Bollettino Ufficiale n. 15 del 12 / 04 / 2000
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Deliberazione della Giunta Regionale 27 marzo 2000, n. 48 - 29753
Finanziamenti per la realizzazione di iniziative culturali di rilievo regionale
e per lattivita istituzionale ordinaria. Accantonamento di L. 10.000.000.000
(cap. 11720/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare laccantonamento della somma di L. 10.000.000.000, di cui
al cap. 11720 del bilancio di previsione per lesercizio 2000, a favore
della Direzione Beni Culturali, da destinarsi alle seguenti attività:
A. L. 4.900.000.000 per le attività, le iniziative e le manifestazioni
di promozione e valorizzazione dei beni culturali, dei musei, delle biblioteche,
degli archivi, delle istituzioni ed associazioni culturali, del libro e
della lettura - di cui fino ad un massimo di lire 1.000.000.000 per iniziative
connesse alle manifestazioni giubilari - secondo i criteri definiti nellallegato
A).
B. L. 2.500.000.000 - per attività di inventariazione, censimento e catalogazione
di beni culturali per le seguenti finalità:
B.1 L. 800.000.000 per linventariazione del patrimonio culturale religioso
di proprietà degli Enti Ecclesiastici piemontesi, nellambito di quanto
previsto dagli atti di concertazione sottoscritti tra la Regione Piemonte
e la Conferenza Episcopale piemontese (protocollo dintesa rep. n. 9649
del 30.3.1998 e convenzione rep. n. 734 del 15/12/1998);
B.2 L. 1.300.000.000 per interventi di inventariazione e catalogazione
del patrimonio culturale di Enti ed Istituzioni culturali, da erogare secondo
i criteri definiti nellallegato B, che è parte integrante della presente
deliberazione;
B.3 L. 400.000.000 per interventi di inventariazione e valorizzazione degli
archivi storici del Piemonte, comprensivi dei saldi relativi ad interventi
di schedatura, riordino e inventariazione di archivi approvati negli anni
precedenti e del piano di contributi per il 2000, da erogare sulla base
dei criteri di cui allAllegato C, che costituisce parte integrante della
presente deliberazione. Poiché gli interventi in parola si protraggono
normalmente per più di un anno, sia a causa della complessità tecnica,
sia per le condizioni ambientali che spesso non consentono di operare in
tutto larco dellanno, per quanto attiene al piano 2000, come già approvato
per i piani contributivi degli anni precedenti, si ritiene opportuno finanziare
ogni intervento fino a un massimo del 70%. Per la restante quota si potrà
provvedere a conclusione dellintervento, subordinatamente allapprovazione
da parte del Consiglio regionale dei bilanci di previsione per i prossimi
anni, nei limiti di stanziamento che tali leggi assegneranno al competente
capitolo di bilancio e nei limiti dellaccantonamento a favore della Direzione
beni culturali. Per lintrinseca connessione con la riorganizzazione delle
fonti archivistiche, tra gli interventi di valorizzazione e inventariazione
di archivi storici è compresa anche la ripresa del progetto di schedario
storico territoriale dei comuni piemontesi.
C. L. 1.800.000.000 - per interventi a sostegno di iniziative seminariali,
congressuali e di ricerca da erogare applicando i criteri approvati con
D.G.R. n. 157-24758 del 3.5.1993 che vengono confermati con il presente
atto;
D. L. 600.000.000 - per interventi a sostegno delleditoria da erogare
in base ai criteri approvati con D.G.R. 124-26118 del 23.11.1998 che vengono
confermati con il presente atto e per progetti di iniziativa dellAmministrazione
regionale che presentano un rilevante interesse culturale e che sono esecutivi
di indirizzi di programmazione regionale desunti dal Programma Regionale
di Sviluppo, dallIntesa Istituzionale di Programma, dal Documenti predisposto
dallAssessorato alla Cultura - Direzione Beni Culturali Obiettivi e indirizzi
programmatici per il 1998 e per il biennio 1999-2000" nonché dai documenti
di programmazione connessi alle diverse iniziative comunitarie. Queste
iniziative possono essere finanziate fino al 100% dellimporto complessivo
previsto.
E. L. 200.000.000 - per attività formative destinate a bibliotecari, archivisti
documentaristi e operatori del libro in attuazione della vigente convenzione
del 13.9.1999 Rep. 2052.
I programmi di attività saranno approvati sulla base dei criteri allegati
alla presente deliberazione, per costituirne parte integrante.
Allaccantonamento di L. 10.000.000.000 si fa fronte con lo stanziamento
di cui al cap. 11720 del bilancio di previsione 2000 (A. n. 80).
(omissis)
Allegato A
Criteri per la predisposizione di programmi a sostegno delle attività,
delle iniziative e delle manifestazioni di promozione e di valorizzazione
dei beni culturali, dei musei, delle biblioteche, degli archivi, delle
istituzioni ed associazioni culturali, del libro e della lettura.
Nellassegnazione dei contributi vengono innanzitutto privilegiati i progetti
di iniziativa dellAmministrazione regionale che presentano un rilevante
interesse culturale e che sono esecutivi di indirizzi di programmazione
regionale desunti dal Programma Regionale di Sviluppo, dallIntesa Istituzionale
di Programma, dal Documento predisposto dallAssessorato alla Cultura
Direzione Beni culturali Obiettivi e indirizzi programmatici per il 1998
e per il biennio 1999-2000 nonché dai documenti di programmazione connessi
alle diverse iniziative comunitarie.
Queste iniziative possono essere finanziate fino al 100% dellimporto complessivo
previsto.
Sono inoltre ammessi a finanziamento progetti di promozione e di valorizzazione
presentati da enti, istituzioni e associazioni, con priorità per quelli
che prevedono la partecipazione finanziaria ed organizzativa di una pluralità
di soggetti, pubblici e privati, con particolare riguardo a quei progetti
che promuovono la creazione e la valorizzazione di reti e sistemi di beni
e istituzioni culturali.
In tale ambito è considerata elemento qualificante la presenza, nel progetto
di valorizzazione, di attività di formazione del personale che opera nel
settore.
Queste iniziative possono essere finanziate fino al 90% per i progetti
presentati da organismi privati non profit e dai comuni con meno di 10.000
abitanti e fino ad un massimo del 70% gli altri progetti.
La determinazione dellimporto da assegnare avverrà sulla base di unistruttoria
del progetto, che contempli, ove possibile, il negoziato con il soggetto
beneficiario.
Allegato B
Criteri per lassegnazione di contributo per linventariazione e la catalogazione
del patrimonio culturale piemontese a favore di comuni, enti ed istituti
culturali.
prosecuzione di attività di catalogazione o inventariazione già avviate
sui precedenti esercizi di bilancio, anche alla luce delle verifiche svolte
dagli uffici regionali sui risultati del lavoro svolto;
particolare urgenza delle iniziative di catalogazione ai fini della tutela;
finalizzazione della schedatura alla realizzazione di mostre o ad iniziative
di riallestimento delle collezioni promosse e concertate tra Regioni, Enti
locali e Soprintendenze piemontesi;
importanza storico culturale delle collezioni, valutata tenendo specificatamente
conto del loro rilievo in rapporto al territorio in cui vengono a collocarsi;
sostegno allapporto di comuni o altri entri che si siano dimostrati
particolarmente sensibili, negli ultimi anni, al teme della valorizzazione
del proprio patrimonio culturale, con una particolare attenzione alle istituzioni
culturali di rilievo regionale.
Allegato C
Criteri per lassegnazione di contributi per interventi di schedatura,
riordino e inventariazione di archivi storici
Le procedure relative allammissibilità delle domande, allo standard di
costo dellintervento per metro lineare di documentazione storica, alle
percentuali dellintervento finanziario regionale tra le diverse tipologie
di enti richiedenti, nonché i criteri di priorità per lassegnazione dei
contributi stessi, sono stati approvati con D.G.R. n. 43 - 27734 del 5.7.99
e qui si richiamano.
Per quanto attiene i requisiti di ammissibilità a contributo regionale
la documentazione richiesta a supporto delle istanze di contributo è la
seguente:
1. dichiarazione del legale rappresentante dellEnte in merito allidoneità
dei locali, alla disponibilità di una quota parte sul bilancio dellEnte,
allincarico a personale idoneo, al rispetto dei tempi di intervento dettati
dalle deliberazioni regionali.
2. un progetto-preventivo di ditta o operatore, munito di adeguati requisiti
professionali per lintervento di schedatura, riordino e inventariazione
dellarchivio storico, che contenga i dati richiesti dal modulo informativo
regionale e si rifaccia alle specifiche tecniche approvate con D.G.R. n.
155 - 21373 del 29.7.1997. I requisiti professionali richiesti consistono
nel diploma di archivistica, paleografia e diplomatica o nella qualificata
esperienza in attività di riordino di archivi storici attestata dalla Soprintendenza
archivistica competente per territorio.
Le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 30 novembre
di ogni anno e saranno valide per listruttoria dellanno successivo. Sono
accettate le domande presentate successivamente da Enti beneficiari del
contributo regionale negli anni precedenti e che abbiano rinvenuto nuovi
fondi archivistici nel corso del lavoro di riordino.
Requisito di ammissibilità delle domande è che i locali in cui è collocato
larchivio storico oggetto di istanza di riordino siano idonei dal punto
di vista della sicurezza e delle condizioni ambientali. Tale requisito
di idoneità verrà accertato in fase istruttoria tramite sopralluoghi della
Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle dAosta.
La cifra standard di costo dellintervento per ogni metro lineare di documentazione
storica, relativamente alle domande ammissibili allistruttoria 2000, è
fissata in L. 350.000.= per metro lineare di documentazione storica. Qualora
gli archivi storici contengano cospicue sezioni di materiale archivistico
che necessitino di catalogazione dei singoli pezzi (pergamene, disegni,
ecc.), alla cifra standard dovrà essere aggiunta una maggiorazione da calcolarsi
sulla base delle reali esigenze di catalogazione così come attestate dalla
competente Soprintendenza archivistica e dai preventivi presentati. Qualora
in sede di progettazione dellintervento, previo accordo con la competente
Soprintendenza archivistica, si stabilisca che un determinato archivio
non richiede un intervento di riordino, bensì una revisione dellordinamento
già presente, sulla base delle reali esigenze dello specifico intervento
lo standard potrà essere ridotto a L. 200.000 per metro lineare di documentazione
storica. Qualora, in sede di sopralluogo iniziale allintervento, la misurazione
dellarchivio accertata dalla Soprintendenza archivistica risultasse inferiore
a quella segnalata allatto della domanda di contributo - fatte salve le
eventuali operazioni di scarto di documentazione svolte secondo le procedure
di legge - in sede di liquidazione del saldo si provvederà alladeguamento
del contributo in base alla reale dimensione in metri lineari dellarchivio
storico.
Per quanto attiene alle percentuali dellintervento finanziario regionale
tra le diverse tipologie di enti richiedenti, i contributi saranno destinati
alla copertura dei costi degli interventi nella seguente misura massima:
- fino a un massimo del 20% per interventi realizzati da Comuni con più
di 15.000 abitanti;
- fino a un massimo del 40% per interventi realizzati da Comuni con più
di 5.000 abitanti;
- fino a un massimo del 60% per interventi realizzati da Comuni minori,
da Aziende Sanitarie Locali nonchè da comuni ed altri enti ed istituti
titolari di archivi storici compresi in territorio di Comunità montana;
- fino a un massimo dell80% per interventi realizzati da istituzioni religiose,
associazioni e istituti culturali.
Il contributo regionale non potrà in ogni caso essere superiore alle percentuali
massime sopra descritte in rapporto alle spese effettivamente sostenute
dal destinatario del contributo. Qualora in sede consuntiva risulti una
spesa inferiore a quella preventivata al momento dellassegnazione del
contributo, in sede di liquidazione del saldo si provvederà alladeguamento
del contributo in base alle percentuali sopra esposte.
Il completamento dei lavori dovrà avvenire entro 12 mesi dal loro inizio.
Tale termine potrà essere prorogato di ulteriori 12 mesi per il riordino
di archivi storici le cui dimensioni siano superiori ai 100 metri lineari
di documentazione, nonchè qualora sia attestato il sopravvenire di eventi
gravi e imprevedibili non dovuti a responsabilità degli enti titolari.
In caso di mancata conclusione dei lavori entro i termini sopra descritti
il saldo non sarà erogato. Lente responsabile dovrà comunque presentare
documentazione relativa ai lavori svolti e alle spese sostenute. Se da
queste ultime risultasse che lacconto del contributo non è stato speso,
lente sarà tenuto alla sua restituzione.
Per quanto attiene ai criteri di priorità nel finanziamento degli interventi,
il contributo regionale verrà destinato al completamento dei lavori già
avviati con contributo regionale negli anni scorsi, nonché agli enti che
abbiano già provveduto, attraverso atti formali pervenuti alla Direzione
regionale ai Beni culturali entro la data di esecutività della legge regionale
di approvazione del bilancio di previsione per il 2000, a conferire incarico
ad idonei professionisti per lintervento di schedatura, riordino e inventariazione
dellarchivio storico.