Bollettino Ufficiale n. 43 del 25 / 10 / 2000

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CONCORSI

 

Regione Piemonte

Legge regionale 67/95 “Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale” (anno 2000) - Bando di concorso pubblico per l’assegnazione di contributi regionali a sostegno di iniziative di sensibilizzazione sul tema “Pace, povertà e debito estero dei Paesi in via di Sviluppo” promosse da enti ed associazioni piemontesi

La determinazione dirigenziale S1.4 n. 1091 del 18 ottobre 2000 è pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 43 - parte I e II - del 25 ottobre 2000 (Ndr)

La L.R. 67/1995, oltre ad affermare (art. 1, comma 1) che la Regione “in coerenza con le norme, le dichiarazioni internazionali e i principi costituzionali riconosce la pace come diritto fondamentale dei popoli e condizione irrinunciabile per il progresso civile, sociale ed economico”, stabilisce (art. 5, comma 1) che la Regione “promuove, realizza e sostiene iniziative e manifestazioni finalizzate a sensibilizzare la comunità regionale [...] ai temi della pace e dei suoi presupposti”.

Il Piano annuale 2000 di attuazione degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale - approvato con Deliberazione della Giunta Regionale del 1 marzo 2000 - prevede, al punto b2), la pubblicazione di un bando di concorso rivolto ad enti e associazioni piemontesi per l’assegnazione di contributi su tematiche inerenti la pace e la povertà.

Tale decisione scaturisce dalle esperienze maturate dalla Regione nella sua ormai pluriennale attività di promozione del valore della pace e della solidarietà fra i popoli all’interno della comunità piemontese.

Queste esperienze hanno accresciuto la consapevolezza del legame che esiste, in qualsiasi contesto geografico, tra rimozione delle situazioni di povertà e costruzione di una convivenza pacifica tra persone, comunità e popoli.

Per un verso la costruzione di effettive situazioni di pace passa anche attraverso l’eliminazione della cause che generano povertà (intesa come condizione individuale o collettiva caratterizzata dall’assenza di elementi di carattere materiale, affettivo o culturale essenziali allo sviluppo della persona umana e alla sua integrazione nel tessuto sociale). Per altro verso l’eliminazione delle cause che generano la povertà non è possibile senza creare un contesto duraturo di pace diffusa (intesa come assenza di tutti quei fenomeni in grado di scatenare conflitti violenti tra persone singole o aggregate in comunità o nazioni).

Connesso al tema della pace e della povertà è il problema del debito estero dei Paesi in via di sviluppo, quest’anno richiamato con particolare evidenza dalle Organizzazioni Internazionali e dalla Banca Mondiale, che sta sempre più ponendo l’accento sulla necessità di trovare soluzioni in grado di ridurre il divario di sviluppo esistente tra tali paesi ed il resto del mondo.

Il problema ha coinvolto ed ha visto la presa di posizione di insigni esponenti del mondo politico religioso e culturale, e anche la società civile non è rimasta immobile di fronte a queste problematiche, ed ha risposto al grido di allarme dei PVS, mobilitandosi e battendosi mediante iniziative rivolte a determinare la cancellazione o l’alleggerimento del debito e per affrontare i problemi che ne sono alla base.

La restituzione del debito da parte di tali paesi, le cui economie non sono strutturalmente impostate per risolvere in modo definitivo tale problema, diventa causa di un loro ulteriore impoverimento con pesanti ricadute sulle popolazioni sia in termini di una continua riduzione di disponibilità di beni di prima necessità (alimentari, medicinali, ecc.) sia di servizi di base (sanità, istruzione, erogazione di acqua potabile, ecc.).

Tale tendenza al graduale impoverimento genera instabilità e situazioni di conflittualità, innescando tensioni che minano la pacifica convivenza tra la popolazione.

L’obiettivo generale della riduzione del debito si ricollega pertanto alla realizzazione di concrete iniziative di sviluppo che siano in grado di contribuire all’inversione delle tendenze in atto.

La Regione vuole così stimolare gli enti e le associazioni a progettare interventi sul territorio regionale che permettano:

1) di valorizzare e favorire la conoscenza sul territorio regionale di progetti concreti rivolti alla rimozione o la riduzione delle cause che sono alla base di fenomeni locali di povertà o di conflittualità.

2) di sensibilizzare la popolazione alle problematiche del debito estero dei PVS, favorendo la conoscenza e valorizzando sul territorio le iniziative concrete rivolte alla rimozione o alla riduzione dei fenomeni che ne sono alla base e che ne determinano il continuo aggravamento.

A) Soggetti destinatari dei contributi

Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Province, Comunità Montane, forme associative e di cooperazione fra i medesimi con sede legale in Piemonte.

Associazioni, Enti, Università, Istituti Scolastici (escluse le scuole medie superiori che hanno presentato istanza ai sensi del bando di concorso a loro appositamente riservato nell’anno 2000 per iniziative relative alle materie pace, cooperazione e solidarietà internazionale), Organizzazioni non Governative, ONLUS con sede legale in Piemonte ovvero, ove trattasi di Associazioni a carattere nazionale, svolgenti la loro attività sul territorio regionale tramite una loro sezione.

B) Iniziative ammissibili

Saranno ammesse: iniziative culturali e di sensibilizzazione (come mostre, convegni, seminari, lezioni, spettacoli teatrali, presentazioni popolari, momenti formativi), finalizzate a:

1. promuovere, pubblicizzare e diffondere azioni concrete immediatamente rivolte alla rimozione di fenomeni latenti o espliciti di povertà e di conflittualità sociale;

2. promuovere, pubblicizzare e diffondere azioni concrete immediatamente rivolte alla rimozione o alla riduzione di fenomeni che sono alla base e che determinano il problema dell’indebitamento e il suo continuo aggravamento;

A titolo puramente esemplificativo, possono rientrare nel concetto di “azioni concrete” - intorno a cui dovranno ruotare i momenti culturali e di sensibilizzazione di cui sopra - iniziative quali: iniziative di cooperazione allo sviluppo rivolte, in generale, al miglioramento delle condizioni alimentari, sociali, economiche dei PVS, attività di sostegno scolastico in campi nomadi o aree urbane periferiche contrassegnate da episodi di marginalità sociale; animazione ragazzi di strada, percorsi di alfabetizzazione/professionalizzazione per stranieri o nomadi; iniziative per la promozione di opportunità di scambi economici e culturali permanenti con i Paesi stranieri più deboli; programmi per il reinvestimento delle rimesse degli immigrati esteri in Piemonte nei Paesi d’origine; apertura di sportelli di informazione ed assistenza ad immigrati in Piemonte; sostegno a forme associative e di cooperazione economica fra soggetti marginali, interventi di prevenzione ed assistenza sanitaria in aree degradate, corsi per la formazione di operatori da impiegare in progetti di cooperazione già definiti, ecc..

Non saranno finanziate le “azioni concrete” ma esclusivamente quelle azioni rivolte alla promozione, pubblicizzazione e diffusione delle stesse.

C) Priorità

Verrà riconosciuta priorità alle iniziative che:

C.1) prevedano la partecipazione attiva di più soggetti tra loro complementari (associazioni e realtà formative; associazioni multietniche e associazioni di volontariato; ecc.);

C.2) prevedano la partecipazione attiva di enti locali (in quanto rappresentanti istituzionali di comunità di cittadini);

C.3) siano connesse ad azioni verificabili nei loro effetti sia diretti (sulle situazioni di conflittualità e di povertà sia di rimozione o riduzione dei fenomeni connessi al debito dei PVS) sia indiretti (sulla sensibilizzazione della comunità piemontese);

C.4) si ricolleghino ad azioni concrete orientate alla creazione di servizi sul territorio di carattere permanente;

C.5) siano caratterizzati da un rilevante apporto di risorse economiche da parte dei soggetti promotori o di soggetti terzi.

D) Entità del contributo

Le iniziative promosse potranno usufruire di contributi per un importo massimo pari all’80% del costo totale previsto, come specificato nel preventivo di spesa allegato alla domanda di partecipazione al bando.

Il contributo regionale non potrà in ogni caso superare L. 30.000.000

L’entità del contributo che verrà riconosciuto alle iniziative presentate sarà commisurata al rispetto delle priorità di cui al punto C), e verrà individuata secondo le modalità di seguito precisate:


% finanziabile sul costo totale previsto (*)    CONDIZIONE

20%    percentuale base assegnata all’iniziativa giudicata ammissibile
da 0 a +20%    grado di rispetto del criterio di priorità C.1)
da 0 a +15%    grado di rispetto del criterio di priorità C.2)
da 0 a +25%    grado di rispetto del criterio di priorità C.3)
da 0 a +30%    grado di rispetto del criterio di priorità C.4)
da 0 a +20%    grado di rispetto del criterio di priorità C.5)


(*) limite massimo: 80%

Sulla base della percentuale finanziabile assegnata a ciascuna iniziativa verrà formulata una graduatoria dei progetti presentati.

I contributi verranno assegnati sulla base di tale graduatoria a partire dal valore più alto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Nel caso in cui le iniziative presentate fruiscano già di finanziamenti pubblici o privati, dovrà esserne data comunicazione agli uffici regionali, precisandone la fonte e l’entità.

L’Amministrazione si riserva di valutare ogni singolo caso al fine di confermare l’assegnazione e l’entità del contributo erogabile.

E) Valutazione dei progetti

Le iniziative proposte saranno esaminate da una commissione giudicatrice appositamente nominata, la quale in particolare valuterà:

1) l’ammissibilità dei progetti (in relazione ai criteri generali indicati nel presente bando, con riferimento soprattutto ai punti A e B);

2) la congruità economica dei progetti;

3) il grado di coerenza delle iniziative con i criteri di priorità precedentemente elencati;

4) l’ammontare del contributo erogabile.

La Commissione nella sua prima seduta stabilisce le modalità ed i criteri di valutazione delle domande.

Sulla base delle valutazioni e delle indicazioni fornite dalla Commissione giudicatrice, saranno adottati i conseguenti atti amministrativi.

F) Presentazione delle domande

Le domande dovranno essere redatte in conformità alle prescrizioni della legge sul bollo. Le domande presentate dagli enti pubblici non sono soggette a bollo. Eventuali ulteriori esenzioni previste dalla legge dovranno essere indicate nella domanda a cura dei richiedenti. Per le domande soggette a bollo, la marca da bollo deve essere da L. 20.000.

Le domande dovranno inoltre essere sottoscritte dal rappresentante legale dell’ente o dell’associazione proponente.

La firma del rappresentante legale dovrà essere autenticata. Non è soggetta ad autenticazione quando è apposta in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla o quando la domanda con la firma è presentata insieme alla copia fotostatica di un documento di identità.

Alla domanda dovrà essere allegato:

1. il testo del progetto, redatto in forma libera, che dovrà contenere una descrizione esaustiva delle attività e delle azioni previste e un preventivo dettagliato dei relativi costi.

2. una scheda di sintesi elaborata secondo lo schema contenuto nell’Allegato “A” al presente bando, per ciascuno dei progetti presentati.

Le schede di sintesi dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio e-mail all’indirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it

Nel caso in cui la documentazione pervenuta non consenta di svolgere un adeguato esame della proposta, la Commissione potrà richiedere anche per via breve le necessarie integrazioni.

In ogni caso la Commissione stessa, a suo insindacabile giudizio, potrà ritenere motivo di esclusione la presentazione di una documentazione insufficiente.

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti, senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

Le istanze di contributo dovranno pervenire alla Regione Piemonte - Settore Affari Internazionali e Comunitari - entro il 17 novembre 2000.

Per consentire un rapido svolgimento dell’istruttoria le istanze dovranno essere inoltrate utilizzando esclusivamente una delle seguenti modalità:

a) a mezzo posta mediante raccomandata con ricevuta di ricevimento entro il 17 novembre 2000. A tal fine farà fede la data del timbro dell’ufficio postale di spedizione;

b) con consegna a mano presso la Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali e Comunitari, Ufficio Cooperazione Internazionale - Torino, P.zza Castello 165, quinto piano, scala a destra;

- la consegna potrà avvenire da lunedì 13 a venerdì 17 novembre 2000, dalle ore 09.00 alle 12.30;

c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.5972, con l’obbligo - entro i dieci giorni successivi - di integrare la domanda con la marca da bollo relativa (salvo i casi di esenzione), mediante consegna a mano o invio per posta.

In tutti i casi l’istanza di contributo dovrà essere indirizzata a: Regione Piemonte, Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale, Settore Affari Internazionali e Comunitari - P.zza Castello 165 10122 Torino.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere scritto: “L.R.: 67/95 - Sostegno ad iniziative in materia di pace e povertà e debito estero dei PVS - anno 2000".

Le istanze pervenute oltre il termine previsto saranno prese in considerazione solo fino all’esaurimento delle risorse eventualmente ancora disponibili.

G) Rendicontazione

Entro il 30 ottobre 2001 i soggetti beneficiari dei contributi, a rendiconto delle spese sostenute per la realizzazione delle iniziative, dovranno presentare idonea documentazione amministrativa ritenuta valida dall’Amministrazione Regionale. La rendicontazione dovrà essere coerente con il preventivo di spesa presentato all’atto dell’invio della domanda di contributo.

La rendicontazione dovrà essere indirizzata a: Regione Piemonte, Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale, Settore Affari Internazionali e Comunitari - P.zza Castello 165 10122 Torino.

H) Erogazione dei contributi

I contributi ammessi per ciascuna iniziativa, determinati in base ai punti D) ed E) del presente bando, verranno erogati in unica soluzione successivamente alla presentazione ed all’esame della documentazione amministrativa attestante le spese effettivamente sostenute per la realizzazione delle iniziative.

Nel caso non pervenga all’ufficio regionale preposto la comunicazione dell’avvio dell’iniziativa entro 90 giorni dalla data di comunicazione dell’ammissione a contributo, si potrà procedere alla revoca del contributo stesso.

Il contributo potrà inoltre essere revocato qualora:

- non venga presentata idonea documentazione dalla quale si desuma il costo effettivo delle iniziative e delle attività realizzate;

- le iniziative finanziate non siano state realizzate secondo quanto previsto dal provvedimento di concessione del contributo (e in particolare abbiano disatteso la valutazione della Regione relativa all’applicazione dei criteri di priorità di cui al punto C).

La somma delle spese rendicontate non dovrà essere inferiore a quella indicata nel preventivo allegato al progetto presentato. Diversamente si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

Ciò al fine di ottenere che i soggetti titolari delle iniziative definiscano in modo realistico le dimensioni economiche globali dei progetti.

I) Informazioni di carattere generale

Il Responsabile del procedimento è il dott. Aurelio Catalano, Dirigente del Settore regionale Affari Internazionali e Comunitari.

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio competente telefonando ai seguenti numeri:

011/432.3940

Per eventuali comunicazioni si può utilizzare il n. di telefax 011/432.5972 o la casella di e-mail:

coopera.int@regione.piemonte.it.

Il testo del presente bando, con gli allegati, è disponibile presso i siti Internet:

- www.regione.piemonte.it

- http:\\agora.regione.piemonte.it

La presente pubblicazione assolve a quanto prescritto dall’art. 5, c. 3, e dall’art. 12, c. 1 della L. 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i.

Bando di concorso pubblico per il sostegno di iniziative per la pace e la lotta alla povertà. Anno 2000 - Allegato “A”

Scheda Progetto

1) Nome dell’Ente/Associazione titolare del progetto

2) Titolo del progetto

3) Obiettivi del progetto

4) Altri soggetti/enti/associazioni coinvolti nel progetto e loro ruolo

5) Descrizione sintetica del progetto (massimo 30 righe) con l’indicazione di:

- bisogni rilevati

- contenuti generali e continuità con precedenti iniziative

- azioni previste

- tempi di realizzazione

- materiali che verranno prodotti

- risultati attesi

6) Costo complessivo del progetto

7) Altri finanziamenti previsti (fonti ed entità)

8) Contributo richiesto alla Regione

9) Eventuali altre informazioni circa l’applicazione dei criteri di priorità di cui al punto C) del bando

10) Referente del progetto (nome, qualifica, recapiti telefonici)