Bollettino Ufficiale n. 23 del 7 / 06 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 30 maggio 2000, n. 1 - 126

Parere ex art. della L. 349/86 relativo al progetto di “Alta Capacita’ Milano - Genova. III Valico. Genova - Arquata Scrivia - Novi Ligure” presentato dalla societa’ COCIV

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di riconfermare l’interesse strategico, sotto il profilo trasportistico, per il progetto relativo alla linea ferroviaria ad “Alta Capacità Milano - Genova”, III Valico Genova - Arquata Scrivia - Novi Ligure", presentato dal Consorzio COCIV con sede legale in Genova, Via C.R. Ceccardi n. 4/16, e di confermare la scelta sulla soluzione “C” proposta;

- di ritenere, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 della L. 349/86, per i motivi indicati in premessa, che l’opera sia compatibile sotto l’aspetto ambientale, solo a seguito dell’adozione delle specifiche condizioni di seguito riportate:

le due fasi funzionali ipotizzate (interconnessione ad Arquata Scrivia ed a Novi Ligure) vengano realizzate contemporaneamente;

le Ferrovie dello Stato provvedano alla predisposizione dello studio di un nuovo progetto complessivo di riqualificazione e potenziamento (attraverso interventi strutturali e tecnologici) delle linee ferroviarie del basso Piemonte con particolare riferimento al quadruplicamento della tratta Novi Ligure - Alessandria - Asti - Torino;

che le indicazioni derivanti dallo studio di cui sopra facciano parte di un apposito “Accordo Quadro” tra Regione Piemonte, F.S. e Ministero dei Trasporti, relativo agli interventi di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie del Piemonte collegate alla realizzazione del III valico di cui trattasi;

l’innesto in Novi Ligure venga realizzato senza il previsto salto di montone e l’innesto in Arquata Scrivia, se localizzato a Rigoroso, avvenga in galleria; se realizzato in prossimità della stazione di Arquata, a valle della suddetta frazione, venga realizzato secondo le modalità della soluzione “D”;

venga attentamente valutato dalla Commissione VIA nazionale il bilancio ambientale conseguente allo spostamento delle linee storiche dall’area archeologica di “Libarna”, che la Regione Piemonte ritiene positivo;

per quanto sopra considerato, vengano prese tutte le precauzioni possibili per preservare e salvaguardare la suddetta area archeologica della Libarna;

venga riveduta la localizzazione dei “campi base” previsti al fine di far rientrare la loro realizzazione nella logica della pianificazione urbanistica, verificando che ciascuna localizzazione sia esente da vincoli territoriali che potrebbero rendere impossibile l’occupazione fissa del territorio;

vengano accuratamente studiate le vie d’accesso alle finestre sulle gallerie collocate in ambiti boscati, in modo che non creino lesioni permanenti al paesaggio;

vengano realizzati gli approfondimenti d’indagine necessari per la caratterizzazione geologica, geotecnica ed idrogeologica delle formazioni attraversate dalle gallerie in progetto, sia in termini di comportamento meccanico che di caratteristiche idrogeologiche;

tra le PK 33 e PK 36, in prossimità dell’abitato di Novi Ligure, occorre eseguire un’apposita progettazione della galleria corredandola di uno specifico piano di monitoraggio geotecnico-strutturale degli edifici esistenti ante, durante e post-operam, stante il modesto spessore della copertura;

venga approfondito il piano di approvvigionamento degli inerti considerando anche ulteriori siti alternativi a quelli proposti e tenendo comunque conto del fatto che ciascun sito estrattivo dovrà essere analizzato in uno specifico progetto definitivo da sottoporsi ad autorizzazione ai sensi della L.R. 69/78;

venga approfondito il piano di estrazione sul Torrente Borbera corredando lo stesso di un adeguato studio idrologico del bacino idrografico ed un’attenta analisi delle conseguenze idrauliche ed ambientali dei lavori ipotizzati, in parte previsti nelle vicinanze di aree di elevato interesse naturalistico, prevedendo anche localizzazioni di prelievo alternative;

venga progettato ed attuato un piano di monitoraggio, in funzione delle risultanze degli studi di cui al punto 8, che definisca inequivocabilmente l’ambiente idrico profondo e sia in grado di tenere sotto controllo l’evoluzione delle falde a seguito della realizzazione delle opere in progetto; ribadito l’obiettivo di evitare il drenaggio delle falde intercettate, qualora le tecniche d’impermeabilizzazione e/o contenimento degli afflussi idrici ipotizzate in progetto si rivelassero insufficienti o impraticabili, dovranno essere messe in atto soluzioni tecniche che consentano la raccolta delle acque defluenti verso le destinazioni o gli usi più compatibili con la qualità delle medesime;

vengano ricercate soluzioni ed accorgimenti progettuali che evitino o comunque minimizzino le interferenze del tracciato con le fonti di approvvigionamento dei servizi idrici (sorgenti o pozzi) individuando possibili fonti alternative e definendo progettualmente le eventuali infrastrutture necessarie;

venga ridefinito il piano dei siti di discarica, privilegiando l’ipotesi di conferire ai porti tutto il materiale di cui questi necessitano per i loro previsti ampliamenti e mantenendo solo le localizzazioni che effettivamente si pongono come riqualificazione di un’area degradata, eliminando invece quelle che comporterebbero modificazioni della morfologia originaria del territorio;

venga approfondita l’analisi dell’impatto acustico ed in particolare che per la misura in continuo dei livelli sonori venga acquisito un congruo numero di stazioni, da installare a rotazione sia in prossimità dei siti di cantiere che lungo la linea, al fine di monitorare e controllare lo stato ante, in corso e post-operam, nonché di predisporre eventuali azioni correttive;

- di inviare il presente parere al Ministero dell’Ambiente per il prosieguo dell’iter procedurale ex art 6 della L. 349/86.

(omissis)