Bollettino Ufficiale n. 30 del 26 / 07 / 2000
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Deliberazione della Giunta Regionale 17 luglio 2000, n. 8 - 458
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Villarbasse (TO). Piano
Regolatore Generale Comunale. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi dellart. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n.
56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune
di Villarbasse, in provincia di Torino, adottato con deliberazione consiliare
n. 56 in data 19.10.1998, con le modifiche e le integrazioni apportate
in sede di deliberazione consiliare n. 45 in data 22.12.1999, subordinatamente
allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali di Piano, delle
ulteriori modificazioni specificatamente riportate nellallegato documento
in data 24.5.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento,
fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice
della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992
n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa al Piano Regolatore Generale del Comune di Villarbasse,
debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 56 in data 19.10.1998, esecutiva ai sensi
di legge, con allegato:
- Tav. 1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:25000
- Tav. 2 - Previsioni di uso del suolo, in scala 1:5000
- Tav. 3 - Previsioni di uso del suolo, in scala 1:2000
- Tav. 4 - Sviluppo del Nucleo storico, in scala 1:750
- Elab.5 - Norme Tecniche di Attuazione
- Elab.6 - Relazione illustrativa
- Elab.7 - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Tav. B - Indagine consistenze edilizie, in scala 1:2000
- Tav.B1 - Indagine consistenze edilizie (territorio extra 1:2000), in
scala 1:5000
- Elab.C - Indagine consistenze edilizie
- Tav. D - Aree a servizi esistenti, in scala 1:2000
- Tav. E - Rete - fognatura - acquedotto (stato di fatto), in scala 1:2000
- Tav. F - Rete pubblica illuminazione (stato di fatto), in scala 1:2000
- Tav. G - Rete distribuzione gas metano, in scala 1:2000
- Elab. - Osservazioni controdeduzioni
- Tav.A2 - Schema geologico, in scala 1:10000
- tav.A3 - Carta delle isofreatiche, in scala 1:5000
- Tav.A4 - Carta dellacclività, in scala 1:10000
- Tav.A5 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità
allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10000
- Elab.A1a - Relazione geologico-tecnica (Circ. P.G.R. 7/LAP/1996)
- Elab.A2b - Relazione illustrativa degli elaborati cartografici (Circ.
P.G.R. 7/LAP/1996)
- deliberazione consiliare n. 45 in data 22.12.1999, esecutiva ai sensi
di legge, con allegato:
- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni regionali
- Tav. 2 - Previsioni di uso del suolo, in scala 1:5000
- Tav. 3 - Previsioni di uso del suolo, in scala 1:2000
- Tav. 4 - Sviluppo del Nucleo storico, in scala 1:750
- Elab.5 - Norme Tecniche di Attuazione
- Elab.6 - Relazione illustrativa
- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni di natura geologica (circ.
P.G.R. 7/LAP/1996)
- Tav.A5 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità
allutilizzazione urbanistica, in scala 1:10000
- Tav.A6 - Carta del reticolo idrografico superficiale, in scala 1:10000.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio
Cartografia
Tav. 2 in scala 1:5.000, Tav. 3 in scala 1:2.000
- Larea PEC5 (e la relativa viabilità di accesso) deve intendersi stralciata
e ricondotta alla destinazione agricola.
- Nellarea produttiva, si intende stralciata la denominazione PdiR 1 e
la relativa delimitazione darea, che pertanto viene ricondotta alla destinazione
D.
Tav. 2 in scala 1:2.000
- La simbologia della fascia di rispetto del torrente Sangone (L. 431/85)
riportata in cartografia si intende modificata in conformità a quella evidenziata
in legenda.
Tav. A5 scala 1:10.000
- Larea edificata ubicata tra Via Rivoli e Via Monsagnasco, attualmente
classificata in classe IIIa, deve essere ricondotta alla classe IIIb (cfr.
Planimetria allegata).
- Le porzioni di territorio a morfologia depressa caratterizzate da difficoltà
di drenaggio evidenziate nella Carta del reticolo idrografico superficiale
Elaborato A6, e classificate in classe I devono essere individuate in classe
II.
Norme Tecniche di Attuazione
Si richiamano nel complesso tutte le Osservazioni contenute nel Parere
del Settore Regionale Prevenzione del Rischio geologico, in particolare
quelle relative alle modificazioni introdotte alla Carta di sintesi della
pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica
(Elaborato A5). In proposito si dispone che, allinterno del Testo delle
Norme di Attuazione, ogni riferimento alla Carta di sintesi della pericolosità
geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica (Elaborato
A5) sia accompagnato dalla precisazione:
, così come modificata a seguito del parere del Settore Prevenzione territoriale
del Rischio Geologico (Prot. n. 4042/20.4 del 15.5.2000) ed integrata dalle
disposizioni dellart. 24 - Prescrizioni idrogeologiche delle presenti
N. di A.
Art. 8.2 - Manutenzione ordinaria
- Al 5º comma: dopo sostituzioni di parti aggiungere la parola limitate.
- Al 6º comma: dopo le opere che comportano aggiungere la parola modeste.
Art. 8.3 - Risanamento e restauro conservativo
- Al 5º comma il risanamento conservativo, aggiungere la specificazione
anche prima della frase con limpiego di materiali e tecniche diverse
____.
Art. 8.4 - Ristrutturazione edilizia
- Al 4º comma: sostituire ____ è ammessa anche la ____ con la seguente
frase ____ può essere ammessa, conformemente alla normativa specifica
delle singole aree territoriali, anche la ____.
- Sostituire il 5º comma con il seguente: La ristrutturazione edilizia
é ammessa anche qualora non si ritenga necessario conservare completamente
limpianto originario delledificio ovvero si intenda consentire lincremento
delle superfici utili ovvero il riutilizzo di volumi esistenti destinati
ad usi diversi.
Negli edifici per i quali si ammette tale tipo di ristrutturazione (riconducibile
a quella di tipo B di cui alla Circolare del PGR n. 5/SG/URB del 27/4/1984)
sono ammesse modeste modificazioni delle quote di imposta e di colmo delle
coperture, (comunque non superiori a 1 mt.), nel rispetto delle inclinazioni
e dei caratteri delle falde degli edifici limitrofi.
Il riutilizzo di volumi esistenti destinati ad usi diversi é ammesso purchè
si tratti di spazi a carattere permanente e si mantengano gli elementi
costruttivi e strutturali".
Art. 8.5 - Ristrutturazione urbanistica
- Al 2º comma: dopo ambiti soggetti a S.U.E. si intende aggiunta la seguente
frase non sono ammesse di norma nella aree NS, NA1, NA2, NA3, salvo casi
eccezionali e motivati, ai sensi della lettera d), 4º comma, art. 24 della
L.R. 56/77 e s.m.i..
Art. 13.1.1 - Nucleo del Centro Storico: NS
- Al 5º comma, 4ª alinea: sostituire demolizione con ricostruzione per
quegli edifici o porzioni di essi con gravi carenze igienico-sanitarie
o statiche. con la seguente frase: demolizione con ricostruzione delle
porzioni non originali degli edifici con gravi carenze igienico-sanitarie
o statiche opportunamente dichiarate ed accertate mediante perizia da parte
di un tecnico abilitato.
Gli interventi soggetti a P.d.R. saranno da sottoporre al parere della
Commissione Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali di cui allart.
91 bis L.R. 56/77.".
Art. 13.1.2 - Edifici vincolati
- Introdurre il seguente ulteriore trattino: - ulteriori beni vincolati
individuati cartograficamente con apposita simbologia e non citati nel
presente articolo..
Art. 13.1.3 - Aree dei nuclei di antica formazione: NA1 - NA3
- Al 5º comma, 3ª alinea: sostituire la frase: ____ (purché non originari,
di interesse storico, documentario o artistico) con la seguente: (purché
non originali e privi di interesse storico, documentario o artistico.)..
Art. 13.1.9 - Aree libere di completamento residenziale con concessione
singola
- Area CS9: la frase: I nuovi interventi ____ omissis ____ D.P.R. n. 236/88"
si intende sostituita con la seguente: I nuovi interventi residenziali
e gli allacciamenti alla fognatura comunale dovranno avvenire secondo i
disposti del D.P.R. n. 236/88 e s.m.i., del D.L. 152/99 e della Determinazione
n. 199 dell8.3.1999 della Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
della Regione Piemonte.
In particolare, gli allacciamenti alla fognatura e ledificazione dovranno
essere realizzati nella fascia di rispetto secondaria e con le caratteristiche
dei disposti sopracitati".
Art. 13.1.10 - Aree libere di completamento residenziale con S.U.E.: PEC1
- PEC6
- Al 7º comma è necessario stralciare il riferimento allarea PEC5.
Art. 13.1.11 - Bassi fabbricati
- Allultimo comma, dopo le parole fabbricati residenziali, si intendono
aggiunte le parole esistenti alla data di adozione del progetto definitivo
del PRG,.
Art. 13.2.1 - Aree e fabbricati per insediamenti produttivi esistenti:
D
- Allart. 13.2.1, paragrafo Area di riordino industriale D, dopo il
6º comma è aggiunto il seguente 7º comma: Le porzioni di territorio dellarea
industriale comprese nella classe IIIa di cui alla Carta di sintesi della
pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica",
così come modificata in sede di approvazione del PRG in conformità al Parere
del Settore Geologico Regionale prot. n. 4042/20.4 del 15.5.2000, devono
essere considerate inedificabili. Sono ammesse esclusivamente le opere
di urbanizzazione funzionali allorganizzazione dellintero comparto, coerenti
con le prescrizioni della Circolare PGR n. 7/LAP/96 e relativa Nota tecnico-esplicativa
del dicembre 1999.".
Art. 13.3 - Aree a destinazione agricola: E
- Al 2º comma, 1º alinea: sostituire serre e, per la porzione con serre
nella porzione.
Art. 14.4 - Fasce di rispetto del depuratore.
- Si dispone lo stralcio del 3º comma: In caso di ____ omissis ____ allart.
13.2.1..
Art. 14.6 - Fascia di rispetto degli impianti dellacquedotto
- Aggiungere al termine dellarticolo il seguente comma Per quanto riguarda
la fascia di rispetto del_pozzo dellacquedotto comunale (11IC) valgono
inoltre le disposizioni riportate nel D.P.R. 236/88 e s.m.i. e nella Determinazione
n. 199 dell8.3.1999 della Direzione Pianificazione delle Risorse Idriche
della Regione Piemonte Ridefinizione dellarea di salvaguardia del pozzo
dellacquedotto comunale".
Prescrizioni idrogeologiche
- Conformemente a quanto stabilito nel Parere del Settore prevenzione territoriale
del rischio geologico, viene introdotto un nuovo articolo, allinterno
del Titolo III, contenente le seguenti prescrizioni.
Art. 24 - Prescrizioni idrogeologiche
Reticolo idrografico superficiale
Nella Carta del reticolo idrografico superficiale (Elaborato A6) vengono
evidenziate situazioni di criticità legate allinadeguatezza di opere idrauliche
quali attraversamenti viari, tratti intubati, collettori fognari. Si ritiene
necessario che le problematiche evidenziate vengano risolte adeguando opportunamente
le opere idrauliche al fine di evitare intasamenti e formazioni di sovrapressioni;
a tal proposito si fanno presenti le seguenti prescrizioni.
Lungo i corsi dacqua non sarà ammessa la copertura mediante tubi o scatolari
anche di ampia sezione; le opere di attraversamento stradale dovranno essere
realizzate mediante ponti, in maniera tale che la larghezza della sezione
di deflusso non vada in alcun modo a restringere la larghezza dellalveo.
Nei casi in cui lintubamento di corsi dacqua sia già in atto (come nel
caso del rio definito in relazione Rio Anonimo nel cui bacino è stata
realizzata la zona industriale) e questo costituisca punto di criticità
idraulica, qualora non fosse possibile riportare il rio alle condizioni
naturali, le nuove edificazioni dovranno essere comunque realizzate alla
distanza della fascia di rispetto dallasse del corso dacqua come se questo
fosse a cielo aperto, a causa del rischio di intasamento degli scatolari
o tubazioni.
Tutti i corsi dacqua che drenano il territorio comunale dovranno essere
dotati di una fascia di rispetto di ampiezza non inferiore a 25 metri (in
caso di discordanza con lo studio geologico, vale la fascia più ampia)
allinterno della quale dovrà essere inibita ledificazione. Qualora ritenuto
strettamente necessario, per i corsi dacqua di origine antropica sarà
facoltà dellAmministrazione Comunale dotarsi delle opportune indagini
idrogeologiche ed idrauliche, ed attivare i necessari provvedimenti di
sistemazione e controllo degli alvei, al fine di ridurre la fascia di rispetto
ad un minimo di 15 m.. Le indagini ed i provvedimenti individuati dovranno
essere approvati ed adottati dallamministrazione stessa. Nelle aree già
urbanizzate comprese nelle fasce di rispetto dei corsi dacqua minori saranno
ammesse manutenzioni ordinarie e straordinarie, pertinenze dellesistente,
ampliamenti igienico-funzionali che non comportino creazioni di nuove entità
abitative.
Settori di territorio a morfologia depressa
La Carta del reticolo idrografico superficiale (Elaborato A6) evidenzia
la presenza di settori del territorio a morfologia depressa caratterizzati
da difficoltà di drenaggio.
Alcuni di questi settori sono stati collocati nella Carta di sintesi della
pericolosità geomorfologica e dellidoneità allutilizzazione urbanistica
(Elaborato A5) in classe I, classe non consona a porzioni di territorio
caratterizzate dalle problematiche descritte.
Si ritiene pertanto necessario declassare detti settori in classe II (ed
in particolare occorre creare una sottoclasse IIc relativa a queste problematiche
specifiche) e sospendere ledificabilità in tali aree in attesa di approfondimenti
che confermino la collocazione delle aree in classe II. Qualora gli approfondimenti
indicassero la classe III quale idonea collocazione di tali aree, sarà
necessario ricorrere a specifica variante di PRG per la definizione normativa
del regime di utilizzo dei suoli.
Ambiti acclivi
Opere di nuova realizzazione che ricadano in ambiti territoriali classificati
in classe IIa per motivi legati allacclività, devono essere accompagnate
da documentazione tecnica comprendente indagini geologiche di dettaglio
e verifiche di stabilità estese ad un intorno significativo con particolare
attenzione per la porzione di versante sovrastante il sito. Si richiamano
in tal senso le norme dettate dal D.M.L.L.PP. 11.3.1988 in merito alla
stabilità dei pendii e delle scarpate."
Tabelle di zona
- Deve essere stralciato ogni riferimento allarea PEC5.