Bollettino Ufficiale n. 25 del 21 / 06 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 12 giugno 2000, n. 33 - 204

Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di Moncalieri (TO). Revisione del Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Revisione del Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Moncalieri, in provincia di Torino, adottata e successivamente modificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 77 in data 23.7.1997, n. 38 in data 24.4.1998 e n. 72 in data 21.7.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche cartografiche e normative, specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 5.6.2000, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione costituente la Revisione del Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Moncalieri, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 77 in data 23.7.1997, integrata con deliberazione consiliare n. 38 in data 24.4.1998, entrambe esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. A - Relazione illustrativa

- Elab. B2.1.A - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Relazione di sintesi

- Tav. B2.1.B - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Planimetria del territorio comunale, in scala 1:10.000

- Elab. B2.1.C - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Censimento dei fenomeni di dissesto idrogeologico nel settore collinare.

- Tav. B2.1.D - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Planimetria del censimento dei fenomeni franosi nel settore moncalierese della collina di Torino, in scala 1:10.000

- Elab. B2.1.E - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Relazione idraulica sull’area collinare.

- Tav. B2.1.F - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Corografia sull’area collinare, zona ovest, in scala 1:5.000

- Tav. B2.1.G - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Corografia sull’area collinare, zona est, in scala 1:5.000

- Elab. B2.1.H - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Schede monografiche opere di attraversamento site nell’area collinare

- Elab. B2.1.I - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Relazione geologo-tecnica sulle principali tematiche di rischio idrogeologico della parte piana del territorio comunale

- Elab. B2.1.L - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Relazione illustrativa sulla sistemazione idraulica dei corsi d’acqua secondari della zona industriale in regione Sanda-Vadò

- Tav. B2.1.M - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Corografia della sistemazione idraulica dei corsi d’acqua secondari della zona industriale in regione Sanda-Vadò, in scala 1:25.000

- Tav. B2.1.N - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Planimetria dei bacini imbriferi gravanti sulla zona industriale in regione Sanda-Vadò, in scala 1:10.000

- Tav. B2.1.O - Studio idrogeologico di assetto del territorio comunale. Planimetria generale delle sistemazioni idrauliche dei corsi d’acqua secondari in regione Sanda-Vadò, in scala 1:5.000

-Tav. B2.2 - Carta idrografica, in scala 1:10.000

-Elab. B2.3 - Relazioni geologico-tecniche sulle principali aree di espansione urbanistica

-Elab. B2.4 - Relazioni geologico-tecniche delle fasce di rispetto di alcuni rii

-Elab. B2.5 - Relazione geologico-tecnica: carta degli allagamenti dell’areale Carpice-Preserasca-Borgo Mercato, con indicazione degli spessori d’acqua registrati nel corso dell’evento alluvionale del novembre 1994

-Elab. B2.6 - Relazione geologico-tecnica: carta degli allagamenti verso il Comune di Trofarello (Fraz. Bauducchi), con indicazione degli spessori d’acqua registrati nel corso dell’evento alluvionale del novembre 1994

-Tav. B2.7 - Carta dell’acclività della fascia collinare, zona nord, in scala 1:5.000

-Tav. B3.1 - Usi del suolo in atto, zona nord, in scala 1:5.000

-Tav. B3.2 - Usi del suolo in atto, zona sud, in scala 1:5.000

-Elab. B4 - Rilevazioni fotografiche e cartografiche ex aree Bpr

-Tav. B5.1 - Indagini e rappresentazioni cartografiche degli usi del suolo in atto a fini agricoli, forestali ed estrattivi e rilevamento cascine attive censite, zona nord, in scala 1:10.000

-Tav. B5.2 - Indagini e rappresentazioni cartografiche degli usi del suolo in atto a fini agricoli, forestali ed estrattivi e rilevamento cascine attive censite, zona sud, in scala 1:10.000

-Elab. B5.3 - Stato di fatto degli insediamenti agricoli al 1990. Schede di indagine cascine in attività

-Tav. B6.1 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.2 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.3 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.4 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.5 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.6 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.7 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Tav. B6.8 - Cartografia della Città di Moncalieri, in scala 1:5.000

-Elab. B7 - Censimento e analisi della dotazione di attrezzature scolastiche al 31.12.1994 e calcolo dei fabbisogni per la presente revisione al P.R.G.C.

-Elab. B8 - Scheda quantitativa dei dati urbani secondo il modello fornito dalla Regione Piemonte

-Tav. B9.1 - Infrastrutture primarie esistenti: fognature, zona nord, in scala 1:5.000

-Tav. B9.2 - Infrastrutture primarie esistenti: fognature, zona sud, in scala 1:5.000

-Tav. B10.1 - Infrastrutture primarie esistenti: acquedotto, zona nord, in scala 1:5.000

-Tav. B10.2 - Infrastrutture primarie esistenti: acquedotto, zona sud, in scala 1:5.000

-Tav. C1 - Planimetria sintetica del Piano, rappresentativa anche delle fasce marginali dei comuni contermini, in scala 1:25.000

-Elab. C4 - Legenda e repertorio dei servizi per le tavole di Piano

-Tav. C6.1 - Centro storico di Revigliasco: viabilità, servizi, assetto degli spazi aperti, in scala 1:1.000

-Tav. C6.2 - Centro storico di Revigliasco: tipologie d’intervento, in scala 1:1.000

- deliberazione consiliare n. 72 in data 21.7.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

-Fasc. unico - Relazione di c.d. alle osservazioni regionali; Nota dell’Avv. P. Golinelli; Schede riassuntive delle osservazioni e controdeduzioni, dalla n.°0 alla n.°28; Tabelle della capacità insediativa teorica e dei servizi urbani e generali

-Elab. - Relazione di c.d. alle osservazioni della Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione

-Tav. B1.1 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.2 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.3 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.4 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.5 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.6 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.7 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. B1.8 - Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e idoneità all’utilizzazione urbanistica, in scala 1:5.000

-Tav. C2.1 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.2 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.3 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.4 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.5 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.6 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.7 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C2.8 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:5.000

-Tav. C3.1 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.2 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.3 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.4 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.5 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.6 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.7 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.8 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.9 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.10 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.11 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.12 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.13 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.14 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.15 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.16 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.17 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.18 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.19 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.20 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.21 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.22 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.23 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.24 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.25 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.26 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.27 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.28 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.29 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.30 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.31 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.32 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.33 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.34 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.35 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.36 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.37 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.38 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.39 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.40 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.41 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.42 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.43 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.44 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.45 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.46 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.47 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.48 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.49 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.50 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.51 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.52 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Tav. C3.53 - Utilizzazione del suolo comprendente l’intero territorio comunale, in scala 1:2.000

-Elab. C4 - Legenda e repertorio dei servizi per le tavole di Piano

-Tav. C5.1 - Centro storico di Moncalieri: viabilità, servizi, assetto degli spazi aperti, in scala 1:1.000

-Tav. C5.2 - Centro storico di Moncalieri: tipologie d’intervento, in scala 1:1.000

-Elab. D1 - Norme Tecniche di Attuazione. Vol.1

-Elab. D2 - Norme Tecniche di Attuazione. Vol.2.

(omissis)

Allegato

Modificazioni introdotte “ex officio” ai sensi dell’11º comma dell’art. 15 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e s.m.i.

1. SULLA CARTOGRAFIA

Elaborati geologici

Gli elaborati allegati al parere del Settore Prevenzione territoriale del rischio geologico in data 15.3.2000, costituiti da n. 8 Tavole (da B1.1 a B1.8) recanti la dicitura “Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e della idoneità alla utilizzazione urbanistica, aggiornata con le indicazioni fornite dalla Regione Piemonte, Settore Geologico e con la trasposizione delle indicazioni relative alle pendenze della collina di Moncalieri contenute nella Tavola. A1 C Carta delle Pendenze  del PRGC approvato dalla G.R. con Deliberazione n. 61 -  26859 del 15.7.83" costituiscono parte integrante del presente documento e sono riferimento prescrittivo per l’attuazione della Revisione del P.R.G.C. sostituendo le tavole della Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica (n. 8 Tavole da B1.1 a B1.8) adottate dal Comune con D.C.C. n. 72 del 21.7.1999.

Elaborati di progetto

Aree residenziali Crs1A e Crs1B

Sulle tavole C2.6, scala 1:5.000 e C3.19, scala 1:2.000, adottate con D.C. n. 72 del 21.7.1999, la perimetrazione delle due aree Crs1A e Crs1B in località S. Bartolomeo (confinanti con il comparto Cr3), è ricondotta a quella prevista per le stesse specifiche aree, nella stesura originaria del Progetto Definitivo di Piano adottato con D.C.C. n. 77 del 23.7.1997 e D.C.C. n. 38 del 24.4.1998.

Aree di tipo Src

Le aree sotto elencate devono essere ricondotte alla destinazione e classificazione contenute nelle tavole di Piano del Progetto Definitivo, adottato con D.C.C. n. 77 del 23.7.1997 e D.C.C. n. 38 del 24.4.1998:

- sulle tavole C2.1 scala 1:5.000 e C3.9, scala 1:2.000, l’area Src interna all’area Sr (n. 4) del distretto DR1, si intende ricondotta nella classe Sr (n. 4);

- sulle tavole C2.1 scala 1:5.000 e C3.10 scala 1:2.000, l’area Src nell’ambito di trasformazione Tcr2 (n. 14), viene ricompresa in tale classe;

- l’area Src del distretto DT, adiacente alle aree di tipo Tel, viene riportata alla originaria destinazione Sp.

Aree ospedaliere di tipo privato Fhp

Sulle tavole C 2.6, scala 1:5.000 e C 3.18, scala 1:2.000, l’area Fhp in strada Visone (inserita in sede controdeduttiva) è stralciata e ricondotta all’originaria classificazione in ambito Av di interesse ambientale.

2. SULLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Art. 7, comma 5

Il comma 5 si intende cosi modificato, dalle parole “Fatte salve le specifiche indicazioni ....” fino alle parole “.... 50% del totale per parcheggi.)”:

“Fatte salve le specifiche indicazioni quantitative contenute nella normativa di ogni singola zona, la localizzazione delle aree a servizi come individuata nelle tavole di piano potrà essere variata con le procedure previste dalla L.U.R..

Sarà inoltre facoltà dell’Amministrazione, nei casi previsti dalle schede di zona, valutare la possibilità di monetizzare parte dei servizi purché risulti garantita la dotazione minima di standard, valutata a livello di distretto urbanistico e siano reperiti nelle aree di intervento rispettivamente: 10 mq/ab di verde e parcheggi per la residenza, 2/5 del totale per verde e parcheggi per l’industria e l’artigianato, 50% del totale per i parcheggi per la destinazione direzionale e commerciale.".

Art. 7, comma 13

- Al secondo periodo del comma 13, la dizione “Per nuove concessioni o cambi di destinazione d’uso” si intende sostituita con: “Per nuove concessioni inerenti a cambi di destinazioni d’uso”.

- Si intende stralciata allo stesso comma la frase “ ... ad esclusione del solo centro storico di Moncalieri ..”.

- Dopo le parole “ ... logisticamente compatibili.” aggiungere la seguente frase: “Dovranno essere in ogni caso rispettate le prescrizioni della L.R. 28/99 e della D.C.R. 29.10.1999 n. 563-13414, nonché delle relative modifiche dell’art. 21 della L.U.R.”.

Art. 12, comma 1

Al fondo del comma si intende aggiunta la seguente dizione “, se non in attuazione delle previsioni di piano.”.

Art. 12, comma 2

Al termine del comma 2 si intende aggiunta la precisazione “e senza variazioni di destinazione d’uso, se non in attuazione delle previsioni di piano.”.

Art. 14, comma 1

Al fondo del primo comma dopo le parole “utilizzazione urbanistica (tavole B1)” si intendono aggiunte le parole: “così come modificato in sede di approvazione del PRG.”.

Art. 14, comma 1, lett. A)

- All’inizio del paragrafo contrassegnato dalla lettera A), prima delle parole “I territori delimitati dalle fasce ...” si intende aggiunta la seguente specificazione “In merito alla delimitazione delle fasce fluviali del Fiume Po e dei torrenti Sangone, Chisola e Banna, indipendentemente dalle indicazioni grafiche delle tavole di piano, si intendono vigenti le perimetrazioni delle fasce nonché le norme di salvaguardia contenute nel progetto di PAI, adottato dall’Autorità di Bacino con deliberazione n. 1/99 del 11.5.1999.”.

- Al termine del terzo punto dopo le parole “... che possono aver luogo nelle fasce.”, aggiungere il seguente periodo “ All’interno del centro edificato si applicano le disposizioni del secondo comma dell’art. 39 delle N. di A. del Progetto di PAI.”.

- Alla lettera A), nel paragrafo relativo agli ambiti in Fascia B, al secondo punto, dopo le parole “ristrutturazione edilizia”, si aggiungono le parole “interessanti gli edifici residenziali,”;

- di seguito, la parola “potenziale” è sostituita da “contestuale”;

- dopo il secondo punto, dopo le parole “... dismissione di questi ultimi.” si intende aggiunto un terzo punto con il seguente testo “ interventi di adeguamento igienico-funzionale degli edifici esistenti, ove necessario, per il rispetto della legislazione in vigore anche in materia di sicurezza del lavoro connessi ad esigenze delle attività e degli usi in atto.

Art. 14, comma 1, lett. D

Al punto 3), dopo le parole “... deflusso delle acque” si intendono aggiunte le parole “, nei limiti di quanto previsto al punto 6. della Nota Tecnica Esplicativa del dicembre 1999 alla Circolare 7/LAP del 1996.”.

Art. 14, comma 1, lett. E

Dopo le parole “.... con le seguenti prescrizioni:” si intende aggiunto “nei limiti di quanto previsto al punto 7. della Nota Tecnica Esplicativa del dicembre 1999 alla Circolare 7/LAP del 1996.”.

Art. 17, lettera B), punto 1) Dopo le parole “verifiche geognostiche”’ si aggiunga “estese all’intera area di intervento”.

Art. 17, lettera B), punto 3)

- Dopo le parole “... Tecnici di Prevenzione” si intende aggiunto “e all’approvazione della relativa variante di PRG per l’area collinare,”.

- Dopo le parole “elaborato B 2.7", sono aggiunte le seguenti parole ”e delle tavole da B.1.1. a B.1.8, come modificate in sede di approvazione del presente PRG".

Art. 17, lettera D)

- dopo le parole “minimizzazione o messa in sicurezza di dette aree” si intende aggiunto “ed effettuato il loro collaudo”.

- il punto a1) si intende così riformulato:

“a1) nei settori collinari con pendenza superiore al 25% e ricadenti in classe 2 della Carta di Sintesi di cui, alle tavole da B 1.1 a B 1.4, come modificate in sede di approvazione del presente PRG, viene temporaneamente sospesa l’edificabilità, che viene subordinata all’approntamento e all’attuazione di un mirato programma complessivo di indagini geologiche e geognostiche di dettaglio.

Attuazione del programma: previsto a partire dal settembre 1999 e della durata stimata di mesi 12.

A seguito di tali indagini dovrà essere predisposta la cartografia di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità all’utilizzazione urbanistica, modificata sulla scorta dei dati delle indagini di dettaglio e redatta ai sensi della circolare 7/LAP e della relativa Nota Tecnica Esplicativa, con stralcio delle aree di classe 2 da riclassificare in classe 3. Essa verrà sottoposta ad uno specifico parere della Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione, allo scopo di adottare una variante allo strumento urbanistico per l’area collinare, per l’attuazione delle specifiche prescrizioni di ordine geologico ed urbanistico.

Nel corso degli approfondimenti geologici è opportuna la definizione di quegli ambiti territoriali ricadenti nelle classi 3b nei quali, date le caratteristiche di pericolosità, non potranno comunque essere attuati nuovi interventi anche a seguito della realizzazione degli interventi di riassetto a carattere territoriale.

Indipendentemente dai risultati ottenuti dagli studi di approfondimento, si ritiene comunque problematica e da evitare l’edificazione in settori collinari caratterizzati da pendenze superiori a 35".

- il punto b) “aree di pianura”, secondo capoverso dopo le parole “nei settori borgo Mercato” si intendono stralciate le parole “e Bauducchi”;

- al fondo di tale capoverso si intende aggiunto il seguente periodo “I nuovi interventi nella Borgata Bauducchi potranno essere realizzati solo a seguito del completamento e del collaudo dell’argine previsto lungo il Rio Valle Sauglio - Tepice e dell’adeguamento della sezione di deflusso del rio stesso al di sotto della S.S. 393. Per ulteriori specificazioni in merito alle indagini da eseguire in caso di redazione dei SUE si rimanda all’art. 28.3.2 delle presenti NTA.”.

- Si intende stralciato il quarto capoverso dalle parole “In borgata Palera...” alle parole “le sponde quale fascia di rispetto.”.

Art. 21, punto 4.3

Il punto 4.3 si intende cosi sostituito: “Sarà possibile realizzare il sottotetto abitabile, oltre il numero di piani consentito, nei soli casi in cui la norma di zona lo preveda, fermo restando la possibilità di realizzare sottotetti abitabili qualora venga rispettato il limite massimo di altezza determinata come al precedente punto 4.1, nonché vengano rispettati gli indici di zona compresa la volumetria massima assentibile; in questo caso concorrerà alla determinazione dell’altezza massima anche l’altezza media del sottotetto calcolata dall’intradosso del solaio piano sottostante fino all’intradosso del solaio di copertura, anche non piano, del sottotetto stesso.”.

Art. 21, punto 4.4

Al fondo del punto 4.4 si aggiunga la seguente dizione: “, se non corrispondenti a spazi abitabili.”

Art. 21, punto 4.5

Al termine si intende aggiunto solo se espressamente previsti dalle schede di zona".

Art. 28.1.1, Normativa particolare, comma 4, lett. C)

Si intende sostituita con “Negli edifici per i quali è prevista la ristrutturazione edilizia.

Gli interventi di demolizione e ricostruzione, purché non si superi la superficie lorda di solaio preesistente, sono ammessi esclusivamente per gli edifici appartenenti alla classe tipologica 10, della tavola C 5.2 (centro storico di Moncalieri) e per la classe tipologica 6, della tavola C 6.2 (centro storico di Revigliasco).

Art. 28.1.1, Normativa particolare, comma 9

Il comma 9 si intende così riscritto “Il centro storico, di Revigliasco potrà essere assoggettato a Piano di Recupero di tipo pubblico esteso all’intera area o parte della stessa con previsione di interventi di ristrutturazione urbanistica da attuare esclusivamente con interventi di tipo pubblico e nei limiti di cui al successivo comma 13. In caso di sostituzione edilizia o di ristrutturazione urbanistica sarà consentito il solo recupero delle volumetrie esistenti. Il ricorso a tale strumento unitario è teso ad assicurare il coordinamento dei sopra descritti interventi e a garantire la connessione ed integrazione del tessuto esistente in rapporto alle nuove previsioni, nonché a favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto delle forme e dei materiali che dovranno essere coerenti con l’ambiente circostante e a ridurre la presenza di organismi edilizi in contrasto con le tipologie ed il tessuto caratteristico del centro storico.

Art. 28.1.1, Normativa particolare, comma 13

Il comma 13 si intende così riformulato: “In fase attuativa di P.R.G.C., il Comune potrà individuare ambiti di ristrutturazione urbanistica da sottoporre a P.d.R. riguardanti edifici appartenenti alle classi tipologiche 7 e 10, della tavola C 5.2 per il centro storico di Moncalieri e alle classi tipologiche 3 e 6, della tavola C 6.2 del centro storico di Revigliasco. La ristrutturazione urbanistica avverrà in presenza di variante specifica di P.R.G.C., nel rispetto delle presenti N.T.A., di quanto previsto nelle Tav. C 5.2 e C. 6.2 e delle prescrizioni e modalità di intervento dell’art. 24 della L.U.R. Il ricorso a tale tipo di intervento dovrà essere motivato da ragioni di interesse pubblico e dovrà avvenire con esclusivo recupero delle volumetrie esistenti, con particolare attenzione all’inserimento nel tessuto edilizio esistente e al mantenimento della continuità edilizia delle cortine edificate.

Art. 28.1.1, Normativa particolare, comma 14

Al comma 14, si intende stralciata la dizione “con riferimento alle Tavv. C5 e C6 e ad esclusione delle tipologie 7 e 10,”.

Art. 28.1.3.2, Normativa particolare

Si intende aggiunto il seguente comma 2: “L’intervento di demolizione e ricostruzione dei rustici è consentito, nel rispetto delle volumetrie esistenti e nel rispetto di quanto previsto dall’art. 30 delle presenti norme, solo per motivi statici asseverati da apposita perizia.”.

Art 28.2.5, Normativa particolare, commi 3 e 4

I testi di tali commi si intendono stralciati e sostituiti dai seguenti:

“3 - Nelle Borgate di Bauducchi e Tetti Sapini, per gli edifici di nuova costruzione non potranno essere realizzati nuovi piani interrati o seminterrati;

La tipologia degli edifici non dovrà prevedere al piano terreno destinazioni d’uso o attività che contemplino la permanenza continuativa di persone.

La tipologia dovrà inoltre risultare tale da non impedire il deflusso della piena di riferimento come risultante da apposita relazione idraulica.

4 -   Nelle Borgate Bauducchi e Tetti Sapini, la realizzazione di autorimesse fuori terra, da localizzarsi prioritariamente al piano terreno dei fabbricati, potrà avvenire oltre i limiti stabiliti dagli indici di edificabilità territoriale e fondiaria nel limiti di 1 mq. ogni 10 mc. edificati.".

Art. 28.3.2, Normativa particolare, commi 8 e 9

I testi di tali commi si intendono stralciati e sostituiti dai seguenti:

“8 - Nelle Borgate di Bauducchi e Tetti Sapini, per gli edifici di nuova costruzione non potranno essere realizzati nuovi piani interrati o seminterrati;

La tipologia degli edifici non dovrà prevedere al piano terreno destinazioni d’uso o attività che contemplino la permanenza continuativa di persone.

La tipologia dovrà inoltre risultare tale da non impedire il deflusso della piena di riferimento come risultante da apposita relazione idraulica.

9 - Nelle Borgate Bauducchi e Tetti Sapini, la realizzazione di autorimesse fuori terra, da localizzarsi prioritariamente al piano terreno dei fabbricati, potrà avvenire oltre i limiti stabiliti dagli indici di edificabilità territoriale e fondiaria nei limiti di 1 mq. ogni 10 mc. edificati.".

Art. 28.3.2, Normativa particolare

Si intende aggiunto il seguente comma 10:

“I nuovi interventi nella Borgata Bauducchi potranno essere realizzati solo a seguito del completamento e del collaudo dell’argine previsto lungo il Rio Valle Sauglio - Tepice e dell’adeguamento della sezione di deflusso del rio stesso al di sotto della S.S. 393.

Inoltre gli elaborati dei SUE dovranno contenere una specifica relazione idrogeologica che attesti la compatibilità dal punto di vista idraulico, al fine di non aggravare le situazioni di pericolosità per il contesto edificato esistente. Ingenti nuovi interventi edilizi potrebbero infatti limitare l’area di espansione di eventuali piene, nel caso in cui le opere di sistemazione previste si rivelassero insufficienti, e determinare innalzamenti anomali del livello idrico tali da provocare maggiori danni nelle aree adiacenti attualmente edificate.".

Art. 28.3.3, Modalità di attuazione

Dopo le parole “concessione singola” si intende aggiunta la dizione “, SUE o concessione convenzionata”.

Art. 28.3.3, Normativa particolare, comma 1

Al fondo del comma 1 si intende aggiunto il seguente periodo"; la viabilità di accesso ai lotti dovrà garantire adeguati spazi di manovra esterni all’area di pertinenza.

Nel caso in cui l’area di intervento (costituita anche da più lotti contigui edificabili) risulti superiore a 5000 mq., l’attuazione sarà subordinata alla redazione di SUE o a concessione convenzionata ex art. 49, comma 5 della L.R. 56/77 e s.m.i. che stabiliranno le quantità di standard, in base all’art. 7 delle presenti norme, finalizzate al reperimento in loco degli spazi per il parcheggio pubblico e relativi spazi di manovra.".

Art. 28.3.4, Normativa particolare, comma 4

Dopo le parole “zona verde”, si intende aggiunta la seguente dizione estesa per lo meno all’intera fascia di rispetto del rio che delimita il confine dell’area,".

Art. 28.3.5, Normativa particolare, comma 6;

Alla fine del comma, si intendono aggiunte le seguenti prescrizioni:

“Gli interventi non dovranno alterare in modo sensibile la conformazione naturale del terreno e i caratteri della vegetazione che dovrà essere conservata o ripristinata a garanzia di continuità delle specie vegetali presenti nell’ambito considerato e lungo il percorso collinare interessato dall’intervento.

L’edificazione è subordinata ad uno studio geologico di dettaglio  esteso ad un ambito significativo  che tenga conto delle porzioni classificate in classe IIIa, individuate all’interno dell’area nella Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica

Art. 28.3.6, Normativa particolare, comma 4

Il comma 4 si intende così riformulato “La collocazione dei servizi così come riportata in cartografia potrà essere modificata in sede di SUE in modo marginale e prioritariamente dovrà essere confermata la localizzazione lungo la viabilità principale di accesso.

Art. 28.3.6, Normativa particolare

Si aggiunga quale ultimo, il seguente comma 8: “Nelle aree Crs1A e Crs1B, per le quali valgono le disposizioni del presente articolo, la zona a servizi corrispondente al 60% della superficie territoriale, dovrà essere reperita all’interno dell’area d’intervento o in alternativa, in altra zona limitrofa purché dotata di opportuna viabilità di accesso. Tali aspetti dovranno essere disciplinati all’interno della convenzione del SUE.

Art. 28.4.1, Modalità di attuazione

Alla voce “Modalità di attuazione” le parole “concessione convenzionata (art. 49, 5º comma L.U.R.)” si intendono stralciate e sostituite da “S.U.E.

Art. 28.4.1, Normativa particolare

Si aggiunga il seguente testo quale comma 8: “Per l’area Bpr1interna al DR1 e compresa tra i due tronchi ferroviari, la residenza non potrà superare il 40% dell’edificabilità ammessa”.

Art. 28.5.1, Normativa particolare, comma 5

Al fondo del comma 5 si intende aggiunta la seguente frase: “La destinazione I4 potrà essere ammessa previo studio di inserimento ambientale e nell’ambito di una programmazione comunale dei siti destinati a tali attività.”.

Art. 28.5.1, Normativa particolare, comma 6

Dopo le parole “edilizia” si intende aggiunta la dizione “compreso il cambio di destinazione d’uso che presuppone rilascio della concessione,”.

Art. 28.5.2, Usi previsti

Alla voce “usi previsti” si intendono stralciate le sigle “R1, LP2, LP3" e si intende inserita la sigla ”P1".

Art. 28.5.2, Normativa particolare

- Si intendono stralciati i commi 5, 6 e 7.

Art. 28.6.1, Usi previsti

Alla voce “usi previsti” si intendono stralciate le sigle “R2, LP2, LP3".

Art. 28.6.1, Normativa particolare

Si intende inserito il comma 9 con il seguente testo “In sede attuativa l’Amministrazione Comunale provvederà ad indirizzare una corretta distribuzione e quantificazione delle destinazioni d’uso, tenuto conto della vocazione precipuamente produttiva dell’intera zona Cp1".

Art. 28.8.1, Usi previsti

Alla voce “Usi previsti” si stralcino le sigle “LP2, LP3".

Art. 28.8.1, Normativa particolare, comma 1

Al comma 1 dopo le parole “Tavole di Piano” si intende aggiunta la specificazione “(Tr e FV2*)”.

Art. 28.8.1, Normativa particolare, comma 5

- Alla prima riga dopo la parola “nell’area” si intende aggiunta la sigla “Tr”.

- Il comma 5 si intende inoltre integrato aggiungendo dopo le parole “incompatibili con il Piano d’Area” la dizione “sotto il profilo della tutela ambientale oltre che della fruibilità e percezione dell’area a parco.”.

- Sempre al comma 5 dopo le parole “ambiti omogenei” si intende aggiunta la dizione “purché esterni all’area Fv2* e compatibili con le destinazioni di zona,”.

Art. 28.8.1, Normativa particolare, comma 6

- Al comma 6 dopo la dizione “Corso Trieste” si intende aggiunta la frase “lungo i confini delle zone Tr e FV2*”;

- Dopo le parole “area di intervento” si aggiunga la sigla “Tr”.

Art. 28.9.1 Te1

Ad eccezione del titolo, il testo di tale articolo si intende integralmente sostituito dal seguente:

“Le destinazioni previste per tale area comportano variazioni rispetto alle indicazioni del PTO del Po. L’articolo. 1.1.5 delle Norme di Attuazione del PTO del Po, disciplinando il recepimento degli obiettivi e delle opzioni di fondo e degli indirizzi del PTO da parte degli strumenti urbanistici comunali, ammette la possibilità di pervenire, in sede di redazione del P.R.G., a soluzioni anche parzialmente diverse da quelle proposte a condizione che:

a) si rispettino le finalità e gli obiettivi e le opzioni di fondo del PTO ex art. 1.3 e 1.4 delle N.d.A.;

b) si salvaguardino le risorse e le aree protette o comunque di particolare pregio indicate dal Piano;

c) si motivino adeguatamente le modifiche proposte, anche alla luce di opportuni approfondimenti analitici e valutativi.

Pertanto la conferma delle destinazioni previste è subordinata alla predisposizione degli approfondimenti sopra richiamati ed alla redazione di uno Strumento urbanistico esecutivo di iniziativa pubblica (in variante al PRG ed esteso all’intero ambito comprendente le aree Te1, Te1* e Te1**, da sottoporre a studio di verifica di compatibilità ambientale ex art. 4.2 comma 4 delle N. di A. del PTO). Tale strumento esecutivo, nel riorganizzare l’intero assetto urbanistico in funzione degli obiettivi del PTO, deve soddisfare le seguenti finalità:

- assicurare la continuità delle aree a parco lungo la sponda del Sangone;

- pervenire ad un corretto inserimento ambientale del fronte edificato che si affaccia sul Sangone, verificandone la progettazione anche in funzione della visuale dal fiume e dall’area delle Vallere;

- garantire la accessibilità per la fruizione, anche visiva, delle retrostanti aree a parco attraverso la previsione di opportune aree a servizi pubblici, specificamente individuate a tale scopo e la distribuzione dei volumi sull’area in modo da favorire la percezione visiva del parco;

- assicurare la tutela paesaggistico-ambientale, anche contenendo le altezze massime consentite.

Sotto il profilo urbanistico si dovrà in primo luogo garantire un’accessibilità viaria proporzionata alla portata delle trasformazioni previste ed al tipo di arteria su cui gravita l’area; lo strumento urbanistico dovrà pertanto prevedere un’adeguata configurazione urbana dell’intero ambito (connessioni viarie interne, formazione di piazze, qualità degli spazi pubblici, sistemazioni a verde, ecc.), attraverso il disegno di un nuovo assetto dell’intero ambito e la definizione di idonei parametri edilizi.

In assenza di detto strumento per le aree in oggetto saranno consentiti solo interventi manutentivi dell’esistente.".

Art. 28.9.2 Te1*

Ad eccezione del titolo, il testo di tale articolo si intende integralmente sostituito con il testo riportato all’art. 28.9.1 relativo alle aree Te1.

Art. 28.9.2bis Te1**

Ad eccezione del titolo, il testo di tale articolo si intende integralmente sostituito con il testo riportato all’art. 28.9.1 relativo alle aree Te1.

Art. 28.10.5, Normativa particolare, comma 1

Al comma 1 la parola “dovrà” si intende sostituita con “potrà”.

Art. 28.10.5, Normativa particolare

Al termine dell’articolo si intende aggiunto il seguente 8º comma:

“Per la porzione di area Tcr2 (14) del DR1, individuata come area Src negli elaborati allegati alla DCC n. 72 del 21.7.1999 di controdeduzione alle osservazioni regionali, valgono le seguenti prescrizioni.

Per tale area, le modalità esecutive, i soggetti titolati all’attivazione dei servizi, ed i rapporti tra la pubblica amministrazione e gli eventuali soggetti privati, sono definiti da apposite convenzioni al fine di regolare l’uso pubblico delle strutture, in coerenza con le disposizioni generali e le destinazioni d’uso ammesse dalle N. di A. per l’area Tcr2.

Su tali principi devono essere verificate e, se del caso, modificate le eventuali convenzioni già sottoscritte, anche per quanto riguarda la legittimità delle opere realizzate".

Art. 28.10.6, Modalità di attuazione

Le parole “concessione convenzionata (art. 49, 5º comma L.U.R.)” si intendono sostituite dalla dizione “S.U.E.”.

Art. 28.10.6, Normativa particolare, comma 1

Al comma 1 si intende aggiunta la dizione “o S.U.E.” dopo la parola “Integrato”.

Art. 28.11.1, Normativa particolare, comma 5

Si intende stralciato il comma 5.

Art. 28.12.1, Normativa particolare

Al fondo dell’articolo si intende aggiunto il seguente comma 12:

“Per la porzione di area Sr (4) del DR1, individuata come area Src negli elaborati allegati alla DCC n. 72 del 21.7.1999 di controdeduzione alle osservazioni regionali, valgono le seguenti prescrizioni.

Per tale area, le modalità esecutive, i soggetti titolati all’attivazione dei servizi, ed i rapporti tra la pubblica amministrazione e gli eventuali soggetti privati, sono definiti da apposite convenzioni al fine di regolare l’uso pubblico delle strutture, in coerenza con le disposizioni generali e le destinazioni d’uso ammesse dalle N. di A. per le aree Sr.

Su tali principi devono essere verificate e, se del caso, modificate le eventuali convenzioni già sottoscritte, anche per quanto riguarda la legittimità delle opere realizzate".

Art. 28.12.2, Normativa particolare, comma 1

Al fondo del comma 1 si intende aggiunta la seguente frase: “Le attività ricettive assentite dovranno avere finalità e caratteri compatibili con il regime pubblico dell’area.”.

Art. 28.12.2, Normativa particolare, comma 2

Il comma 2 è così sostituito: “L’altezza massima degli edifici sarà m. 7,5.”

Art. 28.12.2, Normativa particolare, comma 4

Al comma 4 la cifra “6.000" è sostituita da ”2.000".

Art. 28.12.4, Normativa particolare, Usi previsti

Alla voce “usi previsti” si intende stralciata la sigla “T4".

Art. 28.12.4, Normativa particolare, comma 2

La sigla “T4" si intende stralciata dal comma 2.

Art. 28.12.4, Normativa particolare

Al fondo dell’articolo si intende aggiunto il seguente comma:

“Per l’area Sp del distretto DT adiacente alle aree di tipo Te1, individuata come area Src negli elaborati allegati alla DCC n. 72 del 21.7.1999 di controdeduzione alle osservazioni regionali, valgono le seguenti prescrizioni.

Per tale area, le modalità esecutive, i soggetti titolati all’attivazione dei servizi, ed i rapporti tra la pubblica amministrazione e gli eventuali soggetti privati, sono definiti da apposite convenzioni al fine di regolare l’uso pubblico delle strutture, in coerenza con le disposizioni generali e le destinazioni d’uso ammesse dalle N. di A. per le aree Sp.

Su tali principi devono essere verificate e, se del caso, modificate le eventuali convenzioni già sottoscritte, anche per quanto riguarda la legittimità delle opere realizzate".

Art. 28.13.1bis, Normativa particolare, comma 6

Si intende aggiunto il comma 6 con il seguente testo “Per quanto riguarda le problematiche geologiche e di acclività, si rimanda alle prescrizioni relative all’ambito collinare”.

Art. 28.13.2

Al termine dell’articolo si intende aggiunto il seguente ultimo comma “In merito ai percorsi di fruizione, storici ed ecologici previsti dal PTO del Po, pur in assenza di una loro specifica individuazione sulle cartografie di PRG, si dovranno rispettare le indicazioni delle tavole e della normativa del PTO, anche riguardo alla definizione dimensionale delle relative fasce di rispetto. Per i percorsi storici e di fruizione la fascia di rispetto, ai sensi dell’art. 3.7.4 commi 2 e 3 delle N. di A. del PTO del Po, è fissata in metri 50.”.

Art. 28.13.4, Normativa particolare

Si intende aggiunto il 4º ed ultimo comma con il seguente testo: “La maggior parte dell’area Fhp situata in ambito collinare prossimo al confine con il Comune di Pecetto è individuata in classe 3A ai sensi della circolare P.G.R. 7/L4P del 1996; si precisa che tali ambiti sono da considerarsi inedificabili.”.

Art. 28.13.6

Al fondo dell’articolo si intende aggiunta la seguente prescrizione: “In assenza di specifica variante di PRG ex art. 17 della L.U.R. che definisca i parametri edilizi, gli interventi previsti non potranno comportare incrementi volumetrici superiori al 20%.”.





Stante le notevoli dimensioni degli elaborati grafici (B1.1, B1.2, B1.3, B1.4, B1.5, B1.6, B1.7 e B1.8) i medesimi sono stati riprodotti fuori scala frazionandoli in più parti secondo lo schema sottoriportato (Ndr)

Chi fosse interessato alle cartine allegate, che per notevole occupazione non č stato possibile pubblicare sul sito, puņ contattare la redazione al n. 0114323994