Bollettino Ufficiale n. 31 del 2 / 08 / 2000

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Codice  12.3
D.D. 25 luglio 2000, n. 98

Applicazione in Piemonte del Decreto Ministeriale del 31/5/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”

Visto il Decreto Ministeriale del 31/5/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10/7/2000;

considerato che il Decreto Ministeriale di Lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite prevede che debbano essere i Servizi Fitosanitari regionali competenti per territorio ad individuare quali siano le misure opportune e praticamente adottabili nel proprio territorio;

vista la D.G.R. n. 81-581 del 24.7.2000 che recepisce il citato Decreto Ministeriale del 31/5/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite” e che incarica il Settore Fitosanitario regionale di stabilire con propria determinazione le zone focolaio, di insediamento e indenni particolarmente a rischio nonché le misure da applicare sul territorio regionale consistenti in trattamenti insetticidi obbligatori contro il vettore della malattia Scaphoideus titanus e nell’estirpo delle piante infette;

considerato che la D.C.R. n. 442-14210 del 30 settembre 1997 prevede che al Settore Fitosanitario regionale compete, tra l’altro, il coordinamento degli interventi correlati all’attuazione della legislazione regionale, nazionale, comunitaria e internazionale nel campo fitosanitario;

visto che la lotta si basa esclusivamente sulla profilassi attuata attraverso la tempestiva estirpazione delle piante infette, i trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore e l’impiego nei reimpianti di materiale di moltiplicazione sano;

tenuto conto pertanto che i viticoltori e i vivaisti devono attuare una difesa mirata ed estirpare le piante infette allo scopo di prevenire la diffusione della malattia;

tenuto conto degli interventi già messi in atto dalla Regione Piemonte attraverso il Settore Fitosanitario per far fronte all’emergenza in oggetto, sul piano della individuazione delle aree colpite e della quantificazione del danno e per quanto riguarda gli interventi tecnici di controllo e prevenzione del fenomeno a livello vivaistico e viticolo;

tutto ciò premesso,

Il Dirigente

visti degli artt. 3 e 16 del D.lgs. n. 29/93 come modificato dal D.lgs. n. 470/93;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

determina

quanto segue:

- con riferimento all’articolo 4 del Decreto Ministeriale del 31/5/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”, sulla base dei risultati del monitoraggio realizzato sono individuate quali zone focolaio i seguenti Comuni:

Provincia di Alessandria: Acqui Terme, Alice Bel Colle, Altavilla Monferrato, Belforte Monferrato, Bistagno, Bosio, Brignano Frascata, Camagna, Camino, Capriata d’Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Casale Monferrato, Casalnoceto, Cassano Spinola, Cassine, Castelletto d’Orba, Castelletto Merli, Castelnuovo Bormida, Cella Monte, Cereseto, Conzano, Cremolino, Cuccaro, Francavilla Bisio, Frassinello  Monferrato, Fubine, Gamalero, Gavazzana, Gavi, Lerma, Lu, Masio, Molare, Momperone, Monleale, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montemarzino, Morbello, Mornese, Novi Ligure, Occimiano, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ovada, Ozzano, Parodi Ligure, Pasturana, Pozzol Groppo, Prasco, Predosa, Quargnento, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Cristoforo, San Giorgio Monferrato, Sant’Agata Fossili, Sardigliano, Serravalle Scrivia, Sezzadio, Silvano d’Orba, Strevi, Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Terruggia, Terzo, Treville, Trisobbio, Vignale Monferrato, Visone, Volpedo.

Provincia di Asti: Agliano, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Calliano, Calosso, Canelli, Cantarana, Casorzo, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castell’Alfero, Castelletto Molina, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Costigliole d’Asti, Fontanile, Grana,  Grazzano Badoglio, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Moncalvo, Mongardino, Montabone, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Nizza Monferrato, Penango, Portacomaro, Quaranti, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, Scurzolengo, Settime, Vaglio Serra, Viarigi, Vigliano d’Asti, Vinchio.

Provincia di Cuneo: Alba, Barbaresco, Barolo, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cherasco, Clavesana, Cortemilia, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Magliano Alfieri, Mango, Monchiero, Monforte d’Alba, Montà, Montaldo Roero, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Rocchetta Belbo, Roddi, Rodello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d’Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d’Alba.

- con riferimento all’articolo 5 del citato Decreto, sulla base dei risultati del monitoraggio realizzato sono individuate quali zone di insediamento i seguenti Comuni:

Provincia di Alessandria: Avolasca, Berzano di Tortona, Carbonara Scrivia, Carezzano, Casasco, Castellania, Castellar Guidobono, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Montegioco, Morsasco, Orsara Bormida, Paderna, Sarezzano, Spineto Scrivia, Tortona, Viguzzolo, Villavernia, Villaromagnano, Volpeglino.

- con riferimento all’articolo 6 del citato Decreto, sulla base dei risultati del monitoraggio realizzato sono individuate quali zone indenni particolarmente a rischio i seguenti comuni:

Provincia di Alessandria: Alfiano Natta, Bergamasco, Borgoratto, Carentino, Cassinelle, Castelletto d’Erro, Castelletto Monferrato, Cavatore, Cerrina, Coniolo, Frascaro, Gabiano, Garbagna, Gremiasco, Grognardo, Melazzo, Mombello Monferrato, Montacuto, Montechiaro d’Acqui, Murisengo, Odalengo Grande, Oviglio, Pecetto di Valenza, Pontestura, Ponti, Ponzano Monferrato, S. Salvatore Monferrato, S. Sebastiano Curone, Serralunga di Crea, Solonghello, Stazzano, Valenza, Villadeati.

- di aggiornare periodicamente con successive determinazioni le zone focolaio, le zone di insediamento e le zone indenni particolarmente a rischio al fine di poter intervenire contro la malattia in modo tempestivo;

- nelle zone focolaio e nelle zone di insediamento devono essere effettuati obbligatoriamente due trattamenti insetticidi all’anno, di cui il primo contro le neanidi ed il secondo contro gli adulti di Scaphoideus titanus. Nelle zone indenni particolarmente a rischio deve essere effettuato obbligatoriamente un trattamento insetticida all’anno. Per tali trattamenti devono essere utilizzati prodotti fitosanitari insetticidi espressamente autorizzati sulla vite contro le cicaline;

- nei campi di piante madri marze, nei campi di piante madri portainnesti e nei barbatellai devono essere effettuati obbligatoriamente tre trattamenti all’anno di cui il primo contro le neanidi. Per tali trattamenti devono essere utilizzati prodotti fitosanitari insetticidi espressamente autorizzati sulla vite contro le cicaline;

- nelle zone focolaio, come previsto dall’art. 4 del citato Decreto, ogni pianta con sintomi sospetti di Flavescenza Dorata deve essere immediatamente estirpata, senza necessità di analisi di conferma;

- nelle zone di insediamento precedentemente individuate è vivamente consigliato estirpare ogni pianta con sintomi sospetti di Flavescenza Dorata;

- deve essere tenuta registrazione dei trattamenti insetticidi effettuati per ogni appezzamento con l’indicazione della data e del prodotto fitosanitario utilizzato. La scheda di registrazione dei trattamenti insetticidi è allegata alla presente determinazione e ne fa parte integrante; per le aziende aderenti al Reg. CEE 2078/92 è sufficiente la compilazione della scheda di registrazione dei trattamenti prevista dalle norme attuative di tale regolamento.

Il Dirigente Responsabile
Luigi Balzola

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