Bollettino Ufficiale n. 24 del 14 / 06 / 2000

Torna al Sommario Indice Sistematico

 

Deliberazione della Giunta Regionale 24 maggio 2000, n. 32 - 73

Disciplina, svolgimento e termine di completamento delle Conferenze di Servizi ex art. 17, 6^ comma della L.R. 5.12.1977, n. 56 e s.m.i., relativamente alle varianti obbligatorie di adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, approvato con D.P.C.M. del 24.7.1998

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di disciplinare lo svolgimento ed il termine di completamento delle Conferenze di Servizi di cui all’art. 17, 6° comma della L.R. 5.12.1977, n. 56 e s.m.i., relativamente alle varianti obbligatorie di adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, approvato con D.P.C.M. del 24.7.1998;

2) di approvare quindi l’Allegato 1 contenente le modalità ed i criteri necessari a disciplinare lo svolgimento ed il termine di completamento delle Conferenze di Servizi di cui all’art. 17, 6° comma della L.R. 5.12.1977, n. 56 e s.m.i., relativamente alle varianti obbligatorie di adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, approvato con D.P.C.M. del 24.07.1998, quale parte integrante della presente deliberazione;

3) di delegare il Direttore della Pianificazione e Gestione Urbanistica, o in sua vece, il Referente d’Area Territoriale competente, per l’indizione di tali conferenze.

(omissis)

Allegato 1

Modalità e criteri di svolgimento e termine di completamento della Conferenza di Servizi di cui all’art. 17, comma 6 della L.R. 56/77 e s.m.i., in riferimento alle varianti obbligatorie di adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, approvato con D.P.C.M. del 24.7.1998 pubblicato su G.U. n. 262 del 9.11.1998.

Ai sensi dell’art. 17, 6º comma della L.R. 56/77 e s.m.i. e nei casi previsti dalla circolare del Presidente della Giunta Regionale n. 8/PET del 8.7.99, l’adeguamento al P.S.F.F. avviene attraverso l’indizione di apposite Conferenze di Servizi.

- Attivazione della procedura

Il Comune elabora la “proposta di variante obbligatoria di adeguamento al P.S.F.F.” adottata dal Consiglio Comunale e la trasmette alla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, in corso Bolzano 44, con i seguenti elaborati in duplice copia:

- planimetrie di P.R.G. contenenti l’individuazione delle fasce A, B e C di cui al P.S.F.F., ed eventuali modifiche, nei limiti previsti dalla circolare regionale, sia in termini di previsioni urbanistiche, sia in termini di assestamento dei limiti delle fasce ai fini di farle coincidere con elementi fisici rilevabili alla scala di dettaglio, da riportare altresì sulla Carta Tecnica Regionale (CTR) in scala 1:10.000;

- integrazioni del testo delle N.T.A., contenenti la disciplina delle fasce fluviali e delle eventuali modifiche delle previsioni urbanistiche di cui al precedente capoverso;

- indagine geomorfologica ed idraulica sia nel caso in cui il Comune intenda modificare i limiti delle fasce A, B e C in funzione di elementi fisici rilevabili alla scala di maggior dettaglio della cartografia del piano regolatore, sia qualora intenda definire una disciplina normativa specifica, in relazione alle caratteristiche locali, anche  per la fascia C;

- certificazione degli eventuali vincoli esistenti.

Il Settore Verifica ed Approvazione Strumenti Urbanistici accerta la regolarità degli atti trasmessi dal Comune sotto il profilo formale ed amministrativo e provvede a richiedere, se del caso, le eventuali integrazioni.

Conclusa la fase di accertamento della regolarità e di eventuale perfezionamento degli atti, tale Settore fa pervenire la documentazione acquisita al Direttore che, in qualità di Responsabile del Procedimento, avvia il procedimento mediante avviso pubblicato sul B.U.R.

Ad avvenuto avvio del procedimento, esso può essere interrotto una sola volta qualora la documentazione risulti insufficiente sotto il profilo tecnico (a giudizio del Responsabile o della Conferenza): in tal caso i termini sono sospesi e ricominciano a decorrere dall’arrivo degli atti mancanti.

- Procedura di approvazione

Entro trenta giorni dalla data di avvio il Responsabile del Procedimento provvede a convocare la prima riunione della Conferenza con le Direzioni regionali e gli eventuali Enti interessati all’espressione del parere e con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale proponente la variante.

La nota di convocazione della prima riunione della Conferenza contiene l’indicazione del numero di copie degli elaborati che il Comune dovrà presentare in tale sede, per la distribuzione ai soggetti interessati all’espressione del parere.

Nel corso della prima riunione vengono fissati i termini per la presentazione dei pareri di competenza e le date delle successive riunioni, all’interno delle quali sarà espresso il parere vincolante della Conferenza.

I lavori della Conferenza devono concludersi entro 60 giorni dalla data di convocazione della prima riunione.

Di ciascuna riunione viene stilato un verbale sottoscritto da tutti i componenti.

Nei successivi 15 giorni, fatti salvi i disposti dell’art. 14 della L. 241/90, il Responsabile del Procedimento redige la determinazione contenente il parere vincolante espresso dalla Conferenza, che verrà trasmesso al Comune.

In sede di conferenza vengono inoltre stabilite le modalità relative all’approvazione della variante secondo le seguenti procedure.

1. Nel caso in cui l’adeguamento non preveda nuove zonizzazioni o cambi di destinazioni d’uso rispetto al P.R.G. vigente, ovvero nel caso in cui le modifiche normative e cartografiche riguardino il solo recepimento delle prescrizioni del P.S.F.F., il Comune ratifica il parere della Conferenza di Servizi  rielaborando, se del caso, la proposta di variante ed approvando in Consiglio Comunale la “variante obbligatoria di adeguamento al P.S.F.F.”.

La variante così approvata è pubblicata all’Albo Pretorio e la relativa documentazione è contestualmente trasmessa alla Regione per memoria.

2. Nel caso in cui l’adeguamento al P.S.F.F. preveda la rilocalizzazione di insediamenti mediante il cambio di destinazione  d’uso di zone di piano (con i limiti stabiliti dalla circolare n. 8/PET del 8.7.99) o eventuali sostanziali variazioni delle fasce, il Comune entro trenta giorni ratifica il parere della Conferenza di Servizi rielaborando, se del caso, la “proposta di variante obbligatoria di  adeguamento al P.S.F.F.” ed adottando in Consiglio Comunale il “progetto preliminare di variante obbligatoria di adeguamento al P.S.F.F.”.

La variante così adottata è pubblicata per trenta giorni all’Albo Pretorio, durante i quali chiunque può prenderne visione e presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.

Decorso tale termine il Consiglio Comunale approva la “variante obbligatoria di adeguamento al P.S.F.F.”, motivando l’accoglimento o il rigetto delle osservazioni e delle proposte presentate, tenendo conto che le eventuali modifiche non possono porsi in contrasto con le risoluzioni vincolanti della Conferenza.

La variante così approvata è pubblicata all’Albo Pretorio e la relativa documentazione è contestualmente trasmessa alla Regione per memoria.

In entrambi i casi la stesura finale della Variante dovrà contenere l’aggiornamento cartografico e normativo degli elaborati di P.R.G. interessati dall’adeguamento al P.S.F.F.

- Individuazione del Responsabile del Procedimento

Il Responsabile del Procedimento è individuato nel Direttore Regionale della Pianificazione e Gestione Urbanistica o in sua vece nel Referente d’Area Territoriale competente.

Il compito del Responsabile del Procedimento è di attivare e seguire la procedura in base alla richiesta dell’Amministrazione Comunale, di convocare le riunioni della Conferenza, una volta individuati i soggetti interessati, di nominare un segretario della conferenza scelto tra i funzionari della Direzione di appartenenza, con compito di verbalizzare le riunioni; di curare la redazione dei verbali e la loro relativa sottoscrizione da parte dei componenti.

Il parere della Conferenza è redatto sotto forma di determinazione dirigenziale, a firma del Dirigente Responsabile del Procedimento. Per le ulteriori specificazioni riguardanti il funzionamento della Conferenza di Servizi valgono i disposti dell’art. 14 della L. 241/90.

- Direzioni interessate

In linea generale, si individuano le seguenti Direzioni interessate alla procedura:

- Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica (Settori urbanistico-territoriali competenti);

- Direzione Servizi Tecnici di Prevenzione (Settori geologici competenti);

Sarà valutata a seconda dei casi la possibilità  di convocare altre Direzioni ed eventuali altri Enti  competenti (Autorità di Bacino, Magistrato per il Po, ecc.).

Il contenuto del presente allegato potrà essere oggetto di successive modifiche, nel caso in cui emergessero eventuali problematicità in sede di applicazione.