Bollettino Ufficiale n. 13 del 29 / 03 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2000, n. 24 - 29514

Approvazione di uno schema di accordo volontario-tipo quale strumento per la promozione di iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare lo schema di accordo volontario tipo, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale (all. A), dando comunque atto che lo stesso schema potrà essere suscettibile di eventuali modifiche ed integrazioni che si rendessero necessarie nel corso della stesura dei singoli accordi;

di promuovere, nell’ambito del Forum, una cabina di regia con le rappresentanze degli Enti Locali, delle associazioni di categoria e dell’associazionismo ambientalista e dei consumatori, al fine di promuovere iniziative finalizzate al miglioramento del sistema energetico ambientale piemontese in relazione alle risorse territoriali e alle potenzialità presenti nella Regione, anche nelle more dell’elaborazione del Piano Regionale Energetico Ambientale;

di rinviare ad un successivo provvedimento la regolamentazione della stessa cabina di regia;

di regolamentare, nei modi di cui all’allegato A, la sottoscrizione degli accordi volontari promossi dalla cabina di regia di cui sopra.

(omissis)

Allegato A

SCHEMA DI ACCORDO VOLONTARIO TIPO

Accordo Volontario diretto alla realizzazione dell’intervento di _________________

tra

Regione Piemonte

Provincia di

Comuni di

Soggetto Economico

Altri soggetti coinvolti nella realizzazione dell’intervento

Premessa

Il Protocollo, adottato il 10 dicembre 1997 a Kyoto dalla terza conferenza delle parti alla Convenzione sui cambiamenti climatici, impegna l’Italia a ridurre le proprie emissioni di gas serra nella misura del 6,5% rispetto ai livelli del 1990, entro il periodo compreso tra il 2008 e il 2012.

In considerazione dei predetti impegni il CIPE, con deliberazione n.137 del 19 novembre 1998, ha approvato le “linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra” fissando gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

In occasione della Conferenza Nazionale Energia e Ambiente tenutasi a Roma nel mese di novembre 1998, le rappresentanze delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, del’associazionismo ambientalista e dei consumatori hanno siglato il Patto per l’Energia e l’Ambiente, impegnandosi a promuovere uno o più accordi volontari settoriali e territoriali al fine di realizzare gli obiettivi fissati in materia di politica energetica e di riduzione delle emissioni di CO2.

A proposito degli accordi volontari, oggetto anche di una raccomandazione dell’U.E., la legge 28 dicembre 1996, n.662, all’art.2, comma 203, poi, in materia di strumenti di programmazione negoziata, prevede la possibilità di attivare nuove tipologie negoziali, in tal modo favorendo la flessibilità degli strumenti predetti in ragione delle concrete necessità, anche al fine di accelerare il processo di sviluppo territoriale.

In particolare, come sottolineato nel citato Patto Nazionale per l’Energia e l’Ambiente, gli accordi volontari, costituiscono uno strumento di politica ambientale diretto a:

- cogliere e sfruttare le capacità di azione e le risorse esistenti nel sistema economico per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo, sulla base di azioni concordate e dimensionate sulle potenzialità di intervento reali dei soggetti coinvolti a determinate condizioni;

- cogliere e sfruttare le specificità territoriali degli enti coinvolti, ricercando soluzioni maggiormente aderenti alle problematiche esistenti, con la conseguente ottimizzazione dell’azione rispetto agli obiettivi perseguiti;

- instaurare un rapporto di collaborazione stabile tra attori pubblici ed economici, aumentando il grado di accettabilità sociale degli interventi da realizzare;

- favorire e promuovere politiche di concertazione permanente tra i diversi soggetti coinvolti, consentendo la realizzazione degli interventi anche attraverso il sostegno pubblico sia in termini economico-finanziari sia attraverso il superamento delle barriere territoriali ed amministrative che possono ostacolare o rallentare le realizzazioni impiantistiche.

Ciò premesso

si conviene e si stipula il seguente

ACCORDO VOLONTARIO

per la realizzazione dell’intervento di ___________ da ubicarsi nel comune/i di _____________con le seguenti modalità.

Art.1

Definizione dei termini

L’accordo volontario in oggetto, in armonia con gli impegni assunti dall’Italia con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto, è diretto alla realizzazione dell’intervento di _______________________

da ubicarsi nel comune/i di _________________

Enti competenti _______________________________

Elementi progettuali __________________________

Piano Economico e Finanziario ___________

Tempo di ritorno dell’investimento ______________

Rapporto risorse impiegate/risultati attesi

Cronoprogramma del percorso attuativo ________________________________

Eventuale definizione del contributo pubblico in termini quantitativi e temporali______

Soggetti partecipanti all’investimento complessivo _____

Eventuali contributi privati sia in conto capitale, sia in conto esercizio ____

Eventuali condizioni e/o prescrizioni _____

Art.2

Obiettivi quantificabili

Risultato energetico

M tep risparmiati

Riduzione CO2

Investimenti necessari

Contributi pubblici

Occupazione:

-incremento stabile

-incremento temporaneo

Art. 3

Definizione delle azioni

Il conseguimento degli obiettivi enunciati al precedente art.2, richiede il compimento delle seguenti azioni:

a) (...)

b) (...)

c) (...)

d) rimozione degli ostacoli tecnico amministrativi che si frappongono all’attuazione di progetti esistenti, oppure in corso di predisposizione, relativi alla realizzazione del progetto;

e) individuazione delle risorse utilizzabili attraverso eventuali forme di incentivazione finanziaria previste a livello comunitario, nazionale e regionale;

f) monitoraggio dei risultati conseguiti.

Art.4

Obblighi delle parti

La Regione e/o altro Ente si impegnano ad agevolare la realizzazione del progetto attraverso le seguenti modalità:

- nel caso di cofinanziamento, la Regione e/o altro Ente si impegnano all’erogazione di risorse con le seguenti modalità: __________________ ;

- la Regione e/o altro Ente si impegnano, in caso di concorrenza di altri progetti al cofinanziamento, ad osservare i seguenti criteri: ______________

- gli Enti _______________ si impegnano a facilitare gli iter tecnico-amministrativi per il compimento delle azioni per la realizzazione del progetto. In particolare, gli Enti si impegnano ad utilizzare tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente e il loro raccordo, al fine di pervenire ad un percorso semplificato per l’acquisizione di intese, concerti, nulla-osta o assensi comunque denominati attraverso le seguenti modalità:___________.

Il soggetto proponente si impegna a presentare a tutti gli Enti interessati il progetto definitivo entro __________ giorni dalla data di sottoscrizione del presente accordo, con il cronoprogramma relativo.

Gli istituti di credito, ove coinvolti, si impegnano a: _____________________________

Art.5

Controllo dei risultati

Ferme restando le attività di controllo ai sensi di legge, la verifica dei risultati conseguiti attraverso la realizzazione del progetto sarà effettuata da un gruppo di lavoro costituito da un rappresentante di ciascuno degli Enti Locali interessati e da un rappresentante dei soggetti realizzatori. L’esito dei risultati sarà inviato alla Regione e alla Provincia competente.

Art.6

Durata dell’accordo e suoi effetti

Il presente accordo volontario decorre dalla stipula dello stesso da parte di tutti i soggetti interessati e per tutti gli effetti ivi contenuti e avrà la durata di _____________________