ACQUE PUBBLICHE
D.P.G.R. 27 gennaio 2000, n. 12Legge 5 gennaio 1994 n. 36 - Legge regionale 20 gennaio 1997 n. 13 - Nomina del commissario ad acta per lesercizio del potere sostitutivo regionale nei confronti dei Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Vistrorio, Usseaux ricadenti nellambito territoriale ottimale n. 3 - Torinese
AGRICOLTURA
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 33 - 29305Attuazione per lanno 2000 del Programma regionale Agricoltura e Qualità di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (PIC). Misura I azione 4 promozione e sostegno allavviamento degli organismi di controllo
COMMERCIO
D.G.R. 31 gennaio 2000, n. 47-29265Legge Regionale 12 novembre 1999 n. 28, art. 17 - Formazione professionale per laccesso allesercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare - Direttiva
CONTENZIOSO
D.G.R. 17 gennaio 2000, n. 4 - 29150Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da U.S.L. 34 contro Regione Piemonte ritenuta legittimata passiva per i debiti delle soppresse U.S.S.L. 34. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Pier Carlo Maina
EDILIZIA/OPERE VARIE
Codice 25.2L.R. n. 18/84 - Comune di Pramollo (TO) - Lavori di ampliamento cimitero in località Murise. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 49.000.000.= - Cap. 27190/99
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Gottasecca (CN). Lavori di ampliamento cimitero e costruzione loculi. Progetto generale di massi. ma L. 260.000.000.= - Progetto stralcio I lotto L. 210.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Favria (TO). Lavori di costruzione ossario comunale - L. 55.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Castagnole Monferrato (AT). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e sistemazione aree interne del cimitero - L. 160.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Torino. Lavori al cimitero municipale VIII Ampliazione Campo 6 - 7 Fabbricato a croci - L. 4.051.800.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Frabosa Sottana (CN). Lavori di costruzione loculi ed ossari nel cimitero comunale - L. 350.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Felizzano (AL). Lavori di ampliamento cimitero comunale, sistemazione e recinzione dellarea - L. 320.000.000.=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Pozzol Groppo (AL). Lavori di costruzione n. 12 loculi nel cimitero comunale - L. 25.410.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Rocchetta Tanaro (AT). Lavori di realizzazione nuovi loculi cimiteriali - L. 155.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Toceno (VB). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 290.997.539=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Melle (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Mornese (AL). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 77.130.749= costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Cortandone (AT). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 35.937.527=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Feisoglio (CN). Lavori di ristrutturazione cimitero comunale - L. 125.000.000=
Codice 25.2LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Crissolo (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e cellette ossario - II lotto - L. 144.000.000=
ENTI LOCALI
D.P.G.R. 7 febbraio 2000, n. 17Aggiornamento della nomina dei componenti della Conferenza Permanente Regione Autonomie-Locali
Codice 5.1D.G.R. n. 100-29029 del 20.12.99 - Primi interventi a sostegno dellavvio dellesercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti Locali - Impegno di spesa di L. 2.385.000.000 (cap. 16005/99)
Codice 5.1_Primi interventi a sostegno dellavvio dellesercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti locali - Individuazione definitiva dei destinatari e dei contributi assegnati.
NAVIGAZIONE INTERNA E PORTI
Codice 26.4Opere di navigazione interna. Lago Maggiore. Comune di Oggebbio (VB). Realizzazione pontili galleggianti. Approvazione. Impegno e liquidazione 1^ SAL al Comune di Oggebbio. L. 93.463.841.= Cap. 27190/99
Codice 26.4Opere di Navigazione Interna. Lago Maggiore. Comune di Cannero Riviera (VB). Realizzazione pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni. Importo L. 120.000.000. Approvazione nuovo Quadro Economico. Approvazione, impegno e liquidazione competenze professionali e I SAL al Comune di Cannero Riviera. L. 91.746.091. Cap. 27190/99
Codice 26.2Opere di Navigazione Interna. Lago dOrta. Comune di Gozzano (NO). Realizzazione di pontili galleggianti. Importo L. 120.000.000.=. Approvazione nuovo Quadro Economico e Contabilità Finale. Impegno e liquidazione al Comune di Gozzano della somma di L. 111.027.292.=. Cap. 27190/99
NOMINE
Comunicato della Commissione consultiva per le nomineIntegrazione dellelenco delle nomine da effettuarsi nel primo semestre 2000
OPERE PUBBLICHE
Codice 25.2L.R. n. 18/84 - Comune di Piode (VC). Lavori di sistemazione della sede municipale. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 20.000.000= Cap. 27190/99
Codice 25.2L.R. 18/84. Comune di Vanzone Con S. Carlo (VB). Lavori di costruzione strada di Battiggio. Corresponsione contributo di L. 30.138.401= (Cap. 27190/99)
Codice 25.2L.R. 18/84. Comune di Cuorgnè (TO). Lavori di sistemazione della sede municipale - 3 lotto - Corresponsione contributo di L. 36.000.000= (Cap. 27190/99)
Codice 25.2L.R. 18/84. Comune di Lu. Lavori di sistemazione sede municipale. Rideterminazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 21.000.000= Cap. 27190/99
Codice 25.2L.R. n. 18/84 - Comune di Campiglione Fenile. Lavori di opere stradali sistemazione Via Gerbidi. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 50.000.000= - Cap. 27190/99
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Calamandrana. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale del pozzo. Contributo L. 70.000.000=
Codice 25.2LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cassine. Lavori di costruzione di nuovo pozzo acquedotto com.le. Contributo L. 119.499.240.=
Codice 25.2LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Alfiano Natta. Lavori di p.i. riprofilatura scarpata sovrastante Via S. Spirito in loc. Cardora. Contributo L. 11.000.000
Codice 25.2L.R. N. 18/84 - Comune di Vespolate (NO) - Lavori di sistemazione strade comunali. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 29.006.444 (Cap. 27190/99)
Codice 25.2L.R. n. 18/84 - Comune di Varallo (VC) - Lavori di sistemazione del tetto della sede municipale. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 100.000.000.= - Cap. 27190/99
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Ferrere. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale Bricco-Calosso. Contributo L. 33.000.000
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Villarbasse. Lavori di pronto intervento per sistemazione ponticello sul rio S. Quirico. Contributo L. 15.000.000
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Prarostino. Lavori di pronto intervento per consolidamento strada comunale per b.ta Cardone. Contributo L. 85.000.000
Codice 25.2LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Montemarzino. Lavori di consolidamento a monte della strada com.le via Roma. Contributo L. 80.000.000.=
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Rettifica D.G.R. n. 124-43637 del 06.03.1995. Comune di Angrogna
Codice 25.2Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Città di Garessio. Devoluzione economia di L. 240.000.000.= realizzata dalla Comunità Montana Alta Val Tanaro a favore dei lavori di sistemazione acquedotto comunale di Garessio
Codice 25.2Alluvione novembre 1994 - Comune di Lessolo. Devoluzione economia di spesa per L. 27.381.277.= a favore di interventi di sistemazione idraulica del Rio Riò
Codice 25.2D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 490.714.903.= sul cap. 24076-99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati
Codice 25.2D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 20.000.000.000.= sul cap. 24076/99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Zubiena (BI). Lavori di messa in sicurezza condotta acquedotto. Contributo di L. 30.000.000=
Codice 25.2L. n. 471/94 - LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Alluvione autunno 1993. Comune di Locana. Lavori di ripristino collettore fognario e attraversamento torr. Orco. Importo L. 80.000.000=
Codice 25.2L. n. 438/95 - art. 1 sexies. Alluvione novembre 1994. Pagamento somme relative a lavori di ricostruzione ponti comunali danneggiati di cui alla D.G.R. n. 1-12788 del 10/1071996 - L. 670.091.953.= - Cap. 24093/99
Codice 25.2Nubigrafio luglio 1996. Comune di Cossogno. Variazione ai programmi approvati. Utilizzo di minori spese accertate su opere precedentemente programmate per lesecuzione dei lavori in località Al Sasso. Pagamento di L. 15.090.448.=
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Calosso. Lavori di pronto intervento per ripristino S. C.le Calva
PERSONALE REGIONALE
D.U.P.C.R. 26 gennaio 2000, n. 1/2000Determinazione modalità e numero delle unità di personale da acquisire allUfficio di Comunicazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) - Amadio Giuseppe, Baravalle Manuela, Cardia Emiliano, Gerbi Giovanna, Marino Maria Stella, Pavone Roberto Aristide, Rogna Luciana e Boccia Giovanni (GA)
D.U.P.C.R. 26 gennaio 2000, n. 7/2000Determinazione annuale dei compensi spettanti alle Commissioni Giudicatrici delle procedure concorsuali - Intesa dellUfficio di Presidenza (AA)
D.U.P.C.R. 26 gennaio 2000, n. 9/2000Designazione esperto nella Commissione Giudicatrice per avviso di selezione pubblica per esame ai fini della formazione di graduatorie da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato di personale di categoria D3 in possesso del Diploma di Laurea in Architettura (AA)
SANITA
D.P.G.R. 3 febbraio 2000, n. 16Profilassi dellinfluenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato
TRASPORTI
Codice 26.4LL.RR. 43/94, 40/95, 10/96 - Fondo Investimenti Piemonte (FIP 96) - Scheda Centro Intermodale di Novara ed Interporto di Torino Orbassano - Potenziamento del terminale ferroviario dellInterporto. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99
Codice 26.4LL.RR. 43/94, 40/95, 41/65 - Fondo Investimenti Piemonte - Scheda n. 5 - Terzo stralcio attuativo di opere al fine di attivare la realizzazione delle strutture di magazzinaggio delle merci del Centro Intermodale di Novara Boschetto. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99
TURISMO
Codice 21Legge Regionale 8.7.1999 - n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica - Dossier di candidatura per la presentazione delle domande ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000"
D.G.R. 31 gennaio 2000, n. 52 - 29270L.R. n. 18/99 art. 5 - Approvazione Programma annuale degli interventi 2000. (L. 40.000.000.000= cap. 25810 del Bilancio 2000 )
D.C.R. 1 febbraio 2000, n. 615Modifica alla deliberazione del Consiglio Regionale del 26 maggio 1977, n. 179-4170 - Sostituzione parziale della tabella C dellallegato n. 0 (zero) con linserimento di coefficienti riduttivi dei valori tabellari riferiti alle attività turistico-ricettive, commerciali e direzionali
TUTELA DEL SUOLO
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Armeno. Lavori di disalveo e sistemazione idraulica rio Sogna in prossimità cabina di filtraggio e clorazione acquedotto c.le. Contributo L. 30.000.000=
Codice 25.2LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Grondona. Lavori di sistemazione idraulica torr. Spinti in corrispondenza passerella per Formighezzo. Contributo L. 30.000.000.=
Codice 25.2LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Grognardo. Lavori di costruzione briglia e muri per difesa della spalla del ponte e opere di sistemazione alveo sul torr. Visone. Contributo L. 40.000.000
Codice 25.2Nubifragio 8.7.1996. Comune di Pettenasco. Lavori di ricostruzione difese in sponda destra e sinistra del T. Pescone, tratta terminale tra la ss. e la foce del lago. Contributo L. 140.000.000
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Tavagnasco. Lavori di pronto intervento per eliminazione pericolo caduta massi da parete rocciosa. Contributo L. 21.000.000
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quagliuzzo. Lavori di pronto intervento per demolizione masso sovrastante labitato in loc. Luvera. Contributo L. 15.500.000
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quincinetto. Lavori di pronto intervento per sistemazione Rio Renanchio. Contributo L. 90.000.000
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di S. Pietro Val Lemina. Lavori di pronto intervento per consolidamento sponda destra torrente Lemina. Contributo L. 70.000.000
Codice 25.2LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cabella Ligure. Lavori di ripristino briglie rio Centassi. Contributo L. 76.000.000.=
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Novalesa. Lavori di pronto intervento per lavori di disalveo torrenti Claretto e Mardarello. Contributo L. 140.000.000
Codice 25.2Alluvione novembre 1994 - Comune di Chiaverano. Revoca contributo L. 150.000.000=
Codice 25.2Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Comune di Isola S. Antonio. Devoluzione economie per L. 6.635.997.= a favore dei lavori di impianto di potabilizzazione dellacquedotto comunale
Codice 25.2L.R. 38/78 - Nubifragio maggio 1999. Comune di San Pietro Val Lemina. Variazione ai programmi approvati con DD. 685 del 23.6.99. Integrazione oggetto dei lavori. Nessuna variazione agli impegni già assunti
URBANISTICA
D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 36 - 29308L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Alessandria (AL). Approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale
URBANIZZAZIONE
Codice 25.2LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Paderna. Lavori di p.i. per il ripristino del tratto terminale del collettore fognario. Contributo L. 10.000.000
VIABILITÀ
Codice 26.2L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed erogazione L. 37.500.000 quale rata unica a saldo del contributo concesso al Comune di Cossato, per la realizzazione della pista ciclabile denominata Via residenziale in Via Milano sul Cap. 27190/99
Codice 26.2L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed Erogazione di L. 26.982.247 pari al secondo acconto del 30 per cento del contributo concesso al Comune di Vaprio DAgogna (NO) con D.G.R. 529-4220 del 30.11.95 per la realizzazione della pista ciclabile denominata Itinerario n. 1" cap. 27190/99
Parte I
ATTI DELLA REGIONE
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 27 gennaio 2000, n. 12
Legge 5 gennaio 1994 n. 36 - Legge regionale 20 gennaio 1997 n. 13 - Nomina del commissario ad acta per lesercizio del potere sostitutivo regionale nei confronti dei Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Vistrorio, Usseaux ricadenti nellambito territoriale ottimale n. 3 - Torinese
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
a) di nominare, per le motivazioni di cui in premessa, Fiorenza Veglia, Segretario Vicario della Sede di Torino del Comitato Regionale di Controllo, commissario ad acta per il compimento, entro il termine di venti giorni dal ricevimento del presente decreto, di tutti gli atti necessari alladesione da parte dei Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Vistrorio, Usseaux alla convenzione di cooperazione tra gli enti locali dellambito territoriale n. 3 - Torinese prevista dallarticolo 4 della l.r. 13/1997 e approvata nella conferenza dei servizi del 8 giugno 1998, ivi compresi i provvedimenti sostitutivi delle deliberazioni dei rispettivi Consigli comunali e le conseguenti sottoscrizioni della convenzione medesima;
b) di disporre la tempestiva trasmissione del presente decreto al commissario ad acta Fiorenza Veglia, ai Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Usseaux, nonchè alla Provincia di Torino in qualità di ente incaricato per lambito territoriale 3 - Torinese del coordinamento delle attività necessarie alla stipula della convenzione istitutiva dellAutorità dambito.
Avverso il presente decreto è ammesso ricorso, entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento dello stesso, innanzi al Tribunale amministrativo regionale.
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 3 febbraio 2000, n. 16
Profilassi dellinfluenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
Art. 1 Si dichiara zona di protezione per influenza aviare
- il territorio del Comune di Spigno Monferrato (AL), Mombaldone (AT).
Al limiti della zona di protezione sulle vie di accesso devono essere apposte a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta: Zona di protezione per influenza aviare.
Art. 2 - Si dichiara zona di sorveglianza per influenza aviare:
- lintero territorio del Comune di Olmo Gentile (AT), Roccaverano (AT), Serole (AT), Merana (AL), Denice (AL), Ponti (AL), Castelletto dErro (AL), Montechiaro dAcqui (AL), Malvicino (AL), Pareto (AL).
Ai limiti della zona di sorveglianza, sulle vie di accesso, devono essere apposte, a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta Zona di sorveglianza per influenza aviare.
Art. 3 - Nellambito delle zone di protezione e di sorveglianza il Servizio veterinario della ASL, territorialmente competente provvede ad organizzare ed effettuare:
1. il censimento degli allevamenti che detengono volatili e la numerazione per categoria degli animali presenti;
2. le ispezioni sanitarie e i controlli volti ad accertare il rispetto delle misure di profilassi e polizia veterinaria disposte dal presente Decreto; i controlli sanitari negli allevamenti che detengono volatili della zona di protezione devono essere eseguiti con urgenza e annotati su verbale;
3. la vigilanza straordinaria negli stabilimenti di macellazione dei volatili.
Art. 4 - Nella zona di protezione devono essere applicate le seguenti misure:
a) sequestro dei volatili presenti nei locali di stabulazione o altri luoghi che ne consentano lisolamento, con divieto di spostamento anche delle uova da cova; gli animali di specie diversa presenti nelle aziende che detengono volatili possono essere trasferiti, previa autorizzazione veterinaria;
b) leffettuazione di controlli clinici, integrati da eventuali esami di laboratorio, con particolare riferimento ai controlli di cui allO.M. 14 gennaio 2000;
c) divieto di introdurre nella zona volatili ad eccezione di quelli destinati alla immediata macellazione;
d) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per limmediata macellazione di cui alla lettera c), appositamente autorizzati;
e) divieto di accesso, nelle aziende che detengono volatili, di veicoli e personale estraneo non autorizzato;
f) divieto di trasferire fuori dagli allevamenti di volatili qualsiasi possibile vettore animato o inanimato dellagente patogeno, compresi lettiera e deiezioni non opportunamente trattati, carne e prodotti carnei, carcasse, parti o resti di volatili; gli automezzi utilizzati per il trasporto di volatili, nonché veicoli o attrezzature venute in contatto con animali o materiali possibili vettori di infezione, non possono lasciare la zona di protezione se non sottoposti alla disinfezione sotto controllo veterinario, secondo le modalità di cui allarticolo 64 del vigente regolamento di polizia veterinaria; il trasferimento delle uova da consumo può essere autorizzato previa adozione di idonee misure cautelative;
g) controllo dei movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili e delle uova;
h) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili o altri uccelli, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;
i) obbligo di porre in atto adeguati sistemi di disinfezione negli allevamenti di volatili e presso i relativi accessi;
j) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma;
Dopo che siano trascorsi ventuno giorni dallestinzione dellultimo focolaio nella zona di protezione si adottano i provvedimenti in vigore nella zona di sorveglianza, di cui al successivo art. 5 del presente decreto.
Art. 5 - Nellambito della zona di sorveglianza, si applicano le seguenti misure:
a) divieto di spostamento dei volatili e delle uova da cova, ad eccezione dei casi di cui al seguente articolo 7;
b) controllo clinico e sierologico degli allevamenti come previsto dallO.M. 14 gennaio 2000;
c) divieto di introduzione di volatili vivi appartenenti alle specie sensibili, con leccezione di quelli destinati direttamente allimmediata macellazione;
d) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;
e) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per limmediata macellazione di cui alla lettera d), appositamente autorizzati;
f) obbligo di adeguati trattamenti di disinfezione per i veicoli e le attrezzature utilizzate per il trasporto di volatili, di altri animali o materiali che potrebbero costituire veicolo di infezione, comprese deiezioni e lettiere;
g) obbligo di segnalazione di qualunque sintomo riferibile a influenza aviare e dei casi di morte di volatili, qualora si discostino dalla percentuale consueta dellazienda;
h) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma.
Art. 6 - In deroga al divieto di spostamento di volatili dalla zona di protezione, di cui allarticolo 4, il Servizio veterinario della ASR può autorizzare:
- la raccolta dei volatili morti dalle aziende per essere trasportati in un impianto di trattamento dei rifiuti ad alto rischio con ladozione delle misure precauzionali necessarie;
- lo spostamento di volatili destinati direttamente alla macellazione immediata in un macello situato allinterno della zona di protezione o, qualora non sia possibile, in un altro, preferibilmente nella zona di sorveglianza, designato dalla Regione.
Art. 7 - In deroga al divieto di spostamento dei volatili dalla zona di sorveglianza di cui allart. 5 il Servizio Veterinario ASL, può autorizzare:
- lo spostamento dei volatili per linvio diretto in un macello, anche situato al di fuori della zona di sorveglianza, designato dalla Regione.
Art. 8 - Lo spostamento dei volatili dagli allevamenti della zona di protezione e della zona di sorveglianza, secondo i precedenti articoli 6 e 7, deve essere effettuato previo rigoroso accertamento sanitario volto ad escludere il sospetto di influenza aviare in tutti i soggetti presenti nellazienda interessata e adottando le modalità previste dagli articoli 14 e 15 del vigente regolamento di polizia veterinaria.
Per il trasferimento è necessaria lautorizzazione della ASR di destinazione, con la quale devono essere preventivamente concordati tempi e modalità di inoltro.
Nei macelli di destinazione gli animali devono essere isolati e macellati separatamente, subendo visita sanitaria ante e postmortem particolarmente accurata. Le carni così ottenute devono essere marchiate conformemente allart. 5, comma 1 del D.P.R. 30/12/92 n. 558 e successive modifiche.
Gli automezzi di trasporto devono essere immediatamente disinfettati sotto controllo veterinario.
Art. 9 - Le misure della zona di sorveglianza restano in vigore per 30 giorni dopo lesecuzione della operazioni di disinfezione dellultimo focolaio denunciato.
Art. 10 - I sindaci dei Comuni, i Servizi veterinari delle ASR della Regione, gli agenti tutti della Forza Pubblica, sono incaricati dellesecuzione del presente Decreto.
Art. 11 - I contravventori al presente Decreto sono puniti a norma di Legge.
Art. 12 - Il presente Decreto stante lurgenza di adottare provvedimenti per contenere la diffusione dellinfluenza aviare entra immediatamente in vigore.
Enzo Ghigo
Decreto del Presidente della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 17
Aggiornamento della nomina dei componenti della Conferenza Permanente Regione Autonomie-Locali
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
(omissis)
decreta
si prende atto della nomina del Sig. Orazio Garbella quale Presidente della Comunità montana Valle Mosso, nomina che ha effetto ai fini della composizione della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali.
Enzo Ghigo
DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE
Deliberazione della Giunta Regionale 17 gennaio 2000, n. 4 - 29150
Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da U.S.L. 34 contro Regione Piemonte ritenuta legittimata passiva per i debiti delle soppresse U.S.S.L. 34. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dellavv. Pier Carlo Maina
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed allesplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dellinteresse dellEnte nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio, mediante la rappresentanza e difesa dellavv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 47-29265
Legge Regionale 12 novembre 1999 n. 28, art. 17 - Formazione professionale per laccesso allesercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare - Direttiva
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
- di approvare i criteri e le modalità di svolgimento dei corsi di formazione professionale per il conseguimento del requisito professionale per laccesso allesercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare, così come descritte nellallegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;
- di demandare al Direttore regionale del Commercio e Artigianato la stipula di apposita convenzione con i soggetti organizzatori e gestori dei corsi ai sensi della L.R. n. 28/99, art. 17 commi 4, 7,9.
(omissis)
Allegato
Ai sensi dellart. 17 della L.R. n. 28/99, si rende necessario, al fine di uniformare su tutto il territorio della Regione Piemonte le procedure di organizzazione e di gestione dei Corsi di Formazione Professionale di cui alloggetto, stabilire i criteri e i contenuti relativi allavviamento e alla gestione dei corsi in questione.
1 - Caratteristiche dei corsi
a) Durata dei Corsi
l Corsi avranno la durata di 60 ore.
Ogni ora di Insegnamento deve avere una durata effettiva di almeno 50 minuti e ogni materia di Insegnamento deve essere trattata in un tempo minimo di 2 ore. Nellarco di una giornata non devono essere svolte più di 8 ore di insegnamento.
b) Programma dei Corsi:
I Corsi dovranno prevedere la trattazione degli argomenti delle materie di seguito elencate per un ammontare complessivo di 60 ore:
- Legislazione sul commercio di vendita al pubblico: accesso allattività; pubblicità dei prezzi; orario di vendita; locazione e avviamento commerciale (almeno 4 ore)
- Legislazione igienico - sanitaria, sociale, fiscale e penale, relativamente allattività commerciale di vendita (almeno 19 ore)
- Amministrazione e contabilità aziendale. Sistemi e tecniche di vendita (almeno 14 ore)
- Organizzazione del punto di vendita e gestione delle scorte (almeno 4 ore)
- Merceologia (almeno 14 ore)
2 - Soggetti Organizzatori e Gestori
Lart. 17 della L.R. n. 28/99, al comma 4 specifica che i corsi possono essere istituiti, mediante convenzione con la Regione Piemonte, dalle Camere di commercio industria e artigianato (CCIAA) e le loro aziende speciali, le associazioni di categoria più rappresentative del settore a livello regionale e gli enti costituiti con il loro concorso, i centri di assistenza tecnica, nonché altri soggetti già operanti nel settore formazione professionale.
Il succitato articolo al comma 7, in fase di prima applicazione, individua quali soggetti abilitati a stipulare apposita convenzione con la Regione per lorganizzazione e gestione dei corsi, in via prioritaria le Camere di commercio industria e artigianato (CCIAA) e le associazioni di categoria più rappresentative del settore commerciale e al comma 9 precisa che i corsi professionali in questione non comportano oneri a carico della Regione poiché gli stessi sono posti a carico dei soggetti organizzatori dei corsi e ricompresi nella quota discrizione posta a carico degli allievi, secondo le modalità stabilite in apposita convenzione.
Detti corsi devono avere il preventivo riconoscimento dalle Province di competenza ai sensi dellart. 9 comma 2 della L.R. n. 63/95.
Ai fini dellautorizzazione per lo svolgimento dei corsi finalizzati al rilascio dellattestato di idoneità, i soggetti organizzatori e gestori convenzionati con la Regione, dovranno presentare apposita richiesta alla Provincia dove è ubicata la sede di svolgimento del corso.
3 - Allievi dei corsi
Possono essere allievi dei corsi in questione coloro che abbiano compiuto i 18 anni di età.
4 - Organizzazione dei corsi
a) Almeno 5 giorni prima dellinizio dellattività corsuale il Soggetto organizzatore e gestore dei corsi dovrà comunicare alla Provincia di competenza per territorio il calendario delle lezioni, il corpo docente, larticolazione degli orari oltre che la data di avvio dellattività medesima.
b) Il soggetto organizzatore e gestore del corso, entro il termine di cui al precedente punto a), dovrà inoltre fissare, in accordo con la sede operativa dellesame, la data di espletamento delle prove finali da individuarsi entro i 10 giorni successivi alla data di conclusione del corso medesimo, richiedendo alla Provincia lavvio delle procedure per la nomina della Commissione desame come prevista dallart. 17 comma 7 della L.R. 28/99.
5 - Registro di presenza allievi
Tutti i Soggetti organizzatori e gestori, prima dellinizio del corso, dovranno munirsi di un Registro di presenza allievi, debitamente vistato dalla Provincia competente per territorio, su cui gli Allievi dovranno apporre la propria firma allinizio di ogni lezione e alluscita soltanto in caso di uscita anticipata.
Le classi dovranno essere composte da un numero minimo di 12 a un massimo di 20 allievi.
6 - Frequenza ai corsi
Gli Allievi che hanno frequentato il corso per almeno il 75% del monte ore complessivo sono ammessi alla prova finale di idoneità. La frequenza prevista per lammissione allesame è dimostrata dal Registro presenze e certificata da apposita dichiarazione del Direttore dei corsi.
Ai candidati ammessi ma assenti per causa di forza maggiore o per gravi e documentati motivi, e quindi giustificati, è concessa la facoltà di ripresentarsi unicamente alla prima sessione desame utile successiva. Lassenza è da ritenersi giustificata in base ad insindacabile giudizio del Presidente della Commissione esaminatrice.
7 - Docenti del corso
La direzione dei corsi e lo svolgimento dellattività didattica saranno assicurati da personale docente in possesso del diploma di Laurea o che abbia maturato almeno 5 anni di esperienza nella disciplina e/o attività di settore, oggetto dellinsegnamento, i cui curricula siano depositati presso il soggetto organizzatore e gestore del corso.
8 - Esame finale di idoneità
Per i corsi di formazione è previsto un esame finale di idoneità per ogni singolo corso inteso ad accertare il grado di preparazione degli allievi sui contenuti del corso.
LAmministrazione provinciale invita le Amministrazioni interessate a designare il componente della Commissione di propria spettanza e provvede alla nomina della Commissione che rimane in carica fino alla nomina di quella successiva.
La Commissione desame è costituita e nominata presso la Camera di Commercio Industria e Artigianato (CCIAA) competente che assume anche la responsabilità operativa della prova di esame, ed è composta da:
a) un esperto designato dalla competente CCIAA, in qualità di presidente;
b) un esperto in materia di norme igienico - sanitarie, designato dalla competente direzione regionale alla sanità;
c) un esperto di tecnica commerciale designato dalla CCIAA;
d) un esperto di merceologia designato dalla CCIAA;
e) un rappresentante della struttura formativa che ha gestito il corso.
La Commissione è integrata per ogni sessione desame da un componente del collegio docenti che, nominato dal responsabile della struttura formativa, svolge le funzioni di segretario durante lo svolgimento dello scrutinio.
Qualora 8 giorni prima degli esami non fosse pervenuto il nominativo di alcuni componenti la Commissione, è compito della sede operativa, provvedere ai solleciti necessari al fine di comporre il collegio. La Commissione è validamente costituita quando sono presenti almeno 3 componenti oltre al Presidente.
I compensi da erogare al Presidente e ai componenti delle Commissioni desame sono carico della CCIAA. Il gettone di presenza da erogare ai singoli componenti delle Commissioni è, ai sensi della L.R. n. 44/97, pari a lire 100.000 lorde giornaliere per numero di giorni previsti per lesame. Al Presidente della Commissione compete, quale ne ricorrano le condizioni, un gettone di presenza pari a lire 150.000 lorde giornaliere.
9 - Questionari desame
I questionari sono predisposti e periodicamente aggiornati da una Commissione tecnica della quale fanno parte gli enti pubblici interessati (Regione, Provincia e CCIAA ) ed i soggetti gestori dei corsi. I risultati del lavoro sono formalizzati in questionari approvati dalla Direzione Regionale Commercio e Artigianato e utilizzati dalla Commissione desame per la predisposizione della prova finale scritta.
10 - Svolgimento delle prove finali
Lesame finale che dovrà svolgersi entro 10 giorni dalla conclusione dei corsi, consiste in una prova scritta ed una prova orale con relativa valutazione finale espressa in centesimi.
a) Prova scritta
Per la prova scritta al candidato viene consegnato un questionario estratto a sorte tra almeno 400 questionari composto da 40 domande riguardanti tutte le materie oggetto del corso. Le domande sono da considerarsi tutte di pari punteggio per un appannaggio totale di 100 punti.
La valutazione finale si ottiene detraendo al punteggio massimo ottenibile (100/100) un valore negativo di 4 punti per errore. Sulla base delle risposte errate si provvede ad effettuare la conseguente detrazione. Ne consegue che il massimo di risposte errate ammesse è 10.
b) Prova orale
Alla prova orale vengono ammessi tutti gli allievi che nella prova scritta abbiano ottenuto un punteggio di almeno 60/100 (per un massimo di 10 risposte errate).
Prima di iniziare il colloquio occorre dare comunicazione agli eventuali esclusi illustrando loro gli errori commessi.
La prova orale non è riservata, e deve quindi svolgersi in locali aperti al pubblico.
Sono considerati idonei i candidati che abbiano ottenuto sia per lo scritto che per lorale una valutazione non inferiore a 60/100.
Al termine della prova desame viene compilato a cura del segretario apposito verbale recante i nominativi dei candidati corredati dai relativi dati anagrafici, i risultati della prova scritta e della prova orale, con relativo voto finale e attestazione di idoneità o non idoneità. Copia dei questionari è conservata almeno per un anno presso la CCIAA.
La modulistica da utilizzare per le prove di esame deve essere del tipo approvato dalla Regione.
Il superamento dellesame consente il rilascio da parte dellAmministrazione Provinciale competente dellattestato di idoneità su moduli regionali ai sensi dellart. 24 comma 5 L.R. n. 63/95, valido per laccesso allesercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare.
11 - Oneri di iscrizione
Ciascun allievo per iscriversi al corso professionale dovrà corrispondere al Soggetto organizzatore e gestore, a titolo di corrispettivo delle spese sostenute, secondo le modalità che verranno indicate dal Soggetto medesimo, limporto di L. 375.000.
Detto importo tiene conto delle spese relative agli oneri per il personale, per lorganizzazione, per le altre spese generali e per il materiale didattico.
Il Soggetto organizzatore e gestore, per la copertura delle spese di funzionamento della Commissione e della segreteria presenterà alla CCIAA a nome dei candidati domanda di ammissione allesame finale con allegata la ricevuta di versamento a carico di ciascun allievo del previsto diritto camerale attualmente fissato in L. 150.000.
12 - Disposizioni finali
La presente direttiva deve essere portata a conoscenza degli Allievi allatto delliscrizione ai corsi e comunque prima dellinizio dellattività didattica.
Gli Uffici regionali del competente Settore della Direzione Commercio e Artigianato (011 - 4323503) sono a disposizione per informazioni e chiarimenti.
Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 52 - 29270
L.R. n. 18/99 art. 5 - Approvazione Programma annuale degli interventi 2000. (L. 40.000.000.000= cap. 25810 del Bilancio 2000 )
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare il Programma annuale degli interventi 2000, definito in attuazione dellart. 5 della L.R. 18/99 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica, allegato e parte integrante della presente deliberazione.
* di provvedere successivamente allapprovazione delle specifiche Procedure di valutazione delle iniziative finanziabili in attuazione del Programma 2000 succitato, nel rispetto e secondo i criteri e le priorità in esso stabilite;
* di accantonare a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi la somma di £. 40.000.000.000= stanziata dal Bilancio regionale 2000, cap 25810 (Fondo regionale per la qualificazione dellofferta turistica), per lattuazione del Programma annuale degli interventi 2000 (acc. n. 100123).
(omissis)
Legge regionale 8/7/1999, n. 18.
Interventi regionali a sostegno dellofferta
turistica
Programma Annuale degli interventi 2000
Premessa
Con la legge regionale 8 luglio 1999, n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica" la Regione Piemonte intende favorire e sostenere lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dellofferta turistica piemontese.
In particolare con il regime di aiuti in argomento si individuano tra le attività turistiche, del tempo libero e dei servizi da sostenere, quelle di natura imprenditoriale o appartenenti al comparto degli organismi no profit" concernenti: la ricettività, la ristorazione, gli impianti turistico-ricreativi, i servizi turistici.
La gamma delle iniziative e dei soggetti che possono beneficiare degli aiuti in questione comprende anche le opere di riqualificazione primaria e secondaria realizzate dai Comuni, sedi degli investimenti turistici di cui sopra, i quali possono ottenere un contributo sul valore di dette opere in quanto migliorative del livello qualitativo dellofferta turistica complessiva locale.
La L.R. 18/99 prevede, infine, agevolazioni per laccesso al credito a favore sia di nuove imprese turistiche, sia di giovani fino ai 35 anni di età che intendono avviare attività turistiche o sono già impegnati in proprio nel settore.
La legge regionale, destinando gli aiuti al miglioramento e al potenziamento dellofferta turistica, finalizza gli interventi alla crescita dei sistemi turistici locali, allintegrazione, al completamento e allequilibrio delle varie componenti dellofferta e, a tal fine, individua gli ambiti di intervento oggetto dei finanziamenti.
In relazione agli ambiti di intervento, la legge regionale rinvia al Programma annuale degli interventi la definizione degli obiettivi, delle iniziative finanziabili e delle relative priorità di intervento (anche territoriali), dei criteri e delle modalità di presentazione delle richieste di contributo e del relativo piano finanziario per la concessione dei finanziamenti.
La definizione del Programma annuale degli interventi 2000 costituisce loggetto del presente documento.
Il Programma annuale degli interventi 2000 è così articolato:
1a SEZIONE: Indirizzi e criteri.
1.1 Finalità, 1.2 Obiettivi, 1.3 Effetti attesi, 1.4 Localizzazione degli interventi, 1.5. Tipologie di intervento finanziabili,1.6 Criteri generali di valutazione, 1.7 Priorità, 1.8 Beneficiari, 1.9 Entità dei contributi, 1.10 Spese ammesse, 1.11 Spese non ammissibili, 1.12 Piano finanziario, 1.13 Indicatori fisici di impatto, 1.14 Risultati attesi.
2aSEZIONE: Modalità di attuazione.
2 A) Interventi turistico-ricettivi-ricreativi e servizi turistici: 2.1 Procedure di candidatura, 2.2 Dossier di candidatura, 2.2.1 Domanda di finanziamento, 2.2.2 Sintesi descrittiva del contesto, 2.2.3 Relazione generale sullintervento, 2.2.4 Progetto definitivo dellintervento, 2.3 Valutazione delle candidature e formulazione della graduatoria di idoneità, 2.4 Realizzazione degli interventi, varianti, erogazione dei contributi, 2.5 Vincoli, rinunce e revoche, divieto di cumulo.
2 B) Opere di urbanizzazione e riqualificazione primaria e secondaria: 2.6 Procedure di informazione ai Comuni; 2.7 Progetto esecutivo, erogazione dei contributi, varianti, rinunce e revoche.
1 a SEZIONE: Indirizzi e criteri.
1.1 Finalità
Come specificato nella Premessa, la legge regionale n. 18/99 individua nelle attività turistiche a gestione imprenditoriale nonché in quelle svolte dal variegato mondo del no-profit, il campo di azione su cui intervenire per favorire lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dellofferta turistica piemontese.
Con riferimento allinsieme delle attività turistiche e degli ambiti di intervento individuati dalla legge regionale (art.4), il Programma annuale degli interventi 2000 intende avviare la programmazione degli interventi individuando nel sistema della ricettività, della ristorazione, dellimpiantistica turistico-ricreativa e dei servizi gli elementi della filiera turistica su cui indirizzare lazione di sostegno, al fine di garantire laffermazione del prodotto turistico Piemonte sui mercati nazionali e internazionali.
In particolare il Programma annuale degli interventi 2000, intende sostenere lo sviluppo dellofferta turistica regionale non solamente in termini di nuove imprese, di potenziamento della ricettività, di estensione delle opportunità ricreative e della gamma dei servizi turistici ma anche favorendo il nascere di nuove e qualificate forme di ospitalità e di accoglienza, che possano essere nel contempo anche funzionali al mantenimento e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico piemontese.
Allazione di sostegno a favore dellofferta turistica si aggiunge quella rivolta ai Comuni, sedi degli interventi finanziabili, affinché siano agevolati nella realizzazione di quelle opere di urbanizzazione e di riqualificazione che migliorano laccoglienza e il soggiorno turistico nelle località piemontesi, nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Infine, il Programma destina una quota delle risorse disponibili per il 2000 per favorire limprenditorialità giovanile in campo turistico. In particolare i giovani, fino a 35 anni di età, che intendono avviare o potenziare attività turistiche svolte in proprio e che necessitano, ai fini del credito, delle garanzie concesse dagli istituti finanziari a ciò preposti, potranno essere agevolati, nellottenimento di queste ultime, dalla quota di risorse riservata dal Programma 2000 a favore dei consorzi e delle cooperative di garanzia collettiva fidi, per il concorso al fondo garanzia rischi.
Questultima forma di agevolazione diventerà operativa, entro lanno in corso, non appena definita, da parte della Regione Piemonte, lapposita convenzione con i consorzi e le cooperative di garanzia collettiva fidi per il concorso al fondo garanzia rischi.
1.2 Obiettivi
In fase di prima applicazione della legge regionale di incentivazione dellofferta turistica gli obiettivi generali di:
- Crescita dei sistemi turistici locali, integrazione, completamento e equilibrio dellofferta turistica,
- Sviluppo, potenziamento, qualificazione dellofferta turistica,
sono perseguiti rispettivamente:
- attraverso la coerenza con alcuni principi/criteri di politica pubblica in campo turistico quali: contributo alla filiera produttiva turistica di riferimento, integrazione territoriale e socio-economica, effetto moltiplicatore, innovazione, esemplarità/trasferibilità.
- attraverso obiettivi specifici collegati direttamente agli ambiti di intervento definiti dalla legge.
Lobiettivo generale Crescita dei sistemi turistici locali, integrazione, completamento e equilibrio dellofferta turistica" è perseguito attraverso i seguenti obiettivi specifici:
1. Creazione e potenziamento delle filiere che costituiscono il prodotto turistico locale al fine di sviluppare economie turistiche di sistema.
2. Sviluppo delle attività turistiche quali fattori di integrazione e di diversificazione produttiva locale nonché di variegazione dei prodotti turistici nelle aree ad economia turistica consolidata.
3. Generazione di ricadute di natura socio-economica, in particolare turistica, nellarea/località turistica di riferimento (effetto moltiplicatore).
4. Introduzione di elementi di innovazione dellofferta turistica sia dal punto di vista tecnologico, sia organizzativo, coerenti e funzionali con il prodotto turistico locale .
5. Diversificazione dellofferta turistica (anche in collegamento con lobiettivo specifico 4).
6. Capacità di dar luogo a modelli" di offerta turistica esemplari e trasferibili ad altre realtà analoghe (anche in collegamento con lobiettivo specifico 4).
Lobiettivo generale di Sviluppo, potenziamento, qualificazione dellofferta turistica, in collegamento con gli ambiti di intervento definiti, è perseguito attraverso i seguenti obiettivi specifici:
1. Sviluppo di nuove attività ricettive, alberghiere ed extralberghiere e, in particolare, di nuove forme di ospitalità da ricercare attraverso la realizzazione di habitat ricettivi funzionali agli orientamenti più recenti della domanda.
2. Ricupero e riuso del patrimonio edilizio di pregio con finalità turistica e di accoglienza.
3. Potenziamento delle attività ricettive alberghiere, extralberghiere esistenti.
4. Sviluppo del sistema degli impianti ricreativi e dei servizi turistici a supporto e integrazione della ricettività.
5. Mitigazione degli impatti derivanti dalle presenze turistiche nelle località della Regione attraverso la qualificazione e il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi.
6. Estensione delle agevolazioni finanziarie per lo sviluppo di nuove imprese turistiche e per i giovani.
1.3 Effetti attesi
Aumento del n° PMI turistiche o collegate al settore turistico; aumento del n° posti letto ricettivi e n° ristoranti e posti tavola; aumento impianti turistico-ricreativi; aumento occupati diretti e indiretti; aumento PIL; incremento delle presenze turistiche e dellinterscambio culturale; recupero del patrimonio edilizio; salvaguardia e tutela del patrimonio architettonico di pregio; miglioramento dellambiente costruito; riduzione degli effetti derivanti dalle presenze turistiche nelle località della Regione.
1.4 Localizzazione degli interventi
Lintero territorio regionale.
1.5 Tipologie di intervento finanziabili
1.5.1 Le tipologie di intervento ammissibili al finanziamento nellambito del Programma annuale degli interventi 2000, proposte da piccole e medie imprese turistiche (anche in corso di costituzione) e organismi no profit, sono le seguenti.
a) Realizzazione di nuova ricettività alberghiera e extralberghiera (secondo le tipologie ricettive e le modalità gestionali stabilite dalle normative di settore) mediante nuova costruzione.
b) Realizzazione di nuova ricettività alberghiera e extralberghiera (nuove imprese ricettive) attraverso il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente sia già destinato alla ricettività ma in disuso, sia destinato ad altri usi, nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti.
c) Realizzazione e riqualificazione di ricettività alberghiera e extralberghiera presso dimore storiche (*) al fine di favorire la salvaguardia di tali beni, in accordo con le azioni previste allo scopo dalla Direzione Regionale Beni culturali e in armonia con la normativa vigente.
d) Realizzazione di nuove forme di ospitalità quali: ricettività alberghiera ed extralberghiera cosiddetta di atmosfera"(**); ricettività presso case private da adibire allesercizio di affittacamere e di bed&breakfast (***).
e) Ampliamento delle strutture ricettive alberghiere e extralberghiere esistenti, sia in termini di nuovi posti letto, sia in termini di potenziamento dei servizi accessori e delle attrezzature complementari di pertinenza, compresi gli interventi finalizzati al recupero di quegli elementi propri della struttura tali da caratterizzarla in termini di ricettività di atmosfera.
f) Realizzazione di parcheggi pertinenziali alle strutture ricettive alberghiere e extralberghiere, compresi quelli realizzati mediante il recupero di immobili esistenti.
g) Realizzazione di nuove strutture di ristorazione aventi caratteristiche di tipicità e di coerenza con le tradizioni della cucina locale e con gli elementi tipologico-edilizi tipici dellarea (esclusi self-service, pizzerie, fast-food, ristoranti di cucina esotica o straniera).
h) Forniture di arredi e attrezzature per strutture ricettive e di ristorazione aventi le caratteristiche di cui alla lettera g) (casi in cui la fornitura non sia connessa e già prevista dagli interventi di cui ai punti precedenti).
i) Realizzazione, qualificazione e ampliamento di impianti turistico-ricreativi, anche funzionali alla fruizione delle risorse naturali, compresi gli ambiti fluviali e lacustri
j) Realizzazione di nuovi impianti risalita purché compresi in aree sciabili esistenti o di collegamento tra queste ultime; sostituzione di impianti di risalita esistenti e interventi di adeguamento tecnico; realizzazione delle strutture complementari e di servizio al sistema impiantistico compresi gli impianti di innevamento artificiale.
k) Realizzazione, qualificazione e potenziamento di servizi turistici, anche a completamento del sistema di fruizione delle risorse naturali, comprese quelle fluviali e lacustri.
(*) Ai fini del presente Programma sono dimore storiche gli edifici di interesse storico, artistico e relative pertinenze vincolati ai sensi delle leggi 1089/39 e 1497/39 e s.m.i., costruiti per finalità residenziali o successivamente adibiti a residenza (sono in corso di approvazione norme regionali specifiche).
(**) Ad esempio: riuso ricettivo di cascine storiche o di altro patrimonio edilizio rurale individuato nei PRGC ai sensi dellart. 24 della L.R. 56/77 e s.m.i., di baite tipiche, di strutture di ospitalità religiosa, ecc. nonché, in particolare, di edifici censiti ai sensi della L.R. 35/95).
(***) La tipologia ricettiva di bed&breakfast potrà essere ammessa agli aiuti del presente Programma, nei tempi di attuazione di questultimo, una volta approvata la specifica normativa regionale in materia.
1.5.2 Ad integrazione del sistema della ricettività sono ammesse ai finanziamenti del Programma 2000 anche le seguenti tipologie di intervento:
l) Opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria realizzate dai Comuni, sedi degli interventi di cui sopra ammessi al finanziamento, coerenti con il principio di sostenibilità nello sviluppo dellofferta turistica locale e funzionali a detti interventi.
1.5.3 Come specificato al precedente paragrafo 1.1, a completamento del quadro di sostegno a favore dellofferta turistica, entro lanno in corso, saranno attivate le agevolazioni per facilitare lottenimento, ai fini del credito, da parte dei giovani fino a 35 anni di età, delle garanzie concesse dagli istituti finanziari a ciò preposti per lavvio o il potenziamento di attività turistiche svolte in proprio. Le attività turistiche ammissibili a tali agevolazioni saranno specificate una volta definita la convenzione citata al precedente paragrafo 1.1. e pubblicizzate mediante avviso pubblico e altre forme adeguate di pubblicità, tali da garantire la massima diffusione dellinformazione agli interessati.
1.6 Criteri generali di valutazione
1.6.1 Le proposte progettuali concernenti le tipologie di intervento turistico-ricettive, ricreative e i servizi turistici di cui al paragrafo 1.5.1, coerenti con gli obiettivi del Programma 2000, saranno valutate alla luce della dimostrata efficacia, efficienza, esecutività e sostenibilità ambientale ed economico-finanziaria.
In particolare per la valutazione di tali elementi saranno utilizzati i seguenti criteri generali:
Qualità complessiva del progetto.
Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi generali e specifici del Programma annuale 2000.
Creazione di nuova impresa.
Sviluppo dellimprenditoria giovanile.
Occupazione diretta generata dal progetto nella fase realizzativa.
Occupazione generata dal progetto nella fase di gestione.
Metodologia generale proposta.
Capacità economico-finanziarie del proponente.
Bilancio della proposta progettuale considerato sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto turistico locale (efficacia): rapporto costi /benefici.
Redditività dellinvestimento (piano di gestione aziendale comprensivo del piano di marketing).
Tempi di realizzazione e di messa a regime delliniziativa.
1.6.2 Per quanto concerne le proposte progettuali inerenti le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria proposte dai Comuni di cui al paragrafo 1.5.2, queste saranno valutate secondo i seguenti criteri:
coerenza e funzionalità dellopera con i caratteri e i fabbisogni infrastrutturali della località turistica e con gli interventi, di cui al paragrafo 1.5.1, ammessi a finanziamento;
contributo alla qualificazione ambientale e urbana della località turistica e alla riduzione degli effetti negativi derivanti dal carico turistico.
1.6.3 Per quanto concerne, infine, i criteri di valutazione delle iniziative proposte da parte di giovani fino a 35 anni di età per lottenimento, ai fini del credito, delle garanzie concesse dagli istituti a ciò preposti, questi saranno specificati una volta definita la convenzione di cui al precedente paragrafo 1.1. e resi noti contestualmente allavviso pubblico con cui verrà data pubblicità a tali agevolazioni.
1.7 Priorità
1.7.1 La valutazione delle proposte progettuali inerenti le tipologie turistico-ricettive, ricreative e i servizi turistici, di cui al paragrafo 1.5.1, sarà svolta considerando i seguenti ordini di priorità:
a) coerenza con criteri specifici (definiti in relazione ai criteri generali di cui al paragrafo 1.6.1);
b) tipologie di intervento;
c) ambiti territoriali di intervento.
a)Coerenza con criteri specifici
In relazione ai criteri generali di valutazione, di cui al precedente paragrafo 1.6.1, verrà data precedenza ai progetti proposti sulla base dei seguenti criteri specifici:
elevato grado di fattibilità del progetto, in particolare sul fronte finanziario e autorizzativo (capacità finanziaria, idoneità tecnico-urbanistica, tempi);
tipologia dellintervento, in particolare rispetto alla capacità di generare nuova occupazione e nuove attività economiche (effetto moltiplicatore);
caratteri qualitativo-funzionali della struttura turistica proposta (per quanto riguarda le strutture ricettive, in particolare alberghiere, tali caratteri sono rappresentati dagli standard dimensionali e dai servizi erogati da tali strutture);
elevata capacità tecnica di gestione, organizzazione e controllo, finalizzata a garantire la realizzazione dei risultati previsti;
credibilità e sostenibilità economica nella fase di gestione e di posizionamento nel mercato successivamente alla realizzazione dellintervento;
mantenimento nel tempo delle condizioni occupazionali generate e/o di qualità dei servizi erogati;
grado di innovazione rispetto a: organizzazione interna, tecnologia, servizi erogati
collegamento (filiera) con le componenti esistenti del prodotto turistico di riferimento presenti nellarea e/o con altre iniziative proposte in forma coordinata nello stesso Programma annuale 2000, se positivamente considerate, o in altri programmi sostenuti direttamente o indirettamente dalla Regione (Insieme organico di interventi di cui al successivo paragrafo 2.1 della 2^ Sezione: Modalità di attuazione, Accordi di programma, Progetti integrati darea, Patti territoriali, ecc.);
contributo allo sviluppo e alla tipicizzazione del prodotto turistico locale e alleconomia turistica;
elevato grado di esemplarità e trasferibilità;
contributo allo sviluppo dellimprenditorialità giovanile in campo turistico;
contributo al miglioramento della qualità ambientale.
b) Tipologie di intervento.
In relazione alle tipologie di intervento ricettive finanziabili, di cui al paragrafo 1.5.1, verrà data precedenza alle proposte progettuali appartenenti alle tipologie sotto indicate, secondo il seguente ordine di priorità:
realizzazione o riqualificazione di ricettività alberghiera e extralberghiera presso dimore storiche purché tali interventi risultino compatibili con la salvaguardia delle caratteristiche del bene vincolato, coerenti con le eventuali azioni previste allo scopo dalla Direzione Regionale Beni Culturali e in armonia con la normativa vigente.
realizzazione di nuova ricettività alberghiera e extralberghiera (nuove imprese ricettive) attraverso il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, sia già destinato alla ricettività ma in disuso, sia destinato ad altri usi nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti, compresa la realizzazione di nuove forme di ospitalità, limitatamente alla ricettività cosiddetta di atmosfera.
c) Ambiti territoriali di intervento.
In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà data precedenza a quelle proposte progettuali che, avendo ottenuto sulla base dei criteri sopra definiti una valutazione (punteggio) superiore alla soglia indicata dalle specifiche Procedure di valutazione degli interventi, siano localizzate nei Comuni:
facenti parte di Comunità Montane;
non compresi nelle aree definite dalla programmazione comunitaria vigente in materia di fondi strutturali per analoghe iniziative.
1.7.2 La valutazione delle proposte progettuali inerenti le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria proposte dai Comuni, di cui al paragrafo 1.5.2, sarà effettuata secondo lordine di priorità qui definito:
grado di specializzazione turistica del Comune proponente lintervento;
N° di interventi ricettivi, di cui al paragrafo 1.5.1, ammessi al finanziamento ricadenti nel Comune proponente lopera infrastrutturale;
appartenenza a una delle seguenti tipologie infrastrutturali: opere di qualificazione ambientale e urbana (arredo urbano; piano del colore, ecc.); aree e servizi di accoglienza turistica, aree verdi e di sosta attrezzate e interventi similari; parcheggi.
1.8 Beneficiari
PMI operanti (o in corso di costituzione) nel settore turistico e della ricettività alberghiera e extralberghiera, compresa quella agrituristica; soggetti privati così come definiti dalla normativa regionale vigente in materia di bed&breakfast (*) esclusivamente per le iniziative afferenti allo svolgimento di questultima attività; organismi/enti no profit per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1; Comuni (limitatamente a quelli specificati al paragrafo 1.5.2 e per le iniziative indicate); giovani fino a 35 anni di età per le agevolazioni di cui al paragrafo1.5.3.
(*) Lammissione di tali soggetti privati ai contributi previsti dal Programma 2000 per iniziative di bed &breakfast sarà applicabile, entro i tempi di attuazione del presente Programma, una volta approvata la specifica normativa regionale in materia.
1.9 Entità dei contributi
Per la realizzazione delle iniziative progettuali ammissibili descritte al paragrafo 1.5.1 del presente Programma annuale 2000, la Regione sulla base delle risorse disponibili (vedi 1.12 Piano finanziario) e nel rispetto delle norme vigenti in materia di aiuti e di regolamentazione delle attività turistico-ricettive concederà:
A. Contributo in conto capitale, a favore di piccole e medie imprese nonché di organismi no profit per interventi la cui gestione è di natura imprenditoriale, fino alla misura massima del 15% (piccole imprese) e del 7,5% (medie imprese) della spesa ritenuta ammissibile per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1 lettere a, b c, d, e, f (sono ammissibili interventi di ricettività alberghiera e interventi di ricettività extralberghiera limitatamente alle seguenti tipologie: campeggi, Case Appartamenti Vacanza/residence turistici, ai sensi della L.R. 31/85 e s.m.i.) e lettere i, j; tali interventi sono ammissibili solo se comportano una spesa minima di Lire 300.000.000. e, in ogni caso, il contributo massimo concedibile non potrà superare Lire 1.500.000.000. Le piccole e medie imprese, così come definite dalla normativa comunitaria, possono inoltre beneficiare per le stesse tipologie di intervento sopra citate, di un ulteriore contributo in conto capitale nel rispetto del principio de minimis (cumulabile con il precedente nonché in alternativa), ovvero fino alla misura massima del 30% della spesa ammissibile (senza limite di investimento minimo) e comunque non superiore a 100.000 ECU secondo le modalità stabilite dalla normativa comunitaria di riferimento (vedi: Comunicazione alla Commissione relativa agli aiuti de minimis, 96/C 68/06, pubblicata sulla G.U.C.E. del 6/3/1996 N. C 68/9); in particolare tali modalità prevedono che i soggetti beneficiari di tale contributo (anche in attuazione di programmi e provvedimenti di aiuto diversi dal presente) non possano ottenere, nellarco di un triennio, contributi assegnabili con lo stesso principio de minimis se non nel limite massimo e onnicomprensivo di 100.000 ECU.
B. Contributo in conto capitale nel rispetto del principio de minimis, a favore di piccole e medie imprese, ovvero fino alla misura massima del 30% della spesa ammissibile e comunque non superiore a 100.000 ECU, secondo le modalità stabilite dalla normativa comunitaria di riferimento (vedi il precedente punto A), per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1 lettere a, b, c, d, e, f limitatamente alle seguenti tipologie ricettive extralberghiere: affittacamere, aziende agrituristiche (così come definite dalla normativa regionale in materia) e lettere g, h, k.
C. Contributo in conto capitale a favore di organismi no profit, fino alla misura massima del 50%, per interventi a gestione non imprenditoriale di cui al paragrafo 1.5.1 lettere a, b, c, d, e, f limitatamente alle seguenti tipologie ricettive extralberghiere: rifugi alpini ed escursionistici, ostelli, case per ferie e strutture assimilabili ai sensi della L.R. 31/85 e s.m.i.,) e lettere g, h, i, k, che comportino una spesa minima di Lire 70.000.000; in ogni caso il contributo massimo concedibile non potrà superare Lire 300.000.000.
D. Contributo in conto capitale a favore di soggetti privati esclusivamente per le attività di bed&breakfast di cui al paragrafo 1.5.1 lettera d, così come definite dalla normativa regionale (*), fino alla misura massima del 50% della spesa ammissibile e comunque non superiore a Lire 50.000.000.
E. Contributo in conto capitale, a favore dei Comuni, secondo la casistica specificata al paragrafo 1.5.2, fino alla misura massima del 15% del costo delle opere di urbanizzazione e comunque non superiore a Lire 75.000.000.
(*) Lammissione di tali soggetti privati ai contributi previsti dal Programma 2000 per iniziative di bed &breakfast sarà applicabile non appena approvata la specifica normativa regionale in materia.
I contributi di cui alla precedente lettera A., pari rispettivamente al 15% e al 7,5%, laddove si riferiscano ad interventi ricadenti in Comuni ammessi alla deroga (qualora vigente) dellart. 87.3.C (già art. 92.3.C) del Trattato istitutivo della Comunità Europea, potranno essere incrementati, entro la data del provvedimento di assegnazione del contributo, fino alla misura concessa dal citato regime di deroga.
La spesa ammissibile è computata al netto dellI.V.A., salvo i casi documentabili in cui la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario.
1.10 Spese ammesse
Per le tipologie di intervento realizzate da piccole e medie imprese turistiche e enti no profit (paragrafo 1.5.1) nonché per le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria realizzate dai Comuni (paragrafo 1.5.2), le spese ammissibili sono le seguenti:
lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili, connesso con la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento dal presente Programma annuale 2000, computato nella misura del 10% dellinvestimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature, comprese quelle di natura informatica; spese tecniche di progettazione/consulenza.
Per quanto concerne le tipologie di intervento finanziabili secondo i disposti del paragrafo 1.9, lettera A., B., C. e D. realizzate da piccole e medie imprese e organismi no profit aventi gestione di natura imprenditoriale, le spese sostenute, conformi a quelle sopra elencate, saranno ritenute ammissibili solo se i lavori risultano avviati successivamente alla presentazione della domanda di contributo e, pertanto, tali spese dovranno essere riferite al periodo successivo a tale domanda, in armonia con quanto stabilito dagli Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale (98/C 74/06, pubblicata sulla G.U.C.E. 74/9 del 10/3/1998).
Per le opere di urbanizzazione e riqualificazione realizzate dai Comuni, invece, finanziabili secondo le modalità di cui al paragrafo 1.9, lettera E., le spese sostenute, conformi a quelle sopra elencate, saranno ritenute ammissibili solo se il relativo progetto preliminare (ai sensi della legge 109/94 e s.m.i.) risulterà approvato successivamente alla scadenza del termine entro cui devono essere presentate le domande di contributo da parte di piccole e medie imprese e organismi no profit per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1.
1.11 Spese non ammissibili
Tutte quelle non comprese tra quelle ammissibili. In particolare:
lI.V.A. che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;
le spese inerenti lacquisto di attrezzature di corredo alla ricettività e alla ristorazione quali: tovaglie, biancheria varia, stoviglie, utensili e altri oggetti similari.
1.12 Piano finanziario
1.12.1
Fondo regionale per la qualificazione dellofferta turistica per lanno 2000: Lire 40.000.000.000.=
Riserva a favore degli Istituti di garanzia al credito: Lire 1.000.000.000.= (2,5% del Fondo).
Riserva a favore dei Comuni per le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria: Lire 1.000.000.000. (2,5% del Fondo).
Quota rimanente a favore delle piccole e medie imprese e organismi no profit per gli interventi turistico-ricettivi, ricreativi e i servizi turistici: Lire 38.000.000.000.=
1.12.2
Larticolazione della quota di Lire 38.000.000.000.= del Fondo regionale per la qualificazione dellofferta turistica a favore delle piccole e medie imprese e organismi no profit per gli interventi turistico-ricettivi, ricreativi e i servizi turistici è la seguente:
a favore delle piccole e medie imprese (nonché organismi no profit per interventi a gestione imprenditoriale) per le iniziative definite e finanziabili secondo le modalità e le entità stabilite al paragrafo 1.9 lettere A. e B.: Lire 28.000.000.000;
a favore degli organismi no profit e dei soggetti privati per le iniziative definite e finanziabili secondo le modalità e le entità stabilite al paragrafo 1.9 lettere C. e D.:
Lire 10.000.000.000.
Nel caso in cui gli interventi ritenuti ammissibili a contributo non esauriscano limporto loro destinato dal Piano Finanziario e dalla sua articolazione sarà possibile procedere ad una diversa ripartizione delle risorse disponibili, al fine di ottimizzarne luso e garantire il finanziamento del numero massimo di interventi ammessi.
1.13 Indicatori fisici e di impatto
Ai fini della valutazione del presente Programma saranno utilizzati i seguenti indicatori:
N° nuove attività ricettive create o potenziate.
N° nuovi posti letto creati e riqualificati.
N° interventi ricettivi di riuso del patrimonio immobiliare esistente.
N° interventi ricettivi riguardanti dimore storiche.
N° ristoranti creati e riqualificati.
N° impianti turistico ricreativi nuovi e riqualificati.
N° impianti di risalita nuovi e riqualificati.
N° nuove attività turistiche ricettive create da giovani fino a 35 anni.
N° nuovi posti di lavoro a regime.
N° opere di urbanizzazione/riqualificazione.
2 a SEZIONE: Modalità di attuazione
Le modalità di attuazione qui di seguito descritte si riferiscono alle proposte progettuali appartenenti alle tipologie di intervento finanziabili indicate al paragrafo 1.5 della 1^ Sezione: Indirizzi e criteri del Programma annuale degli interventi 2000.
In particolare:
I paragrafi 2.1 2.5 si riferiscono alle proposte di interventi turistico-ricettivi, ricreativi e servizi turistici, presentate dalle piccole e medie imprese turistiche e dagli organismi no profit;
I paragrafi 2.6 2.7 si riferiscono agli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria, proposti dai Comuni sedi degli interventi ricettivi, ammessi al finanziamento, realizzati dalle piccole e medie imprese e dagli organismi no-profit;
Per quanto concerne le agevolazioni che saranno attivate entro lanno in corso a favore dei giovani, fino a 35 anni di età, che intendono avviare o potenziare attività turistiche svolte in proprio e che necessitano, ai fini del credito, dellottenimento di garanzie da parte degli istituti finanziari preposti, le relative modalità di attuazione saranno specificate una volta definita la convenzione tra la Regione Piemonte e detti istituti e pubblicizzate mediante avviso pubblico nonché altre forme adeguate di pubblicità, tali da garantire la massima diffusione dellinformazione agli interessati.
2 A) Interventi turistico-ricettivi, ricreativi e servizi turistici
2.1 Procedure di candidatura
Le candidature dovranno essere presentate mediante la predisposizione di un Dossier di candidatura da redigere, per ogni intervento proposto, secondo le modalità di seguito descritte.
Nel caso in cui uno o più soggetti richiedenti ritengano che linsieme delle loro proposte progettuali presenti elementi di interrelazione e di integrazione tali da costituire un Insieme organico di interventi, i Dossier di candidatura relativi ai singoli interventi costituenti tale Insieme, potranno essere presentati unitariamente purché corredati della documentazione integrativa specificata nei paragrafi successivi.
Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO entro i successivi 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente Programma annuale degli interventi 2000 sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
In caso di invio del Dossier di candidatura a mezzo posta (esclusivamente mediante Raccomandata R.R.) farà fede la data del timbro postale.
Copia della sola Domanda di finanziamento, di cui al successivo paragrafo 2.2.1, dovrà essere inviata, per conoscenza, anche ai Comuni sedi degli interventi per i quali si richiede il contributo, a mezzo posta ordinaria.
I documenti costituenti il Dossier di candidatura presentato alla Regione Piemonte dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).
La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - TORINO, ente strumentale della Regione Piemonte.
2.2 Dossier di candidatura
Il Dossier di candidatura relativo a ciascun intervento proposto dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta e comprenderà obbligatoriamente:
2.2.1 Domanda di finanziamento da parte del legale rappresentante dellimpresa, organismo no profit, soggetto proponente (in bollo).
2.2.2 Sintesi descrittiva del contesto
2.2.3 Relazione generale sullintervento.
2.2.4 Progetto definitivo dellintervento.
Nel caso in cui si tratti di un Insieme organico di interventi (paragrafo 2.1) il Dossier di candidatura comprenderà anche la Sintesi descrittiva del contesto riferita a tale Insieme, in aggiunta alla Sintesi descrittiva relativa a ciascun intervento.
N.B.
Per la domanda e la predisposizione del Dossier di Candidatura, dovrà essere utilizzata la modulistica predisposta allo scopo, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Magenta 12, Torino o reperibile attraverso il sito Internet www.regione.piemonte.it/turismo.
2.2.1 Domanda di finanziamento
La domanda di finanziamento dovrà contenere le seguenti informazioni:
informazioni sul richiedente,
denominazione dellintervento;
natura del richiedente;
costo totale dellintervento e contributo richiesto;
localizzazione dellintervento;
tipologia dellintervento;
tipologia turistica;
responsabile incaricato (se diverso dal titolare/ legale rappresentante);
responsabile tecnico;
informazioni aziendali e/o relative al richiedente;
dichiarazione circa linizio dei lavori.
2.2.2 Sintesi descrittiva del contesto.
Il contenuto di tale documento, il cui limite massimo non dovrà superare le dieci cartelle, deve illustrare in modo dettagliato i seguenti aspetti:
Punti di forza del contesto socio-economico e territoriale locale nonché, nel caso la proposta progettuale riguardi unattività turistica già esistente, dellazienda o della struttura interessata rispetto alla concorrenza locale e ai caratteri turistici peculiari della destinazione turistica in cui si colloca; in particolare si dovrà fare riferimento ai vantaggi competitivi di cui gode lazienda o la struttura e alle sue potenzialità.
Punti di debolezza del contesto socio-economico e territoriale locale e dellazienda o struttura turistica, se già esistente. La descrizione dovrà fare riferimento alla natura e alla rilevanza dei problemi e delle difficoltà esistenti nel contesto locale di riferimento e nellazienda/struttura esistente rispetto a tale contesto.
Relazione tra la proposta progettuale avanzata e la capacità di questultima sia di influire in modo positivo sui problemi evidenziati, sia di ottimizzare la presenza dei vantaggi locali ai fini dellinvestimento proposto.
Il documento è finalizzato a illustrare la coerenza degli obiettivi che si intendono raggiungere con liniziativa proposta rispetto alle potenzialità-opportunità e alle difficoltà-carenze del contesto locale e dellazienda/struttura, se già esistente. Verranno privilegiate quelle iniziative che, meglio di altre, dimostreranno unadeguata sostenibilità economica e la capacità di integrarsi con la propria realtà socio-economica e territoriale, favorendo loccupazione e leffetto moltiplicatore, la valorizzazione delle opportunità e lattenuazione delle carenze della località in questione.
Nel caso in cui listanza presentata riguardi un Insieme organico di interventi (vedi par. 2.1) dovrà essere predisposta, inoltre, una Sintesi descrittiva del contesto riferita a tale insieme, da redigere secondo lo schema sopra descritto, comprensiva di una Premessa illustrante le motivazioni in base alle quali si ritiene che lInsieme degli interventi proposti presenti elementi di interrelazione, di integrazione e di organicità complessiva tali da influire positivamente sia sul contesto turistico locale, sia sugli stessi singoli interventi.
Tale Premessa dovrà evidenziare, inoltre, eventuali relazioni esistenti tra i soggetti proponenti i singoli interventi (ad esempio appartenenza ad uno stesso consorzio di operatori o ad una stessa associazione) nonché la presenza di sinergie con le iniziative pubbliche promosse a livello locale per la valorizzazione turistica dellarea.
(Nei casi in cui la domanda di finanziamento si limiti al solo acquisto di arredi e attrezzature è consentito di non descrivere quegli aspetti richiesti per la Sintesi descrittiva che non hanno relazione con lintervento in questione)
2.2.3 Relazione generale sullintervento
La Relazione generale sullintervento dovrà contenere una descrizione completa e articolata dellintervento organizzata secondo lordine illustrato nei seguenti punti:
(nei casi in cui la domanda di finanziamento si limiti al solo acquisto di arredi e attrezzature è consentito di non compilare quei punti che non hanno relazione con lintervento in questione)
premessa;
descrizione degli obiettivi specifici dellintervento rispetto agli obiettivi generali;
previsione dei risultati attesi in coerenza con gli obiettivi generali;
occupazione nella fase di realizzazione e gestione dellintervento;
discussione critica delle soluzioni adottate rispetto agli obiettivi;
fasi di lavoro e descrizione delle attività programmate per la realizzazione dellintervento;
descrizione dei tempi (tabella dei tempi) suddivisa secondo le fasi di lavoro e le attività programmate;
un capitolo dedicato agli aspetti finanziari contenente un bilancio finanziario dellintervento suddiviso per fasi, per singole attività di pertinenza di ciascuna fase e per voci di costo concorrenti a formare il valore di ciascuna attività. Indicare inoltre il costo totale dinvestimento, i valori - assoluti e percentuali - della quota di finanziamento richiesta alla Regione e della quota a carico del soggetto beneficiario (e delle eventuali articolazioni di questultima);
documentazione comprovante la capacità del soggetto proponente di sostenere la quota di spesa a proprio carico non coperta da contributo pubblico (copia autenticata dei bilanci desercizio degli ultimi due anni o, qualora si tratti di impresa di nuova costituzione, dichiarazioni di impegno, stato patrimoniale, eventuali dichiarazioni degli istituti di credito ecc.);
descrizione delle modalità gestionali dellintervento nella fase successiva alla realizzazione ( gestione diretta o tramite terzi ed eventuali forme contrattuali ipotizzate);
piano finanziario (piano di ammortamento dellinvestimento);
piano di marketing e commerciale previsto per valorizzare linvestimento (obbligatorio solo per investimenti pari e superiori a Lire 3.000.000.000.= o.f.e.)
2.2.4 Progetto definitivo dellintervento
Il progetto definitivo dellintervento è costituito, nel caso di lavori e opere edili e impianti, dagli elaborati grafici e tecnici relativi a tali opere nonché da documentazione e informazioni tecnico-normative e urbanistico-amministrative.
(Per la redazione del progetto definitivo dovranno essere utilizzate le indicazioni contenute nella modulistica predisposta dalla Regione Piemonte, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Magenta 12, Torino o reperibile attraverso il sito Internet www.regione.piemonte.it/turismo).
Nel caso di acquisto di arredi e attrezzature il progetto definitivo si limita ai seguenti elaborati:
materiale grafico illustrativo delle forniture;
preventivo dettagliato dei costi (unitari e totali);
eventuale altra documentazione di dettaglio.
N.B.
La Regione Piemonte, in relazione a quanto previsto per la predisposizione del Dossier di Candidatura, si riserva nel corso delliter di presentazione delle candidature, qualora risulti necessario, di specificare eventuali aspetti interpretativi connessi con la documentazione e le informazioni richieste, dandone comunicazione nelle forme previste nonché atte a garantire la massima diffusione e trasparenza.
2.3 Valutazione delle candidature e formulazione della graduatoria di idoneità
Le candidature presentate in attuazione del Programma annuale 2000 saranno oggetto:
2.3.1 di verifica sotto il profilo formale;
2.3.2 di valutazione di merito.
2.3.1 Le proposte progettuali presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dal Programma annuale 2000 e dalle presenti modalità di attuazione per quanto concerne: tipologie di intervento ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.
I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito, non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo la modulistica predisposta ), il cui contenuto risulti incompatibile con le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dal Programma annuale 2000 o, infine, i cui lavori siano iniziati prima della presentazione della domanda, saranno giudicati non accettabili e, pertanto, le relative proposte progettuali escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.
2.3.2 La valutazione di merito delle proposte progettuali descritte nei Dossier di candidatura, ai fini della selezione degli interventi da ritenere idonei e ammissibili al finanziamento in relazione alle risorse disponibili, sarà effettuata sulla base dei criteri e delle priorità indicate nel Programma annuale 2000 (rispettivamente paragrafi 1.6 e 1.7), mediante un metodo di valutazione a punteggio, che permetterà la formulazione di graduatorie aperte degli interventi idonei e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire lentità dei contributi assegnabili in relazione alle risorse disponibili.
A parità di punteggio sarà preso in considerazione lordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.
La graduatoria è approvata con provvedimento amministrativo non oltre 180 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.
Con lo stesso provvedimento saranno altresì stabiliti i tempi per lavvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.
Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.
2.4 Realizzazione degli interventi, varianti, erogazione dei contributi.
2.4.1 Successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, il legale rappresentante dellintervento ammesso al finanziamento dovrà confermare formalmente laccettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e alla successiva gestione dello stesso secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.
2.4.2 La realizzazione dellintervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dellintervento.
In ogni caso, qualsiasi variante del progetto definitivo, che non ne modifichi limpostazione originale, dovrà essere preventivamente sottoposta alla Regione Piemonte che si pronuncerà in merito entro 30 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.
Leventuale incremento del costo dinvestimento totale dellintervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dellapprovazione del progetto definitivo.
2.4.3 I contributi saranno liquidati secondo le seguenti modalità:
50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo;
il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dellintervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata allammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto. Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.
Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione degli interventi, di cui al paragrafo 2.3.2, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
In alternativa alle modalità sopra descritte, il contributo può essere erogato a fine lavori, in ununica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dellintervento realizzato con il progetto approvato.
2.5 Vincoli, rinunce e revoche, divieto di cumulo.
2.5.1 Gli interventi realizzati con i contributi assegnati in base al presente Programma sono vincolate alla specifica destinazione duso o di attività per la durata di 10 anni.
2.5.2 Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO.
I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.
Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.
In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte le somme eventualmente già percepite a titolo di acconto, opportunamente rivalutate.
Il contributo assegnato non è cumulabile con altri contributi pubblici eventualmente disposti per la realizzazione del progetto approvato se non nei limiti massimi permessi dalle norme comunitarie in materia.
2 B) Opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria
2.6 Procedure di informazione ai Comuni
Successivamente allapprovazione della graduatoria degli interventi idonei e ammissibili al finanziamento e allaccettazione del contributo da parte dei beneficiari ammessi (paragrafi 2.3.2 e 2.4.1) la Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, entro 60 giorni dallespletamento di dette procedure, comunicherà ai Comuni sedi di tali interventi lavvenuto finanziamento di questi ultimi.
Con riferimento al finanziamento di tali interventi, i Comuni potranno presentare proposte progettuali inerenti opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria, coerenti con il principio di sostenibilità nello sviluppo dellofferta turistica locale e funzionali con gli interventi turistici finanziati sul proprio territorio (si veda paragrafo 1.5.2, 1^ Sezione).
Saranno proponibili unicamente opere il cui progetto preliminare (ex L. 109/94 e s.m.i.) sia stato approvato successivamente alla scadenza del termine di presentazione dei relativi Dossier di candidatura relativi agli interventi turistici di cui al paragrafo 2.1.
Entro i successivi 60 giorni dalla comunicazione della Regione di cui sopra, i Comuni potranno presentare le proposte progettuali relative ad opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria sulla base delle modalità definite e contenute in detta comunicazione.
Le proposte progettuali saranno valutate dalla Regione Piemonte secondo i criteri e le priorità stabilite rispettivamente ai paragrafi 1.6.2 e 1.7.2. della 1 a Sezione: Indirizzi e criteri del Programma annuale degli interventi 2000, mediante lapplicazione di un metodo a punteggio (descritto nellambito della citata comunicazione) che permetterà la formulazione di una graduatoria aperta degli interventi idonei e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire lentità del contributo assegnabile in relazione alle risorse disponibili. In ogni caso, lentità del contributo massimo concedibile è quello stabilito al paragrafo 1.9. lettera E. della 1^ Sezione: Indirizzi e criteri del Programma annuale degli interventi 2000.
A parità di punteggio sarà preso in considerazione lordine temporale di presentazione delle domande.
La graduatoria è approvata con provvedimento amministrativo non oltre 180 giorni dal termine di presentazione delle domande.
Con lo stesso provvedimento saranno altresì stabiliti i termini per la presentazione del progetto esecutivo dellopera ammessa a finanziamento, per lavvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.
2.7 Progetto esecutivo, erogazione dei contributi, varianti, rinunce e revoche.
2.7.1 Successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, dellammissione al contributo, lAmministrazione comunale beneficiaria dovrà confermare formalmente laccettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione del progetto approvato secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.
2.7.2 Il Comune beneficiario del contributo dovrà definire e presentare alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi, il progetto esecutivo nel rispetto dei termini assegnati, corredandolo della documentazione richiesta e attenendosi altresì a eventuali prescrizioni stabilite al momento dellammissione al contributo.
La congruenza tra il progetto presentato ai fini dellammissione al contributo e il progetto esecutivo presentato, è verificata dagli uffici competenti della Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica.
Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto ritenuto ammissibile, apportate in sede di progetto esecutivo, potranno comportare la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dellintervento.
Leventuale incremento del costo dinvestimento totale dellintervento, determinatosi a seguito della definizione del progetto esecutivo, non potrà comportare un incremento del contributo ammesso al momento dellapprovazione del progetto.
2.7.3 I contributi sono liquidati secondo le seguenti modalità:
50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione dellinizio dei lavori;
il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidato a avvenuta rendicontazione finale, da parte del Comune beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dellintervento realizzato con il progetto esecutivo.
In alternativa a tale modalità il contributo può essere erogato a fine lavori, in ununica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dellintervento realizzato con il progetto esecutivo finanziato.
Qualora intenda rinunciare al contributo, il Comune beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica.
2.7.4 Il Comune beneficiario deve preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica qualsiasi variante del progetto esecutivo introdotta successivamente alla sua presentazione; trascorsi 30 giorni da tale presentazione senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.
In ogni caso dette varianti non devono modificare limpostazione originale del progetto e, trattandosi di opere pubbliche, non possono comunque superare i limiti stabiliti dalle norme che regolano tali lavori.
Leventuale incremento del costo di investimento ammesso a contributo, determinatosi a seguito di variante nei limiti e per i casi consentiti dalle norme vigenti in materia di OO.PP, non potrà comportare, in ogni caso, un incremento del contributo inizialmente assegnato.
2.7.5 I Comuni beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto esecutivo nei termini e secondo le modalità previste.
Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.
In caso di rinuncia, o revoca, del contributo il Comune beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione le somme eventualmente già percepite a titolo di acconto.
A pagina 46 del presente Bollettino Ufficiale è pubblicata la Determinazione dirigenziale 7 febbraio 2000, n. 17, Codice 21 relativa alla modulistica costituente il Dossier di candidatura per la presentazione delle domande di contributo (ndr)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 33 - 29305
Attuazione per lanno 2000 del Programma regionale Agricoltura e Qualita di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (PIC). Misura I azione 4 promozione e sostegno allavviamento degli organismi di controllo
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
Viene attuato per lanno 2000 il Programma regionale Agricoltura e Qualità di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (P.I.C.), Misura I, azione 4, approvato con D.G.R. n. 121 - 26115 del 23 novembre 1998 e modificato con D.G.R. n. 4-28680 del 23 novembre 1999 secondo quanto in appresso indicato:
1) le domande dovranno essere presentate dal 1/03/2000 al 30/03/2000 presso la Regione Piemonte - Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca - Direzione 11 - Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli - Corso Stati Uniti n. 21 - 10128 Torino, con la modulistica stabilita dalla medesima Direzione;
2) nel caso di insufficiente disponibilità finanziaria verrà accordata priorità, nellordine, agli organismi di controllo ed ai Consorzi associati, rettificando così lerrore materiale descritto in premessa di cui alla D.G.R. n. 4-28680 del 23.4.99.
Per ogni singolo beneficiario potrà essere approvato un programma di durata massima quinquennale.
(omissis)
Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 36 - 29308
L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Alessandria (AL). Approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
ART. 1
Di approvare, ai sensi dellart. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Alessandria (AL), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 70 bis in data 13 e 14 marzo 1990, n. 85 in data 21.5.1991, n. 8 in data 26.1.1999 e n.60 in data 30.8.1999, subordinatamente allintroduzione ex officio, negli elaborati di Piano delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nellallegato documento A in data 29.12.1999, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.
ART. 2
La documentazione costituente, nella forma definitiva, il Piano Regolatore Generale del Comune di Alessandria, debitamente vistata, si compone di:
Atti Amministrativi
di adozione e successive modificazioni del P.R.G.C. in argomento
- D.C. n.70bis in data 13 e 14.03.1990,esecutiva ai sensi di legge
- D.C. n.85 in data 21.05.1991, esecutiva ai sensi di legge
- D.C. n. 8 in data 26.01.1999, esecutiva ai sensi di legge
- D.C. n.60 in data 30.08.1999, esecutiva ai sensi di legge
Atti Tecnici
* Elab. -Relazione illustrativa
* Elab. -Relazione illustrativa: Allegato. Caratteri quantitativi e qualitativi del Piano. Volume I.
* Elab. -Relazione illustrativa: Allegato. Caratteri quantitativi e qualitativi del Piano. Volume II.
* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale A, in scala 1:10.000.
* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale B, in scala 1:10.000.
* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale C, in scala 1:10.000.
* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale D, in scala 1:10.000.
* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale E, in scala 1:10.000.
* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale F, in scala 1:10.000.
* Elab. -Norme di Attuazione
* Elab. All. 1 -Norme di Attuazione. Tipi e modalità dintervento nellarea centrale.
* Tav. All. 2/1 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.
* Tav. All. 2/2 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.
* Tav. All. 2/3 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.
* Tav. All. 2/4 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.
* Tav. All. 2/5 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.
* Tav. All. 2/6 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.
* Elab. -Scheda quantitativa dei dati urbani
* Elab. -Rielaborazione parziale del PRG 90 - Analisi e studi dellarea denominata Settore 5" - isolati dal n. 38 al n. 56.
* Elab. -Rielaborazione parziale del PRG 90 - Analisi e studi dellarea denominata Settore 5" - isolati dal n. 57 al n. 81.
* Elab. -Rielaborazione parziale del PRG 90 - Analisi
e studi dellarea denominata Settore 5" - isolati dal n. 82 al , n. 13.
* Elab. - Allegato alla deliberazione di approvazione
delle Controdeduzioni alle osservazioni e proposte al progetto
preliminare del P.R.G.C. 1990" (deliberazione del consiglio
comunale n. 43, in data 19 maggio 1997).
* Tav. 1 - Sintesi del PRGC e delle fasce marginali dei
Comuni contermini, in scala 1:25.000.
* Tav. 2a - Viabilità, in scala 1:20.000
* Tav. 2b - Schema dinsieme, in scala 1:20.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo A, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo B, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo C, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo D, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo E, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo F, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo G, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo H, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo I, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo L, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo M, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo N, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo O, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo P, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo Q, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo R, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo S, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo T, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo U, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo V, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo Z, in scala 1:5.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 1, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 2, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 3, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 4, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 5, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 6, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 7, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 8, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 9, in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 10,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 11,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 12,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 13,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 14,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 15,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 16,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 17,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 18,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 19,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 20,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 21,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 22,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 23,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 24,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 25,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 26,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 27,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 28,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 29,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 30,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 31,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 32,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 33,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 34,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 35,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 36,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 37,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 38,in scala 1:2.000.
* Tav. 4 - Destinazione duso del suolo 39,in scala 1:2.000.
* Tav. 2b - Schema dinsieme. Indiv. delle osservazioni,in scala 1:20.000
* Tav. 2b - Schema dinsieme. Indiv. delle osservazioni giunte fuori termine, in scala 1:20.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo B. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5.000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo E. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo F. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo H. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo M. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo P. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo Q. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo U. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo V. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 3 - Destinazioni duso del suolo Z. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 1. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 2. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 3. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 4. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 5. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 6. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 8. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 9. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 10. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 11. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 12. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 13. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 14. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 15. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 16. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 17. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 18. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 19. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 20. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 21. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 22. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 23. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 24. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 25. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 26. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 27. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 28. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 29. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 30. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 32. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 33. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 34. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 35. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 36. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 37. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 38. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Tav. 4 - Destinazioni duso del suolo 39. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000
* Elab. - Integrazione dati e rielaborazione dellAllegato al PRG 90 alla luce del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali dellAutorità di Bacino del fiume Po.
* Tav. All. 1a - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geolitologica area pianura, in scala 1:20.000.
* Tav. All. 1b - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geolitologica area collina, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2a - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta dellidrografia superficiale area di pianura, in scala 1:20.000.
* Tav. All.2b - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta dellidrografia superficiale dellarea collinare, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3a1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea pianeggiante, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3a2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea pianeggiante, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3a3 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea pianeggiante, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3a4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea pianeggiante, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3a5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea pianeggiante, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3a6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea pianeggiante, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 3b - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dellarea collinare, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4.1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delluso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 4.2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delluso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 4.3 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delluso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 4.4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delluso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 4.5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delluso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 4.6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delluso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 5.1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 5.2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 5.3 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 5.4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 5.5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 5.6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle componenti fisico-territoriale area di collina, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 7a - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dellesondazione , in scala 1:20.000.
* Tav. All. 7b - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dellesondazione , in scala 1:20.000.
* Tav. All. 7c - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dellesondazione , in scala 1:20.000.
* Tav. All. 7d - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dellesondazione , in scala 1:20.000.
* Tav. All. 8a - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta dei dissesti spondali e delle disfunzioni del reticolo idrografico, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 8b - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta dei dissesti spondali e delle disfunzioni del reticolo idrografico, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 9 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno, in scala 1:20.000.
* Tav. All. 10 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle aree con soggiacenza della falda (5m, in scala 1:20.000.
* Tav. All. 11.1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi dacqua, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 11.2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi dacqua, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 11.3 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi dacqua, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 11.4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi dacqua, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 11.5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi dacqua, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 11.6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi dacqua, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 12.a - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta di zonizzazione geotecnica area di pianura, in scala 1:20.000.
* Tav. All. 12.b - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta di zonizzazione geotecnica area di collina, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 13 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce fluviali (Piano Stralcio FF), in scala 1:25.000.
* Tav. All. 14.1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.3 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.9 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.10 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.11 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.12 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.13 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.14 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.15 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.16 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.17 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.18 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.19 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.20 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav. All. 14.21 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:5.000.
* Tav.All.14b 0/7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav.All.14b B-C7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b C-D9 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b D7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b D8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b E4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b E5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14bE7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b E8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b F8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G1 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G2 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b G8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b H 2-3 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b H 3-4 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b H6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b H7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b I 7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b L 5-6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b L 7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b L 8-9 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b M 5-6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b M 7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b M 8-9 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b M 9-10 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b M-N 4-5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b N 8-9 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b N-0 4-5 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b N-0 9-10 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b O-P 9-10 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b P6 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b P7 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 14b P8 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Carta delledificabilità , in scala 1:2.000.
* Tav. All. 15 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Ubicazione aree di particolare interesse urbanistico, in scala 1:20.000.
* Tav. All. 16 - Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al PRGC 90 - Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria a seguito dellevento alluvionale del Novembre 94. Schede tecniche aree di particolare interesse urbanistico.
* Elab. - Relazione geologica ed idrogeologica di completamento allAllegato al P.R.G. 90 del Comune di Alessandria ai sensi della circolare del Presidente della G.R. dell8.5.96 n. 7/LAP.
* Tav. All. 1 - Carta idrogeologica, in scala 1:20.000.
* Tav. All. 2 - 1 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 2 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 3 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 4 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 5 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 6 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 7 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 8 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 9 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 10 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 11 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 12 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 13 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 14 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 15 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 16 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 17 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 18 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 19 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 20 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 2 - 21 - Carta geomorfologica e dellidrografia superficiale dellarea di pianura, in scala 1:5.000.
* Elab. All. 3 - Cronogramma degli eventi alluvionali accaduti dal 1300 nel Comune di Alessandria con indicazione dei danni e dei luoghi.
* Tav. All. 4 - 1 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 2 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 3 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 4 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 5 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 6 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 7 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 8 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 9 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 10 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 11 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 12 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 13 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 14 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 15 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 16 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 17 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 18 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 19 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 20 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 4 - 21 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 1 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 2 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 3 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 4 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 5 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 6 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 7 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 8 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 9 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 10 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 11 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 12 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 13 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 14 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 15 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 16 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 17 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 18 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 19 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 20 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 5 Tav. 21 - Carta delledificabilità, in scala 1:5.000.
* Tav. All. 6 Tav. 1 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 6 Tav. 2 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 6 Tav. 3 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 6 Tav. 4 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 6 Tav. 5 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Tav. All. 6 Tav. 6 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.
* Elab. 2.1 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 1 - Centro".
* Elab. 2.2 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 2 - Pista, 3 - Europa, 4 - Orti, 5 - Galimberti".
* Elab. 2.3 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 6 - Cristo, 7 - Norberto Rosa, 8 - Spinetta Marengo.
* Elab. 2.4 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 9 - Valmadonna, 10 - Borgo Cittadella, 11 - Cabanette, 12 - Cantalupo, 13 - Casalbagliano, 14 - Cascinagrossa, 15 - Castelceriolo, 16 - Litta Parodi".
* Elab. 2.5 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 17 - Lobbi, 18 - Mandrogne, 19 - San Giuliano Nuovo, 20 - San Giuliano Vecchio, 21- San Michele, 22 - Valle San Bartolomeo, 23 - Villa del Foro - Valori complessivi".
* Elab. 3.1 -"Indagine sugli edifici di interesse storico artistico - Immobili di interesse Storico-Artistico".
* Elab. 3.2 -"Indagine sugli edifici di interesse storico-artistico - Studio sullarea centrale" - fascicoli 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8.
* Elab. 3.3. -"Indagine sugli edifici di interesse storico-artistico - Strutture agricole";
* Elab. 4 -"Indagine sulle condizioni abitative".
* Elab. 5.1 -"Dotazione di attrezzature e di servizi pubblici 1 - Centro, 2 - Pista, 3 - Europa".
* Elab. 5.2 -"Dotazione di attrezzature e di servizi pubblici 4 - Orti, 5 - Galimberti, 6 - Cristo, 7 - Norberto Rosa, 8 - Spinetta Marengo, 9 - Valmadonna".
* Elab. 5.3 -"Dotazioni di attrezzature e di servizi pubblici 10 - Borgo Cittadella, 11 - Cabanette, 12 - Cantalupo, 13 - Casalbagliano, 14 - Cascinagrossa, 15 - Castelceriolo, 16 - Litta Parodi".
* Elab. 5.4. -"Dotazione di attrezzature e di servizi pubblici 17 - Lobbi, 18 - Mandrogne, 19 - San Giuliano Nuovo, 20 - San Giuliano Vecchio, 21 - San Michele, 22 - Valle San Bartolomeo, 23 - Villa del Foro - Valori complessivi".
* Elab. 6.1 -"Indagine sulla struttura insediativa delle attività economiche: Attività produttive".
* Elab. 6.2 -"Indagine sulla struttura insediativa delle attività economiche. Attività di servizio".
* Elab. 7 -"Indagine, studi e progetti per il traffico e la viabilità" e relativi allegati grafici.
(omissis)
Allegato
Modifiche da introdurre ex officio ai sensi del comma 11, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i.
Al testo delle norme di attuazione:
art. 5 - Al punto 6, lettera e), il periodo che va da: purché compreso, fino al punto al termine della lettera, è stralciato e sostituito dal seguente: purché legati da vincolo pertinenziale alle abitazioni esistenti o previste sul lotto.
Al punto 9, laggettivo: pubbliche è eliminato dal titolo. Il testo adottato è inoltre stralciato dallinizio fino a: Sono fatti salve comunque .... escluso e sostituito dal seguente: Premesso che per le aree esterne ai centri abitati le distanze dalle strade sono costituite dalle fasce di rispetto stradale rappresentate sulle tavole del P.R.G. in scala 1:5000, limitatamente alle aree destinate alla nuova edificazione a qualsiasi destinazione presenti allinterno del centro abitato, le distanze minime tra fabbricati tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli (con esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli edifici o di insediamenti) debbono corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata delle distanze contenute allart. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, vale a dire:
- ml. 5, 00 per lato per strade di larghezza inferiore a ml. 7
- ml. 7,50 per lato per strade di larghezza compresa tra ml. 7 e ml. 15
- ml. 10,00 per lato per strade di larghezza superiore a ml. 15".
Al capoverso successivo, il testo dopo le parole: .... gli allineamenti esistenti e/o sintende sostituito dal seguente: indicati come tali sulle tavole di P.R.G. e nellallegato 1 Tipi e modalità dintervento nellarea centrale".
Al punto 10, Il testo adottato è puntualizzato come segue; dopo le parole: .... con possibilità di costruzione a confine è aggiunta lespressione: nei casi contemplati dal Codice Civile oppure previo accordo tra i proprietari confinanti.
art. 6 - Lespressione presente al punto 3: Gli strumenti urbanistici di attuazione del P.R.G. sono: è sostituita dalla seguente: Le modalità dattuazione del P.R.G. sono: . In seguito, il testo di cui al punto 4 è stralciato e sostituito dal seguente: Gli interventi assentibili con le modalità di cui al precedente punto 3 del presente articolo dovranno rispettare tutte le prescrizioni di carattere sia urbanistico sia geologico definiti normativamente dalle presenti Norme di Attuazione, topograficamente dalle tavole di Piano, dallAllegato 2 Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica" e, per larea centrale, dallallegato 1 - Tipi e modalità dintervento nellarea centrale -. Nei casi di interventi subordinati a strumento urbanistico esecutivo dovranno essere osservate ovviamente anche le disposizioni previste dallo stesso s.u.e. A seguito della verifica di compatibilità con il P.R.G. ed alla acquisizione dei pareri vincolanti nei casi dovuti, tali interventi potranno essere assentiti in osservanza della legislazione statale e regionale vigente anche qualora non citata nel presente fascicolo; si rammentano in particolare le disposizioni in materia di barriere architettoniche, il D.M. 3 marzo 1988 nonché la l.r. 26 marzo 1990, n. 13".
art. 7 - Al termine del testo attuale è aggiunto il seguente periodo: Si richiamano proposito i disposti di cui alla legge regionale 22 dicembre 1998 n. 44".
art. 11 - Lelenco degli strumenti esecutivi è integrato con laggiunta del seguente ulteriore punto: 8) I Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale in attuazione dellarticolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179, disciplinati dalla l.r. 9 aprile 1996 n. 18".
art. 12 - Lultima voce del testo adottato, la concessione ad edificare è eliminata e sostituita dalle due seguenti:
- concessione
- concessione soggetta adatto dobbligo unilaterale o a convenzione di cui al quinto comma, art. 49, l.r. 56/77 e s.m.".
art. 15 - Il contenuto di cui alla lettera b) del punto 1 è integralmente stralciato.
Per completezza delle disposizioni, il testo dellarticolo è integrato con il seguente nuovo punto (che assumerà il numero 2): 2 A norma del quinto comma, art. 49 della l.r. 56/77 e s.m., in casi di particolare complessità degli interventi previsti o qualora lintervento richieda opere infrastrutturali eccedenti il semplice allacciamento ai pubblici servizi oppure il coordinamento tra operatori pubblici e privati, la concessione sarà subordinata alla stipula di convenzione o di atto dobbligo unilaterale da parte del richiedente che disciplini modalità, requisiti e tempi di realizzazione degli interventi.
art. 25 - E eliminata dal testo la citazione dellarticolo 65 della l.r. 56/77 e s.m., abrogato dallart. 13 della l.r. 8 luglio 1999 n. 19.
art. 28 - Lespressione che conclude il punto 1 e che va da: Entro tre mesi .... fino al punto è integralmente eliminata. La parte del punto 2 che recita: Entro tre mesi dallapprovazione del P.R.G.C. 1990 i proprietari devono provvedere alla messa è eliminata e sostituita dalla seguente: Fermo restando lobbligo da parte dei proprietari a mantenere .... mentre, in seguito, al termine del punto 2, dopo: .... successive modificazioni le disposizioni sono integrate con la seguente espressione: va precisato che, relativamente alle cave oggetto di coltivazione autorizzata ai sensi della l.r. 69/78, ogni nuova utilizzazione, ancorché conforme alle disposizioni di Piano Regolatore, è subordinata allattuazione del progetto di recupero ambientale di cui allart. 5, lett. b) della citata l.r. 22 novembre 1978 n. 69 facente parte della domanda di autorizzazione alla coltivazione della cava e pertanto oggetto dellautorizzazione alla coltivazione della cava stessa, a suo tempo rilasciata.
- punto 4: Il periodo che va da: sulla base di progetto .... fino al punto, è interamente stralciato e sostituito dal testo seguente: autorizzate dalla Provincia ai sensi della l.r. 13 aprile 1995 n. 59..
art. 28 bis - I commi 2 e 3 sono integralmente stralciati mentre, al termine del punto 1, è aggiunta la seguente puntualizzazione: Fermo restando lobbligo, per le attività di cava autorizzate ai sensi della l.r. 22 novembre 1978 n. 69, di effettuare la bonifica ambientale cui limpresa coltivatrice si è impegnata al momento della richiesta di concessione, le attività estrattive autorizzate anteriormente allentrata in vigore della citata legge, e pertanto non adeguate ai disposti della stessa, dovranno comunque procedere alla bonifica ambientale, soggetta a seconda dei casi ad autorizzazione o a concessione, preliminarmente a qualsiasi riutilizzo dellarea della cava abbandonata. In ogni caso il riutilizzo della stessa è consentito unicamente nel rispetto delle disposizioni contenute nelle presenti N.T.A. per larea di Piano cui lex cava appartiene o per destinazioni che la legge consente in assenza di specifiche previsioni di P.R.G. (es.: discariche autorizzate ai sensi della l.r. 13 aprile 1995 n. 59)..
art. 32 ter - Al termine dellarticolo è aggiunto il seguente testo: Le aree ferroviarie comportano la presenza, a norma dellarticolo 49 del D.P.R. 11 luglio 1980 n. 753, di una fascia di rispetto di 30 metri misurati dal binario esterno; tale fascia, anche se non rappresentata, si intende inserita nelle cartografie del P.R.G.C..
art. 32 septies - Accanto alla voce: autodromo è aggiunto il seguente testo: La sua attuazione è subordinata alla verifica di compatibilità della struttura con i contenuti del Piano Territoriale Provinciale ed a procedura di V.I.A. a norma dellart. 4. l.r. 14 dicembre 1998 n. 40, allegato B2, n. 34".
art. 34 - La denominazione Area Centrale contenuta nel titolo è sostituita con Area Centrale Storica. Al punto 5, dopo lultimo capoverso è aggiunto il seguente testo: Gli interventi di demolizione e ricostruzione (sostituzione edilizia) sono sempre assoggettati al parere preventivo della Commissione Regionale di cui allart. 91 bis della l.r. 56/77 e s.m..
Il punto 6A che reca il titolo: con concessione o autorizzazione edilizia è integralmente stralciato, fino al termine della pagina e sostituito dal seguente:
- Intervento Direttore: gli interventi ammessi sono indicati, per ogni singolo fabbricato. nello specifico elaborato Tipi e modalità dintervento nellarea centrale" e possono essere modificati unicamente attraverso le procedure di cui alla lettera f), comma 8. Limitatamente ai casi di demolizione e ricostruzione, e per eventuali ampliamenti, ove tali interventi sono espressamente ammessi, dovranno essere osservati i seguenti parametri:
- indice di fabbricazione massimo consentito 4,8 mc./mq.
- rapporto di copertura massimo 45%
- altezza degli edifici m. 14,50 massima: in ogni caso il nuovo intervento dovrà tenere conto del numero medio dei piani della cortina edilizia nella quale è inserito e pertanto laltezza di cui sopra potrà subire anche sensibili riduzioni."
Relativamente al punto 6B (pag. 36) con strumento esecutivo, Al termine del primo comma, dopo le parole: .... del presente articolo è inserita la seguente precisazione che recita: .... fermo restando il fatto che non potranno essere ammessi interventi non conservativi sugli edifici per i quali lintervento massimo consentito è il restauro e risanamento conservativo. In seguito, alla voce: demolizione e ricostruzione il periodo che inizia con le parole: ove non diversamente disposto .... è preceduto dal seguente testo:
Se riferita allintero edificio é ammessa unicamente ove prevista nello specifico elaborato Tipi e modalità dintervento nellarea centrale o per comprovate ragioni di carattere statico;. Dopo le parole: .... da definirsi in sede di Strumento Urbanistico esecutivo" è aggiunta la seguente locuzione: sottoposto al parere della Commissione Regionale di cui allart. 91 bis della l.r. 56/77 e s.m..
art. 40 - Dopo: .... Urbanistico Esecutivo è aggiunto il seguente testo: esclusi i casi di ampliamenti e di opere necessarie alladeguamento dellimpianto produttivo esistente alle disposizioni di carattere legislativo in materia di riduzione dei fattori inquinanti, che sintendono soggetti ad intervento diretto. Al termine dellarticolo è aggiunto il seguente punto: distanza minima dalle strade principali: m. 10 in conformità ai disposti di cui al comma 2, art. 27 della l.r. 56/77 e s.m..
art. 41 - Al secondo comma dopo le parole: .... nonché di nuovo impianto è aggiunta la locuzione e di ristrutturazione urbanistica. Al termine dellarticolo è aggiunto il seguente punto: distanza minima dalle strade principali: m. 10 in conformità al disposti di cui al comma 2, art. 27 della l.r. 56/77 e s.m.
art. 42 - Al primo comma, le parole: gli ampliamenti previsti allarticolo 69/b-c sostituite dalle seguenti: unicamente alle attività non nocive né moleste gli ampliamenti degli impianti esistenti nella misura massima del 50% della superficie esistente, nel rispetto delle disposizioni di cui allart. 21.2 in materia di servizi alle attività produttive. Al secondo comma, dopo le parole: .... a specifica convenzione a norma, di .... è inserita la locuzione dellart. 53 della. Al terzo comma, lespressione finale: .... e con destinazioni duso conforme alle aree adiacenti. è sostituita dalla seguente: che disciplinerà la trasformazione dellarea dallattuale destinazione alla classe di destinazione residenziale della quale larea fa parte. Il ricorso allo strumento urbanistico esecutivo dovrà garantire il reperimento delle aree per servizi nella misura dovuta a seconda della destinazione duso in previsione, con lesclusione della possibilità di monetizzare le quote relative ai parcheggi pubblici e/o ad uso pubblico..
Al termine dellart. 42 sintende aggiunto il seguente nuovo art. 42 bis che recita:
Articolo 42bis - Aziende a rischio. Gli interventi relativi alle attività produttive classificate ai sensi del D.P.R. 175/28, tra le aziende a rischio dincidente rilevante presenti nel territorio comunale, siano esse soggette a notifica o a dichiarazione, sono disciplinati, parimenti alle altre attività produttive, dalle disposizioni di carattere urbanistico previste per larea normativa alla quale appartengono. Tuttavia, in attesa degli adempimenti previsti dallart. 14 del Decreto Legislativo 334/99, ogni intervento diverso dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, ancorché ammesso dalle presenti N.T.A., potrà essere concessionato dopo aver sentito, relativamente agli aspetti connessi alla prevenzione del rischio di incidente e/o alla limitazione delle sue conseguenze, il Settore Grandi Rischi Industriali dellAssessorato Regionale allAmbiente..
art. 43 - Al termine del primo comma, dopo: .... in sede propria. è aggiunto il seguente testo: Rientrano pertanto nella disciplina contenuta nel presente articolo sia le aree individuate con apposito retino per attività commerciali, sia le attività commerciali eventualmente realizzabili secondo le presenti N.T.A. allinterno delle altre aree di Piano. Il secondo comma è integrato con lintroduzione, dopo In tali aree .... della seguente locuzione: qualora non disposto diversamente dalla specifica disciplina urbanistica dellarea. Al termine dellarticolo è introdotto il seguente nuovo comma: La trasformazione in attrezzature commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 1500 delle strutture già esistenti, ancorché prevista dalla disciplina urbanistica dellarea di appartenenza, non costituisce atto dovuto: il reperimento delle aree a parcheggio pubblico o duso pubblico nella misura dovuta nella proprietà o nelle vicinanze della stessa costituisce elemento determinante per il rilascio della concessione per il mutamento di destinazione duso. Qualora la predisposizione dei parcheggi nella misura dovuta non sia materialmente effettuabile, lAmministrazione Comunale potrà richiedere forme di monetizzazione sostitutiva e nei casi di particolare criticità della situazione dei parcheggi pubblici nelle vicinanze, detta concessione potrà essere legittimamente negata. Si richiamano, in quanto approvate successivamente alladozione delle presenti N.T.A. le disposizioni contenute nella l.r. 12 novembre 1999, n. 28 - Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 - e la Deliberazione e del Consiglio Regionale 29 ottobre 1999, n. 563-13414 - Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per linsediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114 -.
art. 44 e 44 bis - Al termine di ognuno dei due articoli, è inserito il seguente ulteriore comma: Nel caso larea disciplinata dal presente articolo sia collocata allinterno dellarea centrale gli interventi ammessi sono indicati, per ogni singolo fabbricato, nello specifico elaborato Tipi e modalità dintervento nellarea centrale" e sono disciplinati dai punti 6A e 6B di cui al precedente art. 34.".
art. 45 - Dal testo di cui al primo comma, lettera d), sono eliminate le parole: costruzioni e. Le voci contenute alle lettere b) c) e d) sono eliminate e sostituite con la seguente locuzione: b) i soggetti di cui al terzo comma, lettere b) e c) dellart. l.r. 56/77 e s.m..
art. 46 - Dopo le parole: mediante concessione onerosa è inserita la locuzione: salvo i casi di cui allart. 9 della legge 10/77". Al termine dellarticolo è aggiunto il seguente ulteriore comma: Nel caso gli edifici oggetto di recupero o riuso siano compresi negli elenchi di cui al successivo art. 49bis dovrà essere osservata la disciplina contenuta nel medesimo articolo".
art. 49 - Al termine del quarto comma è aggiunto il seguente testo: Sia gli strumenti esecutivi, secondo quanto previsto dalle disposizioni di cui al comma 8, art. 40 l.r. 56/77 e s.m. richiamate da tutti gli articoli della stessa legge relativi ai piani esecutivi, sia gli interventi diretti assentibili in attesa dellapprovazione degli s.u.e., ai sensi dellultimo comma art. 49 della citata legge sono subordinati al parere vincolante della Commissione Regionale Beni Ambientali. Lelenco degli edifici di pregio è integrato con linserimento di due complessi a carattere produttivo che presentano un indubbio valore architettonico e/o documentario. Alla voce dellelenco: Spinetta Marengo, è aggiunta la seguente locuzione: 30bis - Ex zuccherificio" Al termine dellelenco è aggiunta la seguente voce che recita: Cantalupo - 33bis - Ex saponificio.
Art. 49bis - Al primo comma, dopo le parole: .... edificabilità controllata è aggiunta lespressione: vale a dire previa osservanza delle disposizioni di cui allart. 62..
art. 49ter - La locuzione conclusiva: e possibilità di demolizione e ricostruzione delledificio retrostante è integralmente stralciata.
art. 51 - In conformità con quanto espresso nellallegato parere del Settore Prevenzione del Rischio Geologico, il testo dellarticolo è integralmente stralciato e sostituito dal seguente che recita:
Articolo 51 - Prescrizioni geologiche
Si riportano le definizioni delle classi di pericolosità secondo la Circ. P.G.R. n. 7/LAP del 15 maggio 1996, premettendo che laddove è usata lespressione di ridotte dimensioni riferita alle possibilità edificatorie o agli interventi edificatori, è inteso che la volumetria corrispondente e sopportabile dal terreno è individuata mediante ulteriori, approfondite analisi geotecniche, ai sensi del D.M.L.P. 11.3.1988:
Classe I
Porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limiti alle scelte urbanistiche: gli interventi sia pubblici, sia privati, sono di norma consentiti nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11/3/1988. Classe II
Aree nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso ladozione ed il rispetto di modesti accorgimenti tecnici esplicitati a livello di norme di attuazione ispirate al D.M 11 marzo 1988 e realizzati a livello di progetto esecutivo esclusivamente nellambito del singolo lotto edificatorio o dellintorno significativo circostante.
Classe III
Porzioni di territorio nelle quali gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio, derivanti questi ultimi dalla urbanizzazione dellarea, sono tali da impedirne lutilizzo qualora inedificate, richiedono viceversa, la previsione di interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio esistente
- IIIa - Porzioni di territorio inedificati che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti
- IIIb - Porzioni di territorio edificate in cui gli elementi di pericolosità geologica o rischio sono tali da imporre interventi di riassetto territoriale, di carattere pubblico, a tutela del patrimonio urbanistico esistente.
- IIIc - Porzioni di territori edificate ad alta pericolosità geomorfologica e ad alto rischio, per le quali non è proponibile unulteriore utilizzazione urbanistica neppure per patrimonio esistente.
Il P.R.G.C. 1990 di Alessandria suddivide il territorio in due zone a differente pertinenza morfologica e precisamente:
- area di collina, come delimitata nelle tavole allegate in scala 1:10.000
- area di pianura, come area comunale residuale della precedente delimitazione.
Tale suddivisione distingue aree a differente pericolosità geomorfologica in conformità alle indicazioni fornite alla Regione Piemonte con la Circolare del P.G.R. n. 7LAP del 15/05/1997.
Area di Collina
Larea collinare, come individuata nella cartografia citata e posta a nord della Strada della Cerca, è distinta in classi e sottoclassi con la specificazione delle limitazioni e dei vincoli seguenti:
Classe II a
Situazione di mediocre stabilità. Ledificazione è subordinata alla valutazione della stabilità globale del versante, ad indagini di tipo idrogeologico e geotecnico con prescrizioni di carattere generale per quanto concerne lutilizzo.
Gli interventi previsti dal P.R.G.C. sono soggetti alle seguenti prescrizioni:
1. predisposizione di una indagine geologica e geotecnica particolareggiata che determini landamento del substrato oltre larea di impronte delledificio (D.M.L.P. 11/3/88);
2. realizzazione di trincee, drenanti e di canalizzazioni superficiali;
3. fondazioni ancorate al substrato
4. divieto di disboscamento/obbligo di rimboschimento.
Classe II b
Situazione di discreta stabilità. Le possibilità edificatorie sono condizionate da accertamenti geognostici nellarea dimpronta con valutazione della stabilità nellarea direttamente circostante.
Gli interventi previsti dal P.R.G.C. sono soggetti alle seguenti prescrizioni:
1. predisposizione di una indagine geologica e geotecnica particolareggiata che determini landamento del substrato;
2. rimboschimenti;
3. corretta regimazione della acque superficiali.
Classe IIIa
Porzioni di territorio inedificati che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti (Circ. 7 LAP).
Negli ambiti compresi in questa Classe non sono ammessi nuovi interventi residenziali e produttivi.
Relativamente ad eventuali edifici non rurali esistenti, ubicati in Classe IIIa e non perimetrati come Classe IIIb dagli elaborati cartografici del Piano, se non direttamente interessati da dissesti gravitativi, sono ammessi gli interventi sotto indicati:
a) manutenzione ordinaria;
b) manutenzione straordinaria;
c) restauro e risanamento conservativo;
d) ristrutturazione edilizia.
e) interventi di adeguamento igienico funzionale degli edifici
La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) dovrà essere verificata da una specifica relazione geologica e geotecnica.
Per gli eventuali edifici rurali ubicati in Classe IIIa e non perimetrati come Classe IIIb dagli elaborati cartografici del Piano, se non direttamente interessati da dissesti gravitativi, sono ammessi gli interventi sotto indicati:
a) manutenzione ordinaria;
b) manutenzione straordinaria;
c) restauro e risanamento conservativo;
d) ristrutturazione edilizia;
e) interventi di adeguamento igienico funzionale degli edifici
f) modesti ampliamenti inalizzati alla realizzazione di pertinenze alle attività agricole.
La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) - f) dovrà essere verificata da una specifica relazione geologica e geotecnica.
Per le opere infrastrutturali di interesse pubblico, non altrimenti localizzabili, si dovrà fare riferimento a quanto indicato allart. 31 della L.R. 56/177.
Per leventuale recupero ambientale della zona caratterizzata da instabilità generale precaria allintorno della aree interessate da attività estrattive (ex Classe IIIag) è necessario un rimodellamento morfologico dei fronti di cava con addolcimento delle pendenze.
Classe IIIb a
Situazione di aumento progressivo dellinstabilità generale in mancanza di interventi di sistemazione globale. Possibilità di interventi edificatori di ridotte dimensioni solo dopo il miglioramento del grado di stabilità generale.
Il riassetto dellarea potrà essere attuato tramite gli interventi di seguito elencati:
1. manutenzione dei canali di scolo e delle tombinature;
2. costruzione di rete fognaria e isolamento dei pozzi perdenti;
3. corretta regimazione acque superficiali;
4. trincee drenanti nelle zone instabili;
5. corretto utilizzo del suolo a fini agricoli.
In assenza delle opere sopraindicate sono ammessi unicamente i seguenti interventi:
a) manutenzione ordinaria; b) manutenzione straordinaria,c) restauro e risanamento conservativo;
d) ristrutturazione edilizia di tipo A;
e) interventi di adeguamento igienico funzionale degli edifici
La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) dovrà essere verificata da una specifica relazione geologica e geotecnica.
Classe IIIb B
Situazione di stabilità generale precaria con manifestazioni di instabilità locali. Gli interventi sono subordinati alla sistemazione idrogeologica locale.
Il recupero del territorio ricadente in questa Classe è da attuarsi secondo le condizioni riportate per la Classe Classe IlIb a mentre, relativamente agli interventi ammessi in assenza delle opere di riassetto, oltre a quelli elencati al punto precedente potranno essere realizzati costruzioni di modeste dimensioni, (muri di cinta, box per auto, ecc.) previa lesecuzione di interventi sistematori locali (ad esempio canalizzazioni superficiali, trincee drenanti, impermeabilizzazione delle vasche di raccolta rimboschimento), estesi ad un intorno significativo.
La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) (vedi Classe IIIb a) e delle eventuali modeste nuove edificazioni dovrà essere verificata da una specifica relazione geologico tecnica.
Classe IIIb d
Situazione di delicata stabilità. Possibilità edificatorie di ridotte dimensioni, con particolare attenzione rivolta alla definizione delle caratteristiche dei terreni di fondazione.
Il riassetto dellarea potrà essere attuato tramite gli interventi sotto elencati:
1. realizzazione trincee drenanti e regimazione acque superficiali;
2. raccolta degli scarichi evitando dispersioni nel terreno; 3. divieto di disboscamento ed obbligo di rimboschimento;
Per gli interventi ammessi in assenza delle opere di riassetto si rimanda a quanto elencato ai punti precedenti (Classi IIIb a e IIIb b).
Le indagini da eseguirsi ai sensi del D.M.. 11/3/88 si intendono estese per tutti i comparti sopra descritti.
Area di pianura
Larea pianeggiante, come delimitata nella cartografia allegata al Piano, a sud della Strada della Cerca è distinta in classi e sottoclassi con la specificazione delle limitazioni e dei vincoli, come di seguito riportato.
Classe I
In questa Classe sono individuate le aree dove le condizioni di pericolosità geormofologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche (Circ. n. 7/LAP), come definite dal P.R.G.C.
- Gi interventi dovranno essere realizzati nel rispettare le prescrizioni del D.M. 11/3/1988.
Classe II
Aree interessate prevalentemente da problemi legati alla presenza della falda a debole profondità dal piano campagna e dalla presenza del reticolo idrografico minore.
In questo ambito ledificazione è subordinata alle seguenti prescrizioni:
1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota dimposta e la tipologia delle fondazioni.
2. Esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica.
Classe II a
Aree interessate prevalentemente da problemi legati alla presenza della falda a debole profondità dal piano campagna, dalla presenza del reticolo idrografico minore e da potenziale esondabilità, seppure con presenza dacqua a bassa energia e con battente limitato o da fenomeni di erosione al piede dei principali terrazzi fluviali;
In questo ambito ledificazione è subordinata alle seguenti prescrizioni:
1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota dimposta e la tipologia delle fondazioni nonché le necessarie verifiche di stabilità relativamente gli orli di terrazzo fluviale;
2. esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica;
3. ledificazione finalizzata a destinazioni duso che comportano la presenza continuativa di persone dovranno essere realizzate in ambienti aventi il piano di calpestio ad una quota di sicurezza come riportato indicativamente nellallegata Tabella A. Gli interventi dovranno comunque essere preceduti da una valutazione del rischio idraulico, che definisca puntualmente la quota di riferimento. Tale valutazione può essere redatta a cura del soggetto attuatore dellopera o, tramite iniziativa pubblica; in questo caso sarà opportuno considerare ambiti omogenei, in modo da definire preventivamente le prescrizioni da adottare;
4. in queste aree è vietata in ogni caso la realizzazione di piani interrati nonché lo stoccaggio e le discariche di ogni tipo di rifiuti.
Classe II b
Aree soggette ad esondazione per insufficienza del sistema di canalizzazione.
Questo ambito riguarda la porzione degli abitati delle frazioni di Litta e Spinetta Marengo che potrebbe essere interessata dallesondazione marginale da parte del Rio Lovassina.
In questa area ledificazione è subordinata alle seguenti prescrizioni:
1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota dimposta e la tipologia delle fondazioni;
2. esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica;
3. ledificazione è subordinata ad una preventiva valutazione del rischio relativo alla possibile presenza dellacqua di laminazione proveniente dal Rio Lovassina, finalizzata alla definizione di specifiche prescrizioni (esempio subalzi). Tale valutazione può essere redatta a cura del soggetto attuatore dellopera o tramite iniziativa pubblica; in questo caso sarà opportuno considerare ambiti omogenei, in modo da definire preventivamente le prescrizioni da adottare;
4. in queste aree è vietata in ogni caso la realizzazione di piani interrati nonché lo stoccaggio e le discariche di ogni tipo di rifiuti.
Classe III a
Porzioni di territorio inedificati che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti. (Circ. 7/LAP).
Si tratta prevalentemente di aree non idonee a nuovi insediamenti incluse nelle Fasce Fluviali (A, B e C). In tali porzioni del territorio ogni nuova edificazione è vietata. La normativa di riferimento, per la gestione degli ambiti ricadenti in Fascia A e B, è quella dettata dalle Norme individuate dallAutorità di Bacino del Fiume Po relativamente alle Fasce Fluviali delimitate dal Piano Stralcio Fasce Fluviali (P.S.F.F.), approvato con D.P.C.M 24 luglio 1998 ed integrate come disposto dalla deliberazione n. 1/99 dell11 maggio 1999, con la quale il Comitato Istituzionale dellAutorità di Bacino del Fiume Po adottava il Progetto di Piano Stralcio per lAssetto Idrogeologico. Per le aree ricadenti in Fascia C si estendono le norme individuate per la Fascia B.
Classe IIIb a
Aree ubicate allinterno dalla Fascia C e/o a retro della Fascia B di Progetto e nelle Frazioni di Spinetta Marengo e Litta.
In assenza delle opere di riassetto programmate o previste, si dovrà fare riferimento alla normativa che il P.S.F.F. individua per la Fascia B, relativamente alle porzioni edificate ed integrate come disposto dalla deliberazione n. 1/99 dell11 maggio 1999 già citata.
In seguito allavvenuta realizzazione delle opere di difesa e/o di riassetto territoriale che lAmministrazione Comunale riterrà sufficienti alla minimizzazione del rischio esistente, potranno essere consentite nuove edificazioni alle seguenti condizioni:
1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota dimposta delle fondazioni;
2. esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica;
3. ledificazione finalizzata a destinazioni duso che comportano la presenza continuativa persone dovranno essere realizzate in ambienti aventi il piano di calpestio ad una quota di sicurezza come riportato indicativamente nellallegata Tabella A e/o da valutazioni idrauliche puntuali. Tale valutazione può essere redatta a cura del soggetto attuatore dellopera o tramite iniziativa pubblica; sarà quindi opportuno considerare ambiti omogenei, in modo da definire preventivamente le prescrizioni da adottare;
4. le sistemazioni esterne relative alle recinzioni di proprietà ad uso residenziale, sia su fronte stradale (pubblica o privata) sia sui confini laterali, devono essere formate con siepi vive di altezza non superiore a m. 2 con interposta eventuale rete metallica plastificata oppure con cancellata a giorno, con zoccolatura (minore o uguale a cm. 20) provvista di idonei scoli per le acque;
5. in queste aree è vietata in ogni caso la realizzazione di seminterrati, interrati nonché lo stoccaggio e le discariche di ogni tipo di rifiuti.
Classe IIIb b
Aree a destinazione agricola ubicate allinterno della fascia Fascia A e/o B del P.S.F.F.
Per tali ambiti, si richiamano le prescrizioni ed i vincoli definiti dallAutorità di Bacino del Fiume Po con le Norme di Attuazione del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, per le relative fasce, ed integrate come disposto dalla deliberazione n. 1/99 dell11 maggio 1999, già citata.
CLASSE IIIb g
Aree che hanno subito un peggioramento delle proprietà geotecniche dei terreni a seguito dellevento alluvionale del novembre 1994.
La normativa per tali ambiti è uguale a quella prevista per la Classe IIIb A, previo accertamento geognostico dellarea, volto a definite i possibili accorgimenti tecnici atti ad eliminare la pericolosità legata alla diminuita capacità portante del terreno.
CLASSE IIIc
Porzioni di territori edificate ad alta pericolosità geomorfologica e ad alto rischio, per le quali non è proponibile unulteriore utilizzazione urbanistica neppure per il patrimonio esistente," (Circ. 7LAP).
Le attività esistenti dovranno essere trasferite, secondo i disposti della legge n. 445 del 9 luglio 1908. Sono ovviamente ammesse tutte le opere di sistemazione idraulica, di tutela del territorio e di difesa del suolo.
Le indagini da eseguirsi ai sensi del D.M.L.P. 11/3/88 si intendono estese per tutti i comparti sopra descritti.
E inoltre parte integrante e necessaria delle presenti Norme di Attuazione quanto indicato al punto 3.10 della Circolare P.G.R. n. 7/LAP del 15/5/1996, ovvero:
- La copertura dei corsi dacqua, principali o del reticolato minore, mediante tubi o scatolari anche di ampia sezione non è ammessa in nessun caso.
- Le opere di attraversamento stradale dei corsi dacqua dovranno essere realizzate mediante ponti, in maniera tale che la larghezza della sezione di deflusso non vada in modo alcuno a ridurre la larghezza dellalveo a rive piene, misurata a monte dellopera: questo indipendentemente dalle risultanze della verifica delle portate.
- Non sono ammesse occlusioni, anche parziali, dei corsi dacqua incluse le zone di testata tramite riporti vari.
- Nel caso di corsi dacqua arginati e di opere idrauliche deve essere garantita la percorribilità, possibilmente veicolare delle sponde a fini ispettivi e manutentivi.
Per i rii minori naturali, elencati nella Relazione Geologica ed idrogeologica di completamento allallegato P.R.G. 90 del Comune di Alessandria ai sensi della circolare del Presidente della Giunta Regionale del 8/5/1996 n. 7LAP (Ric. 97.46), al capitolo n. 5.3.2 Reticolo idrografico secondario, dovrà essere considerata una fascia di pericolosità minima di 5 m per entrambe le sponde. In ogni caso si dovrà garantire la necessaria opera di ispezione e periodica manutenzione sullintero reticolato idrografico minore naturale (rii) ed artificiale (fossi, rogge, canali).
A seguito del completamento delle opere di difesa individuate e programmate dallAutorità di Bacino del Fiume Po per i principali corsi dacqua e del riordino del reticolo idrografico secondario, ove necessario, da parte dei soggetti competenti (Regione, Comune ecc.) lAmministrazione Comunale potrà riconsiderare le prescrizioni relative alle Classi IIA, IIB e IIIb A, come riportate nel presente articolo, in particolare la norma descritta al punto 3 potrà essere rivista come di seguito riportato:
- La quota di sicurezza per ledificazione finalizzata a destinazioni duso che comportano la presenza continuativa di persone potrà essere ridefinita a seguito di opportune indagini che tengano conto del rischio residuo dei vari ambiti compresi nelle classi suddette.
Si ribadisce, comunque, che la suddivisione del territorio nelle varie classi di rischio non potrà variare a seguito dellavvenuto completamento delle opere di difesa previste.
Prescrizioni per le Aree di Nuovo Insediamento
Per le prescrizioni geologico tecniche relative alle aree di nuovo insediamento si deve fare riferimento sia ai contenuti del presente articolo sia alle prescrizioni generali del paragrafo 11.2 (Normativa Geotecnica a corredo del P.R.G.C.) dellelaborato geologico Integrazione dati e rielaborazione dellallegato al P.R.G. 90 alla luce del P.S.F.F. dellAutorità di Bacino del fiume Po, in data Luglio 1996".
Al termine dellarticolo 51 è inserito un ulteriore art. 51 bis con il seguente testo:
Articolo 51bis - Aree ed edifici soggetti ad inondazione per piena catastrofica. Si tratta delle aree interessate dalla presenza della fascia di tipo C di cui al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M. 24 luglio 1998, per le quali le previsioni e la disciplina prevista dal P.R.G. sono pienamente applicabili, ma dovranno essere oggetto di particolare attenzione nella predisposizione da parte dellAmministrazione Comunale del Piano di Protezione civile.
art. 52 - Dopo le parole: .... idrici di magra. è aggiunto il seguente periodo: Tali aree corrispondono alla fascia A di cui al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M. 24 luglio 1998", mentre, in seguito dopo: .... Fasce Fluviali" è inserita la locuzione seguente: in particolare gli artt. 6 e 16 delle N.T.A. del P.S.F.F. stesso.
art. 52 bis - Preliminarmente al testo del secondo comma è inserita al seguente locuzione: Tali aree corrispondono alla fascia B di cui al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M 24 luglio 1998 e sono disciplinate dagli artt. 7 e 16 delle N.T.A. del P.S.F.F. stesso ai quali si rimanda e che si considerano prevalenti su eventuali discordanze con la disciplina riportata in seguito.
art. 52 ter - Il titolo dellarticolo è sostituito dal seguente: Articolo 52ter - Riserva idrica e zone boscate. In seguito, il primo comma è integralmente sostituito dal seguente: Sono inedificabili le seguenti aree:. .Il secondo comma è stralciato.
art. 53 - Lespressione, contenuta nel primo comma: .... é riportata nelle tavole di piano è sostituita dalla seguente:" è determinata, anche qualora le tavole indichino diversamente, in m. 150 ai sensi dellart. 27 della l.r. 56/77 e s.m. Eventuali riduzioni delle profondità di legge potranno essere ottenute in ottemperanza alle indicazioni della Circolare del Presidente della Regione Piemonte del 9 dicembre 1987, n. 16/URE: - Modalità dindividuazione delle zone di rispetto dei cimiteri nei Piani Regolatori -".
art. 54 - Al termine del titolo, dopo :"acque reflue" è inserita lespressione: Fasce di rispetto dei pozzi di captazione dellacquedotto. Al termine dellarticolo è inserito il seguente nuovo comma: Nonostante la mancata indicazione cartografica, tutti i pozzi di captazione dellacquedotto presenti nel territorio comunale sono gravati da fascia di rispetto di 200 metri, disciplinata dalle disposizioni di cui al D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236, (in particolare allart. 6, comma 1). modificato dallart. 21 del Testo Unico per la Tutela delle Acque approvato con Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152"
art. 55 - I commi 4 e 5, sono integralmente stralciati.
Al termine dellarticolo 55 adottato è aggiunto il nuovo art. 55 bis con il seguente testo: Articolo 55bis - Beni vincolati ai sensi della Legge 431/85 - Le categorie di beni tutelate dalla Legge 43/185, sostituita dallart. 146 del Testo Unico della legislazione in materia di beni culturali e ambientali, presenti nel territorio comunale sono sottoposte, anche qualora non individuate sulle tavole di P.R.G.C., alle disposizioni del titolo II del citato T.U.
art. 56 - Allinterno del comma 4 la locuzione conclusiva del primo paragrafo: e quelle in muratura è stralciata.
art. 69 - Larticolo è integralmente stralciato.
art. 72 - Al termine del terzo comma, è inserita la locuzione: Lampliamento può essere consentito tuttavia solamente previa individuazione dellarea come - Area per depositi di olii minerali e gas liquidi - effettuata con apposita Variante al P.R.G. secondo le procedure di cui ai commi 4 o 7 dellart. 17 della l.r. 56//7 e s.m.. Al quinto comma, le parole: in tutto il territorio sono sostituite dalle seguenti: nelle aree a carattere produttivo.
art. 74 - Il testo dellarticolo è modificato eliminando le parole: .... per edifici esistenti dal titolo ed inserendo, preliminarmente al primo comma la seguente locuzione: Fermo restando il rispetto, per le nuove costruzioni, delle disposizioni di cui alla Legge 24 marzo 1989, n. 122 in materia di parcheggi privati, le disposizioni che seguono riguardano le possibilità di realizzare le costruzioni ad uso autorimessa. Esse sono da considerare integrative rispetto ai contenuti della Legge citata e riguardano la possibilità di copertura dei parcheggi privati da prevedere in attuazione della Legge 122/89".
Alla cartografia di sintesi in scala 1:10.000
Sono integralmente recepite le modifiche descritte nel paragrafo 3 del parere del Settore Prevenzione del Rischio Geologico di Alessandria n. 9867 in data 9.12.1999 e rappresentate negli elaborati grafici ad esso allegati.
Allegati:
Elaborati grafici del parere del Settore Prevenzione del rischio Geologico di Alessandria n. 9867 in data 9.12.1999:
- n. 3 Modifiche ad All. 6 - Tav. 2 (scala 1:10.000) contraddistinte con i numeri 1, 2, 3
- n. 2 Modifiche ad All. 6 - Tav. 3 (scala 1:10.000) contraddistinte con i numeri 4, 5
- n. 4 Modifiche ad All. 6 - Tav. 4 (scala 1:10.000) contraddistinte con i numeri 6, 7, 8, 9
- n. 1 Modifica ad All. 6 - Tav. 5 (scala 1:10.000) contraddistinta con il numero 10
- n. 1 Modifica ad All. 6 - Tav. 6 (scala 1:10.000) contraddistinta con il numero 11
DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione del Consiglio Regionale 1 febbraio 2000, n. 615
Modifica alla deliberazione del Consiglio Regionale del 26 maggio 1977, n. 179-4170 - Sostituzione parziale della tabella C dellallegato n. 0 (zero) con linserimento di coefficienti riduttivi dei valori tabellari riferiti alle attività turistico-ricettive, commerciali e direzionali
Il Consiglio Regionale
DELIBERA
1) di modificare la tabella C dellallegato 0" (zero) alla deliberazione del Consiglio regionale n. 179-4170 del 26 maggio 1977 mediante la sostituzione dei parametri relativi agli insediamenti turistici e lintegrazione dei parametri relativi agli insediamenti commerciali e direzionali come indicato nellallegato n. 1 che fa parte integrante della presente deliberazione;
2) di prendere atto che, conseguentemente, la tabella C dellallegato 0" alla D.C.R. n. 179-4170 del 26 maggio 1977, risulta riformulata come indicato nellallegato n. 2 che fa parte integrante della presente deliberazione;
3) di stabilire che:
a) i parametri relativi agli insediamenti turistici, commerciali e direzionali come sopra deliberati devono essere applicati dai comuni, in sede di rilascio delle concessioni edilizie, agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria determinati per gli insediamenti turistici, commerciali e direzionali;
b) la presente regolamentazione ha efficacia fino al momento dellapprovazione della legge e della relativa metodologia applicativa con le quali sarà riformata lintera disciplina normativa del contributo di concessione.
(omissis)
Allegato
DELIBERAZIONI
DELLUFFICIO DI PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO REGIONALE
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 26 gennaio 2000, n. 1/2000
Determinazione modalità e numero delle unità di personale da acquisire allUfficio di Comunicazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) - Amadio Giuseppe, Baravalle Manuela, Cardia Emiliano, Gerbi Giovanna, Marino Maria Stella, Pavone Roberto Aristide, Rogna Luciana e Boccia Giovanni (GA)
(omissis)
LUfficio di Presidenza, unanime,
delibera
1) di prendere atto dei rinnovi contrattuali nei confronti del personale assegnato allUfficio di Comunicazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale qui di seguito indicato secondo importi, modalità e durata dettagliatamente indicati in premessa:
Amadio Giuseppe
Baravalle Manuela
Cardia Emiliano
Gerbi Giovanna
Marino Maria Stella
Pavone Roberto Aristide
Rogna Luciana
Boccia Giovanni
2) di dare atto che gli oneri derivanti dal pagamento delle competenze a favore del personale di che trattasi troverà copertura sul competente Capitolo 10118 del bilancio della Giunta che riceverà per lo scopo adeguato stanziamento.
(omissis)
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 26 gennaio 2000, n. 7/2000
Determinazione annuale dei compensi spettanti alle Commissioni Giudicatrici delle procedure concorsuali - Intesa dellUfficio di Presidenza (AA)
(omissis)
LUfficio di Presidenza, unanime,
delibera
di esprimere lintesa sullallegato A) alla proposta di deliberazione della Giunta regionale, riguardante la determinazione annuale dei compensi spettanti alle Commissioni giudicatrici delle procedure concorsuali.
(omissis)
Deliberazione dellUfficio di Presidenza del Consiglio Regionale 26 gennaio 2000, n. 9/2000
Designazione esperto nella Commissione Giudicatrice per avviso di selezione pubblica per esame ai fini della formazione di graduatorie da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato di personale di categoria D3 in possesso del Diploma di Laurea in Architettura (AA)
(omissis)
LUfficio di Presidenza, (voti quattro, resi nelle forme di legge), unanime,
delibera
1) di designare la dirigente Dr.ssa Mara Pegnaieff quale componente nella Commissione giudicatrice per lAvviso di selezione pubblica per esame ai fini della formazione di graduatorie da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato di personale di categoria D3 in possesso del diploma di laurea in Architettura;
2) di comunicare quanto sopra deliberato allAssessorato al Personale per le incombenze di competenza.
(omissis)
DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI
La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)
Giunta regionale
Codice 5.1
D.D. 23 dicembre 1999, n. 136
D.G.R. n. 100-29029 del 20.12.99 - Primi interventi a sostegno dellavvio dellesercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti Locali - Impegno di spesa di L. 2.385.000.000 (cap. 16005/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- di impegnare per la concessione ed erogazione di contributi a Province e Comunità montane per lavvio dellesercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali 41/98 e 17/99 la cifra di L. 2.385.000.000 sul cap. 16005/99, somma già accantonata sul medesimo capitolo con D.G.R. n. 100-29029 del 20.12.99 (acc. n. 367178);
- di ripartire la cifra in questione tra le Amministrazioni destinatarie secondo gli importi sotto riportati, in conformità ai criteri stabiliti nella deliberazione citata:
L. 1.185.000.000 alle Comunità montane, con la seguente ripartizione:
inferiori a 5.000 abitanti: L. 7.500.000 ciascuna;
da 5.000 a 10.000 abitanti: L. 21.000.000 ciascuna;
superiori a 10.000 abitanti: L. 30.000.000 ciascuna;
L. 1.200.000.000 alle Province, con la seguente ripartizione:
inferiori a 200.000 abitanti: L. 120.000.000 ciascuna;
da 200.000 a 1.000.000 di abitanti: L. 160.000.000 ciascuna;
superiori a 1.000.000 di abitanti: L. 200.000.000 ciascuna.
Le Province e le Comunità montane destinatarie dei contributi dovranno rendicontare entro il 30.6.2000 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega, Settore Autonomie locali, v. XX Settembre n. 88, Torino, lutilizzo del contributo.
Il Dirigente responsabile
Maria Paola Pasetti
Codice 5.1
D.D. 7 febbraio 2000, n. 9
Primi interventi a sostegno dellavvio dellesercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti locali - Individuazione definitiva dei destinatari e dei contributi assegnati
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
di ripartire la cifra di L. 2.385.000.000 tra le Amministrazioni destinatarie secondo gli importi sotto riportati, in conformità ai criteri stabiliti nella deliberazione della Giunta regionale n. 100-29029 del 20.12.99:
L. 1.192.500.000 alle Comunità montane, con la seguente ripartizione:
inferiori a 5.000 abitanti: L. 9.500.000 ciascuna;
da 5.000 a 10.000 abitanti: L. 20.166.000 ciascuna;
superiori a 10.000 abitanti: L. 30.000.000 ciascuna;
L. 1.192.500.000 alle Province, con la seguente ripartizione:
inferiore a 200.000 abitanti: L. 120.000.000 ciascuna;
da 200.000 a 1.000.000 di abitanti: L. 160.000.000 ciascuna;
superiori a 1.000.000 di abitanti: L. 192.500.000 ciascuna.
Le Province e le Comunità montane destinatarie dei contributi dovranno rendicontare entro il 30.6.2000 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega, Settore Autonomie Locali, via XX Settembre, 88, Torino, lutilizzo del contributo.
Di dare atto che alla spesa di cui sopra si provvede con limpegno n. 367987 effettuato con la determina n. 136 del 23.12.99.
Il Dirigente responsabile
Maria Paola Pasetti
Codice 21
D.D. 7 febbraio 2000, n. 17
Legge Regionale 8.7.1999 - n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica - Dossier di candidatura per la presentazione delle domande ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000"
(omissis)
IL DIRETTORE
(omissis)
determina
di approvare la modulistica costituente il Dossier di candidatura per la presentazione delle domande di contributo ai sensi del Programma annuale degli interventi 2000 attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 - n. 18 Interventi regionali a sostegno dellofferta turistica" che si allega al presente atto per farne parte integrante;
di stabilire che per la presentazione delle domande di contributo, ai sensi della L.R. 18/99, i soggetti beneficiari dovranno utilizzare la modulistica contenuta nel citato Dossier di candidatura compilandola in ogni sua parte ed allegando alla medesima la documentazione tecnica del medesimo prevista.
Il Dirigente responsabile
Aldo Migliore
Codice 25.2
D.D. 11 maggio 1999, n. 511
L.R. n. 18/84 - Comune di Piode (VC). Lavori di sistemazione della sede municipale. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 20.000.000= Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di stabilire in L. 50.000.000.= come specificato in premessa, lentità del contributo regionale concesso al Comune di Piode (VC) per i lavori di sistemazione della sede municipale;
Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Piode (VC) il pagamento della somma di L. 20.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi già impegnati sul Cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 13 maggio 1999, n. 523
L.R. 18/84. Comune di Vanzone con S. Carlo (VB). Lavori di costruzione strada di Battiggio. Corresponsione contributo di L. 30.138.401= (Cap. 27190/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di autorizzare a favore del Comune di Vanzone con S. Carlo (VB) il pagamento della somma di L. 30.138.401= a titolo di acconto del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 25 maggio 1999, n. 553
L.R. 18/84. Comune di Cuorgnè (TO). Lavori di sistemazione della sede municipale - 3° lotto - Corresponsione contributo di L. 36.000.000= (Cap. 27190/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di autorizzare a favore del Comune di Cuorgnè (TO) il pagamento della somma di L. 36.000.000= a titolo di acconto del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 maggio 1999, n. 565
L.R. 18/84. Comune di Lu. Lavori di sistemazione sede municipale. Rideterminazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 21.000.000= Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di rideterminare in L. 30.000.000.= come specificato in premessa, lentità del contributo regionale concesso al Comune di Lu per i lavori di sistemazione della sede municipale;
Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Lu il pagamento della somma di L. 21.000.000 a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 maggio 1999, n. 566
L.R. n. 18/84 - Comune di Campiglione Fenile. Lavori di opere stradali sistemazione Via Gerbidi. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 50.000.000= - Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di accertare in L. 50.000.000.= come specificato in premessa, lentità del contributo regionale concesso al Comune di Campiglione Fenile (TO) per i lavori di sistemazione della via Gerbidi;
Art. 2) di autorizzare a favore del Comune Campiglione Fenile (TO) il pagamento della somma di L. 50.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi già impegnati sul Cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 31 maggio 1999, n. 580
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Calamandrana. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale del pozzo. Contributo L. 70.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Calamandrana a consuntivo dei lavori di pronto intervento di cui sopra è cenno in L. 65.425.300;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 23.425.310 al Comune di Calamandrana che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 4.574.690 sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1994.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 16 giugno 1999, n. 664
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Armeno. Lavori di disalveo e sistemazione idraulica rio Sogna in prossimità cabina di filtraggio e clorazione acquedotto c.le. Contributo L. 30.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E concesso al Comune di Armeno la somma di L. 30.000.000= per il finanziamento dei lavori in premessa indicati.
Art. 2) E autorizzato il pagamento della somma di L. 30.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 6 agosto 1999, n. 852
LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Grondona. Lavori di sistemazione idraulica torr. Spinti in corrispondenza passerella per Formighezzo. Contributo L. 30.000.000.=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- A consuntivo dei lavori di sistemazione idraulica torr. Spinti in corrispondenza passerella per Formighezzo il contributo di L. 30.000.000.= concesso al Comune di Grondona è rideterminato in L. 29.702.903.= ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. 18/84.
- E autorizzato il pagamento di L. 29.702.903.= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
- E accertata uneconomia di L. 297.097.=.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 6 agosto 1999, n. 853
LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cassine. Lavori di costruzione di nuovo pozzo acquedotto com.le. Contributo L. 119.499.240.=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- A consuntivo dei lavori di costruzione di nuovo pozzo acquedotto com.le il contributo di L. 119.499.240.= concesso al Comune di Cassine è rideterminato in L. 118.922.405.= ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. 18/84.
- E autorizzato il pagamento di L. 47.222.861.= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario;
- E accertata uneconomia di L. 576.835.=.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 26 agosto 1999, n. 910
LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Alfiano Natta. Lavori di p.i. riprofilatura scarpata sovrastante Via S. Spirito in loc. Cardora. Contributo L. 11.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- A consuntivo dei lavori di p.i. riprofilatura scarpata sovrastante Via S. Spirito in loc. Cardora il contributo di L. 11.000.000= concesso al Comune di Alfiano Natta, è rideterminato in L. 11.000.000= ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. 18/84.
- di autorizzare il pagamento di L. 11.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 26 agosto 1999, n. 911
LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Grognardo. Lavori di costruzione briglia e muri per difesa della spalla del ponte e opere di sistemazione alveo sul torr. Visone. Contributo L. 40.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- A consuntivo dei lavori di costruzione briglia e muri per difesa della spalla del ponte e opere di sistemazione alveo sul torr. Visone il contributo di L. 40.000.000= concesso al Comune di Grognardo, è rideterminato in L. 40.000.000= ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. 18/84.
- di autorizzare il pagamento di L. 16.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 2 settembre 1999, n. 923
L.R. N. 18/84 - Comune di Vespolate (NO) - Lavori di sistemazione strade comunali. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 29.006.444 (Cap. 27190/99)
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di stabilire in L. 29.006.444 come specificato in premessa, lentità del contributo regionale concesso al Comune di Vespolate (NO) per i lavori di sistemazione di strade comunali.
Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Vespolate (NO) il pagamento della somma di L. 29.006.444 a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi;
Art. 3) di accertare uneconomia di spesa pari a L. 993.556.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 2 settembre 1999, n. 925
Nubifragio 8.7.1996. Comune di Pettenasco. Lavori di ricostruzione difese in sponda destra e sinistra del T. Pescone, tratta terminale tra la ss. e la foce del lago. Contributo L. 140.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Il contributo di L. 140.000.000= previsto nel piano generale dintervento approvato con ordinanza ministeriale n. 2 del 13.9.1996 a favore del Comune di Pettenasco per ricostruzione difese in sponda destra e sinistra del T. Pescone, tratta terminale tra la ss. e la foce del lago è rideterminato in L. 133.435.771.
Art. 2) E autorizzato il pagamento della somma di L. 35.435.771= a saldo del contributo concesso al Comune di Pettenasco con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
Art. 3) E accertata uneconomia di L. 6.564.229=.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 15 settembre 1999, n. 962
L.R. n. 18/84 - Comune di Varallo (VC) - Lavori di sistemazione del tetto della sede municipale. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 100.000.000.= - Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di stabilire in L. 100.000.000.= come specificato in premessa, lentità del contributo regionale concesso al Comune di Varallo (VC) per i lavori di sistemazione del tetto della sede municipale;
Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Varallo (VC) il pagamento della somma di L. 100.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 17 settembre 1999, n. 970
L.R. n. 18/84 - Comune di Pramollo (TO) - Lavori di ampliamento cimitero in località Murise. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 49.000.000.= - Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di stabilire in L. 70.000.000.= come specificato in premessa, lentità del contributo regionale concesso al Comune di Pramollo (TO) per i lavori di ampliamento del cimitero comunale in località Murise;
Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Pramollo (TO) il pagamento della somma di L. 49.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del Bilancio per lanno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1016
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quincinetto. Lavori di pronto intervento per sistemazione Rio Renanchio. Contributo L. 90.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Quincinetto a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 87.540.200.
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 33.540.200 al Comune di Quincinetto, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 2.459.800= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1994.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1017
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Ferrere. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale Bricco-Calosso. Contributo L. 33.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Ferrere a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 30.691.480;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 10.891.480 al Comune di Ferrere che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 2.308.520= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1994.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1018
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Villarbasse. Lavori di pronto intervento per sistemazione ponticello sul rio S. Quirico. Contributo L. 15.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Villarbasse a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 20.373.150 oltre IVA;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 1.500.000 al Comune di Villarbasse, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1019
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Prarostino. Lavori di pronto intervento per consolidamento strada comunale per b.ta Cardone. Contributo L. 85.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Prarostino a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 84.933.660;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 33.933.660 al Comune di Prarostino, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 66.340.= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1995.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1020
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Paderna. Lavori di p.i. per il ripristino del tratto terminale del collettore fognario. Contributo L. 10.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- A consuntivo dei lavori di pronto intervento per il ripristino del tratto terminale del collettore fognario il contributo di L. 10.000.000= concesso al Comune di Paderna è rideterminato in L. 10.000.000= ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. 18/84.
- Di autorizzare il pagamento di L. 10.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1021
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di S. Pietro Val Lemina. Lavori di pronto intervento per consolidamento sponda destra torrente Lemina. Contributo L. 70.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di S. Pietro Val Lemina a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 55.569.870=;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 55.569.870 al Comune di S. Pietro Val Lemina, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 14.430.130= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1995.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 11 ottobre 1999, n. 1064
LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Montemarzino. Lavori di consolidamento a monte della strada com.le via Roma. Contributo L. 80.000.000.=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- A consuntivo dei lavori di consolidamento a monte della strada com.le via Roma il contributo di L. 80.000.000.= concesso al Comune di Montemarzino è rideterminato in L. 79.703.049.= ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. 18/84.
- di autorizzare il pagamento di L. 31.703.048.= a saldo del contributo con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario;
- di accertare uneconomia di L. 296.952.=.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 11 ottobre 1999, n. 1065
LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cabella Ligure. Lavori di ripristino briglie rio Centassi. Contributo L. 76.000.000.=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare il pagamento di L. 45.600.000.= quale acconto del 60% sul contributo di L. 76.000.000.= concesso al Comune di Cabella L.re per i lavori di ripristino briglie rio Centassi;
- di impegnare la somma sul Cap. 27190/99, dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dellattuale esercizio finanziario.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1107
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Tavagnasco. Lavori di pronto intervento per eliminazione pericolo caduta massi da parete rocciosa. Contributo L. 21.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 21.000.000 al Comune di Tavagnasco che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1108
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quagliuzzo. Lavori di pronto intervento per demolizione masso sovrastante labitato in loc. Luvera. Contributo L. 15.500.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Quagliuzzo a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 14.616.000;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 14.616.000 al Comune di Quagliuzzo che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 884.000= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1996.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1109
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Novalesa. Lavori di pronto intervento per lavori di disalveo torrenti Claretto e Mardarello. Contributo L. 140.000.000
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Novalesa a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 133.305.085;
- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 49.305.085 al Comune di Novalesa che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per lanno 1999;
- di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 6.694.915= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1995.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1135
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Rettifica D.G.R. n. 124-43637 del 06.03.1995. Comune di Angrogna
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di revocare la precedente determinazione nº 1023 del 28.09.1999;
2) di autorizzare il pagamento a saldo del contributo così rettificato;
3) di far fronte alla spesa di L. 4.654.807= con nuovo impegno che si autorizza sul Cap. 27190 (Imp. perente nº 163850) del Bilancio regionale 1999.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 16 novembre 1999, n. 1224
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Gottasecca (CN). Lavori di ampliamento cimitero e costruzione loculi. Progetto generale di massima L. 260.000.000.= - Progetto stralcio I lotto L. 210.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto I stralcio dellimporto di L. 210.000.000.= riguardante i lavori di ampliamento cimitero e costruzione loculi nel Comune di Gottasecca, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1233
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Favria (TO). Lavori di costruzione ossario comunale - L. 55.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 55.000.000.= riguardante i lavori di costruzione ossario nel Comune di Favria, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1234
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Castagnole Monferrato (AT). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e sistemazione aree interne del cimitero - L. 160.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 160.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi cimiteriali e sistemazione aree interne del cimitero nel Comune di Castagnole Monferrato, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1235
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Torino. Lavori al cimitero municipale VIII Ampliazione Campo 6 - 7 Fabbricato a croci - L. 4.051.800.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 4.051.800.000.= riguardante i lavori al cimitero monumentale VIII Ampliazione - Campo 6-7 Fabbricato a croci nel Comune di Torino, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1236
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Frabosa Sottana (CN). Lavori di costruzione loculi ed ossari nel cimitero comunale - L. 350.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 350.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi ed ossari nel cimitero del Comune di Frabosa Sottana, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1237
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Felizzano (AL). Lavori di ampliamento cimitero comunale, sistemazione e recinzione dellarea - L. 320.000.000.=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 320.000.000.= riguardante i lavori di ampliamento del cimitero del Comune di Felizzano, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
I lavori medesimi e le relative espropriazioni dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1238
Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Città di Garessio. Devoluzione economia di L. 240.000.000.= realizzata dalla Comunità Montana Alta Val Tanaro a favore dei lavori di sistemazione acquedotto comunale di Garessio
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di autorizzare lutilizzo delleconomia derivante dallesecuzione dei lavori di sistemazione idrogeologica Rio S. Bernardo, S. Mauro, Valsorda, Pozzuolo, Ruffino, Piangranone inseriti nel programma precedentemente previsto con la D.G.R. n. 36-10551 del 15/07/1996 relativamente alla Comunità Montana Alta Val Tanaro nel quadro delle iniziative a fronte dellalluvione del novembre 1994;
2) di precisare che leconomia pari a L. 240.000.000.= sarà utilizzata per i lavori di sistemazione acquedotto in Comune di Garessio.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1239
Alluvione novembre 1994 - Comune di Lessolo. Devoluzione economia di spesa per L. 27.381.277.= a favore di interventi di sistemazione idraulica del Rio Riò
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di autorizzare lutilizzo delleconomia di L. 27.381.277.= derivante dallesecuzione dei lavori inseriti nel programma precedentemente previsti con le DD.G.R. n. 452-42376 del 29/12/1994 e n. 91-680 del 07/08/1995, relativamente al Comune di Lessolo nel quadro delle iniziative a fronte dellalluvione del novembre 1994;
2) di precisare che la suddetta economia viene esplicitata nello schema allegato al presente provvedimento per farne parte integrante;
3) di precisare altresì che la variazione rientra nelle deroghe previste allart. 5 comma 1, del D.L. n. 646/94 convertito con L. n. 22/95 e s.m.e.i. così come disposto dallarticolo unico dellOrd. n. 2896/98 del Ministero dellInterno - Delegato per il Coordinamento della Protezione Civile.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Allegato
Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1248
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Pozzol Groppo (AL). Lavori di costruzione n. 12 loculi nel cimitero comunale - L. 25.410.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 25.410.000.= riguardante i lavori di costruzione n. 12 loculi nel cimitero del Comune di Pozzol Groppo, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1249
D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 490.714.903.= sul cap. 24076-99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare per le motivazioni espresse nelle premesse sul cap. 24076/99 la somma di L. 490.714.903.= necessaria per la continuazione delle operazioni di pagamento dei lavori programmati a seguito dellalluvione del novembre 94 e finanziati con assegnazione statale a destinazione vincolata ai sensi del D.L. 646/94 convertito con L. 22/95.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1250
D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 20.000.000.000.= sul cap. 24076/99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di impegnare per le motivazioni espresse nelle premesse sul cap.24076/99 (Impegno perente n. 225271) la somma di L. 20.000.000.000.= necessaria per la continuazione delle operazioni di pagamento dei lavori programmati a seguito dellalluvione del novembre 94 e finanziati con assegnazione statale a destinazione vincolata ai sensi del D.L. 646/94 convertito con L. 22/95.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1251
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Zubiena (BI). Lavori di messa in sicurezza condotta acquedotto. Contributo di L. 30.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Il contributo di L. 30.000.000= concesso al Comune di Zubiena per i lavori di messa in sicurezza condotte acquedotto e canale adduzione acqua potabile è rideterminato in L. 25.308.000=.
- E autorizzato il pagamento della somma di L. 16.308.000= a saldo del contributo.
- E accertata uneconomia di L. 4.692.000= sullimpegno n. 314907 del Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1998.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1252
L. n. 471/94 - LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Alluvione autunno 1993. Comune di Locana. Lavori di ripristino collettore fognario e attraversamento torr. Orco. Importo L. 80.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E concesso al Comune di Locana il contributo forfettario in conto capitale di L. 80.000.000= per il finanziamento dei lavori di pronto intervento di cui sopra è cenno, salvo necessarie rideterminazioni ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84.
Art. 2) Lerogazione del predetto contributo verrà effettuata in base ai disposti approvati con D.G.R. n. 150-30997 del 6.12.93.
Art. 3) Alla relativa spesa di L. 80.000.000= si fa fronte con impegno sullo stanziamento di cui al Cap. 24086/97.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1261
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Rocchetta Tanaro (AT). Lavori di realizzazione nuovi loculi cimiteriali - L. 155.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 155.000.000.= riguardante i lavori di realizzazione nuovi loculi cimiteriali nel Comune di Rocchetta Tanaro, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1262
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Toceno (VB). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 290.997.539=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvata la perizia di variante e suppletiva dellimporto di L. 290.997.539.= riguardante i lavori di completamento dellampliamento del cimitero comunale nel Comune di Toceno;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1263
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Melle (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 123.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi cimiteriali nel Comune di Melle, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1265
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Mornese (AL). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 77.130.749= costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina-
Art. 1) E approvata la perizia di variante e suppletiva dellimporto di L. 77.130.749.= riguardante i lavori di costruzione edicole funerarie nel cimitero di Mornese a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1268
Alluvione novembre 1994 - Comune di Chiaverano. Revoca contributo L. 150.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di revocare il contributo di L. 150.000.000.= per danni incendio a favore del Comune di Chiaverano, concesso con DD. n. 769 del 14/07/1999 nel quadro delle iniziative a fronte dellalluvione del novembre 1994;
2) di rimandare a successivo provvedimento la destinazione della somma di L. 150.000.000.=;
3) si rileva che tale revoca discende da mero errore materiale.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1269
Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Comune di Isola S. Antonio. Devoluzione economie per L. 6.635.997.= a favore dei lavori di impianto di potabilizzazione dellacquedotto comunale
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di autorizzare lutilizzo delleconomia di L. 6.635.997.= derivante dallesecuzione dei lavori inseriti nei programmi precedentemente previsti con le DD.G.R. n. 250-44376 del 27/03/1995 (impianti sportivi) e n. 159-5526 del 22/01/1996 (ripristino strade comunali varie), relativamente al Comune di Isola S. Antonio nel quadro delle iniziative a fronte dellalluvione del novembre 1994 a favore dei lavori di impianto di potabilizzazione dellacquedotto comunale.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1270
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Cortandone (AT). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 35.937.527=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvata la perizia di variante e suppletiva dellimporto di L. 35.937.527.= riguardante i lavori di manutenzione straordinaria nel cimitero comunale di Cortandone a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1271
L. n. 438/95 - art. 1 sexies. Alluvione novembre 1994. Pagamento somme relative a lavori di ricostruzione ponti comunali danneggiati di cui alla D.G.R. n. 1-12788 del 10/1071996 - L. 670.091.953.= - Cap. 24093/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) Di erogare a favore degli Enti interessati, a titolo di acconto o di saldo dei rispettivi lavori finanziati a seguito dellalluvione del novembre 1994 ai sensi della L. n. 438/95 - art. 1 sexies le somme indicate nellelenco allegato al presente provvedimento quale parte integrante;
Art. 2) di far fronte al pagamento della complessiva somma di L. 670.091.953.= con impegno che si assume sul Cap. 24093/99.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Allegato
Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1272
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Feisoglio (CN). Lavori di ristrutturazione cimitero comunale - L. 125.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 125.000.000.= riguardante i lavori di ristrutturazione cimitero del Comune di Feisoglio, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1286
Nubifragio luglio 1996. Comune di Cossogno. Variazione ai programmi approvati. Utilizzo di minori spese accertate su opere precedentemente programmate per lesecuzione dei lavori in località Al Sasso. Pagamento di L. 15.090.448.=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di accertare sui lavori finanziati a favore del comune di Cossogno ai sensi della L. 438/95 e dellOrdinanza del ministro della delega alla protezione civile n. 2456 del 5.8.96 in conseguenza del nubifragio del luglio 1996 minori spese per complessive L. 15.090.448.= secondo i conteggi schematicamente indicati nellallegato parte integrante del presente provvedimento;
2) di approvare lutilizzo delle succitate minori spese per lesecuzione di lavori di sistemazione in loc. Al Sasso, parte alta della Fraz. Ungiasca in comune di Cossogno.
3) di prendere atto che i lavori di sistemazione in località Al Sasso, parte alta della frazione Ungiasca eseguiti dal comune di Cossogno, sono stati ultimati con un conto consuntivo di L. 19.052.258.= e di autorizzare pertanto il pagamento a favore del medesimo comune della somma disponibile di L. 15.090.448.= di cui al punto precedente;
4) di far fronte al pagamento di L. 15.090.448.= così come segue:
per L. 11.005.684.= con impegno sul cap. 26966/99 (impegno perente 257040) (Imp. 364999)
per L. 4.084.764 con impegno sul cap. 24281/99 (impegno perente 265885) (Imp. 365000).
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Allegato
Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1287
LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Calosso. Lavori di pronto intervento per ripristino S. C.le Calva
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di rideterminare, ai sensi dellart. 19 del regolamento dattuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Calosso a consuntivo dei lavori di pronto intervento di cui loggetto in L. 44.574.820=.
2) di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 44.574.820= al Comune di Calosso che si fa fronte con impegno n. 279192 sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1997.
3) di prendere atto che viene accertata uneconomia di L. 5.425.180= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per lanno 1997.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1288
LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Crissolo (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e cellette ossario - II lotto - L. 144.000.000=
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Art. 1) E approvato il progetto dellimporto di L. 144.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi cimiteriali e cellette ossario - II lotto - nel Comune di Crissolo, a condizione dellosservanza delle prescrizioni sopra citate;
Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi
Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1290
L.R. 38/78 - Nubifragio maggio 1999. Comune di San Pietro Val Lemina. Variazione ai programmi approvati con DD. 685 del 23.6.99. Integrazione oggetto dei lavori. Nessuna variazione agli impegni già assunti
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
1) Di integrare per le motivazioni espresse in premessa loggetto previsto a favore del comune di San Pietro Val Lemina con la determinazione dirigenziale n. 685 del 23.6.99 da sistemazione movimento franoso lungo la strada di accesso al depuratore comunale a sistemazione movimento franoso lungo le strade di accesso al depuratore comunale e al Colle del Crò, precisando che da tale operazione non discende alcun maggior onere per la Regione, nè alcuna modifica agli impegni finanziari già assunti.
Il Direttore regionale
Beniamino Napoli
Codice 26.2
D.D. 20 maggio 1999, n. 346
L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed erogazione L. 37.500.000 quale rata unica a saldo del contributo concesso al Comune di Cossato, per la realizzazione della pista ciclabile denominata Via residenziale in Via Milano sul Cap. 27190/99
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino
Codice 26.2
D.D. 1 giugno 1999, n. 372
L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed Erogazione di L. 26.982.247 pari al secondo acconto del 30 per cento del contributo concesso al Comune di Vaprio DAgogna (NO) con D.G.R. 529-4220 del 30.11.95 per la realizzazione della pista ciclabile denominata Itinerario n. 1 cap. 27190/99
(omissis)
Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino
Codice 26.4
D.D. 2 giugno 1999, n. 374
LL.RR. 43/94, 40/95, 10/96 - Fondo Investimenti Piemonte (FIP 96) - Scheda Centro Intermodale di Novara ed Interporto di Torino Orbassano - Potenziamento del terminale ferroviario dellInterporto. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare lerogazione della somma di L. 900.000.000 relativa al 30% del contributo Fip 96 concesso alla C.I.M. S.p.A. per la realizzazione delle opere relative al Potenziamento del terminale ferroviario dellInterporto, secondo le modalità previste dalla suddetta D.D. n. 13 del 29/01/98.
Alla spesa di L. 900.000.000 si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190/99 del bilancio regionale per lesercizio finanziario 1999, relativo ai fondi perenti agli effetti amministrativi, somma peraltro già impegnata con deliberazione n. 289-14388 del 25.11.1996 - I. 260474 - ed autorizzata dal Direttore Regionale ai Trasporti con nota prot. n. 4930/26 del 20/05/99, di cui alle premesse.
Il Dirigente responsabile
Piero Pais
Codice 26.4
D.D. 2 giugno 1999, n. 375
LL.RR. 43/94, 40/95, 41/65 - Fondo Investimenti Piemonte - Scheda n. 5 - Terzo stralcio attuativo di opere al fine di attivare la realizzazione delle strutture di magazzinaggio delle merci del Centro Intermodale di Novara Boschetto. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
Di autorizzare lerogazione della somma di L. 900.000.000 relativa al 30% del contributo Fip 95 concesso alla C.I.M. S.p.A. per la realizzazione delle opere relative al Terzo stralcio attuativo di opere al fine di attivare la realizzazione delle strutture di magazzinaggio delle merci nel Centro Intermodale di Novara Boschetto, secondo le modalità previste dal suddetto D.P.G.R. n. 3124 del 06.08.1996.
Alla spesa di L. 900.000.000 si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190/99 del bilancio regionale per lesercizio finanziario 1999, relativo ai fondi perenti agli effetti amministrativi, somma peraltro già impegnata con deliberazione n. 642-4333 del 30.11.1996 - I. 235611 - ed autorizzata dal Direttore Regionale ai Trasporti con nota prot. n. 4930/26 del 20/05/99, di cui alle premesse.
Il Dirigente responsabile
Piero Pais
Codice 26.4
D.D. 5 luglio 1999, n. 434
Opere di navigazione interna. Lago Maggiore. Comune di Oggebbio (VB). Realizzazione pontili galleggianti. Approvazione. Impegno e liquidazione 1° SAL al Comune di Oggebbio. L. 93.463.841.= Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare nellimporto di L. 77.886.534, oltre lIVA 20% e così in complessive L. 93.463.841.= il Iº SAL ed il relativo Certificato di Pagamento dei lavori di realizzazione di pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni sul Lago Maggiore in Comune di Oggebbio (VB), eseguiti dalla ditta Poralu PVC con sede in Pont (Francia), così come approvati con Determinazione n. 5 dell1.3.1999 del Segretario Comunale di Oggebbio (VB).
- Di accertare in L. 93.463.841.=, IVA compresa, la somma complessiva da corrispondere al Comune di Oggebbio (VB), a fronte delle spese sostenute per il Iº Stato Avanzamento Lavori.
- Di impegnare sul Cap. 27190/99 Spese per residui perenti agli effetti amministrativi reclamati dai creditori essendo perente limpegno 163256 assunto sul Cap. 25360/92 con D.G.R. n. 208-21056 del 30.11.92 e successivamente di liquidare la somma sopra citata ad avvenuta registrazione dellimpegno.
Il Dirigente responsabile
Piero Pais
Codice 26.4
D.D. 5 agosto 1999, n. 512
Opere di Navigazione Interna. Lago Maggiore. Comune di Cannero Riviera (VB). Realizzazione pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni. Importo L. 120.000.000. Approvazione nuovo Quadro Economico. Approvazione, impegno e liquidazione competenze professionali e I SAL al Comune di Cannero Riviera. L. 91.746.091. Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare il seguente Quadro Economico dellopera trasmesso dal Comune di Cannero Riviera, con D.G.C. n. 221 del 23.10.1998:
A) Per lavori a base dasta L. 90.749.510
Ribasso dasta (-6.30%) L. 5.717.219
Totale
lavori al netto ribasso L. 85.032.291
B) Per somme a disposizione dellAmm.ne
Per
IVA 20% sui lavori L. 17.006.458
Per spese tecniche oneri inclusi L. 12.000.000
Per
imprevisti, compreso ribasso L. 5.961.251
Totale a disposizione L. 34.967.709
Totale L. 120.000.000
- di approvare in L. 5.186.929, oneri compresi, la somma da corrispondere per spese tecniche allIng. Alessandro Panzacchi di Cannobbio per Direzione Lavori I SAL (come da Determinazione n. 1 del 26.1.1999 del Segretario Comunale dr. Benito Donini, e da prefattura in acconto emessa il 18.01.1999);
- di approvare limporto di L. 72.132.635.=, oltre lIVA 20% e così in complessive L. 86.559.162.= il Iº SAL ed il relativo Certificato di Pagamento dei lavori di realizzazione dei pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni, eseguiti dalla ditta Poralu PVC con sede in Port - Francia. (Come da Determinazione n. 5 del 26.3.1999 del Segretario Comunale dr. Benito Donini);
- di accertare in L. 91.746.091.=, IVA compresa, la somma complessiva da corrispondere al Comune di Cannero Riviera (VB), a fronte delle spese sostenute per il pagamento delle spese tecniche e del Iº Stato Avanzamento Lavori;
- di impegnare la somma di L. 91.746.091.= sul Cap. 27190/99 Spese per residui perenti agli effetti amministrativi reclamati dai creditori essendo perente limpegno 163256 assunto sul Cap. 25360/92 con D.G.R. n. 208-21056 del 30.11.92 e successivamente di liquidare al Comune di Cannero Riviera la somma stessa ad avvenuta registrazione dellimpegno.
Il Dirigente responsabile
Piero Pais
Codice 26.2
D.D. 16 settembre 1999, n. 585
Opere di Navigazione Interna. Lago dOrta. Comune di Gozzano (NO). Realizzazione di pontili galleggianti. Importo L. 120.000.000.=. Approvazione nuovo Quadro Economico e Contabilità Finale. Impegno e liquidazione al Comune di Gozzano della somma di L. 111.027.292.=. Cap. 27190/99
(omissis)
IL DIRIGENTE
(omissis)
determina
- Di approvare la seguente variante al Quadro Economico delle opere relative alla realizzazione di pontili galleggianti, sul lago dOrta in Comune di Gozzano (NO), resasi necessaria, in quanto le stesse sono state considerate rientranti tra quelle previste alla Tabella A/3 n. 27 (quinques) del D.P.R. 26/10/72 n. 633 e quindi soggette allapplicazione dellaliquota ridotta al 10% e le spese per D.L. e contabilità hanno avuto in lieve incremento (comunque rientrante nel 10% del finanziamento);
Importo lavoro al netto ribasso
del 0,1% L. 90.889.818
Per IVA 10% sui lavori L. 9.088.982
Per
progettazione L. 3.956.659
Per Direzione Lavori e contabilità L. 5.956.659
Per
IVA 20% su D.L., contabilità e 2% CNAPAI L. 1.297.851
Per arrotondamenti e
imprevisti L. 8.972.708
Totale L. 120.000.000
- di approvare la Contabilità finale ed il Certificato di Regolare Esecuzione dei Lavori, predisposto dal Direttore dei Lavori Geom. Feliciano Rondoni, per un importo di L. 90.889.818.= oltre IVA al 10% pai a L. 9.088.982 per un totale di L. 99.978.800.=.
- di approvare la nota di parcella del 30.12.1997 di L. 3.956.659 emessa dallIng. Enzo Bertinotti di Mergozzo per la progettazione dei lavori, così come da Determinazione n. 624 del 7.7.1998 del Responsabile del Servizio Tecnico/Urbanistico del Comune di Gozzano e la nota preventiva munita di visto di congruità apposto dallOrdine Professionale dei Geometri della Provincia di Novara, n. 04/99 del 15.02.1999 di L. 7.091.833.= IVA e contributi previdenziali compresi, quale corrispettivo dovuto per Direzione Lavori, redazione perizia e contabilità lavori, al geom. Feliciano Rondoni dello Studio Ingegneria Enzo Bertinotti di Mergozzo.
- di approvare il seguente Quadro Economico Finale della Spesa;
Importo finale al netto del ribasso L. 90.889.818
IVA 10% sui lavori L. 9.088.982
Spese
tecniche progettazione o.f.c. L. 3.956.659
Direzione lavori e contabilità
o.f.c. L. 7.091.833
Totale L. 111.027.292
- di accertare in L. 111.027.292.= oneri fiscali compresi, la somma complessiva da corrispondere al Comune di Gozzano (NO), a fronte delle spese sostenute per lesecuzione dei lavori di costruzione di pontili galleggianti e delle relative spese tecniche.
- di accertare uneconomia di L. 8.972.708 sul Cap. 25360/92 (I. 163256)
- di impegnare sul Cap. 27190/99 Spesa per residui perenti agli effetti amministrativi reclamati dai creditori essendo perente limpegno 163256 assunto con D.G.R. n. 208-21056 del 30.11.1992 sul Cap. 25360/92, la somma di L. 111.027.292.= e successivamente liquidare la stessa al comune di Gozzano (NO) ad avvenuta registrazione dellimpegno.
Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino
COMUNICATI
Comunicato della Commissione consultiva per le nomine
Integrazione dellelenco delle nomine da effettuarsi nel primo semestre 2000
In applicazione della Legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, recante Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati, che si richiama integralmente anche nelle sue modifiche e integrazioni.
In attuazione dellart. 8 della medesima Legge regionale, lelenco delle nomine da effettuarsi deve essere integrato con le seguenti nomine, aventi carattere di urgenza.
Ente |
Nomine da effettuare |
Organo competente ad effettuare la nomina |
Titolare del potere di designazione |
Requisiti e condizioni |
Compensi |
Commissione Statale di Controllo presso le Regioni a Statuto ordinario (art. 3, comma 2 D.lgs. 13 febbraio 1993, n. 40) |
|
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Coloro che intendono presentare la propria candidatura, devono far pervenire al Presidente del Consiglio Regionale - (Via Alfieri 15 - 10121 Torino) entro il 28 febbraio 2000 apposita domanda corredata dal curriculum vitae, contenente, a pena di irricevibilità:
a) requisiti personali in riferimento alla carica da ricoprire;
b) titoli di studio e requisiti specifici;
c) attività lavorative ed esperienze svolte;
d) cariche elettive, e non, ricoperte;
e) eventuali condanne penali o carichi pendenti.
Contestualmente alla candidatura devono altresì pervenire la preventiva accettazione alla nomina, la dichiarazione di inesistenza di eventuali incompatibilità o limpegno a rimuoverle, di ineleggibilità, nonché la dichiarazione della non sussistenza di alcune delle condizioni comportanti decadenza previste dalla legge 18 gennaio 1992, n. 16 e successive modificazioni ed integrazioni (Norme in materia di elezioni e nomine presso le Regioni e gli Enti locali). I moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive, sono a disposizione presso gli uffici competenti.
Ai sensi dellart. 2 L. n. 191/98 (modifiche ed integrazioni alla L. n. 127/97) la firma del candidato non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza dei competenti funzionari del Settore Segreteria dellUfficio di Presidenza e Organi Istituzionali Interni - Ufficio Nomine - tel. 011-5757-221 / 239 / 332
Listanza contenente il modello di candidatura, qualora non autenticata, può anche essere inoltrata unitamente a copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore ovvero inviata tramite fax al numero 011 - 5757-446, sempre accompagnata dalla copia fotostatica del documento di identità.
Si fa presente inoltre che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti, che non siano stati autorizzati dallAmministrazione di appartenenza (art. 58 D.lgs. 29/93 e modifiche apportate dal D.lgs. 80/98).
Si sottolinea che ai sensi dellarticolo 26 della Legge n. 15/68 le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e luso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale.
Ai sensi dellart. 10 della Legge n. 675 del 1996, i dati personali relativi ai nominati verranno inseriti, per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, nella banca dati operante presso la Commissione consultiva per le nomine del Consiglio regionale del Piemonte.
Il Presidente della Commissione nomine
Sergio Deorsola