Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 42

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Circolare del Presidente della Giunta Regionale 18 ottobre 2000, n. 7/LAP

Alluvione ottobre 2000 azioni per la gestione dei materiali alluvionali nella fase di emergenza

Alle Prefetture di

ASTI
ALESSANDRIA
BIELLA
CUNEO
NOVARA
TORINO
VERBANIA
VERCELLI

Ai Presidenti delle
Province Piemontesi

LORO SEDI

Per una coordinata azione di movimentazione, recupero e smaltimento dei materiali derivanti dall’alluvione, nell’attuale fase di emergenza, si invita ad attenersi al seguente protocollo operativo che consente la tutela del territorio ed il riutilizzo, ove possibile, dei materiali stessi per interventi di ricostruzione e ripristino delle aree coinvolte in una logica di economia di scala in termini sia di tempi sia di costi.

Sono ovviamente fatte salve le operazioni di disalveo sulla rete idrografica al fine di ripristinare l’officiosità delle sezioni idrauliche di competenza statale o regionale.

MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO PROVVISORIO

1) LEGNAME, RAMAGLIE, FANGHIGLIA E MACERIE EVIDENTEMENTE NON CONTAMINATI

Tali materiali, giacenti sulle strade e in edifici pubblici o privati, non devono essere avviati in discarica ma dovranno essere stoccati in aree individuate dai Comuni purché non esondabili ( ad esempio: aree incolte ovvero nelle fasce di rispetto oltre il muro cimiteriale, ecc.).

Gli stoccaggi dovranno essere opportunamente recintati e dovrà essere data informazione della loro localizzazione alle Provincie e ai Dipartimenti ARPA.

2) LEGNAME, RAMAGLIE, FANGHIGLIA, MACERIE E ALTRI MATERIALI, EVIDENTEMENTE CONTAMINATI

Ove non sia possibile l’avvio diretto alle destinazioni finali, legname e ramaglie frammisti a rifiuti evidentemente contaminati, macerie e fanghiglia evidentemente contaminati e altri materiali evidentemente contaminati verranno stoccati separatamente presso aree individuate dal Comune, possibilmente pavimentate, interne a siti industriali dismessi ovvero a stabilimenti o edifici.

Della localizzazione degli stoccaggi, individuati attraverso opportuna segnaletica, dovrà essere data informazione alle Provincie e ai Dipartimenti ARPA.


Lo stoccaggio di cui al presente titolo è adottato in via di urgenza, nelle more della destinazione finale, e ha carattere strettamente temporaneo.

AZIONI PER L’ALLONTANAMENTO
E LA DESTINAZIONE FINALE DEI MATERIALI

1) COMBUSTIBILI E OLI

Fusti e cisterne contenenti combustibili e oli, nonché combustibili rimossi da cisterne, verranno avviati presso gli impianti autorizzati alla loro distribuzione e stoccaggio disponibili a riceverli.

2) MATERIALI INGOMBRANTI

I materiali ingombranti, raccolti anche con mezzi straordinari, dovranno essere conferiti presso discariche di prima categoria. Il gestore della discarica provvederà al loro stoccaggio nei piazzali disponibili, prioritariamente per il successivo avvio al recupero, ovvero allo smaltimento definitivo.

3) MACERIE E FANGHIGLIA

Macerie e fanghiglia evidentemente contaminate, successivamente alla fase di emergenza, verranno sottoposte ad analisi per determinare la definitiva destinazione di smaltimento.

Per macerie e fanghiglia evidentemente non contaminate, successivamente alla fase di emergenza, verranno valutate le azioni per la loro destinazione definitiva ed il loro riutilizzo, ove possibile, come materiale inerte per rilevati, sottofondi ed altre costruzioni stradali, civili o ripristini ambientali.

4) LEGNAME E RAMAGLIE

Il materiale frammisto a rifiuti o evidentemente contaminato verrà avviato, ove possibile, ad impianti di termovalorizzazione.

Il solo materiale legnoso, qualora non contaminato, verrà avviato a recupero con priorità per il compostaggio.

5) PERCOLATO DI DISCARICA

Il percolato proveniente da discariche può essere smaltito presso gli impianti di depurazione aventi adeguata capacità operativa.


Fatto salvo quanto precedentemente previsto, altri materiali chiaramente identificabili come rifiuti verranno immediatamente avviati agli impianti di recupero o smaltimento secondo le loro caratteristiche.

Le amministrazioni potranno adottare i provvedimenti necessari ai sensi dell’articolo 5 comma 2 della L. 225/92, anche in deroga alle disposizioni vigenti in materia, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico.

Le amministrazioni in indirizzo sono pregate di voler comunicare la presente ai Comuni interessati.

Distinti saluti.

Visto: L’Assessore
Ugo Cavallera

Enzo Ghigo