Bollettino Ufficiale n. 08 del 23 / 02 / 2000

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Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 49 - 29267

L.R 67/95. Programma regionale di azioni concernenti la sicurezza alimentare nei paesi meno sviluppati : progetto di iniziativa regionale: collaborazione con la Pastorale Sociale e del Lavoro

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare, per le motivazioni riportate in premessa, l’accordo (allegato al presente atto deliberativo per farne parte integrante e sostanziale) per determinare i reciproci impegni per raccordare e armonizzare le azioni tra la Regione e l’ufficio regionale della Pastorale Sociale e del Lavoro con cui collaborano le organizzazioni imprenditoriali regionali dell’artigianato, dell’agricoltura e della cooperazione;

Ulteriori organizzazioni imprenditoriali regionali di categoria potranno integrare la loro azione senza che ciò comporti modifica del presente accordo.

- di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale alla sottoscrizione dell’accordo allegato.

(omissis)

Allegato

Accordo tra la Regione Piemonte e l’ufficio regionale della Pastorale Sociale e del Lavoro, con cui collaborano le organizzazioni imprenditoriali regionali dell’artigianato, dell’agricoltura e della cooperazione, relativo al progetto di iniziativa regionale per la sicurezza alimentare nei paesi meno sviluppati.

La Regione Piemonte, anche sulla base della mozione n°382 “Iniziative politiche di cooperazione con il Terzo Mondo”, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale nella seduta del 19 febbraio 1997, ha deciso di impegnarsi in modo organico nel sostegno di iniziative atte ad affrontare il problema della sicurezza alimentare nei paesi meno sviluppati.

Il Comitato di Solidarietà, ai sensi delle Leggi Regionali 4/82 e 67/95, ha valutato l’opportunità di concentrare l’azione in alcuni paesi dell’area Saheliana dell’Africa Occidentale: Burkina Faso, Mali, Niger, Senegal.

Per concretizzare l’iniziativa politica sono state predisposte, d’intesa con il Comitato di Solidarietà, apposite direttive che hanno lo scopo di definire l’iter procedurale e le modalità con le quali la Regione Piemonte definisce il proprio programma di azioni concernenti la sicurezza alimentare nei paesi meno sviluppati.

Con determinazione n. 506 del8.06.99 sono state approvate le direttive 1999 che hanno l’obiettivo di promuovere e sostenere progetti finalizzati a migliorare le condizioni di sicurezza alimentare delle popolazione dei paesi Burkina Faso, Mali, Niger, Senegal.

Con il programma regionale 1999 si perseguono inoltre i seguenti sotto-obiettivi:

* avviare un’esperienza di progettazione regionale

* sostenere gli sforzi progettuali di altri soggetti

* co-progettare con partner saheliani

* riconoscere un sostanziale ruolo degli enti locali (sia come rappresentanti di comunita’ di cittadini sia come detentori di know-how specialistico)

* consolidare il modello di intervento.

Le direttive 1999 prevedono pertanto tre distinti percorsi

- percorso “a” : sostegno alla progettualita’ degli enti locali

- percorso “b”: progetti di iniziativa regionale

- percorso “c”: sostegno alla progettualita’ di altri soggetti

Con il percorso “b”: (progetti di iniziativa regionale) la Regione intende, tra l’altro, sperimentare azioni che consentano di integrare le attività di soggetti pubblici e privati, competenti nel settore della formazione, amministrazione , produzione, ecc al fine di affrontare in termini di sistema le problematiche relative alla sicurezza alimentare individuate di comune accordo con il partner nonché favorire la partecipazione delle popolazioni alla definizione delle esigenze prioritarie per la sicurezza alimentare.

La Pastorale Sociale e del Lavoro nell’ambito della definizione delle azioni inerenti il Giubileo del 2000 condivide la filosofia del programma regionale che promuovendo iniziative per migliorare la sicurezza alimentare dei paesi più poveri favorisce la riconciliazione tra Nord e Sud del mondo tramite azioni di solidarietà. Così, l’adozione della modalità di cooperazione decentrata è un nuovo modo di concepire lo sviluppo e i rapporti internazionali dove l’uomo e le relazioni umane diventano il cardine del processo e la sinergia tra soggetti similari la base su cui costruire rapporti più corretti di pari dignità.

In tale contesto e per attuare a tali obiettivi si è avviata la collaborazione con l’ufficio regionale della Pastorale Sociale e del Lavoro il quale ha operato d’intesa con diverse organizzazioni di categoria per sviluppare un programma di azioni finalizzate a sostenere scambi e collaborazioni con le omologhe realtà del Burkina Faso.

Si metteranno così a disposizione competenze, momenti di formazione e attrezzature che consentiranno alle piccole aziende del Burkina Faso di svilupparsi contribuendo ad avviare un processo economico locale che superi la dipendenza attraverso la creazione di un rapporto duraturo fra imprenditori piemontesi e del Burkina

Partecipano al programma le seguenti organizzazioni regionali :

* per gli artigiani Confartigianato, CNA, CASA;

* per il mondo agricolo Coldiretti, CIA , Confagricoltura;

* per il settore cooperative Confcooperative;

Nello spirito di quanto previsto dalla direttiva regionale è stata organizzata, su iniziativa della Pastorale sociale e del lavoro e delle categorie interessate, con l’assistenza dell’LVIA, un’ apposita missione che ha consentito di prendere i contatti con autorità governative e locali del Burkina Faso e con i partner operativi.

A seguito della missione si sono definiti gli interventi e le azioni di dettaglio.

Sul piano amministrativo si procede alla stipula di un’apposita convenzione con Monsignor Fernando Charrier vescovo della Diocesi di Alessandria delegato dalla Conferenza Episcopale Piemontese per i Problemi Sociali e del Lavoro.

Per la realizzazione di questo programma è stato previsto un costo di L. 270.000.000.

Come indicato nelle direttive la Regione riconosce un proprio contributo di £. 200.000.000 pari al 75% del costo fermo restando che i fondi raccolti dalle singole Associazioni di categoria potranno ulteriormente implementare i progetti senza che ciò comporti ulteriori finanziamenti della Regione

La Pastorale Sociale e del Lavoro, con le organizzazioni regionali di categoria, si impegna a

1. realizzare un News Group di operatori piemontesi e burkinabé disponibili ad avviare un dialogo telematico per lo scambio di informazioni e per formazione a distanza su marketing, prodotti e gestione della produzione, qualità.

2. realizzare un magazzino di tecnologie riciclabili in Piemonte per gli artigiani del Burkina Faso attraverso una rilevazione delle disponibilità esistenti in Piemonte e delle domande esistenti (in collaborazione con gli Enti del Burkina Faso)

L’impegno di Confartigianato, CNA e CASA

Collaborare

1. con l’Associazione degli Artigiani di Ouagadougou, per migliorare le potenzialità tecniche, offrire nuove opportunità e contribuire allo sviluppo economico dell’artigianato locale iniziando con i meccanici ,i parrucchieri, i sarti;

2. con la Rete delle Donne per lo Sviluppo, per contribuire al miglioramento dei servizi offerti in Burkina Faso dal sistema economico delle cucine di strada e dotandolo di un fondo rotativo per la concessione di crediti;

3. con la Federazione Nazionale delle Industrie Agroalimentari e di Trasformazione del Burkina Faso per migliorare le tecniche di conservazione e trasformazione della carne;

4. con la Diocesi di Ouagadougou per contribuire al potenziamento di mezzi di comunicazione locale come strumento di formazione ed al miglioramento della tipografia e casa editrice “Presse Africaine”

L’impegno di Confcooperative

Collaborare

1. con la Federazione Nazionale delle Industrie Agroalimentari e della Trasformazione del Burkina Faso per migliorare le tecniche di produzione, conservazione e trasformazione del latte;

2. con la Città di Ouagadougou per migliorare la gestione dell’arredo urbano, del verde, del riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, del recupero della carta, ecc.;

3. con il Ministero dell’Habitat per migliorare le condizioni abitative degli abitanti del Burkina Faso attraverso lo sfruttamento dei materiali locali;

4. con la Rete delle Donne per lo Sviluppo per migliorare i servizi della struttura nel campo della formazione all’autoimpresa nell’ambito scolastico;

L’impegno di Coldiretti, CIA e Confagricoltura

1. Collaborare con l’A.S.K., Associazione Song Koadba di coltivatori locali, per migliorare le tecniche di produzione, conservazione e trasformazione di prodotti agricoli del Burkina Faso ed avviare la messa in opera di mulini per granaglie che sono affidati alle donne

2. Con la Fondazione Jean Paul II per offrire consulenze a distanza ed in loco per progetti di cooperazione allo sviluppo nel settore agricolo finanziati e sostenuti dalla Fondazione

3. con il Ministero dell’Agricoltura e delle Attività Produttive del Burkina Faso per migliorare le tecniche di gestione della filiera dell’allevamento e sperimentazione di sementi foraggiere

Il Presidente della Giunta Regionale
Enzo Ghigo

Il Delegato della Conferenza Episcopale
per i Problemi Sociali e del Lavoro
Monsignor Fernando Charrier