Bollettino Ufficiale n. 09 del 1 / 03 / 2000
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Deliberazione della Giunta Regionale 21 febbraio 2000, n. 13 - 29387
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Leinì (TO). Piano Regolatore
Generale Comunale. Approvazione
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART.1
Di approvare, ai sensi dellart. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n.
56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune
di Leinì (TO), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni
consiliari n. 64 in data 15.7.1997, n. 117 in data 22.12.1997 e n. 46 in
data 2.8.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati
progettuali, delle ulteriori modifiche, specificatamente riportate nellallegato
documento in data 1.2.2000, che costituisce parte integrante del presente
atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992
n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato
con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART.2
La documentazione costituente il Piano Regolatore Generale del Comune di
Leinì, debitamente vistata, si compone di:
- deliberazione consiliare n. 64 in data 15.7.1997, integrata con deliberazione
consiliare n. 117 in data 22.12.1997, entrambe esecutive ai sensi di legge,
con allegato:
- Elab. - Relazione illustrativa, comprensiva dei seguenti allegati :
- Tav. - Tavola comparativa previsioni PRG vigente - nuovo PRG
- Tav.1/1 - Area di antica formazione. Classificazione dei fabbricati,
in scala 1:2000
- Tav.1/2 - Area di antica formazione. Destinazioni duso in atto, esclusive
o prevalenti, in scala 1:2000
- Tav.1/3 - Area di antica formazione. Fabbricati principali. Numero piani
fuori terra, in scala 1:2000
- Tav.1/4 - Area di antica formazione. Fabbricati principali. Stato di
conservazione, in scala 1:2000
- Tav.1/5 - Area di antica formazione. Classificazione dei fabbricati accessori,
in scala 1:2000
- Tav.2 - Infrastrutture tecniche
- Elab. - Analisi di settore
- Elab. - Analisi di soglia
- Elab. - Scheda quantitativa dei dati urbani
- Tav. 1 - Assetto territoriale, in scala 1:25.000
- Tav. 2.1 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.2 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.3 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 3.1 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.2 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.3 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.4 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.5 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.6 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.7 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.8 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.9 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.10 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.11 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.12 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.13 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.14 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.15 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.16 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 4 - Categorie dintervento. Aree R1/1-R1/2-R1/3, in scala 1:1.000
- Tav. - Legenda tavv. n.2 e n.3
- Elab. - Norme di Attuazione
- Elab. - Allegato A alle Norme di Attuazione. Prescrizioni operative
per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti
- Elab - Relazione tecnica
- Tav. 1 - Carta geologica e morfologica, in scala 1:10.000
- Tav. 2 - Carta geoidrologica , in scala 1:10.000
- Tav. 3 - Carta dellidrografia superficiale e delle aree inondate nel
novembre1994 , in scala 1:10.000
- Tav. 4 - Carta del dissesto in atto e potenziale, in scala 1:10.000
- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità
alluso urbanistico, in scala 1:10.000
- Tav. 6 - Ubicazione delle prove penetrometriche dinamiche e loro rappresentazione,
in scala 1:10.000
- deliberazione consiliare n. 46 in data 2.8.1999, esecutiva ai sensi di
legge, con allegato:
- Elab - Controdeduzioni alle osservazioni formulate dalla Regione Piemonte
al Progetto definitivo del PRGC
- Elab. - Norme di Attuazione
- Elab. - Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico:
ricaduta urbanistica
- Tav. - Interventi di miglioramento strutturale del reticolato idrico:
ricaduta urbanistica, in scala 1:10.000
- Tav. 5 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità
alluso urbanistico, in scala 1:10.000
- Elab. - Note illustrative alla Carta di sintesi della pericolosità geologica
e dellidoneità alluso urbanistico
- Elab - Elaborato geologico-tecnico relativo alle aree interessate da
nuovi insediamenti
- Elab. - Allegato A alle Norme di Attuazione. Prescrizioni operative
per la tutela e protezione idrogeologica degli insediamenti
- Tav. 1 - Assetto territoriale, in scala 1:25.000
- Tav. 2.1 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.2 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 2.3 - Assetto generale del Piano, in scala 1:5.000
- Tav. 3.1 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.2 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.3 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.4 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.5 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.6 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.7 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.8 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.9 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.10 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.11 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.12 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.13 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.14 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.15 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 3.16 - Aree urbanizzate e urbanizzande, in scala 1:2.000
- Tav. 4 - Categorie dintervento. Aree R1/1-R1/2-R1/3, in scala 1:1.000
- Tav. - Legenda tavv. n.2 e n.3.
(omissis)
Allegato
Elenco modifiche introdotte ex officio
Nellindice delle Norme di Attuazione alla fine del Titolo III aggiungere
la seguente dizione:
Art. 25 - Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica
degli insediamenti.
Art. 9.2
Al paragrafo relativo alla ammissibilità dellattività terziaria, la dizione
lattività di commercio al dettaglio, integrata con lattività produttiva,
è ammessa per i beni prodotti dallazienda e, comunque per classi dimensionali
t2", deve essere così variata e completata: Lattività di commercio al
dettaglio è ammessa solo se integrata con lattività produttiva per i beni
prodotti dallazienda e, comunque, per classi dimensionali t2.".
Art. 11.1.3
Si aggiunga il seguente punto d) al paragrafo Modalità di attuazione degli
interventi:
d) - Qualora gli interventi di demolizione e ricostruzione prescritti per
gli edifici sulla via Marconi prevedessero larretramento dei fili di fabbricazione,
essi configurerebbero ambiti di ristrutturazione urbanistica, da sottoporre
a Piano di Recupero al fine di salvaguardare un assetto coerente della
cortina edilizia e delle tipologie in essa presenti.".
Artt. 11.2.1, 11.2.2,
Aggiungere la seguente dizione al paragrafo relativo alle superfici a servizi:
Le superfici a servizi potranno essere monetizzate qualora venga dimostrata
limpossibilità del loro reperimento..
Art. 11.7.3
Eliminare dal paragrafo Obiettivi di Piano la dizione in funzione prevalentemente
residenziale.
Art. 11.7.5 (ex area IIP2/2, ora P1/5)
Si apportino le seguenti modifiche allarticolato:
- Si aggiunga al paragrafo Modalità di attuazione la seguente dizione:
Sue o Concessione Convenzionata.
- Al paragrafo indici urbanistici ed edilizi si stralci il valore di If
= 0,5 mq/mq e lo si sostituisca con il seguente If = 0,4 mq/mq.
- Si aggiunga il seguente paragrafo:
aree per servizi: localizzazione e modalità di reperimento
Oltre alle superfici a servizi richieste per legge potranno essere dismesse
ulteriori Sus esterne allarea di intervento, individuate dalla A.C. nel
contesto urbanistico di appartenenza; esse concorrono alla formazione della
capacità edificatoria con applicazione dellindice It = 0,50 mq/mq ed esclusivamente
per destinazioni produttive.
Lutilizzo di tale capacità edificatoria comporta la dismissione in uso
pubblico delle aree per Sus di cui sopra e lelevamento dellIf=0,50 mq/mq.
Lindividuazione delle ulteriori aree a servizi di cui sopra dovrà avvenire
mediante variante al PRG ai sensi dellart. 17 della LUR.
Lintervento edificatorio che prevede lutilizzo di aree a Sus esterne
è sottoposto a concessione convenzionata di cui al 5º comma dellart. 49
della LUR."
Art. 11.7.6, Art. 11.9.1. Art. 11.10.1
Aggiungere il seguente paragrafo:
Pertinenze e manufatti
Le tettoie, i bassi fabbricati e le strutture di pertinenza degli impianti
tecnologici rientrano nel calcolo della Sul e del Re.". Art. 11.10.1
Si inserisca al paragrafo aree per servizi: localizzazione e modalità
di reperimento la seguente dizione: Per gli interventi di ampliamento
attuati con strumento diretto in aree consolidate, qualora gli stessi determinino
superfici a Sus non funzionali e di dimensioni trascurabili, è ammessa
la totale monetizzazione.
Quale ultimo articolo delle NdiA si aggiunga il seguente:
Art. 25 - Prescrizioni operative per la tutela e protezione idrogeologica
degli insediamenti.
Ai fini della tutela idrogeologica degli insediamenti esistenti e previsti,
vengono di seguito riportate le prescrizioni operative.
Tali prescrizioni sono così articolate:
A - classi di idoneità urbanistica
tipologia di intervento urbanistico-edilizio ammesso per le classi di idoneità
urbanistica individuate nella Tav. n. 5 carta di sintesi della pericolosità
geomorfologica e dellidoneità alla utilizzazione urbanistica in scala
1:10.000, di cui al punto E delle norme di attuazione del P.R.G..
B - fasce di rispetto idrografico
C - caratteristiche dei manufatti, ai fini della salvaguardia delle linee
di deflusso
A - Classi di idoneità urbanistica
Il territorio di Leinì è suddiviso nelle seguenti classi di idoneità urbanistica,
in riferimento alle disposizioni di cui alla Circolare P.G.R. n. 7/LAP
dell8.5.1996, pubblicata sul B.U.R. 15.5.96.
Classe I - Settori privi di limitazioni urbanistiche
caratteristiche:
porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica
sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche.
prescrizioni urbanistico-edilizie:
sono ammessi interventi pubblici e privati, secondo le categorie di cui
allart. 7 delle presenti Norme, nel rispetto delle prescrizioni del D.M.
11.3.88 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce,
la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e
le prescrizioni per la progettazione, lesecuzione e il collaudo delle
opere di terreni e fondazioni.
Si prescrive ladozione di particolari cautele nella realizzazione dei
piani interrati, prevedendo adeguate soluzioni tecniche che evitino infiltrazioni
sotterranee di acqua.
Per le opere da realizzare lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni
di cui al successivo punto B.
Classe II - Settori con moderate limitazioni urbanistiche
caratteristiche:
porzioni di territorio nelle quali le condizioni di moderata pericolosità
geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso ladozione
ed il rispetto di modesti accorgimenti.
I settori sono cosi classificati:
Classe II a
caratteristiche:
settori di territorio caratterizzati dalla presenza della falda freatica
superficiale.
prescrizioni urbanistico-edilizie:
sono ammessi tutti gli interventi pubblici e privati, secondo le categorie
precisate allart. 7 delle Norme di attuazione del P.R.G.
Non è opportuna la realizzazione di piani interrati. Gli eventuali piani
interrati degli edifici da realizzarsi ex-novo dovranno essere realizzati
con accorgimenti tecnici che evitino infiltrazioni sotterranee di acqua.
Si richiamano le norme di cui al D.M. 11.3.88.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni
di cui al successivo punto B.
Classe II b
Caratteristiche:
settori di territorio condizionati da allegamenti legati a piene straordinarie,
per cause dovute ad insufficienza od occlusione delle sezioni dei canali
di deflusso del reticolato idraulico naturale ed artificiale.
Prescrizioni urbanistico-edilizie
Sono ammessi tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui allart 7
delle Norme di Attuazione del P.R.G.
E fatto divieto della realizzazione di piani interrati, fatta eccezione
per i piani seminterrati privi di aperture di accesso verso lesterno.
Il primo piano fuori terra dovrà essere realizzato ad unaltezza di sicurezza
rispetto al piano di campagna circostante e, comunque, ad unaltezza non
inferiore a mt. 0,50 dal piano della strada di accesso principale.
Per interventi di demolizione con ricostruzione, ampliamento e ristrutturazione
di edifici esistenti, è ammesso adeguare la quota del primo piano fuori
terra a quella preesistente e, comunque, ad una quota di progetto superiore
alla quota della strada di accesso principale.
Nelle porzioni edificate devono essere eseguiti gli interventi per ladeguamento
degli attraversamenti della rete idrica superficiale e di manutenzione
e pulizia della stessa.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni
di cui al successivo punto B.
Classe III - Settori che presentano elementi penalizzanti ai fini urbanistici
Caratteristiche:
porzioni del territorio, nelle quali gli elementi di rischio e di pericolosità
geomorfologica sono tali da impedirne lutilizzo qualora inedificate, richiedendo
viceversa, interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio
esistente.
I settori sono così classificati:
Classe III a
Prescrizioni urbanistico-edilizie:
a) aree edificate, compresi insediamenti impropri
recupero del patrimonio edilizio esistente utilizzato tramite interventi
di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo,
ristrutturazione edilizia, senza aumento del carico abitativo, costruzione
di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.
Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi dacqua, dovranno
essere protette da opportune opere di difesa spondale.
Dovranno comunque essere previste tutte le opere necessarie alla difesa
idrogeologica e alla corretta eliminazione delle acque superficiali.
Nuove costruzioni destinate allattività agricola, saranno ammesse solo
a seguito dellattuazione degli interventi di riassetto idrogeologico a
carattere territoriale e dellavvenuta eliminazione e/o mitigazione della
pericolosità, purché non comportino aumento del carico antropico e siano
strettamente connesse alla conduzione aziendale, e non diversamente localizzabili.
Dovranno altresì essere rispettate le distanze minime dai corsi dacqua
previste dalla normativa vigente in materia.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni
di cui al successivo punto B.
b) aree inedificate
Coltivazioni agro-silvo-pastorali
La realizzazione di opere pubbliche non altrimenti localizzabili è sottoposta
allosservanza dellart. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i..
Classe III b
Settori di territorio di cui gli elementi di pericolosità sono tali da
imporre un adeguato riassetto del sistema di deflusso delle acque, tramite
studio di dettagli che individui puntualmente gli elementi di criticità
e le relative soluzioni per leliminazione del rischio, nonché la ricaduta
urbanistica degli interventi.
Prescrizioni urbanistico-edilizie
a) aree edificate, compresi insediamenti impropri
Sino ad avvenuta attuazione delle opere di riassetto strutturale sono ammessi
unicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro
e risanamento, ampliamento per adeguamento igienico-funzionale, ristrutturazione
edilizia del patrimonio edilizio esistente, nonché la costruzione di bassi
fabbricati o depositi pertinenziali.
Tali interventi non dovranno comportare la formazione di nuove unità abitative,
fatto salvo il recupero, tramite cambio di destinazione duso, di eventuali
volumi già accorpati alla superficie coperta di unità abitative esistenti.
A seguito di attuazione degli interventi di riassetto strutturale del sistema
di deflusso delle acque, e secondo la scalarità territoriale di ricaduta
urbanistica riportata nellelaborato Interventi di miglioramento strutturale
del reticolato idrico: ricaduta urbanistica, sono ammessi tutti gli interventi
urbanistico-edilizi di cui allart. 7 delle Norme di Attuazione del P.R.G..
Per interventi di demolizione con ricostruzione, ampliamento e ristrutturazione
di edifici esistenti, è ammesso adeguare la quota del primo piano fuori
terra a quella preesistente e, comunque, ad una quota di progetto superiore
alla quota della strada di accesso principale.
Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi dacqua, dovranno
essere protette da opportune opere di difesa spondale.
Per le opere da realizzarsi lungo i corsi dacqua si richiamano le disposizioni
di cui al successivo al punto B.
b) aree inedificate
Sino ad avvenuta attuazione delle opere di riassetto strutturale, nelle
opere agricole è ammessa la costruzione di strutture ed attrezzature agricole,
con divieto di residenza rurali.
A seguito dellattuazione degli interventi di riassetto strutturale del
sistema di deflusso delle acque, e secondo la scalarità territoriale di
ricaduta urbanistica riportata nellelaborato Interventi di miglioramento
strutturale del reticolato idrico: ricaduta urbanistica, sono ammessi
tutti gli interventi urbanistico-edilizi di cui allart. 7 delle Norme
di Attuazione del P.R.G..
E fatto divieto della realizzazione di piani interrati.
Il piano dimposta dei fabbricati dovrà essere realizzato ad unaltezza
di sicurezza rispetto al piano di campagna circostante e, comunque, ad
unaltezza non inferiore a mt. 0,50 dal piano della strada di accesso principale.
Le superfici fondiarie, qualora confinanti con corsi dacqua si richiamano
le disposizioni di cui al successivo punto B.
B - Fasce di rispetto idrografico
Lungo i corsi dacqua esistenti in Leinì si applicano, ai fini edificatori,
le seguenti distanze di salvaguardia:
B.1
Rio Pogliano mt. 25,00
Gora del Mulino mt. 20,00
Rio Borrone, Rio Barbacana, Rio Vafornace mt. 10,00
Rio Palera, Rio Fontanone, restanti rii
corsi dacqua secondari e laghi artificiali mt. 5,00
Le fasce di rispetto non si applicano lungo i tratti intubati. Dovrà comunque
essere garantita la percorribilità ai fini manutentivi.
Prescrizioni urbanistico-edilizie allinterno di tali fasce:
a) aree edificate, compresi insediamenti impropri
interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, senza aumento
del carico abitativo, edificazione di bassi fabbricati o depositi pertinenziali.
Le nuove edificazioni di cui sopra e opere pubbliche, potranno essere ammesse
purché venga accertata, tramite approfondita documentazione tecnica, ladeguatezza
delle opere di protezione esistenti, o la previsione di nuovi interventi
ai fini della messa in sicurezza dellarea.
b) aree inedificate:
Vietata ogni nuova edificazione, anche a seguito di interventi di riassetto
strutturale dei corsi dacqua.
Sono ammesse destinazioni a: percorsi pedonali e ciclabili, piantumazioni
e sistemazioni a verde, conservazione dello stato di natura o delle coltivazioni
agricole e, ove occorra, parcheggi pubblici.
La realizzazione di opere pubbliche non altrimenti localizzabili è sottoposta
allosservanza dellart. 31 della L.R. 56/77 e s.m.i
B.2
Rio delle Vaude e Torrente Banna-Bendola:
fasce di rispetto corrispondenti ai settori, ad essi limitrofi, rappresentati
nella Carta di sintesi della pericolosità geologica e dellidoneità alluso
urbanistico e ricadenti in Classe III a.
prescrizioni urbanistico-edilizie allinterno di tali fasce:
si richiamano le norme specifiche di cui alle aree appartenenti alla Classe
III a.
C - Caratteristiche dei manufatti
- La copertura dei corsi dacqua, principali o del reticolato minore, come
elencati al procedente punto B. mediante tubi o scatolari anche di ampia
sezione non è ammessa in nessun caso.
- Le opere di attraversamento stradale dei corsi dacqua dovranno essere
realizzate mediante ponti, in maniera tale che la larghezza della sezione
di deflusso non vada in alcun modo a ridurre la larghezza dellalveo a
rive piene misurata a monte dellopera; questo indipendentemente dalle
risultanze della verifica delle portate.
- Non sono ammesse occlusioni, anche parziali, dei corsi dacqua incluse
le zone di testata, tramite riporti vari.
- Nel caso di corsi dacqua arginati e di opere idrauliche devessere garantita
percorribilità, possibilmente veicolare delle sponde ai fini ispettivi
e manutentivi.
- A tutela dei corsi dacqua intubati già esistenti i nuovi interventi
che verranno realizzati non dovranno in alcun modo ridurre la possibilità
di manutenzione ed ispezione degli intubamenti, favorendone viceversa,
qualora possibile, laccesso, la manutenzione e leventuale recupero. -
Laddove sia comunque previsto lintervento di nuova edificazione, esso
dovrà rispettare quanto richiesto dagli elaborati geologici e dalla cartografia
di sintesi.
- Nelle aree comprese in Classe IIIb l. s. lattuazione delle previsioni
urbanistiche riguardanti nuove opere o nuove costruzioni, potrà essere
avviata solo quando lAmministrazione Comunale o altri enti competenti
avranno completato liter degli interventi necessari alla messa in sicurezza
di dette aree.
Completate le opere e fatte salve le procedure di approvazione da parte
delle autorità competenti, spetterà responsabilmente allAmministrazione
Comunale verificare che le stesse abbiano raggiunto lobbiettivo di minimizzazione
del rischio ai fini della fruibilità urbanistica delle aree interessate.".