Bollettino Ufficiale n. 40 del 4 / 10 / 2000
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Codice 16.4
Parere ex art. 11 l.r. 40/1998. Fase di specificazione dei contenuti dello
studio di impatto ambientale della procedura di V.I.A. relativamente al
progetto di cava in località C.na Rovellina in Comune di Tornaco (NO) presentato
dalle Ditte Nuova Cave Dogana S.r.l. e Azienda Agricola Fedeli Agostino,
Angelo e Marco
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
A - Il piano di lavoro presentato dalle Ditte Nuova Cave Dogana S.r.l.
con sede legale in Galliate (NO) e Azienda Agricola Fedeli Agostino, Angelo
e Marco con sede legale in Locate Triulzi (MI), per la redazione dello
studio di impatto ambientale relativo al progetto di Apertura di una cava
di sabbia e ghiaia finalizzata alla realizzazione di un campo di gara e
relative infrastrutture per i campionati della Federazione Italiana della
Motonautica in località C.na Rovellina in Comune di Tornaco (NO), oltre
a quanto previsto dallart. 11 co. 4 specificato più in dettaglio nellallegato
D della L.R. 40/1998 deve porre particolare riguardo con approfondimenti
in merito ai punti di seguito riportati:
1. specificazioni relativamente alla scelta localizzativa effettuata rispetto
ad un quadro programmatico delle diverse alternative di progetto prese
in considerazione;
2. preventiva valutazione di possibilità di coinvolgimento della Federazione
Italiana Motonautica quale proponente ovvero di comprovato interessamento
allimpianto rispetto ai tempi di esecuzione, allutilità ed allutilizzazione
con un quadro dipotesi sugli impegni previsti, una quantificazione delle
occasioni di utilizzo anche in rapporto con eventuali altri impianti esistenti
ed al loro reale bacino dutenza.
Nel quadro programmatico vengano esplicitate nel dettaglio le linee programmatorie
del C.O.N.I. e della Federazione Italiana Motonautica riguardo alle attività
sportive previste, facendo specifico riferimento alle normative del settore
ed a progetti di analoghe strutture già operanti;
3. analisi tecnico-economica di dettaglio, anche in termini socio-economici,
atta a garantire la sostenibilità progettuale nella sua interezza ossia
considerando anche tutte le opere accessorie da realizzare;
4. verifica della conformità dellopera allinterno di un quadro programmatico
completo sia per quanto attiene gli aspetti legati alla pianificazione
territoriale sia per quanto attiene leventuale programmazione regionale
in ambito sportivo-turistico ed estrattivo;
5. individuazione di uno specifico campo dazione proprio e peculiare rispetto
ad altri impianti esistenti ovvero definizione dellunicità dellimpianto
in questione;
6. sia attuato uno studio accurato sui volumi di traffico previsti per
entrambe le attività proposte considerando diversi scenari previsionali
ed estendendo lo studio alla strada statale 211 della Lomellina;
7. una definizione esaustiva del quadro dellaccessibilità allimpianto
e della revisione della viabilità locale da attuare per mitigare le eventuali
criticità indotte a livello trasportistico locale in coerenza con i programmi
di settore provinciale valutando il decremento del livello di servizio
della rete viaria minore in funzione del numero di manifestazioni sportive
prevedibili;
8. valutazione delle ipotesi tecnologiche alternative inclusa lopzione
zero;
9. sia puntualmente accertato leventuale presenza di categorie di vincolo
di tutela paesistico ambientale specificando il rapporto tra ladiacente
cascina Rovellina e le attività previste: specificare il rapporto tra la
struttura agricola e le attività in progetto e valutare la possibilità
di utilizzarne gli immobili per le strutture di supporto.
Dovranno comunque essere esplicitati i parametri dimensionali e tipologici
di tutte le strutture e le infrastrutture previste, nonchè lesplicita
destinazione dellarea al fine di consentire al Comune di procedere ad
una specifica variante di P.R.G.C.;
10. sia verificata la rispondenza delle opere in progetto al D.M. 11.03.1988
ed alla pianificazione di bacino ex L. 183/89 (trattandosi di ampio bacino
per uso sportivo, potrebbe essere presa in considerazione lipotesi di
realizzare lopera in concomitanza di eventuali realizzazioni di casse
despansione fluviale in progetto nel P.A.I.);
11. si approfondiscano gli aspetti idrogeologici con particolare riguardo
allidrografia di superficie ed alla situazione della falde superficiali
e profonde e loro interazione con le opere previste in progetto: si considerino
più scenari ipotetici;
12. studio in merito alla caratterizzazione della falda freatica interessata
dalle attività di progetto, alla vulnerabilità degli acquiferi sia superficiali
che profondi.
Lo studio venga esteso ai pozzi pubblici idropotabili situati allinterno
dellarea potenzialmente interessata da un eventuale episodio di contaminazione
delle acque sotterranee;
13. valutazioni dellanalisi incidentale e dellanalisi del rischio ambientale
e siano progettati gli interventi di mitigazione;
14. valutazione dellutilizzazione delle risorse (giacimento, consumo terreno
agrario, acqua e suoi impieghi) utilizzate e loro quantificazione, sia
in fase di cantiere che di esercizio, Analisi della rinnovabilità o meno
delle risorse naturali;
15. programmazione ed articolazione della tempistica di coltivazione della
cava con le previste attività sportive al fine di uneventuale anticipazione
dellimpiego dellimpianto sportivo per la motonautica nonchè delleventualità
di articolare su tempistiche più ristrette (stagionali o addirittura giornaliere)
le attività ricreative e sportive previste nel bacino ormai prossimo al
ripristino-recupero ambientale;
16. descrizione ed analisi dellambito territoriale inteso come area vasta
ed area ristretta individuata in un interno di 1 km dal baricentro della
cava;
17. descrizione del processo di trattamento del materiale estratto, con
riferimento alla lavorazione in sito;
18. analisi dellarea di mercato e dellutilizzo del materiale selezionato
indicando lubicazione degli impianti di trasformazione;
19. specifico piano dei livelli occupazionali quantificando anche lentità
dellindotto riferito ad eventuali trasporti eseguiti da terzi;
20. definizione delle quantità e delle caratteristiche dei reflui, dei
rifiuti, delle emissioni gassose e sonore, con riferimento alle diverse
fasi di attuazione del progetto e di gestione dellopera;
21. definizione delle modalità di smaltimento di reflui, rifiuti ed acque
meteoriche, in relazione alla fase di cantiere e di esercizio;
22. per ogni componente ambientale prevista dalla L.R. 40/98 (allegato
D) ed indicata dal DPCM 27 dicembre 1988 (allegati I e II si effettui
la caratterizzazione e lindividuazione della qualità ambientale ante-operam,
con riferimento allambito territoriale in cui sia prevedibile il manifestarsi
di effetti significativi sulla qualità di ciascun sistema ambientale interessato
dal progetto, sia direttamente che indirettamente.
Sulla base di quanto emergerà dalla situazione ante-operam si effettui
un confronto con le condizioni ambientali previste durante le fasi di cantiere
e di gestione dellintervento, determinando gli impatti sullambiente durante
tutte le fasi progettuali.
La valutazione degli impatti indotti dallopera sullambiente sia condotta
mediante adeguati modelli previsionali validati e idonei a definire anche
la durata, al reversibilità o meno, la temporaneità o meno, la cumulatività
degli impatti stessi;
23. descrizione delle misure previste per prevenire, ridurre e compensare
gli effetti negativi indotti sullambiente dallintervento, nelle sue diverse
fasi in riferimento allambito territoriale in cui è previsto il manifestarsi
di impatti significativi;
24. valutazione degli ecosistemi (rilievi floristici sulle formazioni semi-naturali
limitrofe; rilievo cartografico di dettaglio delle formazioni igrofile
e ripariali nel lago a nord del sito di previsto intervento; lista delle
specie animali vertebrate colonizzanti il lago; idonea cartografia di recupero
ambientale estesa anche al lago esistente con elenco delle specie arbustive
ed arboree, loro quantificazione e disposizioni per la messa a dimora);
25. valutazione e confronto della qualità ecologica ante e post operam
non solo in termini di produttività di biomassa ma anche valutando lassetto
strutturale e la conseguente funzionalità degli ecosistemi presenti e futuri
attraverso i seguenti fattori: complessità (numero di fitocenosi naturali
presenti), valore delle fitocenosi per grado di stratificazione e composizione
floristica (valutata in base alla distanza dalla fitocenosi forestale potenziale),
fisiomania topografica dei bacini lacustri (sinuosità della linea di costa),
qualità delle acque e presenza di fattori di disturbo (rumore, emissioni
in atmosfera, calpestio e affluenza pubblico);
26. indicazione puntuale delle strutture di approvvigionamento idrico e
progettazione relativa allo scarico delle acque reflue secondo le norme
vigenti;
27. progettazione che consideri il diniego in merito alla deroga ex art.
104 D.P.R. 128/1959, in relazione alle distanze di sicurezza previste per
le infrastrutture pubbliche (strade di uso pubblico, canali, elettrodotti)
e distanze soloniche ex art. 691 C.C.;
28. definizione di un piano finalizzato alla buona conservazione della
risorsa suolo.
In esso vi siano:
28.1. valutazione del contesto agricolo attuale (produzioni principali
in termini quantitativi e qualitativi, grado di strutturazione agraria,
potenzialità di sviluppo futuro);
28.2. quantitativi di materiale di scotico;
28.3. quantitativi del materiale previsto per il riutilizzo con indicazione
planimetrica delle aree e dei relativi spessori in funzione delle tipologie
di recupero ambientale e delle pendenze delle scarpate previste;
28.4. ubicazione delle aree di stoccaggio e modalità di accumulo (altezza
cumuli, separazione strati, protezione dal dilavamento);
28.5. tempi di stoccaggio e valutazione del grado di conservazione della
fertilità:
28.6. accorgimenti previsti per accelerare il riutilizzo del suolo;
28.7. nel caso di collocazione per interventi in aree esterne individuazione
di massima dei fabbisogni esistenti in un intorno significativo;
29. progettazione in merito alla regimazione delle acque superficiali al
contorno dellarea;
30. approfondimenti in merito allinserimento paesaggistico-ambientale
del sito con indicazione cronologica degli interventi di recupero in corso
dopera;
31. bozza di convenzione prevista dallart. 36 comma 3.5 e 3.6 delle Norme
di Attuazione del P.R.G.I.;
32. analisi concernente limpatto sulle strade di uso pubblico dovuto al
trasporto del materiale della cava agli impianti di confezionamento del
calcestruzzo.
B - La presente determinazione verrà inviata ai soggetti interessati di
cui allart. 9 della l.r. 40/1998.
C - Avverso la presente determinazione, è ammessa da parte dei soggetti
legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale
Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni
dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo
le modalità di cui alla Legge 06.12.1971 n. 1034 oppure Ricorso Straordinario
al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi
del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.
Il Direttore regionale
D.D. 8 agosto 2000, n. 133
Vito Valsania