Bollettino Ufficiale n. 34 del 23 / 08 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 24 luglio 2000, n. 83 - 583

L.R. 70/96. Approvazione dei piani di prelievo selettivo agli ungulati nei Comprensori alpini e negli Ambiti territoriali di caccia

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare:

a) i piani di abbattimento selettivo agli ungulati nei CA e negli ambiti territoriali di caccia AL 3, AL 4, AT 2, BI 1 e CN 5, ad eccezione del piano di prelievo alla specie camoscio. Tale piano sarà approvato con successivo provvedimento non appena perverrà il parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica. Con il medesimo atto si approverà il piano di prelievo selettivo alle specie muflone, nel CA CN 4, e cinghiale, nel CA CN 1 e CA CN 4, nonché i periodi e le giornate del prelievo selettivo alla specie capriolo nell’ATC BI 1;

b) l’anticipazione e la posticipazione del periodo dell’attività venatoria;

c) la variazione del carniere stagionale di cui all’art. 46, comma 3, della l.r. 70/96 come di seguito indicato:

* prelievo della specie daino nell’ambito territoriale AL 3 da uno a due capi;

* prelievo della specie capriolo nell’ambito territoriale AL 4 da uno a tre capi;

* prelievo delle specie camoscio e capriolo nel comprensorio alpino BI 1 da uno a tre capi;

* prelievo delle specie camoscio e capriolo nel comprensorio alpino CN 1 da uno a tre capi;

* prelievo delle specie camoscio e capriolo nel comprensorio alpino CN 2 da uno a due capi;

* prelievo della specie capriolo nel comprensorio alpino CN 3 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, cervo, capriolo e muflone nel comprensorio alpino CN 4 da uno a quattro capi;

* prelievo delle specie camoscio e capriolo nel comprensorio alpino CN 5 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, cervo, capriolo e muflone nel comprensorio alpino TO 1 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, cervo, capriolo e muflone nel comprensorio alpino TO 2 da uno a cinque capi;

* prelievo delle specie camoscio, cervo e capriolo nel comprensorio alpino TO 3 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, capriolo e muflone nel comprensorio alpino TO 4 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, capriolo e muflone nel comprensorio alpino VC 1 da uno a cinque capi;

* prelievo delle specie camoscio, capriolo e cervo nel comprensorio alpino VCO 1 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, capriolo e cervo nel comprensorio alpino VCO 2 da uno a due capi;

* prelievo delle specie camoscio, capriolo e cervo nel comprensorio alpino VCO 3 da uno a due capi;

così come riportati nelle tabelle allegate alla presente deliberazione;

- di autorizzare i Comprensori alpini VCO 1, VCO 2, VCO 3 al prelievo selettivo agli ungulati stabilendo la soglia di salvaguardia nella misura del 90% (maschi) e del 95% (femmine e piccoli) in considerazione del fatto che la sperimentazione attuata nei predetti comprensori, ha consentito d’incrementare la percentuale del prelievo. Ai predetti Comprensori alpini è comunque concessa la facoltà di chiudere il prelievo ad una determinata classe, anche se i valori percentuali cui sopra si accenna non sono stati raggiunti ma solo avvicinati, al fine di evitare possibili sforamenti.

L’organizzazione e le modalità di prelievo devono avvenire nel rispetto di quanto stabilito al punto 7, “Organizzazione e realizzazione dei piani di prelievo”, delle Linee guida per la gestione degli ungulati selvatici nella Regione Piemonte approvate con la D.G.R. n. 9-27137 del 26.4.1999, come modificata dalle DD.G.R. nn. 15-27405 e 44-388 rispettivamente del 24.5.1999 e del 4.7.2000, nonché delle seguenti ulteriori disposizioni:

A) MODALITA’ DI ACCESSO AI PIANI DI PRELIEVO

1 - Il Comitato di gestione provvederà per la specie cinghiale (solo nei comprensori alpini) a fornire ai cacciatori un contrassegno inamovibile da apporre all’animale appena abbattuto, che dovrà essere sottoposto alla verifica da parte dei tecnici faunistici presso il centro di controllo, anche ai fini dell’individuazione di eventuali situazioni a rischio in ordine all’insorgenza e alla diffusione di patologie;

2 - i Comitati di gestione che applicano le disposizioni di cui al punto 7.1.3. lett. b) delle “Linee guida” devono consegnare al cacciatore il contrassegno di colore azzurro, predisposto dalla Regione Piemonte. Tale contrassegno, da applicarsi al garretto dell’animale appena abbattuto, all’atto della consegna del capo al centro di controllo dovrà essere sostituito, a cura del tecnico incaricato, con altro di colore giallo, appositamente predisposto e fornito dalla Regione Piemonte.

B) MODALITA’ DI PRELIEVO

1 - Nell’ambito del prelievo selettivo alla specie cinghiale è autorizzato anche l’uso del fucile con canna ad anima liscia caricato esclusivamente con munizionamento a palla ed è vietato l’uso di armi con canna ad anima rigata qualora la caccia venga organizzata sotto forma di battuta o venga esercitata a quota superiore ai 2.000 mt. s.l.m..

C) CENTRI DI CONTROLLO

1 - I centri devono essere affidati a tecnici faunistici qualificati ed in possesso dei requisiti professionali di cui all’art. 17, comma 5 della l.r. 70/96, nonché ai tecnici nominati per tali adempimenti dalla Giunta regionale nelle trascorse stagioni venatorie. E’ titolo preferenziale la comprovata esperienza acquisita in materia;

- i compensi ai tecnici sono a carico dei Comitati di gestione e sono stabiliti in £. 37.000/ora per impegni lavorativi inferiori a 30 giorni e £. 30.000/ora per impegni superiori a tale periodo. Oltre a tale compenso va altresì corrisposta la somma di £. 10.000 per ogni capo controllato ivi compresa la tipica fauna alpina. I compensi sono intesi al netto degli oneri fiscali e previdenziali;

- la comunicazione relativa all’affidamento dell’incarico ai tecnici dovrà essere trasmessa all’Assessorato Agricoltura, Settore Caccia e Pesca della Regione Piemonte prima dell’inizio dell’attività presso i centri di controllo;

2 - la scheda di rilevamento dei dati compilata in ogni sua parte, avrà la seguente destinazione: l’originale da trasmettere all’Assessorato regionale alla Caccia, una copia da consegnare all’abbattitore, una copia da trattenersi dal Comitato di gestione;

3 - di tutti gli abbattimenti e dei capi rinvenuti morti deve tenersi nota in apposito registro. Tale registro deve essere tenuto costantemente aggiornato;

4 - parimenti anche per il cinghiale, nei Comprensori alpini, il cacciatore, ad abbattimento avvenuto, deve apporre il contrassegno inamovibile all’orecchio e deve presentare il capo abbattuto al più vicino centro di controllo, presso il quale il tecnico incaricato provvederà a compilare la scheda di rilevamento dei dati.

D) - I proventi derivanti dall’attuazione del piano di prelievo selettivo agli ungulati verranno introitati dai Comitati di gestione.

E) - La Regione fornirà ai Comitati di gestione le schede nominative di autorizzazione, le schede di rilevamento dei dati, e i contrassegni. I contrassegni non utilizzati dovranno essere restituiti da parte dei cacciatori al Comitato di gestione del C.A. e degli ATC autorizzati entro e non oltre il 15 febbraio 2000. La mancata restituzione comporta la sanzione amministrativa prevista dall’art. 53, comma 1, lett. qq) della l.r. 70/96.

F) - Il Comitato di gestione a conclusione del presente piano di abbattimento è tenuto a trasmettere, entro il 28 febbraio dell’anno successivo, all’Assessorato Caccia della Regione una relazione dettagliata sui risultati del piano autorizzato, nonché i contrassegni non utilizzati, i terminali numerati del contrassegno, le schede di rilevamento dei dati debitamente compilate.

G) PUBBLICITA’ DEGLI ATTI

I Comitati di gestione devono provvedere a dare adeguata pubblicizzazione dei provvedimenti attuativi derivanti dal presente piano di abbattimento selettivo prima dell’inizio delle attività di prelievo e della chiusura dell’attività venatoria a quelle specie il cui piano di prelievo sia stato completato con le procedure previste al punto 12) del calendario venatorio approvato con D.G.R. 26-67 del 24.5.2000.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)