Bollettino Ufficiale n. 32 del 09 / 08 / 2000
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Deliberazione della Giunta Regionale 31 luglio 2000, n. 87 - 673
Urban II. Programmi di iniziativa comunitaria concernenti la rivitalizzazione
economica e sociale delle citta e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere
uno sviluppo urbano sostenibile. Cofinanziamento regionale per L. 15 miliardi
A relazione dellAssessore Botta, del Presidente Ghigo e dell Assessore
Pichetto Fratin:
La Commissione Europea ha approvato il 28 aprile 2000 la comunicazione
n. 2000/C141/04 agli Stati membri, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale
della Comunità Europea, serie C 141/8, del 19 maggio 2000, recante gli
orientamenti relativi alliniziativa comunitaria concernente la rivitalizzazione
economica e sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere
uno sviluppo urbano sostenibile, URBAN II.
Il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica
ha approvato con decreto del 15 maggio 2000 l Attribuzione delle quote
di cofinanziamento nazionale a carico della legge 183/87 per gli interventi
di politica comunitaria.
Il Cipe, con deliberazione in data 22 giugno 2000, in corso di pubblicazione,
ha stabilito i criteri di finanziamento della quota nazionale pubblica
del programma Urban II per il periodo 2000/2006.
In data 6 luglio 2000 la conferenza unificata ha espresso unintesa sul
bando proposto dal Ministero.
Il Ministro dei Lavori Pubblici ha approvato il bando per accedere ai finanziamenti
previsti dalliniziativa Urban II con decreto n. 954 del 7 luglio 2000,
in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il Decreto è stato
approvato ai sensi dellart. 54 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 112 sul conferimento
delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle regioni e
agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.
59, che, tra le funzioni mantenute allo Stato, individua la promozione
di programmi innovativi in ambito urbano che implichino un intervento coordinato
da parte di diverse amministrazioni dello Stato, di intesa con la conferenza
unificata
Il decreto del Ministro dei Lavori Pubblici prevede che:
1) le disponibilità finanziarie di cui alla comunicazione agli Stati membri
della Commissione Europea del 28 aprile 2000 n.2000/C141/04 siano utilizzate
per la promozione e per la realizzazione di programmi innovativi in ambito
urbano finalizzati alla rivitalizzazione economica e sociale delle città
e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile,
2) le disponibilità di cui al punto 1 siano pari a 700 milioni di euro
per lintero programma comunitario e lo stanziamento per lo Stato italiano
sia, indicativamente, pari a 108 milioni di euro, a valere sulle risorse
del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale,
3) alla promozione dei programmi di cui al punto 1 siano, altresì, destinate
le disponibilità finanziarie del cofinanziamento nazionale pubblico, che
sono pari, indicativamente, alla quota messa a disposizione dalla Commissione
Europea,
4) la quota nazionale pubblica sia costituita per il 70% da risorse provenienti
dal fondo di rotazione per lattuazione delle politiche comunitarie, di
cui alla legge 16 aprile 1987, n.183 e per il restante 30% da finanziamenti
locali pubblici,
5) i finanziamenti di cui al punto 1 attivino, sul territorio nazionale,
un numero complessivo di otto programmi, di cui quattro nelle regioni interessate
dal Quadro Comunitario di Sostegno per le regioni italiane dellobiettivo
1 per il periodo 2000-2006 e quattro nelle restanti regioni (ossia al centro-nord),
6) i programmi abbiano lobiettivo di promuovere lelaborazione e lattuazione
di strategie particolarmente innovative ai fini della rivitalizzazione
economica e sociale sostenibile dei centri urbani o dei quartieri degradati
delle grandi città e di favorire lo sviluppo e lo scambio di conoscenze
ed esperienze sulla rivitalizzazione e lo sviluppo urbano sostenibile nellUnione
Europea,
7) possano presentare programmi i Comuni con popolazione superiore a 50.000
abitanti e quelli con popolazione superiore a 20.000 abitanti ricompresi
nel territorio provinciale delle città metropolitane, di cui alla legge
8 giugno 1990, n. 142, e alla legge 3 agosto 1999, n. 265.
Il bando approvato con il decreto succitato prevede allart. 8, comma 3,
il cofinanziamento locale di almeno il 25% del costo totale del programma.
Ciascun programma deve essere di almeno 20 miliardi di lire e non superiore
a 48 miliardi di lire. Lart. 12 comma 3, punto b) prevede inoltre un punteggio
specifico per i finanziamenti regionali concessi oltre la quota del cofinanziamento
locale del 25%.
Il Consiglio regionale, con deliberazione 879-12428 del 19 ottobre 1994,
ha approvato il programma di edilizia residenziale pubblica per la programmazione
dei fondi gescal, con lindividuazione, al punto 4 dellallegato alla citata
deliberazione, dei seguenti obiettivi:
a) promozione di programmi complessi di riqualificazione urbana, sia quelli
integrati, sia quelli di recupero urbano, di cui allart. 11 della L. 493/93,
b) adozione del metodo Urban nella predisposizione dei programmi di recupero
urbano, con la programmazione coordinata dei fondi gescal e dei fondi strutturali
europei, per garantire un approccio integrato, che tenga conto, nel recupero
dei quartieri degradati, degli aspetti sociali ed economici, oltreché di
quelli urbanistici ed edilizi.
Il Consiglio regionale, con deliberazione n. 272 -12411 del 30 luglio 1996
ha approvato gli indirizzi e i criteri per la programmazione anticipata
dei fondi gescal 1996-1999 confermando, al punto 2 dellallegato alla citata
deliberazione, gli obiettivi suddetti e ribadendo che: lazione regionale
dovrà esplicarsi con un approccio integrato, con metodi e percorsi innovativi,
che favoriscano la sinergia tra i vari settori regionali, come pure che:
i fondi gescal e i fondi strutturali possono svolgere una funzione complementare
tra di loro, se programmati in modo coordinato e possono attrarre anche
risorse pubbliche e private
Dallesame dei 15 programmi di recupero urbano, in corso di attuazione
da parte dei Comuni piemontesi, che si sono ispirati al metodo Urban, emerge
una previsione di investimento sui quartieri degradati di 1.042 miliardi
di lire, a fronte di un finanziamento regionale in fondi gescal pari a
242 miliardi di lire (23%), di altri finanziamenti pubblici, soprattutto
comunali, pari a 205 miliardi di lire (20%) e di investimenti privati pari
a 490 miliardi di lire (48%).
Il documento per la programmazione dei fondi strutturali (FERS-obiettivo
2, docup 2000-2006), approvato dal Consiglio in data 27 giugno 2000 con
deliberazione 11-16146 e quello proposto dalla Giunta allapprovazione
della Commissione Europea sul Fondo sociale europeo (FSE-obiettivo 3. Programma
operativo regionale), nellambito del Quadro Comuntario di sostegno nazionale,
prevedono, entrambi, assi volti a favorire lo sviluppo economico in armonia
con la coesione sociale, con ladozione di misure volte a favorire lapproccio
integrato nelle politiche di riqualificazione urbana e dintegrazione sociale.
La Regione dispone inoltre di uno strumento finanziario intersettoriale,
che può essere applicato ai programmi di riqualificazione urbana in funzione
complementare ai fondi gescal e ai fondi strutturali, costituito dal Fondo
Investimenti Piemonte, di cui allart.10 della L.R. 18 ottobre 1994, n.
43, s.m.i.
Con nota n. 8172 del 21 luglio 2000 il Comune di Torino ha richiesto la
partecipazione della Regione al programma Urban II, tramite limpegno a
finanziare alcuni interventi a valere sui fondi gescal destinati alle case
popolari, sul F.I.P per interventi infrastrutturali anche riguardanti il
recupero di aree degradate a destinazione terziaria e residenziale, sui
fondi strutturali per interventi infrastrutturali che non prevedono la
destinazione residenziale e sullobiettivo 3 per azioni ed iniziative di
formazione e di sostegno alle imprese.
I Comuni piemontesi, che possono concorrere a Urban II sono 7 con più di
50.000 abitanti nella regione e 11 con più di 20.000 abitanti nella provincia
di Torino.
Con nota n. 7742 del 17 luglio 2000 il Direttore delledilizia ha informato
questi Comuni dellapprovazione del bando da parte del Ministero dei Lavori
Pubblici.
Le proposte devono essere presentate al Ministero entro il 19 settembre
2000, corredate dallimpegno sul cofinanziamento regionale.
Si propone di destinare, in coerenza con gli indirizzi programmatici espressi
dal Consiglio regionale sui vari programmi di settore, 15 miliardi di lire
al programma Urban II, per cofinanziare i programmi comunali, a valere
su una pluralità di risorse così individuate:
1. L. 10 miliardi sui fondi gescal assegnati alla Regione con D.M. 22 dicembre
1998 nel rispetto delle quote residue in ciascun ambito provinciale, e
sul Fondo Investimenti Piemonte, per le finalità contenute nella l.r.43/94,
2. L. 5 miliardi sui fondi strutturali europei, per le finalità contenute
nel Docup 2000-2006, e sul Fondo sociale europeo, obiettivo 3, per le finalità
contenute nel programma operativo 2000-2006,
allo scopo di favorire lapproccio integrato alla riqualificazione urbana.
Si propone di destinare con atto successivo i finanziamenti regionali in
funzione del maggior valore strategico svolto dal programma nel contesto
urbano di riferimento, con una selezione dei progetti presentati entro
25 giorni dallapprovazione di questa deliberazione, e in tempo utile a
presentare le domande entro il 19 settembre 2000.
Qualora i programmi non siano finanziati, si propone che le risorse siano
utilizzate secondo i programmi ordinari. Poiché il Ministero dei Lavori
Pubblici intende finanziare con un altro programma nazionale i programmi
comunali esclusi dal finanziamento comunitario, il cofinanziamento regionale
è valido anche per i programmi finanziati con ulteriori fondi nazionali.
La Giunta regionale,
udita la relazione del Presidente e degli Assessori Pichetto Fratin e Botta,
visto il Regolamento (CE) n.1260/99 del 21giugno 99, recante disposizioni
generali sui fondi strutturali;
visto il regolamento della Commissione Europea per i Fondi Europei per
lo Sviluppo Regionale FESR n. 1261/1999 del 21 giugno 1999;
vista la comunicazione agli Stati membri della Commissione Europea del
28 aprile 2000 n.2000/C141/04, pubblicata su Gazzetta ufficiale della Comunità
Europea, serie C 141/8, del 19 maggio 2000, recante gli orientamenti relativi
alliniziativa comunitaria concernente la rivitalizzazione economica e
sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno
sviluppo urbano sostenibile, URBAN II;
vista la legge del 16 aprile 1987, n. 183 concernente il coordinamento
delle politiche riguardanti lappartenenza dellItalia alla Comunità europea
e ladeguamento dellordinamento interno agli atti normativi comunitari;
visto il decreto del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione
economica del 15 maggio 2000 concernente l Attribuzione delle quote di
cofinanziamento nazionale a carico della legge 183/87 per gli interventi
di politica comunitaria;
vista la deliberazione assunta dal Cipe in data 22 giugno 2000, in corso
di pubblicazione, con la quale sono stati stabiliti i criteri di finanziamento
della quota nazionale pubblica del programma Urban II per il periodo 2000/2006;
vista lintesa con la Conferenza unificata raggiunta in data 6 luglio 2000;
visto il decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 954 del 7 luglio
2000, che approva il bando di concorso Urban II in attuazione della Comunicazione
della Commissione europea agli stati membri del 28 aprile 2000;
viste le deliberazioni del Consiglio regionale n. 879-12428 del 19 ottobre
1994 e n.272-12411 del 30 luglio 1996 sulla programmazione dei fondi gescal;
vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 11-16146 del 27 giugno
2000 sulla programmazione dei fondi strutturali europei (Docup 2000-2006);
valutata lopportunità di cofinanziare i programmi presentati dai Comuni
piemontesi a valere su una pluralità di risorse regionali, per garantire
lapproccio integrato alla riqualificazione urbana, con riferimento ai
fondi gescal, al fondo investimenti Piemonte, ai fondi strutturali e al
fondo sociale europeo;
tenuto conto degli indirizzi programmatici espressi dal Consiglio nellapprovazione
dei programmi settoriali; unanime,
delibera
1. di cofinanziare i programmi, che i Comuni piemontesi intendono presentare
al Ministero dei Lavori Pubblici entro il 19 settembre 2000, per concorrere
ai finanziamenti stanziati dallUnione Europea e dallo Stato sul programma
Urban II,
2. di prevedere uno stanziamento complessivo di L. 15 miliardi a valere
su una pluralità di finanziamenti regionali, così individuati:
a) L. 10 miliardi sui fondi gescal per le finalità contenute nellart.
11 della L. 493/93, volte al recupero dei quartieri degradati di proprietà
pubblica, nel rispetto delle quote residue in ciascun ambito provinciale
a valere sui fondi assegnati alla Regione con DM 22 dicembre 1998 e sul
fondo investimenti piemonte, per le finalità contenute nella L.R. 43/94,
b) L. 5 miliardi sui fondi strutturali per le finalità contenute nel DOCUP
2000-2006 e sul Fondo sociale europeo per le finalità contenute nel programma
operativo 2000-2006,
in coerenza con gli indirizzi programmatici espressi dal Consiglio nellapprovazione
dei programmi settoriali,
allo scopo di favorire lapproccio integrato alla riqualificazione urbana,
secondo il principio della sussidiarietà e allo scopo di favorire lo sviluppo
economico locale e la coesione sociale.
3. di destinare, con successivo atto, i finanziamenti regionali di cui
al punto 2 al programma con maggior rilevanza strategica nel contesto urbano,
4. di stabilire che i Comuni possono presentare la richiesta di cofinanziamento
regionale entro 25 giorni dallapprovazione di questa deliberazione.
Qualora i programmi non siano finanziati con le risorse stanziate dalla
Commissione Europea e dallo Stato, i fondi regionali saranno utilizzati
secondo i programmi ordinari.
Lassegnazione dei finanziamenti avverrà a seguito della selezione nazionale,
in coerenza con i singoli programmi settoriali approvati dal Consiglio
regionale.
(omissis)