Bollettino Ufficiale n. 13 del 29 / 03 / 2000
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Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 34 - 29524
Sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia ed istituzione
dell Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare lo sviluppo della rete regionale ospedaliera di Allergologia;
* di attribuire, alle Aziende Regionali identificate, attività di riferimento
sovrazonale di quadrante o regionale così come previsto dallAllegato A
che fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
* di istituire lOsservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche
così come previsto dallAllegato A che fa parte integrante e sostanziale
del presente provvedimento;
* di prevedere lo sviluppo dellOsservatorio Regionale nellambito dei
budget aziendali assegnati ai servizi di allergologia, a cui potranno eventualmente
aggiungersi finanziamenti dedicati qualora disponibili nel quadro di risorse
regionali vincolate.
(omissis)
Allegato A
Lo sviluppo della rete regionale di Allergologia è una necessità che deriva
dalladattare, secondo le indicazioni e nello spirito del PSR 1997/1999,
alla nuova organizzazione sanitaria aziendalistica dellSSN ed alle raccomandazioni
contenute nel PSN 1998/2000, pagine 33 e 34, relative alla materia in oggetto.
Tenuto conto che nella Regione Piemonte esiste da due anni una scuola di
specializzazione in Allergologia ed Immunologia Clinica presso lOspedale
Mauriziano di Torino e che in ciascun territorio delle ASL piemontesi è
presente almeno una attività ambulatoriale di allergologia, è stato per
ora raggiunto lobiettivo di garantire una risposta diffusa alle richieste
dei cittadini allergopatici. Lobbiettivo principale diventa ora una corretta
ed efficace presa in carico del paziente allergopatico nel suo complesso.
Le strutture attuali sono un sistema variegato: accanto a centri aperti
al pubblico numerose ore settimanali, in grado di rispondere alla maggior
parte dei quesiti clinici e ben correlati al sistema dellemergenza, ne
esistono altri che possono occuparsi solamente della patologia più semplice,
operano per un numero limitato di ore settimanali, talora sono commisti
ad altre attività ambulatoriali e non sono coordinate da specialisti in
Allergologia ed Immunologia Clinica (o discipline equipollenti).
Questo progetto, teso a ridefinire lorganizzazione della rete di allergologia
stabilendone le funzioni di base e di quadrante, intende realizzare una
migliore allocazione delle risorse umane allinterno delle ASL/ASO, costruire
un sistema in grado di effettuare nel tempo delle reali economie di scala
senza penalizzazioni dellutenza, impostare un sistema di auto-controllo
quali-quantitativo delle prestazioni erogate e realizzare dei protocolli
dintervento unitari e condivisi dagli operatori.
Gli obbiettivi generali che si intendono perseguire sono:
1. Sviluppo della rete di allergologia garantendo lo svolgimento delle
attività di Allergologia in ogni ASL/ASO con la presenza di almeno uno
specialista allergologo per ciascuna azienda; stabilire le funzioni di
base e fornire linee guida organizzative orientate in senso dipartimentale.
2. Individuare la rete dei centri con funzioni sovrazonali (regionali o
di quadrante) in grado di fornire risposte cliniche qualificate, anche
per le patologie di maggior impegno, e di supportare e coordinare lattività
specialistica di competenza nellambito territoriale assegnato.
3. Proporre le modalità di svolgimento dei programmi di educazione sanitaria
continuativa per gli operatori sanitari e quelle di studio e validazione
dei protocolli di intervento.
4. Promuovere programmi di informazione per il pubblico con lo scopo di
prevenire i comportamenti facilitanti la sensibilizzazione allergica ed
insegnare quelli atti a ridurre lesposizione agli allergeni e la gravità
della malattia.
In particolare, rispetto al primo obbiettivo:
a) Sviluppo delle Rete di Allergologia:
Lattività di allergologia è ospedaliera, è di pertinenza dellarea medica
e può corrispondere ad un centro di costo e di responsabilità clinico professionale;
ogni ASL/ASO deve garantire le attività di base di diagnosi e cura delle
allergopatie.
La responsabilità direttiva di dette attività deve essere assegnato ad
uno specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica (denominazione ufficiale
della specialità secondo lU.E.M.S.) o in discipline equipollenti, come
da DPR 484 del 10 dicembre 1997.
Le attività di Allergologia afferiscono normalmente alle UOA di Medicina
Generale o di Pediatria ovvero possono afferire ad una delle altre UOA
che usualmente cooperano con loro operatori allo svolgimento delle attività
di allergologia (Medicina del Lavoro, Pneumologia, Dermatologia ed Otorinolaringoiatria)
laddove già appositamente specificato nel PSR 90/92, ovvero per le specifiche
attribuzioni di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale.
Lerogazione delle prestazioni di diagnosi e terapia è effettuata di norma
in un presidio ospedaliero sede di DEA con la possibilità di estendere,
per esigenze organizzative e/o territoriali dellAzienda, leffettuazione
di alcune procedure diagnostiche e la somministrazione dellimmunoterapia
specifica anche in altri presidi ospedalieri dellASL nel rispetto delle
indicazioni contenute nel Nomenclatore Tariffario per le prestazioni ambulatoriali
(DGR n° 105/20622 del 30 giugno 1997) e previo inserimento, ed approvazione,
del relativo piano organizzativo nelle intese di programma.
Per gli IRCCS di diritto pubblico o privato, che non svolgono istituzionalmente
funzioni correlate allemergenza, deve essere garantita la presenza di
un Anestesista Rianimatore durante lesecuzione delle procedure diagnostiche
e terapeutiche per le quali tale presenza è prevista da leggi e/o dalle
norme di buona pratica clinica.
b) Lorganizzazione ipartimentale nellASL / ASO
Il migliore utilizzo delle professionalità e delle strutture disponibili
permette di rispondere meglio alle necessità dellutenza oltre che realizzare
delle economie di scala legate ad una più facile gestione logistica.
Le attività di allergologia sono svolte nellambito dei dipartimenti di
Medicina Generale, in eventuale raccordo funzionale con il Dipartimento
Materno Infantile, secondo un modello organizzativo predisposto da ciascuna
Azienda che raccordi funzionalmente le UO che cooperano con propri operatori
allespletamento delle attività stesse e consenta il più facile accesso
allutenza.
Lorganizzazione generale delle attività di allergologia deve prevedere
la collaborazione con gli operatori di altre UO specialistiche anche negli
ambulatori di allergologia dislocati in altri presidi aziendali, oltre
che uno stretto raccordo funzionale con gli operatori del DEA, del Laboratorio
Analisi e della Radiologia.
Lobiettivo è di arrivare al coordinamento della gestione delle oprestazioni
allergologiche ancorchè svolte nellambito della stessa A.S.L. A.S.O.
in presidi diversi.
c) Le attività di base
Gli operatori delle attività di Allergologia sono tenuti ad operare nel
rispetto delle norme di buona pratica clinica ed attenendosi alle procedure
diagnostiche ed alle modalità di prescrizione e gestione dellImmunoterapia
specifica secondo le indicazioni contenute nelle Linee Guida Internazionali
e Nazionali e del Nomenclatore tariffario regionale (DGR n° 105/20622 del
30 giugno 1997).
Le attività di Allergologia devono essere organizzate e strutturate per
svolgere adeguatamente le seguenti attività:
- prevenzione, diagnosi e cura, riabilitazione ed immunoterapia specifica
delle allergopatie.
Se necessario prevedono un eventuale adeguato numero di ore di attività
da svolgere presso altri presidi dellASL, anche con la collaborazione
di altri sanitari in servizio presso quelle sedi sotto controllo diretto
dello specialista allergologo;
- garantire lassistenza infermieristica qualificata per tutte le ore di
attività svolta per utenti esterni e per i ricoverati in qualsiasi sede
di erogazione delle prestazioni;
- garantire lesecuzione dei test di funzione respiratoria di routine (spirometro,
pneumotacografo), dei test di broncostimolazione aspecifica con metacolina
e lesecuzione dei test allergometrici in vitro di base (almeno dosaggio
delle IgE totali e specifiche) anche in raccordo con altre UO dellASL/ASO;
- garantire lesecuzione ed il monitoraggio dellITS per gli allergeni
inalabili e per il veleno di imenotteri per 12 mesi/anno, secondo i criteri
proposti ed accreditati dalle Società Scientifiche (SIAIC, EEACI e dal
WHO)
- garantire almeno lesecuzione dei test cutanei in vivo per:
- inalabili ed alimenti, compreso il prick-prick
- patch test con la serie standard GIRDCA
- test cutanei per il veleno di imenotteri
- test per la diagnostica delle orticarie fisiche
- disponibilità per le consulenze richieste dal DEA e per la diagnosi
differenziale ed il trattamento di altre immunopatie non allergiche;
- cooperare ai progetti regionali di sorveglianza attiva di alcune patologie
garantendo almeno la segnalazione dei casi e lesecuzione di alcune delle
procedure diagnostiche, sulla base di un accordo preliminare con i coordinatori
dei vari progetti;
- rilevare i dati epidemiologici e di attività e partecipare ai programmi
regionali di controllo delleconomicità e della qualità delle prestazioni;
- cooperare ai progetti regionali, e di ASL, finalizzati alla miglior
formazione del personale e ad una efficace educazione sanitaria dellutenza.
Lespletamento delle attività di base non esclude la facoltà di eseguire
altre procedure diagnostiche di competenza specialistica, quali le provocazioni
allergeni specifiche, nel rispetto delle norme di buona pratica clinica.
I locali necessari per le attività di base sono:
- una sala di attesa confortevole e bagno riservato agli utenti facilmente
raggiungibile
- una sala visita separata dalla sala per lesecuzione dei test allergometrici
- i locali per il personale previsti dalla normativa vigente
- quanto altro previsto nel rispetto delle normative sulla sicurezza degli
ambienti di lavoro e dai criteri di accreditamento regionali
Devono essere altresì disponibili adeguate attrezzature per il pronto intervento
quali: farmaci per lemergenza, ossigeno, carrello dellemergenza con pallone
di Ambu e Kit per intubazione e, nellambito del presidio ove sono svolte
le procedure diagnostiche di particolare impegno, la presenza di strutture
e personale sanitario qualificato ed esperto in emergenza (specialisti
in anestesia, UIC, Rianimazione, Terapia intensiva/semi intensiva multi
funzionale, infermieri adeguatamente formati).
Infine è necessario adeguato materiale informatico (hardware e software)
idoneo alla gestione delle attività cliniche e di rilevazione dati secondo
i programmi regionali.
In merito al secondo obbiettivo:
a) La rete dei centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale
Una attività specialistica di riferimento di quadrante o regionale per
patologie di particolare impegno è caratterizzata da un buon standard organizzativo
e dalla disponibilità di risorse umane qualificate.
Questi requisiti sono la garanzia per lutente di ricevere risposte adeguate,
vanno mantenuti nel tempo e devono essere sottoposti a processi di verifica
e di miglioramento continuativi.
La rete dei centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale
è definita per le patologie specificate nellallegato B Area di intervento
sanitario 10 Prevenzione, diagnosi e cura delle Allergopatie della LR
61 del 12 Dicembre 1997, tenuto conto della densità della popolazione (in
particolare Torino e cintura) e delle caratteristiche del territorio di
riferimento, dei dati epidemiologici e di attività storici relativi al
1998, della potenzialità delle strutture esistenti di ottemperare agli
oneri indotti.
Sono identificati centri di riferimento per: allergopatie professionali,
diagnostica differenziale delle immunopatie respiratorie, disreattività
rinosinusale, farmaco allergie, fotodinamica, allergie da alimenti e da
additivi, allergie al veleno di imenotteri, allergia al lattice in età
pediatrica, dermatiti eczematose della prima infanzia ed allergia alimentare
in età pediatrica.
b) Le attività dei centri di riferimento
La responsabilità clinico-professionale ed il coordinamento delle attività
di riferimento sono affidate allo specialista allergologo.
I centri di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale sono tenuti
a:
- garantire lattività di consulenza, sulle patologie di pertinenza, agli
altri servizi del quadrante;
- fornire assistenza diretta per gli utenti del territorio di competenza
garantendone la presa in carico complessiva e lesecuzione delle procedure
diagnostiche e terapeutiche necessarie;
- eseguire tutti i test previsti dai protocolli e cooperare attivamente
ai programmi regionali di sorveglianza attiva delle patologie allergiche
di competenza;
- collaborare ai processi diagnostici ed alla gestione dei soggetti affetti
da immunopatie , cooperando attivamente con le altre unità operative, aziendali,
di quadrante ed universitarie, in particolare con la Scuola di Specialità
in Allergologia ed Immunologia Clinica istituita dallUniversità di Torino
presso lOspedale Mauriziano , che si occupano di Immunologia ed Immunopatologia
di base e clinica;
- partecipare alla progettazione e sperimentazione degli strumenti di controllo
quali-quantitativo delle attività complessivamente intese e degli strumenti
di verifica della correttezza tecnica ed economica delle prestazioni.
Le ASL/ASO identificate come centro di riferimento sovrazonale o regionale
hanno lobbligo di svolgere i compiti loro affidati e sono tenute alla
compilazione di una relazione annuale sulle attività svolte, da inviare
agli uffici regionali competenti.
Sono sottoposte a controlli biennali della persistenza dei requisiti e
del raggiungimento degli obbiettivi secondo le verifiche di qualità che
saranno introdotte.
Al fine di garantire la qualità e la congruità delle prestazioni assistenziali
di quadrante o regionale, il venire meno dei requisiti previsti o la sopraggiunta
impossibilità ad adempiere ai compiti specifici, determina la decadenza
dallincarico di centro di riferimento che viene affidato ad altra Azienda
del quadrante che ne abbia fatto richiesta, in possesso dei requisiti.
c) ASL/ASO identificate come riferimento e relative attribuzioni
Nella tabella sottostante sono state identificate alcune Aziende a cui
sono state attribuite una o più attività di riferimento sovrazonale o regionale.
In alcuni casi lestensione del territorio e le preesistenti competenze,
hanno indotto ad attribuire attività di riferimento per la stessa patologia
a più Aziende dello stesso quadrante. In alcuni quadranti non è ancora
stato possibile attribuire funzioni di riferimento ad alcune strutture
(ASL/ASO) già operanti ma in fase di organizzazione, pertanto si rimanda
a successivo provvedimento il completamento della rete dei centri di riferimento.
Tenuto conto della densità della popolazione e delle caratteristiche del
territorio, dei dati storici e di attività rilevati nel 1998, verificata
la potenzialità attuale delle strutture esistenti, e la loro implementabilità,
si rileva che presso le seguenti ASL/ASO già esistono le condizioni per
attribuire attività di riferimento sovrazonale di quadrante o regionale.
Patologia di riferimento Azienda Regionale Riferimento
Relativamente al terzo obbiettivo:
Attività di formazione continua del personale medico ed infermieristico
e verifica dei protocolli diagnostici e terapeutici
Lattività di educazione continua degli operatori medici e degli infermieri
si è sviluppata negli anni con una serie di corsi monotematici organizzati
dallAssessorato e realizzati come programma di qualificazione obbligatoria,
al fine di garantire una fonte di aggiornamento continuativa.
Lobiettivo generale dei corsi è quello di fornire elementi utili ad una
omogeneità di criteri per la diagnosi e la cura delle patologie trattate
informando altresì gli operatori su quali percorsi preferenziali possono
contare per la gestione della casistica più complessa.
Gli argomenti di maggior interesse negli anni 1997 e 1998 sono stati le
allergopatie professionali e le patologie farmaco correlate; la collaborazione
con gli epidemiologi del PRIOR ha consentito di sensibilizzare gli allergologi
alla sorveglianza attiva delle allergopatie correlate allattività lavorativa.
Lattività di formazione si è rivelata efficace per offrire una assistenza
sempre più qualificata agli utenti allergici ed ha generato una ricaduta
interessante: numerosi operatori della rete hanno accentuato limpegno
nellaggiornare i medici di medicina generale ed i pediatri di base organizzando
convegni locali su argomenti specifici ed hanno proposto, da più parti,
la costituzione di gruppi di studio intra-aziendali per la predisposizione
di protocolli clinici ed organizzativi.
Pare opportuno, al fine di garantire omogeneità e scientificità del messaggio
educativo, predisporre protocolli diagnostico-terapeutici ed organizzativi
di rilievo regionale.
Al fine di perseguire il miglioramento continuo della qualificazione professionale
degli operatori è opportuno, in collaborazione con le scuole di specialità
e con presidi ospedalieri regionali qualificati : - continuare con lorganizzazione
regionale dei corsi di aggiornamento obbligatori per medici ed infermieri
qualificandoli ulteriormente con il patrocinio delle società scientifiche
e con il ricorso a docenti di provata esperienza provenienti anche da altre
regioni;
- Predisporre e verificare lapplicazione dei protocolli diagnostici e
terapeutici proposti dalla comunità scientifica;
- preparare e distribuire il materiale didattico/informativo a tutti gli
operatori interessati, al fine di ottimizzare lutilizzo delle risorse
umane risparmiando sui costi e sul tempo di elaborazione e diffusione delle
informazioni;
- confrontare ed integrare le varie esperienze scientifiche ed organizzative
in ambito educativo.
In merito al quarto obbiettivo:
Programmi di educazione sanitaria dedicata al pubblico e verifica dellefficacia
degli strumenti adottati
I programmi di informazione per il pubblico hanno lo scopo di proporre,
ed indurre, comportamenti più consoni alla prevenzione delle malattie allergiche
in quanto la conoscenza della patologia è condizione indispensabile per
ottenere un consenso informato valido ed una migliore aderenza dei soggetti
allergici ai programmi di prevenzione, diagnosi e cura.
Da tempo sono in corso iniziative educative in varie ASL /ASO concretizzate
nella preparazione di opuscoli divulgativi distribuiti presso gli ambulatori
dei servizi di allergologia e dei medici di base; sono stati, altresì,
realizzati incontri con gli studenti ed i docenti nelle scuole di vario
ordine e grado e trasmissioni radiofoniche e televisive con la collaborazione
di emittenti locali.
Valutato limpegno e la bontà dei risultati ottenuti in alcune Aziende,
data la necessità di continuare con una corretta informazione degli utenti,
che deve essere omogenea e concordante su tutto il territorio, salvaguardando
lopportunità di condividere il materiale elaborato al fine di un ottimale
utilizzo delle risorse e riduzione dei costi, si prevede di:
- continuare nella preparazione e divulgazione capillare di informazioni
corrette e complete preparate dagli esperti del settore quale supporto
allattività educativa svolta capillarmente dal personale sanitario dei
servizi di allergologia e dai medici di base;
- approfondire la possibilità di utilizzare anche altri strumenti divulgativi;
- verificare la validità e lefficacia dello strumento opuscolo e degli
altri mezzi informativi con una particolare attenzione al rapporto tra
la penetrazione dellinformazione ed i costi sostenuti per fornirla attivando
un protocollo di studio ad hoc.
Osservatorio regionale per le gravi reazioni allergiche
Tra le manifestazioni allergiche e pseudo-allergiche potenzialmente a
rischio di determinare quadri clinici anche mortali, le reazioni avverse
a farmaci vanno assumendo sempre maggiore importanza in considerazione
della crescente frequenza e gravità con cui si verificano e sono sicuramente
sottostimate dal punto di vista epidemiologico. Analoghe considerazioni
possono essere fatte per le gravi reazioni allergiche sistemiche di tipo
anafilattico conseguenti a punture di imenotteri, ad infusione di mezzi
di contrasto per indagini radiografiche, ad ingestione di alimenti o additivi
alimentari, ed ancora per le reazioni avverse intra-operatorie che si verificano
per allergia a farmaci anestetici o al latice di gomma, ecc.
La reale incidenza e prevalenza delle gravi reazioni allergiche complessivamente
considerate non sono al momento note con precisione.
Tra le varie cause di anafilassi gli antibiotici ed i mezzi di contrasto
per indagini radiografiche rappresentano le principali cause di reazioni
severe e sebbene meno del 10% di queste reazioni siano letali costituiscono
comunque la maggiore causa di morte per anafilassi.
Dai dati di attività rilevati dalla Rete regionale di allergologia si
può desumere che circa 2000 piemontesi lamentino reazioni della linea allergica
indotte da farmaci, un numero consistente di queste sono clinicamente gravi.
La prevalenza di anafilassi sistemica in ambito ospedaliero è stata calcolata
negli USA pari a un caso ogni 3000 pazienti ricoverati (Boston Collaborative
Drug Surveillance Program 1973).
Il 15% della popolazione generale va incontro a reazioni indesiderate
a farmaci (International Conference On Adverse Reactions Reporting Systems,
Washington D.C., National Academy Of Sciences, 1971) con una frequenza
di reazioni fatali stimate intorno allo 0.01% in ambito chirurgico e allo
0.1% in ambito medico.
Per la maggior parte dei farmaci lincidenza di reazioni allergiche o
pseudoallergiche è pari all1-3% . Si calcola che il 5% dei pazienti in
terapia farmacologica manifesti una reazione avversa e che il 5-10% dei
ricoveri sia dovuto a manifestazioni reattive da farmaci; lincidenza di
pazienti ricoverati per reazioni a farmaci varia dal 2-6% secondo le casistiche
considerate e dal 15 fino al 30% dei pazienti ospedalizzati è soggetto
a reazioni avverse da farmaci.
Negli Stati Uniti le punture di imenotteri rappresentano la terza causa
più frequente di anafilassi. Le morti per punture di imenotteri sono circa
50 allanno ma studi post mortem suggeriscono che tali dati probabilmente
sono sottostimati in quanto IgE specifiche per veleni di imenotteri sono
state rilevate nel 32-50% dei campioni di siero di soggetti adulti morti
improvvisamente e inaspettatamente. Fortunatamente rare, le cause di morte
improvvisa da puntura di imenotteri hanno funestato anche recentemente
le cronache regionali.
Il 5% circa delle reazioni anafilattiche mortali sono attribuibili allingestione
di alimenti e/o di additivi alimentari. Questi ultimi sono responsabili
di alcune delle reazioni allergiche attribuite alluso dei farmaci.
E pertanto evidente che alcune reazioni allergiche sono in grado di determinare
quadri clinici così gravi da mettere improvvisamente a rischio la vita
del paziente. E inoltre noto che tali patologie, dopo le terapie durgenza
e rianimatorie prestate con tempestività e perizia, sono lasciate allautogestione
del paziente. Va altresì considerato che non sempre il paziente è in grado
di stimare correttamente la reale gravità della sua malattia e che soprattutto
non conosce le possibilità di diagnosi, terapia e profilassi relative alla
sua condizione morbosa.
Da queste considerazioni ne deriva che lunico intervento clinico efficace
è lindividuazione dellagente eziologico, e dei meccanismi patogenetici
attraverso cui esso agisce, in relazione alla possibilità di prevenire
ulteriori reazioni potenzialmente mortali.
Lo strumento che appare più idoneo a rilevare lentità del fenomeno, ed
a sostenere la necessaria assistenza ai cittadini, è un Osservatorio Regionale
per le gravi reazioni allergiche .
Gli obbiettivi dellOsservatorio sono:
- istituire un registro regionale delle gravi reazioni allergiche che si
verifichino nel territorio regionale
- concorrere allindividuazione dei percorsi per la corretta gestione del
paziente successivamente allintervento durgenza o rianimatorio .
Per raggiungere gli scopi previsti è necessario garantire un flusso informativo
in entrata, dalla periferia allOsservatorio, ed in uscita, dallOsservatorio
alla periferia dove sono svolte le procedure di prevenzione e diagnosi
successive allevento acuto.
La rilevazione del flusso informativo in entrata deve essere garantita
24 ore al giorno ed essere collegata ad un sistema di gestione dellemergenza
già efficiente ed efficace.
La gestione successiva dei flussi informativi prevede un intervento coordinato
e qualificato delle attività di allergologia che è parte integrante della
struttura deputata alla rilevazione.
Fra le strutture che appaiono più idonee, quale sede dellOsservatorio,
lA.O. San Giovanni Battista di Torino ,che dispone sia di un qualificato
Centro Antiveleni, presso lUADU di Anestesia e Rianimazione 2, in grado
di svolgere da recettore delle segnalazioni e fornire consulenza per il
trattamento durgenza sia di una qualificata attività di Allergologia ed
Immunologia Clinica, presso lattuale UOA di Medicina D, in grado di provvedere
al coordinamento delle procedure successive, è al momento lunica Azienda
in grado di consentire una immediata attivazione dellOsservatorio stesso.
In merito al primo obbiettivo:
La rilevazione delle reazioni allergiche gravi avviene registrando le
segnalazioni secondo un protocollo da concordare che permetta di identificare
il soggetto, la tipologia della reazione ed il centro segnalatore sia per
via telefonica, diretta o fax, sia per via Internet nel rispetto della
vigente normativa sulla privacy.
I possibili segnalatori sono gli operatori che ricevono la prima richiesta
di soccorso: il medico curante, il Servizio di Emergenza Territoriale (118)
o una sede di DEA ospedaliero.
Unulteriore quota di pazienti manifesta gravi reazioni allergiche durante
il ricovero ospedaliero presso unità mediche o chirurgiche che provvederanno
alla segnalazione in alternativa al circuito delle Unità di EmergenzaUrgenza.
LOsservatorio tiene ed aggiorna il registro epidemiologico ed avvia le
procedure connesse con il raggiungimento del secondo obbiettivo.
In merito al secondo obbiettivo:
Come riportato in premessa le problematiche che deve affrontare il soggetto
che ha sperimentato una grave reazione allergica sono:
- capire e valutare la gravità dellaccaduto
- conoscere le procedure diagnostiche e le modalità di prevenzione
- sapere dove ed a chi rivolgersi per ottenere risposte adeguate
LOsservatorio, parte allergologica, predispone gli strumenti atti a guidare
ed assistere il paziente nella fase post-acuzie, in particolare:
- indirizza il paziente al centro allergologico più vicino alla sua residenza
in grado di effettuare i test opportuni e di assumersi lonere della gestione
successiva in stretta collaborazione con il medico curante;
- rileva e registra la diagnosi conclusiva sollecitando le informazioni
dal centro stesso;
- segnala i casi più a rischio al 118 per un eventuale successivo intervento
durgenza mirato.
In pratica la fase efferente dei dati è una fase di sorveglianza attiva
delle gravi reazioni allergiche e/o tossiche e permette di garantire una
adeguata assistenza specifica ai soggetti affetti da tale patologie.
Per la realizzazione di entrambi gli obbiettivi è prevedibile lutilizzo
di un supporto informatico adeguato, costituito da software di gestione
dedicato, che permetta:
- la trasmissione di dati in tempo reale e la possibilità di collegamento
diretto via Internet
- accesso in lettura/scrittura riservato e protezione dei dati in trasmissione
- possibilità di elaborazione statistica ed implementabilità del sistema.
Allergopatie professionali
(respiratorie e cutanee) ASO CTO/CRF Quadrante
ASO Maggiore (Novara) Quadrante
ASL TO 3 Quadrante
Diagnostica differenziale delle immunopatie respiratorie
ASO S. Luigi Orbassano Quadrante
IRCCS Veruno Quadrante
Disreattività
naso sinusale ASO SGB Molinette Regionale
Fotodinamica (e dermatite atopica
delladulto) ASO SGB Molinette Regionale
Farmacoallergia ASO SGB Molinette
Quadrante
ASL 11 - Vercelli Quadrante
ASL 13 - Novara Quadrante
Allergia ad
alimenti ed additivi ASO SGB Molinette Quadrante
ASL 11 Vercelli Quadrante
Allergia
al veleno di imenotteri ASO SGB Molinette Quadrante
Ospedale Mauriziano
Quadrante
ASL 13 Novara Quadrante
ASL 19 Asti Quadrante
Allergia al
lattice ASO OIRM - S. Anna Regionale
Allergie alimentari in età pediatrica
e dermatiti
eczematose della prima infanzia. ASO OIRM S. Anna Regionale
Osservatorio
per le gravi reazioni allergiche ASO SGB Molinette Regionale