Bollettino Ufficiale n. 16 del 19 / 04 / 2000

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CONCORSI

 

Consiglio Regionale del Piemonte

Concorso Pubblico per esami a n. 6 posti di categoria D1 (ex 7^ qualifica funzionale) per il profilo professionale di: “Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo presso il Consiglio Regionale del Piemonte”

Il Direttore responsabile della Direzione Regionale “Amministrazione e Personale” del Consiglio Regionale del Piemonte,

- visto l’art. 36 del D.Lgs. 3.2.1993 e successive modificazioni e integrazioni;

- visto il D.P.R. 9.5.1994, n. 487;

- visto l’art. 44 della L.R. 8.81997, n. 51;

- visto il C.C.N.L. del comparto Regioni e Autonomie locali, siglato in data 1/4/99;

- viste le deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale nn. 97/99, 154/99 e 204/99, relative al Piano occupazionale 1999 della Regione Piemonte, nella parte riguardante l’indizione di concorsi pubblici per la copertura di posti vacanti nella dotazione organica del personale del Consiglio Regionale;

- vista la deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 56/2000;

- in esecuzione della propria determinazione n. 194, del 13/04/2000 (C.R. 7467),

rende noto

1) che è indetto un concorso pubblico per esami a n. 6 posti di categoria D1 (ex 7ª qualifica funzionale), vacanti nella dotazione organica del Consiglio Regionale del Piemonte, per il profilo professionale di: “Funzionario addetto ad attività giuridica, amministrativa, funzionale e di controllo”, da adibire alle attività di cui all’allegato (A) del presente bando, con sede di servizio in Torino, presso il Consiglio Regionale del Piemonte;

2) che Il 50% dei posti messi a concorso è riservato ai candidati disabili di cui alla L. 12.3.1999, n. 68 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), i quali abbiano conseguito l’idoneità e che dimostrino di essere iscritti nell’apposito elenco istituito presso gli uffici competenti (art. 8 della citata legge).

L’ammissione al concorso è disciplinata dai seguenti articoli.

Articolo 1
Requisiti generali di ammissione

1) Premesso che possono partecipare al concorso anche i cittadini di altri Stati membri dell’Unione Europea, ai sensi del D.Lgs.vo n. 29/93, art. 37, co. 1, nonchè del D.P.C.M. 7.2.94, n. 174, per essere ammessi al concorso i candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti generali:

a) cittadinanza italiana, fatte salve le equiparazioni disposte dalle normative in vigore, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea;

b) idoneità fisica all’impiego; l’Amministrazione regionale ha facoltà di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori di concorso, in base alla normativa vigente;

c) godimento dei diritti civili e politici;

d) non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissione all’impiego pubblico;

f) di aver assolto regolarmente l’obbligo di leva.

2) Ai sensi della L. 24.12.1993, n. 537, art. 3, sono ammessi al concorso con la riserva dei posti, nei limiti e con le modalità previsti dal citato articolo, i militari in ferma di leva prolungata e i volontari specializzati delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma contratte, in possesso dei requisiti richiesti dal presente bando (è necessario allegare idonea certificazione).

3) Non possono essere prese in considerazione le domande:

a) di coloro che siano esclusi dall’elettorato politico attivo;

b) di coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione ovvero che siano stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico ai sensi dell’art. 127, lettera d), del T.U. approvato con D.P.R. 10.1.1957, n. 3;

c) di coloro che siano stati dispensati dall’impiego presso una Pubblica amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile.

4) I requisiti di cui al presente articolo devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile stabilito in questo stesso bando per la presentazione delle domande di ammissione.

Art. 2
Titolo di studio richiesto

1) Per essere ammessi al concorso, i candidati devono essere in possesso del diploma di laurea in Giurisprudenza ovvero in Economia e commercio ovvero in Scienze politiche, o altri diplomi di laurea rispettivamente equipollenti in base alle norme ministeriali in materia.

Art. 3
Pari opportunità. Categorie riservatarie e preferenze.

1) Il concorso previsto nel presente bando si svolge nel rispetto:

a) della Legge 10.4.1991, n. 125, che garantisce pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, come anche previsto dal D. Lgs. 3.2.1993, all’art. n. 61;

b) del D.P.R. 9.5.1994, n. 487, art. 5, relativo alle categorie riservatarie e alle categorie aventi preferenza a parità di merito e di titoli.

2) I candidati devono allegare alle domande, in originale o in copia autenticata in carta semplice (è valida l’autocertificazione):

a) gli eventuali documenti comprovanti il diritto a preferenza;

b) l’elenco in carta semplice dei documenti, di cui all’allegato (B).

Non sono tenuti in considerazione i titoli di cui al punto a) se presentati oltre il termine di scadenza per la presentazione delle domande. Tale documentazione, ai sensi della L. 23.8.1988, n. 370, è esente dall’imposta di bollo.

Articolo 4
Presentazione delle domande di ammissione
al concorso: termine e modalità

1) Le domande di ammissione al concorso, redatte in carta semplice, devono essere inoltrate esclusivamente a mezzo raccomandata A.R. al Consiglio Regionale del Piemonte - Direzione regionale “Amministrazione e Personale del Consiglio Regionale” - Settore “Organizzazione e Personale”, P.zza Solferino, 22 - 10121 Torino, nel termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione delle domande si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Non saranno accettate domande consegnate manualmente.

2) Per la determinazione del termine di scadenza di presentazione delle domande, fa fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante.

L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi postali o, comunque, imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

3) Non saranno, in ogni caso, prese in considerazione le domande:

a) non sottoscritte;

b) non complete delle dichiarazioni di cui al successivo numero (4) del presente articolo;

c) spedite oltre il termine di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

d) pervenute all’Amministrazione, per qualsiasi causa, anche di forza maggiore, oltre il ventesimo giorno successivo al termine dei 30 giorni sopracitato.

4) La domanda deve essere redatta utilizzando il modulo che costituisce l’allegato (C) del presente bando e che sarà in distribuzione presso gli uffici regionali di:

Torino - P.zza Solferino, n. 22 (presso la portineria dalle ore 8,30, alle 18,30, dal lunedì al venerdì);

Torino - Via Alfieri, n. 15 (presso la portineria di Palazzo Lascaris dalle ore 8,30, alle 18,30, dal lunedì al venerdì).

5) E’ fatto obbligo ai concorrenti di dichiarare sotto la propria responsabilità a pena di esclusione:

a) il proprio cognome e nome;

b) il luogo e la data di nascita;

c) la propria residenza;

d) di essere in possesso del diploma di laurea in ____, conseguito presso ____ il ____;

e) di non essere stato destituito o dispensato o licenziato dall’impiego presso una pubblica amministrazione o di non essere stato dichiarato decaduto o le eventuali cause di risoluzione di rapporti di lavoro presso una pubblica amministrazione;

f) di essere cittadino italiano (o di essere in possesso del titolo di equiparazione), ovvero di cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea;

g) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali (ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime);

h) di non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissione all’impiego pubblico (ovvero le eventuali condanne riportate, ovvero gli eventuali carichi pendenti);

i) la posizione riguardo agli obblighi militari (per i soli candidati di sesso maschile);

m) (esclusivamente per i candidati possessori) eventuali titoli di preferenza a parità di merito di cui all’art. 5, commi 4 e 5, del D.P.R. n. 487/94 (allegato [D] al presente bando), secondo quanto previsto al precedente art. 3;

n) il domicilio o il recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni, se diverso dalla residenza.

6) Le dichiarazioni di cui sopra sono rese ai sensi e per gli effetti della legge 4 gennaio 1968 n. 15 e successive modifiche. Non è richiesta l’autenticazione della sottoscrizione delle domande ai sensi dell’art. 3, comma 5, della L. 15.5.1997, n. 127.

6) Il titolo di studio prescritto per la partecipazione al concorso non dovrà essere allegato alla domanda, in quanto verrà richiesto ai soli candidati che avranno superato la prova.

7) La documentazione di cui sopra, ai sensi della Legge 18.2.1999, n. 28, art. 19, è esente dall’imposta di bollo.

8) Per i candidati cittadini di altri Stati membri dell’Unione Europea, i certificati rilasciati dalla competente Autorità dello Stato di cui lo straniero è cittadino, devono essere conformi alle disposizioni vigenti nello Stati stesso e devono essere legalizzati dalle competenti Autorità Consolari italiane.

9) Agli atti e documenti redatti in lingua straniera deve essere allegata una traduzione in lingua italiana, certificata conforme al testo straniero, redatta dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale.

10) Ai sensi dell’art. 10, co. 1, della Legge 31.12.1996, n. 675, i dati forniti dai candidati sono raccolti presso la Direzione Regionale “Amministrazione e Personale” del Consiglio Regionale, per le finalità di gestione del concorso, e saranno trattati anche successivamente per le finalità inerenti la gestione del rapporto di lavoro. I candidati godono dei diritti di cui all’art. 13 della medesima legge, che possono essere fatti valere nei confronti del Direttore della Direzione sopra indicata.

Articolo 5
Tutela delle persone portatrici di handicap candidate al concorso.

1) Il concorso previsto dal presente bando si svolge nel rispetto della L. 5.2.1992, n. 104 (“Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”), nonchè della L. 12.3.1999, n. 68 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), e garantisce, secondo le modalità di cui ai commi successivi, eventuali ausili necessari, nonchè eventuali tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove concorsuali da parte di portatori di handicap.

2) Poichè, come sopra evidenziato, Il 50% dei posti messi a concorso è riservato ai candidati disabili di cui alla L. 12.3.1999, n. 68 (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), i quali abbiano conseguito l’idoneità e che dimostrino di essere iscritti nell’apposito elenco istituito presso gli uffici competenti (art. 8 della citata legge), i candidati disabili risultati idonei dovranno integrare la domanda di ammissione al concorso con l’apposita certificazione medica rilasciata ai sensi dell’art. 4 della citata L. n. 104/92, relativa alla sussistenza della minorazione.

3) Secondo quanto previsto dalla Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica, n. 6 del 24/7/99, i candidati portatori di handicap, inoltre, hanno facoltà di corredare la medesima domanda con un’ulteriore certificazione medica, rilasciata da apposita struttura sanitaria, la quale deve contenere:

a) la quantificazione dei tempi aggiuntivi eventualmente necessari all’avente diritto, in riferimento al tipo specifico di handicap posseduto e al tipo di prova da sostenere;

b) l’individuazione degli ausili eventualmente necessari, in relazione allo specifico tipo di prove da sostenere.

4) Nei casi in cui la domanda pervenga priva della certificazione di cui al precedente comma 3, sarà cura dell’Amministrazione stessa individuare autonomamente, sulla base di pareri rilasciati da una struttura sanitaria, o sulla base di criteri di ragionevolezza, la modalità più opportuna di corretto svolgimento delle prove, al fine di garantire ai candidati disabili il diritto di concorrere in effettive condizioni di parità con gli altri candidati.

Articolo 6
Commissione esaminatrice

1) La Commissione esaminatrice del concorso, composta ai sensi delle LL.RR. 26/94 e 51/97, è nominata con successivo provvedimento, di competenza dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.

2) La Commissione stessa decide circa l’ammissione o esclusione dei candidati, fa luogo alle prove d’esame e al giudizio sulle stesse e formula la graduatoria finale, con l’osservanza delle disposizioni vigenti in materia, sopra citate, di precedenza e di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie.

3) Almeno un terzo dei posti di componente della Commissione è riservato alle donne, in conformità dell’art. 61 del D. Lgs. n. 29/93 e s.m.i.

Articolo 7
Prove d’esame - graduatorie.

1) Le prove d’esame per il profilo a concorso consistono in:

a) prima prova scritta,

b) seconda prova scritta,

c) prova orale.

Tutte le prove sono relative alle materie indicate nell’allegato (E), che forma parte integrante del presente bando.

2) Per la valutazione delle prove d’esame, la Commissione esaminatrice si attiene ai seguenti criteri:

su un totale di 180 punti, la ripartizione è la seguente:

- prima prova scritta punti 60;

- seconda prova scritta punti 60;

- prova orale punti 60.

3) Qualora i candidati siano in numero superiore a 200, la prima prova scritta consisterà nella presentazione ai concorrenti di un questionario contenente domande a risposta sintetica (D.P.R. n. 487/94, art. 7, co. 2).

4) In base all’esito della prima prova scritta, viene predisposta la graduatoria dei partecipanti alla prova successiva, che comprende coloro che hanno ottenuto una votazione di almeno 42/60.

5) Sono ammessi alla prova orale i candidati che hanno ottenuto non meno di 42/60 nella seconda prova scritta.

6) Il diario e la sede delle prove d’esame sono fissati dalla Commissione esaminatrice. In ogni caso, le prove di concorso non possono avere luogo nei giorni festivi, nè nei giorni di festività religiose ebraiche (Decreto del Ministero dell’Interno del 6/4/1999), nè nei giorni di festività religiose valdesi, ai sensi della L. 8/3/1989, n. 101.

7) Ai candidati ammessi al concorso è data comunicazione della data, dell’ora e della sede in cui si svolgerà la prima prova scritta almeno 15 giorni prima dell’inizio della prova stessa, con lettera di invito o telegramma. La stessa procedura vale per l’ammissione alla seconda prova scritta. L’assenza dalle prove d’esame è considerata come rinuncia al concorso.

8) Ai candidati che conseguono l’ammissione alla prova orale è data comunicazione dell’avvenuta ammissione, con l’indicazione del voto riportato nelle prove scritte. Il calendario delle prove orali è reso noto ai singoli candidati non meno di 20 giorni prima di quello in cui essi debbono sostenere la prova stessa.

Il colloquio, che deve svolgersi in un’aula aperta al pubblico di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione, non si intende superato se il candidato non ha ottenuto la votazione di almeno 42/60 in tale prova.

Al termine di ogni seduta la Commissione esaminatrice forma un elenco dei candidati esaminati, indicando per ognuno di essi la votazione conseguita nel colloquio; l’elenco, previa sottoscrizione del Presidente e del Segretario della Commissione, è affisso presso la sede in cui viene sostenuto il colloquio.

9) La graduatoria finale di merito è formulata sommando le votazioni conseguite nelle prove scritte e nel colloquio.

Fatta salva la quota del 50% dei posti messi a concorso, che è riservata ai candidati disabili di cui alla L. 12.3.1999, n. 68, a parità di merito valgono i titoli di preferenza indicati nell’allegato (D) al presente bando.

Art. 8
Utilizzo della graduatoria. Diritto di accesso.

1) Ai sensi della L. 15.5.1997, n. 127, art. 6, co. 21, nonchè della L. R. 8.8.1997, n. 51 (art. 37), la graduatoria concorsuale, approvata dall’organo competente, rimarrà efficace per tre anni dalla data di approvazione, per l’eventuale copertura dei posti che si rendessero successivamente vacanti e disponibili nello stesso profilo professionale, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all’indizione del concorso medesimo.

Articolo 9
Assunzioni in servizio.

1) I candidati dichiarati vincitori saranno invitati, a mezzo raccomandata A.R., ad assumere servizio nella data indicata dall’Amministrazione, previo accertamento dei requisiti prescritti dal presente bando.

2) Entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di cui sopra, gli interessati devono produrre:

a) dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente;

b) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa ad incompatibilità e cumulo di impieghi di cui all’art. 58 del D.L.vo 29/93 e successive modificazioni, e della L.R. 10/89;

c) i documenti corrispondenti alle dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione al concorso;

d) certificato generale del casellario giudiziale;

e) altri titoli che danno diritto ad usufruire della riserva, precedenza e preferenza a parità di valutazione.

Per coloro che prestano servizio di ruolo presso la Regione Piemonte non si richiede la presentazione dei documenti indicati sopra, ove già esistenti agli atti dell’Amministrazione.

3) Scaduto inutilmente il termine di 30 giorni sopra indicato, non si darà luogo alla stipula del contratto.

4) Gli interessati devono accettare la sede di servizio che è loro assegnata. Qualora i vincitori non assumano servizio entro il termine fissato decadranno dalla nomina, salvo che provino l’esistenza di un legittimo impedimento. Per il periodo di prova si osservano le disposizioni previste dal C.C.N.L. del comparto Regioni-Autonomie Locali.

5) I vincitori dovranno regolarizzare in bollo unicamente la documentazione allegata alla domanda comprovante il possesso dei requisiti per l’assunzione, secondo le disposizioni della L. 18.2.1999, n. 28, art. 19 (vista anche la Circolare del Ministero di Grazia e Giustizia - Direzione Generale dell’organizzazione e del personale - n. 4/1-S-296, del 31.3.1999.

Articolo 10
Trattamento economico,
previdenziale ed assistenziale

1) Ai vincitori del concorso, a seguito dell’assunzione, è corrisposto il trattamento economico spettante al personale di ruolo nella categoria D1 di livello iniziale previsto dalla normativa vigente.

2) Ai fini previdenziali ed assistenziali, i neo assunti a tempo indeterminato sono iscritti al I.N.P.D.A.P. Gestione Autonoma C.P.D.E.L. e Gestione autonoma I.N.A.D.E.L.

Articolo 11
Accertamento della veridicità
delle dichiarazioni rese.

1) L’Amministrazione ha facoltà di accertare d’ufficio la veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese dai candidati. Qualora in esito a detti controlli sia accertata la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decade dagli eventuali benefici conseguenti i provvedimenti adottati sulla base delle dichiarazioni non veritiere, ferme restando le sanzioni penali previste dall’art. 26 della legge n. 15/68.

Articolo 12
Trattamento dei dati personali

1) Ai sensi dell’art. 10, comma 1, della Legge 31.12.1996, n. 675, i dati forniti dai candidati sono raccolti presso la Direzione Regionale “Amministrazione e Personale” del Consiglio Regionale, per le finalità di gestione del concorso e saranno trattati anche successivamente per le finalità inerenti la gestione del rapporto di lavoro. I candidati godono dei diritti di cui all’art. 13 della medesima legge che possono essere fatti valere nei confronti del Direttore della Direzione regionale “Amministrazione e Personale” del Consiglio Regionale.

Articolo 13
Accesso agli atti

1) Si fa presente che, ai sensi dell’art. 7 comma 6 del regolamento per l’attuazione del diritto di accesso ai documenti amministrativi promulgato con D.P.G.R. n. 652 del 13.2.1995, è differito sino all’approvazione della graduatoria l’accesso ad ogni atto del procedimento concorsuale ad esclusione dei verbali della Commissione giudicatrice relativi all’ammissione alle prove.

Articolo 14
Pubblicità del bando di concorso e sua accettazione

1) Del presente bando, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, viene data notizia con la trasmissione dello stesso al Commissario di Governo, alle Amministrazioni Provinciali ed ai Comuni della Regione Piemonte - ex art. 12, comma 4, L.R. 74/79 -, alla Direzione Generale delle Provvidenze per il Personale del Ministero della Difesa - ex art. 19, legge n. 958/86 e successive modifiche -, nonché con ogni altra forma di pubblicità ritenuta opportuna.

2) La partecipazione al concorso comporta l’esplicita e incondizionata accettazione del bando, nonchè delle eventuali modifiche che potranno essere apportate e che saranno pubblicizzate nelle forme di cui sopra.

Articolo 15
Norme di rinvio

1) Per quanto non esplicitamente previsto nel presente bando, si fa riferimento alla legislazione statale e regionale in materia, al regolamento recante le modalità per lo svolgimento dei concorsi pubblici indetti dall’Amministrazione Regionale, ed, in quanto applicabili, ai principi del D.Lgs. n. 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché al relativo regolamento attuativo adottato con D.P.R. n. 487/94 e successive modifiche ed integrazioni, nonché alle disposizioni contenute nella legge 10.4.1991, n. 125 sulle pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro.

2) Il presente bando è stato adottato tenuto conto dei benefici in materia di assunzioni riservate agli invalidi e agli aventi diritto ai sensi della normativa vigente.

Allegato A)

Profilo professionale

“Funzionario addetto ad attività giuridico, amministrativa, funzionale e di controllo”:

svolge attività di studio e di istruttoria connesse alle funzioni amministrative per l’azione legislativa, programmatoria e di controllo dell’Ente, nonchè attività di studio e di istruttoria giuridico-legale, finanziaria di controllo, connesse alle attività programmatorie e gestionali derivanti dalle esigenze di funzionamento strutturale dell’Ente stesso, nonchè alle attività di informazione e relazione con l’esterno.

Nel presente profilo professionale rientrano, in particolare, le attività relative alla impostazione ed elaborazione di criteri generali e di metodologie operative per il supporto qualificato alla funzione legislativa, amministrativa e di controllo dell’Ente, per le attività di pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane dell’Ente, di analisi organizzative e di procedure, di programmazione e gestione del sistema informativo regionale, di informazione verso l’esterno su attività e iniziative degli organi istituzionali dell’Ente.

Competono altresì, in via complementare, i compiti accessori e susseguenti alle attività sopraindicate.


Allegato B)

Allegato C)

Allegato D)

Titoli di preferenza

A parità di merito, i titoli di preferenza sono:

1) gli insigniti di medaglia al valor militare;

2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;

3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;

4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

5) gli orfani di guerra;

6) gli orfani per fatto di guerra;

7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

8) i feriti in combattimento;

9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonchè i capi di famiglia numerosa;

10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;

11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;

12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore del pubblico e del privato;

13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;

14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;

15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

16) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il concorso;

18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;

19) gli invalidi ed i mutilati civili;

20) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:

a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;

b) dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche.

Ai sensi dell’art. 3, comma 7, Legge 15.5.1997, n. 127 così come modificato ed integrato dall’art. 2, comma 9, Legge 16.6.1998 n. 191, se due o più candidati ottengono, a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli e delle prove d’esame, pari punteggio, è preferito il candidato più giovane d’età.

N.B.:

- per i punti 5), 6), 7), 10), 11), 12), 13), 14) e 15) occorre allegare documentazione da cui risulti il grado di parentela;

- per i punti 18) e a ) i figli devono essere a carico dell’interessato.

Allegato E)

Materie delle prove d’esame

Le prove scritte vertono su:

- diritto pubblico

- diritto costituzionale;

- diritto regionale; con particolare riferimento all’attività dell’Assemblea Regionale

- processo di riforma della P.A.

- materie inerenti l’assetto organizzativo e istituzionale dell’Ente.

Il colloquio verte sulle stesse materie della prova scritta.