei sistemi tradizionali della notificazione e della pubblicazione all’Albo pretorio dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei ad assicurare il massimo di conoscenza degli atti.

3. L’informazione deve essere esatta, tempestiva, inequivocabile, completa e, per gli atti aventi pluralità indistinta di destinatario, deve avere carattere di generalità.

4. La Giunta comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti idonei a dare concreta attuazione al diritto di informazione.

5. Il Regolamento sul diritto di accesso detta norme atte a garantire l’informazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati e disciplina la pubblicazione per gli atti previsti dalla legge.

TITOLO VII
Disposizioni Finali e Transitorie

Art. 41
Modificazioni ed Abrogazioni dello Statuto

1. Le modificazioni soppressivi, aggiuntive e sostitutive e l’abrogazione totale o parziale dello Statuto, sono deliberate dal Consiglio comunale con la procedura di cui all’art. 4, comma 3, della legge 8 giugno 1990, n. 142.

2. La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello Statuto deve essere accompagnata dalla proposta di deliberazione di un nuovo Statuto in sostituzione di quello precedente.

3. L’approvazione della deliberazione di abrogazione totale dello Statuto comporta l’approvazione del nuovo.

4. Nessuna iniziativa per la revisione o l’abrogazione, totale o parziale, dello Statuto può essere presa, se non sia trascorso almeno un anno dall’entrata in vigore dello Statuto o dell’ultima modifica.

5. Una iniziativa di revisione o abrogazione, respinta dal Consiglio comunale, non può essere rinnovata nel corso della durata in carica del Consiglio stesso.

Art. 42
Regolamenti

1. Il Comune emana regolamenti:

a) nelle materie ad essi demandate dalla legge o dallo statuto;

b) in tutte le materie di competenza comunale.

2. Nelle materie di competenza riservata dalla legge generale sugli enti locali, la potestà regolamentare viene esercitata nel rispetto delle suddette norme generali e delle disposizioni statutarie.

3. Nelle altre materie i regolamenti comunali sono adottati nel rispetto delle leggi statali e regionali, tenendo conto delle altre disposizioni regolamentari emanate dal soggetti aventi una concorrente competenza nelle materie stesse.

4. L’iniziativa dei regolamenti spetta alla Giunta e a ciascun Consigliere.

5. Nella formazione dei regolamenti possono essere consultati i soggetti interessati.

6. I regolamenti sono soggetti a duplice pubblicazione all’albo pretorio: dopo l’adozione della delibera in conformità delle disposizioni sulla pubblicazione della stessa deliberazione nonchè per la durata di 15 giorni dopo che la deliberazione di adozione è divenuta esecutiva. I regolamenti devono essere comunque sottoposti a forme di pubblicità che ne consentano l’effettiva conoscibilità. Essi debbono essere accessibili a chiunque intenda consultarli.

7. Fino all’adozione dei regolamenti previsti dallo Statuto, restano in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente legislazione o dai medesimi Regolamenti vigenti alla data di entrata in vigore del presente Statuto, nei limiti della compatibilità con la legge e lo Statuto.

Art. 43
Entrata in Vigore

Il presente Statuto, dopo l’espletamento del controllo da parte del competente organo regionale, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione ed affisso all’Albo pretorio per 30 giorni consecutivi.

2. Il Sindaco invia lo Statuto, munito della certificazione delle avvenute pubblicazioni di cui al precedente comma, al Ministero dell’Interno per, essere inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti.

3. Lo Statuto ed eventuali sue modifiche e/o integrazione entrano in vigore decorsi 30 (trenta) giorni dalla loro affissione all’Albo Pretorio del Comune di Murello.

4. Il Segretario del Comune appone in calce all’originale dello Statuto la dichiarazione dell’entrata in vigore.




Comune di Robella (Asti)

Statuto Comunale - Adeguamento e Modifiche

Art. 23

E’ così sostituito: “La Giunta Comunale è composta dal Sindaco e da un numero di Assessori non superiori a quattro, a scelta e nomina del Sindaco”.

Art. 24

E’ aggiunto il comma 8: “Entro centoventi giorni dalla data di insediamento, il Sindaco, sentita la Giunta, presenta le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare durante il mandato, e le sottopone all’approvazione del Consiglio Comunale.

Ciascun Consigliere Comunale può proporre integrazioni e modifiche mediante presentazione di emendamenti nelle modalità indicate nel Regolamento del Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale può adeguare o modificare le linee programmatiche sulla base di sopravvenute esigenze".

Art. 20

E’ aggiunto il comma 3: “Il Consiglio Comunale ha autonomia organizzativa e funzionale secondo quanto previsto dal regolamento interno, che disciplina altresì la gestione delle risorse attribuite per il proprio funzionamento”.

Art. 17

E’ abrogato il comma 2.

Art. 13

Al punto n. 25 è aggiunto: “Il Consiglio Comunale può istituire proprie commissioni di garanzia e di controllo. La presidenza di queste ultime è attribuita alle opposizioni”.

Art. 16

E’ aggiunto il comma 5: “Il Sindaco, quale Presidente del Consiglio Comunale, a seguito dell’avvenuto accertamento d’ufficio, ovvero su segnalazione, dell’assenza del Consigliere per tre sedute consecutive, avvia il procedimento di decadenza con richiesta all’interessato di fornire le cause giustificative della assenza. Il Consigliere è tenuto a fornire le giustificazioni entro centoventi giorni dal ricevimento della comunicazione. Decorso tale termine il Consiglio Comunale delibera in merito”.

Art. 51

E’ sostituito come segue: “Il Segretario Comunale è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente. La legge ed i regolamenti ne disciplinano la nomina e le competenze. L’Ente può convenzionarsi con altri Comuni per la gestione associata dell’Ufficio di Segretario Comunale”.

Art. 52

E’ sostituito come segue: “ La struttura dell’Ente è articolata in Servizi. L’Organizzazione della struttura comunale e il suo funzionamento sono disciplinati dal Regolamento sull’Ordinamento dei Servizi nel rispetto dei principi di buon andamento dell’azione amministrativa, efficacia, economicità di gestione, funzionalità, autonomia operativa, professionalità, collaborazione, semplificazione e trasparenza”.

Art. 53 comma 1 punto e)

E’ sostituito come segue: “A mezzo di società per azioni ovvero a responsabilità limitata, eventualmente provvedono anche alla loro costituzione, qualora si renda opportuna in relazione alla natura del servizio da erogare”;

E’ aggiunto il comma 5: “Il Comune persegue lo sviluppo di rapporti con gli altri Enti, per promuovere e ricercare le forme associative più appropriate tra quelle previste dalla legge in relazione alle attività, ai sensi, alle funzioni da svolgere ed agli obiettivi da raggiungere.

Il Consiglio Comunale a tal fine può adottare apposite Convenzioni".

Art. 42

E’ aggiunto il comma 3: “Nelle materie di competenza locale e di interesse comune l’Amministrazione può avviare forme diverse di consultazione popolare, anche attraverso lo svolgimento di referendum; i soggetti promotori del referendum sono il Consiglio Comunale ovvero il 30% dei cittadini residenti nel Comune ed aventi i requisiti di elettorato attivo al Consiglio Comunale, riuniti in Comitato Promotore.

Apposito Regolamento adottato dal Consiglio Comunale norma le modalità per l’espletamento del referendum. Sono esclusi i referendum inerenti lo Statuto Comunale, i Regolamenti, i tributi, le tariffe, il bilancio, i provvedimenti afferenti il personale, il Piano Regolatore Generale e gli strumenti attuativi, la nomina o revoca di incarichi e attività amministrative vincolate da leggi nonchè le materie oggetto di consultazione referendaria negli ultimi cinque anni ovvero quelle rigettate o dichiarate inammissibili da Consiglio Comunale".



ALTRI ANNUNCI

ASL n. 10 - Pinerolo (Torino)

Pubblicazione di informativa relativa al convenzionamento esterno per il servizio di odontoprotesi (D.G.R. 171-4767 del 18/12/1995) sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte - Avviso

Con deliberazione n. 1271 dell’11.7.1996 l’A.S.L. 10 di Pinerolo ha istituito il Servizio di Odontoprotesi.

In conformità con le D.D.G.G.R.R. n. 171-4767 del 19.12.1995, n. 144-22161 del 10.9.1997 e n. 105-691 del 31.7.2000 e con la Circolare Regionale n. 3831/53/792 del 21.7.1997 tutti i Laboratori Odontotecnici, in possesso dei requisiti necessari per la fornitura di manufatti protesici, possono presentare istanza di convenzionamento.

Modalità di presentazione delle istanze:

l’istanza dovrà essere redatta in carta semplice seguendo lo schema esemplificativo (Allegato A), dovrà pervenire, a pena di esclusione, improrogabilmente entro e non oltre le ore 12.00 del ventunesimo giorno dalla data di questa pubblicazione a mezzo raccomandata postale o recapitata direttamente in busta al seguente indirizzo: A.S.L. 10 Pinerolo (TO) V. Convento di S. Francesco, 1 - (Ufficio Protocollo Centrale) - U.O. Assistenza Sanitaria Territoriale - Ufficio Assistenza Protesica Integrativa.

Data inizio convenzionamento: 30.3.2001

Durata della convenzione: anni tre

Ulteriori informazioni presso Ufficio Assistenza Protesica Integrativa A.S.L. 10 Pinerolo Via Fenestrelle, 72 - Tel.: 0121/235084.

Il Direttore Generale
Ferruccio Massa

Allegato A)

Schema esemplificativo dell’istanza
di convenzionamento per la fornitura di manufatti
per il servizio di odontoprotesi dell’A.S.L. di Pinerolo

Al Direttore Generale dell’A.S.L. 10
Via Convento di S. Francesco n. 1 Pinerolo (TO)

Oggetto: Convenzionamento per la fornitura di manufatti per il Servizio di Odontoprotesi.

Il/La sottoscritto/a ____ nato/a a ____ il ____ residente a ____ via ____ legale rappresentante del Laboratorio Odontotecnico ____ con sede in ____ regolarmente iscritto alla Camera di Commercio di ____ P.I. ____ presa visione delle D.D.GG.R.R. n. 171-4767 del 18.12.1995, n. 144-22161 del 10.9.1997 e n. 105/691 del 31.7.2000, presenta a codesta A.S.L. istanza di convenzionamento.

Timbro e firma

Data ____




ASL n. 21 - Casale Monferrato (Alessandria)

Regolamento aziendale per la composizione e il funzionamento della commissione di gara e degli organismi collegiali di valutazione tecnico qualitativa nei procedimenti di scelta del contraente

Articolo 1. Nell’ambito delle normative nazionali e regionali di riferimento, l’Amministrazione dell’A.S.L. N. 21 di Casale M.to - Valenza adotta il seguente regolamento per la composizione ed il funzionamento delle Commissione di gara, nonche’ degli Organismi collegiali preposti alla valutazione tecnico qualitativa delle offerte pervenute nei singoli procedimenti amministrativi di scelta del Contraente.

Articolo 2. Le Commissioni di gara relative ai procedimenti amministrativi di gara pubblica ad incanto, ovvero a licitazione privata sono costituite come segue:

- N.1 Presidente scelto indistintamente tra il Personale in servizio e disponibile del ruolo amministrativo con posizione funzionale non inferiore a quella di collaboratore amministrativo;

- N.2 Testimoni noti e idonei scelti casualmente anche tra il Personale di Ufficio dell’Amministrazione;

- N.1 Ufficiale Rogante nominato con atto deliberativo del Direttore Generale.

Articolo 3. Per la valutazione qualitativa delle proposte di offerta tecnica, vengono, di volta in volta, costituiti i seguenti differenti Organismi collegiali:

a. Commissioni giudicatrici di cui alla legge quadro in materia di appalti pubblici di lavori (legge 11.2.1994, N. 109 e successive modificazioni ed integrazioni);

b. Commissione tecnica di valutazione qualitativa delle offerte relative a procedimenti di fornitura di beni e/o servizi il cui valore stimato sia pari o superiore alla soglia comunitaria;

c. Organismo tecnico di valutazione qualitativa per la valutazione delle offerte relative a procedimenti di fornitura di beni e/o servizi il cui valore stimato sia inferiore alla soglia comunitaria.

Articolo 4. Le Commissioni, di cui ai punti sub a.e sub b. dell’articolo 3, sono designate e nominate di norma con determinazione dirigenziale motivata del Direttore del Dipartimento Tecnico Logistico nel corso del procedimento. La nomina, sempre motivata, può essere inclusa anche nel dispositivo di determinazioni infra procedimentali ( per es: approvazione atti di gara, ammissioni Concorrenti,ecc..). La costituzione degli Organismi di cui al punto sub c. dell’articolo 3 deriva automaticamente dalla adozione del presente regolamento in capo ai Titolari delle funzioni ricoperte e individuate al successivo articolo 7.

Il Presidente dell’Organismo ne cura, di volta in volta, l’individuazione nominativa e la composizione complessiva, di concerto con il Responsabile del procedimento.

Articolo 5. Tutti gli Organismi di cui all’articolo 3 deliberano le valutazioni e le assegnazioni di punteggio alla presenza di tutti i Componenti (c.d. collegio perfetto) e con votazione palese. Possono essere assegnati, in sede di istruttoria, compiti e funzioni di approfondimento tecnico a uno o più Componenti l’Organismo, con l’obbligo di relazionare in seduta plenaria. Nessuna decisione a valenza esterna può essere adottata se non dalla Commissione al completo. La valutazione e/o il punteggio sono attribuiti a maggioranza assoluta dei Componenti.

Gli eventuali Componenti dissenzienti hanno il dovere di motivare, a Verbale, le ragioni del voto contrario. Il Presidente dell’Organismo può decidere di svolgere i lavori in seduta aperta, ovvero in camera chiusa.

Al Presidente competono tutte le funzioni di ordine del giorno, coordinamento dei lavori e responsabilità delle istruttorie e dei Verbali.

Articolo 6. Le Commissioni tecniche di valutazione qualitativa per la valutazione delle offerte relative a procedimenti di fornitura di beni e/o servizi il cui valore stimato sia pari o superiore alla soglia comunitaria sono composte da 3 o 5 Componenti effettivi, di cui 1 con funzioni di Presidente, la cui individuazione e’ effettuata in sede di approvazione degli atti di gara (bando, capitolato speciale, lettera di invito a presentare offerta) per ciascun procedimento amministrativo.

La qualifica di Presidente è di norma affidata al Direttore del Dipartimento Tecnico logistico o suo Delegato.

Articolo 7. Gli Organismi tecnici di valutazione qualitativa per la valutazione delle offerte relative a procedimenti di fornitura di beni e/o servizi il cui valore stimato sia inferiore alla soglia comunitaria sono composte da 3 Componenti effettivi, di cui 1 con funzione di Presidente, come segue:

- Responsabile U.O.A. Provveditorato Economato (o Tecnico Patrimoniale a seconda della iniziativa del procedimento) o suo Delegato, con funzioni di Presidente;

- Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero (ovvero Direttore del Dipartimento di Assistenza Sanitaria Territoriale, ovvero Direttore del Dipartimento di Prevenzione, ovvero Responsabile della Farmacia Ospedaliera, ovvero Responsabile gestione unificata Materiali ( G.U.M.) a seconda della competenza di destinazione della fornitura) o suo Delegato;

- Responsabile del Dipartimento di utilizzo della fornitura o suo Delegato.

Ai Componenti di cui sopra possono essere aggiunti 1 o più Esperti qualificati in materia (interni e/o esterni all’Amministrazione, per es.: Responsabile delle singole Unità Operative, della Società di ingegneria clinica, ecc__) nei casi ritenuti particolarmente significativi e specialistici. La lettera di invito a presentare offerta e/o il capitolato speciale di ciascun procedimento determinano preliminarmente la composizione e i criteri di funzionamento dell’Organismo tecnico.

Articolo 8. L’individuazione di un eventuale Delegato relativamente agli Organismi di cui ai precedenti articoli 6 e 7, deve avvenire in forma scritta e necessariamente prima della prima seduta. La mancata e ingiustificata partecipazione alle sedute da parte dei Componenti costituisce titolo per la richiesta di risarcimento dell’eventuale danno causato all’Amministrazione. Per il Personale dipendente dell’A.S.L. N. 21 di Casale M.to - Valenza, la partecipazione agli Organismi di cui al presente regolamento costituisce dovere di ufficio rientrante nei compiti ordinari delle proprie mansioni. L’individuazione di Componenti esterni deve avvenire con determinazione motivata del Direttore del Dipartimento Tecnico Logistico, previa valutazione del curriculum e delle esperienze professionali e previa dichiarazione di imparzialità e mancanza di interessi privati nei confronti di tutti i partecipanti alla gara e/o trattativa privata da parte del nominando.

Articolo 9. Le Commissioni giudicatrici di cui alla legge quadro in materia di appalti pubblici di lavoro sono normate dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia, nonchè dalle residuali disposizioni prescritte dal bando integrale a dagli atti di gara.

Articolo 10. Per tutti gli Organismi di cui agli articoli 6 e 7,il Responsabile del procedimento ai sensi della legge N. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni, cura e coordina le attività degli Stessi, partecipa alle sedute con funzioni di Segretario verbalizzante, svolge le funzioni di segreteria organizzativa per il Presidente e può fissare un termine ultimo entro il quale l’Organismo è tenuto a concludere i propri lavori, il quale lo stesso Responsabile del procedimento diviene, previa adozione di provvedimento formale da parte del Direttore Generale, Commissario ad acta per la conclusione dei lavori di valutazione qualitativa, fatta salva la richiesta di risarcimento dell’eventuale danno arrecato all’Amministrazione a carico dei Componenti inadempienti.

Articolo 11. L’attività degli Organismi di cui agli articoli 6 e 7 deve concludersi, a seconda di quanto definito in sede di singolo procedimento, come segue:

- con un giudizio di conformità ed idoneità (ovvero non conformità e non idoneità) del bene e/o servizio offerto, quale condizione di ammissione alle successive fasi del procedimento a cura dell’Amministrazione (per es: trattativa negoziata con unico contraente, trattativa privata mediante gara informale al prezzo più basso con preventivo giudizio di idoneità, ecc__);

- ovvero, con la valutazione degli elementi qualitativi dell’offerta tecnica ed assegnazione di un punteggio numerico, secondo quanto stabilito dagli atti di gara (per es: gara pubblica o trattativa privata mediante gara informale con aggiudicazione a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ecc__).

L’istruttoria deve necessariamente prevedere, in via preliminare, la definizione, espressa a Verbale, dei principali criteri di valutazione che l’Organismo intende adottare indistintamente per la valutazione delle singole offerte. La valutazione può riguardare differenti elementi qualitativi ( caratteristiche tecniche, tempi di consegna, referenze, prove, ecc__) secondo quanto stabilito dagli atti di gara e/o trattativa. Durante tutte le fasi di attivita’ dell’Organismo, le offerte contenenti le quotazioni economiche devono restare sigillate sotto la responsabilità del Responsabile del procedimento. Eventuali richieste di chiarimenti possono essere inoltrate alle Ditte concorrenti con lettera fax, su proposta del Presidente dell’Organismo e a firma del Responsabile del procedimento. L’Organismo non puo’ in alcun modo modificare le condizioni e le disposizioni stabilite agli atti di gara, ne’ richiedere modificazioni e/o integrazioni sostanziali alle offerte tecniche presentate. Nei casi di valutazione di progetti gestionali ad esecuzione periodica e/o continuativa può formulare delle raccomandazioni che le singole Ditte offerenti, in caso di aggiudicazione, sono tenute ad adempiere quale condizione dell’affidamento. Per le offerte dichiarate non idonee, ovvero che non abbiano raggiunto l’eventuale punteggio minimo prestabilito,non si procede alla apertura delle buste contenenti la quotazioni economica e/o di prezzo che resterà agli atti sigillata con dicitura esterna a firma del responsabile del procedimento di “busta contenente offerta non ammessa alle successive fasi del procedimento”.Fino alla adozione degli atti amministrativi di approvazione da parte dell’Amministrazione, i Verbali e le deliberazioni degli Organismi costituiscono atti prodromici e infra procedimentali non definitivi e non soggetti a ricorso in via autonoma, ma solamente opponibili, con memoria scritta, in capo al Responsabile del procedimento il quale cura il diritto di accesso nei limiti prescritti dalla vigente normativa in materia (legge quadro N. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni). Con l’adozione degli atti di affidamento della fornitura, l’Amministrazione deve espressamente approvare i Verbali dell’Organismo di valutazione che, resi in tal guisa definitivi, diventano, unitamente all’atto che li approva, soggetti al possibile ricorso alla competente Autorità Giudiziaria.

Articolo 12. Le disposizioni di cui al presente regolamento si applicano anche agli speciali Organismi di valutazione e di idoneità per l’affidamento degli incarichi di progettazione di opere di cui alla citata legge quadro degli appalti di lavori pubblici per le parti non incompatibili con le vigenti disposizioni di legge, di regolamento e di autoregolamentazione aziendale in materia.

Articolo 13. Il presente regolamento entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.




Associazione Museo Ferroviario Piemontese - Torino

Convocazione Assemblea straordinaria dei Soci

I Soci della Associazione “Museo Ferroviario Piemontese”, costituita in attuazione della legge regionale 26 luglio 1978, n. 45, sono convocati in assemblea straordinaria il giorno 2 dicembre 2000, alle ore 9.30 in prima convocazione e alle ore 10.30 in seconda convocazione, conformemente all’art. 7 dello Statuto.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono:

1) Breve relazione del Presidente;

2) ratifica della elezione dei membri del Consiglio Direttivo designati dalle categorie Soci-Enti e Soci privati e nomina del Revisore dei conti di competenza;

3) varie ed eventuali.

In analogia a quanto previsto dall’art. 17 dello Statuto, oltre ai soci in regola col pagamento della quota associativa, possono intervenire anche coloro che provvedono al versamento della quota sociale non oltre l’inizi odell’assemblea; nel caso degli Enti Pubblici questi possono limitarsi a produrre la deliberazione di associazione o di pagamento della quota annua approvata dagli organi competenti.

Il Presidente
Guido Rossi




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, Comune di Venasca

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46 è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Venasca e nella Sede dello A.T.C. di Cuneo la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 15/5/2000 dal Comune di Venasca.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione Assegnazione Alloggi c/o l’A.T.C. di Cuneo - Via Santa Croce, 11 - entro 30 giorni dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Cuneo, 25 ottobre 2000

Il Presidente
Carlo Maroglio




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, Comune di Novello

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46 è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Novello nella Sede dello A.T.C. di Cuneo la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 30/6/2000 dal Comune di Novello.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione Assegnazione Alloggi c/o l’A.T.C. di Cuneo - Via Santa Croce, 11 - entro 30 giorni dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Cuneo, 2 novembre 2000

Il Presidente
Carlo Maroglio




Commissione assegnazione alloggi c/o ATC - Cuneo

Avviso di pubblicazione della graduatoria provvisoria per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, Comune di Verzuolo

La Commissione per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata rende noto che, in attuazione della norma contenuta nella Legge Regionale 28.3.1995 n. 46 è stata pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune di Verzuolo nella Sede dello A.T.C. di Cuneo la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata, emesso in data 19/4/2000 dal Comune di Verzuolo.

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate indirizzandole, a mezzo lettera raccomandata A.R., alla Commissione Assegnazione Alloggi c/o l’A.T.C. di Cuneo - Via Santa Croce, 11 - entro 30 giorni dalla pubblicazione nell’Albo Pretorio del Comune suindicato.

Cuneo, 2 novembre 2000

Il Presidente
Carlo Maroglio




Comune di Beinasco (Torino)

Albo appaltatori e fornitori

E’ istituito presso questo Comune apposito Albo Appaltatori e Fornitori di beni e servizi del Comune soggetto a revisione periodica.

Gli interessati che intendono provvedere alla propria iscrizione nello stesso, ad esclusione delle ditte già inserite, devono presentare istanza indirizzandola a: Comune di Beinasco - Via delle Fornaci, 4 - 10092 Beinasco entro e non oltre il 31.12.2000.

Copia dell’avviso, contenente le indicazioni per la compilazione dell’istanza, l’elenco delle categorie merceologiche, nonché la documentazione occorrente, è disponibile presso l’Ufficio Economato del Comune al costo di L. 3.250, oppure visionabile sul sito internet www.comunebeinasco.it.

Il Dirigente Incaricato
Francesca Cascio




Comune di Biandrate (Novara)

Deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 in data 7 novembre 2000. Approvazione P.I.P. con contestuale variante al P.R.G.I.

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

1. Il Piano Particolareggiato - P.I.P. e la relativa variante contestuale al P.R.G.I. adottati con deliberazione del Consiglio Comunale n. 14 in data 3.6.2000 si intendono approvati ai sensi dell’art. 40 comma 7 della L.R. 56/77 e successive modificazioni e integrazioni

(omissis)




Comune di Berzano di San Pietro (Asti)

Annuncio - Approvazione  Regolamento Edilizio

Il Segretario Comunale

Vista la legge regionale 8.7.1999, n. 19;

Visto il Regolamento Edilizio Tipo approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 29.7.1999, n. 548-9691;

informa

che il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 37 del 28.9.2000, esecutiva ai sensi di legge, ha approvato il nuovo Regolamento Edilizio Comunale, conforme a quello regionale tipo, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 29.7.1999, n. 548-9691.

Eventuali informazioni procedurali potranno essere richieste all’ufficio tecnico comunale.

Dalla Residenza Municipale, 30 ottobre 2000

Caterina Pipia




Comune di Bianzè (Vercelli)

Avviso d’asta per la vendita di terreni di proprietà comunale

Nel giorno 14 dicembre 2000 alle ore 10,00 in Bianzè e nel Palazzo Municipale sito in Via Isnardi 17 avanti ad apposita Commissione di Gara presieduta dal responsabile del Servizio di cui trattasi avrà luogo la vendita mediante Asta Pubblica del terreno sito in Bianzè ed individuato come segue:

FG. 7 N. 89 mq. 3.170 g.te 0,83;

Il prezzo a base d’asta è fissato in L. 9.545.000.

L’asta si terrà con il metodo di cui all’art. 73 lett. c) del R.D. n. 827/1924 (metodo delle offerte segrete da confrontarsi con il prezzo a base d’asta indicato nell’avviso) e con offerte in aumento sul prezzo a base d’asta sopra indicato; aumento che non deve essere inferiore all’uno per cento del prezzo base d’asta.

Per essere ammessi a partecipare all’asta ciascun concorrente dovrà di presentare entro le ore 12 del giorno precedente a quello fissato per l’asta la documentazione prevista, secondo le modalità indicate nell’avviso d’asta affisso all’albo pretorio del comune.

Per tutte le informazioni sullo svolgimento della gara rivolgersi all’Ufficio Segreteria del Comune di Bianzè (Tel. 0161/49133 - 49820).

Bianzè, 2 novembre 2000

Il Responsabile del Servizio di Segreteria
Corrado Cellocco




Comune di Bosconero (Torino)

Tariffe di distribuzione dell’acqua potabile a carico delle Utenze Comunali

Vista la deliberazione della Giunta Comunale n. 17 in data 5.2.2000, esecutiva ai sensi di legge, in seguito a quanto previsto dalla delibera CIPE del 19 Febbraio 1999 pubblicata sulla G.U. n. 96 del 26.4.1999, comunica che le condizioni tariffarie per la distribuzione di acqua potabile per l’anno 2000 sono le seguenti:

a) Uso domestico Consumo: fino a mc/a 80 L./mc 220

da mc/a 81 a mc/a 200 L./mc 352

da mc/a 201 a mc/a 350 L./mc 413

da mc/a 351 a oltre L./mc 484

b) Uso diverso dal domestico:

b1) Uso Agricolo Consumo: fino a mc/a 120 L./mc 220

da mc/a 121 a mc/a 180 L./mc 352

da mc/a 181 a oltre L./mc 413

b2) Uso per Allevamento Bestiame: L./mc. 176

b3) Uso Artigianale: Consumo: fino a mc/a 200 L./mc 352

da mc/a 201 a mc/a 350 L./mc 413

da mc/a 351 a oltre L./mc 484

b4) Uso Commerciale: Consumo: fino a mc/a 200 L./mc 352

da mc/a 201 a mc/a 350 L./mc 429

da mc/a 351 a oltre L./mc 501

b5) Uso Industriale: Consumo fino a mc/a 200 L./mc 352

da mc/a 201 a mc/a 350 L./mc 446

da mc/a 351 a oltre L./mc 517

b6) Uso Comunale L./mc. 352

c) Nolo contatore da 0 a 1200 mc/anno L. 5.400 annue/utenza

da 1201 a 6000 mc/anno L. 9.000 annue/utenza

da 6001 a 18000 mc/anno L. 24.000 annue/utenza

oltre i 18.000 mc/anno L. 48.000 annue/utenza

(Il canone di nolo contatore è determinato secondo le diretti ve C.I.P. di Torino (5.9.1991 Prot. n. 273/91 CP)

Il Sindaco
Pietro Luigi Rosa Cardinal




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di approvazione definitiva piano di recupero immobile in Via Beata Caterina, 7 di proprietà Osella-Perlo ora Edilgranda S.r.l.

Il Sindaco

Visti gli artt. 27 e 30 della legge 5.8.1978 n. 457 e l’art. 47 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 62 del 19.10.2000 è stato approvato in via definitiva il piano di recupero di iniziativa privata relativa ad immobili di proprietà Edilgranda S.r.l. siti in Via Beata Caterina, 7 e censiti a Catasto Terreni al Foglio XXIII/A mappale 259.

Caramagna Piemonte, 26 ottobre 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di deposito - Adozione progetto preliminare piano di recupero di iniziativa privata immobile sito in Via San Sebastiano, 47 di proprietà Fusero - Camisassa

Il Sindaco

Visti gli artt. 27 e 30 della legge 5/8/1978 n. 457 e l’art. 47 della L.R. n. 56 del 5/121977 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 60 del 19.10.2000 è stata contestualmente adottata la deliberazione di perimetrazione di area da assoggettare al piano di recupero dei fabbricati siti in Via San Sebastiano, 47 in zona “R2" del P.R.G.C. distinto a Catasto Terreni al Foglio XXIII/A mappali 556/557 ed il progetto del piano di recupero sopra indicato, presentato dai sigg. Fusero G. - Camisassa R.

Che copia della suddetta deliberazione consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono pubblicati all’Albo Pretorio comunale e depositati in libera visione del pubblico presso la sede comunale per la durata di 30 giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Cuneo.

Che nei successivi 30 giorni chiunque può presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.

Caramagna Piemonte, 26 ottobre 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di deposito - Adozione progetto preliminare piano di recupero di iniziativa privata immobile sito in Vicolo Mattirolo, 7 di proprietà Tavella-Casale

Il Sindaco

Visti gli artt. 27 e 30 della legge 5/8/1978 n. 457 e l’art. 47 della L.R. n. 56 del 5/121977 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 61 del 19.10.2000 è stata contestualmente adottata la deliberazione di perimetrazione di area da assoggettare al piano di recupero dei fabbricati siti in Vicolo Mattirolo in zona “R2" del P.R.G.C. distinto a Catasto Terreni al Foglio XXIII/A mappali 29/A - 30 ed il progetto del piano di recupero sopra indicato, presentato dai sigg. Tavella - Casale.

Che copia della suddetta deliberazione consiliare ed i relativi elaborati tecnici sono pubblicati all’Albo Pretorio comunale e depositati in libera visione del pubblico presso la sede comunale per la durata di 30 giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Cuneo.

Che nei successivi 30 giorni chiunque può presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.

Caramagna Piemonte, 26 ottobre 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Castellamonte (Torino)

Lavori di manutenzione straordinaria mausoleo, vialetti e reti idrica del cimitero comunale 1º e 2º stralcio. Avviso ad opponendum

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 L. 20.3.1865 n. 2248 all. f), sui lavori pubblici,

Il Capo Settore Tecnico

avverte

che avendo l’appaltatore dei lavori indicati in oggetto, ultimato gli stessi in base ai contratti di appalto rep. n. 3450 e n. 3499 in data 27.9.1999, chiunque vanti crediti verso la ditta Spata Antonino - Costruzioni Edili - Via M. D’Azeglio n. 177/3 - Castellamonte, per occupazioni permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni verificatisi in dipendenza dei lavori anzidetti, deve presentare a questo Comune istanza corredata dai relativi titoli entro il termine di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti, anche sulla cauzione prestata dall’Impresa, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro alla competente Autorità Giudiziaria.

Il Capo Sett. Tecnico
A. Maggiotti




Comune di Castellamonte (Torino)

Lavori di realizzazione area mercatale ed infrastrutture pubbliche: area stazione-ex Querio - Via Buffa - 1º lotto - Avviso ad opponendum

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 360 L. 20.3.1865 n. 2248 all. f), sui lavori pubblici,

Il Capo Settore Tecnico

avverte

che avendo l’appaltatore dei lavori indicati in oggetto, ultimato i lavori in base al contratto di appalto rep. n. 3422 in data 16.3.1999, chiunque vanti crediti verso l’Associazione Temporanea di Imprese: Comas S.r.l. - Piazza Derna n. 227 - Torino e Brillada Vittorio & C. S.n.c. - Via America n. 21 - Borgaro Tor.se, per occupazioni permanenti o temporanee di immobili ovvero per danni verificatisi in dipendenza dei lavori anziddetti, deve presentare a questo Comune istanza corredata dai relativi titoli entro il termine di quindici giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.

I creditori che intendono garantirsi per i titoli suddetti, anche sulla cauzione prestata dall’Impresa, dovranno chiederne tempestivamente il sequestro alla competente Autorità Giudiziaria.

Il Capo Sett. Tecnico
A. Maggiotti




Comune di Castiglione Falletto (Cuneo)

Piano di recupero di iniziativa privata fabbricato in Via Circonvallazione presentato dall’Azienda Agricola vietti s.s. - approvazione

Il Responsabile del Servizio

Visto l’art. 41bis della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni

rende noto

che il Consiglio Comunale con deliberazione n. 30 del 29.9.2000 ha approvato il Piano di Recupero di Iniziativa Privata presentato dall’Azienda Agricola Vietti s.s. in zona “Centro Storico” del P.R.G.C. vigente e del Progetto Preliminare e Definitivo della Seconda Variante al P.R.G.C. a norma della Legge 5.8.1978 n. 457 e dell’art. 41bis della L.R. 56/1977 e s.m.i.

Il Responsabile del Servizio
Claudio Briatore




Comune di Cerano (Novara)

Approvazione di variante parziale al P.R.G.C. vigente art. 17, 7º comma L.R. 56/77 e s.m.i., relativa ai terreni siti in via Molino Vecchio

Il Sindaco

rende noto che con deliberazione di C.C. n. 37 del 18.10.2000 esecutiva ai sensi di legge, è stato approvato definitivamente il progetto di variante parziale al P.R.G.C. vigente.

Gli elaborati saranno depositati ai sensi dell’art. 18 della L.R. 56/77 presso gli Uffici Comunali in continua visione; chiunque potrà ottenere copia degli stessi previo deposito delle relative spese.

Il Sindaco
Agostino Frau




Comune di Chivasso (Torino)

Avviso di pubblicazione e deposito variante al p.r.g.c. strada provinciale di collegamento da Montanaro alla ss. 26 ai sensi art. 17- 4 comma l.r. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni

Il Dirigente Area Tecnica

Ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale n. 56 del 5/12/1977 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto l’art. 17 - IVº comma della L.R. P.se 5/12/1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto l’art. 15 - VIº comma della L.R. P.se n. 56/77 dal quale risultano le procedure di pubblicizzazione delle varianti al P.R.G.C.;

Vista la deliberazione cons.re n. 62 del 10/10/2000 avente per oggetto: Adozione variante P.R.G.C. art. 17 - IV comma L.R. 56/77 e s. m. e i. Strada Provinciale di collegamento da Montanaro alla SS. 26 dichiarata immediatamente esecutiva

avvisa

che ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 - VI comma della L.R.56/77 e successive modifiche ed integrazioni la deliberazione cons.re n. 62 del 10/10/2000 ed i relativi allegati con essa adottati saranno pubblicati integralmente all’Albo Pretorio C.le e depositati presso la Segreteria C.le per 30 gg. consecutivi a far data dal 6/11/2000 al 5/12/2000 compresi, dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Nei giorni festivi e prefestivi gli elaborati della variante saranno a disposizione presso il Comando di Polizia Municipale in via Siccardi 3.

In base al citato art. 15 - VI comma L.R. 56/77 chiunque potrà prenderne visione e presentare le proprie osservazioni e proproste scritte a partire dal giorno 6/12/2000 e fino alle ore 12.00 del giorno 4/1/2001. Tale termine è perentorio per cui eventuali osservazioni e proposte che pervenissero fuori tempo utile non saranno prese in considerazione.

Le eventuali osservazioni e proposte ed i relativi atti tecnici ed elaborati grafici dovranno essere inoltrati in 4 originali, di cui uno in competente bollo.

Chivasso, 3 novembre 2000

Il Dirigente U.T.C.
Franceso Lisa




Comune di Fiano (Torino)

Pubblicazione ex art. 41 bis L.R. 56/77 e s.m.i.

Il Sindaco

Ai sensi dell’art. 41 bis, punto 6 della L.R. n. 56/77 e s.m.i.,

rende noto

che con deliberazione della Giunta Comunale n. 30 del 22.9.2000, esecutiva a sensi di legge, è stato definitivamente approvato il Piano di recupero di iniziativa privata presentato dai sigg.ri Brunero Giovanni, Brunero Armando e Piano Maria.

Fiano, 7 novembre 2000

Il Sindaco
Gian Paolo Ressico




Comune di Gaiola (Cuneo)

Avviso di pubblicazione approvazione piano particolareggiato, art. 38, 39, 40 L.R. 5-12-1976 n. 56 e s.m.i.

Il Sindaco

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 10 del 29/2/2000, esecutiva, con la quale è stato adottato il piano particolareggiato in Zona ZT 1;

Visto l’avviso di deposito e pubblicazione del citato Piano.

Dato atto che nei 30 giorni successivi alla pubblicazione non sono pervenute osservazioni;

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 30/6/2000, esecutiva, di approvazione del Piano.

rende noto

Che con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 del 30/6/2000, è stato approvato il Piano Particolareggiato in Zona ZT 1, presentato dal sig. Camurati Paolo e dall’Associazione Canoa Club di Cuneo.

Gaiola, 31 ottobre 2000

Il Sindaco
Livio Quaranta




Comune di Giaveno (Torino)

Estratto della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 55 del 26.09.2000: “Variante 1 quater: Variante parziale al Piano Regolatore Generale Comunale, ai sensi dell’art. 17, 7° comma della L.R. 56/77, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 29/7/1997 n. 41 - Controdeduzioni alle osservazioni ed approvazione del Progetto Definitivo”

(omissis)

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare le controdeduzioni alle dieci osservazioni presentate al progetto preliminare della Variante 1 quater, osservazioni riportate nell’elaborato che si allega alla presente quale parte integrante e sostanziale sotto la voce “Allegato F”

2. Di approvare il progetto definitivo della Variante 1 quater, ai sensi dell’art. 17, 7° comma della L.R. 56/77, come sostituito dall’art. 1 della L.R. 29/7/1997 n. 41, redatto dall’Arch. Enrico Bonifetto, con studio in Torino, via Lugaro n. 26, (omissis), iscritto all’Albo degli Architetti di Torino e Provincia al n. 1393, e composto dai seguenti documenti:

Allegato A: Doc. B19 Relazione Geologico tecnica sulle aree oggetto della variante

Allegato B: Doc. C2.2 Relazione illustrativa

Allegato C: Modifiche cartografiche e normative

Allegato D: Parere favorevole del Servizio Sismico Regionale in data 25.07.2000 protocollo n. 1026/20.1/P

Allegato E: Elaborati Grafici:

Tav. 1.1 Aree extraurbane come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater, scala 1: 10.000

Tav. 2a Aree urbane come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater, scala 1: 2.000

Tav. 2b Aree urbane come modificata dalle varianti 1, 1 bis, ter e quater, scala 1: 2.000

Tav.2b.1 Aree urbane (aggiunta dalla Variante 1 ter, come modificata dalla Variante 1 quater) scala 1: 2.000

Tav.3.1 Centri nuclei ed aree di interesse storico - ambientale Giaveno, Fasella, Gavotto come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater; scala 1:1.000

Tav. 3.3 Centri nuclei ed aree di interesse storico - ambientale Ruata Sangone, S.Martino,

Bottetto, Villa, come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater; scala 1:1.000

Tav. 3.4 Centri nuclei ed aree di interesse storico - ambientale Sala, Giacone, Lussiatti,

Villanova, Cascina Maritano come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater; scala 1:1.000

Tav.3.6b Distretto montano e fondovalle 1b, come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater; scala 1:5.000/1:1.000

Tav.3.7 Distretto montano n. 2 come modificata dalle Varianti 1, 1 bis e quater;

scala 1:5.000/1:1.000

Allegato F: Controdeduzioni alle osservazioni pervenute a progetto preliminare della variante 1 quater al P.R.G.C.

3. Di dare atto ed approvare che i predetti elaborati recepiscono l’accoglimento totale o parziale delle osservazioni presentate alla Variante in oggetto, nonché dell’accoglimento dell’osservazione presentata dalla Provincia di Torino;

4. Di dare mandato alla Giunta Comunale, all’Assessore all’Urbanistica, al Sindaco, al Capo Area Urbanistica, ognuno secondo le proprie rispettive competenze ed attribuzioni, dell’attuazione della presente deliberazione ed, in particolare, dell’espletamento dell’iter procedurale di legge relativo alla presente deliberazione.

5. Di inviare la deliberazione di approvazione e gli elaborati allegati alla Provincia di Torino ed alla Regione Piemonte.




Comune di Grugliasco (Torino)

Avviso di pubblicazione. Elenco professionisti per l’affidamento di incarichi

Si rende noto che con D.D.LL.PP. n. 994 del 27 ottobre 2000 è stato approvato l’elenco dei professionisti per l’affidamento di incarichi di importo inferiore a 40.000 aventi ad oggetto: progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/96 e s.m.i.

All’elenco sono stati iscritti i soggetti che ne hanno fatto richiesti ai sensi del bando precedentemente pubblicato, e per i quali è stata verificata ai sensi del D.Lgs. 494/96 e s.m.i.

All’elenco sono stati iscritti i soggetti che ne hanno richiesta ai sensi del bando precedentemente pubblicato, e per i quali è stata verificata l’idoneità.

Ogni informazione potrà essere richiesta alla Segreteria LL.PP. - P.zza Matteotti n. 50 - 10095 Grugliasco, nei giorni lun. - mar. - merc.- giov. - ven. ore 8,30 - 12,00. Eventuali richieste di documentazione potranno essere avanzate anche tramite fax al n. 011-4013715.

Gli elenchi predisposti sono pubblicati mediante affissione all’Albo Pretorio del Comune.

Tali elenchi hanno “validità” biennale con possibilità di aggiornamento semestrale; decorso tale termine, e salva in ogni caso l’applicabilità della normativa ordinaria o di attuazione che nel frattempo dovesse essere emanata, si provvederà al rinnovo.

All’effettivo affidamento degli incarichi, si provvederà secondo le modalità previste dall’art. 62 del D.P.R. 554/1999 tra tutti quelli iscritti negli specifici elenchi e sottoelenchi, a seconda del tipo di incarico, relativo importo e categoria.

L’Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere, agli eventuali affidatari degli specifici incarichi, ulteriore documentazione comprovante quanto dichiarato ai fini dell’iscrizione nell’elenco, nonchè il possesso degli ulteriori requisiti e l’inesistenza delle situazioni di incompatibilità previsti dalla legge e dai regolamenti in vigore.

L’Amministrazione si riserva, inoltre, la facoltà di pubblicare ulteriori avvisi di ricerca professionisti per specifici interventi per i quali non sia presente alcuna figura idonea fra quelle comprese nell’elenco approvato.

Responsabile del procedimento relativo al presente avviso è l’Ing. Grazia Maria Topi - tel. n. 011 - 4013730.

Il Dirigente Settore LL.PP.
Massimo Porchietti




Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Pubblicazione dell’estratto della delibera n. 28 in data 5.9.2000 del Consiglio Comunale con la quale si approva la variante n. 2 al Piano Particolareggiato per gli Insediamenti Produttivi

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di dare atto che non sono pervenute opposizioni e di approvare definitivamente, siccome con il presente atto approva, ai sensi della legge regionale n. 56/77 e successive modificazioni la variante n. 2 al Piano Particolareggiato per gli Insediamenti Produttivi, redatto dall’ing. Breida, composta dagli atti di cui in premessa e più precisamente:

1) Relazione illustrativa;

2) Tavola 2 scala 1:2000;

3) Tavola 3A scala 1:2000;

4) Tavola 3B scala 1:2000;

5) Tavola 5A scala 1:2000;

6) Tavola 7 scala 1:2000

(omissis)




Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Pubblicazione dell’estratto della delibera n. 29 in data 5.9.2000 del Consiglio Comunale con la quale si approva il Piano di recupero d’iniziativa privata: Impresa Tomatis S.r.l. - Ambito Ab7 - 1 del P.R.G.C.

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di dare atto che non sono pervenute opposizioni e di approvare definitivamente, siccome con il presente atto approva, ai sensi della legge regionale n. 56/77 e successive modificazioni, il piano di recupero presentato dalla Ditta Tomatis S.r.l. a firma del progettista arch. Marchiano, composta dagli atti di cui in premessa, relativa all’intervento di recupero in ambito Ab7-1 del P.R.G.C. vigente, e più precisamente:

1) Relazione illustrativa;

2) Schema di convenzione;

3) Tavola 1 stralcio P.R.G.C. - stralcio catastale scala 1:2000;

4) Tavola 2 planimetria di dettaglio della zona di intervento;

5) Tavola 3 progetto plnivolumetrico scala 1:200;

6) Tavola 4 progetto di massima infrastrutture primarie 1:200;

7) Tavola 5 intervento edilizio scala 1:200

(omissis)




Comune di Magliano Alpi (Cuneo)

Pubblicazione dell’estratto della delibera n. 30 in data 5.9.2000 del Consiglio Comunale con la quale si approva il Piano di recupero d’iniziativa privata: Impresa Tomatis S.r.l. - Ambito Ab11-2 del P.R.G.C.

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1) Di dare atto che non sono pervenute opposizioni e di approvare definitivamente, siccome con il presente atto approva, ai sensi della legge regionale n. 56/77 e successive modificazioni, il piano di recupero presentato dalla Ditta Tomatis S.r.l. a firma del progettista arch. Marchiano, composta dagli atti di cui in premessa, relativa all’intervento di recupero in ambito Ab11-2 del P.R.G.C. vigente, e più precisamente:

1) Relazione illustrativa;

2) Schema di convenzione;

3) Tavola 1 stralcio P.R.G.C. - stralcio catastale scala 1:2000;

4) Tavola 2 planimetria di dettaglio della zona di intervento scala 1:200;

5) Tavola 3 progetto planivolumetrico scala 1:200;

6) Tavola 4 progetto di massima infrastrutture primare 1:200;

7) Tavola 5 intervento edilizio scala 1:200

(omissis)




Comune di Montemale di Cuneo (Cuneo)

Bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P.S.

Il Sindaco

In esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale n. 36 del 18.9.2000

Rende noto

Che è pubblicato all’albo pretorio il Bando di concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di Edilizia Residenziale pubblica.

Le domande di assegnazione dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del giorno 21 dicembre 2000.

Montemale di Cuneo, 30 ottobre 2000

Il Sindaco
Giorgio Cerutti




Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Sdemanializzazione tratto di mulattiera in F.ne Nava - Delibera C.C. n. 45 del 3.10.2000

(omissis)

Il Consiglio Comunale

delibera

di sdemanializzare il tratto di strada sito in F.ne Nava contrassaegnata con il n. 310 su planimetria allegata alla presente, al fine di inserirlo nel patrimonio disponibile del Comune per successiva cessione alla sig.a Piola Maria in Genini.




Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Approvazione definitiva piano di recupero - Delibera C.C. n. 47 del 3.10.2000

(omissis)

Il Consiglio comunale

delibera

di approvare in via definitiva il piano di recupero presentato dal sig. Malavolti Roger per ristrutturazione e recupero ambientale fabbricato in F.ne Nava su cui la Regione Piemonte ha espresso parere favorevole;

- di dare atto che devono essere rispettate le condizioni elencate dalla Regione Piemonte nella nota N. 14793 del 25.7.2000, parte integrante della deliberazione.




Comune di Montecrestese (Verbano Cusio Ossola)

Approvazione regolamento edilizio - Delibera C.C. n. 39 del 3.10.2000

(omissis)

Il Consiglio Comunale

delibera

di approvare il regolamento edilizio comunale formato da 69 articoli suddivisi in VIIIº titoli;

- di dare atto che costituiscono parte integrante del regolamento n. 11 modelli elencati dal 1 al 10 comprensivi del mod. 8-bis;

- di dare atto che il regolamento edilizio approvato è conforme al regolamento tipo approvato dalla Regione Piemonte con L.R. n. 19 del 8.7.1999.




Comune di Mosso (Biella)

Estratto deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 4.9.2000 ad oggetto: Approvazione Regolamento Edilizio - L.R. n. 19/1999

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare il regolamento di cui in oggetto che si compone di n. 69 articoli e che si allega sub a al presente atto per farne parte integrante e sostanziale.

2. Di approvare altresì gli allegati al predetto regolamento che sono composti dai seguenti modelli:

a - Mod. 1 - Certificato urbanistico

b - Mod. 2 - Certificato di destinazione urbanistica

c - Mod. 3 - Relazione illustrativa del progetto municipale

d - Mod. 4 - Concessione edilizia

e - Mod. 5 - Autorizzazione edilizia

f - Mod. 6 - Comunicazione di inizio lavori

g - Mod. 7 - Comunicazione di ultimazione dei lavori

h - Mod. 8 - Richiesta della verifica finale e del certificato di abilità

i - Mod. - 9 Atto d’impegno per interventi edificatori nelle zone agricole

l - Mod. 10 - Certificato di abitabilità

3. Di dare atto che il Regolamento Edilizio comunale è conforme a quello tipo formato dalla Regione Piemonte.




Comune di Orbassano (Torino)

Decreto n. 2/2000 del 25/10/2000 - Espropriazione definitiva delle aree occorse per la realizzazione dei lavori di sistemazione stradale in via Parini

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico

(omissis)

decreta

Art. 1

In favore del Comune di Orbassano è pronunciata l’espropriazione definitiva delle aree di seguito descritte, meglio individuate in tinta rossa nella planimetria che si allega e che costituisce parte integrante del presente decreto, destinate alla realizzazione dei lavori di sistemazione stradale in Via Parini:

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 822 (ex 245b), proprietà: 1) Valfrè Walter - omissis - superficie espropriata mq. 137.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 821 (ex 21b), proprietà: eredi di PORTA Cesare: 1) PORTA Carla - omissis -; 2) PORTA Alda - omissis -; 3) PORTA Antonio -omissis-; 4) PORTA Marisa - omissis -; superficie espropriata mq. 57.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 831 (ex 342b), proprietà: eredi di VAUDAGNOTTO Luigina Maddalena: 1) GRIBAUDO Raffaella - omissis -; 2) GRIBAUDO Federico - omissis -; superficie espropriata mq. 101.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 823 (ex 246b), proprietà: 1) BERETTA Italo Michele - omissis -; 2) CABODI Elsa Margherita - omissis -; superficie espropriata mq. 114.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 832 (ex 391b), proprietà: 1) Società Semplice S. MARGHERITA - omissis -; Titolari della Società semplice S. Margherita: 2) MANDRILE Maria Grazia Margherita - omissis -; 3) MANDRILE Giuseppina Palmira - omissis -; 4) MOLLEA Elsa Maddalena - omissis -; superficie espropriata mq. 204.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 833 (ex 425b- proveniente dal n. 248), proprietà: 1) BARRA Giovanni Battista - omissis -; 2) RUFFINO Elia Giovanna Emma - omissis -; superficie espropriata mq. 105.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 825 (ex 255b), proprietà: 1) PERROT Alda Maria Elia - omissis -; 2) ROBERTO Francesco Mario - omissis -; superficie espropriata mq. 73.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 826 (ex 256b), proprietà: 1) FAVOTTO Maria Teresa - omissis -; superficie espropriata mq. 71.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 824 (ex 252b), proprietà: 1) SERVETTI Vittorio - omissis -; superficie espropriata mq. 65.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 829 (ex 261b), proprietà: 1) GIRAUDO Felice Antonio - omissis -; 2) TERRONE Francesca in GASCO - omissis -; 3) TERRONE Silvia - omissis -; superficie espropriata mq. 64.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 830 (ex 264b), proprietà: 1) TIMPANI Domenico - omissis -; 2) RINALDO Maria - omissis -; superficie espropriata mq. 57.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 828 (ex 260b), Erede di PETTITI Giuseppe: 1) PETTITI Paola - omissis-; superficie espropriata mq. 59.

- area contraddistinta al Catasto Terreni al Foglio 28 Mappale n. 827 (ex 257b), proprietà: 1) BRUSSINO Domenica (usufruttuaria per ½) - omissis -; Eredi di TONIN Giorgio: 2) TONIN Adriana - omissis -; 3) TONIN Giuseppe Maria - omissis -; superficie espropriata mq. 88.

Il Comune di Orbassano è pertanto autorizzato a procedere all’occupazione permanente e definitiva degli immobili sopra indicati.

Art. 2

Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili, nonché pubblicato per estratto sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Torino e sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Art. 3

A cura del Comune si dovrà provvedere, in termini d’urgenza, alla registrazione presso l’Ufficio del Registro di Rivoli, alla trascrizione presso il competente Ufficio del Territorio - Servizio Pubblicità Immobiliari e all’adempimento altresì di tutte le formalità necessarie affinché le volture catastali e le trascrizioni apparenti dai libri censuari e ipotecari risultino in piena corrispondenza con la traslazione dei beni immobili disposta dal presente decreto.

Art. 4

Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati, possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.

Art. 5

Avverso il contenuto del presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale entro 60 giorni dalla notificazione del medesimo al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della legge 6/12/1971 n. 1034 e dell’art. 16 della Legge 28/1/1977 n. 10, ovvero entro 120 giorni ricorso straordinario al Capo dello Stato, come disposto dal D.P.R. 1199/1971.

Il Dirigente IV Settore
Urbanistica e Sviluppo Economico
Roberto Modugno




Comune di Pinerolo (Torino)

Occupazione d’urgenza di area da asservire per la costruzione della fognatura di Baudenasca e zone limitrofe - 1° stralcio

Il Dirigente del Settore
Segreteria

(omissis)

decreta

1° E’ pronunciata l’occupazione d’urgenza a favore del comune di Pinerolo dell’immobile da da asservire per la costruzione della fognatura di Baudenasca e zone limitrofe - 1° stralcio, indicato nell’allegata determinazione n. 930 del 6 ottobre 2000, esecutiva, ed iscritto al catasto terreni del comune censuario di Pinerolo alla partita 9616, foglio 71, mappale n. 10, da occupare per una superficie di mq. 560.

2° L’occupazione dovrà avvenire entro tre mesi da oggi e potrà durare per cinque anni. La pronuncia di occupazione perderà efficacia ove non venga eseguita entro il termine avanti fissato.

La compilazione dello stato di consistenza degli immobili avrà inizio alle ore 10,00 del giorno 30 novembre 2000 e proseguirà fino all’espletamento del compito da parte del tecnico incaricato.

In concomitanza con la redazione dello stato di consistenza dell’immobile da occupare un incaricato del comune si immetterà nel possesso dell’immobile medesimo.

3° Per l’occupazione d’urgenza del bene anzidetto il comune di Pinerolo corrisponderà agli aventi diritto, dalla data dell’avvenuta occupazione, l’indennità spettante a norma dell’art. 20 della legge 22/10/1971, n. 865.

4° Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto almeno venti giorni prima della data fissata per l’inizio delle operazioni di rilevazione dello stato di consistenza dell’immobile predetto e della sua presa di possesso da parte dell’amministrazione comunale. Lo stesso sarà pubblicato all’albo pretorio del comune:

Pinerolo, 31 ottobre 2000

Il Dirigente del Settore
Segreteria
Danila Gilli




Comune di Poirino (Torino)

Avviso di deposito - Avviso di deposito degli atti per l’esproprio e l’occupazione anticipata d’urgenza degli immobili necessari per i lavori di realizzazione opere di urbanizzazione e di protezione ambientale relative alla zona industriale F2 dei PRGC denominata Valle Masio

Il Responsabile
Ripartizione Tecnica
Servizio Gestione dei Territorio

Vista la deliberazione della Giunta comunale n. 141 del 12/10/2000, immediatamente eseguibile, con la quale - fra l’altro - veniva avviato il procedimento di espropriazione ed occupazione anticipata d’urgenza per i lavori in oggetto;

Visto l’art. 10 della legge 22 ottobre 197 1, n. 865 e succ. modif;

rende noto

- che sono depositati nella Segreteria comunale per quindici giorni consecutivi decorrenti dal - 2 novembre 2000, i seguenti atti:

1) relazione

2) piano particellare di esproprio

3) tav. e. 1 planimetria catastale

4) tav. s. 1 planimetria generale

5) tav. s. 1 bis modifiche ponte d’ingresso

6) tav. m. la planimetria muri zona nord

7) tav. m. 1 b planimetria muri zona sud-est

8) tav. m. I c planimetria muri zona ovest

9) tav. m. 2 profili longitudinali muri

10) tav. m. 3 particolari costruttivi muri

- che, entro il termine di quindici giorni dal 2 novembre 22, termine della seguente comunicazione, chiunque abbia interesse può proporre osservazioni scritte depositandole nella Segreteria comunale;

che copia del presente avviso sarà notificata agli espropriandi nelle forme di legge.

Poirino, 2 novembre 2000

Il Responsabile
Ripart. Tecnica
Servizio Gestione del Territorio
A. Borello




Comune di Rivarossa (Torino)

Delibera C.C. n. 37 del 28.9.2000

Il Consiglio comunale

(omissis)

delibera

1. l’art. 20 del Regolamento Edilizio “Volume della costruzione (V)” viene riformulato, per quanto specificato in premessa narrativa, nel seguente modo:

1. il volume della costruzione, misurato in metri cubi (m2), la somma dei prodotti della superficie utile lorda di ciascun piano (Sul), al netto di eventuali soppalchi, per l’altezza misurata tra i livelli di calpestio del piano medesimo e del piano superiore.

2. Per l’ultimo piano, sottotetto abitabile e agibile compreso, l’altezza di cui sopra è quella tra il livello di calpestio e l’estradosso dell’ultimo solaio o in sua assenza l’estradosso della superficie di copertura.

(Nota di chiarimento: Per sottotetto agibile deve intendersi il sottotetto accessibile con scala fissa e comunque con altezza media non inferiore a mt. 1,80, tali sottotetti rientrano nel calcolo del volume).

3. Nel caso in cui l’ultimo solaio non presenti andamento orizzontale, si ricava convenzionalmente l’altezza virtuale alla quale è situata la linea di estradosso rispetto al piano di calpestio, seguendo il procedimento descritto al comma 6 del’art. 13.

2. dopo l’art. 27 “Indice di densità edilizia”, viene inserito il seguente:

Art. 27 bis “Disposizione transitoria”

1. Fino all’adeguamento previsto dall’art. 12, comma 5, della legge regionale 8 luglio 1999, n. 19, in luogo delle definizioni di cui ai precedenti articoli 13-14-15-16-17-18-19-20-21-22-23-24-25-26-27, continuano ad essere vigenti le definizioni contenute nel Piano Regolatore Generale";

3. di riapprovare quindi il regolamento edilizio, nel nuovo testo coordinato, ai sensi dell’art. 3, comma 1, della L.R. 8 luglio 1999, n. 19, così come modificato ed integrato, allegato alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale.

(omissis)




Comune di Sambuco (Cuneo)

Deliberazione del Consiglio Comunale del 27.9.2000 n. 24. Approvazione ai sensi art. 3, c.3, L.R. 19/99 del regolamento edilizio comunale

(omissis)

Il Consiglio comunale

a voti unanimi

delibera

di approvare ai sensi art. 3, comma 3º, L.R. 19/99, il Regolamento Edilizio Comunale allegato alla presente deliberazione composto da n. 70 articoli; allegati Mod. 10;

di dare atto che il testo approvato è conforme ai sensi dell’art. 3, comma 2º, L.R. 19/99 al regolamento tipo formato dalla Regione;

di incaricare il responsabile del procedimento per l’espletamento delle procedure di legge;

di trasmettere copia della presente al CO.RE.CO. per il controllo di legittimità;

di disporre, ad avvenuta esecutività del presente provvedimento, la pubblicazione per estratto sul B.U.R.

(omissis)




Comune di Stresa (Verbano Cusio Ossola)

Legge Regionale 24 gennaio 20000, n. 4. Intervento di rivitalizzazione e miglioramento qualitativo del territorio comunale in località Lido di Carciano. Bando pubblico per la manifestazione d’interesse da parte di privati

In esecuzione della delibera consiliare n. 36, del 3 giugno 2000 si avvisa che l’Amministrazione Comunale intende raccogliere e valutare la manifestazione d’interesse di privati (anche in associazione) a partecipare, mediante l’istituto della concessione pluriennale degli immobili, ad un intervento di qualificazione ambientale e di realizzazione d’impianti turistico - ricreativi ed è disponibile e presentare un comune dossier di candidatura per la presentazione di domanda di finanziamento alla Regione ai sensi della legge n. 4/2000.

Le offerte debbono pervenire al Comune di Stresa esclusivamente a mezzo plico postale entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 12 dicembre 2000.

Il testo del bando, con le modalità di gara, può essere ritirato presso l’Ufficio Patrimonio nelle ore di apertura dello stesso.

Per informazioni telefonare al n. 0323-939219 - Fax 0323-939222.

Il Responsabile
del Servizio Gestione Risorse Patrimoniali
Armando Gorgerino




Comune di Varallo Pombia (Novara)

Estratto avviso d’asta asta pubblica per la vendita di immobile di proprietà comunale in via porto denominato “Ristorante alla Trota Vagabonda”

Il giorno 30 novembre 2000 alle ore 11.00 nella Sala Consiliare del Municipio in via Simonetta n. 3, si terrà un’asta pubblica per la vendita di un immobile denominato “Ristorante alla Trota Vagabonda” sito in via Porto.

Prezzo a base d’asta L. 338.000.000 Euro 174.562,43.

Le offerte per l’asta dovranno pervenire esclusivamente per posta raccomandata entro le ore 12.00 del giorno 29.11.2000.

Cauzione provvisoria per partecipare all’asta pari a L. 16.900.000.

L’asta si terrà con il metodo previsto dall’art. 73 lettera c) del R.D. 827/1924 e cioè con il metodo delle offerte segrete in aumento da confrontarsi con il prezzo base sopra indicato.

Il testo integrale dell’avviso d’asta può essere ritirato presso l’Ufficio Tecnico dal lunedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 12.00.

Per la visita al fabbricato si dovrà contattare l’Ufficio Tecnico del Comune di Varallo Pombia.

Varallo Pombia, 6 novembre 2000

Il Responsabile dell’Area Tecnica
Giovanni Galoardi




Comune di Vigliano Biellese (Biella)

Deliberazione C.C. n. 46 del 29.09.2000 - controdeduzioni alle osservazioni - Approvazione definitiva Peep di Via Libertà

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di approvare il progetto definitivo della variante al Peep di via Libertà costituito dagli elaborati a firma dell’arch. Lucio Furno, che si allegano alla presente per farne parte integrante e sostanziale e di seguito elencati:

- Doc. A Relazione illustrativa - elenco catastale - norme tecniche di

attuazione

- Tav. B Opere di urbanizzazione primaria

- Tav. C Opere di urbanizzazione secondaria e campo di calcio

- Tav. 1 Planimetria generale, estratto di mappa catastale, estratto di P.R.G.C.

- Tav. 2 Planimetria con opere di urbanizzazione e schemi tipologici

- Tav. 3 Profili sezioni e tipologie edilizie, particolari costruttivi OO.UU.

4. Di precisare che ai sensi dell’art. 40, comma 3 della L.R. 05.12.1977, n. 56 il Piano diventerà efficace dalla data di pubblicazione della presente sul Bollettino Ufficiale Regionale. Una copia completa degli elaborati verrà trasmessa per conoscenza alla Regione.

5. Di incaricare il servizio urbanistica a predisporre la bozza di convenzione, ex art. 35 Legge n. 865/71, necessaria a definire il programma degli interventi edificatori, le aree per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, il prezzo degli alloggi e quant’altro previsto dal citato art. 35.

6. Di trasmettere una copia della presente alla Cooperativa Rododendro di Quaregna.

Il Responsabile Servizio
Urbanistica
Vincenzo Garufi




Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese - Castagneto Po (Torino)

Avviso di adozione “per notizia” del Piano d’Area del Parco Naturale di Superga

Il Presidente

ai sensi dell’art. 23 L.R. 12/1990 e art. 9 L.R. 55/1991

rende noto

che il Consiglio Direttivo con deliberazione n. 14 del 24.10.2000 ha adottato il Piano d’Area del Parco Naturale della Collina di Superga.

Gli elaborati relativi al Piano d’Area saranno depositati presso gli uffici dell’Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese, in Castagneto Po (To), Via Alessandria n. 2, per 90 gg. consecutivi, dal 15.11.2000 al 14.2.2001 compreso.

Durante tale periodo chiunque potrà prendere visione degli elaborati e far pervenire le proprie osservazioni presso i suddetti uffici dal lunedì al venerdì, dalle 9,00 alle 12,00.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Direttore dell’Ente - tel. 011.91.24.62 e-mail: parcosu@tin.it

Il Presidente
Alessandra Tosi




Provincia di Cuneo

Pubblicazione ai sensi della legge regionale 29.11.1996 n. 88 - art. 4 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” rinnovo Derivazione n. 58 Fiume Tanaro - Comune di Bagnasco - Saracco Anna e Jole - Istanza 26.5.1998

Con Determinazione Dirigenziale n. 21 del 7.6.2000 è stata rilasciata la concessione per anni trenta successivi e continui decorrenti dal 7.6.2000, alle sig.re Saracco Anna e Saracco Jole il rinnovo della concessione di derivare dal Fiume Tanaro in Comune di Bagnasco mod. max 15 (l/s 1500) e medi 12 (l/s 1200) per produrre sul salto di mt. 2,50 la potenza nominale media di Kw 29,41.

Estratto del Disciplinare

Art. 12 - Riserve

La concessione dovrà intendersi fatta entro i limiti della disponibilità dell’acqua e che può competere all’Amministrazione concedente e senza pregiudizio delle concessioni anteriori ed in generale dei diritti dei terzi.

Registrato a Cuneo il 19.6.2000 al n. 4033 serie 3. Esatte lire 260.000 (duecento sessantamila).

Cuneo, 31 ottobre 2000

Il Dirigente
Fabrizio Cavallo