Bollettino Ufficiale n. 13 del 29 / 03 / 2000
Provincia di Torino
Accordo di Programma per lintegrazione formativa e lavorativa delle persone con handicap
Premesso che la situazione attuale del contesto sociale ed in particolare del mondo del lavoro è caratterizzata da una tendenza di sviluppo che evidenzia modelli di performance sociale e produttiva esasperati, escludendo o limitando di fatto dai luoghi di formazione e di lavoro le fasce più deboli della popolazione potenzialmente attiva.
Considerato che, per affrontare adeguatamente questa situazione di emarginazione indotta, è necessario prevedere delle azioni specifiche, condotte da una pluralità di enti, istituzioni, organizzazioni ed associazioni che siano concordi nel raggiungere un obiettivo comune e siano disponibili a mettere in campo le necessarie competenze e risorse.
Tenuto conto infine che, a priori, occorre definire che non si deve trattare di azioni di tipo esclusivamente sanitario o assistenziale e che, pertanto, lobiettivo finale è quello di perseguire una vera collocazione lavorativa riducendo al minimo il tempo di transizione tra la scuola ed il lavoro.
Rilevato che, nel territorio della provincia di Torino, con la finalità generale di favorire lintegrazione formativa e lavorativa delle persone con disabilità:
- sono già operanti numerosi gruppi di lavoro;
- sono stati istituiti - con varie denominazioni - diversi S.I.L. (Servizi per lInserimento Lavorativo);
- sono stati stipulati - in attuazione del Progetto Forlav della Amministrazione Provinciale - accordi di programma che, coinvolgendo più istituzioni, interessano i territori di Chieri, Collegno/Grugliasco, Cirié, Settimo Torinese, Nichelino.
Considerato che la Provincia di Torino ha promosso lutilizzo delle risorse messe a disposizione dalliniziativa comunitaria Occupazione e valorizzazione delle risorse umane Settore Horizon con il Progetto Mediafor: un ponte per limpresa che è stato approvato dagli organismi comunitari con lintento:
- sul piano nazionale, di contribuire a favorire azioni positive di formazione e di integrazione lavorativa delle persone disabili attraverso la messa a punto di nuovi modelli formativi, di nuove o più efficaci capacità di mediazione nei confronti delle imprese considerate anche come luogo privilegiato di formazione in situazione;
- sul piano transnazionale, di attuare lo scambio, il confronto e la valutazione delle esperienze, realizzate e in atto, per proiettare a livello europeo la riflessione sullevoluzione dei processi di integrazione.
La Provincia di Torino
stipula con:
- C.I.S. - Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali - Ciriè
- CILO - Sezione di Ciriè
- C.I.S.A. - Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale - Gassino Torinese
- Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali del Chierese
- C.I.S.A. 31 - Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale
- C.I. di S. - Consorzio Intercomunale di Servizi - Piossaco
- CON.I.S.A. - Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale Valle di Susa
- Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenisca - Bussoleno
- C.I.S.S. 38 - Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio Assistenziali
- U.S.L. 9 ex U.S.S.L. 40 - Ivrea
- C.I.S.S.A.C. - Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali - Caluso
- Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca - Perosa Argentina - C.I.S.S. - Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali - Pinerolo
la seguente intesa che formalmente assume la figura giuridica di un
Accordo di programma
1 - Oggetto
I firmatari si impegnano a collaborare allo scopo di creare percorsi di orientamento e di formazione professionale finalizzati alla collocazione lavorativa delle fasce più deboli della popolazione ed in specifico di persone con handicap, provenienti in via prioritaria dalle aree territoriali interessate dallintesa.
I promotori dellintesa ritengono che qualsiasi intervento favorente luscita o il non ingresso di una persona disabile nel e dal circuito assistenziale rappresenti un investimento positivo in termini di riduzione della spesa sanitaria e assistenziale.
Per assolvere tale compito si prevede di:
- promuovere, a livello generale, una politica di incentivazione capace di organizzare ed utilizzare al meglio le risorse umane, economiche e strumentali disponibili al fine di favorire una cultura ed una prassi dellintegrazione capaci di offrire opportunità lavorative e sociali a tutte le persone comunque in difficoltà.
Tale politica sarà perseguita, in ottemperanza al Progetto Forlav, incentivando la stipula di intese locali ove la specificità socio - economica sia tenuta nella dovuta considerazione e sia possibile coinvolgere le forze attive del territorio;
- promuovere, a livello specifico, lutilizzo del Progetto Mediafor: un ponte per limpresa come strumento per coinvolgere nella progettazione delle politiche attive del lavoro tutti gli Enti interessati a modulare percorsi formativi e lavorativi condivisi, certi e praticabili;
- favorire ladesione di nuovi partner attivi al Progetto, preso atto che il Progetto Mediafor: un ponte per limpresa - promosso dalla Provincia di Torino e attuato dal Consorzio CONEF (Consorzio En.A.I.P. Piemonte per la formazione professionale) - ha ottenuto ladesione iniziale:
- a livello nazionale, dellAgenzia Regionale per lImpiego del Piemonte, dellU.P.L.M.O. della Provincia di Torino, dellEn.A.I.P. Piemonte, dello I.A.L. Piemonte, del CONEF e dellA.P.I. Formazione;
- a livello transnazionale, del Consiglio della Città di Villarobledo (Spagna), del CINOP di Mertoghenbosh (Olanda) e della U.L.S.S. 21 di Legnago (VR).
2 - Coordinamento
La funzione di coordinamento del Progetto Mediafor è compito da effettuarsi di concerto tra lorganismo promotore e lorganismo attuatore che saranno coadiuvati per la programmazione, lorganizzazione e lattuazione dellesperienza da due organismi di monitoraggio:
- un gruppo di lavoro interistituzionale composto da rappresentanti dei partner iniziali che hanno aderito al progetto e dei firmatari del presente accordo che aderendo agli obiettivi di politica del lavoro piú generale ed agli obiettivi specifici delliniziativa Mediafor diventano partner del progetto. Il Gruppo potrà allargarsi ad eventuali altri componenti che aderiranno successivamente.
Il Gruppo di lavoro interistituzionale svolge compiti di indirizzo e valutazione istituzionale; consultazione alla progettazione; collaborazione con il Gruppo di Lavoro tecnico; partecipazione alle iniziative transnazionali.
- un gruppo di lavoro tecnico composto da operatori in rappresentanza degli Enti aderenti al Progetto.
Il Gruppo di lavoro tecnico svolge compiti di monitoraggio e verifica tecnica; collaborazione alle progettazioni; collaborazione con il gruppo di Lavoro Interistituzionale; partecipazione alle iniziative transnazionali.
3 - Adesione nuovi partner
I firmatari dellAccordo di programma si impegnano a promuovere ladesione di altri partner al progetto, fatto salvo la concordanza agli obiettivi dellaccordo esplicitata con atto deliberativo formale dellEnte aderente.
4 - Risorse
- risorse finanziarie:
la Provincia di Torino mette a disposizione per la realizzazione del Progetto Mediafor il finanziamento approvato dalla Unione Europea e dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale che ammonta a L. 1.233.049.000 (Cap. 6072 L. 678.176.950 di Fondo di rotazione, Cap. 6073 L. 554.872.050 di Fondo Sociale Europeo).
Tali finanziamenti saranno ripartiti nelle azioni previste dal progetto che sarà attuato dal Consorzio CONEF in ottemperanza alla deliberazione della Giunta Provinciale di Torino 53-56261/98 del 2 aprile 1998.
- organizzative:
tutti gli Enti firmatari si impegnano allattuazione del presente accordo, in relazione alle azioni in cui saranno coinvolti, attivando al meglio la propria organizzazione in base agli indirizzi del Gruppo di lavoro Interistituzionale.
- di personale:
il costo del personale eventualmente messo a disposizione dagli Enti firmatari per la realizzazione del progetto sará rimborsato agli Enti stessi dallorganismo attuatore, con modalitá che saranno da definire anche in relazione alle indicazioni o disposizioni del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in ordine alla ammissibilità della spesa.
- sociali:
i firmatari dellaccordo si impegnano a promuovere il coinvolgimento, nellattuazione del progetto, di tutte le risorse del mondo del volontariato e della cooperazione sociale operanti, sul territorio, nel settore specifico.
4 - Valenza territoriale
Lintesa ha valore per tutte le aree territoriali di competenza degli Enti e/o Organismi firmatari.
Non si esclude però, nella logica di un più efficace utilizzo delle risorse disponibili in ambito provinciale e più precisamente nelle aree limitrofe dei firmatari dellintesa, che sia possibile, per soggetti provenienti da altre aree, utilizzare le opportunità formative o di tirocinio o lavorative predisposte in conseguenza della presente intesa; viceversa, che sia possibile per soggetti dei territori interessati dallintesa fruire di opportunità eventualmente attivate in altre aree, fermo restando il rispetto degli eventuali accordi sullutilizzo delle risorse.
5 - Percorsi Sperimentali previsti dal Progetto Mediafor
5.1 - Formazione Mediatori
Un corso di 100 ore per formare trenta unità di personale adeguatamente preparato a svolgere attività di mediazione tra limpresa ed il potenziale lavoratore al fine di facilitare esperienze mirate di tirocinio e di lavoro
5.2 - Formazione Professionale Diffusa
Attivazione di n. 2 corsi che impegneranno complessivamente 20 allievi con disabilità intellettiva con lobiettivo di far conoscere e padroneggiare la realtà lavorativa: dinamiche, regole, diritti, doveri, rischi, relazioni interpersonali, sollecitazioni, competenze che sono richieste ai lavoratori dalle imprese. I corsi si caratterizzano per la modalità della formazione in alternanza in cui la pratica in azienda è di particolare rilevanza. Le imprese disponibili sono a tutti gli effetti il luogo privilegiato di apprendimento ed assume grande importanza la funzione del tutor aziendale quale formatore in situazione. Si prevede una specifica formazione per i tutor aziendali.
5.3 - Formazione tutor aziendali
Un corso di 20 ore per trenta tutor aziendali con la finalità di porli nella condizione di svolgere al meglio il ruolo di formatore in situazione per i giovani con disabilità.
5.4 - Inserimento Lavorativo
Si sperimentano e mettono a confronto due modalità di mediazione, non necessariamente in alternativa, per lintegrazione lavorativa di n. 60 persone con disabilità:
- modello consulente: un servizio di supporto, riferito essenzialmente agli avviamenti effettuati attraverso il collocamento obbligatorio, condotto da personale capace di svolgere, in corretta posizione di equidistanza, per limpresa il ruolo di informatore attendibile sulle competenze, motivazioni e potenzialità del lavoratore, e per il lavoratore il ruolo di attendibile informatore sulle caratteristiche della posizione lavorativa offerta;
- modello facilitatore: un servizio di supporto che costruisce il rapporto con limpresa e con il lavoratore indipendentemente da un eventuale avviamento obbligatorio. Crea le condizioni di incontro tra gli interessi dellimpresa e gli interessi del lavoratore, facilita esperienze di tirocinio che, se condotte a buon fine con reciproca soddisfazione, possono poi trasformarsi in collocazioni lavorative.
5.5 - Ricerca intervento sulla Cooperazione Sociale
Sviluppo di una ricerca intervento sulluniverso della cooperazione sociale con lintento di verificare il ruolo esercitato nel dare risposte occupazionali alle persone invalide o con disabilità.
5.6 - Laboratorio aperto
Un corso di formazione di 400 ore, che interesserà n. 8 giovani con disabilità mentale che hanno già concluso un percorso di formazione professionale, proponendosi di sviluppare negli allievi linteresse a definire un progetto di vita in cui si collochino responsabilmente come protagonisti del proprio futuro.
5.7 - Scambi Transnazionali
Si perseguirà la conoscenza delle esperienze dei partner attraverso lo scambio delle metodologie formative, dei modelli di mediazione, della funzione dei tutor aziendali, del ruolo della cooperazione
6 - Modifica o disdetta
Resta salva la facoltà degli Enti contraenti di modificare, previo formale accordo, il presente atto o di recedere dal medesimo con preavviso di mesi sei.
Al presente atto si applica la disposizione di cui al 6° comma dellart. 27 della legge 8/06/1990 n. 142.