Bollettino Ufficiale n. 21 del 24 / 05 / 2000
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Autorità di Bacino del Fiume Po - Parma
Adozione del progetto di variante del piano stralcio delle fasce fluviali
(art. 17, comma 6 ter e art. 18, comma 10, della legge 18 maggio 1989,
n. 183)
IL COMITATO ISTITUZIONALE
Premesso che:
- lart. 17, della legge 18 maggio 1989, n. 183 - come modificato dallart.
12, del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 398, convertito in legge 4 dicembre
1993, n. 493 - al comma 6 ter, prevede che i piani di bacino idrografico
possano essere redatti e approvati anche per sottobacini o per stralci
relativi a settori funzionali, che devono costituire fasi interrelate rispetto
ai contenuti del comma 3 dello stesso articolo, garantendo la considerazione
sistemica del territorio e disponendo le opportune misure inibitorie e
cautelative in relazione agli aspetti non ancora compiutamente disciplinati;
- con propria deliberazione n. 26, dell11 dicembre 1997, ha adottato il
Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, approvato successivamente con D.P.C.M.
24 luglio 1998 (di seguito denominato PSFF), che ha delimitato e normato
le fasce fluviali relative ai corsi dacqua del sottobacino del Po chiuso
alla confluenza del fiume Tanaro, dallasta del Po sino al Delta, e degli
affluenti emiliani e lombardi limitatamente ai tratti arginati;
Visti:
A. il progetto di variante del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, riguardanti
i Comuni di: Alba, Barbaresco, Castagnito, Guarene, Magliano Alfieri e
Neive lungo lasta del fiume Tanaro, e Sezzadio sul fiume Bormida;
B. le determinazioni del Comitato Tecnico in data 2 marzo 2000;
Ritenuto
- per le valutazioni e le considerazioni contenute nel documento richiamato
precedentemente sub lettera A), che costituisce parte integrante e motiva
del presente provvedimento - di modificare nel modo seguente il PSFF;
delibera
ART. 1
E adottato lallegato Progetto di Variante del Piano Stralcio delle Fasce
Fluviali, di seguito denominato Progetto di Variante PSFF, costituito
dalla relazione e dagli allegati grafici in scala 1:25.000.
ART. 2
Sono sottoposte a misure temporanee di salvaguardia di cui allart. 17,
comma 6 bis, della L. 183/89, le aree classificate come fascia fluviale
A e B e delimitate da apposito segno grafico nelle Tavole in scala 1:25.000
del Progetto di Variante PSFF, limitatamente alle prescrizioni contenute
negli articoli 6, comma 2, lett. a) e b); 7, comma 2; 9, commi 3 e 4; 15;
16, commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6, di cui alle Norme di attuazione del PSFF,
nonché le modifiche introdotte alle prescrizioni degli articoli 9, comma
4, e 16, commi 1 e 2 dal Progetto di Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico
adottato con propria deliberazione n. 1/99, per quanto attiene le modifiche
alle perimetrazioni assunte con la presente deliberazione.
ART. 3
Fermi i poteri del Ministro dei Lavori Pubblici di cui al richiamato art.
17, comma 6 bis, della L. 183/89, dalla data in cui i Comuni interessati
ricevono comunicazione dellavvenuta adozione della presente deliberazione,
nonché copia degli atti relativi, le amministrazioni e gli enti pubblici
non possono rilasciare concessioni, autorizzazioni e nullaosta relativi
ad attività di trasformazione ed uso del territorio che siano in contrasto
con le prescrizioni di cui al precedente art. 2.
Sono fatti salvi gli interventi già autorizzati (o per i quali sia già
stata presentata denuncia di inizio di attività ai sensi dellart. 4, comma
7, del decreto legge 5 ottobre 1993, n. 398, così come convertito in legge
4 dicembre 1993, n. 493 e successive modifiche), sempre che i lavori relativi
siano già stati iniziati alla data della comunicazione di cui al precedente
capoverso e vengano completati entro il termine di tre anni dalla data
di inizio. Al titolare della concessione il Comune ha facoltà di notificare
la condizione di pericolosità rilevata.
ART. 4
I Comuni sono incaricati di provvedere, entro dieci giorni dal ricevimento
della comunicazione dellavvenuta adozione della presente deliberazione,
delle norme di attuazione e delle cartografie relative alla delimitazione
delle aree in dissesto e delle fasce fluviali interessanti il territorio
di competenza, alla loro pubblicazione allAlbo Pretorio per quindici giorni
consecutivi ed a trasmettere alla Regione Piemonte la certificazione dellavvenuta
pubblicazione.
ART. 5
Ai sensi dellart. 18 della più volte richiamata L. 183/89, è data notizia
delladozione del Progetto di Variante PSFF nella Gazzetta Ufficiale e
nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
ART. 6
Il Progetto di Variante PSFF e la relativa documentazione sono depositati
presso lAutorità di bacino, nonché presso le sedi della Regione Piemonte
e delle Province di Alessandria e Cuneo territorialmente interessate e
saranno ivi disponibili, per la presa visione e per la consultazione da
parte di chiunque sia interessato, per quarantacinque giorni consecutivi
a decorrere dalla pubblicazione della notizia dellavvenuta adozione nella
Gazzetta Ufficiale.
ART. 7
Presso ogni sede di consultazione è predisposto un registro sul quale saranno
annotate le richieste di visione e di copia degli atti, mentre le osservazioni
sul Progetto di Variante PSFF potranno essere inoltrate alla Regione Piemonte
entro i successivi quarantacinque giorni dalla scadenza del periodo di
consultazione o essere direttamente annotate sul registro di che trattasi.
ART. 8
Entro trenta giorni dalla scadenza del termine indicato allart. 7, la
Regione Piemonte si esprime sulle osservazioni pervenute e formula un parere
sul Progetto di Variante PSFF.
ART. 9
La Regione Piemonte provvederà a dare immediata comunicazione ai Comuni
territorialmente interessati dellavvenuta adozione del Progetto di Variante
PSFF, ai fini della pubblicazione allAlbo Pretorio, provvedendo altresì
alla trasmissione degli atti relativi.
Il Segretario Generale Il Presidente
Allegato alla deliberazione n. 3/2000 del 16 marzo 2000
PROGETTO DI VARIANTE DEL PIANO STRALCIO DELLE FASCE FLUVIALI
Progetto di variante parziale
Premessa
Lassetto del fiume Tanaro nel tratto compreso fra Alba e Canove è stato
definito nel Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, approvato con D.P.C.M.
del 28 luglio 1998, con la delimitazione delle fasce di pertinenza fluviale
(TAV. 193 IV).
Tale delimitazione è stata condotta con un criterio idraulico sulla scorta
delle sezioni topografiche rilevate dal Magistrato per il Po nel 1973 per
la descrizione dellalveo del corso dacqua e della Carta Tecnica Regionale
per la descrizione delle aree golenali.
Il tratto di corso dacqua in questione è stato recentemente interessato
dallautostrada Asti - Cuneo il cui tracciato in fase di progettazione
preliminare era risultato esterno alla regione fluviale definita nel Piano.
Nel corso degli approfondimenti necessari per sviluppare la progettazione
definitiva sono stati effettuati rilievi topografici di maggior dettaglio
che in particolare per la zona in corrispondenza del ponte di Castagnito
hanno evidenziato un significativo errore nelle quote ortometriche della
C.T.R., confermato successivamente da un rilevamento GPS di controllo effettuato
dalla Regione Piemonte in data 13.05.99.
La modellazione idraulica condotta nellambito del progetto definitivo
dellautostrada sulla scorta del nuovo rilievo topografico delle aree golenali
ha evidenziato una maggior estensione delle aree inondate con riferimento
alla portata di progetto duecentennale che in particolare interessano con
tiranti significativi il rilevato autostradale.
Tale valutazione della compatibilità del tracciato autostradale con le
reali condizioni di rischio ha portato ad una proposta di spostamento del
rilevato stradale che sarà valutata nellambito dellapposita Conferenza
dei Servizi.
Alla luce di quanto sopra riportato e sulla scorta dellaggiornamento del
rilievo topografico si propone pertanto una rivalutazione delle aree inondabili
e una relativa nuova delimitazione delle fasce fluviali.
Elementi conoscitivi
La nuova proposta di delimitazione delle fasce fluviali per il tratto del
fiume Tanaro in questione si basa sui seguenti elementi conoscitivi:
- Campo di inondazione ed effetti indotti dalla piena del 1994 (cartografia
tematica del CNR-IRPI di Torino - Regione Piemonte - Settore prevenzione
del rischio geologico, meteorologico e sismico).
Lanalisi del campo di inondazione e degli effetti indotti dalla piena
del 1994 evidenzia come in sinistra idraulica il limite delle aree inondate
con continuità dal corso dacqua principale si attesta sul canale del Molino
di Vaccheria o rio Tanarozzo, mentre le aree a tergo di questultimo sono
interessate da allagamenti discontinui dovuti prevalentemente alla rete
idrografica minore.
- Modellazione idraulica effettuata dalla SATAP nellambito del progetto
dellautostrada
Lanalisi idraulica consiste in una nuova simulazione idraulica effettuata
in condizioni di moto permanente monodimensionale sulla scorta del nuovo
rilievo topografico e con riferimento ad una portata di progetto duecentennale
pari a 3700 m3/s.
La taratura del modello e la definizione del coefficiente di scabrezza
è stata effettuata con riferimento allevento del 1994 di cui è disponibile
sia una stima della portata transitata, pari a circa 4200 m3/s, che una
valutazione dei tiranti idrici che hanno interessato le aree golenali.
La simulazione idraulica soprascritta porta ad individuare aree allagabili
in linea generale confrontabili con il campo di inondazione indotto dalla
piena del 1994.
In particolare il limite delle aree inondate con continuità in sinistra
idraulica si attesta sul canale del Molino di Vaccheria, mentre a tergo
dello stesso sono possibili allagamenti di aree discontinue con tiranti
non sempre significativi, in conseguenza di unaltimetria irregolare e
priva di limiti morfologici continui.
Tali valutazioni portano sicuramente ad una necessità di estendere la fascia
B che attualmente risulta posizionata su unevidenza morfologica riscontrabile
nella C.T.R. ma che sulla scorta dei nuovi rilievi topografici non risulta
caratterizzata da una significativa differenza altimetrica.
Nuova delimitazione delle fasce fluviali
Sulla scorta degli elementi conoscitivi a disposizione si propone la nuova
delimitazione delle fasce A, B e C rappresentata nella planimetria allegata.
In particolare la fascia B si attesta in modo abbastanza continuo sul canale
del Molino di Vaccheria che rappresenta il limite fra le aree inondate
con continuità dal fiume Tanaro durante la piena del 1994, mentre la fascia
C si attesta sulla S.S. 231 per raccordarsi con la fascia B delimitata
nel Piano a valle dellabitato di Borgo S.Antonio.
Progetto di variante parziale
Le fasce fluviali del fiume Bormida sono state delimitate nel Piano Stralcio
delle Fasce Fluviali, approvato con D.P.C.M. del 24 luglio 1998.
In corrispondenza del comune di Sezzadio (TAV. 194 I), come riscontrabile
dalla planimetria allegata, è presente in destra idrografica un limite
di fascia B naturale che sottende unampia area golenale chiusa in modo
discontinuo da un rilevato arginale golenale sul quale è collocato il limite
della fascia A di deflusso della piena.
In data 25.07.99 la Regione Piemonte ha trasmesso a questa Autorità di
bacino copia della deliberazione del comune di Sezzadio che nellambito
delladeguamento del proprio strumento urbanistico al Piano PSFF ha richiesto
la possibilità di mantenere unarea destinata ad attività produttive allinterno
della fascia B.
In particolare la richiesta si configura come una modifica della fascia
B che consenta, prevedendo un limite di progetto, la ricollocazione di
unattività produttiva ad oggi collocata allinterno della fascia A.
La Sottocommissione Assetto Idrogeologico nella seduta del 4 novembre 1999,
rilevato come la realizzazione dellintervento di contenimento dei livelli
idrici esclude una limitata area di frangia dalla fascia di laminazione
delle piene, ha ritenuto che la realizzazione di tali interventi sia compatibile
con lassetto del corso dacqua definito nel Piano PSFF e che il mantenimento
della previsione urbanistica in tale area sia subordinato allapprovazione
di una locale modifica del Piano stesso con linserimento di un limite
di progetto della fascia B.
Alla luce di quanto sopra riportato e preso atto della proposta della Regione
Piemonte di delimitazione del limite di progetto della fascia B trasmessa
con nota del 31.01.2000, si propone la modifica delle fasce fluviali riportata
nella planimetria allegata.
planimetria allegata (circa 1,5 MB)
Atti del Comitato Istituzionale
seduta del 16 marzo 2000, n. 3/2000
Roberto Passino Willer Bordon
delle fasce fluviali del fiume Tanaro
delle fasce fluviali del fiume Bormida