Bollettino Ufficiale n. 45 del 8 / 11 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 30 ottobre 2000, n. 47 - 1210

Reg. CE 1257/99 art.9. - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 - Misura C, Azione C1: “Formazione nel settore agricolo” - Adozione delle Istruzioni per l’applicazione e del Bando per l’apertura dei termini di presentazione delle domande (Attività 2000/2001)

A relazione dell’Assessore Scanderebech:

Visto il Regolamento CE 1257/99 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia, che modifica ed abroga taluni Regolamenti e prevede una serie di Misure di aiuto per lo sviluppo rurale per il periodo 2000-2006, che devono essere attuate a mezzo di un apposito Piano di Sviluppo Rurale;

Visto il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte 2000-2006, adottato con D.G.R. n. 10-29076 del 30.12.1999, e approvato con Decisione UE n. 2507 del 7/09/2000 (in appresso denominato P.S.R.);

Visto che è necessario adottare le Istruzioni per l’applicazione della misura C - Azione C1:"Formazione nel settore agricolo" per il periodo 2000-2006 ed emanare, per ragioni di urgenza, un unico Bando Regionale (anche per le attività conferite alle Provincie) per l’apertura dei termini di presentazione delle domande finalizzate ad ottenere il finanziamento delle iniziative formative, relativamente all’attività 2000/2001.

Consultati i principali Enti operanti nel campo della formazione professionale agricola e le Province, nelle riunioni del 22/09/2000, 26/09/2000, 27/09/2000, 4/10/2000, 5/10/2000;

Acquisito in data 6/10/2000 il parere favorevole del Comitato di cui all’art. 7, comma 8 del L.R. n. 34/1998;

Ritenuto opportuno che, per necessità gestionali, le domande possano essere presentate entro i trenta giorni successivi alla data di adozione della presente Deliberazione della Giunta Regionale;

La Giunta Regionale, con voti unanimi ai sensi di legge

delibera

1) Sono approvate:

- le Istruzioni per l’applicazione della misura C - Azione C1: “Formazione nel settore agricolo” per il periodo 2000-2006 (ALLEGATO A)

- il Bando per l’apertura dei termini di presentazione delle domande finalizzate ad ottenere il finanziamento delle iniziative formative, relativamente all’attività 2000/2001 (ALLEGATO B)

I citati allegati fanno parte integrante della presente deliberazione;

2) Le domande possono essere presentate entro i trenta giorni successivi alla data di adozione della presente deliberazione della Giunta Regionale;

(omissis)

Allegato A

REGIONE PIEMONTE
Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca

PIANO DI SVILUPPO RURALE 2000-2006

Asse prioritario: I – Ammodernamento del sistema agricolo e agroindustriale
Misura C – FORMAZIONE
(Art. 9 del Regolamento CE N. 1257/99)

AZIONE C1- FORMAZIONE
NEL SETTORE AGRICOLO

ISTRUZIONI PER L’APPLICAZIONE

- INDICAZIONI GENERALI -

1. Riferimenti normativi.

- Articolo 9 del Regolamento CEE n. 1257/99

- Piano di Sviluppo rurale (P.S.R.) della Regione Piemonte 2000-2006 - Misura C - Formazione.

- Deliberazione G.R. n. 118-704 del 31.7.2000

- Decisione CE n. 2507 del 7.9.2000

- Legge Regionale 17/99.

2. Premessa.

Le presenti istruzioni disciplinano l’applicazione dell’art. 9 del Reg. n. 1257/99 e del P.S.R. della Regione Piemonte nel periodo 2000-2006 Misura C: Formazione – Azione C1: Formazione nel settore agricolo.

E’ pertanto attuato un sostegno alla formazione che contribuisce al miglioramento delle conoscenze e delle competenze professionali degli agricoltori e di altre persone coinvolte in attività agricole.

3. Obiettivi specifici

Migliorare le capacità e le competenze tecniche ed imprenditoriali degli operatori agricoli attraverso:

* applicazione di metodi di produzione compatibili con la conservazione e il miglioramento del paesaggio, riduzione dell’impatto ambientale, salvaguardia dell’ambiente (anche riguardante l’agricoltura con metodo biologico) e igiene e benessere degli animali;

* gestione dell’ambiente;

* manutenzione del territorio; cura dei terreni abbandonati o, comunque, non coltivati; gestione dello spazio naturale per attività ricreative, agriturismo, codice di buona pratica agricola;

* gestione aziendale (aspetti fiscali e normativi, sicurezza, credito, previdenza, assicurazioni, ecc.)e utilizzo di strumenti e sistemi informatici;

* sistemi di controllo del processo e certificazione ai fini  della qualità igienico sanitaria dei prodotti;

*  aspetti di marketing, della promozione del prodotto locale, dell’organizzazione di reti di vendita;

* promozione delle pari opportunità.

4. Tipologie delle iniziative di formazione e destinatari.

Le tipologie delle iniziative formative sono:

A – INIZIATIVE FORMATIVE PER IMPRENDITORI AGRICOLI: rivolte prioritariamente ad imprenditori singoli ed associa che usufruiscono degli incentivi per le altre misure del P.S.R. nonché a coloro che hanno avviato il procedimento per acquisire la qualifica di imprenditore agricolo.

Tali iniziative sono così articolate:

- CORSI DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO

- INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE (Assistenza formativa individuale).

B – INIZIATIVE FORMATIVE PER ALTRI OPERATORI AGRICOLI: rivolte a tecnici, altro personale con ruoli organizzativi e di programmazione, amministratori e dirigenti di Enti ed Organismi che operano in campi di attività previsti da Regolamenti Comunitari.

Tali iniziative sono così articolate:

- CORSI NORMALI E CORSI SPECIALI

- INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE (Assistenza formativa individuale).

C – INIZIATIVE FORMATIVE MULTIMEDIALI RIFERITE A SPECIFICI CONTESTI DI SVILUPPO RURALE.

5. Beneficiari delle iniziative formative.

Enti od Organismi di formazione professionale pubblici e privati che organizzano e gestiscono le iniziative formative (Enti gestori).

6. Condizioni di ammissibilità e requisiti

Gli Enti e gli Organismi per la formazione professionale dovranno fornire garanzia per assicurare il livello qualitativo delle iniziative formative, salvaguardando al massimo livello possibile la coesione sociale ed una equilibrata ripartizione territoriale.

In particolare devono possedere, all’atto della scadenza della domanda, i seguenti requisiti:

- nel proprio statuto abbiano tra gli scopi quello della formazione professionale in campo agricolo o forestale;

- struttura organizzativa adeguata;

- esperienza formativa pluriennale specifica pregressa.

7. Riparto delle disponibilità finanziarie tra le iniziative formative.

In base alle risorse finanziarie disponibili per tale misura, annualmente si stabilirà una quota di utilizzo del budget disponibile tra l’iniziativa A e le iniziative B e C.

8. Bandi.

In relazione alle disponibilità finanziarie per l’attuazione della misura, sono emanati appositi BANDI annuali:

- di norma, provinciali per l’iniziative formative per imprenditori agricoli (A).

- regionali per iniziative formative per altri operatori agricoli (B) e le iniziative formative multimediali (C).

e contengono:

- la tipologia delle iniziative formative ammissibili;

- la data di apertura e chiusura della presentazione delle domande di finanziamento;

- i requisiti dei beneficiari;

- il periodo di svolgimento delle iniziative formative;

- le risorse finanziarie disponibili per tali iniziative formative;

- i criteri di riparto dei fondi alle province;

- i criteri di priorità;

- i parametri finanziari per quantificare la spesa massima ammissibile per ogni iniziativa formativa;

- l’autorità alla quale è possibile ricorrere nel caso di diniego della concessione del finanziamento.

Tali bandi saranno diffusi anche attraverso mezzi di comunicazione informatici (pubblicazione, posta elettronica, fax ecc.)

9. Competenze.

Ai sensi della L.R. n. 17/99 relativa al “Riordino dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca”, la competenza nella gestione della misura C – Azione C1 – interessa la Regione Piemonte e le Amministrazioni provinciali piemontesi nel seguente modo:

A – INIZIATIVE FORMATIVE PER IMPRENDITORI AGRICOLI:

- Province (L.R. 17/99, art.2 comma 1 lettera d).

B – INIZIATIVE FORMATIVE PER ALTRI OPERATORI AGRICOLI:

- Regione Piemonte (L.R. n. 17/99 art. 6 comma 2 lettera e).

C – INIZIATIVE FORMATIVE MULTIMEDIALI.

- Regione Piemonte (L.R. n. 17/99 art. 6 comma 1 lettera l).

Ai sensi della stessa L.R. n. 17/99 art. 6 comma 1 lettera a) e b) resta riservata alla Regione la funzione di indirizzo, coordinamento e di emanazione di norme, disposizioni e istruzioni in materia.

- INDICAZIONI SPECIFICHE -

A. INIZIATIVE FORMATIVE PER IMPRENDITORI AGRICOLI.

1. DISPOSIZIONI GENERALI

1.1 Tipologia.

Le iniziative formative rivolte a imprenditori agricoli singoli o associati nonché a coloro che hanno avviato il procedimento per acquisire la qualifica di imprenditore agricolo sono:

- CORSI DI FORMAZIONE

- CORSI DI AGGIORNAMENTO

Trattasi di corsi con attività didattica, generalmente in aula che comprende eventuali attività pratiche quali esercitazioni, dimostrazioni ecc.

Ogni lezione può essere sia collegiale sia di gruppo; in quest’ultimo caso le attività didattiche possono essere destinate all’approfondimento di specifici argomenti per gruppi di partecipanti da indicare nel programma operativo a preventivo.

Nel programma, a supporto dei corsi di formazione possono inoltre essere previste visite guidate e stages, solo se strettamente connesse con le attività didattiche.

Le ore dello stage o delle visite guidate sono conteggiate per un massimo di otto ore giornaliere e non possono superare 1/3 delle ore complessive del corso di formazione.

Gli argomenti trattati da tali corsi devono rispondere agli obiettivi specifici della misura e essere collegati alla programmazione regionale e al Piano di Sviluppo Rurale.

Per tali corsi dovrà essere inoltre assicurata una specifica professionalità dei docenti in dipendenza degli argomenti trattati.

- INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE

Tali iniziative riguardano l’assistenza formativa individuale ad integrazione dei corsi di formazione.

Ogni iniziativa prevede una prestazione di docenza rivolta ad un singolo partecipante al corso.

1.2 Durata.

I CORSI possono avere durata:

- da 6 ore fino a 20 ore di attività didattica (corsi di aggiornamento).

- da 21 con un massimo di 60 ore di attività didattica (corsi di formazione).

La durata delle lezioni serali deve essere compresa tra 2 e 4 ore e, nel caso di lezioni giornaliere, non deve essere superiore alle quattro ore con orario continuato e non oltre alle otto ore con orario spezzato (con un intervallo di almeno un’ora).

Le INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE possono avere durata fino ad un massimo di 6 ore per partecipante.

1.3 Numero di partecipanti.

I CORSI devono avere:

- da un minimo di 10 ad un massimo di 30 partecipanti per i corsi di formazione;

- da un minimo di 10 ad un massimo di 50 partecipanti per i corsi di aggiornamento.

In situazioni contingenti giustificate, può essere prevista una deroga al numero massimo di partecipanti previsti, che non dà luogo a finanziamento aggiuntivo.

Le INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE riguardano i partecipanti a corsi di formazione che abbiano frequentato almeno il 70% delle ore/allievo.

Tali iniziative sono ammesse fino ad un massimo di 10 partecipanti.

1.4 Sede delle iniziative formative.

La sede deve essere idonea allo svolgimento delle iniziative formative (come dimensioni, arredamento, attrezzature didattiche, illuminazione sufficiente, ecc.).

2. DISPOSIZIONI SPECIFICHE

Le procedure relative alla presentazione delle domande, all’istruttoria, all’approvazione delle iniziative formative ed al finanziamento sono quelle di seguito specificate.

2.1 Modulistica.

Per ragioni di omogeneità, la modulistica è redatta dall’Assessorato Regionale Agricoltura - Direzione Sviluppo dell’Agricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo ed è trasmessa a ciascuna Provincia che la metterà a disposizione degli Enti gestori interessati.

Si fa riserva di ridefinire la modulistica in base ai modelli che saranno predisposti dall’Organismo Pagatore a livello nazionale.

2.2 Riparto fondi alle Province.

Le risorse complessive disponibili annualmente, provenienti dai fondi comunitari o statali, saranno ripartite a ciascuna Provincia in base ad un parametro stabilito annualmente dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura in accordo con le Province e comunicato contestualmente al bando.

Qualora le risorse complessive disponibili annualmente risultino superiori alle domande presentate, può essere prevista la riapertura delle domande per un importo fino al limite massimo di disponibilità e contestualmente è rimodulata la ripartizione delle disponibilità finanziarie residue, concordandola con le Province.

2.3 Presentazione della domanda di finanziamento e approvazione del piano generale delle iniziative formative.

Gli Enti beneficiari interessati alla programmazione, organizzazione e gestione delle iniziative formative presenteranno domanda di finanziamento a ogni Provincia - Settore Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio allegando il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE (denominato “Piano”) entro 30 giorni dall’adozione del bando.

Ogni Provincia - Settore Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio provvederà:

- a valutare ed approvare il Piano ed il relativo finanziamento entro 15 giorni dalla presentazione della domanda.

- a comunicare agli Enti l’esito delle risultanze istruttorie.

- ad autorizzare gli Enti ad iniziare l’attività formativa.

- ad inviare all’Assessorato Regionale dell’Agricoltura copia del Piano approvato per ogni Ente.

Per quanto riguarda la valutazione e l’approvazione a preventivo del Piano, si tiene conto dei seguenti criteri:

- coerenza con gli obiettivi specifici della misura.

- argomenti delle iniziative formative collegati al Piano di Sviluppo Rurale.

2.4 Criteri di priorità

Qualora per una determinata Provincia, l’importo delle domande di finanziamento presentate risulti superiore alle risorse disponibili, si applicano criteri di priorità, comunicati contestualmente al bando.

Le domande ammissibili al finanziamento potranno essere finanziate tutte o in parte mediante una ulteriore ripartizione , concordandola con le Province, delle disponibilità finanziarie

2.5 Presentazione e approvazione del “Programma operativo” di ciascuna iniziativa formativa

Gli Enti beneficiari, entro una settimana prima dell’inizio di ciascuna iniziativa, devono presentare alle Province competenti per territorio, il “Programma operativo” di ciascuna iniziativa formativa a preventivo in duplice copia.

I nominativi degli allievi e dei docenti, se non disponibili al momento dell’approvazione del “Programma operativo”, possono essere forniti al momento dell’apertura.

Eventuali variazioni significative del “Programma operativo” devono essere comunicate alla struttura competente con almeno due giorni di anticipo anche via fax.

Ogni Provincia - Settore Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio – provvederà ad approvare la spesa ammissibile per ciascun “programma operativo”, almeno due giorni prima dell’inizio, verificando la coerenza degli argomenti del programma con il titolo dell’iniziativa e controllando la rispondenza dei parametri con quelli del Piano.

Eventuali esiti negativi devono essere comunicati all’Ente gestore non oltre due giorni prima dell’inizio.

Una copia del “programma operativo” approvato da ogni Provincia viene restituita all’Ente gestore che viene così formalmente autorizzato a dare inizio all’iniziativa formativa.

La mancata restituzione all’Ente gestore del “programma operativo” equivale all’approvazione dell’iniziativa.

2.6 Finanziamento.

Il finanziamento riguarda contributi per l’organizzazione e lo svolgimento delle iniziative formative nella misura fino al 100% delle spese rendicontate ed ammesse a favore degli Enti beneficiari, detratte le eventuali quote a carico dei destinatari.

2.7 Erogazione del finanziamento

L’erogazione del finanziamento complessivo spettante a ciascun Ente si articola, di norma, mediante il pagamento di anticipi e del saldo.

Tale pagamento è effettuato dall’Ente pagatore sulla base dell’importo segnalato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura mediante trasmissione di appositi elenchi.

Pertanto si prevede la seguente procedura di pagamento:

a) Anticipi

Dopo l’approvazione del Piano a ogni Ente, possono essere erogati eventuali anticipi fino all’80% su ogni iniziativa formativa approvata a preventivo.

Gli Enti beneficiari inoltrano domanda di erogazione degli anticipi alla Provincia competente per territorio, presentando apposita fidejussione bancaria o assicurativa per un importo pari al 100% del finanziamento approvato.

Ogni Provincia provvederà a inviare all’Assessorato Agricoltura copia dei “programmi operativi” di ciascuna iniziativa formativa approvati a preventivo ed iniziati da ciascun Ente beneficiario e gli elenchi dei beneficiari, di norma, entro il 15 gennaio e il 15 aprile di ogni anno formativo.

L’Assessorato Agricoltura provvederà, di norma, ad inviare gli elenchi all’Organismo pagatore entro i 10 giorni successivi per la liquidazione degli anticipi a favore degli Enti beneficiari.

b) Quantificazione della spesa e predisposizione elenchi.

Al termine dell’attività formativa, ai fini di ottenere il saldo, l’Ente beneficiario presenta ad ogni Provincia competente per territorio, entro il 15 luglio di ogni anno, una Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui comunica la spesa per l’attività formativa, in base alla situazione dei documenti disponibili.

In tale dichiarazione, l’Ente beneficiario deve dettagliare tale spesa secondo le voci di costo in riferimento però all’attività formativa nel suo complesso specificando i documenti disponibili sino a quel momento (fatture anche non quietanzate, preventivi di spesa, dichiarazioni di impegno ecc.tenute agli atti dell’Ente).

Ogni Provincia provvederà a predisporre e a trasmettere all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, entro il 31 agosto di ogni anno, gli elenchi dei beneficiari.

L’Assessorato Regionale Agricoltura provvederà, di norma, a trasmettere gli elenchi di ogni Ente beneficiario all’organismo pagatore per la liquidazione degli importi indicati entro i 10 giorni successivi.

c) Rendicontazione a consuntivo.

La rendicontazione è presentata dagli Enti alle Province competenti per territorio, di norma, entro il 30 settembre di ogni anno.

La rendicontazione comprende:

- “programma operativo” a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- documentazione di spesa: fatture, ricevute, note di addebito e dichiarazione del Presidente dell’Ente circa le spese generali e di coordinamento sostenute e liquidabili forfettariamente, con riepilogo complessivo. I documenti possono essere presentati in duplicato, cioè in copia recante il timbro “DUPLICATO REDATTO DA________PER USO AMMINISTRATIVO O CONTABILE” e firmato dal Presidente o dal Direttore dell’Ente.

- registro per la rilevazione delle presenze degli allievi e dei docenti (in copia fotostatica).

- eventuale verbale di ispezione.

Ai fini della quantificazione della spesa complessiva finale riguardante l’attività formativa, e’ consentita la compensazione delle spese tra iniziativa e iniziativa, nell’ambito del PIANO provinciale approvato ad ogni Ente.

Ogni Provincia provvederà:

- all’approvazione del “programma operativo” a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- a comunicare agli Enti l’esito delle risultanze istruttorie.

- a fornire, all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, i dati e le informazioni necessari per il monitoraggio dell’attuazione dell’attività (ai sensi dell’art. 11 della L.R. 17/99).

Nel caso in cui risulti una spesa ammessa a consuntivo superiore a quella quantificata al punto b), ogni Provincia provvederà a predisporre e a trasmettere all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, entro il 31 ottobre di ogni anno, nuovi elenchi dei beneficiari con l’indicazione degli ulteriori importi spettanti.

L’Assessorato Regionale Agricoltura provvederà a trasmettere tali elenchi di ogni Ente beneficiario all’organismo pagatore entro i 10 giorni successivi per la liquidazione degli importi indicati a valere sull’esercizio finanziario successivo.

Nel caso in cui risulti una spesa ammessa a consuntivo inferiore a quella quantificata al punto b), si attiverà la procedura per la restituzione della somma corrispondente all’importo eccedente.

2.8 Spesa massima ammissibile per ogni iniziativa formativa e tipologie di spesa

La spesa massima ammissibile (comprese le spese forfetarie) è calcolata secondo parametri orari e per partecipante annualmente inseriti nel bando.

Per quanto riguarda il numero dei partecipanti che deve essere considerato si precisa che:

- a preventivo trattasi dei partecipanti iscritti.

- a consuntivo trattasi di partecipanti che hanno frequentato almeno il 70% delle ore/allievo (compresi gli stages e le visite guidate).

Le iniziative formative si intendono valide e quindi finanziabili anche quando a consuntivo il numero dei partecipanti scende al di sotto del minimo previsto a preventivo; in tal caso, la spesa ammissibile a consuntivo viene considerata in proporzione al numero effettivo dei partecipanti.

Comunque l’Ente gestore ha facoltà di sospendere in qualunque momento l’iniziativa, dandone preventiva comunicazione alla struttura competente, per riprenderlo successivamente.

Nell’ambito della spesa massima ammissibile per ciascuna iniziativa rientrano le seguenti voci di spesa:

1- Docenze.

Il costo delle docenze e altro personale qualificato viene riconosciuto entro limiti massimi inseriti annualmente nel bando.

Le spese per docenza e relativi rimborso spese devono essere almeno 1/3 del costo complessivo dell’iniziativa.

2- visite guidate e stages (solo se strettamente connesse con l’attività formativa).

Vengono riconosciute le spese di docenza, di vitto e di trasporto allievi e docenti.

3- materiale didattico, dispense (realmente consegnate) ed uso attrezzature.

4- uso locali

5- assicurazioni

6- coordinamento didattico e le spese per la progettazione, gestione amministrativa ed organizzativa.

Per i corsi di durata giornaliera sono ammissibili le spese di vitto di docenti e allievi.

2.9 Controllo e vigilanza.

Sono incaricate di effettuare il controllo e la vigilanza sul regolare svolgimento delle iniziative formative le Province - Settori Provinciali dell’Agricoltura.

Ogni Provincia deve organizzare i propri uffici in modo da prevedere controlli a campione in misura non inferiore al 20 % delle iniziative formative approvate a ciascun Ente.

I funzionari della provincia incaricati del controllo dovranno redigere apposito verbale di ispezione.

B. INIZIATIVE FORMATIVE PER ALTRI OPERATORI AGRICOLI.

1. DISPOSIZIONI GENERALI.

1.1 Tipologia.

Le iniziative formative rivolte ad altri operatori agricoli (tecnici, altro personale con ruoli organizzativi e di programmazione, dirigenti, amministratori di Enti ed Organismi che operano in campi di attività previsti da Regolamenti Comunitari) sono:

- CORSI NORMALI

- CORSI SPECIALI

Le caratteristiche peculiari di tali tipologie sono le seguenti:

1) Corsi normali.

Trattasi di corsi con attività didattica, generalmente in aula che comprende eventuali attività pratiche quali esercitazioni, dimostrazioni ecc.

Ogni lezione può essere sia collegiali che di gruppo; in quest’ultimo caso le attività didattiche possono essere destinate all’approfondimento di specifici argomenti per gruppi di partecipanti da indicare nel programma operativo a preventivo.

Nel programma, a supporto dei corsi di formazione possono inoltre essere previste visite guidate e stages, solo se strettamente connesse con le attività didattiche.

Le ore dello stage o delle visite guidate sono conteggiate per un massimo di otto ore giornaliere e non possono superare 1/3 delle giornate complessive del corso.

Gli argomenti trattati da tali corsi devono rispondere agli obiettivi specifici della misura e essere collegati alla programmazione regionale e alle altre misure del Piano di Sviluppo Rurale.

Per tali corsi inoltre dovrà essere assicurata una specifica professionalità dei docenti in dipendenza degli argomenti trattati.

Gli Enti gestori possono organizzare i corsi e svolgerli direttamente oppure possono commissionare la realizzazione ad Istituzioni formative particolarmente qualificate.

2) Corsi speciali.

Trattasi dell’inserimento, da parte degli Enti gestori, di tecnici, amministratori, dirigenti di Enti ed Organismi in corsi “a calendario”, organizzati e tenuti da Istituzioni pubbliche o private particolarmente qualificate.

I corsi possono svolgersi sia nel territorio piemontese, che nazionale o all’estero.

Per quanto riguarda la durata, l’articolazione dei corsi, numero partecipanti, la sede, non valgono le disposizioni per i corsi normali, adeguandosi a quanto previsto dai programmi o dal “calendario” elaborati dalle Istituzioni formative qualificate che predispongono e gestiscono il corso.

Tra le Istituzioni formative sono comprese anche le Università pubbliche e private, italiane o estere, la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, l’I.P.S.O.A. e simili.

- INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE

Tali iniziative riguardano l’assistenza formativa individuale ad integrazione dei corsi normali.

Ogni iniziativa consiste in una prestazione di docenza rivolta ad un singolo operatore agricolo.

Gli Enti gestori possono organizzare tali iniziative e svolgerle direttamente oppure possono commissionare la realizzazione ad Istituzioni formative particolarmente qualificate.

1.2 Durata.

I CORSI NORMALI possono avere durata da 2 a 20 giorni, anche non consecutivi.

Nel caso di corsi giornalieri, un giorno equivale a 8 ore di lezione (con mezza giornata di 4 ore di lezione).

Nel caso di corsi serali, fino a un massimo di 4 ore (considerate ½ giorno).

Le INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE possono avere durata fino ad un massimo di 6 ore per partecipante.

1.3 Partecipanti.

I CORSI NORMALI devono avere

- da un minimo di 5 ed un massimo di 20.

Le INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE riguardano un singolo operatore che abbia partecipato ad almeno il 70% delle ore/allievo fino ad un massimo di 5 partecipanti.

1.4 Sede delle iniziative formative

La sede deve essere idonea allo svolgimento delle iniziative formative (come dimensioni, arredamento, attrezzature didattiche, illuminazione sufficiente, ecc.).

2. DISPOSIZIONI SPECIFICHE

Le procedure relative, alla presentazione delle domande, all’istruttoria, all’approvazione di tali iniziative ed al finanziamento sono quelle di seguito specificate.

2.1 Modulistica

La modulistica, redatta dall’Assessorato Regionale Agricoltura - Direzione Sviluppo dell’Agricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo, è trasmessa agli Enti gestori interessati.

Si fa riserva di ridefinire la modulistica in base ai modelli che saranno predisposti dall’Organismo Pagatore a livello nazionale.

2.2 Presentazione della domanda di finanziamento e approvazione del piano generale delle iniziative formative.

Gli Enti beneficiari interessati alla programmazione, organizzazione e gestione delle iniziative formative presenteranno domanda di finanziamento alla Regione Piemonte - Assessorato Agricoltura allegando il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE (denominato “Piano) entro 30 giorni dall’adozione del bando.

L’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte provvederà:

- a valutare ed approvare il Piano entro 15 giorni dalla presentazione della domanda.

- a comunicare agli Enti l’esito delle risultanze istruttorie.

- ad autorizzare gli Enti ad iniziare l’attività formativa.

Per quanto riguarda la valutazione e l’approvazione a preventivo del Piano, si tiene conto dei seguenti criteri:

- coerenza con gli obiettivi specifici della misura.

- argomenti delle iniziative collegati al Piano di Sviluppo Rurale.

2.3 Criteri di priorità

Qualora le risorse complessive disponibili annualmente risultino superiori alle domande presentate, può essere prevista la riapertura delle domande per un importo fino al limite massimo di disponibilità.

Qualora l’importo delle domande di finanziamento presentate risulti superiore alle risorse disponibili, si applicano criteri di priorità, comunicati contestualmente al bando.

Le domande ammissibili al finanziamento potranno essere finanziate tutte o in parte mediante una ulteriore ripartizione delle disponibilità finanziarie.

2.4 Presentazione e approvazione del “Programma operativo” di ciascuna iniziativa formativa.

Gli Enti beneficiari, entro una settimana prima dell’inizio di ciascuna iniziativa formativa devono presentare all’Assessorato Agricoltura, il “Programma operativo” di ciascuna iniziativa formativa a preventivo in duplice copia.

I nominativi degli allievi e dei docenti, se non disponibili al momento dell’approvazione del “Programma operativo”, possono essere forniti al momento dell’apertura.

Eventuali variazioni significative del “Programma operativo” devono essere comunicate alla struttura incaricata del controllo con almeno due giorni di anticipo anche via fax.

L’Assessorato Agricoltura provvederà ad approvare la spesa ammissibile per ciascun “programma operativo”, almeno due giorni prima dell’inizio, verificando la coerenza degli argomenti del programma con il titolo dell’iniziativa e controllando la rispondenza dei parametri con quelli del piano generale.

Eventuali esiti negativi devono essere comunicati all’Ente gestore non oltre due giorni prima dell’inizio.

Una copia del programma operativo approvato dall’Assessorato viene restituita all’Ente gestore che viene così formalmente autorizzato a dare inizio all’iniziativa.

La mancata restituzione all’Ente gestore del “programma operativo” equivale all’approvazione dell’iniziativa.

Per quanto riguarda i corsi normali commissionati ad Enti o istituzioni pubbliche e private specializzate nella formazione e per i corsi speciali, devono essere forniti, al momento della presentazione del programma operativo, tutti gli elementi necessari per valutarne l’idoneità (struttura organizzativa, responsabile dei corsi, esperienze maturate precedentemente in corsi di pari livello, programma dei corsi “a calendario” ecc. ).

2.5 Finanziamento.

Il finanziamento riguarda contributi per l’organizzazione e lo svolgimento delle iniziative formative nella misura fino al 100% delle spese rendicontate ed ammesse detratte le eventuali quote a carico dei destinatari.

2.6 Erogazione del finanziamento

L’erogazione del finanziamento complessivo spettante a ciascun Ente si articola, di norma, mediante il pagamento di anticipi e del saldo.

Tale pagamento è effettuato dall’Ente pagatore sulla base dell’importo segnalato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura mediante trasmissione di appositi elenchi.

Pertanto si prevede la seguente procedura di pagamento:

a) Anticipi

Dopo l’approvazione del Piano a ogni Ente, possono essere erogati eventuali anticipi fino all’80% di ogni iniziativa formativa approvata a preventivo.

Gli Enti beneficiari inoltrano domanda di erogazione degli anticipi all’Assessorato Agricoltura, presentando apposita fidejussione bancaria o assicurativa per un importo pari al 100% del finanziamento approvato.

L’Assessorato Agricoltura provvederà ad inviare gli elenchi all’Organismo pagatore, di norma, entro il 31 gennaio e il 30 aprile di ogni anno per la liquidazione degli anticipi a favore degli Enti beneficiari.

b) Quantificazione della spesa e predisposizione elenchi.

Al termine dell’attività formativa, ai fini di ottenere il saldo, l’Ente beneficiario presenta all’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, entro il 15 luglio di ogni anno, una Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui comunica la spesa per l’attività formativa, in base alla situazione dei documenti disponibili.

In tale dichiarazione, l’Ente beneficiario deve dettagliare tale spesa secondo le voci di costo in riferimento però all’attività formativa nel suo complesso, specificando i documenti disponibili sino a quel momento (fatture anche non quietanzate, preventivi di spesa, dichiarazioni di impegno ecc.tenute agli atti dell’Ente).

L’Assessorato Agricoltura provvederà a predisporre, entro il 31 agosto di ogni anno, gli elenchi dei beneficiari e a trasmetterli all’organismo pagatore per la liquidazione degli importi indicati, di norma entro i 10 giorni successivi.

c) Rendicontazione a consuntivo.

La rendicontazione è presentata dagli Enti all’Assessorato Agricoltura, di norma, entro il 30 settembre di ogni anno.

La rendicontazione comprende:

- “programma operativo” a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- documentazione di spesa: fatture, ricevute, note di addebito e dichiarazione del Presidente dell’Ente circa le spese generali e di coordinamento sostenute e liquidabili forfettariamente, con riepilogo complessivo. I documenti possono essere presentati in duplicato, cioè in copia recante il timbro “DUPLICATO REDATTO DA________PER USO AMMINISTRATIVO O CONTABILE” e firmato dal Presidente o dal Direttore dell’Ente.

- registro per la rilevazione delle presenze degli allievi e dei docenti (in copia fotostatica).

- eventuale verbale di ispezione.

Nel caso di iniziative formative commissionate a Istituzioni formative o di corsi speciali la rendicontazione comprende:

- “programma operativo” a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- fattura (intestata all’Ente beneficiario per ciascuna iniziativa realizzata) emessa dalla Società o Istituzione a cui ha commissionato la realizzazione dell’iniziativa.

Ai fini della quantificazione della spesa complessiva finale riguardante l’attività formativa, e’ consentita la compensazione delle spese tra iniziativa e iniziativa, nell’ambito del PIANO approvato ad ogni Ente.

L’Assessorato Regionale Agricoltura provvederà:

- all’approvazione del “programma operativo” a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- a comunicare agli Enti l’esito delle risultanze istruttorie.

Nel caso in cui risulti una spesa ammessa a consuntivo superiore a quella quantificata al punto b), l’Assessorato provvederà a predisporre, entro il 31 ottobre di ogni anno, nuovi elenchi dei beneficiari con l’indicazione degli ulteriori importi spettanti.

L’Assessorato Regionale Agricoltura provvederà a trasmettere tali elenchi di ogni Ente beneficiario all’organismo pagatore entro i 10 giorni successivi per la liquidazione degli importi indicati a valere sull’esercizio finanziario successivo.

Nel caso in cui risulti una spesa ammessa a consuntivo inferiore a quella quantificata al punto b), si attiverà la procedura per la restituzione della somma corrispondente all’importo eccedente.

2.7 Spesa massima ammissibile per ogni iniziativa formativa e tipologie di spesa.

Per le iniziative formative ad eccezione dei corsi speciali (sia realizzate direttamente dagli Enti sia commissionate), la spesa massima ammissibile (comprese le spese forfettarie) è calcolata secondo parametri giornalieri e per partecipante inseriti annualmente nel bando:

Per quanto riguarda il numero dei partecipanti che deve essere considerato si precisa che:

- a preventivo trattasi dei partecipanti iscritti.

- a consuntivo trattasi di partecipanti che hanno frequentato almeno il 70% delle ore/allievo (comprese le visite guidate e gli stages).

Le iniziative formative si intendono valide e quindi finanziabili anche quando a consuntivo il numero dei partecipanti scende al di sotto del minimo previsto a preventivo; in tal caso, la spesa ammissibile a consuntivo viene considerata in proporzione al numero effettivo dei partecipanti.

Comunque l’Ente gestore ha facoltà di sospendere in qualunque momento l’iniziativa, dandone preventiva comunicazione alla struttura competente, per riprenderlo successivamente.

Nell’ambito della spesa massima ammissibile per ciascuna iniziativa possono rientrare le seguenti voci di spesa:

1- Docenze.

Il costo delle docenze viene riconosciuto entro limiti massimi inseriti annualmente nel bando.

Le spese per docenza e relativi rimborso spese devono essere almeno 1/3 del costo complessivo del corso.

2- visite guidate e stages (solo per i corsi normali se strettamente connesse con l’attività formativa).

Vengono riconosciute le spese di docenza, di vitto e di trasporto allievi e docenti.

3- materiale didattico, dispense ed uso attrezzature.

4- uso locali

5- assicurazioni

6- coordinamento didattico e le spese per la progettazione, gestione amministrativa ed organizzativa.

Per i corsi di durata giornaliera sono ammissibili le spese di vitto di docenti e allievi.

Per i corsi speciali viene riconosciuta solamente la quota di partecipazione al corso.

2.8 Controllo e vigilanza.

L’Assessorato Regionale Agricoltura è incaricato di effettuare il controllo e la vigilanza sul regolare svolgimento delle iniziative formative.

L’Assessorato dovrà organizzare i propri uffici in modo da prevedere controlli a campione in misura non inferiore al 20 % delle iniziative formative approvate a ciascun Ente.

I funzionari dell’Assessorato incaricati del controllo dovranno redigere apposito verbale di ispezione.

C. INIZIATIVE FORMATIVE MULTIMEDIALI REFERITE A SPECIFICI CONTESTI DI SVILUPPO RURALE.

1. DISPOSIZIONI GENERALI.

Tipologia.

Le iniziative formative multimediali consistono nella realizzazione o nell’acquisizione di supporti multimediali (CD-ROM, Pagine WEB ecc.) utilizzabili da tutti gli operatori agricoli e che consentono l’auto-apprendimento e la formazione a distanza, ricorrendo a:

* CD interattivi e/o di documentazione.

* corsi multimediali su CD.

* servizi INTERNET on-line.

Tali supporti possono essere realizzati direttamente od acquisiti

Gli argomenti riguardano problematiche riferiti a particolari contesti (produttivi, normativi, servizi vari ecc.) e devono rispondere agli obiettivi specifici della misura.

Con la realizzazione o l’acquisizione di tali supporti è possibile soddisfare le esigenze di qualsiasi gruppo di operatori agricoli e in qualsiasi punto del territorio regionale.

Il trasferimento agli operatori agricoli del supporto informatico e delle cognizioni necessarie per la sua utilizzazione operativa, devono avvenire entro il periodo di svolgimento dell’attività formativa.

L’auto-apprendimento o la formazione a distanza da parte degli operatori agricoli deve avvenire entro quattro mesi dal momento in cui i medesimi hanno accesso operativo al supporto informatico.

2. DISPOSIZIONI SPECIFICHE

Le procedure relative, alla presentazione delle domande, all’istruttoria, all’approvazione di tali iniziative ed al finanziamento sono quelle di seguito specificate:

2.1 Modulistica

La modulistica, redatta dall’Assessorato Regionale Agricoltura - Direzione Sviluppo dell’Agricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo, è trasmessa agli Enti gestori interessati.

Si fa riserva di ridefinire la modulistica in base ai modelli che saranno predisposti dall’Organismo Pagatore a livello nazionale.

2.2 Presentazione della domanda di finanziamento e approvazione delle iniziative formative multimediali.

Gli Enti beneficiari interessati alla realizzazione delle iniziative formative multimediali presenteranno domanda di finanziamento alla Regione Piemonte - Assessorato Agricoltura allegando allegando il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE MULTIMEDIALI (denominato “Piano) entro 30 giorni dall’adozione del bando.

L’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte provvederà:

- a valutare ed approvare il Piano entro 15 giorni dalla presentazione della domanda.

- a comunicare agli Enti l’esito delle risultanze istruttorie.

Per quanto riguarda la valutazione e l’approvazione a preventivo del Piano, si tiene conto dei seguenti criteri:

- coerenza con gli obiettivi specifici della misura.

- argomenti delle iniziative collegati al Piano di Sviluppo Rurale.

2.3 Criteri di priorità

Qualora le risorse complessive disponibili annualmente risultino superiori alle domande presentate, si prevede la riapertura delle domande per un importo fino al limite massimo di disponibilità.

Qualora l’importo delle domande di finanziamento presentate risulti superiore alle risorse disponibili, si stabiliscono criteri di priorità, comunicati contestualmente al bando.

2.4 Presentazione e approvazione del Programma di ciascuna iniziativa formativa.

Gli Enti beneficiari devono presentare all’Assessorato Agricoltura, il Programma di ciascuna iniziativa formativa a preventivo che deve contenere i seguenti elementi:

1) il tipo di supporto multimediale e le collaborazioni per:

- l’elaborazione del contenuto didattico

- la traduzione del contenuto su supporto multimediale.

- l’eventuale tutoraggio (assistenza all’operatore agricolo per la corretta utilizzazione del supporto)

2) il bacino di utenza in senso qualitativo e quantitativo.

3) fasi e metodologie con cui si prevede di rendere accessibile al bacino di utenza o a parte di esso il supporto informatico ed alle cognizioni necessarie per la sua utilizzazione operativa.

4) controllo del feed-back.

5) preventivo di spesa.

Eventuali variazioni significative del Programma devono essere comunicate alla struttura competente.

L’Assessorato Agricoltura provvederà ad approvare la spesa ammissibile per ciascun Programma.

2.5 Finanziamento.

Il finanziamento riguarda contributi per la realizzazione delle iniziative formative multimediali nella misura fino al 100% delle spese rendicontate ed ammesse.

2.6 Erogazione del finanziamento

L’erogazione del finanziamento complessivo spettante a ciascun Ente si articola, di norma, mediante il pagamento di anticipi e del saldo.

Tale pagamento è effettuato dall’Ente pagatore sulla base dell’importo segnalato dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura mediante trasmissione di appositi elenchi.

Pertanto si prevede la seguente procedura di pagamento:

a) Anticipi

Dopo l’approvazione del Piano a ogni Ente, possono essere erogati eventuali anticipi fino all’80% di ogni iniziativa formativa approvata a preventivo.

Gli Enti beneficiari inoltrano domanda di erogazione degli anticipi all’Assessorato Agricoltura, presentando apposita fidejussione bancaria o assicurativa per un importo pari al 100% del finanziamento approvato.

L’Assessorato Agricoltura provvederà ad inviare gli elenchi all’Organismo pagatore, di norma, entro il 31 gennaio e il 30 aprile di ogni anno per la liquidazione degli anticipi a favore degli Enti beneficiari.

b) Rendicontazione finale e liquidazione saldo.

La richiesta del saldo e la rendicontazione delle spese è presentata dagli Enti all’Assessorato Agricoltura, di norma entro il 31 luglio di ogni anno.

La rendicontazione comprende:

- Programma a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- documentazione di spesa: fatture, ricevute, note di addebito relative alla realizzazione del supporto multimediale. I documenti possono essere presentati in duplicato, cioè in copia recante il timbro “DUPLICATO REDATTO DA_______PER USO AMMINISTRATIVO O CONTABILE” e firmato dal Presidente o dal Direttore dell’Ente.

L’Assessorato Regionale Agricoltura provvederà:

- all’approvazione del programma a consuntivo di ciascuna iniziativa formativa.

- a comunicare agli Enti l’esito delle risultanze istruttorie.

- a trasmettere gli elenchi degli Enti beneficiari all’organismo pagatore per la liquidazione del saldo, di norma, entro il 10 settembre di ogni anno.

2.7 Spesa massima ammissibile per ogni iniziativa formativa e tipologie di spesa.

La spesa massima ammissibile è riferita alla realizzazione del supporto multimediale e calcolata secondo parametri inseriti annualmente nel bando.

Nell’ambito della spesa massima ammissibile per ciascuna iniziativa possono rientrare le seguenti voci di spesa:

Collaborazioni didattiche

Collaborazioni informatiche

Tutoraggio o assistenza

Materiale di consumo

Non rientrano le spese per attrezzare eventuali postazioni multimediali (acquisto di PC ed apparecchiature a supporto) nonché quelle per eventuali collegamenti ad INTERNET (che restano a carico degli interessati).


Allegato B

REGIONE PIEMONTE
Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca

PIANO DI SVILUPPO RURALE 2000-2006

Misura C – Formazione.
(Art.9 del Reg. CE n. 1257/99)
Azione C1: Formazione nel settore agricolo
ATTIVITA’ 2000/2001

BANDO E APERTURA DOMANDE

1. Premessa

In attuazione del Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) della Regione Piemonte 2000-2006 – Misura C: Formazione - Azione C1: Formazione nel settore agricolo e nel rispetto delle disposizioni comunitarie e nazionali, sono state emanate le Istruzioni per l’applicazione del Piano.

Il presente bando stabilisce i criteri e i parametri per l’accesso al finanziamento previsto dalla misura C: Formazione – Azione C1: Formazione nel settore agricolo per l’attività 2000/2001.

Per quanto non specificato nel presente bando, si fa riferimento agli aspetti generali del P.S.R. e alle Istruzioni per l’applicazione della misura C: Formazione – Azione C1: Formazione nel settore agricolo.

Per ragioni di urgenza, trattasi di un UNICO BANDO REGIONALE (riguardante anche le iniziative conferite alle Amministrazioni Provinciali.

2. Beneficiari delle iniziative formative.

Enti od Organismi di formazione professionale pubblici e privati che organizzano e gestiscono le iniziative formative (Ente gestore).

3. Condizioni di ammissibilità e requisiti dei beneficiari

Gli Enti e gli Organismi per la formazione professionale dovranno fornire garanzia per assicurare il livello qualitativo delle iniziative formative, salvaguardando al massimo livello possibile la coesione sociale ed una equilibrata ripartizione territoriale.

In particolare devono possedere i seguenti requisiti all’atto della scadenza della domanda:

- nel proprio statuto abbiano tra gli scopi quello della formazione professionale in campo agricolo o forestale;

- struttura organizzativa adeguata;

- esperienza formativa specifica pregressa.

4. Tipologie delle iniziative formative ammissibili

Sono le seguenti:

A – INIZIATIVE FORMATIVE PER IMPRENDITORI AGRICOLI.

B – INIZIATIVE FORMATIVE PER ALTRI OPERATORI AGRICOLI

Per le caratteristiche di ogni tipologia, si rimanda alle Istruzioni per l’applicazione della misura.

5. Modulistica.

La modulistica è la seguente:

Per l’iniziativa A:

Modello FORIMP1 – Domanda di finanziamento con allegato il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE

Modello FORIMP2 – PROGRAMMA OPERATIVO DELLE INIZIATIVE FORMATIVE

Modello FORIMP3 – REGISTRO PRESENZE ALLIEVI E DOCENTI

Modello FORIMP4 – VERBALE DI ISPEZIONE.

ed è messa a disposizione degli Enti presso le Province competenti per territorio.

Per l’iniziativa B:

Modello FOROP1 – Domanda di finanziamento con allegato il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE

Modello FOROP2 – PROGRAMMA OPERATIVO DELLE INIZIATIVE FORMATIVE

Modello FOROP3 – REGISTRO PRESENZE ALLIEVI E DOCENTI

Modello FOROP4 – VERBALE DI ISPEZIONE.

ed è messa a disposizione degli Enti presso l’Assessorato Regionale Agricoltura.

6. Presentazione della domanda.

Gli Enti beneficiari interessati alla programmazione, organizzazione e gestione delle iniziative formative presentano domanda di finanziamento:

Per l’iniziativa A:

- a ogni Provincia - Settore Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio allegando il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE entro 30 giorni dall’adozione del presente bando.

Per l’iniziativa B:

- all’Assessorato Regionale Agricoltura Direzione 12: Sviluppo dell’Agricoltura - Settore Servizi di Sviluppo Agricolo allegando il PIANO GENERALE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE entro 30 giorni dall’adozione del presente bando.

Nel caso di inoltro delle domande per via postale farà fede la data del timbro postale.

Non sono ammesse al finanziamento le domande pervenute oltre i limiti di scadenza e senza la documentazione richiesta o incompleta.

7. Periodo di svolgimento delle iniziative formative

Le iniziative formative devono essere svolte nel periodo 1 novembre 2000 – 30 giugno 2001.

8. Risorse finanziarie disponibili

Le risorse finanziarie disponibili per l’attività 2000-2001 provenienti da fondi comunitari e statali per la misura C sono di L. 1.355.389.000 (0,7 MEURO).

Per l’azione C1 – Formazione nel settore agricolo le risorse finanziarie sono di L. 1.355.389.000.

Per la prima applicazione si destinano:

Per l’iniziativa A, di competenza delle Province – Settori dell’Agricoltura, la somma di L. 800.000.000 ripartita alle Province, in base alla seguente tabella:


PROVINCE    QUOTA    MEDIA    QUOTA    TOTALE
    FISSA    %    VARIABILE    RIPARTO
    20%        80%    FONDI
            LIRE    LIRE
ALESSANDRIA    20.000.000    15,1    96.640.000    116.640.000
ASTI    20.000.000    12,2    78.080.000    98.080.000
BIELLA    20.000.000    1,7    10.880.000    30.880.000
CUNEO    20.000.000    44,3    283.520.000    303.520.000
NOVARA    20.000.000    4,5    28.800.000    48.800.000
TORINO    20.000.000    14,3    91.520.000    111.520.000
VERBANO C. O.    20.000.000    2,4    15.360.000    35.360.000
VERCELLI    20.000.000    5,4    34.560.000    54.560.000
TOTALI    160.000.000    100    640.000.000    800.000.000


in cui la media % tiene conto dei seguenti parametri:

- % di corsi realizzati nel periodo 1997-1998 in ogni Provincia ai sensi del Reg. CE 950/97

- % di partecipanti ai corsi nello stesso periodo ai sensi del Reg. CE 950/97

- % di occupati in agricoltura nel 1998 in ogni provincia.

Per l’iniziativa B, di competenza dell’Assessorato Regionale Agricoltura la somma di L. 300.000.000.

Si fa riserva, in base al monitoraggio della misura, di ridefinire la parte della quota rimanente destinata alle iniziative Ae B e di rimodulare la ripartizione alle Province.

9. Criteri di priorità

Per l’iniziativa A.

Qualora per una determinata Provincia, l’importo delle domande di finanziamento presentate risulti superiore alle risorse disponibili, si applicano i seguenti criteri di priorità:

1^ priorità – Enti ed Organismi di formazione che abbiano maturato una esperienza formativa specifica rivolta agli imprenditori agricoli nei due anni precedenti, in applicazione di Regolamenti Comunitari.

2^ priorità – Enti ed Organismi di Formazione con adeguata struttura organizzativa (sede fissa regionale con articolazioni operative provinciali).

3^ priorità – Articolazione delle proposte formative in argomenti di interesse per l’applicazione del Piano di Sviluppo Rurale.

Per l’iniziativa B.

Qualora l’importo delle domande di finanziamento presentate risulti superiore alle risorse disponibili, si applicano i seguenti criteri di priorità:

1^ priorità – Enti ed Organismi di formazione che abbiano maturato una esperienza formativa specifica rivolta a tecnici, dirigenti ed amministratori in campo agricolo, nei due anni precedenti, in applicazione di Regolamenti Comunitari.

2^ priorità – Enti ed Organismi di Formazione con adeguata struttura organizzativa (sede fissa regionale con articolazioni operative provinciali ).

3^ priorità – Articolazione dei corsi in argomenti di interesse per l’applicazione del Piano di Sviluppo Rurale.

10. Finanziamento.

Il finanziamento riguarda contributi per l’organizzazione e lo svolgimento delle iniziative formative nella misura fino al 100% delle spese rendicontate ed ammesse.

a) Anticipi

Vedi Istruzioni per l’applicazione della misura

b) Quantificazione della spesa e Predisposizione degli elenchi

Vedi Istruzioni per l’applicazione della misura

c) Rendicontazione a consuntivo.

Vedi Istruzioni per l’applicazione della misura.

11. Spesa massima ammissibile per ogni iniziativa formativa

Per l’iniziativa A

CORSI DI FORMAZIONE E DI AGGIORNAMENTO

La spesa massima ammissibile (comprese le spese forfettarie) per ogni corso è calcolata secondo i seguenti parametri orari e per partecipante:

partecipanti n.:       primi 10                da 11 a 50
importo              Lire.  25.000              Lire 4.000

Il costo delle docenze viene riconosciuto entro i seguenti limiti massimi :

Per docenti Universitari di ruolo o del Politecnico o di Istituti Scientifici di natura pubblica Professionisti e consulenti (Esperti di settore):

L. 120.000/ora + rimborso spese + IVA (se dovuta).

Per altri docenti

L. 80.000/ora + rimborso spese + IVA (se dovuta).

Le spese di coordinamento didattico, la gestione amministrativa ed organizzativa sono riconosciute in modo forfettario per un importo fino al 25% delle altre spese rendicontate.

Per i corsi di formazione, le spese di progettazione del corso sono riconosciute nella misura del 5% sulle altre spese rendicontate.

Per i corsi di durata giornaliera sono ammissibili le spese di vitto di allievi e docenti

INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE (Assistenza formativa individuale)

La spesa massima ammissibile per ogni iniziativa è calcolata per L. 150.000/ora per partecipante.

Per l’iniziativa B

CORSI NORMALI E COMMISSIONATI

La spesa massima ammissibile (comprese le spese forfettarie) è calcolata secondo i seguenti parametri giornalieri e per partecipante:

partecipanti n.:     primi 5     da 6 a 20
importo     Lire. 250.000     Lire 40.000

Il costo delle docenze viene riconosciuto entro i seguenti limiti massimi:

Per docenti Universitari di ruolo o del Politecnico o di Istituti Scientifici di natura pubblica Professionisti e consulenti (Esperti di settore):

L. 120.000/ora + rimborso spese + IVA (se dovuta).

Per altri docenti o altro personale qualificato

L. 80.000/ora + rimborso spese + IVA (se dovuta).

Le spese di coordinamento didattico e gestione amministrativa ed organizzativa sono riconosciute in modo forfettario per un importo:

- fino al 20% del totale delle altre spese rendicontate per i corsi normali gestiti direttamente dai beneficiari.

- fino al 10% del totale delle altre spese rendicontate per i corsi normali commissionati.

Per i corsi normali e per quelli commissionati, le spese di progettazione del corso sono riconosciute nella misura fino al 5% sulle altre spese rendicontate.

Per i corsi di durata giornaliera sono ammissibili le spese di vitto di allievi e docenti

CORSI SPECIALI

Viene riconosciuta la quota di partecipazione al corso e una spesa di gestione amministrativa ed organizzativa fino al 5% della quota di partecipazione.

INIZIATIVE DI FORMAZIONE INNOVATIVE (Assistenza formativa individuale)

La spesa massima ammissibile per ogni iniziativa è calcolata per L. 150.000/ora per partecipante.

12. Controlli

Vedi Istruzioni per l’applicazione della misura.

13 Ricorsi

I ricorsi in primo grado, avverso il contenuto degli atti amministrativi emanati, sono inoltrati:

- per l’iniziativa A: alle Province competenti per territorio.

- per l’iniziativa B: alla Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca – Direzione Sviluppo dell’Agricoltura.

In secondo grado il ricorso è inoltrato al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.).