AGRICOLTURA

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 17 - 29187

Approvazione della convenzione tra A.I.M.A. e Regione Piemonte per la realizzazione dell’Inventario del Potenziale Produttivo Viticolo

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 37 - 29206

Attribuzione di capitoli del Bilancio della Regione per l’anno 2000 alle Direzioni competenti dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca (art. 17, I comma, lettera c) della L.R. 8 agosto 1997, n. 51) - 1^ assegnazione

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 38 - 29207

Legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 “Norme in materia di bonifica e irrigazione” - Adeguamento alle prescrizioni della Commissione Europea

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 34 - 29306

Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 11 - Programmazione e valorizzazione dell’agricoltura di L. 200.000.000 per l’affidamento di collaborazione esterne

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 35 - 29307

Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 12 - Sviluppo dell’agricoltura di L. 200.000.000 per l’affidamento di collaborazioni esterne

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 40 - 29312

Legge regionale 8/7/1999 n. 17. “Riordino delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, caccia e pesca”. Metodologia per la predisposizione dei programmi operativi per l’anno 2000

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 48 - 29366

V Censimento Generale dell’Agricoltura - Costituzione della Commissione tecnica regionale di censimento

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 39 - 29412

Regolamento (CEE) 2078/92 - Procedure attuative per l’anno 2000

Comunicato dell’assessorato Agricoltura, Caccia E Pesca della Regione Piemonte

Regolamentazione della normativa comunitaria e nazionale sulle quote latte - Elenco primi acquirenti in attività al 31.12.99

Circolare della Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura 18 febbraio 2000, n. prot. n. 1583/12.2

Anagrafe Vitivinicola delle Imprese Agricole - Dichiarazione delle Superfici Vitate e del Potenziale Viticolo dell’Impresa

ARTIGIANATO

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 40 - 29359

Approvazione in sanatoria programma anno 1999 di attivita’ dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato - Art. 41, L.R. 21/97

ASSISTENZA

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 13 - 29286

Costituzione gruppo di lavoro interistituzionale Regione/ASL/Enti Gestori delle Funzioni Socio Assistenziali/Tribunale per i Minorenni/Enti Autorizzati/ANFAA per l’attuazione della L. 476/98 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la Tutela dei Minori e la Cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a l’Aja il 29 maggio 1993"

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 14 - 29287

Asilo Infantile di Vinovo (TO) - Modifica di Statuto

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 15 - 29288

I.P.A.B. - Casa di Rposo “Margherita Farinasso” di Monticello d’Alba (CN) - Approvazione nuovo Statuto

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 35 - 29354

I.P.A.B. - Casa di Riposo “Ing. Felice Tavallini” di Borgo Vercelli (VC) - Approvazione nuovo Statuto

ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 7 - 29280

Fondazione Prof. Francesca Demichelis. Riconoscimento della personalita’ giuridica privata

BENI CULTURALI

Codice 31
D.D. 18 ottobre 1999, n. 349

Affidamento alla Società Edipress di uno studio e verifica degli strumenti di comunicazione che sono attivi nel campo dei servizi e delle iniziative sociali, culturali e di promozione delle realtà locali. Spesa di L. 24.000.000 (Cap. 10807/99)

Codice 31.1
D.D. 28 ottobre 1999, n. 365

Acquisto del volume “Giuseppe Talucchi architetto” edito dalla Celid Casa Editrice; determinazione 278 del 30-08-1999. Ulteriore spesa. Spesa di L. 1.350.000 (cap. 11590/99)

Codice 31.3
D.D. 28 ottobre 1999, n. 371

Interventi per il completamento dei lavori di rifacimento del tetto del “Palazzo degli Ufficiali” - Forte di Fenestrelle. Spesa di L. 200.000.000 (Cap. 20400/99)

Codice 31.3
D.D. 2 novembre 1999, n. 373

Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 360: “Cantieri transfrontalieri di lavoro per giovani volontari”, nell’ambito del programma Interreg II Italia-Francia 1994/99, approvato con D.G.R. n. 45 - 28306 del 4.10.1999

Codice 31.1
D.D. 4 novembre 1999, n. 378

Finanziamento alla Provincia di Asti per la pubblicazione del volume “Trifolau e Tartufi. Aspetti antropologici dell’economia rurale tra Langhe e Monferrato. Spesa di L. 10.000.000 (cap. 11720/99)

Codice 31.3
D.D. 5 novembre 1999, n. 380

Assegnazione della quota di adesione della Regione Piemonte alla Associazione Culturale “Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea”. Spesa di L. 30.000.000. (Cap. 10940/99)

BILANCIO

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 39 - 29208

Istituzione del fondo economale per l’anno 2000 presso le Sezioni territoriali dei CO.RE.CO. di Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Settore Ufficio di Roma della Presidenza della Giunta Regionale. Importo complessivo di L. 75.000.000 (cap. 40070/2000 di uscita e cap. 2930/2000 delle entrate)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 40 - 29209

L.R. 22/9/94 n. 40 - Accantonamento della somma di L. 500.000.000 per le spese delle sedute del Comitato Regionale di Controllo (cap. 10060/2000)

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 37 - 29309

Conferma assegnazione sul bilancio 2000 di risorse finanziarie a Direzioni Regionali derivanti da prenotazioni disposte nel corso dell’esercizio 1998 - 1999

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 41 - 29313

Accantonamento sul bilancio 2000 a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi. Capitoli vari

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 24 - 29343

Variazione al bilancio della Regione mediante prelievo dal fondo di riserva per i fondi reimpostati - primo prelievo 2000

CACCIA

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 8 - 29327

Modifica D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998 inerente “Criteri per l’organizzazione e la gestione di corsi d’istruzione per conduttori di cani da traccia”

CARTOGRAFIA

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 9 - 29328

Accantonamento di L. 120.000.000 (capitolo 15070/2000) e relativa assegnazione alla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, in attuazione di compiti istituzionali connessi alla diffusione della Carta Tecnica Regionale

CAVE E TORBIERE

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 19 - 29292

L.R. 30/1999 art. 1 co. 4. Censimento dei siti per l’ottimizzazione dell’uso di sfridi di cava, di materiali da riciclo o di materiali da interventi in alveo, per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni

COMMERCIO

Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 15

Autorizzazioni per l’esercizio del commercio, applicazione decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59).

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 41 - 29360

L.R. 51/97 - Art. 17, comma 1, lett. c. Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Commercio e Artigianato delle risorse finanziarie per le attivita’ istituzionali. (Capp. vari bilancio 2000)

COMUNICAZIONE

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 36 - 29205

Approvazione Piano di Attivita’ anno 2000 della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale. Accantonamento per L. 1.678.000.000 sui competenti capitoli di bilancio per l’anno finanziario 2000

CONTENZIOSO

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 1 - 29171

Procedimento di appello della Regione Piemonte avverso sentenza del Tribunale di Tortona n. 36/1999 . Incarico di consulenza tecnica ai proff.ri G. Genon e P. Beretta. Spesa L. 2.000.000 (cap. 10560/2000)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 10 - 29180

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un Comune per l’annullamento del provv. del CO.RE.CO Sez. di Novara n. 10701 del 6.9.95 che annullava D.C.C. n. 19 del 14.6.95 del Comune di Campiglia Cervo. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 11 - 29181

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R per il Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della Determina n. 525 del 12.7.1999 della Direzione Pianificazione delle risorse Idriche. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 12 - 29182

Autorizzazione ad agire in giudizio avanti al Consiglio di Stato per impugnazione ordinanza del T.A.R. Lombardia nel ricorso di una Ditta Patrocinio degli avvocati Anita Ciavarra, Riccardo Marletta ed Enrico Romanelli. Spesa di L. 1.000.000. (cap. 10560/2000)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 2 - 29172

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato c/Regione Piemonte per debiti delle soppresse U.S.S.L.. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. P.F. Gigliotti legale dell’Assitalia

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 3 - 29173

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della determinazione del Dirigente Pianificazione Risorse Idriche n. 651 del 9.9.99. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Anita Ciavarra

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 32 - 29201

Artt. 14 e 19. Regolamento di Cassa Economale 18.10.96, n. 3. Spese per procedure di notifica ed esecuzioni forzate a carico del Settore Contenzioso Amministrativo (Cap. 10560/2000) L. 5.800.000

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 33 - 29202

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Roma instaurato da Ditte per l’annullamento contratto di garanzia. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli Avv.ti E. Romanelli e G. Scollo. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 4 - 29174

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della D.C.R. n. 436-11546 del 29.7.97. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Anita Ciavarra

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 6 - 29176

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della determinazione n.00167 del 27.5.98 del Direttore Regionale Formazione-Lavoro. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 7 - 29177

Parziale modifica e integrazione D.G.R. n. 10-23318 dell’8.3.1993. Autorizzazione a resistere in giudizio ed affidamento incarico legale all’avv. Irma Lima

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 8 - 29178

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della determinazione del Direttore Regionale Formazione-Lavoro n. 00166 del 27.5.1998. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 9 - 29179

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato avverso la D.G.R. n. 10-5206 del 20.5.86 concernente parere negativo all’esecuzione di opere edilizie nel Comune di Pino T.se. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 24 - 29296

Autorizzazione a proporre istanza di regolamento di competenza ex art. 31 L. n. 1034/1971 nel ricorso pendente dinanzi al T.A.R. Lombardia proposto da un privato c/ la Regione. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Paolo Monti ed elezione di domicilio presso l’avv. Enrico Romanelli. Spesa presunta L. 1.000.000 sul cap. 10560 del bilancio 2000

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 25 - 29297

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Asti proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00362 del 21.4.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 26 - 29298

Modifica D.G.R. n. 8-27863 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 27 - 29299

Modifica D.G.R. n. 7-27862 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 28 - 29300

Autorizzazione a interporre appello dinanzi la Corte d’Appello di Torino avverso la sentenza del Tribunale di Torino, I Sez. Civ., depositata il 18.11.99. Spesa presunta L. 100.000 (cap. 10560/2000)

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 29 - 29301

Modifica D.G.R. n. 12-27867 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 30 - 29302

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00578 del 13.7.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Pier Carlo Maina

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 31 - 29303

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 291 del 29.3.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Pier Carlo Maina

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 32 - 29304

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte ed atti esecutivi successivi ed affidamento incarico legale agli avv.ti Vittorio Barosio e Teodosio Pafundi avverso Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 13.12.1999 concernente trasferimento voli dall’aereoporto di Linate a quello di Malpensa. Spesa L. 1.000.000 (cap. 10560/2000)

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 1 - 29320

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso provv. 14.1.1997 prot. n. 17670 del Settore Beni Ambientali e Paesistici concernente il rigetto di autorizzazione per la realizzazione di una cabina ENEL in Comune di Candiolo. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Irma Lima

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 2 - 29321

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 3 - 29322

Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti al T.A.R. per il Piemonte proposti da un privato per l’annullamento del Piano d’Area della Fascia Fluviale del Po art. 4.1. Patrocinio nei giudizi e nella successiva esecuzione dell’avv. Anita Ciavarra

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 4 - 29323

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da un privato per l’annullamento della D.G.R. n. 31-28798 del 29.11.99 in materia di sostituzione Commissario Straordinario. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 5 - 29324

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per l’annullamento del provvedimento della Regione Piemonte a firma del Dirigente del Settore attivita’ Negoziale e contrattuale concernente gara d’appalto. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo unitamente e congiuntamente con l’avv. Alessandra Rava

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 6-29325

Modifica D.G.R. n. 55-28473 del 25.10.1999 relativa alla causa avanti il Tribunale di Acqui Terme proposta da un’Azienda per l’annullamento della determinazione di ingiunzione n. 364 del 21.4.99 del Settore Contenzioso Amministrativo. Sostituzione dell’avv. Agata Grasso con l’avv. Pier Carlo Maina - Spesa L. 100.000 (cap. 10560/2000)

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 7 - 29326

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)

COOPERAZIONE, AIUTI UMANITARI

D.G.R. 17 gennaio 2000, n. 14 - 29159

Iniziativa di emergenza sanitaria proposta dalla Comunita’ biellese di aiuti per la ex Jugoslavia. Accantonamento di L.30.000.000 (cap.10865/2000) e assegnazione alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

CULTURA

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 18 - 29291

Costituzione della sessione permanente del Comitato regionale per le celebrazioni del Piemonte (L.R. n. 26/98)

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 38 - 29357

Attivita’ della Direzione Promozione Attivita’ Culturali, Istruzione e Spettacolo. Approvazione e assegnazione fondi mediante accantonamento di L. 1.970.600.000 (capitoli vari)

DIRITTO ALLO STUDIO

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 45 - 29214

L.R. 16/92 - Consiglio di Amministrazione dell’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Nomina rappresentante della Regione Piemonte

EDILIZIA SPORTIVA

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 42 - 29361

L.R 22/12/95, n. 93 - D.C.R 30/12/1999, n. 607 - C.R. 17023. Programma Pluriennale per l’impiantistica sportiva 1999-2001; approvazione delle procedure amministrative, della tempistica, dei criteri di ammissibilita’ e della scheda di valutazione delle proposte progettuali

ENERGIA

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 9 - 29282

Individuazione delle aree territoriali su cui possano formarsi aggregazioni di consumo di energia elettrica, ai fini dell’ottenimento della qualifica di “clienti idonei”, in deroga ai criteri di contiguita’ territoriale tra i singoli centri di consumo, di cui all’art.14, comma 2, del D.Lgs. n.79/99

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 45 - 29418

Artt. 8 e 10 legge 10/1991. Concessione di contributi relativi ad interventi di risparmio energetico. Apertura nuovo bando regionale. Accantonamento di L. 12.500.000 sul cap. 15145/2000 e prenotazione di L. 10.000.000.000 sul cap. 26770/2001

ENTI LOCALI

Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16

Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e dell’economia collinare.

FINANZE

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 50 - 29268

Anagrafe tributaria del Piemonte. Definizione indirizzi costitutivi e approvazione schema di convenzione con il Comune di Torino per l’Adesione

FORMAZIONE PROFESSIONALE LAVORO

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 16 - 29289

Piano di attivita’ dell’ Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro per l’anno 2000

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 36 - 29355

Patto per lo sviluppo del Piemonte. Direttiva per una azione di formazione professionale finalizzata all’occupazione. Assegnazione risorse finanziarie alla Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro - L.R. 51/97. Spesa L. 10.000.000.000 - Capitolo 11400/2000

INDUSTRIA

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 27 - 29346

Parere regionale ex art. 4 DPR 420/94, relativo al progetto “Aumento della capacita’ di lavorazione di prodotti petroliferi nell’ambito dello stabilimento di San Martino di Trecate (NO)”, presentato dalla Columbian Carbon Europa s.r.l.

INIZIATIVE SPECIALI

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 35 - 29204

Adesione agli scopi del neocostituito “Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -”

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 26 - 29345

Comitato per l’Ostensione Solenne della Sindone e per l’anno 2000, gia’ Comitato per l’Ostensione Solenne della Sindone 1998. Approvazione nuovo Statuto

MUSEI E BIBLIOTECHE

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 25 - 29344

Istituzione e regolamentazione del Fondo Economale del Museo Regionale di Scienze Naturali per l’anno 2000. Spesa di L. 50.000.000 (cap. 40070/2000)

Codice 31.1
D.D. 28 ottobre 1999, n. 369

Progetto di informatizzazione della Fondazione Amendola per l’adesione al Polo Regionale SBN. Spesa di L. 24.000.000 (cap. 20450/99)

Codice 31.1
D.D. 4 novembre 1999, n. 376

Determinazione dirigenziale n. 321 del 30.11.1998. Introito della somma di L. 970.200 dal Comune di Borgaro Torinese (cap. 3050/99)

PARCHI E RISERVE NATURALI

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 43 - 29362

Approvazione bilancio di previsione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino. Anno 2000

PARTECIPAZIONI REGIONALI

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 16 - 29186

FINPIEMONTE S.p.A. - Assemblea ordinaria: 26 gennaio 2000 - seconda convocazione. Partecipazione della Regione Piemonte. Indirizzi e vincoli

PATRIMONIO

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 41 - 29210

Attivita’ istituzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Patrimonio Immobiliare e Settore Attivita’ Negoziale e Contrattuale. Accantonamento di Lire 47.775.000.000 sul bilancio 2000 (Capitoli vari)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 42 - 29211

Indirizzi ed obiettivi per l’attivita’ istituzionale del Settore Utenze - Direzione Patrimonio e Tecnico. Accantonamento di L. 27.000.000.000 sul bilancio 2000 (capitoli vari)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 43 - 29212

Assegnazione di L. 6.746.500.000 (capp. vari) per l’esercizio 2000 alla Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa. Definizione dei criteri e degli obiettivi ai sensi dell’art. 17 della L.R. 51/97

PERSONALE REGIONALE

Codice 7.4
D.D. 21 febbraio 2000, n. 29

L.R. 41/98-art. 11, comma 5: concorsi speciali per esami a n. 11 posti di categoria D3, a n. 3 posti di categoria C1, a n. 7 posti di categoria B3, a n. 3 posti di categoria B1 e a n. 3 posti di categoria A1. Approvazione dei bandi di concorso

D.G.R. 10 gennaio 2000, n. 10 - 29143

Recepimento del protocollo d’intesa in merito a: “Linee di indirizzo per la formazione del personale della Giunta e del Consiglio”; sottoscritto in data 24.12.1999 tra l’Amministrazione Regionale e le OO.SS. Aziendali

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 19 - 29189

Determinazione dei limiti massimi di collaborazioni esterne per l’anno 2000; applicazione dell’art. 4 del Regolamento di attuazione della L.R. 23.1.1989 n. 10

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 18 - 29337

Accantonamento e assegnazione di risorse finanziarie alla Direzione Organizzazione; Pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane (L. 2.100.000.000 cap. 10240/2000 per i rimborsi agli enti del personale comandato presso la Regione Piemonte e L. 200.000.000 cap. 10790/2000 per le spese inerenti le procedure concorsuali)

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 19 - 29338

Dirigente regionale Giovanni ARCURI: nomina a responsabile del settore Tecnico. Art. 27 della l.r. 51/97

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 20 - 29339

Dipendenti Ing. Angelo Robotto e Dr. Mauro Porta; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del Tribunale di Verbania ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 21 - 29340

Dipendente Dr. Vincenzo Maria Molinari; autorizzazione ad assumere incarico di insegnamento ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 10/1989

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 22 - 29341

Direttive in merito all’applicazione dell’art. 2 della legge 154/81

POLIZIA LOCALE

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 44 - 29363

Assegnazione dei fondi di cui ai capitoli 11180 e 11190 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega. Approvazione programma di lavoro del Settore Polizia Locale

PROTEZIONE CIVILE

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 29 - 29348

Collaborazione tra Regione Piemonte ed A.R.P.A. in materia di industrie a rischio di incidente rilevante. Approvazione del protocollo di intesa

SANITA’

D.P.G.R. 21 febbraio 2000, n. 21

Ricorso ex art. 21 della legge n. 833 del 23.12.1978 avverso il provvedimento dell’A.S.L. n. 14, prot. n. 1784 del 21.10.1999 e verbale dell’ispezione n. 31/R/1999 - Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 14 - 29184

Affidamento di incarichi all’ARESS ai sensi dell’art. 4 comma 4 L.R. n. 10/98

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 20 - 29190

Istituzione del Comitato Regionale per i trapianti

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 21 - 29191

Individuazione delle funzioni di coordinamento delle strutture per i prelievi; istituzione e nomina del Gruppo di Coordinamento regionale per le attivita’ di prelievo; stanziamento Fondi per le A.S.L. di L. 3.640.000.000 (cap. 12292/2000)

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 22 - 29192

Definizione dei compiti e delle attribuzioni del Centro Regionale di Riferimento per i trapianti di organi e di tessuti in attuazione della L. 91/1999 e nomina del Coordinatore Regionale

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 23 - 29193

Direzione Programmazione Sanitaria - Settore Gestione e Risorse Finanziarie. Autorizzazione all’anticipazione straordinaria di Cassa alle Aziende Sanitarie relativamente al finanziamento degli oneri di parte corrente del Servizio Sanitario Nazionale relativi agli anni 1998-99

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 24 - 29194

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO CTO/CRF/M.Adelaide di Torino. Atto n. 2279/DG/99/SFP del 13.12.1999 “Bilancio consuntivo di esercizio: adozione”. Approvazione

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 25 - 29195

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO S. Croce e Carle di Cuneo. Atto n. 2123 del 24.12.1999 “Chiusura bilancio di esercizio anno 1997". Approvazione

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 26 - 29196

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 4 di Torino. Atto 1388/99/GEF del 27.12.1999 “Bilancio di esercizio anno 1997: proposta di approvazione”. Approvazione

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 27 - 29197

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 18 di Alba - Bra. Atto n. 2720 del 23.12.1999 “ASL 18/Universita’ degli Studi di Torino - Specializzazione in Nefrologia. Disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Universita’ degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione - A.A. 1999/2000". Approvazione

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 28 - 29198

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 12 di Biella. Atto n. 2226 del 17.12.1999 “Stipula di convenzione per lo svolgimento di tirocinio da parte di allievi del diploma universitario in servizio sociale dell’Universita’ del Piemonte Orientale Avogadro Facolta’ di Scienze Politiche di Novara e l’ASL n. 12 di Biella”. Approvazione

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 11 - 29284

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO C.T.O./C.R.F./M. Adelaide di Torino. Atto n. 2389/DG/99/SFP del 28.12.1999 “Bilancio consuntivo di esercizio 1998: adozione”. Approvazione

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 12 - 29285

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 10 di Pinerolo. Atto n.1464 del 22.12.1999 “Bilancio consuntivo di esercizio - anno 1997". Approvazione

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 38 - 29310

Autorizzazione ad ulteriori corsi di riqualificazione per “Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza” (O.T.A.). Anno Formativo 1999/2000

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 31 - 29350

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 14 di Omegna. Atto n. 38 del 17.1.2000 “Accordo convenzionale con l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Milano per l’espletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso l’ASL n. 14 di Omegna. A.A. 1999/2000". Approvazione

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 32 - 29351

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASL 14 di Omegna. Atto n. 37 del 17.1.2000 “Convenzione con la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano per l’espletamento di attivita’’ di tirocinio obbligatorio di allievi in formazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalitico presso l’ASL 14 di Omegna. - Rinnovo per l’A.A. 1999/2000" Approvazione

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 33 - 29352

Casa di Cura Privata “Pinna Pintor” S.r.L. sita in Torino: autorizzazione alla variazione dell’Unita’ Funzionale di Cardiochirurgia nell’Unita’ Funzionale di Chirurgia Cardiovascolare

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 34 - 29353

Organizzazione dell’attivita’ di vigilanza per l’attuazione delle funzioni previste dall’art. 16 - comma 5° - della L.R. n. 61/97 relativa alle Residenze Sanitarie Assistenziali, gestite direttamente dai soggetti competenti allo svolgimento delle attivita’ di vigilanza

Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 101

Corso di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissione esaminatrice

Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 102

Corso di radioprotezione per medici chirurghi e medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissioni esaminatrici

Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 103

Corso di radioprotezione per medici chirurghi. Nomina Commissione esaminatrice

Codice 29.6
D.D. 5 novembre 1999, n. 321

Educazione Sanitaria e Promozione della Salute. Produzione Video sull’allattamento al seno. Impegno di spesa di L. 98.815.200.= sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 5 novembre 1999, n. 322

Promozione Salute Piemonte. Affidamento alla Ditta Graphic Center S.p.A. la fornitura di impianti fotolitografici per la campagna “Promozione Salute Piemonte”. Impegno di spesa d L. 1.404.000.= sul cap. 12250/99

Codice 29.4
D.D. 16 novembre 1999, n. 339

Sogesta S.a.s. di Vercellotti Charles e C. - Strada Settimo, 73 - Torino. Autorizzazione alla pubblicità sanitaria ai sensi della L. 175/92

Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 341

Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Progetto di comunicazione di prevenzione primaria del trauma cranico “Bip Bip”. Impegno di spesa di L. 60.000.000.= sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 343

Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Affidamento incarico alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.) traduzione documento “Salute per tutti 21" (Health For All). Impegno di spesa di L. 15.283.200.= sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 344

Educazione Sanitaria - Sport e Salute. Progetto di aggiornamento per operatori addetti alle Società di Calcio. Impegno di spesa di L. 7.296.000 sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 345

Educazione Sanitaria e Promozione della Salute - Campagna “Donazione sangue e midollo osseo” Impegno di spesa di L. 62.700.000= sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 18 novembre 1999, n. 348

Organizzazione del Settimo Corso per l’integrazione nei servizi di emergenza sanitaria in applicazione dei provvedimenti della Giunta Regionale n. 45-27173 del 26.4.1999 e n. 42-28004 del 2.8.1999. Impegno di spesa di L. 220.500.000 (cap. 12289/99) attinto dall’accantonamento n. 344544

Codice 29.3
D.D. 19 novembre 1999, n. 352

Costituzione di Commissione Tecnica, relativa alla Casa di Cura “Nuova San Paolo” sita in Torino

Codice 29.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 354

Casa di Cura San Gaudenzio sita in Novara - Approvazione verbali Commissione Tecnica Regionale

Codice 29.4
D.D. 24 novembre 1999, n. 355

Determinazione n. 283 del 15.10.1999. Rettifica

Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 356

D.L. 8.8.91 n. 256. Formazione Specifica in Medicina Generale. Espletamento colloquio finale per i Medici Tirocinanti che ai sensi dell’art. 11, comma 3 del DM 18.1.96 hanno concluso il corso. Costituzione della relativa Commissione d’esame. Impegno della somma complessiva di L. 10.000.000= sul cap. 12246/99 attingendo dall’accantonamento n. 346524 effettuato con DGR 43-27286 del 10/5/99

Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 357

Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale infermieristico per l’abilitazione al servizio su mezzi di soccorso avanzato 118 in applicazione della D.G.R. n. 92-46243 del 29.5.1995 e della D.G.R. 45-27173 del 26.4.99. Impegno di spesa di L. 21.500.000 sul cap. 12174/99, attingendo dall’accantonamento n. 344545 effettuato con D.G.R. 45-27173 del 26.4.99

Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 358

Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale medico e infermieristico in tema allergologico. Impegno di spesa per utilizzo attrezzature didattiche per L. 201.600= sul cap. 12176-’99 (accantonamento n. 344541 effettuato con D.G.R. n. 45-27173 del 26.04.99)

Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 359

Finanziamento per l’anno 1999 della prima tranche del secondo anno dei corsi di riqualificazione per Educatori Professionali (nell’ambito del progetto del definitivo superamento degli ex OO.PP) attuati dall’Azienda Regionale - A.S.L. n° 5 di Collegno, dall’Azienda Regionale - A.S.L. n° 7 di Chivasso, dall’Azienda Regionale - A.S.L. n° 15 Cuneo: impegno di L. 60.000.000= sul capitolo n. 12310 del Bilancio Regionale 1999 (acc. n° 343283/A)

Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 360

Autorizzazione di n. 29 corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza (O.T.A.), rivolti alla formazione di personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale - Anno formativo 1999/2000 - Impegno di L. 174.000.000= sul capitolo 12311/1999

Codice 29.6
D.D. 29 novembre 1999, n. 363

Organizzazione percorso formativo relativo al programma “Promozione Salute Piemonte” di cui alla DGR 3-27545 del 9.6.99. Individuazione personale docente. Impegno della somma di L. 12.144.000 IVA compresa, sul cap. 12176/99, attingendo dall’accantonamento n. 344541 effettuato con DGR 45-27173 del 26.4.99

Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 366

D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30

Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 367

D.G.R. n. 90-31108 del 13.12.93: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Messer Italia S.p.A. con sede legale in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, per il deposito sito in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52. Pres d’atto variazione sede legale

Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 368

D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Siad S.p.A. con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 369

Conferenza Regionale HPH “Ospedali che Promuovono Salute”. Impegno di spesa di L. 10.000.000.= sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 370

Programma EU China L.A.L. - Impegno di spesa di L. 9.734.795.= sul 12169/99

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 371

Educazione Sanitari e Promozione della Salute - Affidamento incarico stampa materiali. Impegno di spesa di L. 54.099.344.= sul cap. 12250/99

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 372

Scuola per Educatori Professionali in convenzione ed operatori sanitari della C.R.I.. Erogazione del saldo degli assegni di studio. Impegno di spesa di L. 64.504.794= sul cap. 12311/99

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 373

C.R.I. - Comitato Provinciale di Torino. Finanziamento attività formative gestite in ambito regionale. Anno formativo 1998/99. Erogazione contributo di L. 25.000.000= (cap. 12311/99)

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 374

Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria degli oneri relativi all’assegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 73.899.450 sul cap. 12510/99 -

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 375

Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino degli oneri relativi all’assegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione, acquisto materiale didattico e affitto aule. Impegno di spesa di L. 979.547.300 sul cap. 12510/99 -

Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 376

Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 12 di Biella degli oneri relativi all’assegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 263.920.000 sul cap. 12510/99 -

Codice 29.1
D.D. 2 dicembre 1999, n. 384

Autorizzazione all’Azienda Sanitaria Locale n. 05 di Collegno, per cancellazione dal patrimonio indisponibile, iscrizione nel patrimonio disponibile e successiva alienazione dal patrimonio disponibile della stessa degli immobili “Ex cucina - mensa” area ex O.P. di Grugliasco (TO). Deliberazione direttore generale dell’azienda, n. 1606 del 11/11/1999

Codice 29.5
D.D. 2 dicembre 1999, n. 387

D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Sol S.p.A. con sede legale in Monza (MI), piazza Diaz 1, per il deposito sito in Beinasco (TO), via Carducci 29

Codice 29.6
D.D. 6 dicembre 1999, n. 388

Organizzazione di un corso di formazione rivolto agli operatori dipendenti dal S.S.R. che intervengono nel Servizio Regionale di Elisoccorso Piemonte 118

Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 389

Corso di radioprotezione per medici specialisti in odontoiatria e che svolgono attività di radiodiagnostica complementare all’esercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici

Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 390

Corsi di radioprotezione per medici specialisti in Radioterapia. Nomina Commissione esaminatrice

Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 391

Corsi di radioprotezione per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare all’esercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici

Codice 29.5
D.D. 14 dicembre 1999, n. 394

Modifica determinazione n. 139 del 7.5.98 di autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di mes medicinali per uso umano in capo alla ditta SACI S.p.A. nella parte relativa alla Ditta intestataria che varia in SIAD S.p.A., sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92

Codice 29.5
D.D. 15 dicembre 1999, n. 395

D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Novara, via Martino della Torre 16

Codice 29.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 400

D.G.R. n. 35-20660 del 1.7.1997: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Elida ‘91 S.r.l. con sede legale in Pogliano Milanese (MI), via E. Mattei 5, per il deposito sito in Rivalta (TO), via Coazze angolo via Avigliana

TRASPORTI

D.G.R. 24 gennaio 2000, n. 44 - 29213

L. R. 6 dicembre 1999, n. 31 - Fondo Investimenti Piemonte - Indicazioni operative e procedurali per la gestione degli interventi previsti dalle schede F.I.P. Trasporti 1 e 2

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 8 - 29281

Legge n. 59/97, D. Lgs. 422/97 e D. Lgs. 345/98. Accantonamento delle risorse destinate alle Province ed ai Comuni ai sensi della D.G.R. n. 35-28910 del 13.12.1999. Accantonamento della somma di L. 429.000.000.000= (Cap. 14330/2000), ed assegnazione alla Direzione Trasporti

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 30 - 29349

PTTA 1994/96 Area programmata “Aree urbane” Intervento n. 19 - Comune di Vercelli. Progetto di controllo e riduzione del traffico e incentivazione dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Presa d’atto del nuovo quadro economico

TUTELA DEL SUOLO

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 10 - 29283

Legge 18.5.1989, n.183, art.12 - Comitato Tecnico dell’Autorita’ di Bacino del fiume Po - Designazione membri supplenti

URBANISTICA

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 10 - 29329

Delega all’arch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi indetta dal Ministero dei Trasporti e della navigazione in merito alla realizzazione di opere di soppressione di P.L. al km. 45+318 sulla linea ferroviaria Torino-Milano, in comune di Livorno Ferraris (VC)

D.G.R. 14 febbraio 2000, n. 11 - 29330

Delega all’arch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi ex art. 81 D.P.R. 616/1977 in merito al progetto di costruzione di variante alla S.S. 659 Valle Antigorio e Formazza per eliminazione tornanti in localita’ “Le Casse” in comune di Formazza (VB)

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 10 - 29384

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Frugarolo (AL). Approvazione della variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 11 - 29385

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Mattie (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 12 - 29386

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Cervere (CN). IV Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 13 - 29387

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Leini’ (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 14 - 29388

Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di Lauriano (TO). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 15 - 29389

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Invorio (NO). Variante 1996 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 16 - 29390

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montaldo Roero (CN). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale vigente

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 7 - 29381

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Piossasco (TO). Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente. Approvazione

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 8 - 29382

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Omegna (V.C.O.). Approvazione della variante n. 6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso

D.G.R. 21 febbraio 2000, n. 9 - 29383

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Cellio (VC). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


LEGGI E REGOLAMENTI

Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 15

Autorizzazioni per l’esercizio del commercio, applicazione decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 “Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59”.

Il Consiglio regionale ha approvato.

Il Commissario del Governo ha apposto il visto.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

promulga

la seguente legge:

Art. 1.

(Norma abrogativa)

1. A decorrere dal 1° gennaio 2000 non sono più applicate le tasse sulle concessioni regionali di cui al numero d’ordine 24/bis della tariffa allegata al decreto legislativo 22 giugno 1991, n. 230 (Approvazione della tariffa delle tasse sulle concessioni regionali ai sensi dell’articolo 3 della legge 16 maggio 1970, n. 281, come sostituito dall’articolo 4 della legge 14 giugno 1990, n. 158).

2. Con la stessa decorrenza è abrogato l’articolo 10 della legge regionale 13 febbraio 1995, n. 17 (Disciplina delle funzioni attribuite alle Regioni dalla legge 28 marzo 1991, n. 112 in materia di commercio su aree pubbliche. Modifica della legge regionale 7 settembre 1987, n. 47) e il n. 24/bis della tabella B allegata all’articolo 2 della legge regionale 10 dicembre 1997, n. 60 (Disposizioni in materia di tasse di concessione regionale).

Art. 2.

(Urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell’articolo 45 dello Statuto ed entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.

Data a Torino, addì 28 febbraio 2000

Enzo Ghigo



Legge regionale 28 febbraio 2000, n. 16

Provvedimenti per la tutela e lo sviluppo dei territori e dell’economia collinare.

Il Consiglio regionale ha approvato.

Il Commissario del Governo ha apposto il visto.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

promulga

la seguente legge:

SOMMARIO

Capo I.

DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 1.

Finalità

Articolo 2.

Ambito di applicazione

Capo II.

ISTITUZIONI E PROGRAMMAZIONE

Articolo 3.

Forme associative per lo sviluppo della collina

Articolo 4.

Comitato regionale per lo sviluppo della collina

Articolo 5.

Fondo regionale per la collina

Articolo 6.

Convenzione tra Regione ed istituti di credito

Articolo 7.

Programmazione degli interventi

Articolo 8.

Esercizio associato di funzioni

Capo III.

POLITICHE PER IL TERRITORIO

Articolo 9.

Sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale

Articolo 10.

Piccole opere di manutenzione ambientale

Articolo 11.

Valorizzazione del patrimonio forestale

Articolo 12.

Interventi per il sostegno di colture non tradizionali

Articolo 13.

Incentivi per l’insediamento nelle zone collinari

Articolo 14.

Trasporti

Capo IV.

INTERVENTI PER L’ECONOMIA

Articolo 15.

Interventi per la ricomposizione fondiaria e per i giovani agricoltori

Articolo 16.

Prodotti tipici

Articolo 17.

Sostegno alle imprese

Articolo 18.

Incentivi per l’occupazione

Articolo 19.

Turismo rurale

Articolo 20.

Artigianato e mestieri tradizionali

Capo V.

PROMOZIONE DEI SERVIZI SOCIALI

Articolo 21.

Valorizzazione della cultura locale

Articolo 22.

Servizio scolastico

Articolo 23.

Interventi socio-assistenziali

Capo VI.

DISPOSIZIONI FINANZIARIE
E NORMA TRANSITORIA

Articolo 24.

Oneri finanziari

Articolo 25.

Norma transitoria

Capo I.

DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1.

(Finalità)

1. La Regione Piemonte, in conformità delle vigenti disposizioni comunitarie e nazionali, promuove la salvaguardia delle zone collinari marginali con particolare attenzione all’ambiente naturale, alla valorizzazione delle risorse umane e delle attività economiche, alla tutela, al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni storiche, culturali e religiose.

2. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione Piemonte promuove, con gli interventi previsti dalla presente legge:

a) la tutela e lo sviluppo integrato del patrimonio umano, culturale ed ambientale;

b) il superamento degli squilibri economici e sociali esistenti;

c) la valorizzazione del territorio e dell’economia con il recupero ed il potenziamento di attività economiche specifiche;

d) la qualificazione dei servizi pubblici locali;

e) la riduzione dell’esodo della popolazione così da realizzare anche un’ efficace politica di difesa del suolo.

Art. 2.

(Ambito di applicazione)

1. Le disposizioni della presente legge si applicano ai Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti i cui territori siano classificati collinari ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale n. 826-6658 del 12 maggio 1988.

2. Sono beneficiari degli interventi regionali della presente legge i Comuni di cui al comma 1 classificati “svantaggiati” e “molto svantaggiati” con apposita deliberazione del Consiglio regionale da emanarsi, su proposta delle Giunta regionale, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge.

Capo II.

ISTITUZIONI E PROGRAMMAZIONE

Art. 3.

(Forme associative per lo sviluppo della collina)

1. Per conseguire le finalità della presente legge i Comuni operano mediante le forme associative previste dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 (Ordinamento delle autonomie locali), e successive modifiche ed integrazioni, e dalla normativa comunitaria. Tali forme associative sono di seguito denominate “Comunità collinari”.

2. I Comuni con popolazione complessiva superiore a 15 mila abitanti e i Comuni parzialmente collinari possono beneficiare delle provvidenze previste dalla presente legge nell’ambito di progetti predisposti dalle Comunità collinari e limitatamente al territorio collinare di appartenenza classificato svantaggiato o molto svantaggiato con la deliberazione del Consiglio regionale di cui all’articolo 2, comma 2.

3. Entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, i Comuni trasmettono alla Giunta regionale la documentazione comprovante la forma associativa prescelta tenuto conto dei livelli ottimali per l’esercizio associato delle funzioni, individuati ai sensi dell’articolo 5, comma 1 della legge regionale 20 novembre 1998, n. 34 (Riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi della Regione e degli enti locali). In assenza di tale trasmissione la Regione non ammette i Comuni stessi ai benefici previsti dalla presente legge.

Art. 4.

(Comitato regionale per lo sviluppo della collina)

1. E’ istituito il Comitato regionale per lo sviluppo della collina di seguito denominato “Comitato” con il compito di:

a) formulare proposte e fornire pareri valutando la coerenza dei programmi e degli interventi disposti per la valorizzazione dei territori e delle popolazioni collinari;

b) presentare alla competente Commissione del Consiglio regionale una relazione annuale sulla situazione economica e sociale della collina;

c) verificare lo stato di attuazione della presente legge.

2. Il Comitato puo’ essere sede di promozione di accordi di programma con i quali vengono definite azioni riguardanti il territorio collinare della regione.

3. Il Comitato e’ composto da:

a) Presidente della Giunta regionale;

b) Assessore regionale competente per materia;

c) Presidenti delle Comunità collinari;

d) Presidenti delle Province.

4. Il Comitato è presieduto dal Presidente della Giunta regionale o dall’Assessore competente a ciò delegato.

5. Il Comitato decide autonomamente la propria organizzazione e le modalità di funzionamento.

Art. 5.

(Fondo regionale per la collina)

1. E’ istituito il fondo regionale per la collina alla cui copertura finanziaria si provvede destinando, a partire dall’entrata in vigore della presente legge:

a) una quota non superiore al cinque per cento di quanto accertato dalla Regione a titolo di addizionale regionale sul consumo di gas metano nell’esercizio precedente;

b) altri stanziamenti a carico del bilancio regionale determinati annualmente con la legge di bilancio;

c) risorse destinate allo sviluppo della collina derivanti da trasferimenti dello Stato, di enti pubblici e dell’Unione europea e da contributi di privati e di istituti di credito.

2. La ripartizione del fondo tra le Comunità collinari avviene per il trenta per cento sulla base del territorio collinare, per il restante settanta per cento in proporzione alla superficie del territorio collinare classificato svantaggiato o molto svantaggiato ai sensi dell’articolo 2, comma 2.

3. La Regione entro quindici giorni dall’entrata in vigore del proprio bilancio di previsione, provvede al riparto del fondo regionale per la collina e ne dà comunicazione alle Comunità collinari per consentire l’adeguamento dei piani di sviluppo di cui all’articolo 7 e l’approvazione o variazione dei bilanci.

4. Il fondo può alimentare attività di spesa corrente o di investimento, interventi diretti da parte delle Comunità collinari o dei Comuni che ne fanno parte, contributi a privati singoli o associati, erogazione di finanziamenti agevolati da parte degli istituti di credito convenzionati ai sensi dell’articolo 6. Per le forme di finanziamento a privati, almeno il cinquanta per cento delle risorse deve essere concesso con fondi a rotazione, secondo i principi della legge regionale 18 ottobre 1994, n. 43 (Norme in materia di programmazione degli investimenti regionali), e successive modifiche ed integrazioni.

5. L’eventuale esaurimento di richieste per iniziative finanziabili con una delle modalità previste dalla presente legge consente il trasferimento delle risorse ad altre iniziative.

Art. 6.

(Convenzione tra Regione ed istituti di credito)

1. La Regione, per una piu’ efficace attuazione della presente legge, promuove apposita convenzione con gli istituti di credito operanti in Piemonte al fine di definire i rapporti intercorrenti con gli istituti stessi, la loro partecipazione al fondo regionale per la collina e la concessione di agevolazioni creditizie per le iniziative previste dalla presente legge.

2. La convenzione deve inoltre stabilire gli impegni dei vari istituti di credito:

a) alla promozione dell’assistenza creditizia a condizioni di favore per l’attuazione degli scopi della legge;

b) alla gestione dei fondi stanziati dalla Regione e da altri enti;

c) all’opera di indirizzo e di assistenza a favore di tutte le persone interessate alla concessione delle provvidenze;

d) alla realizzazione di iniziative concordate.

Art. 7.

(Programmazione degli interventi)

1. Entro un anno dalla loro costituzione, le Comunità collinari adottano il piano pluriennale di sviluppo socio-economico, di seguito denominato “piano”.

2. Il piano e’ costituito da:

a) una deliberazione programmatica che individua le linee guida degli interventi previsti e che deve inoltre specificare le risorse finanziarie disponibili, le attese relative alla riduzione dell’esodo, alla ricaduta economica ed occupazionale, ai benefici ambientali e ai vantaggi sociali;

b) una cartografia a carattere intercomunale nella quale vengono evidenziati gli indirizzi fondamentali dell’organizzazione territoriale dell’area di propria competenza e che costituisce riferimento in sede di predisposizione o rielaborazione dei piani regolatori generali dei Comuni di cui alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo), e successive modifiche ed integrazioni.

3. Il piano di cui al comma 1 ha durata quinquennale. Nel corso della sua validità, al piano possono essere apportate variazioni ed aggiornamenti.

4. Dopo la sua adozione ai sensi del comma 1, ciascuna Comunità collinare trasmette il piano, corredato di ogni utile documentazione, alla Provincia che lo approva con deliberazione consiliare entro novanta giorni dal suo ricevimento. Trascorso tale termine, il piano si intende approvato salvo che pervengano alla Comunità collinare richieste di chiarimenti od elementi integrativi di giudizio anche attraverso procedure di audizioni. In tale caso il termine di novanta giorni si intende a decorrere dalla conclusione della procedura di richiesta di chiarimenti. Entro dieci giorni dalla definitiva approvazione, copia del piano approvato è trasmessa dalla Comunità collinare alla Presidenza della Giunta regionale.

5. La procedura di cui al comma 4 si applica anche per le variazioni e gli aggiornamenti del piano.

6. Alla realizzazione del piano possono concorrere soggetti pubblici e privati, singoli o associati, che devono favorire l’impiego di risorse materiali ed umane dell’area collinare. I progetti sono presentati ai Comuni di competenza per la loro adozione. I Comuni trasmettono i progetti adottati alle competenti Comunità collinari, che li esaminano, stabilendo le priorità, ed assegnano i relativi finanziamenti fino all’esaurimento degli stanziamenti disponibili.

Art. 8.

(Esercizio associato di funzioni)

1. Ai sensi del Capo VIII della l. 142/1990 come da ultimo modificata dalla legge 3 agosto 1999, n. 265 (Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonchè modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142), le Comunità collinari possono organizzare l’esercizio associato di funzioni comunali nonche’ la gestione associata di servizi pubblici che i Comuni ritengano di affidare loro con opportuna delega, con particolare riguardo ai seguenti settori:

a) realizzazione e manutenzione di opere pubbliche di interesse collettivo del territorio subordinate alla salvaguardia dell’ambiente naturale, degli aspetti paesistici, storici, architettonici;

b) manutenzione della viabilità;

c) raccolta e smaltimento dei rifiuti, disincentivo alla loro produzione, selezione, riduzione e riutilizzo degli stessi;

d) organizzazione di interventi di ripristino e recupero ambientale;

e) organizzazione del servizio di polizia urbana e rurale;

f) organizzazione del trasporto locale ed in particolare del trasporto scolastico;

g) promozione e realizzazione di strutture di servizi sociali per gli anziani per corrispondere ai bisogni della popolazione locale e favorirne la permanenza nonche’ gestione delle attività socio-assistenziali ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali);

h) promozione e realizzazione di strutture sociali di orientamento e formazione per i giovani;

i) gestione di funzioni e servizi amministrativi comunali, anche attraverso la realizzazione di un comune sistema informatico;

l) costituzione di strutture tecnico-amministrative di supporto alle attività istituzionali dei Comuni con particolare riferimento ai compiti di assistenza al territorio.

2. Le Comunità collinari esercitano anche le funzioni conferite dalla legge regionale.

Capo III.

POLITICHE PER IL TERRITORIO

Art. 9.

(Sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale)

1. Le Comunità collinari individuano gli interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale all’interno del bacino di competenza e li coordinano con i piani di bacino promuovendo, se necessario, ai sensi dell’articolo 14, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), e successive modifiche ed integrazioni, apposite conferenze dei servizi con la Regione Piemonte e l’Autorità di bacino di cui all’articolo 11 della legge 18 maggio 1989, n. 183 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo), e successive modifiche ed integrazioni.

2. La Regione riserva annualmente alle aree collinari almeno il trenta per cento delle proprie risorse di bilancio destinate agli interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale e delega alle Comunità collinari la realizzazione degli interventi nel rispetto della normativa comunitaria in materia di appalti.

Art. 10.

(Piccole opere di manutenzione ambientale)

1. Le Comunità collinari possono concedere contributi fino ad un massimo del settantacinque per cento dell’importo ritenuto ammissibile per piccole opere di manutenzione ambientale concernenti le proprietà agro-silvo-pastorali nel rispetto della normativa comunitaria.

2. Possono beneficiare del contributo imprenditori agricoli singoli od associati, anche non a titolo principale.

3. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione del Consiglio regionale, entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, definisce i criteri e gli ambiti applicativi del presente articolo.

Art. 11.

(Valorizzazione del patrimonio forestale)

1. Le Comunità collinari promuovono la conservazione e la valorizzazione del patrimonio forestale pubblico e privato per favorirne l’utilizzazione per fini produttivi, per la tutela paesaggistica e la salvaguardia del territorio, nel rispetto della normativa comunitaria in materia di appalti. Le Comunità collinari perseguono tali finalità agendo attraverso:

a) apposite convenzioni con proprietari pubblici e privati;

b) accordi di programma con enti pubblici;

c) eventuale costituzione di consorzi forestali o altre forme associative tra proprietari e coltivatori diretti.

2. Le Comunità collinari, con le procedure di cui all’articolo 7, comma 6, possono concedere ai proprietari pubblici e privati, agli enti pubblici, ai consorzi forestali o ad altre forme associative di cui al comma 1, lettere a), b), c) finanziamenti in conto capitale per:

a) l’acquisto di boschi o terreni inutilizzati;

b) la trasformazione produttiva dei boschi stessi e dei terreni abbandonati;

c) la realizzazione delle piccole infrastrutture necessarie alla gestione degli interventi di cui alla lettera b).

3. Ai soggetti di cui al comma 1, lettera c) possono essere inoltre concessi contributi in conto capitale per:

a) la manutenzione e la conservazione del territorio, compresa la pulitura di fossi, torrenti e corsi d’acqua per fini di sistemazione idrogeologica;

b) la manutenzione di strade interpoderali.

Art. 12.

(Interventi per il sostegno di colture non tradizionali)

1. Al fine di favorire l’adozione, l’introduzione e lo sviluppo di colture non tradizionali erbacee, arbustive ed arboree, ivi compresi le piante officinali, i prodotti del sottobosco e le coltivazioni dei funghi, le Comunità collinari concedono, nell’ambito della convenzione di cui all’articolo 6, agli imprenditori agricoli, alle cooperative agricole di raccolta, lavorazione, trasformazione e commercializzazione ed alle associazioni di produttori agricoli contributi in conto capitale per l’acquisto del materiale e delle attrezzature necessarie, nella misura massima compatibile con il limite posto dalle disposizioni comunitarie.

Art. 13.

(Incentivi per l’insediamento nelle zone collinari)

1. Al fine di favorire il riequilibrio insediativo e recuperare il patrimonio immobiliare esistente, le Comunità collinari possono concedere contributi sulle spese di trasferimento, di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare a prima abitazione a favore di coloro che trasferiscono in Comuni collinari la propria residenza e dimora abituale, unitamente alla propria attività economica.

2. Il beneficiario dei contributi di cui al comma 1 deve impegnarsi per un decennio a non modificare residenza e dimora abituale e per un quinquennio a non trasferire l’attività economica, pena la revoca del beneficio concesso ed il recupero del contributo ricevuto maggiorato degli interessi legali.

3. L’importo del contributo di cui al comma 1 non può essere superiore a sessanta milioni e non può superare il trentacinque per cento del totale delle spese sostenute, nel rispetto della normativa comunitaria.

4. Le Comunità collinari possono erogare altresì contributi in conto capitale, per un massimo di cinque milioni, a favore di residenti in territori collinari, compresi i soggetti di cui al comma 1, per allacciamenti telefonici, acquedottistici, di energia elettrica e di metano al servizio di case sparse ed agglomerati non inclusi nelle zone perimetrate dai piani regolatori quali aree a prevalente destinazione residenziale.

5. Le provvidenze previste dal presente articolo possono essere estese in via non prioritaria ai proprietari, non residenti, di unità abitative ubicate in Comuni collinari quando non siano proprietari di altre abitazioni.

6. La Giunta regionale determina annualmente, d’intesa con le Comunità collinari, le modalità di concessione, la misura massima del contributo per ogni tipo di intervento, l’eventuale rivalutazione inflazionistica degli importi fissati ai commi 3 e 4. Sulla base di tali direttive nonché delle procedure di cui all’articolo 7, comma 6, le Comunità collinari stabiliscono l’entità del contributo, la graduatoria delle richieste e l’erogazione delle risorse.

Art. 14.

(Trasporti)

1. Per i Comuni collinari con meno di 5 mila abitanti nei quali il servizio di trasporto pubblico sia mancante oppure non sia adeguato a fornire una risposta almeno sufficiente ai bisogni delle popolazioni locali, le Comunità collinari, su delega dei Comuni, provvedono ad organizzare e gestire il trasporto di persone e di merci di prima necessità, anche in deroga alle norme regionali vigenti, utilizzando al meglio i mezzi di trasporto comunque disponibili sul territorio e ricercando l’integrazione con servizi di linea esistenti.

2. Il rilascio di autorizzazioni per l’esercizio di servizi di trasporto da parte delle Comunità collinari è subordinato al nulla osta preventivo della Provincia competente per territorio.

3. Le Comunità collinari delegate possono stipulare convenzioni con i Comuni interessati per estendere il servizio suddetto anche a territori limitrofi, pur se non compresi nelle Comunità stesse.

4. L’organizzazione del servizio è definita da un apposito regolamento approvato dalla Comunità collinare.

5. La Giunta regionale assegna annualmente alle Province in cui ricadono le Comunità collinari i fondi necessari per l’espletamento del servizio.

Capo IV.

INTERVENTI PER L’ECONOMIA

Art. 15.

(Interventi per la ricomposizione
fondiaria e per i giovani agricoltori)

1. Al fine di favorire l’accesso dei giovani all’attività agricola nonché le operazioni di ricomposizione fondiaria evitando la frammentazione delle aziende agricole nelle zone collinari, la Regione concede, tramite le Comunità collinari e nel rispetto delle finalità e dei limiti posti dalla normativa comunitaria, contributi in conto capitale a copertura delle spese relative agli atti di compravendita e di permuta dei terreni ai seguenti soggetti:

a) coltivatori diretti di età compresa tra i diciotto e i quarant’anni, residenti nelle zone collinari;

b) eredi considerati affittuari, ai sensi dell’articolo 49 della legge 3 maggio 1982, n. 203 (Norme sui contratti agrari), delle porzioni di fondi rustici comprese nelle quote degli altri coeredi, che siano residenti nelle zone collinari e che intendano acquisire, alla scadenza del rapporto di affitto, le quote medesime;

c) cooperative agricole con sede in territori collinari nelle quali la compagine dei soci cooperatori sia composta, per almeno il trenta per cento, da giovani di età compresa tra i diciotto e i quarant’anni residenti in Comuni collinari.

Art. 16.

(Prodotti tipici)

1. Le Comunità collinari possono assumere, d’intesa con i produttori e le loro categorie e con le cooperative, iniziative allo scopo di:

a) individuare e definire, nell’ambito dei prodotti della collina piemontese, i prodotti alimentari ed artigianali tipici;

b) favorire la promozione e la commercializzazione dei prodotti tipici.

2. Entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale definisce le modalità per gli interventi di promozione e di commercializzazione dei prodotti tipici. Le Comunità collinari provvedono, con le procedure dell’articolo 7, comma 6, ad erogare i contributi ai privati e a finanziare gli interventi pubblici, in conformità della normativa comunitaria.

Art. 17.

(Sostegno alle imprese)

1. Le Comunità collinari, nell’ambito della convenzione di cui all’articolo 6 e delle procedure previste dall’articolo 7, comma 6, concedono, nel rispetto del principio comunitario del “de minimis”, contributi alle imprese artigianali, industriali, turistiche, commerciali, o loro consorzi, per le iniziative volte alla creazione di nuove attività e all’ampliamento o ammodernamento di quelle esistenti, con priorità per le imprese che adottano nuove o moderne tecnologie produttive.

Art. 18.

(Incentivi per l’occupazione)

1. Le Comunità collinari concedono, con le procedure dell’articolo 7, comma 6, contributi a fondo perduto alle imprese artigiane, industriali, turistiche, commerciali ed agricole, localizzate nelle aree collinari, che aumentano la propria dotazione di addetti mediante assunzione ai sensi di legge.

2. Il contributo ammonta, per ogni assunto, a otto milioni all’anno per tre anni e viene erogato semestralmente nel rispetto della normativa comunitaria in materia. Può essere revocato se non viene rispettata la condizione di cui al comma 1.

3. La Giunta regionale determina annualmente, d’intesa con le Comunità collinari, l’eventuale rivalutazione inflazionistica degli importi.

Art. 19.

(Turismo rurale)

1. Al fine di valorizzare le potenzialità produttive, ricreative e culturali dell’ambiente rurale e naturale, le Comunità collinari promuovono il turismo rurale, mediante progetti per specifiche aree geografiche che assicurino il mantenimento dell’attività agricola nelle zone interessate e concorrano alla tutela dell’ambiente.

2. Le Comunità collinari devono prevedere nel piano pluriennale di sviluppo socio-economico di cui all’articolo 7 interventi per:

a) lo sviluppo della ricettività rurale di piccola dimensione, valorizzando il recupero e la conservazione del patrimonio edilizio rurale e le tipologie edilizie tradizionali;

b) il potenziamento delle strutture e dei servizi turistico-ricreativi, con particolare riferimento a quelli legati al contesto rurale;

c) la valorizzazione degli elementi di attrattiva turistica di carattere naturalistico, ambientale, culturale, paesaggistico, storico ed architettonico, compresa la riqualificazione dei centri storici e dei nuclei abitativi rurali.

Art. 20.

(Artigianato e mestieri tradizionali)

1. La Giunta regionale, entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, d’intesa con le Comunità collinari, determina i settori artigianali ed i mestieri tradizionali da considerare come espressioni autentiche della collina piemontese e definisce le possibili azioni di tutela e di valorizzazione, nel rispetto delle norme previste al capo VI della legge regionale 9 maggio 1997, n. 21 (Norme per lo sviluppo e la qualificazione dell’artigianato), come modificato dalla legge regionale 31 agosto 1999, n. 24.

2. Le Comunità collinari definiscono, nell’ambito del piano pluriennale di sviluppo socio-economico, gli interventi e le azioni da realizzare in armonia con le linee generali espresse dalla Giunta regionale ed individuano, con le procedure dell’articolo 7, comma 6, i soggetti pubblici e privati interessati a tali interventi.

3. L’erogazione di eventuali contributi nell’ambito degli interventi e delle azioni previste dal comma 2 è subordinata al rispetto del principio comunitario del “de minimis”.

Capo V.

PROMOZIONE DEI SERVIZI SOCIALI

Art. 21.

(Valorizzazione della cultura locale)

1. Le Comunità collinari, d’intesa con il Comitato, provvedono ad istituire e sostenere centri per la documentazione, la tutela e la valorizzazione delle espressioni della cultura dell’area collinare piemontese e promuovono iniziative finanziabili a norma della legge regionale 10 aprile 1990, n. 26 (Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte), come modificata dalla legge regionale 17 giugno 1997, n. 37.

Art. 22.

(Servizio scolastico)

1. I Comuni e le Comunità collinari, nell’ambito delle rispettive competenze, collaborano con l’Amministrazione statale, la Regione e le Province per realizzare un equilibrato mantenimento del servizio scolastico sul territorio, mediante convenzioni stipulate a livello provinciale, previa intesa con l’autorità scolastica provinciale.

2. Le Comunità collinari possono concedere borse di studio ai giovani di età compresa tra i quattordici ed i venticinque anni residenti nei Comuni collinari che frequentano corsi di studi di scuola secondaria superiore, o parauniversitari ed universitari.

Art. 23.

(Interventi socio-assistenziali)

1. I soggetti, che ai sensi della legge regionale 13 aprile 1995, n. 62 (Norme per l’esercizio delle funzioni socio-assistenziali) esercitano funzioni socio-assistenziali, assegnano carattere di priorità agli interventi a favore della popolazione residente in aree particolarmente disagiate, tra le quali rientrano anche le aree collinari di cui alla presente legge.

2. Nella scheda “Presidi socio-assistenziali” dell’allegato A alla legge regionale 1 marzo 1996, n. 10 (Provvedimento generale di finanziamento per l’anno 1996 degli interventi previsti da leggi regionali nonché disposizioni finanziarie per l’anno 1997) al punto “Equilibrio territoriale” e’ aggiunto “Territorio ricompreso in aree collinari (3)”.

Capo VI.

DISPOSIZIONI FINANZIARIE
E NORMA TRANSITORIA

Art. 24.

(Oneri finanziari)

1. Agli oneri finanziari derivanti dall’attuazione della presente legge si provvede in sede di predisposizione dei relativi bilanci di previsione.

Art. 25.

(Norma transitoria)

1. La concessione degli aiuti previsti dalla presente legge è disposta dopo il parere favorevole dell’Unione europea sulla legge.

La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Piemonte.

Data a Torino, addì 28 febbraio 2000

Enzo Ghigo
























DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 21

Ricorso ex art. 21 della legge n. 833 del 23.12.1978 avverso il provvedimento dell’A.S.L. n. 14, prot. n. 1784 del 21.10.1999 e verbale dell’ispezione n. 31/R/1999 - Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

che il ricorso presentato da Rosso Massimo titolare della pizzeria “Al Ponte” con sede in Bannio Anzino, Via Monte Rosa, 23, avverso il provvedimento dell’A.S.L. n. 14 prot. n. 1784 del 21.10.1999 e verbale dell’ispezione n. 31/R/1999 del 3.11.1999 - Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, per le motivazioni sopra descritte è inammissibile ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199.

Enzo Ghigo


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 10 gennaio 2000, n. 10 - 29143

Recepimento del protocollo d’intesa in merito a: “Linee di indirizzo per la formazione del personale della Giunta e del Consiglio”; sottoscritto in data 24.12.1999 tra l’Amministrazione Regionale e le OO.SS. Aziendali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di recepire il protocollo d’intesa allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale sottoscritto in data 24 dicembre 1999 tra l’Amministrazione e le OO.SS aziendali, RSU personale non dirigenziale e RSU personale dirigenziale in merito a: Linee di indirizzo per la formazione del personale della Giunta e del Consiglio";

di precisare che il presente protocollo d’intesa costituirà parte integrante del futuro contratto collettivo decentrato integrativo da stipularsi ai sensi delle disposizioni contrattuali vigenti.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 17 gennaio 2000, n. 14 - 29159

Iniziativa di emergenza sanitaria proposta dalla Comunità biellese di aiuti per la ex Jugoslavia. Accantonamento di L.30.000.000 (cap.10865/2000) e assegnazione alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di partecipare all’iniziativa di emergenza sanitaria formulata dalla Comunità Biellese di aiuti per la ex Jugoslavia;

* di accantonare a tal fine la somma di L.30.000.000 sul capitolo 10865/2000, che presenta la necessaria disponibilità e di assegnarla alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale (A. 100020).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 1 - 29171

Procedimento di appello della Regione Piemonte avverso sentenza del Tribunale di Tortona n. 36/1999.  Incarico di consulenza tecnica ai proff.ri G. Genon e P. Beretta. Spesa L. 2.000.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di affidare al Prof. Giuseppe Genon del Politecnico di Torino - Dipartimento Georisorse e Territorio ed al Prof. Pietro Beretta dell’Università di Torino - Dipartimento Scienze della Terra l’incarico di esplicare consulenza tecnica per la Regione Piemonte come in premessa specificato nel procedimento di appello proposto avanti la Corte d’Appello di Torino dalla Regione Piemonte avverso la sentenza del Tribunale Civile di Tortona n. 36/1999.

La spesa presunta di L. 2.000.000 è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 (I. 4) e sarà liquidata con successivo procedimento su presentazione della relativa parcella vistata dall’Ordine Professionale od emesse in conformità alle disposizioni regolanti l’attività consulenziale del docenti universitari.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 2 - 29172

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato c/Regione Piemonte per debiti delle soppresse U.S.S.L.. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. P.F. Gigliotti legale dell’Assitalia

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi e da chiamarsi in giudizio, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Pier Franco Gigliotti, legale indicato dall’Assitalia Assicurazioni d’Italia con sede legale in Roma, che ne assume i relativi oneri economici, ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Via Monte di Pietà n. 2.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 3 - 29173

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della determinazione del Dirigente Pianificazione Risorse Idriche n. 651 del 9.9.99. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Anita Ciavarra

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Anita Ciavarra ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 4 - 29174

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della D.C.R. n. 436-11546 del 29.7.97. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Anita Ciavarra

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Anita Ciavarra ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 5 - 29175

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da privati c/Regione Piemonte ritenuta legittimata passiva per i debiti delle soppresse U.S.S.L. Patrocinio nel giudizio dell’avv. P.F. Gigliotti legale ASSITALIA

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi e da chiamarsi in giudizio, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Pier Franco Gigliotti, legale indicato dall’assitalia Assicurazioni d’Italia con sede legale in Roma, che ne assume i relativi oneri economici, ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Via Monte di Pietà n. 2.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 6 - 29176

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della determinazione n.00167 del 27.5.98 del Direttore Regionale Formazione-Lavoro. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 7 - 29177

Parziale modifica e integrazione D.G.R. n. 10-23318 dell’8.3.1993. Autorizzazione a resistere in giudizio ed affidamento incarico legale all’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di modificare la D.G.R. n. 10-23318 dell’8.3.1993 sostituendo l’avv. Mario Sorniotto Grella con l’avv. Irma Lima nel patrocinio in giudizio dell’Amministrazione regionale nel succitato procedimento.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 8 - 29178

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della determinazione del Direttore Regionale Formazione-Lavoro n. 00166 del 27.5.1998. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 9 - 29179

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un privato avverso la D.G.R. n. 10-5206 del 20.5.86 concernente parere negativo all’esecuzione di opere edilizie nel Comune di Pino T.se. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Eugenia Salsotto ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 10 - 29180

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da un Comune per l’annullamento del provv. del CO.RE.CO Sez. di Novara n. 10701 del 6.9.95 che annullava D.C.C. n. 19 del 14.6.95 del Comune di Campiglia Cervo. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Eugenia Salsotto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Eugenia Salsotto ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 11 - 29181

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R per il Piemonte proposto da una Società per l’annullamento della Determina n. 525 del 12.7.1999 della Direzione Pianificazione delle risorse Idriche. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 12 - 29182

Autorizzazione ad agire in giudizio avanti al Consiglio di Stato per impugnazione ordinanza del T.A.R. Lombardia nel ricorso di una Ditta. Patrocinio degli avvocati Anita Ciavarra, Riccardo Marletta ed Enrico Romanelli. Spesa di L. 1.000.000. (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a proporre impugnazione dell’ordinanza del T.A.R. Lombardia - Milano, sez. III n. 111/2000 per le motivazioni in premessa descritte, avvalendosi della rappresentanza e difesa dell’avv. Anita Ciavarra, professionista legale addetta all’Avvocatura regionale, dell’avv. Riccardo Marletta del foro di Milano e dell’avv. Enrico Romanelli del foro di Roma, presso il quale è eletto domicilio in Roma, Via Cosseria 5.

La spesa presunta di L. 1.000.000 afferente all’incarico ai professionisti legali esterni è impegnata sul cap. 10560 del Bilancio 2000 (I. 3) e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione delle relative parcelle debitamente vistate dal competente Ordine Professionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 14 - 29184

Affidamento di incarichi all’ARESS ai sensi dell’art. 4 comma 4 L.R. n. 10/98

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di affidare, per le motivazioni di cui in premessa, all’ARESS l’incarico di definire la:

* revisione organizzativa dei servizi di assistenza ai soggetti tossicodipendenti e AIDS alla luce dei seguenti obiettivi:

* - rapporto paritario tra i soggetti pubblici ed il privato sociale;

* - definizione e razionalizzazione sia delle risorse necessarie alla gestione dei servizi, sia dei criteri di allocazione delle stesse;

* elaborare uno studio di fattibilità in ordine alla ridefinizione degli ambiti territoriali delle Aziende Sanitarie n. 15 di Cuneo e n. 17 di Savigliano.

Detti incarichi affidati sono coerenti con le finalità del Piano di attività dell’Agenzia che sarà approvato con successivo provvedimento ai sensi della L.R. n. 10/98.

I suddetti incarichi devono essere svolti dall’ARESS entro il termine del 31.3.2000 con la consegna di specifiche relazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 16 - 29186

Finpiemonte S.p.A. - Assemblea ordinaria: 26 gennaio 2000 - seconda convocazione. Partecipazione della Regione Piemonte. Indirizzi e vincoli

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di fornire gli indirizzi e vincoli di cui in premessa al rappresentante dell’Amministrazione regionale che parteciperà all’Assemblea ordinaria della Finpiemonte S.p.A. fissata per il giorno 26.1.2000 presso la sede sociale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 17 - 29187

Approvazione della convenzione tra A.I.M.A. e Regione Piemonte per la realizzazione dell’Inventario del Potenziale Produttivo Viticolo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il testo della convenzione da stipulare con l’A.I.M.A. per la realizzazione dell’Inventario del potenziale produttivo del settore viticolo, così come indicato nell’allegato A) alla presente deliberazione per farne parte integrante;

- di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale alla sottoscrizione della suddetta convenzione.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 19 - 29189

Determinazione dei limiti massimi di collaborazioni esterne per l’anno 2000; applicazione dell’art. 4 del Regolamento di attuazione della L.R. 23.1.1989 n. 10

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di stabilire, in relazione al disposto dell’art.4 del Regolamento di attuazione della L.R. 23.1.1989 n. 10, i sottoelencati limiti massimi annui per le collaborazioni autorizzabili per ogni dipendente regionale nel corso del 1999, relativamente alle varie categorie di cui all’art.3 della L.R. 10/1989;

1) categoria di cui alla lettere a): n. 10 autorizzazioni, con un limite di 5 incarichi per nomine in qualità di componente di commissione di concorso;

2) categoria di cui alla lettera b): n. 5 incarichi autorizzati;

3) categoria di cui alla lettera c): n. 5 incarichi autorizzati di almeno 20 ore ciascuno;

4) categoria di cui alla lettera d): n. 4 autorizzazioni ad eccezione degli incarichi di consulenza e/o perizia conferiti dall’Autorità Giudiziaria - Sezioni Civili - il cui numero massimo è di 5 per anno, non esiste invece alcun limite nel caso in cui gli stessi incarichi vengano conferiti dalle Sezioni Penali dell’Autorità Giudiziaria.

I limiti numerici annuali di cui ai nn. 2 e 4 concernono l’incarico in sé, indipendentemente dai singoli atti che costituiscono realizzazione dello stesso il cui compimento può protrarsi oltre l’anno.

Per gli incarichi di cui al n. 2, il limite di importo delle opere e forniture collaudabili non può superare i 10 miliardi di lire complessivamente per anno. Nel caso in cui questo limite di importo dovesse essere superato per l’eccezionale rilevanza e complessità delle opere oggetto di collaudo, l’incarico verrà affidato al dipendente regionale con motivata deroga espressa nel provvedimento di autorizzazione.

Gli incarichi di docenza che richiedono un numero di ore di lezione inferiore alle 20 vengono autorizzati ai sensi dell’art. 1, comma 4, della L.R. n. 10/1989, valutate le condizioni di compatibilità, e concorrono proporzionalmente al raggiungimento del limite massimo di 100 ore.

Nell’ambito dei limiti soprattutto numerici suillustrati, si dovrà procedere a singole autorizzazioni attuando, per quanto possibile un principio di rotazione tra i dipendenti, verificandone l’applicazione con cadenza semestrale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 20 - 29190

Istituzione del Comitato Regionale per i trapianti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di istituire il Comitato Regionale per i trapianti con il compito di coadiuvare il Coordinatore Regionale così come in premessa indicato;

- di nominare quali membri del Comitato Regionale :

Prof. Sergio Emilio Curtoni Coordinatore Regionale per i trapianti

Prof. Giuseppe Piccoli Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Nefrologia e Dialisi

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Dott. Federico Ponzio Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Chirurgia Vascolare

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Prof. Giuseppe Verzetti Dirigente Medico II° livello

Divisione di Nefrologia e Dialisi

A..O. Maggiore della Carità di Novara

Prof. Michele Di Summa Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Cardiochirurgia

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Prof. G. Paolo Trevi Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Cardiologia

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Dott. Mauro Salizzoni Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Chirurgia Generale “C” -

Centro Trapianto di Fegato

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Prof. Mario Rizzetto Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Gastroenterologia

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Prof. Antonio Mussa Direttore della Sezione di Chirurgia Esofagea ed Oncologica presso la Cattedra di Chirurgia Generale

Università degli Studi di Torino

Prof. Maurizio Mancuso Dirigente Medico

Divisione di Chirurgia Toracica

Centro di Trapianto Polmonare

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Dott. Sergio Baldi Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Pneumologia

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Prof. Luigi Bauchiero Dirigente Medico di II° livello

Divisione di Oculistica

A.S.L. 9 di Ivrea

Dott.ssa Vincenza Palermo Dirigente Medico di II° livello

Medicina Legale

ASL 9 di Ivrea

Dott. Pierpaolo Donadio Dirigente Medico

Divisione di Anestesia-Rianimazione

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Nominato Coordinatore Regionale dei prelievi

( D.G.R. 53-27908 del 26.7.1999)

Prof. Paolo Benna Dirigente Medico

Divisione Neurologia 1

A.O. San Giovanni Battista di Torino

Dott. Giuseppe Rivetti Presidente Commissione Regionale Sangue

Dott.ssa Maria Maspoli Funzionario Regionale

- di dare atto che tali incarichi avranno durata annuale, rinnovabile e che vengono svolti a titolo gratuito;

- di attribuire alla competenza della Direzione Programmazione Sanitaria l’adozione di eventuali provvedimenti di sostituzione di membri dimissionari, nel rispetto dei requisiti stabiliti dalla legge e delle indicazioni della presente delibera.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 21 - 29191

Individuazione delle funzioni di coordinamento delle strutture per i prelievi; istituzione e nomina del Gruppo di Coordinamento regionale per le attività di prelievo; stanziamento Fondi per le A.S.L. di L. 3.640.000.000 (cap. 12292/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare l’individuazione delle funzioni di coordinamento delle strutture dei prelievi di cui all’Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;

- di istituire per l’anno 2000 il Gruppo di Coordinamento Regionale per le attività di prelievo con le funzioni in premessa indicate;

- di nominare quali membri del Gruppo di Coordinamento Regionale per le attività di prelievo, i seguenti medici in servizio presso i reparti di anestesia e rianimazione delle Aziende Sanitarie Regionali, già nominati coordinatori dei prelievi e, pertanto, scelti tra coloro che hanno acquisito maggior esperienza :

Bosco Riccardo ASL 2 di Torino (ospedale Martini)

Donadio Pierpaolo A.S.O. S.G. Battista di Torino

Lombardi Giovanni A.S.O. di Alessandria

Parola Paolo  A.S.O. di Cuneo

Zamponi Edoardo  A.S.O. di Novara

- di riconoscere per le funzioni assegnate un monte ore pari a 8 ore settimanali (svolto al di fuori del normale orario di lavoro) ed un compenso orario pari a L. 70.000 che comporta una spesa totale pari a L. 140.000.000.= alla quale si farà fronte con accantonamento sul cap. 12292 del Bilancio 2000; (A. 100021)

- l’attivazione della prevista funzione di coordinamento dei prelievi comporta una spesa presunta pari a L. 3.500.000.000.= alla quale si fa fronte con accantonamento sul cap. 12292 del bilancio 2000 (A. 100022) e sarà assegnata alle Aziende Sanitarie con successivo provvedimento. Entro il 31.3.2001 ogni Azienda Regionale dovrà presentare dettagliato rendiconto delle spese sostenute per l’attivazione della suddetta funzione. Eventuale conguaglio sarà effettuato a carico del bilancio 2001.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statut.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 22 - 29192

Definizione dei compiti e delle attribuzioni del Centro Regionale di Riferimento per i trapianti di organi e di tessuti in attuazione della L. 91/1999 e nomina del Coordinatore Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di definire organicamente le funzioni che devono essere svolte dal Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti di organi e tessuti in attuazione della L. 91/99 le funzioni di cui all’Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;

* di nominare il Prof. Sergio Emilio Curtoni Coordinatore del Centro Regionale di Riferimento per i trapianti di organi e tessuti ;

* di stabilire che tale incarico avrà la durata di cinque anni rinnovabili;

* di stabilire, altresì, che la spesa per il funzionamento del Centro Regionale di Riferimento è determinata ogni anno con apposito provvedimento sulla base dell’attività svolta ed ai sensi della D.G.R. 27-22662 del 13.10.1997.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 23 - 29193

Direzione Programmazione Sanitaria - Settore Gestione e Risorse Finanziarie. Autorizzazione all’anticipazione straordinaria di Cassa alle Aziende Sanitarie relativamente al finanziamento degli oneri di parte corrente del Servizio Sanitario Nazionale relativi agli anni 1998-99

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

per le motivazioni espresse in premessa:

-di autorizzare le anticipazioni straordinarie di cassa alle Aziende Sanitarie Regionali per un totale di lire 440.000.000.000=, a parziale copertura delle quote 1999 non ancora coperte da assegnazione di cassa, in attesa delle erogazioni ministeriali relative al rifinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale, nella misura riportata dalla seguente tabella (importi in milione di lire):

AZIENDE    Importo
ASL 1    23.490
ASL 2    18.035
ASL 3    18.845
ASL 4    17.995
ASL 5    25.724
ASL 6    11.540
ASL 7    11.881
ASL 8    19.648
ASL 9    16.612
ASL 10    11.525
ASL 11    18.013
ASL 12    14.579
ASL 13    19.396
ASL 14    16.741
ASL 15    7.368
ASL 16    7.763
ASL 17    16.714
ASL 18    12.989
ASL 19    18.713
ASL 20    13.314
ASL 21    10.870
ASL 22    13.642
Totale ASL    345.397

S. Giovanni Battista di Torino    30.616
CTO/CRF/M.Adelaide    8.571
OIRM/S.Anna    14.217
S.Luigi di Orbassano    6.507
Maggiore Carità, Novara    12.706
S.Croce e Carle, Cuneo    10.447
SS Antonio e Biagio, Alessandria    11.539
Totale ASO    94.603

Totale Aziende    440.000

-di stabilire, al fine di contenere gli oneri, che le anticipazioni straordinarie di cassa autorizzate con il presente provvedimento dovranno essere dinamicamente gestite tenuto conto dei flussi di cassa erogati dalla Regione e verranno definitivamente chiuse quando sarà effettuato il trasferimento della relativa somma assegnata dal Ministero del Tesoro.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 24 - 29194

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO CTO/CRF/M.Adelaide di Torino. Atto n. 2279/DG/99/SFP del 13.12.1999 “Bilancio consuntivo di esercizio: adozione”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ASO C.T.O. di Torino n.2279/DG/99/SFP del 13.12.1999 avente ad oggetto “Bilancio consuntivo di esercizio 1997: adozione” in quanto l’allegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 25 - 29195

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASO S. Croce e Carle di Cuneo. Atto n. 2123 del 24.12.1999 “Chiusura bilancio di esercizio anno 1997". Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ASO S. Croce e Carle di Cuneo n.2123 del 24.12.1999 avente ad oggetto “Chiusura Bilancio di esercizio anno 1997" in quanto l’allegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 26 - 29196

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 4 di Torino. Atto 1388/99/GEF del 27.12.1999 “Bilancio di esercizio anno 1997: proposta di approvazione”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare l’atto dell’ASL 4 di Torino n.1388/99/GEF del 27.12.1999 avente ad oggetto “Bilancio di esercizio anno 1997: proposta di approvazione” in quanto l’allegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;

- la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 27 - 29197

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 18 di Alba - Bra. Atto n. 2720 del 23.12.1999 “ASL 18/Università degli Studi di Torino - Specializzazione in Nefrologia. Disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione - A.A. 1999/2000". Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ASL 18 di Alba-Bra n. 2720 del 23.12.1999 avente ad oggetto “ASL 18/Università degli Studi di Torino - Specializzazione in Nefrologia. Disciplinare attuativo del protocollo d’intesa tra Regione Piemonte ed Università degli Studi di Torino per le Scuole di Specializzazione A.A. 1999/2000";

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 28 - 29198

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR. ASL 12 di Biella. Atto n. 2226 del 17.12.1999 “Stipula di convenzione per lo svolgimento di tirocinio da parte di allievi del diploma universitario in servizio sociale dell’Università del Piemonte Orientale Avogadro Facoltà di Scienze Politiche di Novara e l’ASL n. 12 di Biella”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ASL 12 di Biella n.2226 del 17.12.1999, avente ad oggetto “Stipula di convenzione per lo svolgimento di tirocinio da parte di allievi del diploma universitario in servizio sociale dell’Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Facoltà di Scienze Politiche di Novara e l’ASL n. 12 di Biella”;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 32 - 29201

Artt. 14 e 19. Regolamento di Cassa Economale 18.10.96, n. 3. Spese per procedure di notifica ed esecuzioni forzate a carico del Settore Contenzioso Amministrativo (Cap. 10560/2000) L. 5.800.000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare sul Capitolo 10560 del bilancio per l’esercizio 2000 la somma di L. 5.800.000 (A. 100104) per il raggiungimento del suddetto obiettivo e di assegnarla alla Struttura Organizzativa Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 33 - 29202

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Roma instaurato da Ditte per l’annullamento contratto di garanzia. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione degli Avv.ti E. Romanelli e G. Scollo. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Roma in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio mediante la rappresentanza e difesa, unitamente e disgiuntamente, degli avv.ti Enrico Romanelli e Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso il primo in Roma, Via Cosseria n. 5 int. 2.

Di incaricare lo studio Notaio Mambretti con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dell’art. 183 c.p.c.

La spesa presunta in L. 1.100.000 è impegnata sul cap. 10560 del Bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione di parcella debitamente vistate dai rispettivi Ordini Professionali. (I. 2000/9)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 35 - 29204

Adesione agli scopi del neocostituito “Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

per le motivazioni espresse in premessa:

* di aderire agli scopi del Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -;

* di delegare il Presidente della Regione in carica alla nomina, quale rappresentante regionale nel Consiglio di Amministrazione del Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi olimpici invernali - Torino 2006 -, dell’Assessore regionale pro tempore che, in funzione della carica rivestita e in ragione degli adempimenti di più stretta competenza della Regione Piemonte, possa qualificarsi come rappresentante di diritto dell’Ente;

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 36 - 29205

Approvazione Piano di Attività anno 2000 della Direzione Comunicazione Istituzionale della Giunta regionale. Accantonamento per L. 1.678.000.000 sui competenti capitoli di bilancio per l’anno finanziario 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, sulla base della legge regionale n. 51/97 nella parte riguardante per le singole strutture amministrative, la fissazione di indirizzi e direttive da parte dell’organo politico, il Piano di Attività per l’anno 2000, allegato alla presente deliberazione contenente i programmi operativi della Direzione Comunicazione istituzionale, con riserva di eventuali modifiche, integrazioni, o adeguamenti per eventi ad oggi non prevedibili;

di provvedere all’uopo ai seguenti accantonamenti a favore della Direzione Comunicazione istituzionale per le future determinazioni dirigenziali che saranno assunte a livello settoriale:

Cap.10050 L. 28.000.000; (A/94)

Cap.10320 L.185.000.000; (A/95)

Cap.10330 L.335.000.000; (A/96)

Cap.10332 L. 35.000.000; (A/97)

Cap.10340 L.240.000.000; (A/98)

Cap.10370 L.230.000.000; (A/99)

Cap.10930 L.625.000.000. (A/100)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 37 - 29206

Attribuzione di capitoli del Bilancio della Regione per l’anno 2000 alle Direzioni competenti dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca (art. 17, I comma, lettera c) della L.R. 8 agosto 1997, n. 51) - 1^ assegnazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di assegnare, in applicazione dell’articolo 17 della L.R. 51/97, alle Direzioni regionali dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca, competenti per materia le risorse finanziarie dei capitoli contenuti nel documento allegato (A) al presente atto deliberativo per farne parte sostanziale ed integrante.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 38 - 29207

Legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 “Norme in materia di bonifica e irrigazione” - Adeguamento alle prescrizioni della Commissione Europea

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di adottare le istruzioni di cui all’allegato A parte integrante della presente deliberazione, per l’attuazione della legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 “Norme in materia di bonifica e di irrigazione” introducendo i limiti e le condizioni richiesti dalla Commissione UE con nota n. 296 del 7 gennaio 2000 ai fini di rispettare gli orientamenti sugli aiuti di Stato;

2) di sottoporre all’approvazione del Consiglio regionale le modifiche e le integrazioni alla legge regionale 9 agosto 1999, n. 21 “Norme in materia di bonifica e di irrigazione”, per adeguarla alle prescrizioni contenute nella nota della Commissione UE n. 296 del 7 gennaio 2000 ai fini di rispettare gli orientamenti sugli aiuti di Stato.

3) di modificare formalmente la legge dopo le elezioni regionali e la costituzione del Consiglio regionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 39 - 29208

Istituzione del fondo economale per l’anno 2000 presso le Sezioni territoriali dei CO.RE.CO. di Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Settore Ufficio di Roma della Presidenza della Giunta Regionale. Importo complessivo di L. 75.000.000 (cap. 40070/2000 di uscita e cap. 2930/2000 delle entrate)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di determinare in L. 15.000.000 procapite l’importo del fondo economale da affidare in gestione alle sezioni territoriali del CO.RE.CO. e al Settore Ufficio di Roma della Presidenza della Giunta Regionale;

- di affidare la gestione delle casse economali periferiche , così come previsto dal Regolamento citato in premessa ai seguenti funzionari:

SEZIONI CO.RE.CO.     Responsabile     Sostituto
ALessandria     Rossi Graziella    Robotti Ivana
Cuneo     Vadda Silvana     Audisio Anna Maria
Novara     Capitaneo Antonia     Sommo Anna Maria
Torino     Ferraro Giuseppe     Vacchiero Margherita
Settore Ufficio
Di Roma     Remondino Luigina     Chianale Mario

Alla spesa complessiva di L. 75.000.000 si fa fronte con lo stanziamento del cap. 40070 del bilancio 2000 (I. 6) che sarà restituito come da Regolamento sul cap. 2930 del bilancio 2000 delle Entrate (A. 164).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 40 - 29209

L.R. 22/9/94 n. 40 - Accantonamento della somma di L. 500.000.000 per le spese delle sedute del Comitato Regionale di Controllo (cap. 10060/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di accantonare la somma di L. 500.000.000 sul cap. 10060 della competenza 2000  per le indennità di carica ed i rimborsi spese ai componenti del Comitato Regionale di Controllo delle Sezioni territoriali di Alessandria, Cuneo, Novara e Torino, in relazione al disposto dell’art. 7 della L.R. 40/94 (A. 100029);

* di assegnare la somma alla Direzione Bilanci e Finanze che provvederà agli impegni con specifici atti.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 41 - 29210

Attività istituzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Patrimonio Immobiliare e Settore Attività Negoziale e Contrattuale. Accantonamento di Lire 47.775.000.000 sul bilancio 2000 (Capitoli vari)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di accantonare sui sottoelencati capitoli del bilancio per l’esercizio 2000 le somme indicate a fianco di ciascuno assegnandole alla Direzione Patrimonio e Tecnico per il raggiungimento degli obiettivi di cui alle premesse :

- L. 200.000.000 da accantonare sul cap. 10305/2000 (100023)

- L. 1.500.000.000 da accantonare sul cap. 10390/2000 (100024)

- L. 18.000.000.000 da accantonare sul cap. 10400/2000 (100025)

- L. 1.200.000.000 da accantonare sul cap. 10404/2000 (100026)

- L. 3.750.000.000 da accantonare sul cap. 10406/2000 (100027)

- L. 4.200.000.000 da accantonare sul cap. 10490/2000 (100028)

- L. 435.000.000 da accantonare sul cap. 10500/2000 (100030)

- L. 140.000.000 da accantonare sul cap. 10540/2000 (100031)

- L. 50.000.000 da accantonare sul cap. 10870/2000 (100032)

- L. 18.300.000.000 da accantonare sul cap. 23600/2000 (100033)

* di dare atto che della somma di L. 4.200.000.000, da accantonare sul capitolo 10490, L. 2.500.000.000 sono già state prenotate con D.G.R. n. 15-27664 del 28.6.1999.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 42 - 29211

Indirizzi ed obiettivi per l’attività istituzionale del Settore Utenze - Direzione Patrimonio e Tecnico. Accantonamento di L. 27.000.000.000 sul bilancio 2000 (capitoli vari)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di determinare ed approvare, secondo le indicazioni riportate nelle premesse, gli obiettivi dell’area funzionale della Direzione Patrimonio e Tecnico - Settore Utenze;

di accantonare sui sottoelencati capitoli del bilancio per l’esercizio 2000 le somme, indicate a fianco di ciascuno di questi assegnandole alla Direzione Patrimonio e Tecnico, per il raggiungimento dei predetti obiettivi:

L. 1.200.000.000 da accantonare sul cap. 10400/2000 (100052)

L. 2.200.000.000 da accantonare sul cap. 10402/2000 (100053)

L. 300.000.000 da accantonare sul cap. 10404/2000 (100054)

L. 9.000.000.000 da accantonare sul cap. 10440/2000 (100055)

L. 10.000.000.000 da accantonare sul cap. 10442/2000 (100056)

L. 300.000.000 da accantonare sul cap. 10444/2000 (100057)

L. 1.000.000.000 da accantonare sul cap. 12170/2000 (100058)

L. 3.000.000.000 da accantonare sul cap. 12174/2000.(100059).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 43 - 29212

Assegnazione di L. 6.746.500.000 (capp. vari) per l’esercizio 2000 alla Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa. Definizione dei criteri e degli obiettivi ai sensi dell’art. 17 della L.R. 51/97

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1) di assegnare, ai sensi dell’art. 17, lettera b), della L.R. 51/97, alla Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico, Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa, le seguenti risorse finanziarie:

* Lit. 355.000.000 sul capitolo 10320 (A. 100034);

* Lit. 1.902.000.000 sul capitolo 10380 (A. 100035);

* Lit. 1.996.500.000 sul capitolo 10430 (A. 100036);

* Lit. 1.793.000.000 sul capitolo 10520 (A. 100037);

* Lit. 700.000.000 sul capitolo 10530 (A. 100038);

2) di definire, ai sensi dell’art. 17, lettera a), della L.R. 51/97, gli obiettivi ed i criteri ai quali il suddetto ufficio dirigenziale dovrà conformare il proprio operato, stabilendo in particolare che esso debba:

* provvedere all’acquisizione, anche mediante il noleggio o le diverse formule contrattuali che si rivelino di volta in volta più appropriate, dei beni e servizi, riconducibili al suo ambito di competenza, necessari ad assicurare la funzionalità del sistema organizzativo dell’Ente;

* provvedere alla gestione dei rapporti contrattuali e dei beni regionali riconducibili alle sue competenze, ivi compresi il coordinamento e la disciplina tecnico-amministrativa dell’utilizzazione dei beni da parte degli uffici assegnatari e l’alienazione o comunque la dismissione dei beni che non risultino più utili per l’Ente;

* avvalersi delle procedure di contrattazione e di spesa di volta in volta ritenute più appropriate, tra quelle consentite dalla legge, al fine di assicurare la trasparenza, l’efficienza, la speditezza e l’efficacia dell’azione amministrativa, ivi comprese, quando ne ricorrano i presupposti, le procedure di spesa attraverso la cassa economale, come disciplinate dal relativo regolamento n. 3 del 18.10.1996, nonché mediante apertura di credito al funzionario delegato, ai sensi degli artt. 59, 63, 76 e 84 della L.R. 55/81;

3) di stabilire inoltre che, per quanto riguarda la sottoscrizione di contratti di abbonamento per l’acquisto delle pubblicazioni destinate agli uffici regionali, la stessa avvenga secondo i seguenti criteri:

* il Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa provvederà a sottoscrivere i relativi contratti di abbonamento, mediante corrispondenza secondo gli usi del commercio, ai sensi dell’art. 33, comma 2, lettera d) della L.R. 8/84;

* il predetto Settore, a stipulazione avvenuta, provvederà all’impegno della conseguente spesa, che sarà liquidata secondo la procedura ordinaria;

4) di stabilire infine che:

* dalle risorse sopra assegnate sul capitolo 10520 verranno prelevati anche i fondi necessari per le aperture di credito ai funzionari delegati per la manutenzione ordinaria degli automezzi assegnati agli uffici decentrati sul territorio regionale, previa autorizzazione del Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa;

* dalle risorse sopra assegnate sui capitoli 10320, 10380, 10430 e 10520, verranno prelevate anche le somme necessarie per il reintegro del fondo economale centrale, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento sul servizio di cassa economale;

* al Settore Economato - Autocentro - Centro Stampa dovrà essere trasmessa copia dei provvedimenti con i quali sono disposti gli impegni per il reintegro del fondo economale di cui al punto precedente;

* le suddette assegnazioni sui capitoli 10320, 10380, 10430 e 10520 devono, in ogni caso, essere prioritariamente destinate alle spese disposte dalla Direzione Patrimonio e Tecnico e dai suoi Settori; pertanto, il Direttore Regionale del Patrimonio e Tecnico potrà sospendere la possibilità, per gli altri uffici regionali, di effettuare spese pagabili attraverso la cassa economale centrale e imputabili ai suddetti capitoli, qualora le disponibilità rimaste sugli stessi si palesino insufficienti;

5) di accantonare, sui rispettivi capitoli del bilancio di previsione per l’esercizio 2000, le risorse finanziarie sopra assegnate, fermi restando i limiti d’impegno previsti dall’articolo 37 della L.R 55/81 nonché, in caso di esercizio provvisorio del bilancio, dalla legge di autorizzazione dello stesso.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 44 - 29213

L. R. 6 dicembre 1999, n. 31 - Fondo Investimenti Piemonte - Indicazioni operative e procedurali per la gestione degli interventi previsti dalle schede F.I.P. Trasporti 1 e 2

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di fornire alla struttura amministrativa, al fine di adempiere puntualmente e correttamente all’istruttoria procedimentale prevista dalle schede Fondo Investimenti Piemonte della Direzione Trasporti, i necessari elementi interpretativi e procedurali, come in premessa specificati.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 24 gennaio 2000, n. 45 - 29214

L.R. 16/92 - Consiglio di Amministrazione dell’Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Nomina rappresentante della Regione Piemonte

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di nominare, per le motivazioni indicate in premessa, il sig. Giuseppe Mangiacotti, (omissis), quale rappresentante della Regione Piemonte nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente per il Diritto allo Studio Universitario, in sostituzione del sig. Gaetano D’Agnelli, dimissionario.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 50 - 29268

Anagrafe tributaria del Piemonte. Definizione indirizzi costitutivi e approvazione schema di convenzione con il Comune di Torino per l’Adesione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare gli “Indirizzi per la costituzione dell’Anagrafe Tributaria del Piemonte”, così come riportati nell’allegato A;

- di approvare lo schema di convenzione, di cui all’allegato B, con il Comune di Torino, dando mandato all’Assessore al Bilancio e Finanze e Personale Ing. Angelo Burzi di sottoscrivere la convenzione stessa;

- di stabilire che le modalità di adesione degli Enti locali Piemontesi alla costituenda Anagrafe Tributaria del Piemonte siano fissate in una domanda di adesione sottoscritta dal legale rappresentante dell’Ente, vagliata e accolta, salvo comprovati motivi, dall’Amministrazione regionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 7 - 29280

Fondazione Prof. Francesca Demichelis. Riconoscimento della personalità giuridica privata

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- la “Fondazione prof.ssa Francesca Demichelis” con sede in Torino, presso il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi 24 è riconosciuta quale persona giuridica privata;

- è approvato l’allegato Statuto della Fondazione che composto di n. 13 articoli costituisce parte integrale e sostanziale del presente provvedimento.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 8 - 29281

Legge n. 59/97, D. Lgs. 422/97 e D. Lgs. 345/98. Accantonamento delle risorse destinate alle Province ed ai Comuni ai sensi della D.G.R. n. 35-28910 del 13.12.1999. Accantonamento della somma di L. 429.000.000.000= (Cap. 14330/2000), ed assegnazione alla Direzione Trasporti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di accantonare, al fine di erogare, le compensazioni economiche previste dalla D.G.R. n. 35-28910 del 13/12/1999 in attuazione del D.lgs 422/97 e D.lgs 345/98 a favore delle Province e dei Comuni di cui all’Allegato 2) della D.G.R. n. 74-25984 del 16/11/1998, modificato con la D.G.R. innanzi citata, per complessive L. 429 miliardi e di assegnarle alla Direzione Trasporti della Regione Piemonte (A. 100124);

- l’accantonamento di L. 429 miliardi è effettuato sul Cap. 14330 del Bilancio regionale 2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 9 - 29282

Individuazione delle aree territoriali su cui possano formarsi aggregazioni di consumo di energia elettrica, ai fini dell’ottenimento della qualifica di “clienti idonei”, in deroga ai criteri di contiguità territoriale tra i singoli centri di consumo, di cui all’art.14, comma 2, del D.Lgs. n.79/99

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di dare atto, ai fini dell’applicazione dell’art. 14, comma 2, lett. b) del D. Lgs. 79/99, che al riconoscimento della qualifica di “cliente idoneo”, secondo i requisiti e le decorrenze contenuti nel decreto, possano accedere, oltre ai soggetti previsti anche i seguenti:

* le imprese costituite in forma societaria, i gruppi d’imprese, anche ai sensi dell’articolo 7 della Legge 10 ottobre 1990, n. 287, i consorzi e le società consortili che, in possesso dei requisiti di consumo stabiliti dall’art. 14, commi 2, 3 e 4, alle decorrenze previste dagli stessi articoli, siano ubicati nella medesima provincia;

* i soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 14 del Decreto citato, i cui centri di consumo siano ubicati nelle aree dei distretti industriali individuati con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 250-9458 del 18 giugno 1996;

* i soggetti in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 14 del Decreto medesimo, i cui centri di consumo siano ubicati nelle aree obiettivo 2 individuate con D.G.R. n.2-28061 del 6 agosto 1999, e sue eventuali modifiche, ai sensi del Regolamento CE n. 1260/99, nonché nelle aree phasing out;

* di inviare la presente deliberazione al Consiglio regionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 10 - 29283

Legge 18.5.1989, n.183, art.12 - Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino del fiume Po - Designazione membri supplenti

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di designare, ad integrazione della D.G.R. n. 1-46152 in data 29 maggio 1995, nel Comitato Tecnico dell’Autorità di bacino del Fiume Po quali membri supplenti i dirigenti:

* arch. Arturo Bracco, dirigente del Settore Pianificazione difesa del suolo;

* ing. Orazio Ruffino, dirigente del Settore Disciplina dei servizi idrici;

* dott. Fulvio Lavazza, dirigente del Settore Avversità e calamità naturali;

* dott. Fulvio Mannino, dirigente del Settore Idraulica forestale e tutela del territorio;

2. di riconoscere, a mente della L.R. n. 10/1989, che nel caso di specie ricorre il principio della onnicomprensività ai sensi dell’art.40 della L..R. n.40/1984.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 11 - 29284

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASO C.T.O./C.R.F./M. Adelaide di Torino. Atto n. 2389/DG/99/SFP del 28.12.1999 “Bilancio consuntivo di esercizio 1998: adozione”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ASO C.T.O. di Torino n.2389/DG/99/SFP del 28.12.1999 avente ad oggetto “Bilancio consuntivo di esercizio 1998: adozione” in quanto l’allegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.G.R. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 12 - 29285

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 10 di Pinerolo. Atto n.1464 del 22.12.1999 “Bilancio consuntivo di esercizio - anno 1997". Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare l’atto dell’ASL 10 di Pinerolo n.1464 del 22.12.1999 avente ad oggetto “Bilancio consuntivo di esercizio - anno 1997" in quanto l’allegato Bilancio, parte integrante e sostanziale del medesimo, risulta redatto in conformità ai principi contabili di cui alla l.r. 18 gennaio 1995, n. 8 ed alle linee guida di cui alle DD.GG.RR. nn. 29-24445 del 28.4.1998 e 1-28836 del 30.11.1999;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 13 - 29286

Costituzione gruppo di lavoro interistituzionale Regione/ASL/Enti Gestori delle Funzioni Socio Assistenziali/Tribunale per i Minorenni/Enti Autorizzati/ANFAA per l’attuazione della L. 476/98 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la Tutela dei Minori e la Cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a l’Aja il 29 maggio 1993”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

-di istituire un gruppo di lavoro interistuzionale per le procedure attuative di competenza regionale di cui alla L.n.476/98, come descritte in premessa;

-di prevedere che il suddetto gruppo di lavoro sia composto da:

-un rappresentante della Direzione Regionale Politiche Sociali;

-un rappresentante del Tribunale per i Minorenni (Giudice Onorario);

-4 rappresentanti del Coordinamento Enti Autorizzati con sede a Torino;

-un rappresentante per ogni provincia, individuato dagli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali ex L.R.62/95 (per un totale di otto rappresentanti);

-un rappresentante del Comune di Torino;

-un rappresentante delle A.S.L. di Torino (équipes di N.P.I.);

-un rappresentante per ciascun quadrante, designato dalle rispettive A.S.L. (équipes di N.P.I.), per un totale di quattro rappresentanti;

-un rappresentante dell’A.N.F.A.A. (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), in considerazione della rilevante esperienza ed impegno a livello nazionale in ambito di adozioni che caratterizzano tale Associazione.

-di prevedere che alla nomina dei componenti del gruppo si provvederà con successiva Determinazione Dirigenziale, a seguito delle designazioni pervenute dagli enti interessati;

-di prevedere che il coordinamento di tale gruppo sia curato dal Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia;

-di prevedere che la composizione del gruppo possa essere integrata, secondo le necessità e senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione Regionale, attraverso la partecipazione di esperti o rappresentanti di altri enti coinvolti, secondo le tematiche trattate.

Le funzioni di segreteria saranno assicurate dai funzionari dell’Uff. Minori del Settore Programmazione e Promozione Interventi a Sostegno della Persona e della Famiglia.

Si dà atto che nessun onere deriva all’Amministrazione Regionale dal funzionamento del presente gruppo di lavoro.

Le linee - guida proposte dal gruppo di lavoro saranno recepite dall’Amministrazione Regionale con apposita Deliberazione di Giunta.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 14 - 29287

Asilo Infantile di Vinovo (TO) - Modifica di Statuto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare la modifica apportata all’art. 5 dello Statuto dell’"Asilo Infantile di Vinovo (TO), il cui nuovo testo di seguito si trascrive:

Art. 5 Soci

“L’assemblea è formata da:

- soci perpetui che sono coloro che in una sola volta versano almeno L. 3.000.000; tale importo potrà essere aggiornato con deliberazione dell’Assemblea senza che ciò comporti modifica dello Statuto.

- soci temporanei, ossia coloro i quali, mediante sottoscrizione, si obbligano a pagare annualmente la somma di L. 10.000 per un periodo di almeno anni tre; tale importo potrà essere aggiornato con deliberazione dell’Assemblea, senza che ciò comporti modifica dello Statuto.

- soci coadiutori, sono coloro che nell’ambito del rispetto delle vigenti leggi, prestano attività gratuita di volontariato per garantire il corretto funzionamento dell’Asilo sia per quanto riguarda la manutenzione ordinaria che la gestione delle attività didattiche-educative od amministrative. La qualifica di socio coadiutore è legata esclusivamente alla effettiva prestazione gratuita di lavoro volontario.

I nuovi Soci saranno ammessi con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, previa domanda accompagnata dalla presentazione di altri due soci di cui uno almeno consigliere d’Amministrazione.

Ai soci è richiesto di condividere e di collaborare al miglior raggiungimento dell’obiettivo educativo che si propone la scuola, e di versare nel termine stabilito la quota annuale di associazione minima.

Viene meno la condizione di Socio nei seguenti casi:

- per decadenza quando non si è in regola con il pagamento della quota associativa annuale o quando non si interviene, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive dell’Assemblea;

- per dimissioni volontarie;

- per esclusione conseguente a comportamenti del socio in contrasto con gli obiettivi educativi della Scuola, da deliberarsi dal Consiglio di Amministrazione."

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 15 - 29288

I.P.A.B. - Casa di Rposo “Margherita Farinasso” di Monticello d’Alba (CN) - Approvazione nuovo Statuto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare il nuovo Statuto dell’I.P.A.B. Casa di Riposo “Margherita Farinasso” di Monticello d’Alba (CN) composto di 22 articoli, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 16 - 29289

Piano di attività dell’ Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro per l’anno 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare il piano di attività dell’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro per l’anno 2000, come descritto nelle premesse.

Alle spese derivanti dall’attuazione del piano medesimo si farà fronte con impegni assunti con successivi provvedimenti compatibilmente con le risorse effettivamente disponibili.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 18 - 29291

Costituzione della sessione permanente del Comitato regionale per le celebrazioni del Piemonte (L.R. n. 26/98)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* -di costituire la sessione permanente del Comitato regionale per le celebrazioni del Piemonte;

* - di approvare a tal fine la nomina dei tre membri, individuati tra studiosi ed esperti di - indiscusso merito e valore, ufficialmente riconosciuti, in materie umanistiche e scientifiche, nelle persone di: Dott. Piero Bianucci - area scientifica - Prof. Giansavino Pene Vidari e Prof. Marziano Guglielminetti area umanistica;

- di dare atto che ai tre membri verranno corrisposti: gettoni di presenza secondo le modalità disposte dall’art. 4 comma 4 L.R. n. 26/98;

- di dare atto che la sessione permanente del Comitato è presieduta dal Presidente della Giunta regionale e che di essa fa parte l’Assessore regionale alla cultura.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 19 - 29292

L.R. 30/1999 art. 1 co. 4. Censimento dei siti per l’ottimizzazione dell’uso di sfridi di cava, di materiali da riciclo o di materiali da interventi in alveo, per la realizzazione di opere pubbliche comprese in accordi Stato-Regioni

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. ai sensi dell’art. 1 co. 4 L.R. 30/1999 sono individuati le seguenti località nella quale sono depositati sfridi di coltivazione di giacimenti di pietre ornamentali da utilizzare per la realizzazione di opere pubbliche inserite in accordi Stato-Regioni:

a) per le zone del bacino estrattiva ossolano le seguenti località:

COMUNE     LOCALITÀ
Mergozzo     Montorfano
Beura Cardezza     Squaratera
Crevoladossola     Oira-Pontemaglio
Crodo     Rencio
Domodossola     Trontana
Formazza     Ponte Romano-Bort
Premia     Passo
Trasquera     Balmoreglio-Paglino
Trontano     Croppo
Varzo     Gabbio
Baceno     Antrecchio-Ausone
Montecrestese     Roledo

b) per le zone del bacino estrattivo di Bagnolo Piemonte-Luserna S. Giovanni e Rorà le seguenti località:

COMUNE     LOCALITÀ
Rorà     Prà del Torno
Bagnolo     P.te Pravallino
Bagnolo     P.te Cros
Bagnolo     P.te Ciaffalco
Bagnolo     P.te Bricco Volti

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 24 - 29296

Autorizzazione a proporre istanza di regolamento di competenza ex art. 31 L. n. 1034/1971 nel ricorso pendente dinanzi al T.A.R. Lombardia proposto da un privato c/ la Regione. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Paolo Monti ed elezione di domicilio presso l’avv. Enrico Romanelli. Spesa presunta L. 1.000.000 sul cap. 10560 del bilancio 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a proporre istanza di regolamento di competenza nel giudizio avanti il T.A.R. Lombardia in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Paolo Monti ed eleggendo domicilio presso l’avv. Enrico Romanelli in Roma, Via Cosseria n. 5.

La spesa presunta in L. 1.000.000 è impegnata sul cap. del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale. (I. 139)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 25 - 29297

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Asti proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00362 del 21.4.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Asti in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Alessandra Rava ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 26 - 29298

Modifica D.G.R. n. 8-27863 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di modificare la D.G.R. n. 8-27863 del 26.7.1999 sostituendo la dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava nella rappresentanza e difesa dell’Amministrazione Regionale nel giudizio pendente avanti il Tribunale di Biella, proposto da un privato avverso la determinazione n. 00800 del 23.7.1998.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 27 - 29299

Modifica D.G.R. n. 7-27862 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di modificare la D.G.R. n. 7-27862 del 26.7.1999 sostituendo la dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava nella rappresentanza e difesa dell’Amministrazione Regionale nel giudizio pendente avanti il Tribunale di Biella, proposto da un privato avverso la determinazione n. 00802 del 23.7.1998.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 28 - 29300

Autorizzazione a interporre appello dinanzi la Corte d’Appello di Torino avverso la sentenza del Tribunale di Torino, I Sez. Civ., depositata il 18.11.99. Spesa presunta L. 100.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale ad agire in giudizio avanti la Corte d’Appello di Torino per la riforma e/o l’annullamento della sentenza della I° Sez. Civile di Torino in premessa descritta con contestuale istanza di sospensione dell’immediata esecutorietà e con ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo, ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, P.zza Castello n. 165.

Di incaricare il Notaio Mambretti Enrico Patrizio con studio in Torino, C.so Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dell’art. 183 c.p.c.

La spesa presunta in L. 100.000 (I. 138) è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento alla presentazione della relativa parcella vistata dal competente Collegio Notarile.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 29 - 29301

Modifica D.G.R. n. 12-27867 del 26.7.1999. Sostituzione della dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di modificare la D.G.R. n. 12-27867 del 26.7.1999 sostituendo la dott.ssa Carla Villari con l’avv. Alessandra Rava nella rappresentanza e difesa dell’Amministrazione Regionale nel giudizio pendente avanti il Tribunale di Biella, proposto da un privato avverso la determinazione n. 00801 del 23.7.1998.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 30 - 29302

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 00578 del 13.7.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Pier Carlo Maina

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 31 - 29303

Autorizzazione a resistere in giudizio avanti il Tribunale di Torino proposto da un privato avverso determinazione progr. n. 291 del 29.3.1999 di applicazione sanzione amministrativa. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Pier Carlo Maina

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso lo stesso in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 32 - 29304

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti al T.A.R. Piemonte ed atti esecutivi successivi ed affidamento incarico legale agli avv.ti Vittorio Barosio e Teodosio Pafundi avverso Decreto Presidente Consiglio dei Ministri 13.12.1999 concernente trasferimento voli dall’aereoporto di Linate a quello di Malpensa. Spesa L. 1.000.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale ad agire in giudizio avanti il T.A.R. Piemonte nel succitato procedimento ed eventuale successivo di esecuzione, con facoltà di chiamare in causa terzi, mediante la difesa e la rappresentanza tanto congiunta quanto disgiunta, degli avv.ti Vittorio Barosio e Teodosio Pafundi, eleggendo domicilio presso il primo in Torino, C.so Galileo Ferraris n. 120.

La spesa presunta il L. 1.000.000 è impegnata sul cap. 10560 (I. 136) del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 34 - 29306

Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 11 - Programmazione e valorizzazione dell’agricoltura di L. 200.000.000 per l’affidamento di collaborazione esterne

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di procedere per lo svolgimento di collaborazioni esterne ad un primo accantonamento di lire 200.000.000 sul cap.10870 del Bilancio per l’anno 2000 a favore della Direzione 11 - Programmazione e valorizzazione dell’agricoltura. (n. 100126/Acc.)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 35 - 29307

Primo accantonamento sul cap. 10870/2000 a favore della Direzione 12 - Sviluppo dell’agricoltura di L. 200.000.000 per l’affidamento di collaborazioni esterne

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di procedere per lo svolgimento di collaborazioni esterne ad un primo accantonamento di lire 200.000.000 sul cap. 10870 del Bilancio per l’anno 2000 a favore della Direzione 12 . Sviluppo dell’agricoltura (n. 100125/acc).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 37 - 29309

Conferma assegnazione sul bilancio 2000 di risorse finanziarie a Direzioni Regionali derivanti da prenotazioni disposte nel corso dell’esercizio 1998 - 1999

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di confermare le assegnazioni in favore delle singole Direzioni Regionali indicate nell’allegato A al presente provvedimento relativo a prenotazioni effettuate nel corso degli anni 1998 - 1999 sull’esercizio finanziario 2000 attinenti ai capitoli di spesa considerati nel D.D.L. 628 approvato dalla Giunta Regionale in data 13-12-1999;

di procedere alle rettifiche ai soli fini contabili delle prenotazioni relative agli anni 1998 e 1999 secondo quando segnalato dalle competenti Direzioni Regionali negli importi e nelle modalità analiticamente indicate in premessa.

(omissis)

Allegato























Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 38 - 29310

Autorizzazione ad ulteriori corsi di riqualificazione per “Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza” (O.T.A.). Anno Formativo 1999/2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare:

i corsi di riqualificazione professionale per “Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza” (OTA), così come specificato nell’allegato elenco A), parte integrante della presente deliberazione, per un ammontare complessivo di n. 75 posti; rivolti sia al personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, sia al personale dipendente presso le Case di Cura Private;

le AA.SS.RR. e gli Enti gestori di formazione di cui all’allegato A), ad istituire i suddetti corsi.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 40 - 29312

Legge regionale 8/7/1999 n. 17. “Riordino delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, caccia e pesca”. Metodologia per la predisposizione dei programmi operativi per l’anno 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

-di approvare la metodologia che le Province adotteranno per la predisposizione dei programmi operativi provinciali per l’anno 2000, di cui al comma 5 dell’articolo 10 della L.R. 17/99, contenuta nel documento allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante (all. A).

(omissis)

Allegato

L.R. 17/99 - Programmi operativi provinciali per l’anno 2000 - Metodologia per la predisposizione

Premessa

L’articolo 10, comma 5, della L.R. 17/99 prevede che le Province, sulla base del riparto anche se provvisorio effettuato dalla Giunta regionale, provvedano a formulare programmi operativi annuali.

Con deliberazione n. 30-28905 del 13 dicembre 1999 intitolata “L.R. 17/99. Provvedimenti per l’attuazione.” la Giunta Regionale ha provveduto ad effettuare un riparto fondi per l’esercizio 2000 nonché a dettare altre disposizioni per l’avvio dell’attuazione.

Al punto V dell’Allegato si è fra l’altro riservata di fornire indirizzi programmatici per la predisposizione dei programmi operativi da presentarsi entro il 29 febbraio 2000.

Tenuto conto dei tempi ristretti a disposizione, si propone uno schema semplificato.

I Programmi Operativi per l’anno 2000 saranno presentati dalle Province; nel documento che verrà predisposto, le Province sono invitate a ricomprendere e descrivere in sintesi le proposte programmatiche delle Comunità Montane che insistono sul loro territorio.

I contenuti del Programma Operativo Provinciale per l’anno 2000 (POP2000) previsti sono:

1. Descrizione della situazione attuale dell’agricoltura e delle aree rurali.

2. Descrizione delle strategie e delle priorità dello sviluppo rurale (anche sulla base di studi preparatori e di eventuali programmi di sviluppo recentemente predisposti e/o adottati).

3. Raccordo con il Piano dì Sviluppo Rurale 2000-2006 adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 10-29076 del 30/12/99.

4. Relazione programmatica sulle priorità di utilizzo delle assegnazioni disposte con la deliberazione n. 30-28905 del 13/12/1999.

5. Descrizione di altre misure a favore del settore agricolo.

6. Gestione stralcio

Descrizione della situazione attuale dell’agricoltura e delle aree rurali

Descrivere brevemente con l’ausilio di dati quantificati la situazione esistente evidenziando i punti di forza, le disparità, le carenze (comprese la natura e l’entità degli svantaggi relativi alìattività agricola nelle zone svantaggiate) e le potenzialità di sviluppo rurale.

La descrizione riguarda la produzione agricola, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, i servizi alle imprese, nonché, in modo sintetico, l’economia rurale (sistemi produttivi agricoli, distretti agricoli ed agroindustriali, filiere territoriali, aspetti demografici ed occupazionali, stato dell’ambiente e forestazione). La descrizione deve essere sinteticamente articolata a livello di Comunità Montana.

Descrizione delle strategie, degli obiettivi e delle priorità dello sviluppo rurale

Descriverli in modo sintetico tenuto conto:

- della situazione dell’agricoltura e delle aree rurali descritta al paragrafo 1;

- dell’eventuale Piano territoriale provinciale;

- dell’eventuale Piano di sviluppo agricolo o rurale provinciale (da allegare, anche se solo in fase di proposta);

- di eventuali patti territoriali;

- di eventuali piani o documenti  programmatici delle Comunità Montane Per le Province che hanno Comunità Montane sul proprio territorio, specificare quale è la situazione della programmazione locale ai sensi degli articoli 26-28 della L.R. 16/99 (piani di sviluppo di CM approvati, presentati e in corso di approvazione, ecc.).

3. Raccordo con il piano di sviluppo rurale  2000-2006

Tenuto conto dei tempi ristretti a disposizione e dello stato di negoziazione del Piano stesso con la Commissione Europea e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali non ancora avviato, il raccordo programmatico per l’anno 2000 è rinviato ad indicazioni metodologiche puntuali che la Regione formulerà entro il 30 aprile p.v. per la predisposizione di documenti da parte delle Province entro indicativamente il 30 giugno 2000 al fine della presentazione di proposte di modifica e integrazione nonché del nuovo piano finanziario 2001-2006 rimodulato che la Regione potrà presentare alla Commissione entro il 30 settembre 2000 ai sensi dell’articolo 37 del Regolamento (CE) n. 1750/1999 che detta norme di attuazione dei Regolamento (CE) n. 1257/1999.

4. Relazione programmatica per l’utilizzazione dei fondi assegnati per l’anno 2000

Tenuto conto delle strategie, degli obiettivi e delle priorità descritte nel precedente paragrafo 2, indicare nelle tabelle che saranno inviate dall’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca le previsioni di utilizzazione dell’assegnazione per le finalità generali sulla L.R. 63/78. Per interventi che non hanno ancora assegnazione può venire richiesta una stima di fabbisogno di contributo pubblico sulla base di eventuali domande giacenti.

Per ciascuna previsione di utilizzazione e per le assegnazioni per finalità specifiche, nonché per i fabbisogni segnalati, fornire una descrizione sintetica su: situazione delle eventuali domande giacenti (numero, importo), iniziative o domande che si prevede di finanziare (con quantificazione fisica), eventuali priorità di utilizzo, altre considerazioni giudicate importanti.

5. Descrizione di altre misure a favore del settore agricolo

Descrivere eventuali altre misure a favore dei settore agricolo e dello sviluppo rurale finanziate con stanziamenti propri sul Bilancio di previsione della Provincia e delle Comunità Montane per l’esercizio 2000.

Indicare anche eventuali misure finanziate localmente da altri enti a favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (Camere di Commercio, ecc.).

6. Gestione stralcio

Sulla gestione stralcio:

a) Fornire una previsione delle liquidazioni prevedibili per il 2000 di pratiche approvate entro il 31/12/1999 dagli STA, indicando eventuali problemi e considerazioni.

b) Per le assegnazioni disposte entro il 31/12/1999 e non ancora utilizzate entro tale data con emissione di provvedimenti concessivi da parte degli STA fornire le medesime descrizioni e notizie richieste nella relazione programmatica sulle risorse nuove assegnate con la DGR 30-28905 del 13/12/1999.



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 41 - 29313

Accantonamento sul bilancio 2000 a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi. Capitoli vari

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Per le motivazioni espresse in premessa

di accantonare a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi gli stanziamenti indicati nell’allegato A) alla presente deliberazione di cui fa parte integrante con i criteri citati in premessa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 1 - 29320

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società avverso provv. 14.1.1997 prot. n. 17670 del Settore Beni Ambientali e Paesistici concernente il rigetto di autorizzazione per la realizzazione di una cabina ENEL in Comune di Candiolo. Patrocinio nel giudizio dell’avv. Irma Lima

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Irma Lima ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 2 - 29321

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Andrea Ferrari ed eleggendo domicilio presso il suo studio in Torino, Via Bligny n. 11;

di incaricare lo studio Notaio Mambretti con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dell’art. c.p.c.

La spesa presunta in L. 1.100.000 è impegnata sul cap. 10560 del Bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione di parcelle debitamente vistate dai rispettivi Ordini Professionali. (I. 222)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 3 - 29322

Autorizzazione a resistere nei giudizi avanti al T.A.R. per il Piemonte proposti da un privato per l’annullamento del Piano d’Area della Fascia Fluviale del Po art. 4.1. Patrocinio nei giudizi e nella successiva esecuzione dell’avv. Anita Ciavarra

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nei giudizi avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritti ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nei giudizi e nelle eventuali successive esecuzioni, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Anita Ciavarra ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 4 - 29323

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. per il Piemonte proposto da un privato per l’annullamento della D.G.R. n. 31-28798 del 29.11.99 in materia di sostituzione Commissario Straordinario. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 5 - 29324

Autorizzazione a resistere nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte proposto da una Società per l’annullamento del provvedimento della Regione Piemonte a firma del Dirigente del Settore attività Negoziale e contrattuale concernente gara d’appalto. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Giovanna Scollo unitamente e congiuntamente con l’avv. Alessandra Rava

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il T.A.R. Piemonte in premessa descritto ed alle conseguenti attività processuali a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Giovanna Scollo unitamente e disgiuntamente all’avv. Alessandra Rava ed eleggendo domicilio presso le stesse in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 6-29325

Modifica D.G.R. n. 55-28473 del 25.10.1999 relativa alla causa avanti il Tribunale di Acqui Terme proposta da un’Azienda per l’annullamento della determinazione di ingiunzione n. 364 del 21.4.99 del Settore Contenzioso Amministrativo. Sostituzione dell’avv. Agata Grasso con l’avv. Pier Carlo Maina - Spesa L. 100.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di modificare la D.G.R. n. 55-28473 del 25.10.1999 sostituendo l’avv. Agata Grasso con l’avv. Pier Carlo Maina nella difesa dell’Amministrazione Regionale nel succitato procedimento;

di incaricare il dott. Enrico Patrizio Mambretti notaio in Torino per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dell’art. 83 c.p.c.

La spesa presunta di L. 100.000 è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 e .arà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione della relativa parcella debitamente vistata dal competente Ordine Professionale. (l. 226).

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 7 - 29326

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da un privato per accertamento debito. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Andrea Ferrari. Spesa presunta L. 1.100.000 (cap. 10560/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale Civile di Torino in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Andrea Ferrari ed eleggendo domicilio presso il suo studio in Torino, Via Bligny n. 11.

Di incaricare lo studio Notaio Mambretti con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 3, per gli adempimenti relativi alla procura speciale a norma dell’art. c.p.c.

La spesa presunta in L. 1.100.000 è impegnata sul cap. 10560 del bilancio 2000 e sarà liquidata con successivo provvedimento previa presentazione di parcella debitamente vistate dai rispettivi Ordini Professionali (I. 224).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 8 - 29327

Modifica D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998 inerente “Criteri per l’organizzazione e la gestione di corsi d’istruzione per conduttori di cani da traccia”

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di modificare, per le motivazioni riportate in premessa, l’allegato alla D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998 concernente i “Criteri per l’organizzazione e la gestione del corso d’istruzione per conduttori di cani da traccia” come da allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

(omissis)

Allegato

Modifica all’allegato alla D.G.R. n. 5-24209 del 24.3.1998
“Criteri per l’organizzazione e la gestione del corso d’istruzione per conduttori di cani da traccia”

Art. 1

Il comma 2 è così sostituito:

“Al fine di garantire il rispetto dei principi di economicità ed efficacia dell’iniziativa in questione, in fase di prima attuazione, i corsi sono organizzati dai Comprensori alpini CA TO 2 - Alta Valle Susa, con sede in Oulx (TO) , CA CN 1 - Valle Po, con sede in Paesana (CN) e CA VC1 - Valle del Sesia con sede in Varallo Sesia".

Il comma 3 è così sostituito:

“I corsi d’istruzione di cui al precedente comma 2, per un massimo di 50 partecipanti, di cui 20 nel CA TO2, 20 nel CA CNl e 10 nel CA VC1, possono essere articolati anche in più sessioni; in tal caso il numero dei partecipanti non può essere inferiore a 5.”

Art. 2

Dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti:

“1 bis. L’ammissione ai corsi, ove possibile deve garantire la presenza di conduttori per ogni Comprensorio alpino al fine di consentire la copertura di tutto il territorio della zona faunistica delle Alpi.

1 ter. I Comprensori alpini organizzatori dei corsi anzidetti devono fornire agli altri ATC e CA adeguate informazioni in ordine allo svolgimento dei corsi ed alle modalità di ammissione agli stessi."

Art. 4

Il comma 2 è così sostituito:

“Ogni sessione del corso deve svolgersi in un arco di tempo non superiore a 30 giorni.”

Art. 15

Il comma 2 è così sostituito:

“Tali soggetti s’impegnano a presentarsi entro 24 mesi ad una sessione d’esame con un proprio cane, riconosciuto dalla SACT ed abilitato in una prova di lavoro organizzata dall’ENCI al fine di superare la sola prova pratica.”



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 9 - 29328

Accantonamento di L. 120.000.000 (capitolo 15070/2000) e relativa assegnazione alla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica , in attuazione di compiti istituzionali connessi alla diffusione della Carta Tecnica Regionale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di accantonare, a favore della Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, la somma di L. 120.000.000 sul capitolo 15070 del bilancio 2000, utilizzabile, per gli scopi addotti in premessa, attinenti all’attività di diffusione al pubblico della Carta Tecnica Regionale ai sensi dell’apposito DISCIPLINARE approvato con DGR n°75-34767, del 23.01.90, e s.i.m., con determinazioni assunte dal Responsabile del Settore Cartografico. (A. 100189)

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 10 - 29329

Delega all’arch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi indetta dal Ministero dei Trasporti e della navigazione in merito alla realizzazione di opere di soppressione di P.L. al km. 45+318 sulla linea ferroviaria Torino-Milano, in comune di Livorno Ferraris (VC)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di delegare l’arch. Claudio Fumagalli, Dirigente responsabile del competente settore “Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica” della Direzione Pianificazione e gestione urbanistica, a rappresentare la Regione Piemonte nella Conferenza di Servizi convocata a Roma dal Ministero dei Trasporti e della navigazione per il giorno 23 febbraio 2000 - ed eventuali futuri aggiornamenti - per la valutazione e approvazione del progetto descritto nelle premesse al presente provvedimento deliberativo, secondo le modalità definite dall’art. 3 del D.P.R. 18.4.1994, n. 383.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 11 - 29330

Delega all’arch. Claudio Fumagalli a rappresentare la Regione Piemonte alla Conferenza di Servizi ex art. 81 D.P.R. 616/1977 in merito al progetto di costruzione di variante alla S.S. 659 Valle Antigorio e Formazza per eliminazione tornanti in località “Le Casse” in comune di Formazza (VB)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di delegare l’arch. Claudio Fumagalli, Dirigente responsabile del competente settore “Accordi di programma ed esame di conformità urbanistica” della Direzione Pianificazione e gestione urbanistica, a rappresentare la Regione Piemonte nella Conferenza di Servizi convocata a Roma dal Ministero dei Lavori Pubblici per il giorno 22 febbraio 2000 - ed eventuali futuri aggiornamenti - per la definizione dell’intesa con lo Stato, finalizzata alla valutazione e approvazione del progetto descritto nelle premesse al presente provvedimento deliberativo, secondo le modalità definite dall’art. 3 del D.P.R. 18.4.1994, n. 383.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 18 - 29337

Accantonamento e assegnazione di risorse finanziarie alla Direzione Organizzazione; Pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane (L. 2.100.000.000 cap. 10240/2000 per i rimborsi agli enti del personale comandato presso la Regione Piemonte e L. 200.000.000 cap. 10790/2000 per le spese inerenti le procedure concorsuali)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di assegnare alla Direzione Organizzazione; Pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane la quota parte del Bilancio regionale per l’anno 2000 riferita ai seguenti capitoli di spesa, nella misura a fianco indicata:

cap. 10240 (Rimborso agli enti di provenienza di assegni di carattere continuativo e di oneri riflessi per il personale comandato) L. 2.100.000.000; (A. 100155)

cap. 10790 (Spese per le commissioni giudicatrici dei concorsi per la copertura dei posti di organico vacanti) L. 200.000.000 (A. 100156).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 19 - 29338

Dirigente regionale Giovanni Arcuri: nomina a responsabile del settore Tecnico. Art. 27 della l.r. 51/97

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

per le considerazioni in premessa illustrate, ai sensi dell’art. 27, comma 1, della l.r. 51/97 e dei relativi “Criteri” di cui alla DGR n. 50-23245 del 24.11.97, nell’ambito della Direzione Patrimonio e tecnico:

- di affidare la responsabilità del settore Tecnico all’ing. Giovanni ARCURI;

- di revocare, conseguentemente, l’incarico di responsabile del settore Sicurezza sedi ed ambienti di lavoro - prevenzione e protezione dal rischio attribuito al dirigente con DGR n. 61-23530 del 22.12.97 nonché ogni altro incarico da questo derivante;

- di stabilire che tale provvedimento ha effetto dalla data di notifica della presente deliberazione o dalla data di effettiva presa di servizio del dirigente presso la struttura di destinazione, se successiva;

- di dare atto che il presente provvedimento non comporta alcun incremento della spesa attualmente sostenuta.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 20 - 29339

Dipendenti Ing. Angelo Robotto e Dr. Mauro Porta; autorizzazione ad assumere incarico di consulenza tecnica a favore del Tribunale di Verbania ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. n. 10/1989

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare, ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 23.1.1989 n. 10, l’Ing. Angelo Robotto e il dr. Mauro Porta a svolgere l’incarico di consulenza tecnica a favore del Tribunale di Verbania.

Lo svolgimento dell’incarico deve avvenire fuori dall’orario di servizio oppure mediante impegno di recuperare le ore non lavorate presso la Regione entro i 90 giorni successivi all’assenza.

L’assunzione dell’incarico di cui trattasi comporta il diritto a percepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese che saranno liquidati direttamente ai dipendenti, con l’obbligo di dare notizia all’Amministrazione Regionale delle somme a tale titolo erogate.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 21 - 29340

Dipendente Dr. Vincenzo Maria Molinari; autorizzazione ad assumere incarico di insegnamento ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 10/1989

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- Il dipendente dr. Vincenzo Maria Molinari, funzionario del Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento Ambiente, è autorizzato, ai sensi degli artt. 3 e 6 della L.R. 10/1989, ad assumere l’incarico di insegnamento di cui in premessa.

- L’espletamento dell’incarico dovrà avvenire fuori dall’orario di servizio oppure mediante impegno di recuperare le ore non lavorate presso la Regione entro i 90 giorni successivi all’assenza.

- L’assunzione dell’incarico di cui trattasi comporta il diritto a percepire gli eventuali compensi, indennità o rimborsi spese eventualmente corrisposti. Tali compensi, indennità o rimborsi spese saranno liquidati direttamente dall’Ente al dipendente, con obbligo di dare notizia all’Amministrazione Regionale delle somme a tale titolo erogate.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 22 - 29341

Direttive in merito all’applicazione dell’art. 2 della legge 154/81

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di dare direttive, al fine di salvaguardare il principio costituzionale dell’accesso all’elettorato passivo, con riferimento al personale che opera nell’ambito della sfera di competenza della Giunta regionale con contratto di lavoro di tipo privato a tempo determinato e precisamente ai direttori regionali ed ai responsabili delle strutture speciali (L.R.51/97) ed al personale degli Uffici di comunicazione (L.R. 39/98), che intendono candidarsi alla carica di Consigliere regionale, connotate dalle seguenti fasi procedimentali:

a) chiedere in tempo utile il collocamento in aspettativa senza assegni - nel caso in cui non intenda fare cessare le cause di ineleggibilità ricorrendo agli altri istituti previsti dall’art. 2 comma 2 della Legge 154/1981 - a far data dal giorno fissato per la presentazione delle candidature (con l’effetto di cessare dalla stessa data le funzioni) e fino alla data della proclamazione degli eletti;

a1) in ogni caso, a semplice richiesta, l’interessato può far cessare l’aspettativa e rientrare in servizio, in data precedente a quella della proclamazione degli eletti;

b) l’Amministrazione regionale, attraverso le strutture competenti per materia, adotta entro cinque giorni dalla data in cui perviene la richiesta il conseguente provvedimento;

c) in caso di elezione l’interessato deve:

c1) se direttore regionale o responsabile di struttura speciale, recedere dal contratto di lavoro in essere a far data dalla proclamazione degli eletti e contestualmente richiedere l’applicazione di quanto previsto dall’art. 26 comma 9 della L.R. 51/97, relativamente alla riassunzione in servizio in qualità di dirigente e del disposto dell’art. 71 del D.lgs. n. 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni onde ottenere il collocamento in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato di consigliere regionale;

c2) se personale degli Uffici di comunicazione, a far data dalla proclamazione degli eletti, recedere dal contratto, che comporta, per effetto dell’applicazione di quanto disposto dall’art. 1 comma 4 della L.R. 39/98, il rientro di diritto in servizio nel posto del ruolo di precedente appartenenza e contestualmente richiedere l’applicazione di quanto previsto ai sensi dell’art. 71 del D.lgs 29/93 e successive modifiche ed integrazioni, onde ottenere il collocamento in aspettativa senza assegni per tutta la durata del mandato di consigliere regionale;

- di concedere ai dipendenti ricadenti nelle fattispecie sopra descritte il collocamento in aspettativa senza assegni ai sensi ed ai fini della L. 154/81, considerandolo quale servizio effettivamente prestato.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 24 - 29343

Variazione al bilancio della Regione mediante prelievo dal fondo di riserva per i fondi reimpostati - primo prelievo 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di variare il bilancio della Regione per l’anno finanziario 2000 secondo le indicazioni contenute nell’allegato A parte integrante della presente deliberazione.

Di assegnare alla Direzione Bilanci e Finanze la somma di cui al capitolo n. 14329/2000 (A. 100201).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 25 - 29344

Istituzione e regolamentazione del Fondo Economale del Museo Regionale di Scienze Naturali per l’anno 2000. Spesa di L. 50.000.000 (cap. 40070/2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di costituire per l’anno 2000 il Fondo Economale del Museo Regionale di Scienze Naturali, determinandone l’ammontare in L. 50.000.000 e affidandone la gestione al Direttore del Museo Regionale di Scienze Naturali Dr. Paolo Sibille, e in caso di sua assenza o impedimento al Dr. Maurizio Pagliassotto, in servizio presso il Museo stesso;

di individuare le modalità di gestione del fondo secondo quanto precisato nelle premesse;

di impegnare la somma di L. 50.000.000 al cap. 40070 del bilancio per l’anno 2000 (I. 128) e che sarà restituito come da regolamento sul capitolo 2930/00 delle Entrate (Acc. 208).

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 26 - 29345

Comitato per l’Ostensione Solenne della Sindone e per l’anno 2000, già Comitato per l’Ostensione Solenne della Sindone 1998. Approvazione nuovo Statuto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare il nuovo Statuto del “Comitato per l’Ostensione Solenne della Sindone e per l’anno Giubilare 2000” - già Comitato per l’Ostensione della Sindone del 1998 - con sede in Torino, che composto di n. 19 articoli, costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 27 - 29346

Parere regionale ex art. 4 DPR 420/94, relativo al progetto “Aumento della capacità di lavorazione di prodotti petroliferi nell’ambito dello stabilimento di San Martino di Trecate (NO)”, presentato dalla Columbian Carbon Europa s.r.l.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di esprimere a seguito delle motivazioni formulate in premessa, parere favorevole in merito agli aspetti ambientali e territoriali ai sensi dell’art. 4 del DPR 420/94 per il progetto di “Aumento della capacità di lavorazione di prodotti petroliferi nell’ambito dello stabilimento di S. Martino di Trecate (NO)”, presentato dalla Columbian Carbon Europa s.r.l., ritenendo quale condizione indispensabile per la realizzazione dell’incremento produttivo, tenuto conto che lo stabilimento è inserito in un’area critica ad elevata concentrazione di attività industriali, individuata ai sensi della L. 137/97, che vengano osservate le prescrizioni di seguito evidenziate.

Emissioni in atmosfera:

- gli impianti dovranno garantire il rispetto dei seguenti limiti di emissione che rappresentano la massima concentrazione ed il quantitativo massimo in peso di sostanze che possono essere emesse in atmosfera dalle lavorazioni o impianti considerati:


- L’esercizio e la manutenzione degli impianti dovranno essere tali da garantire, in tutte le condizioni di funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione fissati.

- Qualunque anomalia di funzionamento o interruzione di esercizio degli impianti di abbattimento, tali da non garantire il rispetto dei limiti di emissione fissati, comporterà la sospensione delle relative lavorazioni per il tempo necessario alla rimessa in efficienza dell’impianto di abbattimento.

- Gli effluenti provenienti dalle fasi di reazione (pirolisi) dovranno essere convogliati ad un sistema di combustione. La temperatura degli effluenti in uscita dalla camera di combustione dovrà essere controllata e registrata in continuo; tale temperatura non dovrà essere comunque inferiore ai 750°C. Le registrazioni dovranno essere conservate in stabilimento per almeno un anno ed essere a disposizione degli organismi preposti al controllo.

- Il rilevamento annuale delle emissioni dovrà essere effettuato nelle più gravose condizioni di esercizio, con la verifica di tutti i parametri contenuti nelle presenti prescrizioni.

- Per tutti i punti di emissione dovranno essere rilevate e registrate in continuo le concentrazioni di polveri totali; per i punti di emissione E03 e E08 dovranno essere rilevate e registrate in continuo le concentrazioni di O2 libero, di CO, NOx, SOx e la temperatura degli effluenti gassosi. Le relative registrazioni dovranno essere conservate in stabilimento per almeno sei mesi ed essere a disposizione degli organismi preposti al controllo.

- L’idoneità della strumentazione di misura e controllo in continuo e del sistema di taratura dovrà essere verificata secondo le indicazioni e le procedure che saranno stabilite dai tecnici del Dipartimento dell’ARPA competente per territorio.

- Per gli adempimenti di cui all’art. 8, comma 2 del D.P.R. n. 203/1988, l’impresa dovrà effettuare due rilevamenti delle emissioni, in due giorni non consecutivi dei primi dieci di marcia controllata dell’impianto a regime alla nuova potenzialità, per la determinazione di tutti i parametri contenuti nelle presenti prescrizioni; il termine di messa a regime dell’impianto è fissato in 30 giorni dalla data di avviamento dell’impianto, comunicata come previsto dall’articolo 8, comma 1 del D.P.R. n. 203/1988.

- La Società dovrà effettuare gli autocontrolli di cui all’art. 8, comma 2 del D.P.R. n. 203/1988, nonché quelli periodici, dando comunicazione, con almeno 15 giorni di anticipo, alla Provincia, al Dipartimento provinciale dell’ARPA, competenti per territorio, rispetto al periodo in cui intenderà effettuare i prelievi. I risultati dei rilevamenti effettuati dovranno poi essere trasmessi alla Regione, alla Provincia, al Dipartimento provinciale dell’ARPA ed al Sindaco.

Per l’effettuazione degli autocontrolli e per la presentazione dei relativi risultati dovranno essere seguite le norme UNICHIM in merito alle “Strategie di campionamento e criteri di valutazione delle emissioni” (Manuale n. 158/1988), nonché ai metodi di campionamento ed analisi per flussi gassosi convogliati. Qualora per l’inquinante da determinare non esista metodica analitica UNICHIM, nella presentazione dei risultati deve essere descritta la metodica utilizzata.

- I condotti per il convogliamento degli effluenti agli impianti di abbattimento, nonché quelli per lo scarico in atmosfera degli effluenti, dovranno essere provvisti di idonee prese (dotate di opportuna chiusura) per la misura ed il campionamento degli effluenti.

- Al fine di favorire la dispersione delle emissioni, la direzione del loro flusso allo sbocco dovrà essere verticale verso l’alto e l’altezza minima dei punti di emissione essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri; i punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento, dovranno avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dell’apertura più alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri. Eventuale deroga alla presente prescrizione potrà, su richiesta della Società, essere concessa dal Sindaco.

Scarico acque civili:

- la Società dovrà obbligatoriamente provvedere all’allacciamento alla rete fognaria degli scarichi di natura civile ora recapitati sul suolo e dovrà dismettere i pozzi perdenti attualmente in uso, dovrà, altresì, elaborare un progetto, concordato con l’A.R.P.A., per dirottare le acque di raffreddamento e di seconda pioggia verso un corpo superficiale idoneo.

- Dovranno essere installati strumenti automatici di misura delle portate scaricate, indipendentemente dal limite di accettabilità di ogni singolo scarico, per il controllo di eventuali scarichi si sostanze pericolose ai sensi dell’art. 52 del d.lgs. 152/99.

Contenimento rischio di incidente:

- dovrà essere realizzata la pavimentazione dei bacini di contenimento dei serbatoi di olio con materiale ed esecuzione impermeabile.

- di inviare la presente deliberazione al Ministero all’Industria, al Commercio e all’Artigianato.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 29 - 29348

Collaborazione tra Regione Piemonte ed A.R.P.A. in materia di industrie a rischio di incidente rilevante. Approvazione del protocollo di intesa

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di ravvisare, per le motivazioni di cui in premessa, l’opportunità di una collaborazione con l’Agenzia regionale per la protezione ambientale propedeutica alla costituzione presso la stessa di un nucleo operativo specializzato in materia di rischio di incidente rilevante e necessaria alla Regione per garantire la continuità nell’azione di prevenzione, relativamente alle competenze da essa ancora esercitate in materia;

- di prevedere la formalizzazione di tale collaborazione attraverso la sottoscrizione del protocollo d’intesa che si allega alla presente deliberazione a costituirne parte integrante, autorizzando il Presidente della Giunta regionale alla sottoscrizione;

- di rinviare ad un successivo atto - da sottoscriversi a cura dei dirigenti competenti - la disciplina e la regolamentazione delle modalità di gestione del personale dipendente A.R.P.A., anche per quanto riguarda gli aspetti di natura amministrativa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 30 - 29349

PTTA 1994/96 Area programmata “Aree urbane” Intervento n. 19 - Comune di Vercelli. Progetto di controllo e riduzione del traffico e incentivazione dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Presa d’atto del nuovo quadro economico

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di prendere atto che per la realizzazione del “Progetto di controllo e riduzione del traffico e incentivazione dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale” in Comune di Vercelli (intervento n. 19 - PTTA 994/96) il nuovo costo complessivo ammonta a lire 2.300 milioni, secondo il quadro economico indicato in premessa;

* di prendere atto che il costo presunto per la realizzazione del sottoprogetto b) di tale intervento varia da lire 510 milioni a lire 790 milioni e che la copertura del maggior costo è assicurata dal Comune di Vercelli che ha provveduto a stipulare apposito mutuo a tal fine;

* di prendere atto che la realizzazione del sottoprogetto c), che peraltro non costituiva parte sostanziale dell’intervento n. 19 in parola, è sospesa.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 31 - 29350

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.. ASL 14 di Omegna. Atto n. 38 del 17.1.2000 “Accordo convenzionale con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per l’espletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso l’ASL n. 14 di Omegna. A.A. 1999/2000". Approvazione

A relazione dell’ Assessore D’Ambrosio :

La Giunta Regionale esercita le funzioni di controllo sugli atti delle Aziende sanitarie, ai sensi della l.r. 30 giugno 1992 n. 31 e successive modificazioni e integrazioni;

l’ASL 14 di Omegna, in data 25.01.2000, ha fatto pervenire l’atto n. 38 del 17.01.2000 avente ad oggetto “Accordo convenzionale con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per l’espletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso l’ASL n. 14 di Omegna - Anno Accademico 1999/2000”;

in data 02.02.2000, come risulta da relativo verbale agli atti dell’Amministrazione, si è riunita la Conferenza di servizi intersettoriale, indetta dal Responsabile del procedimento ai sensi della D.G.R. n. 18-23906 del 2.2.1998;

in ordine alla legittimità ed opportunità dell’atto soggetto a controllo, la suddetta Conferenza si è determinata nel senso di proporne l’approvazione;

visto l’art. 6 della l.r. 30 giugno 1992, n. 31 così come modificato dall’art. 31 della l.r. 24 gennaio 1995, n. 10;

vista la D.G.R. n. 18-23906 del 2.2.1998;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di approvare l’atto dell’ASL 14 di Omegna n. 38 del 17.01.2000 avente ad oggetto “Accordo convenzionale con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per l’espletamento di tirocinii professionali degli allievi del corso di diploma universitario in servizio sociale presso l’ASL n. 14 di Omegna - Anno Accademico 1999/2000”;

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla l.r. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 32 - 29351

Controllo sugli atti delle AA.SS.RR..ASL 14 di Omegna. Atto n. 37 del 17.1.2000 “Convenzione con la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano per l’espletamento di attività’ di tirocinio obbligatorio di allievi in formazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalitico presso l’ASL 14 di Omegna. - Rinnovo per l’A.A. 1999/2000”. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare l’atto dell’ASL 14 di Omegna n. 37 del 17.01.2000 avente ad oggetto “Convenzione con la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Milano per l’espletamento di attività di tirocinio obbligatorio di allievi in formazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicoanalitico presso l’ASL n. 14 di Omegna - Rinnovo per l’Anno Accademico 1999/2000";

* la comunicazione all’Azienda Sanitaria avverrà con le modalità e nei termini previsti dalla L.R. n. 31 del 30.6.1992 e successive modificazioni.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 33 - 29352

Casa di Cura Privata “Pinna Pintor” S.r.L. sita in Torino: autorizzazione alla variazione dell’Unità Funzionale di Cardiochirurgia nell’Unità Funzionale di Chirurgia Cardiovascolare

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di autorizzare la Casa di Cura “Pinna Pintor” s.r.l., sita in Torino, via A. Vespucci 61, alla variazione dell’organizzazione interna dei Servizi di degenza, così come descritto nell’Allegato alla presente deliberazione, per farne parte integrante e sostanziale, in sostituzione dell’Allegato alla D.G.R. n. 129-6314 del 20/5/1991;

- di dare atto che detta variazione comporta la sostituzione dell’Unità Funzionale di Cardiochirurgia con l’Unità Funzionale di Chirurgia Cardiovascolare;

- di dare atto che i posti letto autorizzati restano invariati a 105 unità;

- di fare carico alla Società titolare della Casa di Cura di richiedere autorizzazione, in via preventiva, per ogni eventuale elemento di variazione al presente ed a precedenti provvedimenti autorizzativi;

- di dare mandato alla A.S.L. 1 di Torino, competente per territorio, alla verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti di legge.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 34 - 29353

Organizzazione dell’attività di vigilanza per l’attuazione delle funzioni previste dall’art. 16 - comma 5° - della L.R. n. 61/97 relativa alle Residenze Sanitarie Assistenziali, gestite direttamente dai soggetti competenti allo svolgimento delle attività di vigilanza

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare la soluzione organizzativa inerente l’attuazione dell’attività di autorizzazione e vigilanza sulle R.S.A. gestite direttamente dalle A.S.L., di cui all’art. 16 - comma 5° - della L.R.- 61/97, definita secondo le modalità e le procedure contenute nell’allegato A) che costituisce parte integrante del presente provvedimento, dando atto che l’espletamento dei compiti richiesti sarà oggetto di finanziamento nell’ambito del “fondo per l’attività di vigilanza”.

- di dare mandato alla Direzione Regionale Politiche Sociali di programmare ed attuare momenti di formazione per i componenti le Commissioni di vigilanza, relativamente agli aspetti tecnici ed amministrativi oggetto di sistematica verifica al fine di rendere quanto più possibile omogenee le procedure ed il merito delle valutazioni da adottare nei confronti della generalità dei presidi, attingendo a tal fine dalle risorse del fondo di cui sopra.

(omissis)

Allegato

Autorizzazione al funzionamento e vigilanza sulle residenze sanitarie assistenziale gestite direttamente dalle Aziende Sanitarie Locali (ex Art. 16 - comma 5º - L.R. 61/97)

Il comma 5º dell’art. 16 della L.R. 61/97 statuisce che sono di competenza della Regione l’autorizzazione all’apertura e all’esercizio delle R.S.A. gestite direttamente dai soggetti competenti allo svolgimento delle attività di vigilanza e la verifica della permanenza delle condizioni e dei requisiti che hanno dato luogo all’autorizzazione.

Per lo svolgimento dell’attività di cui trattasi la Regione si avvale delle Commissioni di vigilanza già istituite presso le A.S.L. individuando sei aree di riferimento, nel cui ambito si prevede che ciascuna Azienda Sanitaria Locale vigili quella finitima ed il relativo incarico viene conferito seguendo il verso antiorario all’interno delle aggregazioni territoriali amministrative, come di seguito definite, fatta eccezione per il Comune di Torino e relative A.S.L., per le quali, in considerazione della specifica organizzazione della competenza, si prevede il mantenimento della funzione in capo all’A.S.L. n. 7 di Chivasso.

A) Aggregazioni e articolazione degli incarichi:

1. Province di Biella, Novara, Vercelli e Verbania:

AA.SS.LL. 11, 12, 13, 14

schema degli incarichi. n. 11-13-14-12-11

2. Provincia di Torino:

AA.SS.LL. n. 6, 7, 9

schema degli incarichi 6-7-9-6

3. Provincia di Torino

AA.SS.LL. 5, 8, 10

schema degli incarichi 5-10-8-5

4. Provincia di Torino

Comune di Torino

AA.SS.LL. 1, 2, 3, 4

schema degli incarichi. 7- 1, 2, 3, 4

5. Provincia di Cuneo

AA.SS.LL. 15, 16, 17, 18

schema degli incarichi 15-16-18-17-15

6. Provincia di Alessandria e Asti

AA.SS.LL. 19, 20, 21, 22

schema degli incarichi 19-22-20-21-19

B) Composizione Commissione di vigilanza

La composizione della Commissione di vigilanza per lo svolgimento delle attività previste nel presente provvedimento è quella stabilita dalla D.G.R. n. 124-18354 del 14.4.1998, integrata, al fine di garantire un omogeneo svolgimento dell’attività medesima su tutto il territorio regionale, da un rappresentante della Direzione Regionale Politiche Sociali.

Le A.S.L., nel cui ambito territoriale operano più Enti gestori dei servizi socio-assistenziali, sentiti gli Enti medesimi, provvederanno ad individuare il relativo rappresentante all’interno della Commissione di vigilanza, tenendo conto dei rispettivi carichi di lavoro, ferma restando la possibilità di prevedere una rotazione degli incarichi fra i diversi Enti.

C) Procedura per il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento

Ai fini dell’attuazione dell’art. 16, 5º comma, L.R. 61/97, i Direttori generali delle A.S.L., che intendono avviare attività di R.S.A. e di R.I.S.S. presentano apposita istanza di autorizzazione alla Direzione Politiche Sociali allegando la documentazione prevista dal punto 2 - lettera B - della D.G.R. n. 83-25268 del 5.8.1998 in duplice copia.

La Regione, ai fini del rilascio del provvedimento di autorizzazione all’apertura e all’esercizio della R.S.A. si avvale, per i sopralluoghi di verifica, della Commissione di volta in volta competente così come previsto dallo schema degli incarichi riportato alla lettera A) del presente documento.

La Commissione di vigilanza competente invierà il verbale alla Direzione Regionale Politiche Sociali che provvederà al rilascio dell’autorizzazione al funzionamento.

D) Finanziamento

L’attività svolta da ciascuna Commissione sarà computata al fine del riparto del fondo regionale per l’attività delegata di vigilanza.



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 35 - 29354

I.P.A.B. - Casa di Riposo “Ing. Felice Tavallini” di Borgo Vercelli (VC) - Approvazione nuovo Statuto

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare il nuovo Statuto dell’I.P.A.B. Casa di Riposo “Ing. Felice Tavallini” con sede in Borgo Vercelli (VC) composto di 29 articoli, allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 36 - 29355

Patto per lo sviluppo del Piemonte. Direttiva per una azione di formazione professionale finalizzata all’occupazione. Assegnazione risorse finanziarie alla Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro - L.R. 51/97. Spesa L. 10.000.000.000 - Capitolo 11400/2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Per le motivazioni in premessa indicate :

di approvare il testo della Direttiva per una azione di formazione professionale finalizzata all’occupazione redatta a seguito del parere favorevole espresso in sede di Segretariato per l’Orientamento e Formazione Professionale presenti le Amministrazione Provinciali nella seduta del 4 febbraio 2000, posta in allegato al presente atto deliberativo quale parte integrante e sostanziale dello stesso.

La Direzione Regionale Formazione Professionale Lavoro procederà, mediante assunzione di proprie determinazioni ad affidare ad ogni singolo operatore, mediante la stipula di convenzione, i corsi fino alla concorrenza delle somme totali per tipologia di soggetti secondo le modalità indicate nella direttiva stessa;

di autorizzare l’assegnazione della somma di L 10.000.000.000 alla Direzione FLP ai sensi della L.R. n. 51/97, mediante accantonamento sul capitolo 11400 del bilancio 2000 (n. 100196/acc).

(omissis)

Allegato





Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 38 - 29357

Attività della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo. Approvazione e assegnazione fondi mediante accantonamento di L. 1.970.600.000 (capitoli vari)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di valutare positivamente le iniziative della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo indicate in premessa;

- di approvare la realizzazione delle attività della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo indicate in premessa;

- di procedere all’assegnazione, mediante accantonamento, alla Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo, per il raggiungimento degli obiettivi, per l’attuazione del suddetto Programma, per dare continuità alle iniziative intraprese e alle attività di competenza, per le motivazioni indicate in premessa:

Capitolo     Importo     n. accantonamento

11610     905.600.000     100190
11725     1.010.000.000     100193
11755     55.000.000     100192

per un totale complessivo di L. 1.970.600.000.

All’inserimento delle iniziative nel Programma di Attività per l’anno in corso elencate in premessa per la successiva approvazione da parte della Giunta regionale, su parere della competente Commissione consiliare, alla stipulazione della convenzione tra la Regione Piemonte e l’Associazione Piemontese Arte (Torino ) e all’utilizzo delle risorse accantonate ai sensi della L.R. 51/97 art. 23 a), g) ed h) dovrà provvedere il Direttore della Direzione Promozione Attività Culturali, Istruzione e Spettacolo.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 40 - 29359

Approvazione in sanatoria programma anno 1999 di attività dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato - Art. 41, L.R. 21/97

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare a sanatoria e ai sensi dell’art. 41 della l.r. 21/97, acquisito il parere della competente Commissione Consiliare espresso in data 15.09.1999 il programma di attività per l’anno 1999 dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato allegato alla presente deliberazione, dando atto che l’Osservatorio ha svolto l’attività per l’anno 1999 in modo pienamente conforme a tale programma;

di prendere atto che il programma di attività è finanziato con le disponibilità esistenti sul capitolo 14485 del bilancio a cui faranno riferimento i provvedimenti attuativi con l’assunzione degli impegni di spesa relativi ai singoli interventi.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 41 - 29360

L.R. 51/97 - Art. 17, comma 1, lett. c. Accantonamento ed assegnazione alla Direzione Commercio e Artigianato delle risorse finanziarie per le attività istituzionali. (Capp. vari bilancio 2000)

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di quantificare, nelle entità elencate all’Allegato “A”, a fianco di ciascun capitolo di spesa, le risorse finanziarie previste con il “Bilancio di previsione 2000 e pluriennale 2000-2002", disponibili ai sensi della L.R. n. 10 del 27/1/2000, ed occorrenti alla realizzazione degli obiettivi istituzionali della Direzione Commercio e Artigianato per l’esercizio finanziario 2000, come descritti nella parte narrativa del presente provvedimento, che qui integralmente e sostanzialmente si richiama;

* di assegnare in conseguenza, e contestualmente, al Direttore della Direzione Commercio e Artigianato le medesime risorse;

* di disporre, tramite il Settore Ragioneria, la registrazione dell’accantonamento, con le modalità ed entità specificate all’Allegato “A”, a fianco di ciascun capitolo di spesa.

L’Allegato “A” è richiamato a far parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 42 - 29361

L.R 22/12/95, n. 93 - D.C.R 30/12/1999, n. 607 - C.R. 17023. Programma Pluriennale per l’impiantistica sportiva 1999-2001; approvazione delle procedure amministrative, della tempistica, dei criteri di ammissibilità e della scheda di valutazione delle proposte progettuali

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di dare mandato alla competente Direzione regionale di provvedere con apposita determina dirigenziale all’approvazione del modello di domanda da compilare da parte dei soggetti richiedenti per la richiesta dei contributi Regionali attuativi del programma di cui alla D.C.R 30/12/99 n. 607-17023;

di approvare la scheda di valutazione dei progetti con i relativi criteri e punteggi di cui all’allegato A) facente parte integrante della presente deliberazione;

di fissare il tetto massimo, di cui all’azione 2 lettera d) citata in premessa, in Lire 100.000.000 elevato in lire 150.000.000, qualora vi sia l’installazione di elevatori onde consentire ai disabili la fruizione degli impianti sportivi;

di stabilire nella data del 15 maggio 2000 il termine ultimo per la presentazione delle proposte progettuali e in 90 giorni i tempi tecnici degli uffici per l’istruttoria delle medesime e per la formazione della graduatoria;

di stabilire un secondo periodo per la presentazione delle proposte progettuali con decorrenza dal 1 settembre 2000 al 31 ottobre 2000 e in 90 giorni i tempi tecnici degli uffici per l’istruttoria delle medesime e per la formazione della graduatoria;

di stabilire in 120 giorni dalla data di comunicazione dell’ammissione al contributo Regionale, il termine per la presentazione delle domande dei benefici (mutui, contributi conto capitale, garanzie fideiussorie ) e del progetto esecutivo da parte dei soggetti di cui all’art.2 del Programma Regionale approvato con delibera C. R. n. 607-C.R.17023 del 30 dicembre 1999;

di stabilire in un anno dalla data di comunicazione di ammissione ai contributi in conto capitale l’inizio dei lavori;

di ammettere ai contributi regionali i soggetti che hanno iniziato i lavori nell’anno 1999;

di erogare i contributi previsti in conto capitale nella misura del 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo, il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.

Gli interventi sugli impianti sportivi di cui sopra dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di inizio e di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.

(omissis)

Allegato





Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 43 - 29362

Approvazione bilancio di previsione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino. Anno 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare, ai sensi dell’art. 6 della legge regionale 19 agosto 1991, n. 38, e per le motivazioni indicate in premessa, il bilancio di previsione del Parco naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino per l’esercizio finanziario 2000, predisposto e approvato dalla Cumulativa Amministrazione della Partecipanza dei Boschi di Trino con deliberazione n. 24, del 30.12.1999, che alla presente viene allegato quale parte integrante;

di approvare la prima nota di variazione al bilancio preventivo per l’esercizio 2000, come da deliberazione della Giunta Esecutiva dell’Ente n. 1 dell’8 gennaio 2000.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 44 - 29363

Assegnazione dei fondi di cui ai capitoli 11180 e 11190 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega. Approvazione programma di lavoro del Settore Polizia Locale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di assegnare alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega i fondi di cui ai seguenti capitoli:

cap. 11180/2000 L. 500.000.000 (acc. 100194)

cap. 11190/2000 L. 700.000.000 (acc. 100195)

per lo svolgimento delle funzioni del settore Polizia locale, quali risultano in particolare dall’allegato programma di lavoro;

- di dare atto che il programma di lavoro potrà essere soggetto a integrazioni o modifiche da parte della Giunta regionale che si insedierà a seguito delle prossime elezioni regionali e che per la sua completa attuazione, soprattutto rispetto all’esigenza di sviluppo delle iniziative per “ la sicurezza”, potrà richiedere l’incremento delle risorse umane e finanziarie assegnate al Settore.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 14 febbraio 2000, n. 48 - 29366

V Censimento Generale dell’Agricoltura - Costituzione della Commissione tecnica regionale di censimento

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

sulla base delle considerazioni svolte in premessa:

1 - E costituita la Commissione tecnica regionale di censimento dell’agricoltura, così composta in rappresentanza di:

a) Regione Piemonte:

Prina Pera Giancarlo, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura - Settore Programmazione in Materia di Agricoltura (11.1), con le funzioni di Presidente;

Perosino Mario, Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura - Settore Programmazione in Materia di Agricoltura (11.1);

Rossi Roberto, Direzione Programmazione e Statistica - Settore Statistico regionale (8.2)

b) Organizzazioni Professionali Agricole:

Bertolotto Paolo, Federazione Regionale degli Agricoltori del Piemonte;

Di Bella Elena, Confederazione Italiana Agricoltori del Piemonte;

Girò Giovanni Marco, Federazione Regionale Coltivatori Diretti del Piemonte;

c) Province (designati dall’Unione Province Piemontesi)

Miranti Elio, Provincia di Torino - Assessorato Agricoltura;

Volontà Pasquale, Provincia di Asti - Ufficio Statistica;

d) Comuni (designato dall’ANCI):

Novarino Aurelio, Città di Torino - Ufficio Statistica;

e) Comunità Montane (designato dall’UNCEM):

Rizzaro Antonio - Comunità Montana Valle Sacra;

f) Ufficio Statistica della Camera di commercio di Torino:

Graziano Gabriella (effettivo);

Marello Laura (supplente);

g) Ufficio Statistica della Prefettura di Torino:

Bevilacqua Marita;

h) Ufficio Regionale dell’ISTAT:

Moriani Claudio.

La Commissione su disposizione del Presidente organizza una propria segreteria tecnica.

Non è prevista la corresponsione di alcun gettone di presenza ai membri della Commissione.

2 - La Direzione Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura - Settore Programmazione in Materia di Agricoltura (11.1) è autorizzata ad elaborare la bozza di Piano regionale di censimento e ad inoltrarla all’ISTAT, previa consultazione della Commissione tecnica regionale. Il Piano regionale di censimento sarà adottato in via definitiva dalla Giunta Regionale sulla base della valutazione di congruità tecnica e metodologica effettuata dall’ISTAT.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 7 - 29381

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Piossasco (TO). Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente così come adottata dal Comune di Piossasco (TO) con deliberazione consiliare n. 76 in data 27.11.1997, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla suddetta Variante specifica al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Piossasco, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 76 in data 27.11.1997, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione illustrativa e Norme Tecniche di attuazione

- Tav. 2A -Destinazione delle aree, in scala 1:5.000

- Tav. 2A -Destinazione delle aree (stralcio), in scala 1:5.000

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 8 - 29382

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Omegna (V.C.O.). Approvazione della variante n. 6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante n.6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Baveno, Ghiffa, Nonio, Omegna e Verbania relativa al solo Comune di Omegna (VCO) e dallo stesso adottata con deliberazione consiliare n. 56 in data 18.5.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante n. 6, delle ulteriori modificazioni riportate nell’allegato documento “A” in data 5.2.2000, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante n.6 al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente del Consorzio tra i Comuni di Baveno, Ghiffa, Nonio, Omegna e Verbania relativa al solo Comune di Omegna e dallo stesso predisposta, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 56 in data 18.05.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione Tecnica

- Elab. - Norme Tecniche di Attuazione.

- Tav. PR3 BIS - Infrastrutture e suolo urbano: usi e vincoli, in scala 1:2000

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio” nel testo dell’art. 3.3.2 voce “6) Disposizioni particolari” delle NTA

- nel primo comma inserire dopo le parole “.... 30% della superficie ....” la precisazione “ .... utile lorda ....” e sostituire le parole “.... concessione semplice ....” con “.... concessione convenzionata ai sensi del 5º comma dell’art. 49 L.R. 56/77 e s.m.i.”.

- nel secondo comma introdurre quale 1º capoverso la frase: “Con la realizzazione degli interventi strutturali ammessi dovrà essere accertata la presenza e/o la  attivazione di una sufficiente dotazione infrastrutturale, verificando in particolare la  presenza di parcheggi secondo quanto disposto dall’art. 21 della L.R. 56/77 e s.m.i.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 9 - 29383

Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Cellio (VC). Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Cellio, in provincia di Vercelli, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 14 in data 27.5.1997 e n. 15 in data 24.3.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante al Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento in data 3.12.1999, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata dal Comune di Cellio, debitamente vistata, si compone di:

- Deliberazione consiliare n. 14 in data 27.5.1997, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab.V.PR.a - Relazione tecnica

- Elab.V.PR.b - Norme di attuazione - modificate ed integrate a seguito della variante

- Tav. V.PR.2 - Principali usi del suolo, principali infrastrutture, vincoli, in scala 1:5000

- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav.V.PR.3bis - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli con la localizzazione oggetto delle varianti - estratti, in scala 1:2000

- Elab. - Relazione geologica

- Tav. V.00.1 - Ubicazione delle aree interessate dalle osservazioni al Progetto preliminare, in scala 1:2000

- Elab.V.00.2 - Quaderno di sintesi delle osservazioni e delle controdeduzioni

- Deliberazione consiliare n. 15 in data 24.3.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab.V.PR.a - Relazione tecnica - Controdeduzioni al parere del Settore Urbanistico Territoriale Provincia di Vercelli - Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica - Regione Piemonte

- Elab.V.PR.b - Norme di attuazione - modificate ed integrate a seguito della variante

- Elab. - Integrazioni alla Relazione geologica

- Tav. V.PR.3 - Tav.1 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.3 - Tav.2 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.3 - Tav.3 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.3 - Tav.4 - Infrastrutture e suolo urbano: uso e vincoli, in scala 1:2000

- Tav. V.PR.5 - Nuclei di antica formazione - Legenda - relativa alle Tavole n. 1, 2, 3, 4

- Tav. V.PR.5 - Tav.1 - Nuclei di antica formazione (F.1)

- Tav. V.PR.5 - Tav.2 - Nuclei di antica formazione (F.2)

- Tav. V.PR.5 - Tav.3 - Nuclei di antica formazione (F.3)

- Tav. V.PR.5 - Tav.4 - Nuclei di antica formazione (F.4)

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

Azzonamento

Tav. n. V PR3 - Tav. 2

- Riclassificare in zona agricola le aree residenziali di completamento poste in località Baltegora ed a sud della frazione Cellio, corrispondenti alle modifiche n. 3 e n. 5, l’area residenziale di completamento inserita a seguito della pubblicazione del progetto preliminare ed indicata come Osservazione n. 3 e le aree residenziali di completamento già stralciate con Deliberazione della Giunta Regionale n. 061-33121 in data 21.3.1994, contrassegnate con i numeri 8 e 13.

- Ripristinare la porzione del parcheggio pubblico posto a sud dell’area residenziale di completamento corrispondente alla modifica n. 7, secondo quanto illustrato sulla Tav. n. V PR3.2 adottata con D.C. n. 14/97.

- Eliminare l’area residenziale di completamento inserita come Osservazione n. 7 a seguito della pubblicazione del progetto preliminare di Variante, da includere tra le “Aree private di valore ambientale - V4".

Tav. n. V PR3 - Tav. 4

- Eliminare l’area di completamento residenziale inserita a seguito della pubblicazione del progetto preliminare ed indicata come Osservazione n. 9, da ricondursi all’originaria destinazione agricola.

Integrazioni alla relazione geologica

Voce: Variante n. 6 - Prescrizioni

- Sostituire nel primo periodo la “classe 2" con ”classe 3".

- Aggiungere alla fine del secondo periodo la frase: “Gli interventi edificatori sono localizzabili sulla sommità sub-pianeggiante di dorsale definita dal successivo schema geomorfologico.”

Norme Tecniche di Attuazione

Articolo 3.1.4 - Aree per la viabilità

- Aggiungere il seguente comma: “Il Piano individua, tramite specifico simbolo grafico, il sedime relativo ai passaggi privati esistenti. Sull’area così individuata sono ammessi interventi di manutenzione che non alterino né la sezione né le caratteristiche costruttive del percorso.”



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 10 - 29384

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Frugarolo (AL). Approvazione della variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Frugarolo (AL), adottata e successivamente rettificata, modificata ed ntegrata con deliberazioni consiliari n. 6 in data 18.3.1997, n. 18 in data 30.7.1997 e n. 9 in data 30.4.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, nell’elaborato normativo della Variante, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 21.12.1999, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Frugarolo, debitamente vistata, si compone di:

-deliberazioni consiliari n. 6 in data 18.3.1997 e n. 18 in data 30.7.1997, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

Tav.1 -Azzonamento Concentrico,in scala 1:2000;

Tav.2 -Azzonamento Zone Produttivo-Commerciali e Frazioni, in scala 1:2000;

Tav.3 -Azzonamento Territorio Comunale, in scala 1:10000;

Tav.3bis -Raffronto Azzonamento Territorio Comunale, in scala 1:10000;

Tav.4 -Corografia, in scala 1:25000;

Elab. -Relazione illustrativa;

Elab. -Norme di Attuazione;

Elab. -Allegati alla Scheda C;

Elab. -Relazione geologica;

Tav. -Carta geoidrologica, in scala 1:10000;

Elab. -Controdeduzioni alle osservazioni;

-deliberazione consiliare n. 9 in data 30.4.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

Elab. -Relazione illustrativa;

Elab. -Norme di attuazione;

Elab. -Allegati alla Scheda C;

Elab. -Relazione geologica, Allegato 4a - Carta dell’esondazione, in scala 1:10000;

Tav.1 -Azzonamento Concentrico, in scala 1:2000;

Tav.2 -Azzonamento Zone Produttivo-Commerciali e Frazioni, in scala 1:2000

Tav.3 -Azzonamento Territorio Comunale, in scala 1:10000;

Tav.4 -Corografia, in scala 1:25000;

(omissis)

Allegato

Modifiche da introdurre “ex officio” ai sensi dell’11º  comma, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i., nel testo delle Norme di attuazione:

- art. 8 - All’interno del primo capoverso del punto 8.12, di pag. 9, occorre stralciare l’intera espressione: “quelle preesistenti .... omissis .... di appartenenza.”, ed introdurre, previa eliminazione del precedente segno di interpunzione (punto e virgola), la nuova dizione che recita: “.... e sono dettate, nei singoli articoli, specifiche prescrizioni inerenti agli interventi ammissibili ed ai relativi parametri dimensionali.”.

Il terzo capoverso del punto 8.12 deve essere integrato, in continuazione della locuzione: “... a ciascuno dei gruppi sottoelencati ...” con la dizione che recita: “..., nel rispetto comunque dei disposti degli articoli 7 e 8 della LR 8.7.999, n. 19:”.

Ancora nell’ambito del prima citato punto 8.12, le definizioni relative ai sottopunti C2 e C4, collocati a pag. 9 e pag. 10, s’intendono interamente abrogate e sostituite dall’espressione che recita: “- attività commerciali al dettaglio con possibilità di insediare tipologie di strutture distributive come disciplinate dall’art. 17 della D.C.R. 29.10.1999, n. 563-13414, da rapportare alla tipologia di Comune (art. 11 della stessa D.C.R.), in relazione alla specifica zona di insediamento commerciale (da definire in applicazione degli artt. 12, 13 e 14 della prima citata D.C.R.).”.

- art. 9 - A pag. 11 delle N.T.A., subito dopo il titolo (“Zonizzazione”), prima delle parole: “Il territorio del Comune si intende inserita la necessaria precisazione, sotto forma di premessa, che recita: ”Premessa - Qualora esistano contrasti tra le rappresentazioni cartografiche a scala differente, prevale quanto raffigurato sulla cartografia redatta alla scala di maggior dettaglio.".

- art. 11 - Il punto 11.8 di pag. 16 dovrà essere rettificato nella seguente maniera: dopo le parole: “... D.P.R. 24.5.1988 n. 236 ...” sarà aggiunta le dizione che recita: “..., come modificato dal D.Lgs. 152/99 (per ulteriori precisazioni vedasi l’art. 19.1 della presente normativa)”; la successiva locuzione errata: “... L.R. 26.31990 ...” dovrà essere sostituita da quella corretta che recita: “... L.R. 26.3.1990 ...”.

- art. 12 - Il punto 12.7 di pag. 18 necessita di essere completato con la specificazione, da inserire a prosecuzione delle parole: “... D.M. 11.3.1988", che recita: ”Si  intende anche richiamata la normativa dettata dal D.P.R. 236/88, come modificato dal D.Lgs. 152/199 (per ulteriori precisazioni vedasi l’art 19.1 della presente normativa)";

- art. 13 - Occorre intervenire sulla formulazione del primo comma del punto 13.2 con le modalità in seguito indicate: alla seconda riga dopo la parola: “... quota ...” si intende inserita la locuzione: “... di riferimento ...”; nel prosieguo della medesima frase al termine della dizione: “... strada statale ...” verrà introdotto il necessario segno di interpunzione (punto) ed aggiunta la nuova specificazione così articolata: “L’edificazione è comunque subordinata ad una preventiva valutazione del rischio relativo alla possibile presenza di acqua di rigurgito proveniente dal Rio Lovassina - in rapporto ad eventuali avvenimenti piovosi di carattere eccezionale (Cfr. pag. 8 della Relazione Geologica adottata mediante D.C.C. 6/97). Tale valutazione risulta finalizzata alla definizione puntuale della effettiva quota di subalzo da mantenere.”. Alla fine del successivo periodo che termina con le parole: “... della concessione edilizia”, dovrà essere collocata la nuova dizione che recita: “... in osservanza dei disposti del D.M.L.P. 11.3.1988.” e, verrà eliminato, nel contempo, il precedente segno di interpunzione. Più oltre si dispone inoltre la correzione di due refusi dattilografici presenti nella numerazione interna dell’articolo 13 in esame, pertanto a pag. 20 le numerazioni “... 13.3.3" e ”13.3.3.1" afferenti alla “Z.T.O. D3 -  Zona commerciale esistente”, verranno modificate rispettivamente in: “13.3 ”e “13.3.1".

Quale premessa ai punti: 13.3 di pag. 20 (indicato erroneamente come 13.3.3), 13.4 di pag. 21 e 13.5, di pag. 22, dovrà essere inserita la dizione che recita: “L’attivazione della destinazione commerciale sulle aree in questione è condizionata all’adeguamento del presente Strumento Urbanistico, e delle specifiche prescrizioni di zona, agli ”Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica ..." -  approvati con. D.C.R. 29.10.1999, n. 563-13414  - di cui all’art. 3 della legge regionale sulla disciplina del commercio in Piemonte (L.R. 12.11.99, n. 28). Gli standards previsti ai sensi dell’art. 21.1, punto 3, della L.R. 56/77, sono da intendersi modificati dall’art. 7, comma 11, della già citata L.R. 28/99, con riferimento, anche alle disposizioni di cui all’art. 25 della D.C.R. prima menzionata.". Occorre inoltre apportare le successive rettifiche all’art. 13:

- al punto 13.4.1 di pag. 21 dovrà essere stralciata l’intera frase, riportata al terzo comma: “la convenzione relativa ... omissis ... nè accorpamenti.

- al punto 13.5 di pag. 22 verrà eliminata l’espressione contenuta al terzo capoverso, ovvero: “è consentita la realizzazione ...omissis .... ampliamenti successivi.”.

- art. 14 - Nell’ambito del punto 14.6 di pag. 24, in luogo dell’errato termine: “... gravità ...”, riportato nell’ultima riga dell’unico comma di cui è composto lo stesso punto, bisogna inserire la parola corretta: “...gratuità ...”.

- art. 17 - L’articolo si intende integrato, al termine della dizione: “... del 26/02/1965.” a pag. 26, con la nuova prescrizione che recita: “Sono soggetti ai disposti della Legge 431/85 i seguenti ambiti: ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera c) della L. 431/85, il torrente Orba, il fiume Bormida, nonché alcuni rii minori (Lovassina, della Bolla,  Acquanegra) e le relative sponde per una fascia di 150 metri ciascuna; ai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera h) della L. 431/85, le zone gravate da usi civici.”.

- art. 19 - Il punto 19.1, alla prima frase di pagina 27, si intende così rettificato: le parole: “... art. 6, comma 1" verranno sostituite dalla espressione: ”..., come modificato dal D.Lgs. 152/99."; a continuazione della suddetta espressione dovrà essere inserita la nuova disposizione che recita: “Nonostante la differente indicazione cartografica, la zona di rispetto del punto di captazione, esistente nei pressi del campo sportivo, è da intendersi avente estensione pari a 200 metri di raggio. Tale prescrizione risulta valida in attesa dell’espletamento della procedura di ridefinizione della suddetta zona di rispetto. Nel contempo si richiamano le modifiche introdotte all’art. 6 del D.P.R 236/88 dal già citato D.Lgs. 152/99.”

- art. 20 - Al termine dell’ultimo comma di pag. 27 che si conclude con le parole: “... complessiva di pavimento.” dovrà essere aggiunta la necessaria precisazione che recita: “Per il dimensionamento degli spazi a servizio delle aree produttive e commerciali s’intendono comunque osservate le disposizioni di cui all’art. 21.1, punti 2 e 3 (quest’ultimo come modificato dall’art. 7, comma 11, della L.R. 28/99, legge regionale sulla disciplina del commercio in Piemonte) della L.R. 56/77 e s.m.i.”.

- art. 21 -  L’unico comma di cui è costituito il presente articolo dovrà essere integrato, a prosecuzione delle parole contenute nella prima riga: “... del nuovo Regolamento Edilizio comunale ...”, con la prescrizione che recita: “..., ai sensi della L.R. 8.7.1999, n. 19, ...”.



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 11 - 29385

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Mattie (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Mattie (TO), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 18/92 in data 4.7.1992, n. 25/92 in data 19.12.1992 e n. 21 in data 3.5.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati di Piano, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento in data 26.1.2000, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART 2

La documentazione costituente il Piano Regolatore Generale del Comune di Mattie, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 18/92 in data 4.7.1992, integrata con deliberazione consiliare n.25/92 in data 19.12.1992, entrambe esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Norme di Attuazione

- Elab. R1 - Relazione illustrativa

- Elab. R2 - Relazione illustrativa (parte seconda)

- Elab. R3 - Documentazione fotografica

- Elab. R4 - Analisi della consistenza edilizia comunale

- Elab. R5 Localizzazione cartografica e testo osservazioni dei cittadini e controdeduzioni

- Elab. GA - Relazione geologica-morfologica e geotecnica

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. - Norme di Attuazione. Pagina 114

- Tav. G1 - Caratteristiche geologiche generali, in scala 1:25.000

- Tav. G2 - Carta geolitologica, in scala 1:10.000

- Tav. G3 - Carta di sintesi, in scala 1:10.000

- Tav. A1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:50.000

- Tav. A2 - Vincolo idrogeologico, in scala 1:5.000

- Tav. A3 - Caratteristiche geomorfologiche, in scala 1:25.000

- Tav. A4 - Carta della vocazionalità del suolo, in scala 1:25.000

- Tav. A5 - Sistema boschivo forestale, in scala 1:25.000

- Tav. B1/1 - Stato di fatto: numero piani degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B2/1 - Stato di fatto: numero piani degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B3/1 - Stato di fatto: numero piani degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B1/2 - Stato di fatto: conservazione degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B2/2 - Stato di fatto: conservazione degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B3/2 - Stato di fatto: conservazione degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B1/3 - Stato di fatto: destinazione d’uso degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B2/3 - Stato di fatto: destinazione d’uso degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B3/3 - Stato di fatto: destinazione d’uso degli edifici, in scala 1:750

- Tav. B1/4 - Stima della consistenza edilizia: individuazione degli edifici

- Tav. B2/4 - Stima della consistenza edilizia: individuazione degli edifici

- Tav. B3/4 - Stima della consistenza edilizia: individuazione degli edifici

- Tav. C1 - Urbanizzazioni primarie: acquedotti e fognature, in scala 1:5.000

- Tav. C2 - Servizi e attrezzature principali, in scala 1:5.000

- Tav. D1 - Rappresentazione sintetica del P.R.G.C., in scala 1:25.000

- Tav. D2 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, in scala 1:10.000

- Tav. D3 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, settore a valle, in scala 1:5.000

- Tav. D4 - Progetto di P.R.G.C. Concentrico, in scala 1:1.500

- Tav. D5 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750

- Tav. D6 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750

- deliberazione consiliare n. 21 in data 3.5.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Controdeduzioni alle osservazioni regionali

- Elab. R1 - Relazione illustrativa

- Elab. R4 - Analisi della consistenza edilizia comunale

- Elab. - Norme di Attuazione

- Tav. D1 - Rappresentazione sintetica del P.R.G.C., in scala 1:25.000

- Tav. D2 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, in scala 1:10.000

- Tav. D3 - Progetto di P.R.G.C. Territorio comunale, settore a valle, in scala 1:5.000

- Tav. D4 - Progetto di P.R.G.C. Concentrico, in scala 1:1.500

- Tav. D5 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750

- Tav. D6 - Interventi ammessi nelle aree RS, in scala 1:750.

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte ex officio.

AzzonamentoTav. D5 e Tav. D6

- nella legenda si intende stralciato il simbolo grafico riferito alle zone “RCS  - Aree di completamento”. Si intendono stralciate anche le relative zone “RCS” individuate nelle tavole.

- nella legenda la definizione “RIU  - Riuso delle volumetrie esistenti con ristrutturazione e sostituzione edilizia” è sostituita con “RIU - Riuso delle volumetrie esistenti con ristrutturazione edilizia (di tipo A o B secondo la consistenza dell’intervento) e demolizione e ricostruzione nei casi e con le modalità di cui all’ultimo comma dell’art. 62 e della lett. f), 28º capoverso dell’art. 35 delle N.T.A.”.

Tav. D4

- Si intende stralciata la previsione della strada a fondo cieco a nord della borgata Gillo e la relativa fascia di rispetto.

Norme Tecniche di Attuazione

art. 18

- nel Iº comma, lett. a) sostituire: “gli art. 57, 58 e 59" con ”agli art. 56, 57 e 58".

art. 31

- nell’ultimo comma dopo: “ovvero si potrà” si inserisce la frase: “eccezionalmente e sulla base di puntuali verifiche di convenienza urbanistica ed economica.”.

art. 32

- nel Iº comma sostituire la frase: “all’art. 51 della L.R. 56/77" con la seguente: ”di cui ai successivi punti 1), 2) e 3)"; è inoltre introdotto un ultimo comma che recita: “Per le rimanenti opere di urbanizzazione indotta di cui all’art. 51 della L.R. 56/77 eventuali realizzazioni difformi dalle previsioni del P.R.G.C. sono subordinate alla redazione di varianti ai sensi dell’art. 17 della L.R. 56/77.”.

art. 35

- sostituire il titolo della lett. f) del 28º capoverso dell’art. 35 con la seguente frase: “Riuso delle volumetrie esistenti con ristrutturazione edilizia (di tipo A o B secondo la consistenza dell’intervento) e demolizione con ricostruzione nei casi e con le modalità di cui all’ultimo comma dell’art. 62 successivo e di quanto di seguito prescritto:”.

- nel 25º capoverso la frase: “in sede di formazione del programma pluriennale di attuazione” venga sostituita con: “conformemente al 2º comma dell’art. 27 della L. 457/78".

art. 39

- integrare il 4º comma con la frase: “L’area R12 è in ogni caso sottoposta a P.E.C. unitario.”.

art. 42

- sostituire la lett. b) del 1º comma con la seguente frase: “b) L’incremento della S.U. abitabile esistente in misura pari al 10%, anche in eccedenza ai limiti di densità fondiaria stabiliti al Iº comma del successivo art. 43, per l’ampliamento delle residenze rurali di imprenditori agricoli a titolo principale per le quali sia stato accertato il particolare disagio abitativo e la contemporanea insufficiente dotazione aziendale di superfici coltivate;”.

art. 44

- introdurre le seguenti modifiche:

a) Nel capitolo “2. Attività agro-silvo-pastorali”:

- 4º capoverso, 7ª riga: la parola: “comma” è sostituita con “punto 5";

- 4º capoverso, 18ª riga: la frase: “all’articolo 9" è sostituita con: ”al successivo punto 5";

b) Nel capitolo “3. Interventi edilizi”: - 2º capoverso, 6ª riga: la parola: “progetto” è sostituita con “piano”;

- 2ª capoverso, 10º: la frase: “progetto, eventualmente formalizzato in un” è sostituita con “piano”;

- 3º capoverso, 1ª riga: la parola “progetto” è sostituita con “piano”;

c) Nel capitolo: “12 - Aree boscate”;

- 3º capoverso, 6ª riga: la frase: “all’articolo 9" è sostituita con ”al precedente punto 5".

A conclusione dell’articolo è inserito il seguente comma:

“Per quanto non esplicitamente disciplinato nel presente articolo e nelle tavole di piano, valgono le norme e le cartografie del Piano d’Area del Parco Regionale dell’Orsiera-Rocciavrè.”.

art. 45

- sostituire l’articolo con la seguente formulazione:

“Art. 45  - Aree agricole inedificabili di salvaguardia o verde di arredo (EV)

Tali aree sono inedificabili, ai fini residenziali ed agricoli con le eccezioni di cui al successivo comma: in esse è ammesso unicamente lo svolgimento dell’attività produttiva agricola o silvopastorale.

Nei lotti costituenti pertinenza di edifici a destinazione residenziale in atto ed in proprietà alla data del 3.5.99, posti nei nuclei delle zone RS, sono consentiti ampliamenti degli stessi alle seguenti condizioni:

a) devono riguardare sistemazioni tecniche o igieniche-sanitarie oppure funzioni accessorie alla residenza; solo queste ultime sono eventualmente collocabili anche in bassi fabbricati indipendenti;

b) devono riguardare unità residenziali sprovviste di volumetrie rustiche utilizzabili per tali scopi;

c) gli ampliamenti non devono superare il 20% della volumetria del corpo di fabbrica a cui aderiscono e i bassi fabbricati non devono superare il 20% della superficie coperta dell’unità immobiliare comprensiva delle pertinenze rurali;

d) gli ampliamenti devono essere coerenti con la tipologia architettonica in atto e la relativa modalità di crescita e devono rispettare le disposizioni dell’art. 35 per quanto applicabile;

e) i bassi fabbricati indipendenti sono collocabili non oltre m. 10,00 dai fabbricati, posti nelle zone RS, di cui sono pertinenza; valgono, per quanto applicabili, le disposizioni dell’art. 35.

Nei lotti di cui al comma precedente sono ammessi impianti tecnici in genere (quali bomboloni per il GPL, ecc.) e recinzioni.".

art. 48

- introdurre il seguente ultimo comma: “Nelle fasce di rispetto dei depuratori collocati nelle zone D2, D3 e D4 operano le limitazioni previste nelle leggi di settore; sugli edifici esistenti posti nelle fasce sono consentite solo operazioni fino alla ristrutturazione edilizia di tipo A.

Nella zona a discarica D1 valgono le prescrizioni e perimetrazioni risultanti dalle autorizzazioni previste per legge.".

art. 51

- sostituire l’articolo con la seguente formulazione:

“Art. 51 - Fasce di rispetto cimiteriali (AC)

Il P.R.G.C., sulla base del Decreto del Medico Provinciale n. 5948 del 30.7.73 prevede una fascia di rispetto cimiteriale AC ridotta a m. 50 e posta sulle sottostanti zone urbanistiche E ed S di cui costituisce limitazione all’attività edilizia.

Nella suddetta fascia le trasformazioni ammesse e le destinazioni d’uso consentite sono disciplinate dall’art. 27 della L.R. 56/77.".

art 51 bis

- introdurre il seguente articolo:

“Art. 51 bis Fasce di rispetto dei corsi d’acqua

Lungo le sponde dei fiumi, torrenti e canali, indipendentemente dalle individuazioni cartografiche è prevista una fascia di rispetto di almeno m. 15,00 e di m. 200 per laghi naturali e artificiali e per le zone umide.

All’interno di tali fasce valgono le prescrizioni del 3º comma dell’art. 27 della L.R. 56/77.".

art. 52

- reintrodurre nel 3º comma del 1º capitolo dell’articolo 52 il seguente comma (già presente nelle N.T.A. originarie) dopo la frase: “... è comunque fatto divieto:” si inserisce pertanto la seguente: “di impoverire l’apparato decorativo degli edifici e dei manufatti in genere (pantalere, cornicioni, lesene, portali, affreschi, ecc.)”.

art. 57

- stralciare l’ultima frase che recita: “esclusi i casi particolari di destinazione a pubblici servizi”.

art. 63

-stralciare alla lett. a la frase: “.... ed allegate alle tabelle di zona allegate alle N.T.A.”.

art. 64

- integrare l’ultimo comma con la seguente frase conclusiva: “nonché alla legislazione in materia riguardante le infrastrutture e gli impianti collocabili sul territorio”.

art. 66

- inserire nel 1º comma dopo la frase: “nel rispetto dei limiti di cui alla legge n. 122 del 24.3.89" la seguente precisazione: ”art. 2".

art. 68 e art. 69

- inserire un ultimo comma che recita “Gli edifici di cui al presente articolo sono soggetti esclusivamente al restauro e al risanamento conservativo secondo le prescrizioni di cui all’8º comma dell’art. 24 L.R. 56/77.”.

art. 71

- stralciare il suddetto articolo.

art. 73

- inserire il suddetto articolo:

“Art. 73 - Limitazioni all’attività di trasformazione del suolo derivanti dalle condizioni di dissesto idraulico e idrogeologico

Il territorio comunale è interessato da un conoide di deiezione perimetrato nella fig. 1b dell’"Integrazione della Relazione GeologicoTecnica" del P.R.G.C., adottata con D.C. n. 21 del 3.5.99, sul quale sono necessarie opere di difesa e di sistemazione idraulica al fine di consentire l’attuazione degli interventi di trasformazione previsti dal capo IV-V e VI del Titolo II delle presenti N.T.A..

Tali opere di difesa, così come indicato dalla “Relazione Geologicamorfologica e geotecnica GA” e dalla successiva “Integrazione Geologico Tecnica” sono costituite dalla:

1) costruzione di alcune briglie a monte del ponte sul Torrente Corrente (quota 870 m. s.l.m.) per limitarne la capacità erosiva e di trasporto e quindi anche per evitare fenomeni di “scalzamento al piede” lungo le sponde e le frane da essi indotte;

2) allargamento della luce per il ponte a quota 970 m. s.l.m., che attualmente crea una strettoia facilmente aggirabile;

3) approfondimento e miglioramento della difesa spondale nel tratto a monte di Menolzio;

4) ampliamento della luce per il ponte di Menolzio sul Torrente Corrente.

I progetti di tali opere, a cura della Amministrazione Comunale, devono essere ricondotti ad un cronoprogramma degli interventi dove vengano specificati i tempi della realizzazione delle opere e di conseguenza la messa in sicurezza delle differenti aree.

Fino alla realizzazione delle opere indicate ai commi precedenti, nelle aree normative collocate nel conoide di deiezione di cui alla citata fig. 1b, gli interventi ammessi dalla normativa urbanistica definita dai capi IV-V-VI del titolo II delle presenti N.T.A., sono transitoriamente limitati dalle seguenti prescrizioni:

a) sui fabbricati esistenti sono consentiti, nel rispetto delle prescrizioni dei titoli I-II-III delle presenti N.T.A., gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria (art. 54) e straordinaria (art. 55), restauro e risanamento conservativo (art. 56), risanamento conservativo (art. 57), restauro conservativo (art. 58), ristrutturazione edilizia di tipo A e B (art. 59, 60 e 61) purché non comportino incremento del carico urbanistico;

b) sui fabbricati esistenti sono anche consentiti, tramite gli interventi fino alla ristrutturazione edilizia di tipo B, i cambi di destinazione ammessi dalle presenti norme anche qualora comportino variazione della volumetria residenziale dell’unità abitativa esistente e modesti ampliamenti, se consentiti dalle presenti norme, necessari al miglioramento e/o all’adeguamento igienico-sanitario e tecnologico; le suddette trasformazioni non sono consentite ai piani interrati, seminterrati e terreni con l’eccezione degli spazi accessori alla residenza che non implicano lo stazionamento di persone; i cambi di destinazione d’uso della presente lett. b) non devono generare nuove unità abitative;

c) sono consentiti gli interventi soggetti ad autorizzazione e a denuncia di inizio attività secondo le disposizioni legislative vigenti, limitatamente a quelli che per la loro natura non incidano sull’assetto idrogeologico del suolo;

d) le aree e le superfici libere sono inedificabili con l’eccezione di cui alla successiva lett. e);

e) nelle aree libere di pertinenza di edifici esistenti non è consentita la realizzazione di nuovi locali interrati né la costruzione di nuovi fabbricati che prevedano un ulteriore carico urbanistico; sono ammessi gli interventi di cui agli artt. 25, 66 nonché quelli di cui all’art. 45 con le limitazioni della precedente lett. b).

Gli interventi di edificazione nella zona RI. e quelli di ampliamento nelle zone RE poste in località Grande Tanze sono subordinati alla realizzazione delle opere idrauliche già previste ai commi precedenti per gli interventi posti sul conoide di deiezione. Fino alla realizzazione di tali opere valgono esclusivamente le disposizioni di cui alle lett. a), b), c), d), e) del precedente comma.

Le trasformazioni previste nelle zone RI.1 e RR.1 nonché gli ampliamenti nelle zone RE in località Grandi Tanze, Piccole Tanze e Vallone sono subordinate ad una preliminare relazione geotecnica.

Al fine dell’adeguamento dello strumento urbanistico al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) ai sensi dell’art. 18 delle Norme di Attuazione del piano stesso, il Comune dovrà inoltre dotarsi di indagini di carattere idrogeologico, conformi alla Circ. P.G.R. del 8.5.96 n. 7/LAP con le modalità e per gli effetti previsti dall’art. 3 bis della Deliberazione n. 1/99 dell’11.5.99 dell’Autorità di Bacino del Fiume Po.

Le suddette indagini, nel definire l’assetto idrogeomorfologico del territorio e nel valutarne la propensione al dissesto, dovranno tenere conto dello stato di avanzamento delle opere preliminari richieste dal presente articolo; le stesse dovranno inoltre contenere ulteriori indagini sui conoidi presenti “al fine di valutare la ”pericolosità" e la “magnitudo” così come previsto da alcuni metodi di analisi (Metodo di Melton per la pericolosità e i metodi di Rickhenmann, Hampel, Van Dine ed altri ancora per la magnitudo).

Le indagini idrogeologiche suddette assumeranno pertanto efficacia in qualità di elaborato tecnico della Variante al piano regolatore, da adottarsi ai fini dell’adeguamento della strumentazione urbanistica comunale al P.A.I.; le previsioni di detta variante dovranno essere compatibili con le risultanze delle indagini in questione.

Infine è necessario che siano definite, a cura della Amministrazione Comunale, adeguate misure di protezione civile riguardanti in particolare gli edifici esistenti lungo il rio Gerardo in località Giordani.".



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 12 - 29386

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Cervere (CN). IV Variante al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART.1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la IV Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Cervere, in provincia di Cuneo, adottata e successivamente integrata e modificata con deliberazioni consiliari n. 16 in data 25.3.1998, n. 33 in data 6.7.1998 e n. 35 in data 30.7.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati della Variante, delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 14.12.1999, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART.2

La documentazione relativa alla IV Variante al Piano Regolatore Generale vigente, adottata e successivamente integrata e modificata dal Comune di Cervere, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 16 in data 25.3.1998, successivamente integrata con deliberazione consiliare n. 33 in data 6.7.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Relazione illustrativa;

- Elab. -Relazione geologico-tecnica, su un’area per impianti produttivi

- Tav.15bis  -Azzonamento Frazione Tetti-Paglieri, in scala 1:2.000;

- Tav.21bis -Azzonamento del territorio, in scala 1:5.000;

- Elab L/a bis -Modifiche ed integrazioni alle Norme Tecniche di Attuazione;

- Elab. -Relazione geologico tecnica su un’area di nuovo impianto (integrazioni);

- deliberazione consiliare n. 35 in data 30.7.1999, esecutiva ai sensi di legge(comprensiva delle osservazioni regionali), con allegato:

- Tav.15/bis -Azzonamento Frazione Tetti-Paglieri, in scala 1:2.000 ( modificata a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte);

- Tav.21/bis -Azzonamento del territorio, in scala 1:5.000 (modificata a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte);

- Elab. L/a bis -Modifiche ed integrazioni alle Norme Tecniche di Attuazione (modificate a seguito delle osservazioni della Regione Piemonte);

- Elab. -Controdeduzioni alle osservazioni.

(omissis)

Allegato

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche normative:

art. 20 - Nuove aree ed impianti produttivi

Al 4º comma dopo le parole “.... delle opere di urbanizzazione” si intendono inserite le parole “(da eseguirsi contestualmente agli interventi edilizi ammessi).”

Al punto B) Caratteristiche edificatorie delle Tabelle delle aree IAN3 e IR8:

- dopo le parole “- altezza massima: mt. 8,50" si intendono aggiunte le parole ”- 2 piani fuori terra";

- dopo le parole “- distacchi dalle strade: mt. 8,00/10,00 art. 20-24-35 N.T.A.” si intendono aggiunte le parole “- Tavole 15/bis e 21 /bis (con un minimo di mt. 30 dal ciglio della S.P. n. 165  Reale)”.



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 13 - 29387

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Leinì (TO). Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART.1

Di approvare, ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Leinì (TO), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 64 in data 15.7.1997, n. 117 in data 22.12.1997 e n. 46 in data 2.8.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nell’allegato documento in data 1.2.2000, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART.2

La documentazione costituente il Piano Regolatore Generale del Comune di Leinì, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 64 in data 15.7.1997, integrata con deliberazione consiliare n. 117 in data 22.12.1997, entrambe esecutive ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione illustrativa, comprensiva dei seguenti allegati :

- Tav. - Tavola comparativa previsioni PRG vigente - nuovo PRG

- Tav.1/1 - Area di antica formazione. Classificazione dei fabbricati, in scala 1:2000

- Tav.1/2 - Area di antica formazione. Destinazioni d’uso in atto, esclusive o prevalenti, in scala 1:2000

- Tav.1/3 - Area di antica formazione. Fabbricati principali. Numero piani fuori terra, in scala 1:2000

- Tav.1/4 - Area di antica formazione. Fabbricati principali. Stato di conservazione, in scala 1:2000

- Tav.1/5 - Area di antica formazione. Classificazione dei fabbricati accessori, in scala 1:2000

- Tav.2 - Infrastrutture tecniche

- Elab. - Analisi di settore

- Elab. - Analisi di soglia

- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Tav. 1 - Assetto territoriale, in scala 1:25.000

- Tav. 2.1 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000

- Tav. 2.2 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000

- Tav. 2.3 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000

- Tav. 3.1 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.2 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.3 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.4 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.5 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.6 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.7 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.8 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.9 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.10 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.11 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.12 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.13 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.14 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.15 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.16 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 4 - Categorie d’intervento. Aree R1/1-R1/2-R1/3, in scala 1:1.000

- Tav. - Legenda tavv. n.2 e n.3

- Elab. - Norme di Attuazione

- Elab. - Allegato “A” alle Norme di Attuazione. Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti

- Elab - Relazione tecnica

- Tav. 1 - Carta geologica e morfologica, in scala 1:10.000

- Tav. 2 - Carta geoidrologica , in scala 1:10.000

- Tav. 3 - Carta dell’idrografia superficiale e delle aree inondate nel novembre1994 , in scala 1:10.000

- Tav. 4 - Carta del dissesto in atto e potenziale, in scala 1:10.000

- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’uso urbanistico, in scala 1:10.000

- Tav. 6 - Ubicazione delle prove penetrometriche dinamiche e loro rappresentazione, in scala 1:10.000

- deliberazione consiliare n. 46 in data 2.8.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab - Controdeduzioni alle osservazioni formulate dalla Regione Piemonte al Progetto definitivo del PRGC

- Elab. - Norme di Attuazione

- Elab. - Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica

- Tav. - Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica, in scala 1:10.000

- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’uso urbanistico, in scala 1:10.000

- Elab. - Note illustrative alla “Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’uso urbanistico”

- Elab - Elaborato geologico-tecnico relativo alle aree interessate da nuovi insediamenti

- Elab. - Allegato “A” alle Norme di Attuazione. Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti

- Tav. 1 - Assetto territoriale, in scala 1:25.000

- Tav. 2.1 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000

- Tav. 2.2 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000

- Tav. 2.3 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000

- Tav. 3.1 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.2 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.3 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.4 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.5 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.6 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.7 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.8 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.9 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.10 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.11 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.12 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.13 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.14 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.15 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 3.16 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000

- Tav. 4 - Categorie d’intervento. Aree R1/1-R1/2-R1/3, in scala 1:1.000

- Tav. - Legenda tavv. n.2 e n.3.

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

Nell’indice delle Norme di Attuazione alla fine del Titolo III aggiungere la seguente dizione:

“Art. 25 - Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti”.

Art. 9.2

Al paragrafo relativo alla ammissibilità dell’attività terziaria, la dizione “l’attività di commercio al dettaglio, integrata con l’attività produttiva, è ammessa per i beni prodotti dall’azienda e, comunque per classi dimensionali t2", deve essere così variata e completata: ”L’attività di commercio al dettaglio è ammessa solo se integrata con l’attività produttiva per i beni prodotti dall’azienda e, comunque, per classi dimensionali t2.".

Art. 11.1.3

Si aggiunga il seguente punto d) al paragrafo “Modalità di attuazione degli interventi”:

d) - Qualora gli interventi di demolizione e ricostruzione prescritti per gli edifici sulla via Marconi prevedessero l’arretramento dei fili di fabbricazione, essi configurerebbero ambiti di ristrutturazione urbanistica, da sottoporre a Piano di Recupero al fine di salvaguardare un assetto coerente della cortina edilizia e delle tipologie in essa presenti.".

Artt. 11.2.1, 11.2.2,

Aggiungere la seguente dizione al paragrafo relativo alle superfici a servizi: “Le superfici a servizi potranno essere monetizzate qualora venga dimostrata l’impossibilità del loro reperimento.”.

Art. 11.7.3

Eliminare dal paragrafo “Obiettivi di Piano” la dizione “in funzione prevalentemente residenziale”.

Art. 11.7.5 (ex area IIP2/2, ora P1/5)

Si apportino le seguenti modifiche all’articolato:

- Si aggiunga al paragrafo “Modalità di attuazione” la seguente dizione: “Sue o Concessione Convenzionata”.

- Al paragrafo indici urbanistici ed edilizi si stralci il valore di If = 0,5 mq/mq e lo si sostituisca con il seguente “If = 0,4 mq/mq”.

- Si aggiunga il seguente paragrafo:

“aree per servizi: localizzazione e modalità di reperimento

Oltre alle superfici a servizi richieste per legge potranno essere dismesse ulteriori Sus esterne all’area di intervento, individuate dalla A.C. nel contesto urbanistico di appartenenza; esse concorrono alla formazione della capacità edificatoria con applicazione dell’indice It = 0,50 mq/mq ed esclusivamente per destinazioni produttive.

L’utilizzo di tale capacità edificatoria comporta la dismissione in uso pubblico delle aree per Sus di cui sopra e l’elevamento dell’If=0,50 mq/mq.

L’individuazione delle ulteriori aree a servizi di cui sopra dovrà avvenire mediante variante al PRG ai sensi dell’art. 17 della LUR.

L’intervento edificatorio che prevede l’utilizzo di aree a Sus esterne è sottoposto a concessione convenzionata di cui al 5º comma dell’art. 49 della LUR."

Art. 11.7.6, Art. 11.9.1. Art. 11.10.1

Aggiungere il seguente paragrafo:

“Pertinenze e manufatti

Le tettoie, i bassi fabbricati e le strutture di pertinenza degli impianti tecnologici rientrano nel calcolo della Sul e del Re.". Art. 11.10.1

Si inserisca al paragrafo “aree per servizi: localizzazione e modalità di reperimento” la seguente dizione: “Per gli interventi di ampliamento attuati con strumento diretto in aree consolidate, qualora gli stessi determinino superfici a Sus non funzionali e di dimensioni trascurabili, è ammessa la totale monetizzazione.”

Quale ultimo articolo delle NdiA si aggiunga il seguente:

“Art. 25 - Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti.

Ai fini della tutela idrogeologica degli insediamenti esistenti e previsti, vengono di seguito riportate le prescrizioni operative.

Tali prescrizioni sono così articolate:

A - classi di idoneità urbanistica

tipologia di intervento urbanistico-edilizio ammesso per le classi di idoneità urbanistica individuate nella Tav. n. 5 “carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell’idoneità alla utilizzazione urbanistica” in scala 1:10.000, di cui al punto “E” delle norme di attuazione del P.R.G..

B - fasce di rispetto idrografico

C - caratteristiche dei manufatti, ai fini della salvaguardia delle linee di deflusso

A - Classi di idoneità urbanistica

Il territorio di Leinì è suddiviso nelle seguenti classi di idoneità urbanistica, in riferimento alle disposizioni di cui alla Circolare P.G.R. n. 7/LAP dell’8.5.1996, pubblicata sul B.U.R. 15.5.96.

Classe I - Settori privi di limitazioni urbanistiche

caratteristiche:

porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche.

prescrizioni urbanistico-edilizie:

sono ammessi interventi pubblici e privati, secondo le categorie di cui all’art. 7 delle presenti Norme, nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11.3.88 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di terreni e fondazioni”.

Si prescrive l’adozione di particolari cautele nella realizzazione dei piani interrati, prevedendo adeguate soluzioni tecniche che evitino infiltrazioni sotterranee di acqua.

Per le opere da realizzare lungo i corsi d’acqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.

Classe II - Settori con moderate limitazioni  urbanistiche

caratteristiche:

porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso l’adozione ed il rispetto di modesti accorgimenti.

I settori sono cosi classificati:

Classe II a

caratteristiche:

settori di territorio caratterizzati dalla presenza della falda freatica superficiale.

prescrizioni urbanistico-edilizie:

sono ammessi tutti gli interventi pubblici e privati, secondo le categorie precisate all’art. 7 delle Norme di attuazione del P.R.G.

Non è opportuna la realizzazione di piani interrati. Gli eventuali piani interrati degli edifici da realizzarsi ex-novo dovranno essere realizzati con accorgimenti tecnici che evitino infiltrazioni sotterranee di acqua.

Si richiamano le norme di cui al D.M. 11.3.88.

Per le opere da realizzarsi lungo i corsi d’acqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.

Classe II b

Caratteristiche:

settori di territorio condizionati da allegamenti legati a piene straordinarie, per cause dovute ad insufficienza od occlusione delle sezioni dei canali di deflusso del reticolato idraulico naturale ed artificiale.

Prescrizioni urbanistico-edilizie

Sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui all’art 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G.

E’ fatto divieto della realizzazione di piani interrati, fatta eccezione per i piani “seminterrati” privi di aperture di accesso verso l’esterno.

Il primo piano fuori terra dovrà essere realizzato ad un’altezza di sicurezza rispetto al piano di campagna circostante e, comunque, ad un’altezza non inferiore a mt. 0,50 dal piano della strada di accesso principale.

Per interventi di demolizione con ricostruzione, ampliamento e ristrutturazione di edifici esistenti, è ammesso adeguare la quota del primo piano fuori terra a quella preesistente e, comunque, ad una quota di progetto superiore alla quota della strada di accesso principale.

Nelle porzioni edificate devono essere eseguiti gli interventi per l’adeguamento degli attraversamenti della rete idrica superficiale e di manutenzione e pulizia della stessa.

Per le opere da realizzarsi lungo i corsi d’acqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.

Classe III - Settori che presentano elementi penalizzanti ai fini urbanistici

Caratteristiche:

porzioni del territorio, nelle quali gli elementi di rischio e di pericolosità geomorfologica sono tali da impedirne l’utilizzo qualora inedificate, richiedendo viceversa, interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio esistente.

I settori sono così classificati:

Classe III a

Prescrizioni urbanistico-edilizie:

a) aree edificate, compresi insediamenti  impropri

recupero del patrimonio edilizio esistente utilizzato tramite interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, senza aumento del carico abitativo, costruzione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.

Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi d’acqua, dovranno essere protette da opportune opere di difesa spondale.

Dovranno comunque essere previste tutte le opere necessarie alla difesa idrogeologica e alla corretta eliminazione delle acque superficiali.

Nuove costruzioni destinate all’attività agricola, saranno ammesse solo a seguito dell’attuazione degli interventi di riassetto idrogeologico a carattere territoriale e dell’avvenuta eliminazione e/o mitigazione della pericolosità, purché non comportino aumento del carico antropico e siano strettamente connesse alla conduzione aziendale, e non diversamente localizzabili. Dovranno altresì essere rispettate le distanze minime dai corsi d’acqua previste dalla normativa vigente in materia.

Per le opere da realizzarsi lungo i corsi d’acqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.

b) aree inedificate

Coltivazioni agro-silvo-pastorali

La realizzazione di opere pubbliche non altrimenti localizzabili è sottoposta all’osservanza dell’art. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i..

Classe III b

Settori di territorio di cui gli elementi di pericolosità sono tali da imporre un adeguato riassetto del sistema di deflusso delle acque, tramite studio di dettagli che individui puntualmente gli elementi di criticità e le relative soluzioni per l’eliminazione del rischio, nonché la “ricaduta urbanistica” degli interventi.

Prescrizioni urbanistico-edilizie

a) aree edificate, compresi insediamenti impropri

Sino ad avvenuta attuazione delle opere di riassetto strutturale sono ammessi unicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento, ampliamento per adeguamento igienico-funzionale, ristrutturazione edilizia del patrimonio edilizio esistente, nonché la costruzione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.

Tali interventi non dovranno comportare la formazione di nuove unità abitative, fatto salvo il recupero, tramite cambio di destinazione d’uso, di eventuali volumi già accorpati alla superficie coperta di unità abitative esistenti.

A seguito di attuazione degli interventi di riassetto strutturale del sistema di deflusso delle acque, e secondo la scalarità territoriale di ricaduta urbanistica riportata nell’elaborato “Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica”, sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui all’art. 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G..

Per interventi di demolizione con ricostruzione, ampliamento e ristrutturazione di edifici esistenti, è ammesso adeguare la quota del primo piano fuori terra a quella preesistente e, comunque, ad una quota di progetto superiore alla quota della strada di accesso principale.

Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi d’acqua, dovranno essere protette da opportune opere di difesa spondale.

Per le opere da realizzarsi lungo i corsi d’acqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo al punto B.

b) aree inedificate

Sino ad avvenuta attuazione delle opere di riassetto strutturale, nelle opere agricole è ammessa la costruzione di strutture ed attrezzature agricole, con divieto di residenza rurali.

A seguito dell’attuazione degli interventi di riassetto strutturale del sistema di deflusso delle acque, e secondo la scalarità territoriale di ricaduta urbanistica riportata nell’elaborato “Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica”, sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui all’art. 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G..

E’ fatto divieto della realizzazione di piani interrati.

Il piano d’imposta dei fabbricati dovrà essere realizzato ad un’altezza di sicurezza rispetto al piano di campagna circostante e, comunque, ad un’altezza non inferiore a mt. 0,50 dal piano della strada di accesso principale.

Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi d’acqua si richiamano le disposizioni di cui al successivo punto B.

B - Fasce di rispetto idrografico

Lungo i corsi d’acqua esistenti in Leinì si applicano, ai fini edificatori, le seguenti distanze di salvaguardia:

B.1

Rio Pogliano mt. 25,00

Gora del Mulino mt. 20,00

Rio Borrone, Rio Barbacana, Rio Vafornace mt. 10,00

Rio Palera, Rio Fontanone, restanti rii

corsi d’acqua secondari e laghi artificiali mt. 5,00

Le fasce di rispetto non si applicano lungo i tratti intubati. Dovrà comunque essere garantita la percorribilità ai fini manutentivi.

Prescrizioni urbanistico-edilizie all’interno di tali fasce:

a) aree edificate, compresi insediamenti impropri

interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, senza aumento del carico abitativo, edificazione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.

Le nuove edificazioni di cui sopra e opere pubbliche, potranno essere ammesse purché venga accertata, tramite approfondita documentazione tecnica, l’adeguatezza delle opere di protezione esistenti, o la previsione di nuovi interventi ai fini della messa in sicurezza dell’area.

b) aree inedificate:

Vietata ogni nuova edificazione, anche a seguito di interventi di riassetto strutturale dei corsi d’acqua.

Sono ammesse destinazioni a: percorsi pedonali e ciclabili, piantumazioni e sistemazioni a verde, conservazione dello stato di natura o delle coltivazioni agricole e, ove occorra, parcheggi pubblici.

La realizzazione di opere pubbliche non altrimenti localizzabili è sottoposta all’osservanza dell’art. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i

B.2

Rio delle Vaude e Torrente Banna-Bendola:

fasce di rispetto corrispondenti ai settori, ad essi limitrofi, rappresentati nella “Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell’idoneità all’uso urbanistico” e ricadenti in Classe III a.

prescrizioni urbanistico-edilizie all’interno di tali fasce:

si richiamano le norme specifiche di cui alle aree appartenenti alla Classe III a.

C - Caratteristiche dei manufatti

- La copertura dei corsi d’acqua, principali o del reticolato minore, come elencati al procedente punto B. mediante tubi o scatolari anche di ampia sezione non è ammessa in nessun caso.

- Le opere di attraversamento stradale dei corsi d’acqua dovranno essere realizzate mediante ponti, in maniera tale che la larghezza della sezione di deflusso non vada in alcun modo a ridurre la larghezza dell’alveo “a rive piene” misurata a monte dell’opera; questo indipendentemente dalle risultanze della verifica delle portate.

- Non sono ammesse occlusioni, anche parziali, dei corsi d’acqua incluse le zone di testata, tramite riporti vari.

- Nel caso di corsi d’acqua arginati e di opere idrauliche dev’essere garantita percorribilità, possibilmente veicolare delle sponde ai fini ispettivi e manutentivi.

- A tutela dei corsi d’acqua intubati già esistenti i nuovi interventi che verranno realizzati non dovranno in alcun modo ridurre la possibilità di manutenzione ed ispezione degli intubamenti, favorendone viceversa, qualora possibile, l’accesso, la manutenzione e l’eventuale recupero. - Laddove sia comunque previsto l’intervento di nuova edificazione, esso dovrà rispettare quanto richiesto dagli elaborati geologici e dalla cartografia di sintesi.

- Nelle aree comprese in Classe IIIb l. s. l’attuazione delle previsioni urbanistiche riguardanti nuove opere o nuove costruzioni, potrà essere avviata solo quando l’Amministrazione Comunale o altri enti competenti avranno completato l’iter degli interventi necessari alla messa in sicurezza di dette aree.

Completate le opere e fatte salve le procedure di approvazione da parte delle autorità competenti, spetterà responsabilmente all’Amministrazione Comunale verificare che le stesse abbiano raggiunto l’obbiettivo di minimizzazione del rischio ai fini della fruibilità urbanistica delle aree interessate.".



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 14 - 29388

Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni. Comune di Lauriano (TO). Variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente interessante il Comune stesso. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi degli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente dei Comuni di Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Cavagnolo, Lauriano, Monteu da Po e Verrua Savoia, interessante unicamente il Comune di Lauriano, in provincia di Torino e dallo stesso adottata con deliberazione consiliare n. 46 in data 22.9.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento in data 31.1.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento, fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale vigente in argomento, interessante il Comune di Lauriano e dallo stesso predisposta ed adottata, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 46 in data 22.9.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. -Controdeduzioni alle osservazioni alla variante strutturale al P.R.G.I. vigente

- Elab. -Relazione illustrativa

- Elab. -Norme tecniche di attuazione delle Aree APRC

- Tav. -Estratto Tav. 14 P.R.G.I. vigente, in scala 1:5000

- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, Area CONRADO, in scala 1:2000

- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, Area LUXOTTICA, in scala 1:2000

- Tav. -Estratto Tav. 14 P.R.G.I. vigente, modificata, in scala 1:5000

- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, modificata, Area CONRADO, in scala 1:2000

- Tav. -Estratto Tav. 57 P.R.G.I. vigente, modificata, Area LUXOTTICA, in scala 1:2000

- Elab. -Relazione geologico-tecnica.

(omissis)

Allegato

Elenco modifiche introdotte “ex officio”

Norme di Attuazione

Art. 16 - Norme particolari per le zone Industriali.

Aree produttive di riordino/completamento (APRC).

- Al 6º comma sostituire le parole “superficie territoriale” con, le parole “superficie fondiaria”, in conformità a quanto prescritto dall’art. 21, comma 1, punto 2 della L.R. 56/1977.

- Al 7º comma il punto “Aree a servizi (parcheggi, verde e attrezzature varie): 10% della superficie territoriale” si deve intendere sostituito con il punto “Aree a servizi (parcheggi, verde e attrezzature varie): 10% della superficie fondiaria”.

- Al 7º comma, parametro “Altezza massima consentita” dopo “mt. 7.50,” stralciare le parole “e comunque non superiore all’altezza degli edifici esistenti”. Inoltre, sostituire le parole “privilegiando soluzioni che non interferiscano troppo con lo skyline del contesto;” con le parole “privilegiando soluzioni che interferiscano in modo limitato con lo skyline del contesto;”.

- Al 11º comma aggiungere le parole “Per le nuove edificazioni anche se in ampliamento dei fabbricati esistenti, si prescrive una sopraelevazione del piano terreno non inferiore ad 1 metro. Eventuali recinzioni delle parti più depresse del sito non dovranno costituire significativo ostacolo al deflusso delle acque di eventuali piene catastrofiche.”.

- Aggiungere quali nuovi comma le seguenti prescrizioni:

“Di norma non potranno essere realizzati nuovi accessi veicolari diretti sulla strada statale ma dovranno essere utilizzati quelli esistenti attrezzandoli con derivazioni organicamente inserite nella rete di viabilità esistente ed opportunamente distanziate in rapporto alle esigenze di visibilità dell’arteria principale e della scorrevolezza del traffico di transito. Tutti gli interventi coinvolgenti le strade e/o le relative fasce di rispetto devono sottostare alle prescrizioni del Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento attuativo (D.L. n. 285 del 30.4.1992 e D.P.R. n. 495 del 16.12 1992).

Apposite aree da destinare a parcheggio privato, in conformità ai disposti della Legge n. 122/1989 e s.m.i., dovranno essere realizzate per le parti in ampliamento degli edifici esistenti.

Tutti gli interventi dovranno essere redatti ai sensi del D.M. 11.3.1988 recante “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione” di cui al punto C  -Opere di fondazione - e delle relative “Norme tecniche per terreni e fondazioni  - Istituzioni applicative” di cui alla Circ. LL.PP. 24.9.1988 n. 30483.

Dovranno essere mantenute inedificate le fasce di 25 mt. dal piede esterno degli argini dei Rii del Piano e Abramo, in applicazione delle disposizioni relative alle fasce di rispetto dei corsi d’acqua di cui al punto c) dell’art. 29 della L.R. 56/77 e s.m.i."



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 15 - 29389

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Invorio (NO). Variante 1996 al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Art. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della L.R. 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante 1996 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Invorio, in provincia di Novara, adottata con deliberazione consiliare n. 36 in data 17.3.1997, con le modifiche e le integrazioni apportate in sede di deliberazioni consiliari n. 19 in data 21.3.1998 e n. 24 in data 8.6.1999, subordinatamente all’ introduzione “ex officio”, negli elaborati progettuali, delle ulteriori modificazioni specificatamente riportate nell’allegato documento in data 24.12.1999, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive mofificazioni.

Art. 2

La documentazione relativa alla Variante 1996 al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Invorio, debitamente vistata, si compone di:

* deliberazione consiliare n. 36 in data 17.3.1997, rettificata con deliberazione consiliare n.19 in data 21.3.1998, esecutive ai sensi di legge, con allegato:

* Elab. - Relazione

* Elab. - Osservazioni - Controdeduzioni

* Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

* Elab. - Norme Tecniche di attuazione - Osservazioni - Controdeduzioni

* Elab. - Norme tecniche di attuazione

* Elab. - N.T.A. - Schede normative

* Tav. P1-Zonizzazione intero territorio comunale in scala 1:5.000 - Osservazioni - Controdeduzioni

* Tav. P1- Zonizzazione intero territorio comunale in scala 1:5.000

* Tav. P2- Zonizzazione Invorio Superiore - Osservazioni - Controdeduzioni scala 1:2.000

* Tav. P2- Zonizzazione Invorio Superiore in scala 1:2.000

* Tav. P3- Zonizzazione Invorio Centrale - Osservazioni - Controdeduzioni in scala 1:2.000

* Tav. P3- Zonizzazione Invorio Centrale in scala 1:2.000

* Tav. P4- Zonizzazione territorio urbanizzato sud - Osservazioni - Controdeduzioni in scala 1:2.000

* Tav. P4- Zonizzazione territorio urbanizzato sud in scala 1:2.000

* Tav. P5- Interventi sugli edifici - Oservazioni - Controdeduzioni in scala 1:1.000

* Tav. P5- Interventi sugli edifici in scala 1:1.000

* Tav. P6- Tavola delle cascine in scala 1:500

* Elab. - Relazione Geologico-Tecnica

* Elab. - Al1.1 -Documentazione grafica e fotografica delle unità geologiche

* Elab. - All.2 - Schede monografiche degli interventi in variante

* Tav. 1 - Carta Geolitologica in scala 1:10.000

* Tav. 2 - Carta Geomorfologica in scala 1:10.000

* Tav. 3 - Carta Idrogeologica in scala 1:10.000

* Tav. 4 - Carta della Acclività in scala 1:10.000

* Tav. 5 - Carta litotecnica in scala 1:10.000

* Tav. 6 - Carta di sintesi della pericolosità Geomorfologica in scala 1:10.000

* Tav. 7/A - Carta della zonizzazione Geologico Tecnica Invorio Superiore in scala 1:2.000

* Tav. 7/B - Carta della zonizzazione Geologico Tecnica- Invorio Inferiore-Orio in scala 1:2.000

* Tav. 7/C - Carta della zonizzazione Geologico Tecnica- Barquedo-Mescia-Talonno in scala 1:2.000

* Tav. 8/A - Carta ubicazione interventi e riprese fotografiche - Invorio Superiore - in scala 1:2.000

* Tav. 8/B - Carta ubicazione interventi e riprese fotografiche - Invorio Inferiore - in scala 1:2.000

* Tav. 8/C - Carta ubicazione interventi e riprese fotografiche - Barquedo - Mescia - Talonno - in scala 1:2.000

* deliberazione consiliare n. 24 in data 8.6.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

* Elab. - Osservazioni - Controdeduzioni

* Elab. - Relazione

* Elab. - All. 1 - 2- 3 alla Scheda C

* Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani

* Elab. - Norme tecniche di attuazione

* Elab. - N.T.A. - Schede normative

* Tav. P1 - Zonizzazione intero Territorio Comunale in scala 1:5.000

* Tav. P2 - Zonizzazione Invorio Superiore in scala 1:2.000

* Tav. P3 - Zonizzazione Invorio Centrale in scala 1:2.000

* Tav. P4 - Zonizzazione Territorio Urbanizzato Sud in scala 1:2.000

* Tav. P5 - Inteventi sugli edifici in scala 1:1.000

* Tav. P6 - Tavola delle Cascine in scala 1:500

(omissis)

Allegato

Modifiche introdotte “ex officio” all’articolato normativo

Art. 2.1.5 p.to 11

- aggiungere al primo trattino dopo le parole “Demolizione parziale” la specificazione: “quando necessario per evidenti motivi statici.”;

- eliminare nel secondo trattino la prescrizione che recita: “Sono ammessi limitati .... omissis .... dettate dalle stesse.”.

Art. 2.1.6

- stralciare al p.to 2 le parole “di pubblica utilità o”;

- aggiungere al p.to 3 la frase “così come specificato al precedente p.to 1.”.

Art. 3.3.7, p.to 3, lett. b)

- sostituire la codifica alfanumerica “AP2" con ”AP1".

Art. 3.4.2 p.to 10

- aggiungere la prescrizione che recita:

“Tale possibilità operativa è da intendersi applicabile unicamente nei casi di semplice recupero delle strutture preesistenti da utilizzarsi per gli usi compatibili con le  destinazioni adiacenti. Viceversa in presenza di interventi che contemplino demolizione con ricostruzione lo strumento urbanistico esecutivo dovrà essere accompagnato da una specifica Variante di P.R.G. in grado di definire i debiti parametri edificatori.”.

Art. 4.3.1 p.to 3

- introdurre in calce all’ultimo capoverso la seguente precisazione: “, così come modificato dal D.leg. 11.5.’99, n. 152".

Art. 4.3.2 1º comma

- aggiungere la prescrizione: “Si intendono di seguito richiamati i disposti dell’art. 96, lett. f) del T.U. approvato con R.D. 25 luglio 1904, n. 523.”.

Art. 4.3.3 p.to 2

- stralciare le parole “la costruzione di fabbricati accessori” riportate dopo “e ristrutturazione;”.

Art 4.3.8 2º comma

- aggiungere la prescrizione che recita: “Il rilascio delle concessioni e/o autorizzazioni deve essere preceduto da un approfondito studio geo-tecnico, che interessi anche l’ambito circostante, atto a garantire l’idoneità del sito rispetto all’uso previsto.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 16 - 29390

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Montaldo Roero (CN). Approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale vigente

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 15 e 17 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, la Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Montaldo Roero (CN), adottata e successivamente modificata ed integrata con deliberazioni consiliari n. 30 in data 14.11.1997 e n. 11 in data 27.4.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, nell’elaborato normativo della Variante, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nell’allegato documento in data 1.2.2000, che costituisce parte integrante al presente provvedimento e fatte salve comunque le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione relativa alla Variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Montaldo Roero, debitamente vistata, si compone di:

- deliberazione consiliare n. 30 in data 14.11.1997, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione tecnica

- Elab. - Norme di Attuazione

- Tav.1 - Inquadramento territoriale, in scala 1:25000

- Tav.2 - Uso del suolo, insediamenti, infrastrutture primarie e secondarie, in scala 1:5000

- Tav.3 - Servizi e attrezzature esistenti, Capoluogo, in scala 1:2000

- Tav.4 - Servizi e attrezzature esistenti, Fraz.ne S.Rocco, in scala 1:2000

- Tav.5 - Servizi e attrezzature esistenti, Fraz.ne S.Giacomo, in scala 1:2000

- Tav.6 - Servizi e attrezzature esistenti, Valle S.Luigi, in scala 1:2000

- Tav.7 - Servizi e attrezzature esistenti, Vincoli, Nucleo storico, in scala 1:1000

- Tav.12 A - Individuazione delle osservazioni e proposte, in scala 1:2000

- Tav.13 B - Individuazione delle osservazioni e proposte, in scala 1:2000

- Tav.8 - Schema sintetico di Piano, in scala 1:25000

- Tav.9- Assetto generale, in scala 1:5000

- Tav.10 - Capoluogo, in scala 1:2000

- Tav.11 - Fraz.ne S.Rocco, in scala 1:2000

- Tav.12 - Fraz.ne S.Giacomo, in scala 1:2000

- Tav.13 - Valle S.Luigi, in scala 1:2000

- Tav.14 - Nucleo storico, in scala 1:1000

- Fasc. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. - Relazione geologico-tecnica

- Tav.1 - Carta geologico-strutturale, in scala 1:10000

- Tav.2 - Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000

- Tav.3 - Carta geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav.4 - Carta dell’acclività, in scala 1:10000

- Tav.5 - Carta di sintesi, in scala 1:10000

- deliberazione consiliare n. 11 in data 27.4.1999, esecutiva ai sensi di legge, con allegato:

- Elab. - Relazione tecnica

- Elab. - Norme di Attuazione

- Tav.8 - Schema sintetico di Piano, in scala 1:25000

- Tav.9 - Assetto Generale, in scala 1:5000

- Tav.10 - Capoluogo, in scala 1:2000

- Tav.11 - Fraz.ne S.Rocco, in scala 1:2000

- Tav.12 - Fraz.ne S.Giacomo, in scala 1:2000

- Tav.13 - Valle S.Luigi, in scala 1:2000

- Tav.14 - Nucleo storico, in scala 1:1000

- Fasc. - Scheda quantitativa dei dati urbani

- Elab. - Relazione geologico-tecnica

- Tav.2.1 - Carta geomorfologica e dei dissesti, in scala 1:10000

- Tav.3.1 - Carta litotecnica e geoidrologica, in scala 1:10000

- Tav.5.1 - Carta di sintesi della idoneità alla utilizzazione urbanistica, in scala 1:10000.

(omissis)

Allegato

Elenco delle modifiche introdotte “ex officio”

Modifiche normative; Norme di attuazione:

Art. 23 Area R1 di interesse Ambientale e di recupero del concentrico (nucleo storico)

- 23/2 - Interventi ammessi

- 2º comma, punto “b)”: dopo le parole “.... la ristrutturazione edilizia .... omissis .... di tipo A ....” la frase “e di tipo B esclusivamente, ove occorra, .... omissis .... al punto 23/3.1" si intende stralciata.

- 5º comma lettera A): il termine “ampliamento” si intende sostituito con “interventi di ampliamento”. Inoltre il testo “e non prospicienti spazi pubblici” si intende sostituito con il seguente: “e non dovranno essere prospicienti a spazi pubblici. Gli interventi in questione non potranno essere ammessi in presenza o qualora siano possibili interventi di cui alla successiva lettera C)”.

- 5º comma, punto “B”: il termine “adeguamenti” si intende sostituito con “interventi di adeguamento”. Inoltre al termine si intende aggiunta la frase: “Qualora sia previsto un incremento delle altezze originarie l’intervento dovrà essere subordinato alla formazione di un Piano di Recupero esteso quantomeno a tutte le unità immobiliari che costituiscono un unico corpo di fabbrica ed alle relative aree di pertinenza”.

- 5º comma lettera C): il testo si intende sostituito con il seguente “interventi di trasformazione in residenza di rustici, fienili e portici con mantenimento delle caratteristiche tipologiche originarie”.

- 23/3 - Parametri edilizi

- punto 1 - altezze degli edifici: il testo “solo nel caso di allineamenti .... omissis .... edifici esistenti adiacenti” si intende eliminato. Inoltre dopo “.... punto B comma precedente)” si intende inserita la seguente frase : “e qualora sia dimostrata l’impossibilità di realizzare soluzioni che non comportino innalzamento delle coperture”.

Art. 30 - Area P3 Industriale - Artigianale di nuovo Impianto

5º comma:

- dopo le parole “.... la quantità di aree a servizi individuata come S5" la parola ”può" si intende sostituita con la parola “deve”;

- la parola finale “monetizzata” si intende sostituita con le altre parole “reperita all’interno del P.E.C. dell’area P3 oppure monetizzata, in tutto o in parte, affinché il Comune possa reperire pari quantità nell’attigua area a servizi S3".

Art. 32/3 Parametri Edilizi

- .Punto 5: Il parametro massimo di ampliamento pari a “500 mq.” si intende sostituito con “200 mq.”.

Art. 34 Norme particolari per l’intervento nell’area H, nei Nuclei Frazionali Rurali

ultimo comma:

- dopo le parole “.... ristrutturazione edilizia ed ampliamenti” si intendono inserite le parole “una tantum”.

- al termine dell’ultimo comma si intendono aggiunte di seguito le ulteriori parole “l’ampliamento ammesso non dovrà comunque essere superiore a 200 mq.”.

Tabelle riassuntive di Zona

- Area “P2B”, “Industriale - Artigianale di Completamento e Riordino”: nelle “Note”, al secondo trattino, la frase “Ammesse max 2 unità abitative. .... a 200 mq. di superficie utile” si intende sostituita con la seguente: “E’ ammessa una sola unità abitativa di superficie utile non superiore a 120 mq.”

- Area H - Agricola  alla Nota (1): la quantità massima di ampliamento di “500 mq.” per le attività artigianali si intende sostituita con “200 mq.”

- Nuclei Frazionali Rurali a prevalente recupero e completamento residenziale: il testo della Nota (2) si intende sostituito con il seguente: “Del lotto destinato all’insediamento, max 200 mq. per attività artigianali e produttive connesse e per artigianato di servizio.”.



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 39 - 29412

Regolamento (CEE) 2078/92 - Procedure attuative per l’anno 2000

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di avvalersi della facoltà di proroga di un anno degli impegni agroambientali assunti nella campagna 1995 ai sensi del reg. (CEE) n. 2078/92, come consentito dal reg. (CE) n. 2603/99;

2. di adottare le PROCEDURE ATTUATIVE per l’anno 2000 del Programma Regionale Agroambientale a prosecuzione e conclusione dei premi in corso ex regolamento CEE n. 2078/92 ed allegate alla presente Deliberazione per farne parte integrante;

3. di disporre la presentazione delle domande e dei relativi supporti informatici agli Uffici istruttori di seguito elencati:

• per le zone di pianura e collina presso i competenti Servizi/Settori provinciali agricoltura;

• per le zone di montagna:

- territori montani della provincia di Cuneo: alle Comunità Montane competenti per territorio. Fa eccezione la Comunità Montana Langa delle Valli Bormida ed Uzzone in quanto le domande riguardanti il suo territorio dovranno essere presentate alla prov. di Cuneo;

- territori montani delle province di Alessandria, Asti: alle Comunità Montane competenti per territorio;

- territori montani delle altre Province: Servizi/Settori provinciali agricoltura competenti per territorio.

(omissis)

Allegato

REGOLAMENTO (CEE) 2078/92:
PROCEDURE ATTUATIVE PER L’ANNO 2000

1. PRESENTAZIONE

Si dispone l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto ai sensi del Programma agroambientale regionale.

Non sono ammesse domande di nuova adesione, in quanto il periodo di attività del Programma regionale approvato dalla Commissione Europea con Decisione n.2950 del 13/12/94 è già scaduto. Sono ammesse solo le domande originatesi da cambi di titolarità previsti ai punti A e B.

A. Domande in corso di impegno

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande degli agricoltori al 2°, 3°, 4° e 5° anno di impegno riguardanti tutte le misure previste dal Programma Agroambientale Regionale, ad eccezione dell’intervento D1b (Alpeggio), che sarà oggetto di specifica regolamentazione successiva.

Le domande di aggiornamento che comportano aumenti di spesa potranno trovare finanziamento compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. I richiedenti dichiareranno di mantenere gli impegni a proprio rischio, non avendo niente da rivendicare nei confronti della Regione, dello Stato e della Comunità Europea qualora, per carenza dei fondi, non fosse possibile finanziare gli aumenti.

Restano valide le norme vigenti contenute nel Programma agroambientale regionale e le indicazioni sui contratti di affitto fornite con circolare n. 7185/12 del 7/7/99. Riguardo al trasferimento dell’azienda poichè le disponibilità finanziarie non permettono di garantire premi ai subentranti che intendano sottoporre ad impegno anche tutti i terreni aziendali, si concede la possibilità di succedere nell’impegno soltanto per i terreni trasferiti (comma 3 par.10 pag. 4 del Programma).

B. Domande il cui impegno quinquennale è terminato nel 99

1) Prosecuzione degli impegni scaduti nel 99

I beneficiari che, avendo aderito al Programma agroambientale nella campagna 1995, sono giunti al termine del loro impegno quinquennale hanno l’opportunità di rinnovarlo per l’anno 2000 (modalità “5 + 1") in base all’art. 3 del reg. (CE) n. 2603/99 (recante norme transitorie per il sistema di sostegno allo sviluppo rurale istituito dal reg. (CE) n. 1257/99 del Consiglio).

La possibilità di proroga non è estesa alle misure E (Cura dei terreni agricoli e forestali abbandonati) e C ( Riduzione della densità del patrimonio bovino od ovino per unità di superficie foraggera) in quanto non è prevista la prosecuzione di tali interventi nel periodo di programmazione 2000-2006.

La prosecuzione per un anno aggiuntivo sottopone i produttori a tutte le condizioni già previste in passato portando, pertanto, la durata degli impegni a 6 anni con il rispetto delle norme e dei vincoli esistenti (anche per ciò che riguarda l’eventuale restituzione di somme precedentemente percepite, a seguito di decadenza parziale o totale della domanda). Fanno eccezione al rispetto dei vincoli, i casi riportati ai punti 2), 3), 4) e 5).

2) Variazioni di superficie

Nei casi in cui i contratti di affitto di terreni vincolati all’applicazione di misure agroambientali, stabiliti in virtù della durata originaria dell’impegno (5 anni), non possano essere rinnovati per la campagna in corso, può essere fatta valere la causa di forza maggiore, a condizione che sia indipendente dalla volontà del beneficiario degli aiuti.

Le domande di beneficiari al 6° anno che comportano aumenti di spesa potranno trovare finanziamento compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili. I richiedenti dichiareranno di mantenere gli impegni a proprio rischio, non avendo niente da rivendicare nei confronti della Regione, dello Stato e della Comunità Europea qualora, per carenza dei fondi, non fosse possibile finanziare gli aumenti.

Fatti salvi i cambi di titolarità che non implicano aumenti di superficie non potranno presentare domanda i nuovi beneficiari che, acquisendo particelle sotto impegno, debbano richiedere il premio anche sulle altre superfici della propria azienda, così come previsto dalle misure A1 e A3.

In merito alle variazioni di superficie della misura D1b (Alpeggio) valgono le disposizioni emanate con le precedenti circolari.

3) Variazioni del n° di Unità di Bestiame Adulto (U.B.A.)

Nel caso della misura D2 (Razze in pericolo di estinzione) l’eventuale riduzione del numero di U.B.A. allevate rispetto al n° sottoscritto al momento dell’adesione all’impegno quinquennale (1995) non comporta la decadenza della domanda.

4) Rispetto delle norme tecniche

Per quanto riguarda il rispetto delle rotazioni colturali nell’ambito dell’intervento A1 valgono le norme contenute nei disciplinari di produzione, con particolare riferimento al divieto che la coltura si ripeta sulla stessa superficie per più di due anni consecutivi.

Nell’arco dei 6 anni di impegno è ammissibile che una coltura ritorni sullo stesso terreno per 4 volte.

5) Imputazione di decadenza in caso di infrazione

a) Anomalie delle superfici esistenti rispetto a quelle dichiarate in domanda

Se nel corso di controlli in loco o in seguito ad incroci con i dati catastali si riscontrino difformità di superficie imputabili anche agli anni precedenti di impegno, saranno comminate decadenze parziali (se l’entità dello scostamento è inferiore o uguale al 20%) a carico anche delle somme percepite nel quinquennio precedente.

Nel caso in cui l’entità dello scostamento tra dichiarato ed esistente sia superiore al 20% verrà applicata, come da norma, la decadenza totale della domanda con restituzione di tutte le annualità percepite con relativi interessi.

b) Infrazione compiuta rispetto alle norme tecniche

L’eventuale decadenza parziale o totale della domanda conseguente al mancato rispetto delle norme tecniche riscontrate nel corso di un controllo in loco e riferite esclusivamente alla campagna 1999/2000 non darà luogo a restituzione di somme percepite nelle campagne precedenti, considerato che l’iniziale periodo di impegno quinquennale è stato completato.

Tuttavia i beneficiari sanzionati potranno essere penalizzati nell’ambito di eventuali graduatorie relative alle misure agroambientali che si rendessero necessarie nell’ambito del Piano di sviluppo rurale per insufficienti disponibilità finanziarie.

Al contrario, nel caso di assenza di uno dei documenti aziendali di registrazione (trattamenti e concimazioni, visite del tecnico e scheda magazzino) riferita ad anni precedenti, la decadenza della domanda darà luogo alla restituzione di tutte le somme percepite.

2. SCADENZA DEI TERMINI

I presenti termini di scadenza valgono sia per le domande di cui al paragrafo A che al par. B del cap. 1.

Le domande annuali, di conferma o di aggiornamento, e i relativi dischetti dovranno essere consegnati entro il 28/2/2000 alle Province o alle Comunità Montane competenti per territorio che abbiano segnalato di voler adempiere le funzioni loro conferite dalla Legge Regionale n.17 del 6 luglio 1999.

Le domande annuali in corso di impegno per la misura E vanno presentate ai Settori competenti della Direzione Economia Montana e Foreste.

Il termine di scadenza è indifferibile, in quanto è stato già comunicato all’AIMA in risposta ad una richiesta di informazione dei tempi previsti per le procedure, al fine di rispettare le scadenze dei prossimi mesi che devono permettere di giungere all’emissione dei mandati di pagamento entro il 15 ottobre 2000.

3. MODULISTICA

In primo luogo si raccomanda di non utilizzare modelli di annualità precedenti, poiché, come già avvenuto nel 1999, saranno considerati difformi dall’AIMA e, quindi, respinti.

CONFERME

I beneficiari che non hanno alcuna variazione da dichiarare rispetto alla domanda 1999 (ricadenti sia nel caso del par. A che del par. B del cap. 1) devono presentare una domanda di conferma dell’impegno, utilizzando l’apposito modello dell’AIMA costituito da una sola pagina.

VARIAZIONI

I produttori in corso di impegno (caso A) che hanno variazioni da segnalare rispetto alla domanda 1999 sono tenuti a presentare una domanda di aggiornamento, compilando l’apposito modello dell’AIMA (parte generale + allegati P1) e gli allegati regionali richiesti per ciascun intervento.

In caso di variazione, i produttori che ricadono nel caso del par. B del cap. 1 dovranno compilare il modello base (barrando la finalità RINNOVO indicata) e gli allegati P1. Tuttavia, nell’eventualità che a quest’epoca le fasi di stampa siano state già effettuate barrando la finalità AGGIORNAMENTO, il CSI-Piemonte al momento della ricezione delle basi dagli Enti istruttori potrà effettuare una conversione massiva facendo riferimento all’anno di presentazione della domanda iniziale che dovrà, pertanto, essere indicato necessariamente in maniera esatta.

RICHIESTE PER PIÙ MISURE

I richiedenti interessati a più interventi gestiti da Uffici istruttori diversi (ad es. A1 ed E) dovranno presentare una domanda per ciascun intervento. In tal caso gli Uffici non interessati direttamente da un tipo di intervento dovranno essere informati attraverso comunicazione scritta che un’istanza dello stesso beneficiario è stata presentata ad altro Ente.

SOTTOSCRIZIONE DOMANDE

Viene confermata la possibilità che Enti pubblici e soggetti privati forniscano assistenza agli agricoltori nelle compilazione delle domande.

Si confermano le modalità di sottoscrizione delle domande già indicate nella scorsa campagna ed in particolare:

* la firma non è soggetta ad autenticazione laddove sia apposta in presenza del funzionario addetto oppure quando congiuntamente all’istanza venga presentata la copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità, il cui n° dovrà essere registrato nell’apposito spazio del modello di domanda;

* le Organizzazioni Professionali Agricole potranno procedere all’attestazione di personale conoscenza dei firmatari.

4. ASPETTI INFORMATICI

Per la compilazione delle domande e per la consegna dei dati su dischetto è richiesto l’utilizzo del programma informatico regionale (PAR).

L’aggiornamento del software per la campagna 2000 (o la sua versione completa e aggiornata, per chi deve installarlo ex novo) è disponibile presso le Province (ex Settori Territoriali dell’agricoltura) per essere copiato dai soggetti interessati su un proprio dischetto.

I tecnici che forniscono assistenza tecnica e che preparano i floppy disk da consegnare agli Uffici istruttori potranno scaricare le domande di competenza del territorio montano utilizzando la funzione trasmissione con selezione per comune o per ragione sociale.

Al momento della consegna delle domande i Soggetti che assistono gli agricoltori dovranno aver già verificato la correttezza e completezza dei dati, attivando l’apposita funzione di segnalazione delle anomalie presente nel programma informatico regionale. Insieme alle domande i soggetti presentatori dovranno pertanto consegnare una “lista errori” priva di segnalazioni o con le segnalazioni residue già esaminate e valutate ammissibili.

Come negli anni scorsi, l’utilizzo da parte dei Soggetti presentatori di un diverso programma informatico è ammesso a condizione che i dati vengano convertiti nel formato regionale secondo le modalità concordate con il CSI-Piemonte.

5. PROCEDURE

Le procedure da seguire per la campagna in corso e le relative scadenze (es. comunicazioni inerenti le informazioni aggiuntive sul servizio di assistenza tecnica per l’intervento A1, le rettifiche dei codici colturali, l’esecuzione dei controlli) saranno definite in una successiva circolare, in coerenza con lo schema procedurale predisposto dal Ministero delle Politiche agricole e Forestali.

Fin d’ora si raccomanda agli Uffici Istruttori di prestare particolare attenzione alla fase di protocollazione dei modelli pervenuti, in quanto ad ogni domanda deve essere attribuito un numero di protocollo identificativo.

L’eventuale documentazione richiesta a supporto della domanda e presentata in fase successiva ed ogni variazione della domanda dovranno essere protocollate ed allegate al fascicolo aziendale. Anche i supporti magnetici di compilazione devono essere protocollati ed archiviati presso gli Uffici istruttori in modo da poter essere reperibili in ogni momento.

6. PIANO DI SVILUPPO RURALE

Saranno fornite indicazioni in merito all’eventuale opportunità di aderire, già nella campagna 2000, alle nuove misure agroambientali previste dal Piano di Sviluppo Rurale in fase di esame ed in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.



Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 45 - 29418

Artt. 8 e 10 legge 10/1991. Concessione di contributi relativi ad interventi di risparmio energetico. Apertura nuovo bando regionale. Accantonamento di L. 12.500.000 sul cap. 15145/2000 e prenotazione di L. 10.000.000.000 sul cap. 26770/2001

A relazione dell’ Assessore Cavallera :

La legge 9 gennaio 1991, n.10 recante “Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”, agli articoli 8 e 10 prevede che le Regioni concedano ed eroghino contributi diretti ad incentivare la realizzazione di iniziative volte al risparmio energetico ed all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia nei settori dell’edilizia e dell’industria, osservando le modalità e le procedure di cui al D.M. del 15 febbraio 1991.

In attuazione alla citata legge 10/91, che ha sostituito la precedente legge n. 308 del 29 maggio 1982, la Giunta Regionale, coerentemente con iniziative analoghe intraprese nel 1989 e nel 1991, approvava con deliberazione n. 7-32099 del 2 febbraio 1994 il bando 1994 e con deliberazione n. 346-11505 del 2 agosto 1996 il bando 1996, ulteriormente prorogato nel 1998.

In occasione del predetto bando regionale 1994, il Consiglio Regionale con deliberazione n. 715-2176 del 1° marzo 1994, ratificava la D.G.R. n.6-32098 del 2 febbraio 1994, avente ad oggetto direttive e criteri per la concessione dei contributi relativi ad interventi di risparmio energetico, con riguardo in particolare ai criteri di priorità relativi alle tipologie delle opere e alle percentuali di contributo concedibile.

Per quanto attiene agli indici di riparto dei fondi tra i diversi settori di intervento interessati, secondo quanto previsto dalla Giunta Regionale con precedente deliberazione n.51-27906 del 26 luglio 1999, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio Regionale, lo stesso riparto viene effettuato - a seguito dell’attribuzione di specifici capitoli di bilancio in relazione agli articoli di legge - in misura di un terzo all’edilizia e di due terzi all’industria.

I risultati conseguiti dall’apertura dei bandi precedenti hanno dimostrato che, nell’ambito del territorio regionale, sussiste una rilevante sensibilità per le iniziative di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili, ritenute strumenti idonei a concorrere al superamento della crisi industriale, al miglioramento del livello di inquinamento atmosferico ed alla tutela del territorio.

In considerazione, poi, degli impegni assunti dall’Italia con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto adottato nel dicembre 1997, oggi, l’incentivazione di nuovi interventi in materia di risparmio energetico rappresenta un indubbio stimolo alla riduzione dei gas clima-alteranti.

Alla luce di tali premesse, pertanto, si propone di procedere all’apertura di un nuovo bando relativamente ai settori edilizia (con riferimento ai soli interventi considerati “prioritari”) ed industria previsti dagli articoli 8 e 10 della legge 10/1991.

Per quanto riguarda i criteri tecnico-amministrativi cui deve attenersi il bando in oggetto, le tipologie di intervento da ritenere prioritarie e la percentuale di contributo da concedere, si richiama quanto previsto dalla citata deliberazione del Consiglio Regionale n. 715-2176 del 1 marzo 1994 e precisamente:

1) per quanto concerne i settori di intervento:

a) soglia di finanziabilità condizionata al superamento dei 100 Giga Joule/Milioni di lire (salvo che per interventi relativi a sistemi fotovoltaici per i quali viene indicato il limite dei 10 GJ/Mlit) al fine di garantire la qualità e la validità dell’iniziativa proposta;

b) non finanziabilità degli interventi che devono, comunque, essere realizzati in adempimento degli obblighi di legge;

c) per quanto riguarda gli importi di investimento minimo per l’ammissibilità degli interventi sono stabilite le seguenti soglie, considerata la non economicità sia per il richiedente, sotto il profilo della documentazione da produrre, sia per l’amministrazione, per i costi relativi all’istruttoria delle domande, in relazione agli effetti attesi di risparmio energetico:

- lire 12.000.000 per gli interventi nel settore edilizia di cui all’art.8 della legge 10/1991;

- lire 20.000.000 per gli interventi nel settore industria di cui all’art.10 della legge 10/91;

d) le domande dovranno concernere esclusivamente proposte di intervento relative ad iniziative cantierabili da realizzarsi successivamente alla presentazione delle stesse.

2) Gli interventi “prioritari” ammissibili nell’ambito del settore “edilizia” sono quelli relativi all’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, nonché le proposte di interventi integrati previsti dall’apposita scheda tecnica predisposta dall’ENEA ed elaborata dal Settore “Programmazione Energetica” e concernenti iniziative di coibentazione dell’involucro edilizio effettuate su pareti e serramenti contestualmente al miglioramento dell’impianto termico.

Detti interventi devono riguardare l’intero edificio, in coerenza con quanto disposto dall’art.3 del D.M. 15.2.1991 e richiamato dalle relative schede tecniche elaborate dall’ENEA.

3) In relazione agli interventi relativi al settore “industria” sono ritenuti requisiti di priorità l’obsolescenza degli impianti oggetto degli interventi e l’utilizzo dei rifiuti.

4) Per quanto concerne la percentuale di contributo da concedere in relazione all’investimento finanziabile, questa è fissata nella misura del 30%.

Con riferimento poi ai tempi per la realizzazione degli interventi, alle revoche delle assegnazioni di contributi e alle modalità di erogazione dei finanziamenti il bando dovrà prevedere:

- che il richiedente si impegni, a pena di esclusione, ad iniziare i lavori entro 90 giorni e a concluderli e documentarli entro i 240 giorni dalla comunicazione di inserimento in graduatoria con possibilità di proroga dei termini previsti in casi eccezionali debitamente motivati e giustificati;

- che il contributo assegnato venga revocato nei seguenti casi:

a) inosservanza delle norme previste dalle leggi vigenti e delle disposizioni stabilite dal bando e dalla relativa modulistica;

b) mancato rispetto dei citati termini di inizio, di conclusione e di produzione della documentazione dei lavori;

c) mancato conseguimento del risparmio energetico dichiarato a causa dell’asportazione, della disattivazione o della mancata o inadeguata manutenzione degli impianti nel loro periodo di durata tecnica stabilita per i singoli interventi;

d) accertamento, in fase di verifica istruttoria, che la spesa ammissibile risulta inferiore ai limiti richiamati dalla predetta deliberazione del Consiglio Regionale;

- che l’erogazione del contributo sia effettuata, non prima dell’anno 2001, in un’unica soluzione, a lavori ultimati, dietro presentazione delle fatture quietanzate o di altra documentazione fiscalmente idonea relativa all’importo ammesso a contributo previa verifica, anche mediante sopralluogo, della conformità dell’opera al progetto presentato.

Con riferimento infine alle risorse da destinare alla realizzazione di tale iniziativa, si propone di determinare le stesse in lire 10.000.000.000 - di cui un terzo a favore di interventi nel settore edilizia e due terzi nel settore industria - che, considerate le modalità di erogazione sopra indicate, vengono prenotate sul cap. 26770/2001.

Considerata, poi, l’importanza di dare adeguata e capillare informazione all’iniziativa medesima attraverso la pubblicazione dell’avviso sui quotidiani nazionali di più ampia diffusione sul territorio piemontese, si propone, a tal fine, di accantonare la somma di lire 12.500.000 sul cap.15145/2000.

Rilevato, inoltre, che le attività inerenti l’apertura del suddetto bando rientrano, secondo le declaratorie delle attribuzioni delle strutture della Giunta regionale di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n.442-14210 del 30 settembre adottata ai sensi degli artt. 10 e 11 della legge regionale 8 agosto 1997, n.51, nella competenza della Direzione “Tutela e Risanamento Ambientale. Programmazione Gestione Rifiuti” si rende necessario demandare alla stessa l’adozione degli atti di competenza assegnando le somme come sopra accantonate.

Tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, con voto unanime espresso nelle forme di legge;

vista la legge 9 gennaio 1991, n.10;

visto il D.M. 15 febbraio 1991;

vista la deliberazione del Consiglio Regionale n.715-2176 del 1 marzo 1994;

viste le deliberazioni della Giunta Regionale n. 7-32099 del 2 febbraio 1994, n. 346-11505 del 2 agosto 1996 e n. 51-27906 del 26 luglio 1999;

visto il bilancio pluriennale 1999-2001 di cui alla legge regionale 26 marzo 1999 n.4;

vista la legge regionale n.10 del 27 gennaio 2000 di autorizzazione all’esercizio provvisorio di bilancio,

delibera

-di autorizzare l’apertura del termine a far data dall’adozione della determinazione che approva il bando, fino al 15/6/2000 h. 12.00, per la presentazione delle domande per la concessione di contributi in materia di risparmio energetico nei settori “edilizia prioritaria” e “industria”;

-di demandare alla Direzione “Tutela e Risanamento Ambientale. Programmazione Gestione Rifiuti”- Settore “Programmazione e Risparmio in Materia Energetica” l’adozione degli atti di approvazione del bando e dei modelli di presentazione delle domande da effettuarsi nel rispetto dei criteri stabiliti in premessa;

-di dare atto che la richiesta di contributi, ai sensi della normativa vigente, deve riferirsi esclusivamente ad interventi cantierabili da realizzare dopo l’apertura del bando e, comunque, entro i termini in premessa specificati;

-di dare atto che le domande di contributo devono essere compilate su appositi modelli totalmente conformi a quelli allegati al bando a pena di esclusione;

-di dare atto che la soglia di finanziabilità, l’importo minimo di investimento, i casi di esclusione e i settori di intervento dovranno essere individuati nel bando nel rispetto di quanto previsto dalla deliberazione del Consiglio Regionale n.715-2176 del 1 marzo 1994 e qui esplicitamente richiamati;

-di destinare a tale iniziativa la somma di lire 10.000.000.000 attraverso la prenotazione di pari ammontare sul cap. 26770/2001 (P. 100006/2001);

-di destinare la somma di lire 12.500.000, accantonate con il presente atto sul cap.15145/2000, al fine di dare adeguata pubblicità all’iniziativa in oggetto attraverso gli organi di stampa; (A. 100230);

-di assegnare le somme sopra accantonate alla Direzione “Tutela e risanamento ambientale - Programmazione gestione rifiuti” per l’adozione dei provvedimenti di competenza;

-di stabilire che al bando e ai relativi allegati venga altresì data idonea pubblicità attraverso il Bollettino Ufficiale, il FAL delle Province, l’Ancitel, l’URP e il sito Internet regionale.

(omissis)


DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Giunta regionale


Codice 7.4
D.D. 21 febbraio 2000, n. 29

L.R. 41/98-art. 11, comma 5: concorsi speciali per esami a n. 11 posti di categoria D3, a n. 3 posti di categoria C1, a n. 7 posti di categoria B3, a n. 3 posti di categoria B1 e a n. 3 posti di categoria A1. Approvazione dei bandi di concorso

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare per le considerazioni in premessa illustrate ai sensi dell’art. 11 comma 5 della L.R. 41/98 i seguenti concorsi speciali:

- concorso speciale per esami a n. 11 posti di categoria D3 (ex 8a qualifica funzionale) per il profilo professionale di “Funzionario addetto ad attività giuridico, amministrativa, funzionale e di controllo”, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la qualifica di “Esperto” e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso del diploma di laurea e di una esperienza di servizio di due anni nelle materie inerenti le politiche attive del lavoro;

- concorso speciale per esami a n. 3 posti di categoria C1 (ex 6a qualifica funzionale) per il profilo professionale di “Collaboratore amministrativo-contabile”, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 6a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso del diploma di maturità;

- concorso speciale per esami a n. 7 posti di categoria B3 (ex 5a qualifica funzionale) per il profilo professionale di “Operatore qualificato tecnico-amministrativo”, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 5a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso del diploma di istruzione secondaria di 2° grado, od in alternativa la licenza media oltre ad un’ esperienza di servizio di due anni nelle materie inerenti le politiche attive del lavoro;

- concorso speciale per esami a n. 3 posti di categoria B1 (ex 4a qualifica funzionale) per il profilo professionale di “Esecutore amministrativo e di segreteria per lo svolgimento di funzioni di dattilografia”, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 4a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso della licenza della scuola dell’obbligo;

- concorso speciale per esami a n. 3 posti di categoria A1 (ex 3a qualifica funzionale) per il profilo professionale di “Operatore addetto all’informazione”, riservato al personale già in servizio alla data di entrata in vigore del D.lgs 469/97 (cioè al 9.1.98) con la 3a qualifica e trasferito alla Regione Piemonte ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. A) del D.lgs. 469/97, in possesso della licenza della scuola dell’obbligo;

che si allegano alla presente determinazione per farne parte integrante;

- ai sensi del 5° comma dell’art. 11 L.R. 41/98 il personale che risulti idoneo a seguito delle sopraindicate procedure concorsuali è assegnato all’Agenzia Piemonte Lavoro ed è inquadrato nel ruolo organico della medesima in base alla qualifica e al profilo conseguiti con i predetti concorsi.

Il Direttore regionale
Sergio Crescimanno

I bandi di concorso oggetto di questa determinazione sono pubblicati nel Bollettino Ufficiale n. 9 del 1 marzo 2000 - Parte III (Ndr)



Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 101

Corso di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissione esaminatrice

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare la Commissione esaminatrice per i corsi di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica, composta come di seguito specificato;

- Diego Nocentini, Presidente - Roberto Ropolo (supplente)

- Cesare Fava, componente - Silvio Diego Bianchi (supplente)

- Sannazzari Gian Luca, componente - Silvio Diego Bianchi (supplente)

- di incaricare l’A.S.R. di provvedere all’individuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria della Commissione stessa.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 102

Corso di radioprotezione per medici chirurghi e medici specialisti in radiodiagnostica. Nomina Commissioni esaminatrici

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare la Commissione esaminatrice per i corsi di radioprotezione per medici specialisti in radiodiagnostica, composta come di seguito specificato:

- Giuseppe Scielzo, Presidente - Diego Nocentini (supplente)

- P. Faletti, componente - B. Mecozzi (supplente)

- Francesco Potenzoni, componente - Lia Garretti (supplente);

- di nominare la Commissione esaminatrice per i due corsi di radioprotezione per medici chirurghi composta come di seguito specificato:

- Maurizio Giorgini, Presidente - Rolando Milani (supplente)

- Santi Tofani, componente - Diego Nocentini (supplente)

- P. Faletti, componente - B. Mecozzi (supplente)

- di incaricare l’A.S.R. di provvedere all’individuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria delle Commissioni stesse.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 20 maggio 1999, n. 103

Corso di radioprotezione per medici chirurghi. Nomina Commissione esaminatrice

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare la Commissione esaminatrice per i corsi di radioprotezione per medici chirurghi, composta come di seguito specificato:

- Giovanni Scielzo, Presidente - Franco Simone (supplente)

- Giovanni Gandini, componente - Pier Giacomo Origlia (supplente)

- Santi Tofani, componente - Diego Nocentini (supplente)

- di incaricare l’A.S.R. di provvedere all’individuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria della Commissione stessa.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 5 novembre 1999, n. 321

Educazione Sanitaria e Promozione della Salute. Produzione Video sull’allattamento al seno. Impegno di spesa di L. 98.815.200.= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare alla Ditta Sercom s.a.s. - Via Villardora n. 8/f - 10051 Avigliana (TO) la realizzazione del video sull’allattamento al seno destinato agli operatori sanitari per i corsi di preparazione al parto e supporto educativo ai pediatri di base ad uso ambulatoriale;

- di impegnare la somma di L. 98.815.200 (I.V.A. 20% inclusa) sul cap. 12250/99 (354820 A);

- di liquidare l’importo di L. 98.815.200 (I.V.A. 20% inclusa) alla ditta Sercom s.a.s. - Via Villardora, 8/f Avigliana (TO) - dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;

- di prevedere una penale pari all’1% dell’importo da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;

- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. “d” L.R. 8/84).

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 5 novembre 1999, n. 322

Promozione Salute Piemonte. Affidamento alla Ditta Graphic Center S.p.A. la fornitura di impianti fotolitografici per la campagna “Promozione Salute Piemonte”. Impegno di spesa d L. 1.404.000.= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la fornitura di impianti fotolitografici su quotidiani e giornali locali per la campagna denominata “Promozione Salute Piemonte”, al costo complessivo di L. 1.404.000.= (IVA 20% inclusa);

- di affidare l’incarico della fornitura del suddetto materiale alla ditta Graphic Center S.p.A. - Lungo Dora Firenze, 127 - Torino;

- di impegnare la somma di L. 1.404.000.= (I.V.A. 20% inclusa) sul Cap. 12250/99 (A. 354820);

- di liquidare la somma di L. 1.404.000.= (IVA 20% inclusa) alla ditta di cui sopra dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;

- di prevedere una penale pari all’1% dell’importo da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;

- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D. L.R. 8/84).

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.4
D.D. 16 novembre 1999, n. 339

Sogesta S.a.s. di Vercellotti Charles e C. - Strada Settimo, 73 - Torino. Autorizzazione alla pubblicità sanitaria ai sensi della L. 175/92

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Michele Oberto Tarena



Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 341

Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Progetto di comunicazione di prevenzione primaria del trauma cranico “Bip Bip”. Impegno di spesa di L. 60.000.000.= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di avviare il progetto di prevenzione del trauma cranico “Bip Bip” (Brain Juniury Prevention) d’intesa con il Comitato per la prevenzione del trauma cranico operante presso Centro Traumatologico Ortopedico (C.T.O.) di Torino;

- di approvare la proposta avanzata dall’Agenzia Rotella Gruppo - P.zza C.L.N., 255 - Torino relativo al progetto di comunicazione per la prevenzione primaria del trauma cranico descritto in narrativa;

- di avviare un primo intervento di L. 60.000.000. (I.V.A. 20% inclusa) necessario ad effettuare: l’indagine di mercato, ideazione e studio del progetto, creatività della prima parte, produzione materiali didattici da attuarsi entro il 31/12/1999;

- di liquidare all’Agenzia Rotella Gruppo di Torino la somma di L. 60.000.000.= dietro presentazione di regolare fattura e documentazione approvata per regolarità dal Direttore della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;

- di prevedere una penale pari all’1% dell’importo da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;

- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).

- perla parte relativa agli Esercizi Finanziari 2000 e 2001 si è già provveduto con apposito atto amministrativo.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 343

Educazione Sanitaria e Promozione delle Salute. Affidamento incarico alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.) traduzione documento “Salute per tutti 21” (Health For All). Impegno di spesa di L. 15.283.200.= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.), Via Cervino, 60 - Torino l’incarico relativo alla traduzione del documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità denominato “Salute per tutti 21” (Health For All), redatto originariamente in lingua inglese;

- di impegnare l’importo di L. 15.283.200.= (I.V.A. 20% inclusa), somma migliorata dello 0,50% ai fini dell’esonero del deposito cauzionale, sul cap. 12250/99 (354820 A);

- di liquidare alla C.C.I. (Centro Congressi Internazionale S.r.l.) la somma complessiva di L. 15.283.200.= (I.V.A. inclusa) - dietro presentazione di regolare fattura e/o documentazione vistata dal Direttore della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie che dovrà pervenire entro e non oltre il 30 aprile 2000;

- di prevedere una penale pari all’1% dell’importo da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;

- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 344

Educazione Sanitaria - Sport e Salute. Progetto di aggiornamento per operatori addetti alle Società di Calcio. Impegno di spesa di L. 7.296.000 sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare la liquidazione ai docenti indicati nell’allegato parte integrante della Determinazione Dirigenziale n. 125 del 14.11.1997;

- di impegnare L. 7.296.000 sul cap. 12250/99 (A. 354820);

- di liquidare l’importo complessivo totale di L. 13.096.000.= ai sottoelencati docenti per l’importo accanto ad ognuno indicato (o.f.i. e I.V.A. inclusa) così ripartito: L. 5.000.000 attingendo dall’impegno nº 298675 assunto sul cap. 12250/97 con Determina nº 125 del 14/11/97, e L. 7.296.000 sul cap. 12250/99 con impegno assunto con presente atto.

Dott. Mauro Brugnani - Novara    L.    600.000
Dott. Giorgio De Alexandris - Asti    L.    60.000
Dott. Gianluca De Regibus - Novara    L.    600.000
Dott. Antonio Castelli - Felizzano (AL)    L.    600.000
Dott. Paolo Garavoglia - Biella    L.    1.000.000
Dott. Gian Pasquale Ganzit - Torino    L.    600.000
Dott. Giuseppe Graziola - Cossato (VC)    L.    1.200.000
Dott. Enzo Scassa - Asti    L.    600.000
Dott. Fabrizio Verzini - Torino    L.    600.000
Dott. Francesco Valente    L.    4.896.000
Dott. Adriano Figarolo - Casale M.to    L.    600.000
Dott. Damiano Follesa - Bra (CN)    L.    600.000
Dott. Carlo Villosio - Cuneo    L.    600.000

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 17 novembre 1999, n. 345

Educazione Sanitaria e Promozione della Salute - Campagna “Donazione sangue e midollo osseo” Impegno di spesa di L. 62.700.000= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di avviare l’iniziativa di sensibilizzazione finalizzata all’incentivazione della donazione di sangue e midollo osseo, rivolta agli studenti del’ultimo anno delle Scuole secondarie di secondo grado;

- di organizzare la giornata di formazione ed informazione destinata al personale sanitario designato dalle ASL / ASO e ai rappresentanti designati dalle Associazioni regionali di settore (AVIS, ADMO, FIDAS);

detto Progetto sarà avviato entro il mese di novembre c.c., e si concluderà entro il mese di aprile 2000;

- di individuare, d’intesa con le Associazioni regionali AVIS, ADMO e FIDAS, i seguenti esperti:

Prof. Ermanno Mazza - docente di Pedagogia dell’Università di Parma;

Prof.ssa Anna Massaro del Dipartimento 14 - A.O. dell’OIRM - S. Anna;

Dott. Mauro Girotto - Responsabile del Servizio trasfusionale dell’Ospedale di Ivrea;

che sono in possesso di particolari competenze nelle varie discipline e di esperienza didattica;

- di affidare alla Linea G. P.zza Duomo n. 1 - Pinerolo (TO) l’incarico per il coordinamento della compagna inerente la donazione di sangue e midollo osseo, comprendente la realizzazione del video e dei supporti a stampa necessari alla stessa, nonchè l’organizzazione della giornata di formazione ed informazione di cui sopra;

- di impegnare la somma complessiva di L. 62.700.000= sul cap. 12250/99;

- di liquidare agli esperti indicati dalle Associazioni AVIS, ADMO e FIDAS, mediante nota formalmente acquisita dalla Direzione 29, l’importo massimo complessivo di L. 3.000.000.= a seguito di presentazione delle fatture e/o documenti contabili inerenti le spese dagli stessi sostenute in nome e per conto dell’Amministrazione regionale;

- di liquidare all’Agenzia Linea G Pubblicità - Via Duomo, 1 - 10064 Pinerolo (TO) - l’importo di L. 59.700.000.= (I.V.A. 20% inclusa) dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;

- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 18 novembre 1999, n. 348

Organizzazione del Settimo Corso per l’integrazione nei servizi di emergenza sanitaria in applicazione dei provvedimenti della Giunta Regionale n. 45-27173 del 26.4.1999 e n. 42-28004 del 2.8.1999. Impegno di spesa di L. 220.500.000 (cap. 12289/99) attinto dall’accantonamento n. 344544

(omissis)

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.3
D.D. 19 novembre 1999, n. 352

Costituzione di Commissione Tecnica, relativa alla Casa di Cura “Nuova San Paolo” sita in Torino

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare, per i motivi espressi in premessa, una Commissione Tecnica incaricata di accertare le irregolarità segnalate dagli organismi di cui in premessa, nella Casa di Cura “Nuova San Paolo”, con la seguente composizione:

- dott. Adelmo Ottino, responsabile servizio di prevenzione e protezione - A.S.L. 3 - Torino;

- geom. Giuliano Gallo, servizio di prevenzione e protezione - A.S.L. 3 - Torino;

- dott. Nicola Giorgione, dirigente II livello, responsabile Presidio ospedaliero Giovanni Bosco;

- dott.ssa Mara Fanì, dirigente II livello, responsabile A.S.T. - A.S.L. 2 - Torino;

- dott. Massimo Aimone, dirigente II livello, responsabile U.O. medicina legale - A.S.L. 2 - Torino;

- ing. Giovanni Delia, consulente della Regione Piemonte;

- dott.ssa Enrica Vaira, funzionario Assessorato alla Sanità e Assistenza - Direzione Controllo delle Attività Sanitarie;

- dott.ssa Lorella Villa, funzionario Assessorato alla Sanità e Assistenza - Direzione Controllo delle Attività Sanitarie;

- dott.ssa Daniela Nizza, dirigente Assessorato alla Sanità e Assistenza, in qualità di Presidente della Commissione.

Il Dirigente responsabile
Daniela Nizza



Codice 29.3
D.D. 23 novembre 1999, n. 354

Casa di Cura San Gaudenzio sita in Novara - Approvazione verbali Commissione Tecnica Regionale

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di recepire i verbali e le relazioni, sottoscritti dai componenti della Commissione Tecnica Regionale nominata D.D. n. 284 del 25.9.1999, come modificata con DD. n. 255 del 27.9.99, che accertano l’avvenuta ottemperanza alle prescrizioni impartite precedentemente ai fini dell’eliminazione delle cause di inadempienza accertate nel corso delle operazioni di verifica di cui alla D.G.R. n. 42-24616 del 18/05/1998.

Il Dirigente responsabile
Daniela Nizza



Codice 29.4
D.D. 24 novembre 1999, n. 355

Determinazione n. 283 del 15.10.1999. Rettifica

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rettificare il dispositivo della determinazione n. 283 del 15.10.1999, relativamente al punto 3) ove viene dato mandato al Sindaco per la notificazione del provvedimento, sostituendo l’indicazione del Comune di Collegno con il Comune di Rivoli.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 356

D.L. 8.8.91 n. 256. Formazione Specifica in Medicina Generale. Espletamento colloquio finale per i Medici Tirocinanti che ai sensi dell’art. 11, comma 3 del DM 18.1.96 hanno concluso il corso. Costituzione della relativa Commissione d’esame. Impegno della somma complessiva di L. 10.000.000= sul cap. 12246/99 attingendo dall’accantonamento n. 346524 effettuato con DGR 43-27286 del 10/5/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di fissare nella giornata del 14 dicembre 1999 le date di espletamento del colloquio finale di idoneità conseguente al corso di formazione in Medicina Generale di cui al DM 18.1.1996;

- Di approvare la composizione di n. 1 commissioni per il giudizio definitivo di idoneità, previo colloquio finale, che ai sensi del D.L. 8.8.91 n. 256 art. 5 devono essere così costituite:

1 Presidente nominato dall’O.M. provinciale

1 Funzionario amministrativo Regionale nominato quale segretario

1 Medico Dirig. nominato dalla Regione

1 Primario ospedaliero di Medicina Interna nominato dalla Regione

1 Dirigente Ministeriale nominato dal Ministero della Sanità

1 Professore Universitario di Medicina Interna nominato dal Ministero della Sanità

4 Medici di Medicina Generale nominati dal F.N.O.M.

- Di individuare nominativamente i componenti della commissione:

Prof. Rodari Tommaso - O.M. Verbania - Presidente

Rag. Migliavacca Michele - Funzionario amministrativo Regionale - Segretario

Dr. Secchi Antonio - Primario Ospedaliero Pres. Osp. G. Bosco di Torino

Dr. Scaroina Francesco - Primario Medicina interna Pres. Osp. G. Bosco di Torino

Dr. Basile Francesca - Ministero della Sanità

Dr. Saglio Giuseppe - Ist. Di Medicina Interna - Università degli Studi di Torino

Dr. Ferrua Massimo - Medico di Medicina Generale nominato F.N.O.M.

Dr. Costa Mario - Medico di Medicina Generale nominato F.N.O.M.

Dr. Gatta Michelet Giancarlo - Medico di Medicina Generale nominato dalla F.N.O.M.

Dr. Ponzetto Mario - Medico di Medicina Generale nominato dalla F.N.O.M.

- di individuare nominativamente in via precauzionale i sottoelencati “sostituti” per eventuali sostituzioni che si dovessero rendere necessarie per causa di forza maggiore:

- 1 Presidenti OO.MM.: De Bernardi Piero (OO.MM. Prov. di Biella),

- 1 Funzionario Regione Piemonte: Fiore Paolo (Ass. alla Sanità)

- 1 Medici Dirigenti nominati dalla R.P.: Dr. Bagliani Carlo (Osp. Giovanni Bosco di Torino)

- 1 Medici di Medicina Interna: Dr. Mathieu Giovanni (Osp. di Pinerolo),

- 4 Medici F.N.P.M. Dr. Tamburelli Valerio, Dr. Porta Pier Luigi,

- 1 rappresentanti Ministeriali: Dr. Celotto Giuseppe;

- 1 Professioni Universitari: Prof. Mazza Umberto.

- Di prendere atto che ai sensi dell’art. 6 comma 10 del DM 18.1.1996 ai componenti delle commissioni d’esame spettano i compensi previsti dal DPCM 23.3.1995;

- Di stabilire che ai sensi del punto 3 dell’art. 1 del D.P.C.M. 23.3.1995 ad ogni componente delle commissioni sopra individuate venga corrisposto un compenso base di L. 500.000= lorde;

- Di stabilire che ai sensi del punto c) dell’art. 2 del D.P.C.M. 23.3.1995 ad ogni componente delle commissioni individuate con determinazione n. 166 del 5 giugno 1998 venga corrisposto L. 1.000= lorde per ciascun elaborato o candidato esaminato;

- Di stabilire che ai sensi del primo comma dell’art. 3 del D.P.C.M. 23.3.1995 i compensi sopra previsti devono essere aumentati del 20% per i Presidenti delle commissioni e diminuiti del 20% per i Segretari delle commissioni;

- Di prendere atto che gli ammessi al colloquio finale relativi alla prima commissione sono pari a n. 9, così come si evince dall’allegato A) che costituisce parte integrante della presente determinazione;

- di precisare, relativamente ai sopraelencati “sostituti”, che:

a) i medesimi potranno intervenire anche singolarmente;

b) nel caso in cui tali sostituzioni non avvenissero, ai medesimi non verrà corrisposto alcun compenso;

c) nel caso in cui dovessero intervenire, sarà corrisposto al “sostituto” lo stesso trattamento dovuto al “titolare”

- Di individuare quale sede per l’effettuazione delle prove previste la sede dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte;

- Di stabilire che ai componenti delle Commissioni, sopra individuati, sia corrisposto il rimborso delle spese di viaggio e gli eventuali pasti, con la precisazione che le spese in argomento vengono sostenute in nome e per conto della Regione Piemonte;

- Di approvare la spese complessiva per l’organizzazione del colloquio finale in argomento in L. 10.000.000.=;

- Di impegnare la somma complessiva di L. 10.000.000= sul cap. 12246/99 attingendo dall’accantonamento n. 346524 effettuato con DGR 43-27286 del 10/5/99, con la precisazione che vengono utilizzati, per le stesse finalità, fondi residui di esercizi precedenti a disposizioni sul capitolo in argomento

- Di autorizzare il pagamento di quanto disposto a presentazione di regolare documentazione fiscale.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 357

Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale infermieristico per l’abilitazione al servizio su mezzi di soccorso avanzato 118 in applicazione della D.G.R. n. 92-46243 del 29.5.1995 e della D.G.R. 45-27173 del 26.4.99. Impegno di spesa di L. 21.500.000 sul cap. 12174/99, attingendo dall’accantonamento n. 344545 effettuato con D.G.R. 45-27173 del 26.4.99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di dare applicazione a quanto previsto dalla D.G.R. 45-27173 del 26.4.99;

- di approvare l’organizzazione di 3 corsi di formazione, rivolti agli Infermieri Professionali dipendenti dal S.S.R., per l’abilitazione all’esercizio dell’attività sui mezzi di soccorso avanzato in applicazione della D.G.R. 92-46243 del 29.5.95, nelle date sottoelencate.

La sede dei corsi è fissata presso i locali della Centrale Operativa 118 di Torino - Via Sabaudia 164, Grugliasco:

- 13-14-15 dicembre 1999

- 16-17-18 dicembre 1999

- 20-21-22 dicembre 1999

di stabilire che:

- i formatori opportunamente individuati, unitamente alla Centrale operativa 118 sulla base delle esigenze di servizio, intervengono quale compito e dovere d’ufficio, in quanto appositamente formati da questa Amministrazione ai sensi della D.G.R. 92-46243 del 29.5.1995 per lo svolgimento specifico delle attività in argomento;

- i docenti che prestano l’attività di docenza in regime di orario di servizio, intervengono a titolo gratuito;

- ai docenti che prestano l’attività di docenza fuori dall’orario di servizio venga corrisposto, ai sensi dell’A.C.N.L. di categoria per il SSN, un compenso orario pari a L. 50.000= al lordo degli oneri fiscali e previdenziali (L. 335/95) vigenti;

- ai docenti vengono rimborsate, in base alla normativa vigente, le spese di viaggio, vitto e alloggio con la precisazione che le stesse vengono fatte in nome e per conto della Regione Piemonte;

- di individuare nominativamente i docenti titolari assegnati ad ogni singolo corso così come si evince dall’allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

- di individuare nominativamente in via precauzionale alcuni docenti “sostituti” per eventuali sostituzioni che si dovessero rendere necessarie per esigenze di servizio o causa di forza maggiore, assegnati ad ogni singolo corso così come si evince dall’allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione con la precisazione che:

a) i medesimi potranno intervenire anche singolarmente;

b) nel caso in cui tali sostituzioni non avvenissero, ai medesimi non verrà corrisposto alcun compenso e rimborso spese;

c) nel caso in cui dovessero intervenire sarà corrisposto al medesimo lo stesso trattamento dovuto al docente “titolare”.

- di impegnare la somma complessiva di L. 21.500.000 sul cap. 12174, relativa ai compensi dovuti ai docenti compresa I.V.A., ai contributi previdenziali e ai rimborsi spesa, attingendo dall’accantonamento n. 344545 effettuato con D.G.R. 45-27173 del 26.4.99.

- di liquidare le somme sopra precisate a presentazione di regolare documentazione fiscale.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 358

Organizzazione corsi di aggiornamento rivolti al personale medico e infermieristico in tema allergologico. Impegno di spesa per utilizzo attrezzature didattiche per L. 201.600= sul cap. 12176-’99 (accantonamento n. 344541 effettuato con D.G.R. n. 45-27173 del 26.04.99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare per le motivazioni espresse in premessa, la spesa di L. 201.600= IVA compresa per l’utilizzo di ulteriori attrezzature didattiche che si sono rese indispensabili per il regolare funzionamento delle attività didattiche organizzate con D.D. n. 227 del 19.8.99, nella giornata del 11.11.99 presso il Centro Congressi Torino Incontra;

- di impegnare la somma di L. 201.600= sul cap. 12176 attingendo dall’accantonamento n. 344541 effettuato con D.G.R. n. 45-27173 del 26.04.99 compresa I.V.A.;

- di liquidare la somma sopra precisata a presentazione di regolare documentazione fiscale.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 359

Finanziamento per l’anno 1999 della prima tranche del secondo anno dei corsi di riqualificazione per Educatori Professionali (nell’ambito del progetto del definitivo superamento degli ex OO.PP) attuati dall’Azienda Regionale - A.S.L. nº 5 di Collegno, dall’Azienda Regionale - A.S.L. nº 7 di Chivasso, dall’Azienda Regionale - A.S.L. nº 15 Cuneo: impegno di L. 60.000.000= sul capitolo n. 12310 del Bilancio Regionale 1999 (acc. nº 343283/A)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare la somma di L. 60.000.000= sul cap. 12310 del bilancio per l’esercizio finanziario 1999, quale finanziamento della prima tranche del secondo anno dei corsi di riqualificazione per Educatori Professionali - nell’ambito del progetto del definitivo superamento degli ex OO.PP - attuati dall’Azienda Regionale - A.S.L. nº 5 di Collegno, dall’Azienda Regionale - A.S.L. nº 7 Chivasso, dall’Azienda Regionale - A.S.L. nº 15 Cuneo;

- di erogare all’Azienda Regionale - A.S.L. nº 5 Collegno, all’Azienda Regionale - A.S.L. nº 7 Chivasso, all’Azienda Regionale - A.S.L. nº 15 Cuneo, la somma di L. 20.000.000= ad ognuna, precisando che il rendiconto attestante le spese effettivamente sostenute dovrà essere presentato entro il 30/4/2000.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 25 novembre 1999, n. 360

Autorizzazione di n. 29 corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza (O.T.A.), rivolti alla formazione di personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale - Anno formativo 1999/2000 - Impegno di L. 174.000.000= sul capitolo 12311/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare le AA.SS.RR. e gli Enti gestori di formazione ad istituire i 29 corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza (O.T.A.) rivolti alla formazione di personale esterno al Servizio Sanitario Nazionale per l’Anno formativo 1999/2000 come da prospetto di cui all’allegato A), che fa parte integrante della presente determinazione;

- di prendere atto che la spesa complessiva per il finanziamento di ogni corso è pari a L. 25.500.000=, e conseguentemente il finanziamento per il totale dei corsi ammonta a L. 739.500.000=;

- di prendere atto che con la presente determinazione viene impegnato il finanziamento per l’anno 1999, pari a L. 6.000.000= per corso, per un totale complessivo di L. 174.000.000=;

- di approvare il piano dei corsi di qualificazione per Operatore Tecnico Addetto all’Assistenza (O.T.A.) per l’anno formativo 1999/2000, di impegnare per l’anno 1999 la somma di L. 174.000.000= sul capitolo 12311/1999.

- di precisare che, essendo in corso l’inter per l’attivazione della nuova figura di Operatore Socio-Sanitario (figura che sostituirà sia l’O.T.A. che l’A.D.E.S.T.), qualora detta nuova figura venga istituita prima della data prevista per le prove di selezione ai corsi, di cui al presente atto, questi potranno essere sospesi.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 29 novembre 1999, n. 363

Organizzazione percorso formativo relativo al programma “Promozione Salute Piemonte” di cui alla DGR 3-27545 del 9.6.99. Individuazione personale docente. Impegno della somma di L. 12.144.000 IVA compresa, sul cap. 12176/99, attingendo dall’accantonamento n. 344541 effettuato con DGR 45-27173 del 26.4.99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di prendere atto che i Medici di Medicina Generale, prescelti dai Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie, coinvolti nella formazione relativa al Progetto Piemonte Salite risultano essere:

ASL 1 Neyrotti Mario

ASL 2 Sara Vitali

ASL 3 Titta Giulio

ASL 4 Pietracchini Vittoriano

ASL 5 Mazzù Marcello

ASL 6 Rapacciulo Tullio

ASL 7 De Palmas Marco

ASL 8 Elia Gabriella

ASL 9 Contenti Emilia

ASL 10 Rista Pierangela

ASL 11 Segreto Baldassare

ASL 12 Stizzano Ezio

ASL 13 Uglietti Pacifico

ASL 14 Polistina Stefano

ASL 15 Papini Massimo

ASL 18 Gola Lorenzo

ASL 19 Oliveo Franco

ASL 20 Ferrarese Moreno

ASL 21 Miglietta Massimo

ASL 22 Borsino Giorgio - Anselmi Mauro

- di prendere atto che in data 5.11 e 9.11.1999 l’Amministrazione Regionale ha siglato con le OO.SS. FIMMG, SNAMI, CGIL-Medici, CISL-Medici, e UIL-Medici un accordo regionale, in via di ratificazione dalla Giunta Regionale, nel quale al punto 2) viene concordato:

“Al Medico di Medicina Generale che viene coinvolto dalla Regione Piemonte in attività formativa di rilievo regionale in qualità di discente verrà corrisposta la somma di L. 220.000= oltre a I.V.A. (comprensiva della sostituzione e delle spese di trasferta) a giornata.”

- di prendere atto che l’accordo sindacale in argomento è vigente dal 9.11.1999, e pertanto risulta necessario provvedere alla previsione di spesa relativa al punto 2 dell’accordo sopra citato relativamente alle giornate di svolgimento del corso successive a tale data, con la precisazione che nelle giornate del 10, 17, 24 novembre e 1 dicembre 99 vengono coinvolti per una unica volta i Medici di Medicina Generale (inseriti nella specifica giornata secondo la programmazione didattica per quadrante), mentre per la giornata del 11.12.99 vengono coinvolti tutti i medici di medicina generale.

- di autorizzare la spesa complessiva di L. 12.144.000=, comprensive di I.V.A. - e rimborso spese di trasferta;

- di impegnare la somma complessiva di L. 12.144.000 IVA compresa, necessaria per assolvere a quanto concordato con le OO.SS, sul cap. 12176/99, attingendo dall’accantonamento n. 344541 effettuato con DGR 45-27173 del 26.4.99

- di autorizzare l’erogazione delle spettanze sopra precisate a presentazione di regolare documentazione fiscale.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 366

D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di estendere l’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96 alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30, anche ai gasi medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui alla D.G.R. n. 112-13936 del 18.11.96 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed all’ASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 367

D.G.R. n. 90-31108 del 13.12.93: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Messer Italia S.p.A. con sede legale in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, per il deposito sito in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52. Presa d’atto variazione sede legale

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di prendere atto della variazione della sede legale della ditta Messer Italia S.p.A. trasferita da Milano, piazzale Stefano Turr 5, a Collegno (TO), via N. Tommaseo 52;

- di estendere l’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. 90-31108 del 13.12.93 e Determinazione n. 351 del 18.11.99 alla ditta Messer Italia S.p.A. con sede legale in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, per il deposito sito in Collegno (TO), via N. Tommaseo 52, anche ai gas medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui alla D.G.R. 90-31108 del 13.12.93, Determinazione n. 351 del 18.11.99 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed all’ASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 29.5
D.D. 29 novembre 1999, n. 368

D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Siad S.p.A. con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di estendere l’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94 alla ditta Siad S.p.A. con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92, per il deposito sito in Rosta (TO), strada Antica di Alpignano 30, anche ai gasi medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui alla D.G.R. n. 205-33995 del 18.4.94 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed all’ASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 369

Conferenza Regionale HPH “Ospedali che Promuovono Salute”. Impegno di spesa di L. 10.000.000.= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare lo svolgimento della prima Conferenza Regionale HPH (Ospedali che Promuovono Salute) organizzata dall’A.S.L. 9 di Ivrea;

- di impegnare la somma di L. 10.000.000.= sul cap. 12250/99 (A. 354820);

- di liquidare all’Azienda Sanitaria Locale 9 - Ivrea - l’importo di L. 10.000.000.= occorrente per far fronte all’organizzazione della prima Conferenza Regionale HPH, dietro presentazione di regolare documentazione fiscale vistata dal Direttore Regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie;

- l’impegno di spesa di cui alla presente Determinazione si concluderà entro il mese di 31 marzo 2000.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 370

Programma EU China L.A.L. - Impegno di spesa di L. 9.734.795.= sul 12169/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare la somma di L. 9.734.795.= sul Cap. 12169/99 (350362/A);

- di liquidare la somma di L. 9.734.795.= così suddivisa:

- Hubei Medical University, 39 Donghu Road, Wuchang Wuhan, (c/c di accreditamento n. ....) - L. 4.012.800.=;

- Dr. Sven Ernedal, alla Handelsbanken Ostermalmstorg - Box 5238, 102 45 Stockholm, per L. 2.702.475.=;

- Prof. Lennart Koeler, alla Nordbanken, Avenyn 11 - 13, Box 53009, S-400 14 Goteborg - Sweden - per L. 114.000.=;

- Gemeaz Cusin, Via Lungo Dora Firenze n. 19 - Torino - per L. 275.000.=;

- Tipografia Pavelunds Trycheri, Hus 114, Nya Varvet, 42671 Vastra Frolunda - per L. 315.000=;

- Regola, Via Prati n. 3 - Torino sul c/c bancario - per L. 2.315.520.=.

dietro presentazione di documentazione contabile in copia conforme all’originale vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie - da presentarsi entro e non oltre il 30 aprile 2000.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 371

Educazione Sanitari e Promozione della Salute - Affidamento incarico stampa materiali. Impegno di spesa di L. 54.099.344.= sul cap. 12250/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la stampa di n. 2.400 volumi inerenti il Progetto Adolescenti e Salute; n. 6.000 poster e n. 200.000 pieghevoli sull’Assistenza Domiciliare Integrata;

- di affidare la stampa del sopracitato materiale alla Ditta Print Service, Via Cuorgnè n. 21;

- di impegnare la somma di L. 54.099.344.= sul cap. 12250/99 (A. 354820);

- di liquidare la somma di L. 54.099.344.= (IVA 4% inclusa) alla ditta di cui sopra dietro presentazione di regolare fattura vistata dal Direttore regionale della Direzione 29 - Controllo delle Attività Sanitarie da presentarsi entro e non oltre il 30 aprile 2000;

- di prevedere una penale pari all’1% dell’importo da liquidare per ogni decade di ritardo non giustificato dalla data di consegna indicato sulla lettera contratto;

- di provvedere alla stipulazione del contratto per mezzo di corrispondenza secondo gli usi del commercio (art. 3 lett. D L.R. 8/84).

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 372

Scuola per Educatori Professionali in convenzione ed operatori sanitari della C.R.I.. Erogazione del saldo degli assegni di studio. Impegno di spesa di L. 64.504.794= sul cap. 12311/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare la somma di L. 64.504.794 sul cap. 12311 del Bilancio per l’esercizio finanziario 1999;

- di erogare alle Aziende Sanitarie sottoindicate la somma di L. 64.504.794, così suddivisa:

Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara    L.    26.264.000
Azienda Sanitaria Locale n. 4 di Torino    L.    38.240.794

con vincolo di destinazione per l’erogazione del saldo degli assegni di studio per l’anno formativo 1998/99 alle scuole per Educatori Professionali ed operatori sanitari della C.R.I. in convenzione sottoelencate:

Scuola Educatori Professionali del Comune di Novara    L.    26.264.000
Scuola Educatori Professionali della Fondazione Feyles - Dipartimento FIRAS di Torino    L.    33.423.000
Scuola per operatori Sanitari della C.R.I. Comitato Provinciale di Torino    L.    4.817.794

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 373

C.R.I. - Comitato Provinciale di Torino. Finanziamento attività formative gestite in ambito regionale. Anno formativo 1998/99. Erogazione contributo di L. 25.000.000= (cap. 12311/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare la somma di L. 25.000.000= sul cap. 12311 del Bilancio per l’esercizio 1999 quale finanziamento previsto, relativo all’attività dei corsi gestiti dalla Croce Rossa Italiana per l’anno formativo 1998/99, erogando la suddetta somma a favore dell’Azienda Sanitaria Locale n. 4 di Torino con vincolo di destinazione a favore della Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di Torino - Via Bologna, 171 - Torino.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 374

Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria degli oneri relativi all’assegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 73.899.450 sul cap. 12510/99 -

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di dare applicazione a quanto previsto al punto B1 del provvedimento della Giunta Regionale nº 45-27173 del 26/4/99;

- di impegnare l’importo complessivo di L. 73.899.450= sul cap. 12510 del bilancio 1999 con la precisazione che detti fondi derivano da economie di esercizi precedenti a disposizione sul capitolo in argomento.

- di erogare all’Azienda Sanitaria Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria l’importo di L. 72.000.000= con vincolo di destinazione al pagamento dell’assegno di studio ai dipendenti precisati nell’allegato A) parte integrante della presente determinazione; L. 899.450 con vincolo di destinazione al pagamento delle ore di docenza prestata dai relatori individuati nell’allegato B), e L. 1.500.000 relative alle ore di attività di formazione prestate dal personale individuato nell’allegato B) parte integrante della presente determinazione.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 375

Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino degli oneri relativi all’assegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione, acquisto materiale didattico e affitto aule. Impegno di spesa di L. 979.547.300 sul cap. 12510/99 -

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di dare applicazione a quanto previsto al punto B1 del provvedimento della Giunta Regionale nº 45-27173 del 26/4/99;

- di impegnare l’importo complessivo di L. 979.547.300= sul cap. 12510 del bilancio 1999 con la precisazione che detti fondi derivano da economie di esercizi precedenti a disposizione sul capitolo in argomento.

- di erogare all’Azienda Sanitaria Locale 3 di Torino l’importo di L. 817.665.000= con vincolo di destinazione al pagamento dell’assegno di studio da erogare ai dipendenti precisati nell’allegato A) composto di 6 pagine, parte integrante della presente determinazione; L. 36.128.800 con vincolo di destinazione al pagamento dell’assegno di studio ai docenti precisati nell’allegato B) parte integrante della presente determinazione, incluso il rimborso spese; L. 40.000.000 da erogare al personale che ha collaborato all’organizzazione del corso, ai sensi dell’art. 6 del D.M. 30 ottobre 1990 e individuato nell’allegato C), parte integrante della presente determinazione; L. 12.715.464 per l’acquisto del materiale didattico e l’affitto delle aule; L. 73.038.036 quale rimborso quota IRAP.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.6
D.D. 30 novembre 1999, n. 376

Legge 5 giugno 1990 n. 135 - Corso di formazione e di aggiornamento per gli operatori che intervengono nei programmi di lotta alle infezioni da HIV: erogazione alla Azienda Sanitaria Locale 12 di Biella degli oneri relativi all’assegno di studio, docenze e alle ore di attività di formazione. Impegno di spesa di L. 263.920.000 sul cap. 12510/99 -

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di dare applicazione a quanto previsto al punto B1 del provvedimento della Giunta Regionale nº 45-27173 del 26/4/99;

- di impegnare l’importo complessivo di L. 263.920.000= sul cap. 12510 del bilancio 1999 con la precisazione che detti fondi derivano da economie di esercizi precedenti a disposizione sul capitolo in argomento.

- di erogare all’Azienda Sanitaria Locale 12 di Biella l’importo di L. 258.320.000= con vincolo di destinazione al pagamento dell’assegno di studio da erogare ai discenti precisati nell’allegato A) composto di 1 pagina, parte integrante della presente determinazione; L. 3.600.000 relativi ai compensi da erogare ai docenti precisati nell’allegato B) composto di 1 pagina, parte integrante della presente determinazione e L. 2.000.000 quali oneri derivanti dalle ore di attività di formazione ai sensi dell’art. 6 del D.M. 30 ottobre 1990.

Il Direttore regionale
Ciriaco Ferro



Codice 29.1
D.D. 2 dicembre 1999, n. 384

Autorizzazione all’Azienda Sanitaria Locale n. 05 di Collegno, per cancellazione dal patrimonio indisponibile, iscrizione nel patrimonio disponibile e successiva alienazione dal patrimonio disponibile della stessa degli immobili “Ex cucina - mensa” area ex O.P. di Grugliasco (TO). Deliberazione direttore generale dell’azienda, n. 1606 del 11/11/1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di autorizzare ai sensi dell’art. 14, della L.R. n. 8/95, l’Azienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno, alla cancellazione del patrimonio indisponibile con conseguente iscrizione nel patrimonio disponibile, dell’immobile denominato “ex Cucina-Mensa” dell’ex Ospedale Psichiatrico di Grugliasco, via Sabaudia 164 angolo piazza Morselli 2, censita a N.C.E.U.:

Comune di Collegno: Foglio 10, particelle 5 e 76, cat. B2, classe U, (con frazionamento catastale in corso);

come risulta dalla pag. 1 (uno) dell’allegato facente parte integrante e sostanziale della Determinazione del Dirigente del Settore Regionale (29.1), n. 175 del 23/7/1999;

2) di autorizzare ai sensi degli art. 15 della L.R. n. 8/95, dell’art. 3 della L.R. n. 69/96 e dell’art. 5 comma 2º del d.lgs. 229/99, l’Azienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno, all’alienazione dell’immobile denominato “ex Cucina-Mensa” dell’ex Ospedale Psichiatrico di Grugliasco, via Sabaudia 164 angolo piazza Morselli 2, Censita a N.C.E.U.:

Comune di Collegno: Foglio 10, particelle 5 e 76, cat. B2, classe U, (con frazionamento catastale in corso);

come risulta dalla pag. 1 (uno) dell’allegato facente parte integrante e sostanziale della Determinazione del Dirigente del Settore Regionale (29.1), n. 175 del 23/7/1999;

3) di dare atto che l’Azienda Sanitaria Locale dovrà procedere alla predisposizione delle pratiche amministrative e di tutta la documentazione necessaria da parte delle Autorità competenti;

3) di dare atto che il ricavato dell’alienazione dell’immobile di cui trattasi, determinato in lire 787.530.120 (settecentottantasettemilioni cinquecentotrentamila centoventi), sarà utilizzato per il finanziamento della ristrutturazione del Pad. 17 dell’ex O.P. di Collegno da adibire a Comunità Protetta, in conformità alla deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno, n. 1606 dell’11/11/1999;

4) di dare atto che la presente autorizzazione avrà validità solo a condizione che l’alienazione di cui trattasi, con relativo investimento del ricavato, sia conforme alla programmazione a livello Aziendale e Regionale, come d’altronde espressamente dichiarato nella deliberazione del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale n. 5 di Collegno n. 1606 dell’11/11/1999;

5) di dare atto che l’Azienda Sanitaria Locale dovrà provvedere all’alienazione dei beni oggetto della presente determinazione nel rispetto delle procedure di cui all’art. 15 della Legge Regionale 18/01/1995, n. 8 e s.m.i.;

6) di dare atto che i beni immobili di cui sopra, fanno parte del patrimonio indisponibile dell’A.S.L. n. 5 di Collegno.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Giannuzzi



Codice 29.5
D.D. 2 dicembre 1999, n. 387

D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Sol S.p.A. con sede legale in Monza (MI), piazza Diaz 1, per il deposito sito in Beinasco (TO), via Carducci 29

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di estendere l’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94 alla ditta Sol S.p.A. con sede legale in Monza (MI), piazza Diaz 1, per il deposito sito in Beinasco (TO), via Carducci 29, anche ai gasi medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui alla D.G.R. n. 11-38081 del 5.9.94 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed all’ASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 29.6
D.D. 6 dicembre 1999, n. 388

Organizzazione di un corso di formazione rivolto agli operatori dipendenti dal S.S.R. che intervengono nel Servizio Regionale di Elisoccorso Piemonte 118

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di dare applicazione a quanto previsto al punto C.2 della D.G.R. 45-27173 del 26.4.1999,

- di approvare l’organizzazione di un corso di formazione per formatori, rivolto agli operatori dipendenti dal S.S.R. che intervengono nel Servizio HEMS e SAR del sistema regionale di Elisoccorso Regionale 118 in applicazione della D.G.R. 92-13305 del 28.10.1996.

- di individuare il Coordinatore Regionale del Servizio di Elisoccorso, Dott. Danilo Bono - dipendente ASL 17 di Savigliano - quale responsabile/coordinatore del corso in argomento, al quale vengono demandate inoltre le competenze relative alla segreteria organizzativa, l’individuazione nominativa dei docenti e dei partecipanti;

- di stabilire che gli operatori che partecipano al corso per formatori vengano prescelti in base all’allegata scheda di preselezione;

- di stabilire che, per uniformare la formazione che i formatori effettueranno nell’ambito delle loro competenze, al corso in argomento devono partecipare anche tutti i formatori certificati dall’Amministrazione Regionale nei corsi precedenti;

- di stabilire che il corso in argomento venga effettuato nelle date del 10 e 11 Dicembre e venga svolto in orario di servizio;

- di prendere atto che l’organizzazione del corso non comporta oneri di spesa.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona



Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 389

Corso di radioprotezione per medici specialisti in odontoiatria e che svolgono attività di radiodiagnostica complementare all’esercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare la Commissione esaminatrice per medici specialisti in odontoiatria per la sessione esaminatrice del 18/12/1999 come di seguito specificato:

- Santi Tofani, Presidente - Franco Ossola (supplente)

- C. Bosio, componente - A. Novara (supplente)

- Franco Simone, componente - Roberto Ropolo (supplente);

- di nominare la Commissione esaminatrice per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare all’esercizio clinico per la sessione esaminatrice del 18/12/1999 come di seguito specificato:

- Vincenzo Amato, Presidente - Silvano Orsello (supplente)

- Bernardino Mecozzi, componente - C.A. Cametti (supplente)

- Rolando Milani, componente - Maurizio Giorgini (supplente),

- di incaricare l’A.S.R. di provvedere all’individuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria delle Commissioni stesse.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona



Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 390

Corsi di radioprotezione per medici specialisti in Radioterapia. Nomina Commissione esaminatrice

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare la Commissione esaminatrice per il corso di radioprotezione per medici specialisti in Radioterapia del giorno 11.12.1999 come di seguito specificato:

- Diego Nocentini, Presidente - Giuseppe Scielzo (supplente)

- Gian Luca Sannazzari, componente

- Paolo Rotta, componente

- di incaricare l’A.S.R. di provvedere all’individuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria della Commissione stessa.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona



Codice 29.6
D.D. 7 dicembre 1999, n. 391

Corsi di radioprotezione per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare all’esercizio clinico. Nomina Commissioni esaminatrici

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di nominare le Commissioni esaminatrici per i corsi di radioprotezione per medici che svolgono attività di radiodiagnostica complementare all’esercizio clinico, composte come di seguito specificato.

Sessione del 18 dicembre 1999:

- Diego Nocentini, Presidente - Maurizio Giorgini (supplente)

- Cesare Fava, componente - Sannazzari Gian Luca (supplente)

- Roberto Ropolo, componente - Vincenzo Amato (supplente);

Sessione del 29 gennaio 2000;

- Giuseppe Scielzo, Presidente - Silvano Orsello (supplente)

- Sannazzari Gian Luca, componente - Cesare Fava (supplente)

- Roberto Terzi, componente - Franco Simone (supplente);

Sessione del 12 febbraio 2000:

- Diego Nocentini, Presidente - Roberto Terzi (supplente)

- Cesare Fava, componente - Sannazzari Gian Luca (supplente)

- Franco Simone, componente - Silvano Orsello (supplente);

Sessione del 26 febbraio 2000:

- Santi Tofani, Presidente - Franco Ossola (supplente)

- Sannazzari Gian Luca, componente - Cesare Fava (supplente)

- Rolando Milani, componente - Silvano Orsello (supplente);

Sessione del 25 marzo 2000:

- Maurizio Giorgini, Presidente - Giuseppe Perno (supplente)

- Sannazzari Gian Luca, componente - Cesare Fava (supplente)

- Silvano Orsello, componente - Vincenzo Amato (supplente);

- di incaricare l’A.S.R. di provvedere all’individuazione di un proprio dipendente per lo svolgimento delle funzioni di segreteria delle Commissioni stesse.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Camandona



Codice 29.5
D.D. 14 dicembre 1999, n. 394

Modifica determinazione n. 139 del 7.5.98 di autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di mes medicinali per uso umano in capo alla ditta SACI S.p.A. nella parte relativa alla Ditta intestataria che varia in SIAD S.p.A., sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di modificare la determinazione n. 139 del 7.5.98 di autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, per il deposito di San Mauro (TO), strada Settimo 342, nella dizione relativa al nominativo della ditta che varia, a seguito di assorbimento mediante fusione per incorporazione, da SACI S.p.A. a SIAD S.p.A., con sede legale in Bergamo, via San Bernardino 92.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio della presente autorizzazione dovrà essere comunicata alla Regione ed all’Azienda A.S.L. territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 29.5
D.D. 15 dicembre 1999, n. 395

D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Novara, via Martino della Torre 16

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di estendere l’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97 alla ditta Medigas Italia S.r.l. con sede legale in Milano, via Melone 2, per il deposito sito in Novara, via Martino della Torre 15, anche ai gas medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui alla D.G.R. n. 66-16542 del 10.2.97 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed all’ASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 29.5
D.D. 22 dicembre 1999, n. 400

D.G.R. n. 35-20660 del 1.7.1997: estensione dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano “azoto” ed “aria medicale”, ai sensi del Decreto Ministero Sanità 9.10.1998, in capo alla ditta Elida ‘91 S.r.l. con sede legale in Pogliano Milanese (MI), via E. Mattei 5, per il deposito sito in Rivalta (TO), via Coazze angolo via Avigliana

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di estendere l’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso di gas medicinali per uso umano, ai sensi dell’art. 2 del D.lgs 538/92, rilasciata con D.G.R. 35-20660 del 1.7.97 alla ditta Elida ‘91 S.r.l. con sede legale in Pogliano Milanese (MI), via E. Mattei 5, per il deposito sito in Rivalta (TO), via Coazze angolo via Avigliana, anche ai gas medicinali azoto ed aria medicale, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Sanità 9 ottobre 1998.

Ogni eventuale variazione dei dati e dei requisiti documentati ai fini del rilascio dell’autorizzazione di cui alla D.G.R. 35-20660 del 1.7.97 e del presente atto, dovrà essere comunicata alla Regione ed all’ASL territorialmente competente per i conseguenti provvedimenti.

Il Dirigente responsabile
Cristiana Pellegri



Codice 31
D.D. 18 ottobre 1999, n. 349

Affidamento alla Società Edipress di uno studio e verifica degli strumenti di comunicazione che sono attivi nel campo dei servizi e delle iniziative sociali, culturali e di promozione delle realtà locali. Spesa di L. 24.000.000 (Cap. 10807/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di affidare alla Società Edipress, Strada Val San Martino, 59 - Torino, mediante la stipula di apposita convenzione parte integrante della presente determinazione, uno studio e verifica degli strumenti di comunicazione che sono attivi nel campo dei servizi e delle iniziative sociali, culturali e di promozione delle realtà locali;

- di approvare il conseguente impegno di L. 24.000.000 (IVA inclusa) così come risulta dal preventivo allegato che verrà liquidato alla Società Edipress, Strada Val San Martino, 59 - Torino.

La Società Edipress è tenuta a concludere la ricerca entro il 31.12.1999.

Nel caso di mancata conclusione di lavoro è prevista una penale di L. 500.000 a settimana.

Il pagamento delle spettanze avverrà a consegna della ricerca dietro presentazione di fattura.

Alla spesa di L. 24.000.000 si fa fronte con l’accantonamento n. 349646 sul cap. 10870/99.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 28 ottobre 1999, n. 365

Acquisto del volume “Giuseppe Talucchi architetto” edito dalla Celid Casa Editrice; determinazione 278 del 30-08-1999. Ulteriore spesa. Spesa di L. 1.350.000 (cap. 11590/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, secondo quanto indicato in premessa, ulteriore spesa pari a L. 1.350.000 a favore della Celid Casa Editrice per l’acquisto del volume “Giuseppe Talucchi architetto”, ad integrazione della somma già stanziata con determinazione nº 278 del 27 agosto 1999;

- di approvare conseguentemente l’impegno di spesa complessivo di L. 1.350.000.

La liquidazione avverrà dietro presentazione di fattura o nota spesa ad avvenuta consegna del materiale e comunque nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. 8/84.

Alla spesa di L. 1.350.000 si fa fronte con l’accantonamento nº 352680/a, capitolo 11590/99, approvato con D.G.R. nº 42-27733 del 05-07-1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 28 ottobre 1999, n. 369

Progetto di informatizzazione della Fondazione Amendola per l’adesione al Polo Regionale SBN. Spesa di L. 24.000.000 (cap. 20450/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’erogazione di un contributo pari a L. 24.000.000 in favore della Fondazione Amendola di Torino, finalizzato alla realizzazione di un progetto di informatizzazione della Fondazione per l’adesione al Polo Regionale Piemontese SBN; il progetto comprende l’acquisto di materiale informatico ed arredo generico, fotocopiatore ed assimilati da destinare ai locali dell’ente;

- di approvare che la liquidazione della somma di L. 24.000.000 avvenga con le seguenti modalità: l’acconto, pari all’80%, ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa.

Il saldo, pari al restante 20%, verrà erogato dietro presentazione di relazione tecnica sull’intervento eseguito, nonchè rendiconto delle entrate e delle uscite inerente l’intero intervento e documentazione contabile almeno equivalente alla spesa relativa al contributo.

La documentazione contabile non dovrà recare data anteriore al 16.3.1998, così come stabilito dalla D.G.R. n. 32-25392 del 2.9.1998.

L’ente beneficiario del contributo è tenuto a non modificare la destinazione dello stesso.

Tale contributo dovrà essere pubblicizzato mediante apposito cartello da cui si evinca che gli acquisti sono stati eseguiti con il contributo dell’assessorato alla Cultura della Regione Piemonte.

In caso di mancata conclusione degli acquisti entro 24 mesi dall’assegnazione del contributo, salvo cause di forza maggiore, il saldo non sarà erogato.

L’ente beneficiario del contributo dovrà comunque presentare la documentazione relativa agli acquisti effettuati ed alle spese sostenute.

Se da queste ultime risultasse che l’acconto, pari all’80% del contributo, non è stato interamente speso, l’ente sarà tenuto alla restituzione della quota parte non spesa.

In tale caso, i competenti uffici regionali provvederanno altresì alla revoca relativa al saldo del 20%, considerandosi realizzato solo in parte l’intervento per il quale il contributo era stato assegnato.

Alla spesa di L. 24.000.000 si fa fronte con l’accantonamento di cui alla D.G.R. n. 36-27727 del 5.7.1999 (A. n. 352637), sul cap. 20450 del bilancio di previsione dell’anno 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 28 ottobre 1999, n. 371

Interventi per il completamento dei lavori di rifacimento del tetto del “Palazzo degli Ufficiali” - Forte di Fenestrelle. Spesa di L. 200.000.000 (Cap. 20400/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare e di erogare, per le motivazioni indicate in premessa, all’Associazione Progetto San Carlo, P.zza della Fiera n. 1, Fenestrelle - To - la somma di L. 200.000.000 per la realizzazione degli interventi per il completamento dei lavori di rifacimento del tetto del “Palazzo degli Ufficiali” - Forte di Fenestrelle.

Il contributo di L. 200.000.000, non soggetto a trattenuta IRPEG, sarà erogato all’Associazione Progetto San Carlo in due soluzioni: una prima parte, pari all’80% del contributo, ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa e previa presentazione di specifico progetto definitivo/esecutivo relativo all’intervento che rimarrà depositato presso la Direzione Regionale ai Beni Culturali; la seconda, pari al restante 20%, a saldo, dietro presentazione di una relazione sui lavori effettuati, di un rendiconto delle entrate e delle uscite inerente l’intero intervento, di documentazione contabile relativa almeno all’equivalente del contributo regionale e di un certificato di regolare esecuzione.

Alla spesa di L. 200.000.000 si fa fronte con l’accantonamento n. 362027 di cui al cap. 20400 del bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 2 novembre 1999, n. 373

Definizione delle modalità di controllo di attuazione del progetto n. 360: “Cantieri transfrontalieri di lavoro per giovani volontari”, nell’ambito del programma Interreg II Italia-Francia 1994/99, approvato con D.G.R. n. 45 - 28306 del 4.10.1999

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare il contributo pubblico pari a L. 232.826.000, di cui L. 116.413.000 sul cap. 20973/99 (acc. n. 360200), L. 81.489.000 sul cap. 20976/99 (acc. n. 360243) e L. 34.924.000 sul cap. 20975/99 (acc. n. 360258), a favore di Giovani Insieme, con sede in via Valdocco 22 - 10041 Carignano (TO);

- di definire, nei termini sottoindicati e nel rispetto delle modalità generali stabilite con deliberazione della Giunta regionale n. 45-28306 del 4/10/99, le modalità specifiche di controllo di attuazione del progetto n. 360 “Cantieri transfrontalieri di lavoro per giovani volontari”, finanziato nell’ambito del programma Interreg II Italia-Francia (Alpi) 1994/99;

Il Settore Musei e Patrimonio Culturale, designato responsabile del controllo di attuazione del progetto, provvederà a:

a) effettuare il controllo tecnico, amministrativo e finanziario del progetto - con riferimento alle pertinenti discipline comunitaria, statale e regionale - sia attraverso sopralluoghi, sia mediante verifica - almeno una volta all’anno e comunque prima delle erogazioni successive al primo anticipo - della documentazione amministrativa e contabile, anche, qualora ritenuto necessario, attraverso riunioni periodiche tra beneficiario e responsabili del controllo e/o verifica dell’avanzamento delle progettazioni;

b) fornire - al Settore Politiche comunitarie della Direzione Regionale Economica Montana e Foreste - periodiche informazioni sullo stato di attuazione del progetto;

c) conservare, nell’archivio corrente, copia della documentazione contabile e amministrativa del progetto per i tre anni successivi all’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione all’insieme del programma;

- di dare atto che, in conformità con quanto indicato nel regolamento interno di attuazione del programma Interreg e nel vademecum, ai beneficiari fanno carico i seguenti obblighi:

1. attuare il progetto con le modalità indicate nella scheda progettuale - con l’osservanza della disposizione di cui al comma 2, paragrafo 2.3, del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese concernente le procedure da seguire per la validazione delle modificazioni progettuali, ove strettamente necessarie - e nel rispetto - per quanto concerne l’ammissibilità delle spese nel quadro dei Fondi strutturali comunitari - della decisione della Commissione europea C(97) 1035/6 del 23 aprile 1997);

2. assicurare il cofinanziamento del progetto, per un importo pari a L. 99.783.000;

3. aprire apposito conto corrente bancario per la gestione dei fondi relativi al progetto ed effettuare i pagamenti esclusivamente a mezzo di assegno o bonifico bancario a valere sul conto medesimo o nel caso di Enti pubblici apposito capitoli di entrata e uscita;

4. tenere costantemente aggiornate, per il progetto, separate scritture contabili che indichino, per ciascuna spesa, la data della registrazione contabile, l’importo, l’identificazione del documento giustificativo, la data ed il metodo di pagamento.

Tali scritture devono essere corredate dei necessari giustificativi di spesa.

Nel caso di spese che si riferiscano solo in parte al progetto cofinanziato, deve essere adeguatamente giustificata la ripartizione dell’importo tra operazioni cofinanziate e altre operazioni;

5. fornire al Settore regionale Musei e Patrimonio Culturale, responsabile del controllo, sulla base della modulistica predisposta dal Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste:

- trimestralmente, l’elenco, distinto per mese, dei pagamenti effettuati (allegato 4);

- annualmente e su richiesta, la documentazione sullo stato di attuazione dell’intervento e sulla sua conformità al progetto approvato;

6. accettare il controllo dei competenti organi comunitari, statali e regionali - quest’ultimo da esercitarsi da parte del Settore Musei e Patrimonio culturale - sull’attuazione del progetto e sull’utilizzo del contributo erogato;

7. menzionare, nelle attività obbligatorie di informazione e pubblicità relative al progetto, la partecipazione finanziaria dell’Unione europea, dello Stato italiano e della Regione, con le modalità operative indicate nella “Guida pratica” predisposta dalla Commissione europea in applicazione della propria decisione 94/342/CE del 31 maggio 1994;

8. produrre la documentazione di rendicontazione finale del progetto entro 90 giorni dalla sua ultimazione ed in ogni caso entro il termine, fissato dalla Commissione europea, per la chiusura dei pagamenti dell’intero programma;

9. conservare la documentazione contabile e amministrativa relativa all’attuazione del progetto per i tre anni successivi all’ultimo pagamento effettuato dalla Commissione europea in relazione all’insieme del programma;

- di stabilire, inoltre, che la liquidazione del contributo pubblico di competenza del Piemonte - comprendente le quote comunitaria, statale e regionale - al beneficiario capofila di parte italiana, sia effettuata in conformità con quanto indicato al comma 7 del paragrafo 2.3 del regolamento interno di attuazione del programma Interreg italo-francese - con le seguenti modalità:

a) per il 40% del contributo assegnato, ad avvenuta comunicazione - da parte dell’ONLUS Giovani Insieme al Settore Musei e Patrimonio Culturale - dell’avvenuto inizio dell’attuazione del progetto;

b) per l’80% del contributo assegnato - decurtato dell’anticipo di cui in 5.1 - ad avvenuta dimostrazione, da parte dell’ONLUS Giovani Insieme, di aver sostenuto spese non inferiori al 30% del totale programmato di parte italiana, previa verifica contabile da parte del Settore regionale Musei e Patrimonio culturale;

c) per il 100% del contributo effettivo maturato in relazione alla spesa finale sostenuta da Giovani Insieme - al netto degli anticipi di cui in 5.1 e 5.2 - ad avvenuta rendicontazione finale della spesa e presentazione della relazione finale di attuazione del progetto, previa attestazione del Settore Musei e Patrimonio culturale in ordine alla congruità tecnica e finanziaria dell’intervento effettuato rispetto alle indicazioni progettuali;

La liquidazione dei contributi al O.N.L.U.S. Giovani Insieme è subordinata all’osservanza, da parte del beneficiario, degli obblighi previsti nel presente provvedimento.

La mancata osservanza di detti obblighi può comportare la riduzione o, nei casi più gravi, la revoca del contributo assegnato, da deliberarsi dalla Giunta regionale su motivata proposta del Settore Musei e Patrimonio Culturale e sentito il beneficiario;

- di fissare - in coerenza con quanto indicato nella scheda progettuale riguardo al calendario dei lavori e in considerazione della data di ammissione a finanziamento del progetto - nel 31/12/2001 il termine per la chiusura dei pagamenti relativi al progetto da parte dell’ONLUS Giovani Insieme;

- di trasmettere copia del presente provvedimento al Settore Politiche Comunitarie della Direzione Economia Montana e Foreste e all’ONLUS Giovani Insieme.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 4 novembre 1999, n. 376

Determinazione dirigenziale n. 321 del 30.11.1998. Introito della somma di L. 970.200 dal Comune di Borgaro Torinese (cap. 3050/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di procedere, per le motivazioni illustrate in premessa, al recupero e conseguentemente all’introito della somma di L. 970.200 dal Comune di Borgaro Torinese;

- di notificare al Comune di Borgaro Torinese, tramite lettera, il presente provvedimento.

La somma sarà introitata sul cap. 3050/1999 (accertamento n. 364006) ed impegnata sul cap. 40170/99 (.......) per il pagamento in favore di altri beneficiari, come da elenco allegato alla determinazione dirigenziale n. 321 del 30.11.1998.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.1
D.D. 4 novembre 1999, n. 378

Finanziamento alla Provincia di Asti per la pubblicazione del volume “Trifolau e Tartufi. Aspetti antropologici dell’economia rurale tra Langhe e Monferrato. Spesa di L. 10.000.000 (cap. 11720/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare, per le motivazioni illustrate in premessa, l’assegnazione di un contributo a sostegno della stampa del volume “Trifulau e tartufi. Aspetti Antropologici dell’economia rurale tra Langhe e Monferrato” edito dalla Provincia di Asti pari a L. 10.000.000;

- di approvare conseguentemente l’impegno di spesa complessivo di L. 10.000.000;

- di autorizzare la liquidazione e il pagamento dell’importo ad avvenuta comunicazione da parte del soggetto beneficiario dell’avvio di stampa.

Al momento della stampa la pubblicazione potrà assumere titolo diverso rispetto a quello indicato nell’istanza di contributo.

All’ente destinatario del contributo verranno chieste copie del volume oggetto del contributo stesso, che dovranno essere pubblicate entro un anno dalla data della lettera di assegnazione del contributo.

Tale comunicazione fisserà inoltre la quantità dei volumi che dovranno essere messi a disposizione della Regione Piemonte che provvederà a distribuirli presso le biblioteche del Piemonte, le scuole, gli istituti culturali e le associazioni, al fine di garantirne un’ampia fruizione.

Nel caso in cui il volume non venga pubblicato entro un anno dalla lettera di assegnazione del contributo, l’ente beneficiario sarà tenuto alla restituzione dello stesso.

Alla spesa complessiva di L. 10.000.000 si fa fronte sul capitolo 11720 del bilancio di previsione 1999 (acc. nº 352681).

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli



Codice 31.3
D.D. 5 novembre 1999, n. 380

Assegnazione della quota di adesione della Regione Piemonte alla Associazione Culturale “Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea”. Spesa di L. 30.000.000. (Cap. 10940/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di assegnare, per le motivazioni indicate in premessa, la somma di L. 30.000.000 quale quota di adesione della Regione Piemonte per l’anno 1999 in qualità di socio fondatore pubblico all’Associazione Culturale “Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea”.

La somma di L. 30.000.000 non è soggetta a IRPEG e sarà erogata all’Associazione in un’unica soluzione ad avvenuta registrazione dell’impegno di spesa.

Alla spesa di L. 30.000.000 si fa fronte con l’accantonamento n. 355414 assunto con la D.G.R. n. 82-28043 del 2/8/99 sul Cap. 10940 del Bilancio 1999.

Il Direttore regionale
Alberto Vanelli


CIRCOLARI\DIRETTIVE

Circolare della Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura 18 febbraio 2000, prot. n. 1583/12.2

Anagrafe Vitivinicola delle Imprese Agricole - Dichiarazione delle Superfici Vitate e del Potenziale Viticolo dell’Impresa

Ai sigg. Sindaci dei Comuni
del Piemonte
Alle Province del Piemonte
Alle Organizzazioni Professionali ed Associative di categoria

L’Unione Europea con il reg. 1493 del Consiglio del 17 maggio 1999 ha adottato la nuova Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo (O.C.M. vino).

Il suddetto regolamento prevede che venga definito in modo puntuale il potenziale produttivo viticolo di ogni regione, al fine di poter accedere ai benefici previsti dal regolamento.

E’ quindi necessario, per i soggetti tenuti all’obbligo, presentare la Dichiarazione delle Superfici Vitate.

Tale Dichiarazione, a seguito di convenzione stipulata tra l’A.I.M.A. e la Regione Piemonte, sostituisce a tutti gli effetti la compilazione del Mod. B1, di cui alla deliberazione A.I.M.A. n. 607 del 30 aprile 1999, completando gli adempimenti per la realizzazione dello Schedario Viticolo (Regolamenti U.E. n. 822/86, n. 2392/86 e n. 1493/99).

Pertanto la presentazione della Dichiarazione in oggetto soddisfa sia gli adempimenti previsti dalla deliberazione A.I.M.A. n. 607/99, sia gli adempimenti relativi alla denuncia dell’Anagrafe Vitivinicola di cui alla L.R. 39/80 e relative Istruzioni per l’applicazione.

In ossequio agli artt. 2 e 6 della Convenzione, le informazioni raccolte dalla Regione Piemonte saranno trasmesse all’A.I.M.A. per completare il fascicolo aziendale di cui al reg. CE n. 2392/86.

Saranno inoltre inserite nell’Archivio dei Vigneti del Piemonte, di cui all’art. 20 delle Istruzioni per l’applicazione della L.R. 39/80.

Il trattamento dei dati dichiarati verrà effettuato secondo le disposizioni previste dalla Legge 31 dicembre 1996, n. 675.

Soggetti tenuti all’obbligo

Sono tenute alla presentazione della Dichiarazione in oggetto le persone fisiche o giuridiche che:

- alla data del 1° settembre 1998 hanno avuto in conduzione un vigneto.

- hanno iniziato la conduzione di superfici vitate nel periodo compreso tra il 2 settembre 1998 ed il 31 agosto 1999.

Sono esonerate dalla compilazione le persone fisiche o giuridiche:

- le cui aziende comprendono meno di 1.000 mq. di superficie vitata, la cui produzione non è stata e non sarà, neppure in parte, commercializzata sotto qualsiasi forma e che non risulta iscritta o in corso di iscrizione ad alcun Albo dei Vigneti delle Denominazioni di Origine o elenco delle vigne di I.G.T.

- che hanno iniziato la conduzione di un vigneto successivamente alla data del 1°settembre 1999.

Formano oggetto della Dichiarazione la descrizione delle caratteristiche strutturali delle superfici vitate condotte dall’azienda ed i diritti di reimpianto posseduti dall’azienda e non ancora utilizzati (diritti in portafoglio).

Modalità di presentazione

La Dichiarazione deve essere compilata in duplice copia sui modelli messi a disposizione dalla Regione Piemonte.

Per la presentazione il dichiarante può:

A) Ritirare i modelli e presentare la Dichiarazione nel Comune ove ha sede il centro aziendale.

Nel caso di Imprese Agricole i cui vigneti ricadono nel territorio di due o più Comuni, anche di Province diverse, la Dichiarazione deve essere presentata al Comune dove ha sede il centro aziendale o, in mancanza di questo, al Comune nel cui territorio ricade la maggior parte della superficie vitata.

L’originale deve essere trasmesso al Comune, mentre la copia rimane al dichiarante. Si ricorda che ogni quadro va compilato in ogni sua parte, in modo chiaro ed in stampatello; la Dichiarazione deve essere firmata nell’apposito spazio.

B) Avvalersi, sia per la compilazione che per la presentazione, dell’ausilio delle Organizzazioni Professionali Agricole o delle Organizzazioni Associative.

In tal caso occorre conferire per iscritto mandato con rappresentanza all’organismo tramite per la compilazione della Dichiarazione e per eventuali adempimenti successivi, nonché per consentire allo stesso la consultazione, anche attraverso la ricezione dei dati su supporto magnetico, di tutte le informazioni inerenti la presente Dichiarazione.

I soggetti che intendono avvalersi di questa possibilità NON dovranno ritirare la modulistica presso i Comuni, in quanto la stessa sarà disponibile presso le sedi delle Organizzazioni.

Le modalità di consegna delle dichiarazioni presentate tramite le Organizzazioni saranno oggetto di una specifica comunicazione.

Si ricorda che in ogni caso la data di scadenza per la presentazione della Dichiarazione è il 30 aprile 2000. La Regione Piemonte si riserva la possibilità di prorogare detta scadenza, dandone comunicazione ai Comuni ed agli altri soggetti interessati.

Compiti dei Comuni

La consegna dei moduli per la Dichiarazione e dei manifesti informativi ed il ritiro delle dichiarazioni compilate verrà effettuata a cura dei Servizi Antisofisticazioni Vinicole e delle Province competenti per territorio.

La quantità di moduli da consegnare ai Comuni verrà determinata anche valutando il numero di soggetti che, per la compilazione e presentazione della Dichiarazione, intendono avvalersi delle Organizzazioni Professionali od Associative.

Il Comune all’atto del ritiro della Dichiarazione dovrà verificare che siano riportati tutti i dati richiesti e che le copie siano firmate in calce dal dichiarante.

La Regione Piemonte, ai fini dell’espletamento dei compiti affidati dalla L.R. 39/80 e relative Istruzioni alle Commissioni Comunali per l’Agricoltura, provvederà a trasmettere un riepilogo della situazione per Comune, dopo aver completato le operazioni di registrazione.

Al fine di una corretta informazione si invitano i Comuni ad affiggere i manifesti informativi e a rendere disponibile al pubblico la presente circolare.

Nel richiedere la più ampia collaborazione, si rammenta che la presentazione della Dichiarazione delle Superfici Vitate è condizione per poter accedere a tutte le forme di benefici previsti dal reg. U.E. 1493/99.

Per eventuali ulteriori informazioni sono competenti i Servizi Antisofisticazioni Vinicole delle Province e l’Ufficio Regionale di Coordinamento.

Il Direttore Regionale
Franco Ardizzone

- Provincia Alessandria – S.A.V. - Via Galimberti 2/a - 15100 Alessandria - Tel. 0131/3041 (competente anche per la Provincia di Novara)

- Provincia Asti – S.A.V. - Via Pilone 143 - 14100 Asti - Tel. 0141/272748
(competente anche per la Provincia di Vercelli)

- Provincia Cuneo – S.A.V. - C.so Piave 15 - 12051 Alba - Tel. 0173/283972
(competente anche per la Provincia di Verbania)

- Provincia Torino – S.A.V. - Via Brione 36 - 10143 Torino - Tel. 011/751918
(competente anche per la Provincia di Biella)

- Provincia Novara – S.A.V. della Provincia di Alessandria

- Provincia Vercelli - S.A.V. della Provincia di Asti

- Provincia Biella - S.A.V. della Provincia di Torino

- Provincia Verbania - S.A.V. della Provincia di Cuneo

L.R. 13 maggio 1980, n. 39:
ANAGRAFE VITIVINICOLA

Note esplicative per la compilazione della Dichiarazione delle Superfici Vitate e del Potenziale Viticolo delle Imprese Agricole

Soggetti tenuti all’obbligo ed oggetto della dichiarazione

Sono tenute alla presentazione della dichiarazione in oggetto le persone fisiche o giuridiche che alla data del 1° settembre 1998 abbiano avuto in conduzione un vigneto. Sono tenute alla compilazione anche le persone fisiche o giuridiche che hanno iniziato la conduzione di superfici vitate nel periodo compreso tra il 2 settembre 1998 ed il 31 agosto 1999.

Sono esonerate dalla compilazione le persone fisiche o giuridiche le cui aziende comprendono meno di 1.000 mq. di superficie vitata, la cui produzione non è stata e non sarà, neppure in parte, commercializzata sotto qualsiasi forma e che non risulta iscritta o in corso di iscrizione ad alcun Albo dei Vigneti delle Denominazioni di Origine o elenco delle vigne di I.G.T.

Sono altresì esonerate le persone fisiche o giuridiche che abbiano iniziato la conduzione di un vigneto successivamente alla data del 1°settembre 1999.

Formano oggetto della dichiarazione:

a) la descrizione delle caratteristiche strutturali delle superfici vitate condotte dall’azienda;

b) i diritti di reimpianto posseduti dall’azienda e non ancora utilizzati (diritti in portafoglio).

Modalità di presentazione

La dichiarazione deve essere compilata in duplice copia sui modelli messi a disposizione dalla Regione Piemonte. L’originale deve essere trasmesso al Comune, mentre la copia rimane al dichiarante.

E’ competente a ricevere la dichiarazione il Comune ove ha sede il centro aziendale. Nel caso di Imprese Agricole i cui vigneti ricadono nel territorio di due o più Comuni, anche di Province diverse, la dichiarazione deve essere presentata al Comune dove ha sede il centro aziendale o, in mancanza di questo, al Comune nel cui territorio ricade la maggior parte della superficie vitata.

La data di scadenza per la presentazione della dichiarazione è il 30 aprile 2000. Tale data potrà essere prorogata, se necessario, dalla Regione Piemonte.

Ogni quadro va compilato in ogni sua parte in modo chiaro ed in stampatello; la dichiarazione deve essere firmata nell’apposito spazio.

Per la compilazione e presentazione il dichiarante può avvalersi dell’ausilio delle Organizzazioni Professionali Agricole o delle Organizzazioni Associative.

Si ricorda in che tal caso occorre conferire per iscritto mandato con rappresentanza all’organismo tramite per la compilazione della dichiarazione e per eventuali adempimenti successivi, nonché per consentire allo stesso la consultazione, anche attraverso la ricezione dei dati su supporto magnetico, di tutte le informazioni inerenti la presente dichiarazione.

QUADRO 1 – Dati identificativi

DICHIARANTE

Indicare se trattasi di IMPRESA INDIVIDUALE, SOCIETA’ o ALTRO SOGGETTO barrando l’apposita casella.

Nel caso di SOCIETA’ l’indicazione della PARTITA IVA è obbligatoria.

Indicare il cognome o la ragione sociale del dichiarante. Se trattasi di persona fisica vanno inoltre indicati il nome, il sesso, il codice fiscale, la data di nascita, il comune di nascita e la sigla automobilistica della Provincia di nascita. Tutte le informazioni devono essere riferite al conduttore delle superfici vitate.

DOMICILIO O SEDE LEGALE

Riportare i dati relativi al domicilio (se persona fisica) oppure alla sede legale (se persona giuridica) del dichiarante.

UBICAZIONE AZIENDA

Indicare l’ubicazione dell’azienda (solo nel caso in cui risulti diversa dal domicilio o dalla sede legale del dichiarante).

Se l’azienda si estende su più Comuni riportare l’ubicazione del Centro Aziendale oppure il Comune nel cui territorio ricade la maggior parte della superficie vitata dell’azienda.

RAPPRESENTANTE LEGALE

Compilare il presente riquadro solo nel caso in cui sia diverso dal dichiarante; riportare i dati anagrafici ed il domicilio del rappresentante legale dell’azienda dichiarante.

QUADRO 2 – Informazioni sul potenziale viticolo dell’azienda (diritti di reimpianto in portafoglio)

RIQUADRO A

Indicare, in mq., i diritti di reimpianto derivanti dall’estirpazione di superfici vitate dell’azienda e NON ANCORA UTILIZZATI alla data del 1° settembre 1999. Le superfici relative al diritto di reimpianto devono essere riferite alla campagna viticola in cui è avvenuta l’estirpazione.

RIQUADRO B

Indicare la superficie complessiva, in mq., dei diritti di reimpianto effettivamente acquistati da terzi e NON ANCORA UTILIZZATI alla data del 1° settembre 1999.

RIQUADRO C

Indicare la superficie complessiva, in mq., dei Nuovi Impianti AUTORIZZATI, NON ANCORA IMPIANTATA alla data del 1° settembre 1999.

“Dichiarazione presentata tramite”

Il riquadro deve essere compilato solo nel caso in cui la dichiarazione sia presentata tramite una Organizzazione Professionale o Associativa. La compilazione del riquadro sarà a cura dell’Organizzazione interessata.

“Riservato al Comune di presentazione”

Non compilare questo riquadro.

si rammenta la necessità da parte del dichiarante di apporre la propria
firma in calce al modello di dichiarazione, nello spazio apposito

Il trattamento dei dati dichiarati nel presente modello è effettuato secondo le disposizioni previste dalla Legge 31/12/96, n. 675.

QUADRO 4  -
Informazioni relative alle superfici vitate

Il dichiarante dovrà utilizzare uno o più Quadri 4 per indicare i riferimenti catastali e le caratteristiche agronomiche delle superfici vitate.

Qualora non siano sufficienti i Quadri 4 presenti sul modello base è possibile utilizzare ulteriori moduli integrativi, sui quali dovrà essere riportato, nello spazio in alto a destra, cognome e nome o ragione sociale dell’Azienda.

In ogni Quadro 4 va indicato obbligatoriamente il codice ISTAT del Comune in cui sono ubicate le superfici vitate, la denominazione del Comune e la sigla automobilistica della Provincia.

Qualora non siano sufficienti le righe di un solo Quadro per descrivere le superfici vitate di un Comune, è possibile utilizzare uno o più quadri successivi; è importante che il codice ISTAT, la descrizione del Comune e la Provincia siano ripetuti ad ogni Quadro utilizzato.

Ogni Quadro 4 è composto da 10 righe, corrispondenti, ciascuna, ad una singola unità vitata.

Per unità vitata si intende:

una superficie continua coltivata a vite che ricade su una sola particella catastale e che è omogenea per caratteristiche (tipo di possesso, sesto di impianto, destinazione produttiva, forma di allevamento, irrigazione, vitigno).

Esclusivamente per le superfici vitate ove siano presenti un vitigno prevalente (almeno l’85% del totale) e uno o più vitigni complementari, che tuttavia non eccedano il 15% della superficie vitata complessiva del vigneto in questione, deve essere indicata una sola unità vitata, con il solo vitigno prevalente.

Se il vitigno prevalente è presente in quantità inferiore all’85% sul totale della superficie, il vigneto dovrà essere frazionato in due o più unità vitate.

Per ogni Quadro 4 le informazioni relative alle singole unità vitate sì dividono in:

< DATI CATASTALI >

Indicare i riferimenti catastali di ciascuna unità vitata. I dati devono essere riferiti al momento della compilazione della presente dichiarazione.

CASI PAR. - CASI PARTICOLARI

Compilare, se necessario, la casella come di seguito indicato:

1 = riordino fondiario;

2 = zona militare o zona di confine soggetta a vincoli di sicurezza;

3 = uso civico;

4 = zona demaniale;

5 = frazionamento/accorpamento;

6 = Stato estero.

Se si rientra nei casi 2, 4 e 6 può essere omessa l’indicazione dei dati catastali ma occorre allegare alla dichiarazione una opportuna documentazione giustificativa.

SEZ. - SEZIONE CENSUARIA

Solo per i comuni nei quali è presente.

FOGLIO - NUMERO DEL FOGLIO DI MAPPA

PART. - NUMERO DELLA PARTICELLA

SUP. CATASTALE - SUPERFICIE CATASTALE

Indicare la superficie catastale espressa in metri quadri.

< DESCRIZIONE IMPIANTI >

Indicare le informazioni richieste per ciascuna unità vitata.

TIPO COND. - TIPO Di CONDUZIONE

Indicare li tipo di conduzione della particella utilizzando i seguenti codici:

1 = in proprietà;   2 = in affitto;   3 = a mezzadria;   4 = altre forme.

SESTO d’IMP. - SESTO D’IMPIANTO

Indicare la distanza in centimetri sulla fila e tra le file delle piante.

N. CEPPI - NUMERO DI CEPPI

Indicare il numero complessivo di piante presenti sull’unità vitata. L’informazione è obbligatoria nel caso in cui la corrispondente unità vitata sia iscritta all’Albo dei vigneti di una Denominazione di Origine o all’elenco delle vigne di una I.G.T., il cui disciplinare preveda il rispetto di un certo numero di ceppi per ettaro.

ANNO IMP. – ANNO DI IMPIANTO

Indicare l’anno in cui è stato effettivamente impiantato il vigneto.

FORMA ALL. - FORMA DI ALLEVAMENTO

Da indicare utilizzando la seguente codifica:

01 Alberello

02 Cordone speronato

03 Guyot

04 Archetto

05 Capovolto doppio

06 Palmetta

07 Cazenave

08 Sylvoz

09 Casarsa

10 Cappuccina modificata

11 Miotto

12 Duplex

13 G.D.C.

14 Pergola

15 Tendone

16 Maggiorino

17 Raggi o Belussi

18 Testucchio

19 Alberata

99 Altra forma

IRR.  – IRRIGAZIONE

Barrare la casella solo se il vigneto è irrigato.

TIPO COLT. - TIPO DI COLTURA

Da indicare utilizzando la seguente codifica: 1 = coltura specializzata; 2 = coltura promiscua.

DEST. PROD. - DESTINAZIONE PRODUTTIVA

Da indicare utilizzando la seguente codifica:

1 = uva da vino;

2 = uva da mensa;

3 = piante madri di portainnesti;

4 = piante madri per marze;

5 = selvatici da innestare;

6 = impianti sperimentali.

SUP. VITATA - SUPERFICIE VITATA

Per superficie vitata si intende quella all’interno del sesto di impianto (da filare a filare e da vite a vite) aumentata, nelle fasce laterali e nelle testate, della superficie a servizio del vigneto e in particolare:

- superficie vitata ricadente su una intera particella catastale: in questo caso la superficie vitata da considerarsi è l’intera superficie catastale della particella;

- superficie vitata ricadente solo su una parte della particella catastale: in questo caso la superficie vitata da considerarsi è quella all’interno del sesto di impianto (da filare a filare e da vite a vite), aumentata su entrambe le fasce laterali in misura dei 50% del sesto di impianto fino ad un massimo di metri 3, e su entrambe le testate in misura non superiore a metri 3;

• - superficie vitata di filari singoli: in questo caso la superficie vitata da considerarsi, per quanto attiene le fasce laterali, sarà fino ad un massimo di metri 1,5 per lato e sulle testate di metri 3;

Se le capezzagne, di testata o laterali ai filari, sono iscritte catastalmente come tali, non potranno essere considerate superficie vitata.

VITIG. - VITIGNO

Indicare il codice della varietà di uva facendo riferimento al Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite.

Come già indicato, qualora l’impianto sia costituito da un vitigno prevalente (almeno l’85%) e da uno o più vitigni complementari la cui superficie non superi il 15% di quella indicata alla colonna precedente, il conduttore deve indicare il codice del vitigno prevalente e segnalare nella casella successiva la presenza di vitigni secondari.

Esclusivamente per le aziende la cui superficie vitata complessiva non è superiore a 5.000 mq., sempre che non si tratti di unità vitate iscritte o in corso di iscrizione a Denominazioni di Origine o I.G.T., qualora il dichiarante non sia in grado di indicare l’esatta varietà di vite allevata, è possibile la seguente codifica generalizzata:

888 = varietà di uva a bacca bianca; 999 = varietà di uva a bacca rossa

I suddetti codici possono essere utilizzati anche nel caso di nuove varietà in sperimentazione.

ALTRI VIT. - ALTRI VITIGNI

Barrare la casella solo nel caso in cui vi sia la presenza di vitigni secondari, tenendo conto delle istruzioni dettagliate nel paragrafo precedente.

<CLASSIFICAZIONE IMPIANTI>

Indicare le informazioni richieste per ciascuna unità vitata.

DESCRIZIONE VINO

Se l’unità vitata è iscritta ad un Albo indicare il nome della Denominazione di Origine seguita dalla eventuale specificazione di vitigno. Non deve essere fatto riferimento ad alcuna tipologia secondaria. Attenersi alle suddette indicazioni anche per le unità vitate per le quali si è richiesta l’iscrizione all’Albo.

Per gli altri vini utilizzare la denominazione Vino da tavola bianco o Vino da tavola rosso/rosato.

COD. VINO – CODICE VINO

Per ogni unità vitata indicare il codice corrispondente alla descrizione vino della casella precedente, facendo riferimento all’apposita tabella.

MAT. ALBO VIGNETI - MATRICOLA ALBO VIGNETI

La casella deve essere obbligatoriamente compilata per tutte le unità vitate iscritte ad un Albo Vigneti di una denominazione di origine.

Per le unità vitate per cui si è richiesta l’iscrizione ad un Albo Vigneti dovrà essere indicato il codice PIC (pratica in corso).

La casella non dovrà ovviamente essere compilata se l’unità vitata non è iscritta ad alcun Albo Vigneti di una  denominazione di origine.

ANNO RIF. - ANNO DI RIFERIMENTO

Per ogni unità vitata deve essere indicato l’anno di riferimento.

Le unità vitate presenti in azienda sia al 1° settembre 1998 sia al 1° settembre 1999 dovranno essere contraddistinte tramite barratura di entrambe le caselle.

Le unità vitate la cui conduzione è iniziata successivamente al 1° settembre 1998 dovranno essere contraddistinte tramite barratura nella sola casella 1999.

Dovranno anche essere dichiarate le unità vitate in conduzione alla data del 1° settembre 1998 e successivamente dismesse a qualsiasi titolo; in questo caso dovrà essere barrata la sola casella 1998.














COMUNICATI

Comunicato dell’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte

Regolamentazione della normativa comunitaria e nazionale sulle quote latte - Elenco primi acquirenti in attività al 31.12.99

La regolamentazione comunitaria sulle quote latte e sul prelievo supplementare sul latte bovino prevede, fra l’altro, il riconoscimento degli acquirenti di latte operanti nel territorio di uno Stato membro da parte dello Stato medesimo. La normativa nazionale in materia, stabilisce che le Regioni dispongano il citato riconoscimento e provvedano all’istituzione di un apposito Albo regionale dei primi acquirenti di latte bovino, nel quale vengono iscritte le imprese riconosciute.

Con la D.G.R. n. 4-26732 del 1.3.1999, sono state approvate le nuove modalità per il riconoscimento e la tenuta dell’Albo dei primi acquirenti di latte bovino con sede legale nella Regione Piemonte.

Tali modalità prevedono che entro il 31 Marzo di ogni anno venga pubblicato sul B.U. della Regione apposito elenco dei primi acquirenti in attività ed iscritti all’Albo al 31 Dicembre dell’anno precedente.

Per quanto sopra esposto, considerando altresì che il produttore è tenuto ad accertarsi che l’acquirente da lui rifornito sia riconosciuto e che pertanto appare necessario fornire adeguata pubblicità in merito al fine di consentire tale accertamento, si provvede alla pubblicazione dell’elenco delle imprese, con sede legale nel territorio piemontese, riconosciute quali primi acquirenti di latte bovino al 31 Dicembre 1999.

Nell’elenco le imprese sono state suddivise in base alla Provincia in cui risiede la sede legale delle stesse.

Si precisa, inoltre, che il presente elenco di acquirenti in attività è consultabile:

- presso gli Uffici dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, Direzione Regionale Sviluppo dell’Agricoltura, Settore Sviluppo Produzioni Animali - c.so Stati Uniti, 21 Torino - tel. 011/432.4305 - 3629 - dal Lunedi al Venerdi, dalle ore 9.00 alle ore 12.00;

- oppure presso le sedi degli ex-Settori Territoriali Agricoltura della Regione (ora Provincia), ai seguenti indirizzi:

- Provincia di Alessandria - Settore Agricoltura, v. Del Guasco 1 - tel. 0131/285111

- Provincia di Asti - Settore Agricoltura, p.za Astesano 32 - tel. 0141/594786

- Provincia di Biella - Settore Agricoltura, v. Q. Sella 12 - tel. 015/405237

- Provincia di Cuneo - Settore Agricoltura, c.so Dante 14 - tel. 0171/696224

- Provincia di Novara - Settore Agricoltura, v. Dominioni 4 - tel. 0321/34821

- Provincia di Torino - Settore Agricoltura, c.so Stati Uniti 1 - tel. 011/43211

- Provincia di Verbania - Settore Agricoltura, v. Ceretti 24, Domodossola - tel. 0324/242269

- Provincia di Vercelli - Settore Agricoltura, v. Pirandello 3, tel. 0161/250532

secondo modalità e orari da loro stessi definiti.


Provincia di Torino:

Nr. Albo

P. IVA

Acquirente

001002

00496430018

DARO’ FRATELLI SAS - VIA RIMEMBRANZA 20, MACELLO

001004

04422270019

DA.MA. SNC - VIA STATALE 2/A, BOLLENGO

001006

00533170015

COOPERATIVA INTERCOMUNALE PRODUT. - STRADA TORINO 22, CASELLE TORINESE

001009

07339300019

CASEIFICIO PASSIATORE LUIGI - VIA ZEMO MARIO 3, FOGLIZZO

001010

03983400015

CASEIFICIO MALANDRA SRL - VIA S.BENIGNO 150, VOLPIANO

001011

04917760011

CASEIFICIO CHIALA SNC - VIA ROMA 18, CHIAVERANO

001012

02119230015

A.B.I.T. SCRL - CSO. ALLAMANO 26-24-29, GRUGLIASCO

001013

01934250018

CENTRALE DEL LATTE TORINO & C. SPA - VIA FILADELFIA 220, TORINO

001015

07219850018

CASEIFICIO UBERTI FOPPA - VIA VIGONE 24, VILLAFRANCA PIEMONTE

001019

02377110016

FENOGLIO E LEONE SNC - VIA CAPORAL CATTANEO 55, FAVRIA

001020

05106290017

LA BUONA TERRA DAMANHUR - VIA SENDOLA 16, ISSIGLIO

001021

04467580017

CASEIFICIO GARDA DI ZUFFO SILVANA - VIA V. EMANUELE 48, ALBIANO D’IVREA

001022

00526670013

COOP. PRODUT. LATTE LEINI’ A RL - VIA TORINO 19, LEINI’

001023

05837800019

SOCIETA’ COOP. AGRICOLA MOMBARONE - SS. 26-61, SETTIMO VITTONE

001024

07087230012

CASEIFICIO ANGELINA SRL - SS. TO-PIANEZZA 148, COLLEGNO

Nr. Albo

P. IVA

Acquirente

001025

02070310012

CASEIFICIO DONATO DI ARIENZO - VIA DON BOSCO 34, PIANEZZA

001027

04776710016

ASSOCIAZIONE PRODUT. LATTE VALLE SUSA - VIA TRAFORO 62, BUSSOLENO

001028

05444900012

ANTICA LATTERIA BRUZOLESE - VIA C. EMANUELE 18, BRUZOLO

001031

06322560019

CASEIFICIO QUARANTA SNC - VICOLO S. MARTINO 14, RIVALTA DI TORINO

001033

00488950015

SOCIETA’ COOP. LATTERIA SOCIALE - VIA MAESTRA 9, BOBBIO PELLICE

001038

01925220012

COOP. AGR. MONTANA V. CHISONE E GERMANASCA - VIA ROMA 22, PEROSA ARGENTINA

001039

02301120016

COOP. PRODUT. AGRICOLI PRAROSTINESI - C/O MUNICIPIO PRAROSTINO

001043

00876300013

LATTERIA VALLE SACRA SOC. COOP. - VIA CAMPI 1, BORGIALLO

001044

03039210012

S. MARTINO SRL - ZONA INDUSRTIALE 1/A, TRANA

001047

04927440018

MERLO LUIGINO LORENZO DI MERLO M. - VIA MENTANA 16, TORINO

001052

06250370019

R.O.M.A. SERVICE SPA - V. TORINO 223/225, LEINI’

001053

07487040001

CASEIFICIO TIPICO QUAGLIA SAS - V. S. CARLO 39, SAN FRANCESCO AL CAMPO

001054

07650560019

COMLATTE SRL - VIA TORINO 7, BOSCONERO

001055

07531800013

MANAVELLA SNC - F.NE TALUCCO 34, PINEROLO

001056

07735530011

CENTRO LATTE E LATTICINI SRL - V. S. GIACOMO 2, CHIERI

001057

07757140012

CASEIFICIO LA PERLA SRL - SS TORINO-PIANEZZA 148, COLLEGNO

 001058

05633820013

LA STELLA ALPINA - V. PARUCCO 25, PIANEZZA

Provincia di Vercelli:

002001

00037000023

CERRI SNC DI CERRI DARIO E C. - VIA BALOCCO 4, BURONZO

002002

00183990027

CASEIFICIO ALTA VALSESIA - VIA VARALLO 5, PIODE    

002008

00361140023

MORINO M. & FIGLIO SNC - VIA MAZZINI 5, CARISIO

Provincia di Novara:

003002

01428180036

CASEIFICIO OIOLI FRATELLI SNC - VIA DEL CASTELLO 12, CAVAGLIETTO

003003

00120480033

MARIO COSTA SPA - CSO VERCELLI 3, NOVARA

003004

00625420039

TICOZZELLI GIUSEPPE & C. SRL - ST.PROV.PER S.NAZZARO S.2, BIANDRATE

003005

00876500034

EREDI ANGELO BARUFFALDI SRL - VIA ROMA 32, CASTELLAZZO NOVARESE

003006

01389580034

P.A.L. SRL - VIA BRAIA 1, PRATO SESIA

003008

00264840034

CENTRO SPERIMENTALE STAGIONATURA - CSO SEMPIONE 49/55, CAMERI

003009

00123650038

LATTERIA SOCIALE DI CAMERI SCRL - VIA NOVARA 67, CAMERI

003010

00353520034

CASEIFICIO TOSI DEI F.LLI TOSI SNC - LOC OLUBI 4, GATTICO

003011

00512270034

A. & L. DI INVERNIZZI RENATO & C. SAS - VIA BELLINZAGO 56/58, CALTIGNAGA

003012

00124370032

COOP. PRODUTTORI LATTE INDENNE - S.S. 11 KM 89,643, CASALINO

003013

00393190038

VAGADORE ERMANNO E PIERO SNC - REGIONE COLOMBARA, VAPRIO D’AGOGNA  

003014

00538200031

GIORDANO SRL - VIA RASPAGNA 80, OLEGGIO

003018

01251500037

CASEIFICIO PALTRINIERI RENATO SRL - VIA REGIONE STOCCADA, CAVALLIRIO

003019

01731210033

LUIGI SANTI & RENATO INVERNIZZI SPA - V. GAMBARO 26, GALLIATE

003020

01099710038

IGOR SRL - SS 32 DEL SEMPIONE, CAMERI

Nr. Albo

P. IVA

Acquirente

Provincia di Cuneo:

004001

02092840046

CASEIFICIO ARTIGIANALE MOROZZESE - PZZA GALIMBERTI 1, CUNEO

004003

01867490045

CASEIF. VINCENZO QUAGLIA & C. SNC - VIA MARCONI 2, SCARNAFIGI

004004

01790040040

FATTORIE OSELLA SPA - VICOLO SANT’ABBONDIO 6, CARAMAGNA PIEMONTE

004005

00182010041

CASEIFICIO COOPERATIVO VALLE JOSINA - VIA BEINETTE 1, PEVERAGNO

004006

00164230047

CASEIFICIO FIANDINO SRL - VIA TERMINE 25, VILLAFALLETTO

004007

00141070045

CASEIFICIO BERTINOTTI ANTONIO SAS - VIA EUROPA 1/A, CAVALLERMAGGIORE

004008

00547230045

CASEIFICIO MELLANO ANTONIO SAS - VIA MAZZINI 20, MONASTEROLO DI SAVIGLIANO

004009

02073190049

CASEIFICIO COOOPERATIVO ELVESE - B.TA SERRE CAPOLUOGO, ELVA

004010

00538650045

CENTRO LATTE CENTALLO SRL - REG.MADONNA DEI PRATI 315, CENTALLO

004011

02103050049

VALGRANA SPA - VIA MORETTA 7, SCARNAFIGI

004012

01867230045

CASEIFICIO CEIRANO ANTONIO - VIA PRINCIPE AMEDEO 14, SCARNAFIGI

004013

00181620048

CASEIFICIO COOP. VALLE STURA - VIA DIVISIONE CUNENSE 5, DEMONTE

004014

00609520044

CASEIFICIO VALLE GESSO - F.NE PIANO, ENTRACQUE

004016

00486510043

BIRAGHI SPA - P.LE EINAUDI 7, CAVALLERMAGGIORE

004018

00577870041

SAN MARTINO DI MELANO GERMANO & C. - C.SO PIEMONTE 129, SALUZZO   

004019

00029400041

CASEIFICIO RABBIA FRANCESCO - VICOLO BEATO PIETRO 2, RUFFIA

004021

00271560047

CASEIFICIO GEUNA GIACOMO - VIA BIBIANA 86, BAGNOLO PIEMONTE

004024

00744150046

CASEIFIC. MONTOSO DI TURINA OSVALDO - VIA BIBIANA 54, BAGNOLO PIEMONTE

004025

00955650049

PIEMONTE LATTE SOCIETA’ COOPERATIVA - V. CUNEO 41/C, SAVIGLIANO

004026

02194500043

AGRIPOVAR SCARL - B.TA S.MARGH. V.S.CROCE 4, PAESANA

004027

02029040041

COOP. AGR. CENTRO LATTE MONREGALE - V. MONDOVI PIAZZA 1, VICOFORTE

004030

02290230040

FATTORIA PRIMAVERA DI FALCETTI ITALO - VIA CUNEO 95, MONDOVI’

004031

02228870040

CASEIFICIO VALLE MACRA - FR MORRA VIA XXIV MAGGIO 14, VILLAR SAN COSTANZO

004032

02215590049

COOPERATIVA AGRICOLA GALATERO SCRL - FRAZ. CERVIGNASCO 42, SALUZZO

004033

00185880044

CENTRO LATTE CAPPELLO SRL - VIA SAN ROCCO 4, ALBA

004034

02598410047

D. MAURO SRL - V. CAVOUR 116, NARZOLE

004035

02612300042

CO.ZOO.A.L. PICCOLA SOC. COOP. ARL - REG. CROVERA 41, MURAZZANO

004036

02631170046

LA TAVOLERA SRL - STR. S. MARIA 6, SAVIGLIANO

004037

02641280041

COOPERATIVA PRODUTTORI LATTE SAVOIA - V. CERVIGNASCO 29/A, SALUZZO

004038

02647350046

COOPERATIVA LATTE SAVOIA DUE SCARL - V. CERVIGNASCO 29/A, SALUZZO

004039

02655560049

COOPERATIVA LATTE SAVOIA TRE - FR. CERVIGNASCO 29/A, SALUZZO

004040

02665180044

MURAZZANO PENTA SRL - VIA S. ROCCO 12, MURAZZANO

004041

02650440049

BUSSINO SRL - VIA BAVA 15, FOSSANO

Nr. Albo

P. IVA

Acquirente

Provincia di Asti:

005002

00088720057

CASEIFICIO SOCIALE DI ROCCAVERANO - REG. TASSITO 7, ROCCAVERANO

Provincia di Alessandria:

006001

00149300063

CASEIFICIO F.LLI MERLO SPA - V. OTTOLENGHI 14, ACQUI TERME

006003

0161020060

CENTRO COOPERATIVO RACCOLTA LATTE - VIA PISACANE 21, ALESSANDRIA

006006

01709370066

CONSORZIO APPENNINO LATTE - P.ZA ROMA 12, SAN SEBASTIANO CURONE

Provincia di Biella:

096003

00153380027

CASEIFICIO BOZIO BRALINO GIOVANNI - VIA VAREI 3, SOSTEGNO

096004

01225280021

LAB. DI BOCCATO E GARIAZZO - VIA GALLIANO 29, GAGLIANICO

096006

01374760021

MOTTOTEA NELLY - VIA ALPINA 81, MOTTALCIATA

096007

01667940025

CENTRO STAGIONATURA FORMAGGI SNC - VIA SERRA LUNGA 11/13, BIELLA

096008

01943450021

CASEIFICIO VALLE ELVO SCARL - V. MARTIRI della LIBERTA’ 29, OCCHIEPPO SUPERIORE

Provincia del Verbanio-Cusio-Ossola:

103001

00118410034

LATTERIA SOCIALE ANTIGORIANA SCRL- CIRCONVALLAZIONE CRODO