AGRICOLTURA
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 17 - 29187Approvazione della convenzione tra A.I.M.A. e Regione Piemonte per la realizzazione dellInventario del Potenziale Produttivo Viticolo
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 37 - 29206Attribuzione di capitoli del Bilancio della Regione per lanno 2000 alle Direzioni competenti dellAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca (art. 17, I comma, lettera c) della L.R. 8 agosto 1997, n. 51) - 1^ assegnazione
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 38 - 29207Legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 Norme in materia di bonifica e irrigazione - Adeguamento alle prescrizioni della Commissione Europea
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 34 - 29306Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 11 - Programmazione e valorizzazione dellagricoltura di L. 200.000.000 per laffidamento di collaborazione esterne
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 35 - 29307Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 12 - Sviluppo dellagricoltura di L. 200.000.000 per laffidamento di collaborazioni esterne
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 40 - 29312Legge regionale 8/7/1999 n. 17. Riordino delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, caccia e pesca. Metodologia per la predisposizione dei programmi operativi per lanno 2000
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 48 - 29366V Censimento Generale dellAgricoltura - Costituzione della Commissione tecnica regionale di censimento
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 39 - 29412Regolamento (CEE) 2078/92 - Procedure attuative per lanno 2000
Comunicato dellassessorato Agricoltura, Caccia E Pesca della Regione PiemonteRegolamentazione della normativa comunitaria e nazionale sulle quote latte - Elenco primi acquirenti in attività al 31.12.99
Circolare della Direzione Regionale Sviluppo dellAgricoltura 18 febbraio 2000, n. prot. n. 1583/12.2Anagrafe Vitivinicola delle Imprese Agricole - Dichiarazione delle Superfici Vitate e del Potenziale Viticolo dellImpresa
ARTIGIANATO
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 40 - 29359Approvazione in sanatoria programma anno 1999 di attivita dellOsservatorio Regionale dellArtigianato - Art. 41, L.R. 21/97
ASSISTENZA
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 13 - 29286Costituzione gruppo di lavoro interistituzionale Regione/ASL/Enti Gestori delle Funzioni Socio Assistenziali/Tribunale per i Minorenni/Enti Autorizzati/ANFAA per lattuazione della L. 476/98 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la Tutela dei Minori e la Cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a lAja il 29 maggio 1993"
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 14 - 29287Asilo Infantile di Vinovo (TO) - Modifica di Statuto
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 15 - 29288I.P.A.B. - Casa di Rposo Margherita Farinasso di Monticello dAlba (CN) - Approvazione nuovo Statuto
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 35 - 29354I.P.A.B. - Casa di Riposo Ing. Felice Tavallini di Borgo Vercelli (VC) - Approvazione nuovo Statuto
ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 7 - 29280Fondazione Prof. Francesca Demichelis. Riconoscimento della personalita giuridica privata
BENI CULTURALI
Codice 31Affidamento alla Società Edipress di uno studio e verifica degli strumenti di comunicazione che sono attivi nel campo dei servizi e delle iniziative sociali, culturali e di promozione delle realtà locali. Spesa di L. 24.000.000 (Cap. 10807/99)
Codice 31.1Acquisto del volume Giuseppe Talucchi architetto edito dalla Celid Casa Editrice; determinazione 278 del 30-08-1999. Ulteriore spesa. Spesa di L. 1.350.000 (cap. 11590/99)
Codice 31.3Interventi per il completamento dei lavori di rifacimento del tetto del Palazzo degli Ufficiali - Forte di Fenestrelle. Spesa di L. 200.000.000 (Cap. 20400/99)
Codice 31.3Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 360: Cantieri transfrontalieri di lavoro per giovani volontari, nellambito del programma Interreg II Italia-Francia 1994/99, approvato con D.G.R. n. 45 - 28306 del 4.10.1999
Codice 31.1Finanziamento alla Provincia di Asti per la pubblicazione del volume Trifolau e Tartufi. Aspetti antropologici delleconomia rurale tra Langhe e Monferrato. Spesa di L. 10.000.000 (cap. 11720/99)
Codice 31.3Assegnazione della quota di adesione della Regione Piemonte alla Associazione Culturale Castello di Rivoli - Museo dArte Contemporanea. Spesa di L. 30.000.000. (Cap. 10940/99)
BILANCIO
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 39 - 29208Istituzione del fondo economale per lanno 2000 presso le Sezioni territoriali dei CO.RE.CO. di Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Settore Ufficio di Roma della Presidenza della Giunta Regionale. Importo complessivo di L. 75.000.000 (cap. 40070/2000 di uscita e cap. 2930/2000 delle entrate)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 40 - 29209L.R. 22/9/94 n. 40 - Accantonamento della somma di L. 500.000.000 per le spese delle sedute del Comitato Regionale di Controllo (cap. 10060/2000)
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 37 - 29309Conferma assegnazione sul bilancio 2000 di risorse finanziarie a Direzioni Regionali derivanti da prenotazioni disposte nel corso dellesercizio 1998 - 1999
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 41 - 29313Accantonamento sul bilancio 2000 a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi. Capitoli vari
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 24 - 29343Variazione al bilancio della Regione mediante prelievo dal fondo di riserva per i fondi reimpostati - primo prelievo 2000
CACCIA
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 8 - 29327Modifica D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998 inerente Criteri per lorganizzazione e la gestione di corsi distruzione per conduttori di cani da traccia
CARTOGRAFIA
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 9 - 29328Accantonamento di L. 120.000.000 (capitolo 15070/2000) e relativa assegnazione alla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, in attuazione di compiti istituzionali connessi alla diffusione della Carta Tecnica Regionale
CAVE E TORBIERE
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 19 - 29292L.R. 30/1999 art. 1 co. 4. Censimento dei siti per lottimizzazione delluso di sfridi di cava, di materiali da riciclo o di materiali da interventi in alveo, per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni
COMMERCIO
Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 15Autorizzazioni per lesercizio del commercio, applicazione decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59).
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 41 - 29360L.R. 51/97 - Art. 17, comma 1, lett. c. Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Commercio e Artigianato delle risorse finanziarie per le attivita istituzionali. (Capp. vari bilancio 2000)
COMUNICAZIONE
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 36 - 29205Approvazione Piano di Attivita anno 2000 della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale. Accantonamento per L. 1.678.000.000 sui competenti capitoli di bilancio per lanno finanziario 2000
CONTENZIOSO
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 1 - 29171Procedimento di appello della Regione Piemonte avverso sentenza del Tribunale di Tortona n. 36/1999 . Incarico di consulenza tecnica ai proff.ri G. Genon e P. Beretta. Spesa L. 2.000.000 (cap. 10560/2000)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 10 - 29180Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un Comune per lannullamento del provv. del CO.RE.CO Sez. di Novara n. 10701 del 6.9.95 che annullava D.C.C. n. 19 del 14.6.95 del Comune di Campiglia Cervo. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Eugenia Salsotto
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 11 - 29181Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R per il Piemonte proposto da una Società per lannullamento della Determina n. 525 del 12.7.1999 della Direzione Pianificazione delle risorse Idriche. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 12 - 29182Autorizzazione ad agire in giudizio avanti al Consiglio di Stato per impugnazione ordinanza del T.A.R. Lombardia nel ricorso di una Ditta Patrocinio degli avvocati Anita Ciavarra, Riccardo Marletta ed Enrico Romanelli. Spesa di L. 1.000.000. (cap. 10560/2000)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 2 - 29172Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato c/Regione Piemonte per debiti delle soppresse U.S.S.L.. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. P.F. Gigliotti legale dellAssitalia
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 3 - 29173Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per lannullamento della determinazione del Dirigente Pianificazione Risorse Idriche n. 651 del 9.9.99. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Anita Ciavarra
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 32 - 29201Artt. 14 e 19. Regolamento di Cassa Economale 18.10.96, n. 3. Spese per procedure di notifica ed esecuzioni forzate a carico del Settore Contenzioso Amministrativo (Cap. 10560/2000) L. 5.800.000
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 33 - 29202Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Roma instaurato da Ditte per lannullamento contratto di garanzia. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli Avv.ti E. Romanelli e G. Scollo. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 4 - 29174Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per lannullamento della D.C.R. n. 436-11546 del 29.7.97. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Anita Ciavarra
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 6 - 29176Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per lannullamento della determinazione n.00167 del 27.5.98 del Direttore Regionale Formazione-Lavoro. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 7 - 29177Parziale modifica e integrazione D.G.R. n. 10-23318 dell8.3.1993. Autorizzazione a resistere in giudizio ed affidamento incarico legale allavv. Irma Lima
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 8 - 29178Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per lannullamento della determinazione del Direttore Regionale Formazione-Lavoro n. 00166 del 27.5.1998. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 9 - 29179Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato avverso la D.G.R. n. 10-5206 del 20.5.86 concernente parere negativo allesecuzione di opere edilizie nel Comune di Pino T.se. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Eugenia Salsotto
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 24 - 29296Autorizzazione a proporre istanza di regolamento di competenza ex art. 31 L. n. 1034/1971 nel ricorso pendente dinanzi al T.A.R. Lombardia proposto da un privato c/ la Regione. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Paolo Monti ed elezione di domicilio presso lavv. Enrico Romanelli. Spesa presunta L. 1.000.000 sul cap. 10560 del bilancio 2000
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 25 - 29297Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Asti proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00362 del 21.4.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dellavv. Alessandra Rava
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 26 - 29298Modifica D.G.R. n. 8-27863 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 27 - 29299Modifica D.G.R. n. 7-27862 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 28 - 29300Autorizzazione a interporre appello dinanzi la Corte dAppello di Torino avverso la sentenza del Tribunale di Torino, I Sez. Civ., depositata il 18.11.99. Spesa presunta L. 100.000 (cap. 10560/2000)
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 29 - 29301Modifica D.G.R. n. 12-27867 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 30 - 29302Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00578 del 13.7.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dellavv. Pier Carlo Maina
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 31 - 29303Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 291 del 29.3.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dellavv. Pier Carlo Maina
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 32 - 29304Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte ed atti esecutivi successivi ed affidamento incarico legale agli avv.ti Vittorio Barosio e Teodosio Pafundi avverso Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 13.12.1999 concernente trasferimento voli dallaereoporto di Linate a quello di Malpensa. Spesa L. 1.000.000 (cap. 10560/2000)
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 1 - 29320Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso provv. 14.1.1997 prot. n. 17670 del Settore Beni Ambientali e Paesistici concernente il rigetto di autorizzazione per la realizzazione di una cabina ENEL in Comune di Candiolo. Patrocinio nel giudizio dellavv. Irma Lima
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 2 - 29321Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 3 - 29322Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti al T.A.R. per il Piemonte proposti da un privato per lannullamento del Piano dArea della Fascia Fluviale del Po art. 4.1. Patrocinio nei giudizi e nella successiva esecuzione dellavv. Anita Ciavarra
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 4 - 29323Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da un privato per lannullamento della D.G.R. n. 31-28798 del 29.11.99 in materia di sostituzione Commissario Straordinario. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 5 - 29324Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per lannullamento del provvedimento della Regione Piemonte a firma del Dirigente del Settore attivita Negoziale e contrattuale concernente gara dappalto. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo unitamente e congiuntamente con lavv. Alessandra Rava
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 6-29325Modifica D.G.R. n. 55-28473 del 25.10.1999 relativa alla causa avanti il Tribunale di Acqui Terme proposta da unAzienda per lannullamento della determinazione di ingiunzione n. 364 del 21.4.99 del Settore Contenzioso Amministrativo. Sostituzione dellavv. Agata Grasso con lavv. Pier Carlo Maina - Spesa L. 100.000 (cap. 10560/2000)
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 7 - 29326Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)
COOPERAZIONE, AIUTI UMANITARI
D.G.R. 17 gennaio 2000, n. 14 - 29159Iniziativa di emergenza sanitaria proposta dalla Comunita biellese di aiuti per la ex Jugoslavia. Accantonamento di L.30.000.000 (cap.10865/2000) e assegnazione alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
CULTURA
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 18 - 29291Costituzione della sessione permanente del Comitato regionale per le celebrazioni del Piemonte (L.R. n. 26/98)
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 38 - 29357Attivita della Direzione Promozione Attivita Culturali, Istruzione e Spettacolo. Approvazione e assegnazione fondi mediante accantonamento di L. 1.970.600.000 (capitoli vari)
DIRITTO ALLO STUDIO
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 45 - 29214L.R. 16/92 - Consiglio di Amministrazione dellEnte regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Nomina rappresentante della Regione Piemonte
EDILIZIA SPORTIVA
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 42 - 29361L.R 22/12/95, n. 93 - D.C.R 30/12/1999, n. 607 - C.R. 17023. Programma Pluriennale per limpiantistica sportiva 1999-2001; approvazione delle procedure amministrative, della tempistica, dei criteri di ammissibilita e della scheda di valutazione delle proposte progettuali
ENERGIA
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 9 - 29282Individuazione delle aree territoriali su cui possano formarsi aggregazioni di consumo di energia elettrica, ai fini dellottenimento della qualifica di clienti idonei, in deroga ai criteri di contiguita territoriale tra i singoli centri di consumo, di cui allart.14, comma 2, del D.Lgs. n.79/99
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 45 - 29418Artt. 8 e 10 legge 10/1991. Concessione di contributi relativi ad interventi di risparmio energetico. Apertura nuovo bando regionale. Accantonamento di L. 12.500.000 sul cap. 15145/2000 e prenotazione di L. 10.000.000.000 sul cap. 26770/2001
ENTI LOCALI
Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e delleconomia collinare.
FINANZE
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 50 - 29268Anagrafe tributaria del Piemonte. Definizione indirizzi costitutivi e approvazione schema di convenzione con il Comune di Torino per lAdesione
FORMAZIONE PROFESSIONALE LAVORO
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 16 - 29289Piano di attivita dell Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro per lanno 2000
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 36 - 29355Patto per lo sviluppo del Piemonte. Direttiva per una azione di formazione professionale finalizzata alloccupazione. Assegnazione risorse finanziarie alla Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro - L.R. 51/97. Spesa L. 10.000.000.000 - Capitolo 11400/2000
INDUSTRIA
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 27 - 29346Parere regionale ex art. 4 DPR 420/94, relativo al progetto Aumento della capacita di lavorazione di prodotti petroliferi nellambito dello stabilimento di San Martino di Trecate (NO), presentato dalla Columbian Carbon Europa s.r.l.
INIZIATIVE SPECIALI
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 35 - 29204Adesione agli scopi del neocostituito Comitato per lOrganizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 26 - 29345Comitato per lOstensione Solenne della Sindone e per lanno 2000, gia Comitato per lOstensione Solenne della Sindone 1998. Approvazione nuovo Statuto
MUSEI E BIBLIOTECHE
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 25 - 29344Istituzione e regolamentazione del Fondo Economale del Museo Regionale di Scienze Naturali per lanno 2000. Spesa di L. 50.000.000 (cap. 40070/2000)
Codice 31.1Progetto di informatizzazione della Fondazione Amendola per ladesione al Polo Regionale SBN. Spesa di L. 24.000.000 (cap. 20450/99)
Codice 31.1Determinazione dirigenziale n. 321 del 30.11.1998. Introito della somma di L. 970.200 dal Comune di Borgaro Torinese (cap. 3050/99)
PARCHI E RISERVE NATURALI
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 43 - 29362Approvazione bilancio di previsione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino. Anno 2000
PARTECIPAZIONI REGIONALI
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 16 - 29186FINPIEMONTE S.p.A. - Assemblea ordinaria: 26 gennaio 2000 - seconda convocazione. Partecipazione della Regione Piemonte. Indirizzi e vincoli
PATRIMONIO
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 41 - 29210Attivita istituzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Patrimonio Immobiliare e Settore Attivita Negoziale e Contrattuale. Accantonamento di Lire 47.775.000.000 sul bilancio 2000 (Capitoli vari)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 42 - 29211Indirizzi ed obiettivi per lattivita istituzionale del Settore Utenze - Direzione Patrimonio e Tecnico. Accantonamento di L. 27.000.000.000 sul bilancio 2000 (capitoli vari)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 43 - 29212Assegnazione di L. 6.746.500.000 (capp. vari) per lesercizio 2000 alla Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa. Definizione dei criteri e degli obiettivi ai sensi dellart. 17 della L.R. 51/97
PERSONALE REGIONALE
Codice 7.4L.R. 41/98-art. 11, comma 5: concorsi speciali per esami a n. 11 posti di categoria D3, a n. 3 posti di categoria C1, a n. 7 posti di categoria B3, a n. 3 posti di categoria B1 e a n. 3 posti di categoria A1. Approvazione dei bandi di concorso
D.G.R. 10 gennaio 2000, n. 10 - 29143Recepimento del protocollo dintesa in merito a: Linee di indirizzo per la formazione del personale della Giunta e del Consiglio; sottoscritto in data 24.12.1999 tra lAmministrazione Regionale e le OO.SS. Aziendali
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 19 - 29189Determinazione dei limiti massimi di collaborazioni esterne per lanno 2000; applicazione dellart. 4 del Regolamento di attuazione della L.R. 23.1.1989 n. 10
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 18 - 29337Accantonamento e assegnazione di risorse finanziarie alla Direzione Organizzazione; Pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane (L. 2.100.000.000 cap. 10240/2000 per i rimborsi agli enti del personale comandato presso la Regione Piemonte e L. 200.000.000 cap. 10790/2000 per le spese inerenti le procedure concorsuali)
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 19 - 29338Dirigente regionale Giovanni ARCURI: nomina a responsabile del settore Tecnico. Art. 27 della l.r. 51/97
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 20 - 29339Dipendenti Ing. Angelo Robotto e Dr. Mauro Porta; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del Tribunale di Verbania ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 21 - 29340Dipendente Dr. Vincenzo Maria Molinari; autorizzazione ad assumere incarico di insegnamento ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 10/1989
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 22 - 29341Direttive in merito allapplicazione dellart. 2 della legge 154/81
POLIZIA LOCALE
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 44 - 29363Assegnazione dei fondi di cui ai capitoli 11180 e 11190 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega. Approvazione programma di lavoro del Settore Polizia Locale
PROTEZIONE CIVILE
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 29 - 29348Collaborazione tra Regione Piemonte ed A.R.P.A. in materia di industrie a rischio di incidente rilevante. Approvazione del protocollo di intesa
SANITA
D.P.G.R. 21 febbraio 2000, n. 21Ricorso ex art. 21 della legge n. 833 del 23.12.1978 avverso il provvedimento dellA.S.L. n. 14, prot. n. 1784 del 21.10.1999 e verbale dellispezione n. 31/R/1999 - Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 14 - 29184Affidamento di incarichi allARESS ai sensi dellart. 4 comma 4 L.R. n. 10/98
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 20 - 29190Istituzione del Comitato Regionale per i trapianti
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 21 - 29191Individuazione delle funzioni di coordinamento delle strutture per i prelievi; istituzione e nomina del Gruppo di Coordinamento regionale per le attivita di prelievo; stanziamento Fondi per le A.S.L. di L. 3.640.000.000 (cap. 12292/2000)
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 22 - 29192Definizione dei compiti e delle attribuzioni del Centro Regionale di Riferimento per i trapianti di organi e di tessuti in attuazione della L. 91/1999 e nomina del Coordinatore Regionale
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 23 - 29193Direzione Programmazione Sanitaria - Settore Gestione e Risorse Finanziarie. Autorizzazione allanticipazione straordinaria di Cassa alle Aziende Sanitarie relativamente al finanziamento degli oneri di parte corrente del Servizio Sanitario Nazionale relativi agli anni 1998-99
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 24 - 29194Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO CTO/CRF/M.Adelaide di Torino. Atto n. 2279/DG/99/SFP del 13.12.1999 Bilancio consuntivo di esercizio: adozione. Approvazione
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 25 - 29195Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO S. Croce e Carle di Cuneo. Atto n. 2123 del 24.12.1999 Chiusura bilancio di esercizio anno 1997". Approvazione
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 26 - 29196Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 4 di Torino. Atto 1388/99/GEF del 27.12.1999 Bilancio di esercizio anno 1997: proposta di approvazione. Approvazione
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 27 - 29197Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 18 di Alba - Bra. Atto n. 2720 del 23.12.1999 ASL 18/Universita degli Studi di Torino - Specializzazione in Nefrologia. Disciplinare attuativo del protocollo dintesa tra la Regione Piemonte e lUniversita degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione - A.A. 1999/2000". Approvazione
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 28 - 29198Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 12 di Biella. Atto n. 2226 del 17.12.1999 Stipula di convenzione per lo svolgimento di tirocinio da parte di allievi del diploma universitario in servizio sociale dellUniversita del Piemonte Orientale Avogadro Facolta di Scienze Politiche di Novara e lASL n. 12 di Biella. Approvazione
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 11 - 29284Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO C.T.O./C.R.F./M. Adelaide di Torino. Atto n. 2389/DG/99/SFP del 28.12.1999 Bilancio consuntivo di esercizio 1998: adozione. Approvazione
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 12 - 29285Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 10 di Pinerolo. Atto n.1464 del 22.12.1999 Bilancio consuntivo di esercizio - anno 1997". Approvazione
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 38 - 29310Autorizzazione ad ulteriori corsi di riqualificazione per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (O.T.A.). Anno Formativo 1999/2000
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 31 - 29350Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 14 di Omegna. Atto n. 38 del 17.1.2000 Accordo convenzionale con lUniversita Cattolica del Sacro Cuore di Milano per lespletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso lASL n. 14 di Omegna. A.A. 1999/2000". Approvazione
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 32 - 29351Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASL 14 di Omegna. Atto n. 37 del 17.1.2000 Convenzione con la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano per lespletamento di attivita di tirocinio obbligatorio di allievi in formazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalitico presso lASL 14 di Omegna. - Rinnovo per lA.A. 1999/2000" Approvazione
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 33 - 29352Casa di Cura Privata Pinna Pintor S.r.L. sita in Torino: autorizzazione alla variazione dellUnita Funzionale di Cardiochirurgia nellUnita Funzionale di Chirurgia Cardiovascolare
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 34 - 29353Organizzazione dellattivita di vigilanza per lattuazione delle funzioni previste dallart. 16 - comma 5° - della L.R. n. 61/97 relativa alle Residenze Sanitarie Assistenziali, gestite direttamente dai soggetti competenti allo svolgimento delle attivita di vigilanza
Codice 29.6Corso di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissione esaminatrice
Codice 29.6Corso di radioprotezione per medici chirurghi e medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissioni esaminatrici
Codice 29.6Corso di radioprotezione per medici chirurghi. Nomina Commissione esaminatrice
Codice 29.6Educazione Sanitaria e Promozione della Salute. Produzione Video sullallattamento al seno. Impegno di spesa di L. 98.815.200.= sul cap. 12250/99
Codice 29.6Promozione Salute Piemonte. Affidamento alla Ditta Graphic Center S.p.A. la fornitura di impianti fotolitografici per la campagna Promozione Salute Piemonte. Impegno di spesa d L. 1.404.000.= sul cap. 12250/99
Codice 29.4Sogesta S.a.s. di Vercellotti Charles e C. - Strada Settimo, 73 - Torino. Autorizzazione alla pubblicità sanitaria ai sensi della L. 175/92
Codice 29.6Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Progetto di comunicazione di prevenzione primaria del trauma cranico Bip Bip. Impegno di spesa di L. 60.000.000.= sul cap. 12250/99
Codice 29.6Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Affidamento incarico alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.) traduzione documento Salute per tutti 21" (Health For All). Impegno di spesa di L. 15.283.200.= sul cap. 12250/99
Codice 29.6Educazione Sanitaria - Sport e Salute. Progetto di aggiornamento per operatori addetti alle Società di Calcio. Impegno di spesa di L. 7.296.000 sul cap. 12250/99
Codice 29.6Educazione Sanitaria e Promozione della Salute - Campagna Donazione sangue e midollo osseo Impegno di spesa di L. 62.700.000= sul cap. 12250/99
Codice 29.6Organizzazione del Settimo Corso per lintegrazione nei servizi di emergenza sanitaria in applicazione dei provvedimenti della Giunta Regionale n. 45-27173 del 26.4.1999 e n. 42-28004 del 2.8.1999. Impegno di spesa di L. 220.500.000 (cap. 12289/99) attinto dallaccantonamento n. 344544
Codice 29.3Costituzione di Commissione Tecnica, relativa alla Casa di Cura Nuova San Paolo sita in Torino
Codice 29.3Casa di Cura San Gaudenzio sita in Novara - Approvazione verbali Commissione Tecnica Regionale
Codice 29.4Determinazione n. 283 del 15.10.1999. Rettifica
Codice 29.6D.L. 8.8.91 n. 256. Formazione Specifica in Medicina Generale. Espletamento colloquio finale per i Medici Tirocinanti che ai sensi dellart. 11, comma 3 del DM 18.1.96 hanno concluso il corso. Costituzione della relativa Commissione desame. Impegno della somma complessiva di L. 10.000.000= sul cap. 12246/99 attingendo dallaccantonamento n. 346524 effettuato con DGR 43-27286 del 10/5/99
Codice 29.6Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale infermieristico per labilitazione al servizio su mezzi di soccorso avanzato 118 in applicazione della D.G.R. n. 92-46243 del 29.5.1995 e della D.G.R. 45-27173 del 26.4.99. Impegno di spesa di L. 21.500.000 sul cap. 12174/99, attingendo dallaccantonamento n. 344545 effettuato con D.G.R. 45-27173 del 26.4.99
Codice 29.6Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale medico e infermieristico in tema allergologico. Impegno di spesa per utilizzo attrezzature didattiche per L. 201.600= sul cap. 12176-99 (accantonamento n. 344541 effettuato con D.G.R. n. 45-27173 del 26.04.99)
Codice 29.6Finanziamento per lanno 1999 della prima tranche del secondo anno dei corsi di riqualificazione per Educatori Professionali (nellambito del progetto del definitivo superamento degli ex OO.PP) attuati dallAzienda Regionale - A.S.L. n° 5 di Collegno, dallAzienda Regionale - A.S.L. n° 7 di Chivasso, dallAzienda Regionale - A.S.L. n° 15 Cuneo: impegno di L. 60.000.000= sul capitolo n. 12310 del Bilancio Regionale 1999 (acc. n° 343283/A)
Codice 29.6Autorizzazione di n. 29 corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (O.T.A.), rivolti alla formazione di personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale - Anno formativo 1999/2000 - Impegno di L. 174.000.000= sul capitolo 12311/1999
Codice 29.6Organizzazione percorso formativo relativo al programma Promozione Salute Piemonte di cui alla DGR 3-27545 del 9.6.99. Individuazione personale docente. Impegno della somma di L. 12.144.000 IVA compresa, sul cap. 12176/99, attingendo dallaccantonamento n. 344541 effettuato con DGR 45-27173 del 26.4.99
Codice 29.5D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30
Codice 29.5D.G.R. n. 90-31108 del 13.12.93: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Messer Italia S.p.A. con sede legale in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, per il deposito sito in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52. Pres datto variazione sede legale
Codice 29.5D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Siad S.p.A. con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30
Codice 29.6Conferenza Regionale HPH Ospedali che Promuovono Salute. Impegno di spesa di L. 10.000.000.= sul cap. 12250/99
Codice 29.6Programma EU China L.A.L. - Impegno di spesa di L. 9.734.795.= sul 12169/99
Codice 29.6Educazione Sanitari e Promozione della Salute - Affidamento incarico stampa materiali. Impegno di spesa di L. 54.099.344.= sul cap. 12250/99
Codice 29.6Scuola per Educatori Professionali in convenzione ed operatori sanitari della C.R.I.. Erogazione del saldo degli assegni di studio. Impegno di spesa di L. 64.504.794= sul cap. 12311/99
Codice 29.6C.R.I. - Comitato Provinciale di Torino. Finanziamento attività formative gestite in ambito regionale. Anno formativo 1998/99. Erogazione contributo di L. 25.000.000= (cap. 12311/99)
Codice 29.6Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria degli oneri relativi allassegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 73.899.450 sul cap. 12510/99 -
Codice 29.6Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino degli oneri relativi allassegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione, acquisto materiale didattico e affitto aule. Impegno di spesa di L. 979.547.300 sul cap. 12510/99 -
Codice 29.6Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 12 di Biella degli oneri relativi allassegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 263.920.000 sul cap. 12510/99 -
Codice 29.1Autorizzazione allAzienda Sanitaria Locale n. 05 di Collegno, per cancellazione dal patrimonio indisponibile, iscrizione nel patrimonio disponibile e successiva alienazione dal patrimonio disponibile della stessa degli immobili Ex cucina - mensa area ex O.P. di Grugliasco (TO). Deliberazione direttore generale dellazienda, n. 1606 del 11/11/1999
Codice 29.5D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Sol S.p.A. con sede legale in Monza (MI), piazza Diaz 1, per il deposito sito in Beinasco (TO), via Carducci 29
Codice 29.6Organizzazione di un corso di formazione rivolto agli operatori dipendenti dal S.S.R. che intervengono nel Servizio Regionale di Elisoccorso Piemonte 118
Codice 29.6Corso di radioprotezione per medici specialisti in odontoiatria e che svolgono attività di radiodiagnostica complementare allesercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici
Codice 29.6Corsi di radioprotezione per medici specialisti in Radioterapia. Nomina Commissione esaminatrice
Codice 29.6Corsi di radioprotezione per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare allesercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici
Codice 29.5Modifica determinazione n. 139 del 7.5.98 di autorizzazione alla distribuzione allingrosso di mes medicinali per uso umano in capo alla ditta SACI S.p.A. nella parte relativa alla Ditta intestataria che varia in SIAD S.p.A., sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92
Codice 29.5D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Novara, via Martino della Torre 16
Codice 29.5D.G.R. n. 35-20660 del 1.7.1997: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Elida 91 S.r.l. con sede legale in Pogliano Milanese (MI), via E. Mattei 5, per il deposito sito in Rivalta (TO), via Coazze angolo via Avigliana
TRASPORTI
D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 44 - 29213L. R. 6 dicembre 1999, n. 31 - Fondo Investimenti Piemonte - Indicazioni operative e procedurali per la gestione degli interventi previsti dalle schede F.I.P. Trasporti 1 e 2
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 8 - 29281Legge n. 59/97, D. Lgs. 422/97 e D. Lgs. 345/98. Accantonamento delle risorse destinate alle Province ed ai Comuni ai sensi della D.G.R. n. 35-28910 del 13.12.1999. Accantonamento della somma di L. 429.000.000.000= (Cap. 14330/2000), ed assegnazione alla Direzione Trasporti
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 30 - 29349PTTA 1994/96 Area programmata Aree urbane Intervento n. 19 - Comune di Vercelli. Progetto di controllo e riduzione del traffico e incentivazione dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Presa datto del nuovo quadro economico
TUTELA DEL SUOLO
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 10 - 29283Legge 18.5.1989, n.183, art.12 - Comitato Tecnico dellAutorita di Bacino del fiume Po - Designazione membri supplenti
URBANISTICA
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 10 - 29329Delega allarch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi indetta dal Ministero dei Trasporti e della navigazione in merito alla realizzazione di opere di soppressione di P.L. al km. 45+318 sulla linea ferroviaria Torino-Milano, in comune di Livorno Ferraris (VC)
D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 11 - 29330Delega allarch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi ex art. 81 D.P.R. 616/1977 in merito al progetto di costruzione di variante alla S.S. 659 Valle Antigorio e Formazza per eliminazione tornanti in localita Le Casse in comune di Formazza (VB)
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 10 - 29384L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Frugarolo (AL). Approvazione della variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 11 - 29385L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Mattie (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 12 - 29386L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Cervere (CN). IV Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 13 - 29387L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Leini (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 14 - 29388Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di Lauriano (TO). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 15 - 29389L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Invorio (NO). Variante 1996 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 16 - 29390L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montaldo Roero (CN). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale vigente
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 7 - 29381L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Piossasco (TO). Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente. Approvazione
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 8 - 29382L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Omegna (V.C.O.). Approvazione della variante n. 6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso
D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 9 - 29383Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Cellio (VC). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
Parte I
ATTI DELLA REGIONE
LEGGI E REGOLAMENTI
Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 15
Autorizzazioni per lesercizio del commercio, applicazione decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dellarticolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59.
Il Consiglio regionale ha approvato.
Il Commissario del Governo ha apposto il visto.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
la seguente legge:
Art. 1.
(Norma abrogativa)
1. A decorrere dal 1° gennaio 2000 non sono più applicate le tasse sulle concessioni regionali di cui al numero dordine 24/bis della tariffa allegata al decreto legislativo 22 giugno 1991, n. 230 (Approvazione della tariffa delle tasse sulle concessioni regionali ai sensi dellarticolo 3 della legge 16 maggio 1970, n. 281, come sostituito dallarticolo 4 della legge 14 giugno 1990, n. 158).
2. Con la stessa decorrenza è abrogato larticolo 10 della legge regionale 13 febbraio 1995, n. 17 (Disciplina delle funzioni attribuite alle Regioni dalla legge 28 marzo 1991, n. 112 in materia di commercio su aree pubbliche. Modifica della legge regionale 7 settembre 1987, n. 47) e il n. 24/bis della tabella B allegata allarticolo 2 della legge regionale 10 dicembre 1997, n. 60 (Disposizioni in materia di tasse di concessione regionale).
Art. 2.
(Urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dellarticolo 45 dello Statuto ed entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.
Data a Torino, addì 28 febbraio 2000
Enzo Ghigo
Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16
Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e delleconomia collinare.
Il Consiglio regionale ha approvato.
Il Commissario del Governo ha apposto il visto.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
promulga
la seguente legge:
SOMMARIO
Capo I.
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1.
Finalità
Articolo 2.
Ambito di applicazione
Capo II.
ISTITUZIONI E PROGRAMMAZIONE
Articolo 3.
Forme associative per lo sviluppo della collina
Articolo 4.
Comitato regionale per lo sviluppo della collina
Articolo 5.
Fondo regionale per la collina
Articolo 6.
Convenzione tra Regione ed istituti di credito
Articolo 7.
Programmazione degli interventi
Articolo 8.
Esercizio associato di funzioni
Capo III.
POLITICHE PER IL TERRITORIO
Articolo 9.
Sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale
Articolo 10.
Piccole opere di manutenzione ambientale
Articolo 11.
Valorizzazione del patrimonio forestale
Articolo 12.
Interventi per il sostegno di colture non tradizionali
Articolo 13.
Incentivi per linsediamento nelle zone collinari
Articolo 14.
Trasporti
Capo IV.
INTERVENTI PER LECONOMIA
Articolo 15.
Interventi per la ricomposizione fondiaria e per i giovani agricoltori
Articolo 16.
Prodotti tipici
Articolo 17.
Sostegno alle imprese
Articolo 18.
Incentivi per loccupazione
Articolo 19.
Turismo rurale
Articolo 20.
Artigianato e mestieri tradizionali
Capo V.
PROMOZIONE DEI SERVIZI SOCIALI
Articolo 21.
Valorizzazione della cultura locale
Articolo 22.
Servizio scolastico
Articolo 23.
Interventi socio-assistenziali
Capo VI.
DISPOSIZIONI FINANZIARIE
E NORMA TRANSITORIA
Articolo 24.
Oneri finanziari
Articolo 25.
Norma transitoria
Capo I.
DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1.
(Finalità)
1. La Regione Piemonte, in conformità delle vigenti disposizioni comunitarie e nazionali, promuove la salvaguardia delle zone collinari marginali con particolare attenzione allambiente naturale, alla valorizzazione delle risorse umane e delle attività economiche, alla tutela, al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni storiche, culturali e religiose.
2. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione Piemonte promuove, con gli interventi previsti dalla presente legge:
a) la tutela e lo sviluppo integrato del patrimonio umano, culturale ed ambientale;
b) il superamento degli squilibri economici e sociali esistenti;
c) la valorizzazione del territorio e delleconomia con il recupero ed il potenziamento di attività economiche specifiche;
d) la qualificazione dei servizi pubblici locali;
e) la riduzione dellesodo della popolazione così da realizzare anche un efficace politica di difesa del suolo.
Art. 2.
(Ambito di applicazione)
1. Le disposizioni della presente legge si applicano ai Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti i cui territori siano classificati collinari ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12 maggio 1988.
2. Sono beneficiari degli interventi regionali della presente legge i Comuni di cui al comma 1 classificati svantaggiati e molto svantaggiati con apposita deliberazione del Consiglio regionale da emanarsi, su proposta delle Giunta regionale, entro novanta giorni dallentrata in vigore della presente legge.
Capo II.
ISTITUZIONI E PROGRAMMAZIONE
Art. 3.
(Forme associative per lo sviluppo della collina)
1. Per conseguire le finalità della presente legge i Comuni operano mediante le forme associative previste dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 (Ordinamento delle autonomie locali), e successive modifiche ed integrazioni, e dalla normativa comunitaria. Tali forme associative sono di seguito denominate Comunità collinari.
2. I Comuni con popolazione complessiva superiore a 15 mila abitanti e i Comuni parzialmente collinari possono beneficiare delle provvidenze previste dalla presente legge nellambito di progetti predisposti dalle Comunità collinari e limitatamente al territorio collinare di appartenenza classificato svantaggiato o molto svantaggiato con la deliberazione del Consiglio regionale di cui allarticolo 2, comma 2.
3. Entro centottanta giorni dallentrata in vigore della presente legge, i Comuni trasmettono alla Giunta regionale la documentazione comprovante la forma associativa prescelta tenuto conto dei livelli ottimali per lesercizio associato delle funzioni, individuati ai sensi dellarticolo 5, comma 1 della legge regionale 20 novembre 1998, n. 34 (Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione e degli enti locali). In assenza di tale trasmissione la Regione non ammette i Comuni stessi ai benefici previsti dalla presente legge.
Art. 4.
(Comitato regionale per lo sviluppo della collina)
1. E istituito il Comitato regionale per lo sviluppo della collina di seguito denominato Comitato con il compito di:
a) formulare proposte e fornire pareri valutando la coerenza dei programmi e degli interventi disposti per la valorizzazione dei territori e delle popolazioni collinari;
b) presentare alla competente Commissione del Consiglio regionale una relazione annuale sulla situazione economica e sociale della collina;
c) verificare lo stato di attuazione della presente legge.
2. Il Comitato puo essere sede di promozione di accordi di programma con i quali vengono definite azioni riguardanti il territorio collinare della regione.
3. Il Comitato e composto da:
a) Presidente della Giunta regionale;
b) Assessore regionale competente per materia;
c) Presidenti delle Comunità collinari;
d) Presidenti delle Province.
4. Il Comitato è presieduto dal Presidente della Giunta regionale o dallAssessore competente a ciò delegato.
5. Il Comitato decide autonomamente la propria organizzazione e le modalità di funzionamento.
Art. 5.
(Fondo regionale per la collina)
1. E istituito il fondo regionale per la collina alla cui copertura finanziaria si provvede destinando, a partire dallentrata in vigore della presente legge:
a) una quota non superiore al cinque per cento di quanto accertato dalla Regione a titolo di addizionale regionale sul consumo di gas metano nellesercizio precedente;
b) altri stanziamenti a carico del bilancio regionale determinati annualmente con la legge di bilancio;
c) risorse destinate allo sviluppo della collina derivanti da trasferimenti dello Stato, di enti pubblici e dellUnione europea e da contributi di privati e di istituti di credito.
2. La ripartizione del fondo tra le Comunità collinari avviene per il trenta per cento sulla base del territorio collinare, per il restante settanta per cento in proporzione alla superficie del territorio collinare classificato svantaggiato o molto svantaggiato ai sensi dellarticolo 2, comma 2.
3. La Regione entro quindici giorni dallentrata in vigore del proprio bilancio di previsione, provvede al riparto del fondo regionale per la collina e ne dà comunicazione alle Comunità collinari per consentire ladeguamento dei piani di sviluppo di cui allarticolo 7 e lapprovazione o variazione dei bilanci.
4. Il fondo può alimentare attività di spesa corrente o di investimento, interventi diretti da parte delle Comunità collinari o dei Comuni che ne fanno parte, contributi a privati singoli o associati, erogazione di finanziamenti agevolati da parte degli istituti di credito convenzionati ai sensi dellarticolo 6. Per le forme di finanziamento a privati, almeno il cinquanta per cento delle risorse deve essere concesso con fondi a rotazione, secondo i principi della legge regionale 18 ottobre 1994, n. 43 (Norme in materia di programmazione degli investimenti regionali), e successive modifiche ed integrazioni.
5. Leventuale esaurimento di richieste per iniziative finanziabili con una delle modalità previste dalla presente legge consente il trasferimento delle risorse ad altre iniziative.
Art. 6.
(Convenzione tra Regione ed istituti di credito)
1. La Regione, per una piu efficace attuazione della presente legge, promuove apposita convenzione con gli istituti di credito operanti in Piemonte al fine di definire i rapporti intercorrenti con gli istituti stessi, la loro partecipazione al fondo regionale per la collina e la concessione di agevolazioni creditizie per le iniziative previste dalla presente legge.
2. La convenzione deve inoltre stabilire gli impegni dei vari istituti di credito:
a) alla promozione dellassistenza creditizia a condizioni di favore per lattuazione degli scopi della legge;
b) alla gestione dei fondi stanziati dalla Regione e da altri enti;
c) allopera di indirizzo e di assistenza a favore di tutte le persone interessate alla concessione delle provvidenze;
d) alla realizzazione di iniziative concordate.
Art. 7.
(Programmazione degli interventi)
1. Entro un anno dalla loro costituzione, le Comunità collinari adottano il piano pluriennale di sviluppo socio-economico, di seguito denominato piano.
2. Il piano e costituito da:
a) una deliberazione programmatica che individua le linee guida degli interventi previsti e che deve inoltre specificare le risorse finanziarie disponibili, le attese relative alla riduzione dellesodo, alla ricaduta economica ed occupazionale, ai benefici ambientali e ai vantaggi sociali;
b) una cartografia a carattere intercomunale nella quale vengono evidenziati gli indirizzi fondamentali dellorganizzazione territoriale dellarea di propria competenza e che costituisce riferimento in sede di predisposizione o rielaborazione dei piani regolatori generali dei Comuni di cui alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo), e successive modifiche ed integrazioni.
3. Il piano di cui al comma 1 ha durata quinquennale. Nel corso della sua validità, al piano possono essere apportate variazioni ed aggiornamenti.
4. Dopo la sua adozione ai sensi del comma 1, ciascuna Comunità collinare trasmette il piano, corredato di ogni utile documentazione, alla Provincia che lo approva con deliberazione consiliare entro novanta giorni dal suo ricevimento. Trascorso tale termine, il piano si intende approvato salvo che pervengano alla Comunità collinare richieste di chiarimenti od elementi integrativi di giudizio anche attraverso procedure di audizioni. In tale caso il termine di novanta giorni si intende a decorrere dalla conclusione della procedura di richiesta di chiarimenti. Entro dieci giorni dalla definitiva approvazione, copia del piano approvato è trasmessa dalla Comunità collinare alla Presidenza della Giunta regionale.
5. La procedura di cui al comma 4 si applica anche per le variazioni e gli aggiornamenti del piano.
6. Alla realizzazione del piano possono concorrere soggetti pubblici e privati, singoli o associati, che devono favorire limpiego di risorse materiali ed umane dellarea collinare. I progetti sono presentati ai Comuni di competenza per la loro adozione. I Comuni trasmettono i progetti adottati alle competenti Comunità collinari, che li esaminano, stabilendo le priorità, ed assegnano i relativi finanziamenti fino allesaurimento degli stanziamenti disponibili.
Art. 8.
(Esercizio associato di funzioni)
1. Ai sensi del Capo VIII della l. 142/1990 come da ultimo modificata dalla legge 3 agosto 1999, n. 265 (Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonchè modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142), le Comunità collinari possono organizzare lesercizio associato di funzioni comunali nonche la gestione associata di servizi pubblici che i Comuni ritengano di affidare loro con opportuna delega, con particolare riguardo ai seguenti settori:
a) realizzazione e manutenzione di opere pubbliche di interesse collettivo del territorio subordinate alla salvaguardia dellambiente naturale, degli aspetti paesistici, storici, architettonici;
b) manutenzione della viabilità;
c) raccolta e smaltimento dei rifiuti, disincentivo alla loro produzione, selezione, riduzione e riutilizzo degli stessi;
d) organizzazione di interventi di ripristino e recupero ambientale;
e) organizzazione del servizio di polizia urbana e rurale;
f) organizzazione del trasporto locale ed in particolare del trasporto scolastico;
g) promozione e realizzazione di strutture di servizi sociali per gli anziani per corrispondere ai bisogni della popolazione locale e favorirne la permanenza nonche gestione delle attività socio-assistenziali ai sensi dellarticolo 13 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per lesercizio delle funzioni socio-assistenziali);
h) promozione e realizzazione di strutture sociali di orientamento e formazione per i giovani;
i) gestione di funzioni e servizi amministrativi comunali, anche attraverso la realizzazione di un comune sistema informatico;
l) costituzione di strutture tecnico-amministrative di supporto alle attività istituzionali dei Comuni con particolare riferimento ai compiti di assistenza al territorio.
2. Le Comunità collinari esercitano anche le funzioni conferite dalla legge regionale.
Capo III.
POLITICHE PER IL TERRITORIO
Art. 9.
(Sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale)
1. Le Comunità collinari individuano gli interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale allinterno del bacino di competenza e li coordinano con i piani di bacino promuovendo, se necessario, ai sensi dellarticolo 14, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), e successive modifiche ed integrazioni, apposite conferenze dei servizi con la Regione Piemonte e lAutorità di bacino di cui allarticolo 11 della legge 18 maggio 1989, n. 183 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo), e successive modifiche ed integrazioni.
2. La Regione riserva annualmente alle aree collinari almeno il trenta per cento delle proprie risorse di bilancio destinate agli interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale e delega alle Comunità collinari la realizzazione degli interventi nel rispetto della normativa comunitaria in materia di appalti.
Art. 10.
(Piccole opere di manutenzione ambientale)
1. Le Comunità collinari possono concedere contributi fino ad un massimo del settantacinque per cento dellimporto ritenuto ammissibile per piccole opere di manutenzione ambientale concernenti le proprietà agro-silvo-pastorali nel rispetto della normativa comunitaria.
2. Possono beneficiare del contributo imprenditori agricoli singoli od associati, anche non a titolo principale.
3. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione del Consiglio regionale, entro centottanta giorni dallentrata in vigore della presente legge, definisce i criteri e gli ambiti applicativi del presente articolo.
Art. 11.
(Valorizzazione del patrimonio forestale)
1. Le Comunità collinari promuovono la conservazione e la valorizzazione del patrimonio forestale pubblico e privato per favorirne lutilizzazione per fini produttivi, per la tutela paesaggistica e la salvaguardia del territorio, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di appalti. Le Comunità collinari perseguono tali finalità agendo attraverso:
a) apposite convenzioni con proprietari pubblici e privati;
b) accordi di programma con enti pubblici;
c) eventuale costituzione di consorzi forestali o altre forme associative tra proprietari e coltivatori diretti.
2. Le Comunità collinari, con le procedure di cui allarticolo 7, comma 6, possono concedere ai proprietari pubblici e privati, agli enti pubblici, ai consorzi forestali o ad altre forme associative di cui al comma 1, lettere a), b), c) finanziamenti in conto capitale per:
a) lacquisto di boschi o terreni inutilizzati;
b) la trasformazione produttiva dei boschi stessi e dei terreni abbandonati;
c) la realizzazione delle piccole infrastrutture necessarie alla gestione degli interventi di cui alla lettera b).
3. Ai soggetti di cui al comma 1, lettera c) possono essere inoltre concessi contributi in conto capitale per:
a) la manutenzione e la conservazione del territorio, compresa la pulitura di fossi, torrenti e corsi dacqua per fini di sistemazione idrogeologica;
b) la manutenzione di strade interpoderali.
Art. 12.
(Interventi per il sostegno di colture non tradizionali)
1. Al fine di favorire ladozione, lintroduzione e lo sviluppo di colture non tradizionali erbacee, arbustive ed arboree, ivi compresi le piante officinali, i prodotti del sottobosco e le coltivazioni dei funghi, le Comunità collinari concedono, nellambito della convenzione di cui allarticolo 6, agli imprenditori agricoli, alle cooperative agricole di raccolta, lavorazione, trasformazione e commercializzazione ed alle associazioni di produttori agricoli contributi in conto capitale per lacquisto del materiale e delle attrezzature necessarie, nella misura massima compatibile con il limite posto dalle disposizioni comunitarie.
Art. 13.
(Incentivi per linsediamento nelle zone collinari)
1. Al fine di favorire il riequilibrio insediativo e recuperare il patrimonio immobiliare esistente, le Comunità collinari possono concedere contributi sulle spese di trasferimento, di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare a prima abitazione a favore di coloro che trasferiscono in Comuni collinari la propria residenza e dimora abituale, unitamente alla propria attività economica.
2. Il beneficiario dei contributi di cui al comma 1 deve impegnarsi per un decennio a non modificare residenza e dimora abituale e per un quinquennio a non trasferire lattività economica, pena la revoca del beneficio concesso ed il recupero del contributo ricevuto maggiorato degli interessi legali.
3. Limporto del contributo di cui al comma 1 non può essere superiore a sessanta milioni e non può superare il trentacinque per cento del totale delle spese sostenute, nel rispetto della normativa comunitaria.
4. Le Comunità collinari possono erogare altresì contributi in conto capitale, per un massimo di cinque milioni, a favore di residenti in territori collinari, compresi i soggetti di cui al comma 1, per allacciamenti telefonici, acquedottistici, di energia elettrica e di metano al servizio di case sparse ed agglomerati non inclusi nelle zone perimetrate dai piani regolatori quali aree a prevalente destinazione residenziale.
5. Le provvidenze previste dal presente articolo possono essere estese in via non prioritaria ai proprietari, non residenti, di unità abitative ubicate in Comuni collinari quando non siano proprietari di altre abitazioni.
6. La Giunta regionale determina annualmente, dintesa con le Comunità collinari, le modalità di concessione, la misura massima del contributo per ogni tipo di intervento, leventuale rivalutazione inflazionistica degli importi fissati ai commi 3 e 4. Sulla base di tali direttive nonché delle procedure di cui allarticolo 7, comma 6, le Comunità collinari stabiliscono lentità del contributo, la graduatoria delle richieste e lerogazione delle risorse.
Art. 14.
(Trasporti)
1. Per i Comuni collinari con meno di 5 mila abitanti nei quali il servizio di trasporto pubblico sia mancante oppure non sia adeguato a fornire una risposta almeno sufficiente ai bisogni delle popolazioni locali, le Comunità collinari, su delega dei Comuni, provvedono ad organizzare e gestire il trasporto di persone e di merci di prima necessità, anche in deroga alle norme regionali vigenti, utilizzando al meglio i mezzi di trasporto comunque disponibili sul territorio e ricercando lintegrazione con servizi di linea esistenti.
2. Il rilascio di autorizzazioni per lesercizio di servizi di trasporto da parte delle Comunità collinari è subordinato al nulla osta preventivo della Provincia competente per territorio.
3. Le Comunità collinari delegate possono stipulare convenzioni con i Comuni interessati per estendere il servizio suddetto anche a territori limitrofi, pur se non compresi nelle Comunità stesse.
4. Lorganizzazione del servizio è definita da un apposito regolamento approvato dalla Comunità collinare.
5. La Giunta regionale assegna annualmente alle Province in cui ricadono le Comunità collinari i fondi necessari per lespletamento del servizio.
Capo IV.
INTERVENTI PER LECONOMIA
Art. 15.
(Interventi per la ricomposizione
fondiaria e per i giovani agricoltori)
1. Al fine di favorire laccesso dei giovani allattività agricola nonché le operazioni di ricomposizione fondiaria evitando la frammentazione delle aziende agricole nelle zone collinari, la Regione concede, tramite le Comunità collinari e nel rispetto delle finalità e dei limiti posti dalla normativa comunitaria, contributi in conto capitale a copertura delle spese relative agli atti di compravendita e di permuta dei terreni ai seguenti soggetti:
a) coltivatori diretti di età compresa tra i diciotto e i quarantanni, residenti nelle zone collinari;
b) eredi considerati affittuari, ai sensi dellarticolo 49 della legge 3 maggio 1982, n. 203 (Norme sui contratti agrari), delle porzioni di fondi rustici comprese nelle quote degli altri coeredi, che siano residenti nelle zone collinari e che intendano acquisire, alla scadenza del rapporto di affitto, le quote medesime;
c) cooperative agricole con sede in territori collinari nelle quali la compagine dei soci cooperatori sia composta, per almeno il trenta per cento, da giovani di età compresa tra i diciotto e i quarantanni residenti in Comuni collinari.
Art. 16.
(Prodotti tipici)
1. Le Comunità collinari possono assumere, dintesa con i produttori e le loro categorie e con le cooperative, iniziative allo scopo di:
a) individuare e definire, nellambito dei prodotti della collina piemontese, i prodotti alimentari ed artigianali tipici;
b) favorire la promozione e la commercializzazione dei prodotti tipici.
2. Entro centottanta giorni dallentrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale definisce le modalità per gli interventi di promozione e di commercializzazione dei prodotti tipici. Le Comunità collinari provvedono, con le procedure dellarticolo 7, comma 6, ad erogare i contributi ai privati e a finanziare gli interventi pubblici, in conformità della normativa comunitaria.
Art. 17.
(Sostegno alle imprese)
1. Le Comunità collinari, nellambito della convenzione di cui allarticolo 6 e delle procedure previste dallarticolo 7, comma 6, concedono, nel rispetto del principio comunitario del de minimis, contributi alle imprese artigianali, industriali, turistiche, commerciali, o loro consorzi, per le iniziative volte alla creazione di nuove attività e allampliamento o ammodernamento di quelle esistenti, con priorità per le imprese che adottano nuove o moderne tecnologie produttive.
Art. 18.
(Incentivi per loccupazione)
1. Le Comunità collinari concedono, con le procedure dellarticolo 7, comma 6, contributi a fondo perduto alle imprese artigiane, industriali, turistiche, commerciali ed agricole, localizzate nelle aree collinari, che aumentano la propria dotazione di addetti mediante assunzione ai sensi di legge.
2. Il contributo ammonta, per ogni assunto, a otto milioni allanno per tre anni e viene erogato semestralmente nel rispetto della normativa comunitaria in materia. Può essere revocato se non viene rispettata la condizione di cui al comma 1.
3. La Giunta regionale determina annualmente, dintesa con le Comunità collinari, leventuale rivalutazione inflazionistica degli importi.
Art. 19.
(Turismo rurale)
1. Al fine di valorizzare le potenzialità produttive, ricreative e culturali dellambiente rurale e naturale, le Comunità collinari promuovono il turismo rurale, mediante progetti per specifiche aree geografiche che assicurino il mantenimento dellattività agricola nelle zone interessate e concorrano alla tutela dellambiente.
2. Le Comunità collinari devono prevedere nel piano pluriennale di sviluppo socio-economico di cui allarticolo 7 interventi per:
a) lo sviluppo della ricettività rurale di piccola dimensione, valorizzando il recupero e la conservazione del patrimonio edilizio rurale e le tipologie edilizie tradizionali;
b) il potenziamento delle strutture e dei servizi turistico-ricreativi, con particolare riferimento a quelli legati al contesto rurale;
c) la valorizzazione degli elementi di attrattiva turistica di carattere naturalistico, ambientale, culturale, paesaggistico, storico ed architettonico, compresa la riqualificazione dei centri storici e dei nuclei abitativi rurali.
Art. 20.
(Artigianato e mestieri tradizionali)
1. La Giunta regionale, entro centottanta giorni dallentrata in vigore della presente legge, dintesa con le Comunità collinari, determina i settori artigianali ed i mestieri tradizionali da considerare come espressioni autentiche della collina piemontese e definisce le possibili azioni di tutela e di valorizzazione, nel rispetto delle norme previste al capo VI della legge regionale 9 maggio 1997, n. 21 (Norme per lo sviluppo e la qualificazione dellartigianato), come modificato dalla legge regionale 31 agosto 1999, n. 24.
2. Le Comunità collinari definiscono, nellambito del piano pluriennale di sviluppo socio-economico, gli interventi e le azioni da realizzare in armonia con le linee generali espresse dalla Giunta regionale ed individuano, con le procedure dellarticolo 7, comma 6, i soggetti pubblici e privati interessati a tali interventi.
3. Lerogazione di eventuali contributi nellambito degli interventi e delle azioni previste dal comma 2 è subordinata al rispetto del principio comunitario del de minimis.
Capo V.
PROMOZIONE DEI SERVIZI SOCIALI
Art. 21.
(Valorizzazione della cultura locale)
1. Le Comunità collinari, dintesa con il Comitato, provvedono ad istituire e sostenere centri per la documentazione, la tutela e la valorizzazione delle espressioni della cultura dellarea collinare piemontese e promuovono iniziative finanziabili a norma della legge regionale 10 aprile 1990, n. 26 (Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza delloriginale patrimonio linguistico del Piemonte), come modificata dalla legge regionale 17 giugno 1997, n. 37.
Art. 22.
(Servizio scolastico)
1. I Comuni e le Comunità collinari, nellambito delle rispettive competenze, collaborano con lAmministrazione statale, la Regione e le Province per realizzare un equilibrato mantenimento del servizio scolastico sul territorio, mediante convenzioni stipulate a livello provinciale, previa intesa con lautorità scolastica provinciale.
2. Le Comunità collinari possono concedere borse di studio ai giovani di età compresa tra i quattordici ed i venticinque anni residenti nei Comuni collinari che frequentano corsi di studi di scuola secondaria superiore, o parauniversitari ed universitari.
Art. 23.
(Interventi socio-assistenziali)
1. I soggetti, che ai sensi della legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per lesercizio delle funzioni socio-assistenziali) esercitano funzioni socio-assistenziali, assegnano carattere di priorità agli interventi a favore della popolazione residente in aree particolarmente disagiate, tra le quali rientrano anche le aree collinari di cui alla presente legge.
2. Nella scheda Presidi socio-assistenziali dellallegato A alla legge regionale 1 marzo 1996, n. 10 (Provvedimento generale di finanziamento per lanno 1996 degli interventi previsti da leggi regionali nonché disposizioni finanziarie per lanno 1997) al punto Equilibrio territoriale e aggiunto Territorio ricompreso in aree collinari (3).
Capo VI.
DISPOSIZIONI FINANZIARIE
E NORMA TRANSITORIA
Art. 24.
(Oneri finanziari)
1. Agli oneri finanziari derivanti dallattuazione della presente legge si provvede in sede di predisposizione dei relativi bilanci di previsione.
Art. 25.
(Norma transitoria)
1. La concessione degli aiuti previsti dalla presente legge è disposta dopo il parere favorevole dellUnione europea sulla legge.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.
Data a Torino, addì 28 febbraio 2000
Enzo Ghigo
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 21
Ricorso ex art. 21 della legge n. 833 del 23.12.1978 avverso il provvedimento dellA.S.L. n. 14, prot. n. 1784 del 21.10.1999 e verbale dellispezione n. 31/R/1999 - Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
che il ricorso presentato da Rosso Massimo titolare della pizzeria Al Ponte con sede in Bannio Anzino, Via Monte Rosa, 23, avverso il provvedimento dellA.S.L. n. 14 prot. n. 1784 del 21.10.1999 e verbale dellispezione n. 31/R/1999 del 3.11.1999 - Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, per le motivazioni sopra descritte è inammissibile ai sensi dellart. 5 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199.
Enzo Ghigo
DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione della Giunta Regionale 10 gennaio 2000, n. 10 - 29143
Recepimento del protocollo dintesa in merito a: Linee di indirizzo per la formazione del personale della Giunta e del Consiglio; sottoscritto in data 24.12.1999 tra lAmministrazione Regionale e le OO.SS. Aziendali
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di recepire il protocollo dintesa allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale sottoscritto in data 24 dicembre 1999 tra lAmministrazione e le OO.SS aziendali, RSU personale non dirigenziale e RSU personale dirigenziale in merito a: Linee di indirizzo per la formazione del personale della Giunta e del Consiglio";
di precisare che il presente protocollo dintesa costituirà parte integrante del futuro contratto collettivo decentrato integrativo da stipularsi ai sensi delle disposizioni contrattuali vigenti.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 17 gennaio 2000, n. 14 - 29159
Iniziativa di emergenza sanitaria proposta dalla Comunità biellese di aiuti per la ex Jugoslavia. Accantonamento di L.30.000.000 (cap.10865/2000) e assegnazione alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di partecipare alliniziativa di emergenza sanitaria formulata dalla Comunità Biellese di aiuti per la ex Jugoslavia;
* di accantonare a tal fine la somma di L.30.000.000 sul capitolo 10865/2000, che presenta la necessaria disponibilità e di assegnarla alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale (A. 100020).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 1 - 29171
Procedimento di appello della Regione Piemonte avverso sentenza del Tribunale di Tortona n. 36/1999. Incarico di consulenza tecnica ai proff.ri G. Genon e P. Beretta. Spesa L. 2.000.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di affidare al Prof. Giuseppe Genon del Politecnico di Torino - Dipartimento Georisorse e Territorio ed al Prof. Pietro Beretta dellUniversità di Torino - Dipartimento Scienze della Terra lincarico di esplicare consulenza tecnica per la Regione Piemonte come in premessa specificato nel procedimento di appello proposto avanti la Corte dAppello di Torino dalla Regione Piemonte avverso la sentenza del Tribunale Civile di Tortona n. 36/1999.
La spesa presunta di L. 2.000.000 è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 (I. 4) e sarà liquidata con successivo procedimento su presentazione della relativa parcella vistata dallOrdine Professionale od emesse in conformità alle disposizioni regolanti lattività consulenziale del docenti universitari.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 2 - 29172
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato c/Regione Piemonte per debiti delle soppresse U.S.S.L.. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. P.F. Gigliotti legale dellAssitalia
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed allesplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi e da chiamarsi in giudizio, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Pier Franco Gigliotti, legale indicato dallAssitalia Assicurazioni dItalia con sede legale in Roma, che ne assume i relativi oneri economici, ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Via Monte di Pietà n. 2.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 3 - 29173
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per lannullamento della determinazione del Dirigente Pianificazione Risorse Idriche n. 651 del 9.9.99. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Anita Ciavarra
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Anita Ciavarra ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 4 - 29174
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per lannullamento della D.C.R. n. 436-11546 del 29.7.97. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Anita Ciavarra
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Anita Ciavarra ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 5 - 29175
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da privati c/Regione Piemonte ritenuta legittimata passiva per i debiti delle soppresse U.S.S.L. Patrocinio nel giudizio dellavv. P.F. Gigliotti legale ASSITALIA
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed allesplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi e da chiamarsi in giudizio, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Pier Franco Gigliotti, legale indicato dallassitalia Assicurazioni dItalia con sede legale in Roma, che ne assume i relativi oneri economici, ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Via Monte di Pietà n. 2.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 6 - 29176
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per lannullamento della determinazione n.00167 del 27.5.98 del Direttore Regionale Formazione-Lavoro. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 7 - 29177
Parziale modifica e integrazione D.G.R. n. 10-23318 dell8.3.1993. Autorizzazione a resistere in giudizio ed affidamento incarico legale allavv. Irma Lima
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di modificare la D.G.R. n. 10-23318 dell8.3.1993 sostituendo lavv. Mario Sorniotto Grella con lavv. Irma Lima nel patrocinio in giudizio dellAmministrazione regionale nel succitato procedimento.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 8 - 29178
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per lannullamento della determinazione del Direttore Regionale Formazione-Lavoro n. 00166 del 27.5.1998. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 9 - 29179
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato avverso la D.G.R. n. 10-5206 del 20.5.86 concernente parere negativo allesecuzione di opere edilizie nel Comune di Pino T.se. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Eugenia Salsotto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Eugenia Salsotto ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 10 - 29180
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un Comune per lannullamento del provv. del CO.RE.CO Sez. di Novara n. 10701 del 6.9.95 che annullava D.C.C. n. 19 del 14.6.95 del Comune di Campiglia Cervo. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Eugenia Salsotto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Eugenia Salsotto ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 11 - 29181
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R per il Piemonte proposto da una Società per lannullamento della Determina n. 525 del 12.7.1999 della Direzione Pianificazione delle risorse Idriche. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 12 - 29182
Autorizzazione ad agire in giudizio avanti al Consiglio di Stato per impugnazione ordinanza del T.A.R. Lombardia nel ricorso di una Ditta. Patrocinio degli avvocati Anita Ciavarra, Riccardo Marletta ed Enrico Romanelli. Spesa di L. 1.000.000. (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a proporre impugnazione dellordinanza del T.A.R. Lombardia - Milano, sez. III n. 111/2000 per le motivazioni in premessa descritte, avvalendosi della rappresentanza e difesa dellavv. Anita Ciavarra, professionista legale addetta allAvvocatura regionale, dellavv. Riccardo Marletta del foro di Milano e dellavv. Enrico Romanelli del foro di Roma, presso il quale è eletto domicilio in Roma, Via Cosseria 5.
La spesa presunta di L. 1.000.000 afferente allincarico ai professionisti legali esterni è impegnata sul cap. 10560 del Bilancio 2000 (I. 3) e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione delle relative parcelle debitamente vistate dal competente Ordine Professionale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 14 - 29184
Affidamento di incarichi allARESS ai sensi dellart. 4 comma 4 L.R. n. 10/98
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di affidare, per le motivazioni di cui in premessa, allARESS lincarico di definire la:
* revisione organizzativa dei servizi di assistenza ai soggetti tossicodipendenti e AIDS alla luce dei seguenti obiettivi:
* - rapporto paritario tra i soggetti pubblici ed il privato sociale;
* - definizione e razionalizzazione sia delle risorse necessarie alla gestione dei servizi, sia dei criteri di allocazione delle stesse;
* elaborare uno studio di fattibilità in ordine alla ridefinizione degli ambiti territoriali delle Aziende Sanitarie n. 15 di Cuneo e n. 17 di Savigliano.
Detti incarichi affidati sono coerenti con le finalità del Piano di attività dellAgenzia che sarà approvato con successivo provvedimento ai sensi della L.R. n. 10/98.
I suddetti incarichi devono essere svolti dallARESS entro il termine del 31.3.2000 con la consegna di specifiche relazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 16 - 29186
Finpiemonte S.p.A. - Assemblea ordinaria: 26 gennaio 2000 - seconda convocazione. Partecipazione della Regione Piemonte. Indirizzi e vincoli
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di fornire gli indirizzi e vincoli di cui in premessa al rappresentante dellAmministrazione regionale che parteciperà allAssemblea ordinaria della Finpiemonte S.p.A. fissata per il giorno 26.1.2000 presso la sede sociale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 17 - 29187
Approvazione della convenzione tra A.I.M.A. e Regione Piemonte per la realizzazione dellInventario del Potenziale Produttivo Viticolo
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il testo della convenzione da stipulare con lA.I.M.A. per la realizzazione dellInventario del potenziale produttivo del settore viticolo, così come indicato nellallegato A) alla presente deliberazione per farne parte integrante;
- di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale alla sottoscrizione della suddetta convenzione.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 19 - 29189
Determinazione dei limiti massimi di collaborazioni esterne per lanno 2000; applicazione dellart. 4 del Regolamento di attuazione della L.R. 23.1.1989 n. 10
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di stabilire, in relazione al disposto dellart.4 del Regolamento di attuazione della L.R. 23.1.1989 n. 10, i sottoelencati limiti massimi annui per le collaborazioni autorizzabili per ogni dipendente regionale nel corso del 1999, relativamente alle varie categorie di cui allart.3 della L.R. 10/1989;
1) categoria di cui alla lettere a): n. 10 autorizzazioni, con un limite di 5 incarichi per nomine in qualità di componente di commissione di concorso;
2) categoria di cui alla lettera b): n. 5 incarichi autorizzati;
3) categoria di cui alla lettera c): n. 5 incarichi autorizzati di almeno 20 ore ciascuno;
4) categoria di cui alla lettera d): n. 4 autorizzazioni ad eccezione degli incarichi di consulenza e/o perizia conferiti dallAutorità Giudiziaria - Sezioni Civili - il cui numero massimo è di 5 per anno, non esiste invece alcun limite nel caso in cui gli stessi incarichi vengano conferiti dalle Sezioni Penali dellAutorità Giudiziaria.
I limiti numerici annuali di cui ai nn. 2 e 4 concernono lincarico in sé, indipendentemente dai singoli atti che costituiscono realizzazione dello stesso il cui compimento può protrarsi oltre lanno.
Per gli incarichi di cui al n. 2, il limite di importo delle opere e forniture collaudabili non può superare i 10 miliardi di lire complessivamente per anno. Nel caso in cui questo limite di importo dovesse essere superato per leccezionale rilevanza e complessità delle opere oggetto di collaudo, lincarico verrà affidato al dipendente regionale con motivata deroga espressa nel provvedimento di autorizzazione.
Gli incarichi di docenza che richiedono un numero di ore di lezione inferiore alle 20 vengono autorizzati ai sensi dellart. 1, comma 4, della L.R. n. 10/1989, valutate le condizioni di compatibilità, e concorrono proporzionalmente al raggiungimento del limite massimo di 100 ore.
Nellambito dei limiti soprattutto numerici suillustrati, si dovrà procedere a singole autorizzazioni attuando, per quanto possibile un principio di rotazione tra i dipendenti, verificandone lapplicazione con cadenza semestrale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 20 - 29190
Istituzione del Comitato Regionale per i trapianti
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di istituire il Comitato Regionale per i trapianti con il compito di coadiuvare il Coordinatore Regionale così come in premessa indicato;
- di nominare quali membri del Comitato Regionale :
Prof. Sergio Emilio Curtoni Coordinatore Regionale per i trapianti
Prof. Giuseppe Piccoli Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Nefrologia e Dialisi
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Dott. Federico Ponzio Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Chirurgia Vascolare
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Prof. Giuseppe Verzetti Dirigente Medico II° livello
Divisione di Nefrologia e Dialisi
A..O. Maggiore della Carità di Novara
Prof. Michele Di Summa Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Cardiochirurgia
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Prof. G. Paolo Trevi Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Cardiologia
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Dott. Mauro Salizzoni Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Chirurgia Generale C -
Centro Trapianto di Fegato
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Prof. Mario Rizzetto Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Gastroenterologia
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Prof. Antonio Mussa Direttore della Sezione di Chirurgia Esofagea ed Oncologica presso la Cattedra di Chirurgia Generale
Università degli Studi di Torino
Prof. Maurizio Mancuso Dirigente Medico
Divisione di Chirurgia Toracica
Centro di Trapianto Polmonare
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Dott. Sergio Baldi Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Pneumologia
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Prof. Luigi Bauchiero Dirigente Medico di II° livello
Divisione di Oculistica
A.S.L. 9 di Ivrea
Dott.ssa Vincenza Palermo Dirigente Medico di II° livello
Medicina Legale
ASL 9 di Ivrea
Dott. Pierpaolo Donadio Dirigente Medico
Divisione di Anestesia-Rianimazione
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Nominato Coordinatore Regionale dei prelievi
( D.G.R. 53-27908 del 26.7.1999)
Prof. Paolo Benna Dirigente Medico
Divisione Neurologia 1
A.O. San Giovanni Battista di Torino
Dott. Giuseppe Rivetti Presidente Commissione Regionale Sangue
Dott.ssa Maria Maspoli Funzionario Regionale
- di dare atto che tali incarichi avranno durata annuale, rinnovabile e che vengono svolti a titolo gratuito;
- di attribuire alla competenza della Direzione Programmazione Sanitaria ladozione di eventuali provvedimenti di sostituzione di membri dimissionari, nel rispetto dei requisiti stabiliti dalla legge e delle indicazioni della presente delibera.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 21 - 29191
Individuazione delle funzioni di coordinamento delle strutture per i prelievi; istituzione e nomina del Gruppo di Coordinamento regionale per le attività di prelievo; stanziamento Fondi per le A.S.L. di L. 3.640.000.000 (cap. 12292/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare lindividuazione delle funzioni di coordinamento delle strutture dei prelievi di cui allAllegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;
- di istituire per lanno 2000 il Gruppo di Coordinamento Regionale per le attività di prelievo con le funzioni in premessa indicate;
- di nominare quali membri del Gruppo di Coordinamento Regionale per le attività di prelievo, i seguenti medici in servizio presso i reparti di anestesia e rianimazione delle Aziende Sanitarie Regionali, già nominati coordinatori dei prelievi e, pertanto, scelti tra coloro che hanno acquisito maggior esperienza :
Bosco Riccardo ASL 2 di Torino (ospedale Martini)
Donadio Pierpaolo A.S.O. S.G. Battista di Torino
Lombardi Giovanni A.S.O. di Alessandria
Parola Paolo A.S.O. di Cuneo
Zamponi Edoardo A.S.O. di Novara
- di riconoscere per le funzioni assegnate un monte ore pari a 8 ore settimanali (svolto al di fuori del normale orario di lavoro) ed un compenso orario pari a L. 70.000 che comporta una spesa totale pari a L. 140.000.000.= alla quale si farà fronte con accantonamento sul cap. 12292 del Bilancio 2000; (A. 100021)
- lattivazione della prevista funzione di coordinamento dei prelievi comporta una spesa presunta pari a L. 3.500.000.000.= alla quale si fa fronte con accantonamento sul cap. 12292 del bilancio 2000 (A. 100022) e sarà assegnata alle Aziende Sanitarie con successivo provvedimento. Entro il 31.3.2001 ogni Azienda Regionale dovrà presentare dettagliato rendiconto delle spese sostenute per lattivazione della suddetta funzione. Eventuale conguaglio sarà effettuato a carico del bilancio 2001.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statut.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 22 - 29192
Definizione dei compiti e delle attribuzioni del Centro Regionale di Riferimento per i trapianti di organi e di tessuti in attuazione della L. 91/1999 e nomina del Coordinatore Regionale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di definire organicamente le funzioni che devono essere svolte dal Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti di organi e tessuti in attuazione della L. 91/99 le funzioni di cui allAllegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;
* di nominare il Prof. Sergio Emilio Curtoni Coordinatore del Centro Regionale di Riferimento per i trapianti di organi e tessuti ;
* di stabilire che tale incarico avrà la durata di cinque anni rinnovabili;
* di stabilire, altresì, che la spesa per il funzionamento del Centro Regionale di Riferimento è determinata ogni anno con apposito provvedimento sulla base dellattività svolta ed ai sensi della D.G.R. 27-22662 del 13.10.1997.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 23 - 29193
Direzione Programmazione Sanitaria - Settore Gestione e Risorse Finanziarie. Autorizzazione allanticipazione straordinaria di Cassa alle Aziende Sanitarie relativamente al finanziamento degli oneri di parte corrente del Servizio Sanitario Nazionale relativi agli anni 1998-99
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
per le motivazioni espresse in premessa:
-di autorizzare le anticipazioni straordinarie di cassa alle Aziende Sanitarie Regionali per un totale di lire 440.000.000.000=, a parziale copertura delle quote 1999 non ancora coperte da assegnazione di cassa, in attesa delle erogazioni ministeriali relative al rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, nella misura riportata dalla seguente tabella (importi in milione di lire):
AZIENDE Importo
ASL 1 23.490
ASL 2 18.035
ASL 3 18.845
ASL 4 17.995
ASL 5 25.724
ASL
6 11.540
ASL 7 11.881
ASL 8 19.648
ASL 9 16.612
ASL 10 11.525
ASL 11 18.013
ASL 12 14.579
ASL
13 19.396
ASL 14 16.741
ASL 15 7.368
ASL 16 7.763
ASL 17 16.714
ASL 18 12.989
ASL 19 18.713
ASL
20 13.314
ASL 21 10.870
ASL 22 13.642
Totale ASL 345.397
S. Giovanni Battista di
Torino 30.616
CTO/CRF/M.Adelaide 8.571
OIRM/S.Anna 14.217
S.Luigi di Orbassano 6.507
Maggiore
Carità, Novara 12.706
S.Croce e Carle, Cuneo 10.447
SS Antonio e Biagio, Alessandria 11.539
Totale
ASO 94.603
Totale Aziende 440.000
-di stabilire, al fine di contenere gli oneri, che le anticipazioni straordinarie di cassa autorizzate con il presente provvedimento dovranno essere dinamicamente gestite tenuto conto dei flussi di cassa erogati dalla Regione e verranno definitivamente chiuse quando sarà effettuato il trasferimento della relativa somma assegnata dal Ministero del Tesoro.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 24 - 29194
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO CTO/CRF/M.Adelaide di Torino. Atto n. 2279/DG/99/SFP del 13.12.1999 Bilancio consuntivo di esercizio: adozione. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare latto dellASO C.T.O. di Torino n.2279/DG/99/SFP del 13.12.1999 avente ad oggetto Bilancio consuntivo di esercizio 1997: adozione in quanto lallegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 25 - 29195
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO S. Croce e Carle di Cuneo. Atto n. 2123 del 24.12.1999 Chiusura bilancio di esercizio anno 1997". Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare latto dellASO S. Croce e Carle di Cuneo n.2123 del 24.12.1999 avente ad oggetto Chiusura Bilancio di esercizio anno 1997" in quanto lallegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 26 - 29196
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 4 di Torino. Atto 1388/99/GEF del 27.12.1999 Bilancio di esercizio anno 1997: proposta di approvazione. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare latto dellASL 4 di Torino n.1388/99/GEF del 27.12.1999 avente ad oggetto Bilancio di esercizio anno 1997: proposta di approvazione in quanto lallegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;
- la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 27 - 29197
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 18 di Alba - Bra. Atto n. 2720 del 23.12.1999 ASL 18/Università degli Studi di Torino - Specializzazione in Nefrologia. Disciplinare attuativo del protocollo dintesa tra la Regione Piemonte e lUniversità degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione - A.A. 1999/2000". Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare latto dellASL 18 di Alba-Bra n. 2720 del 23.12.1999 avente ad oggetto ASL 18/Università degli Studi di Torino - Specializzazione in Nefrologia. Disciplinare attuativo del protocollo dintesa tra Regione Piemonte ed Università degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione A.A. 1999/2000";
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 28 - 29198
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 12 di Biella. Atto n. 2226 del 17.12.1999 Stipula di convenzione per lo svolgimento di tirocinio da parte di allievi del diploma universitario in servizio sociale dellUniversità del Piemonte Orientale Avogadro Facoltà di Scienze Politiche di Novara e lASL n. 12 di Biella. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare latto dellASL 12 di Biella n.2226 del 17.12.1999, avente ad oggetto Stipula di convenzione per lo svolgimento di tirocinio da parte di allievi del diploma universitario in servizio sociale dellUniversità del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Facoltà di Scienze Politiche di Novara e lASL n. 12 di Biella;
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 32 - 29201
Artt. 14 e 19. Regolamento di Cassa Economale 18.10.96, n. 3. Spese per procedure di notifica ed esecuzioni forzate a carico del Settore Contenzioso Amministrativo (Cap. 10560/2000) L. 5.800.000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di accantonare sul Capitolo 10560 del bilancio per lesercizio 2000 la somma di L. 5.800.000 (A. 100104) per il raggiungimento del suddetto obiettivo e di assegnarla alla Struttura Organizzativa Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 33 - 29202
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Roma instaurato da Ditte per lannullamento contratto di garanzia. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli Avv.ti E. Romanelli e G. Scollo. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Roma in premessa descritto ed allesplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio mediante la rappresentanza e difesa, unitamente e disgiuntamente, degli avv.ti Enrico Romanelli e Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso il primo in Roma, Via Cosseria n. 5 int. 2.
Di incaricare lo studio Notaio Mambretti con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dellart. 183 c.p.c.
La spesa presunta in L. 1.100.000 è impegnata sul cap. 10560 del Bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione di parcella debitamente vistate dai rispettivi Ordini Professionali. (I. 2000/9)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 35 - 29204
Adesione agli scopi del neocostituito Comitato per lOrganizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
per le motivazioni espresse in premessa:
* di aderire agli scopi del Comitato per lOrganizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -;
* di delegare il Presidente della Regione in carica alla nomina, quale rappresentante regionale nel Consiglio di Amministrazione del Comitato per lOrganizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -, dellAssessore regionale pro tempore che, in funzione della carica rivestita e in ragione degli adempimenti di più stretta competenza della Regione Piemonte, possa qualificarsi come rappresentante di diritto dellEnte;
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 36 - 29205
Approvazione Piano di Attività anno 2000 della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale. Accantonamento per L. 1.678.000.000 sui competenti capitoli di bilancio per lanno finanziario 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare, sulla base della legge regionale n. 51/97 nella parte riguardante per le singole strutture amministrative, la fissazione di indirizzi e direttive da parte dellorgano politico, il Piano di Attività per lanno 2000, allegato alla presente deliberazione contenente i programmi operativi della Direzione Comunicazione istituzionale, con riserva di eventuali modifiche, integrazioni, o adeguamenti per eventi ad oggi non prevedibili;
di provvedere alluopo ai seguenti accantonamenti a favore della Direzione Comunicazione istituzionale per le future determinazioni dirigenziali che saranno assunte a livello settoriale:
Cap.10050 L. 28.000.000; (A/94)
Cap.10320 L.185.000.000; (A/95)
Cap.10330 L.335.000.000; (A/96)
Cap.10332 L. 35.000.000; (A/97)
Cap.10340 L.240.000.000; (A/98)
Cap.10370 L.230.000.000; (A/99)
Cap.10930 L.625.000.000. (A/100)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 37 - 29206
Attribuzione di capitoli del Bilancio della Regione per lanno 2000 alle Direzioni competenti dellAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca (art. 17, I comma, lettera c) della L.R. 8 agosto 1997, n. 51) - 1^ assegnazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di assegnare, in applicazione dellarticolo 17 della L.R. 51/97, alle Direzioni regionali dellAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, competenti per materia le risorse finanziarie dei capitoli contenuti nel documento allegato (A) al presente atto deliberativo per farne parte sostanziale ed integrante.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 38 - 29207
Legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 Norme in materia di bonifica e irrigazione - Adeguamento alle prescrizioni della Commissione Europea
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1) di adottare le istruzioni di cui allallegato A parte integrante della presente deliberazione, per lattuazione della legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 Norme in materia di bonifica e di irrigazione introducendo i limiti e le condizioni richiesti dalla Commissione UE con nota n. 296 del 7 gennaio 2000 ai fini di rispettare gli orientamenti sugli aiuti di Stato;
2) di sottoporre allapprovazione del Consiglio regionale le modifiche e le integrazioni alla legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 Norme in materia di bonifica e di irrigazione, per adeguarla alle prescrizioni contenute nella nota della Commissione UE n. 296 del 7 gennaio 2000 ai fini di rispettare gli orientamenti sugli aiuti di Stato.
3) di modificare formalmente la legge dopo le elezioni regionali e la costituzione del Consiglio regionale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 39 - 29208
Istituzione del fondo economale per lanno 2000 presso le Sezioni territoriali dei CO.RE.CO. di Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Settore Ufficio di Roma della Presidenza della Giunta Regionale. Importo complessivo di L. 75.000.000 (cap. 40070/2000 di uscita e cap. 2930/2000 delle entrate)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di determinare in L. 15.000.000 procapite limporto del fondo economale da affidare in gestione alle sezioni territoriali del CO.RE.CO. e al Settore Ufficio di Roma della Presidenza della Giunta Regionale;
- di affidare la gestione delle casse economali periferiche , così come previsto dal Regolamento citato in premessa ai seguenti funzionari:
SEZIONI CO.RE.CO. Responsabile Sostituto
ALessandria Rossi Graziella Robotti
Ivana
Cuneo Vadda Silvana Audisio Anna Maria
Novara Capitaneo Antonia Sommo
Anna Maria
Torino Ferraro Giuseppe Vacchiero Margherita
Settore Ufficio
Di
Roma Remondino Luigina Chianale Mario
Alla spesa complessiva di L. 75.000.000 si fa fronte con lo stanziamento del cap. 40070 del bilancio 2000 (I. 6) che sarà restituito come da Regolamento sul cap. 2930 del bilancio 2000 delle Entrate (A. 164).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 40 - 29209
L.R. 22/9/94 n. 40 - Accantonamento della somma di L. 500.000.000 per le spese delle sedute del Comitato Regionale di Controllo (cap. 10060/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di accantonare la somma di L. 500.000.000 sul cap. 10060 della competenza 2000 per le indennità di carica ed i rimborsi spese ai componenti del Comitato Regionale di Controllo delle Sezioni territoriali di Alessandria, Cuneo, Novara e Torino, in relazione al disposto dellart. 7 della L.R. 40/94 (A. 100029);
* di assegnare la somma alla Direzione Bilanci e Finanze che provvederà agli impegni con specifici atti.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 41 - 29210
Attività istituzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Patrimonio Immobiliare e Settore Attività Negoziale e Contrattuale. Accantonamento di Lire 47.775.000.000 sul bilancio 2000 (Capitoli vari)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di accantonare sui sottoelencati capitoli del bilancio per lesercizio 2000 le somme indicate a fianco di ciascuno assegnandole alla Direzione Patrimonio e Tecnico per il raggiungimento degli obiettivi di cui alle premesse :
- L. 200.000.000 da accantonare sul cap. 10305/2000 (100023)
- L. 1.500.000.000 da accantonare sul cap. 10390/2000 (100024)
- L. 18.000.000.000 da accantonare sul cap. 10400/2000 (100025)
- L. 1.200.000.000 da accantonare sul cap. 10404/2000 (100026)
- L. 3.750.000.000 da accantonare sul cap. 10406/2000 (100027)
- L. 4.200.000.000 da accantonare sul cap. 10490/2000 (100028)
- L. 435.000.000 da accantonare sul cap. 10500/2000 (100030)
- L. 140.000.000 da accantonare sul cap. 10540/2000 (100031)
- L. 50.000.000 da accantonare sul cap. 10870/2000 (100032)
- L. 18.300.000.000 da accantonare sul cap. 23600/2000 (100033)
* di dare atto che della somma di L. 4.200.000.000, da accantonare sul capitolo 10490, L. 2.500.000.000 sono già state prenotate con D.G.R. n. 15-27664 del 28.6.1999.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 42 - 29211
Indirizzi ed obiettivi per lattività istituzionale del Settore Utenze - Direzione Patrimonio e Tecnico. Accantonamento di L. 27.000.000.000 sul bilancio 2000 (capitoli vari)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di determinare ed approvare, secondo le indicazioni riportate nelle premesse, gli obiettivi dellarea funzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Utenze;
di accantonare sui sottoelencati capitoli del bilancio per lesercizio 2000 le somme, indicate a fianco di ciascuno di questi assegnandole alla Direzione Patrimonio e Tecnico, per il raggiungimento dei predetti obiettivi:
L. 1.200.000.000 da accantonare sul cap. 10400/2000 (100052)
L. 2.200.000.000 da accantonare sul cap. 10402/2000 (100053)
L. 300.000.000 da accantonare sul cap. 10404/2000 (100054)
L. 9.000.000.000 da accantonare sul cap. 10440/2000 (100055)
L. 10.000.000.000 da accantonare sul cap. 10442/2000 (100056)
L. 300.000.000 da accantonare sul cap. 10444/2000 (100057)
L. 1.000.000.000 da accantonare sul cap. 12170/2000 (100058)
L. 3.000.000.000 da accantonare sul cap. 12174/2000.(100059).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 43 - 29212
Assegnazione di L. 6.746.500.000 (capp. vari) per lesercizio 2000 alla Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa. Definizione dei criteri e degli obiettivi ai sensi dellart. 17 della L.R. 51/97
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1) di assegnare, ai sensi dellart. 17, lettera b), della L.R. 51/97, alla Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa, le seguenti risorse finanziarie:
* Lit. 355.000.000 sul capitolo 10320 (A. 100034);
* Lit. 1.902.000.000 sul capitolo 10380 (A. 100035);
* Lit. 1.996.500.000 sul capitolo 10430 (A. 100036);
* Lit. 1.793.000.000 sul capitolo 10520 (A. 100037);
* Lit. 700.000.000 sul capitolo 10530 (A. 100038);
2) di definire, ai sensi dellart. 17, lettera a), della L.R. 51/97, gli obiettivi ed i criteri ai quali il suddetto ufficio dirigenziale dovrà conformare il proprio operato, stabilendo in particolare che esso debba:
* provvedere allacquisizione, anche mediante il noleggio o le diverse formule contrattuali che si rivelino di volta in volta più appropriate, dei beni e servizi, riconducibili al suo ambito di competenza, necessari ad assicurare la funzionalità del sistema organizzativo dellEnte;
* provvedere alla gestione dei rapporti contrattuali e dei beni regionali riconducibili alle sue competenze, ivi compresi il coordinamento e la disciplina tecnico-amministrativa dellutilizzazione dei beni da parte degli uffici assegnatari e lalienazione o comunque la dismissione dei beni che non risultino più utili per lEnte;
* avvalersi delle procedure di contrattazione e di spesa di volta in volta ritenute più appropriate, tra quelle consentite dalla legge, al fine di assicurare la trasparenza, lefficienza, la speditezza e lefficacia dellazione amministrativa, ivi comprese, quando ne ricorrano i presupposti, le procedure di spesa attraverso la cassa economale, come disciplinate dal relativo regolamento n. 3 del 18.10.1996, nonché mediante apertura di credito al funzionario delegato, ai sensi degli artt. 59, 63, 76 e 84 della L.R. 55/81;
3) di stabilire inoltre che, per quanto riguarda la sottoscrizione di contratti di abbonamento per lacquisto delle pubblicazioni destinate agli uffici regionali, la stessa avvenga secondo i seguenti criteri:
* il Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa provvederà a sottoscrivere i relativi contratti di abbonamento, mediante corrispondenza secondo gli usi del commercio, ai sensi dellart. 33, comma 2, lettera d) della L.R. 8/84;
* il predetto Settore, a stipulazione avvenuta, provvederà allimpegno della conseguente spesa, che sarà liquidata secondo la procedura ordinaria;
4) di stabilire infine che:
* dalle risorse sopra assegnate sul capitolo 10520 verranno prelevati anche i fondi necessari per le aperture di credito ai funzionari delegati per la manutenzione ordinaria degli automezzi assegnati agli uffici decentrati sul territorio regionale, previa autorizzazione del Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa;
* dalle risorse sopra assegnate sui capitoli 10320, 10380, 10430 e 10520, verranno prelevate anche le somme necessarie per il reintegro del fondo economale centrale, ai sensi dellart. 24 del Regolamento sul servizio di cassa economale;
* al Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa dovrà essere trasmessa copia dei provvedimenti con i quali sono disposti gli impegni per il reintegro del fondo economale di cui al punto precedente;
* le suddette assegnazioni sui capitoli 10320, 10380, 10430 e 10520 devono, in ogni caso, essere prioritariamente destinate alle spese disposte dalla Direzione Patrimonio e Tecnico e dai suoi Settori; pertanto, il Direttore Regionale del Patrimonio e Tecnico potrà sospendere la possibilità, per gli altri uffici regionali, di effettuare spese pagabili attraverso la cassa economale centrale e imputabili ai suddetti capitoli, qualora le disponibilità rimaste sugli stessi si palesino insufficienti;
5) di accantonare, sui rispettivi capitoli del bilancio di previsione per lesercizio 2000, le risorse finanziarie sopra assegnate, fermi restando i limiti dimpegno previsti dallarticolo 37 della L.R 55/81 nonché, in caso di esercizio provvisorio del bilancio, dalla legge di autorizzazione dello stesso.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 44 - 29213
L. R. 6 dicembre 1999, n. 31 - Fondo Investimenti Piemonte - Indicazioni operative e procedurali per la gestione degli interventi previsti dalle schede F.I.P. Trasporti 1 e 2
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di fornire alla struttura amministrativa, al fine di adempiere puntualmente e correttamente allistruttoria procedimentale prevista dalle schede Fondo Investimenti Piemonte della Direzione Trasporti, i necessari elementi interpretativi e procedurali, come in premessa specificati.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 45 - 29214
L.R. 16/92 - Consiglio di Amministrazione dellEnte regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Nomina rappresentante della Regione Piemonte
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di nominare, per le motivazioni indicate in premessa, il sig. Giuseppe Mangiacotti, (omissis), quale rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dellEnte per il Diritto allo Studio Universitario, in sostituzione del sig. Gaetano DAgnelli, dimissionario.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 50 - 29268
Anagrafe tributaria del Piemonte. Definizione indirizzi costitutivi e approvazione schema di convenzione con il Comune di Torino per lAdesione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare gli Indirizzi per la costituzione dellAnagrafe Tributaria del Piemonte, così come riportati nellallegato A;
- di approvare lo schema di convenzione, di cui allallegato B, con il Comune di Torino, dando mandato allAssessore al Bilancio e Finanze e Personale Ing. Angelo Burzi di sottoscrivere la convenzione stessa;
- di stabilire che le modalità di adesione degli Enti locali Piemontesi alla costituenda Anagrafe Tributaria del Piemonte siano fissate in una domanda di adesione sottoscritta dal legale rappresentante dellEnte, vagliata e accolta, salvo comprovati motivi, dallAmministrazione regionale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 7 - 29280
Fondazione Prof. Francesca Demichelis. Riconoscimento della personalità giuridica privata
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- la Fondazione prof.ssa Francesca Demichelis con sede in Torino, presso il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi 24 è riconosciuta quale persona giuridica privata;
- è approvato lallegato Statuto della Fondazione che composto di n. 13 articoli costituisce parte integrale e sostanziale del presente provvedimento.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 8 - 29281
Legge n. 59/97, D. Lgs. 422/97 e D. Lgs. 345/98. Accantonamento delle risorse destinate alle Province ed ai Comuni ai sensi della D.G.R. n. 35-28910 del 13.12.1999. Accantonamento della somma di L. 429.000.000.000= (Cap. 14330/2000), ed assegnazione alla Direzione Trasporti
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di accantonare, al fine di erogare, le compensazioni economiche previste dalla D.G.R. n. 35-28910 del 13/12/1999 in attuazione del D.lgs 422/97 e D.lgs 345/98 a favore delle Province e dei Comuni di cui allAllegato 2) della D.G.R. n. 74-25984 del 16/11/1998, modificato con la D.G.R. innanzi citata, per complessive L. 429 miliardi e di assegnarle alla Direzione Trasporti della Regione Piemonte (A. 100124);
- laccantonamento di L. 429 miliardi è effettuato sul Cap. 14330 del Bilancio regionale 2000.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 9 - 29282
Individuazione delle aree territoriali su cui possano formarsi aggregazioni di consumo di energia elettrica, ai fini dellottenimento della qualifica di clienti idonei, in deroga ai criteri di contiguità territoriale tra i singoli centri di consumo, di cui allart.14, comma 2, del D.Lgs. n.79/99
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di dare atto, ai fini dellapplicazione dellart. 14, comma 2, lett. b) del D. Lgs. 79/99, che al riconoscimento della qualifica di cliente idoneo, secondo i requisiti e le decorrenze contenuti nel decreto, possano accedere, oltre ai soggetti previsti anche i seguenti:
* le imprese costituite in forma societaria, i gruppi dimprese, anche ai sensi dellarticolo 7 della Legge 10 ottobre 1990, n. 287, i consorzi e le società consortili che, in possesso dei requisiti di consumo stabiliti dallart. 14, commi 2, 3 e 4, alle decorrenze previste dagli stessi articoli, siano ubicati nella medesima provincia;
* i soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dallart. 14 del Decreto citato, i cui centri di consumo siano ubicati nelle aree dei distretti industriali individuati con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 250-9458 del 18 giugno 1996;
* i soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dallart. 14 del Decreto medesimo, i cui centri di consumo siano ubicati nelle aree obiettivo 2 individuate con D.G.R. n.2-28061 del 6 agosto 1999, e sue eventuali modifiche, ai sensi del Regolamento CE n. 1260/99, nonché nelle aree phasing out;
* di inviare la presente deliberazione al Consiglio regionale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 10 - 29283
Legge 18.5.1989, n.183, art.12 - Comitato Tecnico dellAutorità di Bacino del fiume Po - Designazione membri supplenti
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1. di designare, ad integrazione della D.G.R. n. 1-46152 in data 29 maggio 1995, nel Comitato Tecnico dellAutorità di bacino del Fiume Po quali membri supplenti i dirigenti:
* arch. Arturo Bracco, dirigente del Settore Pianificazione difesa del suolo;
* ing. Orazio Ruffino, dirigente del Settore Disciplina dei servizi idrici;
* dott. Fulvio Lavazza, dirigente del Settore Avversità e calamità naturali;
* dott. Fulvio Mannino, dirigente del Settore Idraulica forestale e tutela del territorio;
2. di riconoscere, a mente della L.R. n. 10/1989, che nel caso di specie ricorre il principio della onnicomprensività ai sensi dellart.40 della L..R. n.40/1984.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 11 - 29284
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO C.T.O./C.R.F./M. Adelaide di Torino. Atto n. 2389/DG/99/SFP del 28.12.1999 Bilancio consuntivo di esercizio 1998: adozione. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare latto dellASO C.T.O. di Torino n.2389/DG/99/SFP del 28.12.1999 avente ad oggetto Bilancio consuntivo di esercizio 1998: adozione in quanto lallegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 12 - 29285
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 10 di Pinerolo. Atto n.1464 del 22.12.1999 Bilancio consuntivo di esercizio - anno 1997". Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare latto dellASL 10 di Pinerolo n.1464 del 22.12.1999 avente ad oggetto Bilancio consuntivo di esercizio - anno 1997" in quanto lallegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.GG.RR. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 13 - 29286
Costituzione gruppo di lavoro interistituzionale Regione/ASL/Enti Gestori delle Funzioni Socio Assistenziali/Tribunale per i Minorenni/Enti Autorizzati/ANFAA per lattuazione della L. 476/98 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la Tutela dei Minori e la Cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a lAja il 29 maggio 1993
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
-di istituire un gruppo di lavoro interistuzionale per le procedure attuative di competenza regionale di cui alla L.n.476/98, come descritte in premessa;
-di prevedere che il suddetto gruppo di lavoro sia composto da:
-un rappresentante della Direzione Regionale Politiche Sociali;
-un rappresentante del Tribunale per i Minorenni (Giudice Onorario);
-4 rappresentanti del Coordinamento Enti Autorizzati con sede a Torino;
-un rappresentante per ogni provincia, individuato dagli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali ex L.R.62/95 (per un totale di otto rappresentanti);
-un rappresentante del Comune di Torino;
-un rappresentante delle A.S.L. di Torino (équipes di N.P.I.);
-un rappresentante per ciascun quadrante, designato dalle rispettive A.S.L. (équipes di N.P.I.), per un totale di quattro rappresentanti;
-un rappresentante dellA.N.F.A.A. (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), in considerazione della rilevante esperienza ed impegno a livello nazionale in ambito di adozioni che caratterizzano tale Associazione.
-di prevedere che alla nomina dei componenti del gruppo si provvederà con successiva Determinazione Dirigenziale, a seguito delle designazioni pervenute dagli enti interessati;
-di prevedere che il coordinamento di tale gruppo sia curato dal Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia;
-di prevedere che la composizione del gruppo possa essere integrata, secondo le necessità e senza oneri aggiuntivi per lAmministrazione Regionale, attraverso la partecipazione di esperti o rappresentanti di altri enti coinvolti, secondo le tematiche trattate.
Le funzioni di segreteria saranno assicurate dai funzionari dellUff. Minori del Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia.
Si dà atto che nessun onere deriva allAmministrazione Regionale dal funzionamento del presente gruppo di lavoro.
Le linee - guida proposte dal gruppo di lavoro saranno recepite dallAmministrazione Regionale con apposita Deliberazione di Giunta.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 14 - 29287
Asilo Infantile di Vinovo (TO) - Modifica di Statuto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare la modifica apportata allart. 5 dello Statuto dell"Asilo Infantile di Vinovo (TO), il cui nuovo testo di seguito si trascrive:
Art. 5 Soci
Lassemblea è formata da:
- soci perpetui che sono coloro che in una sola volta versano almeno L. 3.000.000; tale importo potrà essere aggiornato con deliberazione dellAssemblea senza che ciò comporti modifica dello Statuto.
- soci temporanei, ossia coloro i quali, mediante sottoscrizione, si obbligano a pagare annualmente la somma di L. 10.000 per un periodo di almeno anni tre; tale importo potrà essere aggiornato con deliberazione dellAssemblea, senza che ciò comporti modifica dello Statuto.
- soci coadiutori, sono coloro che nellambito del rispetto delle vigenti leggi, prestano attività gratuita di volontariato per garantire il corretto funzionamento dellAsilo sia per quanto riguarda la manutenzione ordinaria che la gestione delle attività didattiche-educative od amministrative. La qualifica di socio coadiutore è legata esclusivamente alla effettiva prestazione gratuita di lavoro volontario.
I nuovi Soci saranno ammessi con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, previa domanda accompagnata dalla presentazione di altri due soci di cui uno almeno consigliere dAmministrazione.
Ai soci è richiesto di condividere e di collaborare al miglior raggiungimento dellobiettivo educativo che si propone la scuola, e di versare nel termine stabilito la quota annuale di associazione minima.
Viene meno la condizione di Socio nei seguenti casi:
- per decadenza quando non si è in regola con il pagamento della quota associativa annuale o quando non si interviene, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive dellAssemblea;
- per dimissioni volontarie;
- per esclusione conseguente a comportamenti del socio in contrasto con gli obiettivi educativi della Scuola, da deliberarsi dal Consiglio di Amministrazione."
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 15 - 29288
I.P.A.B. - Casa di Rposo Margherita Farinasso di Monticello dAlba (CN) - Approvazione nuovo Statuto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare il nuovo Statuto dellI.P.A.B. Casa di Riposo Margherita Farinasso di Monticello dAlba (CN) composto di 22 articoli, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 16 - 29289
Piano di attività dell Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro per lanno 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare il piano di attività dellOsservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro per lanno 2000, come descritto nelle premesse.
Alle spese derivanti dallattuazione del piano medesimo si farà fronte con impegni assunti con successivi provvedimenti compatibilmente con le risorse effettivamente disponibili.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 18 - 29291
Costituzione della sessione permanente del Comitato regionale per le celebrazioni del Piemonte (L.R. n. 26/98)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* -di costituire la sessione permanente del Comitato regionale per le celebrazioni del Piemonte;
* - di approvare a tal fine la nomina dei tre membri, individuati tra studiosi ed esperti di - indiscusso merito e valore, ufficialmente riconosciuti, in materie umanistiche e scientifiche, nelle persone di: Dott. Piero Bianucci - area scientifica - Prof. Giansavino Pene Vidari e Prof. Marziano Guglielminetti area umanistica;
- di dare atto che ai tre membri verranno corrisposti: gettoni di presenza secondo le modalità disposte dallart. 4 comma 4 L.R. n. 26/98;
- di dare atto che la sessione permanente del Comitato è presieduta dal Presidente della Giunta regionale e che di essa fa parte lAssessore regionale alla cultura.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 19 - 29292
L.R. 30/1999 art. 1 co. 4. Censimento dei siti per lottimizzazione delluso di sfridi di cava, di materiali da riciclo o di materiali da interventi in alveo, per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1. ai sensi dellart. 1 co. 4 L.R. 30/1999 sono individuati le seguenti località nella quale sono depositati sfridi di coltivazione di giacimenti di pietre ornamentali da utilizzare per la realizzazione di opere pubbliche inserite in accordi Stato-Regioni:
a) per le zone del bacino estrattiva ossolano le seguenti località:
COMUNE LOCALITÀ
Mergozzo Montorfano
Beura Cardezza Squaratera
Crevoladossola
Oira-Pontemaglio
Crodo Rencio
Domodossola Trontana
Formazza Ponte Romano-Bort
Premia
Passo
Trasquera Balmoreglio-Paglino
Trontano Croppo
Varzo Gabbio
Baceno Antrecchio-Ausone
Montecrestese
Roledo
b) per le zone del bacino estrattivo di Bagnolo Piemonte-Luserna S. Giovanni e Rorà le seguenti località:
COMUNE LOCALITÀ
Rorà Prà del Torno
Bagnolo P.te Pravallino
Bagnolo P.te Cros
Bagnolo
P.te Ciaffalco
Bagnolo P.te Bricco Volti
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 24 - 29296
Autorizzazione a proporre istanza di regolamento di competenza ex art. 31 L. n. 1034/1971 nel ricorso pendente dinanzi al T.A.R. Lombardia proposto da un privato c/ la Regione. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Paolo Monti ed elezione di domicilio presso lavv. Enrico Romanelli. Spesa presunta L. 1.000.000 sul cap. 10560 del bilancio 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a proporre istanza di regolamento di competenza nel giudizio avanti il T.A.R. Lombardia in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Paolo Monti ed eleggendo domicilio presso lavv. Enrico Romanelli in Roma, Via Cosseria n. 5.
La spesa presunta in L. 1.000.000 è impegnata sul cap. del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale. (I. 139)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 25 - 29297
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Asti proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00362 del 21.4.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dellavv. Alessandra Rava
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Asti in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Alessandra Rava ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 26 - 29298
Modifica D.G.R. n. 8-27863 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di modificare la D.G.R. n. 8-27863 del 26.7.1999 sostituendo la dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava nella rappresentanza e difesa dellAmministrazione Regionale nel giudizio pendente avanti il Tribunale di Biella, proposto da un privato avverso la determinazione n. 00800 del 23.7.1998.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 27 - 29299
Modifica D.G.R. n. 7-27862 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di modificare la D.G.R. n. 7-27862 del 26.7.1999 sostituendo la dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava nella rappresentanza e difesa dellAmministrazione Regionale nel giudizio pendente avanti il Tribunale di Biella, proposto da un privato avverso la determinazione n. 00802 del 23.7.1998.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 28 - 29300
Autorizzazione a interporre appello dinanzi la Corte dAppello di Torino avverso la sentenza del Tribunale di Torino, I Sez. Civ., depositata il 18.11.99. Spesa presunta L. 100.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale ad agire in giudizio avanti la Corte dAppello di Torino per la riforma e/o lannullamento della sentenza della I° Sez. Civile di Torino in premessa descritta con contestuale istanza di sospensione dellimmediata esecutorietà e con ogni conseguente attività processuale a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Giovanna Scollo, ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, P.zza Castello n. 165.
Di incaricare il Notaio Mambretti Enrico Patrizio con studio in Torino, C.so Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dellart. 183 c.p.c.
La spesa presunta in L. 100.000 (I. 138) è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento alla presentazione della relativa parcella vistata dal competente Collegio Notarile.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 29 - 29301
Modifica D.G.R. n. 12-27867 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di modificare la D.G.R. n. 12-27867 del 26.7.1999 sostituendo la dott.ssa Carla Villari con lavv. Alessandra Rava nella rappresentanza e difesa dellAmministrazione Regionale nel giudizio pendente avanti il Tribunale di Biella, proposto da un privato avverso la determinazione n. 00801 del 23.7.1998.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 30 - 29302
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00578 del 13.7.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dellavv. Pier Carlo Maina
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 31 - 29303
Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 291 del 29.3.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dellavv. Pier Carlo Maina
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 32 - 29304
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte ed atti esecutivi successivi ed affidamento incarico legale agli avv.ti Vittorio Barosio e Teodosio Pafundi avverso Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 13.12.1999 concernente trasferimento voli dallaereoporto di Linate a quello di Malpensa. Spesa L. 1.000.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale ad agire in giudizio avanti il T.A.R. Piemonte nel succitato procedimento ed eventuale successivo di esecuzione, con facoltà di chiamare in causa terzi, mediante la difesa e la rappresentanza tanto congiunta quanto disgiunta, degli avv.ti Vittorio Barosio e Teodosio Pafundi, eleggendo domicilio presso il primo in Torino, C.so Galileo Ferraris n. 120.
La spesa presunta il L. 1.000.000 è impegnata sul cap. 10560 (I. 136) del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 34 - 29306
Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 11 - Programmazione e valorizzazione dellagricoltura di L. 200.000.000 per laffidamento di collaborazione esterne
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di procedere per lo svolgimento di collaborazioni esterne ad un primo accantonamento di lire 200.000.000 sul cap.10870 del Bilancio per lanno 2000 a favore della Direzione 11 - Programmazione e valorizzazione dellagricoltura. (n. 100126/Acc.)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 35 - 29307
Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 12 - Sviluppo dellagricoltura di L. 200.000.000 per laffidamento di collaborazioni esterne
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di procedere per lo svolgimento di collaborazioni esterne ad un primo accantonamento di lire 200.000.000 sul cap. 10870 del Bilancio per lanno 2000 a favore della Direzione 12 . Sviluppo dellagricoltura (n. 100125/acc).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 37 - 29309
Conferma assegnazione sul bilancio 2000 di risorse finanziarie a Direzioni Regionali derivanti da prenotazioni disposte nel corso dellesercizio 1998 - 1999
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di confermare le assegnazioni in favore delle singole Direzioni Regionali indicate nellallegato A al presente provvedimento relativo a prenotazioni effettuate nel corso degli anni 1998 - 1999 sullesercizio finanziario 2000 attinenti ai capitoli di spesa considerati nel D.D.L. 628 approvato dalla Giunta Regionale in data 13-12-1999;
di procedere alle rettifiche ai soli fini contabili delle prenotazioni relative agli anni 1998 e 1999 secondo quando segnalato dalle competenti Direzioni Regionali negli importi e nelle modalità analiticamente indicate in premessa.
(omissis)
Allegato
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 38 - 29310
Autorizzazione ad ulteriori corsi di riqualificazione per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (O.T.A.). Anno Formativo 1999/2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di autorizzare:
i corsi di riqualificazione professionale per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (OTA), così come specificato nellallegato elenco A), parte integrante della presente deliberazione, per un ammontare complessivo di n. 75 posti; rivolti sia al personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, sia al personale dipendente presso le Case di Cura Private;
le AA.SS.RR. e gli Enti gestori di formazione di cui allallegato A), ad istituire i suddetti corsi.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 40 - 29312
Legge regionale 8/7/1999 n. 17. Riordino delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, caccia e pesca. Metodologia per la predisposizione dei programmi operativi per lanno 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
-di approvare la metodologia che le Province adotteranno per la predisposizione dei programmi operativi provinciali per lanno 2000, di cui al comma 5 dellarticolo 10 della L.R. 17/99, contenuta nel documento allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante (all. A).
(omissis)
Allegato
L.R. 17/99 - Programmi operativi provinciali per lanno 2000 - Metodologia per la predisposizione
Premessa
Larticolo 10, comma 5, della L.R. 17/99 prevede che le Province, sulla base del riparto anche se provvisorio effettuato dalla Giunta regionale, provvedano a formulare programmi operativi annuali.
Con deliberazione n. 30-28905 del 13 dicembre 1999 intitolata L.R. 17/99. Provvedimenti per lattuazione. la Giunta Regionale ha provveduto ad effettuare un riparto fondi per lesercizio 2000 nonché a dettare altre disposizioni per lavvio dellattuazione.
Al punto V dellAllegato si è fra laltro riservata di fornire indirizzi programmatici per la predisposizione dei programmi operativi da presentarsi entro il 29 febbraio 2000.
Tenuto conto dei tempi ristretti a disposizione, si propone uno schema semplificato.
I Programmi Operativi per lanno 2000 saranno presentati dalle Province; nel documento che verrà predisposto, le Province sono invitate a ricomprendere e descrivere in sintesi le proposte programmatiche delle Comunità Montane che insistono sul loro territorio.
I contenuti del Programma Operativo Provinciale per lanno 2000 (POP2000) previsti sono:
1. Descrizione della situazione attuale dellagricoltura e delle aree rurali.
2. Descrizione delle strategie e delle priorità dello sviluppo rurale (anche sulla base di studi preparatori e di eventuali programmi di sviluppo recentemente predisposti e/o adottati).
3. Raccordo con il Piano dì Sviluppo Rurale 2000-2006 adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 10-29076 del 30/12/99.
4. Relazione programmatica sulle priorità di utilizzo delle assegnazioni disposte con la deliberazione n. 30-28905 del 13/12/1999.
5. Descrizione di altre misure a favore del settore agricolo.
6. Gestione stralcio
Descrizione della situazione attuale dellagricoltura e delle aree rurali
Descrivere brevemente con lausilio di dati quantificati la situazione esistente evidenziando i punti di forza, le disparità, le carenze (comprese la natura e lentità degli svantaggi relativi alìattività agricola nelle zone svantaggiate) e le potenzialità di sviluppo rurale.
La descrizione riguarda la produzione agricola, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, i servizi alle imprese, nonché, in modo sintetico, leconomia rurale (sistemi produttivi agricoli, distretti agricoli ed agroindustriali, filiere territoriali, aspetti demografici ed occupazionali, stato dellambiente e forestazione). La descrizione deve essere sinteticamente articolata a livello di Comunità Montana.
Descrizione delle strategie, degli obiettivi e delle priorità dello sviluppo rurale
Descriverli in modo sintetico tenuto conto:
- della situazione dellagricoltura e delle aree rurali descritta al paragrafo 1;
- delleventuale Piano territoriale provinciale;
- delleventuale Piano di sviluppo agricolo o rurale provinciale (da allegare, anche se solo in fase di proposta);
- di eventuali patti territoriali;
- di eventuali piani o documenti programmatici delle Comunità Montane Per le Province che hanno Comunità Montane sul proprio territorio, specificare quale è la situazione della programmazione locale ai sensi degli articoli 26-28 della L.R. 16/99 (piani di sviluppo di CM approvati, presentati e in corso di approvazione, ecc.).
3. Raccordo con il piano di sviluppo rurale 2000-2006
Tenuto conto dei tempi ristretti a disposizione e dello stato di negoziazione del Piano stesso con la Commissione Europea e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali non ancora avviato, il raccordo programmatico per lanno 2000 è rinviato ad indicazioni metodologiche puntuali che la Regione formulerà entro il 30 aprile p.v. per la predisposizione di documenti da parte delle Province entro indicativamente il 30 giugno 2000 al fine della presentazione di proposte di modifica e integrazione nonché del nuovo piano finanziario 2001-2006 rimodulato che la Regione potrà presentare alla Commissione entro il 30 settembre 2000 ai sensi dellarticolo 37 del Regolamento (CE) n. 1750/1999 che detta norme di attuazione dei Regolamento (CE) n. 1257/1999.
4. Relazione programmatica per lutilizzazione dei fondi assegnati per lanno 2000
Tenuto conto delle strategie, degli obiettivi e delle priorità descritte nel precedente paragrafo 2, indicare nelle tabelle che saranno inviate dallAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca le previsioni di utilizzazione dellassegnazione per le finalità generali sulla L.R. 63/78. Per interventi che non hanno ancora assegnazione può venire richiesta una stima di fabbisogno di contributo pubblico sulla base di eventuali domande giacenti.
Per ciascuna previsione di utilizzazione e per le assegnazioni per finalità specifiche, nonché per i fabbisogni segnalati, fornire una descrizione sintetica su: situazione delle eventuali domande giacenti (numero, importo), iniziative o domande che si prevede di finanziare (con quantificazione fisica), eventuali priorità di utilizzo, altre considerazioni giudicate importanti.
5. Descrizione di altre misure a favore del settore agricolo
Descrivere eventuali altre misure a favore dei settore agricolo e dello sviluppo rurale finanziate con stanziamenti propri sul Bilancio di previsione della Provincia e delle Comunità Montane per lesercizio 2000.
Indicare anche eventuali misure finanziate localmente da altri enti a favore dellagricoltura e dello sviluppo rurale (Camere di Commercio, ecc.).
6. Gestione stralcio
Sulla gestione stralcio:
a) Fornire una previsione delle liquidazioni prevedibili per il 2000 di pratiche approvate entro il 31/12/1999 dagli STA, indicando eventuali problemi e considerazioni.
b) Per le assegnazioni disposte entro il 31/12/1999 e non ancora utilizzate entro tale data con emissione di provvedimenti concessivi da parte degli STA fornire le medesime descrizioni e notizie richieste nella relazione programmatica sulle risorse nuove assegnate con la DGR 30-28905 del 13/12/1999.
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 41 - 29313
Accantonamento sul bilancio 2000 a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi. Capitoli vari
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Per le motivazioni espresse in premessa
di accantonare a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi gli stanziamenti indicati nellallegato A) alla presente deliberazione di cui fa parte integrante con i criteri citati in premessa.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 1 - 29320
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso provv. 14.1.1997 prot. n. 17670 del Settore Beni Ambientali e Paesistici concernente il rigetto di autorizzazione per la realizzazione di una cabina ENEL in Comune di Candiolo. Patrocinio nel giudizio dellavv. Irma Lima
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 2 - 29321
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino in premessa descritto ed allesplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Andrea Ferrari ed eleggendo domicilio presso il suo studio in Torino, Via Bligny n. 11;
di incaricare lo studio Notaio Mambretti con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dellart. c.p.c.
La spesa presunta in L. 1.100.000 è impegnata sul cap. 10560 del Bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione di parcelle debitamente vistate dai rispettivi Ordini Professionali. (I. 222)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 3 - 29322
Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti al T.A.R. per il Piemonte proposti da un privato per lannullamento del Piano dArea della Fascia Fluviale del Po art. 4.1. Patrocinio nei giudizi e nella successiva esecuzione dellavv. Anita Ciavarra
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nei giudizi avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritti ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nei giudizi e nelle eventuali successive esecuzioni, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Anita Ciavarra ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 4 - 29323
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da un privato per lannullamento della D.G.R. n. 31-28798 del 29.11.99 in materia di sostituzione Commissario Straordinario. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 5 - 29324
Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per lannullamento del provvedimento della Regione Piemonte a firma del Dirigente del Settore attività Negoziale e contrattuale concernente gara dappalto. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Giovanna Scollo unitamente e congiuntamente con lavv. Alessandra Rava
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Giovanna Scollo unitamente e disgiuntamente allavv. Alessandra Rava ed eleggendo domicilio presso le stesse in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 6-29325
Modifica D.G.R. n. 55-28473 del 25.10.1999 relativa alla causa avanti il Tribunale di Acqui Terme proposta da unAzienda per lannullamento della determinazione di ingiunzione n. 364 del 21.4.99 del Settore Contenzioso Amministrativo. Sostituzione dellavv. Agata Grasso con lavv. Pier Carlo Maina - Spesa L. 100.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di modificare la D.G.R. n. 55-28473 del 25.10.1999 sostituendo lavv. Agata Grasso con lavv. Pier Carlo Maina nella difesa dellAmministrazione Regionale nel succitato procedimento;
di incaricare il dott. Enrico Patrizio Mambretti notaio in Torino per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dellart. 83 c.p.c.
La spesa presunta di L. 100.000 è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 e .arà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale. (l. 226).
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 7 - 29326
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino in premessa descritto ed allesplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Andrea Ferrari ed eleggendo domicilio presso il suo studio in Torino, Via Bligny n. 11.
Di incaricare lo studio Notaio Mambretti con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dellart. c.p.c.
La spesa presunta in L. 1.100.000 è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione di parcella debitamente vistate dai rispettivi Ordini Professionali (I. 224).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 8 - 29327
Modifica D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998 inerente Criteri per lorganizzazione e la gestione di corsi distruzione per conduttori di cani da traccia
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di modificare, per le motivazioni riportate in premessa, lallegato alla D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998 concernente i Criteri per lorganizzazione e la gestione del corso distruzione per conduttori di cani da traccia come da allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.
(omissis)
Allegato
Modifica allallegato alla D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998
Criteri per
lorganizzazione e la gestione del corso distruzione per conduttori di
cani da traccia
Art. 1
Il comma 2 è così sostituito:
Al fine di garantire il rispetto dei principi di economicità ed efficacia delliniziativa in questione, in fase di prima attuazione, i corsi sono organizzati dai Comprensori alpini CA TO 2 - Alta Valle Susa, con sede in Oulx (TO) , CA CN 1 - Valle Po, con sede in Paesana (CN) e CA VC1 - Valle del Sesia con sede in Varallo Sesia".
Il comma 3 è così sostituito:
I corsi distruzione di cui al precedente comma 2, per un massimo di 50 partecipanti, di cui 20 nel CA TO2, 20 nel CA CNl e 10 nel CA VC1, possono essere articolati anche in più sessioni; in tal caso il numero dei partecipanti non può essere inferiore a 5.
Art. 2
Dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti:
1 bis. Lammissione ai corsi, ove possibile deve garantire la presenza di conduttori per ogni Comprensorio alpino al fine di consentire la copertura di tutto il territorio della zona faunistica delle Alpi.
1 ter. I Comprensori alpini organizzatori dei corsi anzidetti devono fornire agli altri ATC e CA adeguate informazioni in ordine allo svolgimento dei corsi ed alle modalità di ammissione agli stessi."
Art. 4
Il comma 2 è così sostituito:
Ogni sessione del corso deve svolgersi in un arco di tempo non superiore a 30 giorni.
Art. 15
Il comma 2 è così sostituito:
Tali soggetti simpegnano a presentarsi entro 24 mesi ad una sessione desame con un proprio cane, riconosciuto dalla SACT ed abilitato in una prova di lavoro organizzata dallENCI al fine di superare la sola prova pratica.
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 9 - 29328
Accantonamento di L. 120.000.000 (capitolo 15070/2000) e relativa assegnazione alla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica , in attuazione di compiti istituzionali connessi alla diffusione della Carta Tecnica Regionale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di accantonare, a favore della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, la somma di L. 120.000.000 sul capitolo 15070 del bilancio 2000, utilizzabile, per gli scopi addotti in premessa, attinenti allattività di diffusione al pubblico della Carta Tecnica Regionale ai sensi dellapposito DISCIPLINARE approvato con DGR n°75-34767, del 23.01.90, e s.i.m., con determinazioni assunte dal Responsabile del Settore Cartografico. (A. 100189)
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 10 - 29329
Delega allarch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi indetta dal Ministero dei Trasporti e della navigazione in merito alla realizzazione di opere di soppressione di P.L. al km. 45+318 sulla linea ferroviaria Torino-Milano, in comune di Livorno Ferraris (VC)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di delegare larch. Claudio Fumagalli, Dirigente responsabile del competente settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica della Direzione Pianificazione e gestione urbanistica, a rappresentare la Regione Piemonte nella Conferenza di Servizi convocata a Roma dal Ministero dei Trasporti e della navigazione per il giorno 23 febbraio 2000 - ed eventuali futuri aggiornamenti - per la valutazione e approvazione del progetto descritto nelle premesse al presente provvedimento deliberativo, secondo le modalità definite dallart. 3 del D.P.R. 18.4.1994, n. 383.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 11 - 29330
Delega allarch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi ex art. 81 D.P.R. 616/1977 in merito al progetto di costruzione di variante alla S.S. 659 Valle Antigorio e Formazza per eliminazione tornanti in località Le Casse in comune di Formazza (VB)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di delegare larch. Claudio Fumagalli, Dirigente responsabile del competente settore Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica della Direzione Pianificazione e gestione urbanistica, a rappresentare la Regione Piemonte nella Conferenza di Servizi convocata a Roma dal Ministero dei Lavori Pubblici per il giorno 22 febbraio 2000 - ed eventuali futuri aggiornamenti - per la definizione dellintesa con lo Stato, finalizzata alla valutazione e approvazione del progetto descritto nelle premesse al presente provvedimento deliberativo, secondo le modalità definite dallart. 3 del D.P.R. 18.4.1994, n. 383.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 18 - 29337
Accantonamento e assegnazione di risorse finanziarie alla Direzione Organizzazione; Pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane (L. 2.100.000.000 cap. 10240/2000 per i rimborsi agli enti del personale comandato presso la Regione Piemonte e L. 200.000.000 cap. 10790/2000 per le spese inerenti le procedure concorsuali)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di assegnare alla Direzione Organizzazione; Pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane la quota parte del Bilancio regionale per lanno 2000 riferita ai seguenti capitoli di spesa, nella misura a fianco indicata:
cap. 10240 (Rimborso agli enti di provenienza di assegni di carattere continuativo e di oneri riflessi per il personale comandato) L. 2.100.000.000; (A. 100155)
cap. 10790 (Spese per le commissioni giudicatrici dei concorsi per la copertura dei posti di organico vacanti) L. 200.000.000 (A. 100156).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 19 - 29338
Dirigente regionale Giovanni Arcuri: nomina a responsabile del settore Tecnico. Art. 27 della l.r. 51/97
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
per le considerazioni in premessa illustrate, ai sensi dellart. 27, comma 1, della l.r. 51/97 e dei relativi Criteri di cui alla DGR n. 50-23245 del 24.11.97, nellambito della Direzione Patrimonio e tecnico:
- di affidare la responsabilità del settore Tecnico alling. Giovanni ARCURI;
- di revocare, conseguentemente, lincarico di responsabile del settore Sicurezza sedi ed ambienti di lavoro - prevenzione e protezione dal rischio attribuito al dirigente con DGR n. 61-23530 del 22.12.97 nonché ogni altro incarico da questo derivante;
- di stabilire che tale provvedimento ha effetto dalla data di notifica della presente deliberazione o dalla data di effettiva presa di servizio del dirigente presso la struttura di destinazione, se successiva;
- di dare atto che il presente provvedimento non comporta alcun incremento della spesa attualmente sostenuta.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 20 - 29339
Dipendenti Ing. Angelo Robotto e Dr. Mauro Porta; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del Tribunale di Verbania ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di autorizzare, ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 23.1.1989 n. 10, lIng. Angelo Robotto e il dr. Mauro Porta a svolgere lincarico di consulenza tecnica a favore del Tribunale di Verbania.
Lo svolgimento dellincarico deve avvenire fuori dallorario di servizio oppure mediante impegno di recuperare le ore non lavorate presso la Regione entro i 90 giorni successivi allassenza.
Lassunzione dellincarico di cui trattasi comporta il diritto a percepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente ai dipendenti, con lobbligo di dare notizia allAmministrazione Regionale delle somme a tale titolo erogate.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 21 - 29340
Dipendente Dr. Vincenzo Maria Molinari; autorizzazione ad assumere incarico di insegnamento ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 10/1989
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- Il dipendente dr. Vincenzo Maria Molinari, funzionario del Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento Ambiente, è autorizzato, ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 10/1989, ad assumere lincarico di insegnamento di cui in premessa.
- Lespletamento dellincarico dovrà avvenire fuori dallorario di servizio oppure mediante impegno di recuperare le ore non lavorate presso la Regione entro i 90 giorni successivi allassenza.
- Lassunzione dellincarico di cui trattasi comporta il diritto a percepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese eventualmente corrisposti. Tali compensi, indennità o rimborsi spese saranno liquidati direttamente dallEnte al dipendente, con obbligo di dare notizia allAmministrazione Regionale delle somme a tale titolo erogate.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 22 - 29341
Direttive in merito allapplicazione dellart. 2 della legge 154/81
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di dare direttive, al fine di salvaguardare il principio costituzionale dellaccesso allelettorato passivo, con riferimento al personale che opera nellambito della sfera di competenza della Giunta regionale con contratto di lavoro di tipo privato a tempo determinato e precisamente ai direttori regionali ed ai responsabili delle strutture speciali (L.R.51/97) ed al personale degli Uffici di comunicazione (L.R. 39/98), che intendono candidarsi alla carica di Consigliere regionale, connotate dalle seguenti fasi procedimentali:
a) chiedere in tempo utile il collocamento in aspettativa senza assegni - nel caso in cui non intenda fare cessare le cause di ineleggibilità ricorrendo agli altri istituti previsti dallart. 2 comma 2 della Legge 154/1981 - a far data dal giorno fissato per la presentazione delle candidature (con leffetto di cessare dalla stessa data le funzioni) e fino alla data della proclamazione degli eletti;
a1) in ogni caso, a semplice richiesta, linteressato può far cessare laspettativa e rientrare in servizio, in data precedente a quella della proclamazione degli eletti;
b) lAmministrazione regionale, attraverso le strutture competenti per materia, adotta entro cinque giorni dalla data in cui perviene la richiesta il conseguente provvedimento;
c) in caso di elezione linteressato deve:
c1) se direttore regionale o responsabile di struttura speciale, recedere dal contratto di lavoro in essere a far data dalla proclamazione degli eletti e contestualmente richiedere lapplicazione di quanto previsto dallart. 26 comma 9 della L.R. 51/97, relativamente alla riassunzione in servizio in qualità di dirigente e del disposto dellart. 71 del D.lgs. n. 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni onde ottenere il collocamento in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato di consigliere regionale;
c2) se personale degli Uffici di comunicazione, a far data dalla proclamazione degli eletti, recedere dal contratto, che comporta, per effetto dellapplicazione di quanto disposto dallart. 1 comma 4 della L.R. 39/98, il rientro di diritto in servizio nel posto del ruolo di precedente appartenenza e contestualmente richiedere lapplicazione di quanto previsto ai sensi dellart. 71 del D.lgs 29/93 e successive modifiche ed integrazioni, onde ottenere il collocamento in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato di consigliere regionale;
- di concedere ai dipendenti ricadenti nelle fattispecie sopra descritte il collocamento in aspettativa senza assegni ai sensi ed ai fini della L. 154/81, considerandolo quale servizio effettivamente prestato.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 24 - 29343
Variazione al bilancio della Regione mediante prelievo dal fondo di riserva per i fondi reimpostati - primo prelievo 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di variare il bilancio della Regione per lanno finanziario 2000 secondo le indicazioni contenute nellallegato A parte integrante della presente deliberazione.
Di assegnare alla Direzione Bilanci e Finanze la somma di cui al capitolo n. 14329/2000 (A. 100201).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 25 - 29344
Istituzione e regolamentazione del Fondo Economale del Museo Regionale di Scienze Naturali per lanno 2000. Spesa di L. 50.000.000 (cap. 40070/2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di costituire per lanno 2000 il Fondo Economale del Museo Regionale di Scienze Naturali, determinandone lammontare in L. 50.000.000 e affidandone la gestione al Direttore del Museo Regionale di Scienze Naturali Dr. Paolo Sibille, e in caso di sua assenza o impedimento al Dr. Maurizio Pagliassotto, in servizio presso il Museo stesso;
di individuare le modalità di gestione del fondo secondo quanto precisato nelle premesse;
di impegnare la somma di L. 50.000.000 al cap. 40070 del bilancio per lanno 2000 (I. 128) e che sarà restituito come da regolamento sul capitolo 2930/00 delle Entrate (Acc. 208).
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 26 - 29345
Comitato per lOstensione Solenne della Sindone e per lanno 2000, già Comitato per lOstensione Solenne della Sindone 1998. Approvazione nuovo Statuto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare il nuovo Statuto del Comitato per lOstensione Solenne della Sindone e per lanno Giubilare 2000 - già Comitato per lOstensione della Sindone del 1998 - con sede in Torino, che composto di n. 19 articoli, costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 27 - 29346
Parere regionale ex art. 4 DPR 420/94, relativo al progetto Aumento della capacità di lavorazione di prodotti petroliferi nellambito dello stabilimento di San Martino di Trecate (NO), presentato dalla Columbian Carbon Europa s.r.l.
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di esprimere a seguito delle motivazioni formulate in premessa, parere favorevole in merito agli aspetti ambientali e territoriali ai sensi dellart. 4 del DPR 420/94 per il progetto di Aumento della capacità di lavorazione di prodotti petroliferi nellambito dello stabilimento di S. Martino di Trecate (NO), presentato dalla Columbian Carbon Europa s.r.l., ritenendo quale condizione indispensabile per la realizzazione dellincremento produttivo, tenuto conto che lo stabilimento è inserito in unarea critica ad elevata concentrazione di attività industriali, individuata ai sensi della L. 137/97, che vengano osservate le prescrizioni di seguito evidenziate.
Emissioni in atmosfera:
- gli impianti dovranno garantire il rispetto dei seguenti limiti di emissione che rappresentano la massima concentrazione ed il quantitativo massimo in peso di sostanze che possono essere emesse in atmosfera dalle lavorazioni o impianti considerati:
- Lesercizio e la manutenzione degli impianti dovranno essere tali da garantire, in tutte le condizioni di funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione fissati.
- Qualunque anomalia di funzionamento o interruzione di esercizio degli impianti di abbattimento, tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, comporterà la sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza dellimpianto di abbattimento.
- Gli effluenti provenienti dalle fasi di reazione (pirolisi) dovranno essere convogliati ad un sistema di combustione. La temperatura degli effluenti in uscita dalla camera di combustione dovrà essere controllata e registrata in continuo; tale temperatura non dovrà essere comunque inferiore ai 750°C. Le registrazioni dovranno essere conservate in stabilimento per almeno un anno ed essere a disposizione degli organismi preposti al controllo.
- Il rilevamento annuale delle emissioni dovrà essere effettuato nelle più gravose condizioni di esercizio, con la verifica di tutti i parametri contenuti nelle presenti prescrizioni.
- Per tutti i punti di emissione dovranno essere rilevate e registrate in continuo le concentrazioni di polveri totali; per i punti di emissione E03 e E08 dovranno essere rilevate e registrate in continuo le concentrazioni di O2 libero, di CO, NOx, SOx e la temperatura degli effluenti gassosi. Le relative registrazioni dovranno essere conservate in stabilimento per almeno sei mesi ed essere a disposizione degli organismi preposti al controllo.
- Lidoneità della strumentazione di misura e controllo in continuo e del sistema di taratura dovrà essere verificata secondo le indicazioni e le procedure che saranno stabilite dai tecnici del Dipartimento dellARPA competente per territorio.
- Per gli adempimenti di cui allart. 8, comma 2 del D.P.R. n. 203/1988, limpresa dovrà effettuare due rilevamenti delle emissioni, in due giorni non consecutivi dei primi dieci di marcia controllata dellimpianto a regime alla nuova potenzialità, per la determinazione di tutti i parametri contenuti nelle presenti prescrizioni; il termine di messa a regime dellimpianto è fissato in 30 giorni dalla data di avviamento dellimpianto, comunicata come previsto dallarticolo 8, comma 1 del D.P.R. n. 203/1988.
- La Società dovrà effettuare gli autocontrolli di cui allart. 8, comma 2 del D.P.R. n. 203/1988, nonché quelli periodici, dando comunicazione, con almeno 15 giorni di anticipo, alla Provincia, al Dipartimento provinciale dellARPA, competenti per territorio, rispetto al periodo in cui intenderà effettuare i prelievi. I risultati dei rilevamenti effettuati dovranno poi essere trasmessi alla Regione, alla Provincia, al Dipartimento provinciale dellARPA ed al Sindaco.
Per leffettuazione degli autocontrolli e per la presentazione dei relativi risultati dovranno essere seguite le norme UNICHIM in merito alle Strategie di campionamento e criteri di valutazione delle emissioni (Manuale n. 158/1988), nonché ai metodi di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati. Qualora per linquinante da determinare non esista metodica analitica UNICHIM, nella presentazione dei risultati deve essere descritta la metodica utilizzata.
- I condotti per il convogliamento degli effluenti agli impianti di abbattimento, nonché quelli per lo scarico in atmosfera degli effluenti, dovranno essere provvisti di idonee prese (dotate di opportuna chiusura) per la misura ed il campionamento degli effluenti.
- Al fine di favorire la dispersione delle emissioni, la direzione del loro flusso allo sbocco dovrà essere verticale verso lalto e laltezza minima dei punti di emissione essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri; i punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento, dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dellapertura più alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri. Eventuale deroga alla presente prescrizione potrà, su richiesta della Società, essere concessa dal Sindaco.
Scarico acque civili:
- la Società dovrà obbligatoriamente provvedere allallacciamento alla rete fognaria degli scarichi di natura civile ora recapitati sul suolo e dovrà dismettere i pozzi perdenti attualmente in uso, dovrà, altresì, elaborare un progetto, concordato con lA.R.P.A., per dirottare le acque di raffreddamento e di seconda pioggia verso un corpo superficiale idoneo.
- Dovranno essere installati strumenti automatici di misura delle portate scaricate, indipendentemente dal limite di accettabilità di ogni singolo scarico, per il controllo di eventuali scarichi si sostanze pericolose ai sensi dellart. 52 del d.lgs. 152/99.
Contenimento rischio di incidente:
- dovrà essere realizzata la pavimentazione dei bacini di contenimento dei serbatoi di olio con materiale ed esecuzione impermeabile.
- di inviare la presente deliberazione al Ministero allIndustria, al Commercio e allArtigianato.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 29 - 29348
Collaborazione tra Regione Piemonte ed A.R.P.A. in materia di industrie a rischio di incidente rilevante. Approvazione del protocollo di intesa
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di ravvisare, per le motivazioni di cui in premessa, lopportunità di una collaborazione con lAgenzia regionale per la protezione ambientale propedeutica alla costituzione presso la stessa di un nucleo operativo specializzato in materia di rischio di incidente rilevante e necessaria alla Regione per garantire la continuità nellazione di prevenzione, relativamente alle competenze da essa ancora esercitate in materia;
- di prevedere la formalizzazione di tale collaborazione attraverso la sottoscrizione del protocollo dintesa che si allega alla presente deliberazione a costituirne parte integrante, autorizzando il Presidente della Giunta regionale alla sottoscrizione;
- di rinviare ad un successivo atto - da sottoscriversi a cura dei dirigenti competenti - la disciplina e la regolamentazione delle modalità di gestione del personale dipendente A.R.P.A., anche per quanto riguarda gli aspetti di natura amministrativa.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 30 - 29349
PTTA 1994/96 Area programmata Aree urbane Intervento n. 19 - Comune di Vercelli. Progetto di controllo e riduzione del traffico e incentivazione dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Presa datto del nuovo quadro economico
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di prendere atto che per la realizzazione del Progetto di controllo e riduzione del traffico e incentivazione dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale in Comune di Vercelli (intervento n. 19 - PTTA 994/96) il nuovo costo complessivo ammonta a lire 2.300 milioni, secondo il quadro economico indicato in premessa;
* di prendere atto che il costo presunto per la realizzazione del sottoprogetto b) di tale intervento varia da lire 510 milioni a lire 790 milioni e che la copertura del maggior costo è assicurata dal Comune di Vercelli che ha provveduto a stipulare apposito mutuo a tal fine;
* di prendere atto che la realizzazione del sottoprogetto c), che peraltro non costituiva parte sostanziale dellintervento n. 19 in parola, è sospesa.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 31 - 29350
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 14 di Omegna. Atto n. 38 del 17.1.2000 Accordo convenzionale con lUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano per lespletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso lASL n. 14 di Omegna. A.A. 1999/2000". Approvazione
A relazione dell Assessore DAmbrosio :
La Giunta Regionale esercita le funzioni di controllo sugli atti delle Aziende sanitarie, ai sensi della l.r. 30 giugno 1992 n. 31 e successive modificazioni e integrazioni;
lASL 14 di Omegna, in data 25.01.2000, ha fatto pervenire latto n. 38 del 17.01.2000 avente ad oggetto Accordo convenzionale con lUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano per lespletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso lASL n. 14 di Omegna - Anno Accademico 1999/2000;
in data 02.02.2000, come risulta da relativo verbale agli atti dellAmministrazione, si è riunita la Conferenza di servizi intersettoriale, indetta dal Responsabile del procedimento ai sensi della D.G.R. n. 18-23906 del 2.2.1998;
in ordine alla legittimità ed opportunità dellatto soggetto a controllo, la suddetta Conferenza si è determinata nel senso di proporne lapprovazione;
visto lart. 6 della l.r. 30 giugno 1992, n. 31 così come modificato dallart. 31 della l.r. 24 gennaio 1995, n. 10;
vista la D.G.R. n. 18-23906 del 2.2.1998;
la Giunta Regionale, unanime,
delibera
- di approvare latto dellASL 14 di Omegna n. 38 del 17.01.2000 avente ad oggetto Accordo convenzionale con lUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano per lespletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso lASL n. 14 di Omegna - Anno Accademico 1999/2000;
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dellart. 65 dello Statuto.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 32 - 29351
Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASL 14 di Omegna. Atto n. 37 del 17.1.2000 Convenzione con la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano per lespletamento di attività di tirocinio obbligatorio di allievi in formazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalitico presso lASL 14 di Omegna. - Rinnovo per lA.A. 1999/2000. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare latto dellASL 14 di Omegna n. 37 del 17.01.2000 avente ad oggetto Convenzione con la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano per lespletamento di attività di tirocinio obbligatorio di allievi in formazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalitico presso lASL n. 14 di Omegna - Rinnovo per lAnno Accademico 1999/2000";
* la comunicazione allAzienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla L.R. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 33 - 29352
Casa di Cura Privata Pinna Pintor S.r.L. sita in Torino: autorizzazione alla variazione dellUnità Funzionale di Cardiochirurgia nellUnità Funzionale di Chirurgia Cardiovascolare
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di autorizzare la Casa di Cura Pinna Pintor s.r.l., sita in Torino, via A. Vespucci 61, alla variazione dellorganizzazione interna dei Servizi di degenza, così come descritto nellAllegato alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, in sostituzione dellAllegato alla D.G.R. n. 129-6314 del 20/5/1991;
- di dare atto che detta variazione comporta la sostituzione dellUnità Funzionale di Cardiochirurgia con lUnità Funzionale di Chirurgia Cardiovascolare;
- di dare atto che i posti letto autorizzati restano invariati a 105 unità;
- di fare carico alla Società titolare della Casa di Cura di richiedere autorizzazione, in via preventiva, per ogni eventuale elemento di variazione al presente ed a precedenti provvedimenti autorizzativi;
- di dare mandato alla A.S.L. 1 di Torino, competente per territorio, alla verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti di legge.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 34 - 29353
Organizzazione dellattività di vigilanza per lattuazione delle funzioni previste dallart. 16 - comma 5° - della L.R. n. 61/97 relativa alle Residenze Sanitarie Assistenziali, gestite direttamente dai soggetti competenti allo svolgimento delle attività di vigilanza
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare la soluzione organizzativa inerente lattuazione dellattività di autorizzazione e vigilanza sulle R.S.A. gestite direttamente dalle A.S.L., di cui allart. 16 - comma 5° - della L.R.- 61/97, definita secondo le modalità e le procedure contenute nellallegato A) che costituisce parte integrante del presente provvedimento, dando atto che lespletamento dei compiti richiesti sarà oggetto di finanziamento nellambito del fondo per lattività di vigilanza.
- di dare mandato alla Direzione Regionale Politiche Sociali di programmare ed attuare momenti di formazione per i componenti le Commissioni di vigilanza, relativamente agli aspetti tecnici ed amministrativi oggetto di sistematica verifica al fine di rendere quanto più possibile omogenee le procedure ed il merito delle valutazioni da adottare nei confronti della generalità dei presidi, attingendo a tal fine dalle risorse del fondo di cui sopra.
(omissis)
Allegato
Autorizzazione al funzionamento e vigilanza sulle residenze sanitarie assistenziale gestite direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali (ex Art. 16 - comma 5º - L.R. 61/97)
Il comma 5º dellart. 16 della L.R. 61/97 statuisce che sono di competenza della Regione lautorizzazione allapertura e allesercizio delle R.S.A. gestite direttamente dai soggetti competenti allo svolgimento delle attività di vigilanza e la verifica della permanenza delle condizioni e dei requisiti che hanno dato luogo allautorizzazione.
Per lo svolgimento dellattività di cui trattasi la Regione si avvale delle Commissioni di vigilanza già istituite presso le A.S.L. individuando sei aree di riferimento, nel cui ambito si prevede che ciascuna Azienda Sanitaria Locale vigili quella finitima ed il relativo incarico viene conferito seguendo il verso antiorario allinterno delle aggregazioni territoriali amministrative, come di seguito definite, fatta eccezione per il Comune di Torino e relative A.S.L., per le quali, in considerazione della specifica organizzazione della competenza, si prevede il mantenimento della funzione in capo allA.S.L. n. 7 di Chivasso.
A) Aggregazioni e articolazione degli incarichi:
1. Province di Biella, Novara, Vercelli e Verbania:
AA.SS.LL. 11, 12, 13, 14
schema degli incarichi. n. 11-13-14-12-11
2. Provincia di Torino:
AA.SS.LL. n. 6, 7, 9
schema degli incarichi 6-7-9-6
3. Provincia di Torino
AA.SS.LL. 5, 8, 10
schema degli incarichi 5-10-8-5
4. Provincia di Torino
Comune di Torino
AA.SS.LL. 1, 2, 3, 4
schema degli incarichi. 7- 1, 2, 3, 4
5. Provincia di Cuneo
AA.SS.LL. 15, 16, 17, 18
schema degli incarichi 15-16-18-17-15
6. Provincia di Alessandria e Asti
AA.SS.LL. 19, 20, 21, 22
schema degli incarichi 19-22-20-21-19
B) Composizione Commissione di vigilanza
La composizione della Commissione di vigilanza per lo svolgimento delle attività previste nel presente provvedimento è quella stabilita dalla D.G.R. n. 124-18354 del 14.4.1998, integrata, al fine di garantire un omogeneo svolgimento dellattività medesima su tutto il territorio regionale, da un rappresentante della Direzione Regionale Politiche Sociali.
Le A.S.L., nel cui ambito territoriale operano più Enti gestori dei servizi socio-assistenziali, sentiti gli Enti medesimi, provvederanno ad individuare il relativo rappresentante allinterno della Commissione di vigilanza, tenendo conto dei rispettivi carichi di lavoro, ferma restando la possibilità di prevedere una rotazione degli incarichi fra i diversi Enti.
C) Procedura per il rilascio dellautorizzazione al funzionamento
Ai fini dellattuazione dellart. 16, 5º comma, L.R. 61/97, i Direttori generali delle A.S.L., che intendono avviare attività di R.S.A. e di R.I.S.S. presentano apposita istanza di autorizzazione alla Direzione Politiche Sociali allegando la documentazione prevista dal punto 2 - lettera B - della D.G.R. n. 83-25268 del 5.8.1998 in duplice copia.
La Regione, ai fini del rilascio del provvedimento di autorizzazione allapertura e allesercizio della R.S.A. si avvale, per i sopralluoghi di verifica, della Commissione di volta in volta competente così come previsto dallo schema degli incarichi riportato alla lettera A) del presente documento.
La Commissione di vigilanza competente invierà il verbale alla Direzione Regionale Politiche Sociali che provvederà al rilascio dellautorizzazione al funzionamento.
D) Finanziamento
Lattività svolta da ciascuna Commissione sarà computata al fine del riparto del fondo regionale per lattività delegata di vigilanza.
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 35 - 29354
I.P.A.B. - Casa di Riposo Ing. Felice Tavallini di Borgo Vercelli (VC) - Approvazione nuovo Statuto
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare il nuovo Statuto dellI.P.A.B. Casa di Riposo Ing. Felice Tavallini con sede in Borgo Vercelli (VC) composto di 29 articoli, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 36 - 29355
Patto per lo sviluppo del Piemonte. Direttiva per una azione di formazione professionale finalizzata alloccupazione. Assegnazione risorse finanziarie alla Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro - L.R. 51/97. Spesa L. 10.000.000.000 - Capitolo 11400/2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Per le motivazioni in premessa indicate :
di approvare il testo della Direttiva per una azione di formazione professionale finalizzata alloccupazione redatta a seguito del parere favorevole espresso in sede di Segretariato per lOrientamento e Formazione Professionale presenti le Amministrazione Provinciali nella seduta del 4 febbraio 2000, posta in allegato al presente atto deliberativo quale parte integrante e sostanziale dello stesso.
La Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro procederà, mediante assunzione di proprie determinazioni ad affidare ad ogni singolo operatore, mediante la stipula di convenzione, i corsi fino alla concorrenza delle somme totali per tipologia di soggetti secondo le modalità indicate nella direttiva stessa;
di autorizzare lassegnazione della somma di L 10.000.000.000 alla Direzione FLP ai sensi della L.R. n. 51/97, mediante accantonamento sul capitolo 11400 del bilancio 2000 (n. 100196/acc).
(omissis)
Allegato
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 38 - 29357
Attività della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo. Approvazione e assegnazione fondi mediante accantonamento di L. 1.970.600.000 (capitoli vari)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di valutare positivamente le iniziative della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo indicate in premessa;
- di approvare la realizzazione delle attività della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo indicate in premessa;
- di procedere allassegnazione, mediante accantonamento, alla Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, per il raggiungimento degli obiettivi, per lattuazione del suddetto Programma, per dare continuità alle iniziative intraprese e alle attività di competenza, per le motivazioni indicate in premessa:
Capitolo Importo n. accantonamento
11610 905.600.000 100190
11725 1.010.000.000
100193
11755 55.000.000 100192
per un totale complessivo di L. 1.970.600.000.
Allinserimento delle iniziative nel Programma di Attività per lanno in corso elencate in premessa per la successiva approvazione da parte della Giunta regionale, su parere della competente Commissione consiliare, alla stipulazione della convenzione tra la Regione Piemonte e lAssociazione Piemontese Arte (Torino ) e allutilizzo delle risorse accantonate ai sensi della L.R. 51/97 art. 23 a), g) ed h) dovrà provvedere il Direttore della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 40 - 29359
Approvazione in sanatoria programma anno 1999 di attività dellOsservatorio Regionale dellArtigianato - Art. 41, L.R. 21/97
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare a sanatoria e ai sensi dellart. 41 della l.r. 21/97, acquisito il parere della competente Commissione Consiliare espresso in data 15.09.1999 il programma di attività per lanno 1999 dellOsservatorio Regionale dellArtigianato allegato alla presente deliberazione, dando atto che lOsservatorio ha svolto lattività per lanno 1999 in modo pienamente conforme a tale programma;
di prendere atto che il programma di attività è finanziato con le disponibilità esistenti sul capitolo 14485 del bilancio a cui faranno riferimento i provvedimenti attuativi con lassunzione degli impegni di spesa relativi ai singoli interventi.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 41 - 29360
L.R. 51/97 - Art. 17, comma 1, lett. c. Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Commercio e Artigianato delle risorse finanziarie per le attività istituzionali. (Capp. vari bilancio 2000)
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di quantificare, nelle entità elencate allAllegato A, a fianco di ciascun capitolo di spesa, le risorse finanziarie previste con il Bilancio di previsione 2000 e pluriennale 2000-2002", disponibili ai sensi della L.R. n. 10 del 27/1/2000, ed occorrenti alla realizzazione degli obiettivi istituzionali della Direzione Commercio e Artigianato per lesercizio finanziario 2000, come descritti nella parte narrativa del presente provvedimento, che qui integralmente e sostanzialmente si richiama;
* di assegnare in conseguenza, e contestualmente, al Direttore della Direzione Commercio e Artigianato le medesime risorse;
* di disporre, tramite il Settore Ragioneria, la registrazione dellaccantonamento, con le modalità ed entità specificate allAllegato A, a fianco di ciascun capitolo di spesa.
LAllegato A è richiamato a far parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 42 - 29361
L.R 22/12/95, n. 93 - D.C.R 30/12/1999, n. 607 - C.R. 17023. Programma Pluriennale per limpiantistica sportiva 1999-2001; approvazione delle procedure amministrative, della tempistica, dei criteri di ammissibilità e della scheda di valutazione delle proposte progettuali
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di dare mandato alla competente Direzione regionale di provvedere con apposita determina dirigenziale allapprovazione del modello di domanda da compilare da parte dei soggetti richiedenti per la richiesta dei contributi Regionali attuativi del programma di cui alla D.C.R 30/12/99 n. 607-17023;
di approvare la scheda di valutazione dei progetti con i relativi criteri e punteggi di cui allallegato A) facente parte integrante della presente deliberazione;
di fissare il tetto massimo, di cui allazione 2 lettera d) citata in premessa, in Lire 100.000.000 elevato in lire 150.000.000, qualora vi sia linstallazione di elevatori onde consentire ai disabili la fruizione degli impianti sportivi;
di stabilire nella data del 15 maggio 2000 il termine ultimo per la presentazione delle proposte progettuali e in 90 giorni i tempi tecnici degli uffici per listruttoria delle medesime e per la formazione della graduatoria;
di stabilire un secondo periodo per la presentazione delle proposte progettuali con decorrenza dal 1 settembre 2000 al 31 ottobre 2000 e in 90 giorni i tempi tecnici degli uffici per listruttoria delle medesime e per la formazione della graduatoria;
di stabilire in 120 giorni dalla data di comunicazione dellammissione al contributo Regionale, il termine per la presentazione delle domande dei benefici (mutui, contributi conto capitale, garanzie fideiussorie ) e del progetto esecutivo da parte dei soggetti di cui allart.2 del Programma Regionale approvato con delibera C. R. n. 607-C.R.17023 del 30 dicembre 1999;
di stabilire in un anno dalla data di comunicazione di ammissione ai contributi in conto capitale linizio dei lavori;
di ammettere ai contributi regionali i soggetti che hanno iniziato i lavori nellanno 1999;
di erogare i contributi previsti in conto capitale nella misura del 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo, il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata allammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.
Gli interventi sugli impianti sportivi di cui sopra dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di inizio e di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.
(omissis)
Allegato
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 43 - 29362
Approvazione bilancio di previsione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino. Anno 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di approvare, ai sensi dellart. 6 della legge regionale 19 agosto 1991, n. 38, e per le motivazioni indicate in premessa, il bilancio di previsione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino per lesercizio finanziario 2000, predisposto e approvato dalla Cumulativa Amministrazione della Partecipanza dei Boschi di Trino con deliberazione n. 24, del 30.12.1999, che alla presente viene allegato quale parte integrante;
di approvare la prima nota di variazione al bilancio preventivo per lesercizio 2000, come da deliberazione della Giunta Esecutiva dellEnte n. 1 dell8 gennaio 2000.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 44 - 29363
Assegnazione dei fondi di cui ai capitoli 11180 e 11190 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega. Approvazione programma di lavoro del Settore Polizia Locale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di assegnare alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega i fondi di cui ai seguenti capitoli:
cap. 11180/2000 L. 500.000.000 (acc. 100194)
cap. 11190/2000 L. 700.000.000 (acc. 100195)
per lo svolgimento delle funzioni del settore Polizia locale, quali risultano in particolare dallallegato programma di lavoro;
- di dare atto che il programma di lavoro potrà essere soggetto a integrazioni o modifiche da parte della Giunta regionale che si insedierà a seguito delle prossime elezioni regionali e che per la sua completa attuazione, soprattutto rispetto allesigenza di sviluppo delle iniziative per la sicurezza, potrà richiedere lincremento delle risorse umane e finanziarie assegnate al Settore.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 48 - 29366
V Censimento Generale dellAgricoltura - Costituzione della Commissione tecnica regionale di censimento
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
sulla base delle considerazioni svolte in premessa:
1 - E costituita la Commissione tecnica regionale di censimento dellagricoltura, così composta in rappresentanza di:
a) Regione Piemonte:
Prina Pera Giancarlo, Direzione Programmazione e Valorizzazione dellAgricoltura - Settore Programmazione in Materia di Agricoltura (11.1), con le funzioni di Presidente;
Perosino Mario, Direzione Programmazione e Valorizzazione dellAgricoltura - Settore Programmazione in Materia di Agricoltura (11.1);
Rossi Roberto, Direzione Programmazione e Statistica - Settore Statistico regionale (8.2)
b) Organizzazioni Professionali Agricole:
Bertolotto Paolo, Federazione Regionale degli Agricoltori del Piemonte;
Di Bella Elena, Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte;
Girò Giovanni Marco, Federazione Regionale Coltivatori Diretti del Piemonte;
c) Province (designati dallUnione Province Piemontesi)
Miranti Elio, Provincia di Torino - Assessorato Agricoltura;
Volontà Pasquale, Provincia di Asti - Ufficio Statistica;
d) Comuni (designato dallANCI):
Novarino Aurelio, Città di Torino - Ufficio Statistica;
e) Comunità Montane (designato dallUNCEM):
Rizzaro Antonio - Comunità Montana Valle Sacra;
f) Ufficio Statistica della Camera di commercio di Torino:
Graziano Gabriella (effettivo);
Marello Laura (supplente);
g) Ufficio Statistica della Prefettura di Torino:
Bevilacqua Marita;
h) Ufficio Regionale dellISTAT:
Moriani Claudio.
La Commissione su disposizione del Presidente organizza una propria segreteria tecnica.
Non è prevista la corresponsione di alcun gettone di presenza ai membri della Commissione.
2 - La Direzione Programmazione e Valorizzazione dellAgricoltura - Settore Programmazione in Materia di Agricoltura (11.1) è autorizzata ad elaborare la bozza di Piano regionale di censimento e ad inoltrarla allISTAT, previa consultazione della Commissione tecnica regionale. Il Piano regionale di censimento sarà adottato in via definitiva dalla Giunta Regionale sulla base della valutazione di congruità tecnica e metodologica effettuata dallISTAT.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 7 - 29381
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Piossasco (TO). Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente così come adottata dal Comune di Piossasco (TO) con deliberazione consiliare n. 76 in data 27.11.1997, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla suddetta Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Piossasco, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 76 in data 27.11.1997, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. -Relazione illustrativa e Norme Tecniche di attuazione
- Tav. 2A -Destinazione delle aree, in scala 1:5.000
- Tav. 2A -Destinazione delle aree (stralcio), in scala 1:5.000
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 8 - 29382
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Omegna (V.C.O.). Approvazione della variante n. 6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n.6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Baveno, Ghiffa, Nonio, Omegna e Verbania relativa al solo Comune di Omegna (VCO) e dallo stesso adottata con deliberazione consiliare n. 56 in data 18.5.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante n. 6, delle ulteriori modificazioni riportate nellallegato documento A in data 5.2.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla Variante n.6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente del Consorzio tra i Comuni di Baveno, Ghiffa, Nonio, Omegna e Verbania relativa al solo Comune di Omegna e dallo stesso predisposta, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 56 in data 18.05.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione Tecnica
- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione.
- Tav. PR3 BIS - Infrastrutture e suolo urbano: usi e vincoli, in scala 1:2000
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio nel testo dellart. 3.3.2 voce 6) Disposizioni particolari delle NTA
- nel primo comma inserire dopo le parole .... 30% della superficie .... la precisazione .... utile lorda .... e sostituire le parole .... concessione semplice .... con .... concessione convenzionata ai sensi del 5º comma dellart. 49 L.R. 56/77 e s.m.i..
- nel secondo comma introdurre quale 1º capoverso la frase: Con la realizzazione degli interventi strutturali ammessi dovrà essere accertata la presenza e/o la attivazione di una sufficiente dotazione infrastrutturale, verificando in particolare la presenza di parcheggi secondo quanto disposto dallart. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i..
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 9 - 29383
Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Cellio (VC). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Cellio, in provincia di Vercelli, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 14 in data 27.5.1997 e n. 15 in data 24.3.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento in data 3.12.1999, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART 2
La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di Cellio, debitamente vistata, si compone di:
- Deliberazione consiliare n. 14 in data 27.5.1997, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab.V.PR.a - Relazione tecnica
- Elab.V.PR.b - Norme di attuazione - modificate ed integrate a seguito della variante
- Tav. V.PR.2 - Principali usi del suolo, principali infrastrutture, vincoli, in scala 1:5000
- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav.V.PR.3bis - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli con la localizzazione oggetto delle varianti - estratti, in scala 1:2000
- Elab. - Relazione geologica
- Tav. V.00.1 - Ubicazione delle aree interessate dalle osservazioni al Progetto preliminare, in scala 1:2000
- Elab.V.00.2 - Quaderno di sintesi delle osservazioni e delle controdeduzioni
- Deliberazione consiliare n. 15 in data 24.3.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab.V.PR.a - Relazione tecnica - Controdeduzioni al parere del Settore Urbanistico Territoriale Provincia di Vercelli - Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica - Regione Piemonte
- Elab.V.PR.b - Norme di attuazione - modificate ed integrate a seguito della variante
- Elab. - Integrazioni alla Relazione geologica
- Tav. V.PR.3 - Tav.1 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.3 - Tav.2 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.3 - Tav.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.3 - Tav.4 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000
- Tav. V.PR.5 - Nuclei di antica formazione - Legenda - relativa alle Tavole n. 1, 2, 3, 4
- Tav. V.PR.5 - Tav.1 - Nuclei di antica formazione (F.1)
- Tav. V.PR.5 - Tav.2 - Nuclei di antica formazione (F.2)
- Tav. V.PR.5 - Tav.3 - Nuclei di antica formazione (F.3)
- Tav. V.PR.5 - Tav.4 - Nuclei di antica formazione (F.4)
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio
Azzonamento
Tav. n. V PR3 - Tav. 2
- Riclassificare in zona agricola le aree residenziali di completamento poste in località Baltegora ed a sud della frazione Cellio, corrispondenti alle modifiche n. 3 e n. 5, larea residenziale di completamento inserita a seguito della pubblicazione del progetto preliminare ed indicata come Osservazione n. 3 e le aree residenziali di completamento già stralciate con Deliberazione della Giunta Regionale n. 061-33121 in data 21.3.1994, contrassegnate con i numeri 8 e 13.
- Ripristinare la porzione del parcheggio pubblico posto a sud dellarea residenziale di completamento corrispondente alla modifica n. 7, secondo quanto illustrato sulla Tav. n. V PR3.2 adottata con D.C. n. 14/97.
- Eliminare larea residenziale di completamento inserita come Osservazione n. 7 a seguito della pubblicazione del progetto preliminare di Variante, da includere tra le Aree private di valore ambientale - V4".
Tav. n. V PR3 - Tav. 4
- Eliminare larea di completamento residenziale inserita a seguito della pubblicazione del progetto preliminare ed indicata come Osservazione n. 9, da ricondursi alloriginaria destinazione agricola.
Integrazioni alla relazione geologica
Voce: Variante n. 6 - Prescrizioni
- Sostituire nel primo periodo la classe 2" con classe 3".
- Aggiungere alla fine del secondo periodo la frase: Gli interventi edificatori sono localizzabili sulla sommità sub-pianeggiante di dorsale definita dal successivo schema geomorfologico.
Norme Tecniche di Attuazione
Articolo 3.1.4 - Aree per la viabilità
- Aggiungere il seguente comma: Il Piano individua, tramite specifico simbolo grafico, il sedime relativo ai passaggi privati esistenti. Sullarea così individuata sono ammessi interventi di manutenzione che non alterino né la sezione né le caratteristiche costruttive del percorso.
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 10 - 29384
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Frugarolo (AL). Approvazione della variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Frugarolo (AL), adottata e successivamente rettificata, modificata ed ntegrata con deliberazioni consiliari n. 6 in data 18.3.1997, n. 18 in data 30.7.1997 e n. 9 in data 30.4.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, nellelaborato normativo della Variante, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nellallegato documento A in data 21.12.1999, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Frugarolo, debitamente vistata, si compone di:
-deliberazioni consiliari n. 6 in data 18.3.1997 e n. 18 in data 30.7.1997, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
Tav.1 -Azzonamento Concentrico,in scala 1:2000;
Tav.2 -Azzonamento Zone Produttivo-Commerciali e Frazioni, in scala 1:2000;
Tav.3 -Azzonamento Territorio Comunale, in scala 1:10000;
Tav.3bis -Raffronto Azzonamento Territorio Comunale, in scala 1:10000;
Tav.4 -Corografia, in scala 1:25000;
Elab. -Relazione illustrativa;
Elab. -Norme di Attuazione;
Elab. -Allegati alla Scheda C;
Elab. -Relazione geologica;
Tav. -Carta geoidrologica, in scala 1:10000;
Elab. -Controdeduzioni alle osservazioni;
-deliberazione consiliare n. 9 in data 30.4.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
Elab. -Relazione illustrativa;
Elab. -Norme di attuazione;
Elab. -Allegati alla Scheda C;
Elab. -Relazione geologica, Allegato 4a - Carta dellesondazione, in scala 1:10000;
Tav.1 -Azzonamento Concentrico, in scala 1:2000;
Tav.2 -Azzonamento Zone Produttivo-Commerciali e Frazioni, in scala 1:2000
Tav.3 -Azzonamento Territorio Comunale, in scala 1:10000;
Tav.4 -Corografia, in scala 1:25000;
(omissis)
Allegato
Modifiche da introdurre ex officio ai sensi dell11º comma, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i., nel testo delle Norme di attuazione:
- art. 8 - Allinterno del primo capoverso del punto 8.12, di pag. 9, occorre stralciare lintera espressione: quelle preesistenti .... omissis .... di appartenenza., ed introdurre, previa eliminazione del precedente segno di interpunzione (punto e virgola), la nuova dizione che recita: .... e sono dettate, nei singoli articoli, specifiche prescrizioni inerenti agli interventi ammissibili ed ai relativi parametri dimensionali..
Il terzo capoverso del punto 8.12 deve essere integrato, in continuazione della locuzione: ... a ciascuno dei gruppi sottoelencati ... con la dizione che recita: ..., nel rispetto comunque dei disposti degli articoli 7 e 8 della LR 8.7.999, n. 19:.
Ancora nellambito del prima citato punto 8.12, le definizioni relative ai sottopunti C2 e C4, collocati a pag. 9 e pag. 10, sintendono interamente abrogate e sostituite dallespressione che recita: - attività commerciali al dettaglio con possibilità di insediare tipologie di strutture distributive come disciplinate dallart. 17 della D.C.R. 29.10.1999, n. 563-13414, da rapportare alla tipologia di Comune (art. 11 della stessa D.C.R.), in relazione alla specifica zona di insediamento commerciale (da definire in applicazione degli artt. 12, 13 e 14 della prima citata D.C.R.)..
- art. 9 - A pag. 11 delle N.T.A., subito dopo il titolo (Zonizzazione), prima delle parole: Il territorio del Comune si intende inserita la necessaria precisazione, sotto forma di premessa, che recita: Premessa - Qualora esistano contrasti tra le rappresentazioni cartografiche a scala differente, prevale quanto raffigurato sulla cartografia redatta alla scala di maggior dettaglio.".
- art. 11 - Il punto 11.8 di pag. 16 dovrà essere rettificato nella seguente maniera: dopo le parole: ... D.P.R. 24.5.1988 n. 236 ... sarà aggiunta le dizione che recita: ..., come modificato dal D.Lgs. 152/99 (per ulteriori precisazioni vedasi lart. 19.1 della presente normativa); la successiva locuzione errata: ... L.R. 26.31990 ... dovrà essere sostituita da quella corretta che recita: ... L.R. 26.3.1990 ....
- art. 12 - Il punto 12.7 di pag. 18 necessita di essere completato con la specificazione, da inserire a prosecuzione delle parole: ... D.M. 11.3.1988", che recita: Si intende anche richiamata la normativa dettata dal D.P.R. 236/88, come modificato dal D.Lgs. 152/199 (per ulteriori precisazioni vedasi lart 19.1 della presente normativa)";
- art. 13 - Occorre intervenire sulla formulazione del primo comma del punto 13.2 con le modalità in seguito indicate: alla seconda riga dopo la parola: ... quota ... si intende inserita la locuzione: ... di riferimento ...; nel prosieguo della medesima frase al termine della dizione: ... strada statale ... verrà introdotto il necessario segno di interpunzione (punto) ed aggiunta la nuova specificazione così articolata: Ledificazione è comunque subordinata ad una preventiva valutazione del rischio relativo alla possibile presenza di acqua di rigurgito proveniente dal Rio Lovassina - in rapporto ad eventuali avvenimenti piovosi di carattere eccezionale (Cfr. pag. 8 della Relazione Geologica adottata mediante D.C.C. 6/97). Tale valutazione risulta finalizzata alla definizione puntuale della effettiva quota di subalzo da mantenere.. Alla fine del successivo periodo che termina con le parole: ... della concessione edilizia, dovrà essere collocata la nuova dizione che recita: ... in osservanza dei disposti del D.M.L.P. 11.3.1988. e, verrà eliminato, nel contempo, il precedente segno di interpunzione. Più oltre si dispone inoltre la correzione di due refusi dattilografici presenti nella numerazione interna dellarticolo 13 in esame, pertanto a pag. 20 le numerazioni ... 13.3.3" e 13.3.3.1" afferenti alla Z.T.O. D3 - Zona commerciale esistente, verranno modificate rispettivamente in: 13.3 e 13.3.1".
Quale premessa ai punti: 13.3 di pag. 20 (indicato erroneamente come 13.3.3), 13.4 di pag. 21 e 13.5, di pag. 22, dovrà essere inserita la dizione che recita: Lattivazione della destinazione commerciale sulle aree in questione è condizionata alladeguamento del presente Strumento Urbanistico, e delle specifiche prescrizioni di zona, agli Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica ..." - approvati con. D.C.R. 29.10.1999, n. 563-13414 - di cui allart. 3 della legge regionale sulla disciplina del commercio in Piemonte (L.R. 12.11.99, n. 28). Gli standards previsti ai sensi dellart. 21.1, punto 3, della L.R. 56/77, sono da intendersi modificati dallart. 7, comma 11, della già citata L.R. 28/99, con riferimento, anche alle disposizioni di cui allart. 25 della D.C.R. prima menzionata.". Occorre inoltre apportare le successive rettifiche allart. 13:
- al punto 13.4.1 di pag. 21 dovrà essere stralciata lintera frase, riportata al terzo comma: la convenzione relativa ... omissis ... nè accorpamenti.
- al punto 13.5 di pag. 22 verrà eliminata lespressione contenuta al terzo capoverso, ovvero: è consentita la realizzazione ...omissis .... ampliamenti successivi..
- art. 14 - Nellambito del punto 14.6 di pag. 24, in luogo dellerrato termine: ... gravità ..., riportato nellultima riga dellunico comma di cui è composto lo stesso punto, bisogna inserire la parola corretta: ...gratuità ....
- art. 17 - Larticolo si intende integrato, al termine della dizione: ... del 26/02/1965. a pag. 26, con la nuova prescrizione che recita: Sono soggetti ai disposti della Legge 431/85 i seguenti ambiti: ai sensi dellart. 1, comma 1, lettera c) della L. 431/85, il torrente Orba, il fiume Bormida, nonché alcuni rii minori (Lovassina, della Bolla, Acquanegra) e le relative sponde per una fascia di 150 metri ciascuna; ai sensi dellart. 1, comma 1, lettera h) della L. 431/85, le zone gravate da usi civici..
- art. 19 - Il punto 19.1, alla prima frase di pagina 27, si intende così rettificato: le parole: ... art. 6, comma 1" verranno sostituite dalla espressione: ..., come modificato dal D.Lgs. 152/99."; a continuazione della suddetta espressione dovrà essere inserita la nuova disposizione che recita: Nonostante la differente indicazione cartografica, la zona di rispetto del punto di captazione, esistente nei pressi del campo sportivo, è da intendersi avente estensione pari a 200 metri di raggio. Tale prescrizione risulta valida in attesa dellespletamento della procedura di ridefinizione della suddetta zona di rispetto. Nel contempo si richiamano le modifiche introdotte allart. 6 del D.P.R 236/88 dal già citato D.Lgs. 152/99.
- art. 20 - Al termine dellultimo comma di pag. 27 che si conclude con le parole: ... complessiva di pavimento. dovrà essere aggiunta la necessaria precisazione che recita: Per il dimensionamento degli spazi a servizio delle aree produttive e commerciali sintendono comunque osservate le disposizioni di cui allart. 21.1, punti 2 e 3 (questultimo come modificato dallart. 7, comma 11, della L.R. 28/99, legge regionale sulla disciplina del commercio in Piemonte) della L.R. 56/77 e s.m.i..
- art. 21 - Lunico comma di cui è costituito il presente articolo dovrà essere integrato, a prosecuzione delle parole contenute nella prima riga: ... del nuovo Regolamento Edilizio comunale ..., con la prescrizione che recita: ..., ai sensi della L.R. 8.7.1999, n. 19, ....
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 11 - 29385
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Mattie (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi dellart. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Mattie (TO), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 18/92 in data 4.7.1992, n. 25/92 in data 19.12.1992 e n. 21 in data 3.5.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati di Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento in data 26.1.2000, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART 2
La documentazione costituente il Piano Regolatore Generale del Comune di Mattie, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 18/92 in data 4.7.1992, integrata con deliberazione consiliare n.25/92 in data 19.12.1992, entrambe esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Norme di Attuazione
- Elab. R1 - Relazione illustrativa
- Elab. R2 - Relazione illustrativa (parte seconda)
- Elab. R3 - Documentazione fotografica
- Elab. R4 - Analisi della consistenza edilizia comunale
- Elab. R5 Localizzazione cartografica e testo osservazioni dei cittadini e controdeduzioni
- Elab. GA - Relazione geologica-morfologica e geotecnica
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. - Norme di Attuazione. Pagina 114
- Tav. G1 - Caratteristiche geologiche generali, in scala 1:25.000
- Tav. G2 - Carta geolitologica, in scala 1:10.000
- Tav. G3 - Carta di sintesi, in scala 1:10.000
- Tav. A1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:50.000
- Tav. A2 - Vincolo idrogeologico, in scala 1:5.000
- Tav. A3 - Caratteristiche geomorfologiche, in scala 1:25.000
- Tav. A4 - Carta della vocazionalità del suolo, in scala 1:25.000
- Tav. A5 - Sistema boschivo forestale, in scala 1:25.000
- Tav. B1/1 - Stato di fatto: numero piani degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B2/1 - Stato di fatto: numero piani degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B3/1 - Stato di fatto: numero piani degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B1/2 - Stato di fatto: conservazione degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B2/2 - Stato di fatto: conservazione degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B3/2 - Stato di fatto: conservazione degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B1/3 - Stato di fatto: destinazione duso degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B2/3 - Stato di fatto: destinazione duso degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B3/3 - Stato di fatto: destinazione duso degli edifici, in scala 1:750
- Tav. B1/4 - Stima della consistenza edilizia: individuazione degli edifici
- Tav. B2/4 - Stima della consistenza edilizia: individuazione degli edifici
- Tav. B3/4 - Stima della consistenza edilizia: individuazione degli edifici
- Tav. C1 - Urbanizzazioni primarie: acquedotti e fognature, in scala 1:5.000
- Tav. C2 - Servizi e attrezzature principali, in scala 1:5.000
- Tav. D1 - Rappresentazione sintetica del P.R.G.C., in scala 1:25.000
- Tav. D2 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, in scala 1:10.000
- Tav. D3 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, settore a valle, in scala 1:5.000
- Tav. D4 - Progetto di P.R.G.C. Concentrico, in scala 1:1.500
- Tav. D5 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750
- Tav. D6 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750
- deliberazione consiliare n. 21 in data 3.5.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni regionali
- Elab. R1 - Relazione illustrativa
- Elab. R4 - Analisi della consistenza edilizia comunale
- Elab. - Norme di Attuazione
- Tav. D1 - Rappresentazione sintetica del P.R.G.C., in scala 1:25.000
- Tav. D2 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, in scala 1:10.000
- Tav. D3 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, settore a valle, in scala 1:5.000
- Tav. D4 - Progetto di P.R.G.C. Concentrico, in scala 1:1.500
- Tav. D5 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750
- Tav. D6 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio.
AzzonamentoTav. D5 e Tav. D6
- nella legenda si intende stralciato il simbolo grafico riferito alle zone RCS - Aree di completamento. Si intendono stralciate anche le relative zone RCS individuate nelle tavole.
- nella legenda la definizione RIU - Riuso delle volumetrie esistenti con ristrutturazione e sostituzione edilizia è sostituita con RIU - Riuso delle volumetrie esistenti con ristrutturazione edilizia (di tipo A o B secondo la consistenza dellintervento) e demolizione e ricostruzione nei casi e con le modalità di cui allultimo comma dellart. 62 e della lett. f), 28º capoverso dellart. 35 delle N.T.A..
Tav. D4
- Si intende stralciata la previsione della strada a fondo cieco a nord della borgata Gillo e la relativa fascia di rispetto.
Norme Tecniche di Attuazione
art. 18
- nel Iº comma, lett. a) sostituire: gli art. 57, 58 e 59" con agli art. 56, 57 e 58".
art. 31
- nellultimo comma dopo: ovvero si potrà si inserisce la frase: eccezionalmente e sulla base di puntuali verifiche di convenienza urbanistica ed economica..
art. 32
- nel Iº comma sostituire la frase: allart. 51 della L.R. 56/77" con la seguente: di cui ai successivi punti 1), 2) e 3)"; è inoltre introdotto un ultimo comma che recita: Per le rimanenti opere di urbanizzazione indotta di cui allart. 51 della L.R. 56/77 eventuali realizzazioni difformi dalle previsioni del P.R.G.C. sono subordinate alla redazione di varianti ai sensi dellart. 17 della L.R. 56/77..
art. 35
- sostituire il titolo della lett. f) del 28º capoverso dellart. 35 con la seguente frase: Riuso delle volumetrie esistenti con ristrutturazione edilizia (di tipo A o B secondo la consistenza dellintervento) e demolizione con ricostruzione nei casi e con le modalità di cui allultimo comma dellart. 62 successivo e di quanto di seguito prescritto:.
- nel 25º capoverso la frase: in sede di formazione del programma pluriennale di attuazione venga sostituita con: conformemente al 2º comma dellart. 27 della L. 457/78".
art. 39
- integrare il 4º comma con la frase: Larea R12 è in ogni caso sottoposta a P.E.C. unitario..
art. 42
- sostituire la lett. b) del 1º comma con la seguente frase: b) Lincremento della S.U. abitabile esistente in misura pari al 10%, anche in eccedenza ai limiti di densità fondiaria stabiliti al Iº comma del successivo art. 43, per lampliamento delle residenze rurali di imprenditori agricoli a titolo principale per le quali sia stato accertato il particolare disagio abitativo e la contemporanea insufficiente dotazione aziendale di superfici coltivate;.
art. 44
- introdurre le seguenti modifiche:
a) Nel capitolo 2. Attività agro-silvo-pastorali:
- 4º capoverso, 7ª riga: la parola: comma è sostituita con punto 5";
- 4º capoverso, 18ª riga: la frase: allarticolo 9" è sostituita con: al successivo punto 5";
b) Nel capitolo 3. Interventi edilizi: - 2º capoverso, 6ª riga: la parola: progetto è sostituita con piano;
- 2ª capoverso, 10º: la frase: progetto, eventualmente formalizzato in un è sostituita con piano;
- 3º capoverso, 1ª riga: la parola progetto è sostituita con piano;
c) Nel capitolo: 12 - Aree boscate;
- 3º capoverso, 6ª riga: la frase: allarticolo 9" è sostituita con al precedente punto 5".
A conclusione dellarticolo è inserito il seguente comma:
Per quanto non esplicitamente disciplinato nel presente articolo e nelle tavole di piano, valgono le norme e le cartografie del Piano dArea del Parco Regionale dellOrsiera-Rocciavrè..
art. 45
- sostituire larticolo con la seguente formulazione:
Art. 45 - Aree agricole inedificabili di salvaguardia o verde di arredo (EV)
Tali aree sono inedificabili, ai fini residenziali ed agricoli con le eccezioni di cui al successivo comma: in esse è ammesso unicamente lo svolgimento dellattività produttiva agricola o silvopastorale.
Nei lotti costituenti pertinenza di edifici a destinazione residenziale in atto ed in proprietà alla data del 3.5.99, posti nei nuclei delle zone RS, sono consentiti ampliamenti degli stessi alle seguenti condizioni:
a) devono riguardare sistemazioni tecniche o igieniche-sanitarie oppure funzioni accessorie alla residenza; solo queste ultime sono eventualmente collocabili anche in bassi fabbricati indipendenti;
b) devono riguardare unità residenziali sprovviste di volumetrie rustiche utilizzabili per tali scopi;
c) gli ampliamenti non devono superare il 20% della volumetria del corpo di fabbrica a cui aderiscono e i bassi fabbricati non devono superare il 20% della superficie coperta dellunità immobiliare comprensiva delle pertinenze rurali;
d) gli ampliamenti devono essere coerenti con la tipologia architettonica in atto e la relativa modalità di crescita e devono rispettare le disposizioni dellart. 35 per quanto applicabile;
e) i bassi fabbricati indipendenti sono collocabili non oltre m. 10,00 dai fabbricati, posti nelle zone RS, di cui sono pertinenza; valgono, per quanto applicabili, le disposizioni dellart. 35.
Nei lotti di cui al comma precedente sono ammessi impianti tecnici in genere (quali bomboloni per il GPL, ecc.) e recinzioni.".
art. 48
- introdurre il seguente ultimo comma: Nelle fasce di rispetto dei depuratori collocati nelle zone D2, D3 e D4 operano le limitazioni previste nelle leggi di settore; sugli edifici esistenti posti nelle fasce sono consentite solo operazioni fino alla ristrutturazione edilizia di tipo A.
Nella zona a discarica D1 valgono le prescrizioni e perimetrazioni risultanti dalle autorizzazioni previste per legge.".
art. 51
- sostituire larticolo con la seguente formulazione:
Art. 51 - Fasce di rispetto cimiteriali (AC)
Il P.R.G.C., sulla base del Decreto del Medico Provinciale n. 5948 del 30.7.73 prevede una fascia di rispetto cimiteriale AC ridotta a m. 50 e posta sulle sottostanti zone urbanistiche E ed S di cui costituisce limitazione allattività edilizia.
Nella suddetta fascia le trasformazioni ammesse e le destinazioni duso consentite sono disciplinate dallart. 27 della L.R. 56/77.".
art 51 bis
- introdurre il seguente articolo:
Art. 51 bis Fasce di rispetto dei corsi dacqua
Lungo le sponde dei fiumi, torrenti e canali, indipendentemente dalle individuazioni cartografiche è prevista una fascia di rispetto di almeno m. 15,00 e di m. 200 per laghi naturali e artificiali e per le zone umide.
Allinterno di tali fasce valgono le prescrizioni del 3º comma dellart. 27 della L.R. 56/77.".
art. 52
- reintrodurre nel 3º comma del 1º capitolo dellarticolo 52 il seguente comma (già presente nelle N.T.A. originarie) dopo la frase: ... è comunque fatto divieto: si inserisce pertanto la seguente: di impoverire lapparato decorativo degli edifici e dei manufatti in genere (pantalere, cornicioni, lesene, portali, affreschi, ecc.).
art. 57
- stralciare lultima frase che recita: esclusi i casi particolari di destinazione a pubblici servizi.
art. 63
-stralciare alla lett. a la frase: .... ed allegate alle tabelle di zona allegate alle N.T.A..
art. 64
- integrare lultimo comma con la seguente frase conclusiva: nonché alla legislazione in materia riguardante le infrastrutture e gli impianti collocabili sul territorio.
art. 66
- inserire nel 1º comma dopo la frase: nel rispetto dei limiti di cui alla legge n. 122 del 24.3.89" la seguente precisazione: art. 2".
art. 68 e art. 69
- inserire un ultimo comma che recita Gli edifici di cui al presente articolo sono soggetti esclusivamente al restauro e al risanamento conservativo secondo le prescrizioni di cui all8º comma dellart. 24 L.R. 56/77..
art. 71
- stralciare il suddetto articolo.
art. 73
- inserire il suddetto articolo:
Art. 73 - Limitazioni allattività di trasformazione del suolo derivanti dalle condizioni di dissesto idraulico e idrogeologico
Il territorio comunale è interessato da un conoide di deiezione perimetrato nella fig. 1b dell"Integrazione della Relazione GeologicoTecnica" del P.R.G.C., adottata con D.C. n. 21 del 3.5.99, sul quale sono necessarie opere di difesa e di sistemazione idraulica al fine di consentire lattuazione degli interventi di trasformazione previsti dal capo IV-V e VI del Titolo II delle presenti N.T.A..
Tali opere di difesa, così come indicato dalla Relazione Geologicamorfologica e geotecnica GA e dalla successiva Integrazione Geologico Tecnica sono costituite dalla:
1) costruzione di alcune briglie a monte del ponte sul Torrente Corrente (quota 870 m. s.l.m.) per limitarne la capacità erosiva e di trasporto e quindi anche per evitare fenomeni di scalzamento al piede lungo le sponde e le frane da essi indotte;
2) allargamento della luce per il ponte a quota 970 m. s.l.m., che attualmente crea una strettoia facilmente aggirabile;
3) approfondimento e miglioramento della difesa spondale nel tratto a monte di Menolzio;
4) ampliamento della luce per il ponte di Menolzio sul Torrente Corrente.
I progetti di tali opere, a cura della Amministrazione Comunale, devono essere ricondotti ad un cronoprogramma degli interventi dove vengano specificati i tempi della realizzazione delle opere e di conseguenza la messa in sicurezza delle differenti aree.
Fino alla realizzazione delle opere indicate ai commi precedenti, nelle aree normative collocate nel conoide di deiezione di cui alla citata fig. 1b, gli interventi ammessi dalla normativa urbanistica definita dai capi IV-V-VI del titolo II delle presenti N.T.A., sono transitoriamente limitati dalle seguenti prescrizioni:
a) sui fabbricati esistenti sono consentiti, nel rispetto delle prescrizioni dei titoli I-II-III delle presenti N.T.A., gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria (art. 54) e straordinaria (art. 55), restauro e risanamento conservativo (art. 56), risanamento conservativo (art. 57), restauro conservativo (art. 58), ristrutturazione edilizia di tipo A e B (art. 59, 60 e 61) purché non comportino incremento del carico urbanistico;
b) sui fabbricati esistenti sono anche consentiti, tramite gli interventi fino alla ristrutturazione edilizia di tipo B, i cambi di destinazione ammessi dalle presenti norme anche qualora comportino variazione della volumetria residenziale dellunità abitativa esistente e modesti ampliamenti, se consentiti dalle presenti norme, necessari al miglioramento e/o alladeguamento igienico-sanitario e tecnologico; le suddette trasformazioni non sono consentite ai piani interrati, seminterrati e terreni con leccezione degli spazi accessori alla residenza che non implicano lo stazionamento di persone; i cambi di destinazione duso della presente lett. b) non devono generare nuove unità abitative;
c) sono consentiti gli interventi soggetti ad autorizzazione e a denuncia di inizio attività secondo le disposizioni legislative vigenti, limitatamente a quelli che per la loro natura non incidano sullassetto idrogeologico del suolo;
d) le aree e le superfici libere sono inedificabili con leccezione di cui alla successiva lett. e);
e) nelle aree libere di pertinenza di edifici esistenti non è consentita la realizzazione di nuovi locali interrati né la costruzione di nuovi fabbricati che prevedano un ulteriore carico urbanistico; sono ammessi gli interventi di cui agli artt. 25, 66 nonché quelli di cui allart. 45 con le limitazioni della precedente lett. b).
Gli interventi di edificazione nella zona RI. e quelli di ampliamento nelle zone RE poste in località Grande Tanze sono subordinati alla realizzazione delle opere idrauliche già previste ai commi precedenti per gli interventi posti sul conoide di deiezione. Fino alla realizzazione di tali opere valgono esclusivamente le disposizioni di cui alle lett. a), b), c), d), e) del precedente comma.
Le trasformazioni previste nelle zone RI.1 e RR.1 nonché gli ampliamenti nelle zone RE in località Grandi Tanze, Piccole Tanze e Vallone sono subordinate ad una preliminare relazione geotecnica.
Al fine delladeguamento dello strumento urbanistico al Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico (P.A.I.) ai sensi dellart. 18 delle Norme di Attuazione del piano stesso, il Comune dovrà inoltre dotarsi di indagini di carattere idrogeologico, conformi alla Circ. P.G.R. del 8.5.96 n. 7/LAP con le modalità e per gli effetti previsti dallart. 3 bis della Deliberazione n. 1/99 dell11.5.99 dellAutorità di Bacino del Fiume Po.
Le suddette indagini, nel definire lassetto idrogeomorfologico del territorio e nel valutarne la propensione al dissesto, dovranno tenere conto dello stato di avanzamento delle opere preliminari richieste dal presente articolo; le stesse dovranno inoltre contenere ulteriori indagini sui conoidi presenti al fine di valutare la pericolosità" e la magnitudo così come previsto da alcuni metodi di analisi (Metodo di Melton per la pericolosità e i metodi di Rickhenmann, Hampel, Van Dine ed altri ancora per la magnitudo).
Le indagini idrogeologiche suddette assumeranno pertanto efficacia in qualità di elaborato tecnico della Variante al piano regolatore, da adottarsi ai fini delladeguamento della strumentazione urbanistica comunale al P.A.I.; le previsioni di detta variante dovranno essere compatibili con le risultanze delle indagini in questione.
Infine è necessario che siano definite, a cura della Amministrazione Comunale, adeguate misure di protezione civile riguardanti in particolare gli edifici esistenti lungo il rio Gerardo in località Giordani.".
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 12 - 29386
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Cervere (CN). IV Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART.1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la IV Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Cervere, in provincia di Cuneo, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 16 in data 25.3.1998, n. 33 in data 6.7.1998 e n. 35 in data 30.7.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 14.12.1999, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART.2
La documentazione relativa alla IV Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata e successivamente integrata e modificata dal Comune di Cervere, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 16 in data 25.3.1998, successivamente integrata con deliberazione consiliare n. 33 in data 6.7.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. -Relazione illustrativa;
- Elab. -Relazione geologico-tecnica, su unarea per impianti produttivi
- Tav.15bis -Azzonamento Frazione Tetti-Paglieri, in scala 1:2.000;
- Tav.21bis -Azzonamento del territorio, in scala 1:5.000;
- Elab L/a bis -Modifiche ed integrazioni alle Norme Tecniche di Attuazione;
- Elab. -Relazione geologico tecnica su unarea di nuovo impianto (integrazioni);
- deliberazione consiliare n. 35 in data 30.7.1999, esecutiva ai sensi di legge(comprensiva delle osservazioni regionali), con allegato:
- Tav.15/bis -Azzonamento Frazione Tetti-Paglieri, in scala 1:2.000 ( modificata a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte);
- Tav.21/bis -Azzonamento del territorio, in scala 1:5.000 (modificata a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte);
- Elab. L/a bis -Modifiche ed integrazioni alle Norme Tecniche di Attuazione (modificate a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte);
- Elab. -Controdeduzioni alle osservazioni.
(omissis)
Allegato
Elenco delle modifiche introdotte ex officio
Modifiche normative:
art. 20 - Nuove aree ed impianti produttivi
Al 4º comma dopo le parole .... delle opere di urbanizzazione si intendono inserite le parole (da eseguirsi contestualmente agli interventi edilizi ammessi).
Al punto B) Caratteristiche edificatorie delle Tabelle delle aree IAN3 e IR8:
- dopo le parole - altezza massima: mt. 8,50" si intendono aggiunte le parole - 2 piani fuori terra";
- dopo le parole - distacchi dalle strade: mt. 8,00/10,00 art. 20-24-35 N.T.A. si intendono aggiunte le parole - Tavole 15/bis e 21 /bis (con un minimo di mt. 30 dal ciglio della S.P. n. 165 Reale).
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 13 - 29387
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Leinì (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART.1
Di approvare, ai sensi dellart. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Leinì (TO), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 64 in data 15.7.1997, n. 117 in data 22.12.1997 e n. 46 in data 2.8.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nellallegato documento in data 1.2.2000, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART.2
La documentazione costituente il Piano Regolatore Generale del Comune di Leinì, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 64 in data 15.7.1997, integrata con deliberazione consiliare n. 117 in data 22.12.1997, entrambe esecutive ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione illustrativa, comprensiva dei seguenti allegati :
- Tav. - Tavola comparativa previsioni PRG vigente - nuovo PRG
- Tav.1/1 - Area di antica formazione. Classificazione dei fabbricati, in scala 1:2000
- Tav.1/2 - Area di antica formazione. Destinazioni duso in atto, esclusive o prevalenti, in scala 1:2000
- Tav.1/3 - Area di antica formazione. Fabbricati principali. Numero piani fuori terra, in scala 1:2000
- Tav.1/4 - Area di antica formazione. Fabbricati principali. Stato di conservazione, in scala 1:2000
- Tav.1/5 - Area di antica formazione. Classificazione dei fabbricati accessori, in scala 1:2000
- Tav.2 - Infrastrutture tecniche
- Elab. - Analisi di settore
- Elab. - Analisi di soglia
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Tav. 1 - Assetto territoriale, in scala 1:25.000
- Tav. 2.1 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.2 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.3 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 3.1 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.2 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.3 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.4 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.5 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.6 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.7 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.8 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.9 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.10 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.11 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.12 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.13 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.14 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.15 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.16 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 4 - Categorie dintervento. Aree R1/1-R1/2-R1/3, in scala 1:1.000
- Tav. - Legenda tavv. n.2 e n.3
- Elab. - Norme di Attuazione
- Elab. - Allegato A alle Norme di Attuazione. Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti
- Elab - Relazione tecnica
- Tav. 1 - Carta geologica e morfologica, in scala 1:10.000
- Tav. 2 - Carta geoidrologica , in scala 1:10.000
- Tav. 3 - Carta dellidrografia superficiale e delle aree inondate nel novembre1994 , in scala 1:10.000
- Tav. 4 - Carta del dissesto in atto e potenziale, in scala 1:10.000
- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità alluso urbanistico, in scala 1:10.000
- Tav. 6 - Ubicazione delle prove penetrometriche dinamiche e loro rappresentazione, in scala 1:10.000
- deliberazione consiliare n. 46 in data 2.8.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab - Controdeduzioni alle osservazioni formulate dalla Regione Piemonte al Progetto definitivo del PRGC
- Elab. - Norme di Attuazione
- Elab. - Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica
- Tav. - Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica, in scala 1:10.000
- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità alluso urbanistico, in scala 1:10.000
- Elab. - Note illustrative alla Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità alluso urbanistico
- Elab - Elaborato geologico-tecnico relativo alle aree interessate da nuovi insediamenti
- Elab. - Allegato A alle Norme di Attuazione. Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti
- Tav. 1 - Assetto territoriale, in scala 1:25.000
- Tav. 2.1 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.2 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.3 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 3.1 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.2 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.3 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.4 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.5 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.6 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.7 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.8 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.9 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.10 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.11 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.12 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.13 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.14 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.15 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.16 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 4 - Categorie dintervento. Aree R1/1-R1/2-R1/3, in scala 1:1.000
- Tav. - Legenda tavv. n.2 e n.3.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio
Nellindice delle Norme di Attuazione alla fine del Titolo III aggiungere la seguente dizione:
Art. 25 - Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti.
Art. 9.2
Al paragrafo relativo alla ammissibilità dellattività terziaria, la dizione lattività di commercio al dettaglio, integrata con lattività produttiva, è ammessa per i beni prodotti dallazienda e, comunque per classi dimensionali t2", deve essere così variata e completata: Lattività di commercio al dettaglio è ammessa solo se integrata con lattività produttiva per i beni prodotti dallazienda e, comunque, per classi dimensionali t2.".
Art. 11.1.3
Si aggiunga il seguente punto d) al paragrafo Modalità di attuazione degli interventi:
d) - Qualora gli interventi di demolizione e ricostruzione prescritti per gli edifici sulla via Marconi prevedessero larretramento dei fili di fabbricazione, essi configurerebbero ambiti di ristrutturazione urbanistica, da sottoporre a Piano di Recupero al fine di salvaguardare un assetto coerente della cortina edilizia e delle tipologie in essa presenti.".
Artt. 11.2.1, 11.2.2,
Aggiungere la seguente dizione al paragrafo relativo alle superfici a servizi: Le superfici a servizi potranno essere monetizzate qualora venga dimostrata limpossibilità del loro reperimento..
Art. 11.7.3
Eliminare dal paragrafo Obiettivi di Piano la dizione in funzione prevalentemente residenziale.
Art. 11.7.5 (ex area IIP2/2, ora P1/5)
Si apportino le seguenti modifiche allarticolato:
- Si aggiunga al paragrafo Modalità di attuazione la seguente dizione: Sue o Concessione Convenzionata.
- Al paragrafo indici urbanistici ed edilizi si stralci il valore di If = 0,5 mq/mq e lo si sostituisca con il seguente If = 0,4 mq/mq.
- Si aggiunga il seguente paragrafo:
aree per servizi: localizzazione e modalità di reperimento
Oltre alle superfici a servizi richieste per legge potranno essere dismesse ulteriori Sus esterne allarea di intervento, individuate dalla A.C. nel contesto urbanistico di appartenenza; esse concorrono alla formazione della capacità edificatoria con applicazione dellindice It = 0,50 mq/mq ed esclusivamente per destinazioni produttive.
Lutilizzo di tale capacità edificatoria comporta la dismissione in uso pubblico delle aree per Sus di cui sopra e lelevamento dellIf=0,50 mq/mq.
Lindividuazione delle ulteriori aree a servizi di cui sopra dovrà avvenire mediante variante al PRG ai sensi dellart. 17 della LUR.
Lintervento edificatorio che prevede lutilizzo di aree a Sus esterne è sottoposto a concessione convenzionata di cui al 5º comma dellart. 49 della LUR."
Art. 11.7.6, Art. 11.9.1. Art. 11.10.1
Aggiungere il seguente paragrafo:
Pertinenze e manufatti
Le tettoie, i bassi fabbricati e le strutture di pertinenza degli impianti tecnologici rientrano nel calcolo della Sul e del Re.". Art. 11.10.1
Si inserisca al paragrafo aree per servizi: localizzazione e modalità di reperimento la seguente dizione: Per gli interventi di ampliamento attuati con strumento diretto in aree consolidate, qualora gli stessi determinino superfici a Sus non funzionali e di dimensioni trascurabili, è ammessa la totale monetizzazione.
Quale ultimo articolo delle NdiA si aggiunga il seguente:
Art. 25 - Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti.
Ai fini della tutela idrogeologica degli insediamenti esistenti e previsti, vengono di seguito riportate le prescrizioni operative.
Tali prescrizioni sono così articolate:
A - classi di idoneità urbanistica
tipologia di intervento urbanistico-edilizio ammesso per le classi di idoneità urbanistica individuate nella Tav. n. 5 carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dellidoneità alla utilizzazione urbanistica in scala 1:10.000, di cui al punto E delle norme di attuazione del P.R.G..
B - fasce di rispetto idrografico
C - caratteristiche dei manufatti, ai fini della salvaguardia delle linee di deflusso
A - Classi di idoneità urbanistica
Il territorio di Leinì è suddiviso nelle seguenti classi di idoneità urbanistica, in riferimento alle disposizioni di cui alla Circolare P.G.R. n. 7/LAP dell8.5.1996, pubblicata sul B.U.R. 15.5.96.
Classe I - Settori privi di limitazioni urbanistiche
caratteristiche:
porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche.
prescrizioni urbanistico-edilizie:
sono ammessi interventi pubblici e privati, secondo le categorie di cui allart. 7 delle presenti Norme, nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11.3.88 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, lesecuzione e il collaudo delle opere di terreni e fondazioni.
Si prescrive ladozione di particolari cautele nella realizzazione dei piani interrati, prevedendo adeguate soluzioni tecniche che evitino infiltrazioni sotterranee di acqua.
Per le opere da realizzare lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.
Classe II - Settori con moderate limitazioni urbanistiche
caratteristiche:
porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso ladozione ed il rispetto di modesti accorgimenti.
I settori sono cosi classificati:
Classe II a
caratteristiche:
settori di territorio caratterizzati dalla presenza della falda freatica superficiale.
prescrizioni urbanistico-edilizie:
sono ammessi tutti gli interventi pubblici e privati, secondo le categorie precisate allart. 7 delle Norme di attuazione del P.R.G.
Non è opportuna la realizzazione di piani interrati. Gli eventuali piani interrati degli edifici da realizzarsi ex-novo dovranno essere realizzati con accorgimenti tecnici che evitino infiltrazioni sotterranee di acqua.
Si richiamano le norme di cui al D.M. 11.3.88.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.
Classe II b
Caratteristiche:
settori di territorio condizionati da allegamenti legati a piene straordinarie, per cause dovute ad insufficienza od occlusione delle sezioni dei canali di deflusso del reticolato idraulico naturale ed artificiale.
Prescrizioni urbanistico-edilizie
Sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui allart 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G.
E fatto divieto della realizzazione di piani interrati, fatta eccezione per i piani seminterrati privi di aperture di accesso verso lesterno.
Il primo piano fuori terra dovrà essere realizzato ad unaltezza di sicurezza rispetto al piano di campagna circostante e, comunque, ad unaltezza non inferiore a mt. 0,50 dal piano della strada di accesso principale.
Per interventi di demolizione con ricostruzione, ampliamento e ristrutturazione di edifici esistenti, è ammesso adeguare la quota del primo piano fuori terra a quella preesistente e, comunque, ad una quota di progetto superiore alla quota della strada di accesso principale.
Nelle porzioni edificate devono essere eseguiti gli interventi per ladeguamento degli attraversamenti della rete idrica superficiale e di manutenzione e pulizia della stessa.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.
Classe III - Settori che presentano elementi penalizzanti ai fini urbanistici
Caratteristiche:
porzioni del territorio, nelle quali gli elementi di rischio e di pericolosità geomorfologica sono tali da impedirne lutilizzo qualora inedificate, richiedendo viceversa, interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio esistente.
I settori sono così classificati:
Classe III a
Prescrizioni urbanistico-edilizie:
a) aree edificate, compresi insediamenti impropri
recupero del patrimonio edilizio esistente utilizzato tramite interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, senza aumento del carico abitativo, costruzione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.
Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi dacqua, dovranno essere protette da opportune opere di difesa spondale.
Dovranno comunque essere previste tutte le opere necessarie alla difesa idrogeologica e alla corretta eliminazione delle acque superficiali.
Nuove costruzioni destinate allattività agricola, saranno ammesse solo a seguito dellattuazione degli interventi di riassetto idrogeologico a carattere territoriale e dellavvenuta eliminazione e/o mitigazione della pericolosità, purché non comportino aumento del carico antropico e siano strettamente connesse alla conduzione aziendale, e non diversamente localizzabili. Dovranno altresì essere rispettate le distanze minime dai corsi dacqua previste dalla normativa vigente in materia.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.
b) aree inedificate
Coltivazioni agro-silvo-pastorali
La realizzazione di opere pubbliche non altrimenti localizzabili è sottoposta allosservanza dellart. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i..
Classe III b
Settori di territorio di cui gli elementi di pericolosità sono tali da imporre un adeguato riassetto del sistema di deflusso delle acque, tramite studio di dettagli che individui puntualmente gli elementi di criticità e le relative soluzioni per leliminazione del rischio, nonché la ricaduta urbanistica degli interventi.
Prescrizioni urbanistico-edilizie
a) aree edificate, compresi insediamenti impropri
Sino ad avvenuta attuazione delle opere di riassetto strutturale sono ammessi unicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento, ampliamento per adeguamento igienico-funzionale, ristrutturazione edilizia del patrimonio edilizio esistente, nonché la costruzione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.
Tali interventi non dovranno comportare la formazione di nuove unità abitative, fatto salvo il recupero, tramite cambio di destinazione duso, di eventuali volumi già accorpati alla superficie coperta di unità abitative esistenti.
A seguito di attuazione degli interventi di riassetto strutturale del sistema di deflusso delle acque, e secondo la scalarità territoriale di ricaduta urbanistica riportata nellelaborato Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica, sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui allart. 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G..
Per interventi di demolizione con ricostruzione, ampliamento e ristrutturazione di edifici esistenti, è ammesso adeguare la quota del primo piano fuori terra a quella preesistente e, comunque, ad una quota di progetto superiore alla quota della strada di accesso principale.
Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi dacqua, dovranno essere protette da opportune opere di difesa spondale.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo al punto B.
b) aree inedificate
Sino ad avvenuta attuazione delle opere di riassetto strutturale, nelle opere agricole è ammessa la costruzione di strutture ed attrezzature agricole, con divieto di residenza rurali.
A seguito dellattuazione degli interventi di riassetto strutturale del sistema di deflusso delle acque, e secondo la scalarità territoriale di ricaduta urbanistica riportata nellelaborato Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica, sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui allart. 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G..
E fatto divieto della realizzazione di piani interrati.
Il piano dimposta dei fabbricati dovrà essere realizzato ad unaltezza di sicurezza rispetto al piano di campagna circostante e, comunque, ad unaltezza non inferiore a mt. 0,50 dal piano della strada di accesso principale.
Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi dacqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.
B - Fasce di rispetto idrografico
Lungo i corsi dacqua esistenti in Leinì si applicano, ai fini edificatori, le seguenti distanze di salvaguardia:
B.1
Rio Pogliano mt. 25,00
Gora del Mulino mt. 20,00
Rio Borrone, Rio Barbacana, Rio Vafornace mt. 10,00
Rio Palera, Rio Fontanone, restanti rii
corsi dacqua secondari e laghi artificiali mt. 5,00
Le fasce di rispetto non si applicano lungo i tratti intubati. Dovrà comunque essere garantita la percorribilità ai fini manutentivi.
Prescrizioni urbanistico-edilizie allinterno di tali fasce:
a) aree edificate, compresi insediamenti impropri
interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, senza aumento del carico abitativo, edificazione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.
Le nuove edificazioni di cui sopra e opere pubbliche, potranno essere ammesse purché venga accertata, tramite approfondita documentazione tecnica, ladeguatezza delle opere di protezione esistenti, o la previsione di nuovi interventi ai fini della messa in sicurezza dellarea.
b) aree inedificate:
Vietata ogni nuova edificazione, anche a seguito di interventi di riassetto strutturale dei corsi dacqua.
Sono ammesse destinazioni a: percorsi pedonali e ciclabili, piantumazioni e sistemazioni a verde, conservazione dello stato di natura o delle coltivazioni agricole e, ove occorra, parcheggi pubblici.
La realizzazione di opere pubbliche non altrimenti localizzabili è sottoposta allosservanza dellart. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i
B.2
Rio delle Vaude e Torrente Banna-Bendola:
fasce di rispetto corrispondenti ai settori, ad essi limitrofi, rappresentati nella Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità alluso urbanistico e ricadenti in Classe III a.
prescrizioni urbanistico-edilizie allinterno di tali fasce:
si richiamano le norme specifiche di cui alle aree appartenenti alla Classe III a.
C - Caratteristiche dei manufatti
- La copertura dei corsi dacqua, principali o del reticolato minore, come elencati al procedente punto B. mediante tubi o scatolari anche di ampia sezione non è ammessa in nessun caso.
- Le opere di attraversamento stradale dei corsi dacqua dovranno essere realizzate mediante ponti, in maniera tale che la larghezza della sezione di deflusso non vada in alcun modo a ridurre la larghezza dellalveo a rive piene misurata a monte dellopera; questo indipendentemente dalle risultanze della verifica delle portate.
- Non sono ammesse occlusioni, anche parziali, dei corsi dacqua incluse le zone di testata, tramite riporti vari.
- Nel caso di corsi dacqua arginati e di opere idrauliche devessere garantita percorribilità, possibilmente veicolare delle sponde ai fini ispettivi e manutentivi.
- A tutela dei corsi dacqua intubati già esistenti i nuovi interventi che verranno realizzati non dovranno in alcun modo ridurre la possibilità di manutenzione ed ispezione degli intubamenti, favorendone viceversa, qualora possibile, laccesso, la manutenzione e leventuale recupero. - Laddove sia comunque previsto lintervento di nuova edificazione, esso dovrà rispettare quanto richiesto dagli elaborati geologici e dalla cartografia di sintesi.
- Nelle aree comprese in Classe IIIb l. s. lattuazione delle previsioni urbanistiche riguardanti nuove opere o nuove costruzioni, potrà essere avviata solo quando lAmministrazione Comunale o altri enti competenti avranno completato liter degli interventi necessari alla messa in sicurezza di dette aree.
Completate le opere e fatte salve le procedure di approvazione da parte delle autorità competenti, spetterà responsabilmente allAmministrazione Comunale verificare che le stesse abbiano raggiunto lobbiettivo di minimizzazione del rischio ai fini della fruibilità urbanistica delle aree interessate.".
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 14 - 29388
Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di Lauriano (TO). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Cavagnolo, Lauriano, Monteu da Po e Verrua Savoia, interessante unicamente il Comune di Lauriano, in provincia di Torino e dallo stesso adottata con deliberazione consiliare n. 46 in data 22.9.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati progettuali, delle modificazioni specificatamente riportate nellallegato documento in data 31.1.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente in argomento, interessante il Comune di Lauriano e dallo stesso predisposta ed adottata, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 46 in data 22.9.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. -Controdeduzioni alle osservazioni alla variante strutturale al P.R.G.I. vigente
- Elab. -Relazione illustrativa
- Elab. -Norme tecniche di attuazione delle Aree APRC
- Tav. -Estratto Tav. 14 P.R.G.I. vigente, in scala 1:5000
- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, Area CONRADO, in scala 1:2000
- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, Area LUXOTTICA, in scala 1:2000
- Tav. -Estratto Tav. 14 P.R.G.I. vigente, modificata, in scala 1:5000
- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, modificata, Area CONRADO, in scala 1:2000
- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, modificata, Area LUXOTTICA, in scala 1:2000
- Elab. -Relazione geologico-tecnica.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio
Norme di Attuazione
Art. 16 - Norme particolari per le zone Industriali.
Aree produttive di riordino/completamento (APRC).
- Al 6º comma sostituire le parole superficie territoriale con, le parole superficie fondiaria, in conformità a quanto prescritto dallart. 21, comma 1, punto 2 della L.R. 56/1977.
- Al 7º comma il punto Aree a servizi (parcheggi, verde e attrezzature varie): 10% della superficie territoriale si deve intendere sostituito con il punto Aree a servizi (parcheggi, verde e attrezzature varie): 10% della superficie fondiaria.
- Al 7º comma, parametro Altezza massima consentita dopo mt. 7.50, stralciare le parole e comunque non superiore allaltezza degli edifici esistenti. Inoltre, sostituire le parole privilegiando soluzioni che non interferiscano troppo con lo skyline del contesto; con le parole privilegiando soluzioni che interferiscano in modo limitato con lo skyline del contesto;.
- Al 11º comma aggiungere le parole Per le nuove edificazioni anche se in ampliamento dei fabbricati esistenti, si prescrive una sopraelevazione del piano terreno non inferiore ad 1 metro. Eventuali recinzioni delle parti più depresse del sito non dovranno costituire significativo ostacolo al deflusso delle acque di eventuali piene catastrofiche..
- Aggiungere quali nuovi comma le seguenti prescrizioni:
Di norma non potranno essere realizzati nuovi accessi veicolari diretti sulla strada statale ma dovranno essere utilizzati quelli esistenti attrezzandoli con derivazioni organicamente inserite nella rete di viabilità esistente ed opportunamente distanziate in rapporto alle esigenze di visibilità dellarteria principale e della scorrevolezza del traffico di transito. Tutti gli interventi coinvolgenti le strade e/o le relative fasce di rispetto devono sottostare alle prescrizioni del Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento attuativo (D.L. n. 285 del 30.4.1992 e D.P.R. n. 495 del 16.12 1992).
Apposite aree da destinare a parcheggio privato, in conformità ai disposti della Legge n. 122/1989 e s.m.i., dovranno essere realizzate per le parti in ampliamento degli edifici esistenti.
Tutti gli interventi dovranno essere redatti ai sensi del D.M. 11.3.1988 recante Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, lesecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione di cui al punto C -Opere di fondazione - e delle relative Norme tecniche per terreni e fondazioni - Istituzioni applicative di cui alla Circ. LL.PP. 24.9.1988 n. 30483.
Dovranno essere mantenute inedificate le fasce di 25 mt. dal piede esterno degli argini dei Rii del Piano e Abramo, in applicazione delle disposizioni relative alle fasce di rispetto dei corsi dacqua di cui al punto c) dellart. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i."
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 15 - 29389
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Invorio (NO). Variante 1996 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Art. 1
Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante 1996 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Invorio, in provincia di Novara, adottata con deliberazione consiliare n. 36 in data 17.3.1997, con le modifiche e le integrazioni apportate in sede di deliberazioni consiliari n. 19 in data 21.3.1998 e n. 24 in data 8.6.1999, subordinatamente all introduzione ex officio, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nellallegato documento in data 24.12.1999, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive mofificazioni.
Art. 2
La documentazione relativa alla Variante 1996 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Invorio, debitamente vistata, si compone di:
* deliberazione consiliare n. 36 in data 17.3.1997, rettificata con deliberazione consiliare n.19 in data 21.3.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:
* Elab. - Relazione
* Elab. - Osservazioni - Controdeduzioni
* Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
* Elab. - Norme Tecniche di attuazione - Osservazioni - Controdeduzioni
* Elab. - Norme tecniche di attuazione
* Elab. - N.T.A. - Schede normative
* Tav. P1-Zonizzazione intero territorio comunale in scala 1:5.000 - Osservazioni - Controdeduzioni
* Tav. P1- Zonizzazione intero territorio comunale in scala 1:5.000
* Tav. P2- Zonizzazione Invorio Superiore - Osservazioni - Controdeduzioni scala 1:2.000
* Tav. P2- Zonizzazione Invorio Superiore in scala 1:2.000
* Tav. P3- Zonizzazione Invorio Centrale - Osservazioni - Controdeduzioni in scala 1:2.000
* Tav. P3- Zonizzazione Invorio Centrale in scala 1:2.000
* Tav. P4- Zonizzazione territorio urbanizzato sud - Osservazioni - Controdeduzioni in scala 1:2.000
* Tav. P4- Zonizzazione territorio urbanizzato sud in scala 1:2.000
* Tav. P5- Interventi sugli edifici - Oservazioni - Controdeduzioni in scala 1:1.000
* Tav. P5- Interventi sugli edifici in scala 1:1.000
* Tav. P6- Tavola delle cascine in scala 1:500
* Elab. - Relazione Geologico-Tecnica
* Elab. - Al1.1 -Documentazione grafica e fotografica delle unità geologiche
* Elab. - All.2 - Schede monografiche degli interventi in variante
* Tav. 1 - Carta Geolitologica in scala 1:10.000
* Tav. 2 - Carta Geomorfologica in scala 1:10.000
* Tav. 3 - Carta Idrogeologica in scala 1:10.000
* Tav. 4 - Carta della Acclività in scala 1:10.000
* Tav. 5 - Carta litotecnica in scala 1:10.000
* Tav. 6 - Carta di sintesi della pericolosità Geomorfologica in scala 1:10.000
* Tav. 7/A - Carta della zonizzazione Geologico Tecnica Invorio Superiore in scala 1:2.000
* Tav. 7/B - Carta della zonizzazione Geologico Tecnica- Invorio Inferiore-Orio in scala 1:2.000
* Tav. 7/C - Carta della zonizzazione Geologico Tecnica- Barquedo-Mescia-Talonno in scala 1:2.000
* Tav. 8/A - Carta ubicazione interventi e riprese fotografiche - Invorio Superiore - in scala 1:2.000
* Tav. 8/B - Carta ubicazione interventi e riprese fotografiche - Invorio Inferiore - in scala 1:2.000
* Tav. 8/C - Carta ubicazione interventi e riprese fotografiche - Barquedo - Mescia - Talonno - in scala 1:2.000
* deliberazione consiliare n. 24 in data 8.6.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
* Elab. - Osservazioni - Controdeduzioni
* Elab. - Relazione
* Elab. - All. 1 - 2- 3 alla Scheda C
* Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
* Elab. - Norme tecniche di attuazione
* Elab. - N.T.A. - Schede normative
* Tav. P1 - Zonizzazione intero Territorio Comunale in scala 1:5.000
* Tav. P2 - Zonizzazione Invorio Superiore in scala 1:2.000
* Tav. P3 - Zonizzazione Invorio Centrale in scala 1:2.000
* Tav. P4 - Zonizzazione Territorio Urbanizzato Sud in scala 1:2.000
* Tav. P5 - Inteventi sugli edifici in scala 1:1.000
* Tav. P6 - Tavola delle Cascine in scala 1:500
(omissis)
Allegato
Modifiche introdotte ex officio allarticolato normativo
Art. 2.1.5 p.to 11
- aggiungere al primo trattino dopo le parole Demolizione parziale la specificazione: quando necessario per evidenti motivi statici.;
- eliminare nel secondo trattino la prescrizione che recita: Sono ammessi limitati .... omissis .... dettate dalle stesse..
Art. 2.1.6
- stralciare al p.to 2 le parole di pubblica utilità o;
- aggiungere al p.to 3 la frase così come specificato al precedente p.to 1..
Art. 3.3.7, p.to 3, lett. b)
- sostituire la codifica alfanumerica AP2" con AP1".
Art. 3.4.2 p.to 10
- aggiungere la prescrizione che recita:
Tale possibilità operativa è da intendersi applicabile unicamente nei casi di semplice recupero delle strutture preesistenti da utilizzarsi per gli usi compatibili con le destinazioni adiacenti. Viceversa in presenza di interventi che contemplino demolizione con ricostruzione lo strumento urbanistico esecutivo dovrà essere accompagnato da una specifica Variante di P.R.G. in grado di definire i debiti parametri edificatori..
Art. 4.3.1 p.to 3
- introdurre in calce allultimo capoverso la seguente precisazione: , così come modificato dal D.leg. 11.5.99, n. 152".
Art. 4.3.2 1º comma
- aggiungere la prescrizione: Si intendono di seguito richiamati i disposti dellart. 96, lett. f) del T.U. approvato con R.D. 25 luglio 1904, n. 523..
Art. 4.3.3 p.to 2
- stralciare le parole la costruzione di fabbricati accessori riportate dopo e ristrutturazione;.
Art 4.3.8 2º comma
- aggiungere la prescrizione che recita: Il rilascio delle concessioni e/o autorizzazioni deve essere preceduto da un approfondito studio geo-tecnico, che interessi anche lambito circostante, atto a garantire lidoneità del sito rispetto alluso previsto..
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 16 - 29390
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montaldo Roero (CN). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale vigente
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Montaldo Roero (CN), adottata e successivamente modificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 30 in data 14.11.1997 e n. 11 in data 27.4.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, nellelaborato normativo della Variante, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nellallegato documento in data 1.2.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Montaldo Roero, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 30 in data 14.11.1997, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione tecnica
- Elab. - Norme di Attuazione
- Tav.1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:25000
- Tav.2 - Uso del suolo, insediamenti, infrastrutture primarie e secondarie, in scala 1:5000
- Tav.3 - Servizi e attrezzature esistenti, Capoluogo, in scala 1:2000
- Tav.4 - Servizi e attrezzature esistenti, Fraz.ne S.Rocco, in scala 1:2000
- Tav.5 - Servizi e attrezzature esistenti, Fraz.ne S.Giacomo, in scala 1:2000
- Tav.6 - Servizi e attrezzature esistenti, Valle S.Luigi, in scala 1:2000
- Tav.7 - Servizi e attrezzature esistenti, Vincoli, Nucleo storico, in scala 1:1000
- Tav.12 A - Individuazione delle osservazioni e proposte, in scala 1:2000
- Tav.13 B - Individuazione delle osservazioni e proposte, in scala 1:2000
- Tav.8 - Schema sintetico di Piano, in scala 1:25000
- Tav.9- Assetto generale, in scala 1:5000
- Tav.10 - Capoluogo, in scala 1:2000
- Tav.11 - Fraz.ne S.Rocco, in scala 1:2000
- Tav.12 - Fraz.ne S.Giacomo, in scala 1:2000
- Tav.13 - Valle S.Luigi, in scala 1:2000
- Tav.14 - Nucleo storico, in scala 1:1000
- Fasc. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. - Relazione geologico-tecnica
- Tav.1 - Carta geologico-strutturale, in scala 1:10000
- Tav.2 - Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000
- Tav.3 - Carta geoidrologica, in scala 1:10000
- Tav.4 - Carta dellacclività, in scala 1:10000
- Tav.5 - Carta di sintesi, in scala 1:10000
- deliberazione consiliare n. 11 in data 27.4.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:
- Elab. - Relazione tecnica
- Elab. - Norme di Attuazione
- Tav.8 - Schema sintetico di Piano, in scala 1:25000
- Tav.9 - Assetto Generale, in scala 1:5000
- Tav.10 - Capoluogo, in scala 1:2000
- Tav.11 - Fraz.ne S.Rocco, in scala 1:2000
- Tav.12 - Fraz.ne S.Giacomo, in scala 1:2000
- Tav.13 - Valle S.Luigi, in scala 1:2000
- Tav.14 - Nucleo storico, in scala 1:1000
- Fasc. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Elab. - Relazione geologico-tecnica
- Tav.2.1 - Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000
- Tav.3.1 - Carta litotecnica e geoidrologica, in scala 1:10000
- Tav.5.1 - Carta di sintesi della idoneità alla utilizzazione urbanistica, in scala 1:10000.
(omissis)
Allegato
Elenco delle modifiche introdotte ex officio
Modifiche normative; Norme di attuazione:
Art. 23 Area R1 di interesse Ambientale e di recupero del concentrico (nucleo storico)
- 23/2 - Interventi ammessi
- 2º comma, punto b): dopo le parole .... la ristrutturazione edilizia .... omissis .... di tipo A .... la frase e di tipo B esclusivamente, ove occorra, .... omissis .... al punto 23/3.1" si intende stralciata.
- 5º comma lettera A): il termine ampliamento si intende sostituito con interventi di ampliamento. Inoltre il testo e non prospicienti spazi pubblici si intende sostituito con il seguente: e non dovranno essere prospicienti a spazi pubblici. Gli interventi in questione non potranno essere ammessi in presenza o qualora siano possibili interventi di cui alla successiva lettera C).
- 5º comma, punto B: il termine adeguamenti si intende sostituito con interventi di adeguamento. Inoltre al termine si intende aggiunta la frase: Qualora sia previsto un incremento delle altezze originarie lintervento dovrà essere subordinato alla formazione di un Piano di Recupero esteso quantomeno a tutte le unità immobiliari che costituiscono un unico corpo di fabbrica ed alle relative aree di pertinenza.
- 5º comma lettera C): il testo si intende sostituito con il seguente interventi di trasformazione in residenza di rustici, fienili e portici con mantenimento delle caratteristiche tipologiche originarie.
- 23/3 - Parametri edilizi
- punto 1 - altezze degli edifici: il testo solo nel caso di allineamenti .... omissis .... edifici esistenti adiacenti si intende eliminato. Inoltre dopo .... punto B comma precedente) si intende inserita la seguente frase : e qualora sia dimostrata limpossibilità di realizzare soluzioni che non comportino innalzamento delle coperture.
Art. 30 - Area P3 Industriale - Artigianale di nuovo Impianto
5º comma:
- dopo le parole .... la quantità di aree a servizi individuata come S5" la parola può" si intende sostituita con la parola deve;
- la parola finale monetizzata si intende sostituita con le altre parole reperita allinterno del P.E.C. dellarea P3 oppure monetizzata, in tutto o in parte, affinché il Comune possa reperire pari quantità nellattigua area a servizi S3".
Art. 32/3 Parametri Edilizi
- .Punto 5: Il parametro massimo di ampliamento pari a 500 mq. si intende sostituito con 200 mq..
Art. 34 Norme particolari per lintervento nellarea H, nei Nuclei Frazionali Rurali
ultimo comma:
- dopo le parole .... ristrutturazione edilizia ed ampliamenti si intendono inserite le parole una tantum.
- al termine dellultimo comma si intendono aggiunte di seguito le ulteriori parole lampliamento ammesso non dovrà comunque essere superiore a 200 mq..
Tabelle riassuntive di Zona
- Area P2B, Industriale - Artigianale di Completamento e Riordino: nelle Note, al secondo trattino, la frase Ammesse max 2 unità abitative. .... a 200 mq. di superficie utile si intende sostituita con la seguente: E ammessa una sola unità abitativa di superficie utile non superiore a 120 mq.
- Area H - Agricola alla Nota (1): la quantità massima di ampliamento di 500 mq. per le attività artigianali si intende sostituita con 200 mq.
- Nuclei Frazionali Rurali a prevalente recupero e completamento residenziale: il testo della Nota (2) si intende sostituito con il seguente: Del lotto destinato allinsediamento, max 200 mq. per attività artigianali e produttive connesse e per artigianato di servizio..
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 39 - 29412
Regolamento (CEE) 2078/92 - Procedure attuative per lanno 2000
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
1. di avvalersi della facoltà di proroga di un anno degli impegni agroambientali assunti nella campagna 1995 ai sensi del reg. (CEE) n. 2078/92, come consentito dal reg. (CE) n. 2603/99;
2. di adottare le PROCEDURE ATTUATIVE per lanno 2000 del Programma Regionale Agroambientale a prosecuzione e conclusione dei premi in corso ex regolamento CEE n. 2078/92 ed allegate alla presente Deliberazione per farne parte integrante;
3. di disporre la presentazione delle domande e dei relativi supporti informatici agli Uffici istruttori di seguito elencati:
per le zone di pianura e collina presso i competenti Servizi/Settori provinciali agricoltura;
per le zone di montagna:
- territori montani della provincia di Cuneo: alle Comunità Montane competenti per territorio. Fa eccezione la Comunità Montana Langa delle Valli Bormida ed Uzzone in quanto le domande riguardanti il suo territorio dovranno essere presentate alla prov. di Cuneo;
- territori montani delle province di Alessandria, Asti: alle Comunità Montane competenti per territorio;
- territori montani delle altre Province: Servizi/Settori provinciali agricoltura competenti per territorio.
(omissis)
Allegato
REGOLAMENTO (CEE) 2078/92:
PROCEDURE ATTUATIVE PER LANNO 2000
1. PRESENTAZIONE
Si dispone lapertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto ai sensi del Programma agroambientale regionale.
Non sono ammesse domande di nuova adesione, in quanto il periodo di attività del Programma regionale approvato dalla Commissione Europea con Decisione n.2950 del 13/12/94 è già scaduto. Sono ammesse solo le domande originatesi da cambi di titolarità previsti ai punti A e B.
A. Domande in corso di impegno
Sono aperti i termini per la presentazione delle domande degli agricoltori al 2°, 3°, 4° e 5° anno di impegno riguardanti tutte le misure previste dal Programma Agroambientale Regionale, ad eccezione dellintervento D1b (Alpeggio), che sarà oggetto di specifica regolamentazione successiva.
Le domande di aggiornamento che comportano aumenti di spesa potranno trovare finanziamento compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. I richiedenti dichiareranno di mantenere gli impegni a proprio rischio, non avendo niente da rivendicare nei confronti della Regione, dello Stato e della Comunità Europea qualora, per carenza dei fondi, non fosse possibile finanziare gli aumenti.
Restano valide le norme vigenti contenute nel Programma agroambientale regionale e le indicazioni sui contratti di affitto fornite con circolare n. 7185/12 del 7/7/99. Riguardo al trasferimento dellazienda poichè le disponibilità finanziarie non permettono di garantire premi ai subentranti che intendano sottoporre ad impegno anche tutti i terreni aziendali, si concede la possibilità di succedere nellimpegno soltanto per i terreni trasferiti (comma 3 par.10 pag. 4 del Programma).
B. Domande il cui impegno quinquennale è terminato nel 99
1) Prosecuzione degli impegni scaduti nel 99
I beneficiari che, avendo aderito al Programma agroambientale nella campagna 1995, sono giunti al termine del loro impegno quinquennale hanno lopportunità di rinnovarlo per lanno 2000 (modalità 5 + 1") in base allart. 3 del reg. (CE) n. 2603/99 (recante norme transitorie per il sistema di sostegno allo sviluppo rurale istituito dal reg. (CE) n. 1257/99 del Consiglio).
La possibilità di proroga non è estesa alle misure E (Cura dei terreni agricoli e forestali abbandonati) e C ( Riduzione della densità del patrimonio bovino od ovino per unità di superficie foraggera) in quanto non è prevista la prosecuzione di tali interventi nel periodo di programmazione 2000-2006.
La prosecuzione per un anno aggiuntivo sottopone i produttori a tutte le condizioni già previste in passato portando, pertanto, la durata degli impegni a 6 anni con il rispetto delle norme e dei vincoli esistenti (anche per ciò che riguarda leventuale restituzione di somme precedentemente percepite, a seguito di decadenza parziale o totale della domanda). Fanno eccezione al rispetto dei vincoli, i casi riportati ai punti 2), 3), 4) e 5).
2) Variazioni di superficie
Nei casi in cui i contratti di affitto di terreni vincolati allapplicazione di misure agroambientali, stabiliti in virtù della durata originaria dellimpegno (5 anni), non possano essere rinnovati per la campagna in corso, può essere fatta valere la causa di forza maggiore, a condizione che sia indipendente dalla volontà del beneficiario degli aiuti.
Le domande di beneficiari al 6° anno che comportano aumenti di spesa potranno trovare finanziamento compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. I richiedenti dichiareranno di mantenere gli impegni a proprio rischio, non avendo niente da rivendicare nei confronti della Regione, dello Stato e della Comunità Europea qualora, per carenza dei fondi, non fosse possibile finanziare gli aumenti.
Fatti salvi i cambi di titolarità che non implicano aumenti di superficie non potranno presentare domanda i nuovi beneficiari che, acquisendo particelle sotto impegno, debbano richiedere il premio anche sulle altre superfici della propria azienda, così come previsto dalle misure A1 e A3.
In merito alle variazioni di superficie della misura D1b (Alpeggio) valgono le disposizioni emanate con le precedenti circolari.
3) Variazioni del n° di Unità di Bestiame Adulto (U.B.A.)
Nel caso della misura D2 (Razze in pericolo di estinzione) leventuale riduzione del numero di U.B.A. allevate rispetto al n° sottoscritto al momento delladesione allimpegno quinquennale (1995) non comporta la decadenza della domanda.
4) Rispetto delle norme tecniche
Per quanto riguarda il rispetto delle rotazioni colturali nellambito dellintervento A1 valgono le norme contenute nei disciplinari di produzione, con particolare riferimento al divieto che la coltura si ripeta sulla stessa superficie per più di due anni consecutivi.
Nellarco dei 6 anni di impegno è ammissibile che una coltura ritorni sullo stesso terreno per 4 volte.
5) Imputazione di decadenza in caso di infrazione
a) Anomalie delle superfici esistenti rispetto a quelle dichiarate in domanda
Se nel corso di controlli in loco o in seguito ad incroci con i dati catastali si riscontrino difformità di superficie imputabili anche agli anni precedenti di impegno, saranno comminate decadenze parziali (se lentità dello scostamento è inferiore o uguale al 20%) a carico anche delle somme percepite nel quinquennio precedente.
Nel caso in cui lentità dello scostamento tra dichiarato ed esistente sia superiore al 20% verrà applicata, come da norma, la decadenza totale della domanda con restituzione di tutte le annualità percepite con relativi interessi.
b) Infrazione compiuta rispetto alle norme tecniche
Leventuale decadenza parziale o totale della domanda conseguente al mancato rispetto delle norme tecniche riscontrate nel corso di un controllo in loco e riferite esclusivamente alla campagna 1999/2000 non darà luogo a restituzione di somme percepite nelle campagne precedenti, considerato che liniziale periodo di impegno quinquennale è stato completato.
Tuttavia i beneficiari sanzionati potranno essere penalizzati nellambito di eventuali graduatorie relative alle misure agroambientali che si rendessero necessarie nellambito del Piano di sviluppo rurale per insufficienti disponibilità finanziarie.
Al contrario, nel caso di assenza di uno dei documenti aziendali di registrazione (trattamenti e concimazioni, visite del tecnico e scheda magazzino) riferita ad anni precedenti, la decadenza della domanda darà luogo alla restituzione di tutte le somme percepite.
2. SCADENZA DEI TERMINI
I presenti termini di scadenza valgono sia per le domande di cui al paragrafo A che al par. B del cap. 1.
Le domande annuali, di conferma o di aggiornamento, e i relativi dischetti dovranno essere consegnati entro il 28/2/2000 alle Province o alle Comunità Montane competenti per territorio che abbiano segnalato di voler adempiere le funzioni loro conferite dalla Legge Regionale n.17 del 6 luglio 1999.
Le domande annuali in corso di impegno per la misura E vanno presentate ai Settori competenti della Direzione Economia Montana e Foreste.
Il termine di scadenza è indifferibile, in quanto è stato già comunicato allAIMA in risposta ad una richiesta di informazione dei tempi previsti per le procedure, al fine di rispettare le scadenze dei prossimi mesi che devono permettere di giungere allemissione dei mandati di pagamento entro il 15 ottobre 2000.
3. MODULISTICA
In primo luogo si raccomanda di non utilizzare modelli di annualità precedenti, poiché, come già avvenuto nel 1999, saranno considerati difformi dallAIMA e, quindi, respinti.
CONFERME
I beneficiari che non hanno alcuna variazione da dichiarare rispetto alla domanda 1999 (ricadenti sia nel caso del par. A che del par. B del cap. 1) devono presentare una domanda di conferma dellimpegno, utilizzando lapposito modello dellAIMA costituito da una sola pagina.
VARIAZIONI
I produttori in corso di impegno (caso A) che hanno variazioni da segnalare rispetto alla domanda 1999 sono tenuti a presentare una domanda di aggiornamento, compilando lapposito modello dellAIMA (parte generale + allegati P1) e gli allegati regionali richiesti per ciascun intervento.
In caso di variazione, i produttori che ricadono nel caso del par. B del cap. 1 dovranno compilare il modello base (barrando la finalità RINNOVO indicata) e gli allegati P1. Tuttavia, nelleventualità che a questepoca le fasi di stampa siano state già effettuate barrando la finalità AGGIORNAMENTO, il CSI-Piemonte al momento della ricezione delle basi dagli Enti istruttori potrà effettuare una conversione massiva facendo riferimento allanno di presentazione della domanda iniziale che dovrà, pertanto, essere indicato necessariamente in maniera esatta.
RICHIESTE PER PIÙ MISURE
I richiedenti interessati a più interventi gestiti da Uffici istruttori diversi (ad es. A1 ed E) dovranno presentare una domanda per ciascun intervento. In tal caso gli Uffici non interessati direttamente da un tipo di intervento dovranno essere informati attraverso comunicazione scritta che unistanza dello stesso beneficiario è stata presentata ad altro Ente.
SOTTOSCRIZIONE DOMANDE
Viene confermata la possibilità che Enti pubblici e soggetti privati forniscano assistenza agli agricoltori nelle compilazione delle domande.
Si confermano le modalità di sottoscrizione delle domande già indicate nella scorsa campagna ed in particolare:
* la firma non è soggetta ad autenticazione laddove sia apposta in presenza del funzionario addetto oppure quando congiuntamente allistanza venga presentata la copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità, il cui n° dovrà essere registrato nellapposito spazio del modello di domanda;
* le Organizzazioni Professionali Agricole potranno procedere allattestazione di personale conoscenza dei firmatari.
4. ASPETTI INFORMATICI
Per la compilazione delle domande e per la consegna dei dati su dischetto è richiesto lutilizzo del programma informatico regionale (PAR).
Laggiornamento del software per la campagna 2000 (o la sua versione completa e aggiornata, per chi deve installarlo ex novo) è disponibile presso le Province (ex Settori Territoriali dellagricoltura) per essere copiato dai soggetti interessati su un proprio dischetto.
I tecnici che forniscono assistenza tecnica e che preparano i floppy disk da consegnare agli Uffici istruttori potranno scaricare le domande di competenza del territorio montano utilizzando la funzione trasmissione con selezione per comune o per ragione sociale.
Al momento della consegna delle domande i Soggetti che assistono gli agricoltori dovranno aver già verificato la correttezza e completezza dei dati, attivando lapposita funzione di segnalazione delle anomalie presente nel programma informatico regionale. Insieme alle domande i soggetti presentatori dovranno pertanto consegnare una lista errori priva di segnalazioni o con le segnalazioni residue già esaminate e valutate ammissibili.
Come negli anni scorsi, lutilizzo da parte dei Soggetti presentatori di un diverso programma informatico è ammesso a condizione che i dati vengano convertiti nel formato regionale secondo le modalità concordate con il CSI-Piemonte.
5. PROCEDURE
Le procedure da seguire per la campagna in corso e le relative scadenze (es. comunicazioni inerenti le informazioni aggiuntive sul servizio di assistenza tecnica per lintervento A1, le rettifiche dei codici colturali, lesecuzione dei controlli) saranno definite in una successiva circolare, in coerenza con lo schema procedurale predisposto dal Ministero delle Politiche agricole e Forestali.
Fin dora si raccomanda agli Uffici Istruttori di prestare particolare attenzione alla fase di protocollazione dei modelli pervenuti, in quanto ad ogni domanda deve essere attribuito un numero di protocollo identificativo.
Leventuale documentazione richiesta a supporto della domanda e presentata in fase successiva ed ogni variazione della domanda dovranno essere protocollate ed allegate al fascicolo aziendale. Anche i supporti magnetici di compilazione devono essere protocollati ed archiviati presso gli Uffici istruttori in modo da poter essere reperibili in ogni momento.
6. PIANO DI SVILUPPO RURALE
Saranno fornite indicazioni in merito alleventuale opportunità di aderire, già nella campagna 2000, alle nuove misure agroambientali previste dal Piano di Sviluppo Rurale in fase di esame ed in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 45 - 29418
Artt. 8 e 10 legge 10/1991. Concessione di contributi relativi ad interventi di risparmio energetico. Apertura nuovo bando regionale. Accantonamento di L. 12.500.000 sul cap. 15145/2000 e prenotazione di L. 10.000.000.000 sul cap. 26770/2001
A relazione dell Assessore Cavallera :
La legge 9 gennaio 1991, n.10 recante Norme per lattuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dellenergia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, agli articoli 8 e 10 prevede che le Regioni concedano ed eroghino contributi diretti ad incentivare la realizzazione di iniziative volte al risparmio energetico ed allutilizzo di fonti rinnovabili di energia nei settori delledilizia e dellindustria, osservando le modalità e le procedure di cui al D.M. del 15 febbraio 1991.
In attuazione alla citata legge 10/91, che ha sostituito la precedente legge n. 308 del 29 maggio 1982, la Giunta Regionale, coerentemente con iniziative analoghe intraprese nel 1989 e nel 1991, approvava con deliberazione n. 7-32099 del 2 febbraio 1994 il bando 1994 e con deliberazione n. 346-11505 del 2 agosto 1996 il bando 1996, ulteriormente prorogato nel 1998.
In occasione del predetto bando regionale 1994, il Consiglio Regionale con deliberazione n. 715-2176 del 1° marzo 1994, ratificava la D.G.R. n.6-32098 del 2 febbraio 1994, avente ad oggetto direttive e criteri per la concessione dei contributi relativi ad interventi di risparmio energetico, con riguardo in particolare ai criteri di priorità relativi alle tipologie delle opere e alle percentuali di contributo concedibile.
Per quanto attiene agli indici di riparto dei fondi tra i diversi settori di intervento interessati, secondo quanto previsto dalla Giunta Regionale con precedente deliberazione n.51-27906 del 26 luglio 1999, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio Regionale, lo stesso riparto viene effettuato - a seguito dellattribuzione di specifici capitoli di bilancio in relazione agli articoli di legge - in misura di un terzo alledilizia e di due terzi allindustria.
I risultati conseguiti dallapertura dei bandi precedenti hanno dimostrato che, nellambito del territorio regionale, sussiste una rilevante sensibilità per le iniziative di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili, ritenute strumenti idonei a concorrere al superamento della crisi industriale, al miglioramento del livello di inquinamento atmosferico ed alla tutela del territorio.
In considerazione, poi, degli impegni assunti dallItalia con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto adottato nel dicembre 1997, oggi, lincentivazione di nuovi interventi in materia di risparmio energetico rappresenta un indubbio stimolo alla riduzione dei gas clima-alteranti.
Alla luce di tali premesse, pertanto, si propone di procedere allapertura di un nuovo bando relativamente ai settori edilizia (con riferimento ai soli interventi considerati prioritari) ed industria previsti dagli articoli 8 e 10 della legge 10/1991.
Per quanto riguarda i criteri tecnico-amministrativi cui deve attenersi il bando in oggetto, le tipologie di intervento da ritenere prioritarie e la percentuale di contributo da concedere, si richiama quanto previsto dalla citata deliberazione del Consiglio Regionale n. 715-2176 del 1 marzo 1994 e precisamente:
1) per quanto concerne i settori di intervento:
a) soglia di finanziabilità condizionata al superamento dei 100 Giga Joule/Milioni di lire (salvo che per interventi relativi a sistemi fotovoltaici per i quali viene indicato il limite dei 10 GJ/Mlit) al fine di garantire la qualità e la validità delliniziativa proposta;
b) non finanziabilità degli interventi che devono, comunque, essere realizzati in adempimento degli obblighi di legge;
c) per quanto riguarda gli importi di investimento minimo per lammissibilità degli interventi sono stabilite le seguenti soglie, considerata la non economicità sia per il richiedente, sotto il profilo della documentazione da produrre, sia per lamministrazione, per i costi relativi allistruttoria delle domande, in relazione agli effetti attesi di risparmio energetico:
- lire 12.000.000 per gli interventi nel settore edilizia di cui allart.8 della legge 10/1991;
- lire 20.000.000 per gli interventi nel settore industria di cui allart.10 della legge 10/91;
d) le domande dovranno concernere esclusivamente proposte di intervento relative ad iniziative cantierabili da realizzarsi successivamente alla presentazione delle stesse.
2) Gli interventi prioritari ammissibili nellambito del settore edilizia sono quelli relativi allutilizzo delle fonti rinnovabili di energia, nonché le proposte di interventi integrati previsti dallapposita scheda tecnica predisposta dallENEA ed elaborata dal Settore Programmazione Energetica e concernenti iniziative di coibentazione dellinvolucro edilizio effettuate su pareti e serramenti contestualmente al miglioramento dellimpianto termico.
Detti interventi devono riguardare lintero edificio, in coerenza con quanto disposto dallart.3 del D.M. 15.2.1991 e richiamato dalle relative schede tecniche elaborate dallENEA.
3) In relazione agli interventi relativi al settore industria sono ritenuti requisiti di priorità lobsolescenza degli impianti oggetto degli interventi e lutilizzo dei rifiuti.
4) Per quanto concerne la percentuale di contributo da concedere in relazione allinvestimento finanziabile, questa è fissata nella misura del 30%.
Con riferimento poi ai tempi per la realizzazione degli interventi, alle revoche delle assegnazioni di contributi e alle modalità di erogazione dei finanziamenti il bando dovrà prevedere:
- che il richiedente si impegni, a pena di esclusione, ad iniziare i lavori entro 90 giorni e a concluderli e documentarli entro i 240 giorni dalla comunicazione di inserimento in graduatoria con possibilità di proroga dei termini previsti in casi eccezionali debitamente motivati e giustificati;
- che il contributo assegnato venga revocato nei seguenti casi:
a) inosservanza delle norme previste dalle leggi vigenti e delle disposizioni stabilite dal bando e dalla relativa modulistica;
b) mancato rispetto dei citati termini di inizio, di conclusione e di produzione della documentazione dei lavori;
c) mancato conseguimento del risparmio energetico dichiarato a causa dellasportazione, della disattivazione o della mancata o inadeguata manutenzione degli impianti nel loro periodo di durata tecnica stabilita per i singoli interventi;
d) accertamento, in fase di verifica istruttoria, che la spesa ammissibile risulta inferiore ai limiti richiamati dalla predetta deliberazione del Consiglio Regionale;
- che lerogazione del contributo sia effettuata, non prima dellanno 2001, in ununica soluzione, a lavori ultimati, dietro presentazione delle fatture quietanzate o di altra documentazione fiscalmente idonea relativa allimporto ammesso a contributo previa verifica, anche mediante sopralluogo, della conformità dellopera al progetto presentato.
Con riferimento infine alle risorse da destinare alla realizzazione di tale iniziativa, si propone di determinare le stesse in lire 10.000.000.000 - di cui un terzo a favore di interventi nel settore edilizia e due terzi nel settore industria - che, considerate le modalità di erogazione sopra indicate, vengono prenotate sul cap. 26770/2001.
Considerata, poi, limportanza di dare adeguata e capillare informazione alliniziativa medesima attraverso la pubblicazione dellavviso sui quotidiani nazionali di più ampia diffusione sul territorio piemontese, si propone, a tal fine, di accantonare la somma di lire 12.500.000 sul cap.15145/2000.
Rilevato, inoltre, che le attività inerenti lapertura del suddetto bando rientrano, secondo le declaratorie delle attribuzioni delle strutture della Giunta regionale di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n.442-14210 del 30 settembre adottata ai sensi degli artt. 10 e 11 della legge regionale 8 agosto 1997, n.51, nella competenza della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale. Programmazione Gestione Rifiuti si rende necessario demandare alla stessa ladozione degli atti di competenza assegnando le somme come sopra accantonate.
Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, con voto unanime espresso nelle forme di legge;
vista la legge 9 gennaio 1991, n.10;
visto il D.M. 15 febbraio 1991;
vista la deliberazione del Consiglio Regionale n.715-2176 del 1 marzo 1994;
viste le deliberazioni della Giunta Regionale n. 7-32099 del 2 febbraio 1994, n. 346-11505 del 2 agosto 1996 e n. 51-27906 del 26 luglio 1999;
visto il bilancio pluriennale 1999-2001 di cui alla legge regionale 26 marzo 1999 n.4;
vista la legge regionale n.10 del 27 gennaio 2000 di autorizzazione allesercizio provvisorio di bilancio,
delibera
-di autorizzare lapertura del termine a far data dalladozione della determinazione che approva il bando, fino al 15/6/2000 h. 12.00, per la presentazione delle domande per la concessione di contributi in materia di risparmio energetico nei settori edilizia prioritaria e industria;
-di demandare alla Direzione Tutela e Risanamento Ambientale. Programmazione Gestione Rifiuti- Settore Programmazione e Risparmio in Materia Energetica ladozione degli atti di approvazione del bando e dei modelli di presentazione delle domande da effettuarsi nel rispetto dei criteri stabiliti in premessa;
-di dare atto che la richiesta di contributi, ai sensi della normativa vigente, deve riferirsi esclusivamente ad interventi cantierabili da realizzare dopo lapertura del bando e, comunque, entro i termini in premessa specificati;
-di dare atto che le domande di contributo devono essere compilate su appositi modelli totalmente conformi a quelli allegati al bando a pena di esclusione;
-di dare atto che la soglia di finanziabilità, limporto minimo di investimento, i casi di esclusione e i settori di intervento dovranno essere individuati nel bando nel rispetto di quanto previsto dalla deliberazione del Consiglio Regionale n.715-2176 del 1 marzo 1994 e qui esplicitamente richiamati;
-di destinare a tale iniziativa la somma di lire 10.000.000.000 attraverso la prenotazione di pari ammontare sul cap. 26770/2001 (P. 100006/2001);
-di destinare la somma di lire 12.500.000, accantonate con il presente atto sul cap.15145/2000, al fine di dare adeguata pubblicità alliniziativa in oggetto attraverso gli organi di stampa; (A. 100230);
-di assegnare le somme sopra accantonate alla Direzione Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti per ladozione dei provvedimenti di competenza;
-di stabilire che al bando e ai relativi allegati venga altresì data idonea pubblicità attraverso il Bollettino Ufficiale, il FAL delle Province, lAncitel, lURP e il sito Internet regionale.
(omissis)
DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI
La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)
Giunta regionale
Codice 7.4
D.D. 21 febbraio 2000, n. 29
L.R. 41/98-art. 11, comma 5: concorsi speciali per esami a n. 11 posti di categoria D3, a n. 3 posti di categoria C1, a n. 7 posti di categoria B3, a n. 3 posti di categoria B1 e a n. 3 posti di categoria A1. Approvazione dei bandi di concorso
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
di approvare per le considerazioni in premessa illustrate ai sensi dellart. 11 comma 5 della L.R. 41/98 i seguenti concorsi speciali:
- concorso speciale per esami a n. 11 posti di categoria D3 (ex 8a qualifica funzionale) per il profilo professionale di Funzionario addetto ad attività giuridico, amministrativa, funzionale e di controllo, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la qualifica di Esperto e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dellart. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso del diploma di laurea e di una esperienza di servizio di due anni nelle materie inerenti le politiche attive del lavoro;
- concorso speciale per esami a n. 3 posti di categoria C1 (ex 6a qualifica funzionale) per il profilo professionale di Collaboratore amministrativo-contabile, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 6a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dellart. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso del diploma di maturità;
- concorso speciale per esami a n. 7 posti di categoria B3 (ex 5a qualifica funzionale) per il profilo professionale di Operatore qualificato tecnico-amministrativo, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 5a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dellart. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso del diploma di istruzione secondaria di 2° grado, od in alternativa la licenza media oltre ad un esperienza di servizio di due anni nelle materie inerenti le politiche attive del lavoro;
- concorso speciale per esami a n. 3 posti di categoria B1 (ex 4a qualifica funzionale) per il profilo professionale di Esecutore amministrativo e di segreteria per lo svolgimento di funzioni di dattilografia, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 4a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dellart. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso della licenza della scuola dellobbligo;
- concorso speciale per esami a n. 3 posti di categoria A1 (ex 3a qualifica funzionale) per il profilo professionale di Operatore addetto allinformazione, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 3a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dellart. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso della licenza della scuola dellobbligo;
che si allegano alla presente determinazione per farne parte integrante;
- ai sensi del 5° comma dellart. 11 L.R. 41/98 il personale che risulti idoneo a seguito delle sopraindicate procedure concorsuali è assegnato allAgenzia Piemonte Lavoro ed è inquadrato nel ruolo organico della medesima in base alla qualifica e al profilo conseguiti con i predetti concorsi.
Il Direttore regionale
Sergio Crescimanno
I bandi di concorso oggetto di questa determinazione sono pubblicati nel Bollettino Ufficiale n. 9 del 1 marzo 2000 - Parte III (Ndr)
Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 101
Corso di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissione esaminatrice
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare la Commissione esaminatrice per i corsi di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica, composta come di seguito specificato;
- Diego Nocentini, Presidente - Roberto Ropolo (supplente)
- Cesare Fava, componente - Silvio Diego Bianchi (supplente)
- Sannazzari Gian Luca, componente - Silvio Diego Bianchi (supplente)
- di incaricare lA.S.R. di provvedere allindividuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria della Commissione stessa.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 102
Corso di radioprotezione per medici chirurghi e medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissioni esaminatrici
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare la Commissione esaminatrice per i corsi di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica, composta come di seguito specificato:
- Giuseppe Scielzo, Presidente - Diego Nocentini (supplente)
- P. Faletti, componente - B. Mecozzi (supplente)
- Francesco Potenzoni, componente - Lia Garretti (supplente);
- di nominare la Commissione esaminatrice per i due corsi di radioprotezione per medici chirurghi composta come di seguito specificato:
- Maurizio Giorgini, Presidente - Rolando Milani (supplente)
- Santi Tofani, componente - Diego Nocentini (supplente)
- P. Faletti, componente - B. Mecozzi (supplente)
- di incaricare lA.S.R. di provvedere allindividuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria delle Commissioni stesse.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 103
Corso di radioprotezione per medici chirurghi. Nomina Commissione esaminatrice
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare la Commissione esaminatrice per i corsi di radioprotezione per medici chirurghi, composta come di seguito specificato:
- Giovanni Scielzo, Presidente - Franco Simone (supplente)
- Giovanni Gandini, componente - Pier Giacomo Origlia (supplente)
- Santi Tofani, componente - Diego Nocentini (supplente)
- di incaricare lA.S.R. di provvedere allindividuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria della Commissione stessa.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 5 novembre 1999, n. 321
Educazione Sanitaria e Promozione della Salute. Produzione Video sullallattamento al seno. Impegno di spesa di L. 98.815.200.= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare alla Ditta Sercom s.a.s. - Via Villardora n. 8/f - 10051 Avigliana (TO) la realizzazione del video sullallattamento al seno destinato agli operatori sanitari per i corsi di preparazione al parto e supporto educativo ai pediatri di base ad uso ambulatoriale;
- di impegnare la somma di L. 98.815.200 (I.V.A. 20% inclusa) sul cap. 12250/99 (354820 A);
- di liquidare limporto di L. 98.815.200 (I.V.A. 20% inclusa) alla ditta Sercom s.a.s. - Via Villardora, 8/f Avigliana (TO) - dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;
- di prevedere una penale pari all1% dellimporto da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;
- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. d L.R. 8/84).
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 5 novembre 1999, n. 322
Promozione Salute Piemonte. Affidamento alla Ditta Graphic Center S.p.A. la fornitura di impianti fotolitografici per la campagna Promozione Salute Piemonte. Impegno di spesa d L. 1.404.000.= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la fornitura di impianti fotolitografici su quotidiani e giornali locali per la campagna denominata Promozione Salute Piemonte, al costo complessivo di L. 1.404.000.= (IVA 20% inclusa);
- di affidare lincarico della fornitura del suddetto materiale alla ditta Graphic Center S.p.A. - Lungo Dora Firenze, 127 - Torino;
- di impegnare la somma di L. 1.404.000.= (I.V.A. 20% inclusa) sul Cap. 12250/99 (A. 354820);
- di liquidare la somma di L. 1.404.000.= (IVA 20% inclusa) alla ditta di cui sopra dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;
- di prevedere una penale pari all1% dellimporto da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;
- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D. L.R. 8/84).
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.4
D.D. 16 novembre 1999, n. 339
Sogesta S.a.s. di Vercellotti Charles e C. - Strada Settimo, 73 - Torino. Autorizzazione alla pubblicità sanitaria ai sensi della L. 175/92
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Michele Oberto Tarena
Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 341
Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Progetto di comunicazione di prevenzione primaria del trauma cranico Bip Bip. Impegno di spesa di L. 60.000.000.= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di avviare il progetto di prevenzione del trauma cranico Bip Bip (Brain Juniury Prevention) dintesa con il Comitato per la prevenzione del trauma cranico operante presso Centro Traumatologico Ortopedico (C.T.O.) di Torino;
- di approvare la proposta avanzata dallAgenzia Rotella Gruppo - P.zza C.L.N., 255 - Torino relativo al progetto di comunicazione per la prevenzione primaria del trauma cranico descritto in narrativa;
- di avviare un primo intervento di L. 60.000.000. (I.V.A. 20% inclusa) necessario ad effettuare: lindagine di mercato, ideazione e studio del progetto, creatività della prima parte, produzione materiali didattici da attuarsi entro il 31/12/1999;
- di liquidare allAgenzia Rotella Gruppo di Torino la somma di L. 60.000.000.= dietro presentazione di regolare fattura e documentazione approvata per regolarità dal Direttore della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;
- di prevedere una penale pari all1% dellimporto da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;
- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).
- perla parte relativa agli Esercizi Finanziari 2000 e 2001 si è già provveduto con apposito atto amministrativo.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 343
Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Affidamento incarico alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.) traduzione documento Salute per tutti 21 (Health For All). Impegno di spesa di L. 15.283.200.= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.), Via Cervino, 60 - Torino lincarico relativo alla traduzione del documento dellOrganizzazione Mondiale della Sanità denominato Salute per tutti 21 (Health For All), redatto originariamente in lingua inglese;
- di impegnare limporto di L. 15.283.200.= (I.V.A. 20% inclusa), somma migliorata dello 0,50% ai fini dellesonero del deposito cauzionale, sul cap. 12250/99 (354820 A);
- di liquidare alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.) la somma complessiva di L. 15.283.200.= (I.V.A. inclusa) - dietro presentazione di regolare fattura e/o documentazione vistata dal Direttore della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie che dovrà pervenire entro e non oltre il 30 aprile 2000;
- di prevedere una penale pari all1% dellimporto da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;
- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 344
Educazione Sanitaria - Sport e Salute. Progetto di aggiornamento per operatori addetti alle Società di Calcio. Impegno di spesa di L. 7.296.000 sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare la liquidazione ai docenti indicati nellallegato parte integrante della Determinazione Dirigenziale n. 125 del 14.11.1997;
- di impegnare L. 7.296.000 sul cap. 12250/99 (A. 354820);
- di liquidare limporto complessivo totale di L. 13.096.000.= ai sottoelencati docenti per limporto accanto ad ognuno indicato (o.f.i. e I.V.A. inclusa) così ripartito: L. 5.000.000 attingendo dallimpegno nº 298675 assunto sul cap. 12250/97 con Determina nº 125 del 14/11/97, e L. 7.296.000 sul cap. 12250/99 con impegno assunto con presente atto.
Dott. Mauro Brugnani - Novara L. 600.000
Dott. Giorgio De Alexandris - Asti L. 60.000
Dott.
Gianluca De Regibus - Novara L. 600.000
Dott. Antonio Castelli - Felizzano
(AL) L. 600.000
Dott. Paolo Garavoglia - Biella L. 1.000.000
Dott. Gian Pasquale
Ganzit - Torino L. 600.000
Dott. Giuseppe Graziola - Cossato (VC) L. 1.200.000
Dott.
Enzo Scassa - Asti L. 600.000
Dott. Fabrizio Verzini - Torino L. 600.000
Dott.
Francesco Valente L. 4.896.000
Dott. Adriano Figarolo - Casale M.to L. 600.000
Dott.
Damiano Follesa - Bra (CN) L. 600.000
Dott. Carlo Villosio - Cuneo L. 600.000
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 345
Educazione Sanitaria e Promozione della Salute - Campagna Donazione sangue e midollo osseo Impegno di spesa di L. 62.700.000= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di avviare liniziativa di sensibilizzazione finalizzata allincentivazione della donazione di sangue e midollo osseo, rivolta agli studenti delultimo anno delle Scuole secondarie di secondo grado;
- di organizzare la giornata di formazione ed informazione destinata al personale sanitario designato dalle ASL / ASO e ai rappresentanti designati dalle Associazioni regionali di settore (AVIS, ADMO, FIDAS);
detto Progetto sarà avviato entro il mese di novembre c.c., e si concluderà entro il mese di aprile 2000;
- di individuare, dintesa con le Associazioni regionali AVIS, ADMO e FIDAS, i seguenti esperti:
Prof. Ermanno Mazza - docente di Pedagogia dellUniversità di Parma;
Prof.ssa Anna Massaro del Dipartimento 14 - A.O. dellOIRM - S. Anna;
Dott. Mauro Girotto - Responsabile del Servizio trasfusionale dellOspedale di Ivrea;
che sono in possesso di particolari competenze nelle varie discipline e di esperienza didattica;
- di affidare alla Linea G. P.zza Duomo n. 1 - Pinerolo (TO) lincarico per il coordinamento della compagna inerente la donazione di sangue e midollo osseo, comprendente la realizzazione del video e dei supporti a stampa necessari alla stessa, nonchè lorganizzazione della giornata di formazione ed informazione di cui sopra;
- di impegnare la somma complessiva di L. 62.700.000= sul cap. 12250/99;
- di liquidare agli esperti indicati dalle Associazioni AVIS, ADMO e FIDAS, mediante nota formalmente acquisita dalla Direzione 29, limporto massimo complessivo di L. 3.000.000.= a seguito di presentazione delle fatture e/o documenti contabili inerenti le spese dagli stessi sostenute in nome e per conto dellAmministrazione regionale;
- di liquidare allAgenzia Linea G Pubblicità - Via Duomo, 1 - 10064 Pinerolo (TO) - limporto di L. 59.700.000.= (I.V.A. 20% inclusa) dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;
- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 18 novembre 1999, n. 348
Organizzazione del Settimo Corso per lintegrazione nei servizi di emergenza sanitaria in applicazione dei provvedimenti della Giunta Regionale n. 45-27173 del 26.4.1999 e n. 42-28004 del 2.8.1999. Impegno di spesa di L. 220.500.000 (cap. 12289/99) attinto dallaccantonamento n. 344544
(omissis)
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.3
D.D. 19 novembre 1999, n. 352
Costituzione di Commissione Tecnica, relativa alla Casa di Cura Nuova San Paolo sita in Torino
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare, per i motivi espressi in premessa, una Commissione Tecnica incaricata di accertare le irregolarità segnalate dagli organismi di cui in premessa, nella Casa di Cura Nuova San Paolo, con la seguente composizione:
- dott. Adelmo Ottino, responsabile servizio di prevenzione e protezione - A.S.L. 3 - Torino;
- geom. Giuliano Gallo, servizio di prevenzione e protezione - A.S.L. 3 - Torino;
- dott. Nicola Giorgione, dirigente II livello, responsabile Presidio ospedaliero Giovanni Bosco;
- dott.ssa Mara Fanì, dirigente II livello, responsabile A.S.T. - A.S.L. 2 - Torino;
- dott. Massimo Aimone, dirigente II livello, responsabile U.O. medicina legale - A.S.L. 2 - Torino;
- ing. Giovanni Delia, consulente della Regione Piemonte;
- dott.ssa Enrica Vaira, funzionario Assessorato alla Sanità e Assistenza - Direzione Controllo delle Attività Sanitarie;
- dott.ssa Lorella Villa, funzionario Assessorato alla Sanità e Assistenza - Direzione Controllo delle Attività Sanitarie;
- dott.ssa Daniela Nizza, dirigente Assessorato alla Sanità e Assistenza, in qualità di Presidente della Commissione.
Il Dirigente responsabile
Daniela Nizza
Codice 29.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 354
Casa di Cura San Gaudenzio sita in Novara - Approvazione verbali Commissione Tecnica Regionale
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di recepire i verbali e le relazioni, sottoscritti dai componenti della Commissione Tecnica Regionale nominata D.D. n. 284 del 25.9.1999, come modificata con DD. n. 255 del 27.9.99, che accertano lavvenuta ottemperanza alle prescrizioni impartite precedentemente ai fini delleliminazione delle cause di inadempienza accertate nel corso delle operazioni di verifica di cui alla D.G.R. n. 42-24616 del 18/05/1998.
Il Dirigente responsabile
Daniela Nizza
Codice 29.4
D.D. 24 novembre 1999, n. 355
Determinazione n. 283 del 15.10.1999. Rettifica
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rettificare il dispositivo della determinazione n. 283 del 15.10.1999, relativamente al punto 3) ove viene dato mandato al Sindaco per la notificazione del provvedimento, sostituendo lindicazione del Comune di Collegno con il Comune di Rivoli.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 356
D.L. 8.8.91 n. 256. Formazione Specifica in Medicina Generale. Espletamento colloquio finale per i Medici Tirocinanti che ai sensi dellart. 11, comma 3 del DM 18.1.96 hanno concluso il corso. Costituzione della relativa Commissione desame. Impegno della somma complessiva di L. 10.000.000= sul cap. 12246/99 attingendo dallaccantonamento n. 346524 effettuato con DGR 43-27286 del 10/5/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di fissare nella giornata del 14 dicembre 1999 le date di espletamento del colloquio finale di idoneità conseguente al corso di formazione in Medicina Generale di cui al DM 18.1.1996;
- Di approvare la composizione di n. 1 commissioni per il giudizio definitivo di idoneità, previo colloquio finale, che ai sensi del D.L. 8.8.91 n. 256 art. 5 devono essere così costituite:
1 Presidente nominato dallO.M. provinciale
1 Funzionario amministrativo Regionale nominato quale segretario
1 Medico Dirig. nominato dalla Regione
1 Primario ospedaliero di Medicina Interna nominato dalla Regione
1 Dirigente Ministeriale nominato dal Ministero della Sanità
1 Professore Universitario di Medicina Interna nominato dal Ministero della Sanità
4 Medici di Medicina Generale nominati dal F.N.O.M.
- Di individuare nominativamente i componenti della commissione:
Prof. Rodari Tommaso - O.M. Verbania - Presidente
Rag. Migliavacca Michele - Funzionario amministrativo Regionale - Segretario
Dr. Secchi Antonio - Primario Ospedaliero Pres. Osp. G. Bosco di Torino
Dr. Scaroina Francesco - Primario Medicina interna Pres. Osp. G. Bosco di Torino
Dr. Basile Francesca - Ministero della Sanità
Dr. Saglio Giuseppe - Ist. Di Medicina Interna - Università degli Studi di Torino
Dr. Ferrua Massimo - Medico di Medicina Generale nominato F.N.O.M.
Dr. Costa Mario - Medico di Medicina Generale nominato F.N.O.M.
Dr. Gatta Michelet Giancarlo - Medico di Medicina Generale nominato dalla F.N.O.M.
Dr. Ponzetto Mario - Medico di Medicina Generale nominato dalla F.N.O.M.
- di individuare nominativamente in via precauzionale i sottoelencati sostituti per eventuali sostituzioni che si dovessero rendere necessarie per causa di forza maggiore:
- 1 Presidenti OO.MM.: De Bernardi Piero (OO.MM. Prov. di Biella),
- 1 Funzionario Regione Piemonte: Fiore Paolo (Ass. alla Sanità)
- 1 Medici Dirigenti nominati dalla R.P.: Dr. Bagliani Carlo (Osp. Giovanni Bosco di Torino)
- 1 Medici di Medicina Interna: Dr. Mathieu Giovanni (Osp. di Pinerolo),
- 4 Medici F.N.P.M. Dr. Tamburelli Valerio, Dr. Porta Pier Luigi,
- 1 rappresentanti Ministeriali: Dr. Celotto Giuseppe;
- 1 Professioni Universitari: Prof. Mazza Umberto.
- Di prendere atto che ai sensi dellart. 6 comma 10 del DM 18.1.1996 ai componenti delle commissioni desame spettano i compensi previsti dal DPCM 23.3.1995;
- Di stabilire che ai sensi del punto 3 dellart. 1 del D.P.C.M. 23.3.1995 ad ogni componente delle commissioni sopra individuate venga corrisposto un compenso base di L. 500.000= lorde;
- Di stabilire che ai sensi del punto c) dellart. 2 del D.P.C.M. 23.3.1995 ad ogni componente delle commissioni individuate con determinazione n. 166 del 5 giugno 1998 venga corrisposto L. 1.000= lorde per ciascun elaborato o candidato esaminato;
- Di stabilire che ai sensi del primo comma dellart. 3 del D.P.C.M. 23.3.1995 i compensi sopra previsti devono essere aumentati del 20% per i Presidenti delle commissioni e diminuiti del 20% per i Segretari delle commissioni;
- Di prendere atto che gli ammessi al colloquio finale relativi alla prima commissione sono pari a n. 9, così come si evince dallallegato A) che costituisce parte integrante della presente determinazione;
- di precisare, relativamente ai sopraelencati sostituti, che:
a) i medesimi potranno intervenire anche singolarmente;
b) nel caso in cui tali sostituzioni non avvenissero, ai medesimi non verrà corrisposto alcun compenso;
c) nel caso in cui dovessero intervenire, sarà corrisposto al sostituto lo stesso trattamento dovuto al titolare
- Di individuare quale sede per leffettuazione delle prove previste la sede dellAssessorato alla Sanità della Regione Piemonte;
- Di stabilire che ai componenti delle Commissioni, sopra individuati, sia corrisposto il rimborso delle spese di viaggio e gli eventuali pasti, con la precisazione che le spese in argomento vengono sostenute in nome e per conto della Regione Piemonte;
- Di approvare la spese complessiva per lorganizzazione del colloquio finale in argomento in L. 10.000.000.=;
- Di impegnare la somma complessiva di L. 10.000.000= sul cap. 12246/99 attingendo dallaccantonamento n. 346524 effettuato con DGR 43-27286 del 10/5/99, con la precisazione che vengono utilizzati, per le stesse finalità, fondi residui di esercizi precedenti a disposizioni sul capitolo in argomento
- Di autorizzare il pagamento di quanto disposto a presentazione di regolare documentazione fiscale.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 357
Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale infermieristico per labilitazione al servizio su mezzi di soccorso avanzato 118 in applicazione della D.G.R. n. 92-46243 del 29.5.1995 e della D.G.R. 45-27173 del 26.4.99. Impegno di spesa di L. 21.500.000 sul cap. 12174/99, attingendo dallaccantonamento n. 344545 effettuato con D.G.R. 45-27173 del 26.4.99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di dare applicazione a quanto previsto dalla D.G.R. 45-27173 del 26.4.99;
- di approvare lorganizzazione di 3 corsi di formazione, rivolti agli Infermieri Professionali dipendenti dal S.S.R., per labilitazione allesercizio dellattività sui mezzi di soccorso avanzato in applicazione della D.G.R. 92-46243 del 29.5.95, nelle date sottoelencate.
La sede dei corsi è fissata presso i locali della Centrale Operativa 118 di Torino - Via Sabaudia 164, Grugliasco:
- 13-14-15 dicembre 1999
- 16-17-18 dicembre 1999
- 20-21-22 dicembre 1999
di stabilire che:
- i formatori opportunamente individuati, unitamente alla Centrale operativa 118 sulla base delle esigenze di servizio, intervengono quale compito e dovere dufficio, in quanto appositamente formati da questa Amministrazione ai sensi della D.G.R. 92-46243 del 29.5.1995 per lo svolgimento specifico delle attività in argomento;
- i docenti che prestano lattività di docenza in regime di orario di servizio, intervengono a titolo gratuito;
- ai docenti che prestano lattività di docenza fuori dallorario di servizio venga corrisposto, ai sensi dellA.C.N.L. di categoria per il SSN, un compenso orario pari a L. 50.000= al lordo degli oneri fiscali e previdenziali (L. 335/95) vigenti;
- ai docenti vengono rimborsate, in base alla normativa vigente, le spese di viaggio, vitto e alloggio con la precisazione che le stesse vengono fatte in nome e per conto della Regione Piemonte;
- di individuare nominativamente i docenti titolari assegnati ad ogni singolo corso così come si evince dallallegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;
- di individuare nominativamente in via precauzionale alcuni docenti sostituti per eventuali sostituzioni che si dovessero rendere necessarie per esigenze di servizio o causa di forza maggiore, assegnati ad ogni singolo corso così come si evince dallallegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione con la precisazione che:
a) i medesimi potranno intervenire anche singolarmente;
b) nel caso in cui tali sostituzioni non avvenissero, ai medesimi non verrà corrisposto alcun compenso e rimborso spese;
c) nel caso in cui dovessero intervenire sarà corrisposto al medesimo lo stesso trattamento dovuto al docente titolare.
- di impegnare la somma complessiva di L. 21.500.000 sul cap. 12174, relativa ai compensi dovuti ai docenti compresa I.V.A., ai contributi previdenziali e ai rimborsi spesa, attingendo dallaccantonamento n. 344545 effettuato con D.G.R. 45-27173 del 26.4.99.
- di liquidare le somme sopra precisate a presentazione di regolare documentazione fiscale.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 358
Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale medico e infermieristico in tema allergologico. Impegno di spesa per utilizzo attrezzature didattiche per L. 201.600= sul cap. 12176-99 (accantonamento n. 344541 effettuato con D.G.R. n. 45-27173 del 26.04.99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare per le motivazioni espresse in premessa, la spesa di L. 201.600= IVA compresa per lutilizzo di ulteriori attrezzature didattiche che si sono rese indispensabili per il regolare funzionamento delle attività didattiche organizzate con D.D. n. 227 del 19.8.99, nella giornata del 11.11.99 presso il Centro Congressi Torino Incontra;
- di impegnare la somma di L. 201.600= sul cap. 12176 attingendo dallaccantonamento n. 344541 effettuato con D.G.R. n. 45-27173 del 26.04.99 compresa I.V.A.;
- di liquidare la somma sopra precisata a presentazione di regolare documentazione fiscale.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 359
Finanziamento per lanno 1999 della prima tranche del secondo anno dei corsi di riqualificazione per Educatori Professionali (nellambito del progetto del definitivo superamento degli ex OO.PP) attuati dallAzienda Regionale - A.S.L. nº 5 di Collegno, dallAzienda Regionale - A.S.L. nº 7 di Chivasso, dallAzienda Regionale - A.S.L. nº 15 Cuneo: impegno di L. 60.000.000= sul capitolo n. 12310 del Bilancio Regionale 1999 (acc. nº 343283/A)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare la somma di L. 60.000.000= sul cap. 12310 del bilancio per lesercizio finanziario 1999, quale finanziamento della prima tranche del secondo anno dei corsi di riqualificazione per Educatori Professionali - nellambito del progetto del definitivo superamento degli ex OO.PP - attuati dallAzienda Regionale - A.S.L. nº 5 di Collegno, dallAzienda Regionale - A.S.L. nº 7 Chivasso, dallAzienda Regionale - A.S.L. nº 15 Cuneo;
- di erogare allAzienda Regionale - A.S.L. nº 5 Collegno, allAzienda Regionale - A.S.L. nº 7 Chivasso, allAzienda Regionale - A.S.L. nº 15 Cuneo, la somma di L. 20.000.000= ad ognuna, precisando che il rendiconto attestante le spese effettivamente sostenute dovrà essere presentato entro il 30/4/2000.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 360
Autorizzazione di n. 29 corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (O.T.A.), rivolti alla formazione di personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale - Anno formativo 1999/2000 - Impegno di L. 174.000.000= sul capitolo 12311/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare le AA.SS.RR. e gli Enti gestori di formazione ad istituire i 29 corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (O.T.A.) rivolti alla formazione di personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale per lAnno formativo 1999/2000 come da prospetto di cui allallegato A), che fa parte integrante della presente determinazione;
- di prendere atto che la spesa complessiva per il finanziamento di ogni corso è pari a L. 25.500.000=, e conseguentemente il finanziamento per il totale dei corsi ammonta a L. 739.500.000=;
- di prendere atto che con la presente determinazione viene impegnato il finanziamento per lanno 1999, pari a L. 6.000.000= per corso, per un totale complessivo di L. 174.000.000=;
- di approvare il piano dei corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto allAssistenza (O.T.A.) per lanno formativo 1999/2000, di impegnare per lanno 1999 la somma di L. 174.000.000= sul capitolo 12311/1999.
- di precisare che, essendo in corso linter per lattivazione della nuova figura di Operatore Socio-Sanitario (figura che sostituirà sia lO.T.A. che lA.D.E.S.T.), qualora detta nuova figura venga istituita prima della data prevista per le prove di selezione ai corsi, di cui al presente atto, questi potranno essere sospesi.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 29 novembre 1999, n. 363
Organizzazione percorso formativo relativo al programma Promozione Salute Piemonte di cui alla DGR 3-27545 del 9.6.99. Individuazione personale docente. Impegno della somma di L. 12.144.000 IVA compresa, sul cap. 12176/99, attingendo dallaccantonamento n. 344541 effettuato con DGR 45-27173 del 26.4.99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di prendere atto che i Medici di Medicina Generale, prescelti dai Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie, coinvolti nella formazione relativa al Progetto Piemonte Salite risultano essere:
ASL 1 Neyrotti Mario
ASL 2 Sara Vitali
ASL 3 Titta Giulio
ASL 4 Pietracchini Vittoriano
ASL 5 Mazzù Marcello
ASL 6 Rapacciulo Tullio
ASL 7 De Palmas Marco
ASL 8 Elia Gabriella
ASL 9 Contenti Emilia
ASL 10 Rista Pierangela
ASL 11 Segreto Baldassare
ASL 12 Stizzano Ezio
ASL 13 Uglietti Pacifico
ASL 14 Polistina Stefano
ASL 15 Papini Massimo
ASL 18 Gola Lorenzo
ASL 19 Oliveo Franco
ASL 20 Ferrarese Moreno
ASL 21 Miglietta Massimo
ASL 22 Borsino Giorgio - Anselmi Mauro
- di prendere atto che in data 5.11 e 9.11.1999 lAmministrazione Regionale ha siglato con le OO.SS. FIMMG, SNAMI, CGIL-Medici, CISL-Medici, e UIL-Medici un accordo regionale, in via di ratificazione dalla Giunta Regionale, nel quale al punto 2) viene concordato:
Al Medico di Medicina Generale che viene coinvolto dalla Regione Piemonte in attività formativa di rilievo regionale in qualità di discente verrà corrisposta la somma di L. 220.000= oltre a I.V.A. (comprensiva della sostituzione e delle spese di trasferta) a giornata.
- di prendere atto che laccordo sindacale in argomento è vigente dal 9.11.1999, e pertanto risulta necessario provvedere alla previsione di spesa relativa al punto 2 dellaccordo sopra citato relativamente alle giornate di svolgimento del corso successive a tale data, con la precisazione che nelle giornate del 10, 17, 24 novembre e 1 dicembre 99 vengono coinvolti per una unica volta i Medici di Medicina Generale (inseriti nella specifica giornata secondo la programmazione didattica per quadrante), mentre per la giornata del 11.12.99 vengono coinvolti tutti i medici di medicina generale.
- di autorizzare la spesa complessiva di L. 12.144.000=, comprensive di I.V.A. - e rimborso spese di trasferta;
- di impegnare la somma complessiva di L. 12.144.000 IVA compresa, necessaria per assolvere a quanto concordato con le OO.SS, sul cap. 12176/99, attingendo dallaccantonamento n. 344541 effettuato con DGR 45-27173 del 26.4.99
- di autorizzare lerogazione delle spettanze sopra precisate a presentazione di regolare documentazione fiscale.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 366
D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di estendere lautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96 alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30, anche ai gasi medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dellautorizzazione di cui alla D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed allASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 367
D.G.R. n. 90-31108 del 13.12.93: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Messer Italia S.p.A. con sede legale in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, per il deposito sito in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52. Presa datto variazione sede legale
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di prendere atto della variazione della sede legale della ditta Messer Italia S.p.A. trasferita da Milano, piazzale Stefano Turr 5, a Collegno (TO), via N. Tommaseo 52;
- di estendere lautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. 90-31108 del 13.12.93 e Determinazione n. 351 del 18.11.99 alla ditta Messer Italia S.p.A. con sede legale in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, per il deposito sito in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, anche ai gas medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dellautorizzazione di cui alla D.G.R. 90-31108 del 13.12.93, Determinazione n. 351 del 18.11.99 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed allASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 368
D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Siad S.p.A. con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di estendere lautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94 alla ditta Siad S.p.A. con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30, anche ai gasi medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dellautorizzazione di cui alla D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed allASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 369
Conferenza Regionale HPH Ospedali che Promuovono Salute. Impegno di spesa di L. 10.000.000.= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare lo svolgimento della prima Conferenza Regionale HPH (Ospedali che Promuovono Salute) organizzata dallA.S.L. 9 di Ivrea;
- di impegnare la somma di L. 10.000.000.= sul cap. 12250/99 (A. 354820);
- di liquidare allAzienda Sanitaria Locale 9 - Ivrea - limporto di L. 10.000.000.= occorrente per far fronte allorganizzazione della prima Conferenza Regionale HPH, dietro presentazione di regolare documentazione fiscale vistata dal Direttore Regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;
- limpegno di spesa di cui alla presente Determinazione si concluderà entro il mese di 31 marzo 2000.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 370
Programma EU China L.A.L. - Impegno di spesa di L. 9.734.795.= sul 12169/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare la somma di L. 9.734.795.= sul Cap. 12169/99 (350362/A);
- di liquidare la somma di L. 9.734.795.= così suddivisa:
- Hubei Medical University, 39 Donghu Road, Wuchang Wuhan, (c/c di accreditamento n. ....) - L. 4.012.800.=;
- Dr. Sven Ernedal, alla Handelsbanken Ostermalmstorg - Box 5238, 102 45 Stockholm, per L. 2.702.475.=;
- Prof. Lennart Koeler, alla Nordbanken, Avenyn 11 - 13, Box 53009, S-400 14 Goteborg - Sweden - per L. 114.000.=;
- Gemeaz Cusin, Via Lungo Dora Firenze n. 19 - Torino - per L. 275.000.=;
- Tipografia Pavelunds Trycheri, Hus 114, Nya Varvet, 42671 Vastra Frolunda - per L. 315.000=;
- Regola, Via Prati n. 3 - Torino sul c/c bancario - per L. 2.315.520.=.
dietro presentazione di documentazione contabile in copia conforme alloriginale vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie - da presentarsi entro e non oltre il 30 aprile 2000.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 371
Educazione Sanitari e Promozione della Salute - Affidamento incarico stampa materiali. Impegno di spesa di L. 54.099.344.= sul cap. 12250/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la stampa di n. 2.400 volumi inerenti il Progetto Adolescenti e Salute; n. 6.000 poster e n. 200.000 pieghevoli sullAssistenza Domiciliare Integrata;
- di affidare la stampa del sopracitato materiale alla Ditta Print Service, Via Cuorgnè n. 21;
- di impegnare la somma di L. 54.099.344.= sul cap. 12250/99 (A. 354820);
- di liquidare la somma di L. 54.099.344.= (IVA 4% inclusa) alla ditta di cui sopra dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie da presentarsi entro e non oltre il 30 aprile 2000;
- di prevedere una penale pari all1% dellimporto da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;
- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 372
Scuola per Educatori Professionali in convenzione ed operatori sanitari della C.R.I.. Erogazione del saldo degli assegni di studio. Impegno di spesa di L. 64.504.794= sul cap. 12311/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare la somma di L. 64.504.794 sul cap. 12311 del Bilancio per lesercizio finanziario 1999;
- di erogare alle Aziende Sanitarie sottoindicate la somma di L. 64.504.794, così suddivisa:
Azienda Ospedaliera Maggiore della Carità di Novara L. 26.264.000
Azienda
Sanitaria Locale n. 4 di Torino L. 38.240.794
con vincolo di destinazione per lerogazione del saldo degli assegni di studio per lanno formativo 1998/99 alle scuole per Educatori Professionali ed operatori sanitari della C.R.I. in convenzione sottoelencate:
Scuola Educatori Professionali del Comune di Novara L. 26.264.000
Scuola Educatori
Professionali della Fondazione Feyles - Dipartimento FIRAS di Torino L. 33.423.000
Scuola
per operatori Sanitari della C.R.I. Comitato Provinciale di Torino L. 4.817.794
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 373
C.R.I. - Comitato Provinciale di Torino. Finanziamento attività formative gestite in ambito regionale. Anno formativo 1998/99. Erogazione contributo di L. 25.000.000= (cap. 12311/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare la somma di L. 25.000.000= sul cap. 12311 del Bilancio per lesercizio 1999 quale finanziamento previsto, relativo allattività dei corsi gestiti dalla Croce Rossa Italiana per lanno formativo 1998/99, erogando la suddetta somma a favore dellAzienda Sanitaria Locale n. 4 di Torino con vincolo di destinazione a favore della Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di Torino - Via Bologna, 171 - Torino.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 374
Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria degli oneri relativi allassegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 73.899.450 sul cap. 12510/99 -
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di dare applicazione a quanto previsto al punto B1 del provvedimento della Giunta Regionale nº 45-27173 del 26/4/99;
- di impegnare limporto complessivo di L. 73.899.450= sul cap. 12510 del bilancio 1999 con la precisazione che detti fondi derivano da economie di esercizi precedenti a disposizione sul capitolo in argomento.
- di erogare allAzienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria limporto di L. 72.000.000= con vincolo di destinazione al pagamento dellassegno di studio ai dipendenti precisati nellallegato A) parte integrante della presente determinazione; L. 899.450 con vincolo di destinazione al pagamento delle ore di docenza prestata dai relatori individuati nellallegato B), e L. 1.500.000 relative alle ore di attività di formazione prestate dal personale individuato nellallegato B) parte integrante della presente determinazione.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 375
Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino degli oneri relativi allassegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione, acquisto materiale didattico e affitto aule. Impegno di spesa di L. 979.547.300 sul cap. 12510/99 -
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di dare applicazione a quanto previsto al punto B1 del provvedimento della Giunta Regionale nº 45-27173 del 26/4/99;
- di impegnare limporto complessivo di L. 979.547.300= sul cap. 12510 del bilancio 1999 con la precisazione che detti fondi derivano da economie di esercizi precedenti a disposizione sul capitolo in argomento.
- di erogare allAzienda Sanitaria Locale 3 di Torino limporto di L. 817.665.000= con vincolo di destinazione al pagamento dellassegno di studio da erogare ai dipendenti precisati nellallegato A) composto di 6 pagine, parte integrante della presente determinazione; L. 36.128.800 con vincolo di destinazione al pagamento dellassegno di studio ai docenti precisati nellallegato B) parte integrante della presente determinazione, incluso il rimborso spese; L. 40.000.000 da erogare al personale che ha collaborato allorganizzazione del corso, ai sensi dellart. 6 del D.M. 30 ottobre 1990 e individuato nellallegato C), parte integrante della presente determinazione; L. 12.715.464 per lacquisto del materiale didattico e laffitto delle aule; L. 73.038.036 quale rimborso quota IRAP.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 376
Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 12 di Biella degli oneri relativi allassegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 263.920.000 sul cap. 12510/99 -
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di dare applicazione a quanto previsto al punto B1 del provvedimento della Giunta Regionale nº 45-27173 del 26/4/99;
- di impegnare limporto complessivo di L. 263.920.000= sul cap. 12510 del bilancio 1999 con la precisazione che detti fondi derivano da economie di esercizi precedenti a disposizione sul capitolo in argomento.
- di erogare allAzienda Sanitaria Locale 12 di Biella limporto di L. 258.320.000= con vincolo di destinazione al pagamento dellassegno di studio da erogare ai discenti precisati nellallegato A) composto di 1 pagina, parte integrante della presente determinazione; L. 3.600.000 relativi ai compensi da erogare ai docenti precisati nellallegato B) composto di 1 pagina, parte integrante della presente determinazione e L. 2.000.000 quali oneri derivanti dalle ore di attività di formazione ai sensi dellart. 6 del D.M. 30 ottobre 1990.
Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro
Codice 29.1
D.D. 2 dicembre 1999, n. 384
Autorizzazione allAzienda Sanitaria Locale n. 05 di Collegno, per cancellazione dal patrimonio indisponibile, iscrizione nel patrimonio disponibile e successiva alienazione dal patrimonio disponibile della stessa degli immobili Ex cucina - mensa area ex O.P. di Grugliasco (TO). Deliberazione direttore generale dellazienda, n. 1606 del 11/11/1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di autorizzare ai sensi dellart. 14, della L.R. n. 8/95, lAzienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno, alla cancellazione del patrimonio indisponibile con conseguente iscrizione nel patrimonio disponibile, dellimmobile denominato ex Cucina-Mensa dellex Ospedale Psichiatrico di Grugliasco, via Sabaudia 164 angolo piazza Morselli 2, censita a N.C.E.U.:
Comune di Collegno: Foglio 10, particelle 5 e 76, cat. B2, classe U, (con frazionamento catastale in corso);
come risulta dalla pag. 1 (uno) dellallegato facente parte integrante e sostanziale della Determinazione del Dirigente del Settore Regionale (29.1), n. 175 del 23/7/1999;
2) di autorizzare ai sensi degli art. 15 della L.R. n. 8/95, dellart. 3 della L.R. n. 69/96 e dellart. 5 comma 2º del d.lgs. 229/99, lAzienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno, allalienazione dellimmobile denominato ex Cucina-Mensa dellex Ospedale Psichiatrico di Grugliasco, via Sabaudia 164 angolo piazza Morselli 2, Censita a N.C.E.U.:
Comune di Collegno: Foglio 10, particelle 5 e 76, cat. B2, classe U, (con frazionamento catastale in corso);
come risulta dalla pag. 1 (uno) dellallegato facente parte integrante e sostanziale della Determinazione del Dirigente del Settore Regionale (29.1), n. 175 del 23/7/1999;
3) di dare atto che lAzienda Sanitaria Locale dovrà procedere alla predisposizione delle pratiche amministrative e di tutta la documentazione necessaria da parte delle Autorità competenti;
3) di dare atto che il ricavato dellalienazione dellimmobile di cui trattasi, determinato in lire 787.530.120 (settecentottantasettemilioni cinquecentotrentamila centoventi), sarà utilizzato per il finanziamento della ristrutturazione del Pad. 17 dellex O.P. di Collegno da adibire a Comunità Protetta, in conformità alla deliberazione del Direttore Generale dellAzienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno, n. 1606 dell11/11/1999;
4) di dare atto che la presente autorizzazione avrà validità solo a condizione che lalienazione di cui trattasi, con relativo investimento del ricavato, sia conforme alla programmazione a livello Aziendale e Regionale, come daltronde espressamente dichiarato nella deliberazione del Direttore Generale dellAzienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno n. 1606 dell11/11/1999;
5) di dare atto che lAzienda Sanitaria Locale dovrà provvedere allalienazione dei beni oggetto della presente determinazione nel rispetto delle procedure di cui allart. 15 della Legge Regionale 18/01/1995, n. 8 e s.m.i.;
6) di dare atto che i beni immobili di cui sopra, fanno parte del patrimonio indisponibile dellA.S.L. n. 5 di Collegno.
Il Dirigente responsabile
Giovanni Giannuzzi
Codice 29.5
D.D. 2 dicembre 1999, n. 387
D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Sol S.p.A. con sede legale in Monza (MI), piazza Diaz 1, per il deposito sito in Beinasco (TO), via Carducci 29
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di estendere lautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94 alla ditta Sol S.p.A. con sede legale in Monza (MI), piazza Diaz 1, per il deposito sito in Beinasco (TO), via Carducci 29, anche ai gasi medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dellautorizzazione di cui alla D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed allASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 29.6
D.D. 6 dicembre 1999, n. 388
Organizzazione di un corso di formazione rivolto agli operatori dipendenti dal S.S.R. che intervengono nel Servizio Regionale di Elisoccorso Piemonte 118
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di dare applicazione a quanto previsto al punto C.2 della D.G.R. 45-27173 del 26.4.1999,
- di approvare lorganizzazione di un corso di formazione per formatori, rivolto agli operatori dipendenti dal S.S.R. che intervengono nel Servizio HEMS e SAR del sistema regionale di Elisoccorso Regionale 118 in applicazione della D.G.R. 92-13305 del 28.10.1996.
- di individuare il Coordinatore Regionale del Servizio di Elisoccorso, Dott. Danilo Bono - dipendente ASL 17 di Savigliano - quale responsabile/coordinatore del corso in argomento, al quale vengono demandate inoltre le competenze relative alla segreteria organizzativa, lindividuazione nominativa dei docenti e dei partecipanti;
- di stabilire che gli operatori che partecipano al corso per formatori vengano prescelti in base allallegata scheda di preselezione;
- di stabilire che, per uniformare la formazione che i formatori effettueranno nellambito delle loro competenze, al corso in argomento devono partecipare anche tutti i formatori certificati dallAmministrazione Regionale nei corsi precedenti;
- di stabilire che il corso in argomento venga effettuato nelle date del 10 e 11 Dicembre e venga svolto in orario di servizio;
- di prendere atto che lorganizzazione del corso non comporta oneri di spesa.
Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona
Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 389
Corso di radioprotezione per medici specialisti in odontoiatria e che svolgono attività di radiodiagnostica complementare allesercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare la Commissione esaminatrice per medici specialisti in odontoiatria per la sessione esaminatrice del 18/12/1999 come di seguito specificato:
- Santi Tofani, Presidente - Franco Ossola (supplente)
- C. Bosio, componente - A. Novara (supplente)
- Franco Simone, componente - Roberto Ropolo (supplente);
- di nominare la Commissione esaminatrice per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare allesercizio clinico per la sessione esaminatrice del 18/12/1999 come di seguito specificato:
- Vincenzo Amato, Presidente - Silvano Orsello (supplente)
- Bernardino Mecozzi, componente - C.A. Cametti (supplente)
- Rolando Milani, componente - Maurizio Giorgini (supplente),
- di incaricare lA.S.R. di provvedere allindividuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria delle Commissioni stesse.
Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona
Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 390
Corsi di radioprotezione per medici specialisti in Radioterapia. Nomina Commissione esaminatrice
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare la Commissione esaminatrice per il corso di radioprotezione per medici specialisti in Radioterapia del giorno 11.12.1999 come di seguito specificato:
- Diego Nocentini, Presidente - Giuseppe Scielzo (supplente)
- Gian Luca Sannazzari, componente
- Paolo Rotta, componente
- di incaricare lA.S.R. di provvedere allindividuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria della Commissione stessa.
Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona
Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 391
Corsi di radioprotezione per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare allesercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di nominare le Commissioni esaminatrici per i corsi di radioprotezione per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare allesercizio clinico, composte come di seguito specificato.
Sessione del 18 dicembre 1999:
- Diego Nocentini, Presidente - Maurizio Giorgini (supplente)
- Cesare Fava, componente - Sannazzari Gian Luca (supplente)
- Roberto Ropolo, componente - Vincenzo Amato (supplente);
Sessione del 29 gennaio 2000;
- Giuseppe Scielzo, Presidente - Silvano Orsello (supplente)
- Sannazzari Gian Luca, componente - Cesare Fava (supplente)
- Roberto Terzi, componente - Franco Simone (supplente);
Sessione del 12 febbraio 2000:
- Diego Nocentini, Presidente - Roberto Terzi (supplente)
- Cesare Fava, componente - Sannazzari Gian Luca (supplente)
- Franco Simone, componente - Silvano Orsello (supplente);
Sessione del 26 febbraio 2000:
- Santi Tofani, Presidente - Franco Ossola (supplente)
- Sannazzari Gian Luca, componente - Cesare Fava (supplente)
- Rolando Milani, componente - Silvano Orsello (supplente);
Sessione del 25 marzo 2000:
- Maurizio Giorgini, Presidente - Giuseppe Perno (supplente)
- Sannazzari Gian Luca, componente - Cesare Fava (supplente)
- Silvano Orsello, componente - Vincenzo Amato (supplente);
- di incaricare lA.S.R. di provvedere allindividuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria delle Commissioni stesse.
Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona
Codice 29.5
D.D. 14 dicembre 1999, n. 394
Modifica determinazione n. 139 del 7.5.98 di autorizzazione alla distribuzione allingrosso di mes medicinali per uso umano in capo alla ditta SACI S.p.A. nella parte relativa alla Ditta intestataria che varia in SIAD S.p.A., sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di modificare la determinazione n. 139 del 7.5.98 di autorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, per il deposito di San Mauro (TO), strada Settimo 342, nella dizione relativa al nominativo della ditta che varia, a seguito di assorbimento mediante fusione per incorporazione, da SACI S.p.A. a SIAD S.p.A., con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio della presente autorizzazione dovrà essere comunicata alla Regione ed allAzienda A.S.L. territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 29.5
D.D. 15 dicembre 1999, n. 395
D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Novara, via Martino della Torre 16
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di estendere lautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97 alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Novara, via Martino della Torre 15, anche ai gas medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dellautorizzazione di cui alla D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed allASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 29.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 400
D.G.R. n. 35-20660 del 1.7.1997: estensione dellautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano azoto ed aria medicale, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Elida 91 S.r.l. con sede legale in Pogliano Milanese (MI), via E. Mattei 5, per il deposito sito in Rivalta (TO), via Coazze angolo via Avigliana
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di estendere lautorizzazione alla distribuzione allingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dellart. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. 35-20660 del 1.7.97 alla ditta Elida 91 S.r.l. con sede legale in Pogliano Milanese (MI), via E. Mattei 5, per il deposito sito in Rivalta (TO), via Coazze angolo via Avigliana, anche ai gas medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.
Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dellautorizzazione di cui alla D.G.R. 35-20660 del 1.7.97 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed allASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.
Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri
Codice 31
D.D. 18 ottobre 1999, n. 349
Affidamento alla Società Edipress di uno studio e verifica degli strumenti di comunicazione che sono attivi nel campo dei servizi e delle iniziative sociali, culturali e di promozione delle realtà locali. Spesa di L. 24.000.000 (Cap. 10807/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di affidare alla Società Edipress, Strada Val San Martino, 59 - Torino, mediante la stipula di apposita convenzione parte integrante della presente determinazione, uno studio e verifica degli strumenti di comunicazione che sono attivi nel campo dei servizi e delle iniziative sociali, culturali e di promozione delle realtà locali;
- di approvare il conseguente impegno di L. 24.000.000 (IVA inclusa) così come risulta dal preventivo allegato che verrà liquidato alla Società Edipress, Strada Val San Martino, 59 - Torino.
La Società Edipress è tenuta a concludere la ricerca entro il 31.12.1999.
Nel caso di mancata conclusione di lavoro è prevista una penale di L. 500.000 a settimana.
Il pagamento delle spettanze avverrà a consegna della ricerca dietro presentazione di fattura.
Alla spesa di L. 24.000.000 si fa fronte con laccantonamento n. 349646 sul cap. 10870/99.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 28 ottobre 1999, n. 365
Acquisto del volume Giuseppe Talucchi architetto edito dalla Celid Casa Editrice; determinazione 278 del 30-08-1999. Ulteriore spesa. Spesa di L. 1.350.000 (cap. 11590/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, secondo quanto indicato in premessa, ulteriore spesa pari a L. 1.350.000 a favore della Celid Casa Editrice per lacquisto del volume Giuseppe Talucchi architetto, ad integrazione della somma già stanziata con determinazione nº 278 del 27 agosto 1999;
- di approvare conseguentemente limpegno di spesa complessivo di L. 1.350.000.
La liquidazione avverrà dietro presentazione di fattura o nota spesa ad avvenuta consegna del materiale e comunque nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 8/84.
Alla spesa di L. 1.350.000 si fa fronte con laccantonamento nº 352680/a, capitolo 11590/99, approvato con D.G.R. nº 42-27733 del 05-07-1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 28 ottobre 1999, n. 369
Progetto di informatizzazione della Fondazione Amendola per ladesione al Polo Regionale SBN. Spesa di L. 24.000.000 (cap. 20450/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, lerogazione di un contributo pari a L. 24.000.000 in favore della Fondazione Amendola di Torino, finalizzato alla realizzazione di un progetto di informatizzazione della Fondazione per ladesione al Polo Regionale Piemontese SBN; il progetto comprende lacquisto di materiale informatico ed arredo generico, fotocopiatore ed assimilati da destinare ai locali dellente;
- di approvare che la liquidazione della somma di L. 24.000.000 avvenga con le seguenti modalità: lacconto, pari all80%, ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa.
Il saldo, pari al restante 20%, verrà erogato dietro presentazione di relazione tecnica sullintervento eseguito, nonchè rendiconto delle entrate e delle uscite inerente lintero intervento e documentazione contabile almeno equivalente alla spesa relativa al contributo.
La documentazione contabile non dovrà recare data anteriore al 16.3.1998, così come stabilito dalla D.G.R. n. 32-25392 del 2.9.1998.
Lente beneficiario del contributo è tenuto a non modificare la destinazione dello stesso.
Tale contributo dovrà essere pubblicizzato mediante apposito cartello da cui si evinca che gli acquisti sono stati eseguiti con il contributo dellassessorato alla Cultura della Regione Piemonte.
In caso di mancata conclusione degli acquisti entro 24 mesi dallassegnazione del contributo, salvo cause di forza maggiore, il saldo non sarà erogato.
Lente beneficiario del contributo dovrà comunque presentare la documentazione relativa agli acquisti effettuati ed alle spese sostenute.
Se da queste ultime risultasse che lacconto, pari all80% del contributo, non è stato interamente speso, lente sarà tenuto alla restituzione della quota parte non spesa.
In tale caso, i competenti uffici regionali provvederanno altresì alla revoca relativa al saldo del 20%, considerandosi realizzato solo in parte lintervento per il quale il contributo era stato assegnato.
Alla spesa di L. 24.000.000 si fa fronte con laccantonamento di cui alla D.G.R. n. 36-27727 del 5.7.1999 (A. n. 352637), sul cap. 20450 del bilancio di previsione dellanno 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 28 ottobre 1999, n. 371
Interventi per il completamento dei lavori di rifacimento del tetto del Palazzo degli Ufficiali - Forte di Fenestrelle. Spesa di L. 200.000.000 (Cap. 20400/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di assegnare e di erogare, per le motivazioni indicate in premessa, allAssociazione Progetto San Carlo, P.zza della Fiera n. 1, Fenestrelle - To - la somma di L. 200.000.000 per la realizzazione degli interventi per il completamento dei lavori di rifacimento del tetto del Palazzo degli Ufficiali - Forte di Fenestrelle.
Il contributo di L. 200.000.000, non soggetto a trattenuta IRPEG, sarà erogato allAssociazione Progetto San Carlo in due soluzioni: una prima parte, pari all80% del contributo, ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa e previa presentazione di specifico progetto definitivo/esecutivo relativo allintervento che rimarrà depositato presso la Direzione Regionale ai Beni Culturali; la seconda, pari al restante 20%, a saldo, dietro presentazione di una relazione sui lavori effettuati, di un rendiconto delle entrate e delle uscite inerente lintero intervento, di documentazione contabile relativa almeno allequivalente del contributo regionale e di un certificato di regolare esecuzione.
Alla spesa di L. 200.000.000 si fa fronte con laccantonamento n. 362027 di cui al cap. 20400 del bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 2 novembre 1999, n. 373
Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 360: Cantieri transfrontalieri di lavoro per giovani volontari, nellambito del programma Interreg II Italia-Francia 1994/99, approvato con D.G.R. n. 45 - 28306 del 4.10.1999
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare il contributo pubblico pari a L. 232.826.000, di cui L. 116.413.000 sul cap. 20973/99 (acc. n. 360200), L. 81.489.000 sul cap. 20976/99 (acc. n. 360243) e L. 34.924.000 sul cap. 20975/99 (acc. n. 360258), a favore di Giovani Insieme, con sede in via Valdocco 22 - 10041 Carignano (TO);
- di definire, nei termini sottoindicati e nel rispetto delle modalità generali stabilite con deliberazione della Giunta regionale n. 45-28306 del 4/10/99, le modalità specifiche di controllo di attuazione del progetto n. 360 Cantieri transfrontalieri di lavoro per giovani volontari, finanziato nellambito del programma Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994/99;
Il Settore Musei e Patrimonio Culturale, designato responsabile del controllo di attuazione del progetto, provvederà a:
a) effettuare il controllo tecnico, amministrativo e finanziario del progetto - con riferimento alle pertinenti discipline comunitaria, statale e regionale - sia attraverso sopralluoghi, sia mediante verifica - almeno una volta allanno e comunque prima delle erogazioni successive al primo anticipo - della documentazione amministrativa e contabile, anche, qualora ritenuto necessario, attraverso riunioni periodiche tra beneficiario e responsabili del controllo e/o verifica dellavanzamento delle progettazioni;
b) fornire - al Settore Politiche comunitarie della Direzione Regionale Economica Montana e Foreste - periodiche informazioni sullo stato di attuazione del progetto;
c) conservare, nellarchivio corrente, copia della documentazione contabile e amministrativa del progetto per i tre anni successivi allultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione allinsieme del programma;
- di dare atto che, in conformità con quanto indicato nel regolamento interno di attuazione del programma Interreg e nel vademecum, ai beneficiari fanno carico i seguenti obblighi:
1. attuare il progetto con le modalità indicate nella scheda progettuale - con losservanza della disposizione di cui al comma 2, paragrafo 2.3, del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese concernente le procedure da seguire per la validazione delle modificazioni progettuali, ove strettamente necessarie - e nel rispetto - per quanto concerne lammissibilità delle spese nel quadro dei Fondi strutturali comunitari - della decisione della Commissione europea C(97) 1035/6 del 23 aprile 1997);
2. assicurare il cofinanziamento del progetto, per un importo pari a L. 99.783.000;
3. aprire apposito conto corrente bancario per la gestione dei fondi relativi al progetto ed effettuare i pagamenti esclusivamente a mezzo di assegno o bonifico bancario a valere sul conto medesimo o nel caso di Enti pubblici apposito capitoli di entrata e uscita;
4. tenere costantemente aggiornate, per il progetto, separate scritture contabili che indichino, per ciascuna spesa, la data della registrazione contabile, limporto, lidentificazione del documento giustificativo, la data ed il metodo di pagamento.
Tali scritture devono essere corredate dei necessari giustificativi di spesa.
Nel caso di spese che si riferiscano solo in parte al progetto cofinanziato, deve essere adeguatamente giustificata la ripartizione dellimporto tra operazioni cofinanziate e altre operazioni;
5. fornire al Settore regionale Musei e Patrimonio Culturale, responsabile del controllo, sulla base della modulistica predisposta dal Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste:
- trimestralmente, lelenco, distinto per mese, dei pagamenti effettuati (allegato 4);
- annualmente e su richiesta, la documentazione sullo stato di attuazione dellintervento e sulla sua conformità al progetto approvato;
6. accettare il controllo dei competenti organi comunitari, statali e regionali - questultimo da esercitarsi da parte del Settore Musei e Patrimonio culturale - sullattuazione del progetto e sullutilizzo del contributo erogato;
7. menzionare, nelle attività obbligatorie di informazione e pubblicità relative al progetto, la partecipazione finanziaria dellUnione europea, dello Stato italiano e della Regione, con le modalità operative indicate nella Guida pratica predisposta dalla Commissione europea in applicazione della propria decisione 94/342/CE del 31 maggio 1994;
8. produrre la documentazione di rendicontazione finale del progetto entro 90 giorni dalla sua ultimazione ed in ogni caso entro il termine, fissato dalla Commissione europea, per la chiusura dei pagamenti dellintero programma;
9. conservare la documentazione contabile e amministrativa relativa allattuazione del progetto per i tre anni successivi allultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione allinsieme del programma;
- di stabilire, inoltre, che la liquidazione del contributo pubblico di competenza del Piemonte - comprendente le quote comunitaria, statale e regionale - al beneficiario capofila di parte italiana, sia effettuata in conformità con quanto indicato al comma 7 del paragrafo 2.3 del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese - con le seguenti modalità:
a) per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione - da parte dellONLUS Giovani Insieme al Settore Musei e Patrimonio Culturale - dellavvenuto inizio dellattuazione del progetto;
b) per l80% del contributo assegnato - decurtato dellanticipo di cui in 5.1 - ad avvenuta dimostrazione, da parte dellONLUS Giovani Insieme, di aver sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile da parte del Settore regionale Musei e Patrimonio culturale;
c) per il 100% del contributo effettivo maturato in relazione alla spesa finale sostenuta da Giovani Insieme - al netto degli anticipi di cui in 5.1 e 5.2 - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e presentazione della relazione finale di attuazione del progetto, previa attestazione del Settore Musei e Patrimonio culturale in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dellintervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali;
La liquidazione dei contributi al O.N.L.U.S. Giovani Insieme è subordinata allosservanza, da parte del beneficiario, degli obblighi previsti nel presente provvedimento.
La mancata osservanza di detti obblighi può comportare la riduzione o, nei casi più gravi, la revoca del contributo assegnato, da deliberarsi dalla Giunta regionale su motivata proposta del Settore Musei e Patrimonio Culturale e sentito il beneficiario;
- di fissare - in coerenza con quanto indicato nella scheda progettuale riguardo al calendario dei lavori e in considerazione della data di ammissione a finanziamento del progetto - nel 31/12/2001 il termine per la chiusura dei pagamenti relativi al progetto da parte dellONLUS Giovani Insieme;
- di trasmettere copia del presente provvedimento al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste e allONLUS Giovani Insieme.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 4 novembre 1999, n. 376
Determinazione dirigenziale n. 321 del 30.11.1998. Introito della somma di L. 970.200 dal Comune di Borgaro Torinese (cap. 3050/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di procedere, per le motivazioni illustrate in premessa, al recupero e conseguentemente allintroito della somma di L. 970.200 dal Comune di Borgaro Torinese;
- di notificare al Comune di Borgaro Torinese, tramite lettera, il presente provvedimento.
La somma sarà introitata sul cap. 3050/1999 (accertamento n. 364006) ed impegnata sul cap. 40170/99 (.......) per il pagamento in favore di altri beneficiari, come da elenco allegato alla determinazione dirigenziale n. 321 del 30.11.1998.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.1
D.D. 4 novembre 1999, n. 378
Finanziamento alla Provincia di Asti per la pubblicazione del volume Trifolau e Tartufi. Aspetti antropologici delleconomia rurale tra Langhe e Monferrato. Spesa di L. 10.000.000 (cap. 11720/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, lassegnazione di un contributo a sostegno della stampa del volume Trifulau e tartufi. Aspetti Antropologici delleconomia rurale tra Langhe e Monferrato edito dalla Provincia di Asti pari a L. 10.000.000;
- di approvare conseguentemente limpegno di spesa complessivo di L. 10.000.000;
- di autorizzare la liquidazione e il pagamento dellimporto ad avvenuta comunicazione da parte del soggetto beneficiario dellavvio di stampa.
Al momento della stampa la pubblicazione potrà assumere titolo diverso rispetto a quello indicato nellistanza di contributo.
Allente destinatario del contributo verranno chieste copie del volume oggetto del contributo stesso, che dovranno essere pubblicate entro un anno dalla data della lettera di assegnazione del contributo.
Tale comunicazione fisserà inoltre la quantità dei volumi che dovranno essere messi a disposizione della Regione Piemonte che provvederà a distribuirli presso le biblioteche del Piemonte, le scuole, gli istituti culturali e le associazioni, al fine di garantirne unampia fruizione.
Nel caso in cui il volume non venga pubblicato entro un anno dalla lettera di assegnazione del contributo, lente beneficiario sarà tenuto alla restituzione dello stesso.
Alla spesa complessiva di L. 10.000.000 si fa fronte sul capitolo 11720 del bilancio di previsione 1999 (acc. nº 352681).
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
Codice 31.3
D.D. 5 novembre 1999, n. 380
Assegnazione della quota di adesione della Regione Piemonte alla Associazione Culturale Castello di Rivoli - Museo dArte Contemporanea. Spesa di L. 30.000.000. (Cap. 10940/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di assegnare, per le motivazioni indicate in premessa, la somma di L. 30.000.000 quale quota di adesione della Regione Piemonte per lanno 1999 in qualità di socio fondatore pubblico allAssociazione Culturale Castello di Rivoli - Museo dArte Contemporanea.
La somma di L. 30.000.000 non è soggetta a IRPEG e sarà erogata allAssociazione in ununica soluzione ad avvenuta registrazione dellimpegno di spesa.
Alla spesa di L. 30.000.000 si fa fronte con laccantonamento n. 355414 assunto con la D.G.R. n. 82-28043 del 2/8/99 sul Cap. 10940 del Bilancio 1999.
Il Direttore regionale
Alberto Vanelli
CIRCOLARI\DIRETTIVE
Circolare della Direzione Regionale Sviluppo dellAgricoltura 18 febbraio 2000, prot. n. 1583/12.2
Anagrafe Vitivinicola delle Imprese Agricole - Dichiarazione delle Superfici Vitate e del Potenziale Viticolo dellImpresa
Ai sigg. Sindaci dei Comuni
del Piemonte
Alle Province del Piemonte
Alle Organizzazioni
Professionali ed Associative di categoria
LUnione Europea con il reg. 1493 del Consiglio del 17 maggio 1999 ha adottato la nuova Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo (O.C.M. vino).
Il suddetto regolamento prevede che venga definito in modo puntuale il potenziale produttivo viticolo di ogni regione, al fine di poter accedere ai benefici previsti dal regolamento.
E quindi necessario, per i soggetti tenuti allobbligo, presentare la Dichiarazione delle Superfici Vitate.
Tale Dichiarazione, a seguito di convenzione stipulata tra lA.I.M.A. e la Regione Piemonte, sostituisce a tutti gli effetti la compilazione del Mod. B1, di cui alla deliberazione A.I.M.A. n. 607 del 30 aprile 1999, completando gli adempimenti per la realizzazione dello Schedario Viticolo (Regolamenti U.E. n. 822/86, n. 2392/86 e n. 1493/99).
Pertanto la presentazione della Dichiarazione in oggetto soddisfa sia gli adempimenti previsti dalla deliberazione A.I.M.A. n. 607/99, sia gli adempimenti relativi alla denuncia dellAnagrafe Vitivinicola di cui alla L.R. 39/80 e relative Istruzioni per lapplicazione.
In ossequio agli artt. 2 e 6 della Convenzione, le informazioni raccolte dalla Regione Piemonte saranno trasmesse allA.I.M.A. per completare il fascicolo aziendale di cui al reg. CE n. 2392/86.
Saranno inoltre inserite nellArchivio dei Vigneti del Piemonte, di cui allart. 20 delle Istruzioni per lapplicazione della L.R. 39/80.
Il trattamento dei dati dichiarati verrà effettuato secondo le disposizioni previste dalla Legge 31 dicembre 1996, n. 675.
Soggetti tenuti allobbligo
Sono tenute alla presentazione della Dichiarazione in oggetto le persone fisiche o giuridiche che:
- alla data del 1° settembre 1998 hanno avuto in conduzione un vigneto.
- hanno iniziato la conduzione di superfici vitate nel periodo compreso tra il 2 settembre 1998 ed il 31 agosto 1999.
Sono esonerate dalla compilazione le persone fisiche o giuridiche:
- le cui aziende comprendono meno di 1.000 mq. di superficie vitata, la cui produzione non è stata e non sarà, neppure in parte, commercializzata sotto qualsiasi forma e che non risulta iscritta o in corso di iscrizione ad alcun Albo dei Vigneti delle Denominazioni di Origine o elenco delle vigne di I.G.T.
- che hanno iniziato la conduzione di un vigneto successivamente alla data del 1°settembre 1999.
Formano oggetto della Dichiarazione la descrizione delle caratteristiche strutturali delle superfici vitate condotte dallazienda ed i diritti di reimpianto posseduti dallazienda e non ancora utilizzati (diritti in portafoglio).
Modalità di presentazione
La Dichiarazione deve essere compilata in duplice copia sui modelli messi a disposizione dalla Regione Piemonte.
Per la presentazione il dichiarante può:
A) Ritirare i modelli e presentare la Dichiarazione nel Comune ove ha sede il centro aziendale.
Nel caso di Imprese Agricole i cui vigneti ricadono nel territorio di due o più Comuni, anche di Province diverse, la Dichiarazione deve essere presentata al Comune dove ha sede il centro aziendale o, in mancanza di questo, al Comune nel cui territorio ricade la maggior parte della superficie vitata.
Loriginale deve essere trasmesso al Comune, mentre la copia rimane al dichiarante. Si ricorda che ogni quadro va compilato in ogni sua parte, in modo chiaro ed in stampatello; la Dichiarazione deve essere firmata nellapposito spazio.
B) Avvalersi, sia per la compilazione che per la presentazione, dellausilio delle Organizzazioni Professionali Agricole o delle Organizzazioni Associative.
In tal caso occorre conferire per iscritto mandato con rappresentanza allorganismo tramite per la compilazione della Dichiarazione e per eventuali adempimenti successivi, nonché per consentire allo stesso la consultazione, anche attraverso la ricezione dei dati su supporto magnetico, di tutte le informazioni inerenti la presente Dichiarazione.
I soggetti che intendono avvalersi di questa possibilità NON dovranno ritirare la modulistica presso i Comuni, in quanto la stessa sarà disponibile presso le sedi delle Organizzazioni.
Le modalità di consegna delle dichiarazioni presentate tramite le Organizzazioni saranno oggetto di una specifica comunicazione.
Si ricorda che in ogni caso la data di scadenza per la presentazione della Dichiarazione è il 30 aprile 2000. La Regione Piemonte si riserva la possibilità di prorogare detta scadenza, dandone comunicazione ai Comuni ed agli altri soggetti interessati.
Compiti dei Comuni
La consegna dei moduli per la Dichiarazione e dei manifesti informativi ed il ritiro delle dichiarazioni compilate verrà effettuata a cura dei Servizi Antisofisticazioni Vinicole e delle Province competenti per territorio.
La quantità di moduli da consegnare ai Comuni verrà determinata anche valutando il numero di soggetti che, per la compilazione e presentazione della Dichiarazione, intendono avvalersi delle Organizzazioni Professionali od Associative.
Il Comune allatto del ritiro della Dichiarazione dovrà verificare che siano riportati tutti i dati richiesti e che le copie siano firmate in calce dal dichiarante.
La Regione Piemonte, ai fini dellespletamento dei compiti affidati dalla L.R. 39/80 e relative Istruzioni alle Commissioni Comunali per lAgricoltura, provvederà a trasmettere un riepilogo della situazione per Comune, dopo aver completato le operazioni di registrazione.
Al fine di una corretta informazione si invitano i Comuni ad affiggere i manifesti informativi e a rendere disponibile al pubblico la presente circolare.
Nel richiedere la più ampia collaborazione, si rammenta che la presentazione della Dichiarazione delle Superfici Vitate è condizione per poter accedere a tutte le forme di benefici previsti dal reg. U.E. 1493/99.
Per eventuali ulteriori informazioni sono competenti i Servizi Antisofisticazioni Vinicole delle Province e lUfficio Regionale di Coordinamento.
Il Direttore Regionale
Franco Ardizzone
- Provincia Alessandria S.A.V. - Via Galimberti 2/a - 15100 Alessandria - Tel. 0131/3041 (competente anche per la Provincia di Novara)
- Provincia Asti S.A.V. - Via Pilone 143 - 14100 Asti - Tel. 0141/272748
(competente
anche per la Provincia di Vercelli)
- Provincia Cuneo S.A.V. - C.so Piave 15 - 12051 Alba - Tel. 0173/283972
(competente
anche per la Provincia di Verbania)
- Provincia Torino S.A.V. - Via Brione 36 - 10143 Torino - Tel. 011/751918
(competente
anche per la Provincia di Biella)
- Provincia Novara S.A.V. della Provincia di Alessandria
- Provincia Vercelli - S.A.V. della Provincia di Asti
- Provincia Biella - S.A.V. della Provincia di Torino
- Provincia Verbania - S.A.V. della Provincia di Cuneo
L.R. 13 maggio 1980, n. 39:
ANAGRAFE VITIVINICOLA
Note esplicative per la compilazione della Dichiarazione delle Superfici Vitate e del Potenziale Viticolo delle Imprese Agricole
Soggetti tenuti allobbligo ed oggetto della dichiarazione
Sono tenute alla presentazione della dichiarazione in oggetto le persone fisiche o giuridiche che alla data del 1° settembre 1998 abbiano avuto in conduzione un vigneto. Sono tenute alla compilazione anche le persone fisiche o giuridiche che hanno iniziato la conduzione di superfici vitate nel periodo compreso tra il 2 settembre 1998 ed il 31 agosto 1999.
Sono esonerate dalla compilazione le persone fisiche o giuridiche le cui aziende comprendono meno di 1.000 mq. di superficie vitata, la cui produzione non è stata e non sarà, neppure in parte, commercializzata sotto qualsiasi forma e che non risulta iscritta o in corso di iscrizione ad alcun Albo dei Vigneti delle Denominazioni di Origine o elenco delle vigne di I.G.T.
Sono altresì esonerate le persone fisiche o giuridiche che abbiano iniziato la conduzione di un vigneto successivamente alla data del 1°settembre 1999.
Formano oggetto della dichiarazione:
a) la descrizione delle caratteristiche strutturali delle superfici vitate condotte dallazienda;
b) i diritti di reimpianto posseduti dallazienda e non ancora utilizzati (diritti in portafoglio).
Modalità di presentazione
La dichiarazione deve essere compilata in duplice copia sui modelli messi a disposizione dalla Regione Piemonte. Loriginale deve essere trasmesso al Comune, mentre la copia rimane al dichiarante.
E competente a ricevere la dichiarazione il Comune ove ha sede il centro aziendale. Nel caso di Imprese Agricole i cui vigneti ricadono nel territorio di due o più Comuni, anche di Province diverse, la dichiarazione deve essere presentata al Comune dove ha sede il centro aziendale o, in mancanza di questo, al Comune nel cui territorio ricade la maggior parte della superficie vitata.
La data di scadenza per la presentazione della dichiarazione è il 30 aprile 2000. Tale data potrà essere prorogata, se necessario, dalla Regione Piemonte.
Ogni quadro va compilato in ogni sua parte in modo chiaro ed in stampatello; la dichiarazione deve essere firmata nellapposito spazio.
Per la compilazione e presentazione il dichiarante può avvalersi dellausilio delle Organizzazioni Professionali Agricole o delle Organizzazioni Associative.
Si ricorda in che tal caso occorre conferire per iscritto mandato con rappresentanza allorganismo tramite per la compilazione della dichiarazione e per eventuali adempimenti successivi, nonché per consentire allo stesso la consultazione, anche attraverso la ricezione dei dati su supporto magnetico, di tutte le informazioni inerenti la presente dichiarazione.
QUADRO 1 Dati identificativi
DICHIARANTE
Indicare se trattasi di IMPRESA INDIVIDUALE, SOCIETA o ALTRO SOGGETTO barrando lapposita casella.
Nel caso di SOCIETA lindicazione della PARTITA IVA è obbligatoria.
Indicare il cognome o la ragione sociale del dichiarante. Se trattasi di persona fisica vanno inoltre indicati il nome, il sesso, il codice fiscale, la data di nascita, il comune di nascita e la sigla automobilistica della Provincia di nascita. Tutte le informazioni devono essere riferite al conduttore delle superfici vitate.
DOMICILIO O SEDE LEGALE
Riportare i dati relativi al domicilio (se persona fisica) oppure alla sede legale (se persona giuridica) del dichiarante.
UBICAZIONE AZIENDA
Indicare lubicazione dellazienda (solo nel caso in cui risulti diversa dal domicilio o dalla sede legale del dichiarante).
Se lazienda si estende su più Comuni riportare lubicazione del Centro Aziendale oppure il Comune nel cui territorio ricade la maggior parte della superficie vitata dellazienda.
RAPPRESENTANTE LEGALE
Compilare il presente riquadro solo nel caso in cui sia diverso dal dichiarante; riportare i dati anagrafici ed il domicilio del rappresentante legale dellazienda dichiarante.
QUADRO 2 Informazioni sul potenziale viticolo dellazienda (diritti di reimpianto in portafoglio)
RIQUADRO A
Indicare, in mq., i diritti di reimpianto derivanti dallestirpazione di superfici vitate dellazienda e NON ANCORA UTILIZZATI alla data del 1° settembre 1999. Le superfici relative al diritto di reimpianto devono essere riferite alla campagna viticola in cui è avvenuta lestirpazione.
RIQUADRO B
Indicare la superficie complessiva, in mq., dei diritti di reimpianto effettivamente acquistati da terzi e NON ANCORA UTILIZZATI alla data del 1° settembre 1999.
RIQUADRO C
Indicare la superficie complessiva, in mq., dei Nuovi Impianti AUTORIZZATI, NON ANCORA IMPIANTATA alla data del 1° settembre 1999.
Dichiarazione presentata tramite
Il riquadro deve essere compilato solo nel caso in cui la dichiarazione sia presentata tramite una Organizzazione Professionale o Associativa. La compilazione del riquadro sarà a cura dellOrganizzazione interessata.
Riservato al Comune di presentazione
Non compilare questo riquadro.
si rammenta la necessità da parte del dichiarante di apporre la propria
firma
in calce al modello di dichiarazione, nello spazio apposito
Il trattamento dei dati dichiarati nel presente modello è effettuato secondo le disposizioni previste dalla Legge 31/12/96, n. 675.
QUADRO 4 -
Informazioni relative alle superfici vitate
Il dichiarante dovrà utilizzare uno o più Quadri 4 per indicare i riferimenti catastali e le caratteristiche agronomiche delle superfici vitate.
Qualora non siano sufficienti i Quadri 4 presenti sul modello base è possibile utilizzare ulteriori moduli integrativi, sui quali dovrà essere riportato, nello spazio in alto a destra, cognome e nome o ragione sociale dellAzienda.
In ogni Quadro 4 va indicato obbligatoriamente il codice ISTAT del Comune in cui sono ubicate le superfici vitate, la denominazione del Comune e la sigla automobilistica della Provincia.
Qualora non siano sufficienti le righe di un solo Quadro per descrivere le superfici vitate di un Comune, è possibile utilizzare uno o più quadri successivi; è importante che il codice ISTAT, la descrizione del Comune e la Provincia siano ripetuti ad ogni Quadro utilizzato.
Ogni Quadro 4 è composto da 10 righe, corrispondenti, ciascuna, ad una singola unità vitata.
Per unità vitata si intende:
una superficie continua coltivata a vite che ricade su una sola particella catastale e che è omogenea per caratteristiche (tipo di possesso, sesto di impianto, destinazione produttiva, forma di allevamento, irrigazione, vitigno).
Esclusivamente per le superfici vitate ove siano presenti un vitigno prevalente (almeno l85% del totale) e uno o più vitigni complementari, che tuttavia non eccedano il 15% della superficie vitata complessiva del vigneto in questione, deve essere indicata una sola unità vitata, con il solo vitigno prevalente.
Se il vitigno prevalente è presente in quantità inferiore all85% sul totale della superficie, il vigneto dovrà essere frazionato in due o più unità vitate.
Per ogni Quadro 4 le informazioni relative alle singole unità vitate sì dividono in:
< DATI CATASTALI >
Indicare i riferimenti catastali di ciascuna unità vitata. I dati devono essere riferiti al momento della compilazione della presente dichiarazione.
CASI PAR. - CASI PARTICOLARI
Compilare, se necessario, la casella come di seguito indicato:
1 = riordino fondiario;
2 = zona militare o zona di confine soggetta a vincoli di sicurezza;
3 = uso civico;
4 = zona demaniale;
5 = frazionamento/accorpamento;
6 = Stato estero.
Se si rientra nei casi 2, 4 e 6 può essere omessa lindicazione dei dati catastali ma occorre allegare alla dichiarazione una opportuna documentazione giustificativa.
SEZ. - SEZIONE CENSUARIA
Solo per i comuni nei quali è presente.
FOGLIO - NUMERO DEL FOGLIO DI MAPPA
PART. - NUMERO DELLA PARTICELLA
SUP. CATASTALE - SUPERFICIE CATASTALE
Indicare la superficie catastale espressa in metri quadri.
< DESCRIZIONE IMPIANTI >
Indicare le informazioni richieste per ciascuna unità vitata.
TIPO COND. - TIPO Di CONDUZIONE
Indicare li tipo di conduzione della particella utilizzando i seguenti codici:
1 = in proprietà; 2 = in affitto; 3 = a mezzadria; 4 = altre forme.
SESTO dIMP. - SESTO DIMPIANTO
Indicare la distanza in centimetri sulla fila e tra le file delle piante.
N. CEPPI - NUMERO DI CEPPI
Indicare il numero complessivo di piante presenti sullunità vitata. Linformazione è obbligatoria nel caso in cui la corrispondente unità vitata sia iscritta allAlbo dei vigneti di una Denominazione di Origine o allelenco delle vigne di una I.G.T., il cui disciplinare preveda il rispetto di un certo numero di ceppi per ettaro.
ANNO IMP. ANNO DI IMPIANTO
Indicare lanno in cui è stato effettivamente impiantato il vigneto.
FORMA ALL. - FORMA DI ALLEVAMENTO
Da indicare utilizzando la seguente codifica:
01 Alberello
02 Cordone speronato
03 Guyot
04 Archetto
05 Capovolto doppio
06 Palmetta
07 Cazenave
08 Sylvoz
09 Casarsa
10 Cappuccina modificata
11 Miotto
12 Duplex
13 G.D.C.
14 Pergola
15 Tendone
16 Maggiorino
17 Raggi o Belussi
18 Testucchio
19 Alberata
99 Altra forma
IRR. IRRIGAZIONE
Barrare la casella solo se il vigneto è irrigato.
TIPO COLT. - TIPO DI COLTURA
Da indicare utilizzando la seguente codifica: 1 = coltura specializzata; 2 = coltura promiscua.
DEST. PROD. - DESTINAZIONE PRODUTTIVA
Da indicare utilizzando la seguente codifica:
1 = uva da vino;
2 = uva da mensa;
3 = piante madri di portainnesti;
4 = piante madri per marze;
5 = selvatici da innestare;
6 = impianti sperimentali.
SUP. VITATA - SUPERFICIE VITATA
Per superficie vitata si intende quella allinterno del sesto di impianto (da filare a filare e da vite a vite) aumentata, nelle fasce laterali e nelle testate, della superficie a servizio del vigneto e in particolare:
- superficie vitata ricadente su una intera particella catastale: in questo caso la superficie vitata da considerarsi è lintera superficie catastale della particella;
- superficie vitata ricadente solo su una parte della particella catastale: in questo caso la superficie vitata da considerarsi è quella allinterno del sesto di impianto (da filare a filare e da vite a vite), aumentata su entrambe le fasce laterali in misura dei 50% del sesto di impianto fino ad un massimo di metri 3, e su entrambe le testate in misura non superiore a metri 3;
- superficie vitata di filari singoli: in questo caso la superficie vitata da considerarsi, per quanto attiene le fasce laterali, sarà fino ad un massimo di metri 1,5 per lato e sulle testate di metri 3;
Se le capezzagne, di testata o laterali ai filari, sono iscritte catastalmente come tali, non potranno essere considerate superficie vitata.
VITIG. - VITIGNO
Indicare il codice della varietà di uva facendo riferimento al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite.
Come già indicato, qualora limpianto sia costituito da un vitigno prevalente (almeno l85%) e da uno o più vitigni complementari la cui superficie non superi il 15% di quella indicata alla colonna precedente, il conduttore deve indicare il codice del vitigno prevalente e segnalare nella casella successiva la presenza di vitigni secondari.
Esclusivamente per le aziende la cui superficie vitata complessiva non è superiore a 5.000 mq., sempre che non si tratti di unità vitate iscritte o in corso di iscrizione a Denominazioni di Origine o I.G.T., qualora il dichiarante non sia in grado di indicare lesatta varietà di vite allevata, è possibile la seguente codifica generalizzata:
888 = varietà di uva a bacca bianca; 999 = varietà di uva a bacca rossa
I suddetti codici possono essere utilizzati anche nel caso di nuove varietà in sperimentazione.
ALTRI VIT. - ALTRI VITIGNI
Barrare la casella solo nel caso in cui vi sia la presenza di vitigni secondari, tenendo conto delle istruzioni dettagliate nel paragrafo precedente.
<CLASSIFICAZIONE IMPIANTI>
Indicare le informazioni richieste per ciascuna unità vitata.
DESCRIZIONE VINO
Se lunità vitata è iscritta ad un Albo indicare il nome della Denominazione di Origine seguita dalla eventuale specificazione di vitigno. Non deve essere fatto riferimento ad alcuna tipologia secondaria. Attenersi alle suddette indicazioni anche per le unità vitate per le quali si è richiesta liscrizione allAlbo.
Per gli altri vini utilizzare la denominazione Vino da tavola bianco o Vino da tavola rosso/rosato.
COD. VINO CODICE VINO
Per ogni unità vitata indicare il codice corrispondente alla descrizione vino della casella precedente, facendo riferimento allapposita tabella.
MAT. ALBO VIGNETI - MATRICOLA ALBO VIGNETI
La casella deve essere obbligatoriamente compilata per tutte le unità vitate iscritte ad un Albo Vigneti di una denominazione di origine.
Per le unità vitate per cui si è richiesta liscrizione ad un Albo Vigneti dovrà essere indicato il codice PIC (pratica in corso).
La casella non dovrà ovviamente essere compilata se lunità vitata non è iscritta ad alcun Albo Vigneti di una denominazione di origine.
ANNO RIF. - ANNO DI RIFERIMENTO
Per ogni unità vitata deve essere indicato lanno di riferimento.
Le unità vitate presenti in azienda sia al 1° settembre 1998 sia al 1° settembre 1999 dovranno essere contraddistinte tramite barratura di entrambe le caselle.
Le unità vitate la cui conduzione è iniziata successivamente al 1° settembre 1998 dovranno essere contraddistinte tramite barratura nella sola casella 1999.
Dovranno anche essere dichiarate le unità vitate in conduzione alla data del 1° settembre 1998 e successivamente dismesse a qualsiasi titolo; in questo caso dovrà essere barrata la sola casella 1998.
COMUNICATI
Comunicato dellAssessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte
Regolamentazione della normativa comunitaria e nazionale sulle quote latte - Elenco primi acquirenti in attività al 31.12.99
La regolamentazione comunitaria sulle quote latte e sul prelievo supplementare sul latte bovino prevede, fra laltro, il riconoscimento degli acquirenti di latte operanti nel territorio di uno Stato membro da parte dello Stato medesimo. La normativa nazionale in materia, stabilisce che le Regioni dispongano il citato riconoscimento e provvedano allistituzione di un apposito Albo regionale dei primi acquirenti di latte bovino, nel quale vengono iscritte le imprese riconosciute.
Con la D.G.R. n. 4-26732 del 1.3.1999, sono state approvate le nuove modalità per il riconoscimento e la tenuta dellAlbo dei primi acquirenti di latte bovino con sede legale nella Regione Piemonte.
Tali modalità prevedono che entro il 31 Marzo di ogni anno venga pubblicato sul B.U. della Regione apposito elenco dei primi acquirenti in attività ed iscritti allAlbo al 31 Dicembre dellanno precedente.
Per quanto sopra esposto, considerando altresì che il produttore è tenuto ad accertarsi che lacquirente da lui rifornito sia riconosciuto e che pertanto appare necessario fornire adeguata pubblicità in merito al fine di consentire tale accertamento, si provvede alla pubblicazione dellelenco delle imprese, con sede legale nel territorio piemontese, riconosciute quali primi acquirenti di latte bovino al 31 Dicembre 1999.
Nellelenco le imprese sono state suddivise in base alla Provincia in cui risiede la sede legale delle stesse.
Si precisa, inoltre, che il presente elenco di acquirenti in attività è consultabile:
- presso gli Uffici dellAssessorato Regionale allAgricoltura, Direzione Regionale Sviluppo dellAgricoltura, Settore Sviluppo Produzioni Animali - c.so Stati Uniti, 21 Torino - tel. 011/432.4305 - 3629 - dal Lunedi al Venerdi, dalle ore 9.00 alle ore 12.00;
- oppure presso le sedi degli ex-Settori Territoriali Agricoltura della Regione (ora Provincia), ai seguenti indirizzi:
- Provincia di Alessandria - Settore Agricoltura, v. Del Guasco 1 - tel. 0131/285111
- Provincia di Asti - Settore Agricoltura, p.za Astesano 32 - tel. 0141/594786
- Provincia di Biella - Settore Agricoltura, v. Q. Sella 12 - tel. 015/405237
- Provincia di Cuneo - Settore Agricoltura, c.so Dante 14 - tel. 0171/696224
- Provincia di Novara - Settore Agricoltura, v. Dominioni 4 - tel. 0321/34821
- Provincia di Torino - Settore Agricoltura, c.so Stati Uniti 1 - tel. 011/43211
- Provincia di Verbania - Settore Agricoltura, v. Ceretti 24, Domodossola - tel. 0324/242269
- Provincia di Vercelli - Settore Agricoltura, v. Pirandello 3, tel. 0161/250532
secondo modalità e orari da loro stessi definiti.
Provincia di Torino:
Nr. Albo
P. IVA
Acquirente
001002
00496430018
DARO FRATELLI SAS - VIA RIMEMBRANZA 20, MACELLO
001004
04422270019
DA.MA. SNC - VIA STATALE 2/A, BOLLENGO
001006
00533170015
COOPERATIVA INTERCOMUNALE PRODUT. - STRADA TORINO 22, CASELLE TORINESE
001009
07339300019
CASEIFICIO PASSIATORE LUIGI - VIA ZEMO MARIO 3, FOGLIZZO
001010
03983400015
CASEIFICIO MALANDRA SRL - VIA S.BENIGNO 150, VOLPIANO
001011
04917760011
CASEIFICIO CHIALA SNC - VIA ROMA 18, CHIAVERANO
001012
02119230015
A.B.I.T. SCRL - CSO. ALLAMANO 26-24-29, GRUGLIASCO
001013
01934250018
CENTRALE DEL LATTE TORINO & C. SPA - VIA FILADELFIA 220, TORINO
001015
07219850018
CASEIFICIO UBERTI FOPPA - VIA VIGONE 24, VILLAFRANCA PIEMONTE
001019
02377110016
FENOGLIO E LEONE SNC - VIA CAPORAL CATTANEO 55, FAVRIA
001020
05106290017
LA BUONA TERRA DAMANHUR - VIA SENDOLA 16, ISSIGLIO
001021
04467580017
CASEIFICIO GARDA DI ZUFFO SILVANA - VIA V. EMANUELE 48, ALBIANO DIVREA
001022
00526670013
COOP. PRODUT. LATTE LEINI A RL - VIA TORINO 19, LEINI
001023
05837800019
SOCIETA COOP. AGRICOLA MOMBARONE - SS. 26-61, SETTIMO VITTONE
001024
07087230012
CASEIFICIO ANGELINA SRL - SS. TO-PIANEZZA 148, COLLEGNO
Nr. Albo
P. IVA
Acquirente
001025
02070310012
CASEIFICIO DONATO DI ARIENZO - VIA DON BOSCO 34, PIANEZZA
001027
04776710016
ASSOCIAZIONE PRODUT. LATTE VALLE SUSA - VIA TRAFORO 62, BUSSOLENO
001028
05444900012
ANTICA LATTERIA BRUZOLESE - VIA C. EMANUELE 18, BRUZOLO
001031
06322560019
CASEIFICIO QUARANTA SNC - VICOLO S. MARTINO 14, RIVALTA DI TORINO
001033
00488950015
SOCIETA COOP. LATTERIA SOCIALE - VIA MAESTRA 9, BOBBIO PELLICE
001038
01925220012
COOP. AGR. MONTANA V. CHISONE E GERMANASCA - VIA ROMA 22, PEROSA ARGENTINA
001039
02301120016
COOP. PRODUT. AGRICOLI PRAROSTINESI - C/O MUNICIPIO PRAROSTINO
001043
00876300013
LATTERIA VALLE SACRA SOC. COOP. - VIA CAMPI 1, BORGIALLO
001044
03039210012
S. MARTINO SRL - ZONA INDUSRTIALE 1/A, TRANA
001047
04927440018
MERLO LUIGINO LORENZO DI MERLO M. - VIA MENTANA 16, TORINO
001052
06250370019
R.O.M.A. SERVICE SPA - V. TORINO 223/225, LEINI
001053
07487040001
CASEIFICIO TIPICO QUAGLIA SAS - V. S. CARLO 39, SAN FRANCESCO AL CAMPO
001054
07650560019
COMLATTE SRL - VIA TORINO 7, BOSCONERO
001055
07531800013
MANAVELLA SNC - F.NE TALUCCO 34, PINEROLO
001056
07735530011
CENTRO LATTE E LATTICINI SRL - V. S. GIACOMO 2, CHIERI
001057
07757140012
CASEIFICIO LA PERLA SRL - SS TORINO-PIANEZZA 148, COLLEGNO
001058
05633820013
LA STELLA ALPINA - V. PARUCCO 25, PIANEZZA
Provincia di Vercelli:
002001
00037000023
CERRI SNC DI CERRI DARIO E C. - VIA BALOCCO 4, BURONZO
002002
00183990027
CASEIFICIO ALTA VALSESIA - VIA VARALLO 5, PIODE
002008
00361140023
MORINO M. & FIGLIO SNC - VIA MAZZINI 5, CARISIO
Provincia di Novara:
003002
01428180036
CASEIFICIO OIOLI FRATELLI SNC - VIA DEL CASTELLO 12, CAVAGLIETTO
003003
00120480033
MARIO COSTA SPA - CSO VERCELLI 3, NOVARA
003004
00625420039
TICOZZELLI GIUSEPPE & C. SRL - ST.PROV.PER S.NAZZARO S.2, BIANDRATE
003005
00876500034
EREDI ANGELO BARUFFALDI SRL - VIA ROMA 32, CASTELLAZZO NOVARESE
003006
01389580034
P.A.L. SRL - VIA BRAIA 1, PRATO SESIA
003008
00264840034
CENTRO SPERIMENTALE STAGIONATURA - CSO SEMPIONE 49/55, CAMERI
003009
00123650038
LATTERIA SOCIALE DI CAMERI SCRL - VIA NOVARA 67, CAMERI
003010
00353520034
CASEIFICIO TOSI DEI F.LLI TOSI SNC - LOC OLUBI 4, GATTICO
003011
00512270034
A. & L. DI INVERNIZZI RENATO & C. SAS - VIA BELLINZAGO 56/58, CALTIGNAGA
003012
00124370032
COOP. PRODUTTORI LATTE INDENNE - S.S. 11 KM 89,643, CASALINO
003013
00393190038
VAGADORE ERMANNO E PIERO SNC - REGIONE COLOMBARA, VAPRIO DAGOGNA
003014
00538200031
GIORDANO SRL - VIA RASPAGNA 80, OLEGGIO
003018
01251500037
CASEIFICIO PALTRINIERI RENATO SRL - VIA REGIONE STOCCADA, CAVALLIRIO
003019
01731210033
LUIGI SANTI & RENATO INVERNIZZI SPA - V. GAMBARO 26, GALLIATE
003020
01099710038
IGOR SRL - SS 32 DEL SEMPIONE, CAMERI
Nr. Albo
P. IVA
Acquirente
Provincia di Cuneo:
004001
02092840046
CASEIFICIO ARTIGIANALE MOROZZESE - PZZA GALIMBERTI 1, CUNEO
004003
01867490045
CASEIF. VINCENZO QUAGLIA & C. SNC - VIA MARCONI 2, SCARNAFIGI
004004
01790040040
FATTORIE OSELLA SPA - VICOLO SANTABBONDIO 6, CARAMAGNA PIEMONTE
004005
00182010041
CASEIFICIO COOPERATIVO VALLE JOSINA - VIA BEINETTE 1, PEVERAGNO
004006
00164230047
CASEIFICIO FIANDINO SRL - VIA TERMINE 25, VILLAFALLETTO
004007
00141070045
CASEIFICIO BERTINOTTI ANTONIO SAS - VIA EUROPA 1/A, CAVALLERMAGGIORE
004008
00547230045
CASEIFICIO MELLANO ANTONIO SAS - VIA MAZZINI 20, MONASTEROLO DI SAVIGLIANO
004009
02073190049
CASEIFICIO COOOPERATIVO ELVESE - B.TA SERRE CAPOLUOGO, ELVA
004010
00538650045
CENTRO LATTE CENTALLO SRL - REG.MADONNA DEI PRATI 315, CENTALLO
004011
02103050049
VALGRANA SPA - VIA MORETTA 7, SCARNAFIGI
004012
01867230045
CASEIFICIO CEIRANO ANTONIO - VIA PRINCIPE AMEDEO 14, SCARNAFIGI
004013
00181620048
CASEIFICIO COOP. VALLE STURA - VIA DIVISIONE CUNENSE 5, DEMONTE
004014
00609520044
CASEIFICIO VALLE GESSO - F.NE PIANO, ENTRACQUE
004016
00486510043
BIRAGHI SPA - P.LE EINAUDI 7, CAVALLERMAGGIORE
004018
00577870041
SAN MARTINO DI MELANO GERMANO & C. - C.SO PIEMONTE 129, SALUZZO
004019
00029400041
CASEIFICIO RABBIA FRANCESCO - VICOLO BEATO PIETRO 2, RUFFIA
004021
00271560047
CASEIFICIO GEUNA GIACOMO - VIA BIBIANA 86, BAGNOLO PIEMONTE
004024
00744150046
CASEIFIC. MONTOSO DI TURINA OSVALDO - VIA BIBIANA 54, BAGNOLO PIEMONTE
004025
00955650049
PIEMONTE LATTE SOCIETA COOPERATIVA - V. CUNEO 41/C, SAVIGLIANO
004026
02194500043
AGRIPOVAR SCARL - B.TA S.MARGH. V.S.CROCE 4, PAESANA
004027
02029040041
COOP. AGR. CENTRO LATTE MONREGALE - V. MONDOVI PIAZZA 1, VICOFORTE
004030
02290230040
FATTORIA PRIMAVERA DI FALCETTI ITALO - VIA CUNEO 95, MONDOVI
004031
02228870040
CASEIFICIO VALLE MACRA - FR MORRA VIA XXIV MAGGIO 14, VILLAR SAN COSTANZO
004032
02215590049
COOPERATIVA AGRICOLA GALATERO SCRL - FRAZ. CERVIGNASCO 42, SALUZZO
004033
00185880044
CENTRO LATTE CAPPELLO SRL - VIA SAN ROCCO 4, ALBA
004034
02598410047
D. MAURO SRL - V. CAVOUR 116, NARZOLE
004035
02612300042
CO.ZOO.A.L. PICCOLA SOC. COOP. ARL - REG. CROVERA 41, MURAZZANO
004036
02631170046
LA TAVOLERA SRL - STR. S. MARIA 6, SAVIGLIANO
004037
02641280041
COOPERATIVA PRODUTTORI LATTE SAVOIA - V. CERVIGNASCO 29/A, SALUZZO
004038
02647350046
COOPERATIVA LATTE SAVOIA DUE SCARL - V. CERVIGNASCO 29/A, SALUZZO
004039
02655560049
COOPERATIVA LATTE SAVOIA TRE - FR. CERVIGNASCO 29/A, SALUZZO
004040
02665180044
MURAZZANO PENTA SRL - VIA S. ROCCO 12, MURAZZANO
004041
02650440049
BUSSINO SRL - VIA BAVA 15, FOSSANO
Nr. Albo
P. IVA
Acquirente
Provincia di Asti:
005002
00088720057
CASEIFICIO SOCIALE DI ROCCAVERANO - REG. TASSITO 7, ROCCAVERANO
Provincia di Alessandria:
006001
00149300063
CASEIFICIO F.LLI MERLO SPA - V. OTTOLENGHI 14, ACQUI TERME
006003
0161020060
CENTRO COOPERATIVO RACCOLTA LATTE - VIA PISACANE 21, ALESSANDRIA
006006
01709370066
CONSORZIO APPENNINO LATTE - P.ZA ROMA 12, SAN SEBASTIANO CURONE
Provincia di Biella:
096003
00153380027
CASEIFICIO BOZIO BRALINO GIOVANNI - VIA VAREI 3, SOSTEGNO
096004
01225280021
LAB. DI BOCCATO E GARIAZZO - VIA GALLIANO 29, GAGLIANICO
096006
01374760021
MOTTOTEA NELLY - VIA ALPINA 81, MOTTALCIATA
096007
01667940025
CENTRO STAGIONATURA FORMAGGI SNC - VIA SERRA LUNGA 11/13, BIELLA
096008
01943450021
CASEIFICIO VALLE ELVO SCARL - V. MARTIRI della LIBERTA 29, OCCHIEPPO SUPERIORE
Provincia del Verbanio-Cusio-Ossola:
103001
00118410034
LATTERIA SOCIALE ANTIGORIANA SCRL- CIRCONVALLAZIONE CRODO