Bollettino Ufficiale n. 12 del 22 / 03 / 2000
Torna al Sommario Indice Sistematico
Deliberazione della Giunta Regionale 6 marzo 2000, n. 12 - 29602
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Vigliano DAsti (AT).
Variante Generale al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante
il Comune stesso. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977
n. 56 e successive modificazioni, la Variante Generale al Piano Regolatore
Generale Intercomunale vigente del Consorzio dei Comuni di Mongardino e
Vigliano DAsti, per la parte interessante il territorio del Comune di
Vigliano DAsti (AT), adottata e successivamente integrata e modificata
con deliberazioni assembleari n. 6 in data 14.12.1994 e n. 1 in data 24.2.1995
e con deliberazioni consiliari afferenti il Comune di Vigliano DAsti,
n. 18 in data 24.3.1997, n. 1 in data 28.1.1998 e n. 12 in data 15.4.1999,
subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali
della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate
nellallegato documento A in data 22.12.1999, che costituisce parte integrante
del presente atto deliberativo, fatte salve comunque le prescrizioni del
D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento
approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione definitiva, relativa alla Variante Generale al Piano
Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Mongardino e Vigliano
DAsti, relativa al territorio del Comune di Vigliano DAsti, debitamente
vistata, si compone di:
Deliberazione consiliare n. 18 in data 24.3.1997, esecutiva ai sensi di
legge
Deliberazione consiliare n. 1 in data 28.1.1998, esecutiva ai sensi di
legge
- Elab. - Controdeduzioni comunali alle proposte di modifica effettuate
dallAssessorato allUrbanistica della Regione Piemonte
- Tav.E/1 - Carta di sintesi della propensione al dissesto con classi di
edificabilità, in scala 1:10000
- Elab.E/2 - Relazione illustrativa della Carta di sintesi della propensione
al dissesto con classi di edificabilità
- Elab.E/2bis - Integrazioni alla Relazione illustrativa della Carta di
sintesi della propensione al dissesto con classi di edificabilità
- Tav.E/V/1 - Uso del suolo in atto ai fini agricoli e forestali, in scala
1:5000
- Tav.E/V/2 - Carta delle infrastrutture tecniche, in scala 1:5000
- Tav.E/V/3/1 - Insediamenti esistenti - Capoluogo, in scala 1:2000
- Tav.E/V/3/2 - Insediamenti esistenti - Tiglione, in scala 1:2000
- Tav.E/V/3/3 - Insediamenti esistenti - Valgrande - Sabbionera, in scala
1:2000
- Tav.E/V/3/4 - Insediamenti esistenti - Camicia - Madonna - Valmontasca,
in scala 1:2000
- Elab.E/V/3/5 - Insediamenti esistenti - Schede riassuntive di indagine
- Tav.E/V/4 - Individuazione dei lotti asserviti alledificazione rurale
ai sensi dei commi 19° e 20° dellart. 25 della L.R. 56/77 e s.m.i., in
scala 1:5000
- Tav.P/2 - Inquadramento generale, in scala 1:25000
- Elab.P/3 - Relazione geologico-tecnica su aree di completamento e di
nuovo impianto
- Elab.P/3bis - Integrazioni alla Relazione geologico-tecnica
- Tav.P/V/2/3 - Sviluppo dei territori urbanizzati ed urbanizzandi - Valgrande
- Sabbionera, in scala 1:2000
- Tav.P/V/2/4 - Sviluppo dei territori urbanizzati ed urbanizzandi - Camicia
- Madonna - Valmontasca, in scala 1:2000
Deliberazione consiliare n. 12 in data 15.4.1999, esecutiva ai sensi di
legge
- Elab. - Determinazioni comunali sulle proposte di modifica effettuate
dallAssessorato allUrbanistica della Regione Piemonte
- Elab.P/1 - Relazione illustrativa
- Elab.P/3/tris - Integrazioni alla Relazione geologico-tecnica
- Elab.P/4 - Norme di attuazione e Schede normative di intervento
- Elab.P/5 - Tabelle riepilogative dei dati quantitativi
- Elab.P/6 - Scheda quantitativa dei dati urbani secondo il modello fornito
dalla Regione
- Tav.P/V/1 - Planimetria generale, in scala 1:5000
- Tav.P/V/2/1 - Sviluppo dei territori urbanizzati ed urbanizzandi - Capoluogo,
in scala 1:2000
- Tav.P/V/2/2 - Sviluppo dei territori urbanizzati ed urbanizzandi - Tiglione,
in scala 1:2000
- Tav.P/V/3 - Sviluppo del Centro storico, in scala 1:1000.
(omissis)
Allegato
Modifiche da introdurre ex officio ai sensi dellart. 15, comma 11, della
L.R. 56/77 s.m.i.
Sulla cartografia:
- Nella leggenda della tavola P/V/3 Sviluppo del Centro Storico alla
voce Aree Normative di intervento urbanizzate prima della descrizione:
Perimetro della zona Centrale Storica a prevalente destinazione residenziale
del Capoluogo (di specifico interesse culturale ed ambientale, da salvaguardare
ai sensi dellart. 24 della L.R. 56/77 e s.m.i.).
Sono inserite le sigle: a.1.1 e a.1.2".
Sul testo delle Norme Tecniche di Attuazione:
- Pag. 8, Art. 5
II punto i) dellintervento di Manutenzione straordinaria si intende
stralciato.
- Pag. 22, Art. 18
Al punto 1), dopo: .... espressamente individuate .... è inserita la
precisazione: .... in m. 150, salvo eventuali riduzioni regolarmente autorizzate,
.....
- Pag. 29, Art. 25, Area b.0
Alla voce Indici Urbanistici ed edilizi, prima di: lf - 3,00 mc/mq
è inserita la dizione: Indici massimi per interventi di ampliamento e
per bassi fabbricati:.
- Pag. 35, Art. 25, Area a 1.1 e a 1.2
Al punto 2) delle Prescrizioni Particolari, prima di Il rilascio della
Concessione Edilizia .... è inserita la frase: Nelle aree a 1.1 a 1.2
e in tutte le aree o contesti individuati ai sensi dellart. 24 della L.R.
56/77 e s.m.i., .....
- Pag. 41, Art. 25, Area b.1
Al punto 12) delle Prescrizioni Particolari, nella prima riga è stralciato
il termine: .... ed E .....
- Pag. 44, Art. 25, Area b.3
Al punto 3) delle Prescrizioni Particolari, alla quarta riga, dopo: ....
volume (v), sono subordinate .... è inserita la frase: .... al reperimento
o assoggettamento delle aree a servizio di cui allart. 21 della L.R. 56/77
e s.m.i. così come modificato dalla L.R. 28/99 in attuazione del D.L. 114/98,
nonchè .....
- Pag. 55, Art. 25, Area t.l. 3
I punti 8) e 9) delle Prescrizioni Particolari sono sostituiti con il seguente:
8) - Prima dellattivazione degli interventi sulle aree e preliminarmente
alla eventuale modifica delle fasce di rispetto dal torrente Tiglione,
occorre sia prodotta una puntuale indagine estesa a tutto il tratto dasta
comunale e alle aree extra comunali adiacenti e geomorfologicamente significative,
che definisca in modo preciso le possibilità di utilizzo delle are attraverso
una relazione tecnica e realizzazione di cartografie di dettaglio relative
al regime idraulico e alla dinamica evolutiva del torrente Tiglione e dei
suoi affluenti minori provenienti dai rilievi collinari ed i rischi connessi
sviluppando i seguenti contenuti:
- analisi storica dei fenomeni alluvionali (dati raccolti presso BDG della
Regione Piemonte, archivi comunali, Genio Civile, giornali e informazioni
raccolte in loco);
- indagine geomorfologica di dettaglio (relazione, cartografia storica,
cartografia della dinamica evolutiva a scala adeguata);
- indagine fotografica (evidenziando lo stato delle opere idrauliche esistenti);
- rilievo topografico di dettaglio su un tratto sufficientemente ampio
agganciato a capisaldi reali;
- verifica idraulica in moto permanente estesa almeno 200 m. a valle dellarea
in esame con sezioni distanziate non meno di m. 30, riferita allo stato
di fatto e a quella eventualmente modificata;
- cartografia di dettaglio delle aree inondabili per diversi Tr e altezze
dacqua con individuazione dei settori a modesto battente e bassa energia
e che non interferiscono con la dinamica del corso dacqua; cartografia
di confronto con le modificazioni previste;
- studio dei possibili fenomeni di rigurgito a monte di ponti stradali
esistenti prevedendo per le aree in esame minime impermeabilizzazioni,
serbatoi o vasche di laminazione opportunamente dimensionate.
In assenza degli studi sopra citati è individuata una fascia di rispetto
di 100 m. o di quelle precedentemente autorizzate".
- Pag. 59, Art. 25, Area C.4. (C 4.3.)
- al punto 12) delle Prescrizioni Particolari, al termine del comma che
recita: .... conformemente ai disposti del D.M. 11.3.1988" è aggiunta
la frase: .... evitando di comprendere gli interventi citati al punto
A2 del citato D.M.;
- al termine del comma che recita: .... allegati dello Strumento Urbanistico
esecutivo; è aggiunta la frase:
.... e dovranno essere possibilmente condotte con lausilio di penetrometro
statico e/o la realizzazione di sondaggi con prelievo di campioni da analizzarsi
in laboratorio;.
- Pag. 59, Art. 25, Area c. 4.4
Lintero punto 13) delle Prescrizioni Particolari riferito allarea C.4.4.
è stralciato.
- Pag. 63, Art. 25, Aree C. 4. A.S.
Al punto 15) delle Prescrizioni Particolari, seconda riga, dopo: ....,
in particolare nel settore più elevato .... è aggiunta la prescrizione:
...., dovrà mantenersi inedificabile il settore indicato nella tavola
allegata alla Relazione Geologico - Tecnica e .....
- Pag. 64, Art. 25, Aree C. 4. A.S.
- al punto 16) delle Prescrizioni Particolari, dopo: .... conformemente
ai disposti del D.M. 11.03.1988; è aggiunta la frase:
.... evitando di comprendere gli interventi citati al punto A2 del citato
D.M.;
- sempre al punto 16) il termine: tali documenti .... è sostituito con:
tali indagini ....;
- ancora al punto 16) dopo: .... allegato dello Strumento Urbanistico
esecutivo ....
deve essere aggiunta la seguente precisazione:
.... e dovranno essere possibilmente condotte con lausilio di penetrometro
statico e/o la realizzazione di sondaggi con prelievo di campioni da analizzarsi
in laboratorio .....
- Pag. 69, Art. 25, Aree D. 4. A.S.
- il punto 14) delle Prescrizioni Particolari è sostituito con il seguente
che recita:
14/15) Prima dellattivazione degli interventi sulle aree e preliminarmente
alla eventuale modifica delle fasce di rispetto dal torrente Tiglione,
occorre sia prodotta una puntuale indagine estesa a tutto il tratto dasta
comunale e alle aree extra comunali adiacenti e geomorfologicamente significative,
che definisca in modo preciso le possibilità di utilizzo delle are attraverso
una relazione tecnica e realizzazione di cartografie di dettaglio relative
al regime idraulico e alla dinamica evolutiva del torrente Tiglione e dei
suoi affluenti minori provenienti dai rilievi collinari ed i rischi connessi
sviluppando i seguenti contenuti:
- analisi storica dei fenomeni alluvionali (dati raccolti presso BDG della
Regione Piemonte, archivi comunali, Genio Civile, giornali e informazioni
raccolte in loco);
- indagine geomorfologica di dettaglio (relazione, cartografia storica,
cartografia della dinamica evolutiva a scala adeguata);
- indagine fotografica (evidenziando lo stato delle opere idrauliche esistenti);
- rilievo topografico di dettaglio su un tratto sufficientemente ampio
agganciato a capisaldi reali;
- verifica idraulica in moto permanente estesa almeno 200 m. a valle dellarea
in esame con sezioni distanziate non meno di m. 30, riferita allo stato
di fatto e a quella eventualmente modificata;
- cartografia di dettaglio delle aree inondabili per diversi Tr e altezze
dacqua con individuazione dei settori a modesto battente e bassa energia
e che non interferiscono con la dinamica del corso dacqua; cartografia
di confronto con le modificazioni previste;
- studio dei possibili fenomeni di rigurgito a monte di ponti stradali
esistenti prevedendo per le aree in esame minime impermeabilizzazioni,
serbatoi o vasche di laminazione opportunamente dimensionate.
In assenza degli studi sopra citati è individuata una fascia di rispetto
di 100 m. o di quelle precedentemente autorizzate".
- Pag. 69, Art. 25, Area d. 4 AS
Il punto 15) delle Prescrizioni Particolari riferito allarea d. 4.6 AS
è stralciato.
- Pag. 73. Art. 25, Aree D. 4. (D. 4.7.)
I punti 10) e 11) delle Prescrizioni Particolari sono sostituiti dal seguente,
che recita:
10/11) Prima dellattivazione degli interventi sulle aree e preliminarmente
alla eventuale modifica delle fasce di rispetto dal torrente Tiglione,
occorre sia prodotta una puntuale indagine estesa a tutto il tratto dasta
comunale e alle aree extra comunali adiacenti e geomorfologicamente significative,
che definisca in modo preciso le possibilità di utilizzo delle aree attraverso
una relazione tecnica e realizzazione di cartografie di dettaglio relative
al regime idraulico e alla dinamica evolutiva del torrente Tiglione e dei
suoi affluenti minori provenienti dai rilievi collinari ed i rischi connessi
sviluppando i seguenti contenuti:
- analisi storica dei fenomeni alluvionali (dati raccolti presso BDG della
Regione Piemonte, archivi comunali, Genio Civile, giornali e informazioni
raccolte in loco);
- indagine geomorfologica di dettaglio (relazione, cartografia storica,
cartografia della dinamica evolutiva a scala adeguata);
- indagine fotografica (evidenziando lo stato delle opere idrauliche esistenti);
- rilievo topografico di dettaglio su un tratto sufficientemente ampio
agganciato a capisaldi reali;
- verifica idraulica in moto permanente estesa almeno 200 m. a valle dellarea
in esame con sezioni distanziate non meno di m. 30, riferita allo stato
di fatto e a quella eventualmente modificata;
- cartografia di dettaglio delle aree inondabili per diversi Tr e altezze
dacqua con individuazione dei settori a modesto battente e bassa energia
e che non interferiscono con la dinamica del corso dacqua; cartografia
di confronto con le modificazioni previste;
- studio dei possibili fenomeni di rigurgito a monte di ponti stradali
esistenti prevedendo per le aree in esame minime impermeabilizzazioni,
serbatoi o vasche di laminazione opportunamente dimensionate.
In assenza degli studi sopra citati è individuata una fascia di rispetto
di 100 m. o di quelle precedentemente autorizzate".
- Pag. 78, Art. 25, Area C. 1
Al punto 11.4) delle Prescrizioni Particolari, prima di: potranno essere
dotati .... è inserito: non .....