Bollettino Ufficiale n. 45 del 8 / 11 / 2000

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CONCORSI

 

Regione Piemonte

Bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la promozione e la creazione d’impiego e d’impresa in Marocco - Anno 2000

La determinazione dirigenziale S1.4 n. 1162 del 31 ottobre 2000 è pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 45 - Parte I e II - dell’8 novembre 2000 (Ndr).

La Tunisia e il Marocco sono stati individuati come paesi di grande importanza per l’attivazione di rapporti di collaborazione e di partenariato con la realtà piemontese, sia per ragioni geografiche e culturali sia sulla base della rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territorio.

Il Piano annuale 2000 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale prevede al punto D1) la realizzazione di Iniziative di cooperazione decentrata con i paesi Tunisia e Marocco.

Si intende pertanto rafforzare l’azione regionale attivando iniziative di cooperazione decentrata sulla base della metodologia e dell’esperienza maturata nel programma regionale di sicurezza alimentare nell’area del Sahel, ed avvalendosi delle indicazioni emerse dai risultati dello studio preliminare approvato nel 1998, e giunto recentemente a compimento.

Dallo studio sono emerse una serie di indicazioni per l’individuazione dei bisogni, delle linee strategiche e delle opportunità di cooperazione.

Per quanto riguarda specificamente la realtà marocchina sono stati individuati una serie di obiettivi e priorità che interessano i soggetti piemontesi e marocchini, e prevedono:

- la promozione ed il sostegno ai soggetti piemontesi che propongano iniziative di cooperazione con il Marocco;

- la creazione di rapporti tra soggetti omologhi delle due parti di reciproco rafforzamento;

- l’offerta di risposte concrete ai problemi locali;

- il sostegno ai processi di decentramento del Marocco;

- l’offerta alla regione marocchina di maggiori opportunità di relazione con il Nord e con l’UE.

A seguito di incontri e contatti con le autorità locali è emersa la priorità di attivare azioni di Cooperazione Decentrata rivolte alla promozione e alla creazione d’impiego e creazione d’impresa, allo scopo di favorire lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.

Tali scelte derivano principalmente da due considerazioni generali:

- Il Marocco in generale, le regioni centrali e la Provincia di Khouribga in particolare rappresentano le aree di maggiore pressione migratoria verso il Piemonte. Un legame diretto di cooperazione in quest’area costituisce dunque, da un lato uno sviluppo degli scambi inter-culturali tra le due Regioni che può certamente arricchire le politiche di accoglimento e integrazione del territorio piemontese e dall’altro un contributo allo sviluppo locale e al contenimento della pressione migratoria, anche valorizzando il ruolo delle Associazioni di immigrati marocchini presenti sul territorio piemontese.

- E’ stato avviato in alcune province del Marocco (Settat ed El Jadida) un progetto di Promozione della micro e piccola impresa finanziato dalla DGCS del Ministero Affari Esteri Italiano ed affidato esecutivamente all’OIL. Tale progetto ha compiuto una sua prima fase pilota con risultati di notevole interesse e successo. In questo quadro, la Regione Piemonte è interessata ad inserirsi - pur nella necessaria autonomia operativa - in un contesto di “estensione e rafforzamento” delle principali lezioni derivate da tal esperienza.

A partire da queste premesse di carattere generale l’azione regionale intende articolarsi in due percorsi specifici:

- Il primo percorso “Programmazione regionale” prevede l’avvio di uno specifico Progetto di Cooperazione con la Regione di Chaouia-Ourdigha nel campo dello sviluppo locale. Il progetto opererà in due Provincie di tale Regione - Khouribga e Benslimane - attraverso azioni di sostegno alla creazione d’impiego e creazione d’impresa

- Il secondo percorso “Sostegno alla progettualità di altri soggetti” riguarda un’attività di “Promozione e regia” che la Regione Piemonte intende sostenere nei confronti di altri progetti ed iniziative di Cooperazione Decentrata con il Marocco ad opera di Organismi Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio, imprese private, etc.).

La finalità del presente bando è pertanto quella di attuare il secondo percorso, consentendo ad enti, associazioni ed organismi piemontesi di presentare proposte di progetto finalizzate alla promozione e alla creazione d’impiego e creazione d’impresa, allo scopo di favorire lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.

In questa prima esperienza la Regione intende sostenere le iniziative dei soggetti che operano e che intendono operare in Marocco allo scopo di valutare la presenza e l’interesse della comunità piemontese nell’area.

In una fase successiva l’azione regionale verrà condotta al fine di orientare l’azione dei diversi operatori piemontesi e marocchini in modo da far emergere sinergie e collaborazione tra gli stessi.

Articolo 1
Principi

Nel promuovere e sostenere le iniziative di cui sopra, la Regione adotta il metodo definito della “cooperazione decentrata”.

Tale metodo si basa sui seguenti principi:

- valorizzazione del patrimonio di esperienze e di conoscenze circa i bisogni e le opportunità locali;

- sostegno ad iniziative che coinvolgano, in attività di cooperazione, gruppi di immigrati provenienti dal Marocco;

- promozione dello sviluppo economico tramite lo scambio di conoscenze, risorse tecniche e finanziarie tra il sistema produttivo piemontese e quello del Marocco;

- stimolo e appoggio alle relazioni istituzionali e di cooperazione tecnica e scientifica tra le Università piemontesi, quelle marocchine e i differenti soggetti decentrati locali per lo sviluppo economico, sociale e culturale;

- promozione della collaborazione per progetti comuni tra le Università ed i soggetti piemontesi impegnati nei programmi di cooperazione, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun Ente;

- stimolo a iniziative di scambio e di solidarietà internazionale tra associazioni, scuole, università, istituti di ricerca, che siano finalizzate a creare reti transnazionali di rapporti territoriali, per l’ideazione, la programmazione e la realizzazione di progetti di crescita culturale e di educazione alla pace;

- sostegno ad iniziative di cooperazione proposte da Enti e Istituzioni locali marocchini nell’ambito di accordi di partenariato.

Articolo 2
Soggetti eleggibili

Le richieste di contributo potranno essere presentate dai soggetti di seguito elencati:

A) Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Province, Comunità Montane, Parchi regionali, Università, Istituti scolastici di ogni ordine e grado e forme associative o di cooperazione tra gli stessi, che abbiano sede in Piemonte.

B) Associazioni, Enti, Organizzazioni non Governative, ONLUS, Istituti religiosi e Cooperative che possiedano i seguenti requisiti;

- sede legale in Piemonte ovvero, nel caso di soggetti di carattere nazionale, svolgenti la loro attività sul territorio regionale tramite una loro sezione,

- non aventi finalità di lucro.

C) Imprese, forme di associazione tra le medesime e loro consorzi che possiedano i seguenti requisiti:

- sede legale in Piemonte

- le attività e le azioni realizzate nell’ambito del progetto non siano finalizzate alla formazione del profitto d’impresa.

Articolo 3
Iniziative ammissibili

Saranno presi in considerazione progetti proposti da soggetti appartenenti alle categorie di cui all’art. 2, che siano volti ad affrontare le problematiche relative alla creazione d’impiego e d’impresa mediante azioni di sensibilizzazione, scambio culturale, progetti di rientro, rafforzamento istituzionale, trasferimento di know-how, formazione, assistenza tecnica. La fornitura di attrezzature dovrà essere funzionale alla realizzazione delle azioni precedentemente citate.

Articolo 4
E) Preselezione delle iniziative

Le iniziative presentate saranno oggetto di una preselezione, da parte dell’Ufficio regionale competente, nel corso della quale verrà valutata:

1. l’ammissibilità delle domande in base ai requisiti di ammissione definiti agli articoli 2 e 3;

2. il grado di conformità dei progetti alle priorità di cui all’articolo 7.

La preselezione si concluderà con la determinazione, da parte dell’Ufficio regionale competente, dei progetti giudicati ammissibili.

Articolo 5
Concertazione e coordinamento delle iniziative

Conclusa la preselezione, la Regione promuoverà un’azione di concertazione allo scopo di coordinare le proposte pervenute favorendo eventuali azioni di raccordo tra i progetti presentati, allo scopo di definire il programma operativo complessivo.

La concertazione verrà pertanto condotta al fine di raggiungere gli obiettivi individuati per la definizione del programma operativo complessivo di cui all’articolo 6. I soggetti autori dei progetti saranno pertanto convocati dalla Regione per i necessari approfondimenti.

Articolo 6
Definizione del programma operativo
complessivo e assegnazione dei contributi

Esaurita la fase di concertazione, l’Ufficio regionale competente esaminerà ciascuna richiesta di contributo ed elaborerà un programma operativo complessivo, determinando l’entità dei contributi da assegnare a ciascuno di essi.

Il programma verrà predisposto al fine di raggiungere gli obiettivi di seguito specificati:

1. promuovere la partecipazione al programma regionale di un ampio numero di soggetti piemontesi che collaborino attivamente valorizzando le rispettive specificità;

2. Ampliare la gamma di tipologie di soggetti piemontesi coinvolti.

3. Favorire la diversificazione degli interventi in base al contenuto.

4. Promuovere la partnership tra i soggetti decentrati del Piemonte (istituzioni pubbliche, amministrazioni locali, enti, associazioni, organizzazioni del settore privato, economico, sociale, scientifico e culturale, ____) e gli omologhi soggetti locali del Sud.

Articolo 7
Criteri di valutazione
per la preselezione delle iniziative

La valutazione dei progetti avverrà attribuendo ai progetti un punteggio sulla base dei seguenti criteri:

1. ricadute sulla popolazione in termini di promozione e creazione di impresa e di impiego;

(fino a 30 punti)

2. valorizzazione delle capacità locali di promozione del proprio sviluppo;

(fino a 24 punti)

3. quantità e qualità delle sinergie con altri partner piemontesi

(fino a 16 punti)

4. continuità con i progetti già esistenti; (10 punti)

5. capacità di assicurare ricadute di informazione e sensibilizzazione sulla comunità piemontese;

(fino a 8 punti)

Ulteriori punti verranno assegnati ai singoli progetti in rapporto al verificarsi di una o più delle seguenti condizioni:

6. esperienza in attività di cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo; (15 punti);

7. la località di intervento sia situata nel territorio della Regione di Chaouia-Ourdigha; (8 punti)

8. collaborazione, nell’attuazione e/o nel finanziamento del progetto, di associazioni di immigrati marocchini in Piemonte; (8 punti);

9. collaborazione di piccole e medie imprese o aziende artigiane piemontesi con realtà economiche del Marocco; (8 punti)

10. partecipazione al progetto di Università piemontesi; (6 punti)

11. partecipazione al progetto di Aziende Sanitarie Locali; (6 punti)

12. partecipazione al progetto di Enti Locali, singoli o associati; (4 punti)

Per “esperienza in attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo” si intende l’avere realizzato interventi che siano stati co-finanziati in base a una delle seguenti leggi o ad uno dei seguenti programmi:

- legge 49/87 “Nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo” (PVS) e successive modifiche e integrazioni;

- legge 212/92 “Collaborazione con i paesi dell’Europa centrale e orientale” (PECO);

- programmi dell’Unione Europea o di Organismi Internazionali per interventi nei PVS o nei PECO;

- legge regionale 67/95.

Articolo 8
Erogazione dei contributi

Il contributo regionale per ogni progetto non potrà superare il 60% dei costi complessivi, a fronte di risorse messe a disposizione dagli enti proponenti per un importo non inferiore al 30% del finanziamento regionale.

Esso inoltre non potrà essere superiore a L. 60.000.000.

In sede di concertazione, in caso di progetti di particolare rilevanza rispetto ai criteri di priorità, il contributo regionale massimo potrà essere elevato oltre il tetto massimo sopra specificato.

I contributi assegnati saranno erogati in due e rate rispettivamente del 40% e 60%.

La prima rata verrà liquidata dalla Regione, come anticipo sulle spese da sostenere, non appena sia stata adottata la determinazione di approvazione del programma operativo complessivo dei progetti ed una volta ricevuta la comunicazione dell’avvio dell’iniziativa da parte del soggetto proponente.

La seconda verrà liquidata, concluso il progetto, alla presentazione di una relazione sugli interventi eseguiti e di una rendicontazione delle spese sostenute per l’attuazione di tutti gli interventi previsti nel progetto.

La rendicontazione delle spese dovrà comprendere:

- una tabella comparativa dei preventivi presentati e dei consuntivi di spesa realizzati, firmata dal legale rappresentate dell’ente;

- un elenco dei documenti giustificativi delle spese, firmato dal legale rappresentate dell’ente e avallato da sindaci o revisori dei conti;

- una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che comprovi l’effettivo utilizzo delle risorse finanziarie per la copertura dei costi delle azioni indicate nei progetti approvati dalla Regione;

La rendicontazione delle spese da parte degli enti pubblici potrà anche comportare l’invio alla Regione degli atti amministrativi adottati per la realizzazione del progetto purché contengano precisi riferimenti idonei a rendere conoscibile la natura delle spese.

I documenti giustificativi delle spese non dovranno essere allegati alla rendicontazione ma dovranno essere archiviati e mantenuti a disposizione della Regione Piemonte nelle sedi legali degli Enti per un periodo di 5 anni. Durante tale periodo i medesimi documenti potranno essere sottoposti a verifica.

Le spese previste dalle azioni concordate per l’assegnazione dei contributi dovranno essere rendicontate entro il 31 dicembre 2001.

In casi eccezionali gli enti possono presentare alla Regione Piemonte una domanda di proroga del termine per la rendicontazione adeguatamente motivata. Trascorsi inutilmente 30 giorni dal ricevimento della domanda, questa si intende accolta; l’eventuale diniego da parte della Regione deve essere motivato e comunicato per iscritto all’ente interessato.

La somma delle spese rendicontate non dovrà essere inferiore a quella indicata nel preventivo allegato al progetto presentato. Diversamente si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

Nel caso in cui non pervenga all’ufficio regionale preposto la comunicazione dell’avvio dell’iniziativa entro 60 giorni dalla data di comunicazione dell’ammissione a contributo, si potrà procedere alla revoca del contributo stesso.

Il contributo potrà inoltre essere revocato qualora:

- non venga presentata idonea documentazione dalla quale si desuma il costo effettivo delle iniziative e delle attività realizzate;

- le iniziative finanziate non siano state realizzate secondo quanto previsto dal provvedimento di assegnazione del contributo.

Articolo 9
Variazione dei progetti in corso d’opera

Qualora durante il periodo di realizzazione degli interventi si verifichino eventi eccezionali ed imprevisti, gli enti beneficiari di contributo potranno presentare istanza motivata di variazione dei progetti in corso d’opera, allegando la relativa documentazione.

I funzionari regionali incaricati valuteranno le modifiche proposte al progetto e nei successivi 30 giorni comunicheranno per iscritto all’ente interessato l’esito dell’istanza.

Le modifiche ammesse potranno concernere:

- parziale variazione delle località di intervento, purché non vengano variati gli obiettivi e le tipologie di azioni specifiche,

- parziale variazione dei partners, purché si tratti di sostituzioni o aggiunte, debitamente motivate,

- variazione di singole voci del preventivo di spesa per quote non superiori al 30%, purché la variazione non comporti un aumento del contributo assegnato. Non è necessaria l’autorizzazione per la modifica del preventivo qualora la compensazione tra i capitoli di spesa non superi il 10% di variazione per singolo capitolo,

- variazioni di caratteristiche tecniche delle opere in fase di realizzazione,

- parziale variazione delle metodologie previste per la realizzazione delle azioni specifiche.

Articolo 10
Termine e modalità di presentazione delle domande

Per accedere ai finanziamenti i soggetti interessati dovranno presentare, per ogni progetto, una domanda in carta semplice, (1) compilata secondo allegato A.

Le domande dovranno essere sottoscritte dal rappresentante legale dell’ente o dell’associazione proponente. La firma del rappresentante legale dovrà essere autenticata. Non è soggetta ad autenticazione quando è apposta in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla o quando la domanda con la firma è presentata insieme alla fotocopia di un documento di identità.

Alle domande di contributo (allegato A) dovranno essere allegati i seguenti documenti utilizzando, se specificato, i moduli predisposti dalla Regione:

- una scheda descrittiva delle attività e delle azioni previste dal progetto redatta in forma libera;

- una scheda di sintesi del progetto (allegato B);

- un preventivo dei costi (allegato C);

- le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini dell’eventuale erogazione del contributo (allegato D);

- l’eventuale fotocopia non autenticata del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente;

- l’atto costitutivo e lo Statuto dell’ente, qualora non fossero già in possesso degli uffici regionali competenti;

La scheda di sintesi del progetto e il preventivo di spesa dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio e-mail all’indirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it

Le istanze di contributo dovranno pervenire entro il giorno venerdì 24 novembre 2000 al seguente indirizzo:

Regione Piemonte

Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

Settore Affari Internazionali e Comunitari

P.zza Castello 165

10122 Torino

Le istanze dovranno essere inoltrate utilizzando una delle seguenti modalità:

a) a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Farà fede la data del timbro dell’ufficio postale di spedizione;

b) con consegna a mano esclusivamente al Settore Affari Internazionali e Comunitari, Ufficio Cooperazione Internazionale - Torino, P.zza Castello 165 - quinto piano, uffici n. 501/507/511; la consegna potrà avvenire dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.

c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.5972, con l’obbligo - entro i dieci giorni successivi - di integrare la domanda mediante consegna a mano o invio a mezzo posta.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere scritto:

Bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la promozione e la creazione d’impiego e d’impresa in Marocco. Anno 2000

(1) La domanda di contributo è resa in esenzione dal bollo ai sensi del combinato disposto dell’art. 2, comma 11 della legge 16 Giugno 1998 n. 191 e dell’art. 21 della legge 4 Gennaio 1968 n. 15.

Le notizie relative all’applicazione dei criteri di valutazione di cui all’art. 5 dovranno essere debitamente documentate. Dovranno essere parimenti documentate le esperienze in “attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo” di cui all’art. 2.

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere già avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti amministrativi senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

Le istanze pervenute oltre il termine previsto saranno prese in considerazione solo fino all’esaurimento delle risorse eventualmente ancora disponibili.

Articolo 11
Monitoraggio e valutazione dei progetti

La Regione Piemonte avvierà apposite azioni per monitorare e valutare la realizzazione dei progetti approvati.

Articolo 12
Informazioni di carattere generale

Ai sensi della Legge 675/1996 si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali e Comunitari, sarà unicamente finalizzato all’espletamento delle funzioni inerenti alle procedure di finanziamento, di informazione e promozione delle attività realizzate. L’istanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona del Dott. Aurelio Catalano, Dirigente del Settore Affari Internazionali e Comunitari.

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio Cooperazione Internazionale ai seguenti numeri:

Telefono: 011/432.2757 - 3940

Fax: 011/432.5972

E-mail: coopera.int@regione.piemonte.it.

Il testo del presente bando, con i relativi allegati, è disponibile presso i siti Internet:

- www.regione.piemonte.it

- http://agora.regione.piemonte.it


Allegato (fare riferimento al file PDF)