Bollettino Ufficiale n. 35 del 30 / 08 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 4 agosto 2000, n. 6 - 734

Attuazione Legge 28 agosto 1997, n. 285, recante “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunita’ per l’infanzia e l’adolescenza”. Obiettivi, criteri e procedure relativi al secondo triennio di applicazione.

A relazione dell’Assessore Cotto:

La legge n. 285/97 recante “Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” assume fra le proprie finalità la promozione sia di interventi rivolti alle situazioni di difficoltà, marginalità e disagio in cui si trovano molti minori e le loro famiglie (si veda in particolare l’art. 4), sia di interventi che riconoscano i bambini come soggetti di diritti ed offrano loro opportunità nella vita quotidiana delle proprie comunità (artt. 5, 6 e 7).

L’ambito di intervento della legge consente di attivare iniziative che devono essere realizzate secondo le seguenti linee fondamentali:

-integrazione degli interventi e delle competenze-in particolare tra finalità sociali ed educative-da perseguire attraverso un lavoro di rete, che preveda l’adozione di strumenti formali, quali gli accordi di programma;

-collaborazione tra tutti i soggetti pubblici e privati, impegnati a livello istituzionale e non, in attività a favore dell’infanzia e dell’adolescenza: Enti locali, Aziende Sanitarie, Provveditorati agli Studi, Centri per la giustizia minorile, associazionismo, cooperazione sociale, volontariato, enti privati del settore no profit;

-promozione del ruolo degli enti locali di coordinamento delle risorse presenti sul proprio territorio, superando la frammentarietà degli interventi e la scarsa informazione sugli stessi;

-necessità di operare secondo tempi e modalità di lavoro predefiniti e condivisi da tutti i soggetti coinvolti, al fine di evitare sprechi di risorse.

Attraverso l’erogazione dei contributi previsti dalla L.n. 285/97, l’Amministrazione Regionale si è proposta, per il primo triennio di applicazione della legge stessa, nell’ambito delle diverse aree d’intervento previste dalla legge, i seguenti obiettivi individuati quali prioritari (Allegato A, D.C.R.n.479-8707 del 15.7.98):

A. Promozione e sviluppo di una cultura e di tutte le forme di accoglienza dei minori,

B. Promozione di attività di prevenzione diffusa,

C. Sviluppo di interventi specifici per la tutela delle situazioni di maggior rischio e difficoltà, quali abuso o sfruttamento sessuale, abbandono, maltrattamento e violenza sui minori,

D. Miglioramento della qualità dei servizi e degli interventi fondamentali con cui affrontare le situazioni emergenziali e la sperimentazione e diffusione sul territorio regionale di servizi innovativi a livello locale, rivolti alla prima infanzia, ai bambini ed alle famiglie, alla fascia pre-adolescenziale ed adolescenziale.

Visto che, per l’avvio del secondo triennio di applicazione della legge, è stata presentata all’esame della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle province Autonome la bozza di Decreto Ministeriale di riparto del Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza tra le Regioni, Province Autonome e città riservatarie, in applicazione dei criteri di cui all’art.2, comma 2 della L.285/97;

verificato che, sulla base di tale bozza di Decreto, i fondi che verranno assegnati alla Regione Piemonte, relativamente all’esercizio finanziario statale 2000, sono uguali ai finanziamenti trasferiti dal bilancio statale 1999 (conclusione primo triennio di attuazione della L.285/97);

si ritiene opportuno procedere, fin d’ora, al riparto dei fondi che verranno assegnati , in applicazione dei criteri approvati con D.C.R.n.479-8707 del 15.7.98, tra gli ambiti territoriali provinciali, secondo gli schemi di cui agli Allegati A1 ed A2 alla presente Deliberazione.

Dato atto che, in occasione della riunione del gruppo tecnico interregionale “Politiche minori-aspetti sociali della tutela materno-infantile”, svoltasi a Roma in data 25 luglio 2000, si è definito che entro dieci mesi dalla pubblicazione del suddetto decreto di riparto, che si suppone avvenga entro settembre 2000, dovranno essere approvati i nuovi Piani Territoriali d’Intervento ed impegnate le risorse relative all’esercizio finanziario statale 2000.

Tutto ciò premesso, al fine di avviare il secondo triennio di applicazione della L.285/97, l’Amministrazione Regionale:

- ha predisposto, in applicazione della D.G.R.n. 18-26147 del 27 novembre 1998, un programma di attività di formazione e scambio interregionale in materia di servizi e progetti rivolti all’infanzia ed all’adolescenza, che si terranno a partire dal mese di settembre 2000, e saranno rivolte ai responsabili, amministratori, funzionari ed operatori degli enti locali ed enti gestori delle funzioni socio-assistenziali del Piemonte;

- in data 10 luglio 2000 ha attivato il tavolo di concertazione politica fra l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali e gli Assessori provinciali competenti, a seguito del quale è stato stabilito un calendario di incontri sul territorio, quale avvio della Conferenza dei Servizi per l’attuazione del procedimento per la definizione dei Piani territoriali d’intervento di cui all’art. 2 della L. 285/97 e la firma dei relativi Accordi di Programma.

Grazie a tali iniziative ed alla collaborazione fra gli Enti territoriali e le Province, si intende giungere alla presentazione dei Piani territoriali entro il termine fissato per il 30 novembre 2000.

Onde tenere nella dovuta considerazione le esigenze locali e di agevolare la progettazione, si è richiesto alle Amministrazioni Provinciali di fissare il termine per la presentazione dei progetti al 15 novembre 2000.

A tale scopo, proseguono gli incontri del gruppo di lavoro interistituzionale Regione/Province/Comune di Torino, coordinato dal Settore Programmazione Interventi Socio-assistenziali, la cui durata, stabilita originariamente in anni 3 (D.G.R.n.20-24270 del 30.3.98), viene, pertanto, prorogata per il periodo di vigenza dei prossimi Piani Territoriali.

In considerazione dell’esperienza maturata nel primo triennio, nonché dei considerevoli risultati ottenuti, la Giunta Regionale non intende apportare modifiche rispetto alle indicazioni contenute nel D.C.R. 479-8707 del 15.7.1998, recante i criteri e le linee di indirizzo per l’accesso ai finanziamenti del primo triennio.

Onde agevolare la predisposizione della documentazione richiesta, si ritiene opportuno stabilire che sia sufficiente presentare in allegato all’istanza di finanziamento, soltanto:

-n.2 copie di ciascun progetto;

-n.8 copie della scheda riassuntiva D.2.

In riferimento alla presentazione dei nuovi progetti, si intende, in ogni caso, chiarire i seguenti aspetti:

1. qualora, in seguito alla verifica degli Enti che hanno ricevuto finanziamenti per il I triennio, tali fondi risultino non utilizzati, non si intende procedere al finanziamento di ulteriori iniziative;

2. i progetti definiti “innovativi”, presentati nel I triennio, possono essere riproposti come tali anche nei Piani territoriali relativi al II triennio.

Tutto ciò premesso,

vista la L. 285/97, recante “Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”;

vista la L.451/97, “Istituzione della Commissione parlamentare per l’infanzia e dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia”;

vista la L.142/90 e successive modificazioni;

visto l’accordo Stato/Regioni e Province autonome stipulato in data 11 dicembre 1997 per l’attuazione della legge n. 285/97;

vista la L.R.n.62/95, recante “Norme per l’esercizio delle funzioni Socio assistenziali”;

vista la D.C.R. n. 479 del 15.07.98 (Attuazione Legge 28 agosto 1997, n.285);

la Giunta Regionale, a voti unanimi espressi nei modi di legge,

delibera

- di dare attuazione al secondo triennio di applicazione della L.285/97;

- di non apportare, pertanto, modifiche rispetto alle indicazioni contenute nel D.C.R. 479-8707 del 15.07.1998, recante i criteri e le linee di indirizzo per l’accesso ai finanziamenti del primo triennio, per l’attuazione dei Piani territoriali di intervento relativi al II triennio;

- di prevedere che in allegato all’istanza di finanziamento presentata da ciascun ente, si trasmettano soltanto:

-n.2 copie di ciascun progetto;

-n.8 copie della scheda riassuntiva D.2;

- di individuare alla data del 30 novembre 2000 il termine per la presentazione dei Piani territoriali di Intervento triennali da parte delle Amministrazioni provinciali;

- di approvare, in applicazione dei criteri di cui alla D.C.R.n.479-8707 del 15.7.98, il riparto dei fondi ex L.285/97-anno 2000, tra gli ambiti territoriali provinciali individuati, secondo gli schemi di cui agli Allegati A1 e A2, parte integrante alla presente Deliberazione;

- di prorogare la durata del gruppo di lavoro interistituzionale Regione/Province/Comune di Torino, formalizzato con D.G.R.n.20-24270 del 30.3.98, ed integrata con D.G.R.n.17-25499 del 21.9.98, originariamente fissata in anni 3, per tutto il periodo di vigenza dei Piani Territoriali Triennali.

Si dà atto che la presente Deliberazione non comporta oneri di spesa; al finanziamento dei piani territoriali d’intervento presentati, nonché alla successiva erogazione dei contributi concessi, si provvederà con successive determinazioni dirigenziali, compatibilmente con le risorse di cui alla L.285/97 effettivamente trasferite alla Regione Piemonte.

(omissis)

Allegato (Fare riferimento al file PDF)

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)